Berlusconi riattacca il disco rotto della lotta al comunista. Sentiamo cosa dice Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Partito dei Comunisti Italiani

Ma che fine hanno fatto i comunisti, di cui Berlusconi  ha sempre parlato in continuazione come fossero orde pronte a qualunque sopruso? E lo sapevate che Romano Prodi insegna economia ai quadri del partito comunista cinese? E che Cina, Giappone e Coree stanno comprando interi pezzi d’Africa anche per mandarvi ad abitare centinaia di migliaia di propri cittadini? Ce lo rivela in questa intervista Oliviero Diliberto, ex ministro della Giustizia nel governo D’Alema e rieletto di recente segretario del Partito dei Comunisti Italiani (PdCI).

Domanda – Berlusconi si è dimesso. Lei ha brindato?

Ovviamente! Però per ubriacarmi aspetto la fine della legislatura. Infatti, pur nella gioia immensa per l’insperata suo sfratto da palazzo Chigi, il mio è stato un brindisi robusto, ma senza ubriacatura.  Berlusconi non è morto, è solo uscito da palazzo Chigi, ma resta ben radicato nel parlamento. Che userà per condizionare il più possibile il governo Monti, ovviamente non per motivi politici, ma solo per continuare a fare gli interessi delle proprie aziende. A partire da quelle televisive senza le quali chissà dove sarebbe…. Forse già ad Hammamet, anche se lui come è noto preferisce Antigua.

E ora…

E ora il problema è chi pagherà il rinnovamento, visto che a quanto pare si vuole non solo evitare il tracollo finanziario dell’Italia, ma si vuole anche il suo rinnovamento perfino morale. Staremo a vedere  cosa farà Mario Monti. Fino ad ora non s’è visto molto, e niente a favore dei lavoratori e dei giovani.

Molti dietro Monti e Mario Draghi, al vertice della BCE, vedono le stesse potenti banche che con le privatizzazioni del ’92-’94 hanno lucrato abbondantemente sulla situazione italiana. Faranno un’altra scorpacciata con le nuove privatizzazioni? E poi cosa ci resterà da vendere  in caso di bisogno?

Che in Europa ci siano poteri tecnocratici trasversali agli schieramenti politici è un fatto certo. Rappresentano interessi ben precisi non solo delle grandi banche, ma anche di gruppi finanziari ed economici. Vorrei ricordare quanto ha guadagnato la Pirelli con le privatizzazioni nel settore immobiliare. E tutto ciò giustifica da solo  il varo della tassa patrimoniale, che guarda caso Berlusconi non vuole. Lui non ha fatto altro che trasferire sugli strati sociali che non lo votano, cioè sugli strati che guardano a sinistra, il peso della tassazione, alleggerendola agli strati sociali del proprio elettorato. In buona parte parassitario e affaristico, come i magistrati ci hanno permesso di scoprire in modo certo.

Però in definitiva anche Monti predica l’austerità, esattamente come a suo tempo Luigi Berlinguer. Insomma, ancora una volta tempi di vacche magre e da stringere la cinghia. La Cgca di Venezia ha rivelato che per migliorare la situazione dei nostri conti pubblici, negli ultimi 12 anni abbiamo subito 20 manovre correttive, cioè 20 leggi finanziarie, compresa quella che si appresta a fare nei prossimi giorni il governo Monti, per un totale di 575,5 miliardi di euro, pari a un milione di miliardi di vecchie lire, e pari a oltre la metà dell’attuale nostro mega debito pubblico. Ogni italiano ha sborsato 6.178 euro. E, stando alla Cgca, dovremo sborsarne ancora anche nei prossimi anni. Che spazi possono avere i comunisti e la sinistra in generale per passare dalle solite “lacrime e sangue” a una nuova epoca di benessere accettabile?

Beh, Berlinguer lanciò l’austerità per legittimare il Partito Comunista. Oggi però il Partito  Democratico, oltretutto ben lungi dall’essere comunista o anche solo socialista, non ha nessun bisogno di legittimarsi, ha espresso infatti perfino l’attuale presidente della Repubblica. Perciò potrà fare la voce grossa ed esigere che a versare le lacrime e il sangue non siano sempre e solo, ancora una volta, i lavoratori e gli strati sociali deboli, ma chi finora il sangue magari lo succhiava agli altri e le lacrime le versava dal ridere. Come per esempio l’imprenditore che rideva felice per gli affari che gli si prospettavano sulla pelle dei terremotati de L’Aquila. Se ogni italiano in 12 anni ha sborsato oltre 6.000 euro a testa, oltre alle normali tasse, per le 20 finanziarie, ciò significa che una famiglia di quattro persone ne ha sborsate quasi 25.000. Cifre pazzesche. Mentre i “padroni del vapore”, con in testa Berlusconi, di soldi ne hanno fatti invece a palate.

Lei a fine ottobre al congresso di Rimini è stato rieletto segretario del Partito dei Comunisti Italiani. Che però in parlamento non ha più neppure un rappresentante. Che linea intendete seguire?

La linea è quella di salvaguardare gli ultimi diritti di massa rimasti in Italia, visto che di tante conquiste – ottenute a suo tempo grazie ai partiti di sinistra e ai grandi sindacati – è rimasto ben poco. Il nostro è un sistema che sclude dal benessere sempre e comunque un buon 10-20 per cento della popolazione, e in più quando è costretto a concedere maggiori diritti e maggiore benessere di massa, come negli anni ’60 e ’70, poi trova sempre il modo di riprenderseli svuotandoli. Sta succedendo anzi è successo con il potere d’acquisto dei salari e stipendi, con l’assistenza sanitaria, con le scuole pubbliche, con le pensioni, con gli accessi all’Università, con l’occupazione giovanile, ecc. Salvaguardare i servizi sociali è già da solo un fatto grandioso. Non sono così ingenuo da credere che possiamo salvaguardarli da soli. Ci vuole una alleanza. Con i partiti e le forze di una sinistra da ricostruire. Noi in parlamento ci vogliamo tornare, ma come espressione di strati sociali e di lavoratori, non come espressione di noi stessi. Non ci basta intercettare i voti del malcontento e della protesta, vogliamo anche organizzare gli strati sociali e lavorativi del malcontento e delle proteste.

