Salvare Israele dal sonno della ragione della sua maggioranza e del suo governo. Tutti ammettono che la lotta contro la nascita dello Stato palestinese è soprattutto per evitare che Israele finisca sotto processo al tribunale internazionale dell’Aja. Così come ormai si ammette che Berlusconi non si dimette solo per paura di finire in galera

Israele e Berlusconi non vogliono essere processati, perché sanno che sono colpevoli e verrebbero quindi condannati. Ciò che colpisce è che ormai quasi tutti riconoscono che il governo di Israele si oppone alla nascita dello Stato palestinese soprattutto per il timore che lo Stato israeliano venga denunciato al tribunale internazionale dell’Aja per rispondere dei suoi vari gravi delitti contro i palestinesi, con il rischio concreto di condanna. Il che equivale ad ammettere che Israele di tali delitti,  contro l’umanità e il diritto internazionale, si è effettivamente macchiato. Colpisce anche l’analogia con il governo Berlusconi: quasi tutti ammettono, a partire dallo stesso Silvio Berlusconi, che non si dimette solo per il timore di finire, giustamente, in galera. C’è bisogno di commenti? No di certo. Mi limito pertanto a pubblicare due articoli esemplari e sorprendenti. Del primo sorprende il fatto che sia stato pubblicato su un giornale italiano, nella fattispecie su Repubblica. Del secondo sorprende che sia stato scritto da un israeliano ebreo, a dimostrazione che l’equazione ebreo=sionista=israeliano e viceversa è assolutamente falsa, come del resto sappiamo molto bene. Checché ne dica il capo dello Stato Giorgio Napolitano,  che tempo fa ha pubblicamente avvalorato tale frottola affermando che oggi l’antisemitismo si traveste da antisionismo. Evidentemente anche Napolitano finge di ignorare che sono semiti anche gli arabi e i palestinesi, e che quindi oggi i veri antisemiti sono i fanatici israeliani come Netanyahu, Barak, Lieberman, Sharon, ecc., nonché i loro potenti sopporters negli Usa con in testa la lobby sionista dell’Aipac.

A tale proposito, è assolutamente sbagliato che si parli di “lobby ebraica”, così come è sbagliato dire che “gli ebrei di New York” hanno tradito i democratici votando in massa per i conservatori  perché contrari alle aperture dei democratici riguardo la nascita dello Stato palestinese. A parte il fatto che tali aperture NON ci sono, se non a chiacchiere, resta il fatto che non di lobby ebraiche si tratta, bensì di lobby sioniste. Sono molti a New York gli ebrei che hanno orrore delle politica israeliana, a partire dal regista Woody Allen, così come è robusta la componente ebraica antisionista in vari Stati degli Usa. L’esempio più eclatante è quello di Noam Chomsky, forse l’intellettuale più importante oggi esistente al mondo. Continuare a parlare di “lobby ebraica”, come fa anche Vittorio Zussoni, è sbagliato e pericoloso anche perché finisce con aizzare le antipatie o gli odi contro gli ebrei in blocco, vizio antico del mondo cristiani di cui è bene fare a meno, anziché contro i responsabili dei soprusi contro i palestinesi, tenendo presente che il sionismo comprende anche, negli Usa, una bella fetta del mondo cristiano. Fetta che è stata per esempio alla base della rielezione di George Bush e molto ha contribuito a spingere per l’invasione dell’Iraq così come oggi spinge per la guerra anche contro l’Iran.
Ma ecco i due articoli.
Israele è in pericolo se si isola dal mondo
Thomas L. Friedman

