LETTERA APERTA AL COLLEGA DEL CORRIERE DELLA SERA FABRIZIO PERONACI – Il pessimo giornalismo ha trasformato in una trentennale farsa a puntate quella che doveva essere la tragedia privata della scomparsa di Emanuela Orlandi

DATA LA PROSECUZIONE E L’AGGRAVARSI DELLE SCORRETTEZZE DA ME DOCUMENTATE IN QUESTA LETTERA APERTA E DATO IL SILENZIO DEL DESTINATARIO, RITENGO OPPORTUNO RITARDARE DI QUALCHE GIORNO IL NUOVO ARGOMENTO DEL BLOG. GRAZIE PER LA COMPRENSIONE.

Egregio collega Fabrizio Peronaci,

l’altro ieri 21 aprile 2012 sulla pagina Facebook del gruppo denominato petizione.emanuela@libero.it – Gruppo ufficiale fondato da Pietro Orlandi è comparso il seguente tuo appello:

“UN’INVESTIGAZIONE PER EMANUELA
cari amici, chiedo un aiuto a quanti di voi abbiano tempo e un certo fiuto per l’investigazione.
In breve la questione è la seguente: sarebbe molto, molto importante riuscire a trovare riscontri sulla presenza a Roma nel giugno del 1983 (cercando su Internet o da altri fonti) del principe erede del Liechtenstein Hans-Adam.
Come io e Pietro raccontiamo nella nuova edizione di “Mia sorella Emanuela” (a pag 289), Alì Agca ha espressamente accusato Hans-Adam (ancora oggi regnante) di aver partecipato a una sorta di vertice in Vaticano avvenuto l’11 giugno 1983 (tra i presenti ci sarebbe stato anche il cardinal Casaroli), nel quale fu deciso il sequestro e il trasferimento di Emanuela nel piccolo paese del centro Europa. Se questo racconto fosse confermato da un documento che attesti la presenza a Roma in quei giorni di Hans-Adam, capite bene che avremmo trovato un riscontro fondamentale alle dichiarazioni del presunto pazzo Agca.
Io da settimane sto navigando su Seby Interlandinet, ma non ho avuto la fortuna di trovare il link giusto… Qualcuno ci prova? ciao a tutti, f.”.

Non intendo giudicarne il contenuto, ma rilevo che tale appello segue l’ennesima asserita “rivelazione” lanciata la sera prima, venerdì 20 aprile, da te e dall’avvocato Ferdinando Imposimato nel corso del programma Metropolis di RomaUnoTv dando ampio credito alle affermazioni del cittadino turco Alì Mehmet Agca, noto anche per essersi definito “unico Gesù Cristo in terra”. Affermazioni non a caso riportate – come tu stesso specifichi nell’appello – nella nuova edizione del libro tuo e del cittadino vaticano Pietro Orlandi. Questo è il link del video che su Youtube immortala il lancio delle nuove “rivelazioni”, come al solito disinvoltamente opposte alle “rivelazioni” precedenti:  http://www.youtube.com/watch?v=m4RVS0oJjQI
Premetto che non si capisce perché si insista a ingannare il pubblico continuando a presentare Imposimato come esperto che si è occupato del caso Orlandi quando era giudice istruttore a Roma, mentre invece come magistrato non se ne è mai potuto occupare perché già uscito dalla magistratura. Premetto anche che da almeno 12 anni lo stesso Imposimato ha più volte pubblicamente affermato che “rientrato Agca in Turchia, Emanuela Orlandi sarò sicuramente liberata”. S’è visto…. Premetto infine che è strano, anche dal punto di vista deontologico, che lo stesso Imposimato dopo essere stato il legale di Agca, quando questi era detenuto nel carcere di Ancona, sia infine diventato il legale della signora Maria Pezzano, madre di quella Emanuela Orlandi che lo stesso Imposimato sostiene da anni e anni essere stata rapita in favore proprio del suo ex cliente Agca. Tu non lo trovi almeno un po’ strano o che quanto meno sia un piccolo caso di conflitto di interessi? O vogliamo sostenere che il conflitto di interesse esiste solo se riguarda Silvio Berlusconi?
Ciò premesso, noto che la “rivelazione” del 20 sera in tv e il suo rilancio su Facebook il giorno dopo seguono lo stesso schema di un’altra “rivelazione”, quella del 17 giugno dell’anno scorso sempre su RomaUnoTv, e rilanciata il giorno dopo da te sul Corriere della Sera. Mi riferisco alla “rivelazione” lanciata in diretta telefonica dall’asserito “ex agente segreto del Sismi” con nome in codice “Lupo”, in realtà il pataccaro Luigi Gastrini, nel corso della puntata di Metropolis visibile sul seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=qNgtvibZGts .

Ho deciso di inviarti questa e-mail perché proprio riguardo Gastrini ci sono stati nei miei confronti tuoi comportamenti piuttosto gravi, oltre che non proprio commendevoli dal punto di vista professionale. Vediamo quali.

+ 1) – Appare strano che il signor Gastrini pur vivendo in uno sperduto paesino del Bergamasco sapesse che la sera di quel 17 giugno RomaUnoTv avrebbe avuto come ospiti te e Pietro Orlandi, invitati a parlare del vostro libro “Mia sorella Emanuela”. Strano o no, sta di fatto che Gastrini ha telefonato in diretta mentre tu e Orlandi eravate in studio.

+ 2) – Nel corso della telefonata l'”ex 007 Lupo” ha detto che Ercole Orlandi, padre di Pietro e di Emanuela, all’epoca della scomparsa della figlia trafficava con l’Antonveneta. Purtroppo però l’Antonveneta è nata molti anni DOPO il 1983. Per l’esattezza, è nata il 24 giugno 1996: vale a dire, ben 16 anni DOPO quanto asserito dall’asserito “ex 007 Lupo”! Come puoi apprendere tramite il link http://it.wikipedia.org/wiki/Banca_Antonveneta è nata “dalla fusione paritetica (avvenuta in data 24 giugno 1996) di due banche cooperative aventi sede in Padova, Banca Antoniana e Banca Popolare Veneta, dalla successiva aggregazione di una serie di banche locali e dall’incorporazione di Banca Nazionale dell’Agricoltura (BNA) nel 2000″.

Non trovi che un bravo giornalista, per giunta del Corsera, avrebbe dovuto se non accorgersi subito di questo non trascurabile particolare almeno accertarlo in seguito? Si tratta comunque di un particolare che rendeva immediatamente chiaro, e provato, che la persona al telefono non stava facendo una “rivelazione”, come si è sostenuto con clamore, ma stava invece raccontando balle.
A voler essere pignoli, per capire che si trattava di balle poteva bastare la sua affermazione “Emanuela è viva, chiusa in un manicomio a Londra”: a Londra infatti, e nell’intera Inghilterra, NON esistono manicomi, peraltro chiusi da molti anni anche in Italia. Accorgersi di questa frottola del “Lupo” non è da tutti, forse non lo si può pretendere neppure da un giornalista del Corsera, dati i tempi in cui viviamo. Il giorno dopo però se n’erano già accorti gli sconosciuti colleghi di un giornaletto online, che lo hanno infatti subito scritto, come si può leggere con il seguente link: http://www.giornalettismo.com/archives/130176/emanuela-orlandi-e-a-londra/ . E tralasciamo che lo abbia appurato e scritto al volo anch’io. Però a un buon giornalista la fesseria sull’Antonveneta non poteva passare inosservata a lungo: per accorgersene sarebbe bastato anche a te un veloce controllo tramite Google. Non trovi?

+ 3) – Domenica 19 giugno hai pubblicato a pagina 3 del Corsera la seguente intervista “bomba” all’asserito “ex 007″: http://archiviostorico.corriere.it/2011/giugno/19/Troppi_soldi_troppi_poteri_ballo_co_10_110619002.shtml . Se l’intervista è apparsa in edicola il 19 significa che l’hai scritta il giorno prima, sabato 18: vale a dire, meno di 24 ore dopo la “rivelazione” del bergamasco Gastrini. Evidentemente l’”ex agente segreto” doveva essersi premurato di lasciare il suo numero di telefonino al centralino di RomaUnoTv. Non me ne intendo di agenti segreti, neppure ex, ma c’è chi trova strano che abbia lasciato un suo recapito telefonico. Ciò che però lascia molto sorpresi e ancor più perplessi è che, anziché dargli quanto meritava dopo una doverosa verifica sull’Antonveneta, hai continuato a dargli credito avvalorando tutte le frottole che tuo tramite raccontava ai lettori del Corriere della Sera. Compreso il fatto che possedesse una fazenda in Brasile e che faceva la spola con quel Paese. Qualunque collega gli avrebbe chiesto il nome della località della fazenda e almeno un numero di telefono per poter fare qualche domanda di accertamento, e magari avrebbe chiesto come si fa a vivere in Brasile e mandare avanti una fazenda senza conoscere neppure una parola di brasiliano. Si sarebbe evitata così la nuova farsa del continuare a parlare in più sedi di “nuove rivelazioni sul caso Orlandi”. E si sarebbe evitato il conseguente ingannare ancora una volta l’opinione pubblica.

