Sulle “atomiche di Teheran” pur di evitare una guerra, almeno per ora, l’intelligence USA sbugiarda pubblicamente Israele

Le pressioni del capo del governo israeliano Benjamin Netanyahu verso il presidente Obama  per dare inizio ai bombardamenti sull’Iran sono sempre più forti. Ed è sempre più forte il pericolo che Israele proceda da sola mettendo gli Usa di fronte al fatto compiuto. Con il vantaggio, per Netanyahu, di far fallire così il tentativo di Obama di essere rieletto e vedere alla Casa Bianca un nuovo inquilino, più avventurista di Obama e più docile alle pretese della destra israeliana e dei suoi forti supporter negli Stati Uniti, a partire dall’organizzazione “Prima Israele”, della quale fanno parte molti politici e alti gradi militari. Per contenere la pressione israeliana ed evitare i colpi di testa di Netanyahu, ai quali sono contrari perfino i vertici militari del suo Paese, negli Usa hanno pensato bene di correre ai ripari rendendo pubblico che NON esiste nessun pericolo che l’Iran stia producendo o anche solo progetti o pensi di produrre bombe atomiche. L’agenzia dell’Onu per l’energia atomica (IAEA) afferma, peraltro sulla base di documenti di alcuni servizi segreti non proprio interessati alla verità, che l’Iran sta facendo grandi passi in avanti nel suo programma nucleare e ha “triplicato la capacità di arricchire l’uranio in un impianto sotterraneo”. Ma in un’audizione al Senato degli Stati Uniti il 31 gennaio James Clapper, il direttore della National Intelligence, forse la più importante delle 15 agenzie di spionaggio Usa, è stato esplicito: ”Certamente si stanno muovendo su questo percorso, ma non riteniamo che abbiano davvero preso la decisione di procedere con un’arma nucleare”. Gli ha fatto eco con affermazioni simili il grande capo della famosa CIA,  David Petraeus, mentre il capo del Pentagono, Leon Panetta, in un’intervista tv, è stato ancora più esplicito. ”Stanno sviluppando un’arma nucleare? No, ma noi sappiamo che stanno tentando di sviluppare capacità nucleari”.

Secondo il New York Times alla base di tanta esplicita prudenza pubblica c’è la lezione dell’Iraq, fatto invadere da George Bush junior sulla base di panzane inventate di sana pianta e rapporti della Cia debitamente fatti truccare dal suo staff (senza dimenticare che la balla colossale dell’”uranio del Niger per le atomiche di Saddam, balla che ha dato inizio alla valanga, è stata confezionata in Italia. Per l’esattezza dal settimanale Panorama, all’epoca diretto da Carlo Rossella, quanto mai desideroso si servire il suo padrone, Silvio Berlusconi all’epoca capo del governo, strattonato o ricattato da Usa e Israele grazie alla sua vita privata a base di bagordi).

Nel governo Obama, e questo è uno dei motivi per cui Netanyahu vuole evitarne la rielezione, nessuno intende ripetere l’errore di ritenere che chi ostacola il lavoro degli ispettori dell’Aiea abbia un programma nucleare segreto. Il New York Times cita funzionari dell’intelligence Usa secondo i quali probabilmente l’Iran millanta volontà militari atomiche con una ”strategia dell’ambiguità”’ per rafforzare la sua influenza nella regione.

”Credo che gli iraniani vogliano avere la capacità di costruire la bomba atomica, ma non vogliano un arsenale”, ha affermato Kenneth Brill, un ex ambasciatore Usa alla Iaea ed ex direttore della comunità di intelligence del Centro Nazionale contro la proliferazione nucleare.

L’ex capo del team della Cia incaricato di trovare le armi di Saddam dopo l’invasione del 2003, David Kay, cerca di salvare capra e cavoli: “Nessuno ha le prove che Teheran abbia deciso di costruire la bomba, ma credo che questo riflette un vero vuoto di intelligence”. E’ un po’ come dire che nessuno ha le prove che negli Usa gli asini o gli elefanti volino, ma tale mancanza di prove “riflette un vero vuoto di intelligence”.

