Romanzo – e verità – di una strage: quella di piazza Fontana del 12 dicembre 1969. E della perdita della nostra innocenza.
Questo qui sopra è il link del file dell’intervista che mi ha fatto Radio Città Futura il 3 aprile riguardo le polemiche feroci nate dal film di Marco Tullio Giordana “Romanzo di una strage”. Il film è stato tratto dal libro “Il segreto di piazza Fontana”, scritto dal mio amico e collega Paolo Cucchiarelli, il quale sostiene che a piazza Fontana le bombe erano in realtà due. Una di scarsa potenza messa molto probabilmente dall’anarchico Pietro Valpreda, incolpato subito della strage a mo’ di capro espiatorio e uscito indenne di scena dopo qualche anno di galera grazie al sottoscritto e a Mario Scialoja de L’Espresso. L’altra, di potenza devastante, messa da un provocatore prezzolato somigliante a Valpreda per poterlo incastrare, come in effetti avvenne. Per reazione a quella strage e al disegno autoritario che le stava dietro nacque il terrorismo di sinistra, dagli anni delle bombe fasciste e di Stato agli anni di piombo. Qualcuno – mi pare il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – ha detto che il 12 dicembre 1969 noi italiani, e non solo quelli della nostra generazione, abbiamo perso la nostra innocenza. E’ vero.
Prima che Cucchiarelli scrivesse il libro ho parlato con lui un paio di volte, raccontandogli le cose che mi sono tenuto dentro per decenni e alle quali ho accennato a volte nel nostro blog.
Quando mi hanno intervistato non avevo ancora visto il film e non volevo vederlo: meglio guardare avanti che indietro. Per giunta, così in profondità…. Poi su consiglio di Scialoja tre giorni fa sono andato a vederlo. E oggi a Cucchiarelli ho scritto questa lettera:
“Caro Paolo, il film non lo avevo ancora visto e non volevo vederlo. Poi Mario Scialoja m’ha chiesto un commento al suo blog dedicato proprio al film e alla strage, e m’ha detto che valeva la pena lo vedessi. Molto potenti, e per me emotivamente insostenibili, le scene delle manifestazioni di massa. Di forte impatto la scena dell’esplosione che si riversa sulla piazza. M’è venuta in mente la scena del film Vajont di Martinelli nella quale l’arrivo dell’onda che spazzerà via mille vite umane e qualche paese è preceduta dal vento spinto avanti in crescendo dall’acqua che avanza tutto travolgendo. Una scena che ferma il tempo. Ti inchioda al dolore. Ti inchioda al riviverlo…. Il vento in arrivo ti succhia via il fiato, ti svuota i polmoni, l’irrompere della massa d’acqua ti annega nei ricordi…
Su Padova si poteva dire molto di più, e su argomenti robusti. Mi ha fatto ridere sentire Pietro Calogero parlare in italiano privo del suo lugubre e involuto accento calabrese. Ho rivissuto tutto, anche perché ricordo tutto e tutti perfettamente, e mi ha meravigliato quante cose mancavano. Il film poteva colpire più a fondo e più duramente. Sono stato male, davvero male, solo per alcune scene, poche per fortuna.
Del film NON mi è piaciuta la figura di Calabresi, ho trovato molto strana la completa assenza di Andreotti e non credibili le scene degli interrogatori nella questura di Milano così a-storicamente prive di violenza. Suggestiva, ma assolutamente impossibile, la scena in cui Calabresi sente il tonfo del corpo di Pinelli sul cortile: una forzatura per palati grossolani.
Sofri? Non capisco perché gli rispondi, elevandolo a interlocutore. Prima si decida ad ammettere le sue responsabilità riguardo l’uccisione di Calabresi, piantandola con la barzelletta del “complotti” contro di lui e contro Lotta Continua. I complotti si fanno mirando a un obiettivo. Che cavolo di obiettivo ci poteva essere a “complottare” contro Sofri e altri rimasugli negli anni in cui è stato accusato di quell’omicidio? In ogni caso le sentenze andrebbero rispettate, e non solo quando condannano “gli altri”. E se vogliamo davvero voltar pagina, chi è in grado di riempirne gli spazi vuoti dovrebbe farlo.
Vuoi ridere? Davanti a me, nel mio studio a casa mia, è appese alla libreria sulla mia destra un quadretto sobriamente incorniciato. Contiene la foto della famosa borsa che diedi a Scialoja perché la consegnasse il giorno dopo a Milano al magistrato Gerardo D’Ambrosio. Consegna che innescò il noto terremoto, che ha portato Valpreda fuori dal carcere e ha catapultato me nel giornalismo, nella vita che ho condotto e che conduco, a Milano da 32 anni e ogni tanto a passeggio in centro passando da piazza Fontana…
Un abbraccio.
pino
P. S. Usciti dal cinema, ho voluto tornare a casa col tram. Numero 15. Dal capolinea di piazza Fontana. Ogni volta che passo per quella piazza guardo verso la banca e penso a come è strana la vita. Loro dalla bomba sono stati massacrati. Io invece sono stato scaraventato nel giornalismo, ho girato il mondo, ho vissuto amori, amicizie, ho avuto fortuna, ho avuto più di quanto meritassi e sono qui. Come posso sentirmi innocente?
Someone was hurt long time ago…
Cara Silvy,
su non siamo troppo severi.
Rodolfo ha detto quel che gli è capitato [rodolfo { 20.04.12 alle 12:08 } Ero li ….triste per via delle mie vicessitudini familiari…..nessuna voglia di scrivere ….era come se non ci fossi …come non esistessi…come se fossi morto]. Sono frasi che ha letto e riportato anche lei [sylvi { 20.04.12 alle 13:53 }].
Io credo che si debba dire a Rodolfo che ha sbagliato ma che a tutti noi – o almeno a coloro che l’hanno scritto esplicitamente ed io tra gli altri – la notizia era dispiaciuta. Ed anche che farebbe meglio a tornare nel blog a dire la sua come ha fatto per tanto tempo.
Se vuole questo mi serva come motivo per fare un’osservazione di fondo: dovremmo sforzarci di polemizzare in modo un po’ più normale, come faremmo se avessimo realmente davanti a noi il nostro interlocutore.
Un saluto U.
x Rodolfo
Tu scrivi:
“Nell´incertezza ho pensato di andare sul sicuro e di dare la notizia della mia morte sul blog di “italianbrainstorm.com”…sicuro che la notizia sarebbe rimbalzata….”
Sapevi benissimo cosa facevi, cosi’ come sai che sono l’unica che partecipa a questo forum.
