Berlusconi riattacca il disco rotto della lotta al comunista. Sentiamo cosa dice Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Partito dei Comunisti Italiani
Ma che fine hanno fatto i comunisti, di cui Berlusconi ha sempre parlato in continuazione come fossero orde pronte a qualunque sopruso? E lo sapevate che Romano Prodi insegna economia ai quadri del partito comunista cinese? E che Cina, Giappone e Coree stanno comprando interi pezzi d’Africa anche per mandarvi ad abitare centinaia di migliaia di propri cittadini? Ce lo rivela in questa intervista Oliviero Diliberto, ex ministro della Giustizia nel governo D’Alema e rieletto di recente segretario del Partito dei Comunisti Italiani (PdCI).
Domanda – Berlusconi si è dimesso. Lei ha brindato?
Ovviamente! Però per ubriacarmi aspetto la fine della legislatura. Infatti, pur nella gioia immensa per l’insperata suo sfratto da palazzo Chigi, il mio è stato un brindisi robusto, ma senza ubriacatura. Berlusconi non è morto, è solo uscito da palazzo Chigi, ma resta ben radicato nel parlamento. Che userà per condizionare il più possibile il governo Monti, ovviamente non per motivi politici, ma solo per continuare a fare gli interessi delle proprie aziende. A partire da quelle televisive senza le quali chissà dove sarebbe…. Forse già ad Hammamet, anche se lui come è noto preferisce Antigua.
E ora…
E ora il problema è chi pagherà il rinnovamento, visto che a quanto pare si vuole non solo evitare il tracollo finanziario dell’Italia, ma si vuole anche il suo rinnovamento perfino morale. Staremo a vedere cosa farà Mario Monti. Fino ad ora non s’è visto molto, e niente a favore dei lavoratori e dei giovani.
Molti dietro Monti e Mario Draghi, al vertice della BCE, vedono le stesse potenti banche che con le privatizzazioni del ’92-’94 hanno lucrato abbondantemente sulla situazione italiana. Faranno un’altra scorpacciata con le nuove privatizzazioni? E poi cosa ci resterà da vendere in caso di bisogno?
Che in Europa ci siano poteri tecnocratici trasversali agli schieramenti politici è un fatto certo. Rappresentano interessi ben precisi non solo delle grandi banche, ma anche di gruppi finanziari ed economici. Vorrei ricordare quanto ha guadagnato la Pirelli con le privatizzazioni nel settore immobiliare. E tutto ciò giustifica da solo il varo della tassa patrimoniale, che guarda caso Berlusconi non vuole. Lui non ha fatto altro che trasferire sugli strati sociali che non lo votano, cioè sugli strati che guardano a sinistra, il peso della tassazione, alleggerendola agli strati sociali del proprio elettorato. In buona parte parassitario e affaristico, come i magistrati ci hanno permesso di scoprire in modo certo.
Però in definitiva anche Monti predica l’austerità, esattamente come a suo tempo Luigi Berlinguer. Insomma, ancora una volta tempi di vacche magre e da stringere la cinghia. La Cgca di Venezia ha rivelato che per migliorare la situazione dei nostri conti pubblici, negli ultimi 12 anni abbiamo subito 20 manovre correttive, cioè 20 leggi finanziarie, compresa quella che si appresta a fare nei prossimi giorni il governo Monti, per un totale di 575,5 miliardi di euro, pari a un milione di miliardi di vecchie lire, e pari a oltre la metà dell’attuale nostro mega debito pubblico. Ogni italiano ha sborsato 6.178 euro. E, stando alla Cgca, dovremo sborsarne ancora anche nei prossimi anni. Che spazi possono avere i comunisti e la sinistra in generale per passare dalle solite “lacrime e sangue” a una nuova epoca di benessere accettabile?
Beh, Berlinguer lanciò l’austerità per legittimare il Partito Comunista. Oggi però il Partito Democratico, oltretutto ben lungi dall’essere comunista o anche solo socialista, non ha nessun bisogno di legittimarsi, ha espresso infatti perfino l’attuale presidente della Repubblica. Perciò potrà fare la voce grossa ed esigere che a versare le lacrime e il sangue non siano sempre e solo, ancora una volta, i lavoratori e gli strati sociali deboli, ma chi finora il sangue magari lo succhiava agli altri e le lacrime le versava dal ridere. Come per esempio l’imprenditore che rideva felice per gli affari che gli si prospettavano sulla pelle dei terremotati de L’Aquila. Se ogni italiano in 12 anni ha sborsato oltre 6.000 euro a testa, oltre alle normali tasse, per le 20 finanziarie, ciò significa che una famiglia di quattro persone ne ha sborsate quasi 25.000. Cifre pazzesche. Mentre i “padroni del vapore”, con in testa Berlusconi, di soldi ne hanno fatti invece a palate.
Lei a fine ottobre al congresso di Rimini è stato rieletto segretario del Partito dei Comunisti Italiani. Che però in parlamento non ha più neppure un rappresentante. Che linea intendete seguire?
La linea è quella di salvaguardare gli ultimi diritti di massa rimasti in Italia, visto che di tante conquiste – ottenute a suo tempo grazie ai partiti di sinistra e ai grandi sindacati – è rimasto ben poco. Il nostro è un sistema che sclude dal benessere sempre e comunque un buon 10-20 per cento della popolazione, e in più quando è costretto a concedere maggiori diritti e maggiore benessere di massa, come negli anni ’60 e ’70, poi trova sempre il modo di riprenderseli svuotandoli. Sta succedendo anzi è successo con il potere d’acquisto dei salari e stipendi, con l’assistenza sanitaria, con le scuole pubbliche, con le pensioni, con gli accessi all’Università, con l’occupazione giovanile, ecc. Salvaguardare i servizi sociali è già da solo un fatto grandioso. Non sono così ingenuo da credere che possiamo salvaguardarli da soli. Ci vuole una alleanza. Con i partiti e le forze di una sinistra da ricostruire. Noi in parlamento ci vogliamo tornare, ma come espressione di strati sociali e di lavoratori, non come espressione di noi stessi. Non ci basta intercettare i voti del malcontento e della protesta, vogliamo anche organizzare gli strati sociali e lavorativi del malcontento e delle proteste.
Se è per questo, Fausto Bertinotti intendeva addirittura rifondare il comunismo, donde il none di Rifondazione Comunista del suo partito, però non ha mai spiegato come rifondarlo. Manca oltretutto una analisi di classe, come si diceva una volta. Manca cioè il sapere come è composta e come e dove è dislocato oggi l’insieme dei lavoratori, in particolare quella che si usava chiamare la classe operaia, e quali sono gli strati sociali con i quali i lavoratori possono allearsi.
Concordo. Le varie ristrutturazioni, delocalizzazioni e i vari ridimensionamenti dell’apparato industriale, basti citare i drammatici cambiamenti della Fiat, con l’inglorioso epilogo di queste ore che vedono anche la chiusura degli impianti di Termini Imerese, hanno cambiato tutto, frantumando non solo in fabbrica la vecchia struttura del lavoro e dei lavoratori basata sul contratto a tempo indeterminato. Le grandi fabbriche non esistono più o non sono più tanto grandi o si dislocano e diversificano anche all’estero, come appunto la Fiat di Marchionne. Oggi inoltre la piaga del lavoro precario e non contrattualizzato ha aperto un altro fronte, un’altra realtà che ci ha colto impreparati.
Abbiamo però iniziato a studiare di nuovo e a fare analisi, per porre le basi necessarie per capire come è strutturato oggi il mondo del lavoro e della produzione, quali sono le linee di tendenza, in modo da poter ricominciare il lavoro di creazione di cellule di partito nei luoghi di produzione e in quelli di socializzazione. Il famoso “territorio”, anche in senso lato, non lo lasceremo certo sempre alla Lega. Oggi il PdCI ha 21 mila iscritti. Pochi, in assoluto, ma non pochi dati i cataclismi che si sono succeduti. Teniamo presente che tra la prima e la seconda guerra mondiale i militanti erano molto meno di quanti ne abbiamo noi oggi. Insomma, non ripartiamo da zero. E abbiamo alle spalle una grande storia, anche se non esente da errori e sconfitte.
Monti pare avere le mani legate, un percorso delimitato da paletti ben precisi, pare impossibile che possa mettere mano alla riforma elettorale. Senza la quale come farete a tornare in parlamento?
