Troppo berlusconismo nell’esordio del governo Monti. E l’Italia, a furia di subire “lacrime e sangue”, è governata da governi o da becchini, sanguisughe e vampiri?

Non solo Mario Monti è andato a Porta a Porta da Bruno Vespa in prima serata, commettendo così il grave errore di debuttare in pubblico officiando la politica nello stesso salotto televisivo usato e abusato da Silvio Berlusconi e molti altri personaggi della politica, ma poi da Vespa ci sono andati anche, in seconda serata, verso le 23,20, due suoi ministri, Vittorio Grilli ufficialmente viceministro all’Economia, e Corrado Passera, superministro allo Sviluppo Economico. Per  giunta, il ministro del Welfare  Elsa Fornero e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà sono andati a Ballarò per prestarsi al solito prolungato battibbecco da pollaio avendo come dirimpettai, tra gli altri, l’ex ministro dellla Pubbblica Istruzione, Mariastella Gelmini, e l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Monti ha avuto almeno il buon gusto di stare a Porta a Porta da solo, senza altri ospiti con cui litigare e far baccano, in una sorta di intervista colloquiale e illustrata con tabelloni vari condotta da Vespa. Però dopo le 23,20 tra Ballarò e Porta a Porta i membri del governo impegnati contemporaneamente a tentare di spiegarsi facendosi largo tra le chiacchiere da ballatoio erano in totale quattro. Come inizio berlusconiano, per il nuovo governo non c’è male. Neppure Monti e i suoi ministri hanno capito che NON è la tv, anche se Rai invece che Mediaset, il centro dell’Universo e neppure dell’Italia.

Come se non bastasse, domenica sera Pierluigi Bersani è andato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Il tema del dialogo, più chiacchierata che intervista, tra Fazio e Bersani è stato cosa probabilmente deciderà o no il governo con il decreto sulla finanziaria, cioè quali provvedimenti forse prenderà e forse no. Il brutto però è stato che mentre loro parlavano di ipotesi e al futuro, in una trasmissione registrata a Milano nel pomeriggio e mandata in onda la sera, il governo nel frattempo aveva già deciso tutto punto per punto.  Così l’effetto è stato disastroso: il capo del principale partito d’opposizione è apparso fuori dalla realtà, disinformato sulle mosse e sulle intenzioni del governo e quindi incapace di proposte con i piedi per terra. Mentre Bersani continuava a parlare di ipotesi, per giunta con Fazio che faceva finta di aggiornarlo man mano con notizie d’agenzia in realtà ormai irrimediabilmente vecchie e superate, i giornali online davano le notizie vere, ignorate da Bersani perché riguardanti decisioni prese dal governo dopo la registrazione della puntata, ma prima della sua messa in onda.

Essere seduti in poltrona avendo il televisore davanti agli occhi e l’iPad sulle ginocchia è stata una esperienza deprimente. Si sarà anche trattato di quel che si dice solo un caso fortuito, ma ha finito col diventare emblematico: il ritratto in tempo reale del ritardo della sinistra e quindi dell’intera opposizione.

Per fortuna – o per sfortuna? – non tutti i telespettatori guardano la tv dando di tanto in tanto un’occhiata al computer, ma la sostanza non cambia. Da una parte l’omertà minzoliniana, dall’altra la verbosità, il parlarsi addosso sfasato rispetto la realtà. Mi dicono che Mario Monti sia piuttosto vanitoso, cosa non insolita per i docenti universitari specie se di fama. Il fatto che sia andato da Vespa mi pare ne sia stata la conferma: la vanità non manca neppure a lui, il che è umano, il guaio però è che don i tempi che corrono si può temere che non di vanità si tratti, ma di una dose non trascurabile di berlusconismo. Non fosse andato da Vespa, avremo avuto la prova che Monti anche su certe cose è di pasta davvero diversa, davvero più sobria, rispetto l’andazzo durato anche troppo. Ci si può spiegare con gli italiani non solo in tv da Vespa o a Ballarò e affini, ma anche per esempio in conferenza stampa da mandare in onda su più reti, pubbliche, private, locali e online, e magari anche con un buon ciclo di incontri e dibattiti pubblici a partire dalle Università e –  perché no? – dentro lo stesso parlamento.

E visto che si parla tanto di tecnici come fossero i nuovi taumaturghi: se siamo in volo su un aereo di linea affollato e si verifica una emergenza abbastanza grave, come una tempesta o un’avaria, preferiremmo che i comandi dell’aereo venissero presi da tecnici, elettricisti, radaristi, motoristi, ecc., anziché da piloti esperti? Se ci troviamo in viaggio su una nave e si scatena una tempesta, con la nave che balla paurosamente e rischia di capovolgersi, preferiremmo che a tentare di portarla in salvo fossero dei tecnici o un comandante molto esperto? E se abbiamo un grave problema ai denti o al cuore ci faremmo  operare da un odontotecnico o da un infermiere, per quanto eccezionali, anziché  da un bravo dentista e cardiochirurgo?

Le risposte sono ovvie, scontate. Strano e forse imprudente dunque tanto entusiasmo per i tecnici chiamati al timone della nave Italia in preda a tempeste dal possibile esito pessimo. Mario Monti sarà anche un eccelso professore di economia, peraltro non ha mai vinto un premio Nobel, ma non è affatto detto che possa essere un buon capo di governo esattamente come non era affatto detto che Silvio Berlusconi essendo un bravissimo imprenditore sarebbe stato quindi anche un capace capo di governo. Eppure stiamo commettendo lo stesso drammatico errore, presi dallo stesso entusiasmo: credere che essere molto bravi nel proprio mestiere significhi sicuramente essere altrettanto bravi anche nel mestiere dell’uomo politico. Come se un bravo economista possa essere ipso facto anche un bravo architetto o un bravo giornalista un bravo romanziere o matematico. Da notare che Berlusconi a suo modo era ed è anche un formidabile tecnico, per giunta in molti campi: dal calcio alla compravendita di sentenze, dal settore televisivo a quello pubblicitario, dalle nebbie societarie all’uso strategico della Borsa, dalle “cene eleganti” al bunga bunga. S’è rivelato un tecnico formidabile perfino in fatto di creazione di partiti, alleanze politiche e transumanze o compravendite parlamentari

Aspettiamo. Vedremo cosa saprà fare questo  insieme di tecnici da tutti applauditi con la speranza che riescano a togliere le castagne dal fuoco per tutti. Che riescano cioè laddove i politici hanno sbagliato  a partire dai “ruggenti” anni ’80 per fallire infine nel guano berluscone. La cartina di tornasole a mio avviso non è solo il raddrizzare lo spread e il bilancio statale, ma anche e forse soprattutto l’eliminare l’anomalia che ha scatenato la tempesta. Come ho già avuto modo di dire, l’anomalia da eliminare è l’eccesso di potere televisivo e pubblicitario, quindi anche economico e finanziario, del bravo tecnico e pessimo politico Silvio Berlusconi. Un eccesso che pian piano è cresciuto come una metastasi alimentando altri eccessi in troppi campi, con fughe dalla realtà e annessi danni.

