Il momento è grave. Un buon motivo per farci due risate alla faccia del Trota

Facciamoci nonostante tutto due risate. Nel web non si contano più le battute sul figlio di Umberto Bossi, Di quel Renzo Bossi ribattezzato “il Trota” da quando il padre lo ha definito “più che un delfino una trota” si ride ovunque. In verità ci sarebbe da piangere, visto quanto si mette in tasca del danaro pubblico grazie alla sistemazione nella Regione Lombardia procuratagli dal paparino, l’arcitaliano senatùr Umberto Bossi. Per il quale evidentemente l’italianissimo “Tengo famiglia!” più che un modo di dire è una regola aurea.

- Il Trota ha detto che l’uva passa e manco saluta.

- Il Trota ha detto che ha provato a vendere accendini ai semafori, ma non ha trovato nessun semaforo che fumasse.

- Il Trota ha detto che una volta ha provato a sniffare coca ma gli sono rimasti incastrati nel naso i cubetti di ghiaccio e il limone

- Il Trota ha detto che lo spirito santo è quello che ti fa prendere delle sbronze della madonna!

- Il Trota riceve lezioni gratis dal Cepu. Paga per quello che capisce.

- Da quando il Trota si è iscritto al Cepu l’azienda può star tranquilla per i prossimi 15 anni.

- Il Trota ha chiesto al tutor del Cepu se agli esami deve presentarsi digiuno.

- Il Trota ha detto che nelle biblioteche dovrebbero esserci solo porte a libro.

- Il Trota all’orale di Italiano: «Mi dica l’Infinito di Leopardi». E Renzo: «Facile prof, Leopardare».

- Il Trota ha detto che i film di Sordi che ha visto lui si sentono tutti benissimo.

- Il Trota ha detto che è nato con la camicia, ma gli dispiace che sua madre non l’abbia tenuta per ricordo.

- Il Trota ha detto che visto che non ci sono più le mezze stagioni, la pizza la prenderà margherita.

- Il Trota ha detto che il G8 è stato un grande pittore, più grande del suo maestro Cimabue.

- Il Trota ha detto che non vuole incontrare il Dalai Lama perché ha paura che gli sputi.

- Il trota ha detto che in Google Maps la Via Crucis non esiste.

- Il Trota ha detto che tra la Macedonia e il Montenegro c’é il caffé.

- Il Trota ha detto che il comune di Erba è in provincia di Prato.

- Il Trota ha detto che a Bergamo ci sono i bergamaschi e le bergafemmine.

- Il Trota ha detto che il suo conto in banca non è svizzero, è Novi!

- Il Trota ha detto che il nome di Darwin è Ciao.

- Il Trota ha detto che per fare la birra bionda ci vuole l’acqua ossigenata.

- Il Trota ha detto che il più grande eroe della resistenza veniva dall’Emilia Romagna, il Partigiano Reggiano.

- Il Trota sta ancora cercando di capire di chi è la Sorella di Carmen…

- Il Trota ha detto che la Cornucopia è un tradimento masterizzato.

- Il Trota va in giro con una pistola in testa perché sopra c’è scritto Beretta.

- Il Trota ha detto che lo stretto di Messina è un siciliano magro magro.

- Il Trota ha detto: «Ricordo come fosse adesso che quando studiai l’Illuminismo rimasi affascinato. Tanto che il mio sogno divenne quello di fare l’elettricista».

- Il Trota ha detto che “il dado è tratto” è uno slogan pubblicitario della Star…

- Il Trota ha detto che per girare i canali di Venezia gli basta il telecomando.

- Il Trota ha detto che ha fatto un corso accelerato di boxe contro i raggi ultraviolenti.

- Il Trota ha detto che l’ottone è quel numerone che si trova tra il settone e il novone.

- Il Trota ha detto che quando è in auto sta molto attento a quello che dice, perché sul cruscotto ci sono delle spie rosse.

- Il Trota ha detto che il movimento 5 stelle si trova nella costellazione del grillo.

- Il Trota ha detto che l’albero maestro è quello che si trova sulle navi scuola.

- Il Trota, quando la sua ragazza gli ha detto che non poteva fare il bagno al mare perchè aveva le cose sue ha risposto “tranquilla, te le guardo io”.

