E la Costa Concordia è sempre ferma dove è naufragata: metafora dell’Italia e della realtà di oggi?
L’enorme mole della Costa Concordia è ancora lì, metà sotto il mare e metà sopra. E per quanto possa apparire incredibile, lo svuotamento dei serbatoi del carburante NON sé neppure iniziato. Spero ardentemente non sia vero che si deve procedere alla gara di appalto per aggiudicare i lavori, perché anche al ridicolo dovrebbe esserci un limite. L’interesse generale e il pericolo di disastro ambientale sono tali da imporre l’invio di mezzi militari per procedere di corsa al recupero del carburante. E invece…. E invece l’enorme mole della Costa Concordia, dolente balena spiaggiata, è sempre lì. Si dondola un po’ con il movimento del mare. Più la guardo, più mi pare l’immagine dell’Italia di oggi. Se non dell’Europa di oggi. Se non del mondo intero di oggi. E di sempre. Gigantesco vorrei ma non posso. Ritratto e monumento vivente del fallimento di tutti i grandi traguardi, di tute le grandi ambizioni di navigare il mondo e la vita lasciandoci alle spalle la realtà. Che è sempre la realtà delle nostre inadeguatezze. Ma bando alle ciance.
A quanto pare il comandante Schettino ospitava nella sua cabina la giovane e bella moldava Domnica Cemortan, della quale hanno parlato tutti i giornali. Buon per lui, se è vero. Ma che c’entra con le responsabilità per il disastro della Costa Concordia? Forse provocherà il disastro del matrimonio di Schettino, con la signora Fabiola Russo, ma ha qualcosa a che vedere con il naufragio sugli scogli dell’isola del Giglio?
Forse la bella moldava era presente nella plancia di comando al momento dell’impatto con lo scoglio fatale e nei momenti precedenti. Se è vero che Schettino ha detto “ero distratto nei miei pensieri”, si può ipotizzare che il motivo della distrazione fosse la ragazza. Pare però che a dover guardare il mare e gli strumenti, e quindi a doversi accorgere dello scoglio, fosse un altro ufficiale, all’uopo delegato da Schettino. Come che sia, la presenza di estranei nella plancia di comando dovrebbe essere proibita dagli armatori esplicitamente, così come è proibito che stiano nella cabina di comando degli aerei quando sono in volo. Oltre alla eventuale presenza della moldava, è certo che in plancia ci fossero gli equivalenti crocieristici dello chef e del maitre d’hotel, che si godevano la suggestiva vista dell’isola del Giglio illuminata dalle luci della notte rivolgendo anche domande di tipo turistico al capitano Schettino. Scene inimmaginabili, perché vietate, in un jet di linea anche se di grandi dimensioni.
Insomma, le responsabilità ci sono, e la magistratura appurerà se sono tutte e solo di Schettino o tutte e solo dell’armatore o di entrambi, e in che misura. Intanto però prosegue la pubblica lapidazione o almeno il tiro a segno su Schettino, fermo restando che ogni paragone con S. Bartolomeo o affini è sbagliato, improponibile. E pur di dargli addosso si lasciano passare sotto silenzio quelle che, se le notizie apparse sulla stampa sono vere, violazioni gravissime delle leggi da parte dei carabinieri e dei magistrati.
“Appena la nave si è inclinata sono sceso”. Sì, ma dove? Non condivido le conclusioni subito tirate da tutti, in tutto il mondo, che il capitano Schettino sia “sceso” dalla nave, per scappare, anziché, come ha detto ai magistrati, in cabina a tentare inutilmente di recuperare delle carte. Si scappa per salvare la pelle o per fuggire alle manette, ma Schettino e i suoi due ufficiali non stavano rischiando nessuna delle due cose, e neppure da lontano. Mi pare più razionale quindi pensare che quel “sono sceso” si riferisse allo scendere in cabina. Ammesso che la trascrizione fatta dai carabinieri che intercettavano quelle frasi in dialetto stretto campano sia corretta e non, come molto spesso capita, fin troppo succinta o imprecisa. Ma non è questo il problema che credo vada segnalato, e con urgenza.
Capisco che sia utile intercettare ciò che dice un sospettato al telefono o in conversazione di persona con amici, e che sia sbagliata la “legge bavaglio” che voleva ridurre di molto la possibilità per le indagini giudiziarie di avvalersi delle intercettazioni. Però per quanto riguarda le intercettazioni del capitano Schettino nelle primissime ore dopo la tragedia, fatte nella caserma dei carabinieri di Orbetello e già arrivate anch’esse alla stampa, trovo strano che nessuno abbia fatto notare l’enorme gravità della faccenda. Leggo su uno dei maggiori quotidiani italiani, e a firma di due colleghi di vaglia, che Schettino lo hanno intercettato mentre “è in caserma sconsolato, sta aspettando che qualcuno gli porti abiti puliti e buone notizie dal mare” e mentre “le ore passano lente, riempite solo dalle parole scambiate con il suo avvocato, Bruno Leporatti, il suo comandante in seconda Ciro Ambrosio, il suo ufficiale di coperta Silvia Coronika e qualche amico che lo raggiunge al telefono”.
Sogno o son desto? I carabinieri hanno dunque intercettato le conversazioni di Schettino con il suo avvocato!? Qui i casi sono due. O Schettino era già accusato di qualcosa, e allora l’intercettazione del dialogo con l’avvocato è di gravità inaudita, oppure non era ancora accusato di nulla e quindi non si capisce a che titolo venisse intercettato. E a che titolo venissero intercettati anche gli altri.
Possibile che la tifoseria più o meno giustizialista o comunque accusatoria ci faccia dimenticare perfino certe regole elementari e basilari? Qui non si tratta di spaccare il capello in quattro o fare gli azzeccagarbugli, ma di evitare che con la Costa Crociere faccia naufragio anche la legalità, compreso il comportamento dei carabinieri, e la nostra capacità di denunciarla senza se e senza ma.
Ciò detto, è un fatto che la nave Costa Concordia è ancora in buona parte fuori dall’acqua, non ne è stata cioè completamente sommersa. E allora, sia pure col senno di poi, forse è il caso di porsi delle domande. Siamo sicuri che il vero errore non sia stata l’evacuazione? Poiché la nave NON poteva affondare essendo già adagiata su un fianco e per giunta ancorata, Non sarebbe stato meglio fare aspettare la luce del sole facendo stare i passeggeri seduti o sdraiati sul fianco non sommerso, magari al coperto? Il meteo infatti NON prevedeva mare mosso. Certo, i passeggeri non sarebbero stati affatto comodi per qualche ora, ma sempre meglio che rischiare di affogare in mare. All’alba li avrebbero evacuati tutti senza nessun problema. Gli strumenti, e le carte nautiche, indicano con chiarezza quanti metri d’acqua ci sono sotto uno scafo. A parte i film di fantascienza, la Costa Crociera NON poteva essere inghiottita da Nettuno o dagli dei degli inferi. Tant’è che è ancora lì:metà dentro l’acqua e metà fuori. Certo, parlare col senno di poi è facile, lo ripeto, ma sapendo che la nave non poteva più andare sott’acqua e non poteva neppure spostarsi perché ancorata, le scialuppe forse era meglio non calarle prima dell’alba, quando oltretutto ci sarebbero stati molti ma molti più mezzi di soccorso e soccorritori arrivati nel frattempo. F
Poi c’è l’assurda faccenda della biscaglina. Da quel che s’è visto e sentito, anche dalla bocca dell”eroe” De Falco della capitaneria di Livorno, è stata calata UNA SOLA E UNICA biscaglina!!! Anziché stare a guardare, gli isolani del Giglio potevano portare alla nave biscagline, funi e quant’altro, mentre dalla capitaneria di Livorno di biscagline ne potevano inviare a decine con elicotteri e mezzi navali veloci. Ho detto capitaneria di Livorno? Non è la stessa capitaneria della tragedia del traghetto Moby Prince? Vale a dire, della collisione tra due navi poco al largo di Livorno che il 10 aprile 1990 provocò l’incendio del traghetto e la morte di TUTTI i suoi 140 passeggeri.
