E’ TUTTO PRONTO GIA’ DAL 2006: “BOMBE NUCLEARI SFONDA-BUNKER CONTRO L’IRAN: SIAMO IN PREDA ALLA FOLLIA”

Poiché il pericolo è reale, visto anche che in Israele la maggioranza della popolazione e il capo del governo vogliono  caparbiamente l’attacco all’Iran e in troppi se lo aspettano di giorno in giorno,  l’unico modo di continuare a scongiurarlo è mostrarne il vero volto e le conseguenze. Reputo perciò utile dedicargli ancora una “puntata”. L’articolo che segue, di Stephen Osborn, dimostra che per un attacco a base anche di bombe atomiche contro l’Iran tutto è pronto fin dal 2006, cioè da ben sei anni.  Se l’attacco non è stato ancora sferrato è anche grazie a chi non smette di parlarne.

BOMBE NUCLEARI SFONDA-BUNKER CONTRO L’IRAN: SIAMO IN PREDA ALLA FOLLIA

DI SPEPHEN M. OSBORN

Le ultime notizie che ho ricevuto dai sostenitori di Bush riferiscono che il presidente ha chiesto e ottenuto il permesso di utilizzare le bombe nucleari sfonda-bunker (bunker buster) in Iran per un attacco preventivo. Da esperto di attività nucleari (Operazione Redwing, Bikini, 1956), posso affermare che si tratta di follia allo stato puro. Sfonda-bunker è, infatti, un nome simpatico per un orrore nucleare. Le esplosioni aeree, producendo un effetto incredibilmente distruttivo attraverso il calore, l’urto e l’enorme emissione iniziale di radiazioni, sono già abbastanza devastanti. La ricaduta radioattiva prodotta da un’esplosione aerea si manifesta in tutto il mondo. Un’esplosione in superficie o nel sottosuolo è ancora più micidiale e duratura.
L’esplosione seguita all’operazione Castle-Bravo a Bikini, nel 1954, sprigionò una potenza di quindici megaton. Provocò nell’atollo un cratere largo oltre un chilometro e mezzo e profondo più di dodici metri, cancellando completamente l’isola e volatilizzando quasi quattro miliardi di metri cubici di corallo, rocce e acqua, che lanciò nella stratosfera sotto forma di una grande nuvola radioattiva.

La ricaduta radioattiva sugli atolli limitrofi fu devastante per le popolazioni e per l’intero ecosistema. Tutto quel materiale diviene estremamente radioattivo e, appena si raffredda, si condensa ricadendo in una pioggia di cenere, una vera e propria “neve” radioattiva capace di contaminare qualsiasi cosa tocchi. Gli effetti vengono percepiti in tutto il mondo.

Lanciare le bombe sfonda-bunker di Bush contro l’Iran, come del resto contro qualsiasi altro paese, polverizzerà centinaia di migliaia di tonnellate di terra, acqua, rocce, mandando questo cocktail radioattivo, grazie all’azione del vento, a uccidere e ammalare intere popolazioni. I primi a essere colpiti moriranno presto, questione di ore, forse di giorni. Per quelli, invece, che abitano più lontano, ci vorrà un po’ più di tempo. L’incidenza globale di tumori e malattie risorgerà sensibilmente. I territori limitrofi rimarranno contaminati e inutilizzabili per generazioni. Se ci fossero rifugi profondi, è stato ipotizzato dai progettatori, le bombe sfonda-bunker non penetrerebbero abbastanza in profondità da poterli colpire. Immagino che inizierebbe la teoria di attacco di lanciare una bomba dopo l’altra sempre nello stesso buco. Immaginatevi l’intensità del disastro radioattivo perpetrato nell’area colpita.

Di quelli che assistirono ai test nucleari, non siamo rimasti in molti. Tuttavia, esiste un numero di gruppi che monitorano gli effetti attraverso i tumori, le malformazioni congenite, sia fisiche che psichiche, e la contaminazione dell’ambiente. Ancora oggi risentiamo dei risultati di quei test. Ho scambiato e-mail con abitanti delle aree limitrofe e con i loro figli che, a loro volta, hanno avuto bambini con malformazioni congenite e che non hanno alcun precedente nella storia delle loro famiglie; persone che soffrono dei tumori tipici causati dall’esposizione alle radiazioni nucleari.

Adesso ci troviamo faccia a faccia con lo spettro dell’Uranio Impoverito (UI), le cui tracce iniziano a comparire nei filtri atmosferici intorno al pianeta. L’Uranio Impoverito è un sottoprodotto dell’industria nucleare. È un materiale estremamente denso con un basso livello di radioattività. La vita media dell’UI è di 4,5 miliardi di anni. Le persone che si trovano a lavorare a contatto con l’UI devono indossare un equipaggiamento a protezione totale e delle maschere apposite per poter respirare. L’UI utilizzato per le munizioni è estremamente pesante e denso. È in grado di penetrare una corazza come fosse carta velina, polverizzando e bruciando, lasciando polvere e particelle simili a piccoli frammenti, che possono essere ingeriti o inalati. L’UI non è esattamente quello che comunemente si pensa di un materiale radioattivo. Esso emette solamente radiazioni alfa e beta. Basta un solo pezzetto di carta per fermarlo. Il problema è la sua presenza nei polmoni o in qualche altra parte del corpo umano: a contatto con i tessuti di un organismo, si produce un bombardamento continuo e costante per il resto della vita e oltre, seppur a un basso livello di radiazioni. Radiazioni che, in ogni caso, possono condurre al tumore, a seri danni genetici e all’eventuale morte.