- Il Trota ha detto: La Signora Travaglio è sempre incinta…

- Il Trota ritiene che l’I Phon serve a connettersi con l’asciugacapelli.

- Il Trota ha detto che “il codice da Vinci” è il codice fiscale di Leonardo.

- Il Trota ha detto che da quando ha letto sul giornale che il fumo uccide, non compra più il giornale.

- Il Trota ha detto che il tonno si fa male se si taglia con il grissino.

- Il Trota ha detto “ma se nessuno sa fare la manovra, perché non la fanno fare a me che ho preso la patente?”

- Il Trota ha detto: “per recuperare capitali sommersi ci vuole un sottomarino enorme”.

- Il Trota ha chiesto di chi era la festa, al poliziotto che gli ha fatto gonfiare il palloncino.

- Il Trota ha detto che una volta si è dimenticato in casa le chiavi della macchina e in macchina le chiavi di casa …… lo ha contattato Silvan!

- Il Trota ha detto che quando il suo papi è caduto voleva chiamare il 118, ma non ricordava il numero

- Il Trota ha detto che per non far cadere il padre di notte dal letto lo farà dormire di giorno

- Il Trota ha detto che in un incidente si è rotto il braccio destro, ma non capisce perché la polizia indaga sul sinistro

- Il Trota ha detto che spiare le coppiette in macchina non è reato ma fecondazione assistita

- Il Trota ha detto che non capisce perché alcune tazzine da caffè hanno il manico a sinistra ed altre a destra

- Il Trota ha detto che ha chiamato il suo cane “Stop” perché è un incrocio

- Il Trota ha detto che non ha bisogno delle chiavi inglesi perché non ha mai avuto una casa a Londra

- Il Trota ha detto che non capisce come mai tutti come password scelgono sempre solo asterischi

- Il Trota ha detto che una gallina può fare un uovo duro se lavora sodo

- Il Trota ha detto che sta scrivendo un libro su se stesso, ma arrivato alla schiena proprio non ci riesce

- Il Trota ha detto che prima di uscire di casa accende tutte le luci per vedere se sono spente

- Il Trota ha detto che le rose senza spine vanno a batteria

- Il Trota ha detto che il Sahara è un deserto e su questo non ci piove…

…. e l’ultima ….

Il Papa non vuole incontrare il Trota perché ha paura di cambiare idea sull’uso del preservativo ……

77 commenti
« Commenti più vecchi
  1. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Il francese del Midì è strascicato, dolce e fluido; molto diverso dal nord.
    Lei, come i parigini, crede che Parigi sia la Francia…!!!
    Sciovinisti al cubo, nella Patria dello sciovinismo!
    Marta e Uroburo potranno confermarle che il francese del nord è duro, secco, mangiato: “maintenant ” al nord fa ” mnan” al sud “meintenante”. Quasi cantato!

    E’ la mia esperienza.
    buonagiornata
    Sylvi

  2. peter
    peter says:

    x Sylvi

    maintenant, Je vous dis que vous parlez toujours, ou du moins souvent, a tort et á travers, Madame

    Peter

  3. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    pouvre e’ francese medievale, anche se lei lo ha scritto certamente per sbaglio…oggi si dice pauvre, da circa 4 secoli e mezzo…

    Va bene, mi prendo la briga di bacchettarla per diletto…orbene, che il tedesco sia scemo (anche se e’ un buon diavolo) lo avevo gia’ detto. Ma lei non sa un granche’ di cio’ che so io…infatti so cos’e’ l’osmosi, i denti di cane, e tutto il resto. L’essenziale e’ che non lo sappia LUI. Comunque, la mia barca e’ in spesso vetroresina, stile anni 70, e non ha osmosi. Magari si potesse dire lo stesso del suo cerebro…

    Non ho mai detto che il francese del Nord sia il ‘vero’ francese. Ma lei quello del Sud lo fa troppo italianeggiante: non dicono maintenante, ma pronunciano bene la t in mezzo (anche in treinte, quarante, etc). Pero’ il loro idioma di origine era il provenzale, ed anche il catalano nella Linguadoca, lingue piu’ spagnoleggianti ed italianeggianti del francese standard che deriva dal francone, lingua nordica…
    Legga un po’ di filologia romanza, quando ha tempo…

    Peter

    ps
    tutti pensavano che fossi spagnolo o portoghese

  4. Anita
    Anita says:

    x Sylvi -#50-

    Cara Sylvi,

    per conto mio ho finito di fare compre natalizie nei negozi.

