Sbaglia chi gioisce per l’intervento (ambiguo) della Chiesa contro Berlusconi
Non credo ci sia molto da gioire perché il cardinale Angelo Bagnasco, capo dei vescovi italiani, ha finalmente detto quello che ha detto a proposito del bisogno di “aria pulita”. Premesso che di aria pulita c’è bisogno anche nella Chiesa, e in particolare a Genova visto lo scandalo del prete pedofilo don Riccardo Seppia e visto l’ostracismo anche da parte dello stesso Bagnasco verso il “prete da marciapiede” don Andrea Gallo, ci sono alcune considerazioni da fare.
La prima considerazione è che il ritardo della Chiesa nel prendere posizione contro il degrado non solo morale che promana dal sistema Berlusconi e annesso stile di vita non è certo un ritardo casuale. E’ da oltre un anno che la Chiesa avrebbe dovuto parlare. Non agli italiani tutti, ma ai suoi credenti. Avrebbe dovuto farlo non appena venuto a galla lo scandalo dei rapporti con la minorenne Noemi di Napoli e avrebbe dovuto rifarlo non appena tracimato il liquame stappato da Patrizia D’Addario&C. Invece la Chiesa era anzi perfino propensa al perdono e alla benedizione pubblica con il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, accorso all’Aquila alla tradizionale Festa della Perdonanza per, appunto, perdonare e assolvere Berlusconi. Solo la puttanata di Vittorio Feltri su Il Giornale contro Dino Boffo fece saltare la progettata trasformazione della Perdonanza in Puttananza.
Un’altra considerazione da fare è che se un Berlusconi passa, la Chiesa resta. E resta con i suoi vizi, la sua propensione al compromesso pro domo sua e sulla pelle dei credenti. Gli esempi clamorosi non mancano.
Un Berlusconi passa, ma la Chiesa resta. E se al posto di un Berlusconi si può scegliere un capo del governo, un governo e un parlamento più decenti, per quanto riguarda la Chiesa noi cittadini italiani non possiamo farci niente. Tant’è che le grandi aperture del Concilio di Papa Roncalli, che avrebbero dovuto essere epocali, sono state completamente smantellate da Papa Wojtyla prima e da Papa Ratzinger adesso.
Tant’è che nel giugno 2001 proprio Ratzinger e Bertone, all’epoca rispettivamente capo e suo vice della Congregazione per la Dottrina della fede, hanno firmato l’ordine ai vescovi di tutto il mondo di nascondere alle autorità civili qualunque caso di prete pedofilo e qualunque caso di adescamento sessuale anche verso maggiorenni avvenuto nel corso della confessione. Si tratta dell’ordine scritto che ha facilitato il dilagare della pedofilia tra i sacerdoti e che ha provocato l’incriminazione di Ratzinger da parte di un tribunale del Texas per ostruzione alla Giustizia, incriminazione le cui conseguenze ha potuto evitare grazie all’elezione a papa e al conseguente ordine di George W. Bush al magistrato di archiviare l’accusa. E’ per quell’ordine che in Irlanda è scoppiato lo scandalo del primate John Magee, che ha dovuto dimettersi da capo della Chiesa irlandese quando una apposita inchiesta governativa ha appurato quello che ha appurato a carico di centinaia di sacerdoti.
Dato che ci siamo, non si capisce il coro di critiche e di accuse contro chi ha denunciato Ratzinger al Tribunale dell’Aja per crimini contro l’umanità, visto che nascondere e quindi proteggere la pedofilia è certo un crimine molto grave. Ancor meno si capisce lo sdegno di chi indica Ratzinger come strenuamente impegnato contro la pedofilia che sta minando l’immagine della Chiesa. Il problema è infatti molto semplice: l’ordine firmato nel 2001 è stato ritirato sì o no? Quando? Sostituito da cosa? Da un ordine scritto che smentisce quello precedente e, al contrario di quello, impone ai vescovi la collaborazione con le autorità civili dei rispettivi Paesi? Così si vuole far credere, stando a certe dichiarazioni un po’ troppo generiche e prive di valore se non si indicano gli estremi dei documenti che ne comprovino la veridicità. Se tale dietro front è stato davvero ordinato, quando e da chi è stato firmato? E’ stato diramato ai vescovi di tutto il mondo e se sì quando? Ha davvero imposto l’inversione a U rispetto l’ordine del 2001? E perché non ne viene diffuso il testo? Perché, a differenza di quello del 2001, non si riesce a trovarlo neppure nel sito ufficiale Internet del vaticano?
C’è poi da ricordare che il Vaticano NON è l’Italia, è solo uno Stato estero e come tale è tenuto, Costituzione italiana alla mano, a NON interferire con la vita politica italiana. “Libera Chiesa in libero Stato”. Invece interferisce eccome! Non parlo dei 3 miliardi di euro di regalie e facilitazioni e privilegi, compresa la nomina delle decine di migliaia di insegnanti di religione, che lo Stato italiano regala alla Chiesa per decisione di politici interessati a comprare così il voto dei cattolici più obbedienti. Parlo invece del fatto che i vescovi NON sono nominati dalle singole comunità di credenti, ma dallo Stato del Vaticano esattamente come qualunque Stato fa con gli ambasciatori e, compreso lo Stato italiano, con i prefetti. I vescovi sono in effetti dei prefetti, sia pure ufficialmente solo “prefetti della fede”, e come tali si comportano: nel senso che obbediscono al Vaticano, e non certo alle istanze delle comunità delle quali sono stati nominati vescovi.
La comunità cattolica milanese è spesso, e da secoli, all’avanguardia quanto meno in fatto di impegno sociale, ma non solo, tant’è che esiste il “rito ambrosiano”, diverso da quello romano. E il cardinale Dionigi Tettamanzi, così come il suo predecessore Carlo Maria Martini, delle comunità milanese ne interpretava le pulsioni migliori. Ma ecco che Tettamanzi, con la scusa dell’età, è stato sostituito da Angelo Scola, un cardinale di tutt’altra pasta: più sensibile e gradito a Comunione e Liberazione e ai suoi interessi materiali e politici che attento ai bisogno delle comunità assetate di coesione, giustizia, eguaglianza e, quindi, comunione come la intendeva chi l’ha fondata. Un cardinale di pasta più adeguata alla restaurazione e al regresso pilotato da Ratzinger che all’evoluzione impostata da Roncalli.
Il ritardo con il quale la Chiesa è intervenuta contro la cloaca massima berlusconiana non è certo causale. Bagnasco – ma, si noti, NON Bertone – è intervenuto ora solo perché la Chiesa s’è decisa a fare uscire di scena Berlusconi per sostituirlo con Pierferdinando Casini. Non a caso anche lo stesso Bagnasco, oltre ad altri membri della gerarchia cattolica compreso perfino Bertone, parla di accelerazione nella creazione di un nuovo partito politico dei cattolici, una sorta di erede della defunta Democrazia Cristiana. Beh, ma tutto ciò questo significa NON rispettare la Costituzione italiana e calpestare la laicità della nostra repubblica. Cosa diremmo se la Francia o Israele o la Germania o la Cina o il Kenia si dessero pubblicamente da fare per fondare in Italia un proprio partito?
