Il colonialismo non è affatto morto: lo dimostrano la guerra alla Libia, simile alla tragica guerra di secessione del Biafra, e il veto Usa all’Onu contro la nascita dello Stato palestinese (decisa a suo tempo dalla stessa Onu!). Ovvero: dal miserabile fallimento del “Nuovo Medio Oriente” di Bush e del “Nuovo rapporto con l’Islam” di Obama alla “Nuova Libia” di Levy-Sarkozy

Il colonialismo europeo pareva morto. Finita in tragedia con milioni di morti l’occupazione del Vietnam e fallito nel sangue il tentativo della Francia di indorare la pillola nordafricana dichiarando l’Algeria “territorio metropololitano francese”, dichiarando cioè che i due Paesi su sponde opposte del Mediterraneo erano in realtà un Paese unico. Ora invece si scopre che il colonialismo europeo, capitanato proprio dalla Francia, non è affatto morto. L’intervento militare in Libia, stravolgendo ancora una volta una risoluzione Onu, è infatti sempre più chiaramente e scopertamente un’iniziativa francese, e inglese, per poter continuare ad avere dei protettorati e delle colonie petrolifere in Nord Africa. La Francia ha già le mani sporche di sangue di un paio di milioni di nigeriani vittime del suo avere finanziato, armato e appoggiato la secessione del Biafra dalla Nigeria perché nel Biafra c’era il grosso del petrolio nigeriano. Prima di quella tragedia la Nigeria era un Paese in via di forte sviluppo, poi invece si è ridotto all’emigrazione di nigeriane per fare le prostitute in Europa, solo a Torino ce una ventina di anni fa ce n’erano ben 7.000. Ora Sarkozy sta facendo il bis con la Libia.

Non esiste nessuna “rivoluzione democratica” e nessuna “primavera libica”, esistono invece la volontà e l’intervento militare franco-inglese per buttar giù Gheddafi e sostituirlo con un governo più o meno come il suo, ma prono alla volontà di Parigi e Londra. Alla stessa stregua con la quale gli Usa hanno invaso l’Iraq, per mettere in piedi una caricatura di democrazia tenendosi però ben stretti gli accessi, i giacimenti e i privilegi petroliferi. Speriamo che i cinesi o gli indiani non prendano esempio da noi per invadere la Francia o l’Inghilterra o l’Italia per imporre governi e regimi a loro graditi.
La sfacciataggine francese è eclatante. Il “nuovo filosofo” Henry Bernard Levy prima si è vantao pubblicamente di avere convinto lui Sarkozy a intervenire militarmente in Libia, poi pubblica paginate di suoi reportage “dal fronte libico”, anche sul Corriere della Sera, per spiegare come segue da tempo sul terreno gli avveniemnti militari intruppato con i “rivoltosi”. Eclatante ammissione di far parte del vertice europeo che ha deciso la guerra a Gheddafi, impegnandovi la Nato, e di seguirla da vicino per “consigliare” i rivoltosi onde tentare, tra l’altro, di evitare che la farsa diventi tragedia anche per l’immagine della Francia con un prolungamento all’infinito del conflitto. I “rivoltosi” non sono meno feroci e animaleschi dei più efferati gheddafiani, le loro esecuzioni sommarie anche di civili non si contano, ma questo sui giornali occidentali è meglio non scriverlo. E’ meglio anche non far sapere che gran parte dei “ribelli democratici” non sono altro che mercenari arabi o africani, ai quali della democrazia, algerina o no, non frega assolutamente nulla, debitamente istruiti, preparati, pagati e armati da ben prima di far decidere all’Onu la risoluzione presa a pretesto per questa nuova guerra “umanitaria”. Le grandi manifestazioni di massa che reclamavano democrazia e la fine dei regimi autoritari, come quelle tunisine o egiziane e forse anche siriane, in Libia semplicemente NON ci sono mai state, a parte qualche manifestazione di non chiara natura, dovuta più che altro alla gioia per la fine dei bombardamenti e delle sparatorie di entrambi i contendenti, manifestazione enormemente pompata dai nostri mass media. Per quanto ogni tanto si riesca a pubblicare qualche foto di manifestante donna, però sempre ripresa in campo ristretto onde non far vedere che si tratta di poche persone, resta che ogni foto di “rivoluzionari” mostra facce patibolari alle prese con armi pesanti, che se la rivolta fosse spontanea nessuno dei rivoltosi saprebbe usare.

Il futuro della Libia “liberata” non è affatto chiaro. Molto probabilmente non sarà più uno Stato unitario, e questo potrà piacere ai francesi per poter meglio comandare su pezzi di Libia. Altrettanto probabilmente non sarà più uno Stato o un insieme di Stati laici. La presenza dell’estremismo islamista appare certa. La condizione delle donne probabilmente sarà destinata a peggiorare in varie regioni. Forse da parte della “nuova Libia” o di alcune costole che da essa nasceranno  ci sarà il riconoscimento dello Stato di Israele, il che potrebbe essere positivo se avvenisse su un piede di parità e non per servilismo verso l’Occidente.

Il nostro servilismo verso certi figuri e verso gli interessi che rappresentano rifulge in tutto il suo splendore proprio con Bernard Levy. Questi infatti è stato smascherato, assieme al deputato italiano Fiamma Nirenstein, che stranamente vive nella colonia israeliana di Gilo, come l’ideatore con argomenti falsi, e perfino con foto abbellite, della campagna a favore dell’iraniana Sakineh, la signora di Teheran condannata a morte, ma ancora viva, per concorso nell’uccisione del proprio marito. Inoltre Levy è anche notoriamente uno dei più potenti protettori della latitanza prima in Francia e poi in Brasile, dove ora vive, dell’italiano Cesare Battisti, condannato a più ergastoli per alcuni omicidi “politici” degli anni ’70. Assistiamo quindi alla seguente schizofrenia: da una parte ci scagliamo contro Battisti, la sua latitanza e i suoi protettori francesi, dall’altra lecchiamo la suola delle scarpe al più eminente dei suoi protettori! Il quale eminente protettore allaga il principale quotidiano italiano con le sue articolesse la cui stella polare è sempre la stessa: l’Islam è un pericolo, Israele è un esempio per l’Europa, se non per l’intero Occidente, e lo “scontro di civiltà”, cioè una nuova serie di guerre, è lo sbocco inevitabile. Ovviamente per difendere non solo la “superiore civiltà occidentale”, ma la civiltà tout court, per dirla alla francese. Il sionismo di monsieur Levy è infatti tra i più fanatici e pericolosi, anche perché essendo lui un docente di islamismo può rivestire le sue farneticazioni con eleganti (s)ragionamenti che agli occhi dei semplici, e dei gonzi, non appaiono per quel che sono, la solita bolsa propaganda eurocentrica e antiaraba prona agli interessi di Israele, quanto invece per “fini e colti ragionamenti”.

Insomma, siamo passati dal miserabile fallimento del “Nuovo Medio Oriente” promesso a suon di bombe da Bush e dalla sua banda delinquenziale di teo-con al fallimente dei “Nuovi rapporti con l’Islam” promesso solennemente da Obama a Il Cairo poco dopo essere stato eletto. E ora siamo alla farsa della “Nuova Libia” ideata dal marito di Carla Bruni e dall’esagitato “nuovo filosofo” (!) a la carte sioniste Bernard Levy.

Guarda caso la strategia “culturale” di Levy è la copia conforme della strategia politico militare di Benjamin Netenyahu: quando questi viveva infatti negli Stati Uniti, è stato tra i principali inventori del riciclaggio dell’antagonismo Est comunista-Ovest capitalista nell’antagonismo tra il nord e il sud del mondo, cioè tra Paesi ricchi, del mondo almeno a parole cristiano, e Paesi poveri a grande maggioranza islamici: la dottrina della “guerra al terrorismo mondiale”, presa a pretesto da George W. Bush per invadere l’Afganistan e l’Iraq e sostenere in tutti i modi Israele, è figlia diretta del pensatoio di cui faceva parte l’attuale capo del governo israeliano. Benjamin Netanyahu l’ha giurata a morte al “mondo dei terroristi” da quando nel ’76 suo fratello è morto mentre comandava, con i gradi di colonnello, l’assalto al vecchio terminal dell’aeroporto ugandese di Entebbe per liberare 103 ostaggi israeliani ed ebrei di un aereo di linea francese dirottato da due militanti del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina e due tedeschi delle poco note ma molto attive Revolutionaere Zellen, cioè Cellule Rivoluzionarie. L’assalto ad Entebbe, inizialmente battezzato Operazione Tuono, è stato poi ribattezzato Operazione  Yonatan Netanyahu in onore del colonnello Netanyahu, che fu l’unica vittima israeliana dell’incursione. Il nome di Yonatan Netanyahu, debitamente americanizzato, venne dato anche al  pensatoio statunitense Jonathan Insitute, del quale faceva parte appunto suo fratello Benjamin.