Potevi fare richiesta di cancellazione, potevi mandare una e-mail ad Admin, il tuo post era bloccato perche’ a nome di tuo figlio.
Io fui avvisata via e-mail per attenuare la mia sicura spiacevole sorpresa.
Volendo potevi evitare anche “l’altare” in tua memoria, davvero straziante, anch’io ne sono stata colpita, altre lacrime, era di sera tardi e non mi sono addormentata fino a mattina.
Come ti ho scritto:
Non te ne voglio, la mia porta e’ ancora aperta.
Ma sappi che i miei dolori sono molto piu’ grandi dei tuoi e non di mia scelta o modo di vivere, li affronto ogni giorno, ti posso anche dire che temo la morte solo perche’ se venisse all’improvviso saro’ sola e non se ne accorgerebbe nessuno per giorni o settimane.
E’ meglio che scrivi una lettera a tuo fratello, your brother che ti ha fatto l’altarino.
Campa ancora per molti anni, ma senza macabri scherzi.
Discussione chiusa!
Anita
Cara Anita,
al di là delle nostre divergenze politiche io ho sempre avuto, sul piano personale, molta stima nei suoi confronti. Più che altro per la sua dignità. Una dote rara al giorno d’oggi.
Questo suo ultimo messaggio ne è un’ulteriore prova.
Un caro saluto U.
Betlemme 19\4\12
Valle del Giordano e Bilin
Il lungo spostamento di oggi ci ha permesso di conoscere la Jordan Valley da Sud a Nord, lungo la strada che fiancheggia il confine con la Giordania, sul lato occidentale del “fu” Giordano, visto che di acqua ne scorre ben poca nello storico fiume da quando Israele con sbarramenti, dighe e prelievi selvaggi se la prende tutta per le sue colture installate sulla terra rubata ai Palestinesi, contribuendo peraltro alla desertficazione di una vasta area meridionale e alla definitiva condanna del Mar Morto (piu’ cadavere che mai, cala di 18 cm. all’anno!). Altro che “far fiorire il deserto”, come recita uno dei piu’ diffusi miti costruiti dalla propaganda sionista.
Dopo un brevissimo passaggio dall’antichissima citta’ di Gerico, abbiamo percorso una piccola valle laterale che si inoltra sul lato occidentale del Giordano, costeggiando il letto di un arido torrente. Sono bastati pochi km. per comprenderne la ragione: uno sbarramento incanala l’acqua proveniente da una copiosa sorgente posta poco piu’ a monte. Le “chiare fresche dolci acque” ricche di vita animale e vegetale vengono deviate in un canale di cemento che le porta rapidamente alle piantagioni dei soliti coloni, con buona pace dei palestinesi e delle tribu’ beduine che ne hanno da sempre usufruito. Questa abile politica di rapina, ripetuta pressoche’ in tutti i “wadi” (torrenti) provenienti dalle alture della West Bank, accompagnata dal sequestro dei pozzi e da feroci campagne militari, ha quasi definitivamente realizzato il progetto di pulizia etnica della Valle del Giordano: dai 300.000 abitanti palestinesi e beduini residenti nel 1967 si e’ passati agli attuali 15.000, suddivisi in 8 villaggi ben separati fra loro da colonie israeliane, fili spinati e postazioni militari.
Una folla di bambini festanti ci ha accolto nella scuola di uno di tali paesi: As Zubeidat, 2.000 abitanti chiusi in 40 ettari di terra piu’ altri 240 ettari coltivabili, ma di cui devono pagare l’affitto. Ovviamente il paese e’ costantemente sorvegliato dalle postazioni miltari dell’immancabile colonia che lo sovrasta a non piu’ di 300 metri di distanza. Foto collettive con bimbi e ragazzi, scambi di sorrisi, frasi abbozzate e scherzi, ma anche occhi lucidi (i nostri) quando si riparte.
Risaliamo dalla depressione del Mar Morto 400 mt. sotto il livello del mare, fino alle alture della West Bank 800 mt s.l.m. La Cisgiordania e’ fiorita e lussureggiante di primavera, ma l’accrescersi delle colonie la spezzetta sempre piu’ ed anche l’autista fatica a trovare la strada giusta, la segnaletica stradale indica solo le colonie, i nomi delle citta’ palestinesi sono rari o inesistenti, la rinominazione dei paesi e’ anch’esso parte del progetto di cancellazione dell’identita’ culturale palestinese ad opera dell’occupante. I check point non sono molti e i soldati fortunatamente non ci fermano. Traversiamo Ramallah, i cui condomini spuntano come funghi, potenza dei soldi distribuiti dalla Comunita’ Europea all’ Autorita’ Nazionale Palestinese in cambio del controllo della resistenza (senza voler malignare neanche troppo). Proseguiamo per un’ altra ventina di km fino al famoso paese di Bilin (3.000 ab.), reso celebre dalla resistenza civile non violenta praticata da ormai tre anni dalla sua popolazione. Tutto e’ iniziato con l’ edificazione della solita colonia israeliana, chiaramente in area palestinese e in violazione di leggi e “trattati di pace” stipulati, poi anche la costruzione del Muro. I Comitati Popolari di Resistenza Civile Non Violenta sono riusciti a realizzare una protesta che ha saputo coinvolgere internazionali ed anche militanti israeliani pro-palestinesi e dal 2009 ogni venerdi’ parte dal paese un corteo fino a ridosso delle recinzioni con slogans, bandiere, striscioni e taglio di reticolati, che finisce regolarmente con cariche, lacrimogeni a volte letali, pallottole, pestaggi ed arresti anche di bambini. I resti di tale brutalita’ sono ben visibili sia sul posto, dove ci siamo recati, che in una bacheca del locale Comitato, dove sono accumulati centinaia di “weapons” usati dai militari israeliani. Il primo martire e’ caduto il 17\89: Bassem Abu Rahmi, la cui tomba e’ nel luogo in cui e’ stato ucciso, a ca. 300 mt dalle recinzioni antistanti il muro, altri ne sono seguiti, centinaia i feriti e gli arrestati, ma questo non ferma la protesta, che al contrario, ha saputo riprodursi in altri paesi palestinesi in cui muro e colonie si mangiano la terra, fino a diventare una pratica di lotta popolare assai diffusa e sganciata dal controllo dei partiti tradizionali.
Quanto da imparare abbiamo ancora!
x Uroburo
Caro Uroburo,
le nostre divergenze non sono effettivamente politiche, ma piu’ che altro si tratta di informazioni erronee, e di persuasioni differenti, io sono indipendente filo conservativa con pendenza di destra.