Che Netanyahu e il suo entourage, a partire dall’indecente ministro Avigdor Lieberman e dal ministro Ehud Barack, il macellaio di Gaza, non scherzino lo dice chiaro e tondo anche il giornalista israeliano Gydeon Levy, noto per il suo sbugiardare le verità ufficiali e il fanatismo dei governi del suo Paese. Ecco infatti cosa ha scritto  Levy il 5 febbraio:

“Tra le persone che leggono queste righe c’è chi non supererà l’inverno. Probabilmente alcuni di loro non moriranno di morte naturale.
Se diamo credito alle minacce di questi giorni, Israele attaccherà gli impianti del programma nucleare iraniano entro l’inizio della primavera. Se le parole si trasformeranno in fatti, centinaia – se non migliaia – di israeliani moriranno sotto i colpi della controffensiva missilistica di Teheran
Qualcuno sostiene che Israele vuole solo fare pressione sull’Iran. Ma le minacce di questo tipo tendono a sfuggire al controllo di chi le ha lanciate, e alla fine possono scatenare una guerra nonostante l’obiettivo iniziale fosse un altro. Teheran potrebbe scegliere di giocare d’anticipo e sferrare un disperato attacco a Israele. C’è anche chi sostiene che l’offensiva israeliana sarà un successo: i jet decollano, sganciano le bombe e distruggono gli impianti nucleari iraniani,
senza lasciare all’Iran l’opportunità di vendicarsi.

Ma le cose potrebbero anche andare diversamente. In ogni caso dobbiamo ammetterlo: siamo in pericolo, Israele (forse) si prepara ad attaccare l’Iran. E allora
sì che dovremmo avere paura.

Ma l’impressione è che la maggioranza degli israeliani non ha paura. Nessuno sta abbandonando il paese in preda al panico, nessuno sta accumulando scorte. La decisione viene lasciata a un piccolo gruppo di persone convinte che l’opinione pubblica, come sempre, si idi ciecamente di loro. Il primo ministro Benjamin Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak decideranno cosa bisogna fare, e noi israeliani li sosterremo silenziosamente. Non facciamo affidamento su di loro se si tratta di domare un incendio come quello che ha distrutto la foresta di Carmel o amministrare i loro uffici. Ma un attacco all’Iran? La vita e la morte (soprattutto la morte) su larga scala? In quel caso, ci ridiamo. È sempre andata così nelle guerre di Israele. Prima che venissero combattute, il popolo sosteneva
i suoi leader. Dopo invece, quando il sangue era stato versato in abbondanza e le conseguenze erano davanti agli occhi di tutti, ce la siamo presa con loro.

Scelte discutibili.

Tutte le guerre combattute da Israele dal 1973 sono cominciate a causa di scelte discutibili. Nessuna guerra era inevitabile e nessuna guerra ha portato benefici che non si potevano ottenere con altri mezzi. Sono state tutte guerre disastrose, anche se a soffrirne le conseguenze peggiori sono stati i nostri avversari. La più folle di tutte, la guerra in Libano nel 2006, è stata anche la più catastrofica. Vale la pena di ricordarlo quando parliamo di un attacco all’Iran, che evidentemente sarebbe ancora più folle.

Sia nella guerra in Libano sia in quella nella Striscia di Gaza, Israele ha perso più di quanto abbia guadagnato. Ma se davvero scoppierà, la guerra con l’Iran ha
le potenzialità per diventare la più devastante di tutte. Possiamo anche credere alle rassicurazioni di Barak, ma le previsioni parlano comunque di centinaia di vittime tra i civili.

Il programma nucleare iraniano è pericoloso, ma lo sono anche quelli del Pakistan e della Corea del Nord. Eppure il mondo ha imparato a conviverci. Un attacco israeliano potrebbe rendere l’Iran ancora più pericoloso. Sulle conseguenze dello scontro è stato detto di tutto. Nella migliore delle ipotesi il risultato sarebbe un rallentamento nel programma di Teheran per lo sviluppo di armi nucleari, ma potrebbe anche succedere il contrario, e i piani del governo iraniano potrebbero subire un’accelerazione. Inoltre le relazioni tra Israele e Stati Uniti peggiorerebbero inevitabilmente e le città israeliane potrebbero essere investite da una
pioggia di missili. La verità è che Israele deve fare di tutto per impedire a Teheran di dotarsi di un arsenale nucleare, e deve evitare di scatenare un’altra guerra inutile.