L’anomalia è grande e s’è rivelata dannosa, ma nessuno né parla più, tanto meno si parla di porvi rimedio ora che almeno in teoria si potrebbe, data l’emergenza pressante che porta a digerire di tutto al grido di “O mangiamo questa minestra o gettiamo l’Italia dalla finestra”. Tace il governo e tace l’intera (ex) opposizione. Tacciono i rottamandi alla Walter Veltroni e Massimo D’Alema e i pretesi rottamatori alla Matteo Renzi. Il problema è che in Italia qualunque governo, di tecnici o di politici, per poter funzionare non deve avere sulla testa la spada di Damocle dello strapotere massmediatico, cioè di influenza sull’opinione pubblica, di Silvio Berlusconi. Altrimenti prima o poi, governo Monti compreso, se si azzarda ad andare contro gli interessi di Sua Emittenza il Caimano, verrà fatto cadere. Alla stessa stregua, sia ben chiaro, la Rai deve almeno in parte non trascurabile essere messa sul mercato, per evitare la non salubre  dipendenza dal governo e dall’opposizione, con annessi sottogoverni, familismi e meretricii vari.

Aspettiamo dunque e vediamo cosa saprà fare il governo Monti. Nel frattempo però c’è da dire che l’dea di affidare il ministero della Difesa a un generale è una ben strana idea, ed è male che nessuno, neppure il presidente della Repubblica,  abbia avuto alcunché da ridire. Oltretutto, per essere davvero bravo un generale più che un tecnico deve essere uno stratega, insomma un politico armato, altrimenti vince le battaglie ma perde le guerre. Si arriverà a dare  il ministero dell’Interno a un commissario di polizia? Sarebbe già grave dare quello della Giustizia a un magistrato, anche se i magistrati portano la toga e non la divisa.

Infine: che ne sarà della politica, e quindi della democrazia sostanziale e della sua qualità, se si dovesse scoprire che i tecnici sono meglio dei politici? Sarà davvero così facile e automatico far finta di niente e voltar pagina dopo le prossime elezioni?

Veniamo ora ai fatti. Come la classica montagna, anche Monti ha partorito un topolino? La battuta è fin troppo facile, dato il cognome dell’attuale capo del governo e le polemiche sul decreto legge partorito domenica pomeriggio tra le lacrime del ministro del Welfare, Elsa Fornero. Qualcun potrebbe definirla lacrime di coccodrillo, io evito di farlo se non altro perché siamo appena sfuggiti alle fauci del Caimano…. In ogni caso non capisco perché alcuni giornali hanno titolato “Il ministro scoppia a piangere” quando non di uno scoppio si è trattato, ma di una lacrimuccia stentataee ben dissimulata. Ah, la brutta mania dello scoop a tutti i costi…. Poi ci si meraviglia che si sparino le cazzate gigantesche delle “bombe atomiche iraniane”.

Il premier Monti lo ha definito “decreto salva Italia”, ma in molti non sono affatto d’accordo. Anzi, sono tutti d’accordo nel sostenere che, tanto per cambiare, colpisce soprattutto i ceti medi e medio bassi. Per la leader della Cgil, Susanna Camusso, il decreto Monti “è socialmente insopportabile” e addirittura “fa cassa sui poveri”. Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, “grava solo su lavoratori e pensionati”. E per quello della Uil, Luigi Angeletti”, “se non ci saranno modifiche non ci sarà equità”, il che vuol dire che per ora l’equità non c’è. Senza contare che l’aumento dell’Iva del 2% a partire dal settembre 2012 se sarà davvero realizzato sarà una bastonata in testa alla ripresa dei consumi e quindi dell’economia. Per fortuna Monti ha specificato che l’aumento sarà attuato “solo nel caso in cui sia necessario”. Il sottosegretario Piero Giarda ha aggiunto che il gettito che ne scaturirà – 4 miliardi di euro – andrà “a favore delle famiglie, delle famiglie giovani e delle donne”, ma finché non si vedrà come ciò avverrà in concreto resteremo nel campo dei soliti slogan e delle belle parole “buoniste”. Basate come sempre sulla terna magica “famiglia”, “donne” e “giovani”. Intanto però anche le famiglie, le donne e i giovani ogni volta che compreranno qualcosa dovranno pagare il 23% di Iva, e ora già ne pagano il 21%! Dovranno cioè subire un altro “piccolo” salasso. Poi si vedrà, ma intanto si beccheranno – tra gli altri – il salasso da Iva.

Come che sia, ci sono due o tre considerazioni da fare. La prima è che in tema di diritti acquisiti e perciò intoccabili, almeno quando di parla di quelli dei parlamentari, i comuni pensionati sono piuttosto deboli. Per loro l’adeguamento della pensione al caro vita NON è un diritto acquisito, visto che il decreto Monti intende bloccarlo. Chiunque è in grado di capire che se l’adeguamento resta bloccato a lungo o addirittura per sempre il risultato sarà che il potere d’acquisto delle pensioni, vale a dire il loro valore reale, verrà man mano ridimensionato. Fino rendere la pensione qualcosa che somiglia se non all’elemosina alla mancia, vale a dire a un diritto acquisito perso per strada o molto ma molto svilito.

La seconda considerazione è che se la si piantasse di fare regalie indebite alla Chiesa e al Vaticano, soprattutto in tema di Ici fatta ora pagare nuovamente agli italiani anche sulla prima casa, lo Stato risparmierebbe la bella cifra di 3-4 mila miliardi di euro. Ci scandalizziamo per il costo della politica, che però non supera i mille miliardi, e taciamo su un costo addirittura triplo o quadruplo come quello dei privilegi della Chiesa e del Vaticano. Soldi che se impiegati keynesianamente in lavori pubblici farebbero keynesianamente da non troppo piccolo volano per la ripresa. Visto che le pecorelle del suo gregge vengono tosate impietosamente dal fisco, il buon pastore Chiesa e Vaticano potrebbe dare il buon esempio. O no?

E qui c’è da aggiungere una cosa. Non sono ancora in grado di dire se ha ragione Mario Pirani a scrivere che i ministri cattolici del governo Monti hanno innalzato “il vessillo dei guelfi”, che contrariamente ai ghibellini tifavano per la supremazia papale, cioè della religione, contro quella dell’imperatore, cioè dello Stato. Però è evidente che se confermano i molto costosi e improduttivi privilegi alla Chiesa e al Vaticano NON si comportano da tecnici, ma da politici. Per giunta succubi delle proprie convinzioni religiose, legittime finché non vengono imposte al prossimo e alle sue tasche.