Pendenza a destra non significa essere fascista.
Il movimento conservatore, cioe’ il Partito Repubblicano moderno e’ un connubio tra liberismo economico e difesa dei valori cristiani.
Votero’ nelle primarie presidenziali il prossimo martedi’.
La ringrazio per la sua stima nei miei riguardi.
La dignita’ e’ innata, fa parte della mia personalita’, sono una persona responsabile e rispetto me stessa e gli altri.
Cerco di essere equilibrata…..
Lei dice che e’ una dote rara in questi giorni, dipende, ho amici/e molto dignitosi e responsabili, altri dignitosi ma squilibrati, gli ultimi gravitano verso di me…non so esattamente il perche’.
Voglio bene a Rodolfo, non piango facilmente, certo che il suo giochetto mi ha sconcertata, questa sera sono piu’ calma e felicissima che sia “risorto”.
Non mantengo mai un rancore, non sono prona ad astio.
Ma so tagliare dalla mia vita chi mi fa del male, forse un paio di persone in tutto.
La famiglia e’ un’altra cosa, non si possono scegliere i famigliari, bisogna fare buona faccia a cattiva sorte.
Buongiorno ormai,
Anita
Cara Anita,
ovviamente non sono d’accordo con lei: la nostra divergenza è prima di tutto politica. E credo di conoscere le cose abbastanza bene da averne un’idea.
Io considero la religione una parte della politica, soprattutto in paesi come l’Ittaglia, o come il suo che è perfin peggio.
Trovo poi curioso che lei si definisca repubblicana, cioè ” il Partito Repubblicano moderno e’ un connubio tra liberismo economico e difesa dei valori cristiani” quando lei dice di non essere credente.
Che valori cristiano potrebbe avere un non-credente? Questa è la posizione del Ferara, che è un personaggio indecente.
Lei è una moderata, rigidamente liberista (nonostante i recenti sconquassi del liberismo). Io sono un socialdemocratico convintamente ateo che ritiene l’iniziativa privata utilissima ma anche estremamente pericolosa per la democrazia perchè la ricchezza diventa SEMPRE centro di potere che raggira la democrazia. Quindi da controllare con fermezza.
Direi che è proprio una divergenza politica.
Naturalmente questo non mi impedisce di avere per lei molta stima sul piano personale. La dignità è una dote innata, non la si impara e non la si compera. Sono d’accordo con lei.
Un caro saluto U.
Uroburo:-Io sono un socialdemocratico convintamente ateo che ritiene l’iniziativa privata utilissima ma anche estremamente pericolosa per la democrazia perchè la ricchezza diventa SEMPRE centro di potere che raggira la democrazia. Quindi da controllare con fermezza.
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Non mi sono mai trovato daccordo con lei come nella suddetta frase.
Perfetto. Cio´vuol dire che bisogna lasciare al privato quello spazio per potersi evolvere…creare nuovi posti di lavoro…nuovi incentivi ecc….man mano lasciargli quel tanto per costruirsi una bella villa …per comprare una Ferrari per se e per i figli…e quel tanto per acquistarsi un panfilo e vivere una vita da pascia´….se no che gusto c´e´….l´iniziativa …l´inventiva …l´estro…la fantasia…il coraggio ecc. bisogna pur ricompensarla….se no chi la compra una Ferrari. Evitare pero´che diventi indecentemente ricco …perche´ questo porterebbe come lei giustamente scrive “ad una ricchezza che in ultimo si trasforma in un centro di potere che raggira la democrazia. Quindi da controllare con fermezza”….
e per questo esistono le tasse….
Per salvare l´Italia pero´Monti ha fatto tuttaltro….tassa i poveri..
ma ha avuto poche chance…perche´di veri ricchi in Italia ce ne sono pochi… ancora meno quelli che riescono a comprarsi un panfilo..(tassando solo loro non sarebbe riuscito a salvare l´Italia dal baratro….anzi avrebbe persino peggiorato la situazione)…. il resto combatte con una concorrenza spietata figlia di questa globalizzazione. Da li i suicidi a catena.
Non sono un economista…ma mi chiedo…se non sarebbe un bene per l´Italia uscire fuori dall´Euro e reintrodurre la nostra amata Lira. Potremmo fare piu´concorrenza…esportare di piu´…la disoccupazione diminuirebbe…ma e´anche vero che la maggior parte delle materie prime di cui noi scarseggiamo diventerebbero piu´care….insomma si e´tra l´incudine e il martello e non si vede uno spiraglio…una sola speranza….mentre la situazione continua a peggiorare….mi domando cosa succedera´ quando il popolo e questa marea di gioventu´ senza lavoro e senza prospettive perdera´la pazienza.
Un saluto
Rodolfo
Ero convinto che alla coglionaggine e alla irresponsabilita’ ci fosse un limite.
Sbagliavo.
Shalom
xShalom
E perche? Illuminami nel frattempo……per diventare meno coglione di quanto tu mi reputi…per questo sono qui.
Rodolfo
Per me sei morto, senza resuscitare il quarto giorno. Gia’ non valeva la pena dialogare con te quando eri vivo, ora non mi metto certo a fare sedute spiritiche. Nell’ebraismo non si usano.
Shalom
Caro Rodolfo,
sarei lieto che lei tornasse a partecipare abitualmente al nostro blog, beninteso al di là delle nostre differenze. Questo vale anche, per quanto mi riguarda, per il signor Popeye.
Io non ho nulla in contrario a che i ricchi vivano nel lusso: contenti loro … A me i rubinetti d’oro non direbbero nulla ma se qualcuno ci tiene faccia pure. Questo vale anche per le megaville, per le Ferrari, per i panfili.
Quello che per me è severamente da contrastare è l’uso politico della ricchezza. Non solo in senso stretto(comperarsi dei deputati) ma anche in senso lato: che il figlio del ricco possa vivere nel lusso senza lavorare va benissimo; che possa essere ammesso al Politecnico anche se non riesce a superare la prova solo perchè qualcuno gli passa la soluzione non mi va bene. Che il ricco si comperi la Commissione urbanistica del comune per poter costruire là dove non si dovrebbe (guadagnando miliardi) non mi va bene.
Lo strumento è in effetti quello dell’imposizione fiscale: 80% di tasse a chi guadagna più di un milione di euro all’anno. Quello che avrebbe dovuto fare Obama e che in Italia non ha mai fatto NESSUNO in 151 anni di storia.
