Leon Panetta: “C’è una “forte probabilità” che Israele attaccherà l’Iran tra aprile e giugno”. Per scaldare gli animi c’è chi batte cinicamente la grancassa “antisemita” di Tolone
Barack Obama dice che nessuna decisione da parte israeliana è stata ancora presa, ma il suo segretario alla Difesa Leon Panetta ha fatto sapere c’è una “forte probabilità” che Israele attaccherà l’Iran tra aprile e giugno. Come se non bastasse, funzionari americani, rimasti però senza nome, hanno dichiarato di recente al giornale inglese Guardian di ritenere che all’amministrazione USA non rimanga “altra alternativa” che attaccare l’Iran oppure lasciare che lo faccia Israele entro la fine dell’anno. Come si vede, la situazione appare drammatica, arrivata davvero al punto di svolta. C’è però da dire che la previsione fatta dal capo della Cia la scorsa estate di un attacco “a settembre” si è per fortuna rivelata sbagliata. Forse però le “previsioni” in questione vengono rese pubbliche proprio per scoprire le carte del gioco israeliano e bruciarlo. Ma potrebbe invece trattarsi di una guerra dei nervi contro l’Iran.
Vedremo come andrà a finire. Vedremo se lo psicodramma anti iraniano resterà un fiume di parole, che ormai scorre con violenza crescente da troppi anni, e un fantasma israeliano oppure se si trasformerà nel primo passo verso quella che potrebbe diventare una catastrofe anche per l’Europa.
Intanto vorrei far notare un paio di cose riguardo la tragedia di Tolone, e come è stata trattata, confrontandola a un altro paio di tragedie razziste successe negli Usa e a come queste sono state (non) trattate. Un due pesi e due misure di gravità inaudita, ma – purtroppo – certo non nuova.
In Florida, negli Stati Uniti un volontario dei vigilantes, una specie di “guardia padana” armata, nel corso di una ronda ha ucciso a freddo il 17enne Martin Trayvon, un ragazzo nero. L’assassino si chiama George Zimmerman, cognome di evidente origine tedesca e secondo alcuni anche ebreo, mentre a quanto pare si tratta di un cattolico. C’è forse qualche mascalzone pronto a sostenere che gli ebrei o gli oriundi tedeschi o i cattolici odiano tutti a morte i neri? Certo che no? Eppure per Mohamed Merah, il pluriassassino di Tolone, la mascalzonaggine si è invece sprecata, accettata da tutti. “I musulmani odiano gli ebrei ed è ora che l’Europa si svegli!” è stato il grido Fiamma-nte dei soliti ipersionisti fanatici duri e puri che spingono a una guerra di vaste proporzioni a cominciare dall’Iran. Da notare che Zimmerman non è stato neppure tratto in arresto! Per evitarsi le manete è bastato si inventasse d’essersi “sentito minacciato”. Questa è l’ennesima conferma che nonostante sia diventato presidente un oriundo africano come Obama gli Usa sono ancora razzisti i qualche pezzo di dna e delle viscere. Non si spiegherebbero altrimenti le frequanti uccisioni di neri da parte della polizia negli Usa e le sadiche stragi di civili compiute da militari scellerati, ma SEMPRE di razza bianca, in Vietnam, Iraq, Afganistan…
Nessuna fanfara neppure per la musulmana Shaima Alawadi, 32enne madre di 5 figli massacrata senza pietà a El Cajon, vicino S. Diego, sempre egli Usa, nessuna fanfara. Eppure oltre a far parte della locale comunità irachena, Shaima era stata minacciata con un biglietto eguale a quello trovato vicino al suo cadavere: “Vattene via, sei una terrorista”. C’è qualche mascalzone che se la sente di dire che gli statunitensi odiano in blocco gli iracheni, compresi quelli che vivono pacificamente negli Usa?