+ 4) – Si sarebbe anche evitato un tentativo di truffa nei miei confronti, con annesse minacce di morte, da parte di un avvocato milanese – buon conoscente di Gastrini e di sua figlia – il cui nome ho depositato da un notaio assieme alla documentazione della deprecabile vicenda. Non so se la truffa sia stata tentata solo con me o anche con altri. A dire dell’avvocato in questione, anche con altri. Come che sia, la truffa tentata con me consisteva nello spillare un bel po’ di quattrini a qualche giornale in cambio “della liberazione della Orlandi a Londra” e dell’”esplosivo dossier pieno di altri segreti” asseritamente in mano all’”ex 007”. Nei giorni successivi, dato che non sono propriamente uno sprovveduto né un novellino, le pretese sono man mano calate, fino ad accontentarsi di “appena” 100.000 euro per un “libro verità” sul caso Orlandi.

+ 5) – Il tentativo di truffa si sarebbe potuto evitare, invece c’è stato. C’è stato grazie al tuo avvalorare le gravi frottole di Gastrini senza fare neppure uno straccio di verifica. E’ strano che tu non abbia mai fatto neppure mezza verifica ed è stranissimo che quando ti ho inviato notizia molto dettagliata del tentativo di truffa nei miei confronti tu abbia accuratamente evitato di parlarne. Eppure sarebbe stata un’ottima occasione per evitare altre illusioni alla famiglia Orlandi e altre truffe all’opinione pubblica. Oltre che una buona occasione per avvertirla con vari mesi di anticipo su quanto infine formalizzato solo nel marzo di quest’anno dalla Procura della Repubblica di Bolzano, vale a dire che Gastrini è quanto meno un cacciaballe ( http://altoadige.gelocal.it/cronaca/2012/03/06/news/caso-orlandi-la-procura-accusa-l-agente-lupo-1.4356708 ).
Hai preferito ignorare quanto ti ho scritto lo scorso 5 agosto per avvertirti: “La faccenda Lupo mi ha shockato, tanto è evidentemente fasulla. Oltretutto, ci ha tentato alla grande anche con me. Una storia pazzesca”. Forse è comprensibile che tale mia frase tu l’abbia ignorata, ma non è invece comprensibile che tu abbia ignorato anche la dettagliata descrizione di quella “storia pazzesca” che il 6 settembre ti ho inviato con il seguente link: http://www.pinonicotri.it/2011/08/il-lupo-007-deve-avermi-scambiato-per-cappuccetto-rosso-mi-e-stata-fatta-a-suo-nome-una-bella-proposta-truffa-trovami-4-milioni-di-euro-che-facciamo-liberare-emanuela-orlandi-cifra-poi-scesa-c/ . Il tuo disinteresse è ancor più strano alla luce del fatto che il mio racconto confermava e aggravava i sospetti della Procura della Repubblica di Bolzano, dei quali tu stesso avevi dato conto il 4 settembre con il seguente articolo:

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_settembre_4/orlandi-indagato-agente-lupo-1901438127200.shtml .

Le notizie che ti avevo inviato avresti potuto, e credo dovuto, utilizzarle per far sapere ai lettori già ai primi di settembre che quella che per la Procura di Bolzano era ancora solo un’ipotesi accusatoria aveva dei riscontri tali da renderla qualcosa più di un’ipotesi. Invece Gastrini veniva miracolato una seconda volta: la prima volta non t’eri accorto della clamorosa balla sull’Antonveneta, la seconda volta non hai reso noto quanto da me raccontato, evitando così di inchiodare il pataccaro. Cosa che ha permesso ai lettori di pensare per altri 6 mesi che i sospetti della Procura di Bolzano potessero essere infondati.

+ 6) – Nell’articolo che ti ho inviato non solo non facevo il nome dell’avvocato, ma mi limitavo a parlare di “un professionista che conosco da 30 anni” evitando di dire che fosse un avvocato. Eppure il giorno dopo l’avvocato in questione mi ha telefonato inferocito per rimproverarmi pesantemente di avere rivelato “l’offerta” di Gastrini. Nel corso della telefonata mi ha spiegato che ad avvertirlo del mio articolo eri stato tu. Tant’è che il 7 settembre non ho indugiato a inviarti una mail con scritto quanto segue:
“Caro Peronaci, credo sarebbe stato più completo contattare anche me anziché” l’avvocato in questione, del quale qui taccio il nome scritto nella mail, “che peraltro io non ho mai nominato e col quale evidentemente dovevi essere già in contatto per la faccenda del truffatore Gastrini. Inoltre non capisco il tuo non rispondere mai alle mie mail, che oltretutto contengono notizie. Non fare l’errore di confondere la mia cortesia e disponibilità con la debolezza o peggio ancora con la dabbenaggine”.

+ 7) – Evidentemente però devi avere fatto davvero una tale confusione. Il 15 settembre ho pubblicato infatti su un giornale online il seguente articolo: http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/nicotri-opinioni/rapimento-emanuela-orlandi-la-farsa-del-960384/ , dove non parlavo più solo di un “professionista”, ma meno genericamente di un avvocato. E in tarda mattinata, attorno alle 12, ho ricevuto puntuale come un treno svizzero una telefonata di quell’avvocato: il quale, dopo avere urlato che lo avevi di nuovo avvertito tu, ha minacciato non solo di spaccarmi la faccia, ma anche di uccidermi. Aggiungendo in tono minaccioso: “Sai bene che sono in grado di farlo!”. Esagerazioni, immagino. Ma poco gradevoli e per nulla rassicuranti. Comunque illecite.
Come vedi, le cose sono andate un po’ troppo oltre.

Per un pezzo sono stato indeciso se contestarti o meno il tuo comportamento. Ho infine deciso di farlo a causa dell’accavallarsi di notizie da te scritte sul Corsera e riportate sulla citata pagina Facebook per annunciare “svolte” e “novità importanti” che però non solo non arrivano mai, ma – esattamente come le “rivelazioni” del “Lupo” – si rivelano tutte puntualmente di segno diametralmente opposto a quello annunciato. L’altro ieri la nuova pagliacciata, pardòn la “nuova pista”: centrata sul solito Agca e riguardante questa volta il Liechtenstein…. Checché ne pensi Pietro Orlandi o chi per lui, credo si debba porre un limite al degrado della trasformazione in farsa pubblica e show a puntate di quella che è semmai una tragedia privata.
A farmi decidere di scrivere e inviare questa e-mail ha contribuito anche l’esibizione dell’accanimento contro la sepoltura di Enrico De Pedis nella basilica di S. Apollinare. De Pedis sarà stato anche un grande criminale, ma come possiamo dirlo con certezza, senza violare la legge, visto che è morto completamente incensurato, sempre assolto in tutti i processi? Assolto, non graziato dalle leggi “ad personam” o dalle scadenze dei termini come altri personaggi. E se crediamo ai “supertestimoni” che si sono fatti avanti solo quando hanno capito che potevano fare qualunque “rivelazione”, cioè raccontare qualunque balla come ha fatto per esempio tra gli altri Maurizio Giorgetti, come facciamo poi a non credere ai vari Mitrokhin, Sgaramella, “conte Igor”, ecc., quando accusano non un De Pedis, ma un Romano Prodi, un Massimo D’Alema e altri ancora?
Perché continuare a ciarlare di santi, papi e cardinali sepolti in S. Apollinare pur di sparare contro il cadavere di De Pedis? Basta una verifica in loco per appurare che in S. Apollinare NON c’è sepolto neppure l’ombra di mezzo cardinale. Perché continuare a barare parlando di “sepoltura misteriosa” se il magistrato romano Andrea De Gasperis ha già chiarito tutto nel 1997, vale a dire ben 15 anni fa? Solo un africano mancato come il parlamentare Walter Veltroni può gridare vittoria perché ha scoperto che S. Apollinare non gode dell’extraterritorialità, bensì del “privilegio dell’extraterritorialità”, che è evidentemente la stessa cosa. Questa assurda veltronata dimostra semmai a quale punto di sfarinanento è arrivato anche il suo partito e a cosa i partiti stanno riducendo il parlamento.

Nella mia vita non solo professionale sono stato testimone e protagonista di due lunghe campagne giornalistico giudiziarie basate sul nulla più assoluto, o meglio sulla prevaricazione e sull’uso strumentale e artefatto di “testimoni” e “prove”: la lunga campagna per la “pista anarchica” della strage di piazza Fontana e delle altre bombe del 12 dicembre 1969 e la lunga campagna iniziata con il “blitz” del 7 aprile 1979.
La prima pista è crollata grazie anche e soprattutto al mio apporto, che da studente fuori corso in Fisica mi ha permesso di entrare nel giornalismo dalla porta principale. La seconda mi ha visto drammaticamente coinvolto, ma giornalista a schiena dritta anche in quella situazione, ed è infine crollata nel ridicolo da sola. Tant’è che hanno dovuto riciclarla dalla tragedia Moro a tutt’altro molto più indeterminato.
Ecco perché provo un particolare disgusto per il giornalismo che si basa sempre e solo sul lancio delle accuse, senza mai sottoporle a controlli e verifiche, e che si nutre continuamente di “scoop” uno più inconcludente dell’altro. Per giunta senza mai ammettere neppure una volta i propri errori e avere la dignità di chiedere scusa alle persone calpestate.