A fronte di tanto amore e furore per la “democrazia libica”, anche questa da imporre come al solito con le armi e strumentalizzando l’Onu, fa fronte la vergognosa ignavia nei confronti della democrazia palestinese, da 70 anni soffocata dall’Europa e dagli Usa facendo finta di niente. Anzi, facendo finta di volere la pace. L’ultima orrenda piece teatrale, particolarmente vergognosa per ipocrisia e funesta per le inevitabili conseguenze future, è l’annuncio del presidente Obama del veto Usa nel consiglio di sicurezza Onu alla richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese che il 20 settembre verrà presentata al Palazzo di vetro dall’Autorità Nazionale Palestinese. Obama ha avuto la faccia di bronzo di ripetere, come che ne fosse un impiegato, il mantra di Netanyahu: “Uno Stato non può nascere per decisione unilaterale, e quello palestinese può nascere solo dalle trattativa con la controparte”. Poiché Obama s’è laureato a Stanford, non posso credere che sia così ignorante da non sapere che lo Stato del quale è presidente, gli Usa, NON è nato da “trattative di pace con la controparte”, ma da una guerra CONTRO la controparte, che era l’Inghilterra. Idem per TUTTI gli Stati del continente americano, nati solo da lotte contro le “madrepatrie” europee. Forse che lo Stato italiano è nato da “trattative di pace” con qualcuno? No, è nato dai fucili dei Mille di Garibaldi, che ha invaso e conquistato per conto del regno piemontese dei Savoia regni italici altrui legittimi quanto quello dei Savoia. Siamo tutti contenti che la Chiesa non abbia più lo Stato pontificio, il più povero e miserabile d’Europa, ma non ci si venga a raccontare che i Savoia non hanno compiuto anche in tal caso un sopruso contro uno Stato legittimo ed esistente da secoli.
Forse che la stessa Israele è nata da “pacifiche trattative con la controparte”? Nossignori, Israele è nata dal terrorismo a lungo praticato dalla fazione sionista più antiaraba come quella che poi ha preso il governo e il potere in Israele. Fazione che praticò il terrorismo anche contro l’Inghilterra e perfino contro la stessa Onu con l’assassinio a Gerusalemme del suo inviato conte Folke Bernadotte.
Ma che Obama sia in malafede, e in malafede putrida, nonché costretto a ballare come un maggiordomo di colore il ballo voluto dal sionismo più duro e arabofobo, lo dimostra in modo lampante anche quanto segue:
– è davvero il colmo dell’indecenza che si sbarri la strada – per giunta all’Onu – alla nascita di uno Stato come quello palestinese che la stessa Onu ha già deliberato nel 1948!
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che tutto ciò avvenga facendo finta di dimenticare che lo Stato che si vuole assolutamente privilegiare, contro i diritti dei palestinesi, cioè lo Stato di Israele, è nato anch’esso proprio da una decisione dell’Onu!
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che si permetta a uno Stato nato per volontà dell’Onu, qual è Israele, di stracciare definitivamente la decisione della stessa Onu di far nascere un’altro Stato, quello palestinese.
– E’ davvero il colmo dell’indecenza che tutto ciò avvenga facendo finta che Israele non abbia gettato nella spazzatura più di 80 risoluzioni, ammonimenti e raccomandazioni della stessa Onu contro i suoi “eccessi” sulla pelle dei palestinesi.
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica continuare a far finta che gli israeliani non abbiano di fatto vanificato, come scuse più varie, dalla bibbia alla lotta al terrorismo, oltre alle offerte di pace globale fatte dal re d’Arabia anche TUTTE le trattative di pace con la controparte palestinese. Fino a tradire e svuotare completamente gli stessi “accordi di pace” di Oslo, che valsero il premio Nobel per la pace sia al palestinese Arafat che agli israeliani Peres e Rabin, quest’ultimo ucciso da un terrorista israeliano  armato, come altri, dal più bieco fanatismo ebraicista.

- E’ devvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che il veto venga opposto da un Obama che ha come segretario di Stato la signora Clinton, arrivata al punto da prendere in seria considerazione e proporre all’Autorità Nazionale Palestinese il “trasferimento”, cioè la deportazione, dei palestinesi in Amazonia!!! Che vergogna! Che mascalzonaggine! Il servilismo della Clinton verso Israele probabilmente è dovuto o aggravato dal suo essere imparenteta tramite la figlia con una famiglia di potenti banchieri ultrasionisti.

Cosa dovrebbe ancora trattare  la disgraziata dirigenza palestinese, ridotta ormai ad amministrare dei francobollini di territorio, dei bantustan, delle riserve indiane che tra loro non possono neppure comunicare senza l’oppressivo filtro militare israeliano e senza la vergogna del Muro? Muro che finalmente anche intellettuali ebrei, come di recente il sociologo polacco inglese Zigmunt Bauman, paragonano ad alta voce al Muro nazista del ghetto di Varsavia. Oltre alle critiche e alle accuse sempre più pesanti di vari intellettuali israeliani, non è la prima volta che personalità ebree fanno paragoni con i nazisti: c’è stato il  precedente dell’ebreo sudafricano Goldstone, incaricato di una commissione dell’Onu di indagare sui massacri dell’invasione di Gaza, e quello dell’ebreo americano Richard Falk, docente all’Università di Prineton, anche lui inviato dell’Onu a indagare sul trattameto riservato da Israele ai palestinesi. Benché ebrei, entrambi sono stati attaccati ferocemente da Israele, Falk ne è stato addirittura espulso! Il che è l’ennesima dimostrazione lampante che non è l’ebraismo la stella polare dei governi israeliani, in particolare di quelli avventuristi e di destra come gli ultimi governi di destra.

Governi che stanno trascinando verso il baratro la stessa Israele. I 400 mila manifestanti di Tel Aviv contro la povertà crescente e la difficoltà a trovare casa da parte di non pochi israeliani dimostra che la storiella di Israele “patria di tutti gli ebrei del mondo” è appunto una storiella. Come da 3.000 anni, il territorio di Israele, l’insieme che una volta erano i regni di Israele e Giuda, non è in grado di dar da mangiare e abitare a tutti i suoi abitanti, che infatti emigravano in continuazione in tutto il mondo mediterraneo. Per quanto gli Usa pompino armi e soldi per sostenere Israele, vera e propria colonia occidentale nel mondo arabo, e per quanto sionisti straricchi come lo statunitense Moskowsky o banche d’assalto come alcune banche israeliane finanzino le colonie, cioè la pulizia etnica contro i palestinesi per far largo agli israeliani, vale a dire ai sionisti visto che la nazionalità israeliana semplicemente NON esiste, per quanto tutto ciò duri da anni, ormai il vento sta cambiando. Anche se Obama balla il ballo che sta ballando, gli Usa cominciano a non avere più tanti soldi da buttare nella fornace israeliana. L’appoggio del mondo ebraico non israeliano comincia a scricchiolare, quando non è sostituito da accuse sempre più dure come quelle di centinaia di intellettuali ebrei inglesi. Il servilismo di Stati come l’Egitto è finito drammaticamente, l’Egitto non è più disposto a vedersi ammazzare le guardie di frontierafacendo finta di niente e lo ha dimostrato con l’assalto di massa all’ambasciata israeliana a Il Cairo. Per quanto finora l’Occidente abbia finto di applaudire “la primavera araba”, in realtà badando bene il posto dei  capi dei regimi cacciati a pedate venga preso dai militari e dalla borghesia fino a ieri loro complici, formando così un altro regime, un po’ meno indecente ma sempre comodo per l’Occidente, gli avvenimenti egiziani dimostrano che non è affatto scontato che le masse si facciano fregare un’altra volta.
Se da un lato c’è l’Egitto che forse non ne può più delle umiliazioni subite dall’Europa e da Israele, dall’altro lato ci sono un Libano sempre più deciso a non farsi calpestare, memore degli orrori fatti perpetrare dagli israeliani in particolare a Sabra e Chatila, una Siria in preda ai sussulti ma schierata come prima e una Turchia che s’è stufata di fare da alleato preso a sberle da Israele. Preso a sberle e ricambiato col massacro di nove cittadini turchi compiuto l’anno scorso dagli israeliani all’assalto della Flotilla di pacifisti diretta a Gaza. Che il governo israeliano ragioni ancora con la logica delle cannoniere colonialiste lo dimostra anche la richiesta agli Usa di difendere l’ambasciata israeliana a Il Cairo assalita nei giorni scorsi dalla folla per reazione all’uccisione di sette poliziotti di frontiera da parte dei militari israeliani. Come se l’Egitto fosse ancora quello di re Faruk, calpestabile a piacere….

