Il colonialismo non è affatto morto: lo dimostrano la guerra alla Libia, simile alla tragica guerra di secessione del Biafra, e il veto Usa all’Onu contro la nascita dello Stato palestinese (decisa a suo tempo dalla stessa Onu!). Ovvero: dal miserabile fallimento del “Nuovo Medio Oriente” di Bush e del “Nuovo rapporto con l’Islam” di Obama alla “Nuova Libia” di Levy-Sarkozy
Il colonialismo europeo pareva morto. Finita in tragedia con milioni di morti l’occupazione del Vietnam e fallito nel sangue il tentativo della Francia di indorare la pillola nordafricana dichiarando l’Algeria “territorio metropololitano francese”, dichiarando cioè che i due Paesi su sponde opposte del Mediterraneo erano in realtà un Paese unico. Ora invece si scopre che il colonialismo europeo, capitanato proprio dalla Francia, non è affatto morto. L’intervento militare in Libia, stravolgendo ancora una volta una risoluzione Onu, è infatti sempre più chiaramente e scopertamente un’iniziativa francese, e inglese, per poter continuare ad avere dei protettorati e delle colonie petrolifere in Nord Africa. La Francia ha già le mani sporche di sangue di un paio di milioni di nigeriani vittime del suo avere finanziato, armato e appoggiato la secessione del Biafra dalla Nigeria perché nel Biafra c’era il grosso del petrolio nigeriano. Prima di quella tragedia la Nigeria era un Paese in via di forte sviluppo, poi invece si è ridotto all’emigrazione di nigeriane per fare le prostitute in Europa, solo a Torino ce una ventina di anni fa ce n’erano ben 7.000. Ora Sarkozy sta facendo il bis con la Libia.
Non esiste nessuna “rivoluzione democratica” e nessuna “primavera libica”, esistono invece la volontà e l’intervento militare franco-inglese per buttar giù Gheddafi e sostituirlo con un governo più o meno come il suo, ma prono alla volontà di Parigi e Londra. Alla stessa stregua con la quale gli Usa hanno invaso l’Iraq, per mettere in piedi una caricatura di democrazia tenendosi però ben stretti gli accessi, i giacimenti e i privilegi petroliferi. Speriamo che i cinesi o gli indiani non prendano esempio da noi per invadere la Francia o l’Inghilterra o l’Italia per imporre governi e regimi a loro graditi.
La sfacciataggine francese è eclatante. Il “nuovo filosofo” Henry Bernard Levy prima si è vantao pubblicamente di avere convinto lui Sarkozy a intervenire militarmente in Libia, poi pubblica paginate di suoi reportage “dal fronte libico”, anche sul Corriere della Sera, per spiegare come segue da tempo sul terreno gli avveniemnti militari intruppato con i “rivoltosi”. Eclatante ammissione di far parte del vertice europeo che ha deciso la guerra a Gheddafi, impegnandovi la Nato, e di seguirla da vicino per “consigliare” i rivoltosi onde tentare, tra l’altro, di evitare che la farsa diventi tragedia anche per l’immagine della Francia con un prolungamento all’infinito del conflitto. I “rivoltosi” non sono meno feroci e animaleschi dei più efferati gheddafiani, le loro esecuzioni sommarie anche di civili non si contano, ma questo sui giornali occidentali è meglio non scriverlo. E’ meglio anche non far sapere che gran parte dei “ribelli democratici” non sono altro che mercenari arabi o africani, ai quali della democrazia, algerina o no, non frega assolutamente nulla, debitamente istruiti, preparati, pagati e armati da ben prima di far decidere all’Onu la risoluzione presa a pretesto per questa nuova guerra “umanitaria”. Le grandi manifestazioni di massa che reclamavano democrazia e la fine dei regimi autoritari, come quelle tunisine o egiziane e forse anche siriane, in Libia semplicemente NON ci sono mai state, a parte qualche manifestazione di non chiara natura, dovuta più che altro alla gioia per la fine dei bombardamenti e delle sparatorie di entrambi i contendenti, manifestazione enormemente pompata dai nostri mass media. Per quanto ogni tanto si riesca a pubblicare qualche foto di manifestante donna, però sempre ripresa in campo ristretto onde non far vedere che si tratta di poche persone, resta che ogni foto di “rivoluzionari” mostra facce patibolari alle prese con armi pesanti, che se la rivolta fosse spontanea nessuno dei rivoltosi saprebbe usare.
Il futuro della Libia “liberata” non è affatto chiaro. Molto probabilmente non sarà più uno Stato unitario, e questo potrà piacere ai francesi per poter meglio comandare su pezzi di Libia. Altrettanto probabilmente non sarà più uno Stato o un insieme di Stati laici. La presenza dell’estremismo islamista appare certa. La condizione delle donne probabilmente sarà destinata a peggiorare in varie regioni. Forse da parte della “nuova Libia” o di alcune costole che da essa nasceranno ci sarà il riconoscimento dello Stato di Israele, il che potrebbe essere positivo se avvenisse su un piede di parità e non per servilismo verso l’Occidente.
Il nostro servilismo verso certi figuri e verso gli interessi che rappresentano rifulge in tutto il suo splendore proprio con Bernard Levy. Questi infatti è stato smascherato, assieme al deputato italiano Fiamma Nirenstein, che stranamente vive nella colonia israeliana di Gilo, come l’ideatore con argomenti falsi, e perfino con foto abbellite, della campagna a favore dell’iraniana Sakineh, la signora di Teheran condannata a morte, ma ancora viva, per concorso nell’uccisione del proprio marito. Inoltre Levy è anche notoriamente uno dei più potenti protettori della latitanza prima in Francia e poi in Brasile, dove ora vive, dell’italiano Cesare Battisti, condannato a più ergastoli per alcuni omicidi “politici” degli anni ’70. Assistiamo quindi alla seguente schizofrenia: da una parte ci scagliamo contro Battisti, la sua latitanza e i suoi protettori francesi, dall’altra lecchiamo la suola delle scarpe al più eminente dei suoi protettori! Il quale eminente protettore allaga il principale quotidiano italiano con le sue articolesse la cui stella polare è sempre la stessa: l’Islam è un pericolo, Israele è un esempio per l’Europa, se non per l’intero Occidente, e lo “scontro di civiltà”, cioè una nuova serie di guerre, è lo sbocco inevitabile. Ovviamente per difendere non solo la “superiore civiltà occidentale”, ma la civiltà tout court, per dirla alla francese. Il sionismo di monsieur Levy è infatti tra i più fanatici e pericolosi, anche perché essendo lui un docente di islamismo può rivestire le sue farneticazioni con eleganti (s)ragionamenti che agli occhi dei semplici, e dei gonzi, non appaiono per quel che sono, la solita bolsa propaganda eurocentrica e antiaraba prona agli interessi di Israele, quanto invece per “fini e colti ragionamenti”.
Insomma, siamo passati dal miserabile fallimento del “Nuovo Medio Oriente” promesso a suon di bombe da Bush e dalla sua banda delinquenziale di teo-con al fallimente dei “Nuovi rapporti con l’Islam” promesso solennemente da Obama a Il Cairo poco dopo essere stato eletto. E ora siamo alla farsa della “Nuova Libia” ideata dal marito di Carla Bruni e dall’esagitato “nuovo filosofo” (!) a la carte sioniste Bernard Levy.
Guarda caso la strategia “culturale” di Levy è la copia conforme della strategia politico militare di Benjamin Netenyahu: quando questi viveva infatti negli Stati Uniti, è stato tra i principali inventori del riciclaggio dell’antagonismo Est comunista-Ovest capitalista nell’antagonismo tra il nord e il sud del mondo, cioè tra Paesi ricchi, del mondo almeno a parole cristiano, e Paesi poveri a grande maggioranza islamici: la dottrina della “guerra al terrorismo mondiale”, presa a pretesto da George W. Bush per invadere l’Afganistan e l’Iraq e sostenere in tutti i modi Israele, è figlia diretta del pensatoio di cui faceva parte l’attuale capo del governo israeliano. Benjamin Netanyahu l’ha giurata a morte al “mondo dei terroristi” da quando nel ’76 suo fratello è morto mentre comandava, con i gradi di colonnello, l’assalto al vecchio terminal dell’aeroporto ugandese di Entebbe per liberare 103 ostaggi israeliani ed ebrei di un aereo di linea francese dirottato da due militanti del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina e due tedeschi delle poco note ma molto attive Revolutionaere Zellen, cioè Cellule Rivoluzionarie. L’assalto ad Entebbe, inizialmente battezzato Operazione Tuono, è stato poi ribattezzato Operazione Yonatan Netanyahu in onore del colonnello Netanyahu, che fu l’unica vittima israeliana dell’incursione. Il nome di Yonatan Netanyahu, debitamente americanizzato, venne dato anche al pensatoio statunitense Jonathan Insitute, del quale faceva parte appunto suo fratello Benjamin.
