Troppo berlusconismo nell’esordio del governo Monti. E l’Italia, a furia di subire “lacrime e sangue”, è governata da governi o da becchini, sanguisughe e vampiri?
Non solo Mario Monti è andato a Porta a Porta da Bruno Vespa in prima serata, commettendo così il grave errore di debuttare in pubblico officiando la politica nello stesso salotto televisivo usato e abusato da Silvio Berlusconi e molti altri personaggi della politica, ma poi da Vespa ci sono andati anche, in seconda serata, verso le 23,20, due suoi ministri, Vittorio Grilli ufficialmente viceministro all’Economia, e Corrado Passera, superministro allo Sviluppo Economico. Per giunta, il ministro del Welfare Elsa Fornero e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà sono andati a Ballarò per prestarsi al solito prolungato battibbecco da pollaio avendo come dirimpettai, tra gli altri, l’ex ministro dellla Pubbblica Istruzione, Mariastella Gelmini, e l’ex ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Monti ha avuto almeno il buon gusto di stare a Porta a Porta da solo, senza altri ospiti con cui litigare e far baccano, in una sorta di intervista colloquiale e illustrata con tabelloni vari condotta da Vespa. Però dopo le 23,20 tra Ballarò e Porta a Porta i membri del governo impegnati contemporaneamente a tentare di spiegarsi facendosi largo tra le chiacchiere da ballatoio erano in totale quattro. Come inizio berlusconiano, per il nuovo governo non c’è male. Neppure Monti e i suoi ministri hanno capito che NON è la tv, anche se Rai invece che Mediaset, il centro dell’Universo e neppure dell’Italia.
Come se non bastasse, domenica sera Pierluigi Bersani è andato da Fabio Fazio a “Che tempo che fa”. Il tema del dialogo, più chiacchierata che intervista, tra Fazio e Bersani è stato cosa probabilmente deciderà o no il governo con il decreto sulla finanziaria, cioè quali provvedimenti forse prenderà e forse no. Il brutto però è stato che mentre loro parlavano di ipotesi e al futuro, in una trasmissione registrata a Milano nel pomeriggio e mandata in onda la sera, il governo nel frattempo aveva già deciso tutto punto per punto. Così l’effetto è stato disastroso: il capo del principale partito d’opposizione è apparso fuori dalla realtà, disinformato sulle mosse e sulle intenzioni del governo e quindi incapace di proposte con i piedi per terra. Mentre Bersani continuava a parlare di ipotesi, per giunta con Fazio che faceva finta di aggiornarlo man mano con notizie d’agenzia in realtà ormai irrimediabilmente vecchie e superate, i giornali online davano le notizie vere, ignorate da Bersani perché riguardanti decisioni prese dal governo dopo la registrazione della puntata, ma prima della sua messa in onda.
Essere seduti in poltrona avendo il televisore davanti agli occhi e l’iPad sulle ginocchia è stata una esperienza deprimente. Si sarà anche trattato di quel che si dice solo un caso fortuito, ma ha finito col diventare emblematico: il ritratto in tempo reale del ritardo della sinistra e quindi dell’intera opposizione.
Per fortuna – o per sfortuna? – non tutti i telespettatori guardano la tv dando di tanto in tanto un’occhiata al computer, ma la sostanza non cambia. Da una parte l’omertà minzoliniana, dall’altra la verbosità, il parlarsi addosso sfasato rispetto la realtà. Mi dicono che Mario Monti sia piuttosto vanitoso, cosa non insolita per i docenti universitari specie se di fama. Il fatto che sia andato da Vespa mi pare ne sia stata la conferma: la vanità non manca neppure a lui, il che è umano, il guaio però è che don i tempi che corrono si può temere che non di vanità si tratti, ma di una dose non trascurabile di berlusconismo. Non fosse andato da Vespa, avremo avuto la prova che Monti anche su certe cose è di pasta davvero diversa, davvero più sobria, rispetto l’andazzo durato anche troppo. Ci si può spiegare con gli italiani non solo in tv da Vespa o a Ballarò e affini, ma anche per esempio in conferenza stampa da mandare in onda su più reti, pubbliche, private, locali e online, e magari anche con un buon ciclo di incontri e dibattiti pubblici a partire dalle Università e – perché no? – dentro lo stesso parlamento.
E visto che si parla tanto di tecnici come fossero i nuovi taumaturghi: se siamo in volo su un aereo di linea affollato e si verifica una emergenza abbastanza grave, come una tempesta o un’avaria, preferiremmo che i comandi dell’aereo venissero presi da tecnici, elettricisti, radaristi, motoristi, ecc., anziché da piloti esperti? Se ci troviamo in viaggio su una nave e si scatena una tempesta, con la nave che balla paurosamente e rischia di capovolgersi, preferiremmo che a tentare di portarla in salvo fossero dei tecnici o un comandante molto esperto? E se abbiamo un grave problema ai denti o al cuore ci faremmo operare da un odontotecnico o da un infermiere, per quanto eccezionali, anziché da un bravo dentista e cardiochirurgo?
Le risposte sono ovvie, scontate. Strano e forse imprudente dunque tanto entusiasmo per i tecnici chiamati al timone della nave Italia in preda a tempeste dal possibile esito pessimo. Mario Monti sarà anche un eccelso professore di economia, peraltro non ha mai vinto un premio Nobel, ma non è affatto detto che possa essere un buon capo di governo esattamente come non era affatto detto che Silvio Berlusconi essendo un bravissimo imprenditore sarebbe stato quindi anche un capace capo di governo. Eppure stiamo commettendo lo stesso drammatico errore, presi dallo stesso entusiasmo: credere che essere molto bravi nel proprio mestiere significhi sicuramente essere altrettanto bravi anche nel mestiere dell’uomo politico. Come se un bravo economista possa essere ipso facto anche un bravo architetto o un bravo giornalista un bravo romanziere o matematico. Da notare che Berlusconi a suo modo era ed è anche un formidabile tecnico, per giunta in molti campi: dal calcio alla compravendita di sentenze, dal settore televisivo a quello pubblicitario, dalle nebbie societarie all’uso strategico della Borsa, dalle “cene eleganti” al bunga bunga. S’è rivelato un tecnico formidabile perfino in fatto di creazione di partiti, alleanze politiche e transumanze o compravendite parlamentari
Aspettiamo. Vedremo cosa saprà fare questo insieme di tecnici da tutti applauditi con la speranza che riescano a togliere le castagne dal fuoco per tutti. Che riescano cioè laddove i politici hanno sbagliato a partire dai “ruggenti” anni ’80 per fallire infine nel guano berluscone. La cartina di tornasole a mio avviso non è solo il raddrizzare lo spread e il bilancio statale, ma anche e forse soprattutto l’eliminare l’anomalia che ha scatenato la tempesta. Come ho già avuto modo di dire, l’anomalia da eliminare è l’eccesso di potere televisivo e pubblicitario, quindi anche economico e finanziario, del bravo tecnico e pessimo politico Silvio Berlusconi. Un eccesso che pian piano è cresciuto come una metastasi alimentando altri eccessi in troppi campi, con fughe dalla realtà e annessi danni.
L’anomalia è grande e s’è rivelata dannosa, ma nessuno né parla più, tanto meno si parla di porvi rimedio ora che almeno in teoria si potrebbe, data l’emergenza pressante che porta a digerire di tutto al grido di “O mangiamo questa minestra o gettiamo l’Italia dalla finestra”. Tace il governo e tace l’intera (ex) opposizione. Tacciono i rottamandi alla Walter Veltroni e Massimo D’Alema e i pretesi rottamatori alla Matteo Renzi. Il problema è che in Italia qualunque governo, di tecnici o di politici, per poter funzionare non deve avere sulla testa la spada di Damocle dello strapotere massmediatico, cioè di influenza sull’opinione pubblica, di Silvio Berlusconi. Altrimenti prima o poi, governo Monti compreso, se si azzarda ad andare contro gli interessi di Sua Emittenza il Caimano, verrà fatto cadere. Alla stessa stregua, sia ben chiaro, la Rai deve almeno in parte non trascurabile essere messa sul mercato, per evitare la non salubre dipendenza dal governo e dall’opposizione, con annessi sottogoverni, familismi e meretricii vari.
