Romanzo – e verità – di una strage: quella di piazza Fontana del 12 dicembre 1969. E della perdita della nostra innocenza.
Questo qui sopra è il link del file dell’intervista che mi ha fatto Radio Città Futura il 3 aprile riguardo le polemiche feroci nate dal film di Marco Tullio Giordana “Romanzo di una strage”. Il film è stato tratto dal libro “Il segreto di piazza Fontana”, scritto dal mio amico e collega Paolo Cucchiarelli, il quale sostiene che a piazza Fontana le bombe erano in realtà due. Una di scarsa potenza messa molto probabilmente dall’anarchico Pietro Valpreda, incolpato subito della strage a mo’ di capro espiatorio e uscito indenne di scena dopo qualche anno di galera grazie al sottoscritto e a Mario Scialoja de L’Espresso. L’altra, di potenza devastante, messa da un provocatore prezzolato somigliante a Valpreda per poterlo incastrare, come in effetti avvenne. Per reazione a quella strage e al disegno autoritario che le stava dietro nacque il terrorismo di sinistra, dagli anni delle bombe fasciste e di Stato agli anni di piombo. Qualcuno – mi pare il sindaco di Milano Giuliano Pisapia – ha detto che il 12 dicembre 1969 noi italiani, e non solo quelli della nostra generazione, abbiamo perso la nostra innocenza. E’ vero.
Prima che Cucchiarelli scrivesse il libro ho parlato con lui un paio di volte, raccontandogli le cose che mi sono tenuto dentro per decenni e alle quali ho accennato a volte nel nostro blog.
Quando mi hanno intervistato non avevo ancora visto il film e non volevo vederlo: meglio guardare avanti che indietro. Per giunta, così in profondità…. Poi su consiglio di Scialoja tre giorni fa sono andato a vederlo. E oggi a Cucchiarelli ho scritto questa lettera:
“Caro Paolo, il film non lo avevo ancora visto e non volevo vederlo. Poi Mario Scialoja m’ha chiesto un commento al suo blog dedicato proprio al film e alla strage, e m’ha detto che valeva la pena lo vedessi. Molto potenti, e per me emotivamente insostenibili, le scene delle manifestazioni di massa. Di forte impatto la scena dell’esplosione che si riversa sulla piazza. M’è venuta in mente la scena del film Vajont di Martinelli nella quale l’arrivo dell’onda che spazzerà via mille vite umane e qualche paese è preceduta dal vento spinto avanti in crescendo dall’acqua che avanza tutto travolgendo. Una scena che ferma il tempo. Ti inchioda al dolore. Ti inchioda al riviverlo…. Il vento in arrivo ti succhia via il fiato, ti svuota i polmoni, l’irrompere della massa d’acqua ti annega nei ricordi…
Su Padova si poteva dire molto di più, e su argomenti robusti. Mi ha fatto ridere sentire Pietro Calogero parlare in italiano privo del suo lugubre e involuto accento calabrese. Ho rivissuto tutto, anche perché ricordo tutto e tutti perfettamente, e mi ha meravigliato quante cose mancavano. Il film poteva colpire più a fondo e più duramente. Sono stato male, davvero male, solo per alcune scene, poche per fortuna.
Del film NON mi è piaciuta la figura di Calabresi, ho trovato molto strana la completa assenza di Andreotti e non credibili le scene degli interrogatori nella questura di Milano così a-storicamente prive di violenza. Suggestiva, ma assolutamente impossibile, la scena in cui Calabresi sente il tonfo del corpo di Pinelli sul cortile: una forzatura per palati grossolani.
Sofri? Non capisco perché gli rispondi, elevandolo a interlocutore. Prima si decida ad ammettere le sue responsabilità riguardo l’uccisione di Calabresi, piantandola con la barzelletta del “complotti” contro di lui e contro Lotta Continua. I complotti si fanno mirando a un obiettivo. Che cavolo di obiettivo ci poteva essere a “complottare” contro Sofri e altri rimasugli negli anni in cui è stato accusato di quell’omicidio? In ogni caso le sentenze andrebbero rispettate, e non solo quando condannano “gli altri”. E se vogliamo davvero voltar pagina, chi è in grado di riempirne gli spazi vuoti dovrebbe farlo.
Vuoi ridere? Davanti a me, nel mio studio a casa mia, è appese alla libreria sulla mia destra un quadretto sobriamente incorniciato. Contiene la foto della famosa borsa che diedi a Scialoja perché la consegnasse il giorno dopo a Milano al magistrato Gerardo D’Ambrosio. Consegna che innescò il noto terremoto, che ha portato Valpreda fuori dal carcere e ha catapultato me nel giornalismo, nella vita che ho condotto e che conduco, a Milano da 32 anni e ogni tanto a passeggio in centro passando da piazza Fontana…
Un abbraccio.
pino
P. S. Usciti dal cinema, ho voluto tornare a casa col tram. Numero 15. Dal capolinea di piazza Fontana. Ogni volta che passo per quella piazza guardo verso la banca e penso a come è strana la vita. Loro dalla bomba sono stati massacrati. Io invece sono stato scaraventato nel giornalismo, ho girato il mondo, ho vissuto amori, amicizie, ho avuto fortuna, ho avuto più di quanto meritassi e sono qui. Come posso sentirmi innocente?
Someone was hurt long time ago…
Caro Pino,
avrai senz’altro saputo l’epilogo di un altra strage, quella di Brescia.
Condannati a pagare le spese i familiari delle vittime…
Non c’è più niente di cui meravigliarsi.
Inkazzarsi, quello si. Per non dargliela vinta.
Servirà a poco, ma sapersi dall’altra parte del fosso deve pur significare qualcosa.
C.G.
x CG
Sì, però non gli hanno aumentato le tasse sulle spese….
W l’Ittaglia!
pino
Caro Pino,
ho visto il film. Mi ha fatto rivivere in modo molto immediato l’atmosfera di quei tempi.