A fronte di tanto amore e furore per la “democrazia libica”, anche questa da imporre come al solito con le armi e strumentalizzando l’Onu, fa fronte la vergognosa ignavia nei confronti della democrazia palestinese, da 70 anni soffocata dall’Europa e dagli Usa facendo finta di niente. Anzi, facendo finta di volere la pace. L’ultima orrenda piece teatrale, particolarmente vergognosa per ipocrisia e funesta per le inevitabili conseguenze future, è l’annuncio del presidente Obama del veto Usa nel consiglio di sicurezza Onu alla richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese che il 20 settembre verrà presentata al Palazzo di vetro dall’Autorità Nazionale Palestinese. Obama ha avuto la faccia di bronzo di ripetere, come che ne fosse un impiegato, il mantra di Netanyahu: “Uno Stato non può nascere per decisione unilaterale, e quello palestinese può nascere solo dalle trattativa con la controparte”. Poiché Obama s’è laureato a Stanford, non posso credere che sia così ignorante da non sapere che lo Stato del quale è presidente, gli Usa, NON è nato da “trattative di pace con la controparte”, ma da una guerra CONTRO la controparte, che era l’Inghilterra. Idem per TUTTI gli Stati del continente americano, nati solo da lotte contro le “madrepatrie” europee. Forse che lo Stato italiano è nato da “trattative di pace” con qualcuno? No, è nato dai fucili dei Mille di Garibaldi, che ha invaso e conquistato per conto del regno piemontese dei Savoia regni italici altrui legittimi quanto quello dei Savoia. Siamo tutti contenti che la Chiesa non abbia più lo Stato pontificio, il più povero e miserabile d’Europa, ma non ci si venga a raccontare che i Savoia non hanno compiuto anche in tal caso un sopruso contro uno Stato legittimo ed esistente da secoli.
Forse che la stessa Israele è nata da “pacifiche trattative con la controparte”? Nossignori, Israele è nata dal terrorismo a lungo praticato dalla fazione sionista più antiaraba come quella che poi ha preso il governo e il potere in Israele. Fazione che praticò il terrorismo anche contro l’Inghilterra e perfino contro la stessa Onu con l’assassinio a Gerusalemme del suo inviato conte Folke Bernadotte.
Ma che Obama sia in malafede, e in malafede putrida, nonché costretto a ballare come un maggiordomo di colore il ballo voluto dal sionismo più duro e arabofobo, lo dimostra in modo lampante anche quanto segue:
– è davvero il colmo dell’indecenza che si sbarri la strada – per giunta all’Onu – alla nascita di uno Stato come quello palestinese che la stessa Onu ha già deliberato nel 1948!
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che tutto ciò avvenga facendo finta di dimenticare che lo Stato che si vuole assolutamente privilegiare, contro i diritti dei palestinesi, cioè lo Stato di Israele, è nato anch’esso proprio da una decisione dell’Onu!
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che si permetta a uno Stato nato per volontà dell’Onu, qual è Israele, di stracciare definitivamente la decisione della stessa Onu di far nascere un’altro Stato, quello palestinese.
– E’ davvero il colmo dell’indecenza che tutto ciò avvenga facendo finta che Israele non abbia gettato nella spazzatura più di 80 risoluzioni, ammonimenti e raccomandazioni della stessa Onu contro i suoi “eccessi” sulla pelle dei palestinesi.
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica continuare a far finta che gli israeliani non abbiano di fatto vanificato, come scuse più varie, dalla bibbia alla lotta al terrorismo, oltre alle offerte di pace globale fatte dal re d’Arabia anche TUTTE le trattative di pace con la controparte palestinese. Fino a tradire e svuotare completamente gli stessi “accordi di pace” di Oslo, che valsero il premio Nobel per la pace sia al palestinese Arafat che agli israeliani Peres e Rabin, quest’ultimo ucciso da un terrorista israeliano armato, come altri, dal più bieco fanatismo ebraicista.
- E’ devvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che il veto venga opposto da un Obama che ha come segretario di Stato la signora Clinton, arrivata al punto da prendere in seria considerazione e proporre all’Autorità Nazionale Palestinese il “trasferimento”, cioè la deportazione, dei palestinesi in Amazonia!!! Che vergogna! Che mascalzonaggine! Il servilismo della Clinton verso Israele probabilmente è dovuto o aggravato dal suo essere imparenteta tramite la figlia con una famiglia di potenti banchieri ultrasionisti.
Cosa dovrebbe ancora trattare la disgraziata dirigenza palestinese, ridotta ormai ad amministrare dei francobollini di territorio, dei bantustan, delle riserve indiane che tra loro non possono neppure comunicare senza l’oppressivo filtro militare israeliano e senza la vergogna del Muro? Muro che finalmente anche intellettuali ebrei, come di recente il sociologo polacco inglese Zigmunt Bauman, paragonano ad alta voce al Muro nazista del ghetto di Varsavia. Oltre alle critiche e alle accuse sempre più pesanti di vari intellettuali israeliani, non è la prima volta che personalità ebree fanno paragoni con i nazisti: c’è stato il precedente dell’ebreo sudafricano Goldstone, incaricato di una commissione dell’Onu di indagare sui massacri dell’invasione di Gaza, e quello dell’ebreo americano Richard Falk, docente all’Università di Prineton, anche lui inviato dell’Onu a indagare sul trattameto riservato da Israele ai palestinesi. Benché ebrei, entrambi sono stati attaccati ferocemente da Israele, Falk ne è stato addirittura espulso! Il che è l’ennesima dimostrazione lampante che non è l’ebraismo la stella polare dei governi israeliani, in particolare di quelli avventuristi e di destra come gli ultimi governi di destra.
Governi che stanno trascinando verso il baratro la stessa Israele. I 400 mila manifestanti di Tel Aviv contro la povertà crescente e la difficoltà a trovare casa da parte di non pochi israeliani dimostra che la storiella di Israele “patria di tutti gli ebrei del mondo” è appunto una storiella. Come da 3.000 anni, il territorio di Israele, l’insieme che una volta erano i regni di Israele e Giuda, non è in grado di dar da mangiare e abitare a tutti i suoi abitanti, che infatti emigravano in continuazione in tutto il mondo mediterraneo. Per quanto gli Usa pompino armi e soldi per sostenere Israele, vera e propria colonia occidentale nel mondo arabo, e per quanto sionisti straricchi come lo statunitense Moskowsky o banche d’assalto come alcune banche israeliane finanzino le colonie, cioè la pulizia etnica contro i palestinesi per far largo agli israeliani, vale a dire ai sionisti visto che la nazionalità israeliana semplicemente NON esiste, per quanto tutto ciò duri da anni, ormai il vento sta cambiando. Anche se Obama balla il ballo che sta ballando, gli Usa cominciano a non avere più tanti soldi da buttare nella fornace israeliana. L’appoggio del mondo ebraico non israeliano comincia a scricchiolare, quando non è sostituito da accuse sempre più dure come quelle di centinaia di intellettuali ebrei inglesi. Il servilismo di Stati come l’Egitto è finito drammaticamente, l’Egitto non è più disposto a vedersi ammazzare le guardie di frontierafacendo finta di niente e lo ha dimostrato con l’assalto di massa all’ambasciata israeliana a Il Cairo. Per quanto finora l’Occidente abbia finto di applaudire “la primavera araba”, in realtà badando bene il posto dei capi dei regimi cacciati a pedate venga preso dai militari e dalla borghesia fino a ieri loro complici, formando così un altro regime, un po’ meno indecente ma sempre comodo per l’Occidente, gli avvenimenti egiziani dimostrano che non è affatto scontato che le masse si facciano fregare un’altra volta.
Se da un lato c’è l’Egitto che forse non ne può più delle umiliazioni subite dall’Europa e da Israele, dall’altro lato ci sono un Libano sempre più deciso a non farsi calpestare, memore degli orrori fatti perpetrare dagli israeliani in particolare a Sabra e Chatila, una Siria in preda ai sussulti ma schierata come prima e una Turchia che s’è stufata di fare da alleato preso a sberle da Israele. Preso a sberle e ricambiato col massacro di nove cittadini turchi compiuto l’anno scorso dagli israeliani all’assalto della Flotilla di pacifisti diretta a Gaza. Che il governo israeliano ragioni ancora con la logica delle cannoniere colonialiste lo dimostra anche la richiesta agli Usa di difendere l’ambasciata israeliana a Il Cairo assalita nei giorni scorsi dalla folla per reazione all’uccisione di sette poliziotti di frontiera da parte dei militari israeliani. Come se l’Egitto fosse ancora quello di re Faruk, calpestabile a piacere….
I governi israeliani stanno segando il ramo sul quale sono seduti. La loro ottusità, e spesso imbecillità, impedisce di capire che a furia di rubare terra ai palestinesi e di impedire la nascita di un loro Stato degno di tale nome anziché bantustan ridicolo e tragico, non passerà molto tempo prima di dover rinunciare al sopruso integralista di Israele “Stato ebraico” anziché Stato di tutti i suoi cittadini senza distinzioni razziste di religione, colore della pelle, etnia, ecc. Tra qualche tempo il ricordo della Shoà sarà inevitabilmente affievolito, al punto che per quante giornate della Memoria si mettano in piedi non sarà più possibile ricattare nessuno con le frustre, bolse e strumentali accuse di “antisemitismo” scagliate come pietre per lapidare chiunque non applauda Israele sempre e comunque. Il dramma è che il mondo cristiano conserva più o meno intatto se non l’odio almeno la forte antipatia verso gli ebrei, nonostante da qualche tempo siano stati promossi da popolo “deicida” (!) a “fratelli maggiori”. Tale dramma però è alimentato dal comportamento sempre prevaricatore verso i palestinesi dei governi israeliani.