Aspettiamo dunque e vediamo cosa saprà fare il governo Monti. Nel frattempo però c’è da dire che l’dea di affidare il ministero della Difesa a un generale è una ben strana idea, ed è male che nessuno, neppure il presidente della Repubblica, abbia avuto alcunché da ridire. Oltretutto, per essere davvero bravo un generale più che un tecnico deve essere uno stratega, insomma un politico armato, altrimenti vince le battaglie ma perde le guerre. Si arriverà a dare il ministero dell’Interno a un commissario di polizia? Sarebbe già grave dare quello della Giustizia a un magistrato, anche se i magistrati portano la toga e non la divisa.
Infine: che ne sarà della politica, e quindi della democrazia sostanziale e della sua qualità, se si dovesse scoprire che i tecnici sono meglio dei politici? Sarà davvero così facile e automatico far finta di niente e voltar pagina dopo le prossime elezioni?
Veniamo ora ai fatti. Come la classica montagna, anche Monti ha partorito un topolino? La battuta è fin troppo facile, dato il cognome dell’attuale capo del governo e le polemiche sul decreto legge partorito domenica pomeriggio tra le lacrime del ministro del Welfare, Elsa Fornero. Qualcun potrebbe definirla lacrime di coccodrillo, io evito di farlo se non altro perché siamo appena sfuggiti alle fauci del Caimano…. In ogni caso non capisco perché alcuni giornali hanno titolato “Il ministro scoppia a piangere” quando non di uno scoppio si è trattato, ma di una lacrimuccia stentataee ben dissimulata. Ah, la brutta mania dello scoop a tutti i costi…. Poi ci si meraviglia che si sparino le cazzate gigantesche delle “bombe atomiche iraniane”.
Il premier Monti lo ha definito “decreto salva Italia”, ma in molti non sono affatto d’accordo. Anzi, sono tutti d’accordo nel sostenere che, tanto per cambiare, colpisce soprattutto i ceti medi e medio bassi. Per la leader della Cgil, Susanna Camusso, il decreto Monti “è socialmente insopportabile” e addirittura “fa cassa sui poveri”. Per il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, “grava solo su lavoratori e pensionati”. E per quello della Uil, Luigi Angeletti”, “se non ci saranno modifiche non ci sarà equità”, il che vuol dire che per ora l’equità non c’è. Senza contare che l’aumento dell’Iva del 2% a partire dal settembre 2012 se sarà davvero realizzato sarà una bastonata in testa alla ripresa dei consumi e quindi dell’economia. Per fortuna Monti ha specificato che l’aumento sarà attuato “solo nel caso in cui sia necessario”. Il sottosegretario Piero Giarda ha aggiunto che il gettito che ne scaturirà – 4 miliardi di euro – andrà “a favore delle famiglie, delle famiglie giovani e delle donne”, ma finché non si vedrà come ciò avverrà in concreto resteremo nel campo dei soliti slogan e delle belle parole “buoniste”. Basate come sempre sulla terna magica “famiglia”, “donne” e “giovani”. Intanto però anche le famiglie, le donne e i giovani ogni volta che compreranno qualcosa dovranno pagare il 23% di Iva, e ora già ne pagano il 21%! Dovranno cioè subire un altro “piccolo” salasso. Poi si vedrà, ma intanto si beccheranno – tra gli altri – il salasso da Iva.
Come che sia, ci sono due o tre considerazioni da fare. La prima è che in tema di diritti acquisiti e perciò intoccabili, almeno quando di parla di quelli dei parlamentari, i comuni pensionati sono piuttosto deboli. Per loro l’adeguamento della pensione al caro vita NON è un diritto acquisito, visto che il decreto Monti intende bloccarlo. Chiunque è in grado di capire che se l’adeguamento resta bloccato a lungo o addirittura per sempre il risultato sarà che il potere d’acquisto delle pensioni, vale a dire il loro valore reale, verrà man mano ridimensionato. Fino rendere la pensione qualcosa che somiglia se non all’elemosina alla mancia, vale a dire a un diritto acquisito perso per strada o molto ma molto svilito.
La seconda considerazione è che se la si piantasse di fare regalie indebite alla Chiesa e al Vaticano, soprattutto in tema di Ici fatta ora pagare nuovamente agli italiani anche sulla prima casa, lo Stato risparmierebbe la bella cifra di 3-4 mila miliardi di euro. Ci scandalizziamo per il costo della politica, che però non supera i mille miliardi, e taciamo su un costo addirittura triplo o quadruplo come quello dei privilegi della Chiesa e del Vaticano. Soldi che se impiegati keynesianamente in lavori pubblici farebbero keynesianamente da non troppo piccolo volano per la ripresa. Visto che le pecorelle del suo gregge vengono tosate impietosamente dal fisco, il buon pastore Chiesa e Vaticano potrebbe dare il buon esempio. O no?
E qui c’è da aggiungere una cosa. Non sono ancora in grado di dire se ha ragione Mario Pirani a scrivere che i ministri cattolici del governo Monti hanno innalzato “il vessillo dei guelfi”, che contrariamente ai ghibellini tifavano per la supremazia papale, cioè della religione, contro quella dell’imperatore, cioè dello Stato. Però è evidente che se confermano i molto costosi e improduttivi privilegi alla Chiesa e al Vaticano NON si comportano da tecnici, ma da politici. Per giunta succubi delle proprie convinzioni religiose, legittime finché non vengono imposte al prossimo e alle sue tasche.
La terza considerazione da fare è che l’aumento delle accise, cioè delle tasse, sui carburanti e l’aumento dell’Iva se andrà in porto faranno aumentare ancora, anziché diminuirlo, il numero di giorni – in media 155 – durante i quali ogni anno lavoriamo gratis per lo Stato e non per noi. Ho già scritto che prima che la scorsa estate il governo Berlusconi aumentasse l’Iva dal 20 al 21%, l’Associazione Artigiani e Piccole Imprese di Mestre s’è presa la briga di fare alcuni calcoli. Sommando quello che paghiamo di tasse in busta paga, quello che paghiamo di tasse con la dichiarazione dei redditi, più l’Iva, il prezzo dei carburanti che è quasi tutto tassa, il prezzo delle sigarette che pure è in massima parte tassa, ecc, l’Associazione ha calcolato che nel 2011 gli italiani in media hanno versano allo Stato TUTTO quello che hanno guadagnano da inizio anno fino al 4 giugno. Vale a dire, tutto quello che abbiamo guadagnato per ben 155 giorni filati. Poi dicono che lo schiavismo non esiste più da secoli….
Che l’Italia dal punto di vista fiscale sia malata, e malata grave, lo dimostra che dal 1980 in poi i giorni di lavoro totalmente regalati allo Stato sono aumentati di oltre un mese: per l’esattezza, nel 2011 sono stati 40 giorni in più! Se nel 1980 il fisco si è preso “solo” 115 giorni del nostro lavoro, nel 1985 erano già 126, 150 nel 1995, 152 nel 2000. Nel 2005 pareva che il salasso cominciasse a diminuire, di giorni regalati allo Stato ne bastarono infatti 147, ma è stata una illusione. E negli ultimi 15 anni le tasse imposte dagli enti locali sono più che raddoppiate, siamo infatti al 138% in più.
In Danimarca e Svezia le tasse sono salatissime, in compenso però si va a scuola, Università compresa, quasi gratis, l’assistenza sanitaria costa niente, i servizi pubblici funzionano tutti a meraviglia, chi viene licenziato è aiutato dallo Stato a riqualificarsi e a trovare un nuovo lavoro. E non ci sono state le 19 manovre finanziarie che, prima di questa di Monti, nel giro di 12 anni ci hanno portato via in totale l’astronomica cifra di 575,5 miliardi di euro. Se però l’ammontare complessivo delle manovre cominciamo a calcolarlo da quella del governo di Giuliano Amato, detta anch’essa “Lacrime e sangue”, ecco che la cifra che ci è stata spillata, già paurosa di per sé, aumenta ancor più. E a cosa è servita quella montagna di quattrini e di manovre se siamo a punto e a capo, anzi peggio visto che siamo arrivati sull’orlo dell’abisso?
A furia di lacrime e sangue alla lunga non ci resteranno neppure gli occhi per piangere. E in ogni caso, l’Itala è governata da governi o da becchini, sanguisughe e vampiri?
sempre in merito a Vox, puntata precedente….
e quella del bambino di 8 anni castrato dalle perfidi ‘madri lesbiche’ dove l’ha scovata? e quella della bambina (e te pareva, sempre di sesso opposto) sottratta ai legittimi nonni e data in adozione a due assatanati maschi gay poi? due nonni ancora giovani ed in buona salute poi, ci mancherebbe, senno’ che perfidia sarebbe?