Nei giorni scorsi esponenti della Chiesa hanno giustificato il silenzio verso Berlusconi con il principio della “non ingerenza”. Lo stesso principio lo si accampa ora per giustificare il fatto che Bagnasco NON ha nominato Berlusconi, tant’è che molti lacchè di costui hanno buon gioco a sostenere che gli starli di Bagnasco sono erga omnes e non contro il Chiavaliere che s’è rivelato il Grande Puttaniere. Per sostenere che la Chiesa nei confronti della Repubblica italiana si attiene alla “non ingerenza” ci vuole una grande faccia di bronzo. Degna di Berlusconi! E ha poco da raccontar balle monsignor Sgreccia, che si sta sbracciando a dire che “la Chiesa non manda a casa i governi” e che “”Non abbiamo partiti da promuovere”.
Si dirà: meglio tardi che mai. Certo, siamo tutti contenti se la Chiesa e qualunque altra istituzione di peso contribuisce a far pulizia, preferibilmente evitando di nascondere la sporcizia, ormai davvero troppa, sotto il tappeto o a concordarne trasferimenti a pagamento. Ma se pensiamo sia un bene che la Chiesa riesca a fare quello che non riusciamo a fare noi cittadini italiani con l’azione politica, con i partiti e il parlamento, allora ci illudiamo. Ci illudiamo malamente. E passiamo dalla soggezione al Sultano o al Principotto a un’accresciuta soggezione al Pontefice. Soggezione, quest’ultima, che è poi molto più difficile scalfire. Liberarsene sarà impossibile.
NELLA BOCCA DEI DRAGHI
liberazione.it
Il Corriere della Sera pubblica la lettera agostana della Bce: un decalogo perentoriamente prescrittivo che detta al governo italiano le misure di una manovra iperliberista. Enrico Letta (Pd) plaude al diktat dei banchieri e candida un governo tecnico a farsi esecutore testamentario del massacro sociale.
Intanto l’Ue vara un piano di governance che fa del rientro dal debito a tappe forzate la stella polare della sua politica economica. Polverizzata la sovranità degli Stati e dei loro parlamenti. Il delirio monetarista e la finanza speculativa stanno affossando le democrazie europee
l’intervento (ambiguo) della Chiesa contro Berlusconi
Il bue che da del cornuto all’asino.
Il Vaticano, in previsione della prossima disfatta politica di Berlusconi, cerca di distanziarsi e rastrellare facili consensi in un elettorato stanco e disilluso, per farli confluire verso un nuovo ‘delfino’.
Casini? E’ un partitino che potrebbe contare sui trasmigrati dal Pdl, ma non e’ detto. E’ piu’ probabile che alle prossime elezioni vinca il PD, secondo me, anche se non risolvera’ i problemi, perche’ e’ succube dell’EU e non propone nulla di nuovo in un momento che richiede, invece, una sterzata decisa, di rottura completa con i diktat neoliberisti.
Qualunque partito vinca, in Italia, lo sfacelo e’ garantito, perche’ ormai abbiamo perduto la nostra sovranita’, perche’ abbiamo in politica una banda di ominicchi senza passione, senza coraggio, senza carisma. Resta solo da sperare che, sull’onda dei (per ora) disordinati movimenti popolari emergano le idee, le strategie, le forze e le persone (non una persona) necessarie a smuoverci dal pantano. E questo sara’ possibile solo in concerto con analoghi movimenti negli altri paesi.
x Peter
Ti ho scritto alle 6:00 Circa sull’articolo precedente.
Comunque questa e’ la versione di Vladimir Putin.
L’inno Russo in Italiano:
Russia è il nostro paese sacro,
Russia è la nostra terra amata.
La potente volontà, la grande fama
Sono il tuo patrimonio per tutti i tempi.
Sii gloriosa, nostra Patria libera,
Unione eterna di popoli fratelli,
Saggezza ereditata dai nostri antenati!
Sii gloriosa, paese, siamo orgogliosi per te!
Dai mari del sud al circolo polare
Si estendono i nostri boschi e i campi.
Tu sei l’unica al mondo, sei inimitabile,
Terra natìa protetta da Dio.
Sii gloriosa, nostra Patria libera,
Unione eterna di popoli fratelli,
Saggezza ereditata dai nostri antenati!
Sii gloriosa, paese, siamo orgogliosi per te!
Ampi spazi per i sogni e per la vita
Si aprono davanti a noi per gli anni a venire
La nostra fedeltà alla Patria ci dà forza.
Così è stato, così è e così sarà sempre!
Sii gloriosa, nostra Patria libera,
Unione eterna di popoli fratelli,
Saggezza ereditata dai nostri antenati!
Sii gloriosa, paese, siamo orgogliosi per te!
Buon risveglio,
Anita
Controllo l’orario, qui sono le 21:49…..e’ ancora venerdi’.
A.
x Anita
grazie cara. Come dicevo, e’ un testo insipido, bolso, ed anche molto ripetitivo…ci manca solo che accenni alla produzione annuale di gas della Santa Russia…pero’ almeno non e’ militaresco.
Ma questo e’ appunto l’inno della Santa Russia, quello sovietico, stessa musica, ha un testo ancora peggiore
ciao, Peter
x Peter.
Se vuoi farti una sonora risata cerca il testo dell’inno Usa
“The Star Spangled Banner”…
Esilirante.
C.G.
x Anita e Peter,
credo che nessun testo degli Inni Nazionali sia una lirica che commuove.
A me paiono tutti o bolsi o virulenti come il testo della Marsigliese che gronda sangue e ferocia da ogni riga.
Ma un Inno nazionale dovrebbe commuoverci…e non solo il nostro, anche gli altri.
Io mi sono sommamente commossa ad ascoltare l’Inno Russo cantato dal Coro della Marina Militare Russa a Sebastopoli.
Le voci possenti e vigorose, ma contemporaneamente si espandevano con dolcezza e patos…da rabbrividire!…
Ci siamo tutti alzati in piedi non solo per rispetto, ma per il bisogno impellente di ergersi davanti a tanta potenza ed eleganza.
Non si possono fare paragoni con altri cori….impossibile.
Loro sono loro e cantano in modo meraviglioso la loro terra e la loro storia. Anche se non soltanto quello.
So solo che potrebbero cantare persino la lista della spesa, lasciando chi li ascolta con un groppo alla gola!
Sylvi
x CG
infatti anche quello USA fa pena, tutto a suon di bombe e razzi…potrebbero usare quello come inno dei Marines…
Peter
x Sylvi
i cori russi sono sempre commoventi, e’ la forza delle culture collettiviste, suppongo.
A me piace molto Katyusha, lirica e musica, anche se era una canzone per gente semplice di campagna.