Data la gravità dei fatti, invio la presente per conoscenza al collega Ferruccio De Bortoli, direttore responsabile del Corriere della Sera, e al collega Massimo Alberizzi, membro del Comitato di Redazione.
Un saluto.
pino nicotri

896 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. peter
    peter says:

    x Uroburo e Rodolfo

    dubito che Spinoza considerasse la natura perfetta in se´…in questo Rodolfo avrebbe un po´ragione.
    Invece nel testo di Rodolfo dice essenzialmente che questo e´il migliore dei mondi possibili, un argomento poi usato anche da Leibnitz in termini un po´diversi. Infatti lui diceva che e´il mondo migliore dato che e´l´unico che esiste…

    Peter

  2. peter
    peter says:

    x Uroburo

    certo che la Sylvi e´persecutoria e megalomane. Le due cose vanno mano in mano…
    Un bel romanzo sulla conquista- annessione del Sud fu l ´eredita´della priora.
    Ma 100.000 terroni uccisi come briganti paiono un po´troppo persino a me.
    Vorrei notare che neanche Garibaldi era dolce di sale. Pare che facesse fucilare senza neanche togliersi il sigaro di bocca

    Peter

  3. rodolfo
    rodolfo says:

    Caro Uroburo,
    Lo so´che la mia ignoranza la fa sorridere…essendo io meno che un bidello.
    Trovo difficolta´ pero´a sostituire Dio con natura nel mio post.Nr.299…eppure e´un pensiero di Spinoza,,,.potrebbe aiutarmi a capire?
    R

  4. peter
    peter says:

    X rodolfo

    dopo quello che ha detto shalom sul talmud ed i goym
    non scassare i cabasisi coi salafisti o come cavolo
    si chiamano…

    Peter

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    proprio perchè non sono megalomane, nè mi sento perseguitata, non parlo del brigantaggio in meridione.
    Infatti sull’argomento so circa quello che si studia a scuola, e ciò che ho approfondito nei corsi successivi; sufficiente per preparare una UD decorosa.
    Non mi sento megalomane e perseguitata quando parlo di queste terre perchè so quel che dico, con documenti certi alla mano.
    Giustamente lei dice di avere una sola vita e di dover fare delle scelte. E’ quello che ho fatto anch’io.
    Liberissimo di ritenere l’eccidio di Porzus un episodio marginale del post-guerra.
    Non capisco però perchè il tutto sia stato accuratamente nascosto per oltre 50anni dalla sx; perchè senza cercare la verità, senza studiare i documenti, la sx abbia negato l’episodio con insulti alla memoria dei morti.
    Forse perchè la macchia sulla Resistenza garibaldina era scomoda? O perchè si voleva parlare di guerra di Liberazione e non di guerra civile?
    Forse perchè non si voleva spiegare che il PCI, Togliatti in primis, avrebbe ceduto queste terre a Tito in nome dell’Internazionale comunista?
    E i morti di Porzus hanno impedito questo?
    Sia come sia, io so quel che dico perchè ho letto documenti su documenti; lo dico perchè odio la menzogna, la malafede e l’ideologia fatta assassino!
    Che lei non voglia saperne è ininfluente , dimostra soltanto la sua parzialità e la sua faziosità!
    Ci sono voluti 67 anni perchè venisse un Presidente della Repubblica a rendere omaggio a questi morti della Resistenza ( Cossiga ci venne in forma privata per evitare conflitti con il PCI).
    La metta come vuole, ma questa è una cosa inaudita che non avvenne in nessun’altra nazione civile!

    Buonanotte
    Sylvi

  6. controcorrente
    controcorrente says:

    Cari Linosse e Peter,
    portate pazienza..mi sa che alla Sylvi è andato il cervello in carpione,anzi Lei la Santa Friula,rivela la sua vera natura, appena si toccano le”corde sottili” ed allora c’è n’è per tutti !
    Poi finisce sempre in gloria..Porzus,le foibe,i triveneti lavoratori, altro non sa dire !

    cc

  7. Mario Lettieri e Paolo Raimondi: Un Fondo per la crescita con i beni pubblici
    Mario Lettieri e Paolo Raimondi: Un Fondo per la crescita con i beni pubblici says:

    Un Fondo per la crescita con i beni pubblici

    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    Il programma di riforma del governo Monti ha visto una recente manifestazione operativa nella Agenda per la crescita presentata dal Ministero dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture. Speriamo che non si tratti di enunciati senza fatti. La insufficiente crescita nel nostro paese si protrae ormai da 15 anni e l’economia oggi è nella morsa recessiva, e presto depressiva, di un rigore contabile troppo fine a se stesso e sganciato da qualsiasi politica di ripresa.

    La situazione è drammatica ed occorre intervenire con rapidità. Basti considerare il numero dei suicidi, dei fallimenti, delle ore di cassa integrazione e dei disoccupati

    In questa situazione aumentare ulteriormente e indiscriminatamente le tasse per finanziare il rilancio economico sarebbe esiziale per il nostro apparato produttivo e per l’occupazione. Il ministro Passera sembra consapevole di tale rischio e ha così sintetizzato il suo intervento: “L’Agenda per la crescita deve finanziarsi soprattutto con il recupero di evasione, con la riduzione di sprechi e di spese meno utili, con la valorizzazione di attivi pubblici, con l’attrazione di fondi privati sui progetti infrastrutturali e con un miglior uso dei fondi europei”.

    Sono propositi apprezzabili ma c’è l’urgenza di scelte e di decisioni che abbiano effetti nel più breve periodo per dare al “sistema Italia” la necessaria scossa. Occorre intervenire con decisione verso le banche che, come è noto, hanno avuto molto dalla Bce e anche dallo stesso governo italiano.

    Serve in breve un New Deal di tipo rooseveltiano per realizzare nuove infrastrutture, una lunga serie di piccole opere pubbliche, interventi per le nuove tecnologie e la ricerca e una maggiore e migliore occupazione al fine di rendere il “sistema Italia” più competitivo e più presente sui mercati europei ed internazionali.

    Ovviamente ciò richiede una dotazione finalizzata ad un efficiente sistema di credito che oggi il Paese non ha.

    Nei giorni passati coloro che propongono la dismissione, cioè la vendita alla finanza privata, di beni e immobili pubblici, hanno valutato in circa 400 miliardi di euro tale patrimonio. Noi riteniamo che una simile privatizzazione sia in gran parte un’operazione deleteria per gli interessi dello Stato e della collettività.

    In tempi brevi si potrebbe invece creare un fondo pubblico con parte degli immobili di proprietà dello Stato ed altri valori mobiliari e immobiliari comunque in mano pubblica. Esso potrebbe essere il capitale di base su cui emettere credito con una leva finanziaria moderata. Ad esempio, con un capitale di base di 50 miliardi di euro e con una leva da 1 a 3, si potrebbero creare crediti pari a 150 miliardi.

    Si tratterebbe di un meccanismo di credito simile a quello che ha permesso alla Germania di ricostruire la sua capacità produttiva dopo la seconda guerra mondiale. La Kreditanstalt fuer Wiederaufbau, la Banca per la Ricostruzione tedesca, venne creata con i fondi messi a disposizione dal Piano Marshall e incominciò a concedere crediti e finanziamenti per i progetti di ricostruzione e di modernizzazione. Poi ottenne che le entrate per i pagamenti del servizio di credito rimanessero nella banca, invece di andare a coprire il debito pubblico, e alimentassero un meccanismo virtuoso di nuovo credito per altri e maggiori investimenti. Oggi la KfW è un colosso con un attivo di circa 500 miliardi di euro. Nel 2011 è stato capace di creare nuove linee di credito per 70 miliardi. Rappresenta al meglio il “sistema Germania” non solo sul suo territorio nazionale ma soprattutto sui mercati internazionali e su quelli emergenti.

    In verità, nell’Agenda per la crescita presentata dal ministro si fa cenno alla ”costituzione di un fondo immobiliare per la valorizzazione dei beni dei Comuni”. Oggi però l’urgenza impone di non perdersi in lunghi studi di fattibilità ma di passare immediatamente alla concreta realizzazione del progetto. Non serve censire prima tutti i beni pubblici disponibili. Si potrebbe incominciare con quelli che già si conoscono e di cui si conosce anche il valore. Ciò basterebbe per far partire un fondo di sviluppo di notevoli dimensioni

    Secondo noi non sarebbe nemmeno necessario creare un nuovo istituto e una nuova burocrazia per gestire il fondo in questione. Si potrebbero utilizzare le risorse e le capacità della Cassa Depositi e Prestiti. Essa svolge già un compito di importanza nazionale e di grande rilevanza nello scenario italiano. Inoltre nel recente passato ha sviluppato competenze in merito. Gestisce infatti fondi per lo sviluppo, quali quelli della cosiddetta “Rete Marguerite”, che operano già in Europa e nel Mediterraneo.