Laboratori indipendenti come quelli della Johns Hopkins, hanno studiato questo argomento e hanno espresso delle previsioni sul possibile danno che l’UI potrebbe provocare. Il governo sostiene, come fece con l’Agente Arancio , che “Non c’è niente di vero, sono solo vostre supposizioni”. Nel frattempo, la gente continua ad ammalarsi e a morire e così avverrà per generazioni.
<ìbr> Chernobyl non fu un’esplosione nucleare. Fu un incendio violento di combustibile nucleare difficile da gestire. Si stima che Chenobyl, insieme una vasta area circostante, rimarrà inabitabile per un periodo che va dai tre ai seicento anni. La caduta di materiali radioattivi provocata da Chernobyl contaminò per lungo tempo alimenti e bestiame in tutta l’Europa e in Scandinavia e, ancora oggi, è possibile vedere le tracce di queste radiazioni nel suolo e in alcuni esseri viventi.

Io, come molte migliaia di persone, abbiamo lavorato molti anni per scongiurare una volta per tutte la minaccia nucleare. Gli accordi erano redatti e ratificati. Con l’accordo denominato Utilizzo pacifico dello spazio (The Peaceful Uses of Space), veniva garantito che nessuna nazione avrebbe usato lo spazio come piattaforma per fare la guerra. Quell’accordo viene ora deriso dalla dirigenza militare americana e definito un accordo ingenuo. Siamo pronti a prendere il controllo totale dello spazio intorno alla terra, per fornire una posizione dall’alto contro eventuali attacchi di qualsiasi tipo di “minaccia” verso l’egemonia degli Stati Uniti. L’Accordo di non proliferazione del nucleare (Nuclear Non-Proliferation Treaty), venne elaborato per evitare che la tecnologia di armi nucleari si diffondesse in tutto il mondo. Bush ha ristretto quell’accordo solo a quei paesi che, prima o poi, potrebbero rappresentare una minaccia per il dominio americano. I nostri “amici” possono, invece, costruire quello che vogliono. Addirittura con il nostro aiuto. Il Trattato per la riduzione degli armamenti (Arms Reduction Treaty) tra gli USA e l’URSS. Questo era un accordo finalizzato alla distruzione delle armi nucleari e dei sistemi di distribuzione su base reciproca, che prevedeva degli osservatori da entrambi i paesi per verificare l’effettivo completamento delle operazioni. Bush e Putin decisero di modificare il trattato, prevedendo un semplice magazzinaggio delle armi, anziché la loro distruzione. Depositare le armi in un magazzino significa dare libero accesso a oscuri trafficanti che, corrompendo un servizio di sorveglianza sottopagato, possono sottrarre armi e materiali che saranno poi rivenduti al miglior offerente.

I trattati non significano niente per questo governo se, naturalmente, questi interferiscono con i profitti o con il potere. Le Convenzioni di Ginevra relative al trattamento dei prigionieri di guerra sono ignorate, le convenzioni internazionali contro la tortura sono ignorate, i principi dei primi dieci emendamenti della nostra Costituzione del 1791, nei quali è sancita la garanzia della privacy e della libertà di espressione ai suoi cittadini, sono stati cancellati da Bush e dai suoi favoriti, la Carta delle Nazioni Unite è ignorata e messa in ridicolo. Il Protocollo di Kyoto per il riscaldamento globale e altre ricerche vengono ignorate dalla sua amministrazione in quanto interferenti con profitti a breve termine.

Tutte queste violazioni dell’umanità sono offuscate, comunque, dalla possibilità che noi abbiamo di utilizzare le armi nucleari. Gli effetti di un simile utilizzo sancirà tanto la rovina del pianeta quanto il surriscaldamento e l’inquinamento globale, e tutto ciò potrà essere evitato molto semplicemente non utilizzando le armi nucleari. L’unica cosa che noi non possiamo aspettarci da Bush, almeno fino a quando non lo fermeremo, vietandogli in assoluto l’uso di armi nucleari. Ancora meglio sarebbe impedirgli, insieme a chiunque non condivida le sue scelte, di condurre le cosiddette “guerre preventive”.

Propongo alcuni collegamenti per chi desidera leggere qualcosa di più su questo argomento.

Questa è la mia pagina sul sito Atomi Veterans. Vi sono contenuti scritti sulle mie esperienze nucleari, ma vale la pena dare uno sguardo anche al resto del sito www.aracnet.com (in lingua inglese). I Downwinders sono le persone che sono state esposte alle radiazioni dei test nucleari sia qui che nel Pacifico. www.downwinders.org (in lingua inglese).

Ci sono numerosi siti interessanti relativi a Chernobyl, ma questi due aiutano davvero ad aprire gli occhi: il sito http://library.thonkquest.org (in lingua inglese) va a indagare le circostanze e gli effetti che Chernobyl ha avuto sul mondo intero;
Il sito Kiddofspeed appartiene a una coraggiosa signora, di nome Elena, che ha percorso in moto Chernobyl e dintorni, fotografando ciò che ha trovato: www.kiddofspeed.com (in lingua inglese).

Le discussioni sull’Uranio Impoverito si possono trovare su molti siti, compresi i seguenti: www.iacenter.org (in lingua inglese).