Se è per questo, Fausto Bertinotti intendeva addirittura rifondare il comunismo, donde il none di Rifondazione Comunista del suo partito, però non ha mai spiegato come rifondarlo. Manca oltretutto una analisi di classe, come si diceva una volta. Manca cioè il sapere come è composta e come e dove è dislocato oggi l’insieme dei lavoratori, in particolare quella che si usava chiamare la classe operaia, e quali sono gli strati sociali con i quali i lavoratori possono allearsi.

Concordo. Le varie ristrutturazioni, delocalizzazioni e i vari ridimensionamenti dell’apparato industriale, basti citare i drammatici cambiamenti della Fiat, con l’inglorioso epilogo di queste ore che vedono anche la chiusura degli impianti di Termini Imerese, hanno cambiato tutto, frantumando non solo in fabbrica la vecchia struttura del lavoro e dei lavoratori basata sul contratto a tempo indeterminato.  Le grandi fabbriche non esistono più o non sono più tanto grandi o si dislocano e diversificano anche all’estero, come appunto la Fiat di Marchionne. Oggi inoltre la piaga del lavoro precario e non contrattualizzato ha aperto un altro fronte, un’altra realtà che ci ha colto impreparati.

Abbiamo però iniziato a studiare di nuovo e a fare analisi, per porre le basi necessarie per capire come è strutturato oggi il mondo del lavoro e della produzione, quali sono le linee di tendenza, in modo da poter ricominciare il lavoro di creazione di cellule di partito nei luoghi di produzione e in quelli di socializzazione. Il famoso “territorio”, anche in senso lato, non lo lasceremo certo sempre alla Lega. Oggi il PdCI ha 21 mila iscritti. Pochi, in assoluto, ma non pochi dati i cataclismi che si sono succeduti. Teniamo presente che tra la prima e la seconda guerra mondiale i militanti erano molto meno di quanti ne abbiamo noi oggi. Insomma, non ripartiamo da zero. E abbiamo alle spalle una grande storia, anche se non esente da errori e sconfitte.

Monti pare avere le mani legate, un percorso delimitato da paletti ben precisi, pare impossibile che possa mettere mano alla riforma elettorale. Senza la quale come farete a tornare in parlamento?

Ripeto: politica delle alleanze, da SEL a Di Pietro. Ma, ripeto anche, non per motivi egoistici, cioè solo per tornare in parlamento, ma per fare meglio la nostra parte in difesa dei diritti e magari per il loro allargamento.

Che futuro vede per i giovani?

Francamente, un futuro molto difficile. I più capaci andranno all’estero, e li capisco. Cos’altro possono fare, data la situazione in cui il ventennio berlusconiano ha ridotto l’Italia? I giovani un futuro in Italia potrebbero averlo, ma rovesciando il paradigma dello sviluppo. Cosa che non si può fare comprimendo i salari e i diritti dei lavoratori, come dimostra il declino della Fiat che pure ci ha tentato con forza e determinazione, e deprimendo la scuola, l’Università e la ricerca.

Marco Mancini, persona intelligente, rettore dell’Università di Viterbo e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), dalla disperazione ha firmato un protocollo d’intesa con la Confindustria per il dottorato di ricerca presso le aziende, quando invece dovrebbe essere il contrario: è la dirigenza aziendale che deve migliorare all’Università la propria formazione. Il dramma è che le Università in Italia sono state ridotte senza un soldo. In Cina stanziano invece cifre mostruose per l’Università e la scuola in generale, promuovendo così la migliore formazione dei giovani e il miglioramento della struttura produttiva. Eppure sono molte le delegazioni cinesi che vengono in Italia per capire e imparare in molti campi, segno che un futuro noi possiamo ancora averlo. Se, ripeto, cambiamo  profondamente il modello di sviluppo.

A proposito di Cina: ci salverà dalla bancarotta?

Neppure la Cina fa beneficienza, ma stipula accordi che siano vantaggiosi anche per lei. Certamente delle buone relazioni con Pechino possono essere di grande aiuto e contribuire e risolvere i gravi problemi che abbiamo davanti, compreso il rischio di bancarotta a causa del gigantesco debito pubblico. Può sorprenderla, ma un uomo che ci può molto aiutare ad avere buone relazioni con i cinesi è Romano Prodi.

Romano Prodi?

Sì, proprio lui, l’ex capo del governo di centro sinistra. Prodi infatti ha un regolare corso a Pechino di lezioni di economia niente di meno che alla scuola quadri del partito comunista cinese.

Ma no!

E invece sì! E in Italia fa discorsi sulla Cina di grande intelligenza e apertura, senza nessun pregiudizio. L’ex celeste impero può essere una grande risorsa. Oltretutto i suoi investimenti in Occidente non sono nel settore del lusso, ma della produzione vera e propria, a differenza dei Paesi arabi parassiti delle rendite petrolifere.

Al congresso del suo partito a Rimini c’era anche una delegazione del partito comunista cinese. La Cina prenderà il posto che una volta era dell’Unione Sovietica? La Città Proibita prenderà il posto del Cremlino e piazza Tien An Men quello della piazza Rossa?

Veramente a Rimini le delegazioni estere erano ben 45, compresa quella cinese, che però come suo costume non ha tenuto una sua relazione. No, anche se noi guardiamo alla Cina con grande interesse per vari motivi, non prenderà il posto dell’Urss per almeno due motivi. Il primo è che a differenza dell’Urss non intende egemonizzare né partiti comunisti né Paesi esteri. Il secondo è che l’Unione Sovietica  aveva anche un suo blocco di alleanze militari, il Patto di Varsavia contrapposto alla Nato, mentre Pechino non ha nulla di simile. Tant’è che gli Usa ne approfittano continuando ad accerchiarla, nell’evidente tentativo di ripetere con la Cina la stessa politica di “contenimento” applicata a suo tempo con l’Unione Sovietica. Un “contenimento” che in realtà era finalizzato a strangolarla economicamente, come è poi successo, con una continua corsa al riarmo che ha dissanguato i sovietici per le cifre pazzesche che erano costretti a stanziare per rincorrere gli Usa sul piano degli armamenti sempre più sofisticati e sempre più costosi, fino ad avere pochissime risorse da destinare allo sviluppo. Gli Usa hanno dissanguato l’Urss anche in Afganistan partorendo Bin Laden e i suoi talebani, che hanno impegnato i sovietici in una guerra costosissima. E a proposito di Afganistan, con la scusa dell’11 settembre gli Usa vi hanno schierato basi per poi schierarne anche in Paesi ex membri dell’Unione Sovietica come il Kazakistan e l’Uzbekistan, sul lato occidentale della Cina.  Nei giorni scorsi inoltre Obama ha iniziato l’accerchiamento anche dall’Oriente, dislocando militari in Australia e dichiarando che gli Usa sono una potenza affacciata anche sull’oceano Pacifico: dove “Siamo venuti per restarci”, ha chiarito Obama. Imperialista e di fatto militarista  quanto i suoi predecessori.