Che io sappia non si è mai trovato prova dell’esistenza di due diverse bombe: ad esempio due borse uguali. Il film suggerisce che la miccia (quella che avrebbe dovuto innescare la “bomba anarchica”) sia scomparsa. La cosa è un po’ curiosa: per la verità avrebbe dovuto scomparire il timer di Freda. Comunque se una miccia realmente c’era non è mai strato trovato null’altro.
Un po’ poco, direi.
D’accordo sull’atmosfera decisamente buonista della Questura di Milano.
Quanto all’omicidio di Calabresi, non ho mai capito perchè a Lotta Continua avrebbe dovuto interessare di uccidere Calabresi che era l’anello debole delle complicità sull’uccisione di Pinelli. Avrebbero dovuto fornirgli una guardia del corpo per proteggerlo, invece. [Tra parentesi: io non leggo mai gli scritti di Sofri: mi fanno venire i fumi solo a leggerne il nome…]
Un caro saluto U.
xPino e C.G.
Il Governo si farà carico delle spese processuali delle vittime della strage di Brescia.
L’ho letta stasera.
Non è giustizia, ma almeno non c’è la beffa!
buonanotte
Sylvi
x Uro
Ecco cosa mi ha scritto oggi Cucchiarelli in risposta alle mie perplessità, che son simili alle tue:
” Hanno trovato i resti di due borse “direttamente” coinvolte nella esplosione. Ti regalo la pima perizia stesa poche ore dopo la strage appena vieni a Roma. E per scioglier questo dubbio che Alessandrini fa fare una nuova perizia non piu’ sui reperti di pelle, ma su quelli di metallo. E deve quindi ipotizzare due borse con due bombe, come dice la sua requisitoria. Non puo’ dimostrarlo, come spiego, perché qualcuno gli fa sparire due reperti dall’ufficio del tribunale di Milano ( lo scrive lui) che altro non sono che le cerniere, gli unici elementi che potevano dare la certezza della presenza di due borse con due bombe.
Ho lavorato anni su tutti i dati tecnici quindi la mia è una convinzione profonda supportata da oltre 150 pagine di analisi e dati che anche i detrattori de libro in chiave politica non hanno potuto eludere”.
In altri tempi avrei approfondito. Ma oggi… non so.
Un forte abbraccio.
pino
x Pino
caro Pino, non bari cogli anni…dal 1969 ad oggi, ne son passati purtroppo almeno 42…a meno che il suo interesse nella vicenda non comincio’ 10 anni dopo il fatto…
Qui tempo miserabile, dopo molti giorni di primavera
un saluto
Peter
Ahhhh!……. Hocccapito…
Mio caro Pino,
ovviamente non ho alcun titolo per mettere indubbio quel che afferma una persona che tu conosci e di cui ti fidi: quindi la tua versione (sconvolgente!) è valida.
Tuttavia gli anni mi hanno reso (ahimè moderatamente, meno di quanto sarebbe necessario) cinico, e quindi dopo una domanda me ne vengono altre…
Dunque, dunque: Alessandrini…
Allora era uno dei pochissimi magistrati democratici in circolazione. Fatto fuori da una sedicente organizzazione di estrema sinistra. Chissà perchè mi viene in mente che a qualcun altro quell’omicidio faceva tantissimo comodo e quindi … una parolina al momento giusto e …. pafff!
Proprio come con Moretti per Moro, tanto per intenderci … L’Useggetta avrebbe pagato in oro per avere un’organizzazione sedicente di sinistra che facesse fuori quel politico che loro avrebbero volentieri visto all’inferno. Una parolina al momento giusto e… pafff!
Mi segui? Perchè se c’è una cosa che non ha alcun senso è che quattro scalzacani (tutti i membri del partito armato messi insieme non arrivavano al migliaio di persone) potessero tenere in scacco la polizia ed i servizi segreti di tutta l’Europa occidentale per anni ed anni.
Tu sai che nella seconda guerra mondiale nelle città italiane occupate agivano i GAP. Ebbene la sopravvivenza dei GAP nelle varie città si misurava in poche settimane fino ad un massimo pochissimi mesi perchè poi la polizia ecc. li beccava, regolarmente. A differenza di quel che si crede nascondersi in una città è difficilissimo perchè ti vedono tutti e non hai basi sicure. I GAP potevano resistere solo perchè quando l’aria diventava pesante venivano mandati nelle formazioni partigiane di montagna, che funzionavano da basi sicure. A riprova sta il fatto che le organizzazioni clandestine (di spionaggio e di sabotaggio) infiltrate dai fascisti nell’Italia del Sud sono state tutte quante scoperte a meno che non rimanessero tranquille “in sonno” a casa loro.
Che le organizzazioni del partito armato abbiano potuto sopravvivere per anni ed anni mi sembra altamente improbabile. E’ che la loro esistenza faceva comodo …. là in alto.
E l’obiettivo, il vero obiettivo, era la continuazione del centrismo ed il mantenere la sinistra all’opposizione, per sempre. Obiettivo raggiunto. E questo spiega anche perchè l’ingresso nel governo dei post-kommmmunisti non ha portato la minima luce su NESSUNA strage. Non hanno trovato nulla ed è stato loro detto che NON DOVEVANO trovare nulla.
Come dicono bene gli autori del libro che ho segnalato ieri (Il golpe inglese, Ed. Chiarelettere), l’Ittaglia rimane un paese a sovranità limitata. E chi sbaglia ci lascia le penne.
Quanto poi al problema di fondo, è del tutto chiaro che E’ COMUNQUE SEMPRE COLPA DELLA SINISTRA E DEI SINDACATI!!! Credo che anche CC sarà pienamente d’accordo.
Un caro saluto U.
x Uroburo
bene bene, vedo che ci intendiamo. Senza dettagli cronologici e storici, a me poco o punto noti, la penso molto come nel suo ultimo post, solo che lei omette spesso le responsabilita’, se non altro appunto di ‘omissione’ o connivenza, della sinistra italiana nel bailamme del dopoguerra e degli anni di piombo.