Un’eventuale ricerca sull’Uranio Impoverito attraverso Google vi darà cinque milioni di pagine circa, molte delle quali sono apologie del governo in cui si sostiene che l’UI non è nocivo o, se lo è, solo leggermente. www.cadu.org è il sito della Commissione contro l’Uranio Impoverito e val bene una lettura.

www.ccnr.org (in lingua inglese) è un sito sull’UI e sulla sindrome del Golfo. Vi sono indagati anche alcuni dei problemi riguardo alla fabbricazione degli armamenti con Uranio Impoverito per l’ecologia in prossimità degli stabilimenti.

Fatevi la vostra lettura sull’argomento, quindi non stancatevi di insistere che l’uso delle armi nucleari è inaccettabile sotto qualunque aspetto. Da uno che ha visto negli occhi il drago nucleare ed è sopravvissuto, posso solo dire che “Al bando la bomba!” non è solo uno slogan, è una necessità.

Stephen M. Osborn
[ Fonte: www.globalresearch.ca/ Link: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=viewArticle&code=OSB20060314&articleId=2093
14.03.06

Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di FABRIZIO LENCIONI

http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=22 ]

366 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Pasquino
    Pasquino says:

    8 MARZO, DONNE.

    Immensi prati verdi, spontanei fiori,
    le chiome ondeggiano, sembran seta,
    rincorron mille sogni, son pensier segreti.

    Cieli azzurri sembran toccar campi colorati,
    donne lavoratrici, cantano i bruni amanti,
    longilinee, formose e pallide, son frementi.

    Alla sera tornan stanche, non son cantanti,
    son belle, fatal decadimento, aspettan l’amato,
    nella fatal giungla della notte, tutte fan l’amore.

    Un sottil e bianco raggio di luce illumina l’ovale,
    sincero e limpido sorriso accontenta il festante,
    son come sognanti reginette, 8 marzo donne amate.

    Pasquino

  2. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    da troppo tempo si fa un gran parlare di privacy in lungo e in largo, a destra e a manca…così tanto che si è perso di vista il senso della parola stessa.
    Privacy è IL MIO SPAZIO privato, la mia parte intima che non tocca vita sociale e di comunità.
    Sono assoluta privacy i miei bisogni fisiologici in genere che comprendono l’igiene della persona, o lo sono i miei bisogni intimi e psichici che non toccano e non influiscono sulla sfera della comunicazione sociale.
    Io sono assolutamente contraria alle manifestazioni affettive in pubblico che scantonino con la sessualità…non saltare ipocritamente sulla sedia…un bacio e un abbraccio affettuoso o amichevole è manifestazione sociale e socievole bella e necessaria…altri baci…linguali, linguinali!!! sono …esibizione, piacere di scandalizzare, …mancanza di rispetto per chi sta attorno!
    Insomma …il confine con atti osceni in luogo pubblico!

    Capisco che non sia facile discriminare fra effusione ed esibizione…ma è necessario farlo proprio perchè non è rispetto per bambini o altre categorie, ma è rispetto tout court…QUANDO SI E’ IN LUOGHI PUBBLICI!
    Ohhh, naturalmente questo tu lo chiami ipocrisia. Un corno!
    Lo era quarantanni fa, quando la Chiesa imperversava contro il sesso.
    Di acqua, sesso e pomiciate ne sono passati sotto i ponti…tanto da poter discriminare fra terrore sessista ecclesiale e ginnastica inguinale ateo-esibizionista.
    Esempio: una ragazza in spiaggia liberamente in topless; la stessa ragazza che in spiaggia si strofina con chi le è accanto!
    Io pretendo solo che vada a strofinarsi al chiuso!
    Sarebbe ora di recuperare un equilibrio rispettoso delle scelte individuali coniugate con le scelte altrui.
    So benissimo che è questione di buongusto e di cultura e appunto per quello è necessario un nuovo costume culturale.

    Per tornare ai gay, non sopporto il loro smaccato esibizionismo che non tien conto di altre sensibilità. Ma non sopporto neppure quello degli etero!
    Hanno diritto al rispetto come persone , anche come eventuale nucleo familiare…hanno diritto a disporre dei loro beni, a lasciarli a chi credono, fatti salvi diritti di figli o genitori… ma prima di sbattermi in faccia i lorto intimi sentire sessuali, o attingere alle casse sociali, devono essere una vera categoria bisognosa di tutela.
    In Francia i Pacs ci sono, ma PRIMA, molto PRIMA la Francia tutela vecchi, bambini ed handicappati.
    In Italia …niente assegni familiari, niente tutela per vecchi non autosufficienti, niente sostegno a scuola…diamo la pensione di reversibilità ai gay???
    Ma per favore!

    Amen

    Sylvi

  3. peter
    peter says:

    x Anita

    non e’ facile tradurre espressioni idiomatiche in altre lingue. Quelli che hanno risposto in quel forum hanno fatto un buon lavoro. Essere ‘per bene’ non e’ male, ma il perbenismo e’ una filosofia di vita, e’ l’esibire la morale ipocrita piccolo borghese ad ogni pie’ sospinto…conformist bourgeois mi pare il piu’ azzeccato in inglese

    Peter

    ps
    mi meraviglio che nessuno mi abbia chiesto di ‘queer as fuck’…

  4. peter
    peter says:

    x Sylvi 160

    d’accordo sulle carenze sociali in Italia, ma la famiglia tradizionale in Italia e’ tutelata parecchio. Non vedo perche’ le coppie gay debbano aspettare ad libitum finche’ ogni vecchio ha la sua badante, ogni handicappato il suo carer, ogni alcoolizzato la sua disintossicazione…
    Lei fa delle classifiche di priorita’ del tutto arbitrarie, poi si lamenta se la vigilessa le chiede di spazzare un marciapiede…

    Peter
    ps
    a proposito di perbenismo ipocrita…

  5. Anita
    Anita says:

    x -154-

    Non so da dove prenda le sue informazioni.