La decisione, però, è nelle mani sbagliate. Non possiamo più dipendere dagli Stati Uniti per scongiurare la minaccia di una guerra, e non possiamo più dipendere dal governo israeliano per la sicurezza del nostro paese. Un governo che ignora l’opportunità di raggiungere un accordo con i palestinesi è un
governo pericoloso.

È arrivato il tempo della paura. Non ci resta che ammetterlo e farlo capire anche agli altri. È passato molto tempo dall’ultima volta in cui Israele è stato governato da leader codardi, il genere di persone che per timore agisce in modo saggio e con prudenza. Per troppo tempo siamo stati governati da eroi, quelli che non ci pensano un attimo prima di trascinare il paese in un attacco militare pericoloso e insensato. E allora forse è arrivato il momento di fargli capire come stanno le cose: abbiamo p-a-u-r-a”.

231 commenti
« Commenti più vecchi
  1. peter
    peter says:

    Certo e’ che i romani incazzati sono molto piu’ aggressivi dei meridionali veri e propri…che non escono mai del tutto dai gangheri. inviterei shalom a non esagerare con faust lo diceva gia’ uroburo. condivido il suo giudizio sul ciarlatano in pieno ma trattasi di canzonette…come cantava bennato il secolo scorso.
    Non e’ il caso di perdere le staffe

    peter

  2. peter
    peter says:

    X faust

    graziee per farmi trovare bugiardo…
    Ora pino avra’ un bel daffare col cassino. mah

    peter

  3. Linosse
    Linosse says:

    A quanto sembra la confusione sotto il cielo si è spalmata in modo più concentrato sullo stivale.
    Ma che vi prende ,un’attacco di Frankestanite?
    Da un riconoscente ricordo di Lucio Dalla vi siete immersi in un personalismo esagerato e fuori luogo, motivo un personaggio Celentano che con i suoi interventi fuori luogo non si è mai definito o se l’ha fatto nessuno se ne è accorto.
    Resta sempre il dubbio se sia un cantante-spettacolo all’ammerigana o un socciologo che sugge tutto e lo esterna come bavetta,a uso di chi lo sa solo lui.
    Adelante hombres, con juicio!
    L.

  4. Faust
    Faust says:

    Resta sempre il dubbio se sia un cantante-spettacolo all’ammerigana o un socciologo che sugge tutto e lo esterna come bavetta,a uso di chi lo sa solo lui.

    … e’ un paolino… un paolotto… sarebbe un prete se gli lasciassero fare quel che vuole… e’ un convinto di quel che dice… come i preti…
    Faust

  5. Faust
    Faust says:

    e’ un convinto di quel che dice… come i preti…
    … e tutti i fanatici religiosi… ti portano via i soldi… blablablaba… son bravi, non si puo’ dir gniente… son tutti laureati… ( teologi son pure quelli che leggono, vangelo, corano o bbibbia… x fotterti meglio… con piu’ facilita… senza vasellina e riuscire a farti credere che il forte dolore che hai provato quando t’han rotto il culo… non era sofferenza e dolore… ma l’essenza del piacere…il paradiso.
    Faust

  6. peter
    peter says:

    Faust il tuo 208 x shalom e’ assurdo ed indegno. pregherei pino di cancellarlo subito

    peter

  7. Linosse
    Linosse says:

    X Faust 209
    Come prete, da buon ipocrita ,dice cose esibendosi in costume (come con la cannottiera,ricordi quelle colorate che lanciò negli anni 60?)invece della regolamentare tonaca ,che pensa essere contro ma che fa solo ritornare i conti(almeno per lui).
    Sulla convinzione non mi pronuncio,dico solo che in questi tempi mettersi all’aria per un tritato di cose soffritte come la contrapposizione( uso distrazione di massa) di prete paolino ad uso ed abuso del solito vaticano S.p.a. non produce nulla.
    Ci sono situazioni in gioco che dovrebbero essere proritarie,altro che scoperte dell’acqua calda sulla diversa funzione della chiesa ormai sullo stesso ,ormai consumato, binario da duemila anni.
    Adesso la vuole far deragliare anzi de ragliRAI.
    Lasciamo perdere va.
    L.