Posso capire, dato il clima miserando, la sua ‘plutofobia’, molto meno se i suoi plutocrati da ghigliottina sono in prevalenza di una certa estrazione (che puo’ nominare impunemente solo lei, certo non io…). Ma queste caxate omofobiche di bassa lega dove se le appoggia?!
Preferisco quella, antica, dei comunisti che mangiano ii bambini. Non che fosse piu’ credibile, ma almeno era consacrata dalla storia…ed ancora non c’era nemmeno l’internet
Peter
x Pino
Grazie per aver pubblicato il mio post per CC.
Dunque io credo che fosse qualche malfunzionamento tecnico.
Mancavano le freccette su e giu’.
Questa mattina ho dovuto rientrare nel website 3 volte, non caricava e mi si e’ incantato il computer.
Buonanotte,
Anita
Quella della ghigliottina e’ comica….
Il fascino e la nostalgia della ghigliottina….che bei tempi….le teste cadevano e tutti applaudivano.
Joseph Ignace Guillotin invento’ quel semplice meccanismo democratico ed indolore in nome dell’uguaglianza.
Pero’ le masse non erano soddisfatte, troppo veloce…che cavolo, anche se lo spettacolo era gratis si aspettavano di piu’.
Pochi minuti e la festa era finita…che mondo infame, allora non c’era la TV, cosa dovevano fare per ricreazione?
Anita
Il giudizio espresso da Vox su Monti mi trova in perfetta sintonia, sono molto delusa, mi era sembrata una persona,qualche ano fa, molto seria e capace….. invece la musica é sempre la stessa. Mi infastidisce vederlo in parlamento parlottare sovente con berlusconi, che fra l’altro da premier in aula lo si vedeva solo quando chiedeva la fiducia. Ho paura che l’Italia non si è liberata di berlusconi, spero vivamente di sbagliarmi.
buona giornata M.
Vox { 06.12.11 alle 20:10 } Questo non e’ esatto. Il sistema del “cooking books” e’ stato “insegnato” al precedente governo greco (non alla gente greca) dalla Goldman Sachs. Perche’? Per aumentare il debito del paese. I greci, come popolo, come gente comune, non sono responsabili
Vox { 06.12.11 alle 20:39 } Il capitalismo sara’ buono solo quando sara’ morto e sepolto. Non e’ emendabile quel che e’ fondato su un principio profondamente sbagliato e disumano. Il principio della diseguaglianza,
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In attesa che il capitalismo muoia – si presume per i validi contributi della sinistra mondiale che, per altro, nel secolo passato non è riuscita ad ottenere un solo successo stabile – evitiamo di sporcarci le mani e di influire,per quanto possibile (e gli spazi di intervento sono, ora come ora, assai ristretti) sull’evoluzione del sistema.
Eco diceva che la sinistra è composta da apocalittici (persone sempre e comunque all’opposizione, per principio, e che non sanno mai fare differenze) o integrati (sedicenti di sinistra ben integrati nel sistema ed in realtà di destra quando non di estrema destra: mi viene in mente il Grassi).
Rifacciamo il quadro: la sinistra mondiale, che per altro ha la colpa grave di non aver mai fatto i conti con le sue proprie e gravissime degenerazioni burocratiche e dittatoriali, ha subito una disfatta campale. Oggi i termini di comunismo e socialismo sono, per certi versi giustamente, tabù non più spendibili sul piano politico; addirittura sono guardati con sospetto i termini di socialdemocrazia e di progressismo. Di questa disfatta ha approfittato la destra per imporre la propria supremazia culturale e, soprattutto, economica e politica.
L’opposizione, non solo in Italia, è confusa, senza idee, disponibile ad accettare le idee dell’avversario come se fossero giuste; e non lo sono perché la crisi economica mondiale, creata dagli Useggetta, è il puro frutto del sistema capitalistico dell’età dell’imperialismo, lo diceva Lenin 100 anni fa (L’Imperialismo, fase suprema del capitalismo).
In questa fase, come ho detto tante volte, l’unico obiettivo realistico e percorribile è resistere, sopravvivere, non farsi spazzar via. Il che richiede adattabilità, flessibilità, capacità di giocare una partita minoritaria all’interno dell’attuale sistema; insomma tutto fuorchè una contrapposizione frontale che vedrebbe la sinistra ancora perdente ed a rischio di scomparire.
E’ nostro interesse favorire i governi meno pericolosi nelle loro appartenenze (e la mafia è l’organizzazione più pericolosa di tutte) e che concederebbero maggiori spazi alla democrazia, non solo parlamentare ma soprattutto televisiva. Quindi chiunque sarebbe meglio del Banana.
Ciò detto, ribadisco che il governo Monti non è più il mio governo, in accordo con quanto scrive Pino.
Un saluto U.
Caro Pino,
non esageriamo :becchini,vampiri, sanguisughe….questi mi sembrano più “esecutori testamentari e medici legali”!
L’esame istopatologico è già cominciato a cadavere ancora caldo…,la sorpresa è che non hanno ancora trovato il “Fegato” ..si presume esploso in milioni di pezzi,i reni erano completamente intasati….gli esecutori testamentari hanno meno problemi per la divisione del “bottino” pardon Patrimonio…,i soliti noti eredi quando si tratta di mettersi d’accordo, non hanno mai avuto problemi !
I becchini in fondo sono lavoratori con dignità,le sanguisughe animaletti inseriti nel ciclo della natura..per i vampiri dicono le saghe… che gli unici che riescano a distruggerli alla pari ,sono i Lupi mannari…che però si materializzano solo con Luna Piena,che pare sia scomparsa ..nei nostri cieli notturni da parecchi anni !
cc
Cara Anita,
come al solito Voi americani, siete “ignoranti”.
Mi risulta che la Ghigliottina fu presentata per la prima volta a Corte.
Le critiche nacquero immediamente da parte di alcuni Nobili, che vedevano nella tecnologica macchinetta un mezzo che avrebbe privato lo spettacolo dei soliti “squartamenti”, impiccagioni con il morto a penzoloni per parecchi minuti.
Si è vero in fondo la Pregiata macchinetta è frutto dei Lumi borghesi,ma i Nobili non compresero subito che in fondo era stata creata per “tagliare con delicatezza” i loro nobili colli..con classe eche dianime…ci vuole classe nella vita e nella morte!!!
cc
Cara Anita,
e per far sì che non mi ricaschi più in simili errori, ti spiego che anche l’Impiccagione , se eseguita con arte , propone una morte rapida quasi come la Ghigliottina.
Presume però un Boia di professione esperto come un giardiniere del taglio del green…ovvero calcolato il peso del reo , la lungezza del percorso della corsa prima dell’arresto deve essere proporzionale, di modo che il colpo sia secco e spezzi l’osso del collo immediatamente!
Troppo lunga o troppo corta , provova asfissia dolorosa e morte lenta.
Diciamo che la Ghigliottina è stata un’anticipazione “fordista”,che in fondo ha messo da parte i bravi artigiani !
Siamo a Natale e magari nel presepe qualche buontempone potrebbe mettere una ghigliottina, o un palco per impiccagioni..di questi brutti temmpi..non si sa mai..scherzi di cattivo gusto !
cc
Nostalgia, nostalgia canaglia….
Cosi cantava un tempo Al bano…
toh vecchia Russia..
http://www.repubblica.it/esteri/2011/12/06/news/russia_proteste_repressione_forze_ordine-26174173/?ref=DRM-26115966-1
Putin lo Zar in crisi…chiama “i soldati”..pressato ..dai rivoltosi che chiedono più liberal-democrazia , più liberismo ed intanto avverte Gli stati esteri di non fornire fondi alle “opposizioni”..e te credo…!!
In preparazione dello scontro mondiale .. te credo ..che si cerchi di destabilizzarlo…ma non era il “campione della democrazia ” fino a poco tempo fa …
Curioso questo scontro tra paesi democratici, ovvero tra gli apparteneti al Club delle libere elezioni…!!
Intanto con discrezione, vecchi fantasmi rossi si affacciano di nuovo sul Cremlino..ohiboh …, ma intanto questi beccano un 20% alle elezioni..i bolscevichi erano forse…meno numerosi ..!!