Non sono mai stato tanto preoccupato per il futuro di Israele. Lo sgretolamento dei pilastri della sicurezza di Israele – la pace con l´Egitto, la stabilità della Siria e l´amicizia con Turchia e Giordania – abbinato al governo più inetto dal punto di vista diplomatico e più incompetente dal punto di vista strategico della sua storia hanno messo lo Stato ebraico in una situazione pericolosissima.
Il governo americano è stufo marcio di questi leader israeliani, ma è ostaggio della sua inettitudine, perché in un anno di elezioni la potente lobby filoisraeliana può costringere la Casa Bianca a difendere lo Stato ebraico all´Onu anche quando sa che il governo di Tel Aviv sta portando avanti politiche che non sono né nel suo interesse né nell´interesse degli Stati Uniti.
Israele non è responsabile del rovesciamento del presidente egiziano Hosni Mubarak o delle rivolte in Siria, o della decisione della Turchia di cercare di ritagliarsi un ruolo guida a livello regionale scagliandosi cinicamente contro Israele per aver spaccato il movimento nazionale palestinese fra Gaza e Cisgiordania. Quello di cui il primo ministro israeliano Bibi Netanyahu è responsabile è di non aver messo in campo, in risposta a tutte queste trasformazioni, una strategia in grado di difendere gli interessi di Israele sul lungo periodo.
Anzi no, una strategia Netanyahu ce l´ha: non fare nulla, rispetto ai palestinesi o rispetto alla Turchia, che lo costringa ad andare contro la sua base, a scendere a compromessi con le sue idee o a inimicarsi il suo principale partner di coalizione, l´estremista di destra Avigdor Lieberman, che ricopre l´incarico di ministro degli Esteri. Dopo di che, chiedere aiuto agli Stati Uniti per bloccare il programma nucleare iraniano e per farsi tirar fuori da pasticci di ogni genere, ma fare in modo che il presidente Barack Obama non possa chiedere nulla in cambio mobilitando i Repubblicani al Congresso per mettergli i bastoni fra le ruote e incoraggiando i principali esponenti della comunità ebraica a insinuare che Obama è ostile a Israele e sta perdendo i voti degli ebrei. Ecco qua: non si può certo dire che Netanyahu non abbia una strategia.
«Anni di sforzi diplomatici per far accettare Israele in Medio Oriente sono crollati in una settimana con l´espulsione degli ambasciatori dello Stato ebraico da Ankara e dal Cairo, e con la frettolosa evacuazione del personale dell´ambasciata da Amman», ha scritto Aluf Benn sul quotidiano israeliano Haaretz. «La regione sta rigettando lo Stato ebraico, che si rinchiude sempre di più dietro mura fortificate, sotto la guida di una leadership che rifiuta qualsiasi cambiamento, movimento o riforma […] Netanyahu ha dato prova di una passività totale di fronte ai drammatici cambiamenti avvenuti nella regione e ha consentito ai suoi rivali di prendere l´iniziativa e fissare l´agenda».
Che cosa avrebbe potuto fare Israele? L´Autorità Palestinese, che negli ultimi cinque anni ha fatto grandi passi avanti nella costruzione delle istituzioni e delle forze di sicurezza di uno Stato in Cisgiordania, alla fine si è detta: «I nostri sforzi per costruire lo Stato non hanno indotto Israele a fermare gli insediamenti o a impegnarsi per giungere alla separazione dei Territori Occupati, perciò in pratica non stiamo facendo altro che sostenere l´occupazione israeliana. Andiamo alle Nazioni Unite, facciamoci riconoscere come Stato all´interno dei confini del 1967 e combattiamo Israele in questo modo». Una volta resosi conto della situazione, Israele avrebbe dovuto proporre un suo piano di pace o cercare di influenzare la diplomazia dell´Onu con una risoluzione che riaffermasse il diritto sia del popolo palestinese che di quello ebraico di avere uno Stato all´interno dei confini storici della Palestina, e facendo ripartire i negoziati.
Netanyahu non fatto nessuna delle due cose e ora gli Stati Uniti si stanno barcamenando per disinnescare la crisi, per non essere costretti a opporre un veto alla proposta di creare lo Stato palestinese, una mossa che potrebbe rivelarsi disastrosa in un mondo arabo che marcia sempre più verso l´autogoverno popolare.
Quanto alla Turchia, la squadra di Obama e gli avvocati di Netanyahu in questi ultimi due mesi hanno lavorato instancabilmente per risolvere la crisi nata dall´uccisione di civili turchi da parte di agenti delle forze speciali israeliane nel maggio del 2010, quando la flottiglia turca cercava in tutti i modi di sbarcare a Gaza per portare aiuti alla popolazione. La Turchia pretendeva scuse ufficiali. Poi però Bibi ha smentito i suoi stessi avvocati e ha respinto l´accordo, per orgoglio nazionale e per paura che Lieberman lo usasse contro di lui. Risultato: la Turchia ha espulso l´ambasciatore israeliano.
Quanto all´Egitto, la stabilità lì ormai è un ricordo e qualunque nuovo Governo al Cairo dovrà fare i conti con pressioni populiste antisraeliane più forti che mai. Tutto questo in parte è inevitabile, ma perché non mettere in campo una strategia per minimizzare il problema proponendo un vero piano di pace?
Ho grande simpatia per il dilemma strategico di Israele e non mi faccio nessuna illusione sui suoi nemici. Ma Israele oggi non offre ai suoi amici – e Obama è fra loro – nessun elemento per difenderlo. Israele può scegliere di combattere contro tutti oppure può scegliere di non arrendersi e attutire il colpo ricevuto con un´apertura, sul fronte delle trattative di pace, che gli osservatori equilibrati possano considerare seria, in modo da limitare il suo isolamento.
Purtroppo oggi Israele non può contare su un leader o su un esecutivo capace di simili sottigliezze diplomatiche. Non resta che sperare che gli israeliani se ne rendano conto prima che questo Governo precipiti ancora di più lo Stato ebraico nell´isolamento, trascinandosi dietro l´America.

L’iniziativa palestinese di settembre e l’isolamento di Israele
di Michael Warschawski

Sembra che i governanti israeliani non capiscano in che mondo stiamo vivendo. E se lo sanno, questo rende la situazione ancora peggiore.
Considerano la primavera araba come una destabilizzazione temporanea che rafforzerebbe la posizione di Israele come unico alleato affidabile per gli Stati Uniti in Medio Oriente. Dopo il lutto per la caduta dei propri alleati, Ben Ali e Mubarak, i leader israeliani sono ritornati come sempre al lavoro, senza cogliere affatto la forza di quello che lo stesso Ehud Barak ha descritto come uno tsunami. Sotto la leadership della gang Netanyahu-Lieberman-Barak, il governo di Israele ha deciso che la priorità politica è la “dignità nazionale”, che hanno descritto come “assetto strategico”.
Fino a poco tempo fa, Israele aveva due alleati in Medio Oriente: Turchia ed Egitto. Per decenni, la Turchia è stato partner militare e commerciale, un fatto che in qualche modo ha ridotto l’impatto su Israele da parte dei membri della Lega Araba. L’importanza della Turchia è aumentata ancora di più dopo la caduta dello Shah dell’Iran, la trasformazione dell’Iran in una Repubblica Islamica e la fine dell’alleanza militare con Israele.
La visita di Anwar Sadat a Gerusalemme nel 1977 e la conclusione degli accordi di pace di Camp David hanno posto fine al boicottaggio arabo e, mentre le relazioni economiche e turistiche rimanevano minime, la cooperazione militare e dell’intelligence tra Egitto e Israele era tutt’altro che trascurabile.
Sia Egitto che Turchia stanno ora mettendo in discussione le loro relazioni strategiche con Israele e hanno cominciato a costruire una nuova partnership tra loro. Come lo stesso presidente turco ha detto recentemente, gli Stati della regione sono stufi dell’arroganza israeliana. Anche re Abdallah di Giordania, altro alleato di Israele, sta denunciando l’aggressiva politica del governo di Tel Aviv e avvertendolo dal crescente isolamento nell’area.
Le dimostrazioni di massa anti-israeliane in Egitto e la cacciata dell’ambasciatore d’Israele al Cairo, da una parte, e la decisione del governo turco di richiamare il proprio ambasciatore a Tel Aviv e la fine dei contratti militari con Israele, dall’altra, avrebbero dovuto essere percepiti dai governanti israeliani come una spia rossa che indica l’urgente necessità di invertire la rotta. In entrambi i casi, a Israele era stato domandato di chiedere scusa per la morte dei cittadini turchi a bordo della Freedom Flotilla e, più recentemente, dei soldati egiziani in Sinai. Una richiesta minima. Ma in entrambi i casi, il governo israeliano ha rifiutato di presentare ogni tipo di scusa. “È una questione di dignità”, hanno detto il primo ministro Netanyahu e il ministro degli Esteri Lieberman, come se questi due sapessero cos’è davvero la dignità.
Anche l’editorialista di Ha’aretz, Ari Shavit, noto per il suo incondizionato supporto al governo quando è attaccato da Paesi esteri, sembra spaventato dalla cecità di Netanyahu e del suo team: “Sotto la leadership di un premier testardo e di un ministro degli Esteri irresponsabile, la politica di sicurezza nazionale sta cadendo a pezzi. Invece di rafforzarsi contro l’uragano che sta arrivando, Israele sta isolando se stesso”, ha scritto il giornalista, che ha concluso la sua diagnosi con un avvertimento sulla prossima crisi con l’amministrazione statunitense.
Il governo israeliano si ostina in una doppia negazione: la negazione della primavera araba e dell’uragano che sta per travolgere la regione e la negazione degli effetti regionali – e internazionali – dell’Operazione Piombo Fuso, il massacro orchestrato dall’esercito israeliano a Gaza tra il 2008 e il 2009. Come il giornalista di Ha’aretz, Gideon Levy, spiega bene in un articolo dell’11 settembre “Israele sta ora mangiando i frutti amari di Piombo Fuso che è stata la più importante svolta nelle relazioni con il mondo e con la regione a causa di una politica brutale e violenta. Il risultato è che i soli due Paesi che l’hanno sempre accettata, Turchia ed Egitto, stanno ora bruciando le loro relazioni con Israele. Il peccato originale: Piombo Fuso”.