I governi israeliani stanno segando il ramo sul quale sono seduti. La loro ottusità, e spesso imbecillità, impedisce di capire che a furia di rubare terra ai palestinesi e di impedire la nascita di un loro Stato degno di tale nome anziché bantustan ridicolo e tragico, non passerà molto tempo prima di dover rinunciare al sopruso integralista di Israele “Stato ebraico” anziché Stato di tutti i suoi cittadini senza distinzioni razziste di religione, colore della pelle, etnia, ecc. Tra qualche tempo il ricordo della Shoà sarà inevitabilmente affievolito, al punto che per quante giornate della Memoria si mettano in piedi non sarà più possibile ricattare nessuno con le frustre, bolse e strumentali accuse di “antisemitismo” scagliate come pietre per lapidare chiunque non applauda Israele sempre e comunque. Il dramma è che il mondo cristiano conserva più o meno intatto se non l’odio almeno la forte antipatia verso gli ebrei, nonostante da qualche tempo siano stati promossi da popolo “deicida” (!) a “fratelli maggiori”. Tale dramma però è alimentato dal comportamento sempre prevaricatore verso i palestinesi dei governi israeliani.
A me pare ottuso anche il presidente Obama. In occasione delle celebrazioni dei dieci anni dalla distruzione delle Torri Gemelle di New York, avvenuta anche come reazione ai soprusi contro i palestinesi, è da idioti – oltre che da ipocriti come abbiamo dimostrato poco fa – dare un segnale come quello del veto all’Onu contro la nascita dello Stato della Palestina. Un segnale cioè che è un’altra provocazione contro il mondo arabo e islamico, mondo nel quale morto un Osama Bin Laden se ne può fare un altro esattamente come morto un papa se ne fa un altro. Oltretutto, a furia di imporre veti odiosi e scatenare guerre forzando le risoluzioni dell’Onu, come avvenuto per l’Iraq e la Libia, prima o poi nascerà l’Onu del mondo che si è rotto le palle dei nostri soprusi. Anche Obama si comporta come se il baricentro del mondo fosse sempre a Washington, Londra e Parigi, quando invece s’è spostato, e non di poco. Prima ne prendiamo atto, Obama compreso, meglio è. Se dal Venezuela alla Turchia e dall’Iran alla Cina i Paesi stufi della nostra prepotenza, ipocrisia e doppiopesismo si facessero un’Onu diversa da quella attuale, non credo proprio sarebbe una bella cosa. O no?

A proposito della distruzione delle Torri Gemelle: trovo a un certo punto insopportabile che le vittime di quella tragedia siano ricordate in continuazione, mentre le vittime di tante tragedie provocate dagli Usa e da noi siano bellamente spazzate sotto il tappeto del silenzio. Il troppo stroppia. C’è anche ben altro da piangere a questo mondo e pretendere ad esempio che la vita di 4-5 mila newyorkesi valga ad esempio di più dei quattro milioni di vittime congolesi per il solo coltan, metallo utile per fabbricare i nostri telefonini e vittime di cui preferiamo non sapere nulla, è semplicemente da mascalzoni.

La parola mascalzoni mi fa venire in mente Bush junior. Ormai è chiaro che ha invaso l’Afganistan prima e l’Iraq dopo anche come diversivo, non poteva infatti invadere la preziosa alleata Arabia Saudita, che di Bin Laden era la madre così come la Cia ne era la nutrice. Nei giorni scorsi ho letto il diario o la ricostruzione di Bush junior di come ha vissuto e come ha reagito alla notizia dell’attacco alle Torri Gemelle. Mi sono cascate diciamo le braccia a terra di fronte a tanta mediocrità, retorica e insulsaggine. Se può diventare presidente degli Usa, e persoino essere rieletto, un tale mediocre, allora gli Usa e il mondo intero sono davvero malmessi.

228 commenti
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  1. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non avendo di che rispondere…ritorni come un beduino alle eterne citazioni….che non valgono nulla ma sono buone per rispondere a qualsiasi argomento…cosi riesci sempre a batterti ogni qual volta …in puerilita´.
    Rodolfo

  2. Vox
    Vox says:

    IL GRANDE FRATELLO CHE AVANZA

    Nell’era del neo-colonialismo non sono solo gli stati sovrani a essere bombardati e occupati, ma anche i corpi e le menti umane. I produttori di tecnologie avanzate lo hanno capito bene e hanno deciso di costruire sul nuovo life system orwelliano che avanza, partendo dagli USA, un lucroso quanto discutibile business.

    Per esempio, l’ultima novita’ in materia di invasione del campo privato e personale umano – sempre per ‘salvaguardare la sicurezza’ , obviously, come le bombe umanitarie che ‘salvano’ i civili – consiste in un incrocio tra video e lie detector, il PRE-CRIME FACE SCANNER o anche EMOTION DETECTOR.

    Come ti scopro il crimine prima che venga pensato!

    Teoricamente, dovrebbe ‘esaminare’ le espressioni facciali di un individuo (non solo all’aereoporto, ma anche all’ingresso in un centro commerciale, in uno stadio e dio solo sa dove ancora) e dire agli addetti alla sicurezza se la persona mente o ha qualche progetto sovversivo in mente.

    Un antenato del face-scanner (lettore facciale), il polygraph – la famosa ‘macchina della verita’ – e’ talmente inattendibile, che nessuno fino a oggi lo ha mai usato come prova a carico, al di fuori degli Stati Uniti. Stesso dicasi per il nuovo rappresentante dei sistemi di invasione psicologica ed emotiva che, c’e’ da scommetterci, mettera’ nei guai piu’ di un viaggiatore stressato, scocciato o semplicemente stanco, ma innocente.

    Come se non bastassero i body scanner che, oltre a presentarti nudo e crudo agli occhi dei lavoratori aeroportuali, puo’ causare danni irreversibili e tumori, ecco una nuova diavoleria, forse ancora piu’ pericolosa.

    Ma ‘sti terroristi dove sono?!

    Quelli che sono causa delle sofferenze dei popoli stanno mettendo le mani avanti. Per la sicurezza, naturalmente. La loro.
    Caso mai ci saltasse in mente di fare giustizia, come sanno bene di meritare.

    ===

    Pre-Crime Face Scanner to Be Used For ‘Security Interrogations’

    di Paul Joseph Watson
    Prison Planet.com

    Pre-crime face scanning lie detector technology set to be rolled out in airports and other public venues will aid authorities in conducting ‘security interrogations’ of individuals, despite the fact that the new device is even less reliable than the dubious polygraph test, and could easily lead to thousands of innocent people being framed as terrorists and criminals.

    “A sophisticated new camera system can detect lies just by watching our faces as we talk, experts say. The computerised system uses a simple video camera, a high-resolution thermal imaging sensor and a suite of algorithms,” reports BBC News [bbc.co.uk/news/science-environment-14900800]

    “Researchers say the system could be a powerful aid to security services,” according to the report, adding that the technology is set to be rolled out first in airports for “security interviews” and that the system will also be used to conduct “covert truth tests in real time”.

    The new system “successfully discriminates between truth and lies in about two-thirds of cases,” which equates to little more accuracy than chance alone, making it even less reliable than the notorious polygraph test, which has been widely dicredited and is habitually inaccurate.

    The technology is focused around detecting emotions such as distress, fear or distrust, all of which a stressed traveler could undergo without necessarily being a liar. Indeed, such emotions would be expected in an environment where people are being naked body scanned, groped by TSA thugs, and subjected to lie detector interrogations.

    In addition, such emotions could be registered when the subject fears not being believed by the authority figure. The person could be characterized as a liar when they are in fact completely honest.

    As with everything we’ve seen rolled out in the context of airport security, this invasive technology is eventually planned to become a staple of the 21st century police state.

    Vowing not to fly won’t be good enough to avoid Big Brother’s gaze – this technology is ultimately designed to be used to control access to shopping malls, sports stadiums, and other public events.

    http://www.prisonplanet.com/pre-crime-face-scanner-to-be-used-for-security-interrogations.html

  3. Vox
    Vox says:

    IL SOGNO AMERICANO E’ DIVENTATO INCUBO

    POVERTA’ NEGLI USA

    Secondo le caute stime (probabilmente per difetto) di un rapporto ufficiale, oggi vivono in poverta’ oltre 46 milioni di americani. Ben 2 milioni e 600.000 persone sono diventate povere solo negli ultimi 12 mesi…

    http://www.prisonplanet.com/poverty-in-america-a-special-report.html

    Poverty In America: A Special Report

    America is getting poorer. The U.S. government has just released a bunch of new statistics about poverty in America, and once again this year the news is not good. According to a special report from the U.S. Census Bureau, 46.2 million Americans are now living in poverty.

    The number of those living in poverty in America has grown by 2.6 million in just the last 12 months, and that is the largest increase that we have ever seen since the U.S. government began calculating poverty figures back in 1959. Not only that, median household income has also fallen once again.