    Chiedo cosa desiderano e compro online se ne e’ il caso, prezzi migliori, esenti dalle tasse statali e sopra i $50,00 spedizione gratis.
    Per te e’ differente, hai famiglia.
    Non mi e’ mai piaciuta la folla dei negozi…

    Qui i regali piu’ desiderati sono gli elettronici, cosa che devono scegliere da se stessi.

    Figurati che da Thanksgiving in su, molti grandi negozi sono aperti 24 ore al giorno, vedo le file ed accampamenti in TV.

    Cosi’ mi limito a certificati regalo per ristoranti, e piccoli pensieri per qualche amica, buste $$$ per i nipoti.

    Xavier e’ troppo piccolo, gli ho appena comprato un snowsuit, e mettero’ qualche cosa nella calza di Santa Claus.

    ———————–

    Ieri notte mi sono presa uno spavento, di solito porto fuori il cane verso la una AM, nel buio verso il golf course c’era un coro di strilli aggiaccianti, non se erano volpi o coyotes, ma di sicuro erano parecchi.

    Alexander ha fatta una pipi’ in fretta ed ha fatto un giravolta veloce.

    Ho acceso tutti i fari attorno alla casa, ed ho portato il bidone dell’immondizia al bordo della strada, armata con un golf club…

    Too close for comfort !

    Ciao,
    Anita

  5. sylvi
    sylvi says:

    …tutti pensavano che fossi spagnolo o portoghese Peter

    x Peter

    mah..pensa un po’!!!
    Nel Midì bastava parlassi friulano per essere capita!
    Ma mi pare di averglielo già spiegato, in altri tempi…a proposito di occitano e di castigliano, ladino e friulano…ma lei da quell’orecchio proprio non ci sente!

    Se la prendevano per spagnolo o portoghese significa semplicemente che il suo accento è quello di un italiano del sud.
    E non se ne adonti, come suo solito…lo spagnolo di Siviglia, o quello di Castiglia non è quello di Barcellona!!!
    Se mi legge un catalano specifica subito: jo no parlo espanjol, parlo català o italià. Com t’agrada!
    ( com tu as agràt…friulano!!!).

    Mi è successo a Palamos, quando ho voluto sfoggiare il mio volenteroso spagnolo! Ci sono rimasta …di sasso!
    Ai francesi del nord, per capire, basta dire : sois gentille, parlé lentement.
    Speriamo la grafia sia di suo gusto…altrimenti …. c’est la meme chose.

    Filologia romanza???

    Sylvi

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cari e care tutti,
    da anni, da quando i miei sono diventati più grandicelli, scegliemmo di non fare regali per Natale per una questione di principio contro la schizofrenia del “regalo” .
    Da parecchi anni verso però un obolo per l’Unicef un tanto a figlio/a e qualcosa di più consistente per Medici senza Frontiere anche, ma non solo, per una questione emozionale. Il più grande ne ha fatto parte per diversi mesi in Africa finchè ce l’ha fatta.

    E da sempre ho raccomandato loro se volevano per forza farmi un regalo che lo facessero, che so io, in un giorno normalissimo
    al di fuori di compleanni, pasque e natali.
    Capitava che in un insignificante e anonimo giorno trovassi
    sul tavolo un pensiero dei miei figli, ovviamente mi squagliavo come cioccolata per la gioia..

    E già.

    C.G.

  7. rodolfo
    rodolfo says:

    x peter
    intervengo nella speranza di convincerla a piu´ miti consigli.
    il tedesco sara´ scemo…..io personalmente non ne ho conosciuti…
    lei e´pero´sicuramente un disonesto.
    non mi sembra che lei abbia la necessita´ di prendere in giro qualcuno per spillare quattrini… poi….con il tempo le magagne vengono a galla e ci facciamo tutti una brutta figura……ach diese spaghettifresser.
    venda la sua barca al prezzo giusto….guadagnera´ non solo lei in onesta´… ma tutti noi.
    Non se la prenda……un saluto
    rodolfo

  8. Marta
    Marta says:

    Tedeschi scemi, ne ho incontrati parecchi, nessun scemo!!
    Sono sempre cosi’ lapidarie le sue conclusioni …..stanchezza mentale? si riposi.