Sara’ banale, ma una sinistra ‘comunista’, sia pure solo di nome, era inconcepibile in Italia, e piu’ in generale in tutti i paesi del blocco europeo occidentale. Quindi il PCI come tale non poteva o doveva esistere, se non appunto come una perenne e paventata opposizione baubau…esecrata dai parroci nei sermoni domenicali, a scuola dagli insegnanti devoti, etc etc.
Anch’io penso che le organizzazioni terroristiche possano facilmente essere smantellate volendolo. Le eccezioni sono in genere dovute ad appoggi e basi esterne, come l’Irlanda per UK, l’Austria per il Tirolo italiano, il Paese Basco per la Spagna, e via dicendo…
Non so se comprero’ il libro che dice, ma credo gia’ che gli autori ci ricamassero su di molto.
Infatti i servizi britannici non desecreterebbero mai materiali che possano mettere in discredito, ed in serie difficolta’ diplomatiche, UK con un paese EU, per giunta di una certa importanza, come l’Italia. Sarebbe come se oggi la cia ammettesse di aver fatto fuori Kennedy…
Non credo comunque nel coinvolgimento di altri paesi nelle stragi ‘di regime’ italiche. Resto dell’avviso che tali decisioni vennero sempre prese, ed agite, in ambito italiano
un saluto
Peter
Una notizia interessante.
In Useggetta i reduci dall’Irak e dall’Afghanistan si suicidano al ritmo di 18 suicidi al giorno, circa 7000 suicidi all’anno. Più di quelli morti in operazioni militari.
Il che dimostra, come ho sempre sostenuto, che il governo useggetta è imperialista ma la popolazione non li segue. L’imperialismo useggetta ha dei limiti oggettivi che non è tanto facile superare.
Dove quel che a me piacerebbe non è la sostituzione dell’imperialismo useggetta con quello cinese (francamente non saprei quale scegliere) ma il giungere ad una gestione di politica estera che sia planetaria e concordata tra le maggiori grandi potenze mondiali (attualmente Useggetta, Europa, Giappone, Russia, Cina, India, Brasile, Sudafrica). Con sforzi collettivi e guadagni collettivamente ripartiti per giungere a soluzioni tecnologiche che diano sufficiente energia a tutti.
Un saluto U.
Non voglio addentrarmi nelle specificità delle tante inchieste, ufficiali e no. Anch’io sono rimasto un po’ allibito dalla rappresentazione del commissario Calabresi come figura “amletica”. Di persona che ha “vissuto” per una grande parte della sua vita con la strage di piazza Fontana (avevo 16 anni all’epoca) ho trovato il film di grande potenza narrativa, al di là dei singoli passaggi. Una rappresentazione capace di raccontare benissimo il senso del clima di quegli anni.
Caro Peter,
io ho detto (credo subito dopo le elezioni del 1976) che Berlinguà avrebbe dovuto cambiare nome al partito. Ed avevo perfin detto che l’unico nome spendibile nell’Italia di allora fosse quello di Partito Democratico.
Ma una parte, secondo me limitata, del partito non sarebbe stata d’accordo. Tuttavia Richetto era l’unico, e l’ultimo, ad avere il prestigio necessario di portarsi dietro tutti, senza scissioni.
Non ha avuto il coraggio di farlo ed il prezzo, ventanni dopo, è stato durissimo: la scissione del partito a favore di un gruppo di scriteriati che hanno indebolito la sinistra del paese a favore della destra contribuendo a rendere ingovernabile il paese.
La vera colpa del PCI è stata, secondo me, questa. U.
PS. Le altre colpe sono, sempre secondo me, caxxate silviane.
x Peter
Io nella vicenda della strage ci sono stato precipitato subito, a partire non solo dalla faccenda della borsa eguale a quella della strage, ma già prima, pochissime ore dopo la strage, con la perquisizione e l’interrogatorio dei carabinieri. Il lato comico è che appena tornato a casa, in via Oberdan 2 a Padova, dopo l’interrogatorio dei carabinieri di Prato della Valle, la portinaia mi ha detto che era arrivata a cercarmi anche la polizia. Feci fagotto e andai a dormire prudentemente per una notte a casa dell’avvocato Giorgio Tosi, del PCI. Lo stesso Tosi che poi il 7 aprile ’79 con la scusa che stava partendo per Londra rifiutò di venire ad assistere alla perquisizione di casa mia e di conseguenza anche di assistermi in quanto appena arrestato con le note accuse da manicomio.
Peter, i 32 anni si riferiscono al mio stare a Milano, dove sono arrivato da Padova nel marzo dell’80.
Peccato, non so barare… Anche se a volte con le date faccio casino.
Un abbraccio.
pino
Credo che anche CC sarà pienamente d’accordo.
Caro Uroburo,
assolutamente d’accordo !
cc
Caro Uroburo,
un sistema multipolare di pianificazione mondiale tra le potenze da te citate,sarebbe certamente auspicabile,era anche il tentativo di Obama,appena accennato e quasi subito abortito.
Solo che ..è impossibile !
Ed è impossibile, non solo perché esistono forze che si oppongono, ma perché ora ,avendo adottato tutti lo stesso metodo di “sviluppo”,diventa palese una delle principali contraddizioni del sistema capitalistico-finanziario dominante.
In una situazione quindi in cui si fondono cattive volontà nonostante i proclami e errore sistemico..insomma è come volere un giusto risultato adottando un’equazione che contiene un errore.
In altre parole il Pacifico è destinato a diventare una cloaca, scaricando i cinesi i prodotti simil- occidente della pulizia dei Water…magra consolazione pensare che già gli ammerikani cominciano a sentire la “puzza”
amen
ps. La colpa è della sinistra e del sindacato !Ovviamente!
http://nena-news.globalist.it/?p=18706
Migliaia di detenuti palestinesi si coordinano in uno sciopero della fame senza precedenti per protestare contro ingiusti e illegali metodi di detenzione.
Shalom
Già perchè nello stato di Israele i palestinesi possono essere incarcerati senza processo e senza accuse, semplicemente per via amministrativa. Un po’ come a Guantanamo….