Per la musica, metterei l’inno russo tra i primi 5 del mondo. Il testo e’ molto scadente e ripetitivo, tutto qui. Pero’ non e’ militaresco, il che e’ gia’ un grande pregio.
Un testo molto scadente e’ Deutchland uber alles, che pero’ riflette la vera anima tedesca. La musica e’ graziosa, venne composta nel XIX secolo. La Marseillese fa…’cosare’, almeno il testo. La musica e’ passabile
Peter
dimenticavo, l’inno italiano e’ considerato tra i piu’ ‘empowering’, anche da chi non capisce una parola del testo.
Io lo apprezzo per i suoi ricchissimi riferimenti ad una storia ‘unitaria’ piu’ che bimillenaria, in realta': Roma, Scipio, Legnano, i Vespri, Ferruccio, Balilla…
Peccato per il suo datato accanimento contro l’Austria, un paesello alpino allegro e simpatico, e dagli abitanti molto ‘sexy’
Peter
US National Anthem by the Academy Choirs
http://www.youtube.com/watch?v=9ETrr-XHBjE
Le liriche sono un po’ antiquate….
Continui a farsi le sue sonore risate…egregio C.G.
Anita
Ballad of the Green Berets
http://www.youtube.com/watch?v=PX4Flhw0HSA&feature=related
Forse questo non lo sapete….
Anita
Cara Signora,
Me ne ho fatte tante (di risate) se solo sapesse …
Personalmente, abolirei gli inni nazionali.
Tutti!
C.G.
x C.G.
Glad to contribute to your good health, laughing is the best medicine.
Anita
cara Anita,
il tuo bellissimo 11 credo mi dia ragione di come un Inno nazionale rispecchi l’anima di un popolo. E commuove!
C.G. vorrebbe abolirli tutti…meno male che gli sarà difficile farlo!!!
Io ho capito che l’Inno US esprime l’anima di quel popolo aperto, arioso, schietto; infatti si apre sempre negli ampi spazi, nello sport… e non si rinchiude nemmeno davanti alle prove più aspre.
L’Inno russo, ma soprattutto le voci che lo rappresentano, rispecchiano l’anima russa , il timore e lo smarrimento dei suoi enormi spazi; chiusa nel suo grande freddo, ma anche forte nei suoi legami fra uomo e natura.
Una natura più raccolta, sia nei suoi enormi fiumi dove la foresta di betulle si abbandona nell’acqua, e anche nei suoi lunghi silenzi invernali.
credo che l’America si sia aperta alle sue diversità, anche razziali con un carattere pionieristico;
la Russia è rimasta, nonostante l’Internazionale, chiusa nella sua anima segreta e solitaria.
Sono stata a vedere “il giardino dei ciliegi” di Cechov, a Jalta, la sua casa tutta raccolta, chiusa nella sua anima tragica.
Sicuramente Ernest Hemingway a Cuba, ma anche in America fu espressione della sua anima americana, vulcanica e intemerata.
Vorrei avere ancora un paio di vite per poter capire i molti popoli e i molti Inni che li rappresentano!
Ciao
Sylvi
Usa, un “ciccione” può diventare presidente? Il caso del governatore repubblicano Christie
http://www.ilgiornale.it/esteri/usa_puo_diventare_presidente_obeso_il_dibattito_impazza_giornali_americani/chris_christie-obama-candidati_repubblicani_usa-gop-obesi_stati_uniti/01-10-2011/articolo-id=549333-page=0-comments=1
Sto leggendo un articolo piu’ “cretino” dell’altro….
Nessuno spinge Chris Christie a candidarsi, tutto il brouhaha e’ iniziato da una spettatrice durante un suo discorso, la quale lo ha supplicato ad alta voce di candidarsi perche’ “America needs you”, poi i comici hanno fatto seguito.
Chris Chistie ha detto piu’ volte che non si candidera’…..
In ogni caso non e’ il peso che conta…e’ il cervello.
Forse la mamma “Italiana” lo rimpinza di lasagna e manicotti, pizze e spaghetti, come nel sitcom “Everybody loves Raymond” o come la mafia soap opera, “The Sopranos” dove tutti gli attori sono…ciccioni e non pensano altro che mangiare tra una strage e l’altra.
Anita
“credo che l’America si sia aperta alle sue diversità, anche razziali con un carattere pionieristico” (….).
Sylvi docet.
Infatti ad essere pionieri sull’Apartheid (ancora non debellato completamente) furono maestri.
Come si promulgava e come si gestiva, lo hanno insegnato a parecchi.
White only.
C.G.
Cara Sylvi,
confermo.
Se dipendesse da me li abolirei tutti, ma non dipende da me.
Li ritengo il primo vagito, il primo ruttino per mettere gli uomini contro con tutto quello che ne consegue.
C.G.
…salverei l’Internazionale che recita:
“In piedi, dannati della terra,
In piedi, forzati della fame!
La ragione tuona nel suo cratere,
È l’eruzione finale.
Del passato facciam tabula rasa,
Folle, schiavi, in piedi! In piedi!
Il mondo sta cambiando base,
Non siamo niente, saremo tutto!
È la lotta finale, uniamoci, e domani
L’Internazionale Sarà il genere umano.
Non ci son supremi salvatori,
Né Dio, né Cesare, né tribuno,
Produttori, salviamoci noi stessi,
Decretiamo la salute comune.
Affinché il ladro renda il maltolto
E respiri l’aria della galera.
Lo stato opprime e la legge imbroglia,
Le tasse dissanguano lo sventurato;
Nessun dovere è imposto al ricco,
Il diritto per i poveri è una parola vuota.
Basta languir nella tutela!
L’uguaglianza chiede altre leggi,
Niente diritti senza doveri, dice,
Uguali, nessun dovere senza diritti!
C.G.
x C.G.
Bravo, bravissimo….
Ma chi l’ha scritta si rifugio’ in America per scampare la pena di morte.
L’ “Internazionale” e’ stata scritta a Parigi, da Eugene Pottier.
Anita
Caro Pino,
la Chiesa non è MAI stata madre o padre degli ultimi, forse tanti preti, come Don Puglisi. Anzi, non forse.
Per questo molti Don Puglisi sono finiti sotto una gragnucola di pallottole a tingere di rosso l’asfalto.
C.G.
x Sylvi
Cara Sylvi,
anche se solo per pochi minuti gli inni uniscono una nazione, io li trovo commoventi, e nello stesso tempo “empowering” per usare la parola di Peter, della quale non c’e’ traduzione adatta.
Se una persona ha sofferto sotto un regime li trova devastanti e si impauriscono…l’ho trovato con amici russi e polacchi migrati negli US.
Buonanotte,
Anita
“empowering” per usare la parola di Peter, della quale non c’e’ traduzione adatta.
“… vita fottuta” come si potrebbe tradurre ad altra lingua… se non si conosce la vita del soggetto… fottuta che’… come’ e cos’e’ Questa crisi… stava in una canzone… ma cos’e’ questa crisi…??¿?