  9. Marta x Tutti
    Marta x Tutti says:

    Nel blog ci sono intenditori di vino, migliori di me, ieri sera da amici si è bevuto un vino bianco che mi è piaciuto particolarmente, E’ un vino friulano, forse qualcuno di voi lo conosce??…. Uro, CC,Gino lo stesso Pino….. anche la Sylvi.Mi dite se ho bevuto bene. Mi sembrava, al naso di sentire odore di frutta secca….è un Gravner Ribolla Anfora. M.

  10. peter
    peter says:

    x Marta

    ‘tedeschi scemi ne ho incontrati parecchi, nessun scemo’

    almeno la mia affermazione era chiara, la sua mi pare una contraddizione in termini…o e’ forse l’effetto del vino gagliardo di cui ha detto dopo? indulga pure, ma senza esagerare…

    Scommetto i miei ‘slips’ che se avessi scritto un italiano scemo o un inglese scemo non ci avrebbe trovato nulla da ridire

    un caro saluto

    Peter

  11. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    si potrebbe lasciar perdere i compleanni a ridosso o subito dopo Natale…ma se devo comprare un maglione glielo do facendo gli auguri di buon compleanno!!! E di Buon Natale!

    Ma Santa Lucia, nella notte fra il 12 e il 13, per i bambini è Sacra…il carbone bianco per i buoni, e quello nero per i birichini…un libro e un giocattolo!
    A monte c’è la storia …della Santa guidata dall’asinello che supera montagne , boschi e valli …e scende dal camino a portare i doni.
    L’asinello troverà acqua e paglia, oppure una carota per rifocillarsi. Quante carote ho addentato per confermare che l’asino aveva mangiato!
    I bambini hanno bisogno di favole, di fantasia e di sentimento…

    So benissimo che la “moderna pedagogia” è nemica delle favole…
    tutto è razionalità e abbondanza… e sterilità.
    Ma ora… vien meno l’abbondanza …la razionalità lascia a desiderare…e ai bambini non resta più nulla…oppure un telefonino con la scheda prepagata!!!
    Santa Lucia prepara la strada al Bambinello…e allora si prepara il Presepio…con il Papà, la Mamma, il bue e l’asinello, ancora sempre lui…,e il villaggio, i pastori, le pecore alla fontana…e molto altro.
    Domani in giardino, con mio nipote, raccoglierò il muschio da mettere ad asciugare…e la favola continua…
    C’è sempre il pane avanzato per gli uccelletti…e non manca mai il ricordo tangibile per i bambini più sfortunati…anche se possiamo fare del nostro meglio, ma non farci carico di tutte le ingiustizie del mondo.

    Ricordo che AZ diceva che lui fa i regali ai nipoti il 1° maggio…
    va benissimo…purchè non togliamo ai bambini la Festa, la gioia e la fantasia…o è quello che stiamo facendo da troppo tempo???

    Avrai letto che nella enorme Chiesa di Cristo Salvatore, a Mosca, quella che è stata ricostruita sulle macerie staliniane, c’è la coda di 5 km per andare a vedere la cintura della Madonna, prestata dai monaci del Monte Atos, in Grecia.
    Tutti analfabeti ignoranti?
    Ti dice niente il fatto???
    Se la Religione è l’oppio dei popoli…chi lo diceva…ei fu…e l’Oppio dilaga in tutte le sue forme.
    Io ti auguro di diventare nonno, come desideri, e allora riconsidererai il bisogno della Festa, non necessariamente il Natale, del sogno e della sorpresa dei piccoli.