Il governo Monti, governo ultra-liberista ma presentabile (anche se con qualche eccezione) non ha una maggioranza, che rimane in mano al Banana con i suoi 320 deputati. Non potrebbe fare una politica di tassazione della ricchezza neppure se volesse, e non è detto che la voglia. Secondo me è fondamentalmente un berluschino onesto e competente (entro certi limiti perchè mi pare che faccia un po’ troppi errori).
Se noi uscissimo dall’euro … perchè gli altri paesi UE non dovrebbero mettere dei dazi sulle nostre merci? E’ un po’ difficile che un qualunque paese europeo, compreso la Romania e l’Ucraina, possa produrre a prezzi più bassi della Cina.
Un amichevole saluto U.
PS. Se si sente giù credo che l’Anita e la Silvy le darebbero onestamente una mano.
x Uroburo
Ho scritto di essere “agnostica” non “atea”.
Per valori cristiani si intende “religione civile”.
Sono Indipendente e per la maggior parte voto Repubblicana, abbiamo solo due partiti.
Saluti,
Anita
C’è chi ,per spirito masochista o per far prevalere lo spirito sul corpo,indossa il cilicio regolamentare e individuale e c’è chi, in sintonía con i tempi, lo indossa a sua insaputa con lo stesso risultato doloroso e masochista.
Mi guardo intorno e sotto abiti firmati della ggente vedo solo cilici ben mimetizzati tra cuciture e svolazzi .
Perchè questa autoafflizione?
Qualcuno dice per l’ammucchiata eurogioiosa che ci ha fatto vivere al disopra delle nostre possibilità senza che nessuno fino ad ora ci abbia spiegato che vuor di.
Forse milioni 60 di yotte ai porti?
Ferrari parcheggiate sotto casa ,le nostre, con viste sui colli,colossei,mari e monti?
Pranzi e cene quotidiane nei migliori ristoranti indossando abiti tanto superfirmati da non lasciare nessuno spazio libero come usano i piloti di F1 e dopo, bunga bunga a volontà per soddisfare la voglia di burlesque che c’è in noi?
Francamente non riesco a trovare una risposta so solo che con tutti i debiti ,i rapporti negativi economici che ci hanno incollato addosso vita natural durante avremmo potuto TUTTI noi 60 milioni di persone permetterci le botte di vita su menzionate senza pensieri e problemi per almeno un buon periodo e invece no.
Non so voi ma io ho fatto la vita di sempre ,non dico casa chiesa e lavoro ma casa e lavoro senza chiesa, con qualche viaggio per disintossicarmi dalla rottina(o rottura maxima).
Vabbè siamo nell’anno Maya per cui ,non credendoci al 100% ,invece di non arrivare a fine d’anno abbiamo anticipato e da un bel po’ non arriviamo a fine mese ,ma qui stanno esagerando con le afflizioni.
Da quando ho uso di memoria ricordo che ,quando per sistemare situazioni,macchinari & c. ,sono ricorso ai tecnici quelli mi hanno risolto i problema ma mi hanno lasciato al loro posto quello che avevano messo a posto con una prova finale di funzionamento regolare ,anche con qualche problemuccio ancora restante,senza portarmi via l’oggetto problematico.
Invece questi ci stanno portando via quel poco che era rimasto ,anche i regolamentari tavolo e sedie, dopo l’esproprio.
Con chi me la devo prendere?
Ma si(o Sylvi’) tutta colpa delle sinistre e sindacati solo loro governano ed hanno governato negli ultimi 150 anni ,naturalmente a loro insaputa come la moda attuale comanda .
L.
caro Linosse,
tu ti chiedi di chi è la colpa se non arrivi a fine mese…
Non so tu, ma io ho un’età che ha bene in mente i fine mese di mia madre , dei miei nonni…ho anche ben in mente i fine mese miei e di mio marito, ( per niente facili!)…e osservo con attenzione i fine mese dei miei figli!!!
Tre, anche quattro generazioni…
Due guerre e una dittatura i miei nonni, una guerra che l’ha lasciata vedova a 24 anni, mia madre…poi…il dopoguerra e la ricostruzione io…oggi i miei figli!
Vogliamo fare un riassunto e anche delle debite proporzioni fra queste ere geologiche?
Che cos’è cambiato…quale evoluzione?
E’ la mia generazione quella che ha vissuto la rinascita repubblicana, non pienamente democratica, attento, perchè la democrazia è una cosa seria …e la nostra bellissima Carta è rimasta fin troppo spesso un elenco di buone intenzioni!
Nei due primi decenni del dopoguerra eravamo occupati a costruire la democrazia…c’erano gli ultimi rigurgiti del fascismo da combattere e un disegno, un progetto di libertè-egalitè-fraternitè da instaurare , senza aver fatto la Rivoluzione francese!
Le varie stragi di dx e di sx ci hanno informato che la strada era ancora lunga e molto faticosa.
Ma ci davamo dentro, avevamo un progetto e un futuro.
Voglio ricordare che ero a Parigi, metà anni ’80, eravamo a cena con degli emigrati…raccontavamo delle nostre vite…ad un tratto uno mi fa – Già, voi ora state bene, a spese di noi emigranti che non solo vi abbiamo lasciato spazio, ma anche vi abbiamo mandato i nostri soldi che grondano umiliazioni e sacrifici!-
Giusto per non dimenticare parole alle quali ancora oggi non so ribattere…tutto vero!
Dicevo che avevamo un progetto; sto parlando non di figli di papà e di fannulloni.
Molto è stato fatto nei primi anni…la Scuola viveva della cultura e della buona volontà degli insegnanti…non certo dalla ricchezza di strumenti e mezzi.
Per la Sanità era lo stesso.
Era il tempo di politici ancora per bene,…escluso Andreotti…sia chiaro; poi ad Andreotti si unirono i socialisti alla Craxi, che avevano “fatto fuori” una generazione di socialisti degni del nome.
Tutti abbiamo preteso tante “milano da bere”.
Come? con quali soldi? con quale sviluppo?
Qualcuno ci pensava?
Berlusconi fu la logica conseguenza…lui sapeva come si ruba, lui sapeva come si vive sopra le proprie possibilità, e soprattutto come si vive sulle spalle dei ” meno dotati” di lui!!!
Caro Linosse, gli Agnelli prima e i Berlusconi ora avevano e hanno ” riempito il loro granaio” , ne dobbiamo prendere atto.
E hanno tutti i mezzi per tenere il malloppo al sicuro.
Noi, quelli normali, dovevamo fare barriera perchè non esagerassero; invece abbiamo mandato a comandare quelli che intendevano imitarli, fregandosene di noi!