    The Shrinking Number Of Jobs

    Unemployment is rampant and the number of good jobs continues to shrink. Once upon a time in America, if you really wanted a job you could go out and get one. Today, competition for even the lowest paying jobs has become absolutely brutal. There simply are not enough chairs at the “economic table”, and not being able to get a good job is pushing large numbers of Americans into poverty…

    The Working Poor

    The number of low income jobs is rising while the number of high income jobs is falling. This has created a situation where the number of “the working poor” in America is absolutely skyrocketing. Millions of Americans are working as hard as they can and yet they still cannot afford to lead a middle class lifestyle.

    One out of every six Americans is now enrolled in at least one government anti-poverty program.

    More than 45 million Americans are now on food stamps. The number of Americans on food stamps has increased 74% since 2007.

    …It is undeniable that America is getting poorer. Poverty is spreading and hopelessness and despair are rising. There is a reason why the economy is the number one political issue right now. Millions upon millions of Americans are in deep pain and they want some solutions.

    Unfortunately, it appears quite unlikely that either major political party is going to offer any real solutions any time soon. So things are going to keep getting worse and worse and worse.

  4. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    mia cugina mi ha portato una bottiglietta di Canadian pure maple syrup.
    Poichè c’è la doppia scritta in francese ho capito di che si tratta;
    ne ho sentito parlare e visto nei films americani, ma non le ho chiesto dove e come si usa.
    Mi potresti aiutare?
    So che loro lo usano un po’ dappertutto ma esattamente dove è indicato non lo so.
    Ti ringrazio e ti abbraccio
    Sylvi

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    il Rodolfo rivolgendosi a me:
    “Non avendo di che rispondere…ritorni come un beduino alle eterne citazioni….che non valgono nulla ma sono buone per rispondere a qualsiasi argomento…cosi riesci sempre a batterti ogni qual volta …in puerilita´”.

    Ah, bèh, detto da te mi sconquassa da convulsioni ridanciane…
    insomma qualcosa del genere.
    Sei tu, testadisegatura, che ritorni indietro di 2000 anni.
    Io riporto semplicemente gli anedotti (acclarati) dei cosidetti “padri della patria, di cui senza saperne una beata fava su che razza di elementi erano, ti riempi la bocca e gli dai fiato.
    O meglio: spifferi idiozie.
    Vai, tranquillo.

    C.G.

  6. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    il maple syrup si usa su diverse cose in particolare per breakfast.
    Si usa su pancakes, su waffles, su french toast…

    E’ molto piu’ dolce dello zucchero.

    Ci sono tanti prodotti a base di maple syrup, caramelle, biscotti….

    A me non piace, e’ troppo dolce, ma e’ una tradizione del nord America, mio figlio minore ne andava pazzo sul french toast.

    Fammi sapere se vuoi delle ricette per l’uso.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Sciroppo_d%27acero

    Qui ci sono molti aceri, non tutti sono adatti per ricavarne lo zucchero.
    Non occorre tenerlo refrigerato, e dura per anni.

    Ciao, devo uscire….

    Anita

  7. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    ti ringrazio. Ho capito.
    Nei Balcani sono chiamate palacinke e si servono con marmellate, creme, noci tritate e miele…e molto altro.
    Le so fare.
    Un abbraccio
    Sylvi

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Un manager di questi guadagna in un mese come un suo dipendente in 27 anni..
    ———————————————————————————
    “L’anno scorso venticinque dei cento manager più pagati degli Stati Uniti hanno guadagnato più di quanto le loro aziende abbiano versato al fisco. Questi manager sono riusciti a far pagare meno tasse alle loro società e quindi sono stati ricompensati. Il rapporto annuale dell’Institute for policy studies, citato dalla direttrice del settimanale The Nation, Katrina van den Heuvel, è illuminante.

    Ogni anno le aziende statunitensi riescono a eludere circa cento miliardi di dollari di tasse in modo perfettamente legale ricorrendo ai paradisi fiscali. È un meccanismo perverso che premia i risultati immediati (investimenti ad alto rischio, tagli indiscriminati del personale, trucchi contabili) e che si autoalimenta: gli stipendi dei manager sono decisi da comitati dove siedono altri manager che a loro volta sono a capo di altre società”.
    —————————————————————————–
    Sicuramente una kommmunista, questa van den Heuvel…ma come si permette!

    C.G.

  9. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    eh…ma cara Sylvi, il breakfast si fa in fretta, spesso pancakes e waffles si comprano congelati….le mamme vanno al lavoro ed i figli devono mangiare prima di andare a scuola.

    Mio figlio aveva il lusso perche’ anche dopo sposato veniva a fare la prima colazione dalla mamma.

    Un abbraccio,
    Anita

  10. alex1
    alex1 says:

    Se e’ vero che dalle espressioni che uno fa davanti ad un face scanner si puo’ determinare se sta commettendo un crimine o meno non so, mi lascia qualche dubbio, da profano mi sembra si torni a Lombroso, fine del XIX secolo, che cercava di catalogare un criminale da certe caratteristiche somatiche.
    Mi dispiace che sia finito in mezzo alle critiche un cantautore come Claudio Lolli, che puo’ piacere o meno, ma io ritengo una persona niente affatto presuntuosa a cui la grande notorieta’ nemmeno interessa. Le sue liriche, come quelle di De Gregori Vecchioni e Guccini, sono spesso non di immediata comprensione, spesso crude ma raramente banali. I suoi brani piu’ belli secondo me sono quelli piu’ intimisti, nei quali spesso scava dentro i fallimenti e le difficolta’ ed i ricordi. Fra l’altro uno dei suoi brani musicalmente meglio riusciti e’ stato ripreso da Luca Carboni in un bel video (“Ho visto anche degli zingari felici”).

  11. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma cosa significa essere poveri? Quando si e´veramente poveri?
    Si puo´in questo mondo essere tutti ricchi e benestanti….tutti poveri…
    o tutti sullo stesso livello?
    C´e´mai stata una societa´del genere….e se c´e´stata come nel caso dei Kibbutz…puo´nel tempo durare?
    No…nel tempo non puo´durare…perche´l´essere umano e´fatto cosi…ha bisogno di concorrere per migliorarsi….se non lo facesse sarebbe solo un robot ed in poco tempo morirebbe.

    E´facile dire “non si vive di solo pane”….ma e´anche vero che di solo pane si vive. E´povero chi in Europa o in America riesce a mangiare…ha quattro pareti intorno a se e una televisione…ma non ha un´auto…non mangia caviale e non puo´andare alle Seychelle?
    I veri poveri sono quelli che muoiono di fame e nel mondo ce ne sono…ma nessuno in Europa o in America muore di fame ergo non ci sono veri poveri…ma solo indigenti.
    Peccato che costerebbe troppo….ma i veri poveri ….quelli che in Africa muoiono perche´non hanno nemmeno un pezzo di pane o un po´d´acqua…potrebbere agiatamente vivere con quello che noi nel mondo occidentale lasciamo nei campi o negli alberi perche´non conviene raccogliere o quello che viene buttato via dai supermercati o quello che ogni singola famiglia… butta nella spazzatura…compresa quella dei poveri.
    Se per esempio un frutto non si presenta perfetto…si butta…i biscotti a pochi giorni dalla data di scadenza via….se il pane e´un po´raffermo idem….e cosi via per tutte le altre cose….se la calzetta ha un buchetto mica si rammenda come faceva la piu´perfetta delle donne… che naturalmente era mia madre…..no si butta via.
    Il pane raffermo mia madre lo conservava….a tempo debito lo rammolliva con un po´d´acqua….ci mischiava pomodori…cipolla ,origano..olio di oliva e sale….una delizia per il palato…il mangiare dei poveri..sano e nutriente.
    E dopo averlo mangiato si cominciava a pensare….come migliorare la situazione dandosi da fare.. perche´si sapeva che e´il labile che rimane indigente …ma quel ragazzino che vendeva giornali o uova per le strade con la sua intraprendenza era diventato il piu´ricco del paese…riuscendo cosi a dare anche ad altri lavoro e sicurezza .
    Certi sono cosi amareggiati dalla vita che non passerebbero mai inosservati dalla EMOTION DETECTOR di cui parlava Vox….io capisco che ne sia rimasto colpito…che egli sia molto preoccupato….e´parecchio tempo che cerco di immaginarmi il suo viso…malandato ..afflitto e sopratutto velenoso per cui il mio consiglio a lui o lei ..sarebbe di guardarsi attentamente allo specchio e poi iniziare a sputare…e continuare a sputare fin tanto che quel viso nello specchio non prenda sembianze umane.