Tutto ciò premesso, nella conclusione della tragedia di Tolone a voler speculare e fare dietrologia come fanno i fanatici dell’odio anti palestinese, anti arabo e anti islamico, ci sarebbe da sbizzarrirsi. Ho letto tra l’altro che sul suo passaporto aveva timbri di Israele e Siria, cosa decisamente impossibile: in Siria non ti fanno entrare se hai timbri di ingresso in Israele e viceversa in Israele non ti fanno entrare se li hai siriani. Cosa dedurne? Non lo so. Anche perché potrebbe essere una notizia di stampa non vera, come spesso capita. Stiamo invece ai fatti certi, alla serie di cose davvero strane o comunque suggestive.
1) Leggo che tra le armi di quel pazzo furioso di Mohamed Merah c’era anche un mitra Uzi. Che se non sbaglio è un mitra isreliano, non iraniano.. Certo, procurarsi un mitra made in Usa, in Italy, in China o in Israele può farlo chiunque, non necessariamente al soldo di quei Paesi. Sento però già le urla che si sarebbero levate al cielo se gli avessero trovato un mitra di fabbricazione iraniana!!! Invece per l’Uzi israeliano silenzio generale, no problem: tutti gentlemen, low profile, understatement. Mah.
2) – L’autore delle due stragi, di parà e bambini francesi, è stato ucciso guarda caso con un colpo in testa. Il caso vuole che si tratti del classico “colpo di grazia”, sparato sempre quando si vuole essere sicuri che la persona colpita non sopravviva. Non a caso la procedura israeliana per verificare se un “terrorista” ferito in uno scontro a fuoco fosse morto era proprio sparargli un colpo in testa – cioè ammazzarlo!!! – come rivelò Alberto Stabile in un suo articolo a pagina 14 di Repubblica dell’11 febbraio 1995. In Israele scoppiò uno scandalo solo quando i soliti militari zelanti e ottusi misero in pratica la procedura nei confronti di almeno due commilitoni israeliani feriti, accoppandoli. Come è noto, il diavolo fa le pentole, ma non sempre anche i coperchi….
3) – Più che teste di cuoio sono state teste di cazzo. Dato in particolare che l’appartamento dove s’era rifugiato quel tizio era appena un pian terreno o poco più, bastava bloccare con sacchi di sabbia tutte le uscite, porte, balconi, finestre, e prenderlo per fame. Tutt’al’più si sarebbe suicidato. Affari suoi. Ma senza poter sparare ad altri se non a se stesso.
4) – Solo degli incapaci entrano in un appartamento come quello e vanno avanti con le telecamerine, col rischio anzi con la certezza di sparatorie, come è avvenuto, anziché usare gas lacrimogeni, gas asfissianti, gas esilaranti, gas soporiferi, gas nauseanti, gas urticanti, gas emetici, gas paralizzanti, ecc., per essere matematicamente sicuri di poter catturare il ricercato senza nessun problema, magari bell’addomentato come un pupo o comunque incosciente. La tecnica scelta è troppo da peracottari per pensare non sia stata scelta con un fine ben preciso.
5) . Alla frase “ho vendicato i bambini palestinesi”, posto che sia stata davvero detta da Merah, si è voluto dare immediatamente un significato “antisemita” oltre che anti israeliano. E’ invece più che possibile che Merah, ammesso – ripeto – che quella frase l’abbia davvero detta, si riferisse alle responsabilità della Francia in quanto complice di Israele e della sua feroce politica antipalestinese più di tutti gli altri Stati occidentali, Usa esclusi. E’ infatti la Francia che ha più di tutti aiutato Israele a dotarsi degli impianti atomici che hanno permesso la produzione delle decine o centinaia di ordigni nucleari che hanno reso Israele e la sua politica contro i palestinesi intoccabili. Come si fa quindi a escludere che il pazzo furioso di Tolone volesse “vendicare i bambini palestinesi” colpendo dei bambini francesi, solo casualmente ebrei? Fermo restando il fatto che col quel massacro non ha vendicato un bel nulla: ha solo ucciso dei bambini, allungando tragicamente la lista di quelli uccisi dalle bombe e dalle armi in Palestina e in Israele.