Strana situazione..rivoltosi neo-ultra -liberal in piazza , comunisti che stanno a guardare che succede, ingerenze estere…ù
Curioso ,curioso..!!
cc
Peter direbbe :
Mandiamogli un Drone curiosone per vedere che succede !
Però con delicatezza, con sussiego,un drone democratico, poco invasivo , di buone maniere, aduso a bere il The all’Inglese, come si conviene nei “buoni salotti”..così,solo per alimentare il sano pettegolezzo …possibilmente delicato e di buone maniere..in fondo Lì c’è ancora un bell’arsenale atomico….e i gas dotti per la germania e l’europa continentale.gli inglesi se ne fottono loro,hanno il mare del Nord,gli USa pure ,dice l’Anita che hanno le riserve strategiche intatte,insomma a Natale una bella partita a Risiko sotto il Presepe , con caminetto al troncio scoppiettante !
cc
Monti?
No ,preferisco il mare!
Purtroppo nell’attualità le scelte non sono facili come nel bel tempo che fu,ormai SONO OBBLIGATE.
Non dobbiamo dimenticare che ,anche se tecnico,questo governo è retto da una maggioranza che non lascia molta libertà di movimento per cui anche i tentativi di uscita dallo stallo di 15 anni sono vincolate ad una parte ,purtroppo,quella del meno tasse,meno mani in tasca che ci ha portato alla situazione attuale.
Ricordo che già al tempo di craxi si parlava di risanare la condizione del debito ,al contrario TUTTI a colpi di centinaia di miliardi all’anno lo hanno portato a 1.900 mila miliardi.
La realtà e che ci sono ittagliani che credono ancora alle favole,per non pagare 70-100€ di ICI adesso sono costretti a buttare il sangue,questi sono i nostri connazionali e NESSUNO li può rimuovere dalla televisionaria condizione mentale.
Ricordo che già all’ingresso nell’euro ,con il prec. governo berlusconi,abbiamo avuto una svalutazione reale del 50% , le mille lire sono di fatto passate ad essere un euro(1.936,27 lire)e tutti zitti a guardare anche allora PORTA A PORTA ,di tutto di più .
Cosa dire?
Siamo passati ,senza accorgercene come succede SEMPRE ai decerebrati,dall’Italia alla Tafazzalia in cui lo sport nazionale è concedersi delle batoste ben collocate sulle proprie balle e per questo ….mari o monti e lo stesso!.
L.
x Cicci’
intanto Putin e’ tra i 5 piu’ ricchi del mondo (dichiarati, almeno), ma la girondina Vox non lo ha certo messo sulla lista degli ‘infami’ da ghigliottinare (sempre secondo il suo illuminante ed illuminato giudizio da ‘tribunale del popolo’). Scherziamo? Putin avrebbe salvato la Santa Madre Russia dai plutobancomassonici o come si chiamano…
Ed i triliardi li ha fatti con oneste partite a risiko per corrispondenza…Oltre agli onesti stipendi di tanti anni di onorato servizio.
I tappetti ci sanno sempre fare nella vita, c’e’ poco da dire
Peter
Dalle letture dei Blog….
Tutti stampano soldi in questi giorni i tedeschi marchi…si parla di Euro nord ed Euro sud,Bossi stampa Il Padano di carta,rotolo(uso doppio )io stampo il Canavesano di metallo,…mah che mondo di stampatori…
cc
Caro peter,
destabilizzare Putin ,non sarebbe una cattiva idea nel gioco del Risiko , i Cinesi si troverebbe completamente accerchiati da Sud e da Nord da Est e da Ovest…, ma nel gioco del Risiko può andar bene,nella realtà…qualche cosa può andar storto…per esempio tutti volevano destabilizzare lo Zar e colonizzarlo…poi qualche cosa andò storto !!
Gli inglesi poi, dei veri genii, quando si tratta di tirar fuori i soldi si comportano da Scozzesi !!
Roba da stateghi capitalisti,sai gli stessi che si sono inventati i derivati, io sono troppo scemo per giocare con Questi Luminari..non so tu !
cc
Giochiamo a Risiko !(per Natale)
Il gioco del Risiko così com’era impostato era tutto sommato schematico , una buona dose di fortuna con i dadi, e nemmemo tanta immaginazione per intuire gli obiettivi del nemico !
Introdurrei per renderlo più affasciante alcuni elementi di casualità, non prevedibili, che ti rovesciano il piano strategico!
Gli imprevisti, come nel Monopoli o il ritona al Via come nel gioco dell’Oca.
In fondo sulle teorie dei Giochi sono impostate molte strategie moderne e giochi di alto livello circolano già da decenni sul Web !
Noi italioti giochiamo in massa al lotto e derivati tossici , perchè è semplice e gratificante anche l’analfabeta ci riesce ,che sia di ritorno o meno,un gioco di massa, tanto che io sono analfabeta, ovvero è talmente impressionante la varietà di giochi di massa che escono dai tabacchini, che me li devo far spiegare, quasi che mi vergogno nel contesto degli avventori, che mi osservano con quel ” tipico sussiego “degno dei prof di altri tempi o forse No, visto che Monti è andato da Vespa !
Se ci va un’altra volta, per spiegare al poppolo , anche Monti per me può andare al 294 del precedente post.
Facciamo quindi un salto di qualità e torniamo al Risiko “riformato”.
Gichiamo una doppia partita con due carte diverse.
L’Una con lo scenario Pre seconda guerra mondiale, e un’altra con l’attuale risicata dalla crisi del debito mondiale.
Come dice la Sylvi convertita al “panta rei “di recente , nulla si può ripetere come nel passato però ..grande Sylvi.
l’esperto giocatore andrebbe immediatamnte a scoprire le differenze sulle carte per vincere la seconda partita.
Beh devo dire che le due più grandi sono Gli Usa e l’Urss.
Gli Usa di Roosvelt che avevano appena finito di rosicchiare il Mercato interno e le sue grandi possibiltà e basavano laloro “potenza esterna” sulle ricchezze del mercato interno e l’Urss che volente o nolente rappresentava un Blocco compatto esternamente, sotto lo Stalinismo , blocco compatto che subì il colpo di maglio di Adolfetto Baffetto, mentre gli Usa si preparavano.
Ah nei giochi non c’è nessuna morale od etica del cazzo che tenga , si gioca e basta…è scritto nelle avvertenze delle scatole !
Nella nuova mappa oggi non è più così Ohibohh…ed allora una volta innescato il gioco del Debito l’incauto giocatore può scoprire che questa volta l’attacco non è partito dall’Europa , ma che la terza guerra mondiale è partita dagli Usa , non militare (per ora ), ma economica e forse ferocissima più dell’altra , le vittime si contano sempre alla fine.
Nel mezzo gli imprevisti,ovvero il gioco può anche impazzire, nel marasma più generale, con attori che si scambiano i ruoli,..il finale di partita.?beh quello, bisogna giocare…, ma se non si comprende che il gioco è già partito e chi è l’aggressore..beh ragazzi la partita è già persa in partenza…
Poi ci sono gli imprevisti e le variabili ..ahhh le variabili eh, eh,eh
cc
ovviamente questo è un gioco ,solo un gioco…un fantasy,…per Natale !!
x CC
So la storia della ghigliottina, che ho imparato a scuola in Italia.
Il mio commento era comico-sarcastico e non con l’intenzione di scrivere la storia della rivoluzione francese.
Il privilegio non e’ solo tuo…..eh
Anita l’ignorante!
Strana situazione..rivoltosi neo-ultra -liberal in piazza , comunisti che stanno a guardare che succede, ingerenze estere…ù
Curioso ,curioso..
@ CC
Hai ragione a trovarlo curioso. Se pensiamo alle rivoluzioni “colorate” di non lontana memoria e al loro corrispettivo, giocato in modo assai sporco in Libia e adesso in Siria, dove un’opposizione non certo di sinistra o progressiva (Uroburo mi perdoni per infrangere il tabù e scrivere queste due ignominiose parole) arriva a fare una guerra civile per tirare giù un governo che non piace agli americani e ai loro compari… Ebbene, si, c’è proprio da trovare tutto molto curioso.
Non lo sarebbe stato, in effetti, se in piazza ci fossero andati i comunisti del 20 e passa % (specialmente visto che in alcune regioni della Russia, come per esempio nel Krasnoiarsk, sono al 62%).