284 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Come hanno mentito sui 10.000 morti e sulle fosse comuni dei primissimi giorni, imbeccati da Al Jazeera proprietà privata di un reuccio medioevale parassita del petrolio, così non c’è da prestar fede a queste nuove “fosse comuni”. Può essere un qualunque cimitero, con i resti riesumati dalle tombe e messi un una sola grande fossa come si usa fare anche in Italia. Può essere davvero la tomba di molte vittime del regime, ma già sui numeri si fanno giochi di prestigio: lei dice 2.000 morti, altri dicono 1.500, altri ancora altre cifre. Ma poi: quando e come hanno contato ciò che resta di quei disgraziati? E chi ci dice non si tratti di una fossa comune scavata per le vittime dei bombardamenti Nato, che sono moooolte di più di quel che vogliamo credere tra un caffè, un sigaro, un whisyno e una bella magnata?
    Purtroppo (anche) questa storia libica è infarcita di frottole. E l’unica cosa certa in tema di vittime e cimiteri è che ci sono state sepolte la verità e quel che restava della credibilità della Nato e della Francia.
    Un saluto.
    pino

  2. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Dopo quello di Repubblica , vi consiglio “altro video” chiaramente taroccato, messo in rete dai Bolscevichi per turbare le giornate dei “giusti” in pantofole..
    Bisogna riconoscere che il Dominio dei Media, Bolscevichi è ormai totale nel mondo per cui bisogna resistere a questi trucchi..

    http://www.youtube.com/watch?v=JdPFZVIthcU&feature=related

    cc

    Buona visione …e ovviamente il medico si vede chiaramente che è falso , mentre non convincono quelle madri e quei bambini , direi delle pessime recitazioni..per impietosire !

  3. Controccorrente
    Controccorrente says:

    ….Un’uscita, quella del capo dei vescovi, che irrita (non poco) la maggioranza. Che alza i toni: “E’ un messaggio rivolto a tutti, che potrebbe valere anche per la chiesa per quando riguarda la pedofilia. E’ un monito per tutti, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Tutti abbiamo l’obbligo di tenere un decoro nei comportamenti” taglia corto Carolina Lussana,….

    Da Repubblica di oggi..

    cc

    E’ incredibile come certa gente (leghisti) scoprano il DECORO in queste occasioni e la pedofilia…infatti la Carolina leghista (notizia non ancora verificata) e stata dissepolta da una montagna di pietre subito dopo queste dichiarazioni..

  4. Peter
    Peter says:

    x CC

    mi pareva di essere chiaro che io non approvo o disapprovo i massacri a seconda del loro ‘colore’ politico, dato che i massacri sono sempre a base di sangue.
    Si parlava di massacri sistematici di oppositori o presunti tali, sappiamo tutti che Gheddafi non e’ ‘innocente’ sotto tale aspetto, aspettiamo ulteriore evidenza, ma ho come la sensazione che diversi sul blog non vorranno mai recepirla, dato che la libia era ‘la Svizzera del Nord-Africa’ secondo loro…
    Con questo, non avallo l’invasione di un paese ‘sovrano’, e non sono ottimista riguardo cio’ che ne seguira’.

    I massacri degli inglesi? quasi sempre erano nell’ambito di guerre coloniali, comunque in battaglia. Non hanno mai arrestato migliaia di persone col dichiarato e deliberato intento di massacrarle a sangue freddo, attivita’ che in epoche recenti sono ‘eccelsi’ i signori elencati nel mio post di sopra, cui si puo’ aggiungere Pol Pot e tanti altri. Pochi decenni fa, gli inglesi si tennero debitamente al largo dal Vietnam, sapevano che era un’impresa genocida.
    L’unico massacro di civili inermi che mi viene a mente e’ quello di Amritsar del 1919, quando l’esercito indiano britannico, comandato da un generale inglese, apri’ il fuoco durante una manifestazione o rivolta. Era comunque una situazione diversa. Almeno poi vi fu un’inchiesta ed il generale venne rimosso

    Peter

  5. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro peter,
    l’unica differenza tra me e te , e che io considero massacri anche quelli in battaglia…nel senso che al limite posso “salvare” solo quelli che vengono commessi per difendersi (in battaglia da una aggressione).
    Sennò sarebbe troppo facile..basta dichiarare la Guerra e tutto diventa lecito !
    Senza poi considerare che non esiste che io sappia una natura eroica della Guerra,che la giustifichi.
    Ribaltando il concetto infatti le uniche guerre giuste potrebbero essere solo quelle civili o di classe che dici mio caro..eh?