Sarkozy aveva ordinato “lo voglio vivo”? Queste le parole pronunciate ad alta voce e a petto in fuori a uso e consumo dei mass media. E quelle magari sussurrate a bassa voce ai capi militari e dei servizi? De Gaulle si usa dire che ha fatto eliminare più di un brutto tipo, malavitosi compresi, ma senza mai dare ordinae di uccidere: lui si limitata a dire soavemente ai capi dei servizi segreti: “Parbleau! Se quel Tizio non ci fosse sarebbe meglio pour la France”.
Intelligenti, pauca. Non a caso i “servizi” si chiamano anche “Intelligence”.
Oltre a queste mie osservazioni c’è un sorprendente articolo del sito de Il Foglio. Sorprendente per il contenuto e per il fatto che sia di un giornale di destra come Il Foglio: http://www.ilfoglio.it/soloqui/12779
L’articolo è bene riportarlo per intero:
MOHAMED MERAH, UN’OPERAZIONE D’INTELLIGENCE FINITA MALE
Data: Venerdì, 23 marzo @ 18:10:00 CDT
Argomento: Informazione
DI DANIELE RAINERI
ilfoglio.it
I soldi, i viaggi, i contatti con i servizi segreti. La versione del “lupo solitario che si radicalizza da sé” non regge. Mohammed Merah lo stragista francese di al Qaida è un’operazione d’intelligence finita male
Il giovane francese di al Qaida che uccide soldati ed ebrei nella zona di Tolosa è un’operazione dei servizi segreti francesi finita male. Mohammed Merah era un agente al servizio di entrambe le parti, un individuo diviso a metà: una quota in mano all’organizzazione terrorista e una quota in mano ai servizi di sicurezza del governo. Fino a quando nel suo foro interiore la metà in mano all’estremismo, quel partito jihadista che teneva nascosto dentro l’anima, ha prevalso, fino alle stragi e alla morte in casa dopo trenta ore di assedio per mano della polizia.
La storia ricorda quella dell’informatore arruolato dai servizi giordani e da questi passato all’intelligence americana che, con il pretesto di voler confidare informazioni sulla posizione dei leader di al Qaida, nel dicembre 2009 fu ricevuto in una base della Cia e si fece saltare in aria uccidendo 7 agenti.
Secondo fonti d’intelligence che hanno parlato con il Foglio, mercoledì, durante l’assedio al numero 17 di Rue du Sergeant Vigné, il suo “handler”, ovvero l’agente dei servizi che aveva il compito di tenere i contatti con lui e di seguirlo nella sua “carriera” all’interno della rete islamista (Merah era membro di un gruppo estremista sciolto d’autorità il mese scorso) è entrato senza problemi nell’appartamento a negoziare una resa che non creasse troppi imbarazzi all’organizzazione che lo gestiva. Una conferma indiretta: secondo la rivista francese Le Point, uno dei prossimi obbiettivi sulla lista di Merah era “un funzionario dei servizi segreti di origine islamica”. Le Point non dà il nome e non spiega perché un giovane spiantato della periferia di Tolosa conoscesse un funzionario d’intelligence e anche la sua professione religiosa. Merah intendeva uccidere il suo contatto con i servizi. C’è anche il sospetto che in un primo momento, dopo i due attacchi consecutivi per strada ai soldati, Merah fosse stato escluso dalla lista dei potenziali terroristi perché considerato “uno dei nostri”.
Anzi: il suo handler gli avrebbe chiesto informazioni sulle uccisioni e sui possibili responsabili, invece che inserirlo tra i nomi da controllare e sorvegliare da vicino – come sarebbe dovuto accadere considerati i suoi precedenti, come i viaggi in zone di guerra. Il Monde scrive che “permangono dubbi sulla capacità di autofinanziamento di Merah, che da solo si sarebbe pagato armi, affitti di case, viaggi in Asia. Dubbi manifestati anche dal procuratore di Parigi, che ha detto: ‘Il livello di reddito era da Rsa’” (Revenu de Solidarité Active, è il sussidio pubblico di povertà). Scrive ancora il Monde: “Ulteriori indagini sembrano necessarie per capire chi lo aiutava, ma per ora si fermano a una zona grigia”.