Ripeto: politica delle alleanze, da SEL a Di Pietro. Ma, ripeto anche, non per motivi egoistici, cioè solo per tornare in parlamento, ma per fare meglio la nostra parte in difesa dei diritti e magari per il loro allargamento.
Che futuro vede per i giovani?
Francamente, un futuro molto difficile. I più capaci andranno all’estero, e li capisco. Cos’altro possono fare, data la situazione in cui il ventennio berlusconiano ha ridotto l’Italia? I giovani un futuro in Italia potrebbero averlo, ma rovesciando il paradigma dello sviluppo. Cosa che non si può fare comprimendo i salari e i diritti dei lavoratori, come dimostra il declino della Fiat che pure ci ha tentato con forza e determinazione, e deprimendo la scuola, l’Università e la ricerca.
Marco Mancini, persona intelligente, rettore dell’Università di Viterbo e presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI), dalla disperazione ha firmato un protocollo d’intesa con la Confindustria per il dottorato di ricerca presso le aziende, quando invece dovrebbe essere il contrario: è la dirigenza aziendale che deve migliorare all’Università la propria formazione. Il dramma è che le Università in Italia sono state ridotte senza un soldo. In Cina stanziano invece cifre mostruose per l’Università e la scuola in generale, promuovendo così la migliore formazione dei giovani e il miglioramento della struttura produttiva. Eppure sono molte le delegazioni cinesi che vengono in Italia per capire e imparare in molti campi, segno che un futuro noi possiamo ancora averlo. Se, ripeto, cambiamo profondamente il modello di sviluppo.
A proposito di Cina: ci salverà dalla bancarotta?
Neppure la Cina fa beneficienza, ma stipula accordi che siano vantaggiosi anche per lei. Certamente delle buone relazioni con Pechino possono essere di grande aiuto e contribuire e risolvere i gravi problemi che abbiamo davanti, compreso il rischio di bancarotta a causa del gigantesco debito pubblico. Può sorprenderla, ma un uomo che ci può molto aiutare ad avere buone relazioni con i cinesi è Romano Prodi.
Romano Prodi?
Sì, proprio lui, l’ex capo del governo di centro sinistra. Prodi infatti ha un regolare corso a Pechino di lezioni di economia niente di meno che alla scuola quadri del partito comunista cinese.
Ma no!
E invece sì! E in Italia fa discorsi sulla Cina di grande intelligenza e apertura, senza nessun pregiudizio. L’ex celeste impero può essere una grande risorsa. Oltretutto i suoi investimenti in Occidente non sono nel settore del lusso, ma della produzione vera e propria, a differenza dei Paesi arabi parassiti delle rendite petrolifere.
Al congresso del suo partito a Rimini c’era anche una delegazione del partito comunista cinese. La Cina prenderà il posto che una volta era dell’Unione Sovietica? La Città Proibita prenderà il posto del Cremlino e piazza Tien An Men quello della piazza Rossa?
Veramente a Rimini le delegazioni estere erano ben 45, compresa quella cinese, che però come suo costume non ha tenuto una sua relazione. No, anche se noi guardiamo alla Cina con grande interesse per vari motivi, non prenderà il posto dell’Urss per almeno due motivi. Il primo è che a differenza dell’Urss non intende egemonizzare né partiti comunisti né Paesi esteri. Il secondo è che l’Unione Sovietica aveva anche un suo blocco di alleanze militari, il Patto di Varsavia contrapposto alla Nato, mentre Pechino non ha nulla di simile. Tant’è che gli Usa ne approfittano continuando ad accerchiarla, nell’evidente tentativo di ripetere con la Cina la stessa politica di “contenimento” applicata a suo tempo con l’Unione Sovietica. Un “contenimento” che in realtà era finalizzato a strangolarla economicamente, come è poi successo, con una continua corsa al riarmo che ha dissanguato i sovietici per le cifre pazzesche che erano costretti a stanziare per rincorrere gli Usa sul piano degli armamenti sempre più sofisticati e sempre più costosi, fino ad avere pochissime risorse da destinare allo sviluppo. Gli Usa hanno dissanguato l’Urss anche in Afganistan partorendo Bin Laden e i suoi talebani, che hanno impegnato i sovietici in una guerra costosissima. E a proposito di Afganistan, con la scusa dell’11 settembre gli Usa vi hanno schierato basi per poi schierarne anche in Paesi ex membri dell’Unione Sovietica come il Kazakistan e l’Uzbekistan, sul lato occidentale della Cina. Nei giorni scorsi inoltre Obama ha iniziato l’accerchiamento anche dall’Oriente, dislocando militari in Australia e dichiarando che gli Usa sono una potenza affacciata anche sull’oceano Pacifico: dove “Siamo venuti per restarci”, ha chiarito Obama. Imperialista e di fatto militarista quanto i suoi predecessori.
L’accerchiamento avviene anche per sottrarre all’influenza di Pechino quasi tutti i Paesi produttori di petrolio, in modo da tentare di frenare se non strangolare il tumultuoso sviluppo economico della Cina, un grande Paese con quasi un miliardo e mezzo di abitanti, ma privo di risorse energetiche.
Però in Africa il governo di Pechino per avere petrolio stipula accordi con regimi a volte indecenti, ai quali vende armi con grande disinvoltura.
Beh, credo che in fatto di vendite di armi e di sostegno a regimi indecenti noi occidentali non siamo in grado di dare lezioni a nessuno. Vogliamo forse dimenticarci che abbiamo colonizzato e sfruttato in modo feroce tre quarti del pianeta, dalle Americhe alla stessa Cina passando per l’Africa, i Paesi arabi, l’India e il sud est asiatico, con decine di milioni di vittime e con l’orrore dello schiavismo? Il dato interessante invece è che i cinesi, ma anche i giapponesi e i coreani, anziché puntare su un loro colonialismo comprano in Africa giganteschi appezzamenti di terreno, da dissodare e rendere produttivi trasferendoci decine e a volte centinaia di migliaia di propri abitanti che vi costruiscono anche città, nelle quali resteranno come emigranti.
Questa sì che è una notizia! Può fornirci qualche dato più preciso?
La Corea del Sud ha comprato quasi mezzo Magadascar, che certo non è una piccola isola. A sud del Congo il Giappone sta comprando territori ovunque può. La Cina da parte sua preferisce compare concessioni, minerarie, industriali o nel campo delle infrastrutture. Così sposta centinaia di migliaia di cinesi per metterli al lavoro su tali concessioni, il che comporta che nasceranno città abitate da cinesi che diventeranno cittadini di Stati africani.
In Italia l’aumento dell’età pensionabile è molto malvisto, in Germania invece si parla senza drammi di andare in pensione a 70 anni nel giro di qualche decennio dato che si prevede che la vita media arriverà presto a 90 anni. E si parla senza drammi anche delle necessità di almeno altri 350 mila immigrati l’anno per poter reggere sia il sistema produttivo che quello pensionistico.
Non ho tabù. Ma occorre discutere di questo tema con serietà, senza preconcetti, ma senza neppure falsità grossolane, come si sentono troppo spesso.
Primo, la riforma delle pensioni è già stata fatta. Nel 1995 dal governo Dini. La più radicale (e nefasta) delle riforme: dal retributivo al contributivo: il che, con la parallela trasformazione del lavoro per i giovani in precariato continuo, fa sì che i giovani di oggi avranno una pensione di fame al termine della vita lavorativa. Dunque, una ulteriore riforma non è indispensabile. Va anzi invertito il tema. I problema è infatti come garantire la pensione ai giovani, senza metterli in contrapposizione con gli adulti, figli contro padri. Ciò non è solo iniquo. E’ anche sbagliato dal punto di vista dei conti, perché non è certo togliendo ai padri che si darà ai figli tra quarant’anni…
Secondo,. Se si vuol far cassa, dobbiamo dire con parole di verità che l’Inps è in attivo per la spesa previdenziale. Occorre invece separare nettamente assistenza e previdenza.
Terzo. Se si parla solo di età pensionabile, non si va al nocciolo del problema. Si può anche immaginare che alcune categorie di lavoratori restino a lavorare un po’ di più, ma il punto è che l’aumento della vita media pone problemi di welfare, prima che di pensione, molto seri. Il welfare come l’abbiamo conosciuto non funziona più perché gli anziani non sono “coperti” per nulla. L’assistenza (le cosiddette badanti) è tutta sulle spalle delle famiglie. Va rimodulato dunque l’impianto del welfare per estenderlo e non per ridurlo.