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Faust

    Ho cancellato alcuni tuoi commenti, decisamente indecenti. Come in tutti i luoghi frequentati, anche qui valgono delle regole: quelle della buona o almeno non pessima educazione. Se non sai vincere il tuo assurdo bisogno di offendere, traine le conseguenze. Puoi sempre rivolgerti a Ciarlatano. Che di sicuro ti accoglierà paolinamente a braccia aperte e ti farà anche omaggio di parte della robusta parcella pagatagli dai francescani paolini targati Rai.
    pino
    P. S. Nessuno ha mai impedito a Ciarlatano di farsi prete.

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Shalom

    E’ pregato anche lei di non esprimere giudizi personali su forumisti, anche se lei almeno ha il buon gusto di non insultare.
    pino nicotri

  10. sylvi
    sylvi says:

    O come un gondoliere ruffiano che campa sulla bellezza in putrefazione di Venezia per lucrare qualcosa con la sua gondoletta.Shalom

    x Shalom

    Questa mi pare di gusto molto discutibile!!!
    I fasulli legionari romani davanti al Colosseo, conciati come un eterno carnevale, sono più convincenti? Meno ruffiani?
    Ha mai visto qualcosa di più ruffiano, di più volgare di un romano che cerca di fregarti vendendoti il Papa con tutto Giulio Cesare e ovviamente la Fontana di Trevi?
    E se Venezia avesse non i finanziamenti da tutta Italia che ha Roma, una suburra di ladri, imbroglioni fancazzisti, truffatori e venditori di fumo…ma soltanto le tasse delle Tre Venezie che sarebbero più che sufficienti a mantenerla nell’antico splendore.
    E nella sua civiltà che è rimasta tale nei secoli.
    Anche lei dovrebbe misurare le parole…non crede?

    Sylvi

  11. peter
    peter says:

    X sylvi

    il paragone di shalom era azzeccato e mi ha
    quasi commosso nella sua tragica bellezza

    peter

  12. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Ritengo il post di Shalom, parlo soltanto della parte che ho preso in considerazione, intriso di superficialità e di trombonate
    sparate a salve.
    Comunque anche questo suo post la dice lunga sul suo senso delle proporzioni e sul suo substrato culturale.
    E’ lei tragico nella sua ignoranza e nella sua meschina protervia meridionale.
    Ci pianga su!

    Sylvi

  13. Faust
    Faust says:

    il paragone di shalom era azzeccato e mi ha
    quasi commosso nella sua tragica bellezza

    peter

    .. piacerebbe anche amme leggerlo… il post di shalom che ti ha commosso… dov’e’??
    Faust

  14. Shalom
    Shalom says:

    ” meschina protervia meridionale”? Ma sta dando i numeri anche lei? Ehhhhhhh, il razzismo e’ duro a morire… Come la coglionaggine e la celentanite.
    Shalom

  15. peter
    peter says:

    X sylvi
    meschina e proterva qui e’ sempre e solo lei. non male come proiezione la sua…travi e pagliuzze.
    Sempre a.metterla giu’ con soldi e tasse da brava becera polentona.
    Senno’ avrebbe capito che shalom non odia affatto i beneamati-e carissimi- gondolieri

    peter

  16. sylvi
    sylvi says:

    x Faust

    il numero di Shalom è il 200!

    Per Peter e Shalom

    Non mi tirate sicuramente in ballo con le vostre volgari celentaniti!!!
    A Shalom vorrei far notare che misuri i suoi “numeri”!
    Avrà deluso Faust.Me sicuramente no!

    Sylvi

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Malgrado tutto, la poesia della musica, la musica della poesia riesce a farci cantare, a elevarci sopra tutti i miasmi quotidiani e a farci sognare. Fintanto che persone come Dalla o Celentano ci faranno canticchiare anche stonando, ci faranno danzare anche sotto la pioggia, l’umanità avrà una speranza ed è la prova VIVENTE che la morte non esiste.

    C.G.

  18. Linosse
    Linosse says:

    Lucio Dalla è grande ospite in Piazza Grande per l’ultima volta.
    Chissà dove sarà ospitato Celentano ,colui che ,senza fama e senza lode,si è molleggiato e vorrebbe ancora molleggiarsi nei materassi a molle per gli sbattimenti altrui.
    L.

  19. Anita
    Anita says:

    x Faust -195-196-197-198-

    Caro Faust,

    mi devi scusare ma oggi proprio non ti capisco.