Più che le note riservate sui suoi rapporti con i servizi, più che la pista dei soldi, è la storia dei suoi viaggi che travolge la versione finora sostenuta dalla polizia francese, quella di un lupo solitario che all’improvviso decide di abbandonarsi a una catena di uccisioni con finale non aperto. Il procuratore di Parigi, Francois Molins, ha parlato di “auto radicalizzazione di un salafita dal profilo atipico”. In realtà la lista dei timbri sul suo passaporto racconta un percorso strutturato verso il jihad. Il 22 novembre 2010 la polizia afghana lo ferma a Kandahar, la città dell’Afghanistan dove la presenza dei talebani è più forte. Consegnato ai francesi del contingente Nato, è rispedito in Francia. Nel mezzo passa brevemente per le mani degli americani ed è un ufficiale americano che ora dice al Monde: “E’ stato in Israele, in Siria, in Iraq e in Giordania”. Prima dell’arresto, va al consolato indiano di Kandahar e chiede un visto per l’India. Aggiunge una fonte militare francese: è stato anche due volte in Iran (la Dcri, i servizi che si occupano di controspionaggio e lotta al terrorismo, nega). Nel 2010 va in Pakistan per sposarsi, ma è espulso. L’anno seguente torna nel paese ed entra clandestinamente nelle due agenzie tribali che fanno da casa al jihad: il sud e il nord Waziristan. Altri legami. I fratelli Merah sono vicini a un gruppo di estremisti arrestato nel 2007 e condannato nel 2009 per terrorismo a Tolosa.
Come lui possa essere presentato come un francese normale e scollegato che vivacchia alla periferia di Tolosa è un mistero. Anche le armi trovate nell’appartamento, un fucile d’assalto e un mitra, farebbero parte del suo “pacchetto di libertà relative” in cambio di informazioni dall’interno della rete estremista.
x cc,
Qualche tempo fa, ho seguito una trasmissione, e non solo una, di
Milena Gabanelli sui derivati.
Due le cose: – la Gabanelli è un’imbecille…
– la sottoscritta è un’imbecille che non capisce …
Giuliano Amato è una cariatide che farebbe bene a scomparire…invischiato com’è in tutte le porcherie italiche.
La Gabanelli è una persona capace che sa quel che dice!
Il mio Grand Hotel di Regime è la vita vissuta ogni giorno…i travasi di bile di ogni giorno…sì hai ragione…ma per sentirsi Don Chisciotte che battaglia contro i mulini a vento.
Anche per pagare la pensione a te!!!
Ti dirò schiettamente, che è una vita di merda…quella che facciamo da un po’…
ti mollerei con le banche …per non licenziare LAVORATORI!!!
Ho qualche mosca al naso…con i tuoi Littorio…maestre di regime e mezzi di informazione della serva!!!
Sylvi
x peter
Si dice” più migliore”….
Comunque tu,che oscilli tra giardinaggio e labour,quando trombi ?
Noi nel frattempo troviamo pure il tempo di fare quello.
Toh, ma guarda un pò..!
cc
Caro Pino,
farò un figurone “personale”,infatti , da quando ti conosco e ho letto i tuoi libri, ho parlato con diverse persone proponendo la tua Tesi, contro i vari Grand Hotel..mi guardavano perplessi, come se mi fossi bevuto il cervello..certo che se fosse confermato..allora..eh,eh,eh..,ma guarda che,come ben sai,la GNIENTE, ha la memoria più corta del pisello di una formica..e beve ,beve,beve, beve…
E una storia vecchia e quando si trova con una bomba che gli cade sul cervello, nemmeno se ne accorge, perché quella gli sfonda il Kulo, e loro se la prendono con l’eccesso di pepe !
cc
X cc
si’ …al tempo delle calende greche…
Peter
ti basterebbe seguire le pacate osservazioni di Giuliano Amato in TV…CC
Caro cc,
io ho seguito “le pacate osservazioni” di Amato dalla Gruber, a proposito della sua pensione megagalattica!
( mi pare sui 40000 euro al mese!)