La terza considerazione da fare è che l’aumento delle accise, cioè delle tasse, sui carburanti e l’aumento dell’Iva se andrà in porto faranno aumentare ancora, anziché diminuirlo, il numero di giorni – in media 155 – durante i quali ogni anno lavoriamo gratis per lo Stato e non per noi. Ho già scritto che prima che la scorsa estate il governo Berlusconi aumentasse l’Iva dal 20 al 21%, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre s’è presa la briga di fare alcuni calcoli. Sommando quello che paghiamo di tasse in busta paga, quello che paghiamo di tasse con la dichiarazione dei redditi, più l’Iva, il prezzo dei carburanti che è quasi tutto tassa, il prezzo delle sigarette che pure è in massima parte tassa, ecc, l’Associazione ha calcolato che nel 2011 gli italiani in media hanno versano allo Stato TUTTO quello che hanno guadagnano da inizio anno fino al 4 giugno. Vale a dire, tutto quello che abbiamo guadagnato per ben 155 giorni filati. Poi dicono che lo schiavismo non esiste più da secoli….

Che l’Italia dal punto di vista fiscale sia malata, e malata grave, lo dimostra che dal 1980 in poi i giorni di lavoro totalmente regalati allo Stato sono aumentati di oltre un mese: per l’esattezza, nel 2011 sono stati 40 giorni in più!  Se nel 1980 il fisco si è preso “solo”  115 giorni del nostro lavoro, nel 1985 erano già  126, 150 nel 1995, 152 nel 2000. Nel 2005 pareva che il salasso cominciasse a diminuire, di giorni regalati allo Stato ne bastarono infatti 147, ma è stata una illusione. E negli ultimi 15 anni le tasse imposte dagli enti locali sono più che raddoppiate, siamo infatti al 138% in più.

In Danimarca e Svezia le tasse sono salatissime, in compenso però si va a scuola, Università compresa, quasi gratis, l’assistenza sanitaria costa niente, i servizi pubblici funzionano tutti a meraviglia, chi viene licenziato è aiutato dallo Stato a riqualificarsi e a trovare un nuovo lavoro. E non ci sono state le 19  manovre finanziarie che, prima di questa di Monti, nel giro di 12 anni ci hanno portato via in totale l’astronomica cifra di 575,5 miliardi di euro. Se però l’ammontare complessivo delle manovre cominciamo a calcolarlo da quella del governo di Giuliano Amato, detta anch’essa “Lacrime e sangue”, ecco che la cifra che ci è stata spillata, già paurosa di per sé, aumenta ancor più. E a cosa è servita quella montagna di quattrini e di manovre se siamo a punto e a capo, anzi peggio visto che siamo arrivati sull’orlo dell’abisso?

A furia di lacrime e sangue alla lunga non ci resteranno neppure gli occhi per piangere. E in ogni caso, l’Itala è governata da governi o da becchini, sanguisughe  e vampiri?

328 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,

    ecco perche’ sono parsimoniosa, i miei anni formativi sono stati durante la seconda guerra mondiale.

    In collegio mancava quasi tutto…quasi niente riscaldamento, in classe con i guanti e il paltò.
    Avevamo i geloni sui piedi e sulle mani.
    Acqua gelata…beh…almeno ci risvegliava alle 5 del mattino.
    Ed era uno dei migliori collegi.

    Al contrario, mia mamma era sfollata e nei paesini si trovava tutto, bastavano i soldi per comprare.
    I contadini avevano tutto per loro e da vendere.

    A casa di mio papa’ a Milano, c’erano sacchi piu’ grandi di me con zucchero, riso, caffe’ e farina….

    So fare tutto e mi so adattare a tutto, non sapevo cucinare…ma ho imparato.
    La necessita’ aguzza l’ingenio.

    Ho avuto alti e bassi e so’ il valore di un soldo.

    Non ho mai preteso o preso da nessuno, tanto meno dai miei genitori.

    La consolazione e’ che se sbaglio non ho nessuno da incolpare.

    In quanto ai soldi…nessuno so’ cosa ci portera’ il domani, e’ inutile che ci perda il sonno, il futuro non e’ nelle mie mani.

    Semmai vero’ da te a mungere le tue asinelle….

    ——————-

    Sono infreddolita, sono stata fuori per 3 ore, vento e freddo.
    Abbiamo riparato tutte le luci a basso voltaggio nel giardino, piantato tutti i paletti per la neve, l’ultima faccenda sara’ la calce-lime per il prato, il nostro suolo e’ acido.

    Anita

  2. Marta x Peter
    Marta x Peter says:

    Caro Peter qualche illustre personaggio….per rispondere alla sua domanda di qualche giorno fa:
    Lo Corbusier architetto
    Friedrich Duerrenmatt drammaturgo e pittore
    Paracelso medico
    Albert Einstein tedesco, naturalizzato svizzero, divenuto in seguito cittadino americano (meglio specificare senno’ Peter mi bacchetta)
    saluti M.

  3. Vox
    Vox says:

    La Gran Bretagna e’ isolata come uno che si sia rifiutato di salire a bordo del Titanic al momento di salpare…
    Detesto Cameron e il suo governo, ma in questo caso credo che abbia fatto la cosa giusta, negli interessi del suo paese. Dovremmo fare lo stesso. Quando la barca va a picco, ognuno deve salvarsi da se, o rischia di farsi trascinare a fondo dagli altri. L’euro e soprattutto l’EU dei banchieri e del mercato sono stati una pessima idea.

  4. Marta x Anita
    Marta x Anita says:

    La Andress non so chi è,
    Roger è il mio idolo “il Mozart della racchetta”
    l’avrei voluto indicare anch’io, non volevo esagerare, è “DIVINO”
    grazie Anita

  5. Anita
    Anita says:

    x Marta

    La piu’ vasta comunita’ Svizzera oltre Oceano e’ negli US, circa 75’000 cittadini.

    Ho fatto un corso lampo sulla Svizzera. ;-)

    Mio papa’ ci andava spesso per affari, io mi ricordo poco, soffrivo di mal di mare e per me il viaggio in auto era una sofferenza.

    Ci volevo andare l’ultima volta che andai a Borgomanero, Piemonte, dove avevo un condominio, ma mio marito era sempre di premura….non si volle neanche soffermare a Milano, cosa che mi e’ rimasta in gola.

    Buonanotte,
    Anita

  6. Marta x Vox
    Marta x Vox says:

    hai ragione, inperdonabile dimenticanza, una decina di anni fa quando ero a Zurigo, a teatro ho visto “Don Giovanni e l’amore per la geometria” è stato uno dei suoi personaggi piu’ felici.
    ciao grazie…

  7. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Perche’ il tennis e’ una barba?
    Per me il golf in TV e’ barboso anche se giocavo a golf…

    Il tennis e’ veloce, uno spettatore diventa un giudice critico di ogni shot, posizione, strategia, e di solito si prevede il punto….
    E’ un gioco intelligente, si gioca sulle debolezze dell’avversario.