L’unica democrazia del Medioriente si comporta come in una qualunque banale dittatura. E l’Useggetta pure, ed anche loro da sempre.
L’Europa …. beh l’Europa, o almeno alcuni, tra i quali il democratico Spennella, vorrebbero far entrare gli israeliani in Europa. Evidentemente il Terzoreic non è stato sufficiente. U.
Caro CC,
il sistema sarebbe uguale, almeno all’inizio, ma almeno ci risparmieremmo le guerre. Che sono sempre più atroci e costano un occhio.
Un caro saluto U.
caro Uroburo,
il suo n.7 ne dice di cose strane.
Intanto correggo :
===Ebbene la sopravvivenza dei GAP nelle varie città si misurava in poche settimane fino ad un massimo pochissimi mesi perchè poi la polizia ecc. li beccava, regolarmente…. Uroburo
I Gap dalle mie parti, con un partito comunista forte, robusto, alleato al IX Corpus, vivevano benissimo!
Ne hanno fatte, impunemente, di cotte e di crude, poi…naturalmente, alla fine della guerra, molto amnistiati, hanno ricevuto regolare pensione per meriti …militari??? Umanitari???
E sono tutti morti nel loro letto…mica come le loro vittime…dopo morte prese a picconate e lasciate insepolte!!!
Potrebbe anche darsi, cosa di cui dubito, che i brigatisti fossero un migliaio…facciamo finta!…
Ma non c’era in Italia il partito comunista più forte d’Occidente?
Le sue Sedi non erano sparse anche nei più remoti paesini della Penisola?
Non era rappresentato in Parlamento da numerosi ed illustri suoi seguaci? Non è forse stata la storia del dopoguerra un inno continuo alla Resistenza e ai resistenti, garibaldini comunisti ovviamente?
Io ricordo i libri sussidiari delle elementari e quelli di testo delle medie,( ne conservo un paio di copie)…erano un inno e una giustificazione alla guerriglia, che insanguinava sì l’Italia innocente, ma chi non faceva parte della classe operaia non era mai innocente!!!
Lascio perdere i libri delle superiori, perchè mi aveva colpito che questo idealterrorismo assassino fosse giunto fino ai bambini.
E sia chiaro che nessuno proibiva a questi volumi di essere regolarmente recapitati, per le scelte degli ins, in tutte le Scuole della Repubblica!
Dunque, forse i pesciolini erano limitati nel numero, la manovalanza insomma, ma l’acqua dove nuotavano pareva un oceano!
In Italia! Non in Francia o in Germania dove la RAF fu duramente combattuta e “suicidata” .
In Italia soltanto i nostri “signorini” sono stati curati e accuditi come eroi incompresi, al motto che : Chi muore giace, chi è vivo se la spassa”!!!
Lei, e anche CC, dite che chi li protesse e li protegge fossero tutti i demo-cattolici-fascisti alleati delle domo-pluto-potenze anglosassoni???
E che fossero finanziati dall’America, mentre l’URSS e tutto l’Est suonavano la balalaika?
Ma si rende conto????
Sylvi
sylvi { 17.04.12 alle 14:03 } I Gap dalle mie parti, con un partito comunista forte, robusto, alleato al IX Corpus, vivevano benissimo!
Ne hanno fatte, impunemente, di cotte e di crude,
——————————
Cara Silvy,
credo che lei non sappia cosa fossero i GAP.
Il resto del suo messaggio non significa proprio nulla.
Se non il fatto che tra fascisti e partigiani il suo nobile cuore batte solo da una parte. Lo sappiamo ….
Un saluto U.
caro Uroburo,
può essere che non parliamo degli stessi gappisti!
Che i gappisti dell’Est fossero diversi dei gappisti dell’Ovest?
Potrei aggiungere…
Berlinguer come poteva cambiare nome al PCI se non poteva cambiargli la testa ?
Altro che limitato pericolo di scissioni…sarebbe rimasto col pampalugo in mano…e lui lo sapeva!
Ancora oggi la sx va a tentoni…cercando la titina socialdemocratica che non trova, nè di qua nè di là!
Altro che io fascista!
Anche in questo blog se ne leggono delle belle!!!
Saluti
Sylvi
x Uroburo
neanch’io auspico ad un imperialismo cinese al posto di quello americano. Non sono ancora mai stato in ‘estremo oriente’, ma tutti gli orientali da me conosciuti, o quasi, sono di gran lunga meno rompiscatole e piu’ affabili degli occidentali in genere, specie yankee o germanici…
Mi dicono che in oriente la cultura cinese e’ preponderante, anche in Corea del Sud festeggiano le festivita’ cinesi, ad esempio. A lamentarsi sono i filippini, per l’ingerenza cinese nei loro territori e soprattutto acque territoriali con petrolio…
Comunque, confermano cio’ che diceva Pino sulla cultura cinese in genere. I cinesi invadono in modo molto ‘soft’, senza mai provare a sostituire o sovvertire usi e costumi locali. A differenza dei modi tradizionali giapponesi, mi fanno notare…
Peter
gli orientali in occidente non si lamentano mai dell’imperialismo americano o britannico del passato, tranne gli indiani quando si lasciano un po’ andare. Forse pensano che sarebbe ‘maleducazione’
Peter
x Sylvi
gia’, se ne dicono delle belle, nevvero? e la storia, a cominciare da lei, viene vista secondo un’ottica molto localistica ed asfittica…
Parlando di un oscuro ‘scisma tricapitolino’, inspirato da una bizantinissima diatriba cristologica (in apparenza!), lei trascurava del tutto la figura di Giustiniano, detto il Grande, quello che curo’ la formazione del corpus iuris civilis che sopravvive in qualche modo fino ad oggi nei paesi di tradizione latina.