Io ho solo una patente nautica che mi permette di comandare una barca a vela anche in oceano. Purtroppo, oltre a non navigare più da decenni, non ho una barca e l’esperienza in mare l’ho maturata su barche altrui. Però, per quel poco che ne capisco, la manovra che Schettino stando alla testimonianza dell’esecutore al timone – Jacob Rusil Bin – avrebbe effettivamente ordinato, urlando, “barra tutta a dritta!” prima dell’impatto, poi “tutta barra a sinistra!” e infine di nuovo “tutta barra a destra!” dopo l’impatto, è stata davvero utile a evitare disastri peggiori. Idem per quanto riguarda l’ordine di calare prima l”ancora di destra e dopo qualche minuto l’ancora di sinistra: è stata una manovra ottima per portare la nave ancor più sottocosta onde evitarne l’affondamento completo. Leggo che tutti sostengono invece che la nave è finita dove è finita solo per merito delle correnti. Mah. Visto anche il complesso dietro front della rotta dopo l’urto con lo scoglio, direi che la nave è finita lì anche e forse soprattutto grazie a Schettino.
Schettino ha sbagliato e la responsabilità del disastroso urto in mare è sua anche se non è stato lui, ma un altro ufficiale, a non vedere lo scoglio fatale. La responsabilità è sua anche perché andava troppo forte. Avesse almeno rallentato, come era doveroso fare così vicino alle rocce, e fosse andato agli usuali 6 nodi degli “inchini” anziché ai 16 di quella dannata sera, lo squarcio sarebbe stato più piccolo e forse le cose sarebbero andate altrimenti. Però credo che l’armatore sia responsabile di tutto il resto, a partire dall’ora abbondante persa in chiacchiere, con la speranza di non dover sostenere le enormi spese per il salvataggio o l’evacuazione, e a finire al tragico non funzionamento dei vari dispositivi d’emergenza. La storia degli armatori non è affatto esente da macchie, anche gravi. Quella dei comandanti di nave è invece, per fortuna, un’altra storia.
Infine: Schettino è indifendibile sotto vari profili, lo abbiamo detto e ridetto. Ma che il procuratore della Repubblica di Grosseto, Francesco Verusio, possa essersi permesso di definirlo pubblicamente “uno scellerato” senza essere cacciato dalla magistratura o almeno severamente punito è cosa che può avvenire solo in Italia, dove i magistrati sono ormai troppo spesso fuori controllo. In un altro Paese civile per scivoloni di questo genere verrebbe ordinato il non luogo a procedere per violazione del diritto ad un ‘fair trial’, come dicono in Inghilterra, cioè a un processo equo. E l’incauto Verusio si troverebbe anche a dover rispondere forse persino per diffamazione a mezzo stampa, tv, e internet.
Mi viene in mente il magistrato che conduceva le indagini sull’uccisione a Cogne di Samuele Lorenzi, il figlio di Anna Maria Franzoni. Anziché spiccare subito il mandato di cattura contro la signora Franzoni, già inchiodata da non poche prove, il magistrato ha preferito temporeggiare, cosa che ha permesso di confondere per un bel pezzo le acque facendo diventare anche i ldelitto di Cogne un lungo show nazionale. “Sono una mamma anch’io”, si giustificò il magistrato per la mancata emissione del mandato di cattura. Come se un magistrato può permettersi di non essere imparziale con chi ritiene gli sia simile, o magari simpatico. Anche in questo caso, in un altro Paese civile quel magistrato, donna, sarebbe stata o mandata a casa o punita.
Quello che più mi duole dell’illegittima uscita di Verusio è che nessun giornale lo abbia criticato. Anzi, le sue parole sono state subito elevate a sentenza e prese per la prova provata della colpa globale di Schettino. Su questa scia, anche la tragedia della Costa Concordia è diventato un tema da trattare col sensazionalismo, con i boatos, le insinuazioni, i gossip, i pettegolezzi… Naufragio della Costa Concordia o anche di un bel pezzo della società italiana?
caro Faust.
È il mondo che cambia..
Le aspirine saranno vendute in autostrada, i fornai lavoreranno il sabato e, come anticipò Dalla detto Lucio. anche i preti potranno sposarsi, ma soltanto a una certa età.
Stai bene?
un abbracccione-one-one da parte mia.
C.G.
x Faust
caro Faust, ti ringrazio per i consigli e faro’ del mio meglio per non ‘maltrattare’ Vox.
Ho come l’impressione che tra alcuni bloggers non sia quasi possibile dialogare senza ‘maltrattarsi’. Vedi CG ed Anita, me e Sylvi, Rodolfo e Shalom…
Si tratta comunque di maltrattamenti reciproci, vedi ad esempio gli ultimi ‘lovely’ posts della amabile friulana per il sottoscritto, ed i meridionali in genere…
un caro saluto
Peter
x Peter
Non ritengo Faust imbecille e analfabeta da non leggere quei post che LEI mi ha inviato PER PRIMO.
Mi ha dato della” vaiassa, non intelligente come quelle napoletane perchè discendente da incestuosi carnici”.
E questo è niente rispetto al resto…e alle sue trombonate sui marinai e quant’altro.
Io le rispondo per le rime…mi serve per ripassare …la maieutica eh, eh, eh!!!
Comunque faccia con comodo…serve anche a capire che birra c’è nella sua botticella!!!
PS: Vado a pranzo in un ristorante che si chiama ” Patrie dal Friùl”.
E uno come lei sarebbe interdetto!!!
lovely!!!
Sylvi
x Sylvi
veramente non mi pare proprio di avere usato quelle parole che lei dice, tipo ‘discendente da incestuosi carnici’ con particolare riferimento alla sua persona che, a quanto diceva in passato, ha delle ascendenze piuttosto variegate…
Il suo modo di articolare il discorso, molto familista e ‘territoriale’, e pochissimo logico, mi pare affine a quello delle vajasse napoletane, per il poco che so, ed il molto che mi immagino, di esse…il che non equivale esattamente a dire che lei sia una di loro, le pare?
Lei disprezza platealmente, da sempre, i meridionali, tranne forse alcuni, pochi degli immigrati dalle sue parti , quelli che si sforzano di imitare l’accento friulano per compiacerla come cliente, della qual cosa sinceramente li compiango…
Io ho in un post notato che ad occhio e croce, i campani sono piu’ acuti ed intelligenti di voi, non fosse altro che per la loro storia burrascosa, l’intensa selezione naturale che ha certo affinato l’intelligenza, sorvolando adesso su certi usi un po’ tribali delle valli alpine che certo non facilitano la selezione naturale…se Darwin mi consente di usare certe espressioni.