@ Uroburo
Scusami, caro Uro, ma nel mio post su Monti non mi sembra di aver parlato della sinistra itlaliana, dei socialisti, comunisti, progressisti e altra “gentaglia” del genere che tu disprezzi (in molti casi, giustamente), o di riporre speranze in loro.
La sinistra italiana non svolge alcun ruolo, nemmeno di opposizione, perchè è stata disossata e depotenziata proprio da quei signori della supermafia global-neoliberista che ti sembrano preferibili alla mafia propriamente detta (come se fosse ancora al livello dei Corleone e dei Messina [ah, ‘sti mafiosi coi cognomi di città e paesi!]).
L’opera di demolizione delle sinistre europee è cominciata molto tempo fa, almeno un quarto di secolo. Non sto qui a descrivere l’operazione-declino, sei un uomo acculturato e intelligente, perfettamente in grado di reperire informazioni sul tema e svolgere analisi razionali, se lo vuoi.
Voglio solo dire che i signori di cui sopra (che ritengo supermafia turbocapitalista usuraia e parassitaria all’ennesima potenza, che i Casalesi sembrano margherite al confronto) non hanno semplicemente “approfittato” della debolezza delle sinistre, ma quella debolezza l’hanno prodotta. In questo, devo concederglielo, sono stati geniali. Del resto, quando si hanno dalla propria capitali immensi e strutture tentacolari al loro comando che, come la goccia cinese, scavano e demoliscono, non è poi tanto difficile. Un manipolo di tarli può ridurre in polvere un comò di quercia massiccia in relativamente poco tempo. E questi sono tarli con denti da squalo.
Resistere e opporsi, certamente. Ma non servirà a niente, fino a quando non si ristruttureranno delle nuove forze politiche con un programma non migliorativo, ma radicalmente alternativo, con strategie e capacità di fare presa sulla moltitudine.
Questo avverrà inevitabilmente, perchè ogni nicchia rimasta orba del suo contenuto, prima o poi viene riempita di nuovo.
RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO
RAI/La grande abbuffata cancella l’informazione
di Senza Bavaglio
Il consiglio di amministrazione della Rai tiene fede al vecchio adagio. I suoi componenti sono come i ladri di Pisa: di giorno litigano, la notte vanno a rubare insieme. Senza distinzione, destra e sinistra, maggioranza e opposizione.
E’ un consiglio di amministrazione che si divide su tutto, anche sul colore della carta igienica da acquistare. Ma quando si tratta di nomine, beh allora c’è gloria per tutti. Lasciamo da parte i consiglieri nominati da Lega e Partito delle Libertà: in fondo loro fanno solo il loro dovere, quello cioè di essere il cavallo di Troia all’interno della Rai di Mediaset con il compito nemmeno tanto nascosto di affondare l’azienda pubblica. Licio Gelli aveva visto lungo 30 anni fa: è l’ora che si facciano avanti un po’ di storici revisionisti per rendere giustizia ad un uomo di così ampie e preveggenti vedute.
Giorgio Van Straten (lascito del Partito Democratico era Veltroni) tuona contro tutto ma quando si tratta di nominare Silvia Calandrelli (amica di Walter) alla guida dei programmi per bambini di Rai Educational (posto strategico per educare i pionieri rossi di domani!) non ci sono santi che tengano. A costo, come ha rischiato, di mettere anche sè stesso nel tritacarne piddino ampiamente scontento della sua gestione.
Nino Rizzo Nervo (Pd area Margherita, in realtà democristiano fin dal primo vagito, grazie anche al dna paterno) lo scambiano spesso per un militante che pendola tra Lotta Continua e Potere Operaio: duro e crudo, mi spezzo ma non mi piego. Ex direttore della Testata Giornalistica Regionale e poi del Tg3, passato poi a La 7 (sempre in quota Dc) quando questa rete prometteva sfracelli, direttore di “Europa” (quotidiano clandestino della Margherita), non è certo estraneo a logiche e manovre di potere, le stesse che denuncia oggi con puntualità e … competenza.
Paolo Garimberti (“presidente ‘di garanzia’ della sua poltrona”, come aggiungono i dipendenti) tace per principio, come gli impone la sua alta carica anche se vede i tyrannus rex invadergli la stanza del settimo piano di Viale Mazzini. Ricorda però di avere corde vocali, voce e… famiglia per bacchettare il Tg3 per i lanci dei servizi poco bilanciati e dimentica la tragedia di Minzolini che sta facendo affondare l’ammiraglia.
Ma giustamente tutti guardano al proprio futuro: una proroga dell’attuale consiglio di amministrazione, una riconferma o un posticino in una delle tante consociate.
Ed ecco dunque tutti pronti a cogliere (come ha sottolineato Garimberti) il vento di Monti, augurandosi che fischi anche in Rai. E così hanno subito offerto sull’altare sacrificale un po’ di vittime: rai International, rai Med, e 7 sedi di corrispondenza delle 15 presenti all’estero. Parola d’ordine: risparmi. Giusto, tutto giusto. Sicuramente va detto che organici e risorse nel corso di questi anni (e grazie anche alla compiacenza dei signori che oggi invocano l’austerità) hanno risentito delle logiche spartitorie della rai con sperperi e ingolfamenti a dismisura.
Non parliamo delle sedi regionali e di alcune follie editoriali (che costano milioni di euro) come l’inutile edizione delle 7,20 del mattino, su cui però non si operano tagli perché si rischia di causare le ire di vari potentati, non esclusi quelli sindacali. Ma come al solito si colpisce giusto per far vedere al nuovo governo (finchè dura) di aver capito la lezione ed in cambio qualcosa si potrà avere.
Ma si capisce che questo piano economico approvato in fretta e furia il 29 novembre ALL’UNANIMITA’ (ma non litigavano su tutto?) nasconde molte falle. Si chiudono le 7 sedi estere che costano di meno (Beirut, Buenos Aires, Istanbul, Madrid, Mosca, Nairobi, Nuova Delhi) dove è presente un solo giornalista e dove il costo del lavoro del personale locale è basso. Non si tiene conto dei costi di chiusura e per quanto riguarda le altre 8 sedi che resteranno in vita si pensa di chiudere gli uffici e di esternalizzare il lavoro, con un aggravio spaventoso dei costi.
Dov’è il risparmio? In un artificio contabile. La rai potrà dire di avere abbattuto i costi fissi delle sedi (affitti, personale) cancellandoli. Ma i costi dei servizi che queste 8 sedi realizzeranno ricadranno nei budget delle testate richiedenti a costi spaventosamente più alti.
Poco o nulla si dice si conosce su rai Corporation, al centro di allegre gestioni in un passato appena prossimo. Ed i fortunati ex redattori di tesate rai che grazie alle loro conoscenze politiche (rigorosamente bipartisan) vivono a Parigi o Los Angeles in qualità di collaboratori rai ovviamente retribuiti che mandano un pezzo (se lo mandano) ogni morte di papa?
Non crediamo che il vento Monti sia la ricetta per portare in salvo l’Italia ma se questo vento dovesse fischiare sulla rai ci auguriamo innanzitutto che questo consiglio di amministrazione (senza eccezione alcuna) torni a casa per godersi tranquillo liquidazioni d’oro e prebende ma che restino almeno sulle tradizionali panchine che accolgono i pensionati. “ We have a dream”: avere persone oneste e competenti alla guida del servizio radiotelevisivo pubblico. Chiediamo troppo?
Senza Bavaglio
Cara Anita ,
senza offesa , vai tranquilla, noi abbiamo e produciamo peggiori ignoranti, che non sanno nemmemo leggere ed interpretare i dati..ecco un esempio :
http://www.liberoquotidiano.it/news/881722/Togliete_i_libri_alle_donne__torneranno_a_far_figli.html
Un vero esempio di ignoranza…, ma abbiamo già avuti altri eclatanti esempi sul nostro Blog , solo che oggi questi tizi impazzano su quotiani nazionali (oddio beh onsomma c’è pure genete che li compra per essere informati )
cc
cara Anita,
Sul caso in questione, non ti offedendere , ma nel fare sarcasmo , bissogna citare correttamente, sennò il sarcasmo va a farsi benedire e viene scambiato per ignoranza…in sostanza , bisogna anche saper far sarcasmo correttamente…
I metodi sono due
A) o si inventa di sana pianta
b) o diventa palese l’utilizzo distorto di una informazione
Diversamente se si spaccia un’informazione come veritiera per vedere se gli altri stanno attenti…beh sappi che gli altri ..stanno sempre attenti!!!
cc
Ultimamente poi , volano bassi !