Quarto. La logica degli incentivi e dei disincentivi per andare in pensione, se generalizzata, è completamente iniqua. Se un lavoratore vuole una pensione più alta (meno bassa) e rimane a lavorare sulle impalcature o alla catena di montaggio dopo una certa età, questo è il più formidabile incentivo agli incidenti sul lavoro! Occorre dunque separare nettamente il lavoro manuale (non solo usurante, categoria quanto mai incerta) dal resto. Per i lavori manuali, ci deve essere l’obbligo di andare in pensione, con il massimo della cifra, ad una età anagrafica sicura, fissata per legge e certo non da vecchi.
Quinto ed ultimo. Il problema vero è che pare che oggi vogliano accelerare il passaggio dal retributivo al contributivo, colpendo quindi quelli che stanno a cavallo tra la legislazione precedente e la riforma Dini. La cosa è sciocca (non si incassa nulla al momento) ed iniqua. Siamo del tutto contrari.
Anziché blaterare contro gli immigrati come fa la Lega dobbiamo riconoscere che anche il nostro sistema produttivo e pensionistico si regge, come in Germania, sull’afflusso anche di immigrati oltre che con l’avvio dei nostri giovani finalmente a un lavoro decente.
Soffiano venti di guerra. Da una parte l’isterismo “atomico” contro l’Iran, replay di quello che ha permesso di invadere l’Iraq. Dall’altra la Casa Bianca che, oltre a mettere sempre più piede militare nel Pacifico, punta a una alleanza con l’India in funzione anticinese. Sperando in quella che secondo molti esperti è prima o poi una inevitabile guerra tra India e Cina.
La guerra è il modo classico con il quale gli Stati e gli imperi hanno risolto le proprie crisi. La guerra permette infatti la repressione interna e il togliersi dai piedi “la teste calde” mandandole a crepare al fronte. Oggi però il fronte non sempre esiste, e le guerre si possono perdere anche a causa del fronte interno, come è successo per esempio agli Usa quando hanno perso la guerra in Vietnam per la ribellione pacifista dei giovani statunitensi. Inoltre oggi le guerre costano molto care e l’Occidente, già in crisi finanziaria, rischierebbe i rifornimenti petroliferi. In caso di attacco all’Iran credo che di petrolio ne vedremmo ben poco.
La guerra Cina-India è inevitabile? Non credo. Di recente l’India ha firmato con la Cina accordi importanti, per la vendita di know how e per altro ancora. Una guerra non conviene a nessuno dei due, checché sperino gli Usa e l’intero Occidente che sulle guerre ha sempre campato e basato il suo sviluppo.
Torniamo in Italia. Vanno di moda i rottamatori e le facce nuove come quella del sindaco di Firenze Matteo Renzi.
Guardi, il dato innovativo non può essere tout court un dato generazionale, altrimenti evviva allora le Minetti e i Trota alla Renzo Bossi. Né si può puntare, come fece Craxi e come fa Berlusconi, sulla coreografia “moderna”, vedi l’arredo della stazione Leopolda del congresso organizzato a Firenze da Renzi, invece che sulle analisi e sulla strategia politica e sociale. Eccetto che per il web, che però è una realtà che può essere spenta o sospesa a piacimento non solo dagli Usa, Renzi torna agli anni ’50. In Italia, ma non solo, ci sono anziani e vecchi preziosi, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, e giovani incapaci, vanitosi e chiacchieroni. Una volta si diceva che l’età rende saggi ed è un patrimonio di conoscenze. Oggi i Renzi vogliono sostenere che i giovani sanno tutto, e comunque più dei “vecchi”, senza più bisogno di formarsi e di imparare dall’esperienza. Quella propria e quella altrui. Mi sembra una concezione pericolosa.
x VOX
Pensandoci bene, chi e’ lei per mettersi in cattedra criticando, condannando, propagando, influendo, fomentando…. ???
Lei e’ una persona senza patria e senza contrada!
Anita
-#51-
correction
propagandando
A.
x Pino
i cinesi non permettono devastazioni, inquinamenti, distruzione in toto dell’ambiente???
Scusi Pino, ma e’ serio o …???
Peter
x Pino
Caro Pino,
la Cina e’ fortemente inquinata.
Tanto che temevano per le Olimpiadi.
In Cina molti portano le mascherine, lo smog e’ come la fuliggine.
La mia amica Beth ha abitato a Jinan per quasi 5 anni, smog, fognature aperte, ed abitudini incivili…
Noi cerchiamo di evitare i prodotti alimentari cinesi, le loro acque sono torbide ed inquinate, io non assaggio gli scampi a meno che non portino la provenienza.
Se sono cosi’ senza riguardo per la loro nazione, non credo che abbiano piu’ riguardo in un continente come l’Africa, per esempio.
Cordiali saluti,
Anita
x Peter
Di fatto le permettono, obtorto colo per la necessità dello sviluppo industrale, ma NON se ne lavano le mani come da noi. Ho letto di recente che la più grande “rivoluzione verde” la stanno iniziando proprio i cinesi. Tutto ciò premesso, NON sono filocinese per partito preso come NON sono anticinese per partito preso.
Un caro saluto.
pino
x Pino
Caro Pino,
anch’io ho letto della rivoluzione verde cinese….poi ho letto anche questo:
La rivoluzione verde? E’ made in China | Global Project
http://www.globalproject.info/it/mondi/La-rivoluzione-verde-E-made-in-China/2326
Negli US i pannelli solari sono “made in China”, cosi’ le turbine eoliche.
Una grande Compagnia, Solyndra e’ fallita.
Ci sono inchieste perche’ questa ditta era in pericolo sin dall’inizio, c’erano tutti i segni.
Di recente il Presidente Obama gli ha concesso un altro mezzo miliardo pur sapendo che era in bancarotta.
Idem per i progetti e milioni spesi per le installazioni delle turbine nel nord Atlantico, nel Massachussets e nel Rhode Island, andate in fumo dopo anni di liti.
Comunque, il tutto manifatturato in Cina.
Il gas naturale e’ pulito, ne abbiamo in quantita’, quasi illimitata, ma i ‘verdi’ si oppongono.
Anita
Caro Pino,
comprendo perfettamente .
Una banale analisi dello sviluppo globale, pone la Cina tra i protagonisti della contesa globale, con il particolare che la Cina procede a ritmi di sviluppo come l’Occidente sia del primo che del secondo dopoguerra.
Economisti che analizzavano i dati (non del tempo) lo avevano previsto.
La Cina subisce un’inurbamento pari a centinaia di migliaia di persone che dalle città si spostano dalle campagne.
Si potrebbe quasi dire che un proletariato urbano, sta nascendo solo ora, anzi senza “quasi”.
Tutto questo ha infatti poco o niente a che vedere con la creazione di una società socialista, semmai dimostra de facto che il Socialismo (quello di Marx ed Engels) in un solo paese, pur grande come un continente non è realizzabile.
Di qui il fatto che ovviamente il PCC potrebbe chiamarsi anche Poldo, nel senso che probabilmente la Cina Nazionalista averebbe fatto altrettanto.
Tutto questo per meglio chiarire il senso della mia domanda…a Diliberto che guida il PCdI (quel d’italia dovrebbe presumere ancora che esista una Internazionale) o magari è solo una sigla tra i tanti che si chiamano Comunisti, rimasta libera nel vasto panorama dei diritti d’autore.
Stullo sviluppo Renano e sul Welfare tedesco, beh sì per gli anni che mi restano da vivere mi potrebbe egoisticamente bastare.,.solo che esiste un piccolo particolare Noi non siamo tedeschi….e mi sembra che prima o poi dovranno diventare Europei se non vogliono dipendere dalle Imporatzioni Cinesi ..che prima o poi cesseranno pure quelle ed allora…
Riprenderemo magari il discorso…con un’analisi approfondita come dice Diliberto !
cc
cc ,ec , “il tempo è citato in apertura è quello metereologico “
E’ morto Lucio Magri.
Ha scelto di morire in una clinica svizzera, dove viene praticato il suicidio assistito.
Ho lettola sua ultima bella opera: Il sarto di Ulm.
Lucido e chiaro, com’era sempre stato. U.
x Uroburo
La vergogna è che per crepare in santa pace si debba andare in Svizzera, in apposite cliniche certo non gratuite, cosa che non tutti si possono permettere.
Finché la Chiesa interferisce con le nostre leggi, condizionandole e condizionando quindi la nostra libertà, non saremo un Paese compiutamente civile.