    Le rimozioni di Generali a”babbo morto” , non mi hanno mai commosso oltre il lecito…come dicono a napoli, finita la festa “gabbato ” lo santo!!
    Sono più contento quando i generali fanno la fine di Custer, che CREPANO eroicamente con i lunghi capelli biondi al vento..!!
    In questo caso la commozione si tramuta in gioia !

    cc

  6. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Raramente rimane secco uno con quattro stelle sul bavero.
    Ci sono tanti e troppi poveri cristi da mandare al macello, quindi perchè sforzarsi più di tanto?

    C.G.

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro cc,
    ho visto il video consigliato e anche se il mio inglese è magro l’inkazzatura è a livelli pachidermici.

    C.G.

  8. Controccorrente
    Controccorrente says:

    In sostanza mio caro peter,

    dimenticavo..
    le guerre di classe e quelle civili (sotto certi aspetti) hanno evidenti e ben chiari i motivi economici che stanno alla base dello scontro, e non sono ammantati dalle ipocrisie ideologiche che stanno dietro a bandiere ,inni,trombe e tamburi e benedizioni e sante cause..
    Il diritto internazionale è poi come sai ..ipocrita..dice cose giuste sul’eccesso di difesa ed altra amenità del genere…e sancisce doveri precisi che vengono stravolti dalla legge del più forte..l’ultimo caso eclatante è quello di Israele…
    Quindi come dice Gino , perchè sforzarzi più di tanto a trovare giustificazioni benedette e sacri furori di giustizia democratica ?

    cc

  9. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Infine mio caro peter, mi sovvien ancora di due esempi eclatanti..
    Per esempio quando i Socialisti democratici, Democratici e socialisti e labour, massacrarono Rosa Luxemburg e suo marito e imprigionarono e massacrarono migliaia di comunisti tedeschi,cominciando e portando avanti quello che poi finì di fare Adolfo, si rammaricò qualcuno ?
    E quando I Comunardi di Parigi, furono massacrati si rammaricò qualcuno ?
    Anzi si levarono alti peana di giubilo per lo scampato pericolo !!
    Quindi stiamo tutti più tranquilli e giudichiamo sulla base dei Fatti senza farci travolgere troppo ..tempo al tempo..qui nessuno ha mai sollevato Peana per Gheddafi…ma non si vede nemmeno la ragione per credere a un Tipo come Sarkosy…e non mi dire che Sarkosy può fare quello gli pare solo perchè eletto democraticamente, perchè mi metto a ridere fin da subito, senza sapere bene quando mi fermerò…!!

    cc

  10. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Ban Ki Moon infatti è stao infastidito da Obama, che non ha permesso a frattini di consigliarlo sulle cose del Mondo…che maleducato questo Obama !!

    cc

  11. Anita
    Anita says:

    x CC

    Ho visto piu’ di un video sull’esodo in Somalia, anche su PBS e su National Geographic.
    Una tragedia senza fine.
    Gli aiuti umanitari sono solo un bandaid temporaneo.

    Anita

  12. Anita
    Anita says:

    x Peter

    What qualifies a person to say whether we have a strong mind or even a weak mind?
    I’ll bet most English speaking people can read the following.
    Anyway, its not much of a brain teaser.

    Good example of a Brain Study: If you can read this you have a strong mind:

    7H15 M3554G3 53RV35 7O PR0V3 H0W 0UR M1ND5 C4N D0 4M4Z1NG 7H1NG5! 1MPR3551V3 7H1NG5! 1N 7H3 B3G1NN1NG 17 WA5 H4RD BU7 N0W, 0N 7H15 LIN3 Y0UR M1ND 1S R34D1NG 17 4U70M471C4LLY W17H 0U7 3V3N 7H1NK1NG 4B0U7 17, B3 PROUD! 0NLY C3R741N P30PL3 C4N R3AD 7H15. PL3453 F0RW4RD 1F U C4N R34D 7H15.

    It’s easier if read on a normal line length.

    Anita

  13. Peter
    Peter says:

    x CC

    senti caro, stiamo girando in tondo, come sempre sul blog da diverso tempo…
    Alla fine ci dimentichiamo spesso di cosa stiamo parlando.
    Con tutto il rispetto, Pino non e’ immune dal ‘virus’, infatti riesce a tirare in ballo persino l’uovo di Colombo a proposito della cacciata degli ebrei dalla Spagna…
    Io sono stufo degli eterni ‘mea culpa’ che dobbiamo sobbarcarci, volens nolens, noi europei solo per essere tali…La natura umana e’ quella che e’. Non abbiamo ‘corrotto’ il mondo in assoluto, siamo (forse!) solo stati i primi a farlo, altri al nostro posto avrebbero fatto lo stesso in circostanze simili.