Per lei conta solo che si formo’ un ‘decisivo’ e ‘fondamentale’ patriarcato di Aquileia rivolto verso la ‘civilissima’ cultura germanica dei longobardi e dei cruccacci in genere…
Le virgolette sono tutte mie, lo so…
Vale invece la pena di ricordare che Giustiniano, l’ultimo vero grande imperatore romano, fece anche l’ultimo , e non certo patetico, tentativo di ricostituire l’impero romano, riunendo l’oriente con l’occidente, e salvando, se fosse riuscito, l’Europa dal medio evo gia’ in corso, ovvero dalla piu’ nera e barbarica decadenza ed involuzione, di cui permangono gli effetti ancora oggi.
Se ci fosse riuscito a costo di sacrificare la natura ‘duale’ del Cristo…non vado oltre cosi’ non bestemmio, va…
Peter
x Anita
are you all right?
Peter
Caro Peter,
il fatto è che al Pope gli fregava una pippa dell’impero ma invece molto della roba.
Dovendo scegliere tra essere il primo dei barbari o i secondo (o terzo) dell’impero, il Pope hanno scelto di essere il capo de’ barbari perchè guadagnava di più.
Da allora la Chiesa Cattolica Apostolica Romana non ha mai più cessato questa prassi. Redditizia, bisogna ammettere.
Un saluto U.
PS. La Silvy realmente non sa cosa fossero le GAP. E non so neppure se ce n’erano a Trieste, ma avrei dei dubbi: la città era troppo piccola.
x Uroburo
If the number of U.S. troops killed in the Iraq and Afghanistan wars isn’t … “Before this day is out, 18 more veterans will have taken their own lives,” Rep. … are about 18 suicides per day among America’s 25 million veterans. …
ABC News, “Veterans Suicide Rates Questioned,” May 6, 2008, accessed Jan.
http://www.politifact.com/new-jersey/statements/2012/jan/26/rush-holt/rush-holt-says-18-veterans-commit-suicide-daily/
Anita
x Peter
Hi Peter,
I am fine, just don’t feel like writing or reading.
I can’t even keep up with my personal e-mail…even my kitchen table is covered with papers, it’s getting so that I hate to go to my mail box.
Frankly, I am more interested on today’s happenings, there is so very much going on.
Thank you for thinking of me….
Anita
Come riprendersi la sovranita’
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2012/04/largentina-nazionalizza-lindustria.html
La pulizia etnica di Gerusalemme e dintorni
Oggi la ridotta delegazione giunta in Palestina si e’ recata dapprima a Gerusalemme e successivamente a Silwan e a Sheik Jarrah, due villaggi facenti parte della municipalita’ di Gerusalemme, che rappresentano l’emblema del progetto sionista di pulizia etnica della Palestina iniziato agli inizi del secolo e non ancora terminato. Silwan e’ situato in una valle discendente direttamente dalla porta di Gerusalemme che da accesso alla spianata delle moschee e al muro del pianto. Israele ritiene che quella valle gli appartenga per diritto divino e con questa scusa scaccia i palestinesi che vi abitano da sempre, da quando quelle case se le costruirono. 27 le case distrutte o sequestrate ed altre 88 faranno la stessa fine. Come sempre le abitazioni requisite e date ai coloni sono quelle poste piu’ in alto nella valle, facilmente riconoscibili per la presenza di bandiere israeliane, telecamere, grate di ferro e fili spinati; mentre quelle del fondovalle sono state semplicemente schiacciate dai caterpillar come e’ uso fare dai sionisti. Impossibile prevedere quando tocchera’ ai prossimi, sanno che un giorno o l’altro arriveranno e il preavviso sara’ come sempre di 5 – 10 minuti.
Anche alcune case palestinesi sono circondate da filo spinato e telecamere per rallentare la futura distruzione, ma soprattutto per prevenire il rapimento dei bambini; i soldati giungono di notte o all’alba e rapiscono i bambini per minacciare i genitori ed indurli a lasciare le case. 380 i bambini arrestati nei primi 3 mesi dell’anno, alcuni per pochi giorni, altri per mesi. Abbiamo conosciuto alcuni di loro, 10-12enni, portano negli occhi l’orrore provato per quei sequestri e per l’incertezza del futuro loro e dei genitori. A volte li prendono a scuola e per il rilascio il tribunale israeliano chiede alti riscatti in denaro, dopodiche’ passano mesi agli arresti domiciliari: ne’ giochi, ne’ scuola, ne’ amici. Quale sara’ il loro avvenire? Impressionante la visita alla casa di Fakri, un pacifico quarantottenne, padre di 5 figli che si e’ visto arrivare i soldati gia’ tre volte nel cuore della notte: vetri rotti, urla e armi spianate. La sua casa sara’ prima o poi demolita, gliel’hanno detto e scritto, non sa quando, ma sa che avverra’. Il suo racconto si e’ interrotto per l’emozione nel ricordo dell’ultima incursione: ammanettato, incappucciato e deportato davanti agli occhi dei suoi figli terrorizzati. Difficile per tutti noi trattenere l’emozione.
Poi altri incontri con bimbi e adulti, un susseguirsi di racconti dell’orrore. Negato anche l’accesso alla sorgente millenaria del paese; tutti pagano elevate tasse alla municipalita’, ma non ricevono alcun servizio e per giunta, se non lasciano la casa quando gli e’ ordinato, devono pagare anche il lavoro del bulldozer che gliele distrugge!
Ci siamo poi recati a Sheik Jarrah, sempre zona palestinese. Qui le confische sono iniziate nel 2006 con la scusa di scavi archeologici che dimostrerebbero (secondo Israele) che quella terra apparteneva a loro. Nabil ci ha accolto nella sua casa simbolo della resistenza di tutto il quartiere. Abita li’ dal ’48: quando la casa e’ diventata troppo piccola per contenere tutta la sua famiglia, ne ha aggiunto un pezzo, ma dopo averlo ultimato, le autorita’ gliel’hanno posto sotto sequestro per 10 anni poiche’ non aveva il permesso. Ora pero’ ci hanno installato una famiglia di coloni superaggressivi che praticamente gli vivono attaccati! Per entrare a casa di Nabil occorre passare dal cortile con l’ingresso della casa dei coloni che lo oltraggiano e minacciano giornalmente. Due volte e’ stato morsicato dai loro cani e quando ha denunciato l’aggressione e’ stato arrestato per un giorno. Morsicato e mazziato! Ci ha mostrato alcune foto particolarmente esplicite: soldati che minacciano, coloni che gli distruggono suppellettili, bambini terrorizzati, ma anche immagini di grandi manifestazioni di solidarieta’ a cui hanno partecipato migliaia di persone, palestinesi, internazionali ed anche israeliani. Come finira’? Nabil intanto resta! Uno di quei vili coloni ci ha voluto mostrare il suo sarcastico squallido sorriso mentre il nostro bus si allontanava.