Ricordo che quando la Gruber gli chiese se fosse disposto a diminuirsi la pensione…la guardò come se fosse un’oloturia e le rispose:
-non capisco la domanda!-
Altro che oloturia …sto pezzo di…al quale io dovrei prestar attenzione per capire l’economia…
Sarà stato sicuramente furbo per sè…ma che abbia l’ammirazione di sinistri marxisti che si ammantano di parole auliche come UGUAGLIANZA- SOLIDARIETA’ e balle dicendo…beh la sx ha quello che si merita!
Dovrebbe morire di fame per mantenere simili figuri!
Sylvi
Il tasso di povertà in Europa ha i seguenti numeri:
Italia 14.9%, Germania 15, Francia 13, Svizzera 8.
Ma dove vanno a finire le magnifiche sorti e progressive del kapitalismo?
Mi piacerebbe sapere quant’è in Useggetta, la Mecca del Kapitalismo mondiale. U.
Cara Silvy,
so che dovrei rispondere al messaggio che mi ha mandato tempo fa ma non ho mai tempo.
Rispondo ora al suo sylvi { 02.04.12 alle 20:34 } n. 105.
Premetto che il dottor sottile, consigliori del Grassi, è un personaggio che trovo odioso. Nella migliore delle ipotesi era il complice di un delinquente abituale …
Tuttavia nè il socialismo nè il marxismo hanno mai detto che si debba dividere il pane e chi non ne ha; quello è invece sempre stato un comandamento cristiano cattolico, ovviamente MAI messo in pratica soprattutto dalla Chiesa Romana.
Il marxismo prona la collettivizzazione delle realtà produttive, in particolar modo di quelle strategiche o comunque importanti per un paese.
Come tutti i seguaci della destra lei chiede al marxismo quello che è invece sempre stato solo ed esclusivamente roba vostra.
Troppo comodo …
Un cordiale saluto U.
PER PINO
Caro Pino,
il poverino è ritornato ad essere famelico e mi ha mangiato un messaggio per la Silvy.
Un saluto U.
cara Anita,
da tre giorni ho in casa , anche la notte, figlio e nipote.
Con Richi su e giù per lo scivolo del garage con il suo camietto e piegata in due.
Una sfacchinata!
Mia nuora è uscita dall’Ospedale e tutto è rientrato nella norma…o quasi!
Grazie per gli auguri al piccolo Tommi che ha sicuramente, per parere unanime, la mia bocca. Il resto vedremo
Richi stamattina mi disse:
– andiamo in Ospedale a prendere la mamma …e anche quell’altro che non mi ricordo come si chiama!
– va là che te lo ricordi benissimo!- rispondo.
– Ma sììì…Tommi- e ha cambiato discorso.
E’ attaccatissimo al papà, speriamo che questo aiuti!
Con questo tempo che va su e giù …sono raffreddata, e anche stanchissima.
Un abbraccio
Sylvi
Ancora stiamo qua a discutere se è il caso o no di sfiduciare il governo Monti, compagni del PD?
Sì vi chiamo compagni, non perché io sia mai stato vostro compagno di partito, per appellarmi a voi tutti.
Cerchiamo tutti insieme di ricordare il passato.
Cari compagni “di base” del PD, andiamo subito alle urne !
Come può un comunista – perché se anche oggi lo neghi, quasi fossi stato un piccolo balilla e dovessi far scordare un passato scomodo sei cresciuto fra le file del partito – appoggiare il governo Monti, che promuove tutti gli interessi più retrivi della destra capitalista.
E’ un governo platealmente di destra, conflittuale con gli interessi delle classi operaie. Quanto ci vuole per capire che questo governo non fa nessuno sconto a nessuno del popolo. Perché dovrei votare PD al prossimo giro?
Perché avete fatto cadere Berlusconi? Per mettere un ” fac simile” ?
Perché rappresentate gli interessi del popolo? Non è vero che li rappresentate visto che siete capaci di approvare tagli inaccettabili su sanità e pensioni e poi siete favorevoli allo spreco di denaro per la TAV inutile e malvista dal popolo.
Io vi dovrei votare perché voi non siete più un partito legato ai vecchi schemi dell’operaismo ma…a questo punto non lo so qual’è il vostro collante, l’ideologia è un po’ confusa, siete un partito che naviga a vista.