A me pare ottuso anche il presidente Obama. In occasione delle celebrazioni dei dieci anni dalla distruzione delle Torri Gemelle di New York, avvenuta anche come reazione ai soprusi contro i palestinesi, è da idioti – oltre che da ipocriti come abbiamo dimostrato poco fa – dare un segnale come quello del veto all’Onu contro la nascita dello Stato della Palestina. Un segnale cioè che è un’altra provocazione contro il mondo arabo e islamico, mondo nel quale morto un Osama Bin Laden se ne può fare un altro esattamente come morto un papa se ne fa un altro. Oltretutto, a furia di imporre veti odiosi e scatenare guerre forzando le risoluzioni dell’Onu, come avvenuto per l’Iraq e la Libia, prima o poi nascerà l’Onu del mondo che si è rotto le palle dei nostri soprusi. Anche Obama si comporta come se il baricentro del mondo fosse sempre a Washington, Londra e Parigi, quando invece s’è spostato, e non di poco. Prima ne prendiamo atto, Obama compreso, meglio è. Se dal Venezuela alla Turchia e dall’Iran alla Cina i Paesi stufi della nostra prepotenza, ipocrisia e doppiopesismo si facessero un’Onu diversa da quella attuale, non credo proprio sarebbe una bella cosa. O no?
A proposito della distruzione delle Torri Gemelle: trovo a un certo punto insopportabile che le vittime di quella tragedia siano ricordate in continuazione, mentre le vittime di tante tragedie provocate dagli Usa e da noi siano bellamente spazzate sotto il tappeto del silenzio. Il troppo stroppia. C’è anche ben altro da piangere a questo mondo e pretendere ad esempio che la vita di 4-5 mila newyorkesi valga ad esempio di più dei quattro milioni di vittime congolesi per il solo coltan, metallo utile per fabbricare i nostri telefonini e vittime di cui preferiamo non sapere nulla, è semplicemente da mascalzoni.
La parola mascalzoni mi fa venire in mente Bush junior. Ormai è chiaro che ha invaso l’Afganistan prima e l’Iraq dopo anche come diversivo, non poteva infatti invadere la preziosa alleata Arabia Saudita, che di Bin Laden era la madre così come la Cia ne era la nutrice. Nei giorni scorsi ho letto il diario o la ricostruzione di Bush junior di come ha vissuto e come ha reagito alla notizia dell’attacco alle Torri Gemelle. Mi sono cascate diciamo le braccia a terra di fronte a tanta mediocrità, retorica e insulsaggine. Se può diventare presidente degli Usa, e persoino essere rieletto, un tale mediocre, allora gli Usa e il mondo intero sono davvero malmessi.
Ma pensa…come dice l’Anita, nella Milano preguerra,i cinesin cin-cin,vendevano “cravatte” con “per negozio” un ombrello ed avevano il codin…din-din..
E le ragazze della buona “borghesia” li guardavano come”oggetti strani” che popolavano le nostre strade fornendole un tocco di colore , piuttosto grigie, addobbate di marmorei fasci, celebranti il NUOVO IMpero..
Porca vacca ..come cambia in fretta il Mondo..appena chiudi gli occhi , quando li riapri, ti si è cambiato il “paesaggio” che la mente , fa fatica a stargli dietro…
cc
Per PURO Spirito di Servizio ,consiglio questo Sito..
http://www.pensieriparole.it/aforismi/autori/c/confucio/pag1
è bene cominciare ad assimilare alcune notizie, per avere la “mente aperta” (eh,eh)..in fondo ancora non abbiamo imparato bene la Bibbia…
Meglio attrezzarsi per tempo…!!
In fondo I cinesi comprano, Noi abbiamo sempre arraffato , con la Croce con la Civiltà ecte,ect..
“Tutto sommato” come dicevo prima,Meglio fare affari che non guerre…questa volta per l’estermo Occidente sarà dura mettere “nei forni” qualche miliardo di Cinesi ..!!
cc
Personalmente questa è quella che mi è piciuta di Più :
Solo chi comprende il nuovo attraverso un’attenta analisi di quanto è già noto può considerarsi maestro.
cc
cc stai calmo!
Secondo me Tremonti ha solo minacciato la Cina di fare una VERA lotta all’evasione, all’elusione e ai cinesi non in regola o desaparecidos che stanno in Italia e di rimandarglieli tutti indietro…
Per rappresaglia la Cina minaccia di comprarci in blocco!!!
Mio caro i Nostri problemi stanno qui: italiani che non vogliono lavorare, mafie varie che gli tengono bordone, classe politica invischiata nel malaffare ecc. ecc. ecc. ciù ciù!!!
La Cina ci pensa due volte prima di invischiarsi in questa melma direttamente.
Siamo mica affidabili i come tedeschi…noi!!! Nè americani!
E poi…chi se ne frega …peggio di così…
Poi …ci porteranno le loro leggi sui diritti civili…chiuderanno il blog di Pino… e noi ci scriveremo con i piccioni viaggiatori.
Prepara le gabbiette!!!
Sylvi
E infine e poi vi lascio..
Riflessione piemontese , quasi “confucianesima”…(nel quasi mezzodì)
Ma se i Cinesi arrivano e si comprano mezza Padània..noi con cosa li spaventiamo con Borghezio , Calderoli e la Trota ??
cc
Sylvina cara …io sono calmissimo…,sono altri che devono agitarsi !!
E come disse il presidente Mao, quando al mattino ti svegli e al posto di due ,ne conti quattro…NON agitarti …potresti fare il gioco del nemico !
In quanto alle gabbiette ,sono del tuo parere…in Italia resterebbero solo Il Giornale, Il Detenuto,Chi, Chi l’ha visto ?Signorini e Bruno Vespa che ci spiegherà con dei modelli come sono fatte le Pagode…in Cinese ovviamente ..!!
cc
Ovviamente Signori e Vespa con abbigliamenti adatti allo scopo e tre bastoncini di “incenso” fumanti…
Due infilati nelle narici..il terzo non lo dico per una mera questione di decenza pubblica !!
cc
Peter, mi raccomendo , attento ai raffreddori..
http://multimedia.lastampa.it/multimedia/nel-mondo/lstp/79414/
Però cara Sylvi,
riflettendo meglio accolgo il tuo invito alla prudenza , ma a mia volta ti invito a riflettere su queste mie considerazioni.
Premesso che :
A)Io amo i comunisti (sic!) cino- capitalisti cinesi, esattamente come tu AMI Landini e la Fiom -CGIL
B ) Che la Komunista Stampa, afferma solo che sono in corso delle trattative con il Tesoro (tessroooo reminescenze del sig Degli Anelli)
D) Che il mandato del tessorooo è condizionato dalla richiesta di Sylvio di mantenere per se il Mandarinato della Brianza..
direi che il Patriarcato di Aquileia e dintorni,dovrebbe saper cogliere queste opportunity,….in fonso le opportunity , sono o non sono le Anime del Commercio”
Quindi
A ) Illy si potrebbe inserire per avere l’esclusiva di una provincia per lo smercio del caffè in Cina e il Patriarca potrebbe servire da ponte culturale per un sincretismo divino,di sano commercio…in fondo si tratterebbe solo di convincere i Cinesi,a bere caffè al posto del thè…sai l’affaire
B) Trieste tornerebbe il porto di un tempo e L’orient Express potrebbe essere la marca del nuovo caffè…tra il Sud America e l’estremo oriente
C ) l’unica cosa che dovete fare è tenere lontano il Mandarinato della brianza dall’Est ,non si sa mai nella vita..il Mandarino potrebbe apporre la “Lanterna Rossa” alla tua porta e tu dover essere costretta a mandarmi per Posta Picciona un Lungo panegirico che in fondo Il Mandarino è meglio di Landini…!!
cc
x Anita
tell me more about Jersey Shore. I had a glimpse of it at the gym and instantly hated it. It is full of stereotypes, the guys acting in it don’t even look Italian, it encourages racism and racial profiling against us.
Bye, Peter
Caro peter ,
vedo che stao bene nonostante Kate…e visto che sei entrato in argomento mi inserisco abusivamente
Il personaggio che amo di più “soprattutto” per la vicenda del palloncino è Nicole
Nicole “Snooki” Polizzi (November 23, 1987 – Seasons 1-4) is in Marlboro, New York. Studying to be a vet. In high school he suffered from eating disorders (as will be noted on several occasions during the first season). It is from Chile and was adopted by an Italian-American family. He participated in the twenty-seventh edition of Wrestlemania, PPV’s flagship World Wrestling Entertainment. In the third season has been arrested and then released for having turned the town drunk
cccc
x CC
appunto. Io non l’ho mai realmente visto, ma mi pare ovvio che i nomi ‘italiani’ degli attori non significano niente. Sarebbe come pretendere di dare un’immagine realistica della classe media inglese, mettendoci solo attori giamaicani, visto che hanno tutti nomi inglesi al 100%…
Etnicita’ a parte, ho capito che il sitcom e’ stracolmo di stereotipi triti e ritriti sugli italiani ed italo-americani, capelli ricci, brillantina, accento, ipersessualita’, machismo, famigghia, etc etc etc….roba da vomito. Pare che un giornalista di Repubblica che lo ha visto abbia detto che Osama Bin Laden ‘avesse le sue buone ragioni’…
Ma un ‘difensore’ della causa italica ha fatto anche peggio. Ha citato French Vice Magazine sulla sessualita’ dei vari popoli, forse per smentire la supposta ipersessualita’ italica. la conclusione e’ stata che molti italiani perdono la verginita’ ad oltre 20 anni, e sono caratterizzati come desessualizzati, al pari di ‘filippini, egiziani, ecuadoregni’
Peter
Peter
Un Berlusconi alla Casa Bianca..ormai non si capisce più chi copia da chi ?