Le auguro comunque che il pranzo nel ristorante , presumo leghista, che dice le resti tutto sullo stomaco, seguito da un’intensa e profusa diarrea (e speriamo sempre che non si traduca anche in diarrea verbale…).
un caro saluto e buona giornata
Peter
x Faust
caro Faust, se hai cercato di farmi sapere che Vox non si affaccia da un po’ sul blog per via delle mie ‘vastasate’, sappi che mi dispiace.
Non mi azzardo pero’ a porgere la palma d’ulivo a Vox, senno’ niente niente mi risponde cosa (…) c’entro io, chi mi credo di essere, lei e’ occupatissima a fare documentari sui pinguini al Polo Sud, etc etc
salutoni
Peter
Cara Anita,
non sarà forse il caso di Schettino….
Ma di sicuro..”Allora essere al comando di una nave simile era una carriera invidiabile, certo che le tentazioni c’erano, ma con riservatezza e comportamento impeccabile.
Sono conte Anita, si può essere “puttanieri incartapecoriti! delinquenti, mafiosi, genocidi,sfuttatori, pedofili…però bisogna ammettere che se il tutto viene fatto con riservatezza e comportamento impeccabile..beh allora più che cento parole Tu illumini la realtà del Mondo con sagge parole…
Ci adegueremo, “impiccheremo i borghesi”, però con riservatezza ed esterma eleganza !Aggiugerei anche un Tocco di classe che nella fattispecie non guasta mai !
cc
x CC
Non credo che si possa paragonare l’andamento di vita e di decoro di qualche decina di anni fa con quella di adesso.
Anita
Cara Sylvi,
Tu lo sai che sono un ignorantello e scrivo come parlo…e quanti di errori di grammatica nevvero?
In questo momento ho una disputa su una frase con mio figlio Rafael che studia all´universita´lingue…tra le altre l´italiano.
Ecco la frase:-
“Quindi per me non e´strano che i giovani rimangono a casa a lungo”.
Io invece direi:-” Quindi per me non e´strano che i giovani rimanghino a casa”.
Ti prego di rispondermi.Grazie
Rodolfo
c´e´un “di” in piu´..pazienza
sulla seconda frase ho dimendicato di scrivere alla fine “a lungo”
X rodolfo
idea corretta sul congiuntivo ipotetico. esecuzione sbagliata si dice rimangano…e non chieda a sylvi che e’ ‘straniera’
Ossequi
peter
x C.G.
Mi deve scusare, io parlicchio l’Italiano.
Francofono e’ una parola nuova per me, in Inglese la Svizzera e’ divisa in tre’ parti, French speaking, Italian and German speaking.
Sul lago di Ginevra o lake Geneva.
Perche’ poi l’ha nominata non lo so.
Bye,
Anita
Che confusione …nella frase di mio figlio sarrebbe “rimangano” e non rimangono. Scusate
Sarrebbe con due erre…oramai sono fuso
caro Faust, se hai cercato di farmi sapere che Vox non si affaccia da un po’ sul blog per via delle mie ‘vastasate’,
… Caro Peter, Vox non ha bisogno della mia difesa ai tuoi attacchi schizzosi, sa ben difendersi con capacita’ ed equilibrio di persona colta e intelligente, penso che come me, non le piacciano attacchi e obiezioni oziose e di poco costrutto, come penso anche a te non piaccia il pensare avvuoto e l’attacco aggratis x distogliere la noia al suo apparire sia se tua o a te diretta… Nessun consiglio, ma una nota sullo squilibrio fra due stili, che seppur diversi, non x importanza… x meglio dire due ottiche di diverso interesse intellettuale… Squlibrio dove l’una non puo’ mortificare l’altra xcche’ non competitive e di conseguenza non puo’ esserci un vincitore e un vinto.
La competizione secondo il mio modo di pensare puo’ esistere solo nell’agonismo fisico, dilettantistico o non commerciale, MAI nell’ emotivita’ della vita e nell’essenza della conoscenza evolutiva del pensiero.
Per il resto, in verita’ ho solo scritto che sono sempre d’accordo con i tuoi scritti che riempiono l’aria d’intorno di aromi intellettuali piacevoli da alto volo sobrio e libero… NON ho scritto “quasi sempre d’accordo con te” che sarebbe stato piu’ semplice e forse avrei evitato scintille favillose e creative di possibili quanto improbabili deduzioni e dubbi.
– Non mi azzardo pero’ a porgere la palma d’ulivo a Vox, senno’ niente niente mi risponde cosa (…) c’entro io, chi mi credo di essere, lei e’ occupatissima a fare documentari sui pinguini al Polo Sud, etc etc
… non sapevo che Vox documenta pinguini del sud… visto che vive al nord… vicino addove tu vivi…
Un’ abbraccio mio caro amico… e’ bello “creare pensieri e immagini volando con un simile come te al fianco… Tuo
Faust
Sciùra,
la Svizzera non è “divisa in” ma ha quattro (non tre, si informi) diversità linguistiche, ovvero lingue ufficiali, cioè italofono, francofono, tedesco e rumansch che convivono pacificamente tra loro.
So per certo che molti suoi concittadini pensano che sia la Svezia, ma questo fa parte della vostra ignoranza, geograficamente parlando.
Un classico.
C.G.
x C.G.
Deve scusare la mia ignoranza, io ho imparato che la Svizzera e’ suddivisa in tre regioni linguistiche e culturali: tedesca, francese, italiana.
Il romancio e’ una lingua o dialetto/i parlati…un miscuglio.
Se poi sia diventato una regione non lo so. OK?
Anita
Guardi che quando scrissi Svezia invece di Svizzera 6-7 anni fa fu solo un errore non sapendo piu’ come si scriveva in Italiano.
Switzerland, Sweden, la doppia V – W mi ha confusa.
Ma lei e’ piccino e continua a tirarlo in ballo.
x Faust
caro Faust, ti ringrazio per la stima e, di nuovo, per i consigli, sai che lo dico senza alcuna ironia.
Le tue espressioni mi confermano che sia tu che io siamo omeopaticamente ‘tubercolari’, abbiamo bisogno di vasti orizzonti, aria tersa, cambiare spesso ambiente, ‘volare in alto’, senno’ ci sentiamo come soffocare…
Il che mi rassicura, perche’ ho spesso temuto di essere ‘canceroso’, cioe’ di volere sempre tenere tutto sotto controllo, o illudermi che sia possibile…
Non sono esattamente d’accordo che i frequenti battibecchi tra me e Vox siano dovuti a puro spirito di competizione (a differenza di me e Sylvi e Sylvi e me, ammettiamo pure per ipotesi…).
Non sono neanche del tutto d’accordo che la competizione intellettuale, sia pure in un blog, non possa essere foriera di nuove idee, o almeno relativamente nuove, e quindi anche di progresso
un caro saluto
Peter
caro Rodolfo,113
tuo figlio ha assolutamente ragione!
Ti rispondo solo perchè sono contenta che tu abbia un figlio rispettoso della consecutio temporum e dei congiuntivi!