Un saluto.
pino
Non conoscendo la persona, Lucio Magri, passo solo un giudizio sulla morte assistita o eutanasia.
A quanto leggo Lucio Magri soffriva di depressione, la morte della moglie, si’ e’ uno shock, ma ne era preparato, una lunga malattia prepara all’inevitabile.
A mio parere e’ un atto un po’ egoista, lascia un brutto ricordo ai famigliari, un ricordo indelebile, non differente da un suicidio.
Non ho nulla in contrario sulla eutanasia, ma principalmente in caso di malattie dolorose ed incurabili.
Scusate se mi sono intromessa.
Anita
Lei e’ una persona senza patria e senza contrada!
@ Anita
Se “amare la patria” significa sostenere acriticamente ogni sorta di nefandezze, di crimini e leggi fasciste, allora e’ meglio essere apolidi. Pero’ io credo che amare veramente il proprio paese significa anche dover criticare quello che e’ sbagliato, per migliorare.
Quanto al diritto di criticare gli Usa me lo da il semplice fatto di essere un cittadino di un paese politicamente e – in un certo senso anche militarmente – occupato dagli Usa, e dal fatto di essere un cittadino del mondo. Un mondo che da 60 anni sopporta guerre, golpe e crisi causate in larga parte dagli Usa.
Quindi si rassegni. Il diritto di giudicare il suo paese non ce lo hanno (ancora) potuto togliere.
x Anita
invece io sono profondamente contrario all’eutanasia, anche nei casi di malattie terminali. Per varie ragioni, cosi’ ovvie che non vale la pena di elencarle. Infatti l’eutanasia e’ praticata su chiunque per esempio in India, dove gli standards di cura sono spaventosi, tipici di un paese del terzo mondo.
Ho gia’ espresso in passato giudizi severi su quella maledetta clinica eutanasica di Zurigo in Svizzera, che profitta vergognosamente sulla disperazione della gente (danarosa, in questo caso). La maggior parte di quelli che ci vanno, che mi risulti, NON sono neanche malati terminali
‘notte
Peter
x Anita
la richiesta di suicidio assistito di certi in societa’ avanzate ed opulente non deriva dalla paura di soffrire, e’ piuttosto il desiderio patetico di essere in controllo degli eventi. Anche un malato terminale non sa quando esattamente morira’, o se ne sara’ cosciente, infatti di solito si entra prima in coma…Per alcuni tale incertezza, tale mancanza di controllo e’ psicologicamente intollerabile, per cui preferiscono ‘condannarsi’ a morte da soli, di fatto e’ un’esecuzione volontaria…
Omeopaticamente parlando, sono persone nel miasma canceroso, in cui il tema del ‘controllo’ e’ dominante, anzi cruciale. Oppure sifilitico, in cui tutto e’ perduto, ma nonostante tutto avvertono la necessita’ di fare un patetico ‘last stand’
‘notte di nuovo
Peter
x Peter
So che ne abbiamo gia’ parlato nel passato.
Negli US non e’ legale…ma c’e’ un grande ma.
Un malato terminale viene dimesso dall’ospedale o dalla propria casa quando non c’e’ piu’ niente da fare, subentra “Hospice Care”, hanno i loro ospedali, prendono cura del paziente e rimuovono i medicinali che prolungherebbero la loro vita.
I pazienti sono privi di dolore a forza di morfina.
Diversi, come mio marito, vogliono morire nel proprio letto.
C’ero solo io a vegliarlo.
Mio papa’ si fece trasferire in un piccolo ospedale di paese, e mori’ entro 24 ore.
Cosi’ fece Jacqueline Kennedy, volle morire nel suo letto.
La mia carissima amica Grace e una mia vicina ed amica, rifiutarono ulteriori cure e morirono nel loro letto con i loro figli accanto.
Un caro amico e compagno di tennis, subi’ un attacco al cuore, era un VIP alla Pfizer, era in via di guarigione con un piccolo speech impediment, non fu capace di accettare la sua condizione e si getto’ sotto il treno vicino a casa sua.
Maybe he wanted to make a statement, his second wife made his life miserable, he felt demoted at Pfizer…??
I still can’t think about him without some anger…a sad way to go.
‘Night,
Anita
x VOX -#62-
Il suo guaio e’ che lei critica solo gli USA, mai la Russia di Putin, e altre nazioni sotto il giogo dittatoriale.
Poi essendo lei “un uomo del mondo” non si puo’ nemmeno discutere sulla sua patria, mentre lei e’ libero di sputare su quella degli altri.
Not fair…!!!
Buonanotte,
Anita
@ Anita
Che io non critichi mai il mio paese (l’Italia) è assolutamente falso e lei lo sa bene. La Russia di Putin? Dittatoriale? The kettle calling the pot black? Aspettiamo ancora e vediamo qual è la vera dittatura tra Usa e Russia.
Critico gli Usa perchè assaltano altri paesi per presunta mancanza di democrazia, ma poi fanno di peggio in casa propria e io odio la falsità e l’ipocrisia. E critico gli Usa perchè quello che fanno ha conseguenze nefaste per l’Italia e il mondo intero, quindi mi riguarda da vicino (me e parecchi altri milioni di persone).
Putin sarà tutto quello che volete, ma almeno ha avuto il pregio di mandare in soffitta Eltsin e fermare l’arrembaggio alla Russia e la svendita delle sue ricchezze ai vari Rothschild e Goldman. Quello che fa alla Russia riguarda principalmente i russi e ha ben poco a che fare (di male) con l’Italia.
Anzi, in questo preciso momento è l’unico baluardo rimasto a fermare due ennesime e spaventose guerre, quella alla Siria e quella all’Iran, le cui conseguenze potrebbero essere catastrofiche per tutti. Speriamo che ci riesca.
E’ la Chiesa cattolica che si arroga il diritto di dire la sua anche sulle ultime scelte individuali delle persone. Scelte davanti alle quali il silenzio sarebbe già troppo.
Adesso scopriamo che anche certi laici possono ragionare peggio dei peggiori cattolici. Il giudizio di Peter sulla scelta di Magri, una scelta definita patetica, non è tanto ingeneroso ma arrogante e fondamentalmente cialtronesco.
Ciascuno ha, di fronte a questi temi, la sua personale e legittima posizione; meno legittimo è però criticare le scelte altrui, per di più solo sulla base di conoscenze da chiacchiere di giornali. E’ già difficile parlare di queste cose quando si conoscono bene, farlo senza conoscerle è proprio improponibile.
Dire che il suicida è vile, oppure coraggioso, è solo un vano esercizio di vuoto intellettualismo, per di più del tutto privo di quel minimo di rispetto che sarebbe dovuto anche ad un cane.
Magri ha scelto di morire, come è suo diritto senza che sia legittimo tacciarlo di spirito di onnipotenza, che è un’altra cialtronata. Ha scelto di farsi aiutare a morire, un’altra scelta legittima. Io potrei essere oppure no, favorevole all’eutanasia, ma non toglierei mai a qualcun altro questo ultimo e definitivo diritto.
Magri è stato uno dei migliori, dei più lucidi e dei più acuti, intellettuali politici italiani del dopoguerra. Ha fatto le sue scelte, che non cambiano in nulla le sue qualità. Ha rifiutato il funerale e le concelebrazioni.
In certe circostanze sarebbe meglio tacere.
Quanto poi al tema dell’eutanasia, è così generale, profondo e nel contempo individuale, da richiedere una riflessione esaustiva da parte dei politici italiani tutti. La Chiesa ha poco da dire se non le solite tiritere, ma il problema è veramente complesso, al di là degli slogan.
Populismo è dare risposte semplici, da Bar Sport, a problemi complessi. Peter ha pisciato fuori dal vaso come gli succede ogni tanto. Uroburo
x Uroburo
Io non credo che ” le tiritere” della Chiesa su suicidio ed eutanasia siano diverse da quelle dei radicali, ad esempio.
All’opposto ovviamente.
Ne vogliono fare regole generali su campi e vicende dove tutto è individuale.
Sono d’accordo con lei; problematiche complicatissime, non da Bar Sport.
La vicenda Englaro, il suicidio di Agnelli figlio, l’eutanasia di Magri sono tre vicende diversissime.
Che fare…in Francia ad esempio, che non si può definire clericale, è illegale l’eutanasia.
Do ragione a Peter quando dice che la depressione non è una malattia irreversibile…uno potrebbe ripensarci e quindi non dovrebbe trovare l’aiuto di terzi.