Uè uà, beccato Michele Zagaria u bosse dei casalesi..
Giubilo legittimo…Il Tg2 apre con la Notizia dell’arresto (possibile questi non imparano mai che forse il giochetto sta finendo..)
Ma mi domando e dico..costui viveva in due stanze da anni,sotto metri di terra..adesso che famo…lo facciamo vivere in una sola stanza con il ricordo del 41 bis ?
E quando mai..!!
Seguire i soldi, seguire i soldi, seguire i soldi…..!!
cc
x CC
Caro CC,
tu non citi quasi mai le fonti delle tue informazioni.
Almeno io mi limito a dire che hai visto troppi film, ma non oserei mai a dire che gli Italiani sono “Ignoranti”.
Dimmi cosa ho scritto di non vero, era solo un commento sulla “nuova” invenzione: La ghigliottina.
Riferendomi ad un commento di VOX alla fine dell’articolo precedente.
Anita
x CC
Hai ragione, sono ignorante, non sapevo che la ghigliottina fosse stata usata da pressappoco tutto il mondo.
Ghigliottina – Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/Ghigliottina
Anita
PS:
il tuo sarcasmo e’ ermetico, non lo posso criticare, non lo capisco.
Privo di umorismo, e’ quello che noi chiamiamo “dark sarcasm”,
La mia era ironia da non essere confusa con dark sarcasm.
Anita
Adesso vado a cucinare, senza tanta voglia.
Un amico mi ha portato un sacchetto di vongole appena pescate o rastrellate, e’ un peccato non usarle.
Linguine con le vongole…in bianco.
cara Anita,
il pacchetto è partito stamattina.
Oggi ho avuto una giornata faticosa, vado a nanna.
ciao
Sylvi
Grazie a premier e ministri cattolici
LA CHIESA NON FA SACRIFICI
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/07/piazza-grande-la-chiesa-non-fa-sacrifici/175705/
Evasori megagalattici, col beneplacito del governo di turno
FIRMA L’APPELLO PERCHE’ LA CHIESA PAGHI L’ICI
Presidente Monti,
Lei ha appena presentato una manovra “lacrime e sangue” in cui si chiedono pesanti sacrifici ai cittadini, tra le misure previste anche la reintroduzione dell’Ici (in futuro Imu). Eppure i privilegi della Casta e della Chiesa non vengono intaccati: rimane in vigore quella legge simoniaca approvata dal governo Berlusconi per cui il Vaticano è esente dal pagamento dell’Ici.
Per questo chiediamo al suo governo, affinché vengano mantenute quelle promesse di equità nella manovra, di abolire questo ignobile privilegio.
Firmare qui:
http://temi.repubblica.it/micromega-appello/?action=vediappello&idappello=391231
MONTI DA VESPA:
“GLI ITALIANI CAPIRANNO”…
Si, che la ghigliottina è l’unica soluzione rimasta
‘mannaggia la zozza sbomballata ‘, ogni tanto Vox da’ una notizia degna di rilievo. Ora che reinstaurano l’ICI, i miei parentastri italici mi chiederanno di scucire quattrini per dei pezzetti di eredita’ che non uso ne’ ora ne’ mai, a differenza di loro…
Alche’, sempre grazie a Vox, mi e’ venuta un’idea geniale. Faro’ una donazione, ma non a loro, bensi’ alla santa madre chiesa, che l’ICI non lo paghera’…
Mi piacerebbe vedere la loro faccia quando glielo dico
Peter
C.V.D.
Si prepara la svendita dell’Italia
===
Per decenni l’Italia è stata un Paese a “sovranità limitata” con una politica estera e di Difesa coordinata e in molti casi imposta dai nostri principali alleati e soprattutto dagli statunitensi.
Dal dopoguerra non era però mai successo che il nostro Paese si trovasse guidato da un “governo d’occupazione” che rispondesse direttamente alle “potenze occupanti” come accade oggi con il cosiddetto governo tecnico imposto dai franco-tedeschi e dalla nomenklatura della Ue e messo insieme dal Quirinale consultandosi anche con la Casa Bianca che ha suggerito i ministri di Esteri e Difesa.
Due figure di sicura fede atlantista come l’ambasciatore a Washington Giulio Terzi e il chairman del Comitato Militare della Nato, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola.
Uomini idonei a garantire che l’Italia resterà un fedele alleato dell’America e manterrà i suoi impegni militari in Afghanistan. Nella sua prima audizione in Parlamento, Di Paola ha infatti confermato questo impegno mentre il titolare della Farnesina… ha esordito sulla crisi iraniana dichiarando che “l’Italia sostiene con piena convinzione il piano di sanzioni economiche nei confronti dell’Iran annunciato dall’Amministrazione statunitense”.
Più appiattiti di così! Dopo l’attacco all’ambasciata britannica a Teheran, Terzi ha ritirato il nostro ambasciatore nonostante sul piano commerciale l’Italia abbia molti interessi in Iran.
Nel timore di apparire poco filo-americano si è poi recato in Turchia a perorare la causa dell’ingresso di Ankara nella Ue, come chiedono da tempo gli Usa… A Washington saranno certo soddisfatti ma per ora Terzi assomiglia più a un sottosegretario di Hillary Clinton che a un ministro italiano…
Eppure i vertici del mondo bancario e della Ue non sono più credibili dei nostri politici. Numerose inchieste hanno dimostrato lo sperpero di miliardi di euro da parte di Bruxelles e Strasburgo, gli eurodeputati costano di più e hanno più privilegi di quelli nazionali e la Bce nel 2008 alzò il costo del denaro nonostante gli evidenti sintomi di crisi dell’economia per rallentare un’inflazione immaginaria determinata solo dal petrolio che aveva superato i 140 dollari al barile.
Jean Claude Trichet ci ha riprovato nella primavera scorsa, ancora una volta confondendo l’inflazione con il petrolio alle stelle a causa della guerra libica. Ha alzato di nuovo il costo del denaro (e dei nostri mutui) nonostante di ripresa si parlasse solo nelle preghiere.
…ve lo ricordate il sobrio professor Monti magnificare all’Infedele di Gad Lerner il successo dell’euro che aveva costretto la Grecia ad assimilare “la cultura della stabilità”? Chi ci impone regole, governi e programmi economici non sembra brillare per competenza e autorevolezza. La costruzione dell’Europa del resto non ha mai avuto molto a che fare con il consenso popolare…
le elefantiache e costosissime caste che guidano la Ue e la Bce detestano referendum e suffragi popolari. Quando in Grecia il premier Papandreu ha “osato” proporre un referendum per chiedere ai cittadini se volevano i sacrifici per restare nell’euro è stato “fucilato” da Angela Merkel e Nicolas Sarkozy , quest’ultimo lo ha anche insultato in uno dei suoi ormai consueti “fuori onda programmati”.
Pochi giorni dopo il premier greco è stato costretto a dimettersi dalla defezione (casuale?) di quattro deputati del suo partito e a guidare il nuovo governo (ovviamente tecnico) è stato chiamato un banchiere, Lucas Demetrios Papademos, ex governatore della Banca Centrale greca ed ex numero due della Bce.
Appena nominato, il sobrio premier Mario Monti è andato in ginocchio dal presidente della commissione europea Josè Manuel Barros a farsi indicare le priorità della sua agenda, poi dal presidente del consiglio europeo Herman van Romupuy [Rompone], da Angela Merkel e Nicolas Sarkozy a promettere che “farà i compiti a casa” e a “impressionare” la cancelliera tedesca…
Ora però che la nuova manovra da 25 miliardi di euro sta prendendo corpo siamo impressionati anche noi ma non certo in positivo. Di fatto solo tasse per tutti, una stangata più che una manovra che sembra voler affossare ogni possibilità di sviluppo rendendoci ancora più sudditi e meno cittadini. E’ questa la rivoluzione liberale dei professori/banchieri? E’ questa la svolta che ridarà fiato all’economia italiana?