    Ieri la notizia dei primi risarcimenti …per l´esattezza sei…4 in Baviera e 2 in Assia dei bambini..oramai uomini da parte della Chiesa per i soprusi subiti. M´immaginavo chissa´quali cifre e poi leggo solo dai 3000 ai 5000 Euro.
    Cadono le braccia…fossi in uno di loro… partirei per i Vaticano e getterei quelle banconote debitamente intrise di urina in faccia
    al primo Cardinale o meglio al Papa stesso.Vergogna.
    Rodolfo

  12. sylvi
    sylvi says:

    x Alex1

    Non ho capito cosa c’entra Lombroso con i testi e le canzoni di Claudio Lolli.
    CC mi ha dedicato La Borghesia.
    Non mi sono sentita rispechiata nel ritratto, ma non importa; l’ho presa per quello che era, una provocazione!
    Anche se un po’ pesante!
    La canzone in sè, e altre sue che ho sentito sono praticamenteun”omelia” senza musica nè strumenti.
    Questo io penso, per quel che vale.
    Il testo è zeppo degli argomenti più triti e ritriti della sx del tempo
    (io c’ero!) e perde ogni valore la sua “denuncia” in quanto infarcita di luoghi comuni e che spara nel gruppo, perciò diventa solo uno sfogo inefficace!
    Ma forse, come dice lei, la “liriche” di Claudio Lolli non sono di immediata comprensione; dovrò studiare!
    ma non me l’ha ordinato il medico di capirlo…anche perchè De Gregori e Vecchioni…senza andare a De Andrè o Gaber…”bucano” l’anima di chi ascolta.

    Sylvi

    Sylvi

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg
    A te non rispondo…per il semplice fatto che non so come risponderti…se non con le offese.
    Non c´e´un minimo di argomento con cui si possa essere daccordo o no….solo banalita´.
    Io con il mio 143.147-148-149 ne ho messe di castagne sul fuoco e tu mi rispondi con una cacata come il 150…
    Rodolfo

  14. sylvi
    sylvi says:

    caro Rodolfo,

    rispondo a due argomenti, della milionata che hai proposto:
    il pane.
    Il pane non cresce sugli alberi; la pagnotta ha la sua storia bellissima di dissodamento, sarchiatura,semina, vento, sole, pioggia…e poi raccolto , macinatura ecc.ecc.
    In Africa manca l’acqua a disposizione, manca anche la più elementare tecnologia per ottenere un raccolto accettabile…ma soprattutto manca la scuola e il controllo della salute che ha problemi catastrofici!
    Infine, ma non ultimo, la mentalità “alla disciplina” del lavoro.
    Ho scritto disciplina, non voglia di lavorare.
    Parlo del Sudafrica: contare sulla presenza di lavoratori, fare un piano di lavoro con tempi certi è impossibile…
    Dove servono 100 infermieri ne devi assumere il doppio per essere certo che qualcuno ci sarà.
    E così è in tutte le attività.

    Ora l’Occidente può e deve, guerre fra clan permettendo, dare i “mezzi”, soprattutto in considerazione del fatto che in Africa ha perpetrato le più grandi porcherie della storia, …ma non può dare la volontà di usarli…e io ritengo che ciò avverrà in tempi lunghissimi.

    Non buttare il pane: chi lo fa andrebbe arrestato.
    Si puo portare a chi ha galline o altri animali, come faccio io, si può usare in mille modi…
    Io faccio i canederli, me li ha insegnati una ladina della Val Gardena.
    Sono buoni in brodo, con lo spezzatino, col goulasc….
    Anche qui è questione di educazione :
    il pane non si butta per nessun motivo!
    dovrebbe essere un imperativo categorico!

    ciao Sylvi

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo.
    Le tue “castagne sul fuoco”, testadisegatura, sono marce.
    Marce di supponenza, marce di arroganza, marce di illusioni.

    Spifferi e peti, per capirci.

    P.S.: Non sapevo che i cosidetti “padri della Patria” di cui ti riempi la bocca sedevano al cesso quando rilasciavano i loro pogrom contro le genti di Palestina.
    Ne prendo atto, anche se in fondo si sapeva.

    C.G.

  16. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro Alex1,

    direi che è superfluo insistere con la nostra “corrispondente” del Gazzettino della Carnia e del Cadore.
    In questo momento poi penso che sia “impeganata” a riscrivere libri di Storia, in cui dimostra chiaramente che l’invasione della Yugoslavia fu un’opera “umanitaria” della coalizione fascio-nazista,dovuta alle provocazioni di minoranze slovene che si volevano approppriare di terre carniche.
    I Nostri”caschi blu” portarono a quelle popolazioni la nostra civiltà romana millenaria , insieme a pane, (non si se quello per le galline)cibo acqua , medicinalì.
    Infine quell’operazione fu operazione “preventiva” contro il Komunismo Titino , già fin dal 18 si sapeva dai rapporti dei nostri servizi segreti(sempre all’erta) avrebbe trionfato in seguito.
    Sotto ogni roccia carnica si è sempre nascosta un’antenna che scrutava l’orizzonte del Patriarcato di Aquileia che come è ben noto un tempo si estendeva fino alle rive del Danubio.

    Detto ciò tanto per tornare a Claudio Lolli (poveretto), direi che da questo punto in poi, si possa tranquillamente soprassedere.
    Il 68 fu a mio avviso un fenomeno di costume , determinato dal culmine dei gloriosi Trenta anni dello sviluppo del capitalismo post-II GM, come da copione o da ciclo ormai ampiamente dimostato.
    Molte delle Velleità giovanili furono prontamente riassorbite e prontamente riutilizzate dal sistema di Affari mass-mediolgico, che anzi vendette di più tra le masse giovanili..!!
    Restarono come restano, alcuni fenomeni “deleteri” tipo droghe e derivati che essendo poi in sè , fughe dalla realtà,aiutano ancor di più il sistema.
    In sostanza i “fans” di Vasco Rossi, non fanno paura a nessuno , anzi sono elementi utili alla critica.

    Nel 69 le tute blu, non andarono ai concerti e ai raduni, ma dal punto di vista “economico” reale mutarono ben di Più la situazione, tanto per intenderci e questo “rode”…!!Ohh come rode ancora adesso !

    In Altre parole il valore della canzone di Lolli “piccola borghesia” vale perchè non intimista , ma proprio perchè come dice la Sylvi , raccoglie un bel pò di luoghi comuni,a cui mica sempre bisogna dare un senso dispregiativo” come disse Kant nella sua Logica della ragion pura , passando per gli imperativi categorici, senza scordarsi degli “ad usum dephini “.

    cc

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    No…se non te ne sei accorto e´proprio il contrario.
    Sono tuoi i peti…le mie sono realta´…palpabili ..vere…ne parla l´intero mondo.Piu´di questo non so che dirti…se non che certe volte conviene tenere il becco chiuso…si fa´una figura migliore.
    Il tuo bla bla bla e´incosistente senza valore e stupido….vatti a nasconderte.
    Rodolfo

  18. sylvi
    sylvi says:

    Vedo che parla il corrispondente della Libera Fuffa del canavese!

    Re dei minestroni…ti sei definito, con qualche cotica di prosciutto rancido???
    Fatti solo correggere la geografia, dal correttore di bozze…sei notevolmente scarso…e anche la linea temporale della storia lascia molto a desiderare!!!

    Poi non so che cosa dovrebbe rodermi delle tute blu del ’69.
    Anzi, tu che sei l’economista deputato del blog, sapresti dirmi se saranno le tute blu o gialle cinesi che al più presto acquisiranno i diritti di quelle italiane o se saranno quelle italiane ad abbracciare entusiaste i diritti di cui godono i ciuciucincin????
    Pechino è vicina!

    Dell’aviazione della Padania noi ci facciamo un baffo!!!
    Abbiamo Venezia-Monaco con Lufthansa.
    Ronchi-Lubiana con quel che ci pare!
    A Parigi ci andiamo, ogni giorno, da Venezia!
    Tutte queste località sono più vicine di Milano.

    Purtroppo paghiamo i servizi di cui non usufruiamo, come al
    solito!

    Ps: La mia buona educazione ha un limite!
    Controlla le tue provocazioni!

    mandi mandi

    Sylvi

  19. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Ohhoohhhhh
    Avviso in” Stampo Mafioso”..non si può nemmeno più scherzare !!
    Mah valli a capire questi carnici indipendentisti !!
    In che mondo viviamo…!!!

    cc

  20. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cotiche di maiali rancide ?
    Noi,solo maiale fresco !
    Ultimamente poi prevedo non manchi la materia prima !

    cc

  21. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    le mie nozioni di Storia e geografia, sono niente di più e niente di meno, che una ri-sistemazione,in chiave razionale, di quando tu vai dicendo da tempo in maniera sparsa.
    Dovresti essermene grata Te e l’eventuale Storia futura, che prende le mosse dalle tue “intuizioni”.

    cc

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Rodolfo 169
    Tu, invece mi sembri quel tale che pensava che lo Stretto di Messina fosse un siciliano magro magro….
    Per te non basta la Provvidenza, ma uno spillone piantato nelle natiche.

