Il colonialismo non è affatto morto: lo dimostrano la guerra alla Libia, simile alla tragica guerra di secessione del Biafra, e il veto Usa all’Onu contro la nascita dello Stato palestinese (decisa a suo tempo dalla stessa Onu!). Ovvero: dal miserabile fallimento del “Nuovo Medio Oriente” di Bush e del “Nuovo rapporto con l’Islam” di Obama alla “Nuova Libia” di Levy-Sarkozy
Il colonialismo europeo pareva morto. Finita in tragedia con milioni di morti l’occupazione del Vietnam e fallito nel sangue il tentativo della Francia di indorare la pillola nordafricana dichiarando l’Algeria “territorio metropololitano francese”, dichiarando cioè che i due Paesi su sponde opposte del Mediterraneo erano in realtà un Paese unico. Ora invece si scopre che il colonialismo europeo, capitanato proprio dalla Francia, non è affatto morto. L’intervento militare in Libia, stravolgendo ancora una volta una risoluzione Onu, è infatti sempre più chiaramente e scopertamente un’iniziativa francese, e inglese, per poter continuare ad avere dei protettorati e delle colonie petrolifere in Nord Africa. La Francia ha già le mani sporche di sangue di un paio di milioni di nigeriani vittime del suo avere finanziato, armato e appoggiato la secessione del Biafra dalla Nigeria perché nel Biafra c’era il grosso del petrolio nigeriano. Prima di quella tragedia la Nigeria era un Paese in via di forte sviluppo, poi invece si è ridotto all’emigrazione di nigeriane per fare le prostitute in Europa, solo a Torino ce una ventina di anni fa ce n’erano ben 7.000. Ora Sarkozy sta facendo il bis con la Libia.
Non esiste nessuna “rivoluzione democratica” e nessuna “primavera libica”, esistono invece la volontà e l’intervento militare franco-inglese per buttar giù Gheddafi e sostituirlo con un governo più o meno come il suo, ma prono alla volontà di Parigi e Londra. Alla stessa stregua con la quale gli Usa hanno invaso l’Iraq, per mettere in piedi una caricatura di democrazia tenendosi però ben stretti gli accessi, i giacimenti e i privilegi petroliferi. Speriamo che i cinesi o gli indiani non prendano esempio da noi per invadere la Francia o l’Inghilterra o l’Italia per imporre governi e regimi a loro graditi.
La sfacciataggine francese è eclatante. Il “nuovo filosofo” Henry Bernard Levy prima si è vantao pubblicamente di avere convinto lui Sarkozy a intervenire militarmente in Libia, poi pubblica paginate di suoi reportage “dal fronte libico”, anche sul Corriere della Sera, per spiegare come segue da tempo sul terreno gli avveniemnti militari intruppato con i “rivoltosi”. Eclatante ammissione di far parte del vertice europeo che ha deciso la guerra a Gheddafi, impegnandovi la Nato, e di seguirla da vicino per “consigliare” i rivoltosi onde tentare, tra l’altro, di evitare che la farsa diventi tragedia anche per l’immagine della Francia con un prolungamento all’infinito del conflitto. I “rivoltosi” non sono meno feroci e animaleschi dei più efferati gheddafiani, le loro esecuzioni sommarie anche di civili non si contano, ma questo sui giornali occidentali è meglio non scriverlo. E’ meglio anche non far sapere che gran parte dei “ribelli democratici” non sono altro che mercenari arabi o africani, ai quali della democrazia, algerina o no, non frega assolutamente nulla, debitamente istruiti, preparati, pagati e armati da ben prima di far decidere all’Onu la risoluzione presa a pretesto per questa nuova guerra “umanitaria”. Le grandi manifestazioni di massa che reclamavano democrazia e la fine dei regimi autoritari, come quelle tunisine o egiziane e forse anche siriane, in Libia semplicemente NON ci sono mai state, a parte qualche manifestazione di non chiara natura, dovuta più che altro alla gioia per la fine dei bombardamenti e delle sparatorie di entrambi i contendenti, manifestazione enormemente pompata dai nostri mass media. Per quanto ogni tanto si riesca a pubblicare qualche foto di manifestante donna, però sempre ripresa in campo ristretto onde non far vedere che si tratta di poche persone, resta che ogni foto di “rivoluzionari” mostra facce patibolari alle prese con armi pesanti, che se la rivolta fosse spontanea nessuno dei rivoltosi saprebbe usare.