    Sylvi

  12. peter
    peter says:

    x Rodolfo

    ce ne e’ voluta, ma poi e’ riapparso oggi dopo che ho osato dire ‘un tedesco scemo’…

    ma cosa vi prende a voi italiani o italo-svizzeri? (o friulani che certo ‘non sono’ italiani…). Adesso i tedeschi NON possono essere scemi? mi sa che avete bisogno di terapia di gruppo…

    Preciso comunque che lei non ha nessun diritto di chiamarmi disonesto senza sapere un tubo di quello che dicevo…
    Infatti sto svendendo, non vendendo la barca, il prezzo e’ stracciato, ha un Perkins (motore) a bordo che vale da solo quella somma, direi. Per me e’ scemo dato che non sa andare a vela, non lo ha mai fatto…E non ha mai fatto almeno un corso.
    Ma questi sono cavoli suoi, io non sono la sua balia.
    Spiegato mi fui?

    bacio le mani, l’onore degli italiani spaghetti ladri e truffatori, e’ salvo. Amen

    Peter

  13. peter
    peter says:

    x Sylvi

    la filologia romanza e’ lo studio dell’etimologia ed evoluzione delle lingue neolatine, altresi’ dette romanze.

    Poteva sempre consultare un vocabolario di italiano…ne avrebbe trovata la definizione.

    Altro non dico perche’ non ne vale la pena

    ‘notte

    Peter

  14. sylvi
    sylvi says:

    cara Marta

    Vino eccelso ; mantenuto sul Collio in anfore di terracotta , poi in botti di rovere per tre anni.
    Ci sono vinificatori a cavallo fra Italia e Slovenia, dalle parti di Oslavia,… dove tutto parla della IGM.
    Sono stata a vedere le cantine, uno spettacolo.
    Ma è vino di occasioni eccezionali e da non sbagliare ” quantità”…altrimenti uno se lo ricorda…a lungo!

    I tuoi amici non hanno speso …una lira!!!! Anzi!
    ciao Sylvi

  15. sylvi
    sylvi says:

    la filologia romanza e’ lo studio dell’etimologia ed evoluzione delle lingue neolatine, altresi’ dette romanze.Peter

    OHHHHHHHHHHHH Signur!!!
    All’Università di Udine da trentanni abbondanti c’è la Facoltà di filologia romanza!
    Amen
    Sylvi

  16. rodolfo
    rodolfo says:

    Spiegato mi fui?
    Spiegato ti hai…..
    Sarebbe stato meglio… a scanso di equivoci , che l´avessi fatto prima.
    Ciao

  17. Anita
    Anita says:

    x Tutti

    Io avevo interpretato “il tedesco scemo” come uno che non era pratico della barca o di navigazione.

    Oh well, solo gli Americani sono stupidi, tonti, rozzi, ignoranti, grassoni, etc…
    Ci sono anche quelli, come ne esistono in tutto il mondo.

    Negli US peggiorera’, nelle scuole della citta’ capitale del mio Stato c’e’ il 69% di assenteismo.
    69%, cose mai sentite.
    Una volta dopo un dato numero di assenze mandavano la polizia ad investigare, adesso obbligano gli insegnanti a fargli passare l’anno.

    Non balle, e’ stato sul giornale, radio e TV.

    Si’….. la maggioranza sono emigranti clandestini o figli di clandestini dal Sud ed America Centrale.

    Stiamo creando una popolazione di gente dipendente dallo Stato e dal governo.

    Anita

  18. trota ghedinata
    trota ghedinata says:

    Tribunale di Milano
    … al processo Mills… bersculoni stava per addormentarsi… occhio di trota ghedini… era terrorizzato che s’addormentasse… conoscendolo sa che quando s’addormenta parla…

  19. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    allora si iscriva e faccia un corso accelerato, preferibilmente con insegnanti ‘terroni’, se ce ne sono ancora, sarebbero i migliori per lei. Forse poi direbbe meno fregn…, ehm, corbellerie.

    Se c’e’, si iscriva anche ad un corso tipo ‘imparare a pensare in 15 giorni’, o roba del genere. ‘Every little helps’=poco e’ meglio di niente

    ‘notte, mia cara

    Peter

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    “I bambini hanno bisogno di favole, di fantasia e di sentimento…”

    A chi lo dici..
    Sapessi quanti teatrini dei balocchi e i cambi di voce dietro il paravento, durante le sere d’inverno per toglierli dalla TV, quante favolette inventate lì per lì quando non volevano dormire, quanti travestimenti per meravigliarli.
    Ne ho speso di tempo quando erano piccoli, davvero!
    Tempo speso bene, che tengo dentro il “cassetto” delle pietre preziose.