Dx, sx, sindacati, confindustria…si salvano i singoli, non le strutture!
Però…??? Noi normali non avremmo dovuto fare come la favola della Rana che voleva diventare un Bue!
E siamo giustamente scoppiati!
Per ritornare all’inizio…i miei figli… Non è vero che abbiano meno opportunità di futuro di me…hanno la pace….
semplicemente devono ricalibrare i loro bisogni, le loro pretese … studiare la carta geografica del mondo, studiare la geografia politica, tirar fuori la creatività…insomma …ridarsi una mossa!!!
Niente di impossibile.
Sylvi
Cara Sylvi
“La libertà senza uguaglianza serve solo ai forti per dominare i deboli”.
Se poi al posto della libertà ci ritroviamo sul collo sto libberismo alla Dracula ….
L.
Care e Cari,
questo è l’appello che il Sindaco, Haj Sami Sadiq e i cittadini di Aqaba, hanno inviato alla comunità Internazionale per la distruzione, da parte dell’autorità israeliana di due strade costruite dagli abitanti per collegare il loro villaggio.
Sami che conosco da molti anni, ed è una persona di straordinaria umanità, è paralizzato e su una sedia a rotelle da quando gli israeliani che usano villaggi della Valle del Giordano per esercitazioni militari, lo hanno colpito alla schiena, aveva 16 anni.
Nel suo villaggio, nel quale ho portato spesso anche delegazioni di Parlamentari Europei e dell’ Assopace, è riuscito ad avere una comunità molto viva che resiste quotidianamente, hanno fatto una scuola, vi è anche un piccola fabbriche di vestiti.
Haj Sami ha stabilito ottime relazioni con diversi gruppi israeliani che sono sempre venuti con noi nelle visite, da Archittetti contro l’occupazione a Gush Shalom.
Ho già scritto ai parlamentari europei (tra l’altro l’ultima delegazione è stata ad Aqaba il 5 aprile) e stanno presentando proteste. Non so se avranno esito ma almeno lo fanno.
Tra di loro vi è anche il parlamentare Idv Nicolò Rinaldi, che era nell’ ultima delegazione che ha visitato Aqaba.
Ho inviato l’appello anche a Catherine Ashton ed al rappresentante europeo a Gerusalemme.
Vi pregherei di diffondere l’appello.
Aqaba secondo il governo Israeliano deve essere liberata dalla presenza palestinese cosi come vogliono fare e stanno facendo in tutta la Valle del Giordano a partire dal 1967.
Luisa Morgantini
Associazione per la Pace
tel. 348 3921465
Ieri l’esercito israeliano ha nuovamente distrutto le strade che collegano Al Aqaba nella Valle del Giordano (Area C) ai villaggi vicini.
Questa è la lettera che il sindaco Haj Sami Sadiq ha scritto ieri. Le sue parole accorate fanno presagire une fine molto vicina…
Noi, i 300 abitanti della comunità di Al Aqaba, esistete ormai da generazioni, che possedevamo e abitavamo queste terre anche prima dell’arrivo dell’IDF (l’esercito israeliano), vi stiamo indirizzando questo appello come nostra ultima risorsa. Per decenni i soldati israeliani hanno usato il nostro villaggio come una zona di addestramento, un parco giochi in cui sono stati utilizzati proiettili veri, che hanno causato la morte di otto dei nostri concittadini, ferendone altre 38. Tra loro il sindaco del nostro comune Haj Sami Sadik, che come risultato è ora paralizzato dalla vita in giù.
Nonostante questi atti di aggressione, non abbiamo mai fatto ricorso alla violenza, nessun atto di terrorismo è venuto dal nostro popolo, nessuna pietra è mai stata lanciata e continuiamo a chiedere coesistenza e pace. Nel 2003, dopo una petizione alla Corte Suprema, il campo di addestramento è stato evacuato dal villaggio ma il risultato è stato l’emanazione nel 2004 da parte dall’amministrazione civile (israeliana) di numerosi ordini di demolizione sulla maggior parte dei nostri edifici. Inclusi in questi ordini di demolizione erano la moschea, la scuola materna e l’ospedale locale, additando come ragione che le strutture in questione erano state costruite senza permesso. Nella zona C, che comprende oltre il 60% della Cisgiordania, compresa Al Aqaba, l’amministrazione civile ha respinto il 94% dei permessi di costruzione richiesti dai palestinesi. Nel frattempo, le colonie israeliane si espandono rapidamente. Nel 2007 abbiamo consegnato alla Corte Suprema una domanda per la cancellazione degli ordini di demolizione, insieme ad un nuovo piano di urbanizzazione per la comunità. In risposta l’amministrazione civile ha offerto di approvare i permessi per la piccola zona centrale dove si trovano la maggior parte delle strutture pubbliche, ma più della metà delle aree residenziali avrebbe comunque dovuto essere demolita, in rispetto degli ordini di demolizione. Questa offerta esclude la zona residenziale dove si trovano la maggior parte delle case della nostra popolazione , così come tutta la terra coltivata. Ovviamente questo è in contrasto con gli obblighi di Israele come forza occupante, che secondo l’articolo 43 della Convenzione dell’Aia sulla legge di guerra, parte integrante del dritto umanitario internazionale, deve “ripristinare e garantire l’ordine pubblico e la sicurezza” nei territori occupati.
Oggi 18 Aprile 2012 alle ore 11:00 i soldati israeliani, accompagnati da agenti di compagnie militari private sono arrivati al villaggio e senza una notifica preventiva hanno distrutto 2 strade di accesso al villaggio, la “Strada della Pace” e la “Strada di Spostamento “. Le strade che abbiamo costruito con le nostre stesse mani per poter esercitare il nostro diritto alla libertà di movimento. Queste strade sono la nostra ancora di salvezza, visto che la nostra unica fonte di reddito si basa sulla nostra capacità di far giungere i nostri prodotti agricoli al mercato. Questa è la 3 ° volta che la “Strada della Pace” è stata demolita. Le volte precedenti non abbiamo intrapreso alcuna azione. Questa volta la demolizione è venuta con una minaccia. Un ufficiale abusivo in una jeep numerato 65.539 ha fatto sapere al nostro Sindaco che starebbero tornati per ulteriori demolizioni su larga scala e questo come punizione per il fatto che la demolizione stradale era stata osservata da internazionali. Queste minacce sono state fatte a un uomo che si trova in una sedia a rotelle che esortava un piccolo gruppo di meno di 10 curiosi di andarsene. Siamo sconvolti e sconcertati che i nostri figli abbiano visto questa atrocità e temiamo per gli effetti psicologici che essa potrà avere su di loro in futuro.