    Anche tu scarrozzi e devii…Non mi pare che Rosa Luxembourg venne fatta fuori dal ‘Labour’ inglese, che forse all’epoca esisteva appena. Tu cogli la palla al balzo non appena senti la parola Albione, io avevo solo detto che l’understatement (che tu evidentemente non sai cos’e’) non e’ affatto esclusivo di queste parti. Understatement NON e’ una forma di governo, capisc””?(come diceva quello…). E’ una figura del discorso…

    Peter

  14. Peter
    Peter says:

    x Anita

    brava, ti tieni in esercizio…Ho letto il testo senza troppa difficolta’ anch’io. Oggi va di moda la ‘dislessia’, mannaggia alli pescetti…Una mia vecchia amica dice che e’ un eufemismo per dire che un bambino/a o giovincello/a sono molto ‘thick’…

    Dimmi del Coenzima Q o come si chiama…io a volte uso il ginseng coreano, con effetti che non saprei valutare…

    ciao, Peter

    ps
    oggi avvio alla procedura di scambio dei contratti della casa. Tasse esorbitanti…spero che ne valga la pena. Non ci sono certezze di nulla

  15. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Coenzyme Q10

    http://en.wikipedia.org/wiki/Coenzyme_Q10

    Questo e’ l’articolo piu’ informativo.

    Le dosi menzionate sono eccessive, io ne prendo solo due capsule al giorno di 60mg l’una, approvato dai miei due medici.

    Lo uso ormai dal 1992, se mi giova o no…non lo so’, basta che non faccia danno.

    E’ consigliato anche per chi prende il Lipitor.

    Anita

  16. Anita
    Anita says:

    x Peter

    PS:

    Auguri per la casa, qui l’interesse sui mutui e’ il piu’ basso che io abbia mai sentito, e’ il momento di comprare anche perche’ le case hanno perso di valore, dipende sempre dalla localita’ e dagli stati.

    Oggi giorno le case NON nuove vendono piu’ facilmente, spesso hanno molte amenities che le case nuove non hanno, gli acquirenti si adattano a tappeti, tendaggi, mobilia e giardini che eventualmente potranno cambiare in tempi migliori.

    La costruzione delle case e’ ferma, e’ una delle ragioni per la disoccupazione, 300 imprese dipendono dalla costruzione di una casa.

    Anita

  17. Vox
    Vox says:

    CIVILI DI SIRTE DENUNCIANO NATO PER STRAGI E GENOCIDIO

    http://uruknet.info/?p=m81826&hd=&size=1&l=e

    Sirte civilians accuse NATO of genocide

    CIVILIANS pouring out of the besieged city of Sirte accused NATO of committing genocide yesterday as revolutionary forces reinforced their numbers and prepared for a new attack on Colonel Muammar Gaddafi’s home town.

    Long lines of civilian vehicles were seen leaving after a night punctuated by NATO air attacks. Forces fighting for the National Transitional Council (NTC) added their own artillery and mortar rounds at regular intervals.

    Civilians, many looking scared or sullen, said that conditions inside Sirte were “disastrous”. They made claims which, if verified, offer a conundrum for Nato, which operates with a UN mandate on the need to protect civilian life.

    “It has been worse than awful,” said Riab Safran, 28, as his car was searched by revolutionary fighters. His family had been sleeping on the beach, he said.

    “They have hit all kinds of buildings: schools, hospitals,” he said, referring to NATO airstrikes.

    He said he could not distinguish between NATO and NTC attacks but believed it was a NATO bomb that destroyed part of his home on Saturday. NATO said it hit a number of military targets including a rocket launcher, artillery, and three ammunition stores.

    Another resident said: “NATO bombing is killing civilians. Where is the United Nations? Where is the Muslim world to stop this genocide of the people of Sirte?”

  18. Vox
    Vox says:

    TURCHIA – ISRAELE

    Dopo un lavoro certosino di comparazione delle immagini dalla Mavi Marmara (31 maggio 2010) e altre fonti, l’intelligence turca sembra sia stata in grado di identificare 174 dei soldati israeliani accusati dell’assalto alle navi della flottilla, inclusi quelli che uccisero gli 8 attivisti turchi e il diciottenne statunitense.

    I nomi dei 174 soldati sono stati passati alla procura turca (ma c’e’ da dire che i soldati hanno eseguito gli ordini e che quindi andrebbero individuati e incriminati anche e soprattutto gli alti papaveri, con tutto il governo)

    http://www.richardsilverstein.com/tikun_olam/2011/09/25/turkish-intelligence-identifies-174-idf-soldiers-responsible-for-mavi-marmara-massacre/

    Turkish Intelligence Identifies 174 IDF Soldiers Accused of Mavi Marmara Massacre

    Turkish media reports (Hebrew report and Zaman’s English version) that a special Turkish intelligence unit delved into social networking sites and used its fluency in the Hebrew language to identify 174 IDF personnel who participated in the Mavi Marmara assault.

    By reviewing frame-by-frame video footage of the attack, the investigators have also identified those who killed the nine Turkish passengers. The list has been transferred to the Turkish prosecutor pursuing the case and will eventually be given to Israel as well. Israel will be asked to confirm whether or not the individuals took part in the operation….

  19. Vox
    Vox says:

    PRESIDENZIALI USA 2012

    SECONDO UN SONDAGGIO
    RON PAUL VINCEREBBE SU OBAMA 51-49

    Ron Paul, il candidato “anomalo” del p. Rep., certo non proprio un bolshevico e non un giovincello, ma anti-banche, anti-sionista, anti-bail-out e anti-guerra (sperando che lo rimanga anche in caso di elezione e non sia un’altra delusione catastrofica), la cui campagna e’ sostenuta dal denaro degli elettori, anzicche’ dalle solite multinazionali, lobby e banche, sta sbaragliando gli altri candidati repubblicani e si confronta con Mitt Romney, il favorito de partito.
    Secondo un sondaggio, potrebbe perfino sconfiggere l’ Obama-Nobel-per-la-Pace che non ha mantenuto una sola delle sue promesse e in fatto di guerre ha superato perfino Bush (5 paesi bombardati/occupati in parallelo).

    http://www.prisonplanet.com/harris-poll-ron-paul-would-beat-obama-51-49.html

    Top political analysts are now seeing a Romney-Paul head to head. Many of the independents who support Rick Perry are likely to switch to Paul should Perry’s campaign continue to implode.

    “Congressman Paul’s youth support is different now than it was during his last presidential campaign. It’s more organized and it’s picking up steam and continues to grow”.