L’accerchiamento avviene anche per sottrarre all’influenza di Pechino quasi tutti i Paesi produttori di petrolio, in modo da tentare di frenare se non strangolare il tumultuoso sviluppo economico della Cina, un grande Paese con quasi un miliardo e mezzo di abitanti, ma privo di risorse energetiche.

Però in Africa il governo di Pechino  per avere petrolio stipula accordi con regimi a volte indecenti, ai quali vende armi con grande disinvoltura.

Beh, credo che in fatto di vendite di armi e di sostegno a regimi indecenti noi occidentali non siamo in grado di dare lezioni a nessuno.  Vogliamo forse dimenticarci che abbiamo colonizzato e sfruttato in modo feroce tre quarti del pianeta, dalle Americhe alla stessa Cina passando per l’Africa, i Paesi arabi, l’India e il sud est asiatico, con decine di milioni di vittime e con l’orrore dello schiavismo? Il dato interessante invece è che i cinesi, ma anche i giapponesi e i coreani, anziché puntare su un loro colonialismo comprano in Africa giganteschi appezzamenti di terreno, da dissodare e rendere produttivi trasferendoci decine e a volte centinaia di migliaia di propri abitanti che vi costruiscono anche città, nelle quali resteranno come emigranti.

Questa sì che è una notizia! Può fornirci qualche dato più preciso?

La Corea del Sud ha comprato quasi mezzo Magadascar, che certo non è una piccola isola. A sud del Congo il Giappone sta comprando territori ovunque può. La Cina da parte sua preferisce compare concessioni, minerarie, industriali o nel campo delle infrastrutture. Così sposta centinaia di migliaia di cinesi per metterli al lavoro su tali concessioni, il che comporta che nasceranno città abitate da cinesi che diventeranno cittadini di Stati africani.

In Italia l’aumento dell’età pensionabile è molto malvisto, in Germania invece  si parla senza drammi di andare in pensione a 70 anni nel giro di qualche decennio dato che si prevede che la vita media arriverà presto a 90 anni. E si parla senza drammi anche delle necessità di almeno altri 350 mila immigrati l’anno per poter reggere sia il sistema produttivo che quello pensionistico.

Non ho tabù. Ma occorre discutere di questo tema con serietà, senza preconcetti, ma senza neppure falsità grossolane, come si sentono troppo spesso.

Primo, la riforma delle pensioni è già stata fatta. Nel 1995 dal governo Dini. La più radicale (e nefasta) delle riforme: dal retributivo al contributivo: il che, con la parallela trasformazione del lavoro per i giovani in precariato continuo, fa sì che i giovani di oggi avranno una pensione di fame al termine della vita lavorativa. Dunque, una ulteriore riforma non è indispensabile. Va anzi invertito il tema. I problema è infatti come garantire la pensione ai giovani, senza metterli in contrapposizione con gli adulti, figli contro padri. Ciò non è solo iniquo. E’ anche sbagliato dal punto di vista dei conti, perché non è certo togliendo ai padri che si darà ai figli tra quarant’anni…

Secondo,. Se si vuol far cassa, dobbiamo dire con parole di verità che l’Inps è in attivo per la spesa previdenziale. Occorre invece separare nettamente assistenza e previdenza.

Terzo. Se si parla solo di età pensionabile, non si va al nocciolo del problema. Si può anche immaginare che alcune categorie di lavoratori restino a lavorare un po’ di più, ma il punto è che l’aumento della vita media pone problemi di welfare, prima che di pensione, molto seri. Il welfare come l’abbiamo conosciuto non funziona più perché gli anziani non sono “coperti” per nulla. L’assistenza (le cosiddette badanti) è tutta sulle spalle delle famiglie. Va rimodulato dunque l’impianto del welfare per estenderlo e non per ridurlo.

Quarto. La logica degli incentivi e dei disincentivi per andare in pensione, se generalizzata, è completamente iniqua. Se un lavoratore vuole una pensione più alta (meno bassa) e rimane a lavorare sulle impalcature o alla catena di montaggio dopo una certa età, questo è il più formidabile incentivo agli incidenti sul lavoro! Occorre dunque separare nettamente il lavoro manuale (non solo usurante, categoria quanto mai incerta) dal resto. Per i lavori manuali, ci deve essere l’obbligo di andare in pensione, con il massimo della cifra, ad una età anagrafica sicura, fissata per legge e certo non da vecchi.

Quinto ed ultimo. Il problema vero è che pare che oggi vogliano accelerare il passaggio dal retributivo al contributivo, colpendo quindi quelli che stanno a cavallo tra la legislazione precedente e la riforma Dini. La cosa è sciocca (non si incassa nulla al momento) ed iniqua. Siamo del tutto contrari.

Anziché blaterare contro gli immigrati come fa la Lega dobbiamo riconoscere che anche il nostro sistema produttivo e pensionistico si regge, come in Germania, sull’afflusso anche di immigrati oltre che con l’avvio dei nostri giovani finalmente a un lavoro decente.

Soffiano venti di guerra. Da una parte l’isterismo “atomico” contro l’Iran, replay di quello che ha permesso di invadere l’Iraq. Dall’altra la Casa Bianca che, oltre a mettere sempre più piede militare nel Pacifico, punta a una alleanza con l’India in funzione anticinese. Sperando in quella che secondo molti esperti è prima o poi una inevitabile guerra tra India e Cina.