Lo dicono fior di specialisti
La depressione geriatrica pare una costante più o meno precoce per chi va verso la vecchiaia…e qui entrano in ballo storie e vicende personali…e anche il senso della vita che ognuno matura nel corso della sua esistenza.
Credo, se permette, che il fatto che Magri sia stato un intellettuale lucido e razionale avrebbe dovuto aiutarlo ad affrontare gli stadi della vita che sono comunque la vita stessa.
Aveva una figlia, una nipote…tanti amici.
Poi…Secondo me se voleva morire poteva farlo, ma non con l’aiuto di terzi.
Ripeto, il caso Englaro è tutt’altro.
Inoltre il suo gesto contribuisce a radicalizzare le posizioni in vista di ua legge ” sul fine vita”.
Comunque Peter, (ahimè sono ridotta a difenderlo!!!) ha esprsso posizioni molto meno radicali di quelle di neuro geriatri, e di tanti professionisti che lavorano sulla degenerazione depressiva della vecchiaia.E che considerano l’eutanasia un omicidio, per chi la pratica e una resa vigliacca per chi la subisce.
Ci si può curare, anche se è ancora necessario disporre di possibilità finanziarie, dal momento che il SSN non passa queste cure che diventano quindi accessibili ai solo benestanti.
Non giudico Magri, ma non sono d’accordo con il suo gesto e con ” quella clinica” che gliel’ha permesso.
buonagiornata
Sylvi
Comincia la folle e nevrotica corsa ai regali di Natale,negli USA&getta hanno già dato.
Da Come Don Chisciotte:
La storia è nelle mani dei “pazzoidi”
Da ieri anche Anders Breivik, il killer dell’isola norvegese, è entrato a far parte di quel ristretto gruppo di “pazzoidi” ritenuti responsabili, dalla storiografia ufficiale, di importanti crimini saliti alla ribalta delle cronache internazionali.
A uccidere John Kennedy, naturalmente, è stato Lee Harvey Oswald, un folle solitario talmente alienato e confuso da aver sparato all’unico presidente che avesse mai fatto una reale apertura politica verso il paese che lui amava e rispettava più di ogni altro, cioè l’Unione Sovietica. Solo per venir messo a tacere, due giorni dopo, da un mafioso che sarebbe stato colpito a sua volta da un cancro fulminante, una volta entrato in prigione.
Nel frattempo Cosa Nostra ha tirato un sospiro di sollievo, la CIA ha ripreso il potere che stava perdendo, il dollaro d’argento governativo è finito nel dimenticatoio, l’escalation militare in Vietnam ha potuto avere inizio, Hoover ha potuto restare all’FBI, Israele ha avuto il via libera per costruire la bomba atomica, Johnson ha scampato la galera, e Nixon ha potuto rientrare con discrezione sulla scena politica.
Guarda a volte i pazzi che regali ti fanno.
A uccidere Martin Luther King, naturalmente, è stato James Earl Ray, un folle solitario talmente alienato e confuso da aver immediatamente denunciato una sofisticata cospirazione politica, ai massimi livelli del potere, per uccidere il leader dei neri americani. Solo per venire colpito dall’epatite C, a causa di una “errata trasfusione di sangue” fattagli in prigione, e morire anni dopo nel silenzio della sua cella.
Nel frattempo il movimento per i diritti civili ha subito una violenta battuta d’arresto, …
… la sua leadership è stata frammentata, le “Black Panthers” sono state infiltrate e decimate, e Robert Kennedy ha perso la possibilità di portare con sè alla Casa Bianca un vicepresidente nero per la prima volta nella storia.
Guarda a volte i pazzi che regali ti fanno.
A uccidere Robert Kennedy, naturalmente, è stato Sirhan Sirhan, un giordano-palestinese talmente alienato e confuso da aver sparato ad un potenziale presidente che con ogni probabilità avrebbe cercato di mettere fine ai soprusi degli israeliani nella sua terra natale, ed avrebbe imposto ad Israele di rispettare la risoluzione dell’ONU che gli imponeva la restituzione dei territori conquistati l’anno prima – fra cui c’era anche la Cisgiordania. Solo per venire processato senza potersi difendere, e per vedersi rifiutare sistematicamente ogni futura richiesta di riapertura del processo, nonostante esistano quintali di prove che lo scagionano in modo irrefutabile. (L’ultima richiesta di riapertura del processo, da parte dei suoi avvocati, è proprio di ieri).
Nel frattempo Nixon ha vinto le elezioni, la guerra nel Vietnam è proseguita, il caso Kennedy non è mai stato riaperto, la destra ha ripreso il potere dappertutto, la polizia ha avuto carta bianca per reprimere i movimenti giovanili, il dollaro è stato svincolato dall’oro, la DEA ha scatenato la sua terrificante “guerra alla droga”, Salvador Allende è stato ucciso, Israele ha ottenuto dagli USA il veto permanente sull’implementazione delle risoluzioni ONU, e il mondo ha preso una direzione completamente opposta a quella in cui lo stava portando la storia.
Guarda a volte i pazzi che regali ti fanno.
A buttare giù le Torri Gemelle, naturalmente, è stato uno sceicco saudita talmente confuso e accecato dalla gelosia per il “benessere” dell’occidente da essersi addirittura dimenticato di rivendicare il più famoso attentato della storia. Solo per veder invadere e distruggere il paese che aveva contribuito a liberare, venendo condannato a nascondersi come un topo di fogna per il resto dei suoi giorni, con l’unica consolazione di un video-registratore che gli rimandava all’infinito le immagini della sua gloriosa operazione.
Nel frattempo le pipelines con l’oriente sono state realizzate, l’oppio è tornato a fiorire rigoglioso, l’Iraq è tornato nelle mani degli americani, l’Iran è stato accerchiato, i costruttori di armi hanno incassato miliardi di dollari, i petrolieri ne hanno incassato il doppio, e la Halliburton di Dick Cheney ha fatto man bassa di tutto quello che restava. Mentre noi dobbiamo toglierci le scarpe agli aeroporti, e il Patriot Act negli Stati Uniti viene ormai usato anche per spiare i bambini di 4 anni.
Guarda a volte i pazzi che regali ti fanno.
E adesso abbiamo pure il vichingo Breivnik, che è stato definito ieri un “paranoide schizofrenico” dagli psichiatri norvegesi, i quali hanno concluso che durante il massacro sull’isola di Utoya abbia agito “in stato di psicosi”. Breivik infatti era talmente alienato e confuso da aver pianificato il massacro con diversi mesi di anticipo, motivando le proprie azioni con un “manifesto” nazi-cristiano di 200 pagine, mentre riportava nel suo diario ogni minimo dettaglio della preparazione con lucidità impressionante.
Nel frattempo l’odio contro i musulmani è stato comunque riaffermato, l’unico governo occidentale che aveva provato a sostenere la causa dei palestinesi è stato colpito al cuore, e tutti gli altri governi del mondo che avessero una mezza intenzione di fare la stessa cosa sono stati avvisati.
Guarda a volte i pazzi che regali ti fanno.
Massimo Mazzucco
Caro Uroburo,
concordo pienamente con la tua frase…: “..E’ già difficile parlare di queste cose quando si conoscono bene, farlo senza conoscerle è proprio improponibile.
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Una mente appena ,appena ,lucida, potrebbe oggi asserire che “quello che ci circonda sta diventando sempre più improponibile,…ma poi leggendo di Storia ,si comprende che molte storie del passato erano improponibili “per noi”,per “loro”bisogna sospendere il “giudizio”,poichè la loro mente “storica” era diversa dalla nostra.
Ed è per questo che val la pena di continuare a leggere e a capire.
Tempo fa avevamo prorio parlato dell’ultimo saggio di Lucio Magri..”Il sarto di Ulm”…mi dicevi che era molto bello ed interessante..e proprio per questo mi sembra che sul Blog ,non ne hai mai parlato.(mi pare).forse per”sottrarlo”ai commenti del Bar Sport!