Noi, la comunità di Al Aqaba, i nostri ospiti internazionali e israeliani, vi chiedono di visitare e vedere di persona le difficili condizioni in cui siamo costretti a vivere ogni giorno come conseguenza di tali vessazioni. Aiutaci a diffondere queste parole e a vivere in pace.
I cittadini di Al Aqaba.
traduzione dall’ inglese di Elisa Reschini – AssoPacePalestina
Ieri sera ho fatto una tajine di pollo, limone sotto sale ed olive verdi con del cuscus. Mi hanno detto che era strepitosa, parere approvato anche da un’ottima cuoca e quindi attendibile.
Ho fatto anche, ed è stata una primizia, una tajine dolce.
In Marocco esistono anche le tajine dolci ma è molto difficile trovare le ricette. Io ne ho trovata solo una, epperò un po’ modificata secondo il gusto francese.
TAJINE DOLCE
Per sei persone
Far caramellare 3 cucchiai di miele in una pentola pesante (di coccio o di ghisa), tagliare quattro grosse pere piuttosto sode (va bene qualunque frutta soda: mele, pesche, banane) e metterle a cuocere sopra al miele, lasciandole sudare per qualche minuto. Mettere sopra alle pere prugne secche, albicocche secche e fichi secchi denocciolati e tagliati in quattro, circa 200 grammi per ciascun tipo di frutta secca. Aggiungere un cucchiaino di cannella (oppure tre centimetri di cannella sbriciolata), tre chiodi di garofano spezzettati, una buona grattata di noce moscata.
Grattugiare la buccia di due limoni e 30-40 grammi di zenzero fresco e metterli nella pentola, mescolare tre cucchiai di miele con il succo dei due limoni e mettere in pentola. Assaggiare e se troppo acido aggiungere o un cucchiaio di zucchero di canna oppure altro miele a cucchiaiate, controllando il sapore.
Portare a bollore, abbassare il fuoco al minimo oppure mettere in forno a calore moderato (120-140°) e lasciare cuocere un’ora. Nel frattempo spezzare un abbondante pugno di mandorle, farle rosolare in una pentola per pochi minuti e rovesciarle nella pentola.
Controllare regolarmente lo stato della tajine perchè attacca facilmente; se necessario aggiungere un poco di acqua a cucchiaiate. Spegnere il fuoco, lasciare intiepidire e servire.
La ricetta originale dice di metterci sopra della panna, uso francese inesistente in Marocco. Ma un commensale ha avuto la geniale idea di metterci un cucchiaio di yoghurt italiano (quindi un po’ acido): era perfetta. Si può anche non mettere nulla, secondo i gusti.
Lo trovo un fantastico dessert di cui sono stati tutti golosissimi: non ne è rimasto neppure un cucchiaino.
Un saluto U.
caro Uroburo,
un miliardo di calorie,… ma mi ha incuriosito e voglio provare.
Le pere si tagliano a spicchi o a quarti?
saluti
Sylvi
Caro Uroburo,
io cerco di immaginarmi la sue sembianze e la trovo ….sbagliero´…piuttosto corpulento da quello che scrive.
Io ci ho provato una sola volta a gustare quel prodotto…. che qui vendono nei negozi di Kebab …ed io trovo che sdegnano….
troppo… troppo dolci , preferisco un semplice un cannolo.
Per quanto riguarda Popeye…lui ha un blog che si chiama come gia´accennato, italianbrainstorm.com…. e´molto impegnato e negli ultimi tempi riesce a malapena a scrivere qualche post o a pubblicare un argomento …per cui difficilmente potrebbe avere anche il tempo di partecipare assiduamente su arruotalibera….dunque chi vuole entrare in contatto con lui o discutere non ha da far altro che impostare nel suo stesso blog.
In ogni caso faro´a lui presente il suo desiderio e mi pare anche quello di Nicotri di partecipare al blog di arruotalibera.
Un saluto
Rodolfo
Il fruttosio e’ molto meglio del saccarosio…
Petet
x Uroburo
Complimenti al cuoco….
Io vado per il mangiare semplice, ma trovo le sue ricette interessanti, esotiche e con molte calorie.
Il mio unico vizietto, se cosi’ si puo’ chiamare, e’ il cioccolato scuro, non farcito.
La mattina verso tardi mangio un piattino di frutta fresca mista con un cucchiaio di panna acida leggera. (sour cream, light)
Buona domenica,
Anita
Cara Silvy,
ho tagliato le grosse pere a quarti e poi le ho tagliate a fette spesse circa mezzo centimetro. La frutta secca l’ho tagliata in quarti. U.
Cara Anita,
ha ragione, io sono molto curioso. Nella vita come in cucina.
Non sono mai andato in vita mia in un ristorante italiano all’estero. All’estero mangio solo i cibi del posto, buoni o cattivi che siano. E non ho mai trovato cibi che si potessero realmente definire cattivi.
Trovo che le cucine del Nord Europa, per altro buone, abbiano pochi piatti e non presentino l’infinita varietà delle cucine italiana o francese.
Quando cucino non sto neppure a guardare le calorie: semmai mangio poco nei giorni successivi.
Eseguo una ricetta perchè mi incuriosisce, perchè penso che possa avere un buon sapore. Poi valuto i risultati.
Adesso ad esempio voglio imparare a fare il paté. Ma quello posso chiederlo alla Silvy.
Un saluto U.
PER SILVY
Cara Silvy,
ho letto tante ricette di paté di fegato di vitello.
Avrei un paio di dubbi:
1) Quanto tempo si deve far cuocere il fegato tagliato a pezzetti?
2) Quanto burro ci si deve mettere? Il rapporto 1 a 1 (fegato-burro) mi sembra folle. Al massimo potrei fare 2 a 1.
Cheddice?
Un saluto U.
la curiosita’ primaria nel bambino piccolo e’ sempre di natura eminentemente relazionale e quindi anche sessuale.
La curiosita’ dell’adulto si sviluppa da quella.
Concordo con Uroburo sulla grande varieta’ della cucina francese ed italiana, anche rispetto alle cucine orientali…
Tuttavia il mio interesse per le altre culture e paesi e’ sempre stato prima di tutto per la gente che ci vive, poi per i paesaggi e la natura, oppure 50-50 tra le due cose, specie se i paesaggi sono costieri, lacustri, preferibilmente soleggiati (le montagne mi piacciono poco o nulla, claustrofobia).