La guerra è il modo classico con il quale gli Stati e gli imperi hanno risolto le proprie crisi. La guerra permette infatti la repressione interna e il togliersi dai piedi “la teste calde” mandandole a crepare al fronte. Oggi però il fronte non sempre esiste, e le guerre si possono perdere anche a causa del fronte interno, come è successo per esempio agli Usa quando hanno perso la guerra in Vietnam per la ribellione pacifista dei giovani statunitensi. Inoltre oggi le guerre costano molto care e l’Occidente, già in crisi finanziaria, rischierebbe i rifornimenti petroliferi. In caso di attacco all’Iran credo che di petrolio ne vedremmo ben poco.

La guerra Cina-India è inevitabile? Non credo. Di recente l’India ha firmato con la Cina accordi importanti, per la vendita di know how e per altro ancora. Una guerra non conviene a nessuno dei due, checché sperino gli Usa e l’intero Occidente che sulle guerre ha sempre campato e basato il suo sviluppo.

Torniamo in Italia. Vanno di moda i rottamatori e le facce nuove come quella del sindaco di Firenze Matteo Renzi.

Guardi, il dato innovativo non può essere tout court un dato generazionale, altrimenti evviva allora le Minetti e i Trota alla Renzo Bossi. Né si può puntare, come fece Craxi e come fa Berlusconi, sulla coreografia “moderna”, vedi l’arredo della stazione Leopolda del congresso organizzato a Firenze da Renzi, invece che sulle analisi e sulla strategia politica e sociale. Eccetto che per il web, che però è una realtà che può essere spenta o sospesa a piacimento non solo dagli Usa, Renzi torna agli anni ’50.  In Italia, ma non solo, ci sono anziani e vecchi preziosi, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e giovani incapaci, vanitosi e chiacchieroni. Una volta si diceva che l’età rende saggi ed è un patrimonio di conoscenze. Oggi i Renzi vogliono sostenere che i giovani sanno tutto, e comunque più dei “vecchi”, senza più bisogno di formarsi e di imparare dall’esperienza. Quella propria e quella altrui. Mi sembra una concezione pericolosa.

354 commenti
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  1. controcorrente
    controcorrente says:

    Ah , Sylvi,mi raccomando,,disponi bene le “palle ” di Natale e mi raccomando la Stella Cometa sull’albero.,.sintesi perfetta del Natale laico , del Santo natale…e della natal tradizione che ci diventare tutti più “buonni”, anche il popppolo !!

    cc

  2. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,

    …Gli USA hanno il voto piu’ alto della I.M.F. e con il 41.9% di SDRs.

    Mi manca il Comico per la Festa di Natale, puoi venire ?
    Ottima retribuzione !

    E’ come se Agnelli dicesse che la Fiat fa macchine di M, dopo che ha parlato Marchionne !

    Sei geniale!

    Un caro saluto

    cc

  3. Vox
    Vox says:

    @ Anita

    Guardi, che io non mi diverto affatto. Lei sbaglia a pensare che io critichi gli Usa per puro antiamericanismo. In primo luogo, mi dispiace per il popolo americano, come per ogni altro popolo vessato, sfruttato e bullied da un governo fondamentalmente e sempre piu’ scopertamente fascista.

    In secondo luogo, non mi diverto, perche’ tutto quello che avviene in Usa finisce col ripercuotersi da noi e c’e’ ben poco da ridere.

    Quanto all’Europa, con me lei sfonda una porta aperta. Sa benissimo che non lesino critiche altrettanto aspre. Anche se, per essere chiari, la nostra crisi e’ stata causata dal mondo finanziario di Wall Street.

  4. Anita
    Anita says:

    PS: x VOX

    Lei non ride, ma si diletta a trovare websites come Prisonplanet.com e con graziosi titoli come:

    COME GLI USA RISCHIANO
    DI DIVENTARE UN PAESE DEL 3 MONDO

    Se vado a frugare e non molto in fondo trovo articoli simili in vostro riguardo ed anche prima della crisi.

    Ma cerco di essere cortese.

    Anita

  5. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,
    io scrivo quello che leggo e che sento dal Presidente e dagli esperti di finanza.
    Le cose non me le sogno io.

    Qui si parla di un salvataggio di miliardi…per l’Italia, ma sperano che Sarkozy e Angela Merkel vi vengano di soccorso.

    Italy Debt Impact on U.S. Economy – News Videos – page 3 – Yahoo! New Zealand News Video

    http://nz.news.yahoo.com/video/watch/27212425/19467458/3/

    Questo video e’ della ABC, in inglese.

    Anita

  6. Anita
    Anita says:

    x CC -#202-

    Caro CC,

    una passatina prima di chiudere.

    Coma al solito NON ti capisco.

    Io ho scritto:

    ” Gli USA hanno il voto piu’ alto della I.M.F. e con il 41.9% di SDRs.”

    I.M.F = International Monetary Fund.

    Quindi sarebbe quello che disborsa i miliardi per bailout l’Italia.

    Gli US hanno la piu’ alta % e la maggioranza dei voti, cosa significherebbe per te?

    Spero che non si arrivi a questo, semplicemente perche’ anche noi siamo stretti, ma siamo sempre amici e partners con l’Italia…e non verranno a meno.
    (I bonds Italiani sono troppo cari)

    Se ti sembra comico, va bene, ridi pure, il comico potresti essere tu per la festa di Natale.

    La battuta della Fiat, Agnelli e Marchione e’ roba vostra, battute che non capisco.

    Un saluto,

    Anita

  7. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    fatte le debite proporzioni in termini di grandezza, ho sempre pensato che la cucina dove una mia vicina riceve le amiche che “pelano” consenziosamente le amiche che vanno in visita da sua cognata che odia…sia la fotocopia di “certi salotti romani”…
    Sai da quassù…le idee sono più chiare, checchè tu ne dica!

    Su “quei salotti” ho letto ai tempi di Guttuso e la Marzotto, ai tempi dei su e zo dall’Unità al Manifesto…avanti e indrè come anime in pena…poi ho rinunciato a capire i “giuochini politici”…perdendo definitivamente la pazienza al tempo dell’ultimo Governo Prodi…
    Li ho giudicati irrecuperabili alla realtà!!! Amen.

    Il giornalista che pare fosse in “quel salotto” ha fatto il suo compitino buonino, buonino …ipocrita al cubo esattamente come hanno fatto ieri sera Fazio e Gramellini…la cui somma ipocrisia mi ha dato il voltastomaco da curare con Jeffer!!! Riamen!