    Sono parziale perche’ ho giocato a tennis per oltre 40 anni, anche in competizione, contro altri clubs per i miei clubs.
    I was on the traveling team.

    Anita

  8. Marta x Anita e Vox
    Marta x Anita e Vox says:

    Brava Anita, ma è un’attrice o una comunità, sto facendo confusione?
    notte…

    Peccato adoro il tennis………..e Roger, surtout….eheh
    notte…
    ciao

  9. Vox
    Vox says:

    Giocare a tennis e’ una cosa, starlo a guardare un’altra. Roba da farsi venire il torcicollo. Destra, sinistra, destra, sinistra… e avanti cosi’ per un tempo interminabile. Ne ho fatta un bel po’ di esperienza del genere negli anni passati. Grazzieaddio che non mi capita piu’.

    Il golf ha effettivamente il primato della barbosita’ tra le attivita’ umane. Il gioco dei vecchietti che si vogliono fare una passeggiata con la scusa dello sport. Only watching paint dry is more boring. E poi fa tanto snob. Ci giocano tutti quei mafiosi usurai, CEOs che si credono tanto importanti e valagono quanto una pulce sul pelo di un cane.

    Preferisco di gran lunga un match di hockey su ghiaccio, un campionato di tuffi, una gara di motocross o una bella partita a scacchi (almeno e’ intelligente). Roba a cui e’ bello sia partecipare che assistere.

  10. Marta x Vox
    Marta x Vox says:

    Penso che il sostegno che la Gran Bretagna riceve dagli Stati Uniti renda piu’ facile la scelta di Camerun,o sbaglio?…O forse il momento non è dei migliori sentendo, o meglio leggendo quello che i giornali italiani scrivono, cioè gli appelli che Obama manda in direzione dei due colombi MERKEL-SARKO per salvare Italia, Spagna, insomma i Paesi piu’ importanti dell’eurozona. Il Presidente Americano teme , a detta dei media italiani,che se EU fallisse anche la sua rielezione potrebbe essere in pericolo.
    Sono daccordo con te che l’euro e l’europa dei banchieri è stata una pessima idea e uno spreco di miliardi che potevano essere utilizzati diversamente da ogni Nazione.
    Qualche tempo fa ho letto che ci sono 5 Stati in attesa di farne parte,
    Turchia, Croazia, Macedonia e Montenegro!!!!!!Dove è finita la Grecia
    scomparsa dalle notizie principali.
    Staremo a vedere cosa combineranno i grandi cervelli di Bruxelles e quelli di Francoforte.
    buona notte M.

  11. Peter
    Peter says:

    x Marta

    ma come e’ diventata ‘chirpy’ la nostra cara Marta, bene, mi fa piacere.
    Fuor di polemica, io non ho mai dubitato che anche in Svizzera vi siano stati, e vi siano tuttora, scienziati e persone di cultura di grande fama…a proposito di Frisch, pensi che un suo connazionale un po’ irritante soprannomino’ me ‘homo faber’, secondo lui il personaggio del libro mi calzava a pennello…mah.
    Invece io la punzecchiavo sugli ‘eroi’ svizzeri quasi inesistenti, dato che lei tiro’ in campo il grande G. Tell. Gli eroi, gli eroici furori, l’eros come pulsione…E non ho mai sentito neanche di artisti svizzeri di chiara fama…una coincidenza?
    Pero’ nessuno (nemmeno la umile Wiki…) riporta Einstein come ‘fisico svizzero’, mi dispiace: era nato e cresciuto tedesco, ed ebreo. Non faccia come gli inglesi, eh? alcuni di loro ancora considerano Marconi ‘inglese’, dato che sua madre era irlandese (!!), ed il genio della radio fece esperimenti da queste parti …
    Sugli svizzeri e la concorrenza, non me ne voglia, mi fido di piu’ dei suoi connazionali di parte tedesca, sono forse piu’ sinceri degli italiani (eh eh eh).
    Per concludere, una barzelletta ‘europeista’ di altri tempi.
    Paradiso: il posto dove la polizia e’ inglese, i cuochi francesi, i meccanici tedeschi, gli amanti italiani, ed e’ tutto organizzato dagli svizzeri.
    Inferno: il posto dove la polizia e’ tedesca, i cuochi inglesi, i meccanici francesi, gli amanti svizzeri, ed e’ tutto organizzato dagli italiani.

    Peter

    ps

    il PM Brit si chiama Cameron, il Camerun e’ uno stato africano.
    Un’altra cosa: ha notato come Vox prediliga tutti gli sports di élite?…ci manca solo il polo…(scacchi esclusi, almeno in Russia erano un gioco ‘proletario’. E poi, ho un titolo scacchistico io stesso)

  12. Vox
    Vox says:

    @ Marta

    Oggi il rischio concreto e’ di finire sotto il tacco economico della Germania, la quale, comunque, e’ quella che ha guadagnato piu’ di tutti dalla creazione dell’EU.

    Ho letto anch’io che Obama spinge per il salvataggio dell’euro, ma credo che sia piu’ per svolgere il compito affidatogli da Wall Street, che per questioni di elezioni. Dubito molto che possa vincerle, a meno di un altro grande broglio in stile Bush.

    Mi vengono in mente ben pochi personaggi storici che abbiano fatto tante promesse e suscitato tante speranze, ma che poi le abbiano tradite tutte cosi’ profondamente come ha fatto Obama. Ha superato perfino Bush in fatto di guerre e organizzazione di golpe (a cominciare dall’Honduras e a finire con la Libia) e tentativi di rovesciare governi, come in Siria, in Africa, in Iran e perfino in Russia in questi giorni (perche’ la Russia gli sta dando troppo fastidio nei progettati attacchi a Siria e Iran, ma anche perche’ in Russia c’e’ una forte virata a sinistra).

    Un personaggio come Obama finisce col suscitare anche piu’ odio di uno che non abbia promesso nulla e da cui nessuno si aspettava nulla di buono.

    La Grecia e’ in preda a scioperi continui, e’ stato un massacro sociale e finanziario. Ora, gli stessi architetti di questo massacro (FMI, EU, BCE, Federal Reserve e soprattutto Goldman Sachs) stanno accettando l’idea che la Grecia esca dall’Eu e ritorni alla Dracma, e stanno pensando a come ammortizzare questa opzione, sempre nel tentativo di salvare il loro figlioccio storpio, l’euro, perche’ e’ vitale ai loro interessi. Non tanto l’euro in se’ e per se’, quanto l’unione europea, come strumento centralizzante con cui togliere sovranita’ e potere decisionale ai vari stati che ne fanno parte.