Per il momento preferite non vedere le vessazioni di un governo che sarebbe dovuto essere tecnico, ma invece è esageratamente politico, un governo che mette in discussione l’articolo 18, un governo che all’inizio della discussione predicava ” prendere o lasciare”. Questo è il governo dei padroni fascisti camuffati da liberal.
Doveva essere un governo di transizione, dicevano alcuni. Un governo che ci traghetta fuori dalla crisi, dicevano altri. Ma spesso i governi di transizione sono un po’ come i papi di transizione, li si elegge perché non ci si è messi d’accordo sul candidato giusto. Ma il papa di transizione deve morire dopo la decisione del prossimo papa, per questo li si elegge vecchissimi o malaticci. Poi si dimostrano più forti e longevi di quello che si sarebbe sospettato.
Allora uccidiamolo subito questo governo. Sarebbe una normale prassi per un partito che si dimostra progressista e vicino ai bisogni dei precari alle necessità del popolo. Accettare l’inaccettabile è una politica miope e di corto respiro, perché guarda ai prossimi 5 – 10 anni al massimo.
Tu compagno di base del PD che mi leggi, tu che sei nato nella Casa del Popolo del tuo paese, che mille volte hai visto la bandiera rossa con le frange d’oro ormai impolverata, con sotto appesa la medaglia della Resistenza. C’è perché, compagno di base del PD, un tempo i tuoi antenati pensarono per un breve momento che per loro, e i loro figli e poi per i figli dei loro figli, ci sarebbe stato un mondo giusto, un mondo migliore.
Non perfetto ma più giusto e migliore.
Invece adesso ti dovresti accorgere che tu a tuo figlio stai lasciando il mondo peggiore degli ultimi cento anni.
Per tanti motivi, forse il primo è che neanche tu hai più voglia di lottare.
Scuoti la tua testa bianca e torna a ricordare quando tutto era diverso, quando sembrava vitale difendere il diritto a non essere licenziato così, senza un vero motivo.
Sembrava vitale anche avere un contratto di lavoro nazionale, almeno sotto un certo livello il tuo salario non poteva scendere.
Non erano questi, fra gli altri, i motivi per cui ti eri ciò che eri, e su certe cose, pensavi, non si potevano fare sconti a nessuno?
Se il tuo partito continua così avvelena anche te, digli di smettere…come diceva una pubblicità-progresso contro il fumo.
Mi rivolgo a te PierLuigi, cerca d’avere un sussulto d’orgoglio e lascia al loro destino quella banda bassotti.
L’ ingegnere comunista.
Sarà stato sicuramente furbo per sè…ma che abbia l’ammirazione di sinistri marxisti che si ammantano di parole auliche come UGUAGLIANZA- SOLIDARIETA’ e balle dicendo…beh la sx ha quello che si merita!
Cara Sylvi,
personalmente credo che se uno dice delle cose esatte sulla natura della “crisi”,le sue origini ect,ect.bisogna entrare nel merito dell’oggetto del discorso (sai la regola delle elementari..soggetto , oggetto ect,ect)
Chiaramente Tu, divaghi sul dott Sottile, e sulla sua natura..ect, si presume sia Maschio, per esempio, non so se coltiva Petunie,,ect..
Che il Dottore abbia delle pecche non discuto..per esempio dopo una analisi attenta e pacata, si è solo dimenticato di dire che “questa crisi” è figlia delle contraddizioni ineliminabili del Kapital…ovvero traduco per i coltivatori di Petunie : ce ne saranno altre e sempre più gravi ..diciamo un “crescendo rossiniano”, con finale di Tamburi..!!Capì ?
E’ gia successo, una bella Guerra Globale ..che naturalmente non toccherà la Friula felice ..per carità, cosicchè le Petunie saranno salve .
cc
Per chi volesse firmare una petizione per Mordechai Vanunu libero:
http://www.causes.com/causes/523841-free-mordechai-vanunu/welcome
x Sylvi
Cara Sylvi,
so benissimo cosa cosa stai attraversando, ci sono passata.