… tutto il mondo parla di crisi… ma e’ mmondiale¿¿ Non puo’ essere mondiale… alcuni paesi vanno meglio di altri… e gli altri sono ” i capitalisti” o x meglio dire quelli che stanno fallendo e x colpa dei altri “capitalisti”… ma in che mondo saremo…?¿?¿¿¿¿? Mi ricordo il film Ameli’e… semplicemente splendido… il capitalismo x salvare capre e cavoli… perira’ del suo stesso veleno… la sfacciataggine ( tipica dei mafiosi… o delinquenti abituali) … continuare a cchiedere e apprendere apprestato… ora ai paesi comunisti… ooodddiobbonino… Oppure come a Monopoli… dai rifacciamone un’altra, nuova… eee e’ andata via Francesca… Luigi… dddai rifacciamo eppartiamo tutti da zero di nuovo… continuava arripetere Eliana… aqquesto punto stiamo now… … giocando a Monopoli… rifare una partita… sssempre x me non aveva limiti allo scassamento di maroni… mme cojjoni…
Il mondo capitalista ( usuraio e forsennato) nella corsa all’attracco al treno dei poveri Diavoli che sono la maggioranza…
mme sso rotto er caciocavallo… vado asstirarmi un altro roncito… doble rum… ricordate la spalla di Mike… era un cartoon… non so il titolo completo… AAA Capitan Mike… rappell…
ci leggiamo appeauprpre…
Faustiño, primo hermannno de Faust
Mango color
Oggi non ho tempo di leggervi, e’ il giorno del battesimo del mio pronipote….seguito da un ricevimento in un ristorante messicano….gusti dei giovani….
Vi presento un talento inusuale:
Glass harp-Toccata and fugue in D minor-Bach-BWV 565 – YouTube
http://www.youtube.com:80/watch_popup?v=XKRj-T4l-e8&vq=large
Full screen…
Anita
OCCUPAY WALL STREET
New York, 700 arresti
tra i dimostranti anti-Wall Street
A New York circa 2.000 dimostranti – disoccupati, reduci di guerra, studenti, insegnanti – hanno installato il loro quartier generale a Zuccotti Park, tra la Broadway e Liberty Street, non lontano dai grattacieli di Wall Street. E hanno intenzione di rimanerci per mesi.
Il movimento contesta le politiche seguite per fronteggiare la crisi economica. Il collante è la protesta contro le logiche di Wall Street, ma anche la delusione nei confronti del presidente Barack Obama che a loro avviso, come ogni presidente, è “schiavo” di quelle logiche. L’ispirazione viene dagli “indignados” spagnoli 1, dalle manifestazioni greche 2, dalle rivolte in Egitto e in Tunisia…
http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/02/news/usa_anti_wall_street-22547295/?ref=HREC1-5
Fosse arrivato il momento di una spedizione umanitaria di importazione di democrazia in Usa, adesso?
Caro Pino,
la Chiesa checchè se pensi ,ha dei seri problemi a mantenere in “piedi” la sovrastruttura ideologica -teologica del pensiero del cristianesimo…ovvero non riesce più a fare un pastrocchio con la realtà economica politica gerarchica che ne è ormai l’essenza .
Ha paura che i tempi “scoprano ormai il “vecchio trucco”.
Spoliata dell’apparato teologico ,resta solo più lo scheletro , uguale a quello degli altri.
Ossia bianche , che rischiano di diventare polvere..con il passare degli anni !!
Di questo hanno paura !
cc
x Vox
è un piacere (immenso) vedere i ragazzi US okkupare il tempio dei pescecani della finanza .
In altre grandi città è la stessa cosa.
Forza ragazzi, riprendetevi il futuro che vi hanno scippato!
C.G.
GLI INDIGNATI USA
di Michael Moore
[…]Stanno facendo un gran lavoro laggiù [New York]. E stanno ricevendo sempre più sostegno. L´altra notte il sindacato dei ferrotranvieri – gli autisti di bus, gli autisti della metropolitana – ha votato con entusiasmo per sostenere la protesta. Tre giorni fa 700 piloti di linea – soprattutto United e Continental – hanno marciato su Wall Street.
Non so se avete avuto modo di vedere queste cose nei tg. So bene com´è andata la copertura fin qui: vi hanno mostrato pochi hippy che picchiavano duro sui tamburi – le cose tipiche che cerca la stampa. Per carità: che Dio benedica gli hippy che picchiano sui tamburi! Ma c´è una ragione per cui “loro” vogliono farci vedere solo questo.
E allora ve lo dico io che cosa ho visto in quella piazza. Ho visto i giovani. Ho visto gli anziani. Ho visto la gente di tutti i tipi e di tutti i colori e di ogni religione. Ho visto anche la gente che vota per Ron Paul (il candidato presidenziale ultraconservatore che vuole abolire la Banca centrale). Voglio dire: è un gruppo di gente davvero assortita. Ci stanno le infermiere in quella piazza. Ci stanno gli insegnanti in quella piazza. Gente di ogni tipo.
Martedì ci sarà una nuova manifestazione: anche gli autisti di autobus e della metropolitana marceranno su Wall Street. E ho già sentito dire che l´Uaw (il sindacato degli operai dell´automobile) sta pensando a qualcosa del genere. Pensate: il loro incubo peggiore diventa realtà. Gli hippy e gli operai dell´auto che marciano insieme! Ma vedete: la gente ha capito. E tutta questa storia sulle divisioni interne e questo e quell´altro: alla gente non gliene importa più niente. Perché stavolta si tratta dei propri figli: che rischiano di non poter più andare al college. Stavolta si rischia di restare senza un tetto. Ecco quello che è davvero in gioco.
Ma quello che mi sembra più strano e bizzarro, dei ricchi, è come abbiano deciso di strafare fino a tanto. Voglio dire: gli stava andando tutto così bene. No: per loro non era abbastanza.
Per i nuovi ricchi non era abbastanza. I nuovi ricchi che hanno fatto quattrini non grazie a buona idea. Non a un´invenzione. Non con il loro sudore. Non con il loro lavoro. I nuovi ricchi che si sono arricchiti con i soldi degli altri: con cui hanno giocato come se fossero al casinò. Soldi su soldi. E adesso ci ritroviamo con una generazione di ragazzi per cui gli eroi da seguire sono quelli dei canali tv di business: quelli che si sono arricchiti facendo soldi su quelli che fanno soldi su quelli che fanno i soldi…
le 400 persone più ricche di questo paese oggi hanno più ricchezza che 150 milioni di americani messi tutti insieme. Dicevano: oh, sarà uno di quei numeri che Michael Moore butta giù. Beh, è una statistica vera: verificata da Forbes e da PolitiFact. Le 400 persone più ricche di questo paese hanno più ricchezza che 150 milioni di persone messe insieme! Ma questa non si può chiamare democrazia. La democrazia implica una qualche sorta di eguaglianza: una qualche sorta di egalitarismo. Io non dico che ogni pezzo della torta dev´essere della stessa misura: però non siamo andati ormai oltre?