Ho letto altro nel frattempo…,ma ora lo leggerò e ti dirò in privato le mie impressioni…!
cc
x post 68
ci risiamo col compare Uroburo che usa i suoi soliti doppi standards, e passa direttamente agli insulti. Se io mi incavolo coi bloggers e’ perche’ non rispetto le loro opinioni, (talvolta del tutto dissociate dai fatti reali…ahime’) dice sempre lui, se si incavola lui puo’ insultare come gli aggrada, pensa lui: in realta’ il cialtrone, o il galletto nel pollaio, e’ piu’ spesso lui che me. (Come quando invito’ caldamente un certo Popeye a rientrare, solo per potergli dare del fallito a piacimento, un atteggiamento indegno, a mio avviso, ma anche li’ nulla di nuovo. I suoi sono solo ‘giudizi politici’, come quelli di certi Yankees che ti inchiappettano a tradimento, e poi aggiungono con un sorriso: nulla di personale). Chiusa parentesi.
Non e’ con lui che continuero’ questo scambio di opinioni, non ne vale proprio la pena.
Devo pero’ precisare che non ho detto nulla su Magri, che non ho mai nominato fino ad ora, ed a scanso di equivoci avevo del resto inviato un mio post sull’eutanasia ad Anita, in risposta a lei.
Parlavo in termini generali, salvo per quella maledetta clinica svizzera, che ora si e’ fatta abbondante pubblicita’ ANCHE in Italia, il diavolo la danni
Peter
x Sylvi
la ringrazio, siamo per una volta sulla stessa linea. Quando non si parla di questioni etnico-linguistiche, sindacati, governi ed adozioni di bambini, di solito ci troviamo d’accordo.
Le chiedo sinceramente scusa per la mia intemperanza degli scorsi giorni
un saluto
Peter
Caro linosse,
il mondo è sempre stato pieno di Utili “pazzi” ,come di Utili “idioti”.
Ma bisogna fare attenzione,i veri pericolosi,sono coloro che conoscendo perfettamente i meccanismi del Potere si travestono e si nascondono dietro alle “conformi” idee predominanti per far adeguare gli “altri”.
Negli “altri” esistono appunto gli Utili Pazzi e gli Utili idioti !
cc
x CC 71
salvo che 1)non ho idea di quale conoscenza stiate confabulando 2)non avete idea, direi, delle mie eventuali conoscenze in materia.
Quindi quello del tuo amico e’ un discorso presuntuoso, supponente, ed arrogante in principio.
E ripeto, non ho mai detto una parola specifica sulla scelta di Magri, che infatti non conosco (salvo remoti dibattiti televisivi anni 70-80…)
Peter
x Anita
lo so, ma tu presenti casi e situazioni decisamente molto diversi tra loro.
Io non sono affatto ‘pro-life’ a tutti i costi, ma bisogna essere consapevoli della ‘slippery slope’, e poi del fatto che filosofare e’ una cosa, passare all’atto un’altra.
Come dicevo, nelle societa’ del terzo mondo praticano tranquillamente l’eutanasia per tagliare corto, e risparmiare, in merito a medicina palliativa, psicologica, e del dolore in genere. Lo fanno in sordina, ma l’ho sentito da gente attendibile di quelle parti, perche’ del mestiere.
Riguardo alle societa’ avanzate ed opulente, come quella di US e molti stati europei, il discorso e’ piu’ complesso. Per me va benissimo se una persona non vuole trattamenti prolungati, o se decide per niente terapia tout court: e’ una scelta legittima. Ma quella non e’ ne’ eutanasia, ne’ suicidio. Sono anche d’accordo che quelle persone hanno tutto il diritto a terapia del dolore appropriata, la teoria del doppio effetto, e tutto il resto. So che sai di cosa parlo, quindi non mi dilungo.
Ma le cliniche eutanasiche attive sono un’aberrazione, e bada che ho idea che la maggior parte di quelli che ci vanno NON siano affatto malati terminali.
Si tratta spesso, a mio avviso, di persone che non sopportano l’idea che gli eventi sfuggano al loro controllo cosciente.
un saluto
Peter
Cara Sylvi ,
ho inteso il tuo punto visto,ma quello che “non comprendo” è il tuo attacco alla Clinica Svizzera che speculerebbe….!!
Ma per la miseria,mica viviamo in Utopia,ma in un sano capitalismo globale,dove la speculazione è di rigore , anzi di sistema..non capisco questi mal di pancia…o forse vien difficile digerire il fatto che la speculazione è parte fondante del sistema, per cui, niet speculazione , niet capitalismo…!!
Se poi i “prezzi ” sono quelli…direi che sono abbordabili..in fondo..!!
Trovo poi molto ipocrita il passaggio all’egualitarismo violato,al buonismo accusatore che vederebbe colpevole di fronte al Mondo dei giusti etici,nel richiamare il fatto che a non tutti i proletari sarebbe concesso lo scomparire in santa pace…
Chiamo disgustoso, infatti scoprire l’esistenza dei poveracci”, solo in questo momento….mentre per tutto il resto del tempo o non ci accorge della loro esistenza o si passa ad accusarli di essere pelandroni, quindi richiamandosi ad un Etica che nulla a che fare con l’etica che hai voluto esprimere nell’attacco alla Clinica Svizzera.
La Sylvi, ovvero la Donna che vive con più Etiche nella borsetta e a seconda dei casi Tira fuori quella che gli fa comodo !!
cc
sylvi { 30.11.11 alle 10:24 }… posizioni molto meno radicali di quelle di neuro geriatri, e di tanti professionisti che lavorano sulla degenerazione depressiva della vecchiaia.E che considerano l’eutanasia un omicidio, per chi la pratica e una resa vigliacca per chi la subisce.
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Cara Silvy,
paragonare le tiritere della Chiesa a quelle dell’onorevole Spennella mi sembra del tutto giusto: anche perchè fanno parte dello stesso mondo di chiacchieroni.
Nel mio intervento non c’è nessun accenno che possa farle ipotizzare un mio essere d’accordo con l’eutanasia, anche se, giova dire, di queste cose è facile parlare comodamente seduti sulla poltrona di pelle del salotto buono. Nella concreta realtà dei fatti le posso assicurare che le cose potrebbero essere un tantino diverse e che radicati pareri contrari potrebbero cambiare.
Le depressioni sono spesso malattie reversibili, è vero, ma non sempre. E comunque il tema di fondo non è quello ma è il diritto di ognuno di noi a poter disporre della sua propria vita. Credo che una legislazione laica dovrebbe tener presente il diritto della società a non volersi trasformare in dispensatrice di morte ed il diritto di chi non ce la fa più a poter scegliere di morire in pace, per quanto possibile.
Il suo discorso sull’ “avrebbe dovuto … aiutarlo ad affrontare gli stadi della vita” è un puro gioco verbale. Come spesso i discorsi dei cattolici, è assolutamente carente di carità (quella cosa che non avete mai avuto al di sotto delle vostre chiacchiere). Non è lei che “dovrebbe”, lei faccia quel che le pare, è qualcun altro che potrebbe anche non attribuire più nessun significato al verbo “dovere”.
Non credo che Magri abbia voluto radicalizzare alcunché, ma una radicalizzazione a fronte del cardinal Bagnasco e della canea bananiera mi sembra del tutto legittima.
Tutto ciò premesso arrivo finalmente all’unico punto interessante del suo intervento, quello che ho citato in epigrafe.
In generale i medici, in quanto categoria, esprimono spessissimo posizioni di estrema destra e fortemente reazionarie. Quindi il parere dei neuro geriatri e di tanti professionisti vale solo per loro. Non mi risulta che i medici abbiano una qualche specifica ragione per poter parlare a buon diritto di temi etici, più di quanto non l’abbiano altre categorie.
Trovo veramente curioso che dei medici si arroghino il diritto di esprimere un giudizio di valori su una persona sofferente, mi sembra un atteggiamento addirittura contrario all’etica sanitaria, che parla di curare chiunque soffra, chiunque esso sia, ovviamente senza dare giudizi di valori.
Si può essere contrari all’eutanasia ma nessun ha il diritto di accusare di arrendevole viltà chiunque altro, soprattutto se sofferente di una malattia. Che lei condivida la posizione di questa gente mi sembra del tutto ovvio.
Quanto a Peter ha usato termini ed espresso giudizi che sarebbero inaccettabili anche per chi conosce bene le cose; per chi non le conosce è molto peggio: è un salire in cattedra anche quando non è il contesto nessuno te l’ha chiesto.
Pisciare fuori dal vaso è sempre una colpa. Uroburo
PS. Peter { 30.11.11 alle 0:27 } la richiesta di suicidio assistito e’ piuttosto il desiderio patetico di essere in controllo degli eventi. … tale mancanza di controllo e’ psicologicamente intollerabile, per cui preferiscono ‘condannarsi’ a morte da soli, di fatto e’ un’esecuzione volontaria… avvertono la necessita’ di fare un patetico ‘last stand’
Questo a casa mia si chiama giudizio sulle persone, più che sulle situazioni. Un giudizio da cialtroni perché superficiale come un discorso da ubbriachi al Bar Sport.