    “The country has changed in the last four years, but my message hasn’t changed,” Paul said. “The country is ripe for a true revolution”.

    Paul Joseph Watson
    A new Harris Interactive poll released today reveals that Congressman Ron Paul would defeat Barack Obama 51-49 in a hypothetical run off, one of only two Republican candidates who would stand a good chance of preventing Obama from securing a second term in the White House.

    Only Ron Paul and Mitt Romney would beat Obama, according to the poll, which found that Obama would defeat every other Republican candidate, including Rick Perry.

    The survey is another indication that Paul is quickly moving into second place to become Romney’s main challenger as Rick Perry’s campaign crashes and burns.

    The poll was conducted in mid-September and surveyed 2,462 US adults. Its findings reveal that Paul has now overturned Obama’s slim majority in a hypothetical run off between the two and would likely beat him, especially if he was afforded the kind of national platform that the corporate press have been loathe to provide.

    As we have previously discussed, despite an admitted establishment media dirty tricks campaign to deliberately ignore Ron Paul’s candidacy, he has emerged as a top tier candidate with a genuine chance of challenging Romney. A Paul victory in the Republican primary would represent a major problem for Obama’s hopes of a return to the Oval Office because it would remove the incentive for many Democrats to back Obama.

    Democrats who voted for Obama in 2008 will only be motivated to do so again if Republicans put forward a compromised candidate like Mitt Romney who can easily be characterized as George W. Bush 2.0. If Ron Paul runs against Obama, huge numbers of Democrats will take a back seat, and some may even switch allegiances, such is the profound sense of betrayal many liberals now feel towards Obama’s completely unfulfilled promises of “hope” and “change”.

  20. Vox
    Vox says:

    ISRAELE

    la Knesset (parlamento israeliasno) si prepara a votare unilateralmente sull’annessione del West Bank (sic!) in previsione di un voto ONU favorevole alla creazione dello stato palestinese.

    Annessione che, come tutte le altre operazioni israeliane (colonie, guerre, uso di armi proibite, atti terroristici, false flag, armamenti nucleari non dichiarati e non sipezionati dall’IEA, ecc. ecc. ecc.) E’ ILLEGALE

    http://www.jta.org/news/article/2011/09/27/3089616/knesset-to-vote-on-annexing-west-bank

    Knesset to vote on annexing West Bank

    September 27, 2011

    JERUSALEM (JTA) — The Knesset will vote on a bill calling for full Israeli annexation of the West Bank…

    ===

    Consigliamo al West Bank di votare per l’annessione di Israele.
    In fondo, sarebbe solo un recupero del maltolto…

  21. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Non dia troppo peso ai sondaggi, diversi che secondo i sondaggi avrebbero battuto Obama si sono squagliati come la neve al sole.

    Dr. NO vuole abolire tutto, eliminare tutto, tasse, governo, welfare, anti emigrazione clandestina, negare la cittadinanza ai figli dei clandestini nati sul suolo degli US, negare assistenza ai clandestini o illegali, repeal NAFTA, negare assistenza agli agricoltori, eliminare la FBI, la CIA, la Homeland Security.
    Ritirare tutte le truppe e metterle alle frontiere, contro l’aborto, contro ricerche staminali sovvenzionate dal governo…..

    E’ per il porto d’armi, per la legalizzazione delle droghe (marijuana) e’ per la legalizzazione della prostituzione…

    Da un lato vuole dare le responsabilita’ ad ogni Stato e dall’altra la vuole togliere….
    Gli Stati sono indipendenti, si vota nei referendum, ecco perche’ le leggi variano.

    Tenga presente che questa e’ una lista a casaccio, ma solo per darle un idea.

    Se Ron Paul dovesse vincere nel 2012, si troverebbe di fronte ad un muro da ambe due le parti.

    A volte la parte opposta appoggia (build up) un candidato non probabile per aiutare il loro candidato.
    Idem per i Media e Nazioni Europee.

    Al momento non vado pazza per nessuno, il che mi spaventa perche’ ci vogliono molti mesi per acquistare riconoscimento nazionale, ed il tempo stringe.
    Gli US non sono come una Nazione Europea.

    Anita

  22. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Io non ho detto labour in senso di Inglese , ma in senso di opportunismo,social-democrazia ect,ect in sostanza quella roba lì..!!
    Tutti partiti fratelli socialdem, pronti a scannarsi, per conto della borghesia in nome della nazione , patria, ect,ect,tanto a crepare come sai..
    I labour non sono nè peggio nè meglio degli altri , piacevano un sacco pure a D’alema !

    cc

  23. Vox
    Vox says:

    eliminare la FBI, la CIA, la Homeland Security.
    Ritirare tutte le truppe e metterle alle frontiere…

    @ Anita

    Ammazza, già solo questa parte del programma di Ron Paul vale oro! Comincio a credere che siano davvero in tanti a votarlo.
    Se decidesse anche di smantellare tutte le basi americane in giro per il mondo, specie in Italia, gli metterei un monumento con le mie stesse mani.

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Bimba di dieci anni lasciata a terra dal bus.
    Aveva un «vecchio» biglietto.
    La madre la stava attendendo a Meduna /Treviso. Ma lei è stata «scaricata» a Oderzo. Aveva pagato 30 centesimi in meno.

    Nella Patagna del Bossi e Gentilini si fa sul serio..
    Ordine e legalità, mikakazzi!

    C.G.

  25. Vox
    Vox says:

    @ Anita

    Ma il pregio maggiore del programma di R.P. (il dr. No, come lo chiama lei: ma non le sembra arrivato il momento di dire un bel po’ di no?) sta nel NO alla FED, ovvero alla principale sanguisuga mondiale, al covo dei piu’ grandi criminali usurai, ladri e sfruttatori che si siano mai visti e che hanno causato il dramma dell’economia americana e occidentale.