Quando nacque Alan Robert II, la sorellina aveva meno di tre’ anni, una bambina molto difficoltosa tanto che la nonna materna non la voleva per piu’ di un ora…e solo in emergenza.
Io ci ero abituata, ma proprio in quei giorni gli sali’ la febbre alle stelle, un infezione auricolare.
Avevo il permesso scritto e notarizzato da mia nuora in caso di cure mediche, etc…
La portai da una specialista….gridi e urla come se la stessero scannando…e poi…al laboratorio per l’analisi del sangue.
La mamma fu in ospedale per due settimane, aveva la toximia e la pressione molto alta.
Fini’ che padre e figlia furono con me per oltre un mese, ero anche la ragioniera della “gas station” di mio figlio..ore di contabilita’ ogni sera. (allora non c’erano computers) tutto a mano, comprese le carte da credito.
La mia salvezza era che mio marito non era mai in casa….
Ma sai, allora ero ancora giovane e piena di energia.
Il tuo Richi e’ un tesoro, ho rivisto il breve filmato:
“Il falegname”, mi rallegra solo a guardarlo.
Vedrai che sara’ il guardiano piu’ attento al piccolo Tommi.
Prenditi cura ed ancora tanti auguri.
Ti abbraccio,
Anita
Preeclampsia o toxemia….
x Uroburo
Il tasso di poverta’ negli US e’ misurato secondo il reddito annuale.
Circa $24’000 per un nucleo famigliare di 4, e’ considerato poverta’ e subentrano gli aiuti federali e statali.
Esenti da tasse.
Tutto e’ relativo.
Anita
sylvi { 28.03.12 alle 17:24 } Quante volte i Sindacati hanno rafforzato il Padronato perchè troppo ideologizzati, confusi, divisi e senza saper bene quale battaglia dovevano combattere???
lavoratori che con il sostegno dei Sindacati hanno preteso solo diritti, dimenticando non solo i doveri
è la testa dei cittadini che deve cambiare. Con le buone o le cattive!
——————————————-
Cara Silvy,
anche se non ne faccio un tema generale, come lei, sono anch’io del parere che il Sindacato abbia troppo spesso appoggiato dipendenti che non facevano la loro parte. Lo trovo un grave errore, soprattutto in prospettiva. Tuttavia bisogna anche dire che le condotte corporative sono sempre state più frequenti nella UIL (che vive per quello) o nella CISL che nella CGIL.
In generale l’Italia è sempre stato un paese fortemente ideologizzato, e molto più nella destra che a sinistra; basti pensare a come il Banana ha vinto per ben 17 anni (tra parentesi, il povero Buce è durato 20 ed era sicuramente meno dilettantesco del nostro: il decadimento in Ittaglia procede per cicli alquanto lunghi).
Il nostro è un paese fortemente arretrato, almeno sul piano del viver civile, e per quanto la sinistra ne sia la parte più evoluta e migliore è comunque figlia del tempo e del luogo. D’altra parte non si capisce bene in qual modo il sindacato potrebbe avere le idee più chiare del padronato o dei banchieri. La lucidità, a parte quella di vivere sulle spalle degli altri, è merce rara oggigiorno.
Siamo naturalmente d’accordo che troppo spesso, almeno secondo i miei gusti e desideri, sono stati enfatizzati i diritti mettendo in secondo piano i doveri. Ma questa, che lei attribuisce alla responsabbbbeletà della sinistra è dei sindacati è invece un’evoluzione che riguarda il mondo intero ed in particolare l’Occidente. Dappertutto i genitori vogliono essere gli amici dei loro figli e dappertutto i ragazzi sono abituati a far solo quel che piace a loro. Siamo ormai dovunque una “società senza padre”.
Potrei essere d’accordo con lei che la cosa importante è che cambi la testa dei cittadini. Solo che cambiarla con le cattive è sempre stata la costante della storia d’Ittaglia (cosa crede che siano stati i fatti di Genova?), con i risultati che vediamo. Ad esempio 17 anni sotto ad un cialtrone, per altro tutto e solo vostro, capace solo di raccontar barzellette. E per di più poco spiritose.