    Riteniamo positiva, ma da attuare con rapidità, anche la proposta contenuta nell’Agenda per la crescita che riprende l’esperienza francese del Débat publique circa la programmazione delle grandi opere. Si tratterebbe di formulare di volta in volta una lungimirante strategia di moderne infrastrutture per meglio legare l’Italia ai grandi progetti europei e anche a quelli miranti alla realizzazione di corridoi di sviluppo per l’intero continente eurasiatico.

    In sintesi si tratta di ragionare in grande e agire nel concreto per non avere chiacchiere senza sviluppo.

    *Sottosegretario all’Economia del governo Prodi **Economista

  8. Shalom: per Peter
    Shalom: per Peter says:

    Io del Talmud non ho detto nulla! Mi sono limitato a riportare alcuni passi utilizzati ancora oggi, checche’ ne dica l’anima morta di un resuscitato, in Israele per la solita pulizia etnica che tanto appassiona i razzisti di ogni risma, ordine e grado.
    Shalom

  9. Anita
    Anita says:

    x !@#$%^&

    Il titolo di “bidello” Uroburo se l’ha conquistato da Popeye…..e tale e’ rimasto.

    Siccome ci tiene ad essere avvolto nel mistero ci lascia solo intravedere ed immaginare chi veramente sia.

    Caro Uroburo, scherzo.
    Non si dimentichi che mi ha promesso un bel risotto alla milanese con i funghi porcini.
    Mi raccomando, niente burro, parmigiano si’.

    Buonanotte,
    Anita

  10. Anita
    Anita says:

    x Shalon

    Dica la verita’, era l’esca di richiamo per Rodolfo.
    Senno’ per chi scriverebbe i suoi posts?

    Buonanotte,
    Anita

  11. Shalom: per Anita
    Shalom: per Anita says:

    A me di quel tizio francamente non frega nulla. Anche perche’ non credo molto nella resurrezione. Ho iniziato quei post per fare una cortesia a lei e a Peter. Non mi pare pero’ che lei ne sia contenta. Sorry.
    Shalom

  12. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    Mi scusi, perche’ sarebbe una cortesia per me?

    Se io mi azzardassi di pubblicare cose simili in riguardo del Corano mi finirebbe come Theo van Gogh, anche se fossero vere.
    (per dire)

    Cosa le ha data l’idea che mi interessasse il Talmud o qualsiasi libro sacro di cui ne so solo l’esistenza?

    Io sono cattolica romana non professante, ho un’infarinatura della mia religione di nascita solo perche’ sono andata esclusivamente a scuole femminili cattoliche e non perche’ i miei fossero religiosi, ma solo per una migliore educazione ed environment e perche’ i miei erano separati legalmente.

    Se le puo’ interessare i cattolici erano ed ancora sono contrari a matrimoni tra Gentili ed Ebrei, per fortuna sta svanendo.

    In Italia ho lasciato due amiche della scuola elementare, ambedue si erano invaghite di due uomini Ebrei, per amore della famiglia non si sono ‘mai’ sposate.
    Una continuo’ con i suoi studi a non finire, mi scriveva qui negli US, era disperata….passata la cinquantina le lettere finirono, la ricercai ma allora non c’erano i computers e non abitava piu’ in Via Nino Bixio, MI.

    Vidi Barbara nel 1968 a Milano, aveva 37 anni, ancora in casa con i genitori, professoressa universitaria ma ancora disperata per non aver potuto sposare il suo grande amore.

    Negli US non era molto meglio, i cattolici non erano molto ecumenicali, anzi per nulla.

    Io ebbi una seria lite col Parroco della chiesa e scuola a cui appartenevamo, tutto perche’ voleva espellere dalla scuola il figlio di una mia amica e vicina il quale doveva partecipare al matrimonio di sua zia, ormai sessantenne, con il suo fidanzato Ebreo, matrimonio rimandato per oltre 30 anni fino alla morte dei genitori di entrambi.

    Ingiustizie sopra ingiustizie, gliene potrei raccontare quattro pagine.

    Ecco perche’ trovo che lei perpetua questo odio verso gli Ebrei stampando articoli pregiudizievoli a non stop.

    E’ ora che la finiamo, non le pare?

    Anita

  13. rodolfo
    rodolfo says:

    Restando al linguaggio di Camilleri direi….”Minchia”….lei ha Cabasisi? Io credo che lei si sopravvaluti caro Peter…
    per uno “cca´ si ntolla ” …”cca´ zuppia” e fa´ “scumazza” dietro al “tiatro” di un “tragediatore”… quale Shalom che si limita a riportare i passi del Talmud a lui congeniali….be´ ad uno cosi posso concedere solo “peanuts”…. con riserva.
    Si puo´dare credito a chi sostiene che un Ebreo ultraortodosso….di Shabbat aiuta un ferito grave solo se e´Ebreo?

    La casistica della teologia morale Ebraica e´ vastissima e non si limita al Vecchio Testamento ma a tutto quello che esso stesso ha prodotto….dal Talmud da cui scaturisce la Mishnah e la Ghemarah
    che insieme ai Midrashim formano il Canone Ebraico…fino alla mistica Ebraica dello Zohar e della Cabbala….in questo si trova tutto e il contrario di tutto….bisogna solo saper scegliere …saper studiare per scoprire dov´e´ il male da evitare e il bene da seguire.
    Shalom …per quel che e´ puo´scegliere solo il negativo e tralasciare il positivo.
    Riguardo i Salafisti…..
    senza dilungarmi troppo…io avevo messo in chiaro il comportamento dei Salafisti….la loro propaganda tramite la distribuzione gratis del Corano in Germania e le loro affermazioni per cui … solo chi abbraccia la religione Islamica va in paradiso …tutti gli altri formerebbero un bel brasato nella dannazione e nell´angoscia degli abissi della Genna.Punto
    Facevo osservare dunque che mai un Ebreo o anche un Cattolico ha mai sostenuto una cosa del genere…o lo va´ vaneggiando ai quattro venti…. anzi in molti casi e´proprio il contrario…come provato da un mio post….posts che vengono con regolarita´elusi invece che affrontati con argomenti validi .Ratapunto.
    Lei e´in grado di provare l´opposto? Se si va´bene, se no chiuda il becco. Rastrapunto.
    Rodolfo

  14. Shalom: per Anita
    Shalom: per Anita says:

    Gentile signora,

    non era anche lei che con Peter dubitava del significato attribuito alla parola goy da parte di un bella fetta di ebrei? Io non ho fatto altro che documentarle la versione da me data a Peter riguardo cosa pensino gli ebrei dell’aldila’ e dell’aldiqua’ dei goim (plurale di goy). E gliel’ho documentata non con ammuffiti e ormai dimenticati passi della bibbia, ma con passi che oggi in Israele sono usati da ben precise forze politiche e religiose per perseguire meglio l’odioso crimine contro l’umanita’ noto come pulizia etnica contro i palestinesi, ai quali infatti il territorio viene man mano tolto con la scusa della bontà “religiosa” di quei passi della bibbia razzisti e pertanto schifosi.
    Eviti di dire anche lei la coglioneria che qualunque articolo o documentazione che non lecchi l’ano di Netanyahu, Barak, Lieberman e simili personaggi da tragedia permanente e’ un articolo scritto per stimolare l’odio contro gli ebrei. Intanto eviti anche lei il giochino piuttosto sporco di far finta che israeliano significhi ebreo e che ebreo significhi israeliano. In Israele c’e’ della merda – tant’e’ che hanno eletto al governo gentaglia come quella che ho nominato – cosi’ come c’e’ in tutti i Paesi del mondo, idem tra gli ebrei come per qualunque altro gruppo di credenti o per qualunque altro “popolo” con o senza le virgolette. Ma non tutti gli israeliani sono delle merde cosi’ come non lo sono certo tutti gli ebrei o tutti i cattolici o tutti i musulmani o tutti i buddisti, ecc. Gli israeliani che ancora oggi si servono di quei passi della bibbia per i loro sporchi fini politici sono dei mascalzoni che con le loro mascalzonate aizzano l’odio contro gli israeliani e, nei moltissimi ignoranti e prevenuti, anche contro gli ebrei. La banda Stern, gruppo di terroristi sionisti che ha contribuito a far nascere Israele come e’ nata, aveva come suo motto centrale proprio un passo della bibbia: quello dove il solito Dio del menga ordinava al suo bel popolo eletto del menga di sterminare tutti gli amaleciti. Un ordine che parte del rabbinato mascalzone di oggi e i suoi tossici seguaci interpretano come rivolto ai palestinesi!
    Si informi prima di berciare.
    Ultima annotazione: perche’ si puo’ citare alla cazzo di cane il corano e dire dei musulmani qualunque porcheria mentre invece non appena si critica la bibbia o parte dell’ebraismo ci si scatena e ci si scandalizza delirando come lei contro di me?
    Shalom

