Il capitano Schettino è indifendibile, ma il suo linciaggio è vergognoso. La criminale diffusione della telefonata De Falco-Schettino ci cola a picco tutti. Per il salvataggio solo un elicottero, per le guerre invece….

Ho voluto tardare a bella posta a intervenire sul naufragio della Costa Concordia perché ero preso da un tale sdegno contro il comandante Francesco Schettino da ritrovarmi sorprendentemente nel coro degli urlatori di professione e forcaioli d’animo. Compagnia che mi imbarazza talmente da avermi consigliato prudenza. Anche perché l’esperienza ha dimostrato a suo tempo sulla mia pelle che le verità lanciate con grande clamore e immediatamente a ridosso dei fatti sono troppo spesso verità per modo di dire, se non baccano suscitato ad arte per nascondere la verità o sue importanti parti. Tant’è che avevo preparato un pezzo certo non a favore di Schettino, ma neppure di accettazione del “colpevole unico”, classico capro espiatorio per salvare il sedere di molti altri. Poi ho ascoltato – disgraziatamente – la telefonata tra Gregorio De Falco e Schettino. E m’è crollato il mondo addosso. Quella telefonata mostra l’intero vertice di comando della Costa Crociere talmente vile e ignominioso che non ci posso credere, mi rifiuto, la fuga di un comandante, per giunta assieme al suo secondo e terzo ufficiale, è un abominio inimmaginabile, roba che neppure in un film o in un pessimo sceneggiato da trash tv. Se le cose stessero davvero come sembra da quella telefonata, a dover fare hara hiri non è solo Schettino, ma qualunque italiano che ha pudore, perché quella telefonata, se fosse tutto come sembra, ci condanna come Italia intera, come popolo di ignavi, cialtroni, mascalzoni e irresponsabili. Neppure popolo “solo” da bunga bunga ed elettori entusiasti di gente come Bossi, Berlusconi, Calderoli…., ma addirittura di cialtroni da corte marziale e – infamia suprema – fucilazione alla schiena e con gli occhi bendati. Chiunque abbia passato così a razzo alla stampa la registrazione di quella telefonata, e, come vedremo meglio in seguito, si direbbe che pare possa essere stato solo De Falco, ha fatto una grande mignottata che ci ha accoltellato tutti alla schiena.

Cerchiamo quindi di ragionare. Schettino ha sbagliato ed è indifendibile. E’ stato lui stesso ad avere ammesso col magistrato una serie di circostanze che lo inchiodano:

- ha ordinato lui di uscire fuori rotta per avvicinarsi al Giglio;

- ha deciso lui di abbandonare il pilota automatico e di mettersi a timonare lui, personalmente e manualmente;

- l’accosto al Giglio lo ha deciso per un “inchino” al collega in pensione Mario Palombo, “inchino” preannunziato allo stesso Palombo con una apposita telefonata;

- ha ordinato la virata troppo tardi;

- il ritardo nell’ordinarla è dovuto al fatto che “ero perso nei miei pensieri”.

Anche se non di “pensieri” si trattava, ma – a quanto pare – della vicinanza di una bella bionda, ce n’è abbastanza per prendere a pedate Schettino fino a consumargli tutto il sedere.

In aggiunta, è innegabile che Schettino ha perso oltre un’ora da perfetto cretino, quando invece durante quell’ora la nave era ancora in assetto, cioè non sbandata, e potava sbarcare tutte le persone in perfetto ordine e senza che nessuno finisse affogato intrappolato nelle cabine o in sala pranzo. Ma quell’ora e un quarto l’ha persa da cretino perché è cretino lui o perché l’armatore gli ha ordinato di non lanciare subito l’SOS e di non chiedere neppure ispezioni e verifiche in mare perché “il tempo è danaro” e le crociere, come si dice degli spettacoli, “must go on”? Non so se sia vero che Schettino durante quell’ora molto abbondante abbia, tra l’altro, cercato anche di fare sparire la “scatola nera” onde evitare si potessero appurare le sue responsabilità per la rotta temeraria e l’errore da peracottari. E’ inoltre grave, anzi inaudito, che abbia abbandonato la nave. E che lo abbia fatto con i suoi due vice è talmente inaudito da essere impensabile. Così come è patetica, ridicola, lestofantesca, la scusa di essere “caduto in una scialuppa di salvataggio”, per giunta di esserci caduto con i due vice, eventualità statisticamente impossibile se non in un film di topo Gigio.

Tutto ciò detto, nulla dimostra che Schettino stesse scappando, che avesse cioè abbandonato la nave per svignarsela. Forse lui è un vile, ma credere che lo siano anche i suoi due vice mi pare surreale. Non voglio neppure prendere in considerazione quello che, stando ai giornali, avrebbe dichiarato il parroco dell’isola, e cioè che Schettino era sbarcato tranquillo e beato anche col computer. Il parroco pensi a vergognarsi per NON avere mai reclamato neppure lui per l’usanza degli “inchini” a pochi metri dalla terraferma da parte di un bestione come Costa Concordia e non solo.

Insomma, NON si può che Schettino stesse scappando. E’ sceso dalla nave, certo, e NON doveva farlo, ma NON per scappare. Probabilmente voleva rendersi conto di persona della falla, dall’esterno visto che dall’interno era impossibile, o forse anche cercare di rendersi utile cercando di mettere ordine tra i natanti nelle vicinanze, anche se questa ipotesi non mi convince perché i natanti con i passeggeri erano – a quanto pare – dall’altra parte della nave, quella che guarda la terraferma a pochi metri da essa. sull’altro lato della nave. Se è sceso, per giunta, ripeto, con gli altri due ufficiali, uno dei quali era una donna, probabilmente è stato perché a sua valutazione i soccorsi sulla nave procedevano, anche se non ho capito sotto la direzione di chi. La presenza di un ufficiale donna nella scialuppa con Schettino mi fa credere ancor più difficile una fuga o un pensare comunque solo a se stessi: una donna, per giunta ufficiale di marina, abbandona vecchi e bambini e altre donne al loro destino? Difficile da credere. Ritengo umanamente e professionalmente più probabile che il comandante, pur con deplorevolissimo ritardo, abbia aiutato passeggeri a mettersi in salvo e sia sceso in ispezione in mare solo quando gli è parso di poterlo fare perché non c’era più ressa nel salvataggio.

La voce impallata di Schettino nel rispondere a De Falco, mi ha fatto arrossire per quel pesante accento campano da “guapp’e cartone” dei film, da decenni “prova provata” dell’infingardaggine e cialtroneria dei “terroni”. Né Totò né Massimo Troisi avrebbero potuto immaginate tanto… Accento campano a parte, la voce di Schettino m’è parsa stranamente impastata, come anche le sue risposte a De Falco spesso sconnesse. Troppo alcol? Una “sniffata” di troppo e già a fine effetto? Lo appureranno i magistrati.

Insomma, Schettino è spacciato. Come capitano è spacciato. Come marinaio è spacciato. Come uomo, se la vedrà con se stesso, con i non pochi morti dovuti all’aver perso più di un’ora senza muovere un dito, anche se forse per ordine dell’armatore e non per decisione propria. Ma impiccarlo adesso sulla pubblica piazza a furor di popolo, no. Fucilarlo alla schiena sulla base dei soli elementi d’accusa, senza neppure vagliarli, contestualizzarli e verificarli, assolutamente no. Il giornalismo scoopista a tutti i costi ha già fatto una serie di danni storici, dal “ballerino anarchico” Pietro Valpreda fino al “rapimento” di Emanuela Orlandi ha già preso una quantità di granchi colossali. Meglio andarci più cauti.