Quanto a te …non preoccuparti…qualche errore lo facciamo tutti!
Ciao
Sylvi
Bersani..su Repubblica
…. Io ho segnalato alcuni fatti, che sono: un colpo di mano sulle nomine Rai, una norma anti-magistrati e degli emendamenti al Senato sulle liberalizzazioni.
e poi ancora
“In questi giorni sento ripartire un dibattito come se fossimo negli anni ’80, quando si diceva ‘arriverà la flessibilita”, ‘bisognerà adeguarsì. Ma qui lo tsunami è già arrivato! Uno che ha trent’anni oggi, se ha un lavoro mediamente ce l’ha flessibile, precario e sottopagato, anche se ha una laurea. La realtà di oggi è questa”. “E andare a dire a questo giovane – prosegue Bersani – che il problema è il fatto che suo padre ha un sacco di garanzie mentre abbiamo 800mila nuovi disoccupati, cioè gente che sta perdendo il posto di lavoro, è una cosa piuttosto ridicola, se non fosse tragica. Quindi cerchiamo di tenere la testa a posto: c’è un Tavolo che deve trovare un accordo, perchè il Paese ha bisogno di riforme ma ha bisogno anche di coesione, di solidarietà e di impegno comune”.
In sostanza bersani si sveglia..ovvero termina dicendo che va bene tutto ..ma sostanzialmente “pare che ci stiano prendendo per il culo..
Quindi di fronte a due comparsate” finanziere” a Cortina e a Milano ,(il popolo si sa ha anche bisogno di qualche Circenses o comparsate) ..invece, passano provvedimenti seri e decisivi che cambieranno la vita di milioni di persone in Italia…
Concludendo ..Non è che sembra che piglino per…, a me sembra CHE CI STANNO PROPRIO PRENDENDO !!
cc
Concludendo quindi il Governo Monti porta a termine la più grande riforma..l’abolizione dell’art 18.
Sappiamo che gli investimenti dopo arriveranno copiosi riprenderà l’industria GI;MI;PI tutta, e con la nuova produzione dei nuovi fermacarte da scrivania in acciao inox..saprò calcolare la balistica !!
cc
Ps x Rodolfo
…qualche errore lo facciamo tutti…ESCLUSO il saccente sanguemisto puglioanglo ( 111) che naturalmente ha sempre ragione…in Puglia, in Inghilterra… in cielo e in terra…odia i gallesi e gli scozzesi perchè non gli danno ragione, e i tedeschi ( e anche i friulani) perchè gli danno torto COI FATTI!!!
Sylvi
x Sylvi
si direbbe, almeno, appulo-inglese o angloapulico, ignorantona.
E sanguemista (ma di sangui cattivi…) e’ anche lei con tutta la sua famiglia…
Peter
Sciùra,
non dica baggianate. Anzi, non le scriva.
Che poi fa lo stesso.
Grazie e buonaseeera.
C.G.
x C.G.
Dove sono le mie “baggianate” ?
Ho sentito e letto il Romancio, varia secondo le vicinanze con le tre lingue Svizzere.
Mi dica la percentuale che parla il Romancio e quale?
Anita
x C.G.
Il Romancio…la mia lingua preferita!!
http://www.youtube.com/watch?v=i_luEr-F53s
Su questo link puo’ trovare i vari dialetti Romancio, ci sono canzoni con liriche abbastanza capibili perche’ e’ in franco-romancio.
Quello che apre il link e’ Italo-romancio.
Anita
Il rumantsch , lingua che ha diverse affinità con il ladino, il friulano, il comasco e il valtellinese viene parlato oggi SOLTANTO nel cantone svizzero dei Grigioni.
In quei luoghi ritenuta una lingua ufficiale negli uffici pubblici e viene insegnata come materia nelle scuole dell’obbligo.
Ripeto: non scriva baggianate. Si occupi di quello che sa.
C.G.
Onde evitare il quaglieggio a vanvera un paio di dritte:
“Con la votazione popolare del 1938 sul decreto federaledi riforma degli art. 107 e 116 della Costituzione svizzera, il rumantsch è divenuto la QUARTA LINGUA NAZIONALE accanto al tedesco, al francese e all’italiano.
Nel cantone dei Grigioni il rumantsch divenne lingua ufficiale già con le Costituzioni cantonali del 1880 e del 1892.
In Svizzera con rumantsch si intende la lingua dei Grigioni”
C.G.
x C.G.
Un Cantone non e’ una Regione.
Oggi – 7° C , ancora una bellissima glaciale giornata di sole.
Leggo e sento in TV che l’Italia è sotto la neve…quella candida ,leggera, soffice…che con un soffio sembra una cascata di borotolco!
Qui invece …ripensavo al 1985…nevicata memorabile ma gelata altrettanto memorabile.
La laguna ghiacciata…allora passeggiavamo attorno alla barca in porto.
Sì, proprio ci giravamo intorno, scivolando dolcemente sul ghiaccio da poppa a prua e poi ancora a poppa.!
Due cime abbandonate sott’acqua mi facevano misurare lo spessore del ghiaccio! Sopra cadevano i fiocchi di neve.
Oggi a Grado la laguna pareva percorsa da un’aura di magia, da uno spirito che fermava, incantandolo, il respiro dell’onda.
E allora nascevano stalactiti e stalagmiti là, ferme a mezz’aria, e l’onda immobile e incantata brillava di mille diamanti.
Un’orda di gabbiani, cormorani, tarabusi…attendeva paziente che i poveri pesci, e sono purtroppo davvero tanti, morissero congelati!
La barca è risultata irraggiungibile, se non a rischio di una spettacolare caduta fra le barbe di ghiaccio!
Sylvi
cari Anita e C.G.,
la lingua dei Grigioni non è altro che quel filo che lega , attraverso i monti, l’occitano francese, il romancio svizzero, il ladino dolomitico che si innesta nel friulano.
Sicuramente tutti hanno risentito dell’influenza delle lingue viciniore…ma la fonte è la stessa.
Io posso non capire subito il parlato veloce…ma leggerlo mi è sempre comprensibile!
buonanotte
Sylvi
x C.G. 127
In quei luoghi ritenuta una lingua ufficiale negli uffici pubblici e viene insegnata come materia nelle scuole dell’obbligo.C.G.
caro C.G.
Lo stesso succede in Friuli con il friulano; soltanto che, prima il Fascismo poi la Repubblica Italiana tentarono in tutti i modi di distruggerne non solo l’esistenza ma persino il ricordo.
Il terremoto del 1976, davanti al pericolo di devastazione non solo di un territorio, ma di un intero Popolo, diede un’ideale sferzata di orgoglio e vitalità che portò alla rinascita anche della lingua.
L’Univerità di Udine e la Facoltà di Filologia romanza tengono alta la bandiera.
L’UE ne certificò la rinascita che niente toglie, come crede Peter,
all’Unità della Nazione.
Sylvi
Caro CC,
mi sa tanto che, a dimostrazione del fatto che il difetto sta nel manico, anche il già rettore della pregevole università Bocconi, perla della cultura privata e privatista ittagliana, attualmente plebiscitato all’alta politica nazionale, dimostra di essere uno che parla a vanvera e non sa bene quel che dice.