    Sempre virtuale, ovviamente.

    C.G.

  23. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    giorni fa il nostro Presidente è andato a Pola ( ti informo perchè tu non leggi il Piccolo delle notizie di Istria e Quarnero) ricevuto dal Presidente croato.
    Per la prima volta il Presidente croato ha riconosciuto ufficialmente TUTTI i torti, comprese le foibe, che i croati hanno fatto agli italiani prima -durante-dopo il fascismo, auspicando il perdono reciproco di ENTRAMBE le parti!
    La Slovenia un passo ufficiale così non l’ha fatto!!!
    Certo che i libri che leggete tu e Uroburo non avrebbero contemplato queste scuse, perchè” gli slavi sono sempre stati le vittime e gli italiani i carnefici “….come ripetete voi.

    Non occorre che io riscriva la Storia, basterebbe che voi vi allargaste un po’ sulla Storia già scritta.
    Poi io sono stata confortata da testimonianze di slavi che non avevano il prosciutto sulle pupille, come voi due!!!!

    Ad usum delphini!!!
    Quelli di Melburne sono dolphin!

    Devo andare a comprare le legna per il caminetto.
    Devo non farmi fregare come l’altra volta che mi hanno dato la qualità per la stufa, cioè legna troppo tenere e pur se ben secche facevano una fiammata tipo fascine.
    Tu che sai tutto, quale qualità sarà meglio per un caminetto aperto su tre lati???
    Sai, la piccola borghesia per piccina che sia, queste cose non le sa!

    Sylvi

  24. sylvi
    sylvi says:

    Quant’è bella demagogia….!!!

    Si devono fare delle graduatorie per l’accesso alle scuole d’infanzia e ai nidi, per i buoni pasto, per le case popolari….
    Quali criteri? I più poveri? Come li misuriamo?
    Nucleo famigliare più numeroso? (il bambino povero figlio unico è fregato!)
    Prima i cittadini italiani….come fanno altrove…e poi gli altri?
    Tiriamo le bruschette???
    Non si discriminano i bambini quando restano fuori da una graduatoria coperta da chi è appena arrivato?

    Hai mai guardato le graduatorie delle assegnazioni di case popolari?
    E la casa è importante.
    A parità di povertà…davanti ci sono extracomunitari appena arrivati…in coda tutti gli italiani!
    L’essere italiano è titolo di demerito?
    Almeno in FVG!

    Hai mai guardato le graduatorie delle assegnazioni dei posti a scuola???
    Prima di tutti gli ins di Messina-Catania-Caltanissetta, poi i pugliesi…infine…i friulani che forse faranno i supplenti ai meridionali che cuccato il posto si ammalano e tornano a casa!!!

    Pensa…gli scostumati friulani pure si arrabbiano.

    Problema: Se il posto è uno e gli aspiranti tre.
    Quanti restano fuori?
    Quanti sono i discriminati?

    Roba ad usum delphini, come vedi.

    Sylvi

  25. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvina,
    ma per una volta che ti do ragione , mi tocca questa filippica?..pensa che io ho fatto una proposta regionale con gli stessi scopi,però con anni 55 di residenza ,o quel tanto che basta per ficcarci dentro i Veneti (quelli delle “pezze al culo “)…!!
    Così tanto per essere sicuro…!!

    infine io e nemmeno Uroburo, ci siamo mai sognati di scrivere quello che dici tu su Italiani e istriani..e sulle colpe ectte…
    Dicamo che la tua è veramente una tattica mistificatoria , bugiarda e lurida da vera provos…altro che cotiche di maile rancide ,
    Ma non ti vergogni ancora , dopo tanto tempo ??

    cc

  26. Peter
    Peter says:

    x Anita

    La Sarah Palin e’ bell’e servita…Secondo rivelazioni molto rivelatrici, ha avuto una tresca con un giocatore nero di basketball anni fa, poi ha anche usato cocaina…
    Niente presidenziali, insomma…

    Peter

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter.
    Un classico.
    I neokojon/esse predicano acqua ma trangugiano vino.
    E qualche sniffata pesante non se la fanno mica mancare quando starnazzano sul “law and order” per mettere in croce quei ragazzi che si fanno una canna.
    Ipocriti di merda.

    C.G.

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Linosse

    L’occupazione colonialista di Hebron è cominciata con una ventina di pellegrini, arrivati dall Svizzera mi pare nel ’68. Presero alloggio per Pasqua in un albergo e non se ne sono più andati. Oltre 100 mila palestinesi messi in croce per far posto a qualche centinaio di fanatici iper protetti, uno dei quali, Baruch Goldstein, massacrò qualche decina di palestinesi in preghiera nella moschea di Abramo. Per permettere loro di non incontrare palestinesi sono stati chiusi e sigillati centinaia di egozi palestinesi e la città è stata divisa in modo che preferisco non definire.
    Le posto qui in basso un articolo dell’agenzia NENA News che descrive l’attesa proprio a Hebron dell’arrivo del 20 settembre.
    Un saluto.
    pino nicotri
    ————————
    HEBRON, L’ATTESA DELLA TEMPESTA
    Hebron, emblema dell’occupazione israeliana della Cisgiordania, si prepara alla dichiarazione del 20 settembre. Qui più che in ogni altro posto si teme la rabbia dei coloni che gia’ tormentano la popolazione della città vecchia

    GIORGIA GRIFONI

    Hebron (Cisgiordania), 15 settembre 2011, Nena News (le foto sono di Giorgia Grifoni) – “Non sono affatto ottimista riguardo alla dichiarazione del 20 settembre. Tutti qui hanno paura. I coloni potrebbero diventare molto violenti, e i soldati anche”. La signora Zlikha, 50 anni, non nasconde la sua apprensione per quello che da molti viene considerato un momento storico per il popolo palestinese. Assieme a circa 150.000 palestinesi, teme per le manifestazioni che i coloni potrebbero organizzare dopo il voto nelle strade di Hebron, la loro città.

    Il cuore del centro storico è l’emblema dell’occupazione israeliana della Cisgiordania. Una linea orizzontale spacca in due la città, dividendola in zona H1 e H2: la prima è abitata da palestinesi, la seconda è stata occupata gradualmente dai coloni israeliani a partire dal 1978, dieci anni dopo la fine della guerra dei sei giorni. La “via dei Martiri”, che attraversa la città vecchia da est a ovest, è diventata una strada fantasma: chiusa al transito per persone e veicoli palestinesi , è caratterizzata da tutta una serie di porticine da cui i palestinesi non possono uscire. Per raggiungere la moschea al-Ibrahimi, che si trova a due minuti di cammino, devono uscire dalla porta sul retro o dal tetto, prendere tortuose strade che aggirano il quartiere e dopo una ventina di minuti sono a destinazione. Una volta questa via ospitava una parte del suq, ma quando sono arrivati i coloni (per i quali Hebron è il secondo luogo sacro dopo Gerusalemme per via delle tombe dei Patriarchi)- per “riprendersi il quartiere che appartiene alla comunità ebraica da millenni”, le saracinesche dei commercianti palestinesi si sono lentamente chiuse una dopo l’altra. Spesso attaccati a sassate e calci dai coloni –ebrei ultraortodossi che mirano a riconquistare la totalità della Palestina storica o Eretz Yisrael, sotto gli occhi annoiati dei soldati israeliani che dovrebbero garantire anche la loro sicurezza, i palestinesi rimasti in via dei Martiri si sentono in gabbia e hanno paura.

    Shuhada Street nella zona H 2 di Hebron, il 20% della citta’ controllato dall’esercito israeliano

    “I coloni creano problemi quasi tutti i giorni qui –racconta Badia, 33 anni, dell’ associazione “Youth against the settlements”- e i soldati non li fermano mai. Proteggono i coloni, ma dovrebbero proteggere anche noi, secondo il protocollo di Hebron del 1997. I settlers sono considerati come civili dall’esercito, e quindi per loro viene applicato il codice civile: ma per noi, che viviamo magari nello stesso palazzo, viene applicata la legge militare”.

    L’unita dell’esercito israeliano di stanza nella città di Hebron è la Brigata Kfir, la più giovane dell’Idf, ed è dispiegata un po’ in tutta la Cisgiordania. “È l’unità peggiore –sostiene Murad, 27 anni, anche lui dell’associazione “Youth against the settlements”- perché è quella che era di stanza anche a Gaza. Sono molto aggressivi. E le cose si complicano quando uno di questi soldati èoriginario di Hebron stessa”.

    Badia racconta di alcuni episodi in cui i soldati non si sono dati pena di intervenire neanche per i turisti attaccati da coloni. “Una volta ho visto alcuni soldati mandare dei bambini a disturbare un gruppo di visitatori europei: per la legge israeliana, i soldati non possono toccare i bambini dei coloni, e ovviamente non si sono disturbati a fermarli neanche quando hanno bastonato un turista handicappato”.