    Ti sbagli sul -195-, una cosa e’ la crew, un’altra era la posizione del nipote di mio marito e di sua moglie.

    Joe Malin: Concert Master and musician contractor was always Frank’s choice of violinists. Carmel Malin, Joe’s wife, often shared the role of Concert Master. Both graduates of the prestigious Juilliard School of Music, they were well known as musical coordinators for the movies of Woody Allen, and many other famous directors. Sinatra depended on their ability to select only the finest of musicians for his orchestra. A dear man whose welcoming smile and endearing personality was loved by all who knew him.

    Traduzione:

    Joe Malin: Master Concert e l’appaltatore musicista di Frank era sempre la scelta di violinista. Carmela Malin, moglie di Joe, spesso condivideva il ruolo di maestro di concerto. Entrambi diplomati alla prestigiosa Juilliard School of Music, erano ben noti come coordinatori musicali per i film di Woody Allen e molti altri registi famosi. Sinatra dipendeva dalla loro capacità di selezionare solo il meglio dei musicisti per la sua orchestra. Un uomo il cui caro accogliente sorriso e una personalità accattivante è stato amato da tutti coloro che lo conoscevano.

    Il cognome Malin e’ il nome d’arte, da Malignaggi…non molto artistico e difficile da pronunciare.
    ————–

    La crew la conosco…il figlio della mia amica e vicina ha fatto parte della crew di Bon Jovi da quando era giovane, ha viaggiato per tutto il mondo, era diventato indispensabile, duro’ per tanti anni perche’ NON si drogava come il resto della crew e degli artisti.
    Aveva la testa sulle spalle, guadagnava benissimo, si compro’ una tenuta nel New Hampshire, sposato con tre’ figli.

    E non ti dimenticare che nel nostro business abbiamo impegnato molti ben noti cantanti e show personalita’ e la crew.

    Ciao, Anita

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Il mercato delle armi non conosce crisi.
    Nel 2010 vendite per 411 miliardi di dollari

    “Secondo i dati dello Stockholm international peace institute, la crisi globale non ha prodotto danni al commercio bellico, pur in flessione rispetto al +8% del 2009. Al primo posto al mondo l’americana Lockheed Martin, (ovviamente, ndr) leader di un mercato in cui gli Usa fanno il 60% del fatturato. Ottava l’italiana Finmeccanica. Nessun riscontro invece sulla Cina, che non fornisce dati sulla sua produzione di armamenti, sempre più diretta all’esportazione. (….)”

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Sylvina,

    …Il mio? Era un gioco…che tu hai buttato in politica e razzismo!
    Al solito.

    Ma per favore, tutto il tuo post ..trasuda Politica, ma per favore, ma per piacere…gli Occhi..le impressioni della donna che legge l’anima dagli Occhi , il gioco…ma smettila hai mai guardato negli occhi,senza la maschera,un metalmeccanico..ma mi spieghi cosa leggi Tu negli “occhi”..magari volevano dire ..testa di cazzo..se non avessi questa divisa addosso un colpetto di “pattana ” non te lo leva nessuno…
    Fammi il favore..ma va la , ma va la , ma va un pò più in la…o vai avanti tu che a me viene da ridere…!!
    Adesso abbiamo pure la lettrice di “anime “dagli Occhi,dopo Celentrano, proprio non ci facciamo mancare nulla su questo Blog!

    cc

  22. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    che cosa leggo negli occhi di un metalmeccanico?
    Rabbia repressa, frustrazione…esattamente quelle dei maestri e professori professionalmente ed economicamente maltrattati ed ingiuriati dal primo operaio da terza media rabberciata e che guadagnava di più e perciò si riteneva al di sopra nella scala sociale!