…queste misure rivoluzionarie hanno soddisfatto la Merkel e Sarkozy che hanno espresso a Monti “fiducia e sostegno”, forse perché il professore ha accettato di trasformare l’Italia in un bel discount grazie all’impegno ad abrogare la “golden share”, il meccanismo che ha finora permesso allo Stato di conservare il controllo di aziende strategiche nei settori energetici di energia, comunicazioni e difesa: Eni, Snam rete gas, Enel, Telecom e Finmeccanica.
Una questione di libertà di mercato, sottolineano alla Ue e alla Bce, dove le pressioni sull’Italia in tal senso sono fortissime, ma dove nessuno sembra aver fretta di demolire meccanismi simili in Germania, Francia e altri Paesi dell’area euro per impedire “scalate” agli asset strategici nazionali.
Il motivo pare evidente e lascia aperti molti sospetti circa il perché all’Italia, con i conti per molti versi più in ordine di quelli francesi… o britannici…, non sia stato concesso il privilegio di andare al voto come la Spagna.
Prima di tornare ad essere un Paese democratico DOBBIAMO VENDERE, ANZI SVENDERE le nostre aziende di punta agli stranieri, o per meglio dire ai nostri concorrenti.
… nell’attuale situazione, con Finmeccanica… abrogare entro un mese la “golden share” significa consentire ai colossi anglo-americani e franco-tedeschi della Difesa (Thales e EADS in testa) di inglobare il gruppo italiano o le sue aziende più competitive.
I segnali in questo senso ci sono tutti e un documentato articolo della Stampa ha evidenziato il concreto interesse della francese Thales ad acquisire Oto Melara e Wass.
…Certo il sobrio Mario Monti ha detto subito, nel discorso di presentazione del suo governo in Parlamento, che si offende a sentire parlare di “poteri forti”, di governo dei banchieri che ha usurpato il potere al popolo benché proprio la grande finanza sia stata all’origine della crisi nella quale ci dibattiamo dal 2008.
Peccato che mentre la stampa italiana si è sdraiata adorante ai suoi sobri piedi, a Parigi il quotidiano “Le Monde” abbia ricordato in un articolo del 14 novembre dal titolo eloquente ”Goldman Sachs, le trait d’union entre Mario Draghi, Mario Monti et Lucas Papadémos”, che gli uomini al governo senza il consenso elettorale in Italia, Grecia e alla Banca centrale europea sono consulenti della grande banca statunitense la cui formidabile influenza in Europa sembra essere sfuggita a molti.
Non si spiega infatti perché le banche italiane siano sotto osservazione dalla Bce, ma non lo siano invece quelle tedesche e francesi che, a differenza delle nostre, sono letteralmente zeppe di titoli-spazzatura…
Dopo aver fatto man bassa al “discount Italia” le potenze occupanti potrebbero anche farci tornare a votare…
Gianadrea Gaiani
analisidifesa.it/anno12/numero124/testata/ita/indice.htm
‘l’Italia, coi conti per molti versi piu’ in ordine di quelli dei francesi…o britannici…’
Ehm, per quali versi, di grazia?! quelli delle gazze ladre? tanto per fare un’ipotesi…
Peter
ma agli italiani, per fortuna, va ancora bene.
Invece ho idea che per correggere la crisi greca si dovra’ forse restaurare la schiavitu’ e purtroppo vendere la popolazione greca come schiava…
La Grecia vanta il credit rating peggiore del mondo…ebbene si’…
mala tempora currunt. Ovvero panta rei, come piu’ filosoficamente dicono loro…
Peter
Analizzando tutta la situazione dell’economia mondiale e le azioni intraprese dai cosidetti poteri forti (quelli di cui Monti ha candidamente negato l’esistenza, poichè ne fa parte) la mia personale conclusione – e probabilmente non solo la mia – è che non solo non si salveranno le economie dei vari paesi europei, ma NON VOGLIONO SALVARLE, perchè questo andrebbe contro gli interessi dei sunnominati poteri.
Anche un ragazzino di scuola media sarebbe in grado di comprendere, con una semplice operazione matematica, che togliendo denaro agli stati e impoverendo i popoli, non si fa che aggravare sempre di più la crisi. E i genialoni dell’alta finanza lo capiscono a maggior ragione.
Dunque, non solo fanno l’esatto contrario del risanamento, ma si assicurano che il carck economico mondiale sia assoluto, fino a quando avranno raggiunto i loro scopi.
Il crimine contro l’umanità che si sta compiendo in questo momento sotto il nostro naso, messo in prospettiva storica un giorno farà di gran lunga impallidire i crimini di Hitler, Pinochet, Pol Pot e Jack lo Squartatore messi insieme. Neanche la ghigliottina potrebbe bastare, ormai, a punire e far retrocedere questi supercriminali in azione globalizzata. Dovrebbero venire impacchettati in comitive e spediti fuori dell’orbita, nel cosmo aperto, in modo che nemmeno un brandello della loro putrida carne debba ammorbare la terra, sulla quale cammineranno (si spera) le generazioni future. Siano stramaledetti in eterno, loro e il loro DNA, nella notte dei tempi.
Trivia
Le nostre vongole sono differenti di quelle che si trovavano sulle spiagge adriatiche a bassa marea.
Il guscio e’ duro, e sono piu’ saporite.
Il vero nome e’ Quahog , (Indiano) quelle piccole si chiamano “little necks” mezzane “Cherry stones” quelle grandi grandi, Quahog.
Queste piu’ sotto sono quelle che si mangiano crude, o nei diversi piatti, come le linguine o spaghetti alle vongole.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/3/3b/LittleNeck_clams_USDA96c1862.jpg
Adesso i prezzi sono proibitivi, anni fa si comprava un cestino per un dollaro, adesso costano un dollaro l’una.
Abbondano nella nostra zona.
Anita
x Vox
signora, a mio modesto avviso dovrebbe deporre un po’ questi toni biblici, apocalittici, maledicenti, religiosi, ghigliottineschi, etc etc…
A parte che siamo in clima natalizio, ma simili drammatizzazioni dicono piu’ di lei che della situazione reale, se mi intende
saluti
Peter
x Anita
quelle in foto sono vongole che si trovano anche in Italia, e pure in questi lidi nordici (clams). Ma io preferisco ancora la pasta con le cozze, hanno piu’ sapore e sono piu’ carnose…
Qui si trovano persino i cannolicchi (razorclams). Dopo Natale, un mio vecchio amico chef italicus verra’ a trovarmi e cucinera’ a casa mia per un gruppetto di amici. L’idea e’ di fare solo pesce e frutti di mare. E’ venuto altre volte, mi sta’ insegnando ad usare i fornelli. Il modo in cui lavora, o meglio i suoi prodotti, mi fanno venire le lacrime agli occhi. Ovviamente, nel suo ristorante non cucina cosi’…
ciao, Peter
sotto Natale, si assiste alla solita triste epidemia di suicidi…
Mi riallaccio al tema intavolato giorni fa tra me ed alcuni bloggers, subito sfociato in una discussione accesa e colma di insulti al mio indirizzo…
Qui una donna di 61 anni, sembra malata terminale di cancro, e’ finita anche lei nella ormai ‘famosa’ clinica svizzera. Ha lasciato un accorato appello perche’ l’eutanasia, o meglio il suicidio assistico, vengano legalizzati qui. Il solito discorso che voleva andarsene quando diceva lei, come diceva lei, dove diceva lei , con chi diceva lei intorno, ed ‘a casa sua’. E tutto questo in GB ‘non e’ stato permesso’.
Un altro, direi piu’ toccante, e’ un uomo di 57 anni quasi del tutto paralizzato, che comunica solo con battiti di palpebre. Nonostante il suo codice binario di comunicazione (si’-no e basta), sono riusciti a fargli dire un lungo ed articolato messaggio pure a lui, il cui contenuto e’ facilmente immaginabile senza riportarlo…
Parlo di epidemia perche’ vi sono di certo molti suicidi ‘ordinari’, di gente disperata che si impicca o si butta sotto i treni, sempre in aumento nel periodo festivo, i quali pero’ non fanno notizia.