Andiamoci cauti anche nel voler vedere in De Falco il cavaliere bianco, l’eroe salvatore di quei frangenti terribili. Il suo ordinare a Schettino di risalire a bordo salendo per la biscaglina, che è una scala di corde con gradini di legno,  “in senso inverso a quello dei passeggeri” che si stavano faticosamente mettendo in salvo, lo trovo un ordine assurdo.  La biscaglina, detta anche biscaggina, è una scala fatta di corde e con gradini di legno o di plastica in modo da poterla arrotolare e srotolare a piacere. La biscaglina inoltre è stretta, la si scende stando rivolti verso la nave e tenendosi con le mani al cordame laterale mentre si poggiano i piedi su uno scalino alla volta, stando bene attenti a non scivolare.  Non è certo larga a sufficienza da permettere il transito nei due sensi, per giunta in una situazione di emergenza drammatica. Sarebbe stato più logico issare a bordo Schettino, e gli altri due ufficiali, con una fune calata da un elicottero. E qui che casca l’asino, un altro asino! Come mai da Livorno non hanno mandato più elicotteri? A Livorno c’è una imponente base Nato, più un aeroporto italiano. Si fosse trattato di andare a bombardare la Libia o qualche nave di “terroristi” gli elicotteri ci sarebbero stati, sarebbero stati fatti arrivare da ovunque. I giganteschi elicotteri militari in grado di issare anche mezzi corazzati. La capitaneria di porto di Livorno ha un solo elicottero? E di chi è la colpa? Di Schettino?

Certo, Schettino ha sbagliato fin dall’inizio, fin da quando cioè ha deciso la bravata dell’avvicinarsi troppo all’isola del Giglio per dare “un salutino” al “mitico” commodoro e far vedere ai turisti direttamente sotto il loro naso la suggestiva cartolina notturna dell’isola del Giglio illuminata. Regalando nel contempo – due piccioni con una fava – agli isolani la suggestiva cartolina dell’enorme città galleggiante da crociera che a mo’ di maxi balena addomesticata si avvicina fin sotto casa, saluta educatamente a mo’ di serenata con i suoi maestosi fischi ad alto volume e tonalità a bassa e se ne va.

Però, però, c’è un però: visto che l’incredibile “salutino” a distanza ravvicinata era una consuetudine, o comunque una cosa niente affatto rara, dov’erano la capitaneria di porto, i carabinieri, la polizia, il sindaco, il parroco e gli abitanti del Giglio quando la balena da crociera arrivava fin quasi sotto le finestre? Todos caballeros? Un bestione come Costa Concordia o simili NON è un gommone o una barchetta che passa inosservata, e male, malissimo hanno fatto, dalla capitaneria all’ultimo dei pescatori o marinai della domenica, a non reclamare mai, a non avvertire mai nessuno della sbalorditiva usanza. Gentile e bella quanto si vuole, ma usanza pericolosa anche agli occhi di un cieco.  A Genova, al quartier generale della Costa Crociere, nessuno mai si è accorto di nulla? I TIR  hanno la scheda registratrice nel tachimetro, con la quale la polizia stradale – se vuole – può controllare a che velocità ha marciato l’autista durante tutto il viaggio del TIR. Ovvio che le navi, e le grandi navi, non siano prive di controlli anche più sofisticati. Sia a bordo che dalle capitanerie, oltre ai satelliti.

Strumenti di controllo a parte, non è solo al Giglio che si avvicinano pericolosamente le enormi città galleggianti e divertimentifici marini. Lo sanno anche i sassi che ci si fa pubblicità anche così: chiunque abbia visto sfilare di sera nella laguna di Venezia o nel golfo di Napoli o nel porto di Genova un transatlantico o una grande nave da crociera con tutte le luci accesi sa bene di cosa parlo. Ma in un Paese dove se si hanno soldi si può diventare capo del governo e farsi fare anche le leggi ad  personam, su misura, ogni volta un “inchino” del parlamento al Cavaliere, non sorprende che un Comandante di nave si faccia un pezzo di rotta ad personam, su misura per un “inchino a chi vuoi tu”, come dice la filastrocca.

Torniamo infine alla telefonata tra De Falco e Schettino. Chi se non lo stesso De Falco può avere dato quella registrazione ai giornalisti, visto che è lui stesso a dire a Schettino che sta registrando la telefonata? I magistrati? In questo caso non possono avere avuto il tempo di ricevere la registrazione, ascoltarla, valutarla e passarla a qualche cronista.  Alla stampa quel dialogo sputtana-Italia è stato consegnato prima che arrivasse ai magistrati.
Insomma, anche quella della diffusione della  telefonata è una storiaccia, sotto troppi punti di vista.

Sembra un brutto presagio: se quello di Federico Fellini si intitola “E la nave va”, il film della Costa Concordia si intitola invece “E la nave non va”, anzi, fa naufragio. Naufragio che capita per giunta nel momento più sbagliato, nel bel mezzo della tempestosa navigazione della nave Italia tra le secche, gli scogli e le intemperie  dell’euro, della recessione, del debito sovrano, dello spread, del rating…. Per il Times il disastro della Costa Concordia è infatti la metafora dell’Italia che affonda. Per il Wall Street Journal è addirittura la metafora dell’ormai a suo dire inevitabile naufragio dell’euro e dell’intera Comunità Europea. Non vorremmo Angela Merkel o chi per essa replicanti di Schettino. Ma neanche di De Falco. Mandino a salvare l’euro, l’Europa e gli europei più di un elicottero. E non calino solo una biscaglina…….

449 commenti
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  1. Peter
    Peter says:

    x CC

    embe’, e di che ti meravigli?!
    E’ la stessa brodaglia che mi sono sorbito per un po’ su Yahoo in inglese, sugli italiani dicevano quasi le stesse cose dopo il disastrodella nave, anche se si guardavano bene dall’ associarsi idealmente ai germanici, mentre quello stronzo dello Spiegel dice ‘vi immaginate un capitano tedesco o britannico’…
    Trascurando che i tedeschi marinari sono pochissimi, e che l’unica cosa che la marina tedesca ha mai saputo fare in guerra era di silurare vigliaccamente le navi alleate, specie se civili…

    I tedeschi sono intrinsecamente razzisti, hanno un complesso di superiorita’ che non si e’ mai capito dove si appoggino, e non ho mai rimpianto a differenza di Pino i bombardamenti a tappeto che gli alleati gli hanno fatto durante l’ultima guerra, cosi’ almeno hanno calato per un po’ le arie.
    Pochissimi tra loro accettano di prendere seriamente gli italiani, e la cosa migliore e’ di evitarli se e’ possibile. Il punto di vista di Goebbels, che siamo un popolo di zingari e camerieri, e’ quello tuttora dominante nella nazione.
    Detto cio’, la criminale imbecillita’ di fare i processi mediatici prima di quelli reali e’ tutta nostra, cioe’ vostra, ed adesso ne vedete le conseguenze.
    Sempre detto cio’, il razzismo tedesco anti-italiano non e’ diverso da quello di parecchi settentrionali verso i meridionali, stesse ‘motivazioni’ come quelle riportate nell’articolo di Repubblica, il clima, le ‘lingue’ o dialetti, la geografia…
    Immagino che alla Sylvi (e forse anche ad altri) fischino le orecchie?
    Non osano parlare di genetica per via di Norimberga, l’Olocausto ed il nazismo, ma non perche’ non lo pensino.
    E’ patetico poi che i maledetti crucchi si lamentino dell’euro, dopo che lo hanno creato loro per loro uso e consumo…

    ‘notte

    Peter

  2. Anita
    Anita says:

    x CC -#108-

    Caro CC,

    io mi posso solo basare su quello che leggo e che sento.