  15. rodolfo
    rodolfo says:

    xShalom
    Semplicemente perche´ tu sei un prevenuto…e lo sei sempre in continuazione e in modo ossessivo.
    Dici che un Ebreo ortodosso non aiuta di Sabato un non Ebreo ed e´una menzogna….dici che l´Ebreo odia i Gentili o i Goj ed e´una altrettanto grossa menzogna….mentre non parli mai dei Cristiani assassinati per mano Araba e delle chiese bruciate… e non parli mai dei Salafiti che non sono una semplice setta ma al contrario una grossa parte dell´Islam che va predicando l´inferno per gli Ebrei e per i Cristiani….mentre al contrario non e´il caso.
    E non ti accorgi che Anita ha scritto dei post in cui si diceva contro tutti gli estremismi sia religiosi che politici…e non ti sei accorto che io stesso ho piu´volte criticato la politica Israeliana e la necessita´di uno Stato Palestinese.
    Tu non ti accorgi che sei solo e sempre a senso unico….il tuo odio congenito ti ha reso cieco e fatto perdere il senso della misura.
    Rodolfo

  16. Carlo Strenger: l'origine della marea di leggi antidemocratiche in Israele
    Carlo Strenger: l'origine della marea di leggi antidemocratiche in Israele says:

    http://www.medarabnews.com/2011/07/20/le-leggi-antidemocratiche-imposte-da-israele-traggono-origine-da-una-“mentalita-da-assedio”/

    Le leggi antidemocratiche imposte da Israele traggono origine da una “mentalità da assedio”
    by Carlo Strenger

    La marea di leggi antidemocratiche che sono state proposte, e parzialmente implementate, dalla Knesset attuale, eletta nel febbraio 2009, costituisce uno dei capitoli più bui della storia israeliana. Il via venne dato dal partito Yisrael Beitenu del ministro degli esteri Avigdor Lieberman, con la sua legge sulla Nakba, che vieta la commemorazione pubblica dell’espulsione di circa 750.000 palestinesi durante la guerra del 1948.
    Da allora, sono stati fatti sempre maggiori tentativi per ridurre la libertà di espressione e rendere più dura la vita ai gruppi per i diritti umani. L’ultimo esempio è la legge sul boicottaggio approvata la scorsa settimana dalla Knesset, benché il suo consulente legale ritenga che essa costituisca una problematica violazione della libertà di espressione. Questa legge considera ogni invito a boicottare Israele da un punto di vista economico, culturale o accademico un reato civile che può essere punito con una multa. Qualsiasi ente pubblico impegnato in tale attività perderà il suo status legale e il suo diritto a contributi deducibili dalle tasse.
    Questa legge, come ha affermato il deputato della Knesset Nitzan Horowitz del partito di sinistra Meretz, è scandalosa, vergognosa, e un imbarazzo per la democrazia di Israele.
    Nonostante l’indignazione, cercherò di analizzare la questione: cosa sta dietro questa frenesia di reprimere qualsiasi critica? La risposta, credo, è più semplice di quanto molti pensino: si tratta di paura, stupidità e confusione.
    Tutto inizia con il dilemma politico di Binyamin Netanyahu. Egli è stato sottoposto a grande pressione internazionale perché facesse progressi verso un accordo di pace con i palestinesi.
    Ma né la sua coalizione di destra, né il suo stesso partito Likud, consentono compromessi significativi con i palestinesi. Si aggiunga che Netanyahu appartiene alla destra estrema più di quanto il suo aspetto sofisticato non possa far pensare. Penso che lui creda veramente che i confini del 1967 siano indifendibili, e che non ci si possa fidare dei palestinesi.
    Per guadagnare tempo, egli ha venduto all’opinione pubblica israeliana l’idea che i palestinesi non avrebbero mai accettato l’esistenza di Israele, e che il problema non starebbe nell’occupazione israeliana della Cisgiordania e nell’assedio a Gaza, ma nel fatto che la legittimità della stessa esistenza di Israele viene chiamata in causa. Ma, se questo può esser vero per l’Iran, Hezbollah e Hamas, non è vero per il mondo libero ad eccezione di un gruppo relativamente esiguo di estrema sinistra che afferma che Israele è per sua natura uno stato razzista e illegittimo. L’allarmismo di Netanyahu viene rafforzato da Lieberman, che continua ad accusare gli arabi israeliani di essere un pericolo per la sicurezza di Israele, e che ha avviato una serie di proposte di legge anti-arabe.
    Il risultato della sistematica fomentazione delle paure esistenziali israeliane da parte di Netanyahu e Lieberman è tangibile in Israele: i sondaggi mostrano che gli israeliani sono profondamente pessimisti in merito alla pace, che gran parte di essi non si fida dei palestinesi, e che la fiducia delle giovani generazioni nei valori democratici si sta sgretolando.
    Ma questo pessimismo e questa mentalità da assedio non si riscontrano solo negli elettori israeliani comuni, ma anche nella classe politica. Dopo aver parlato con alcuni politici di destra, sono sfavorevolmente impressionato dalla loro totale mancanza di comprensione della scena internazionale. Essi hanno idee profondamente sbagliate circa l’atteggiamento del mondo nei confronti di Israele, e comprendono molto poco la maggiore attenzione per i diritti umani attualmente presente nel discorso internazionale. L’unica cosa che si sente dire è che Israele viene ingiustamente criticata e che ha un problema di pubbliche relazioni, piuttosto che rendersi conto che le politiche di Israele sono inaccettabili politicamente e moralmente.
    Questo può essere certamente giustificato quando si tratta della Commissione delle Nazioni Unite sui Diritti Umani, che enfatizza assurdamente ed eccessivamente le violazioni dei diritti umani israeliane rispetto a quelle di qualsiasi altro paese, dalla Cina al Sudan. Ma questi politici proprio non capiscono che la comunità internazionale, per buone ragioni, è stanca dell’occupazione israeliana della Cisgiordania, e vuole semplicemente che Israele rispetti questa posizione internazionale.
    A ciò si aggiunga un piccolo ma molto potente gruppo della destra ideologica che, per motivi religiosi, crede davvero che gli ebrei abbiano il diritto divino a realizzare la Grande Israele, che comprende la Giudea e la Samaria. Nessun governo israeliano ad eccezione di quelli di Yitzhak Rabin e Ariel Sharon, ha rischiato lo scontro diretto con la destra ideologica, tra l’altro a causa del suo potenziale di violenza; Rabin, infatti, pagò con la vita il fatto di essersi confrontato con questi fanatici apocalittici e messianici.
    Confusa tra le critiche internazionali alle politiche israeliane e i presunti pericoli per l’esistenza di Israele, la destra più moderata cerca un capro espiatorio per questo isolamento senza precedenti. La sinistra e le organizzazioni israeliane per i diritti umani sono un bersaglio facile. La destra sostiene che esse forniscano alla comunità internazionale munizioni per criticare Israele, e cerca di metterle a tacere.
    Paura esistenziale, confusione e ideologia creano un mix esplosivo che sta sprofondando i membri della Knesset nel vortice di misure sempre più anti-democratiche, di cui la legge sul boicottaggio è solo l’esempio più recente ma, temo, non l’ultimo della serie.
    Cosa porterà il futuro allora? Se si parla a breve termine, non sono ottimista. I comuni cittadini in Israele non si fidano del mondo, i loro politici sono riccamente ricompensati per le roboanti dichiarazioni di eterno patriottismo e per aver sfidato il mondo. Il risultato è una mentalità da bunker sostenuta da paragoni melodrammatici con l’assedio di Masada nel 72 a.C. che terminò in un suicidio di massa. Tutto questo ha il potenziale di mantenere la destra al potere per il momento.
    A lungo termine, però, penso che Israele rinsavirà. Più lo stato palestinese riceverà riconoscimenti, anche da parte delle Nazioni Unite, più la classe politica di Israele arriverà alla conclusione che il prezzo da pagare per mantenere la Cisgiordania è troppo alto.
    Fino ad allora, la democrazia di Israele sarà assediata dalla destra, ma sopravvivrà.
    La libertà di espressione in Israele è intatta; tendenze ben più totalitarie da parte della Knesset sono state tenute sotto controllo, e non mi aspetto che i suoi tentativi di mettere a tacere le critiche abbiano successo.
    Israele è troppo liberale nella sua struttura di base, e le sue élite sono troppo sofisticate e troppo devote alla salvaguardia di una democrazia liberale perché i tentativi di trasformare Israele in uno stato totalitario abbiano successo. E’ il compito di queste élite sostenere le strutture della società civile israeliana, almeno finché la follia non scomparirà.
    Carlo Strenger, filosofo e psicanalista israeliano, insegna presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Tel Aviv; è membro del comitato permanente di monitoraggio sul terrorismo della World Federation of Scientists
    (Traduzione di Eleonora Lotti)