Se c’è una cosa che la storia di questo paese ha abbondantemente dimostrato è che i metodi autoritari non risolvono alcun problema ed anzi li peggiorano tutti. La destra storica, il fascismo ed il binomio Grassi-Banana l’hanno dimostrato senza ombra di dubbio.
Per quanto lunga sia la strada, la democrazia è l’unico sistema che potrebbe funzionare in cotesto paese: democrazia e responsabilità.
Un saluto U.
Per Anita
Sì ma quanti sono? U.
RICEVO DA UROBURO E PUBBLICO UN COMMENTO BLOCCATO CHISSA’ PERCHE’ DALL’ANTISPAM, DEL QUALE URO MI AVEVA GIA’ CHIESTO LO SBLOCCO, CHE IO PERO’ MI SONO DIMENTICATO DI FARE. L’HO FATTO OR ORA, MA PERCHE’ IL COMMENTO SIA LEGGIBILE LO POSTO ORA ANCH’IO. MI SCUSO PER IL RITARDO.
Cara Silvy,
so che dovrei rispondere al messaggio che mi ha mandato tempo fa ma non ho mai tempo.
Rispondo ora al suo sylvi { 02.04.12 alle 20:34 } n. 105.
Premetto che il dottor sottile, consigliori del Grassi, è un personaggio che trovo odioso. Nella migliore delle ipotesi era il complice di un delinquente abituale …
Tuttavia nè il socialismo nè il marxismo hanno mai detto che si debba dividere il pane e chi non ne ha; quello è invece sempre stato un comandamento cristiano cattolico, ovviamente MAI messo in pratica soprattutto dalla Chiesa Romana.
Il marxismo prona la collettivizzazione delle realtà produttive, in particolar modo di quelle strategiche o comunque importanti per un paese.
Come tutti i seguaci della destra lei chiede al marxismo quello che è invece sempre stato solo ed esclusivamente roba vostra.
Troppo comodo …
Un cordiale saluto U.
caro Uroburo,
tanto per chiarire : ” con le buone o le cattive” intendevo che i FATTI della vita ci avrebbero indotto, anzi ci indurranno, e già lo fanno, a cambiare testa.
Non si può scioperare sempre davanti ai FATTI, e se si vuol fare la Rivoluzione, come spesso si accenna in questo blog, …intanto bisogna trovare chi vuol fare la Rivoluzione con Noi…e in Europa sarà complicato, anche per i motivi che diceva lei…
queste generazioni non sono abituate al sacrificio, e fare le guerre e le rivoluzioni presuppongono immani sacrifici!
Che nessun giovane si sognerebbe di fare.
Nè nessuna madre permetterebbe!
Inoltre non avremmo neppure i soldi per farlo.
Mi stupisco un po’ sempre…sui giornali, sui blog, …ovunque si discute di economia come se fossimo soli nel deserto; non si parla mai del contesto europeo e globalizzato.
Provinciali al massimo.
Siamo quello che dice lei…e ci crediamo l’ombelico del mondo!!!
I Sindacati, dalla fine della GM hanno messo al centro del sistema non il LAVORO, come dice la Carta, ma l’operaio, il salariato; non avevano e non hanno capito che …o non gli faceva comodo capire…che si stava andando prima verso un sistema sociale ed economico molto complessodove TUTTE le FORZE attive devono interagire nell’ambito di reti a maglie larghe che diventano via via più fitte a seconda delle esigenze.
Esempio…io intuisco che lei parte da una visione storica a maglie larghe che volendo può infittire a seconda di suoi interessi…io invece faccio l’opposto,( non ho mai preteso di essere una politica!), ma posso, come in un puzzle, ricostruire l’insieme.
I politici e i sindacalisti dovrebbero essere in grado di fare bene entrambe le cose! Non è quasi mai avvenuto!!!
Infine in questo piccolo blog, le due donne che scrivono regolarmente mettono sul piatto la loro esperienza di vita, le loro soluzioni pratiche che badano al sodo…i maschietti invece …molto spesso…badano al…sogno!
Buonanotte
Sylvi
x TUTTI
E’ IN RETE IL NUOVO ARGOMENTO.
BUONA LETTURA.
pino nicotri