    Sulla crisi della Siria, Obama rifiuta l’intervento militare degli Stati Uniti.

    Syria crisis: Obama rejects US military intervention

    http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-17278802

    Quelli che si sono espressi in favore sono:

    Sen. Lieberman, along with Sens. John McCain (R-AZ) and Lindsey Graham (R-SC) came out Monday in favor of a U.S.-led intervention in Syria to begin immediately.

    Anita

  6. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    stamattina sono andata dal fiorista; ho due graziosi sassi concavi, originali, dove ho piantato delle piccole piante grasse che tengo sul tavolino in soggiorno. Dovevo sostituirne un paio!
    In negozio c’erano sette clienti, tutti maschi, chi con bimbi in braccio, chi in là con gli anni.
    I più giovani ordinavano la mimosa con una rosa rossa!
    I giovani padri ci aggiungevano una piccola orchidea….
    Un uomo anzianetto si è fatto confezionare un vasetto con la piccola mimosa avvolta in un tulle rosso!
    Una cosa da niente, per un ometto che con la pensione ce la faceva ancora a fare un gesto d’amore!
    Mi ha profondamente colpito…anche perchè sapevo che da mio marito non sarebbe mai arrivato!
    Infatti …ha sentito per radio della festa delle donne e si è precipitato in giardino a cercare una viola!
    Per salvare la capra della festa coi cavoli della moglie!
    Infatti le mie mimose, comprate da me, illuminano il tavolo da pranzo!

    Avevo in giardino a sud, al riparo, un cespuglio di mimose.
    Un anno non le riparai con la paglia e il gelo se le portò via.

    ti abbraccio
    Sylvi

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    X Sylvi 161, e allora ?

    ma che bella disquisizione, il mio spirito di radici puritane ,potrebbe perfino essere d’accordo con te per gran parte dello scritto !
    Peccato che non centri nulla con tutto quello detto a proposito del caso Dalla.
    Lo so anch’io che tra il Piscio contro i muri di un Giovanardi (che schifo)(Piscio , Giovanardi ed Arnese),ed un gesto affettuoso ,anche tra due donne ce ne passa!
    La tua, è stata una retorica esercitazione di scrittura che nulla ha a che vedere con la disquisizione dell’oggetto del contendere.
    Bella, però fuori tema un 6—-di incoraggiamento !

    cc

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Pasquino,
    mi spiace, ma tua poesia è stata la più brutta mai scritta.
    Dozzinale , retorica ed anche un poco sessista.

    orribile poi questo verso…

    Alla sera tornan stanche, non son cantanti,
    son belle, fatal decadimento, aspettan l’amato,
    nella fatal giungla della notte, tutte fan l’amore.

    Fa il paio in forma poetica, con le donne che aspettano a cosce larghe il Trombatore maschio di RUDY,solo per generaRE LA RAZZA !

    Mi spiace , ma il poeta cinto d’alloro, può e deve accettare la critica qualche volta, …nel merito !

    cc

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    In Italia …niente assegni familiari, niente tutela per vecchi non autosufficienti, niente sostegno a scuola…diamo la pensione di reversibilità ai gay???
    Ma per favore!

    Su questo sono d’accordo…eh,eh
    In Italia non si darà più niente a nessuno eh,eh,eh !!
    Si farà la parità a ritroso, cos’ì Gay non si lamenteranno più…l’eguaglianza sociale , perbacco al primo posto !

    cc

  10. sylvi
    sylvi says:

    Lei fa delle classifiche di priorita’ del tutto arbitrarie, poi si lamenta se la vigilessa le chiede di spazzare un marciapiede…Peter

    x Peter

    da due giorni ho il mio moldavo preferito, assieme a un barbuto musulmano, caffeinomane in senso di caffè Illy, che mi stanno lustrando di dritto e di rovescio giardino e marciapiede. Potrei invitare la vigilessa a mangiarci sopra!
    I gay, come tutti gli altri, aspetteranno di diventare vecchi, alcolizzati o handicappati per avere pensioni e sostegni…proprio come gli altri!
    Oggi Napolitano ha ancora invitato le italiane a fare figli, futuro della Nazione e gli italiani a dare sostegno alla maternità…non alla gayezza!!!

    Sylvi

  11. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    era pressappoco quello che avevo interpretato, ma c’e’ anche la parola “pelosa”.

    Idiomi o frasi regionali dovrebbero essere evitate, a meno che siano rivolte a persone con qui si ha confidenza e che si capiscono a vicenda. (CC e Sylvi)

    ==========
    “Il perbenista è colui che desidera apparire perbene secondo la morale borghese, ma che in realtà ha un atteggiamento ipocrita di fondo (V. Dizionario Corriere della Sera). Perbenista è già di per sè spregiativo. Si può dire “falso perbenista” ma non “vero perbenista”- l’aggettivo “falso” rafforza l’idea di perbenista e non si tratta di una contraddizione di termini.”
    ==========

    Da questo devo dedurre che il C.G. mi chiama “ipocrita” ogni volta che scrive.