Il resto della mia famiglia era ossessionato col cibo e la cucina, le giuste regole, le giuste misure, la qualita’ e freschezza dei cibi fino all’esaurimento nervoso (il mio…).
Ieri mi hanno portato in un ristorante coreano che ho apprezzato molto, la carne viene cotta sulla griglia nel tavolo dove ci si siede. Ma lo ho apprezzato solo perche’ ero nella compagnia ‘giusta’
Peter
Caro Peter,
diventerà la Lucy van Pelt del blog. U.
caro Uroburo,
non ho mai fatto il patè di fegato di vitello, però lo mangio , molto buono, in un ristorante dove conosco. Posso chiedere.
Però so che:
, il fegato va cotto il minimo indispensabile a far restringere il cognac con il quale viene bagnato.
Se cuoce troppo è rovinato. Direi 10/15′ max.
Per quanto riguarda il burro , anch’io starei sul 2 a1 , anche meno!
Comunque posso chiedere.
Prima di Natale mi faccio arrivare del foie gras di oca e anatra da piccoli laboratori nel Tarn etGaronne…che a suo tempo sono stata a visitare, e una bottiglia di vino leggermente amabile che si accompagna al foie.
saluti
Sylvi
x Uroburo
A me non piace cucinare, ma l’ho sempre fatto.
Non all’inizio, non avevo mai fatta neanche una tazza di caffe’, mio marito mi disse che non dovevo imparare, non voleva che mi rovinassi le mie manine ben curate….
Ma messa alle strette ho imparato.
Con l’andar degl’anni, trovando il cucinare tedioso, provavo spesso nuove ricette, a volte meritavano, a volte mica tanto….e scrivevo i necessari cambiamenti.
La mia cucina era prettamente milanese, dai libri mandatomi dall’Italia, dopo diverse magagne sono diventata una discreta cuoca, i gusti dei miei figli erano ‘milanesi’…..
Poi da piu’ grandi scoprirono la cucina Italo-Americana, spaghetti e meat balls.
Lei e’ un gourmet, io mangio perche’ devo mangiare, un tantino selettiva.
Anita
x Uroburo
un riferimento un po’ datato…sono dovuto andarlo a cercare su google. Lei sarebbe dunque Linus e la cucina la sua ‘coperta’?
Peter
x Tutti
Ieri sera pensavo a Faust, Nico.
Ne avete notizie?
Anita
Cara Anita,
io non sono un gourmet, sono un dilettante. Cucino da poco tempo e lo faccio solo per gli altri e perchè mi diverto: per me stesso sto in cucina al massimo un quarto d’ora.
Però se devo preparare un pranzo posso stare in cuci a un giorno intero e divento preciso e pignolo: controllo tempi, cotture, ingredienti ecc.
Solitamente introduco qualche variazione nelle mie ricette secondo il gusto o quel che ho o non ho in casa.
Tuttavia sentire gli ospiti che ti fanno i complimenti ed accorgersi, magari dopo settimane, che lo pensano veramente fa un grande piacere.
Un saluto U.
Torno da un paio di giorni di assistenza a una famigliola che ha perso tragicamente il papà per malattia galoppante e leggo che
quello stronzo del Rodolfo si è dato per morto, per sfizio.
Ci sono cascato anche io causa la conferma della Komare.
Vedi, testadikazzo (non trovo altro epiteto), sono stato testimone di scene strazianti e laceranti, per un paio di giorni ho preso con me i figlioli per farli svagare un pò e per far respirare un attimo la mamma.
Mentre tu giochi su queste cose e sulla buonafede della gente.
Vaffanculo, idiota perenne.
C.G.
x CG
suvvia, concedigli venia…
I siciliani hanno un senso dell’umorismo un po’ particolare. Ma hanno dato molto all’Italia sul piano culturale e non solo
Peter
x Anita
siamo sulla stessa lunghezza d’onda, riesco a mangiare solo se spinto dalla fame, per puro piacere posso solo bere, e cerco di farlo con moderazione, per esempio mi piace aggiungere qualche goccia di Bacardi al caffe’, e sorbisco vino rosso con piacere a tavola.
Pero’ trovo doveroso cucinare per gli ospiti, colazione pranzo e cena…loro lo apprezzano sempre, anche se di certo non cucino ‘bene’, ma per fortuna non sono italiani…e l’unico amico italiano che ho, se viene, cucina lui…
D’altra parte, se bollisco aragoste di prima scelta e le condisco con limone o maionese, va a tutti benissimo…come pure i semplici gamberoni alla griglia.
Non mi crocifiggono se non so fare l’aragosta alla Thermidor…
Peter
cara Anita,
anch’io ho pensato a Faust che non dà sue notizie da parecchio.
Fatti vivo diavolaccio!!!
Buona serata a te, ciao
Sylvi
x Peter
Bravo, aragoste bollite, calde o fredde con mayo o limone.
Gamberoni alla griglia…ottimi.
Perche’ mai rovinare delicatezze simili?
Io ero viziata, se chiedevo al cuoco di mandarmi un aragosta, me ne mandava un gallone gia’ sgusciata.
Adesso mi secca comprarne una per $15 per una di 1 1/2lb e non sempre fresche benche’ vive.
Aspettero’ la stagione estiva quando le posso comprare dai pescatori vicino a me. (Mettono le gabbie)
L’aragosta Thermidor la facevo per ospiti, ma cercavo di cavarmela con un prime rib of beef au Jus, piu’ semplice e per tutti i gusti.
Adesso e’ inaccessibile price wise.
Ho provato il roast beef con Yorkshire pudding individuale, ma ci vogliono due cuochi…quattro mani ed un forno piu’ grande.
Il mio e’ a muro ed ha limiti.
Anita
xcg
sia concesso l´idiota perenne e il testadicazzo…. no problem,
anche perche´avevo scritto che in questo caso avrei accettato qualsiasi volgare epiteto.
A me certo puo´dispiacere la dipartita di una persona cara…o di un amico…. puo´succedere anche che mi emozioni …pero´sono contro le scene strazianti….come quelle dove gridano come i pazzi o che si strappano i capelli….tipo in sud Italia o tra i Palestinesi.
Tra gli Ebrei e nei paesi nordici certe scene non si vedono….il dolore e´sempre contenuto ed in certi paesi si fa´ dopo il funerale persino una piccola festicciuola dove magari si canta e si ride raccontando aneddoti e storie riguardanti il defunto, tra gli Ebrei esiste anche questa usanza.