….Dopo tanto astio c’è stato naturalmente spazio per momenti più leggeri. “Alla Casa Bianca porterei la
‘first lady’ più bella e riflessiva che l’America abbia mai visto, mia moglie Anita”, ha risposto Rick Perry alla domanda finale del conduttore di Cnn, Wolf Blitzer…
Berlusconi è in vantaggio ci ha portato l’intero harem, ma Perry potrebbe sempre rimediare , chissà cosa ne pensa Anita ?
cc
Caro peter,
a me molti italioti sembrano più “decerebrati ” che desessualizzati, nel senso che , il sesso in Italy si è tradotto da tempo, nel “ficcarlo dentro”e basta.
A questo proposito si dice che Berlusca interrogato tempo sull’AMORE per una donna dal figlioletto , abbia risposto a più riprese con : Prima gli regali un mazzo di fiori e poi Giù,poi un Diamante e Poi giù,poi un SUV e poi Giù…alla fine staNCO DELLE INSISTENZE del figlioletto sull’Amore , sia Sbottato…. : L’AMORE è UN ‘INVENZIONE DEI KOMUNISTI PER “TROMBARE” GRATIS !!
cc
x CC
gia’ gia’, il fattto di pagare per il sesso, da dove verra’ mai?
Me lo sono chiesto diverse volte. Sembra che la differenza d’eta’ sia un fattore importante…Ma succede anche tra giovani, in un modo o nell’altro. Biologicamente, direi che la femmina si aspetta regali come ‘preventivo’, una sinecura per la prospettiva di essere messa incinta e lasciata ad accudire il piccolo. Ma tale prospettiva non esiste piu’ da secoli. Quindi, niente regali, la devono dare gratis, senno’ che femministe sono? un po’ di coerenza…
Peter
Caro peter,
è un pò la stessa cosa che dovrà fare certa “borghesia italiana”per esempio ..prima hanno sempre “urlato con l’etica e con l’amore, ma sotto ,sotto, sono convinto che Molti pensassero che in fondo in fondo ,non era poi così un” granpeccato” ,in fondo,dopotutto,alla fine, bastava una lavata e si ritornatava intonsi.
Adesso se non si svegliano potrebbe toccargli di darLa Via Gratis !
Che in fondo sarebbe il colmo dei colmi…!!
cc
Quindi, niente regali, la devono dare gratis, senno’ che femministe sono? un po’ di coerenza…peter
Naturalmente! Ma “quel gratis” dev’essere una scelta mooolto oculata, perchè anche il gratis ha varie….varie scale!
E anche il termine” femminista” ha varie…varie scale.
Femministe e coerenti SI’ , stupide e fesse NO!!!
Esempio: darla gratis a un buzzurro, bisonte, riccio e peloso …magari con l’accento sbagliato e pieno di brillantina ,peggio che un orso da Circo?
Oppure un assatanato che ti salta addosso come una valanga?
Oppure a uno piccolo, pelato, coi tacchetti che ti rintrona sulla sua bellezza e intelligenza…e Unto e Bisunto???
Nessuna femminista si butterebbe via così, anzi…coerente ma piena di pretese “spirituali”!!!
Sylvi
Ps: x Peter e CC
Ahhhh invece parlar d’AMORE…
come i COMUNISTI???
Mah, non ho avuto esperienze di COMUNISTI!!!
Sylvi
x Peter -#110-
Caro Peter,
non ti posso dire niente su “Jersey Shores”, non l’ho mai visto.
Ci sono state molte critiche e doveva essere cancellato…ma si vede che ha una udienza considerevole.
Qui e’ presentato solo su MTV, un canale per la gioventu’……
So che la Italo-American defamation society ha cercato di farlo eliminare sin dalla prima stagione.
http://en.wikipedia.org/wiki/Jersey_Shore_(TV_series)
Ciao,
Anita
x Peter
Oggi non ho tempo, mi e’ successo un problema con gli Icons e non posso trovare niente.
Anita
x Peter
Come vedi sono sempre gli Italiani che ci danno una brutta nomina all’estero.
Tutti i film che buttano brutta luce sugli Italiani sono creati e diretti da Italiani.
Anita
x Sylvi
vedo che lei e’ un’appassionata di Jersey Shore…
In effetti, darla via gratis ad uno con l’accento friulano sarebbe eccessivo, ne convengo.
Non ho capito molto i diversi livelli di gratuita’, pero’…
Tipo quella che mi direbbe, te la do gratis per 400 euro??!!
Peter
x Sylvi
…Mah, non ho avuto esperienze di COMUNISTI!!!
Sinceramente può essere un problema soltanto tuo..non ti posso essere di aiuto !
cc
Fa un certo effetto sentire i leader delle istituzioni del vecchio sistema di Bretton Woods parlare di un aggravamento della crisi finanziaria ed economica globale.
La nuova direttrice del FMI, Christine Lagarde, ha detto al Der Spiegel che l’economia mondiale è di fronte al rischio di una “minacciosa spirale discendente”. La generale crisi di fiducia ha portato ad un circolo vizioso che deve essere rotto. Lagarde ha affermato che “lo spettro di misure disponibili è molto ristretto in quanto molte munizioni sono già state utilizzate nel 2009”.
Sul Daily Telegraph di Londra Roberto Zoellick, presidente della Banca Mondiale, ha aggiunto che “in autunno l’economia mondiale potrebbe entrare in una nuova zona di pericolo”.
Gli autorevoli moniti valgono soprattutto per gli Stati Uniti e per l’Europa. Meritano un approfondimento più attento. Dopo tre anni si torna insistentemente a parlare di crisi sistemica. Quantitative easing, iniezioni di nuova liquidità, aumento dei debiti pubblici per salvare il sistema finanziario, stimoli alla crescita e altre misure “pro cicliche” non hanno funzionato.
Anche il recente programma di Obama che stanzia 450 miliardi di dollari per lavori pubblici non porterà l’America fuori dalla palude della recessione.
La verità è che le cause profonde della crisi finanziaria non sono state rimosse!
Ce lo conferma con parole molto misurate anche il recente rapporto annuale della Banca dei Regolamenti Internazionali di Basilea. Nelle pagine dedicate alla “Riforma della regolamentazione” la Bri ammette che il sistema funziona ancora con gli stessi meccanismi e la stessa mancanza di regole di prima del fallimento della Lehman Brothers.
Basilea 3 stabilisce sia la quantità minima del capitale delle banche che la sua qualità al fine di coprire un ventaglio più ampio di rischi cui il sistema bancario è esposto. Ma si tratta di regole scritte non ancora applicate.
La Bri dice inoltre che le sistemically important financial institutions (SIFI), istituzioni finanziare di importanza sistemica, non sono state ancora individuate e quindi non sono state definite le misure necessarie per renderle sufficientemente resistenti alle crisi.
E’ vero che il Financial Stability Board di Mario Draghi ha formulato delle precise raccomandazioni in merito, ma le autorità di vigilanza tardano nella definizione dei regolamenti attuativi.
La Bri ricorda ancora che “per gettare le fondamenta di un sistema finanziario stabile è necessario estendere il perimetro regolamentare al di là delle istituzioni finanziarie tradizionali, al fine di comprendere anche le banche ombra, ossia quelle entità che svolgono attività di trasformazione delle scadenze o della liquidità al di fuori dell’attuale sistema bancario regolamentato”.
E’ chiaro che si parla del sistema di “fabbricazione” dei derivati finanziari over the counter, che sono negoziati al di fuori dei mercati e tenuti fuori bilancio.
Queste banche ombra possono assumere un elevato grado di leva e “rappresentano un’importante fonte potenziale di rischio sistemico essendo strettamente collegate alla banche commerciali”.
Il rapporto della Bri aggiunge che “le banche, spesso di rilevanza sistemica, generano profitti elevati attraverso la sponsorizzazione di attività bancarie ombra”.
Il sistema bancario tradizionale, purtroppo, accorda delle garanzie ai detentori di passività e di titoli delle banche ombra originando rischi peggiori per la stabilità finanziaria. Anche in questo campo il sistema delle nuove regole è come la promessa che i bambini fanno nel mese di maggio con i loro “fioretti”.
I dati più recenti indicano che a fine 2010 il totale del valore nozionale dei derivati otc aveva nuovamente superato i 600.000 miliardi di dollari. Negli Usa alla fine del primo trimestre le banche americane avevano 244 trilioni di derivati, il 5,5% in più di quelli dell’ultimo trimestre del 2010 e il 12,7% in più dell’anno precedente. Quattro banche soltanto, la Jp Morgan Chase, la Citi, la Bank of America e la Goldman Sachs ne manovrano 231 trilioni.
Il rischio di queste operazioni ombra è incalcolabile. Fintanto che la bolla non esplode di nuovo, questa finanza ombra rappresenta una massa di manovra straordinaria capace di attaccare chiunque. In primis l’euro. Ed è in grado anche di generare un “effetto orda” sui mercati. Le recenti indicazioni della Goldman Sachs ai suoi clienti di giocare contro l’Europa lo dimostrano.