    Il definirmi “ipocrita” e’ uno degli insulti peggiori che mi si possa dare.

    Dico sempre quel che penso, o sto zitta, ma per chi mi conosce ha gia’ un significato.

    Ciao,
    Anita

  12. controcorrente
    controcorrente says:

    il mio 171 non era certo per te peter..!!
    In quanto ..

    Al pietoso velo
    steso,su frasi deliranti e spruzzanti veleno perbenista ed ipocrita..
    capisco, comprendo..
    la tua riservatezza nel non affondare colpi..
    che scenderebbero come coltello nel burro..
    del vuoto cosmico !

    cc

  13. peter
    peter says:

    x Sylvi

    ci risiamo…Napolitano ha l’eta’ che ha, anche lei non scherza, ed ormai e’ grande abbastanza per sapere che il sesso non lo si fa solo per riprodursi…
    La convivenza di due persone non ha poi una valenza esclusivamente sessuale, due persone formano un legame, e diventano una coppia a prescindere da quello che esattamente fanno nel letto…
    Personalmente non ho mai creduto in una coppia di alcun genere, etero o gay, per cui ‘non difendo roba mia’, per parafrasare Uroburo.
    Conosco poi qui coppie etero E gay che convivono in pianta stabile senza alcun contratto, anche quella e’ una scelta, la convivenza senza vincoli legali, ma chi li vuole e’ libero di ottenerli.
    E’ tutto relativamente semplice in paesi civili come UK, Francia, Spagna, Portogallo, mi pare anche Germania…L’Italia sta nel Medio Evo e per lei va bene cosi’…non ne dubitavo.

    Noto anche che Spagna e Portogallo NON sono piu’ avanti di voi in tutele sociali, ma non mettono i conviventi in fondo alla lista, o meglio in una lista di proscrizione, come ipocritamente e subdolamente propone lei

    Peter

  14. Anita
    Anita says:

    x Pasquino

    Veramente il “Giorno delle Donne” ha un’altro significato, non sessuale come il suo ultimo poema.

    E’ per ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, e le discriminazioni e le violenze di cui sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo.

    E’ un giorno di apprezzamento per la donna.

    Anita

    Grazie per tutte le sue poesie e poemi.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Niente di personale, amabile signora, glielo ho ripetuto decine di volte!
    Ari-ripeto : niente di personale!
    Sono i suoi quaglieggi sulla politica internazionale che ritengo ipocriti e non solo i suoi.
    Io sto dalla parte degli ultimi, ergo non arretro di un millimetro
    quando si tratta di difenderli, anche se soltanto virtualmente.
    Che le piaccia o meno, va da se che smuove un pelo dei miei baffi.
    Anche questo mi sembra averglielo riferitio almeno 14 miliardi di volte.

    Buona giornaaata.
    C.G.

  16. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.:
    quel dizionario mi trova perfettamente d’accordo su come
    spiega il “perbenismo”.
    Omette soltanto di aggiungere che a tutti i Cerutti di questo mondo
    il perbenista standard fa venire l’orticaria.

    C.G.

  17. sylvi
    sylvi says:

    …convivono in pianta stabile senza alcun contratto, anche quella e’ una scelta, la convivenza senza vincoli legali, ma chi li vuole e’ libero di ottenerli.Peter

    x Peter
    Ma pensi un po’! Da lei scopro che l’Italia è “civile e libera” come l’UK.
    Di conviventi in pianta stabile senza vincoli legali ce n’è a bizzeffe anche in questa italietta.
    Ancora un po’ e saranno la maggioranza! Non lo sapeva?
    E non frignano e piangono per mancanza di diritti…come i gay.
    Qualche volta si sposano civilmente in presenza di figli, altre si sposano in Chiesa dopo decenni di matrimonio civile…insomma di tutto un po’! E in tutta libertà.
    Certo che la mancanza di contratti non tutela l’eredità…non so se in UK i conviventi presenti e passati, uno , due,tre…insomma tutti, hanno priorità contro i parenti di primo grado, eredi diretti!
    Qui hanno diritto, etero o gay, alla parte a disposizione del testamentario che non può diseredare genitori e figli.
    Se Dalla ha fatto testamento, può aver lasciato tutto a chi voleva, perchè non ha eredi diretti.
    Se non ha fatto testamento, ma a 69anni sarebbe stato incosciente, sono guai grossi per il suo compagno!
    Ma queste cose se le faccia spiegare dai suoi parenti…così magari si rende conto che il medioevo è nella sua testa!

    Sylvi

  18. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    lei e’ la solita lepre marzolina…
    se le coppie gay avessero gli stessi diritti, perche’ il clericume italico, ed i ciellini suoi pari, si opporrebbero tanto al riconoscimento giuridico di tali coppie? o delle coppie etero di fatto? cosa avrebbero ‘da perdere’?
    E perche’ le unioni nello stesso sesso sono ammesse e legittimate in UK, Francia, Spagna, Portogallo, Germania, paesi Bassi, Danimarca, Svezia…Tutti paesi meno civili e piu’ medievali del suo?
    Ma vada a pestare fichi d’India in un palmento, vada, e buon pro le faccia…a piedi scalzi, cosi’ scoprira’ i misteri gaudiosi

    Peter

  19. anonimo-2012
    anonimo-2012 says:

    Dedicata a tutte le donne…………………..Sorridi donna,sorridi sempre alla vita anche se lei non ti sorride.Sorridi agli amori finiti,sorridi ai tuoi dolori,sorridi comunque.Il tuo sorriso sara’ luce per il tuo cammino,faro per naviganti sperduti.Il tuo sorriso sara':un bacio di mamma,un battito d’ali,un raggio di sole per tutti.