    Nessun civile potrebbe valutare la potenza delle forze armate del proprio paese.

    Quando dichiarano di essere al 1935 come potenza militare, parlano della potenza navale in primis, in tutti questi anni hanno effettuato tagli, chiuse basi navali e militari, per necessita’ finanziarie e per i cambiamenti tecnologici dalle guerre di allora a quelle di oggi.

    Mentre le nazioni come la Russia, Cina, Nord Korea….stanno facendo il contrario.

    Ieri sera leggevo un articolo:

    Gli Stati Uniti diminuiranno la spesa militare – quasi 1 trilione di dollari in tagli alla difesa sul prossimo decennio – e lentamente disinvestiranno dall’Europa. Era prevedibile che ciò un giorno tutto ciò sarebbe avvenuto, ma tutto sommato quant’è facile dirlo ora.
    D’altronde vinta la multi-decennale confrontation contro l’espansionismo sovietico in Europa, implementato l’effettivo roll back nei confronti di Mosca con la guerra dei Balcani degli anni ’90, integrati i paesi dell’Est Europa nella NATO, a cui si aggiunga l’emergere delle ambizioni di governo europeo connesse al processo d’integrazione europea (oggi non in forma smagliante), il ruolo strategico che Washington doveva giocare sul teatro europeo viene meno.
    L’America si ritira dall’Europa per investire dove batte il cuore del mondo, dove si genera ricchezza e da dove provengono i maggiori rischi all’egemonia statunitense: l’Asia. Il movimento verso l’Asia non è proprio cosa nuova….

    Continua:

    http://www.loccidentale.it:80/node/112939

    Detto questo, l’America si sta ritirando dall’Iraq e dall’Afghanistan….

    A mio parere la guerra fredda continuera’ ma non con “boots on the ground”.

    Ciao, devo rispondere a lettere private.

    Anita

  3. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Oggi ho sentito varie volte sia in radio che in TV l’offerta della Carnival Cruise per il rimborso del viaggio ed il 30% di sconto per prossimi viaggi…l’hanno detto con accentuata ironia….

    Anita

  4. sylvi
    sylvi says:

    …l’unica cosa che la marina tedesca ha mai saputo fare in guerra era di silurare vigliaccamente le navi alleate, specie se civili…Peter 151

    x Peter
    completiamo …che trasportavano però armi per assediare, affamare e uccidere il popolo tedesco… ( che secondo l’inneffabile Peter non sarebbe ” civile” come il british!!!

    …I tedeschi sono intrinsecamente razzisti, hanno un complesso di superiorita’ che non si e’ mai capito dove si appoggino, e non ho mai rimpianto…. i bombardamenti a tappeto che gli alleati gli hanno fatto durante l’ultima guerra, cosi’ almeno hanno calato per un po’ le arie. Peter

    Credo che nemmeno un inglese ” verace” arriverebbe a una tale spudorata affermazione!!!
    Infatti “loro” sanno bene che cosa hanno combinato…nel corso della loro lunga storia di guerre e colonialismo!
    Peccato che nessuno abbia raso al suolo tutta l’Inghilterra per punirla delle inenarrabili carneficine, le riduzioni in schiavitù di tanti popoli, il disprezzo criminale per la vita umana e per ogni persona che non fosse inglese…
    E per questo hanno mantenuto quelle loro “arie” puzzolenti…da fare veramente schifo!

    Lei , vedo, si ritrova lì come il topo nel formaggio!!!
    Sono felice di non essere più una sua conterranea!

    x Tutti

    A Brema e ad Amburgo sono stata nel Museo fotografico della distruzione di quelle città nella IIGM.
    Un paio di maniche è vedere una lunga serie di distruzioni e macerie…quello che mi ha impressionato, bloccandomi lo stomaco, è stato percorrere e confrontare oggi gli stessi spazi per km e km.
    In Stazioni e locali pubblici vengono ripetute le foto…una sequenza infinita di macerie e la scritta allucinante: Sie sind Hier!

    I tedeschi hanno pagato caro i loro orrendi crimini.
    Qualcun altro no!!!

    Buonagirnata a tutti
    Sylvi

  5. sylvi
    sylvi says:

    dimenticavo x l’ineffabile Peter

    Di che vive l’Inghilterra oggi??? Di lavoro???
    Che cosa produce?
    Che cosa si trova nei negozi made in England???

    O vive di quella criminale finanza che strozza mezzo mondo, l’Europa in primis?

    Sylvi

  6. peter
    peter says:

    x Sylvi

    si ricomponga, cara signora, che senno’ la bavetta le sciupa il piumino o piumone…
    Il suo delirio di insulti, improperi e recriminazioni non mi tange.
    Noto invece che nel suo ‘verace’ post non fa accenno del perdurante razzismo tedesco, che ovviamente le va benissimo, ovvero approva…anche se a farne le spese sono gli italiani.
    Come dicevo, lo Spiegel dice piu’ o meno quello che lei spesso sbr…, ehm, vocifera sugli italiani del Sud, e ne direbbe molto di piu’ se gliene si desse il ‘la’.
    Lo Spiegel, badi bene, che per formato ed opinioni ricalca l’Espresso, non un giornalaccio tipo Der Welt e affini…
    Mi creda, ad essere contento di non essere piu’ suo connazionale qui sono solo io

    buongiorno…

    Peter

  7. peter
    peter says:

    x Sylvi

    quella scritta allucinante poteva dire ‘heil Hitler’, ovvero ringraziate il vostro amato fuehrer…no, eh?

    Aggiungo che il nazismo in Germania oggi non e’ affatto sopito, e neanche in Norvegia.
    Mesi fa vi fu un serio incidente nella Savoia, un gruppo di turisti tedeschi erano in un albergo ristorante in uniformi nazi di tutto punto, ‘folkloristici’. E prendevano in giro pesantemente i camerieri francesi perche’ gli sembravano troppo latini…
    Per combinazione, un parlamentare tory inglese si trovava nel locale. Ha dovuto poi dimettersi per non essersi alzato e non aver lasciato il locale subito…

    Peter

  8. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter, Sylvi e per tutti

    Che Der Spiegel si sia permesso di definire Schettino “un italiano tipo” la dice lunga su di che pasta siano i tedeschi tipo. Solo il razzismo anglo-sassone-teutonico poteva partorire i genocidi americani, australiani, euro ebraici ed euro “zingari”.
    Tornando alla famosa telefonata De Falco/Schettino, non so chi tra i due sia il peggiore. Schettino, che come capitano è – lo ripeto ancora una volta – indifendibile, ha almeno la scusante di essere sotto shock da naufragio, shock che non è uno scherzo e può ridurre un uomo a polpettina. De Falco invece non ha nessuna scusante: a parte l’eventuale diffusione della telefonata, gli ordini che impartisce a Schettino sono spesso ridicoli, non eseguibili. Dalle telefonate con la capitaneria di porto risulta chiaro che Schettino è rimasto a bordo almeno fino a quando c’erano da evacuare ancora solo 2-300 persone, quindi NON è fuggito. Non conosco le leggi marinare, ma mi pare che da quando De Falco gli ha fatto dichiarare il “distress” Schettino NON era più il comandante della nave, perché il comando era passato a De Falco come questi ci ha tenuto del resto a sottolineare. Che le motivazioni addotte da Schettino per spiegare la sua presenza sulla scialuppa, per giunta in compagnia dei suoi due vice, siano poco credibili e forse ridicole è evidente. Ma possono essere benissimo frutto della sua prostrazione da shock. Io al suo posto credo che avrei delirato molto di più. E gli imbecilli razzisti di merda dello Spiegel avrebbero fatto ancora di peggio. Magari applaudendo la deportazione dei sopravvissuti ad Auschwitz….
    “Tedeschi di merda”? Der Spiegel di merda? Evidentemente al comando dello Spiegel c’è uno Schettino in versione ridicola, che si diverte ad andare a sbattere contro scogli razzisti scelti da qualche testa di cazzo del suo equipaggio. Con tutto il rispetto dovuto alle teste di cazzo….
    Scusate la franchezza.
    Un saluto a tutti.
    pino
    P. S. Der Spiegel mi pare significhi Lo Specchi0. Se è lo specchio della Germania “tipo” allora i tedeschi sono messi male. Peggio di noi. Todos padanos.