    In un articolo di ida Magli ho letto poco fa un’idea interessante (ma che dubito fortemente potrebbe realizzarsi, visti i governanti che ci hanno messo): che i paesi PIIGS minaccino di uscire dall’eu in blocco. Non ho ben compreso in cambio di cosa, pero’. Cancellazione di parte o di tutto il debito? Condizioni piu’ umane? Costrizione delle banche a pagare i debiti che loro hanno creato, invece di sbatterli sulle nostre spalle?

    Comunque sia, l’Italia difficilmente potrebbe compiere un passo cosi’ radicale, ora che ha alla guida l’uomo della Goldman Sachs, l’uomo che non lavora per gli interessi dei lavoratori, dei pensionati, dei precari o degli studenti italiani, ma esegue i compiti affidatigli dal padrone.
    Esattamente come fa Obama con Wall Street.

  13. Vox
    Vox says:

    Capirei il tennis e il golf, ma definire “di elite” il motocross?! L’hockey?
    Questa e’ proprio buona. Chi lo dice, evidentemente, non ne sa una mazza.

  14. Vox
    Vox says:

    E si che motocross e trial si sono diffusi particolarmente proprio in GB fin dal dopoguerra. Tut, tut, tut.

  15. Peter
    Peter says:

    x Vox

    mia cara, mi meraviglio di lei…
    Gli sports elitari sono prima di tutto quelli che richiedono ‘expensive gears’…
    Una tennis court per due persone (o quattro al massimo) e’ un lusso. Del golf non ne parliamo neppure, e cosi’ il cricket.
    Anche hockey e motocross richiedono expensive gears (very!), direi. E non sono certo sports di massa, altrimenti ne sarei al corrente persino io.
    Sono invece d’accordo che gli scacchi siano inexpensive al massimo: in me vis sortis nulla, sed ingenium…

    Peter

  16. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Pur ammettendo che giocare a golf non mi sta al cuore, non e’ vero che e’ solo un gioco per i vecchietti.

    Provi lei a camminare per 18 buche, salite, discese, caldo sotto il sole cuocente, sotto la pioggia ed il vento….e le zanzare….

    Non e’ facile imparare a giocare a golf, e’ uno sport di perfezione, e’ vero che si puo’ giocare fino a tarda eta’, ed e’ un bene per la salute degli anziani.

    Ma quello e’ solo per ricreazione, non visionato in TV o dalla folla.

    Anche il golf e’ uno sforzo fisico, non e’ solo per mettere la pallina on the hole of the putting green, you have to swing and drive….to get there.

    Hockey non e’ da paragonare, e’ uno sport molto violento, a team sport, molto costoso e richiede molta pratica.
    I miei figli e mio nipote A. giocavano a hockey per la loro scuola, giocano contro altre scuole e diversi entrano nelle big leagues.

    Pratica alla mattina presto,5:00 AM on the road, prima dell’orario scolastico, riportarli a casa per la doccia e per cambiarsi, il tutto prima delle 8:00 AM.

    Partite fuori casa, viaggi, hotels, equipaggiamento, fees, ice time, etc…e questo e’ solo per high school hockey.

    Quando assistevo alle partite avevo sempre il cuore in gola.

    Lo spettatore deve capire lo sport, senno’ diventa veramente barboso. (tutti gli sport)

    Io non capisco Baseball, ho un’avversione per quello sport…cosi’ non lo guardo.

    Buonanotte.
    Anita

    PS:

    The distance to walk a course from the 1st tee to the 18th green is 6-7 miles….miles, non chilometri.
    A questo ci deve aggiungere la vera camminata…non solo la lunghezza di un golf course.

    7 miles equals 11.2654 km

  17. Anita
    Anita says:

    x VOX -#166-

    “….Dubito molto che possa vincerle, a meno di un altro grande broglio in stile Bush.”.
    ————————————————-

    E’ probabile che Obama sia eletto ad un secondo mandato.

    E spalleggiato dai sindacati, dalle minoranze, dagli Afro-Americani, dai gays, da quelli che ricevono il welfare, sia totale che parziale, dagli environmentalist, e’ protetto dai massa media, riceve fondi dai capitalisti in proporzione maggiore dei repubblicani, George Soros & Co., ha circa un bilione da spendere, mente e fabbrica statistiche sempre incolpando altri.
    Non ha opposizione, plus he is the incumbent.

    Il GOP non ha candidati molto popolari, Mitt Romney e Newt Gingrich sono i due possibili….nessuno dei due mi manda in visibilio.

    Forse il GOP confermera’ Mitt Romney, troppo patrizio, mormone, non spontaneo, manca carisma ed ha sulle spalle la riforma sanitaria che inizio’ nel Massachusetts quando ne era il governatore, riforma che non ha funzionato ma lui rifiuta di ammetterlo.

    Newt Gingrich ha troppo bagaglio, intelligente, brillante, troppi anni in politica, tre’ matrimoni ed un carattere fuocoso, spesso si lascia trasportare mettendosi il piede in bocca.

    In quando al “grande broglio in stile Bush”, lei non capisce le elezioni degli USA, sono i voti dei delegati che contano.

    Inutile spiegarlo perche’ avete dei preconcetti inculcati fino ai piedi.

    Anita

  18. Peter
    Peter says:

    x Anita

    sports ‘per tutti’ qui in GB sono il football ed il rugby, pero’ i rugby players hanno una reputazione molto migliore dei football players a tutti i livelli agonistici. I giocatori di calcio sono piu’ spesso che no sboccati, aggressivi, individualisti, macho fino ai peggiori stereotipi…quelli di rugby sono molto ‘rough’, ma sempre gentlemen in fondo. Sono due culture diverse. Come saprai, il rugby e’ molto violento, anche se loro lo negano. Di fatto, non ho mai sentito di calciatori col collo rotto, mentre e’ un evento purtroppo relativamente frequente nel rugby, per lo scrum. A livello di coppa del mondo, i francesi sono stati quest’anno molto bravi a superare o battere irlandesi , inglesi, australiani, andando in finale con gli ‘All Blacks’ neozelandesi, i quali pero’ giocavano in casa. Altra storia, quella del primitivo ed aggressivo ‘inno di guerra’ degli All Blacks, cantato e gesticolato prima del gioco, che ha fatto scompisciare di risate i giocatori francesi, i quali sono stati poi multati!!!
    A me non e’ mai piaciuto giocare ‘rough and tumble’, per cui …faccio solo nuoto, e gymnasium in genere.
    Tanto meno mi hanno pero’ attirato sports di élite come golf, cricket, tennis (racchette costosissime, fees…), hockey sul ghiaccio, etc…

    Ciao, Peter

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,

    che bella sintesi,quasi quasi me la copio..