  17. Akiva Eldar: gli insediamenti coloniali uccideranno il sionismo
    Akiva Eldar: gli insediamenti coloniali uccideranno il sionismo says:

    http://www.medarabnews.com/2008/01/11/gli-insediamenti-un-ostacolo-al-sionismo/

    Gli insediamenti, un ostacolo al sionismo
    by Akiva Eldar

    11/01/08
    Continuare a portare avanti la politica degli insediamenti significa distruggere lo Stato di Israele. Il sostegno alle colonie in territorio palestinese, a scapito dello sviluppo di altre aree dello stato ebraico renderà Israele una entità irrimediabilmente binazionale, determinando la fine della visione sionista, sostiene il noto giornalista israeliano Akiva Eldar
    Dopo aver riconosciuto le “concentrazioni di popolazione ebraica” nei territori, il presidente George W. Bush ha rispolverato l’antica posizione americana secondo la quale gli insediamenti sono un ostacolo per la pace. Ma Bush non è stato del tutto preciso. Gli insediamenti non sono un ostacolo per la pace. Cosa accadrebbe se i palestinesi annunciassero domani mattina che danno il benvenuto ai coloni, e che rinunciano alla loro richiesta di uno stato indipendente in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, con capitale Gerusalemme Est? Cosa faremmo se Hamas deponesse le armi e dichiarasse unilateralmente una “hudna” (una tregua provvisoria) di 50 anni? Cosa diremmo se i palestinesi dovessero chiedere che Israele annetta i territori, inclusi Kiryat Arba, Hebron, Nablus, e Itamar? In quel caso, gli insediamenti non sarebbero un ostacolo per la pace, sarebbero l’epilogo della storia sionista.
    Per troppi anni molte persone in Israele, inclusi valenti personaggi della sinistra, hanno visto nel movimento dei coloni una nuova versione, nazional-religiosa, del movimento sionista laico. Ma è giunto il momento di esaminare questo mito alla luce della realtà attuale tra il mare ed il fiume Giordano, alla fine di 40 anni di colonizzazione. Nel 60° anno dello stato, non è più possibile accantonare l’affermazione che anche nel 1948 rubammo delle terre arabe. Il capitolo della lotta sionista si concluse il 15 maggio 1948. La Dichiarazione di Indipendenza gettò le fondamenta morali dello stato degli ebrei – la realizzazione della visione sionista.
    Il documento costitutivo del sionismo assicura che questo stato garantirà “una completa eguaglianza di diritti sociali e politici a tutti i suoi abitanti”. Questa dichiarazione significa che se i territori vengono annessi, Israele è obbligato a garantire i diritti di cittadinanza anche ai palestinesi, inclusi il diritto di voto ed il diritto di essere eletti nella Knesset. All’interno della “linea verde”, i confini antecedenti al 1967, gli ebrei costituiscono una solida maggioranza (il 79 %). Secondo le previsioni demografiche, la separazione di Israele dai territori garantirebbe che anche nel 2020 gli ebrei conservino il loro relativo vantaggio. Ma l’annessione della Cisgiordania e di Gerusalemme Est – sia essa ufficiale o “di fatto” – rende i territori compresi tra il mare ed il fiume Giordano uno stato binazionale anche adesso (con il 54 % di ebrei, ed il 46 % di non ebrei).
    La leadership sionista dichiarò che lo Stato di Israele “sarà basato sulla libertà, la giustizia e la pace”. Le colonie nel cuore dei territori hanno negato per 40 anni la libertà di milioni di persone, inclusa la libertà di movimento. Che relazione esiste fra l’ esproprio di “terre dello stato” o tra l’appropriazione di terre private, da un lato, e la creazione della giustizia e della pace, dall’altro? Come si concilia l’enorme aumento del numero dei coloni dopo la firma degli Accordi di Oslo (dai 100.000 del 1993 ai 270.000 di oggi) con la dichiarazione di 60 anni fa che recita: “Tendiamo la mano a tutti gli stati vicini ed ai loro popoli in un’offerta di pace e buon vicinato” ?.
    Se non fosse per la propria paura dei coloni, Israele non ignorerebbe la mano tesa della Lega Araba, che offre pace ed un buon vicinato entro i confini del 4 giugno 1967. E qual è il contributo degli insediamenti alla reputazione internazionale di Israele, nel rispettare la dichiarazione “Ci appelliamo alle Nazioni Unite perché assistano il popolo ebraico nella costruzione del proprio stato, ed accolgano lo Stato di Israele nel consesso delle nazioni”? Gli insediamenti ed il percorso del muro di separazione, che fu costruito su misura per soddisfare i bisogni dei coloni, hanno attirato il più alto numero di condanne dell’ONU e di proteste internazionali contro Israele.
    Il più importante documento politico sionista annunciò anche che il nuovo stato “promuoverà lo sviluppo del paese a beneficio di tutti i suoi abitanti”. Lo sviluppo della terra dei coloni a beneficio di una minoranza, che ammonta a meno del 5 % degli abitanti dello stato, fu portata avanti a spese di altre aree del paese, incluse le città diseredate, ed il Negev e la Galilea in generale. I salari degli impiegati delle autorità locali e regionali nei distretti di Giudea e Samaria (la Cisgiordania) arrivano sempre in orario. E non abbiamo neanche menzionato le enormi somme spese dalle Forze di Difesa Israeliane per proteggere gli insediamenti e le loro strade di accesso.
    L’America scoprì una generazione fa che gli insediamenti sono un ostacolo alla pace. Ma ciò non ha impedito ad Israele di espandere questi ostacoli anche oggi. Per anni Ehud Olmert ha lanciato maledizioni contro coloro che ammonivano che la via degli insediamenti, di cui egli era un sostenitore, avrebbe portato ad uno stato binazionale. Egli destituì coloro che lanciavano questi moniti, più di 50 anni prima di dichiararlo egli stesso al quotidiano Haaretz, affermando che se la soluzione dei due stati non verrà raggiunta subito, “lo Stato di Israele è finito”. Ma a parte le parole, cosa sta facendo Olmert per rimuovere questo ostacolo dal cammino del sionismo?
    Akiva Eldar è un analista politico israeliano; scrive abitualmente sul quotidiano “Haaretz”
    Titolo originale:
    Another obstacle to Zionism

  18. Adam Horowitz: Obama lecca il culo alla lobby sionista tentando di far spostare a dopo le elezioni Usa l'indagine dell'Onu sul problema delle colonie israeliane
    Adam Horowitz: Obama lecca il culo alla lobby sionista tentando di far spostare a dopo le elezioni Usa l'indagine dell'Onu sul problema delle colonie israeliane says:

    http://mondoweiss.net/2012/05/obama-working-to-postpone-un-investigation-into-settlements-until-after-2012-elections.html

    Obama working to postpone UN investigation into settlements until after 2012 elections
    by Adam Horowitz on May 2, 2012

    The Obama administration is trying to delay the establishment of a panel appointed by the United Nations Human Rights Council to investigate the issue of Israeli settlements in the West Bank.

    U.S. Middle East envoy David Hale met in Bern last week with UN Human Rights Commissioner Navi Pillay and asked her not to advance the matter in the near future.

    According to the text of the decision to establish the panel, it is meant “to investigate the implications of the Israeli settlements on the civil, political, economic, social and cultural rights of the Palestinian people throughout the Occupied Palestinian Territory, including East Jerusalem.” However, the UN Human Rights Commissioner has yet to formulate a clear mandate for the panel and has not appointed a chairman or members.

    Foreign Ministry officials noted that the U.S. wants to postpone the establishment of the panel to the latest possible date, hoping this will lead to the unofficial burial of the matter. However, the assessment is that it will not be possible to prevent the establishment of the panel, so the aim is therefore to delay it until at least after the U.S. presidential elections in November.

    On March 30, a week after the decision by the UN Human Rights Council, Deputy Foreign Minister Danny Ayalon traveled secretly to Washington to meet with his U.S. counterpart Bill Burns. Ayalon asked for help in thwarting the establishment of the panel and even suggested that the U.S. publicly threaten to quit the UN Human Rights Council if the panel is established.

    The Americans did not respond to that threat, as they view membership in the UN Human Rights Council as a central issue in the foreign policy of the Obama administration. However, the Americans agreed to pressure the UN Human Rights Commissioner on the date of the establishment of the panel and the mandate that it will receive.