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Cari tutti,
    per chi la conosceva è morta la mia vecchia miciona. Era una gatta Blu di Russia, ovviamente non pura. Avrebbe avuto diciassette anni a Pasqua.
    Era un carattere meraviglioso: non aveva paura di nulla, era sempre molto serena ed andava d’accordo con tutti. Aveva un senso di identità così certo e contemporaneamente così tranquillo quale ho incontrato in pochissime persone. Era un tesoro di gatta.
    Ma l’età e le malattie non perdonano: respirava con grandissima fatica, non riusciva più a muoversi ed è entrata in uno stato di coma.
    Tutto passa nella vita ….. anche la vita.

    Due righe per Pino.
    Il fatto è che i tedeschi hanno degli italiani la visioni di soldati che scappano. Per la precisione non solo i tedeschi ma gli europei tutti: francesi, belgi, inglesi (lo riportava Peter pochissimi giorni fa), perfino spagnoli.
    Inoltre noi siamo ritenuti dei personaggi che organizzano congiure e colpiscono alle spalle e la sciagurata aggressione alla Francia del 1940 ha confermato questa visione.
    Da dove ci venga questa nomea non saprei ma è una realtà di fatto.
    Io non sono uno che si adira per i dati di fatto, cerco di chiedermi il perchè e di capirne le ragioni.
    Noi siamo stati i soldati mercenari per eccellenza d’Europa per secoli e secoli (gli eserciti spagnoli erano in gran parte composti da italiani); si sa che ui mercenari combattono per denaro e non per convinzione. Nella III guerra di indipendenza siamo stati battuti per l’incapacità dei generali, cosa per altro abbastanza frequente: come tutta la nostra classe digggerente, anche i nostri militari hanno una preparazione approssimativa. Nella II GM non avevamo nè preparazione nè mezzi e quindi siamo stato regolarmente battuti. Nella I GM invece no, abbiamo combattuto “bene”, anche se con modalità tattiche pedestri.
    Io credo che ci meritiamo questa fama, ma solo in parte. Ma il parere del mondo rimane quello che è.
    Faremmo bene ad emendare i nostri difetti invece di arrabbiarci con chi ce li spiattella in faccia.
    Un caro saluto a tutti U.

  10. peter
    peter says:

    x Uroburo

    e’ vero, ma nella mia esperienza l’accusa di soldati che scappano e voltagabbana l’ho notato solo in inglesi e tedeschi, dato che erano da parti opposte nell’ultima guerra, e gli italiani da entrambe…secondo gli inglesi. Io provo a volte a spiegargli che in Italia vi fu una guerra civile, in Germania e Giappone no, quindi non e’ esatto dire che l’Italia cambio’ bandiera, in realta’ dopo il ’43, come e’ noto, l’Italia era da ENTRAMBE le parti.
    Il generale Caccia-Dominioni della campagna d’Africa scrisse una bella lettera(ccia) a quel pallone gonfiato di Montgomery dopo la guerra, dal quale non ebbe mai risposta.
    Per inciso, non ho mai avuto attacchi bassi di quel genere da belgi, francesi e tantomeno spagnoli…i quali ancora si ricordano dell’aiuto dato, purtroppo, dalle truppe italiane ai franchisti.
    Noti pero’ che l’odio antitaliano dei tedeschi risale storicamente proprio alla Prima GM. Infatti il governo italiano faceva inizialmente parte della Triplice Alleanza, poi pianto’ austriaci e tedeschi e quando la guerra scoppio’, anzi dopo un anno, gli fece guerra. Per i tedeschi, gli italiani diventarono allora delle ‘puttane’, anche cambiarono alleanze molto PRIMA della guerra, non durante

    un saluto

    Peter

  11. peter
    peter says:

    x Uroburo

    mi spiace per la sua miciona. Anche a me i gatti sono sempre piaciuti, sono restio a metterli in casa adesso perche’ mi dispiace molto quando muoiono

    un saluto

    Peter

  12. sylvi
    sylvi says:

    …e non ho mai rimpianto…. i bombardamenti a tappeto che gli alleati gli hanno fatto durante l’ultima guerra, cosi’ almeno hanno calato per un po’ le arie. Peter

    Caro Pino,

    queste parole di Peter sono inqualificabili…altro che razzismo!!!
    Al di là di quel che possa aver scritto UN giornalista dello Spiegel!
    Io poi sono d’accordo con il post di Uroburo!
    Che Schettino fosse sotto shock …xe peso el tacon del buso!
    Come potè, ehh già questo sarebbe interessante sapere, la Costa Crociere affidare la vita di oltre 5000 persone e una nave di tal fatta a uno che va così facilmente sotto shock?
    Non era preparato? Non era aggiornato? era un incapace ?
    E l’hanno messo lì con un po’ po’ di stipendio?
    Poi…è sceso con tutti gli ufficiali …quando restavano 300/400 persone a bordo?
    Dobbiamo pensare che quelli gli erano antipatici…non gli importava se morivano?
    La si giri come si vuole…è indifendibile!!!
    De Falco all’inizio gli parlava pacatamente…ma lui sembrava “strafatto”.

    Ps: dopo il terremoto la Regione FVG, d’accordo con le autorità scolastiche, ci obbligò tutti, insegnanti di ogni ordine e grado, a fare dei ripetuti corsi di evacuazione delle Scuole, di uso di mezzi antincendio, di pronto soccorso…
    Non si sapeva mai quando suonava la campanella di sgombero.

    Ogni insegnante aveva un compito…il capogruppo usciva PER ULTIMO con i registri!!!
    Non aggiungo altro!
    Cordialità

    Sylvi

  13. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Non ho avuto risposta al mio 155!
    Sta per caso cercando disperatamente una targhettina Made in England?
    L’aiuto: anche i golfini di cachemere comprati da Harrolds portano la targhetta Made in Scotland!!!

    Eh,eh,eh,!
    Sylvi

  14. peter
    peter says:

    X sylvi
    non rispondo mai ai deliri dei folli vecchia mia. di regola peggiorano.
    Ora faccia la brava e vada sotto il piumino d oca doc. Pares cum parib
    us.
    Peter

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    grazie del pensiero. Era vecchissima e molto ammalata ma mi dispiace molto ugualmente.
    Su francesi e belgi posso dare testimonianza diretta ma ovviamente sono cose che si notano solo in contesti particolari: nessuno lo dice apertamente ma piuttosto in circostanze private (ad esempio discorsi interni di famiglia).
    Un saluto U.