    Tutto chiuso in Shuhada Street, passano soltanto coloni e jeep militari

    Il balcone della signora Zlikha, quello che da su via dei Martiri, è completamente circondato da una gabbia. Sopra di essa ci sono molti sassi. “Prima che mettessi questa gabbia – lamenta Zlikha- i coloni erano soliti arrampicarsi su per il muro ed entrare in casa mia. Una volta sono tornata da casa di mio fratello e ho trovato il mio soggiorno pieno di sassi e vetri. I soldati guardano, e non fanno nulla. Quando protestiamo, ci dicono di andare a casa. Una volta ho chiesto a uno di loro perche mai ci dicessero di andare a casa, o ci imponessero il coprifuoco: ha risposto che per loro è più facile controllare noi, perchè i coloni sono fuori controllo”.

    Ma se sono davvero fuori controllo, e armati fino ai denti, perche l’Idf li sta preparando a suon di granate assordanti e lacrimogeni a fronteggiare un eventuale attacco palestinese dopo il voto? “Se nelle altre colonie della Palestina li stanno preparando con tecniche di autodifesa e armi- continua Zlikha- qui è anche peggio. Dieci giorni fa ho assistito a un’esercitazione di militari, qui nella strada. Una trentina di soldati da una parte interpretavano i Palestinesi: sventolavano bandiere, facevano rotolare i copertoni e tiravano sassi. Dall’altra parte c’erano almeno 50 soldati e una decina di veicoli militari che cercavano di attaccarli. Eco quello che ci aspetta, ecco cosa vuol dire essere “protetti” da loro”.

    Che i palestinesi organizzino o meno delle manifestazioni all’indomani del voto, molti sostengono che saranno semplicemente delle marce pacifiche. Anche Abu Mazen ha invitato il popolo palestinese a non cedere alle provocazioni dei coloni. Zlikha è convinta che sia questa la strategia giusta da seguire per resistere all’occupazione, ed e quello che incoraggia nei bambini. “Più rispondiamo in modo non violento e più i soldati e i coloni diventano furiosi. Una volta, ad esempio, i soldati hanno fatto irruzione a casa di mio fratello e pretendevano che tenessimo chiusa una porta che ci permetteva di passare nell’appartamento accanto. Al nostro rifiuto, ci hanno portati tutti per strada e lasciati lì per più di quattro ore. Allora ho chiesto a mia cognata che era in casa di prepararci dei pop corn e della limonata: quando li abbiamo offerti ai soldati israeliani pensavo che sarebbero esplosi. Questo tipo di resistenza li fa impazzire di rabbia”.

    Nella via palestinese un tempo affollata e centro di commerci ora sventolano le bandiere di Israele

    “I coloni parlano di preparazione agli scontri – conclude Badiah- ma noi non permetteremo che questo accada. Non lasceremo che ci trascinino sul terreno della violenza, il loro terreno preferito. L’unica cosa che faremo sarà far valere i nostri diritti: perche questa è la nostra terra e noi abbiamo il diritto di avere uno Stato sulla nostra terra”. Nena News

  29. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    oggi non ho avuto ne’ la radio ne’ la TV accesa, cosi’ non ho sentito ancora niente su Sarah Palin….

    Oggi sono la photo printer, la fidanzata di mio nipote mi ha mandato molte photos della “Bridal Shower” a cui non ho potuto partecipare a causa della mia gamba contusa, compresa la tibia.
    Ho rimpicciolito il volto sorridente di Brittany e ne ho fatte diverse copie per lei ed i suoi parenti.

    Zoppicando devo dare un occhiata al pittore…..
    ——

    Sarah Palin:
    Quella del giocatore nero e’ un novita’, l’uso della cocaina… bisogna poi vedere se era abituale o esperimenti giovanili.

    Personalmente non l’ho mai considerata materiale presidenziale, ma non si meritava tutta l’immondizia di cui e’ stata ed e’ ancora vittima, lei e la sua famiglia.

    Sempre a mio parere, si e’ esposta troppo, con i filmati, con troppa presenza in TV, la figlia in “Dancing with the Stars”.

    In riguardo alla cocaina e a crack cocaine ne abbiamo gia’ uno a Washington DC…..

    Anita

  30. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Ho fatto un breve giro i internet.

    Now, if it had happened after she was married, it might be interesting, but we are talking of 1987, Sarah was not married.
    We’ll see what Glen Rice, the NBA player will say.
    It’s not like we didn’t know she approved of pre-marital sex.
    As for the coke? Does she still use it?
    Maybe she didn’t inhale like our Bill.

    I t could be a publicity stunt, il libro di Joe McGinnis sara’ in vendita il 20 di questo mese.

    http://www.thehollywoodgossip.com/2011/09/sarah-palin-glen-rice-love-tryst-alleged-in-new-book/

    Anita

  31. sylvi
    sylvi says:

    …infine io e nemmeno Uroburo, ci siamo mai sognati di scrivere quello che dici tu su Italiani e istriani..e sulle colpe ectte…
    Dicamo che la tua è veramente una tattica mistificatoria , bugiarda e lurida da vera provos…altro che cotiche di maile rancide ,
    Ma non ti vergogni ancora , dopo tanto tempo ??cc

    caro cc,

    e io che pensavo che la dedica di ” rabbia,schifo ecc…” avrebbe placato il tuo vocabolario!
    Invece…bugiarda, lurida…ma quello che mi ha impressionato di più è stato ” da vera provos”….
    Vedi mio caro, tu hai sempre vissuto a ridosso di confini” comme il faut”, mica confini come i miei, diciamo un po’ troppo social-ruspanti!!!
    Sentirci dare del provos …beh c’era da aver davvero paura sui confini….mica come da voi che poteva essere un intercalare salottiero!!!
    Quando nella fine degli anni sessanta, con passaporto, visto…tremante verso quelle facce piene di odio…mi fossi sentita dare del provos….scusa …ma me la sarei fatta sotto!!!

    Ricordo che anni dopo, partita da scuola e andata direttamente a Caporetto a “far benzina-comprare le sigarette e il filetto” che era buonissimo e a prezzi stracciati” e che portavo in macchina i libri e le riviste di scuola; due ore di controlli per scoprire quali “mezzi di propaganda”intendessi introdurre…
    Naturalmente al ritorno la Finanza italiana ti ririvoltava la macchina già rivoltata dagli slavi!
    Insomma era un volta e rivolta.
    Il valico di Caporetto è in mezzo alle montagne; vallate strette con il fiume Natisone scrosciante; pochi paesi dimenticati da Dio e dagli uomini…i finanzieri in perenne castigo…e castigavano anche noi sparute massaie e tabagisti in cerca di un risparmio.

    Perciò se mi spieghi di che devo vergognarmi…forse posso fare ammenda!

    Ehh mio caro tu non sai il terrore che suscita il termine “provos”!!!!
    Per questo lo usi in maniere così superficiale.

    Bonne nuit! Dobro vece!!!

    Sylvi

  32. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Quella della Palestina e´una situazione maledettemente complicata.
    Nel post di Nicotri Nr.184 ..partito una seconda volta da solo dato la sua importanza con il post Nr.185…ci sono scritte parecchie verita´,
    che sono pero´sono da circoscrivere perche quella non e´la situazione di tutta la West Bank.
    Hebron e´un territorio ugualmente sacro agli Ebrei … Musulmani e Cattolici. Un pugno di ultraortodossi Ebrei vive li …precisamente 750 ,
    difesi da 650 soldati dell´esercito Israeliano…dunque per ogni colono un soldato a difenderlo.
    Una situazione insostenibile dal punto di vista finanziario…ed in molti altri luoghi la situazione cambia di poco.
    Forse il passo di Abbas accellerera´ il corso per uno Stato Palestinese.. ma io sono molto scettico e credo che finira´tutto in una grande tragedia.
    Con tutto il cuore spero di no…con tutto il cuore voglio credere ad un miracolo…ma le probabilita´ sono praticamente nulle.
    Non ci sono personalita´ con quel carisma …con quella visione da calmare gli animi surriscaldati della gente.
    Al contrario…troviamo un Abbas che sta andando a sbattere la testa contro un muro…un Netanyahu che non sa´proporre nessuna prospettiva reale…un Obama che lo insegue e un Europa confusa….con un Erdogan che vorrebbe farne parte e si fa´un bel giretto per i paesi Arabi e senza vere idee proclama di quando sia necessario e giusto uno Stato Palestinese….come se tutti gli altri non lo sapessero. Erdogan pero´rincara persino la dose rischiando di far saltare la polveriera….dichiarando che le flotte di aiuti ai Palestinesi di Hamas saranno scortate in futuro da navi di guerra Turche.
    Quale irresponsabile e idiota idea….spera forse di fermare la marina Israeliana? Quale illusione.
    Dunque premariamoci ad un Settembre piu´nero di tutti gli altri Settembri messi insieme e come ho gia´scritto che Dio la mandi buona a tutti.
    Rodolfo