    Io ho inteso semplicemente scindere le problematiche …quelle individuali che avrebbero preteso il silenzio…da affermazioni etico sociali che devono essere ribadite e chiarite , evitando soprattutto confusioni che sono un messaggio distorto!
    Vorrei però anche aggiungere che Magri stesso ha deciso modi e tempi di informare i media sulle sue decisioni…mandando un messaggio ben forte!!!

    Sullo sfondo resta la sx e le sue varie anime che vagano inquiete come anime morte, ” che mai non fur vivi”
    ‘Inferno di Dante III canto.

    Sylvi

  8. sylvi
    sylvi says:

    Ps: x CC

    Ho scritto altre volte che a casa mia il fulcro del Natale è il Presepe!
    Infatti nel pomeriggio farò lo “spoglio” di tutto il “materiale” che ho…
    poi farò una panoramica sulle Natività di grandi pittori per trarne idee sull’allestimento dello scenario.
    Non uso palle,…da nessuna parte!!!

    Sylvi

  9. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    l’idea di farmi un giretto in Austria tra una settimana non mi dispiacerebbe. Se sono relativamente vicine tra loro, vorrei visitare Innsbruck e Linz, passando pero’ ancora da Vienna. Forse troppo ambizioso…
    Ma il punto cruciale e’ : che temperature ci sono?
    Se e’ tutto innevato e gelato meglio di no, sono molto freddoloso

    Peter

  10. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    ma nemmeno Fazio e Gramellini , sono il Vangelo !
    Detto ciò , a me “MI” pare che più che nei salotto romani ,la politica ultimamente si sia fatta nei salotti milanesi che ad occhio e croce si trovano sul medesimo parallelo della tua aria e della mia !
    Pensa che addirittura adesso si fanno alla Bocconi , di cui conservo sempre bene in vista e in memoria le tue considerazioni per Mario Monti.
    Cara tu non hai un Nord ,quando parli con me, hai un’est ed un ovest!
    Nell’apprendere quindi con piacere che tu non “appendi palle”, e non apponi cappucci sulla punta dell’albero,con altrettanto piacere apprendo che invece il “giorno della Befana”,appendi la Stella Cometa sulla capanna o grotta, quindi appendi o poni sempre qualche cosa.
    Ti faccio quindi i miei migliori auguri per la tua “carriera” teatrale di rappresentazioni natalizie,di cui non ho ancora ben compreso se sei la sceneggiatrice o la regista e perchè no..magari l’attrice nel ruolo della Madonna, ovviamente..!!
    Nel tal caso consulta sempre Giudo Gozzano o Costantino Nigra , veri giganti in materia di Natale!
    Potresti sempre comporre una “litania sulle anime morte della Sx, e parimenti un deciso”laudamus” per le PMI,così come ti ispira la frizzante aria dell’est.
    In tutti i casi, se hai bisogno di una consulenza per l’arredo dei 100mq di salone , un quarto del totale ,presumo, per l’allestimento del presepe ,conosco valenti artisti dalle mie parti che potrebbero aiutarti…senza entrare nella psiche di Gesù Bambino !

    cc

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,
    non preoccuparti per il freddo o il gelo…se sei in difficoltà puoi sempre rifugiarti dalla Sylvi che la troveresti a due passi…un posto nella capanna , al caldo , insieme al Bue e all’Asinello non si nega a nessuno…vai tranquillo..sulla Giostra del Prater..!
    In casi estremi visto che c’è il pericolo di uno sciopero per l’epoca dell’Asinello iscritto alla Fiom , potresti pagarti il “soggiorno” facendo il “crumiro “!

    cc

  12. Peter
    Peter says:

    x CC

    non ho bisogno del tuo ‘freddo’ sarcasmo, certo dovuto al mio ennesimo scontro col tuo amico del core…
    In vita mia non ho mai richiesto l’ospitalita’ di nessuno, e’ una questione di carattere

    un saluto

    Peter

  13. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    Innbruck-Monaco-Salisburgo
    Linz-Vienna oppure Linz- Praga.
    Questo consiglia la geografia se non si vuol fare il giro del fumo!
    Innevato sicuramente sì, o almeno lo sperano gli operatori turistici!!!
    Tenga anche conto che la pulizia delle strade e persino delle piste ciclabili è perfetta!
    Ma l’Austria sotto la neve, con le sue intatte foreste senza soluzione di continuità è cosa da non perdere.
    E il Natale a Vienna è molto particolare.
    Ben coperto, non c’è problema per il freddo che è secco; comunque le vallate sono quasi tutte ampie e il clima è affrontabile; può trovare laghi termali dove fare il bagno mentre nevica! Provare per credere…l’acqua è a 34/36°.
    Si porti il costume.
    Le temperature polari sono caratteristiche del nostro tarvisiano a cavallo dei confini.

    Noi …le nostre ferie le devolviamo a Monti!!!!
    Ci potremo, forse, permettere solo “mordi e fuggi” . ACC!!!!!

    Sono solo molto curiosa di vedere quanto pagheremo noi per la nostra vecchia barca…rispetto a D’Alema…per non parlare di Berlusconi e di tutti i frequentatori assidui di Porto Cervo!!!

    Sylvi

  14. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    potrebbe andare per Linz -Vienna. Praga e’ freddissima, a Vienna le temperature sono ancora sopra lo zero. E se mi ricordo bene i cechi, l’unico modo reale per scaldarsi e’ bere vodka…

    comunque grazie

    Peter

  15. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    dovresti aver capito che io prediligo la sintesi…anche nel presepio!!!

    Negli scorsi anni usavo un grande tronco con radici che mi permetteva parecchie soluzioni paesaggistiche…
    ma era talmente secco che ho dovuto buttarlo nel caminetto.
    Un anno ho copiato i paesaggi del Brueghel ne “il ritorno dei cacciatori”…molto ammirato!
    Ora invece devo tener conto delle manine di mio nipote…
    Ma ho statuine, case e paesi, mestieri ecc.ecc che sono un’Europa unita!
    La Sacra Famiglia e l’Angelo, il bue e l’asinello sono opere d’arte della Val Gardena che custodisco come tesori.