Lasciamo Gerusalemme con una stretta al cuore ma piu’ determinati che mai. Questo popolo ci insegna tutti i giorni la vera resistenza.
Nella giornata dedicata ai prigionieri palestinesi, un caloroso abbraccio a tutti i detenuti del mondo!
Palestina 16/4/12
Pianeta Hebron, se non lo si vede non ci si crede. Una splendida ed antichissima citta’ completamente sfregiata, umiliata, occupata e chiusa nella parte centrale ad opera della banda di coloni piu’criminale di tutta Israele. 400 di loro , spalleggiati da migliaia di soldati fanno di tutto per rendere la vita impossibile ai 200.000 palestinesi che vi risiedono, aggressioni e violenze sono all’ ordine del giorno. I piani alti degli edifici sono stati occupati da questi fanatici che gettano i rifiuti e a volte anche pallottole sui negozi e le abitazioni dei palestinesi sottostanti. Check point e barriere di metallo e cemento dividono le strade e separano le persone.
Forte impressione la visita alla moschea di Abramo dove il terrorista israeliano Goldstein ha massacrato 30 fedeli e feriti un centinaio mitragliandoli alle spalle mentre pregavano. Da allora gli israeliani hanno diviso in due la moschea rendendo inaccessibile ai palestinesi una parte di essa e piazzando un controllo tipo aereoporto all’ ingresso. I nervosi soldati all’ ingresso si sono alterati parecchio alla vista della bandiera palestinese che portavamo ingiungendoci di riporla nella borsa.
Abbiamo poi visitato il villaggio di Beit Ammar situato fra Hebron e Betlemme, un paese sempre piu’ accerchiato dalla presenza di 5 colonie in costante espansione. Abbiamo ascoltato testimonianze e verificato sul posto il reiterato furto di terre palestinesi con avvelenamenti di alberi, colture ed animali. I continui pogrom organizzati a danno dei contadini e delle case adiacenti agli insediamenti illegali provocano sovente ferimenti e a volte ci scappa il morto, l’ ultimo un ragazzino palestinese di 10 anni freddato dalla mitragliatrice di un settler. Ma la giustizia israeliana non si e’ fatta attendere: 3 ore di detenzione per l’ assassino! Innumerevoli racconti di abusi e violenze che non smuovono piu’ di tanto la complice coscienza dei nostri governanti, sempre pronti ad eseguire cio’ che i sionisti comandano.
Le notizie dei 30 francesi in sciopero della fame ancora detenuti nel carcere di Ramle per aver osato visitare la Palestina e delle migliaia di respinti danno conto di quello che c’e’ da attendersi dalle nostre “democrazie”.
Attualmente siamo in 25 internazionali (francia, spagna, svezia, canada, tunisia, italia, stati uniti)Domani saremo a Gerusalemme a sentire e vedere altre nefandezze, per ora i compagni di qua ci preferiscono testimoni piuttosto che impiegarci nella costruzione della scuola poiche’ non siamo molti e sicuramente 25 palestinesi farebbero il lavoro che ci competerebbe in minor tempo!
Domani e’ la giornata dei prigionieri (ca. 9.000) e molti di loro sono entrati in sciopero della fame gia’ da oggi, a loro va tutta la nostra solidarieta’.
Liberi tutti! Liberi subito!
Caro Uroburo,
tu affermi che la Sylvi, non sa cosa fossero i GAP.
La Sylvi nostra, poi è uno spettacolo che scrive Post spettacolari come il 19 ed il 21
con cui chiude con una frase “emblematica” su cui non si può non essere d’accordo…
“Anche in questo blog se ne leggono delle belle!!!
Sottolineo che ancora una volta la nostra beneamata signora distorce i fatti confermando la sua natura “fascistoide di fondo”,che non vuol dire essere fascisti, ma sposare le tesi della DX in pieno.
Poi per me potrebbe anche dichiarare di essere la reincarnazione di Rosa Luxembourg, che tanto non cambia nulla.
Il suo 19 sposa infatti il “refrain” con il quale da anni ormai ci rompe i glutei : Riassumendo :se c’è una strage, se c’è una cattiva cultura,se c’è una colpa, se il mio gatto mi ha fregato la coscia di pollo: “la colpa è della SX e dei sindacati.
Infatti il terrorismo : colpa dei libri di scuola che invece che inneggiare al DUCE ed al RE,parlavano bene dei partigiani ,distorcendo le “poveri” menti dei bambini immacolati appena usciti dalle Prime comunioni.
Si dimentica che nella seconda GM si era in piena guerra e che i Gap erano legittimati dagli Alleati.
Le sedi del PCI : Covo potenziale di terroristi allevati dalla dittatura comunista ..non si capisce poi ..contro chi dovessero dirigere gli atti..mentre probabilmente giustifica il vero terrorismo bombarolo che si dirigeva contro il regime comunista che “governava l?iTalia dal 45 in POI..probabilmente quelli erano i veri eroi…ed eroi, erano chi resistendo nei gangli dello Stato a costo della Loro vita..depistava e proteggeva..
Questo probabilmente per la “pregevole” dovrebbe essere quello che bisognerebbe scrivere sui Libri di Storia.