I media ovviamente manipolano le informazioni. Si legge che le leggi sul suicidio in Svizzera sono ‘molto severe’, che bisogna dimostrare di essere malati terminali (come il caso discusso qui la settimana scorsa??? come una coppia anziana, non malata, che ando’ li’ l’anno scorso? come un giocatore di rugby ventenne che vi si reco’ anni fa perche’ paralizzato?….), che bisogna convincere due medici ‘che davvero si vuole morire’…
Beh, se uno va’ li’ da un altro paese, e sborsa una bella cifra, immagino che di per se’ sia un atteggiamento convincente…
Se la signora suddetta voleva morire a casa sua coi parenti intorno poteva benissimo farlo, aspettando l’ora…Forse alcuni non si sarebbero trovati al momento? meglio cosi’, per loro, che fare il funerale dal vivo, a mio avviso, assistendo ad una macabra esecuzione volontaria in una squallida clinica straniera. Alcuni parenti avevano forse impegni, troppo da fare, troppo fastidioso aspettare? Dov’e’ allora la dignita’ della morte, oggi? che comprende l’incertezza, le attese, l’imprevedibilita’. Dopotutto, si muore solo una volta…
Peter
cara Anita, e anche x Peter…
i molluschi della foto che hai postato non sono vongole:
noi li chiamiamo “dondoli”; sono più pregiati delle vongole e naturalmente costano molto di più.
Credo perchè ci sono più difficoltà di allevamento e quindi sono più rari.
Si preparano anche in un sughetto di aglio prezzemolo e pangrattato ben pepati, bagnato con uno spruzzo di vino bianco secco. E fette di pane tostato.
In altri tempi, in Slovenia e Croazia si preparavano assieme ai datteri di mare, ora fortunatamente proibitissimi, perchè distruggevano le scogliere coi martelli pneumatici per estrarli.
I cannolicchi, o capelonghe sono ottimi in boreto.
Però… i datteri..com’erano squisiti!!!!
ciao
Sylvi
x Sylvi
si’, i datteri erano squisiti. Mangiati in vita mia solo pochissime volte, da ragazzo.
Sulla foto di Anita si sbaglia, pero’. I dondoli (Venus Verrucosa) hanno un inconfondibile guscio rugoso, ben diverso dai gusci lisci delle piu’ comuni vongole, riportate nella foto.
Peter
Alcuni qui parlano di patrimoniale sui ricchi che Monti non avrebbe varato per non scontentarli, i ricchi, intendo.
Se vogliamo sognare ancora su “anche i ricchi piangano” come starnazzava l’estrema sx…
Monti, nella sua conferenza stampa ha detto chiaro e tondo che bastonare le rendite e i capitali non è facile, anche perchè stanno pochissimo a fuggire…e questo mi pare solo senso della realtà!
Ha tassato le barche…facendo i conti …una barca di 10.1m pagherebbe cr 1800 euro l’anno.
Noi siamo fuori per un cm, ma se fossimo rimasti dentro avremmo fatto quel che fanno tutti, …vendere o la fuga sull’altra sponda dell’Adriatico!
In FriuliVG ci sono 17.000posti barca, pochissimi i grossi yachts, per questioni di pescaggio nei marina.
Posti di lavoro, rimessaggi, velai, meccanici…
Vedremo alla fine che cosa incamera lo Stato. Tasse di facciata!!!
Ma soprattutto bisognerà vedere come si comporteranno i tedeschi che occupano oltre la metà dei posti e che ci portano ogni anno tanti begli eurini teutonici.
Li porteranno agli slavi, perchè loro proprio non capiscono questo avanti e indrè di tasse.
Insomma un bel ginepraio!
Sylvi
x Peter
Devo darle sicuramente ragione … ho controllato meglio, quelli sono fasolari ( meretrix chione), meno pregiati dei dondoli o tartufi di mare.
Non sono comunque nè vongole veraci, nè pevarasse ( in veneziano), in italiano non so.
Dopo oltre ventanni, ricomincio ora a rimangiare le cozze…ho avuto una intossicazione memorabile ….
Sylvi
QUESTI “ZOZZONI” DI INGLESI….
Cari Anita e Peter,
cara Anita, ignorante sta esclusivamente ..per colui che “ignora” , per cui ignorando,può incorrere in errore !
Ti ho semplicemente fatto notare che la Ghigliottina fu criticata non dalle plebi,(vogliose di sangue), ma dai Nobili, che del sangue a fiumi e degli squartamenti, da parecchio si servivano per “dare spettacolo e sangue al popolo”,diciamo dai tempi di Roma,che aveva codificato gli spettacoli.
In genere i palchi dei Nobili ,erano abbastanza lontani, cosicchè gli eventuali schizzi di sangue, non imbrattassero le nobili vesti,..uno spettacolo sicuro insomma !
Per il resto,mi riferisco in particolar modo non ai governanti USA, ma alla media delle medie del “sentire corrente”” opinione pubblica conservatrice americana..quella alla MC Carty , tanto per essere espliciti..,che ritengo degnamente rappresentata dai Tea Party..odierni., la vostra fortuna è che a grandi linee ,quelli che propinano certe “facezie”,in realtà, si comportano in modo molto più intelligente , là dove si fanno le “cose” che contano…
Quindi il mio emertismo è comprensibile…e non te faccio certo una colpa..tu mi sei molto utile da un punto di vista sociologico, anzi ti dirò di più ..sei una benedizione !!
caro Peter,
era battuta corrente fin già dai miei tempi, ma poi,ho visto che “certi pregiudizi” durano ancora fin in epoca dei miei figli, ovvero che se devi andare a letto con una Inglese …”prima lavala “..
Ma non è di questi stupidi pregiudizi che volevo parlare a proposito della zozzoneneria inglese, piuttosto del fatto che è finalmete chiaro in queste ore , il motivo del contendere tra EU ed Inglesi….ovvero mentre gli Uni tentano di mettere ordine e regole alla Finanza , secondo i canoni del capitalismo renano produttore,i soliti noti pretendono di tener “fuori ” la City” dai controlli…insomma siamo tutti europei, ma Voi volete la Patente dei pirati come ai tempi di Drake..insomma “Killer autorizzati ” o i soliti zozzoni del mondo !
buona giornata
cc
x Cicci’
gia’, i renani puliti e precisi facevano solo genocidi e forni crematori ben funzionanti…
ma vaffan….
Peter
Merkel, Sarkozy e Cameron sono ai ferri corti, questo e’ il sodo.
Francesi e tedeschi vogliono salvare l’euro, ed imporre una Robin Hood tax, che Cameron non vuole perche’ danneggia la City ed il ‘single market’. Cameron ventila un veto, oppure un invito al resto d’Europa ad andare avanti senza GB, il che darebbe alla City un grande vantaggio su Parigi e Francoforte in ogni caso.
Sarkozy vuole salvare l’euro, ma senza creare gli ‘stati uniti d’Europa’. Ed ha le elezioni l’anno prossimo.
La Merkel vorrebbe un unico decisore europeo istituzionale per controllare le economie di tutti i singoli stati, ma inglesi e francesi non lo vogliono.
Cameron, che di per se’ e’ tiepidamente europeista, si trova a dover far fronte ad una larga fetta del suo partito che NON lo e’, e si sta’ ribellando da mesi. Vogliono un referendum antieuropeo indipendentista che Cameron cerca di evitare a tutti i costi, perche’ su di esso, quasi certamente, i libdem lascerebbero la coalizione facendo cadere il governo.
Peter
Mi è piaciuta la tua sfuriata (33). Ho sempre pensato alla UE come una banda di criminali e continuero’ sempre a dirlo. Il mio Paese, è da tempo sotto tiro da parte di questi bell’imbusti che fanno e disfano da anni, e il risultato è sotto gli occhi di tutti, finalmente!!! Credo che l’assedio continuerà fino a che riusciranno a farci entrare in questa “bella casa europea” dove pochi comandano e tanti ubbidiscono. Sono anche convinta che nessuno qui da noi lo vuole …..di questi tempi poi dove la confusione è tanta, dove basta buttare a mare un premier metterne uno piu’ gradito, poco importa se capace o meno…..dopo cinque minuti si grida già al miracolo, che buffoni.
un caro saluto M.
x Marta
stia tranquilla: nessuno tocchera’ mai la finta, ed ipocrita, ‘neutralita’ svizzera. Fa troppo comodo a tanti occultare i propri crediti in certi caveaux…
Mi stia bene
Peter
mi permette un vaffa…..?????????
non faccia il noioso taanto non attacca è trita e ritrita
mi scuso con Vox anche se si capisce che il (47) è indirizzato all’italo-britannico Peter
ma certo che le permetto un vaff…per Vox.
Senza complimenti…(eh eh eh)
Peter
Caro peter,
sono andato e d adesso i soldi li porto in Svizzera !
cc