Ma ora c´è questa buona notizia. Perché fino a quando avremo qualcuno che pone delle sfide alla nostra democrazia – fino a che la Costituzione resterà intatta – vorrà dire che ciascuno di noi avrà lo stesso diritto di voto dei signori di Wall Street: una persona vota per una persona. E loro potranno pure comprare tutti i candidati che vogliono: ma la loro mano non guiderà la nostra mano quando saremo in cabina. Questo è il messaggio da gridare forte: da fare arrivare a quei milioni di persone che si sono arresi – o che sono stati convinti e fuorviati per ignoranza. Ecco: se riusciremo a far arrivare il nostro messaggio, beh, per quei 400 sarà il peggiore degli incubi. Perché l´unica cosa che sanno fare bene sono i conti. E sanno che noi siamo un fottìo più di loro. Dipende solo da noi. Basta svegliarsi al mattino e dire ok, adesso basta, fine. Ho deciso di impegnarmi. E ho deciso di coinvolgere 10 persone tra i miei vicini. Questa adesso è la nostra missione: impegnarci. Per questo vi dico: sostenete la protesta di Liberty Plaza.
Micahel Moore
http://www.repubblica.it
Cara Silvy,
per puro caso mi sono imbattuto in alcuni dati che riguardavano l’Austria-Ungheria secondo il censimento del 1910.
Mi vorrebbe spiegare perchè mai l’Imperial Regio Governo dovrebbe aver fatto due censimenti in quattro anni: U
@ CG
Anche noi dovremmo ormai mettere le tende davanti al parlamento. Non solo quello italiano, ma soprattutto quello europeo, da dove partono le ‘direttive’ dettate dai banksters.
Oggi ho letto “L’Europa contro le mafie” e mi e’ venuto da ridere.
Chissà se in quelle includevano anche sè stessi?
INDIGNATI ANCHE IN PORTOGALLO
In migliaia escono a protestare contro i piani di austerità
http://www.activistpost.com/2011/10/thousands-rally-against-portugals.html
Thousands rally against Portugal’s austerity plans
Agence France-Presse
LISBON — Tens of thousands of people rallied in Portugal Saturday against the government’s austerity measures, protest organisers said, amid projections that the economic situation was far worse than expected…
OCCUPY WALL STREET SI DIFFONDE IN ALTRE CITTA’ USA
The Revolution Begins:
Occupy Wall Street protests spread across U.S
w.telegraph.co.uk/finance/financialcrisis/8802223/Occupy-Wall-Street-protests-spread-across-U.S.html
Inspired by the events in New York City, protesters begin assembling in several cities across the U.S.
se mi imbattessi ‘per puro caso’ nei dati di un censimento del 1910 penserei di essere Neo Henderson in ‘Matrix’…
Stia attento Uroburo, se vede un gatto nero nella stessa sequenza per due volte vuol dire che stanno cambiando il programma…
Peter
Scrive Alessandro Gilioli su Face -parlando del convegno dove è andata la Sylvi,probabilmente per far assaggiare la Grappa Julia o altra marca…nobile insieme ai salatini d’obbligo!!
Il partito della pochette..
…
O forse a puzzare così di stantio è il fatto che all’alba del 2011 i grandi capitalisti pretendano ancora di vendere in giro l’antico trucchetto pseudocalvinista per cui «se noi siamo ricchi è perché siamo bravi e baciati da Dio, quindi potremo fare con l’Italia quello che abbiamo fatto con le nostre aziende», roba che grazie al cielo non ci crede più nemmeno il mio ortolano.
cc
ps La buona Sylvi potrà poi darci i particolari da dietro le Quinte, tra un giro di Acquavite e l’altra..!!
Per fortuna che si parla di grandi capitalisti…!!
Ho visto una foto bellissiam su Face..
tre cartelli stradali , uno indica per Paperopoli a Sinistra..gli altri due indicano per Topolinia e Padania a destra….Qui QuoQua danno indicazioni !!
cc
VIDEO – http://gawker.com/5845775/police-corral-arrest-occupy-wall-street-protesters-on-brooklyn-bridge
1) – 700 ARRESTI
La Stampa
Circa 700 manifestanti del movimento “Occupy Wall Street” (gli “indignados” americani) sono stati arrestati ieri sera a New York per aver bloccato per alcune ore il ponte di Brooklyn. I disordini sono cominciati quando i manifestanti hanno iniziato a marciare lungo la carreggiata del ponte, abbandonando i marciapiedi laterali, bloccando così il traffico automobilistico. La polizia ha riferito di aver ammonito ripetutamente i manifestanti a rimanere sui marciapiedi, ma invano, ed è stata pertanto costretta ad intervenire.
Molti manifestanti hanno invece affermato che di fatto la polizia ha teso loro una trappola, dopo averli scortati verso il ponte solo per poterli circondare e intrappolare con una rete di plastica arancione e procedere agli arresti.
«I poliziotti sono rimasti a guardarci senza fare nulla, quasi guidandoci sulla carreggiata del ponte», ha affermato Jesse Myerson, un portavoce del movimento Occupy Wall Street. In serata, poco dopo le 20 ora locale, il ponte è stato riaperto al traffico, sia automobilistico che pedonale, dopo essere stato chiuso per diverse ore.
La marcia verso Brooklyn era stata annunciata dal movimento Occupy Wall Street, giunto ormai alla sua seconda settimana di protesta ininterrotta con un presidio nello Zuccotti Park, nel distretto finanziario di Manhattan.
Al grido di «non ce ne staremo in silenzio e non ci faremo intimidire», il sito dei manifestanti, http://www.occupywallst.org, aveva chiamato i manifestanti oggi a riunirsi per questa nuova iniziativa, a cui hanno aderito studenti, insegnanti, organizzazioni sindacali, veterani, disoccupati, famiglie, gente comune che si dice stanca dello strapotere della finanza.
La settimana scorsa, il primo tentativo di marcia di protesta verso la Quinta strada era finito con la carica da parte della polizia e con decine di arresti.
2- OCCUPATA WALL STREET – AL FIANCO DEGLI STUDENTI USA ANCHE I SINDACATI
Corriere della Sera (di sabato)
In Liberty Square, a un passo dalla Borsa di New York e da Ground Zero, c’è fermento. I ragazzi di OccupyWallSt.org accampati sotto gli alberi dello Zuccotti Park sono sempre pochi, qualche centinaio. Come avviene da giorni, è più imponente l’assalto di giornalisti, cineoperatori e turisti, soprattutto asiatici, che arrivano a ondate, armati di videofonini.
E, come nei giorni scorsi, i due lati della piazza sono presidiati da un cordone di poliziotti che assistono impassibili alla progressiva trasformazione di eventi come la beffarda marcia dell’«opening bell» – la parodia, alle 9,30, della cerimonia d’apertura delle contrattazioni allo Stock Exchange – da manifestazioni spontanee in riti-fotocopia, ripetuti quotidianamente.