  20. peter
    peter says:

    Se poi e’ un sorriso sdentato l’ anonimo apprezzera’ ancora di piu’
    Peter

  21. peter
    peter says:

    X vox

    best wishes-if a bit late- for women’s day.
    tanto le dovevo e tanto le ho dato

    peter

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    “…In negozio c’erano sette clienti, tutti maschi, chi con bimbi in braccio, chi in là con gli anni.
    I più giovani ordinavano la mimosa con una rosa rossa!”

    Oggi sono stato al cimitero e ho deposto tra un rametto di mimose, una rosa rossa, lì dove riposa da otto anni una DONNA.

    Noi giovincelli siamo fatti così.

    C.G.

  23. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Ricevuta dall’Italia:

    Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
    i capelli diventano bianchi,
    i giorni si trasformano in anni.
    Però ciò che è importante non cambia;
    la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
    Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
    Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
    Dietro ogni successo c’è un’altra delusione.
    Fino a quando sei viva, sentiti viva.
    Se ti manca ciò che facevi, torna a farlo.
    Non vivere di foto ingiallite…
    insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
    Non lasciare che si arruginisca il ferro che c’è in te.
    Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
    Quando a causa degli anni
    non potrai correre, cammina veloce.
    Quando non potrai camminare veloce, cammina.
    Quando non potrai camminare, usa il bastone.
    Però non trattenerti mai!

    Ciao,
    Anita

    Da Poesie di Madre Teresa di Calcutta

  24. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    “Ari-ripeto : niente di personale!”

    ———-

    E’ un mezzo codardo per insultare le persone, percio’ io potrei chiamarla quello che si merita, eppoi dire: Niente di personale.

    Logica Svizzera?

    Anita

  25. peter
    peter says:

    X anita

    lascia perdere cg. e’ ocd.

    400 militari britannici in totale morti finora in afghanistan…mi dicono che sono tutti maschi…
    Dedico la giornata della donna a loro.

    Peter

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Inutile, lei ci marcia, ci ha sempre marciato.
    Fischi presi per fiaschi, proprio non ne può fare a meno.
    Mi chiami pure come meglio le piace, non sposta di una virgola il mio (personale) concetto su come, in quale forma e in quale frangente si è o si diventa ipocrita.
    Il mondo ne è pieno, figuriamoci.

    C.G.

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter,
    mi sembra che hai qualche problemino per quanto riguarda le donne.
    Sempre caustico nei loro confronti.
    Cosa ti hanno fatto?

    C.G.

  28. peter
    peter says:

    X cg

    niente. molte sono mie amiche. ma retorica e falsita’ mi danno sui nervi. sono mllto piu’ brave a manipolare dei maschi ne abbiamo varj esempi sul blog. ma tu vedi solo meregani

    peter

  29. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Ripesandoci, l’ipocrita e’ lei sotto false vesti.

    Lei ha la mente chiusa come Fort Knox, un sessantottino con i baffi ed il codino, mai cresciuto, che si crede piu’ di quanto non sia, che ritiene di saperne piu’ degli altri, borioso, superbo, aggressivo, insopportabile,….presuntuoso….

    Ma….niente di personale, ci mancherebbe.

    Anita

  30. Shalom: l'ebreo Chomsky spiega alcune cose interessanti, il pericolo non e' l'Iran
    Shalom: l'ebreo Chomsky spiega alcune cose interessanti, il pericolo non e' l'Iran says:

    Noam Chomsky. La vera minaccia non è l’Iran
    http://www.internazionale.it
    Con il crescere della tensione tra gli israeliani e gli iraniani, aleggia nell’aria l’inquietante eco dei preparativi per le guerre in Afghanistan e in Iraq.

  31. Shalom: l'ebreo Chomsky spiega alcune cose interessanti, il pericolo non e' l'Iran
    Shalom: l'ebreo Chomsky spiega alcune cose interessanti, il pericolo non e' l'Iran says:

    La vera minaccia non è l’Iran
    8 marzo 2012 17.30
    Sull’ultimo numero della rivista Foreign Affairs c’è un articolo di Matthew Kroenig intitolato: “È ora di attaccare l’Iran. Perché colpire sarebbe il male minore”, e una serie di altri suggerimenti su come arginare la minaccia iraniana. I mezzi d’informazione continuano a considerare probabile un attacco israeliano. Washington esita, ma lascia aperta la possibilità di un’aggressione e quindi continua a violare lo statuto delle Nazioni Unite, che è la base del diritto internazionale. Con il crescere della tensione aleggia nell’aria l’inquietante eco dei preparativi per le guerre in Afghanistan e in Iraq, a cui si aggiunge la retorica della campagna per le primarie repubblicane negli Stati Uniti.

    Il timore di un “pericolo imminente” viene spesso attribuito alla “comunità internazionale”, in realtà solo gli alleati di Washington hanno questa paura: il resto del mondo vede le cose in un altro modo. Cina e Russia sono contrarie alla politica degli Stati Uniti verso l’Iran, come l’India, che ha annunciato di voler aumentare gli scambi commerciali con Teheran. La Turchia segue la stessa strada. Gli europei considerano Israele la principale minaccia alla pace mondiale. Nel mondo arabo l’Iran non è amato, ma solo una piccola minoranza degli arabi lo considera pericoloso, mentre la maggioranza diffida di Israele e degli Stati Uniti e ritiene che la regione sarebbe più sicura se l’Iran fosse in possesso di armi atomiche.