    Al contrario, mia mamma era sfollata e nei paesini si trovava tutto, bastavano i soldi per comprare.
    I contadini avevano tutto per loro e da vendere.

    A casa di mio papa’ a Milano, c’erano sacchi piu’ grandi di me con zucchero, riso, caffe’ e farina….


    Bastava infatti avere i soldi per comprare, ma i “contadini buzzurri cattivoni”,alzavano i prezzi, svicolando l’ammasso del Duce italico e l’amor patrio andava a farsi fottere con la Borsa nera e i soliti speculatori….che criticavano la CGIL e la FIOM di antipatriottismo..oppps scusa Anita ..dimenticavo che all’epoca non c’era la Fiom e la CGIL, sennò, chissà cosa sarebbe successo di terribile ..!!

    cc

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Newt Gingrich ha troppo bagaglio, intelligente, brillante…”
    ——————————————————————————–
    Così intelligente e brillante che starnazza:
    “Il popolo palestinese è un popolo inventatato”.

    Intelligenza e brillantezza made in US…

    C.G.

  21. Marta x Peter
    Marta x Peter says:

    Che fa di notte , mi sa tanto che stava spiando tre donne che, sole solette se la stavano raccontando sul blog, infatti puntualmente stamattina ho letto le sue critiche… e te pareva, non le va mai bene niente!!
    Vede non faccio la bidella come Uro pero’ ho studiato poco, parlo solo italiano e dialetto ticinese, ma sono una stangona e ho un discreto successo e…. Non correggo nessuno se per caso o meno sbaglia a scrivere…..lei cosi’ arguto non ha capito che su G.Tell ho fatto deell’ironia, che su Einstein ho specificato” tedesco naturalizzato svizzero e morto negli Stati Uniti da cittadino americano”. Anche la umile Wiki lo scrive, vada a vedere…

    PS: la barzelletta, la prima mi ha fatto solletico, forse perchè non avevo ancora bevuto il caffè. Grazie non sapevo che il Camerun fosse uno stato africano……ma quante cose sto imparando!!
    Cerchi di essere un po’ meno aspro suvvia fra poco arriva Babbo Natale. buona domenica M.

  22. Peter
    Peter says:

    x Marta

    cara Marta, com’e’ il dialetto ticinese? una varieta’ di lombardo? sono curioso.
    Suvvia, non e’ che io abbia il gusto di correggere, con lei non l’ho fatto praticamente mai…ma scusi, mettere Camerun per Cameron …pensavo quasi lo facesse apposta.
    Invece ammetto che NON avevo colto la sua autoironia su G. Tell, ‘my bad’. Faro’ del mio merglio la prossima volta…

    Quanto alle barzellette…ehm, non si offenda eh, ma un mio vecchio insegnante del liceo ci raccontava spesso una barzelletta su come gli svizzeri ‘percepivano’ e reagivano alle barzellette in genere. Ma non la riporto. Come vede, seguo il suo gentile consiglio

    buona domenica a lei

    Peter

  23. Peter
    Peter says:

    x Marta

    una cosa: che vuol dire ‘pero’ ho studiato poco, ma sono una stangona ed ho discreto successo…’?. Insomma, ha successo perche’ ha studiato poco o perche’ e’ una stangona??
    Saro’ arguto come dice lei, ma a volte proprio non la seguo…pero’ mi sforzo

    un saluto

    Peter

  24. carlino
    carlino says:

    Ricapitoliamo…

    In Italia (ma se e’ per questo anche in Grecia) siamo finiti come l’America Latina di 40-50 dove vengono imposti Presidenti del Consiglio attraverso artifizi.
    Un leader di una nazione sovrana (Libya) viene assassinato (senza un processo si chiama assassinio) tra le urla strepitanti degli esportatori di democrazia ed i loro milioni di seguaci.
    In Egitto (altra nazione sovrana) viene imposto un periodo di traghettazione democratica a base di governi para-militari collusi con la dittatura che li ha preceduti (Egitto).
    Alla Syria viene imposta una bella cura dimagrante a base di misure di embargo nonostante in poco meno di un anno abbia fatto 1/12 delle vittime fatte dall’ONU in libia in quattro mesi.
    In Iran viene tirato giu’ un drone americano che volava sullo spazio aereo iraniano (altro stato sovrano) e nessuno parla di aggressione (si aspettano le bombe, forse?).
    Gli Stati Uniti non sono falliti semplicemente perche’ continua a stampare moneta a go-go.
    I cittadini possono andare in bancarotta e morire di fame ma le banche vanno salvato assolutamente altrimenti la gente muore di fame.

    Fin qui’ ci siamo?

  25. Marta x Peter
    Marta x Peter says:

    il dialetto ticinese assomiglia molto al dialetto lombardo, anzi piu’ al dialetto comasco….pero’ la barzelletta sugli svizzeri la voglio leggere, non mi tenga sulle spine. Sono sicura che mi sganascero’ dalle risate.
    aspetto eheh…..

  26. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,

    anche io qualche ricordino lo voglio lasciare…!!
    La mi mamma ,orfana del papà,nel periodo in cui tu “facevi la fame dalle Orsoline”….mangiava generalmente,Croste di tome , che non mancavano mai sulla tavola, con base di Pane di farina sconosciuta,arrichita di polvere di non si sa cosa (testimonianza diretta di un garzone di panettiere, ancora vivente nel borgo natio,ahhh gli “Annales “direbbe la storiografa di fiducia del Blog, la nostra amata Sylvi…
    Probabilmente tra le cause della sua morte prematura (anni 67 )ci possono essere delle concause)…ma non stiamo a speculare su queste inezie…,probabilmente era una “pelandrona” che poi si arricchì, lavorando come operaia nella concia delle pelli e poi saldando a piombo in una Industria robotica d’antan…, ma ti ripeto non stiamo a speculare su queste inezie…

    Era come dite voi , una “perdente nata” e chissà mai, se possiamo collocarla nel paradiso dei Credenti Vincenti dei Tea Party a base di pasticcini!
    Mistero , mistero, siamo a Natale…!!