PS 2. Compare è un titolo in voga dalle sue parti non dalle mie. Unicuique suum.
x Uroburo
cio’ che fa o dice a casa sua sono caxi suoi, di cui non mi potrebbe fottere di meno, papale papale.
Cialtrone non si usa a casa mia, e se io la chiamo compare, che non intendo certo in amicizia, lei se lo tiene dove le fa piu’ male.
Le auguro una pessima giornata
Peter
a proposito, e sempre in generale, il patetico ‘last stand’ e’ tipico di un’altra categoria di persone. Si sentono travolte dagli eventi, la reazione e’ ‘non e’ la morte a falciarmi, sono io che mi tolgo la vita’.
Concordo con Sylvi sulla depressione. Osservo pero’ che i suicidi dei veri depressi non sono in genere dei suicidi ‘a freddo’, direi quasi mai. Il suicidio risulta spesso da una serie di atti inconsulti e talvolta persino istrionici, con tutto il rispetto per quelle situazioni. Atti che comprendono spesso l’ingestione di tanto tanto alcool, e poi altra roba
Peter
Se c’è un assurdo….
Se esiste un assurdo “ipocrita” è il richiamo all’affetto dei “propri cari” come insulto alla loro esistenza e atto di vigliaccheria.
Cito questo perchè diversamente occorebbe a chi sostiene queste amenità , rivedere (Lui) l’intero contesto dei martirologi e dei santi in genere…o forse che che i martiri e i santi non avevano parenti ..?
Ah già .. ma per i santi e i martiri …convinti..e pure i mistici ..vige probabilmente un’altra etica ..quella del sacricifio all’ideale superiore che giustifica ed assolve l’atto…
Già ma mi pare che sia scientificamente improbabile oggi e nel futuro, poter entrare nella testa dei martiri e dei santi per comprendere quello che veramente pensassero in quel momento per cui …opportunamente bisogna affidarsi alle “interpretazioni”….e ce sono pure di ufficiali !
Basta rovistare nella Borsetta delle Etiche .
cc
Tanto per cambiar discorso…
Ve lo ricordate quel tale Francis Fukuyama, che trombava sulla fine della Storia e sull’avvento della democrazia mondiale dopo la vittoria dell’occidente…finalmente un mondo libero che altro non poteva che realizzare in pieno gli ideali ecte, ecte,ect..
Bene , mi dicono che il profeta della fine della Storia,da qualche scantinato di qualche Università…teorizzi ora che…Beh si vedremo… e che per intanto secondo LUI la democrazia ogni tanto ha bisogno di qualche aiutino…!!
E’ proprio vero che i profeti sono l’unica cosa che non mancano mai nel pianeta delle scimmie !
cc
x CC
cambiamo pure discorso.
Insisto pero’ che il tuo amico crede nei tabu’, ma solo quando gli conviene, cioe’ quando e’ emotivamente coinvolto lui…e sottolineo il LUI.
‘Nessuno ha chiesto il suo parere’…gia’, la prossima volta aspettero’ una sua richiesta firmata su cartolina. Magari con una foto delle ‘sue parti’…
Peter
x VOX -#67-
Questa mattina ho ricevuto una letterina dal mio amico Californiano, un chirurgo in pensione e mi ha rammentata una frase di Mussolini quando chiese al popolo che lo ascoltava estasiato: “Volete burro o cannoni?” e proruppe il grido “Cannoni !!”
——-
Avessero magari urlato: Burro ! Non sarebbero successi i noti guai???
Non credo che avrebbe cambiato nulla, o forse per il peggio.
Il popolo non decide.
Anita
Forse tutti siete famigliari con il dottore Jack Kevorkian, Dr. Death.
Durante la sua vita aiuto’ 130 persone con il suicidio assistito,
fu condannato a 25 anni di reclusione per omicidio di secondo grado.
Ne sconto’ meno di 10 anni con libertà vigilata per 3 anni.
Da tempo malato ai reni e al cuore, venne a mancare nel mese giugno 2011.
Mi e’ venuto in mente Dr. Kevorkian perche’ parlando con primari dell’ospedale maggiore del mio Stato mi dissero che un alta percentuale di persone che decidono di non continuare con le cure e farla finita, a mezza via cambiano idea ed in molti casi e’ troppo tardi.
Anita
Trovo veramente curioso che dei medici si arroghino il diritto di esprimere un giudizio di valori su una persona sofferente, mi sembra un atteggiamento addirittura contrario all’etica sanitaria, che parla di CURARE chiunque soffra, chiunque esso sia, ovviamente senza dare giudizi di valori. Uroburo
caro Uroburo
Ecco, appunto… i medici si arrogano il diritto di CURARE, fin che ciò è possibile…cioè di rispettare il giuramento di Ippocrate.
Senza accanimenti…sotto quest’ultima parola si nascondono mille serpi di cui i medici con una visione ” globale” dell’essere umano sono perfettamente consci.
Altro che contrari all’etica sanitaria.!!!
A me pare che lei sia rimasto a una visione sezionata dell’essere umano.
Da molto i medici più bravi e coscienti lo considerano un unicum , complicato ma unicum. Chiunque esso sia!
Non faccia come CC che fa finta di capire roma per toma e mi accusa di avere le varie Etiche nella borsetta.
Appunto perchè non frequento Bar Sport non posso contestarvi su ciò che vi si blatera!
Quello che ho scritto sul 69 è frutto di sentire personale, discussioni in famiglia fra suore infermiere ,… parenti e amici medici specialisti e agnostici, quando non atei…
Sulla sacralità della vita umana ho trovato spesso più radicali i medici geriatri, non perchè, come insinua qualcuno, abbiano un loro tornaconto…semplicemente perchè hanno rispetto della loro professione e un alto rispetto dell’ultima fase della vita, che, forse ottimisticamente ma forse no, considerano una ricchezza nelle sue debolezze e fragilità.
Non è che forse si ricominca anche da qui per cambiare il nostro mondo ???
cordialità
Sylvi
Vorrei fare una riflessione sul post di Linosse (70), mi viene un dubbio leggendo quanto da te postato. Non mi stupirebbe che questi matti criminali, o esaltati, facciano il gioco di un sistema altrettanto criminale, ma subdolo e ancora piu’ folle di chi commette simili orrori. Mi fa rabbia questo prendersi gioco di tutti noi, che davanti a fatti tragici siamo sempre piu’ ammutoliti e indifesi.
Anche Vox, ieri, in uno dei suoi post (22) tra l’altro scrive,”dubito che la maggioranza della gente si rende conto della situazione “…….ma come vigilare? Proteste, manifestazioni non servono a scalfire minimamente questo sistema tanto marcio ma ancor piu’ quanto criminale.
Saluti M.
Stupendo Anita…
Presumo che tu ne sia convinta…ed allora quello che non comprendo è l’accanirsi contro le Dittature..
Tanto il popolo non decide e a questo punto l’intera Costituzione degli USA è una truffa ben orchestrata contro il popolo,per illuderlo che a decidere sia Lui!
Il Chirurgho Californiano ha ragione dunque ?
E’ una conclusione su cui bisogna riflettere !
cc
peter { 30.11.11 alle 12:22 } x post 68 ci risiamo col compare Uroburo che usa i suoi soliti doppi standards, e passa direttamente agli insulti. … in realta’ il cialtrone, o il galletto nel pollaio, e’ piu’ spesso lui che me. (Come quando invito’ caldamente un certo Popeye a rientrare, solo per potergli dare del fallito a piacimento,
peter { 30.11.11 alle 12:24 } x Sylvi Le chiedo sinceramente scusa per la mia intemperanza degli scorsi giorni
Peter { 30.11.11 alle 13:05 } x Uroburo cio’ che fa o dice a casa sua sono caxi suoi, di cui non mi potrebbe fottere di meno, papale papale. Cialtrone non si usa a casa mia, e se io la chiamo compare, che non intendo certo in amicizia, lei se lo tiene dove le fa piu’ male. Le auguro una pessima giornata
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Haw haw haw …. I soliti nervetti scoperti? Sù la smetta di abbaiare come un pechinese e si tranquilllizzi.
Per la precisione non ho mai dato del fallito a nessuno, neppure a coloro che davano l’idea di esserlo veramente, come il defunto signor Carlo.