    Io direi NO anche alla Banca Mondiale, al Fondo Monetario, alla BCE e a questa particolare UE. Tutta robaccia da mandare al macero e sulla ghigliottina. Per ricostruire un’Europa dei lavoratori, per la pace, per l’eguaglianza, per la pianificazione delle risorse, per la libertà dai debiti e dagli usurai mondiali.

  26. Vox
    Vox says:

    @ C.G.

    Si, questa l’ho letta anch’io.
    Meschino e vergognoso, per 30 centesimi poi.
    Però mi chiedo: e gli altri passeggeri dov’erano?
    E se c’erano, dormivano? Perchè nessuno è intervenuto?
    Io lo avrei sicuramente fatto, a costo di scendere pure io.

  27. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Non sono io che etichetto Ron Paul Dr. NO, e’ il suo nick da anni.

    Le dico solo che dal dire al fare c’e’ di mezzo il mare.

    Poi consideri anche l’eta’, ha 76 anni, ne avrebbe 77.5 se eletto, quindi sarebbe “a one term” president.
    Ne avrebbe 81.5 alla fine di un termine.

    Oggi inneggiano Chris Christie per il suo discorso alla Reagan Library, e Chris Christie non si e’ nemmeno candidato…dice e conferma che non si candidera’.

    La mia opinione su Chris Christie (R)…E’ meglio che finisca gli altri due anni come governatore del New Jersey e che speri di essere riletto nel 2013.
    (Il New Jersey e’ uno Stato democratico da sempre)

    Non e’ pronto per governare una grande Nazione, lo dice lui stesso.

    Anita

  28. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    se un autista, a Roma, guida ” coi gomiti” mettendo a repentaglio la vita di tutti i passeggeri, diciamo che i romani e i laziali sono tutti criminali???

    Io non solo censuro l’imbecille autista, e anche i passeggeri che non sono intervenuti…ma subito dopo, o subito prima, c’è uno Stato che fa delle regole assurde…tipo: non si può fare il biglietto sul mezzo!
    Forse perchè il controllore sarebbe tentato di intascare i soldi?

    Autisti drogati, autisti che guidano con i telefonini, autisti che sbattono un bambino sulla strada… autisti che rubano…
    Licenziarli in tronco, senza se e senza ma…statuto dei lavoratori permettendo?
    Comunque la tua Patagna con Bossi e Gentilini questa volta credo c’entri come cavoli a merenda!

    Sylvi

  29. Anita
    Anita says:

    x VOX

    The “straw Polls” valgono poco, l’idioma allude a una cannuccia di paglia per vedere in che direzione soffia il vento, in questo caso, il vento dell’opinione di un gruppo dello stesso partito.

    Michelle Bachmann ha vinto in Iowa ed ha preso solo l’1.5% in Florida.

    Anita

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Sylvi.
    C’entra, e come c’entra!
    È che siamo arrivati al capolinea della solidarietà e dei piccoli gesti anche nei confronti di una bambina. Schizofrenia allo stato brado.
    E nessuno che gli abbia dato in mano 30 cents per raggiungere sua madre.
    Sì, è il nord del paese che è malato di diffidenza e di pregiudizi, grazie (ma non solo) alla Lega Ladrona.
    A Ancona, a Pescara, aRoma, a Napoli , a Bari, a Palermo o Cagliari questo, mi ci gioco i baffi, non potrebbe succedere.
    Non succede.

    C.G.

  31. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    i baffi te li sei già gocati!
    O dimenti che , è solo un esempio, che a Napoli un morto ammazzato da camorra, sul marciapiede, viene “scavalcato” dai passanti che vanno dritti per la loro strada???

    Per quella bambina l’unica cosa che potevano fare i passeggeri era scendere e mettersi davanti al mezzo fin che non arrivavano i carabinieri.
    Difficile…visto come siamo conciati.
    L’un contro l’altro armati!!!

    Sylvi

  32. Peter
    Peter says:

    x CG

    hai ragione, nei posti che hai detto una sconcezza simile non sarebbe mai successa. L’autista dovrebbe essere querelato e licenziato per aver messo un minore sulla strada. Punto

    Peter

  33. Peter
    Peter says:

    x Anita

    su Ron Paul ci facemmo quattro risate due anni fa.
    E’ un personaggio affascinante, un misto di conservativismo alla ‘Far West’ (in Italia diremmo alla Tex Willer), e libertarianismo in tema di diritti civili, rifiuto di interventi statali in qualunque settore, antifederalismo nel senso di maggiore autonomia dei singoli stati, un tema sempre caro ai vecchi texani, no?
    Comunque mi e’ simpatico data la sua non simpatia per la pena di morte, pur essendo del Texas.
    A 76 anni, avrebbe una migliore chance di candidarsi come papa…

    Ciao, Peter

  34. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Eh già!!!…
    Nei posti citati i bambini li mettono nell’acido, o li infilano in qualche pozzo in campagna!
    Ma per favore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Sylvi

  35. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    il favore me lo faccia lei, leghista dei miei stivali, o delle mie pantofole.
    Quella che lei descrive e’ la mafia, e per lei tutta l’Italia a sud di una certa zona sarebbe mafiosa.
    Vada a fare il bucato che e’ meglio, in stile casalinga di Voghera…

    Peter

  36. Anita
    Anita says:

    x Peter

    “Comunque mi e’ simpatico data la sua non simpatia per la pena di morte, pur essendo del Texas”.

    Si’ e no.
    Lo lascia agli Stati individualmente, come lo e’ adesso.
    Dire che e’ contrario non conta niente.

    Gli Stati votano nei referendum.
    Per esempio nel mio Stato dicono che non c’e’ la pena di morte….piu’ esattamente, non e’ stata usata dal 1930, abolita nel 1984.

    Riconsiderata negli ultimi anni data l’ondata di omicidi, l’ex governatore era neutro, quello nuovo non se lo sognerebbe nemmeno.

    Bye,
    Anita

  37. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Lacune abissali in geografia.
    Voghera sta a ovest, io a est!
    Da noi il lunedì si fa il bucato, martedì si stira, mercoledì si contestano quelli delle sue parti geografiche!!!