A due settimane dall’inizio del «sit-in» anticapitalista, però, questo movimento sparuto, senza leader, senza obiettivi definiti e con istanze che vanno dall’abolizione della Federal Reserve al ritiro dall’Afghanistan, non sta scivolando, come molti prevedevano, nell’irrilevanza. Anzi, da un paio di giorni nell’aria si respira qualcosa di diverso.
E non è solo l’aria di sfida con la quale dipendenti e broker osservano dai balconi del palazzo della Borsa il corteo dei manifestanti, bicchiere di «champagne» in una mano, macchina fotografica nell’altra: la protesta anticapitalista di questi gruppi di giovani si sta allargando ad altre città – ieri Chicago e San Francisco, oggi Boston, domani Washington, domenica Los Angeles – mentre i sindacati, che fin qui sono stati a guardare, cominciano a scendere in campo al fianco degli studenti. Anche il capo della Afl-Cio Richard Trumka dà la sua benedizione.
Arriva altra gente incuriosita dalla voce (poi smentita) di un concerto «a sorpresa» della «band» inglese dei Radiohead, mentre in televisione il sindaco Michael Bloomberg usa toni vagamente minacciosi: «La finanza va sostenuta, non demonizzata. Le banche danno lavoro e senza il loro credito l’economia non cresce. Chi protesta ha diritto di far sentire la sua voce, ma gli altri cittadini hanno lo stesso diritto. E devono potersi muovere liberamente. Vedremo cosa fare nei prossimi giorni».
Uno sgombero forzato? Patrick Bruner, uno dei portavoce del movimento, sembra più lusingato che spaventato dall’ipotesi. Mediaticamente sarebbe una manna per i manifestanti. OccupyWallSt.org, un movimento senza leader che si ispira alle rivolte della «primavera araba», aveva lanciato la sua offensiva due settimane fa: «Andiamo in 20 mila a paralizzare i templi della finanza». Arrivarono poche centinaia di ragazzi: gente della sinistra alternativa, ma soprattutto studenti universitari o neolaureati alle prese con un mercato del lavoro che non offre più sbocchi.
Ignorati dai grandi media, i ragazzi di Zuccotti Square sono arrivati nei Tg e sulle prime pagine dei giornali solo quando la polizia ha cominciato a usare grosse reti di plastica gialla per cercare di dirottare un corteo diretto a Union Square e un agente italoamericano, Anthony Bologna, ha usato in modo scriteriato il suo spray al peperoncino per bloccare un drappello di ragazze che marciavano senza minacciare nessuno: immagini riprese con una webcam che hanno fatto in un attimo il giro del mondo.
«È bello quello che accade qui», dice Carney Ross, un ex diplomatico britannico divenuto consulente d’affari che lavora nel distretto finanziario e che ogni mattina si ferma qui a dare consigli. «Ma devono allargare la loro base e mettere a fuoco il messaggio. Ora è vago». Il paragone con Tahrir Square non sta in piedi né come confronto numerico, né sul piano politico.
Diversi studenti egiziani che vivono a New York, pur simpatizzando con la protesta, hanno già liquidato come una bestemmia il confronto tra il dittatore Mubarak e i tycoon della finanza Usa. I ragazzi di Manhattan, semmai, somigliano a quelli del Cairo sotto un altro profilo: quello dell’uso sapiente e tempestivo dei social media, Twitter per diffondere i messaggi, chiamare a raccolta gli attivisti, «fare rete» anche nelle altre città. I video su YouTube e il «livestream» televisivo su Internet, per dare risonanza con una diretta mondiale on line a una manifestazione di portata limitata, ma che si svolge nel luogo-simbolo del capitalismo.
In un’America quasi mai toccata da proteste sociali durature, i più sono convinti che con l’arrivo dei primi freddi spariranno anche i giacigli dei ragazzi che bivaccano a Liberty Square. Ma stavolta, come nel caso del Vietnam, i ragazzi manifestano non per qualcosa di remoto – la Palestina, il Tibet – ma per la loro vita: allora la chiamata alle armi, oggi il cupo futuro lavorativo. Forse Bloomberg sta davvero pensando di sgombrare la piazza prima che la saldatura coi sindacati del trasporto pubblico e dei servizi apra qualche scenario imprevedibile.
VOX non vede l’ora che sorga un insurrezione negli US….
Gli prudono le mani.
Anita
Michael Moore e’ un ipocrita, lui e’ uno dei ricchi, si e’ perfino cambiato indirizzo da NY ad uno Stato con tasse basse….
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Michael Moore is a controversial documentary filmmaker with a net worth of $50 million. Moore’s biggest three movies; Bowling For Columbine, Fahrenheit 911 and Capitalism A Love Story have earned over $300 million at the box office.
Fahrenheit 911 raked in $230 million in theaters and another $3 million in DVD sales. After the theaters take their traditional 50% cut, that leaves roughly $130 million. Take away marketing, production and distribution expenses and Moore is conservatively left with $80 million. Moore was able to secure a deal from Miramax which guaranteed him 27% of his films net revenues, or roughly $21.6 million. Michael also was entitled to 50% of the profits of Sicko which are estimated to be $17 million.
Moore is also the author of several best selling books and received a $1 million advance for “Dude Where’s My Country” plus a generous percentage of the book sales.
Moore financed his first documentary Roger and Me by holding neighborhood bingo nights around his hometown of Flint Michigan. He eventually sold the documentary to Warner Brothers for $3 million.
Anita
x VOX
Su Michael Moore.
Questo e’ parte di un articolo in data Nov-4-2005
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Publicly, Moore has claimed he wants no part of these companies and won’t own stock.
In his book “Stupid White Men,” he wrote: “I don’t own a single share of stock.”
He repeated the claim in a 1997 letter to the online magazine Salon, saying: “I don’t own any stock.”
Privately, however, he tells the IRS a different story, Schweizer discloses in his book.
The year that Moore claimed in “Stupid White Men” that he didn’t own any stock, he told the IRS that a foundation totally controlled by Moore and his wife had more than $280,000 in corporate stock and nearly $100,000 in corporate bonds.
Over the past five years, Moore’s holdings have “included such evil pharmaceutical and medical companies as Pfizer, Merck, Genzyme, Elan PLC, Eli Lilly, Becton Dickinson and Boston Scientific,” writes Schweizer, whose earlier works include “The Bushes” and “Reagan’s War.”
“Moore’s supposedly nonexistent portfolio also includes big bad energy giants like Sunoco, Noble Energy, Schlumberger, Williams Companies, Transocean Sedco Forex and Anadarko, all firms that ‘deplete irreplaceable fossil fuels in the name of profit’ as he put it in ‘Dude, Where’s My Country?’
“And in perhaps the ultimate irony, he also has owned shares in Halliburton. According to IRS filings, Moore sold Halliburton for a 15 percent profit and bought shares in Noble, Ford, General Electric (another defense contractor), AOL Time Warner (evil corporate media) and McDonald’s.