  19. David Lehrer: un referendum per fregare la terra anche della West Bank e Gaza!
    David Lehrer: un referendum per fregare la terra anche della West Bank e Gaza! says:

    http://972mag.com/time-for-a-referendum-on-annexing-the-west-bank-and-gaza/44325/

    Tuesday, May 1 2012|+972blog
    Time for a referendum on annexing the West Bank and Gaza
    By David Lehrer
    With Israeli elections on the horizon, one would expect progressive parties to recognize how dangerously close the Jewish state is to a complete democratic meltdown, and to put forward initiatives that have a realistic chance of stabilizing Israeli democracy. An independent Jewish state and an independent Palestinian state living side by side in peace may no longer be a realistic solution.
    It is time for the Israeli public to ask itself what kind of a future it wants for its children, grandchildren and great-grandchildren. For this reason, I propose that political parties that champion a democratic Jewish state should demand a national referendum to decide where the country wants to be five years from now. The referendum will express whether Israel wants to be a country that is isolated from the rest of the world including much of world Jewry, that continues to deny basic civil and human rights to millions of Palestinians and that curtails the civil rights of its own citizens for the sake of national security – or whether it wants to be a country that champions democracy and shines a light upon the nations.
    This broad notion of public choice in a pragmatic way presents some challenges. Currently, Israel has a legal mechanism for a national referendum on territorial concessions, but not on annexation. The legislation would need to be expanded to enable a nationwide debate over the opposite scenario for which it was developed.
    A referendum on the annexation of the West Bank and Gaza to the State of Israel and the granting of full citizenship to all residents would certainly raise a clamor from all sides of the Israeli political spectrum. While there are those on the left and on the right who support different variations of a one-state solution, it is not clear that all would agree to granting full citizenship to Palestinians. In my opinion, however, a national referendum on annexation in a democratic state could not propose anything less – that would be an official acknowledgment of apartheid.
    A referendum on annexation of the West Bank and Gaza would enable us to break out of the entrenched political positions and reconsider what is really important to Israelis and Palestinians. The official Palestinian position will likely be to oppose any unilateral move by the State of Israel. However, there are already many voices within Palestine arguing that the two-state solution is no longer a viable option. An initiative to annex the territories and grant full citizenship to Palestinians residing there opens up a whole new set of questions, including those relating to the nature of the Jewish state and the roles that will be played by democracy, religion and ethnicity. The initiative also removes some discussions from the negotiating table, such as the status of Jerusalem, and enables a paradigm shift for other issues, like the right of return for Palestinians and Jews.
    There is of course no guarantee that the referendum would result in a vote in favor of annexation. Would a rejection of the referendum mean that the country is then morally bound to determine and implement a clear policy in favor of two states? How would the Palestinians respond to a rejection? What about Palestinian citizens of the State of Israel? These are questions which must also be considered.
    But it seems likely that if the Israeli public began discussing the granting of full citizenship to West Bank and Gaza Palestinians, while many Palestinians would oppose such a move, others might rise to the occasion and begin to demand those rights themselves. Finally, a referendum on the annexation of the West Bank and Gaza might create new alliances between left and right, which would enable Israel to move out of the current political quagmire and onto solid democratic ground.
    David Lehrer is the Executive Director of the Arava Institute, now on sabbatical. This article represents the views of the author and do not represent the views of the Arava Institute.

  20. rodolfo
    rodolfo says:

    xShalom
    Oltre tutto…e´estremamente sbagliato credere che i religiosi possano mai influire del tutto sulla politica Israeliana.
    Qualsiasi altra formazione politica si comporterebbe grosso modo come quella attuale….semplicemente per il fatto che Israele non ha molte chance per comportarsi in modo diverso…ci ha persino provato
    raccogliendo nient´altro che violenza….
    Israele vive in un perenne pericolo di sparire dalla cartina geografica e bisogna stare maledettemente attenti a non fare errori fatali per il paese. Ma questo tu non lo capisci….
    Rodolfo

  21. rodolfo
    rodolfo says:

    sei sempre li a cercare quel che ti conviene….divertendoti a fare in modo ossessivo copia e incolla….da quelli che la pensano come te e che non son capaci , cosi come te…di vedere ad un palmo dal proprio naso.
    R

  22. rodolfo
    rodolfo says:

    Vai a scovare come nel 317…persino articoli di quattro anni fa´…
    11/01/08….tutto fa´brodo….cosi come citare a vanvera i passi del Talmud o della Torah…. divertiti …se questo e´il tuo divertimento.
    R

  23. peter
    peter says:

    x Rodolfo

    senti caro, io i cabasisi ce l´ho normali e soprattutto ce li ho nel posto giusto, nel senso che non ragiono con quelli…
    Pensa piuttosto alle noccioline che hai tu in testa, ti pare?
    Noto che non hai negato una virgola delle citazioni talmudiche di Shalom…il che comprova che sono vere.
    Superate? frutto di situazioni transeunti di secoli fa? forse. Ma provano che l´odio etnico-religioso fa anche parte della cultura piu´alta dell´ebraismo, che permane tuttora in certi ambienti.
    Del resto, gli ebrei hanno chiesto piu´volte, ed in parte ottenuto, la rimozione di frasi antiebraiche dei testi cristiani, il che dimostra che non siete certo insensibili a ´vaneggiamenti´scritti secoli fa, se fatti a vostre spese…
    I salafisti, di cui non so nulla, saranno un segmento dell´islam fanatico ed intollerante, da come li presenti. Ma va notato che fanatici ed intolleranti non sono solo loro…tutto qui

    un saluto

    Peter

  24. rodolfo
    rodolfo says:

    xPeter scrive:-“Del resto, gli ebrei hanno chiesto piu´volte, ed in parte ottenuto, la rimozione di frasi antiebraiche dei testi cristiani, il che dimostra che non siete certo insensibili a ´vaneggiamenti´scritti secoli fa, se fatti a vostre spese…

    Esatto….vedi che piano …piano ci arrivi?
    Cosa ci facevano quelle frasi nei testi religiosi Cristian?
    Erano o non erano uno sprono all´antisemitismo? Si…lo erano.
    E non sono le frasi prescelte appositamente dal Talmud da Shalom uno sprono all´antisemitismo? Si lo sono.
    Perche´mai ….non ci si domanda…. il motivo di certe frasi, nel Talmud? …. cosa ha potuto cagionare …provocare un comportamento del genere?….quando ..perche´..e .dove … per un popolo che ha come motto….cio´che a te non piace…. non farlo al tuo prossimo…o meglio ama il prossimo tuo come te stesso?
    Non sarebbe bene saperlo?
    E perche´dopo 2000 anni di persecuzioni e dopo essere arrivati con la Shoa´ al culmine dell´orrore …. frange religiose estreme dell´Ebraismo si sono appoggiate a qualche frase del Talmud?
    E che cos´e´ che dice il Talmud a proposito di quelle stesse frasi?
    Bisognerebbe leggere il Talmud con piu´attenzione…dunque non solo quello ma le spiegazioni delle spiegazioni scritte nella Mishnah e nella Ghemarah…poi si potrebbe studiare i Midrashim dopo di che si potrebbe continuare con lo Zohar e la Cabbala…
    solo allora …e solo se lo si fa con coscienza critica e attenzione si puo´ capire l´Ebraismo.
    Rodolfo

  25. peter
    peter says:

    X rodolfo

    ehm…
    Cosa ha potuto indurre l ‘ antiebraismo nei testi cristiani?
    Le tue finte domande sono sempre a senso unico…

    Peter

  26. peter
    peter says:

    Il punto e’ sempre in claris verbis non fiy interpretatoo.
    Se dico ladro devo intendere ladro.
    Altrimenti uso un ‘ altra parola. oppure me ne assumo
    la piena responsabilita. Cio’ vale anche per il talmud
    o la bibbia

    peter

  27. rodolfo
    rodolfo says:

    Il mondo non e´stato creato per i semplici…ergo per le scimmie…
    quelli sono di contorno…
    il mondo e´stato fatto per le domande… per sapersi fare domande, per suscitare curiosita´e domande e dunque per affinare l´intelletto.
    Ti spiego…semplice …semplice…
    Se ti do un comandamento …diciamo “non rubare”…
    rimane cosi e basta….
    e se successivamente ti do´un´altro comandamente “ruba”
    Ti metto in difficolta´…cosa significa….prima non rubare, poi ruba…..mi si vuole prendere in giro?
    E´da…li che si comincia a riflettere e forse a capire perche´non si deve rubare. Spremeti un po´le meningi e cerca di guardare lontano…chissa´che non succeda un miracolo.
    Rodolfo

  28. rodolfo
    rodolfo says:

    xPeter che scrive:-
    “Le tue finte domande sono sempre a senso unico…

    Bene…fattele al contrario….arriverai allo stesso risultato.
    R
    Non capisco quel “finte”…….
    per me sono delle vere domande…senza ma e senza se….
    e se vuoi anche con un “ma” e con un “se””.

  29. Anita
    Anita says:

    x Shalom

    Se lei chiama il #312 inveire contro di lei e’ un ulteriore dimostrazione che lei ha un complesso morboso anti-ebraico ed anti-sionista.

    Io ho solo dimostrata l’intolleranza religiosa che era prevalente e che lei perpetua incessantemente.

    In quanto agli articoli che non leggo, ne potrei riportare altrettanti in inglese pro Israele, la propaganda esiste da ambo le parti.
    ———————-

    L’Israele si sta tutt’ora mobilitando ai confini con l’Egitto e la Siria.

    21:08 02 MAG 2012

    (AGI) Jerusalem – The Israeli government has called up six reserve army battalions under emergency orders to meet growing threat on the Egyptian and Syrian borders. the news was reported by the Times of Israel website adding that the Knesset authorized the army to call up, in case they are needed, another 16 battalions for a total of 22 battalions.

    Queste sono le notizie del giorno, non quelle dei millenni passati e tanto meno passaggi presi da vecchi testamenti a casaccio e da Luogocomune.