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Spero che all´ultimo momento…qualcosa o qualcuno riesca a calmare le esasperazioni della gente…..
    forse…e questa sarebbe la piu´grande sorpresa per tutti …
    la piu´grande lezione dell´ umanita´ all´umanita´…forse sara´ la gente stessa ad abbracciarsi… a dire:-“leccateci il culo…voi e la vostra politica di merda”…perche´insieme si puo´vivere se si vuole..
    ma e´solo un sogno….
    Rodolfo

  34. Peter
    Peter says:

    x Anita

    posso capire perche’ Sarah Palin ti piaccia, ha un certo fascino personale, e’ dinamica, giovane, competitiva, ‘moderna’, indipendente. Sono certo che saresti contenta se fosse tua figlia. Penso che mi piacerebbe, in fondo, averla come sorella, invece del ‘drag’ che ho per sorella, lo dico perche’ so che non leggerebbe mai questo blog…
    Insomma, Sarah Palin e’ una ‘true American’, secondo la migliore tradizione dei films Western, o di Hollywood in generale.
    Pero’ scusa, parliamo di una politica molto conservatrice, che ha promosso i Tea Parties, che sostiene la pena di morte, che ha vedute politiche molto ristrette e di comodo. In sostanza, direi che averla avuta come presidentessa sarebbe stato un disastro alla Bush

    ciao, Peter

  35. Peter
    Peter says:

    x Anita

    che sia un’opportunista lo si vede anche dal fatto che cambio’ religione.
    Tutti sanno che ‘once a Catholic, always a Catholic’. Lei invece ha cambiato chiesa una o due volte, certo per opportunismo politico

    Peter

  36. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    non ho mai detto che Sarah Palin mi piaccia.
    Ho scritto che il suo primo keynote speech when she served as the 2008 Republican vice presidential nominee era molto incoraggiante, anche dato che per i primi 10-15 minuti era senza il teleprompter perche’ Giuliani aveva parlato per mezz’ora in piu’.
    She gave a magnificent delivery.

    Dopo di che ho solo scritto che era diventata il target preferito, intrappolata dai TV anchors, ridicolizzata, vittima di tante bufale e menzogne…lo zimbello dei comici…

    Non piace alle donne sue coetanee….

    Io ho sempre scritto e detto che McCain ha fatto una cattiva scelta per Vice Presidente.

    Io non posso sopportare la sua voce, Sarah Palin’s voice is considered torture, same as water boarding….well, not that bad…but annoying for sure.

    Ciao,
    Anita
    =====

    PS:
    Le donne stanno diventando pazze per Rick Perry…e’ piu’ virile di Mitt Romney…
    Adesso si vota per chi e’ piu’ sexy. ;-)

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    La situazione è maledettamente complicata perché l’abbiamo complicata noi, a partire dall’Onu che s’è lasciata mettere sotto i piedi da Israele fin dalla pulizia etnica iniziata già nel ’48 con l’attuazione del Piano D da parte dei sionisti. Attuazione prevedibile.
    Ma la situazione è anche maledettamente semplice: basta fare uno Stato unico per tutti i suoi abitanti, a prescindere da religione, etnia, colore della pelle, delle palle, ecc. Come volevano i sionisti all Judah Magnes, ripeto pee la miliardesima volta. Ma contro tale ovvietà sono sempre più scatenati i fanatici alla Netanyahu-Barak-Lieberman, degni eredi di Sharon, e alla Hamas. Netanyahu come è noto odia i palestinesi, cerca solo la vendetta per la morte di suo fratello ad Entebbe. Lieberman è un mascalzone. Barak è quello che ha ingannato il suo popolo affossando le trattative a Camp David con Arafat per guadagnare voti alle elezioni imminenti in Israele, ma dando la colpa di tutto al povero Arafat e ai palestinesi. Come mi ha spiegato a Gerusalemme Gideon Levy, è da allora che la destra dilaga e la protesta pacifista si è addormentata.
    Questi tre figuri e i dirigenti come loro sono l’immagine speculare dei fanatici di Hamas, e viceversa, anche se i primi sembrano più presentabili perché si radono e vestono all’occidentale.
    Abu Mazen? Stendiamo un pietoso velo…. L’Anp? Stendiamo un altro pietoso velo….
    Poiché Israele è più forte, molto più forte dei palestinesi, le sue responsabilità sono più forti di quelle palestinesi.
    C’è solo da sperare che i giovani israeliani e palestinesi mandino a quel paese calcinculo i ceti dirigenti che si spartiscono la torta del disastro in entrambi i campi, ma la vedo dura.

    Il pericolo all’orizzonte c’è ed è grande: sia gli Usa che Israele possono cedere alla tentazione di scongiurare gli inevitabili sorpassi indo-cinesi i primi e islamici i secondi scatenando ciò in cui sono oggi i più forti e imbattibili: la guerra. Con armi nucleari. L’Occidente, che ha già partorito mostri orribili come il colonialismo e il nazismo, può partorire altri mostri…..
    Un saluto.
    pino nicotri
    P. S. Il duplicato del mio stesso post è dovuto a mia distrazione, ora ho rimediato.

  38. Pasquino
    Pasquino says:

    ANSIE VANE

    Per te il mio cuore sarà uno scrigno,
    per tue ansie, le paure, il tuo sogno,
    tua anima adoprerà mio cuore come dimora,
    per tuoi dolori, per tuoi affanni, pe tue pene.

    T’amerò come l’alba ama il sole,
    canterò gioia e contentezza con parole,
    immensi prati di giacinti e viole,
    canterò il tuo nome con violini e viole.

    Ascolterò le tue ansie e le tue parole,
    come i caldi e radiosi raggi del nostro sole,
    suonerò l’arpa con le melodiose viole,
    come la madre ascolta le sue amate figliole.

    Pasquino

  39. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Uno Stato sarebbe auspicabile…ma lei sa benissimo che e´solo utopia…nient´altro che il sogno di pochi.
    Penso ai Paesi Baschi ….all´Irlanda dove tra l´altro esistono persino affinita´ religiose….alla Padania. No… non funzionerebbe e ci sarebbero liti persino di come chiamare il nuovo Stato…se Israpal o Palisra…no, ma due Stati che si riconoscono reciprocamente sono una realta´ fattibile e potrebbe funzionare benissimo. Gia´ora i rapporti economici tra Israele e la West Bank sono eccellenti, gli affari prosperano. Peccato che probabilmente andra´ a finire male.
    La via doveva essere quella delle trattative , come ho gia scritto…un riconoscimento della Palestina da parte dell´ONU non cambierebbe la realta´di un´acca. Come si fa a riconoscere uno Stato che non ha ancora dei confini ben definiti…come si fa´a riconoscere uno Stato senza aver risolto il problema di Gaza o quello di Gerusalemme…o quello del ritorno…e quello dell´acqua ..quello dei coloni e sopratutto come si fa a far nascere uno Stato Palestinese che non ha riconosciuto ancora lo Stato d´Israele ecc.
    Ci sono troppe castagne sul fuoco …problemi gravi che diventano insolubili quando il cuore tra entrambi le parti si indurisce…quando non c´e´nessuno che fa´il primo passo concreto per una definitiva riconciliazione. Non resta altro che sperare ad un miracolo…qualcuno ci crede…io ai miracoli non credo ..se non a quelli prodotti dalle proprie mani …dal proprio ingegno e dal proprio raziocinio.
    Un saluto e buon fine settimana
    Rodolfo

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Deputy FM: Abbas changing the game
    Published: 09.16.11, 22:58 / Israel News
    Mahmoud Abbas is “not only changing the rules of the game, but the game itself,” Israel’s Deputy Foreign Minister Danny Ayalon told Ynet following the Palestinian leader’s speech.
    “Israel knows how to respond and from now on would be able to realize its interests without any limitations or concessions stemming from previous agreements, including the Oslo Accords,” he said. (Ronen Medzini)

  41. Faust
    Faust says:

    … vabbe… ma che du palle… sempre la stessa canzone di uno stonato analcolico… sgradevole piu di un’ubriaco che canta alla luna sempre la stessa canzona… L’ONU votera’ x lo Stato Palestino… e gli isdraeliani continueranno ammassacrare i palestinesi… nel silenzio complice di quelli che lasciano parlare gli ubriachi di crodino o cynar… che intanto continueranno ad ammazzare e a massacrare migliaia di Poveri Diavoli che di male non hanno fatto nulla se non stare a casa propria e cercare di difenderla dagli ubbriachi di crodino, senza seltz…
    F.

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Roberto, purtroppo Taliani su Pisapia censura quello che non gli aggrada.
    Difficile fare un contraddittorio.

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