    Se trovassi la statua di Landini la comprerei…e allora sì che la metterei al posto dell’asino!!!

    Sylvi

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    XCaro peter ,

    perchè il “negativo” sarcasmo…,una battutina per scaldare il “cuore” nel più puro spirito natalizio !

    X Sylvi,

    Non c’è bisogno di andar lontano per trovare asini, senza scomodare Landini , basta che esci in strada, e ciucci simpatici ne trovi in abbodanza dalle tue parti..,senza scomodare l’occhio clinico della registra del Troncio,ricordi ?Tognazzi , Vianello..dove Tognazzi impersonificava un perfetto valligiano..grande TV !
    Sai, si era all’inizio dello sviluppo delle valli..un troncio , uno stuzzicadenti..artistico però !

    cc

  17. controcorrente
    controcorrente says:

    X Sylvi,…
    decisamnte ripetitiva e ridondante..citare ancora la barca di D’Alema ?
    Chi era costui ?
    Guarda che di questo passo , ti tolgono la Regia del Natale …nonostante dici di trovare sempre nuove soluzioni..chiedi aiuto, alla robotica con gesù bambino che gioca con la Play-Station…e tira missili “quassam” sui cattivi isreliani..sai sembra che Gesù Bambino fosse un palestinese !

    cc

  18. controcorrente
    controcorrente says:

    x Sylvi

    ti passo un’idea ..metti la barca sopra la capanna e poi dici che c’era stato uno tsunami in Palestina !

    cc

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Ah …e poi Caro Peter, visto che hai scassato gli zebedei sui Blogghisti noiosi..sinceramente dei tuoi viaggi personalmente me ne frega un tubo..pensaci…per Natale , c’è il rischioche la befana di porterà un sacco di carbone sarcastico nel caminetto !

    cc

  20. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    mi devi mandare una foto del tuo presepio.

    Anni fa un forumista del L’Espresso, Antonio, un anziano signore di Roma, mi mando’ foto del suo presepio che metteva sul pianerottolo, era una cosa bellissima, tramandata da generazioni.
    Era in un tronco d’albero unico ed artistico nella sua semplicita’.
    Le foto andarono perse con l’arrivo del nuovo computer.

    Io non faccio proprio niente, metto due corone di balsamo adornate alle porte e forse qualche minimo tocco in casa, forse…
    Ho mezzo solaio di decorazioni natalizie, incluso il presepio Hummel con parecchie figurine, ma il mio cuore non c’e’….

    Ciao,
    Anita

  21. Peter
    Peter says:

    x CC

    infatti chiedevo a Sylvi, che ieri ha fatto un interessante accenno ai mercatini di Natale in Austria…visto che si era in tema…
    Come crumiro, ad occhio e croce, sei tu il tipo piu’ adatto, e poi hai il vantaggio della vicinanza. Ed io la Fiom non so neanche cosa sia, quindi figurati quanto me ne cale a me del tuo ‘caldo’ suggerimento …
    Dalla Befana prendero’ cio’ che mi merito. Ma non fare confusione, la Befana e’ il 6 gennaio…

    Eco nel suo ultimo romanzo accenna a Torino come a ‘una citta’ freddissima’. Buon divertimento…

    Peter

  22. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    pero’ il consiglio di CC per lei e’ proprio divertente, direi il suo humour migliore in almeno quest’ultimo anno.

    Ma io invece le consiglio di mettere la capanna sulla barca, e di dichiarare la barca come residenza. In questo modo non si pagano ‘harbour rights’ (almeno in questi remoti lidi nordici)…

    Peter

  23. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    se mi mandi il tuo indirizzo potrei spedirti una piccola Natività di legno, opera austriaca.
    E’ alta cr 16cm e larga 7/8. E’ graziosa e ti faresti un’idea.
    Poichè escludo le PP italiane, domani mio marito si informerà su come fartela avere.
    Se tu conosci spedizionieri seri, fammelo sapere anche oggi.

    Grazie per il link, si vede molto meglio.
    ciao
    Sylvi

  24. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    è quasi certo che Monti tasserà anche il” posto barca”!
    Residenza o no.
    Credo che l’unica cosa da fare sarebbe ripristinare il Territorio Libero di Trieste ( TLT)semi riconosciuto dall’ONU nel 1954 ma rimangiato da italiani e titini, ognuno per la sua quota, nel 1975 …credo!
    E trasferirsi in “sacheta”, porticciulo turistico di triestini doc…io avrei mio genero cui raccomandarmi!
    Ecco quella sarebbe una soluzione!!!

    Sylvi

  25. Peter
    Peter says:

    russi e giapponesi stanno facendo a gara per clonare un mammoth da resti fossili. Scommetto che ce la faranno. Una grande notizia, riportare in vita una specie estinta forse da 12.ooo anni o piu’. Potrebbero provare col dodo, la tigre dai denti a sciabola, e tanti altri animali estinti. La fantascienza continua a diventare realta’

    Peter

  26. Anita
    Anita says:

    x CC

    Invece noi siamo interessati delle tue asinelle, lama, verze….. il tutto condito col tuo immancabile sarcasmo.

    Ciao neh,
    Anita

  27. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Ti rispondero’ questa sera.
    Per ora mi fa male perfino il collo e ci vedo doppio.

    Ho installato la nuova versione di PC Tools e mi e’ successo un gran disordine, sono 2 ore e mezzo che ci lavoro.
    Non potevo neanche entrare su questo website.

    Sapevo che e’ un lavoro lungo e noioso cosi’ avevo rimandato di giorno in giorno, oggi ho ceduto.

    Ciao, Anita

  28. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    E’ la tregua di Natale?

    Le feste non sono il mio periodo piu’ felice dell’anno, e’ logico ed inevitabile, non devo dire altro.

    Tirem innanz!

    Nello spirito dei prossimi, Natale, Santa Lucia, il Nuovo Anno e la Befana, riceva da me un abbraccio…sincero.

    Anita

  29. Vox
    Vox says:

    La vostra crisi e’ stata causata dal troppo spendere.

    @ Anita

    Questa e’ una leggenda metropolitana, creata apposta per spostare il peso della colpa e delle responsabilita’ dai gamblisti dell’alta finanza (Wall Street in primis) sulle spalle della gente, alla quale, cosi’, LORO fanno ripagare i LORO debiti.