    Alcuni osservatori statunitensi esprimono da tempo le loro preoccupazioni anche per l’arsenale nucleare israeliano. Il generale Lee Butler, ex capo del comando strategico degli Stati Uniti, ha definito le atomiche israeliane “estremamente pericolose”. In una rivista dell’esercito il comandante Warner Farr ha scritto che “uno degli scopi delle armi nucleari di Israele, del quale non si parla spesso, è la possibilità di ‘usarle’ contro gli Stati Uniti”, presumibilmente per assicurarsi che continuino ad appoggiare la sua politica. In questo momento la preoccupazione principale è che Tel Aviv cerchi di provocare qualche azione da parte dell’Iran per spingere gli Stati Uniti a un attacco.

    Nel frattempo le sanzioni dell’occidente contro l’Iran stanno ottenendo il solito risultato, quello di provocare una carenza dei generi alimentari di base, non per i religiosi al potere ma per la popolazione. E potrebbero avere le stesse conseguenze di quelle imposte all’Iraq, che rafforzarono Saddam Hussein e furono definite “genocide” dagli stessi diplomatici dell’Onu che dovevano applicarle e che si dimisero per protesta. Si discute poco dei motivi per cui l’Iran dovrebbe essere considerato pericoloso, anche se un’opinione autorevole sul tema ci è stata fornita dagli stessi servizi segreti militari statunitensi. Nel loro intervento al congresso hanno lasciato intendere che Teheran non costituisce una minaccia a livello militare. Non ha un grande esercito e la sua strategia è essenzialmente difensiva, diretta soprattutto a scoraggiare un’eventuale invasione. Se l’Iran sta costruendo armi atomiche (il che è ancora da provare), questo farebbe parte della sua tattica dissuasiva.

    Un’altra accusa che l’occidente lancia a Teheran è quella di cercare di estendere la sua influenza sui paesi vicini attaccati e occupati da Stati Uniti e Gran Bretagna, e di appoggiare la resistenza all’aggressione israeliana in Libano – aggressione appoggiata dagli angloamericani – e all’occupazione illegale dei Territori palestinesi. Come il suo tentativo di evitare un attacco da parte dei paesi occidentali, anche questa strategia dell’Iran è considerata un’insopportabile minaccia “all’ordine globale”.

    Ma la maggior parte degli esperti concorda sul fatto che l’ideale sarebbe se non ci fossero armi di distruzione di massa nei paesi del Medio Oriente, compresi l’Iran, Israele e possibilmente anche le altre due potenze asiatiche che si sono rifiutate di firmare il Trattato di non proliferazione: l’India e il Pakistan, dove, come in Israele, i programmi nucleari sono stati realizzati con il sostegno di Washington. Ma con tutto il chiasso che si sta facendo sull’Iran, l’opzione di una zona denuclearizzata in Medio Oriente sembra essere stata messa da parte.

    Eppure sarebbe il modo migliore per affrontare la minaccia nucleare nella regione, che per la “comunità internazionale” è costituita dal programma nucleare iraniano e per buona parte del resto del mondo è rappresentata dall’unico stato in possesso di armi atomiche con una lunga storia di aggressioni e dalla superpotenza che lo protegge.

    Nessuno ricorda agli Stati Uniti e alla Gran Bretagna che dovrebbero dedicare tutti i loro sforzi a realizzare l’obiettivo di un Medio Oriente senza armi nucleari. Furono proprio Londra e Washington, tentando di giustificare legalmente l’invasione dell’Iraq, a invocare la risoluzione 687 del Consiglio di sicurezza dell’Onu del 1991, sostenendo che Baghdad la stava violando. Quella risoluzione impegna esplicitamente i suoi firmatari a costruire una zona libera dalle armi di distruzione di massa in Medio Oriente.

    Traduzione di Bruna Tortorella.

    Internazionale, numero 939, 9 marzo 2012

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sì, signora, come dice lei… niente di personale.
    Adesso si faccia una passeggiatina con l’ Alex per calmarsi un pò.
    Eviterà di scrivere stronzate.

    Buonanooootte.
    C.G.

  33. Shalom: Obama e il Pazzo di Tel Aviv hanno ucciso il "processo di pace"
    Shalom: Obama e il Pazzo di Tel Aviv hanno ucciso il "processo di pace" says:

    C’è una battuta che circola oggi tra gli israeliani, qui a Gerusalemme. e riguarda il successo di Benjamin Netanyahu alla conferenza dell’AIPAC, e il suo incontro con il presidente Barack Obama. Netanyahu è riuscito a ottenere un ottimo risultato, dice la battuta. Perché è riuscito a guadagnare l’appoggio di Obama sulla linea dura riguardo al nucleare iraniano? No, perché è riuscito a far mettere in un cassetto il conflitto israelo-palestinese.