Non basta definire tossici certi titoli. Di fronte alla legge hanno gli stessi diritti di quelli sani. Possono essere monetizzati, possono essere portati a copertura di altre operazioni finanziarie e creditizie. In parte persino presso la Fed e la Banca Centrale Europea.
Ovviamente si muovono con la benedizione delle agenzie di rating. Anche quando si utilizzano per comprare valori e titoli reali o aziende e immobili pubblici.
*Sottosegretario dell’Economia nel governo Prodi **Economista
x Peter
Non ho la più pallida idea di che cosa sia Jersey Shore.
Faccio con i films come coi libri…sto attenta a quel che acquisto!!!
Suvvia, di donne, non di “sciacquette”, e gratuità lei capisce poco!
Una margherita o una viola donata con un sorriso e un lieve bacio è in cima alla scala, piuttosto che un’orchidea mandata dal fiorista, o peggio ancora “farfallette” comprate all’ingrosso come fa il nostro Capo.
E non mi dica anche che il mio tempo è passato, che sono una vecchia piccola borghesia….
come definirebbe quelle povere disgraziate che corrono da un satiro col lato B in esposizione per un po’ di euri???
Pare che siano parecchie dalle sue parti!
Da noi le chiamano sempre con il vecchio nome.
Femministe sicuramente no!
Sylvi
x Peter
Ecco cos’e’ MTV:
New Music Videos, Reality TV Shows, Celebrity News, Top Stories | MTV
http://www.mtv.com/
In molte case i genitori ci mettono il “Parental Control” per i minori.
Cosi’ vedi che la maggioranza dell’udienza e’ per i giovani.
Non sapevo neanche su che canale fosse, l’ho cercato adesso sulla mia TV guide del mio server.
Anita
Ahhh quelle che capiscono le metafore soltanto fino a metà o meglio per la parte “comoda “………e poi hanno dei lampi di luce!
Tutti i mestieri sono Nobili..quando sono dichiarati al Fisco a mio avviso !…
Ahh proposito, letto di”Marco Lettieri.ect,ect.sembra che LE PUTTANE vere, manovrino triliardi di Dollari, per un sistema “sistemico”che si avvita su se stesso…mi par di capire in
un “Maelstrom”gigantesco..!!
Sotto al Gorgo ” ci sta la grande MAITRESSE (BUCO)a cui ,tutti offrono sacrifici..e sopra i soliti sacerdoti e sacerdotesse , indovini, efori e Pifferi, oracoli e tromboni che dirigono il coro o meglio la tragicommedia…!!
Triliardi di Dollari una cifra che stento a capire , ma che dovrebbe comprendere tutte le risorse minerarie di Marte , quantomeno ,e per un consumo pari ad almeno il “doppio” se non di più, dell’attuale popolazione “consumante ” del Mondo.
Infatti calcolo fuori dal giro, l’Africa,per il momento,Loro non muoino sotto Le torri gemelle, loro muoino in tremila al giorno di fame…. e basta !
Che Morte senza gloria, e nemmeno un Foscolo che li rallegra con una sintassi degna ed un pensiero, una margherita , una viola ed un lieve bacio..
Che peccato …!!
Temo che nasca un Foscolo d’Africa prima o poi , ma temo che parlerà di altri sepolcri….
Ahh proposito che strana notizia, quella che sembra che Algeria e Tunisia vogliano costituire uno stato trans -nazionale..temo che a Levy possa venire la dissenteria !!
Qualcuno provveda , prima che la M travalichi le Alpi,Occidentali…sotto ci sono Io per primo !!
cc
x Sylvi
dalle mie parti si usano sterline, brava donna, non euro…
Lei poi sara’ una borghese vecchio stile, non una ‘borghesia’, dato che persino lei non rappresenta ancora un’intera classe o ceto sociale, almeno non fuori dal Friuli…
Poi CC dice bene, ha frainteso. Io non parlavo delle pr… dichiarate che fanno il mestiere ‘piu’ antico’, che senso avrebbe?
Parlavo dei rapporti uomo-donna in genere, anche quelli inspirati, secondo il Berlusconi di CC, da transazioni monetarie o da oggetti transazionali di vario genere…
Peter
x Uroburo e CC
Mi pare che Marx, e anche voi, dicesse che i mezzi di produzione devono essere pubblici, non privati!
Leggevo così su A&F di Repubblica di ieri, pag.5, un interessante articolo su come lo Stato sta strozzando la PMI. Di tasse e burocrazia ovviamente.
Con la GI è generoso…ma soprattutto l’Irap che ridistribuisce alle Aziende, per due terzi va a Ferrovie e Poste che notoriamnte non sono mezzi di produzione privati.
Questo prima , durante e mentre Berlusconi!
L’articolo non spiega a chi distribuisce lo Stato quel “terzino ” di Irap che resta…peccato, mi piacerebbe saperlo, dato che di quel che la PMI riceve ne restituisce il 75% in tasse.
Portate pazienza ancora un po’ e poi…Marx finalmente sarà esaudito…dai cinesi!
saluti e mandi Sylvi
…http://espresso.repubblica.it/dettaglio/preti-pedofili-era-tutto-vero/2131363
Ahh proposito di fede ,speranza e carità (di patria)
caro Pino ,
io al tuo posto mi stuferei di avere ragione, e girei lontano dai navigli per una mera questione di “noia”..
Dal vento in- fedele..giungono notizie di cui sopra…
cc
Cara Sylvina,
personalmente tengo conto di quello che ha detto Marx , solo per Verificare e farmi quatro risate nei confronti di quello che hanno detto i Vari economisti dagli anni 80 in poi…ho cominciato a ridere due anni fa e non ho ancosa smesso..!!!!
Sei una cattiva economista…infatti il rapporto per l’IRAP va fatto in funzione degli addetti…infatti tu non devi considerare la tua Aziendina o Aziendona…,poi sono sicuro che qualche cosa , possa non quadrare. alla grande …nel senso che dare a” Passera solitaria” 400 volte quello che guadagna uno sportellista con i soldi dell’Irap sia uno sproposito, soprattutto per uno/a che deve sopportare l’istruzione e l’educazione media dei 60/70 medi, presenssantottini…nati ed istruiti nelle SQuoile di De gasperi !!
Ma questi come potrai ben capire, non sono ,”azzi”miei…ma azzi del Socialismo reale degli anni 80 gestito da Brunetta,Cicchitto,e Sacconi…
Io infatti sono per il Nobel per l’economia a Brunetta, io infatti non sono mai stato per il Socialismo reale…
Infatti ci sono stati diversi tipi di Socialismo reale in italia
Mi ricordo di quello ferroviario…che si contrapponeva a quello Bancario edilizio mediatico…
cc
Pino Nicotri { 11.09.11 alle 10:50 } Ti prego di non usare l’epiteto “nazista” nei confronti di Israele …
———————————————-
Caro Pino,
hai ragione: scrivere con il PC, soprattutto con poco tempo, fa usare frasi sincretiche che richiedono invece molti e numerosi distinguo.
E’ ovvio che l’affermazione, discutibile come tutti i punti di vista, che Israele sia uno “stato nazista” rischia di diventare un’accusa per i molti israeliani che invece sarebbero disposti ad una convivenza con i palestinesi. Oltre a tutto un confronto tra due entità statali a quasi un secolo di distanza rischia di essere imprecisa. Ed infine l’equiparazione di nazista e razzista è anch’essa discutibile.
Tuttavia è indubbio che la legislazione di Israele contiene varie norme discriminatorie la cui base sta tra il religioso ed il razziale. [I palestinesi sono una razza? O una religione? Gli ebrei sono una religione? O una razza?]. La stessa definizione di Israele come stato ebraico ha un contenuto discriminatorio: e gli altri che ebrei non sono e pur tuttavia sono sempre stati lì? Uno stato potrebbe definirsi stato cattolico, oppure stato della popolazione Xy senza essere accusato di escludere altri che non appartengono a queste categorie? Ovviamente no anche se per lo stato di Israele si fanno continue (ed immeritate, visto che la legge dovrebbe essere uguale per tutti) eccezioni.
Per di più una parte della classe politica israeliana, come hai ricordato anche tu, è su dichiarate posizioni razziste in senso stretto.
Aggiungiamoci anche quell’abitudine a “trattare” sempre e solo da posizioni di forza – sulla base del principio “abbiamo vinto quindi abbiamo ragione”, tesi condivisa anche dalla pregevole Silvy, quel mostro di diritto – fa anch’essa venire in mente le abitudini del povero Adolf …
Mettiamola in questo modo: la politica israeliana, almeno nei suoi rapporti con gli altri, ha dei comportamenti che non sono così evidentemente diversi da quelli della Germania hitleriana. Solo che vengono ignorati da tutto il mondo occidentale.
Un saluto U.
x Uroburo
siamo d’accordo che Israele ignora sistematicamente le risoluzioni ONU da sempre, tratta da una posizione di forza, si proclama ‘stato ebraico’. Questo ultimo punto non e’ o sarebbe secondo me troppo controverso, purche’ le altre razze o religioni venissero protette e tutelate dalla legge. Infatti in Israele vi e’ anche una certa minoranza cristiana. Vi sono infatti molti stati nel mondo che si dichiarano islamici, o mi sbaglio?