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro uroburo,
    mi spiace per miciona.
    Aveva una bella età gattesca ,comunque.
    Vado a recuperar micione ,che ha solo un anno…presumo che se raggiunge l’età di miciona, sarà dura per me sopravvivergli !!
    Una bella lotta !

    cc

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …i teteschi non hanno mai digerito, ultimamente, che nel 2006, a casa loro, li abbiamo pesati, incartati , sfuculliati e buttati fuori dal Mundial con due golletti a zero.
    E palla al centro!

    C.G.

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x U.
    Quando morì, anche lei di vecchiaia, il mio bergamasco femmina, sono stato male due mesi.
    Capisco perfettamente cosa si prova e quanto viene a mancare.

    C.G.

  19. sylvi
    sylvi says:

    caro C. G.,

    hai ragione sui tedeschi; è stato un boccone amarissimo.
    Ero contagiata anch’io che non mi sono mai interessata di calcio che non fosse la Partita del Cuore.
    Ero a Stoccarda, da mio figlio, che, il giorno dopo Dortmund e la sconfitta, si è presentato in Azienda con la maglietta, antichissima, che però aveva una bandierina tricolore sul guidone della Lega Navale Italiana.
    Ci raccontava che l’accoglienza è stata piuttosto fredda…ma poi è prevalso il far play e molti gli hanno stretto la mano, in mensa.

    Però lo hanno abbracciato vigorosamente quando l’Italia ha sconfitto la Francia e Zidane!
    Dalla delusione sono passati alla gioia …purchè la Francia non vincesse!
    A me pareva che i tedeschi si fossero liberati di un grosso handicap, erano tornati una Nazione normale ; finalmente sventolavano gagliarde, senza patemi, le bandiere della Repubblica di Germania.
    Ho un ricordo bellissimo…dal mio punto di vista!!!

    Sylvi

    Sylvi

  20. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Nel 2001 persi il mio bellissimo gattone nero, Shadow, l’avevo cresciuto e salvato da sicura morte da quando aveva 4 settimane…
    Era il gatto piu’ affettuoso che ho mai avuto, mi accorsi che faceva le fusa troppo di sovente…almeno cosi’ pareva.
    Lo portai dal veterinario e dai raggi risulto’ che aveva fluido nei polmoni e nella cavita’ pettorale, non c’era nulla da fare.
    Il viaggio di ritorno senza il mio Shadow mi peso’ molto, le lacrime mi impedivano di vedere, lo amavo molto, anzi era amato da tutti per la sua affettuosa personalita’.

    Mi dispiace per la perdita della sua gattona, 17 anni non sono pochi, ne sentira’ la mancanza, abbia le mie condoglianze.
    Gli animali domestici sono grandi amici e membri della famiglia.

    Come si chiamava?

    Anita

  21. peter
    peter says:

    e ti pareva, glli italiani si consolano sempre col calcio…che e’ la loro rovina.
    Pero’ la Sylvi non se la puo’ passare liscia, qualcosa la devo pur dire sulle sue eresie di oggi.
    La signora maestra ha l’improntitudine, o forse l’ingenuita’, sono indulgente, di paragonare le sue eroiche esercitazioni di evacuazione della scuola, senza che le sia mai successo nulla o ai suoi pargoli, con la responsabilita’ e lo shock del capitano di una nave con oltre 4000 persone a bordo, che subito ammette ‘ho fatto un guaio’ , e poi si trova a vedere che la nave afffonda, e ci sono anche dei morti…Chissa’ che shock per la Sylvi ogni volta che suonava la campanella…(ma secondo me quella le campanelle ce le ha sempre che le suonano in testa…).

    Signori, il capitano del Titanic aveva 26 anni di servizio come capitano di nave sulle spalle, in un epoca senza radars ne’ navigazione satellitaria ne’ radio o radiotelefoni…dopo tutto, non era esattamente colpa sua se la nave aveva sbattuto contro un iceberg…eppure per oltre due ore dopo la collisione era come sbigottito, riusci’ appena ad ordinare che fosse dato l’sos per telegrafo e l’ordine di evacuare la nave. Poi si lascio’ morire nella sua cabina per disperazione. Alcuni dei suoi ufficiali si suicidarono sparandosi…questo 100 anni fa. Anche allora, la colpa era ‘tutta del capitano’, trascurando che le scialuppe erano sufficienti per appena un terzo dei passeggeri, che il timone della nave era troppo piccolo per virare in fretta, che lo scafo era fatto di acciaio di scarsa qualita’, che l’armatore era a bordo ed aveva fatto enormi pressioni perche’ la nave non rallentasse di notte,….etc etc.

    Pino ha del tutto ragione, le pretese di De Falco erano assurde. Se Schettino era rimasto a bordo finche’ oltre il 90% deo passeggeri erano stati evacuati, aveva fatto abbondantemente il suo dovere. Con oltre 4000 a bordo, come (…) si faceva a sapere se e quando gli ultimi sarebbero scesi? l’ultimo cadavere e’ stato recuperato ieri, Schettino doveva rimanere a bordo di un relitto per oltre una settimana? e’ quello che per Sylvi farebbe un capitano friulano del (…) ?!
    E c osa (…) poteva ormai fare Schettino ‘a bordo’, come gli gridava quel forsennato? come poteva contare quelli rimasti a bordo, imprigionati in cabine magari gia’ sommerse? al buio, senza corrente, al freddo? risalendo la scaletta in senso inversoo ai passeggeri?!
    Io continuo a sospettare che qualcuno, chissa’ chi, lo volesse preferibilmente morto…

    Peter

  22. Anita
    Anita says:

    x Sylvi -#163-

    Le mie lenti a contatto sono un prodotto del UK.
    Ci sono pullovers e cardigans di John Smedley di lana merino…..
    ————-

    Fino a poco tempo fa si trovavano maglioni da uomo fatti in Italia, anche a buon prezzo…
    Parlo sempre del mio stato…dove i negozi piu’ di lusso vanno sparendo.

    Ciao,
    Anita

  23. Peter
    Peter says:

    x Anita

    non darle corda, neh…
    La saputa friulana ignora che Scozia, Inghilterra, Galles NON sono stati sovrani, ma UK si’…
    E se la Scozia si staccasse da UK, con la lana dei maglioni gli scozzesi potrebbero solo asciugarsi le lacrime della disperazione…o pulirsi una certa parte del corpo…

    ciao, Peter

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    la miciona (per la verità dovrei forse scrivere la Miciona perchè io la chiamavo così e lei rispondeva agitando la coda) si chiamava Sofia.
    Non era una gatta particolarmente coccolona ma abbastanza spesso veniva vicino a me facendo le fusa per essere presa in braccio. Ed a volte veniva a dormire sul mio letto, cosa che a me faceva molto piacere.
    Quando le facevo una carezza era felicissima, alzava la testa per farsi accarezzare ancora e cominciava a fare le fusa.
    Insomma ci facevamo compagnia.
    Grazie ancora ed un saluto U.