    Di cui taccio…ma avrei tante paroline di risposta al suo “leghista dei miei stivali” sulla punta della lingua. Bocca mia statte zitta!!!!

    Sylvi

  38. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    come sempre non capisce le metafore. Avrei potuto dire casalinga di Tunisi, per quel che cambia…

    Peter

  39. Anita
    Anita says:

    Traduzione:

    NEW YORK – A poco più di tre anni dopo Barack Obama è stato accolto durante la sua campagna presidenziale da una folla adorante e enormi a Berlino, un quotidiano della capitale tedesca sta criticando il presidente come “prepotente, arrogante e assurdo.”

    La critica viene dal quotidiano tedesco Bild, che ha rilasciato un editoriale che attacca Obama per le sue critiche del fallimento degli europei per trovare una via d’uscita della loro crisi economica.

    La critica d’Europa da Obama e dal suo segretario del Tesoro, Timothy Geitner, viene percepito in Germania come colpa-shifting per le difficoltà economiche che hanno afflitto l’Europa e l’America.
    ———————————————————————

    Ma come si permette questa Germania a criticare il nostro POTUS? ;-)

    Anita

  40. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Lascia stare le casalinghe di Voghera, alcune sono mie amiche e danno molti punti agli “intellettuali” di certi forum.

    Anita

  41. Vox
    Vox says:

    A PROPOSITO DELLA MEMBERSHIP PALESTINESE ALL’ONU

    da un articolo
    di Ron Paul

    ===

    […] Io ritengo che non sia nel nostro [USA] interesse metterci dalla parte dei palestinesi o degli israeliani, o “esportare” democrazia nella regione, salvo poi respingerla quando la gente vota nel modo “sbagliato”.

    Ho delle riserve per quanto riguarda la richiesta di riconoscimento della Palestina all’ONU […] Sempre più spesso, negli ultimi anni, le Nazioni Unite offrono una copertura legale e politica alle aspirazioni militari degli interventisti, anzicchè funzionare come forum internazionale per la conservazione della pace.

    I Neocons Usa si sono innamorati dell’ONU… Con la dottrina distruttrice-di-sovranità della cosidetta “Responsabilità di Proteggere” adottata al Summit mondiale del 2005, l’ONU si arroga il compito di intervenire in conflitti interni agli stati membri ogni qualvolta ritiene che dei diritti umani vengano violati. Così facendo, con la “Responsibility to Protect,” l’ONU segnala luce verde a una sorta di raid globale che può essere diretto contro qualsiasi stato sovrano.

    Se chiedessero la mia opinione, personalmente consiglierei ai palestinesi di evitare le Nazioni Unite. Diventarne membri non garantirà il rispetto della loro sovranità. Abbiamo visto cosa succede a stati membri come l’Iraq o la Libia, quando i leader di quelle nazioni non incontrano più il favore delle amministrazioni Usa: sotto la pressione degli Usa e dei loro alleati, una risoluzione-foglia-di-fico viene adottata dall’ONu per facilitare un devastante intervento militare.

    Quando l’ONU ha dato luce verde alla Nato per bombardare la Libia, nessun genocidio vi aveva avuto luogo. Il risultato? Migliaia di morti, un paese distrutto e nuovi leader estremamente inaffidabili.

    Mentre, da un lato, non ritengo che l’entrata come membro all’Onu possa essere particolarmente produttiva per la leadership palestinese, dall’altro non credo che gli USA debbano sfruttare la loro posizione presso il Consiglio di Sicurezza per bloccare la richiesta palestinese.

    Io credo nell’autodeterminazione dei popoli e riconosco che i popoli possano cercare la loro forma di stato in modi diversi […]

    La vera soluzione, una soluzione pro-Usa, al problema del Medioriente è che noi fermiamo ogni aiuto ad altri stati [strale a Israele?], smettiamo di armare altri paesi [idem?] e incoraggiamo soluzioni diplomatiche ai conflitti, disimpegnandoci militarmente.

    In altre parole, dovremmo seguire l’ammonimento di Jefferson: “Pace, commercio e onesta amicizia con tutte le nazioni, e alleanze impegnative con nessuna”.

    ===

    Congressman Ron Paul was born and raised in Pittsburgh, Pennsylvania. He graduated from Gettysburg College and the Duke University School of Medicine, before proudly serving as a flight surgeon in the U.S. Air Force during the 1960s. He and his wife Carol moved to Texas in 1968, where he began his medical practice in Brazoria County.

  42. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Jefferson era pro schiavismo, fu fautore della compra della Louisiana dalla Francia, che allora si estendeva dal golfo del Messico fino al Canada.
    Jefferson attuo’ il primo intervento militare statunitense al di fuori dal territorio nazionale, con il bombardamento di Tripoli. La pirateria minacciava i traffici commerciali americani nel Mediterraneo.
    Le navi Americane non godevano piu’ dell’aiuto della marina britannica dopo la “Declaration of Independence”.

    Citare Jefferson al giorno d’oggi e’ un po’ fuori dai tempi di allora.

    Senza contare che Jeffeson era di famiglia molto ricca ed influente, molto colto e well traveled.
    ————-

    Ecco da dove si inspira l’ inno dei Marines:

    Halls of Montezuma: Marine anthem with lyrics – YouTube

    http://www.youtube.com/watch?v=Jh5OlT-cslQ

    From the Halls of Montezuma to the Shores of Tripoli………..

    Anita

  43. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Anita,

    ..Lascia stare le casalinghe di Voghera, alcune sono mie amiche e danno molti punti agli “intellettuali” di certi forum.

    Infatti cara le casalinghe di Voghera ora sono state reclutate tutte al MIUR per fare i comunicati stampa al Ministro Gelmini…
    Paese che vai, usanza che trovi…
    Su una cosa hai ragione però, …danno “molti punti agli intellettuali dei Blog” ..Punto e croce..sono imbattibili !

    cc

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