    Il primo maggio del 45, con i “patrioti in ritirata”,alcune giovincelle ,compresa Lei, recuperarono una bandiera italica enorme…essendo brave sartine addestrate, si fecero con i ritagli, del bandierone, camicette rosse e verdi e fu un tripudio della moda, il bianco non serviva, poichè percorso da stemmi vari!
    Sai ,ognuno ha i suoi ricordi…come si dice e nella gaiezza del Fogolar..ognuno tira fuori le “proprie storie ” natalizie

    un abbraccio

    cc

  27. Peter
    Peter says:

    x Marta

    invece dovevo offendermi dato che mi accusava di ‘spiare tre donne sole’ la notte scorsa…Forse Pino dovrebbe fare un’edizione speciale riservata del suo blog…
    Comunque, ha confermato che Vox e’ una donna, cosa di cui nessuno ha mai dubitato (anche Pino si rivolge a lei al femminile) , ma non si sa mai…
    Non che per me cambi nulla, si intende. O meglio: con le signore mi comporto di solito meglio, no rough and tumble…

    un saluto

    Peter

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter e Marta

    Veramente a me pare di rivolgermi a Vox al maschile. Posso essere incappato nel femminile come nel “neutro” perché né ignoro il genere. E anche lo sapessi non direi nulla se non esplicitamente autorizzato da il-lo-la direttamente interesseto/a/um.
    Saluti domenicali. E a Marta anche un bacio, anzi molti.
    pino

  29. Peter
    Peter says:

    x Pino

    suvvia Pino, saremo anche di discendenza bizantina io e lei, ma non incorriamo in discussioni del tipo ‘il sesso degli angeli’.

    un saluto

    Peter

    ps
    non vedo comunque perche’ il genere di una persona dovrebbe mai essere ‘materia riservata’

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Opperbacco! Vox è un angelo?!
    Che bello!
    Un saluto angelico e uno angelicato.
    pino

  31. Marta x Peter
    Marta x Peter says:

    Caro Peter ieri e oggi mi sono presa due giorni di totale libertà e, cosa che non succedeva da parecchio oltre che lazzaronare non ho fatto altro che cazzeggiare sul blog, soprattutto di notte cosa che ,penso di non aver mai fatto, mi è piaciuto perchè oltre il silenzio in casa, lo percepivo non so come anche nel blog. Prima conversando con Anita poi con Anita e Vox insieme. Chiaramente so che Anita é una donna, ma non so se Vox è una lei o un lui. Non mi sono neppure accorta di rivolgermi al femminile anche con Vox. Percio’ curiosone soddisfatto, mi sembra il mio nipotino di due anni che vuol mettere il naso dappertutto. un saluto svizzero M.

    PS: per me non cambia niente,Vox mi piace indifferentemente che sia maschio o femmina, se verro’ a sapere che è maschio magari comincero’ a corteggiarla ……ahahaha…

  32. Peter
    Peter says:

    x Marta

    ohhhh, capisco…
    Beh, puo’ sempre cominciare a corteggiare il sottoscritto, se crede…specie alla luce del suo successo (wink)

    Peter

  33. Anita
    Anita says:

    x CC

    Benedettine, non Orsoline e non in collegio.

    Mi ricordo il brodo con maccheroni di pasta di legno alimentare, non scherzo, c’era una ditta non lontano dal collegio con tanta di scritta.
    Maccheroni grossi come un dito…

    Ciao, questa mattina mi sono riaddormentata.
    Anita

  34. Anita
    Anita says:

    x C.G. -#174-

    La dica giusta….non prenda fuori testo…

    Ho anche scritto che spesso si mette il piede in bocca, idem per Mitt Romney ed il Presidente.

    Anita

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Se voi usascippa vi limitaste a metterevi i piedi in bocca sarebbe un’opportunità per il pianeta. Un’oppurtunità di pace e di rispetto reciproco tra le genti che lo abitano.

    Fatelo! Riempitevi la bocca!

    C.G.

  36. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Questa volta non attacca.

    La mia era una risposta x VOX il quale pensa che Obama non arrivi ad essere rieletto ad un secondo mandato.
    Io ho semplicemente e brevemente spiegato chi sono i due candidati in considerazione.
    Se lei ci vuole creare un fascicolo, si accomodi pure, ma senza la mia partecipazione.

    Anita

  37. Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**: Agenzie di rating o di governo?
    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**: Agenzie di rating o di governo? says:

    Agenzie di rating o di governo?

    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    C’è un non so che di perverso nel seguire in televisione i difficili andamenti degli incontri dei capi di stato europei sul futuro dell’euro e dell’Unione mentre sullo schermo, a piè di pagina, scorrono le ultimi sortite delle agenzie di rating che ne proclamano gli imminenti fallimenti.

    Nei giorni scorsi le “tre sorelle” hanno “offerto gratuitamente” la loro valutazione al ribasso per l’intera eurozona nel suo insieme.

    Standard and Poor’s poco tempo fa ha messo sull’avviso che anche gli ultimi sei paesi europei con la tripla A, tra cui Germania e Francia, potrebbero essere a breve declassati. Se uno solo di questi Stati perdesse questo rating, anche la funzione del fondo salva stati, l’European Financial Stability Facility (Efsf) perderebbe di credibilità e verrebbe compromessa. Oggi l’Efsf con 440 miliardi di dollari mantiene un ruolo certamente insufficiente ma comunque insostituibile nella difesa contro i rischi di default sovrani.

    E’ sempre più evidente il fatto che le agenzie assumono un significato sempre più politico! Con le loro recenti critiche sembrano voler forzare le decisioni dei summit europei a loro favore. Infatti i loro rapporti sono sempre più pieni di raccomandazioni sulle politiche economiche da seguire. Sono quasi sempre meno agenzie di valutazione del merito e del credito di istituti economici e finanziari e sempre più tese a sostituirsi a coloro che sono preposti alle decisioni di governo.

    Dicono di parlare a nome degli investitori, che spesso sono obbligati a seguire le implicazioni del rating a causa di standard imposti per legge, ma non detengono alcuna responsabilità politica. E’ una intollerabile anomalia!

    Da giorni, anche se con troppo ritardo, la stampa tedesca e francese ha cominciato a sollevare i veli che coprono le storie delle “tre sorelle”. Parlando della S&P’s, il principale quotidiano della Germania, il Frankfurt Allgemeine Zeitung, ha ricordato che “essa è un’agenzia degli Stati Uniti che, quando valuta nazioni e società, guarda con lenti americane. In questo lavoro rappresenta gli interessi di Wall Street”!

    Eppure fino alla grande crisi del 2007-8 le agenzie di rating erano di fatto al servizio della grande finanza e sfornavano, dietro lauti pagamenti da parte delle banche e di altri istituti finanziari che le richiedevano, compiacenti pagelle con la tripla A per i peggiori titoli tossici e per prodotti derivati altamente speculativi.

    Ciò è denunciato con dovizia di documenti e di testimonianze da due importanti commissioni americane, l’indipendente Financial Crisis Inquiry Commision e la Commissione Dodd-Frank del Congresso. Il presidente della Fcic, Phil Angelides, a suo tempo parlò della Moody’s come di “una fabbrica delle triple A”. Essa nel 2006 ne sfornava 30 al giorno. I Rmbs (titoli garantiti da mutui ipotecari) gratificati avevano un valore totale di 869 miliardi di dollari, ma all’arrivo della crisi l’83% del loro insieme fu drasticamente declassato.