  25. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    ho avuto, da ragazza, una gatta siamese di nome Tea, particolarmente amata; è rimasta con mia madre quando mi sono sposata…penso si siano fatte compagnia a vicenda.
    Poi ho avuto parecchi gatti, ma che più che miei, erano dei miei figli, i loro compagni di giochi.
    Io ho sempre amato particolarmente i cani.
    Ma Argo e Adak, il primo bastardino raccattato sulla strada, un’estate… un cagnetto che doveva aver sofferto molto, perchè ogni volta che prendevo la scopa scappava guaendo e tremando in un angolo.
    Ci amavamo teneramente; aveva sguardi umani, o di più!!!
    Morì, mi disse il veterinario, perchè aveva il fegato rovinato da cibi avvelenati!
    Il secondo, un Husky, abbellì la nostra vita per appena 12 anni; mi dissero che sono animali che muoiono giovani.
    Quando pensiamo a momenti belli della nostra vita…lui c’era.
    Ricordo che mia madre, ormai vecchia, gli portava da mangiare…
    era un cane vivacissimo ed esuberante.
    Lei gli diceva:
    -Adak io sono vecchia, non saltarmi addosso, potrei cadere.-
    Lui le dava la zampetta!!!
    Sono morti a un anno di distanza uno dall’altra…mia madre SA che entrambi fanno parte della nostra vita!

    con molta comprensione la saluto
    Sylvi

  26. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter, per modo di dire!!!

    Lei non ha percepito il mio sarcasmo verso il Capitano che sotto shock !!!abbandona una nave con 5000 persone!!!
    Di quante campanelle avrebbe avuto bisogno quel codardo…?
    Sa cos’è lo scampanio delle grandi feste? Da noi si chiamano “scampanadòrs”.
    Sono dei veri artisti…e lei che è un patito dei flms dovrebbe aver visto ” Giù al Nord” un film francese che poi ebbe un seguito in Italia!
    Ma parlare con lei è come parlare alla mia talpa preferita che sta ancora profondamente dormendo! Un letargo nervoso!!!

    Sylvi

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    noi abbiamo avuto molti cani e molti gatti.
    Ognuno con la sua forma ma soprattutto ognuno con il suo carattere ed il suo modo di vivere. Proprio come gli umani.
    Io ho imparato moltissime cose dagli animali, hanno sentimenti uguali ai nostri solo che non sanno rielaborarli. Manca loro la capacità di riflessione più che l’intelligenza in sè.
    I sentimenti di base degli animali, come degli umani, sono tre: amore, odio e paura, tutti e tre variamente declinati. Gli animali sono meno mediati di noi, non sanno fingere, per questo sono un’ottima scuola per capire gli umani.
    Tutti i nostri animali erano molto allegri e gioiosi, ma la Miciona era diversa da tutti gli altri: lei non aveva paura di nulla e di nessuno, guardava il mondo con occhi assolutamente realistici e faceva regolarmente la cosa migliore, cioè quello che voleva fare, senza timore ma sempre con grande prudenza ed attenzione. Nessun altro animale l’ha mai aggredita e lei faceva comunque, in modo lento, tranquillo e circospetto, quello che voleva. Non l’ho mai vista con i peli ritti, non ha mai soffiato, era sempre attenta ed indagatrice.
    Quando qualche persona nuova veniva in casa non se ne andava come quasi sempre i gatti ma rimaneva vicino, come se volesse esplorare il nuovo venuto. Se riteneva fosse di suo gradimento si strusciava contro le sue gambe, che era un segno di simpatia.
    Quando andavamo in giardino ci seguiva passo passo, sempre con la sua espressione tranquilla ed assorta.
    Era una persona particolare: non abbiamo mai avuto un animale come lei.
    Appena arrivata stava uscendo dal cancello di casa, rischiando di essere investita dalle automobili che passavano sulla strada. Le abbiamo detto di non farlo. Non è mai più uscita dal cancello, e fin qui nulla di strano. Ma nemmeno i suoi figli sono mai usciti dal cancello; e neppure i suoi nipoti. Però i maschi attraversavano regolarmente la strada, ma non passavano MAI dal nostro cancello: entravano nel terreno dei vicini e d uscivano dai loro cancelli. Avevano rispettato la regola che era stata loro insegnata…..
    L’ho seppellita sotto al ciliegio, è un bel posto tra sole ed ombra. Sono sicuro che le sarebbe piaciuto molto.
    Un saluto U.

  28. Vox
    Vox says:

    Mentre USa ed EU credono di fare ancora il brutto e il cattivo tempo per l’Iran, inasprendo le sanzioni e l’embargo (tirandosi la zappa sui piedi), le potenze emergenti se ne sbattono e fanno piu’ affari di prima con l’Iran, bypassando il dollaro. E questo dovrebbe far riflettere: il potere dell’Occidente sembra arrivato al capolinea.

    http://www.zerohedge.com/news/india-joins-asian-dollar-exclusion-zone-will-transact-iran-rupees

    L’INDIA SI UNISCE ALLA ZONA ASIATICA DI ESCLUSIONE DEL DOLLARO, E SCAMBIERÀ CON L’IRAN IN RUPIE

    Iran, la RUSSIA sostituisce il dollaro con il rial e il rublo negli scambi

    CINA E IRAN BYPASSANO DOLLARO E SANZIONI
    E SI ACCORDANO PER SCAMBI A BASE DI PETROLIO

    Per sintetizzare: Giappone, Cina, Russia, India e Iran, i paesi che insieme fanno la parte del leone della produzione mondiale e che, combinati, sono tra i più grandi esploratori e produttori di energia. E ora hanno tutti accordi bilaterali parziali, e sarà molto probabile che questi accordi da bilaterali diventino multilaterali…

    TU QUOQUE TURCHIA

    Giovedì Turchia e Iran hanno riferito di voler aumentare i trasferimenti finanziari e che quest’attività è in preparazione per rafforzare i legami tecnici bancari.

    CONCLUSIONE
    Mentre i paesi che non sostengono le sanzioni potranno ora acquistare petrolio iraniano a prezzi piu’ convenienti, commerciando nelle proprie monete, l’Occidente che sanziona restera’ a secco, o paghera’ prezzi stratosferici per il petrolio di cui ha bisogno. E naturalmente, potrebbe provare l’opzione dell’attacco militare, mai abbandonata (anzi). Risultati? Stiamo a vedere, ma temo che saranno molto negativi.

  29. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    non e’ certo una novita’ che i prodotti e manifatturati sia degli USA che Europee non sono certo in abbondanza.

    Mi ha fatto meraviglia che dopo aver provato ben tre’ tipi di contact lenses, quelle che mi vanno bene provengono dall’UK, che poi e’ o era una ditta Americana, la stessa delle mie lenti a contatto da tanti anni. CooperVision.

    Bye,
    Anita

  30. Vox
    Vox says:

    POLITICA EMBARGO DESTINATA A FALLIRE

    http://revolutionarypolitics.tv/video/viewVideo.php?video_id=17484

    EU Oil Embargo on Iran – India buys up all Iranian oil in Gold (not dollars)

    Iran has apparently found a way to stay in business despite a new EU oil embargo and asset freeze. India is reportedly agreeing to pay Iran in gold for its oil, instead of US dollars. Reports suggest Iran’s biggest customer, China, could follow suit. Christoph R. Horstel, a government consultant and political analyst in Potsdam, Germany says he thinks the EU embargo is doomed to fail.

    ====

    Senza parlare del fatto che sanzioni ed embargo sono ingiusti, se non illegalui, poiche’ l’Iran NON ha infranto ne’ le leggi internazionali, ne’ quelle dell’AIEA.