“Also on Moore’s investment menu: defense contractors Honeywell, Boeing and Loral.”
Does Moore share the stock proceeds of his “foundation” with charitable causes, you might ask?
Schweizer found that “for a man who by 2002 had a net worth in eight figures, he gave away a modest $36,000 through the foundation, much of it to his friends in the film business or tony cultural organizations that later provided him with venues to promote his books and film.”
Moore’s hypocrisy doesn’t end with his financial holdings.
http://archive.newsmax.com/archives/articles/2005/11/3/150518.shtml
La sua ipocrisia non finisce li’, il resto e’ sull’articolo.
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Non mi dimentichero’ mai quando apparse sul Jay Leno show, ben vestito e sbarbato e sfacciatamente rispose a Jay Leno che era in business per fare soldi.
A suo tempo lo riportai su questo forum.
Anita
x Uroburo
Credo di ricordare 1913 ma se avesse ragione lei, e controllerò, non cambia granchè le mie argomentazioni!
A CC io ho oposto un censimento alle sue statistiche trovate chissà dove e spiatellate da chi sa chi!
Ho già ricordato quel censimento in un post dedicato a lei a proposito degli italiani e slavi a Fiume, al tempo.
Quello che ribadisco, e provi a contestarlo, è che la Slovenia NON ESISTEVA, perciò tutti i discorsi di CC sui maestri sloveni cacciati o maltrattati, e sugli sloveni che ” con l’autonomia” (sic) hanno debellato l’analfabetismo…fanno ridere i polli!!!
Lei poi, che sa di storia, dovrebbe sapere che una politica del divide ed impera austroungarica , citata anche dal Giusti in Sant’Ambrogio, era quella di portare con la forza intere famiglie di CICi montanari e contadini, in Istria e sulle coste dalmate per controllare e bloccare eventualidesideri di autonomia dei molti veneti che erano a casa loro. Ripassi! Ripassi.
Comunque troverò anche il tempo per cercare numeri e documentazioni!
Ho passato la serata in Veneto, proprio a parlare di questo!
buonagiornata
Sylvi
errata corrige:
opposto non oposto
spiattellate, non spiatellate
Fa male alle doppie andare in Veneto!
Sylvi
x CC
Senti mio caro, a casa mia è sempre vigente la separazione dei compiti e delle carriere, perciò avrei potuto al massimo andare a qualche congresso dell’AIMC…altro che a raduni confindustriali, con pochette e senza pochette.
I miei regolarmente all’entrata dell’Autostrada prendono a nord, verso le Germanie, perchè a sud grande è la confusione sotto il cielo.
Però di una cosa si deve dare atto ai Della Valle e ai Montezemolo: hanno una visione del mondo e della sua complessità che la Camusso non ha, chiusa nell’orticello italico.
Dei politici, meglio tacer. E i risultati si vedono!!!
Sarebbe auspicabile che la Camusso andasse almeno a informarsi da Rodolfo che in alcuni suoi post ha dimostrato idee chiare su come va il mondo oltre le Alpi!
A proposito di grappe…perchè non vai sul web a dare un’occhiata a chi, nel corso dei decenni, viene dato il Risit d’Aur a Percoto dai produttori di grappa Nonino????
Un bel mazzo di “ubriaconi” neh???
Sylvi
x Sylvi
non che m’interessi l’annoso tema del Veneto, Friuli, Slovenia, etc etc, ma comincio a dubitare che il buon Uroburo realmente ‘sappia di storia’, dato che candidamente non sapeva dell’editto di espulsione degli ebrei dalla Spagna nel marzo 1492 ad opera di Ferdinando ed Isabella. Per cui concludeva che l’editto era privo di importanza, e gli ebrei vennero cacciati molto anni dopo da Filippo II…In realta’ los Reyes Catolicos erano tanto intransigenti con gli ebrei quanto lo erano coi mori…
Ora U. dira’ che lui ha solo espresso un opinione ed io sono intollerante…
buona giornata
Peter
La pregevole signora maestra Sylvi..e la chiara visione del mondo di Della Valle e Montezemolo…!!
La pregevole signora maestra Sylvi ci parla nel suo post precedente di una chiara visone del mondo da parte di due campioni della Confindustria che “minacciano” di scendere in “campo” da tempo (sic! sob!) in POLITICA , per la serie vengo anchio,no tu no !
Peccato che la Pregevole signora Sylvi , non ci dica,” quale sia mai””questa chiara visione del Mondo”, e per la serie “Alieni questi sconosciuti”la pregevole signora, non ci dica dove diavolo siano stati questi campioni ,nell’ERA berlusconi!
Comprendiamo i dubbi della pregevole signora Sylvi,confusa su tutto e in cerca di polverosi documenti che dicevano “ben altro”,su alcuni piccoli ed insignificanti “fatti storici” della sua Friula…per la serie ..mi pare di ricordare..,non ne sono sicura..ma certamente, anche quando i gatti risultassero neri,sicuramente ho ragione io che dicevo che erano bianchi.
E’ questo un metodo comune ed assai “diffuso” in certi ambienti “intelletuali” che conosciamo benissimo da tempo, la cosa non ci sorprende affatto.
Non ci resta che concludere con due asserzioni :
A) proporre i signori Montezemolo e Della valle alla guida del Mondo , in quanto allo stato attuale delle cose , risultano essere gli unici Due ad avere una sicura Visione delle cose del Mondo.
B) Sciogliere la Slovenia come stato in quanto non hanno “nessun diritto ad esistere come popolo e nazione , questo secondo i precisi “canoni” dettati dagli studi storici e dai ricordi indelebili della Signora Sylvi !
una buona settimana a tutti
cc
Alcune ragioni della Sinora Sylvi…””
Su un punto però la Signora Sylvi ha qualche “punto ” di ragione, nel citare i Politici in decadenza ..
Prendiamo il campo socialista- riformista e il suo glorioso giornale storico “L’avanti”.
Se ben mi ricordo questo giornale in passato è stao diretto da autorevoli uomini politici del passato..,come Leonida Bissolati,Massimo Serrati..(mettiamoci pure anche benito mussolini) per poi passare a uomini come Pietro Nenni e Riccardo Lombardi..tanto per citarne alcuni…oggi siamo a LAVITOLA..il che la dice tutta sulla trionfale avanzata del Socialismo in Italia!
Per la destra storica non ne voglio nemmeno parlare…siamo a La Russa e a Gasparri…!!
Nel frattempo però la Società Civile della Brianza ,società civile del Ghe pensi mi ha prodotto un tal Silvio Berlusconi, mentre le alte valli montanare producevano un Bossi e suo figlio detto il Trota, sicuro erede di così tanto ingegno .