Non sono mai stato a Gaza, ma quando andai in Israele vedevo che gli arabi in giro erano trattati bene, avevano i loro negozi, etc. Per cui un paragone con la germania nazista, dal punto di vista di persecuzioni e discriminazioni individuali, e’ fuori di luogo
un saluto
Peter
x Uroburo
Io stesso ho fatto notare come il sionismo, e Israele, abbia una concezione della nazionalità basta sulla “purezza del sangue” e sulla mitologia “delle origini” che il docente israeliano Shlomo Sand dimostra avere la stessa origine anche geografica – Europa orientale – del nazismo e dello slavismo. Invece gli Stati come l’Inghilterra, la Spagna, l’Italia e la Francia hanno una concezione della nazionalità completamente diversa, basaull’eguaglianza e sui diritti e doveri eguali per tutti a prescindere da razza, etnia, religione, ecc.
Shlomo Sand ha anche dimostrato che il “popolo ebreo” non esiste: si tratta di un insieme di popoli tra loro diversi che hanno in comune la religione alla quale si sono man mano convertiti. Sand fa notare anche che è una balla la faccenda degli “antenati cacciati da Gerusalemme dopo la vittoria dei romani” e che il mito degli ebrei sempre in diaspora il sionismo lo ha copiato dal mito cristiano dell’ebreo errante.
Israele ha cose buone e cose orribili. Quelle orribili ricordano il fascismo della peggiore specie, e del resto Jabotinsky era un fascista che ammirava Mussolini così come il sionismo NON contrastò il nazismo perché questo confermava la teoria sionista dell’impossibilità per gli ebrei di vivere in uno Stato che non fosse tutto e solo loro.
Come vedi si può dire la verità, spesso molto imbarazzante per Israele, senza cascare nel gioco sionista di lapidare chiunque commetta l’errore di dire che Israele è nazista. Soprattutto, è meglio citare autori israeliani ed ebrei che accusano Israele di azioni e politiche similnaziste anziché lanciare in prima persona queste stesse accuse. E’ meglio sia per non dare pretesti alla canea, pronta a mettere al rogo gli “antisemiti” quando in realtà gli antisemiti sono loro essendo semiti anche gli odiati arabi e palestinesi, sia perché gli autori israeliani le loro accuse le documentano in modo assai pignolo e incontrovertibile.
Un salutone.
pini
LE GUERRE UMANITARIE
INTERVISTA CON WILLIAM BLUM – I
mondialisation.ca
… “Possiamo giustificare le atrocità che i bombardamenti massicci tipici delle guerre moderne infliggono a centinaia di migliaia di essere umani, con la scusa delle necessità d’ordine militare, strategico o politico?” …
Al giorno d’oggi siamo letteralmente assaliti dalle immagini della guerra, degli omicidi di massa in nome del pragmatismo, del diritto d’ingerenza, della democrazia o dell’”umanitario” – cinica e bella trovata, questa espressione “guerra umanitaria” – che permette tutti gli abusi.
Siamo assaliti dunque da immagini che alla fine privano di umanità gli esseri umani […] e banalizzano l’insopportabile, l’inaccettabile.
La propaganda corrode le menti e fa passare per vittorie degli orrori. Si tratta di un’altra maniera di costruire la cattiva fede, di rendere complici quelli e quelle che non reagiscono o non si rivoltano, in breve di legittimare una mancanza di solidarietà e di rispetto dell’altro.
Un tempo era la religione a costituire una fonte di speranza in un meraviglioso mondo futuro per uomini e donne che non avevano niente. Oggi la giustificazione è che “siete bombardati, soffrite, ma è per il vostro bene e un domani vivrete in democrazia”.
Andate a dire questo alla popolazione irachena, che non vive più sotto la dittatura di Saddam Hussein, ma che ha subito “vent’anni di bombardamenti statunitensi, d’invasione, d’occupazione e di tortura che hanno portato alla perdita delle loro case, delle scuole, dell’ elettricità, dell’ acqua potabile, dell’ambiente, dei quartieri, dell’ archeologia, degli impieghi, dei tecnici, delle imprese, della salute fisica e mentale, del sistema sanitario, del sistema di sicurezza, dei diritti delle donne, della tolleranza religiosa, della sicurezza, dei bambini, dei genitori, del passato, del presente, della vita.
Più di metà della popolazione è o morta o mutilata o in prigione o in esilio all’estero. L’ aria, il territorio, l’ acqua, il sangue e i geni sono impregnati d’uranio impoverito. I bambini nascono con malformazioni abominevoli. Le bombe a frammentazione aspettano solo un bambino per esplodere.”
Tutto questo per la democrazia? Ma quale democrazia? La vera ragione non è piuttosto che gli Stati Uniti vogliono costruire la più grande ambasciata statunitense in Medio Oriente, controllare i pozzi di petrolio e istallare le loro basi militari sul territorio iracheno, in modo da avere un occhio sull’Iran?…
Nel 1945 lo scopo dei bombardamenti atomici era uccidere i civili. Le città di Hiroshima e Nagasaki non erano state scelte a caso o per la presenza di basi militari, erano le città più popolate del Giappone. L’uso di bombe nucleari era una dimostrazione di forza, definita dal presidente Truman “il più grande avvenimento della storia” e destinato a spaventare i sovietici.
Da qui la domanda posta dal sociologo Kai Erickson nel libro di Howard Zinn, “La bomba. Dell’inutilità dei bombardamenti aerei”: “In quale genere di perversione morale deve cadere un popolo essenzialmente onesto per essere pronto ad annientare 250.000 esseri umani al solo scopo di dare un segnale?”…
“In una frazione di secondo, in un raggio di 800 metri, le persone esposte alla palla di fuoco provocata da Little Boy sono stati carbonizzati, ridotti a un ammasso fumante, i loro organi interni evaporati.[…]
Questi cumuli neri si contavano a migliaia nelle strade, sui ponti, sui marciapiedi di Hiroshima. Allo stesso tempo, gli uccelli prendevano fuoco in volo. In un crepitio, insetti, scoiattoli e animali da compagnia furono annientati.
Una donna, che allora aveva solo dieci anni, ricorda: “Tutti gridavano a squarciagola […]. Non so più quante volte implorai che mi amputassero le braccia e le gambe bruciate.”
(Howard Zinn, La bomba, cit.)
Le bombe sono al cuore della strategia militare statunitense, da Hiroshima, all’Iraq, alla Libia oggi. Ma gli Stati Uniti sono un modello e il governo francese, come tanti altri, non resta immobile, né tanto meno lo ha fatto l’esercito israeliano nella guerra in Libano del 2006 o nei massacri di civili nel 2008/2009, durante l’operazione “piombo fuso”.
L’industria e la tecnologia militare non smettono d’inventare nuovi modi d’uccidere più civili, con l’idea di garantire un’egemonia, una supremazia. E se, per di più, questo permette di fare crescere il mercato delle armi, tanto meglio.
Allora la domanda essenziale, primordiale, resta la stessa: fino a quando sopporteremo questa violenza e l’onnipresenza del complesso militare-industriale nelle nostre società e nelle nostre vite?
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8977
Intervista con William Blum – II
18 maggio 2011
[William Blum è scrittore, giornalista e storico]
Larry Portis: Quali sono le ragioni che l’hanno portata a lavorare per il governo e per il Dipartimento di Stato?
William Blum: Volevo lavorare nella politica estera e soprattutto volevo fare il mio dovere, saper combattere il comunismo. Ero un anticomunista onesto e convinto.
Larry Portis: Lei aveva dunque delle motivazioni politiche?
William Blum: Certo. Ero programmatore informatico per il Dipartimento di Stato in attesa di passare il test per il servizio di politica estera. Ma è arrivata la guerra del Vietnam e tutti i miei progetti sono stati sconvolti. La mia vita è completamente cambiata. Io ero completamente contrario alla guerra e sono diventato uno dei leader del movimento pacifista a Washington…
Gli orrori perpetrati dalle truppe statunitensi in Vietnam, nel Laos e in Cambogia mi sconvolgevano e li denunciavo. Ma io non avevo questa consapevolezza dell’impero, al quale infatti non mi ero opposto e di cui non ero nemmeno cosciente. Ora, io parlo continuamente dell’impero e di ciò che questo implica in termini di politica estera. Serve del tempo per diventare consapevoli […]
Larry Portis: Cos’è cambiato dopo la guerra in Vietnam, dopo gli anni Sessanta e Settanta? Quali sono stati i cambiamenti nella politica estera degli Stati Uniti?
William Blum: È peggiorata. Tutti i nostri interventi assomigliano a delle spedizioni di omicidi di massa senza scopo. Le ragioni ufficiali, “aiutare le popolazioni”, sono una menzogna. Noi sganciamo migliaia di bombe sui Paesi…
Larry Portis: Perché la situazione è peggiorata?
William Blum: Io non penso che i fondamenti della politica estera statunitense siano cambiati. Non c’è stata grande differenza tra la politica estera di Johnson, Bush e di Obama. Quello che possiamo affermare è che i mass media sono peggiorati. Negli anni Sessanta e Settanta era ancora possibile leggere un articolo contro corrente, che dava una prospettiva diversa rispetto alla vulgata ufficiale, ma attualmente questo non è più possibile[…]
Il governo ha criticato il Venezuela e Chavez per la soppressione dei media, ma il Venezuela ha una stampa d’opposizione che noi non abbiamo. Nessun quotidiano si è opposto alla guerra in Iraq e al bombardamento della Yugoslavia. Esistono tuttavia non meno di 1400 giornali, ma nessuno che si oppone alle posizioni ufficiali… Vedere fino a che punto la popolazione statunitense viene manipolata è sorprendente.