    La crisi, oltre a essere stata creata e partita da Wall Street, USA, ha anche un secondo fine: togliere sovranita’ e democrazia ai singoli stati europei, per trasferire tutto il potere a un gruppo di servitori di Goldman Sachs et al. mai eletti da nessuno.

    La Merkel gliela raccomando! Ora spinge per un’altra pazzia completa: un unico sistema fiscale in tutta Europa. Gia’ l’idea di mettere insieme con una sola moneta paesi dalle economie diversissime (a tutto vantaggio proprio della Germania) era balzana, ora vogliono tartassare allo stesso modo popoli con salari medi e livelli di vita inequiparabili.

    Il problema e’ che tutta questa gente ha un progetto: la moneta unica, la finanza unificata e la federazione degli stati europei, sul modello degli Stati Uniti, con un centro non-eletto, formato da membri dell’elite finanziaria. E per raggiungere questo scopo, se ne fregano della macelleria sociale che provocano. Anzi, la mettono nel conto. Dal pool di neo-miserabili europei potranno attingere lavoro qualificato da pagare come nei paesi (appunto) del terzo mondo. Cosi’ non avranno piu’ neanche bisogno di delocalizzare. Geniale, no?

  30. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    ____Il pellerossa con le piume in testa e con l’ascia di guerra in pugno stretta,
    com’e’ finito tra le statuine del presepe, pastori e pecorine,
    e l’asinello, e i maghi sul cammello,
    e le stelle ben disposte,
    e la vecchina delle caldarroste? Gianni Rodari

    In ringraziamento per La Notte Santa di G. Gozzano, che avevo imparato alle elementari e poi riposta in qualche anfratto del mio piccolo cervello e là lasciata.!

    Buonanotte

    Sylvi

  31. Vox
    Vox says:

    DRONE SU IRAN
    La Casa Bianca non commenta. Isaf: “Forse aereo Usa disperso durante una missione nell’ovest dell’Afghanistan”
    (La Repubblica)

    Della serie: mi trovavo a passare di qui per caso, fischiettando…

  32. Vox
    Vox says:

    Bella la manovra di Monti, eh? Tutta sulle spalle di pensionati e lavoratori, ceto basso e ceto medio. E il premier fa il grande gesto (demagogico e gesuita) di rinuncia allo stipendio di primo ministro, vedi un po’, per solidarieta’. In realta’ gli fa un baffo, con tutti i milioni che si becca dalla Goldman Sachs e da altre fonti finanziarie, piu’ il vitalizio da senatore.
    Una sola reazione.
    Viene da vomitare.

  33. Vox
    Vox says:

    Un’altra bella notizia:

    Thyssen, 7 mesi dopo la sentenza
    ancora nessun risarcimento

    L’avvocato: “Ho provato, ma ancora le famiglie
    degli operai morti non hanno visto un euro”
    (Il Fatto Quotidiano)

  34. Peter
    Peter says:

    secondo me spiare sull’Iran con aerei teleguidati, o automatici, non e’ affatto sbagliato. Potrebbero rivelare rampe di lancio di missili nucleari, ad esempio, e porre fine alla diatriba su bomba c’e’ bomba non c’e’. Mi ricordo un caso analogo, le foto su Cuba dell’U2 a 26 km di altezza, nel remoto 1962…e Kennedy le mise sul tavolo di Krushev…
    Qui l’opinione pubblica e’ divisa, un mio amico mi ha semplicemente detto, chi siamo noi per dire che l’Iran non puo’ avere armi nucleari?
    Sia come sia, i dirigenti iraniani si dimostrano i soliti imbecilli, minacciando ritorsioni ‘fuori i confini’, e creando cosi’ tutte le premesse del casus belli. Quando mai gli USA hanno avuto paura di ritorsioni su di loro?!
    E l’attacco all’ambasciata inglese e’ stata l’altra grande sciocchezza. Insomma, questi iraniani di diplomazia, e prudenza, non si curano…

    Peter

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Sorvolare il territorio di un altro Stato con aerei non autorizzati, per giunta da spionaggio, è una grave illegittimità e un grave sopruso. L’Inghilterra si lascerebbe sorvolare da droni o aerei spia iraniani? Non credo. Tanto meno gli Usa? L’Iran è un Paese sovrano, come l’Italia, Israele, l’Inghilterra e gli Usa. E i tempi di Bingo Bongo sono finiti. Peraltro, per certo tipo di spionaggio sul territorio bastan oe avanzano i satelliti artificiali, in grado da tempo di leggere anche le targhe delle auto e di vedere anche attraverso le nubi.
    Non esistono “rampe per missili nucleari”, esistono solo le rampe per missili, che possono portare cariche abbastanza pesanti da poter essere nucleari. Le rampe, le basi, i missili e le bombe atomiche esistono invece in Israele, ma nessuno se ne preoccupa, in Occidente. Perché? perché da bravi razzisti e imbecilli dalla memoria debole siamo convinti che Israele essendo oggi un Paese occidentale e civile sarà sempre civile, nel senso occidentale del termine, anche in futuro. Mentre invece l’Iran diamo per scontato sia un Paese poco civile…
    La Germania era il Paese più civile dell’Europa, la culla della cultura, della musica, della filosofia, della poesia. Eppure…. Come è impazzita la Germania, può impazzire in futuro anche Israele. Altro che balle.
    L’Iran NON ha MAI rotto i coglioni a nessuno. E ha vari vicini dotati di armi atomiche, oltre a essere minacciato anche da Paesi lontani come gli Usa o vicini come Israele ma molto dotati di ordigni nucleari. Ha perciò tutto il diritto di dotarsi anch’esso di armi atomiche, perché è l’unico modo per evitare venga invaso, cosa che finirebbe oltretutto col travolgere anche noi.
    NESSUN Paese dotato di atomiche le userebbe mai contro altri Paesi capaci di rispondere con altre atomiche. A parte i nostri non disinteressati film di fantapolitica e il nostro congenito razzismo beota.
    ‘Notte.
    pino

  36. Peter
    Peter says:

    x Pino

    se i droni sono superati e superflui, perche’ li adoperano? e soprattutto, perche’ l’Iran se ne adonta al punto da promettere ritorsioni ‘fuori i confini’?
    E’ grave che Israele disponga di un arsenale nucleare, di questo, mi pare, possiamo ringraziare i compari francesi…
    Tuttavia ho la sensazione che in Israele il governo risponda ancora ad un’opinione pubblica, in Iran mai: risponde agli ayatollahs.
    Non ci sono mai stati suicide bombers in Israele, in USA, o in UK, o in Europa in genere. Si tratta di culture profondamente diverse. Se tanto mi da’ tanto, direi che in Iran non esiterebbero troppo ad usare ritorsioni o attacchi nucleari, anche se altri farebbero un colpo nucleare sul loro territorio in cambio.