    La battuta non è solo un modo per non parlare dell’attacco all’Iran, che ormai apertamente preoccupa l’israeliano medio. La paura di una nuova guerra c’è, e lo si capisce dal fatto che tra gli amici se ne comincia a parlare, e a non nasconderla. Nonostante le elezioni iraniane, come ben spiega Anna Vanzan, facciano sperare in una riapertura del dialogo sul nucleare, perché Ahmadinejad ha perso e gli ayatollah – ultraconservatori, certo – hanno vinto e vogliono conservare il proprio potere, anche attraverso il negoziato. Sono più propensi al confronto, insomma, ma “con un segnale chiaro”, come spiega una delle nostre migliori esperte di Iran. “La Guida Suprema vuole avocare a sé la gestione di questo dialogo. Con l’idea di sacrificarsi per il bene comune, come ha fatto finora: minacce alternate a ritrattazioni, con una retorica pubblica inflessibile e un pragmatismo di fatto. La retorica ufficiale si manterrà uguale, ma per altre vie si punterà al dialogo”.

    Tutta la scena dell’incontro tra Netanyahu e Obama è stata concentrata sull’Iran, dunque. Se c’è stato un argomento tralasciato, rinviato, è stata proprio la crisi israelo-palestinese. È evidente che (quasi) tutte le parti in causa giochino per il rinvio, perché ci sono ora altre priorità, rispetto questo conflitto a bassissima intensità. Come già succede da anni – ma solo ora la questione inizia a divenire stringente anche per l’opinione pubblica -, il nucleare iraniano è la priorità sia israeliana sia americana. Anche se per diverse ragioni.

    Per gli israeliani, fermare l’Iran – ora – significa conservare un primato in Medio Oriente. Nonostante le rivoluzioni arabe del 2011, nonostante il ruolo sempre più importante della Turchia, nonostante (o forse proprio per) la prossima fine ingloriosa di Bashar el Assad, Israele vuole impedire una nuova balance of power con potenze regionali che rivendicano il proprio indiscutibile ruolo geopolitico nell’area.

    Per gli americani, ridurre l’influenza iraniana vuol dire sperare che quel singolare equilibrio ‘squilibrato’ che regna in quell’area compresa tra l’Iraq e l’Afghanistan non venga rotto da una ricomposizione degli equilibri tra le potenze regionali.

    Per gli egiziani, i sauditi, gli emirati del Golfo, la battaglia contro il nucleare iraniano vuol dire spostare l’attenzione dalle richieste ineludibili di democratizzazione verso gli equilibri tra i governi dell’area, e dunque rinviare l’inevitabile scontro interno tra i regimi e i propri cittadini.

    Persino per i palestinesi, impegnati in un lento e farraginoso processo di riunificazione politica, il fatto che il cosiddetto ‘processo di pace’ sia stato messo in un cassetto consente alle èlite politiche di concentrarsi proprio sugli equilibri interni, e sulla ricomposizione del potere. Oggi dice Ahmed Youssef da Gaza (è ancora uno degli esponenti dell’ala pragmatica di Hamas ma senza più avere un ruolo nel ministero degli esteri della Striscia) che il nuovo governo di unità nazionale si dovrebbe fare entro due settimane. Chissà. Per ora il processo di riunificazione tra Hamas e Fatah, tra Cisgiordania e Gaza è un processo, appunto. E non una realtà. Ma l’aver accantonato il processo di pace non sembra turbare molto l’animo dei negoziatori palestinesi. Sembra paradossale, se si pensa che nulla è cambiato – se non in peggio – in Cisgiordania e a Gerusalemme est nel confronto tra palestinesi e coloni israeliani. Eppure, nella sfera politica, questa è l’aria che si respira. Con buona pace del vento che dal dicembre del 2010 è spirato per tutta la regione.

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    ECCO UN BELL’ESEMPIO DI ODIO E RAZZISMO INFAMI E MINACCIOSI. Il signor Gavriel Segre vive a Torino

    Gavriel Segre
    Quella baldracca antisemita di Barbara Spinelli ci sottovaluta.
    Pensa che noi appoggiamo i repubblicani e non ha capito che siamo molto più abili e potenti:
    teniamo per le palle sia i congressisti democratici sia quelli repubblicani.
    Abbiamo capito che non ci sono le condizioni per sbarazzarci del negro ma lo abbiamo comprato da tempo:
    nei primi quattro anni di presidenza Obama non c’è stato alcun riconoscimento dello Stato Palestinese (neanche formale) e cosi sarà anche nei prossimi quattro anni della presidenza Obama.
    E quando attaccheremo l’Iran il negro farà finta di scandalizzarsi ma di fatto ci darà carta bianca.

    http://www.aipac.org/

    http://www.aipac.org/
    http://www.aipac.org
    Mi piace · · Condividi · 18 ore fa nei pressi di Torino ·

    Fabrizio Astrologo Oltrtutto il negro neanche e’ costato caro
    18 ore fa · Mi piace · 1

    Gavriel Segre Però al congresso dell’AIPAC non ha ancora capito che si deve rivolgere a noi dicendo “Si, badrone!”
    17 ore fa · Mi piace

    Fabrizio Astrologo Evitiamogli questa umiliazione ne ha gia’ subite parecchie….Nigger
    17 ore fa · Mi piace

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “La nostra società è governata da dementi per obiettivi demenziali. Credo che siamo governati da maniaci per scopi maniacali e credo che rischio di essere rinchiuso come matto per averlo detto. Questa è la follia.”

    (John Lennon, assassinato da un maniaco)

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Pensiero postumo di un sessantottino con i baffi ed il codino, mai cresciuto, che si crede piu’ di quanto non sia, che ritiene di saperne piu’ degli altri, borioso, superbo, aggressivo, insopportabile,….presuntuoso…. eccetera, come mi ritiene la sora Anita sull’8 marzo festa della donna:

    Passata la festa gabbato lo santo

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