Bisogna ammetere che in Italia è stato confermato in pieno il Primato della Politica sull’Economia !!
cc
Ma adesso bisogna essere tranquilli scendono in campo Mentezemolo e della valle , non si sa se in qualità di politici od imprenditori (le due opzioni precedenti sono state entrambe esaurite) per spiegarci a noi popolo ottuso di salariati pelandroni e pensionati ad Ufa e Statali da lincenziare…come devono essere fatte le cose del mondo per il BENE DI TUTTI…!
Freghiamo Wall Steet,la Cina , il Brasile,ecte,ect
Siamo in una botte di ferro!
Invito tutti i Partecipanti del Blog di Pino a esprimersi e dire tutto quello che gli pare , prima che la Scure della democrazia si abbatta sui Blog italiani e sull’intera rete.
A futura memoria “salvare il possibile in memoria” .
Io ho già salvato tutti i post della Sylvi..a futura memoria !
cc
Intanto GENIO_Marchionne se ne esce da Confindustria…
http://www3.lastampa.it/economia/sezioni/articolo/lstp/423057/
Di sicuro il Genio Italo -canadese non ha mentito, quando ha detto che già oggi esiste una capacità produttiva mondiale del 30% superiore alla capacità del mercato di assorbire..tanta ricchezza prodotta ” il che fa ben sperare per i Futuri licenziamenti..pare che in Polonia ad esempio , già 400 siano stati spediti a casa…, mi pare giusto…
Ma il Genio casca e tutti i geni cascano , quando qualcuno suggerisce ..e cambiare le produzioni e riconvertire in qualche cosa di Utile ?
Troppo difficile e per nulla semplice in questo caso occorrono decisioni e scelte che investono la Società nel suo complesso,meglio rimanere “genietti di casa” e lasciare fare il mercato (hhihiiihii) che tutto risolve eh,eh,ehe
cc
Nel frattempo GENOVA si incazza
http://genova.repubblica.it/cronaca/2011/10/03/news/fincantieri_esplode_la_rabbia_fabbrica_occupata_a_oltranza-22601392/?ref=HREC1-5
e quando si incazza genova …!!
Questi mica vanno a sentire i concerti di Vasco Rossi..
Tanti auguri operai salariati di Genova , se avete bisogno fate un fischio !!
cc
caro cc
per ribaltare bene un buon frico con le patate ci sono delle regole ferree che ti impediscono di sbrodolarti addosso formaggio fuso e patate amalgamate!!!
Dovresti anche tu munirti di un minimo di regole per rivoltare convenientemente quello che scrivo io!!!
Dei due signori in questione ho solo sottolineato che esportando la maggior parte del loro prodotto per il mondo, devono per forza sapere e capire come gira il mondo e con chi hanno a che fare.
Sono due che bene o male FANNO COSE e le vendono; che i loro posti di lavoro sono veri e non fasulli, nonostante gli azzeccagarbugli nostrani acquartierati in po’ ovunque, a dx e a manca, in su e in zo!
E pur serissimamente preoccupata dei problemi della Fincantieri a Genova che si ripercuotono anche dalle mie parti, a Landini mi piacerebbe sommessamente chiedere…
ha un piano, magari con il pugno chiuso a sx e con il mitra alla dx per OBBLIGARE chi gli pare a comprare le nostre navi???
Capisco che si potrebbe statalizzare le scarpe Tods, (che la Bindi può permettersi e io no); e ovviamente statalizzare la Ferrari…anzi chiuderla perchè produce macchine capitaliste; anzi torniamo alle Duna, che forse farebbero riaprire anche Termini Imerese, perchè potrebbero venderle…mah, chissà dove!!!!!
Tu sapresti dove?
E la Finmeccanica come si permette di essere in crisi, essendo per più del 30% del Ministero del tesoro che esprime CEO e tutti i dirigenti????
Prima della chiusura definitiva del blog di Pino, mi piacerebbe che tu, ma anche altri, mi illuminaste sul vostro programma: lavoro per tutti- salario ricco per tutti- tanti diritti per tutti-
illicenziabilità per tutti- e perchè no, vacanze lunghe per tutti e soprattutto maternità lunghe per tutte!
Ps: mio marito ha incinte tre delle sei collaboratrici…50%
Sicuramente fra ventanni saranno forze sane per la nazione i nuovi nati…nel frattempo, e meno male che i maschi non restano incinti, lui non sa dove sbattere la testa, perchè ha avuto il torto di non assumere solo impiegate, anzi, …ma ingegneri femmine, non facili da sostituire!!!
Va bene…muoia la PMI …nel frattempo aumenteranno i posti di lavoro nella P.I. settore infantile!!!
Spero non mi richiamino in servizio!!!!!
Sylvi
Spero non mi richiamino in servizio!!!!!
cara Sylvi,
direi che non è proprio il caso !
Cara Sylvi,
per il resto bisogna ammettere che il Capitalismo , ha dei grandi meriti ,rispetto alla storia dell’umanità per aver fatto avanzare la Produzione Sociale dei beni , che prima non esisteva.
L’uso poi della Scienza e della tecnologia ha fatto fare un grande balzo in avanti nella “produttività” .
Poi il mercato che è inscindibile dal capitalismo ha fatto il resto.
Prendiamo per esempio l’ultimo caso della Morte per fame nel Corno d’Africa…come tu ben saprai esiste un mercato Mondiale dei prezzi dei generi alimentari che temendo che i tifoni e la siccità producessoro cattivi raccolti negli States dovuto a condizioni climatiche avverse, ha fatto lievitare i “prezzi ” dei prodotti alimentari di base.
Invece le capacità produttive dell’uomo agricolo negli States ordinate e scientifiche non solo hanno determinato una diminuzione , ma addiritttura un aumento della produzione.
Ma ormai il dado era tratto e si può dire che oggi si crepa di fame in Somalia , anche per una “errata previsione” di mercato borsistico dell’agricoltura .
In sostanza qualche “piccola cosetta” non funziona dai tempi del capitalismo e noi siamo in attesa che quelli che “sanno” ci spieghino come risolvere la Crisi.
Se non lo sanno loro lo devono forse sapere i pelandroni salariati,i pensionati ad ufa e gli Statali in via di licenziamento ?
In sostanza mia cara il “baraccone” ci deve spiegare perchè a fronte di grandi risultati scientifici e di lavoro…esista una produzione Sociale di beni , ma una distribuzione privata per pochi adetti.
L’esempio è piccolissimo…., e forse non del tutto calzante..ma sono sicuro che della valle sa come calzarsi le sue scarpe, un pò meno temo quelle degli altri…poi per carità…tu rompi sempre con le PMI che lavorano per l’estero…che è solo un problema nel mare dei problemi…
Come vedi tiri l’acqua del tuo mulino..ma qui che aspettiamo lumi siamo in tanti…
Tu non proponi nulla se non la Lungimiranza (sic!) di della valle e mentezemolo..mi sembra pochicchio..sennò che ci state a fare..a criticare la Fiom…che è l’unica cosa che vi riesce bene..ma andiamo anzi…visto il passato…deambulate deambulate ..!!
cc