    Peter
    In sostanza,

  37. Peter
    Peter says:

    in sostanza, il messaggio era quello.
    Sulla Germania, caro Pino, non sono pero’ d’accordo.
    La Germania non impazzi': molto piu’ banalmente, si uni’. Il resto venne da se’. Era nei loro geni, nella loro natura, nella loro costituzione

    Peter

  38. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Peter,

    pochi anni prima gli Usa si resero ridocoli di fronte al mondo, quando Gary Powers, fu abbattuto nei cieli dell’URSS a bordo del suo U2.
    In realtà ora si conosce la “ragione”…Gary era il nonno del batterista degli U2 e fu abbattuto da una fionda , mentre si distraeva suonando la “batteria ” a bordo del veivolo !
    Tutto ciò per confermare la nota teoria che la storia si ripete..!!

    cc

  39. Vox
    Vox says:

    PROVE DI GUERRA
    A me sembra che gli americani abbiano mandato il drone sopra l’Iran per testarne le capacità di intercettazione e la rapidità con cui l’avrebbero (o non avrebbero) abbattuto. L’Iran ha dato buona prova, anche se abbattere un solo drone e abbattere un attacco massiccio sono due cose differenti.

    Visto il modo vigliacco in cui Usa e NATO fanno la guerra (bombardando a tappeto con droni, bombardieri ed elicotteri), qualunque paese sano di mente dovrebbe dotarsi per prima cosa di forti difese antiaeree. E avrebbe anche tutto il diritto di avere armi di deterrenza, proprio per evitare guerre.

    Credo anche che l’Iran faccia bene a fare la voce grossa. Chi si fa pecora, il lupo se lo mangia.

  40. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter,

    per natale , sotto il caminetto ti consiglio una buona lettura.
    Nè avevo parlato già tempo fa.
    Il libro in oggetto è :” Il caso Pontecorvo” di Simone Turchetti (fisica nucleare,politica e servizi di sicurezza nella guerra fredda.

    Avrai modo così , mentre ti fai quattro risate sullMI5..di apprendere con dovizia di particolari quello che Pino ti ha già detto sulle bombe termonucleari e cioè che il problema non sta tanto nella tecnologia ,quanto nel reperimento di abbondanti “materiali fissili”,presenti in natura.
    Il resto ,come ha già ha dimostato la vicenda Iraq, sono solo le enormi “cazzate globali”, che vengono messe in piedi ad arte, per eliminare governi scomodi da un punto di vista strategico-militare.
    Poi per carità è Natale e ci si può divertire a lungo sotto il Caminetto a raccontare Fiabe ai Nipotini……Cappuccetto Rosso e Il Lupo cattivo….è la migliore..basta crederci !

    cc

    Quando si vuol credere qualche cosa ad ogni costo,si diventa tutti bambini ….anche che sia corretto sorvolare gli spazi aerei altrui…basta stare dalla parte di Capuccetto Rosso…con tanto di Mamma alle spalle e soprattutto con il Cacciatore armato di cannone, che giunge al momento opportuno e spara al povero Lupo…..squartandolo indegnamente per tirare fuori il povero cappuccetto rosso .

  41. Vox
    Vox says:

    MONTI – HOBIN ROOD

    Il Governo che toglie ai poveri per donare ai ricchi

    Per fortuna il ministro delle infrastrutture e dello sviluppo economico, Corrado Passera, ha premesso “non è una grande risposta” prima di dire in conferenza stampa: “Sul beauty contest non abbiamo ancora esaminato il problema”. Così Passera ha rassicurato l’italiano più ricco che per lui non ci sono sacrifici all’orizzonte. Nessuno toccherà i suoi soldi.

    Le frequenze tv potranno essere assegnate gratuitamente a Mediaset in perfetta continuità con la politica di un ex dipendente del Cavaliere, come l’ex ministro Paolo Romani.

    In altri paesi, come il Canada o gli Usa, dove si è fatto il passaggio dall’analogico al digitale, i Governi non si sognano nemmeno di donare agli operatori le frequenze liberate dalle nuove tecnologie. In Italia invece – nonostante una crisi di liquidità drammatica – il Governo Monti , come quello di Berlusconi, sembra insistere nel voler donare le frequenze alle società televisive…

    Ieri Mario Monti ha chiesto agli italiani molti sacrifici: l’Ici sulla prima casa, un’aliquota che può superare l’uno per cento sulla seconda casa, l’aumento dell’Iva, la riforma delle pensioni.

    E le frequenze tv di Mediaset?
    “Non abbiamo esaminato il problema”.

    Non si possono chiedere sacrifici ai più poveri, piangendo lacrime in diretta, mentre si fa un regalo all’uomo più ricco d’Italia. Davvero non è stata una gran risposta.
    Marco Lillo
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/05/governo-toglie-poveri-donare-ricchi/175273/

    Direi che è stata una “risposta” di m@@@@, in perfetta sintonia con la nuova guerra dell’ 1% contro il 99%.

    La risposta del paese (di tutti i paesi) dovrebbe essere la ghigliottina nella piazza principale di tutte le capitali europee.

  42. controcorrente
    controcorrente says:

    A proposito di Ingenuità diplomatiche ridicole..quando il Cremlino annunciò l’abbatimento dell’aereo…gli americani sicuri del fatto loro e che fosse un trucco..negarono….salvo poi dover ammettere di fronte alle FOTOGRAFIE dell’aereo abbattuto e del pilota Gary…che suonava la batteria..!
    Non si sono ancora spente oggi gli echi delle risate delle diplomazie internazionali sulla vicenda…!!
    Un pò come l’eco del Big Bang !!

    cc

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