Il problema e´… che si prende la morte troppo sul serio ed invece dovrebbe essere la cosa piu´normale di questo mondo esattamente come la nascita . Certamente ci sono delle piccole differenze….una cosa e´la morte di un novantenne che ha goduto pienamente la propria vita…. un´altra la morte di un bambino per una grave malattia o per un incidente.
Ciononostante il dolore dovrebbe essere sempre contenuto sia per i credenti….che hanno una speranza in piu´…e sia per gli atei …anzi per loro a maggior ragione. Non cercare di capire….e´difficile che tu ne capisca l´antifona. Respira calmo e vatti a fare una bella passeggiata.
Rodolfo
Tra l´altro so discernere e distinguere tra chi ha scritto …stronzo…idiota…vergognati ecc.
da chi ha scritto le stesse cose aggiungendo “sono contento(a) che…
Rodolfo
Il pianto era quello di chi ha perso un padre e un compagno in maniera così tragica e repentina.
Straziante, ma nello stesso tempo dignitosamente composto.
Capisci almeno, guitto da avanspettacolo, cosa significhi compostezza e dignità? No, èh?
Quindi: ari-vaffanculo.
C.G.
Io nel tuo post Nr. 132 leggo solo di:-
“sono stato testimone di scene strazianti e laceranti”
Non leggo niente di “dignitosamente composto”….
se no… non avrei impostato il mio 137 in quella maniera. Capisc?
Non so… se vuoi prendere in giro me o te stesso….io opterei per l´ultima ipotesi.
Si vede che non hai seguito il mio consiglio di respirare calmo e di andarti a fare una bella passeggiata….tu conosci il mio motto.
Tra l´altro dopo che tutti sono gia intervenuti su questo problema e si e´detto oramai tutto quello che c´era da dire….io al tuo posto avrei dimostrato grandezza…non intervenendo o intervenendo in maniera diversa. Aber bei dir….keine spuren von “Grandezza”im gegenteil….
Mi raccomando….se ti decidi… non dimendicarti … i passi devono essere lunghi e ben distesi…solo cosi potresti acquistare un po´di equilibrio mentale.
Rodolfo
x Rodolfo
senti Rodolfo, non ti allargare troppo su questioni etnico-funerarie, senno’ dopo averti in qualche modo ‘scusato’ e’ capace che mi unisca a CG nell’invito che ti ha mandato.
Non so cosa fate in Sicilia, ma nel resto d’Italia -che mi risulti-i funerali sono composti e pacati. Chi e’ in lutto non ha la forza di gridare o strapparsi le vesti, forse lo fanno a certi funerali di stato per ragioni di apparenza o convenienza…
Non sono mai stato a funerali ebraici, direi che l’intera religione e’ un mortorio (in competizione col cattolicesimo e l’islam in quel senso), quindi non mi aspetto dei funerali allegri o ‘gridati’.
Leggevo che nella tua religione, che non ha nulla a che vedere con le usanze tipiche del nord Europa se non per imitazione di costumi postuma, la morte deve essere in qualche modo negata, bisogna mettere su una faccia sorridente perche’ il defunto si e’ ricongiunto col suo creatore…Un’usanza che a me darebbe non poco sui nervi.
In sostanza, e senza offesa, sono contento di non essere ebreo
un saluto
Peter
xPeter141
ed io sono contento di esserlo…questioni di punti di vista.
Nel mio post Nr. 137 io non ho altro che seguito la frase di cg.
sulle scene “strazianti e laceranti”….poi ho fatto un escursione su altri modi di come accettare la morte di un amico o di un congiunto…per quanto tragica o no ….di consequenza di accettarla come una cosa normale(ed e´.normale) niente di piu´.
Come faccio a sapere che cg intendeva oltre che scene strazianti e laceranti anche di scene dignitose e composte se non lo scrive?….se non successivamente al mio post Nr.137?
Anche perche´vedi…. caro Peter …non so come si possa sposare una scena straziante e lacerante con una dignitosa e composta.
Io non ho problemi se tu ti unisci a chicchessia e mi mandi a quel paese…cioe´affanculo…..mi sento al di sopra di queste pinzillacchere.
Ciao
Rodolfo
x TUTTI
Appare tristemente strano e arido che Rodolfo non abbia notato che c’è stato anche chi si è preoccupato per l’improvvisa orfanezza del suo ultimo nato: il piccolo Beniamino, di appena tre anni se non ricordo male sia l’età che il nome.
pino nicotri
Caro Nictotri
io ho notato tutto perfettamente….leggo sempre attentamente i post e mi prendo tempo….ora che ne ho a bizzeffe….ma anche prima.
Il discorso era concluso per me e per voi…se non fosse uscito fuori a scoppio ritardato gc….di cui io ho accettato le offese…. mi pare,
ed ho risposto con delle osservazioni normali prendendo spunto da quelle “scene strazianti e laceranti” successivamnte diventate
dignitose e composte.Tutto qui. Non so´dov´e´il problema.
Un saluto
Rodolfo
Non credo che ci abbia fatto un ragionamento se si considera il soggetto. Soltanto idiozia allo stato brado.
Che di più non si può.
C.G.
X pino
ma non ne aveva due? Io non avevo detto nulla per vari motivi
peter
Pare una guerra programmata…ora che si trovano ad ogni angolo(in Germania…ma pare anche in Svizzera) con il loro Corano che offrono gratis… piano piano faranno concorrenza ai Testimoni di Geova…questi missionari Salafisti che vanno dicendo che solo l´Islam e´la salvezza…..convertitevi perche´i Cattolici e gli Ebrei andranno all´inferno. Pare una situazione che sta´diventando insostenibile. La guerra della civilizzazione contro l´incivilta´….i non Maomettani contro i Maomettani…pare dunque programmata solo perche´la politica Europea ha coltivato il multiculturalismo senza analizzare e senza farsi pensiero delle consequenze di questo cambiamento dello strato sociale.
Temo che gli Europei debbano di nuovo….o ancora una volta imparare a combattere per questa nostra societa´libera e democratica…viceversa nell´arco di 50 anni ci troveremo sommersi dall´imposizione Islamica.
Rodolfo
145 Cerutti Gino { 23.04.12 alle 11:40 }
Non credo che ci abbia fatto un ragionamento
–
–
Provaci tu….illuminami….ne sei capace?
Se si….vai
xPeter
non so´di cosa parli…ma se e´quello che penso, sono 4.
R
X rodolfo
ok ma mi pareva che la nibelunga fosse di nuovo
incinta un anno fa?
Peter