Oggi come oggi inneggiare al precariato sarebbe una sciocchezza perfino in Useggetta, figuriamoci in paesi nei quali la disoccupazione è a due cifre!…. Mah …. che profonda cultura politica e sensibilità personale…
Ma parliamo di cose più divertenti: ho rifatto la supa.
Abbondanti cavoli dell’orto (stragelati), pane secco a fermentazione naturale, salsa di casa, salciccia, mix di formaggi da grattare (pecorino, parmigiano, stravecchio d’alpe), pepe vario appena grattugiato, un litro di brodo (vegetale e di carne perchè non sono uscito a prendere le ossa), peperoncino quanto basta.
Tuttavia per la seconda volta ho preferito cuocere tutto in forno: 120° per un’ora e mezzo ieri pomeriggio; 120° per due ore stamattina; 150° gradi per un’ora stasera. Non è bruciata neanche un pochino ma era semplicemente perfetta. Ti consiglio di non cuocerla più sul gas: è inutile farla bruciare se si può evitare.
Un caro saluto U.
PS. Qui siamo a -14°. E si prevede un tempo da tregenda per il prossimo fine settimana. Un caro saluto a tutti U.
caro Uroburo,
a proposito del già Rettore della Università Bocconi…
…in ogni famiglia ci sono le “pecore nere”…poi, gli acquisiti mica me li sono scelti…!!
eppure… “un acquisito” di dx dichiarata…con il quale, io “fascistona” come lei ben sa, evito come la peste di parlare di politica….ebbene quell’acquisito parla proprio come lei”!!
Io non ci capisco più niente!
Meglio riposarsi!
Sylvi
mi avete costretto a rispolverare ‘le lingue romanze’, un libretto che mi porto appresso da oltre 30 anni, scritto dal prof . C. Camproux, dell’universita’ di Montpellier, da tempo passato a miglior vita.
Dieci grupppi linguistici: rumeno, sardo, italiano, reto-romanzo, francese, franco-provenzale, provenzale, catalano, castigliano, portoghese. Andrebbe aggiunto anche il dalmata, estintosi nel 1898, quando mori’ l’ultima persona che lo parlo’…
Il piemontese ed in misura minore il ligure presentano elementi di transizione tra le parlate italiane e quelle provenzali (questo e’ per CC). Le parlate corse sono considerate come, in genere, appartenenti al toscano.
I dialetti reto-romanzi, o romanzo alpino, occupano le vallate delle Alpi comprese fra i Grigioni e le Alpi Giulie fino all’Adriatico, e, ancora fino alla fine del secolo XIX, la citta’ di Trieste. Prima dell’immigrazione germanica (che il diavolo se la porti, nota mia…) queste parlate erano autoctone in tutta la regione delle Prealpi. Si dividono in tre gruppi isolati: Grigioni (Svizzera), dialetti ladini delle Dolomiti (Italia), gruppo orientale del friulano con Udine come centro (sempre Italia…). Nel 1938 il romancio e’ stato riconosciuto come quarta lingua della Svizzera.
In sostanza, non nego che Sylvi abbia ragione sul suo dialetto, ed a riprova di cio’ ho citato quanto detto sopra.
Non e’ vero pero’ che l’affermarsi di lingue locali non minino (da minare…) l’unita’ nazionale, basta guardare alla Spagna.
Od alla pretesa della stessa Sylvi che gli immigrati in Friuli ‘imparino la lingua’.
La lingua dell’unita’ nazionale e’ il fiorentino dei benpensanti, senza il quale non vi sarebbe mai stata un’unita’ nazionale italiana
Peter
x Sylvi
Cara Sylvi,
ancora non ho capito perche’ C.G. mi abbia tirato fuori Lausanne e la Helvetic Confederation…..
Credo che ogni tanto inizi un giochetto per sfizio e io ci cado.
Non occorre abitare in Svizzera per saperne qualche cosa…pensa che circa 4 anni fa un amico ebbe la pessima idea di trasferirsi in Svizzera , proprio nella zona del Grigione, ci passo’ qualche settimana e decise che non era per lui perche’ parlavano “ostrogoto”.
Cosi’ acquisto’ una casa in alta Valtellina, il primo anno era contento, ha creato un paradiso, ma poi arrivo’ la monotonia, i mesi invernali, da una vita attiva si trovo’ prigioniero in un paesino di montagna.
Non solo, la casa e’ a tre’ piani con scalini alti e stretti, si e’ rotta una gamba e non si muove dalla camera da letto….e’ molto depresso, ha abbandonato i magnifici websites di sua creazione, ha tagliato con tutti.
Ha appena compiuto 60 anni…ha fatta una pazzia.
Ho sentito i dialetti Romansh, non li capisco, come ho scritto sopra si possono leggere anche perche’ la nostra mente e’ programmata a leggere parole fuori ordine ed anche con numeri….
Tra parentesi il dialetto di quel paesino in alta Valtellina e’ semi germanico.
Buona notte,
Anita
x Peter
Un paio di giorni fa mi e’ arrivato questo Brain Study.
I’ve seen this Study with the letters out of order, but this is the first time I’ve seen it with numbers.
F1gur471v3ly 5p34k1ng?
Good example of a Brain Study: If you can read this you have a strong mind:
7H15 M3554G3 53RV35 7O PR0V3 H0W 0UR M1ND5 C4N D0 4M4Z1NG 7H1NG5!
1MPR3551V3 7H1NG5! 1N 7H3 B3G1NN1NG 17 WA5 H4RD BU7 N0W, 0N 7H15 LIN3
Y0UR M1ND 1S R34D1NG 17 4U70M471C4LLY W17H 0U7 3V3N 7H1NK1NG 4B0U7 17,
B3 PROUD! 0NLY C3R741N P30PL3 C4N R3AD 7H15.
PL3453 F0RW4RD 1F U C4N R34D 7H15.
Lo puoi leggere?
Ciao,
Anita
Od alla pretesa della stessa Sylvi che gli immigrati in Friuli ‘imparino la lingua’.Peter
x Peter
Sì, ho la pretesa che chi viene in Friuli a chiedere lavoro, soprattutto negli uffici pubblici, nelle Scuole e negli Ospedali…impari la lingua del luogo.
E’ semplicemente impensabile che chi lavora, cura, insegna non capisca ciò che dicono gli utenti di un servizio così importante.
Sono stata testimone della rivolta di genitori che pretesero di cacciare una maestra calabrese che non parlava italiano corretto e i bambini, a metà anno scol., si esprimevano… in calabrese.
So di medici che si rivolgevano alle infermiere friulane per domandare al malato se avesse certi sintomi!
Infatti la Regione ora obbliga i medici ad un corso di friulano!
IO sono costretta, senza tanti rimpianti, a non vedere i filmetti “italiani” che girano a Roma e a Napoli.
Sono senza sottotitoli e io non ci capisco niente!
Questo non è il fiorentino!!! Perciò, caso mai, impariamo bene quest’ultimo che viene regolarmente massacrato da romanismi, napoletanismi, …e giù andando.
Lei vuole a tutti i costi omologare l’Italia …che non è omologabile, perchè dovrebbe omologare le teste…..alla Mengele???