    Ci sono state e vi sono tuttora indagini sui compromessi e sui conflitti di interesse delle tre agenzie. Vi sono molti procedimenti legali aperti con richieste di risarcimento per centinaia di miliardi di dollari da parte di chi, banche comprese, si è trovato con in mano carta straccia.

    Nel frattempo le tre sorelle hanno spostato con successo le loro operazioni mettendo nel mirino i debiti sovrani, soprattutto dell’Europa, ed il sistema dell’euro. Insieme al mondo della grande finanza hanno “pilotato” la più grande e meglio riuscita operazione di “transfer”. Non sono più il sistema bancario ed i suoi comportamenti ad essere al centro dell’attenzione pubblica e dei mercati ma gli stati con le loro difficoltà e con i loro debiti.

    La domanda che inquieta è questa. Perché le istituzioni europee e gli investitori sono ancora così dipendenti dalle valutazioni di tre agenzie private? Forse perché i governi dell’Europa hanno per decenni goduto della tripla A e opportunisticamente ignorato quanto nei paesi dell’Asia o dell’America Latina accadeva a seguito dei rating negativi. Alcune economie furono disastrate.

    Purtroppo i riferimenti ai rating dati dalle tre agenzie sono stati incorporati in molti regolamenti, dalle direttive europee per realizzare le linee guida dettate da Basilea II e da Basilea III per i requisiti di capitale delle banche e dalla direttiva Solvency relativamente alle assicurazioni operanti sul territorio europeo.

    Anche la Bce fa riferimento alle triple A delle “tre sorelle” per molte operazioni di garanzia e di credito. Il mondo politico europeo irresponsabilmente ha dato alle agenzie di rating quasi un potere di legge. Le loro valutazioni hanno un effetto reale, quasi automatico, su molte decisioni e valutazioni economiche.

    Dall’inizio del 2011 l’Esma, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, ha introdotto qualche forma di regolamentazione delle attività delle agenzie. Ha persino minacciato di ritirare loro la licenza europea se non obbediscono ai regolamenti di Bruxelles. Tutto vano, fino a che le triple A delle tre sorelle continueranno a dettare legge nelle istituzioni europee!

    Sarebbe almeno opportuno prendere atto della decisione di un giudice federale dello stato americano del New Mexico che ha rifiutato la richiesta delle agenzie di rating di avere “la protezione del Primo Emendamento della Costituzione sul diritto alla libertà di parola anche per le valutazioni e opinioni comprovate come false”.

    Riteniamo che sarebbe corretto da parte dei nostri mass media se, ogni qualvolta riportano un annuncio delle agenzie di rating sui titoli sovrani europei ed italiani, ricordassero ai lettori o agli ascoltatori che esse sono società private la cui reputazione non è affatto limpida.

    *Sottosegretario dell’Economia nel governo Prodi **Economista

  38. controcorrente
    controcorrente says:

    ………..”che esse sono società private la cui reputazione non è affatto limpida”….

    Ma in fondo esercitano il “mestiere” più antico del Mondo !

    cc

  39. Vox
    Vox says:

    “Newt Gingrich ha troppo bagaglio, intelligente, brillante…”
    ——————————————————————————–
    Così intelligente e brillante che starnazza:
    “Il popolo palestinese è un popolo inventatato”.

    Intelligenza e brillantezza made in US…
    @ C.G.

    In realta’ voleva dire “il popolo ebraico”, ma poi si e’ sbagliato all’ultimo momento, il pensiero gli e’ scivolato su una buccia di banana che passava di la’ per caso (come il drone sull’Iran).

  40. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Newt e’ sotto attacco perche’ nei polls recenti sorpassa Mitt Romney di parecchio, ma praticamente alla fine non importa molto.

    Non ha le risorse di Romney, non ha l’appoggio del GOP, non ha l’organizazione come Romney ed in fine….he has a dark side, a very dark side.
    (GOP = Grand Old Party)

    Veda quanti sono gia’ stati “a flash in the pan”.

    Iniziando da Mike Huckabee, the former Governor of Arkansas, 2008 presidential candidate, era in prima linea e poi e’ finito nel nulla.

    Se lei desidera discutere seriamente sono pronta a risponderle per quello su cui sono informata, altrimenti fara’ parte dei vari C.G.

    Anita

  41. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Per Vox 115.

    Ma quale tacco tedesco o francese, l’Euro in questi anni ci ha salvato dal fallimento, pensi caro Vox quante volte si sarebbe dovuto svalutare la lira. L’Italia vive con i prodotti che le sue fabbriche inventano e costruiscono ed esportano, non possedendo materie prime è vitale avere una moneta forte e sicura.
    L’euro è stato creato poiché la moneta unica offre molti vantaggi e benefici rispetto alla situazione precedente, che vedeva ogni Stato membro dotato di una propria valuta. Grazie all’euro, non solo vengono eliminati i rischi di fluttuazione e i costi di cambio e viene rafforzato il mercato unico, ma si creano anche le condizioni per una più stretta cooperazione tra gli Stati membri ai fini della stabilità della moneta e dell’economia, di cui beneficiamo tutti.
    Bene, caro Vox in realtà i vantaggi della moneta unica sono realmente molteplici. Innanzitutto, la presenza di una moneta unica diminuisce i costi di transazione, ovvero gli impedimenti negli scambi tra le economie. Con un’unica moneta gli introiti derivanti dalla vendita dei beni all’estero sono immediatamente spendibili nel Paese di origine delle esportazioni e non occorre convertirli in valuta nazionale.
    Si constaterà tra non molto l’enorme errore fatto dalla GranBretagna per mano di quel David Cameron ch’è s’è fatto influenzare dal più bieco conservatorismo ottocentesco.
    Mi creda caro Vox la nostra forza sta nell’Unione Europea a fianco di Germania e Francia, economie sane e stabili.

    Cordialmente la saluto.

  42. Peter
    Peter says:

    x La striscia rossa

    Cameron non si e’ ‘fatto influenzare’, agisce su mandato dei suoi ‘power brokers’, e sapeva in partenza che le sue condizioni sarebbero state inaccettabili per francesi e tedeschi, quindi e’ ricorso al veto.
    Il vice-primo ministro libdem Clegg lo critica ‘in privato’, anche se la critica privata e’ apparsa su tutti i giornali, ed ora tutti lo prendono di mira come ‘codardo’, ‘pigmeo’, ‘traditore’, figlio di madre olandese, ‘non deporteremo la tua moglie spagnola’, tanto per dare un’idea degli umori delle folle da queste parti…
    Il guaio e’ che Clegg sta’ in questo governo, e non dice chiaramente cosa avrebbe invece fatto lui a Bruxelles al posto di Cameron.

    Peter

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