Prima però bisognerebbe farla Ministra della PI, o del MinculPop, sono sicuro che la Gelmini sfigurerebbe al confronto di tanto ardore cattolico-reazionario di base…poi credo che ci sarebbe un reimbarco di massa di Ins Meridionali, che da Trieste su carrette del mare (con qualche perdita sui mari) si dirigerebbero verso il Porto di Brindisi..infine dulcis in fundo sempre per la salvaguardia delle Verità storiche acclarate alcuni Roghi di Libri di Storia,(anche vecchi non guasterebbe al trionfo della Verità.
Infine la nostra pregevole “tenta ” di pigliare” per i glutei il prossimo con la frase la”Titina socialdemocrazia”, infatti per chi la pensa come LEI, anche la Social democrazia è troppo per il palati sopraffini delle verità storiche!
cc
Ps – Ciao
caro CC,
sono molto triste…avevo trapiantato delle petunie che facevano bellissime macchie di colore in giardino.
Persino la cugina in visita, che non ha solo il pollice verde, ma tutte e cinque le dita, aveva sbavato d’invidia.
Sospetto sia colpa della sx e dei sindacati, ma l’abbassamento di temperatura improvviso me le ha “cotte”, bruciati tutti i petali.
Ma io, sai, non mi scoraggio facilmente, di questi tempi poi…
le ho pulite, ho liberato le foglie vive , gli ho parlato dolcemente…
insomma non tutto è perduto per le mie petunie!!!
Questo per dire che qualcuno può pure darmi della fascista, io non mollo le mie petunie!
Per esempio; tu scrivi che i GAP, in piena guerra, erano legittimati dagli alleati…e come no!…gli inglesi combattevano a fianco di Tito nell’alto Adriatico, il loro odio per gli italiani, Tutti fascisti!!!,(i comunisti sono arrivati dopo), si è espresso nelle maniere più turpi…ma gli inglesi sono fatti così!…
insomma questi GAP, figli legittimi degli inglesi, aspiravano a far fuori tutti coloro che non sapevano la dottrina di Lenin a memoria, e che magari , a Dottrina avevano imparato il Padre Nostro e andavano in Chiesa a recitarlo.
Uroburo parla di Gap cittadini…non so se ci fossero a Trieste, può essere, la città era un vero porto di mare …in tutti i sensi: soldati, nazisti, fascisti, partigiani, alleati, spie della Zia e della Prozia…insomma un bel casino.
Ora non ricordo da dove siano arrivati i gappisti nostrani, basta fare una ricerca…ma c’erano e agivano e si spostavano dai monti al mare… oltrettutto non c’è molta strada!!!
I libri di testo: c’erano e ci sono, alcune case Editrici centenarie, di orientamento progressista, conservatore, cattolico, laico ecc.
Hanno sempre stampato libri molto dignitosi, spesso eccelsi, all’avanguardia pedagogica e didattica.
Ricordo che ne ho portati a Tolosa , della De Agostini, che non è l’Ed. La Scuola molto cattolica.
Gli ins. francesi hanno ammesso che eravamo all’avanguardia!
Detto da uno sciovinista francese!!!…
Perciò i libri di cui parlavo, di case editrici sconosciute e spuntate come funghi, erano proprio libracci di propaganda…infatti hanno avuto vita breve, sono scomparsi …
precipitevolissimevolmente!!!!
Hanno fatto meno danni dei gappisti!!!
Ps: il prossimo anno andiamo a votare; indicami una Titina socialdemocratica autentica…la prenderò in considerazione.
Altrimenti…difficilmente starò a casa, …potrei votare Lega, se continuano a fare le pulizie di Primavera!!!
E Bersani si tiene i Penati, i Tedesco ecc. ecc.
A dx? Ma per favore!!! Solo tu li prendi in considerazione!
Sylvi
****************************************************
Ieri mattina 17 Aprile 2012 alle 2:20 AM, si e’ spento Rodolfo.
Aveva appena compiuto 68 anni.
****************************************************
Anita
cara Anita,
non ho parole!
Anzi, per un istante ho pensato di aver letto male…ma il tuo post è chiaro!
Devo capire…farne una ragione!
ciao Sylvi
E’ MORTO RODOLFO?
Spero non sia vero. Intanto però sono profondamente rattristato. Anche perché lascia orfano un figlio di appena tre anni.
Anita, può farci avere qualche notizia in più?
Un forte abbraccio a tutti.
pino
x Sylvi
Cara Sylvi,
ti mandero’ dei ricordi di Rodolfo.
Sono molto amareggiata.
Ciao,
Anita
x Pino
E’ vero, l’ha comunicato il figlio minore.
Non so’ altro.
Se avro’ ulteriori notizie saranno in privato, non sul forum.
Il suo ultimo scritto e’ in data 14 Aprile.
Anita
x Sylvi
Ti ho mandato un video.
Anita
Mi spiace davvero molto per Rodolfo.
Dio lo accolga. E pensi al suo bambino.
Shalom
x Anita
dici ‘si e’ spento’. E’ stata una cosa improvvisa, o una lunga malattia?
un saluto e grazie
Peter
per Alessandro
non so se legge il blog, le porgo le mie sincere condoglianze.
Mi dispiace molto per la sua, e nostra, perdita.
Rodolfo era diventato un amico virtuale
un cordiale saluto
Peter
cara Anita,
guarderò più tardi il video, la posta la controllo solo sul computer fisso.
Grazie comunque.
Sylvi
x Peter
Caro Peter,
non ha mai accennato a problemi di salute.
La sua ultima e’ in data 14 aprile….e leggeva questo forum giornalmente.
Deve essere stata una cosa improvvisa.
Anita
caro Alessandro e anche Rafael? ( mi pare di ricordare),
la perdita di vostro padre mi ha effettivamente molto colpito.
Non ci siamo mai conosciuti di persona, ma mi pareva di aver sempre capito Rodolfo.
Molte idee ci avvicinavano, in altre abbiamo vigorosamente polemizzato.
Ma apprezzavo la sua visione della vita, del lavoro e soprattutto della famiglia. Vi amava profondamente, e l’avevo capito persino io, da lontano.