    Vado, vado…

    Sylvi

  23. Linosse
    Linosse says:

    Gli occhi,a me gli occhi,seguite il dito medio,vi sentirete liberi e leggeri,al riveglio non ricorderete nulla.
    La democrazia non è in crisi perchè non è mai esistita è solo stata una breve pausa di liberal –uscita fuori dalla caserme del feudalesimo onnipresente
    La meritocrazia l’abbiamo solo sognata o ce l’hanno fatta sognare al posto della favoritocrazia che si è spalmata come sego al sole sullo stivale impregnandolo saecula saeculorum.
    Tutti riuniti nei salotti buoni ovvero gli studi televisivi ,ovattati e teporosi a disquisire su tutto il disquisibile ,interlocutori ben addestrati allo strepito,cacofonici che si cimentano nella farsa contrapposizione con completi impeccabili e cravatte intonate alla situazione se sono uomini,se donne con farfalline d’ordinanza tatuate sull’inguine come cosa buona e giusta nel tempo della patacca che gira e deve continuare a girare .
    Ma di che parlano?
    Anni ed anni hanno parlato,detto,ripetuto un ritornello ossidato come la loro coscienza ,hanno permesso tutto il delocalizzabile possibile e già attuato, adesso vogliono chiudere i porcili ormai contenitori di vetusto sterco inservibile anche per concimare campi esausti anche loro per tutte le porcate viste e commiste.
    A cosa servono e si sono dedicati i loro milioni di neuroni,i crani che li contengono che sono il vanto della razza umana,della tanto vantata sede dell’intelligenza da un 1000-1300cmcubici, come i cilindri di una utilitaria?
    Crani contenenti lingue ben allenate e cervelli abnormi di Frankgermain,
    Chiusi nelle loro intoccabili torri di avorio si sentivano stretti per cui hanno esaurito tutte le zanne ,di elefante e quadrupedi vari ignari possessori del materiale, usate per ampliare la torre e trasformarla in fortezza con pregiate vedute ad uso ed abuso di facce anche loro coerentemente di corno.
    Tutta questa opera per un solo fine mai giustificato da niente e nessuno , per ottenere il nulla.
    Solo loro possono estraniarsi dalla marea crescente di figli e mammà,monotoni e sfigati,loro chiusi al mondo e ben protetti dalle spesse mura del palazzo ,isolato acusticamente, che assorbe urla e gemiti proveniente da tutto lo stivale ;chi li tocca ,come si fa a coinvolgerli?
    Di tangibile solo gli effetti collaterali del loro lungo operato disastroso.Ogni cosa ha un suo prezzo,non è una novità. Qui il prezzo qual’è stato?E lo scopo qual’è stato?
    A quasta ultima domanda sapremmo come rispondere
    L.

  24. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Linosse,

    ———

    Tutti riuniti nei salotti buoni ovvero gli studi televisivi ,ovattati e teporosi a disquisire su tutto il disquisibile ,interlocutori ben addestrati allo strepito,cacofonici che si cimentano nella farsa contrapposizione con completi impeccabili e cravatte intonate alla situazione se sono uomini,se donne con farfalline d’ordinanza tatuate sull’inguine come cosa buona e giusta nel tempo della patacca che gira e deve continuare a girare …..

    ….Chiusi nelle loro intoccabili torri di avorio si sentivano stretti per cui hanno esaurito tutte le zanne ,di elefante e quadrupedi vari ignari possessori del materiale, usate per ampliare la torre e trasformarla in fortezza con pregiate vedute ad uso ed abuso di facce anche loro coerentemente di corno.
    Tutta questa opera per un solo fine mai giustificato da niente e nessuno , per ottenere il nulla…..

    ————–

    Carissimo , questa sì che è poesia , moderna, impeccabile che descrive un’epoca.
    Due semplici frasi ..ma purtroppo,son cambiati i musici , ma non la musica…

    Compassate ed autorevoli “facce di tecnici”,una rispolverata di serietà, uscita dagli ” armadi “…impolverati..,non cambiano però le cravatte intonate,e pochi centimetri in più ,coprono gli inguini puttaneschi, ma sono solo pochi cm ,donati al buon gusto momentaneo,intonati al clima ….dove sono di turno barbe incolte e sfoggio di povertà..maglioncini ecte,ect

    I teatranti intonano nuovi peana , per continuare a calcare il proscenio..ma dietro le quinte continua il solito “puttaname”…
    Ma la musica di fondo non sembra cambiare..per il momento..diciamo una intonacata su muri fradici…da Natale a Santo Stefano..!!

    cc

    Intanto la lettrice di”anime dagli occhi”, del nostro Blog,continua nelle sue letture psichiche…adesso se la prende con l’operaio fannullone che guadagnava di più della sua collega “a maglioncino…si intorta la signora..ma da una spiritice si può abbozzare e comprendere con sussiego e condiscendenza..che cè vuoi fà..

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