Larry Portis: Al di fuori dei governanti, delle istituzioni, il pubblico in generale sembra ancora più che in passato mantenuto all’oscuro?
William Blum: Anche se c’è Internet, la popolazione è tenuta all’oscuro. Il mito principale è che qualsiasi cosa facciamo all’estero le nostre intenzioni sono buone. Noi siamo il Bene. E se si cerca di dire il contrario, è come parlare ad un muro di pietra.
Larry Portis: Lei pensa che i governanti siano cinici?
William Blum: Sì, anche se io non utilizzo questo termine.
Larry Portis: Detto in altri termini, non si preoccupano delle conseguenze umane delle loro azioni.
William Blum: Assolutamente. Vogliono soltanto raggiungere gli scopi dell’impero. Quando intervengono, è soltanto per ottenere più basi militari, un accesso al petrolio. In Afghanistan, una volta morto Bin Laden, le persone pensavano non fosse necessario restarci e mantenervi delle truppe. Ma noi non eravamo in Afghanistan per Bin Laden! Non è mai stata questa la ragione! L’importante era avere delle basi militari in Afghanistan, per essere vicini all’Iran. Questa è la vera ragione, perché l’Afghanistan è uno spazio strategico, in mezzo a dei territori dove si trovano le più grandi riserve di petrolio, nel mar Caspio e nella regione del Golfo. Il petrolio e il gas sono vitali…
Larry Portis: Lei pensa che sia l’inizio della fine dell’impero?
William Blum: Io penso che l’opposizione cresce nel mondo contro la politica statunitense. Si parla spesso della sofferenza provocata dai Gis e molti soldati che tornano dal fronte la evocano. Io non posso predire il declino dell’impero e la sua fine, senza dubbio io non assisterò a quest’evento. Ma tutti gli imperi crollano. La domanda è: quando?
[…] Larry Portis: Anche l’Iraq è stato attaccato per ragioni “umanitarie”, anche l’Iraq era un paese prospero.
William Blum: L’Iraq e la Libia erano entrambi paesi prosperi e secolari e li abbiamo messi nello steso paniere. Ho fatto una lunga lista di quello che la popolazione irachena ha perduto…
William Blum: Il governo statunitense è prigioniero della lobby israeliana e i segni di un cambiamento sono invisibili. Ma tutto può eventualmente cambiare. Tuttavia Obama è lo schiavo d’Israele come lo era Bush. L’influenza della lobby israeliana sui politici è incredibile. Questo fa paura.
Larry Portis: Non so se lei lo ha scritto, ma molti dicono che Obama è peggio di Bush.
William Blum: Io dico che la sua politica è la stessa di Bush. Io penso che Obama non abbia delle convinzioni profonde. Non crede in niente, se non nel fatto di essere presidente degli Stati Uniti. Mi fa paura, è una persona vuota… Gioca il suo ruolo come tutti i presidenti che lo hanno preceduto.
Io credo che Obama abbia molto da nascondere. Sua madre e lui stesso hanno lavorato per la CIA per degli anni, anche per la fondazione Ford… Non ho mai capito perché sia stato scelto come candidato alla presidenza, ma credo che i suoi legami, come quelli di sua madre, con la CIA abbiano giocato un ruolo per la candidatura presidenziale.
http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=26378
LIBIA – LA RESISTENZA
Ilsole24ore.com
La guerra libica sembrava destinata a una rapida conclusione dopo la presa di Tripoli e la ritirata delle forze lealiste nelle roccaforti di Sirte, Beni Walid e in quelle della regione desertica del Fezzan. La resistenza delle truppe fedeli al Colonnello è però tenace con addirittura qualche contrattacco segnalato sul fronte di Sirte.
[…] Anders Fogh Rasmussen ha ribadito che la missione della Nato in Libia proseguirà fino a quando i civili saranno minacciati dalle forze rimaste fedeli a Muammar Gheddafi. Definizione paradossale dal momento che a Sirte e Beni Walid la popolazione sostiene il regime e non viene certo colpita dagli uomini di Gheddafi, ma dai ribelli e dai velivoli della Nato.
[…] Resta infine alto il rischio che l’insurrezione contro Gheddafi sfoci in guerra civile e tribale. Secondo quanto riporta il giornale arabo al-Sharq al-Awsat, ieri si è registrato ieri il primo scontro a fuoco tra fazioni dei ribelli che fanno capo al Consiglio nazionale transitorio.
Secondo quanto riporta il giornale arabo al-Quds al-Arabi dopo la presa di Tripoli i contrasti tra i laici e gli islamici all’interno del Consiglio di Transizione hanno assunto dimensioni gravi.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-09-12/lealisti-resistono-primi-segnali-170108.shtml?uuid=AaoRso3D
===
Il Sole 24 Ore?!
Si vede che le cose non vanno tanto bene alla NATO [North Atlantic Terrorist Organisation] in Libia.
Come commenta un lettore: Le voci degli assediati, filtrate nonostante il black out mediatico e le orecchie ben tappate dei pacifinti, hanno reso difficile tacere dei fatti troppo evidenti. Qualche ascaro della disinformazione viene quindi lasciato “libero” di sollevare qualche tardiva e meditabonda domandina…
“abbiamo vinto quindi abbiamo ragione”, tesi condivisa anche dalla pregevole Silvy, quel mostro di diritto – Uroburo
caro Uroburo, non vado a cercare il post, ma ho presente il contesto nel quale ho fatto una asserzione che lei ha brutalmente, al solito, stravolta.
Che cosa infatti c’entri il diritto con la riproposizione della celebre locuzione di Livio: Vae victis?
Inoltre lei ha sempre giustificato la rapina dell’Istria e la cacciata persino dai cimiteri degli italiani d’Istria!!!
Vae victis- Vero?
E per favore mi risparmi la tiritera dell’italiano invasore e occupante….lei è maestro, quando le fa comodo, nel semplificare cose complicate, e tagliare con il machete i torti e le ragioni.
Altro che mostro di diritto!!!
Nessuno contesta più l’appartenenza dell’Istria alla Slovenia e alla Croazia, nonostante molto ci sarebbe stato da dire allora sul comportamento degli inglesi prima e di Andreotti poi, con il Trattato di Osimo!
Così è stato e da lì’, volente o nolente si riparte.
Sicuramente il governo israeliano è di rapina, ma i palestinesi non si mettono d’accordo fra loro su ciò che vogliono…e Israele rosicchia.
Questo non è diritto; è dato di fatto!
Vae victis!
Buonagiornata
Sylvi
Lei poi sara’ una borghese vecchio stile, non una ‘borghesia… Peter128
Caro Peter,
non mi sono sbagliata!
Caso mai potevo virgolettare quel “vecchia piccola borghesia”.
Voleva essere una sineddoche, ma lei non ha capito!
Liceo postsessantottino?
Sylvi
Due notarelle
Caro Pino,
c’è una differenza importante tra te e me: tu di mestiere scrivi e quindi cercare le fonti e cercare fonti inoppugnabili è il tuo mestiere. E tu lo fai bene.
Io invece sono solo un bidello e mi limito a leggere un po’ di cose, a farmene un’idea ed a scrivere quel che ho capito. Sottoponendolo a critica ed accettando le idee altrui, fino ad un certo punto. Quando poi mi sono chiarito le idee allora poi difficilmente cambio opinione perchè ci ho messo un po’ di tempo a farmela ed ho considerato tutte le varianti.
Nel caso specifico io non sono nato anti-israeliano, lo sono diventato dopo aver studiato per benino la storia del sionismo e di Israele, e sempre, tanto per rispondere ad un’accusa fattami tempo fa da un partecipante al blog, usando fonti neutrali.
Adesso ho poco o nulla da imparare su questo tema e le mie idee si sono consolidate.
Tuttavia io non scrivo per convincere nessuno, nei blog nessuno convince mai nessuno, ma solo per esporre un punto di vista.
Un caro saluto U.
—————————————-
Caro Peter,
non so bene se visitare un paese per qualche giorno come turista possa dare informazioni adeguate ed aderenti alla realtà. Molti turisti hanno trovato “dal punto di vista di persecuzioni e discriminazioni individuali” bellissimi paesi anche la Germania nazista e la Russia di Stalin. Le impressioni personali non necessariamente attendibili.
La sua tesi che molti paesi islamici si proclamino tali è vera ma non mi pare che cotesti paesi possano essere presi per un modello di democrazia. Per altro in Israele “le altre razze o religioni” non vengono affatto “protette e tutelate dalla legge”. Anzi sono legalmente discriminate perché hanno diritti differenti, ed inferiori. U.
Cara Silvy,
che lei chiami “tiritera” una guerra d’aggressione ed una feroce occupazione militare fa capire bene il suo modo di vedere le cose. Il mio è diverso: io penso che le leggi o le norme debbano essere eguali per tutti; che sia giusto assumersi le proprie responsabilità; pagare il prezzo di quel che si è fatto ed essere coerenti con quel che si afferma.