Era un uomo forte, di carattere, un combattente della vita; tempo fa avevo intuito che avesse problemi di salute, ma …su un blog…non si chiede!
Me ne dispiace; infatti penso che in un blog ci dovrebbe essere anche lo spazio non solo per comunicare superficialmente, o anche pontificare, spesso polemizzare…ci dovrebbe essere lo spazio anche per lasciarsi andare, per cercare una partecipazione pur piccola di problemi personali.
E dirsi una parola di conforto, che può essere importante.
Quando ci si scrive per anni non si è più estranei, e non è detto che un’amicizia virtuale sia meno importante di una personale.
Mi dispiace, veramente, di non aver partecipato i problemi di Rodolfo.
A voi e anche al piccolo Benedetto, al quale, sono sicura, non mancherà il vostro sostegno, trasmetto un abbraccio di solidarietà e di condivisione al vostro dolore.
A Rodolfo….con affetto…riposa in pace!
Sylvi
For whom the bell tolls for (John Donne, 1624)
No man is an island, entire of itself; every man is a piece of the continent, a part of the main. If a cloud be washed away by the sea, Europe is the less, as well as if a promontory were, as well as if a manor of thy friend’s or of thine own were: any man’s death diminishes me, because I am involved in mankind, and therefore never send to know for whom the bell tolls; it tolls for thee…
Per chi suona la campana
Nessun uomo e’ un’isola, completo in se stesso; ogni uomo e’ un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una nuvola venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa cassa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perche’ io sono una parte dell’umanita’. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: essa suona sempre per te…
Rodolfo per noi non era certa ‘un uomo qualsiasi’, era Rodolfo. Quando un amico o un parente se ne va, una parte di noi muore con lui o lei.
Di Rodolfo ho sempre ammirato, ed in fondo anche invidiato, la sua straordinaria ed ardente vitalita’. Ed anche per questo, la notizia della sua morte improvvisa mi ha colto come uno shock
un saluto a tutti
Peter
correzione ‘…o la tua stessa casa…’
Peter
Riposa in pace Rodolfo.
10 giorni fa ho perso un carissimo amico il quale nel giro di 5 settimane se ne è andato in punta di piedi come te.
Leucemia galoppante.
Prima o poi ci ritroveremo tutti in Paradiso.
Te lo garantisco.
C.G.
18\4\12 Betlemme
AL LAVORO!
Attivita’ fisica stamane per i militanti giunti in Palestina. Martelli e scalpelli per tutti per aiutare gli operai palestinesi nel lavoro di ristrutturazione di un edificio destinato a scuola materna: rimozione dell’intonaco che ricopriva gli originali muri in pietra. Benche’ non certo resistenti ne’ abili quanto la mano d’opera locale, i muri di una stanza siamo riusciti a finirli, picchiando con rabbia, ma anche con gioia: “questo e’ per Netanyahu! questo e’ per Monti e Sarkozy! questo per i governi complici dei sionisti!” e cosi’ via in mezzo a un polverone irrespirabile. Preciso che tale edificio e’ situato proprio sopra il cortile del carcere di Betlemme, dove ci hanno assicurato che non sono rinchiusi militanti palestinesi, ma “delinquenti comuni”, ma un carcere e’ sempre tale, squallido ed inutile. Ci hanno anche spiegato che la ristrutturazione dell’edificio e l’utilizzo come asilo, servira’ anche per far pressione sull’Autorita’ Palestinese affinche’ la prigione venga spostata dal centro citta’ in un luogo piu’ opportuno, come richiede la gran parte della cittadinanza. Il terreno in cui sorgera’ la nuova scuola (ci andremo venerdi) si trova invece a Beit Sahur, quartiere adiacente a Betlemme. Nel pomeriggio l’incontro con l’architetto Livia M. italiana, ci ha consentito di apprendere cio’ che intendono realizzare. Livia ci ha mostrato delle foto di scuole modello di altre nazioni spiegandoci quanto sia fondamentale nella realizzazione del nuovo edificio, costruire aule, laboratori e spazi all’aperto con colori, forme e rapporto fra interno ed esterno completamente diversi delle scuole attualmente costruite in Palestina e nel mondo, che assomigliano sempre piu’ a prigioni in cui gli alunni non si sentono affatto a loro agio. Cio’ che costruiranno terra’ conto anche delle richieste dei genitori che collaborano nella progettazione collettivamente, questo tardera’ forse la posa della prima pietra, ma meglio tardare di pochi mesi per avere poi una scuola piu’ adatta e soprattutto piu’ apprezzabile da parte degli studenti.
Discussione collettiva per decidere se accettare l’incontro richiestoci da Salam Fayyad, la stragrande maggioranza e’ contraria, non vogliamo cappelli, ne’ venire usati come propaganda governativa, ma soprattutto noi pochi non possiamo rappresentare i 1.500 espulsi senza esserci consultati con loro. Tre del gruppo vorrebbero andarci senza stringergli la mano e muniti di telecamera per incalzarlo con domande imbarazzanti. Se ne riparlera’ domani, giornata nella quale ci si rechera’ a Gerico per degli incontri e successivamente a Bilin, villaggio simbolo della resistenza non violenta alla costruzione del muro dell’apartheid.
Con la Palestina nel cuore!
Caro Alessandro,
ho sempre avuto opinioni diverse da suo padre ma ho anche sempre insistito perchè partecipasse al Blog e vi esponesse le sue idee.
Mi dispiace molto per la sua scomparsa, la trovo un impoverimento per tutti noi. Mi dava l’impressione di un uomo pieno di vitalità e di voglia di vivere, mai domo, combattivo. Lo trovavo un po’ grezzo ma coerente con se stesso. E di fondo lo trovavo capace di accettare anche i punti di vista altrui. Mi sembrava alla fin fine convinto delle sue idee ed in buona fede nel sostenerle.
Le faccio le mie condoglianze. Dirà poi al suo piccolo fratellino che tutti noi avremmo voluto avere suo padre ancora qui con noi.
A lei un caro saluto Uroburo