    Si metta una cosa in testa:

    AMERICA STANDS WITH ISRAEL!

    Anita

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Come se ci fosse bisogno della Vispa Teresa per sapere che le amministrazioni usaescippa foraggiano (mentre sulle effettive posizioni del popolo US invece, ho qualche fondato dubbio) dissanguandosi, le amministrazioni israeliane di ieri e di oggi.
    La legge del più forte, finchè dura.
    Abbiamo già visto le conseguenze del solito supporto criminale da parte dell’usaescippa a regimi tagliagole, per esempio, nell’America latina.

    Non impareranno mai la lezione.

    C.G.

  31. rodolfo
    rodolfo says:

    (mentre sulle effettive posizioni del popolo US invece….

    Ma le amministrazioni e il governo USA da chi sono votate…
    da un popolo fantasma?

  32. rodolfo
    rodolfo says:

    o e´cosi invece….che gli Ebrei Americani con la loro LOBBY…riescano a influenzare un intero popolo?
    Mistero….
    R

  33. rodolfo
    rodolfo says:

    Per qualche minuto Giulio Andreotti, ricoverato al Gemelli,
    e´stato dato per morto su Wikipedia e su Facebook si e´scatenato
    subito un pandemonio di evviva….ma era solo una bufala….e lui scherza…
    “la mia stanza e´il Nr.17 ma non sono superstizioso””.
    Rodolfo

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    la giudico una signora per bene, al di là delle nostre grosse divergenze, e sarei lieto di cucinarle un risotto alla milanese. Senza burro sarebbe un po’ irregolare ma ci si può provare con l’olio ed aumentando il parmigiano.
    Eecapitarlo nel Rhode Island sarebbe però un po’ complicato … Ma se lei volesse fare una capatina in Lombardia io e Pino faremo di tutto per esaudire i suoi desideri culinari.
    Il risotto che faccio io ha il vino rosso, ma anche questo si può modificare.
    Un cordiale saluto U.
    PS. Ma io sono realmente un bidello, non vorrà mica mettere in dubbio la parole di Popeye? Non è che mi avvolgo nel mistero è che so bene come nel web ci siano un mucchio di mascalzoni e di perversi, alcuni conosciuti anche da lei. Sono diventato prudente, ecco tutto. Non mi va di farmi riempire il PC di schifezze ed ancor meno di avere noie, com’è capitato al buon Faust.

  35. Shalom: per Uroburo
    Shalom: per Uroburo says:

    Certo lei sa che Spinoza venne cacciato dalle merde ottuse della comunita’ ebraica della citta’ con una formula cogliona che lo malediceva per sempre e straparlava del Dio “geloso”. Mi pare che Freud abbia psicanalizzato le basi del cristianesimo. Avrebbe dovuto farlo anche con l’ebraismo.
    Shalom

  36. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Caro Uroburo,

    no, no.
    Il risotto alla milanese si fa con lo zafferano.

    Originalmente ci mettevano anche i bargigli e le creste, io le mettevo da parte.

    So di aver gia’ raccontata questa storiella che mi viene in mente ogni volta che penso o si parla del risotto alla milanese.

    Eravamo in viaggio di nozze e fummo invitati a cena dalla zia Carla, mio marito non era abituato all’andamento della zia.
    La cameriera serviva i piatti dal carrello, mio marito si servi’ con tutto il piatto del risotto….va bene che le porzioni erano minimaliste ma un piatto per 6 persone era un po’ troppo.

    Tanto per cambiare discorso……

    Saluti,
    Anita

  37. sylvi
    sylvi says:

    Ho letto le parti del Talmud postate da Shalom; colpisce che si possano violare i bambini impunemente.
    Ma Anita e Uroburo hanno ragione quando dicono che ” precetti” orali simili si possono leggere nella Bibbia e nel Corano.
    In questi Libri “sacri” si riflette la cultura, meglio la non cultura, dei popoli del tempo, e la necessita di essere sbrigativi nelle regole di convivenza civile.
    -L’uomo all’esclusivo servizio di Dio e quindi al suo annientamento in Lui. Come compenso la Vita Eterna.-

    Molto tempo è passato, molte convinzioni sono radicalmente cambiate da allora, anche se non ovunque e non a sufficienza.
    C’è sufficiente cultura in questo blog per capire “il testo nel contesto”…ancora oggi secondo il Corano si può immolarsi per raggiungere il Paradiso e le vergini.
    Ma nessun ebreo, per quanto integralista, violenterebbe impunemente un bambino!
    Cioè rivolgerebbe la sua violenza contro “altro” che allora non era considerato persona…oggi sì.
    In mezzo c’è stato il Nuovo Testamento, c’è stasto Gesù Cristo che ha portato un messaggio di umanità e amore.
    Ma del Messaggio del Cristo, o se volete di Gesù, qui non si parla.
    Si preferisce rivolgersi ai filosofi che fin troppo facilmente risolvevano il problema con la Natura immanente, con le monadi e quant’altro!
    Rispettabilissimi…da parte mia…ma appunto, non sono il Vangelo!

    Andando all’oggi: gli ebrei israeliani hanno una terra dove abitare, giusto o sbagliato che sia la nascita di questo Stato, è un dato di fatto.
    Non accetto che si approprino di terre oltre i Trattati…però i palestinesi e islamici alleati devono riconoscere l’esistenza di questo Stato, nei confini in cui è nato.
    E’ giusto? non è giusto? Gli esempi ci sono ovunque…
    senza andar lontano…nell’ultima guerra in Europa ci sono stati esodi massicci di popolazioni, l’Istria qui da noi; in Yugoslavia, ventanni fa la Kraina, il Kosovo…ma nessuno strilla all’ingiustizia. Perchè?
    Dirò l’ultima “bestemmia”…data la situazione…Israele fa bene a voler uno Stato ebraico, se non vuol perire.
    Ho più volte citato il Kosovo, culla della cultura serba…gli albanesi kosovari lo hanno strappato alla Serbia “con il pene” come loro proclamavano arrogantemente!
    In Palestina ci devono essere DUE Stati…per molti molti decenni…se si vuole la pace nei territori…altrimenti si gioca a chi fa il più furbo e il più integralista.
    E la guerra continuerà …mettendo anche in pericolo la nostra pace.

    Ps: non ho interessi! Conosco superficialmente alcuni ebrei triestini dei quali non so nemmeno se sono praticanti!

    Sylvi

  38. rodolfo
    rodolfo says:

    “Chi salva una vita …salva il mondo intero”
    E` scritto nel Talmud….che stranezza….forse si parla solo di una vita Ebraica….mah….
    Ma per uno scomunicato….lo Stato d´Israele ha accolto finora con onorificenze 23.226 giusti tra le nazioni …il loro nome …e´nel Giardino dei Giusti … presso il museo di Yad Vashem di Gerusalemme.
    Polonia 6.195–Paesi Bassi5.009–Francia 3.158–Ucraina 2.272
    Belgio 1.537–Lituania 772–Ungheria 743
    Bielorussia 608–Slovacchia 498–Italia 484
    Germania 476–Grecia 306–Russia 164–Serbia 131
    Lettonia 123–Repubblica Ceca 108–Croazia 102–Austria 87
    Moldavia 79–Albania 69–Romania 60–Svizzera 45
    Norvegia 45–Bosnia 40—-Danimarca 22–Bulgaria 19
    Gran Bretagna 14–Armenia 13–Svezia 10
    Repubblica di Macedonia 9–Slovenia 6–Spagna 4
    Estonia 3–Stati Uniti d’America 3–Brasile 2–Cina 2
    Cile 1–Giappone 1–Lituania 1–Lussemburgo 1
    Montenegro 1–Portogallo 1–Turchia 1–Vietnam 1–Georgia 1
    Per un totale di 23.226

  39. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    In riguardo di Nico, ne sa qualche cosa?

    La sua salute era precaria e non credo che il soggiorno nella DM gli abbia giovato.

    Io gli scrissi due righe a due indirizzi ma non ha risposto.

    Se lei e’ in comunicazione, mi faccia la cortesia di passargli un saluto a nome mio.

    Anita

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    313 rodolfo { 03.05.12 alle 7:02 } … affermazioni per cui … solo chi abbraccia la religione Islamica va in paradiso … mai un Ebreo o anche un Cattolico ha mai sostenuto una cosa del genere… Ratapunto.
    Lei e´in grado di provare l´opposto? Se si va´bene, se no chiuda il becco. Rastrapunto.
    ——————————————
    Ma che stupidaggini sta mai dicendo?
    Io non conosco l’ebraismo ma il cattolicesimo sì: la tesi che SOLO i cristiani saranno salvati è SEMPRE stata la regola normale della religione cattolica.
    Uroburo

  41. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Guarda Sylvi che quello Stato è nato attraverso bombe, omicidi mirati, quindi terrorismo, a danno di chi già c’era.
    Soprassedere su questo significa complicità.
    Senza se e senza ma.
    Il resuscitato può menarsela come cappio vuole, oppure farsi seghe mentali a tutto spiano, la realtà è e rimane quella.

    C.G.

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