  31. Faust
    Faust says:

    … bottarella di terremoto a Milano pochi minuti fa della durata di pochi secondi… diciamo 5-6… Mia sorella era sopra una sedia x mettere delle tende lavate e mia madre nella sua comoda poltrona… mi hanno confermato… dopo 2 gg di febbre pensavo fossi mbriaco in overdose di antibiotici… invece no e’ stato un terremotino… ora chiamero’ la mia amica che abita in un 15 piano…
    Faust

    Ps: fra non molto riprendero’ a frequentare il blog di nuovo… e’ diventato o e’ sempre stato un blog ‘tosto… ma gli ultimi tempi sto leggendo post molto acculturanti… e un Peter ( e tutti gli altri, senza eccezzioni) molto brillante… oserei dire un blog… sfavillante

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Questo massacro del comandante Schettino è condotto in modo davvero cialtrone. Adesso tutti gli sparano addosso per la frase “quando la nave ha cominciato a inclinarse ho preso e sono sceso”, che avrebbe detto a un amico mentre era nella caserma dei carabinieri, come fosse la confessione di essere scappato. Ma se è stato Schettino ad avere giá detto a verbale che a nave inclinata era “sceso” sì, ma in cabina per tentare di prendere delle carte! E su quella “discesa” nella sua cabina i giornali hanno pure speculato come se Schettino avesse voluto far sparire chissà quali documenti compromettenti. Ora invece la “discesa” la si interpreta in tutt’altro modo, ma sempre per dare addosso a Schettino.
    Impossibile che stesse scappando, e con altri due ufficiali, perchè si scappa o per salvare la pelle o per sfuggire alle manette, ma lì NON c’era nessuno di questi due pericoli. La vera puttanata è stato avere ordinato l’evacuazione. Poiché la nave NON poteva affondare essendo già adagiata su un fianco e per giunta ancorata, NON c’era nessun pericolo se tutti avessero aspettato l’alba seduti sul fianco non sommerso, magari al coperto. Il meteo NON prevedeva mare mosso! All’alba li avrebbero evacuati tutti senza nessun problema. La grande cialtronata NON sono le frasi sconnese di Schettino, ma il buffonesco parlare per giorni e giorni di Costa Concordia “affondata”. Affondata? Dove? Come? Quando? Naufragata, ma NON affondata. A meno che si voglia sostenere che quando stiamo in mare con i piedi sulla sabbia siamo “affondati”! Se venissero a “salvarci” finirebbero al manicomio.
    E’ il solito festival della mitomania giornalistica nazionale, che crea mostri a causa della propria ignoranza e fame accattona di sensazionalismo, da Valpreda al “rapimento politico” della Orlandi, passando per le “atomiche di Saddam” e altre grandiose puttanate.
    Der Spiegel fa schifo, se fosse intelligente ci prenderebbe per il culo non schettinizzandoci tutti, ma rilevando la mitomania nazionale e la puttanata dell’evacuazione notturna.
    pino nicotri

  33. peter
    peter says:

    x Pino

    caro Pino,
    l’evacuazione notturna sara’ stata una stupidata, ma chi lo diceva a 4200 persone di starsene calme e buone si di una nave inclinata, semiaffondata, senza corrente, per tutta una notte? mi pare un’ipotesi poco realistica, rischio di panico, timore che la nave scivolasse ed affondasse del tutto, etc

    Peter

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro CC,
    ieri sera ho fatto la tua “supa di mort” con i cavoli del giardino.
    Temevo che mi sarebbe venuta un’emerita porcheria ed invece il risultato è stato ottimo. E per di più non mi è bruciato nulla, nemmeno il fondo, com’era successo a te.
    L’ho cotta in formo e non sul gas, per circa 45 minuti a 120° e per un’ora e 15 minuti a 150°. Stamattina l’ho scaldata a 120° per un’ora e mezzo.
    Si è staccata dalla pentola semplicemente capovolgendo su un piatto. E’ perfetta: umida ma non bagnata, saporita, gustosa.
    Grazie ed un caro saluto U.

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Beh, bastava fare affluire dal Giglio, col porto a 200 metri, qualche imbarcazione in piu’. Comunque, meglio una notte di panico che vari morti, con bambini calpestati. Quanto meno l’equipaggio, mi pare oltre mille persone, potevano restare a bordo, con un ordine preciso al quale obbedire. L’evacuazione notturna a 50 metri dalla terraferma mi pare una follia, fatta anche da cani. Gli inglesi e i tedeschi avrebbero fatto certo di meglio: tutti alla camera a gas, con gli inglesi che facevano una bella ricognizione aerea sui forni.
    Un saluto anglosassone.
    pino

  36. peter
    peter says:

    x Pino

    adesso non ci si metta anche lei, neh…
    Gli inglesi non hanno mai usato camere a gas. Semmai avrebbero risparmiato sul numero delle scialuppe…

    Peter

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Vero, pero’ hanno ne fatto delle belle riprese aeree… Si vedeva anche il fumo. E se ne sono fottuti.
    pino

  38. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,
    sono contento per il “risultato raggiunto”.
    Ad essere sinceri le manovre sono un poco laboriose,mondare il cavolo o i cavoli ,però, poco condimento, recupero del pane secco.
    Ilcosto vivo è per le salciccie, e nel parmigiano grattugiato.
    Ma avanti di questo passo si possono a mio avviso usare anche formaggi stagionati locali.
    La fantasia in tempi di crisi ,si “ingegna”.
    I piatti migliori degli Italioti sono sempre nati dalle”cucine di recupero contadino”.
    Mi sa che dovremo recuperare la “fantasia” eh,eh,eh…
    Ed ovviamente abolire il THé,ci sono ottime tisane che si possono fare con le nostre erbeeh,eh,eh!!

    cc

  39. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Pino,
    eh gli inglesi…scialuppe di prima classe , di seconda classe,.e per gli altri se resta…almeno i toteschi quando infilavano nelle camere a Gas , mi pare non chiedessero il “ceto” di appartenensa.
    Non c’è più religione…almeno per gli Ingklesi “noblesse oblige”..e poi in tutta verità qualche pellaccia dai forni l’hanno pur salvata..
    L’unica soluzione è essere internazionali con i soldi ..come i Rotschild, un pò francesi , un po tedeschi ,un pò americani..con un gruzzoletto però..
    Viva l’internazionale !

    cc

  40. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Ma la gente morta nelle loro cabine non le conta?

    Come avrebbero potuto sapere se la nave sarebbe affondata completamente, l’inclinazione era molto ripida, si vede anche dalla scaletta sul fianco.

    Da qui apprendo che il primo passaggio di preferenza sui battelli di salvataggio fu dato a chi poteva pagare.
    Donne, bambini, disabili, in seconda linea.

    Passeggeri davano manate di soldi a membri dell’equipaggio.
    Non rischio di dire la nazionalita’ dei preferiti per le ovvie ragioni….

    Il vero problema a bordo della Concordia e’ stata la lentezza dell’ordine di “abbandonare la nave”.

    Minuti cruciali sono stati persi dopo che la nave ha colpito le rocce e che solo quando la nave ha cominciato ad inclinare che inizio’ l’evacuazione.

    Una volta che una nave si e’ sbandata a 20 gradi, divento’ difficile lanciare le scialuppe di salvataggio e dopo che la Concordia incomincio’ a ribaltarsi l’inclinamento fece seguito in modo drammatico.

    Lo sgombero non e’ stato iniziato fino a quando la nave aveva un inclinamento serio.