    C.G.

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Marta.
    Scrollando i post mi sono accorto dei tuoi saluti che contraccambio cordialmente.
    Per consigli sul vino rivolgiti tranquillamente a Uroburo.
    Ci capisce, il sottoscritto si intende soltanto di Lambrette e di un pochino di belle arti.

    C.G.

  22. rodolfo
    rodolfo says:

    Cara Anita,
    mi compiaccio per la sua intelligenza e per la pronta intuizione riguardo lo scemo tedesco….
    se non e´la sfera di cristallo.

    Riguardo CG oramai non resta altro…..propongo
    Santo SUBITO
    Saluti
    Rodolfo

  23. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Rudolfo, Rudolfo…
    Dimmi pure: il tuo mestiere è stato oppure lo è tutt’ora, ovvero quello di produrre stuzzicadenti?

    Basta dirlo. Ho cenato, ne prendo uno, mi pulisco i denti alla meglio così ti aumento il fatturato.

    Ja, jetzt wird in die Hände gespuckt für das Bruttosozialprodukt.

    Vai.

    C.G.

  24. Vox
    Vox says:

    LETTERA DEL FIGLIO DI UN OPERAIO

    L’ho visto, per la prima volta, era alto, bello, forte e odorava di olio e lamiera.
    Per anni l’ho visto alzarsi alle quattro del mattino, salire sulla sua bicicletta e scomparire nella nebbia di Torino, in direzione della Fabbrica.
    L’ho visto addormentarsi sul divano, distrutto da ore di lavoro e alienato dalla produzione di migliaia di pezzi, tutti uguali, imposti dal cottimo.
    L’ho visto felice passare il proprio tempo libero con i figli e la moglie.
    L’ho visto soffrire, quando mi ha detto che il suo stipendio non gli permetteva di farmi frequentare l’università.
    L’ho visto umiliato, quando gli hanno offerto un aumento di 100 lire per ogni ora di lavoro.
    L’ho visto distrutto, quando a 53 anni, un manager della Fabbrica gli ha detto che era troppo vecchio per le loro esigenze.
    Ho visto manager e industriali chiedere di alzare sempre più l’età lavorativa, ho visto economisti incitare alla globalizzazione del denaro, ma dimenticare la globalizzazione dei diritti, ho visto direttori di giornali affermare che gli operai non esistevano più, ho visto politici chiedere agli operai di fare sacrifici, per il bene del paese, ho visto sindacalisti dire che la modernità richiede di tornare indietro.
    Ma mi è mancata l’aria, quando lunedì 26 luglio 2010, su “ La Stampa” di Torino, ho letto l’editoriale del Prof. Mario Deaglio. Nell’esposizione del professore, i “diritti dei lavoratori” diventano “componenti non monetarie della retribuzione”, la “difesa del posto di lavoro” doveva essere sostituita da una volatile “garanzia della continuità delle occasioni da lavoro”, ma soprattutto il lavoratore, i cui salari erano ormai ridotti al minimo, non necessitava più del “tempo libero in cui spendere quei salari”, ma doveva solo pensare a soddisfare le maggiori richieste della controparte (teoria ripetuta dal Prof. Deaglio a Radio 24 tra le 17,30 e la 18,00 di Martedì 27 luglio 2010).
    Pensare che un uomo di cultura, pur con tutte le argomentazioni di cui è capace, arrivi a sostenere che il tempo libero di un operaio non abbia alcun valore, perché non è correlato al denaro, mi ha tolto l’aria.
    Sono salito sull’auto costruita dagli operai della Mirafiori di Torino.
    Sono corso a casa dei miei genitori, l’ho visto per l’ennesima volta. Era curvo, la labirintite, causata da milioni di colpi di pressa, lo faceva barcollare, era debole a causa della cardiopatia, era mio padre, operaio al reparto presse, per 35 anni, in cui aveva sacrificato tutto, tranne il tempo libero con la sua famiglia, quello era gratis.
    Odorava di dignità.

    Luca Mazzucco
    2 agosto 2010

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