Lei invece è sempre stata fautrice delle norme ad usum delphini. Un saluto U.
x Uroburo
neanche l’israeliano medio si aspetta che Israele venga preso come modello di democrazia, le assicuro, e credo neanche l’italiano medio per l’Italia, se e’ per quello. E’ pur sempre un paese medio-orientale, parlo di Israele, ma un tantino medio-orientale lo e’ anche l’Italia…
Il dicharare Israele uno stato ebraico e’ certo discutibile, ma lo capisco entro il contesto di paesi dichiaratamente islamici che lo circonda.
Accetto ovviamente il suo punto sui turisti, ma guardi che ci stetti per un mese intero, non esattamente come turista, infatti ‘lavoravo’ da studente in un’istituzione israeliana in un contesto di scambio. Esperienza bellissima, la migliore che ebbi da giovane.
Come le dicevo, allora vi era meno tensione di adesso, molti arabi circolavano in mezzo agli altri, coi loro vestiti tradizionali, i loro negozi, etc. Sul piano delle liberta’ civili, in Israele non vi sono le restrizioni tipiche di tutti i paesi islamici. I giovani si baciano per strada, si puo’ bere nei locali, e’ come in Europa
un saluto
Peter
Io ho cercato parecchie volte di spiegare il mio pensiero….ma la teste “zubbe” piene di “Sand” (che in Tedesco e mi sembra anche in Inglese illuminano il senso…perche´significa sabbia) di Nicotri e i suoi quattro moschettieri….non vogliono o non possono capire.
Alla luce… dopo centinaia di anni ..di un´Italia oramai da tempo sbrodolata, di un impero Russo disgregato….di una Jugoslavia frantumata …di un ´Europa decomposta …abbiamo un pugno di Ebrei che riescono a ricomporre una Patria perduta da 2000 anni.
Questa e´la realta´…la realta´ dell´Ebreo negro…rosso…biondo… …bruno….Sabra…Aschkenazita o Sefardita…. tutti insieme con la medesima idea .Una cosa unica nella storia del mondo realizzata da individui DIFFERENTI e con una sola colpa quella di essere Ebrei.
Trovate li…forse tracce di razzismo?
Rispondere SI…puo´essere solo la risposta del vero razzista.
Forse e´questo che da´fastidio…che suscita l´invidia , che partorisce l´antisionismo.
Un gruppo di persone che riesce a realizzare dopo 2000 anni uno Stato funzionante e democratico al cospetto del disfacimento di una buona parte del mondo..
–
E con le conversioni andiamoci piano…convertirsi all´Ebraismo e´praticamente impossibile ed un goy puo´, solo dopo aver dimostrato con lo studio…con la mente e con il cuore… essere accettato nella comunita Ebraica.
–
Al cospetto di un´Europa di cui si puo´dubitare l´esistenza…presa dai suoi nazionalismi ed alla luce di questa realta´…di questo Stato d´Israele di cui nessuno ne puo´dubitare l´esistenza..sorgono per Israele un paio di problemucci.
In Israele vive una comunita´di un 10% di Palestinesi…ed una esigua comunita´di Cattolici delle varie specie….essi stessi Israeliani con gli stessi diritti e doveri dell´Ebreo che ha fondato lo Stato…cosi come l´Ebreo Italiano….cittadino Italiano…che deve rispettare ed accollarsi i doveri ed usufruire dei diritti dello Stato Italiano… mi sembra funziona cosi in tutti i paesi civili…
Ogni regione Italiana ha le sue peculiarita´…una sua identita´specifica….che si distingue nel dialetto e nel carattere…e in una quantita´di usanze…che non si vuole e non si puo´perdere…l´insieme di queste regioni che formano l´Italia….(ma si puo´parlare di qualsiasi altro paese)…. si distingue a sua volta nella religione…per cui si puo´dire che nonostante Uroburo …cc…gc e vox.. (i quattro moschettieri) l´Italia e´una nazione Cattolica.
Non so´cosa ne penserebbe ne´come reagirebbe il cittadino Romano o Milanese che intravede il pericolo in futuro di non sentire piu´il suo dialetto…che si sente messo alle strette da abitudini a lui ,per quanto interessanti possano essere, estranee .
Questo non e´razzismo….ma insomma ognuno con i cazzi propri.
C´e´a chi possono piacere i miscugli….ma esagerare per togliere il gusto primordiale e´ da incoscienti.
Un buon succo di arance e un po´di gin potrebbe essere anche interessante…pero´se ci mischio due bicchieri di succo di datteri non sentiro´ piu´il sapore fragante dell´arancia e probabilmente sarebbe una vera schifezza.
Il pericolo per l´Ebreo cittadino Israeliano e per lo Stato d´Israle e´la possibilita´anche se remota di perdere con il tempo appunto la sua caratteristica….lingua…carattere ….identita´…religione ….e diventare una minoranza nel proprio paese…ecco la necessita´da parte dello Stato d`Israele di prentendere che questo Stato riceva la sua specifica connotazione e attributo di Stato Ebraico…cioe´lo Stato degli Ebrei ….l´antica Patria rifondata da quelle teste “zubbe” degli Ebrei.E´lecito o no? Dov´e´dunque il problema?
Il Palestinese Israeliano di religione Islamica vivra´in Israele …Stato Ebraico , cosi come l´Italiano di religione Ebraica …vive in Italia …
Stato Cattolico.
Puo´piacere o no…ma le cose stanno cosi e rimarranno cosi. Punto.
Rodolfo
x Uroburo
Non so che cosa intenda lei per aggresione e feroce occupazione militare.
Veramente non so nemmeno bene a quali fonti lei si ispiri.
Appunto, si taglia col machete, di qua il bene , di là il male.
Le fonti e le testimonianze, anche slave, che ho io parlano sì di una occupazione fascista feroce e arrogante in alcune zone…ma lo era altrettanto con gli italiani non fascisti.
Parlano anche di tutti gli slavi non esattamente vittime….tutt’altro e che occupavano terre che non erano le loro…
Senta, il suo dispregiativo ” ad usum delphini” se lo può anche tenere per sè, almeno su certi argomenti dove sono senz’altro più documentata di lei.
Negli altri dico un parere e poi taccio!
cordialità….Sylvi
x Rodolfo
guardi pero’ che io non avallo la legittimita’ di Israele, dato che se ne frega delle risoluzioni ONU, il che rende tra l’altro l’ONU del tutto non credibile quando condanna altri stati e regimi, e magari seguono interventi militari ‘umanitari’ a tamburo battente…
un saluto
Peter
Errore:- I Palestinesi cittadini Israelini sono il 20% e non il 10% il che avvalora ancora di piu´la mia tesi.
Rodolfo
Caro Peter,
Se Israele non ha seguito certe risoluzioni dell´ONU , secondo il mio parere, e´perche´ non li riteneva fattibili ed inoltre pericolosi per la sicurezza dello Stato. L´ONU prima di intimare ad Israele certe risoluzioni…dovrebbe prima intimare ai Palestinesi di riconoscere lo Stato d´Israele…di ripudiare il terrorismo….di cancellare la clausola nel loro statuto per cui l´Ebreo e´da uccidere e da buttare a mare ed infine di cancellare dai loro libri di scuola tutti i passi che possono generare odio.
Dopo di questo lei potrebbe avere ragione.
Un saluto
Rodolfo
Ed a proposito…dato che fra pochi giorni Abbas presentera´all´ONU la sua richiesta di riconoscimento di uno Stato Palestinese….se nella richiesta verranno presi in considerazione i quattro punti che io ho elencato nel mio post Nr. 147…non ci dovrebbe essere niente di contrario.
Ma lui non menzionera´ nessuno di quei problemi ed e´per questo che gli andra´buca…con il risultato di creare cosi tanti disordini che allo stato attuale delle cose non se ne puo´prevedere le consequenze.
Senza quei punti…se fosse un uomo intelligente non dovrebbe presentare alcuna richiesta.
Ma oramai e´troppo tardi…la frittata ´fatta…e che Dio la mandi buona a tutti.
Rodolfo
Con il nuovo Stato Palestinese si vorrebbe e di consequenza si facilita a chi di religione Islamica vive in Israele quale Stato Ebraico ma non si sente tanto Israeliano da fare al 100% gli interessi del paese …del paese Ebraico …. e a tutti gli altri Palestinesi che nel sud del Libano e in Giordania ne sentono il bisogno, la possibilita´ di ritornare nella nuova Patria. Per quanto riguarda gli Ebrei e gli insiedamenti…sarebbe bene ed e´giusto un loro ritorno in Israele al piu´presto possibile…i Palestinesi Israeliani che non intendono vivere in Israele ne potrebbero prendere il posto.
Il Rodolfo, o meglio: testapienadisegatura:
“Un gruppo di persone che riesce a realizzare dopo 2000 anni uno Stato funzionante e democratico al cospetto del disfacimento di una buona parte del mondo..”
Uno di quel gruppo di persone (noti terroristi, perbakko!):
realizzò uno stato funzionante e democratico secondo quanto segue:
“Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle loro terre, per ripulire la Galilea dalla sua popolazione araba. C’è bisogno di una reazione brutale. Se accusiamo una famiglia, dobbiamo straziarli senza pietà, donne e bambini inclusi. Durante l’operazione non c’è da distinguere tra colpevoli e innocenti.
Parole sue.
(Ben Gurion, 1967)