    Anita

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Gli strumenti, e le carte nautiche, indicano con chiarezza quanti metri d’acqua ci sono sotto uno scafo. A parte i film di fantascienza, la nave NON poteva essere inghiottita da Nettuno o dagli iraniani cattivi.
    Certo che avere perso oltre un’ora come coglioni ha provocato l a tragedia , ma se anziché fare abbandonare la nave, come mi pare abbia preteso l’eroe dei miei stivali De Falco, o dire di andare in cabina li avessero fatti stare seduti, facendoli man mano spostare sulla parte emersa, mi pare che non sarebbe successo nulla di grave. Certo, parlare col senno di poi è facile, ma sapendo che la nave non poteva più andare sott’acqua e non poteva neppure spostarsi perché ancorata, potevano evitare di calare le scialuppe. L’addetto al timone ha testimoniato che Schettino ha urlato “timone tutto a destra!” e poi altri due interventi sul timone che, pur tardivi, sono stati corretti. e un ufficiale ha testimoniato che ha ordinato “di calare prima l”ancora di destra e dopo qualche minuto l’ancora di sinistra”. Manovra ottima per portare la nave ancor più sottocosta. Insomma, mi pare che il sensazionalismo scoopista, il pressapochismo e la smania di ciarlare e condannare, del tipo “l’Iran e l’atomica!”, abbiabfatto un’altra vittima e inventato un altro eroe del cavolo.
    Fermo restando che Schettino ha sbagliato l’alccosto e che la responsabilità è sua anche se a non vedere lo scoglio non è stato lui ma un altro ufficiale. Tra l’armatore e Schettino credo sia meglio Schettino. La storia degli arnatori è piena di mascalzoni, quella dei comandanti di nave invece no.
    Un saluto. Alla marinara…
    pino

  42. controcorrente
    controcorrente says:

    Italia , poppolo di Eroi,Navigatori e Santi…

    Beh Forse ci restano gli Eroi
    Perchè i navigatori…
    Oggi tocca ai Santi e alle Sante truffe..

    ..http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/09/23/news/terremoto_la_santa_truffa-22112410/index.html

    Però una cosa bisogna dirla, “antropologicamente parlando” quando una cosa DIVENTA sANTA, da che storia è storia..sembra puzzi meno..
    Verrebbe da dire “Santa Sfiga”…..pensate leggevo che Sfiga è l’unico termine che sia salvato del 68.
    Aboliamo la S-figa per Legge !!

    cc

  43. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Pino,

    vedo vani i yuoi “sforzi”…..
    Ma credimi per uno che ha vissuto dal vivo le calamità naturali e le emergenze,tipo caduta ponti (due )ect necessità di ripristinare con urgenza i servizi essenziali..ect,ect devo dire che i media hanno un pò di peccato originale…sapessi le “cazzate” sentire e scritte da quelli locali , quando , da veri incompetenti commentavano i fatti sull’onda dell’enfasi e dello spettacolo…
    Da rovesciarsi dalle risate quando Il Parroco di un certo paesino,in diretta radio tv locale…diceva ..qui manca tutto..luce ,gas ,telefono…
    Un mio collega “sornione” telefona pure Lui in diretta, anticipandomi di un soffio…chiedendo : ..” scusi Don ..ma in questo momento Lei, da dove sta parlando..
    – dal telefono-
    – ah ecco!-

    Al mare di incompetenti patentati ( giornalisti), si aggiungono in Otalia, quelli gratuiti dei commentatori “pensionati”..tipo alla Bartali.. poi ,…Le richieste assurde dei centri di coordinamento regionali…tipo quando pensate di ripristinare il servizio ?
    Ognuno che lavora per pararsi il Culo e mettere nella “cacca” il collega sul posto….!!
    Ressa davanti alle TV locali per commentare..
    Dante non avrebbe saputo fare di meglio !!
    Meno male che c’è sempre qualcuno che alla fine ,lavora !!

    cc

  44. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Dimenticavo. La biscaglina! Da quel che s’è visto e sentito, anche dalla bocca dell”eroe” De Falco, è stata calata UNA SOLA E UNICA biscaglina!!! Anziché grattarsi le gonadi gli isolani potevano portare alla nave biscagline, funi e quant’altro, mentre dalla capitaneria di Livorno di biscagline ne potevano inviare a decine con elicotteri e mezzi navali veloci. Invece hanno tutti blaterato e gettato merda. Ora ci si sono messi perfino quelle teste di sego dei tedeschi, capaci di affondare per la seconda volta l’intera Europa, e la solita ciarlataneria di sua maestà giustamente parente stretta di Pippa, Londra che tra i suoi nobili si onora di annoverare perfino i pirati. Mancano stranamente all’appello, finora, i francesi… Forse perché sanno bene di avere sulla coscienza il DC9 di Ustica.
    Un salutone.
    pino

  45. controcorrente
    controcorrente says:

    In questi casi devo dire che rispetto ai Media,servono dirigenti politici…non tecnici..nè ho conosciuto Uno ..che mi disse..: ” Lei cc , pensi a lavorare e coordinare,..che alle cazzate ci penso io..si attaccò al telefono ..ogni tanto timidamente mi chiedeva..quando pensa di ripristinare per il tal posto…-ma se tutto va bene per le due,
    – Bene io annuncio alle quattro, così se facciamo le tre ,facciamo un figurone-Tanto quelli non capiscono una “sega”.
    Questi sono Dirigenti, quelli che parano il Culo a chi lavora..non a chi dice cazzate alle TV e ai giornali…!!
    Ed infatti LUI a cose concluse ci fece un figurone !
    Ma se lo era meritaTO , per non aver rotto gli Zebedei…a chi in quel momento era nella Merda del posto…ed aver preteso poi “orari certi e precisi per l’arrivo di materiali e mezzi”
    Quella volta mi sembrò di lavorare su Marte!

    cc

  46. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,

    come sempre e’ facile fare il “Monday morning quarterback”, mi riferisco a tutti…io compresa.

    [” una persona che critica o suggerisce corsi d’azione alternativi da una posizione dopo l’evento in questione” ]

    Per anni sentiremo le varie alternative, il fatto rimane che questa tragedia poteva essere evitata, i morti sono morti, non posso neanche pensare a quelli ancora sommersi e gia’ putrificati, ai famigliari che attendono notizie, li’ sul posto da nazioni lontane ed Italiani.

    Saluti da terraferma, la mia preferita.
    Ho sempre temuto laghi, fiumi e mare.

    Anita

  47. Peter
    Peter says:

    x Pino

    piano Pino, gli inglesi hanno i loro complessi di superiorita’ da sempre, ma se non altro sono sempre stati tra i migliori marinai del mondo, sia in campo civile o commerciale, sia in quello militare. I tedeschi sono sempre stati dei terragni o marinai d’acqua dolce…con pochissime eccezioni, tipo Amburgo e Brema, da dove comunque il mare si vede appena, hanno delle dighe altissime come nei vicini Paesi Bassi.
    E poi, non e’ colpa loro, degli inglesi, se in Italia ci sono dei media di merda, e se degli italiani altrettanto merdosi passano subito telefonate riservate, alla stampa…e se un procuratore della Repubblica chiama subito Schettino ‘scellerato’…
    Sono tutte cose che qui non succederebbero mai, pena delle conseguenze gravissime per la stampa, la magistratura, l’ufficio che ha passato la telefonata ai media…
    Per cui, pensando che in italia sarebbe lo stesso, hanno detto in massa che Schettino e’ pieno di (…) fino al collo, sbagliando…

    Peter

    ps
    a lei ed Uroburo, faccio notare che qui il razzismo e’ dovuto alla loro componente germanica. Gli inglesi in genere sono insulari ed orgogliosi, ma non intrinsecamente razzisti, come lei ed U. avete spesso sostenuto. Scozzesi, gallesi ed irlandesi ancora di meno…
    La regina Vittoria era una Hanover, sposata poi ad un tedesco. Il casato di Elisabetta era in origine Sax-Coburgh, tedesco, poi cambiato in Windsor…Philip, suo marito, e’ un Mountbatten, cambiato da Battenberg un secolo fa…

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