Qui parliamo, e pensiamo, indifferentemente in italiano e friulano! Facciano altrettanto quelli che pretendono di venire qui a lavorare e non sentono nemmeno la necessità di adeguarsi
alla lingua del luogo.
A proposito…il mio ortolano pugliese è semplicemente una persona corretta ed educata,come lo sono molti neri che parlano friulano quasi come me!
La più grande sciocchezza è pensare che obbligando un popolo
a negare la sua storia, si possa tenerlo unito. Unito a che???
I fascisti pensavano così!!!
Sylvi
x Sylvi
io non auspico che la varieta’ orientale di reto-romanzo che si parla dalle sue parti come dialetto scompaia, anzi ho sempre avuto simpatia per tutte le lingue neolatine.
Ma pretendere che sia una lingua da imparare per chi viene da fuori a lavorare per voi e’ assurdo. Perche’ tutti i friulani (come gli altri) dovrebbero sapere l’italiano. Quindi l’arroganza o presunzione ‘fascistoide’ e’ tutta sua, cara, e lo dico senza animosita’ o polemica.
Badi che in Europa non e’ permesso discriminare in base alla lingua, specie se parlata locale. Chi venisse cacciato per quel motivo potrebbe legittimamente farvi causa.
Il romanesco e’ uno slang molto affine al toscano, lo si capisce benissimo se si sa l’italiano, e come dice lei non e’ obbligatorio vedere i films. Cosi’ il napoletano di pochissimi films o commedie, che si riduce ad un accento, non parlano certo in dialetto, tranne forse la buonanima di Troisi a volte.
In sostanza, lei e’ solo provincialista. Contenta lei…
Peter
la gentilezza o educazione dell’ortolano o dei ‘neri’ e’ una forma di assimilazione portata molto oltre il dovuto, che in Italia si dovrebbe limitare alla conoscenza della lingua nazionale.
Per inciso, dovrebbero essere i locali, stanziali o autoctoni, i padroni di casa per farmi capire da Sylvi, a mostrare educazione e gentilezza per primi ai nuovi venuti.
Spesso in Spagna si sforzavano di dire qualche parola in italiano, e molto raramente persino in Francia e Germania e GB…
Peter
x Anita
I can easily read all of it my darling, but I dont think that my mind is that strong.
Here in GB some people are in the habit of personalising their number plates, so that their figures or numbers actually read as letters, and convey certain messages. One number plate read something like ‘why save’ (it was a Jag), another one ’12 lead ECG’, etc…I cant remember the ones with figures but there are some
regards
Peter
Ariel Toaff
IL GIORNO DELLA MEMORIA – UN’INTELLIGENTE E OPPORTUNA PRESA DI POSIZIONE DEL RAB…BINO DI ROMA, RICCARDO DI SEGNI
Un uso ponderato della memoria, un dosaggio corretto del bombardamento di ricordi che avviene in questi giorni per evitare “l’effetto dell’overdose o quello della banalizzazione” A chiederlo, nell’intervista rilasciata al sito Divulgazione del CNR e’ il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni.
Vox clamans in deserto. La fiera di Auschwitz e’ aperta e ogni anno che passa piu’ affollata.
Diventerà legge il trasferimento forzato dei beduini
del Dr. Yeela Raanan
Un nuovo ddl trasformerà il controverso Piano Prawer in legge. Se la Knesset approverà la legislazione, ad Israele sarà aperta la strada per il trasferimento dei beduini del Negev e la loro ricollocazione in baraccopoli. Un ddl totalmente ignorato dai media locali e internazionali.
Il 3 gennaio il governo israeliano ha pubblicato il memorandum di una legge chiamata “Regolazione della colonia beduina in Negev” e che prevede i passi da compiere per la ricollocazione della stragrande maggioranza dei residenti di villaggi non riconosciuti del Negev e per la confisca di circa i due terzi delle terre in loro possesso.
Come ci si aspettava, il governo israeliano sta incontrando resistenza, per questo il disegno di legge contiene anche misure violente per assicurarne l’implementazione. Il ddl sta attualmente attraversando il normale processo legislativo alla Knesset e diverrà presto legge.
Chiediamo a tutti i nostri amici e sostenitori di aiutarci ad impedire alla Knesset e al governo di approvare una legge tanto disastrosa. A seguire i fatti che hanno portato a tale legislazione, il suo contenuto e gli aspetti più pericolosi (il memorandum del governo può essere trovato a questo indirizzo: http://www.tazkirim.gov.il/Tazkirim_Attachments/41151_x_AttachFile.doc. Il memorandum è redatto solo in ebraico)
Breve cronologia
Urbanizzazione coercitiva: Israele ha portato avanti politiche distruttive riguardo la minoranza beduina per decenni. I risultati di tali politiche sono sette città beduine, che sono da sempre al primo posto nella classifica dei comuni più poveri d’Israele, con una grave disgregazione sociale, un elevato tasso di disoccupazione e l’assenza di un qualsiasi ruolo positivo tradizionale e moderno delle donne della comunità. Israele ha creato tali città con voluto disprezzo per le tradizioni e i bisogni delle comunità, oltre che con l’obiettivo di minimizzare la terra a loro disposizione. Negli ultimi 50 anni, Israele ha fatto in modo di “colonizzare” la metà delle terre delle comunità beduine costrette in queste nuove e fallimentari città.
Politiche di non riconoscimento: L’altra metà dell’intera comunità beduina è stata irremovibile e ha lottato per mantenere il possesso delle proprie terre e della propria cultura. Il governo li ha costretti a pagare un caro prezzo non fornendogli i servizi pubblici di base e le infrastrutture attraverso la politica del non riconoscimento. Quarantacinque villaggi, da mille a 10mila abitanti ciascuno, non sono riconosciuti: le persone vivono senza strade, senza connessione alla rete elettrica e a quella idrica, senza accesso al sistema fognario, con servizi sanitari e scolastici minimi e, ancora peggio, senza un sistema amministrativo che rilasci i permessi di costruzione, rendendo tutte le abitazioni “illegali” e quindi sotto minaccia di demolizione.
Uso della terra: Prima del 1948 i 90mila beduini erano virtualmente i soli residenti in Negev. Nel 1952 sono scesi a 12mila, gli altri sono stati convinti in un modo o nell’altro a lasciare il Paese. Oggi in Israele vivono circa 200mila arabi-beduini, un terzo dell’intera popolazione del Negev, e utilizzano solo 320mila dunam (1 dunam = 1 km²) dei 13 milioni di dunam della regione. La nuova legge ridurrà ancora la terra a disposizione, portandola a meno di 150mila dunam.
Un confronto: i contadini ebrei in Negev hanno a disposizione un milione di dunam di terra da coltivare, quelli beduini 195mila, una quantità che la nuova legislazione ridurrà ulteriormente portandola vicino allo zero. Dall’altra parte, sono molte di più le persone che vivono di agricoltura nelle comunità beduine di quelle nelle comunità ebraiche del Negev. Inutile ricordate che la nuova legge renderà le comunità beduine ancora più povere e dipendenti dal governo: la comunità sarà decimata.