Lei capisce quel che vuol capire e vede solo quel che le fa comodo.
Ed ora a cuccia. Uroburo
Cara Sylvi,
comprendo che per te il principio dialettico e il fatto che esistano contraddizioni logiche nel discorso, siano elementi “oscuri”,ma ti assicuro che l’intera scienza naturale è basata su questi principi.
La logica la scoprirono già gli antichi greci e a quanto mi risulta(pare) fu la molla attraverso la quale riuscirono ad intuire che Giove era forse il frutto delle loro fantasie.
Comprendo che però che un buon “pacchetto di etiche”possano sopperire ampiamente ai disturbi della vita “quotidiana” e ai problemi che essa pone !
una buona serata !
cc
x U.
i suoi sberleffi da macchietta meneghina non mi tangono.
E lei ha, come sempre, la memoria molto corta, o meglio una patetica memoria ‘a setaccio’.
Se c’e’ uno che da un po’ ha i nervi scoperti e’ proprio ‘egli’.
Aggiungo anche che se mai mi incontrasse di persona, si guarderebbe bene dal darmi del pechinese, un alano sarebbe piu’ adatto… Ognuno si assume i suoi rischi, tra maggiorenni e vaccinati.
Ed ora torni alle sue libagioni, il suo hobby preferito, l’unica cosa che conosce davvero bene. Io non conosco i bar sports, ma lei ne dimostra un’assidua frequentazione e conoscenza dei caratteri. Pares cum paribus…
Peter
Ecco cosa scrive e ci dice Lucio Magri.
Dopo il fallimento rovinoso del sarto inventore di un marchingegno che credette capace di fargli spiccare il volo, gli uomini tentarono mille e mille volte ancora, finché riuscirono, molti secoli dopo, in quell’impresa titanica. Allo stesso modo, i comunisti farebbero bene a scansare la damnatio memoriae così di moda di questi tempi. «Se la storia reale della modernità capitalistica non era stata lineare, né univocamente progressiva – scrive Magri – perché dovrebbe esserlo il processo del suo superamento?». Ecco allora che «chi al tentativo del comunismo ha creduto e in qualche modo vi ha partecipato ha il dovere di rendere conto, di chiedersi se quella sepoltura non sia troppo frettolosa». Lucio Magri ci manda a dire che quel tentativo che ha coinvolto per decenni le vite di migliaia, centinaia di migliaia, milioni di esseri umani in una straordinaria impresa collettiva, in un progetto di riscatto dell’umanità dalla soggezione e dallo sfruttamento, merita di essere considerato non soltanto con rispetto, ma come un percorso da riprendere e alla svelta. «Torno di nuovo e di più a chiedermi – concludeva Magri – se vi siano argomenti razionali e convincenti per opporsi all’abiura e alla rimozione. O quanto meno buone ragioni e condizioni adatte per riaprire oggi criticamente una discussione sul comunismo, anziché archiviarla. A me pare di sì». Pare anche a noi, caro Lucio. Grazie per il salutare, intelligente colpo di sferza che hai voluto darci. Fino all’ultimo.
X Pino
Piccola nota: Diliberto era Guardasigilli nel governo D’Alema, non Prodi.
Saluti
x Pietro
Grazie. Ho provveduto. Strano che non se ne sia accorto neppure lui.
Un saluto.
pino nicotri
Mio caro Peter,
lei ha presente quei cagnetti, come il pechinese ma non solo, che abbaiano come dei forsennati con quelle loro vocette petulanti – da far temere un infarto, povere bestie – per aver visto un’ombra? Ecco lei è così: ulula come un forsennato, si vedano tutte le sue feroci passate polemiche con quasi tutti qui dentro, per un nonnulla.
Se poi lei è un alano che abbaia come un pechinese mi dispiace tanto per lei: che sfigato!
Vale! Uroburo
Cara Silvy,
l’ingegnere comunista ha citato un pezzo di Magri che le ripropongo perchè è verissimo.
l’Ingegnere Comunista { 30.11.11 alle 16:52 } «Se la storia reale della modernità capitalistica non era stata lineare, né univocamente progressiva – scrive Magri – perché dovrebbe esserlo il processo del suo superamento?».
Ecco cara, mediti. Questo a prescindere dal fatto che Magri abbia ragione o torto.
Un saluto U.
x CC -#88-
Il popolo non decide le guerre, certo che il voto vale, ma dopo tutto non sappiamo cosa fara’ o decidera’ il “commander in chief” eletto.
Vedasi il nostro odierno Nobel Prize per la pace….
Personalmente sono piu’ dalla parte di Pat Buchanan, isolazionista, ma l’America NON sta diventando piu’ isolazionista….i sondaggi variano secondo gli affari interni.
In quanto ai governi dittatoriali, una frase diretta a VOX, ma non nel senso interpretato da te o anche da lui.
Ho conosciuto il chirurgo Californiano sul blog di Bocca, pur essendo di sinistra e’ stato beffato e ridicolizzato, scriveva troppo bene e leggermente tedioso, ma il suo peccato maggiore era di essere cittadino Americano.
Quel forum era “incivile” per usare la definizione della redazione di Kataweb.
Si mise in contatto con me, e siamo diventati amici virtuali.
Anita
x Pino e Pietro
Insomma diciamola tutta: era Guardasigilli con il Governo D’Alema;
andò alle Mauritius in vacanza con la scorta che lo accompagnava in spiaggia.
Non so se gli reggevano l’asciugamano mentre si cambiava lo slip…!!
Da un berluschino ci si aspetta di tutto…ma da un Pdrc …anche!!!
Saluti
Sylvi
x U.
invece le polemiche le fa spesso lei, come oggi, ed in modo sguaiato, poi cerca di darne la colpa agli altri.
Io ho semplicemente dimostrato che lei e’ sleale e subdolo nel discorso, tutto qui. E l’ho fatto in perfetto italiano. Se lei crede che abbaii, deve avere allucinazioni auditive, o e’ il suo humour meneghino da quattro soldi. Ma non riuscira’ a sviare il discorso sull’eutanasia facendomi perdere le staffe…
O forse ha il delirium tremens? lo considero una concreta possibilita’. Si ricordi, ‘il vero intenditore beve con moderazione’
Peter
ps
Sylvi e’ pur sempre una signora, ed oggi lo ha dimostrato. Se le ho porto le scuse e’ solo per quello. Ma lei ‘manipola’ anche quelle. Alla larga!
bene, ora cerchiamo di riordinare le idee dopo le strumentali e volgari interruzioni di un certo blogger che ama i bar sport, o come si chiamano…
Il sig. Magri, pace all’anima sua, avra’ detto cose molto interessanti sulla societa’, la politica ed il costume, ma non posso non criticare amaramente il modo in cui ha scelto di andarsene.
Fino a un minuto fa, ignoravo che la sua decisione fosse motivata dallo sconforto (un giornale on line usa la parola depressione) per la perdita della moglie. Preciso che cio’ che dicevo prima sulla psicologia dei suicidi NON si riferiva a lui, e tanto meno alla luce di cio’ che ho letto solo pochi minuti fa.
Sono consapevole che pochi anziani (donne, ma molto piu’ spesso uomini) sopravvivono alla morte del coniuge per piu’ di un anno, o cosi’ mi dicono. Di solito muoiono per ’cause naturali’, che qui riassumono in ‘heartbroken syndrome’, la sindrome del cuore infranto, espressione secondo me inadeguata perche’ piu’ adatta ad adolescenti.
Per quello che vale, queste persone hanno tutta la mia simpatia e comprensione per la loro perdita e conseguente disperazione.
Quello che non gli perdono-sempre per quello che vale-e’ l’aver dato un’enorme pubblicita’ a quella lercia clinica svizzera che specula sulla disperazione e disgrazie altrui.
Quei miserabili hanno gia’ tolto la vita ad oltre 100 cittadini britannici, l’ultima volta che ho controllato. E sono convinto che la maggioranza di essi (se non tutti…) NON erano affatto malati terminali.
Se c’e’ un comitato per la chiusura di quella clinica da queste parti, vi aderiro’ al piu’ presto.
La difficolta’ nasce dal fatto che la astuta Svizzera non e’ un paese EU, o meglio ci sta’ con un piede dentro ed uno fuori, un accordo abominevole che conviene a molti paesi europei, per i motivi che tutti ben sappiamo o possiamo facilmente immaginare
Peter