La legge
Tale politica comincia con la richiesta a tutti i beduini a ratificare le loro rivendicazioni territoriali, nel caso in cui il nonno o il padre abbia presentato richiesta di riconoscimento della proprietà della terra al governo israeliano negli anni Settanta. A questo punto le condizioni di proprietà della terra sono esaminate dal governo: l’antenato ha utilizzato la terra negli anni Settanta? La terra è utilizzata oggi dai suo discendenti? Tutti i fratelli e i cugini hanno ratificato la richiesta? E avanti con altri requisiti. Se tutte le condizioni sono presenti, la persona riceverà la promessa dal governo di assegnazione di una parcella di terra massimo della metà di quella richiesta. Tuttavia, il governo manterrà la sua promessa solo se il beduino in questione ripulirà la terra che sta usando da tutte le costruzioni, le persone, gli animali e gli alberi su richiesta del governo stesso e la locazione della parcella di terra sarà individuata dallo Stato di Israele in futuro.
Le minacce per la comunità beduina:
L’obiettivo è la confisca della terra: Come detto prima, il disegno di legge riduce l’accessibilità alla terra, importante risorsa per i villaggi beduini, che vivono per lo più di agricoltura. Un elemento che infastidisce ulteriormente visto che i beduini sono riconosciuti dalle Nazioni Unite come popolazione indigena a cui assegnare compensazioni per la perdita delle terre, e non ulteriori confische.
Maggiori poteri al governo: Gli articoli 71 e 73 danno all’Autorità per l’Insediamento dei Beduini (dopo una richiesta ufficiale del primo ministro) il potere di liberare le aree individuate immediatamente, di demolire tutte le costruzioni e di evacuare tutta la popolazione, senza il bisogno di un’ingiunzione del tribunale, come previsto dall’attuale legislazione. Inoltre il ddl stabilisce che i tribunali hanno limitata la possibilità di impedire che tale processo venga attivato. E tutti i villaggi beduini stanno per vedere avviata la procedura.
Creazione ingiustificata di conflitti familiari: Gli articoli 42 e 43 prevedono che la percentuale di terra che una persona riceverà come compenso dipende dalla grandezza dell’appezzamento chiesto originariamente. Ciò significa che, se tutti i cugini (nel caso in cui il richiedente sia il nonno) entrano nel procedimento, allora potranno ricevere fino al 50% della particella di terra personalmente richiesta. Tuttavia, se qualcuno di loro decide di non presentare richiesta, allora gli altri cugini riceveranno meno terra come compensazione. Tale previsione di legge è volta a creare tra i discendenti del proprietario originale della terra delle pressioni familiari affinché entrino nella procedura o rinuncino ufficialmente alle loro rivendicazioni. Ovvero si creeranno dei conflitti in molte famiglie beduine del Negev, conflitti che potrebbe continuare per generazioni, distruggendo quello che resta del sistema sociale beduino già decimato dall’urbanizzazione e il dislocamento forzati. È inimmaginabile pensare che un governo possa approvare una legge tanto distruttiva, se il suo obiettivo non fosse quello di spingere le persone a rinunciare alle loro storiche rivendicazioni.
Diminuzione della protezione dai tribunali: Il disegno di legge prevede che in caso di conflitto con altre leggi, la nuova legislazione sia comunque prioritaria, riducendo così la possibilità per i membri delle comunità beduine minacciate di rivolgersi ai tribunali per essere protetti. Altra palese e razzista previsione della nuova legge è che il beduino non riceverà compensazione e non potrà stabilizzarsi a Ovest della Strada numero 40, ma solo in una determinata area prevista dalla legge stessa, vera e propria reminescenza delle riserve indiane o dei “bantustan” sudafricani.
Nessun permesso per diverse pianificazioni: La legge non autorizza discussioni o procedure per il riconoscimento dei villaggi esistenti, né processi per la pianificazione di nuovi villaggi o la possibilità per i membri della comunità di scegliere dove vivere o il carattere del loro nuovo insediamento. Così quando il processo descritto negli articoli 71-73 entrerà in vigore, il governo sarà il solo a poter decidere l’allocazione di decine di migliaia di persone.
Impedita la partecipazione dei beduini al processo decisionale: Il governo ha assegnato al ministro Beni Begin il compito di ascoltare le opinioni dei beduini e di attuare cambiamenti alla legge tenendo conto dei loro bisogni e desideri. Tuttavia, ascoltando i discorsi del ministro Begin, abbiamo capito sfortunatamente che non ha né l’abilità né la voglia di stare ad ascoltare le comunità beduine. Piuttosto, lo abbiamo visto come eloquente emissario del governo con il compito di convincere i membri delle comunità ad accettare senza proteste un disegno di legge distruttivo.
L’implementazione del ddl provocherà grandi sofferenze: Non crediamo che tale ddl possa essere applicato dato che il suo obiettivo – l’ulteriore riduzione della proprietà delle terre beduine ancestrali – è un abominio per i membri della comunità beduina. Tuttavia, se la legge passerà e se ci sarà il tentativo di applicarla, la comunità ne soffrirà gravemente: i bulldozer distruggeranno i villaggi, le terre saranno confiscate con la forza, molti verranno arrestati per essersi rifiutati di arrendersi, si assisterà alla totale urbanizzazione e alla perdita di terre come risorsa economica della popolazione beduina ed infine alla distruzione della sua cultura.
Migliaia di beduini hanno manifestato a Beer Sheva e a Gerusalemme, mostrando il loro disprezzo per una simile legge. I media israeliani, in collaborazione con il governo, hanno totalmente ignorato queste manifestazioni.
Quando un naso non basta a dire: antisemitismo
Non avevo nessuna voglia di scriverlo, questo articolo: un battibecco fra soliti noti, una tempesta in un bicchier d’acqua, una spirale interminabile di polemiche. Poi c’è quella insistenza sul naso adunco, capirete bene, col profilo caprino che mi ritrovo (a scanso di equivoci, è una citazione del poeta di maternità ebraica Umberto Saba, «in una capra dal viso semita»)…
Ma provateci voi a ricevere una dopo l’altra le telefonate di un Vauro tetro e costernato che ti ripete: «Hai letto, Gad? Mi danno dell’antisemita, è l’offesa più schifosa che si possa rivolgere a uno come me. Peppino Caldarola l’ho querelato ed è stato condannato a una multa di 25 mila euro perché mi ha attribuito falsamente quella frase velenosa, “sporca ebrea”, mai rivolta a Fiamma Nirenstein, e che io neppure potrei concepire. Ma loro insistono, sui giornali figura come vittima il Caldarola che mi ha appiccicato parole infamanti, perseguitato da me e dal giudice che ne ha certificato l’invenzione».
er chi non lo sapesse, tutto comincia da una vignetta in cui Vauro mette in ridicolo la contraddizione di, testuale, «Fiamma Frankenstein», cioè della Nirenstein che ha deciso di candidarsi al Parlamento nel Pdl, partito in cui militano anche persone di estrema destra come Alessandra Mussolini e Giuseppe Ciarrapico (quest’ultimo nostalgico antisemita per davvero). La disegna col suo profilo corredato da simboli che, affiancati, stridono e fanno male: la stella di Davide e il fascio, oltre allo stemma del Pdl.
Se ne poteva opinare il gusto e l’umorismo carogna. Invece, apriti cielo: l’interessata per prima grida all’antisemitismo, come dimostrerebbe il naso attribuitole da Vauro.
Sono sempre stato dell’idea che un’accusa così grave andrebbe soppesata con cautela, evitandone l’abuso. Ricordo la volta in cui il rabbino capo di Torino mi sollecitò a protestare contro Forattini che mi aveva disegnato, secondo lui, col tipico naso adunco dell’iconografia fascista. La vignetta era cattiva, ma pregai il rabbino di lasciar perdere: in fondo si trattava del mio naso. Imperfetto, ne convengo, ma noi ci conviviamo volentieri da generazioni (senza generalizzare: conosco pure ebrei col nasino all’insù). Forattini mi sta antipatico, però, se avessi scritto che mi dava dello «sporco ebreo», a buon diritto lui si sarebbe potuto offendere.
Siccome il destino è beffardo, la Nirenstein ha voluto ribadire la sua accusa di antisemitismo a Vauro sul Giornale diretto da Alessandro Sallusti proprio lo stesso giorno in cui quest’ultimo sparava in prima pagina il titolo: Lettera ai tedeschi. A noi Schettino, a voi Auschwitz. In un demenziale impeto patriottico, Sallusti scaraventava addosso al sito Internet del settimanale tedesco Der Spiegel, colpevole di una sgradevole satira antitaliana, niente meno che i sei milioni di morti della Shoah. Per giunta, negando la corresponsabilità del fascismo italiano nella persecuzione degli ebrei.
Sfortunata, la Fiamma, ma non per questo le darò della «Frankenstein». Mi limito a consigliarle maggior parsimonia nel dispensare marchi d’infamia mortificanti nei confronti degli avversari politici come Vauro.
Ce n’è già abbastanza in giro di antisemitismo, e più in generale di odio razziale rivolto contro altri popoli e altre fedi religiose, senza bisogno di inventarsi pure un Vauro che dà della «sporca ebrea» a chicchessia. Se poi quest’ultimo, il Vauro, si accontentasse della sentenza che ne riconferma l’onorabilità indiscussa, e rinunciasse ai soldi di Caldarola, avremmo fatto bingo.
x Peter
Quanti sono gli inglesi nativi, autoctoni che per gentilezza , specie SUL LAVORO, le parlano italiano?
Mi pare che lei a spron battuto abbia imparato l’inglese!!!
Noi , per gentilezza, se nel gruppo c’è qualcuno che non parla friulano, ci esprimiamo in italiano…ma sul lavoro è altra faccenda!!! Ma è tempo perso, con lei!
Io PAGO il canone e sui canali RAI vorrei si PARLASSE ITALIANO…mica friulano!!!
Mi pare che qua si mi viene negato un diritto!
Ma i suoi pesi e le sue misure sono francamente insopportabili.
Ps: si rivolga al suo SUD per dire che TUTTI dovrebbero saper parlare italiano.
Ma mi faccia il piacere!!!!
Sylvi
x Sylvi
mi faccia il piacere lei. Francamente.
L’inglese e’ la lingua nazionale ufficiale di tutto il Regno Unito, compresa Scozia, Galles ed Irlanda del Nord (per la verita’ anche di quella del Sud…), ed e’ la seconda lingua del mondo per numero di persone che la parlano. Non si tratta dunque di Cornish (ammesso che ancora esista), gaelico (ammesso che come sopra) o gallese, il quale purtroppo esiste ma lo parlano solo in certe valli, e non e’ certo richiesto che eventuali stranieri che vi vanno lo debbano imparare, anche perche’ e’ una delle lingue piu’ astruse d’Europa…
Quindi lei non ha assolutamente il senso delle proporzioni, e’ del tutto fuori controllo.
Quando mi trovo in Italia, parlo agli stranieri in inglese, loro lo preferiscono all’italiano quasi sempre, figurarsi ad una lingua regionale del (…).
Certi giochetti e sotterfugi di stampo leghista sono ben noti. Si tratta delle solite scuse per discriminare contro gli immigrati e mettersi sullo ‘scannetto’.
Peter
x Peter
….Quando mi trovo in Italia, parlo agli stranieri in inglese, loro lo preferiscono all’italiano quasi sempre, figurarsi ad una lingua regionale del (…).Peter
Già, il classico provincialotto lecchino tipico del sud che si prostra, senza senso e orgoglio della sua storia, senza dignità e rispetto per le sue radici!
Lasci stare i leghisti, che il più rozzo e sfegatato di loro almeno sa che cos’è il Rinascimento.
Lei è il classico emigrante che si mimetizza, che si vergogna….ma se ne stia dov’è!
La sua terra lei l’ha ripudiata…buon pro le faccia.
Ps: Ho molti amici meridionali…nessuno però che abbia bisogno di mimetizzarsi per captatio benevolentiae!!!
Tutti difendono giustamente le loro radici abbracciandone pregi e difetti.
Al riguardo stimo molto più Rodolfo, di lei!!!
Sylvi
Ps x Peter
Di una cosa sono sicura: in Galles la prima lingua è il gallese seguita immediatamente dall’inglese.
Gli studenti che non volessero studiare gallese devono iscriversi a una Scuola privata.
Lei non è mai stato in Galles, altrimenti saprebbe che cominciando dai nomi delle targhe stradali alte 10cm in gallese, 5cm in inglese…
continuando con le targhe automobilistiche tutte in gallese…con i giornali ecc. ecc.
Parlano inglese con gli stranieri, questo sì per educazione.
Quegli ignoranti di inglesi non hanno mai imparato un’altra lingua!!!
Sylvi
Cara Silvy,
mi aspettavo un suo commento alla mia supa, ed invece mi è arrivato il suo n. 135, di cui non riesco proprio a capire il senso.
Fuor da ogni polemica, me lo vorrebbe spiegare?
Io mio sono limitato a dire che Monti – che resta comunque l’ultima spiaggia di un paese ormai del tutto alla deriva, primariamente per aver votato a maggioranza, e per ben 17 anni, un pericoloso e delinquenziale dilettante come il Banana – dimostra anch’esso nonostante i suoi augusti titoli, di essere uno che dice cose che farebbe meglio a non dire.
Dimostrando in questo modo che il difetto sta nel basso livello generale di cotesto paese,visibile perfino nei suoi migliori rappresentanti.
Naturalmente la vittoria del Banana, come il basso livello generale del paese, sono TUTTA colpa dei kommunisti, delle sinistre e dei sindacati. Mi va tutto bene, ovviusli, purchè sia però chiaro che, a mio modesto modo di vedere, il Crassi non era di sinistra ma di estrema destra. Approvo tutto il resto incondizionatamente.
Tuttavia, visto che almeno un terzo di questo paese (ed in realtà un bel po’ di più) rimane ostinatamente di sinistra, credo che l’unica soluzione sarebbe quella di eliminare in ittagliano su tre oppure di invitare coloro che votano per le sinistre a suicidarsi. Così finalmente la nostra destra, sempre così straordinariamente efficiente, potrà risolvere i problemi del paese.
Un caro saluto U.
PS. Ma com’è che non li avete risolti durante il Ventennio o durante il periodo crispino o della destra storica, quando potevate fare tutto quel che volevate a vostro piacere? E non ho citato il periodo bananiero, nel quale avevate una maggioranza bulgara. Ahhhhh dimenticavo: i kriptokommmunisti!…. u.