Il futuro della Libia “liberata” non è affatto chiaro. Molto probabilmente non sarà più uno Stato unitario, e questo potrà piacere ai francesi per poter meglio comandare su pezzi di Libia. Altrettanto probabilmente non sarà più uno Stato o un insieme di Stati laici. La presenza dell’estremismo islamista appare certa. La condizione delle donne probabilmente sarà destinata a peggiorare in varie regioni. Forse da parte della “nuova Libia” o di alcune costole che da essa nasceranno ci sarà il riconoscimento dello Stato di Israele, il che potrebbe essere positivo se avvenisse su un piede di parità e non per servilismo verso l’Occidente.
Il nostro servilismo verso certi figuri e verso gli interessi che rappresentano rifulge in tutto il suo splendore proprio con Bernard Levy. Questi infatti è stato smascherato, assieme al deputato italiano Fiamma Nirenstein, che stranamente vive nella colonia israeliana di Gilo, come l’ideatore con argomenti falsi, e perfino con foto abbellite, della campagna a favore dell’iraniana Sakineh, la signora di Teheran condannata a morte, ma ancora viva, per concorso nell’uccisione del proprio marito. Inoltre Levy è anche notoriamente uno dei più potenti protettori della latitanza prima in Francia e poi in Brasile, dove ora vive, dell’italiano Cesare Battisti, condannato a più ergastoli per alcuni omicidi “politici” degli anni ’70. Assistiamo quindi alla seguente schizofrenia: da una parte ci scagliamo contro Battisti, la sua latitanza e i suoi protettori francesi, dall’altra lecchiamo la suola delle scarpe al più eminente dei suoi protettori! Il quale eminente protettore allaga il principale quotidiano italiano con le sue articolesse la cui stella polare è sempre la stessa: l’Islam è un pericolo, Israele è un esempio per l’Europa, se non per l’intero Occidente, e lo “scontro di civiltà”, cioè una nuova serie di guerre, è lo sbocco inevitabile. Ovviamente per difendere non solo la “superiore civiltà occidentale”, ma la civiltà tout court, per dirla alla francese. Il sionismo di monsieur Levy è infatti tra i più fanatici e pericolosi, anche perché essendo lui un docente di islamismo può rivestire le sue farneticazioni con eleganti (s)ragionamenti che agli occhi dei semplici, e dei gonzi, non appaiono per quel che sono, la solita bolsa propaganda eurocentrica e antiaraba prona agli interessi di Israele, quanto invece per “fini e colti ragionamenti”.
Insomma, siamo passati dal miserabile fallimento del “Nuovo Medio Oriente” promesso a suon di bombe da Bush e dalla sua banda delinquenziale di teo-con al fallimente dei “Nuovi rapporti con l’Islam” promesso solennemente da Obama a Il Cairo poco dopo essere stato eletto. E ora siamo alla farsa della “Nuova Libia” ideata dal marito di Carla Bruni e dall’esagitato “nuovo filosofo” (!) a la carte sioniste Bernard Levy.
Guarda caso la strategia “culturale” di Levy è la copia conforme della strategia politico militare di Benjamin Netenyahu: quando questi viveva infatti negli Stati Uniti, è stato tra i principali inventori del riciclaggio dell’antagonismo Est comunista-Ovest capitalista nell’antagonismo tra il nord e il sud del mondo, cioè tra Paesi ricchi, del mondo almeno a parole cristiano, e Paesi poveri a grande maggioranza islamici: la dottrina della “guerra al terrorismo mondiale”, presa a pretesto da George W. Bush per invadere l’Afganistan e l’Iraq e sostenere in tutti i modi Israele, è figlia diretta del pensatoio di cui faceva parte l’attuale capo del governo israeliano. Benjamin Netanyahu l’ha giurata a morte al “mondo dei terroristi” da quando nel ’76 suo fratello è morto mentre comandava, con i gradi di colonnello, l’assalto al vecchio terminal dell’aeroporto ugandese di Entebbe per liberare 103 ostaggi israeliani ed ebrei di un aereo di linea francese dirottato da due militanti del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina e due tedeschi delle poco note ma molto attive Revolutionaere Zellen, cioè Cellule Rivoluzionarie. L’assalto ad Entebbe, inizialmente battezzato Operazione Tuono, è stato poi ribattezzato Operazione Yonatan Netanyahu in onore del colonnello Netanyahu, che fu l’unica vittima israeliana dell’incursione. Il nome di Yonatan Netanyahu, debitamente americanizzato, venne dato anche al pensatoio statunitense Jonathan Insitute, del quale faceva parte appunto suo fratello Benjamin.
A fronte di tanto amore e furore per la “democrazia libica”, anche questa da imporre come al solito con le armi e strumentalizzando l’Onu, fa fronte la vergognosa ignavia nei confronti della democrazia palestinese, da 70 anni soffocata dall’Europa e dagli Usa facendo finta di niente. Anzi, facendo finta di volere la pace. L’ultima orrenda piece teatrale, particolarmente vergognosa per ipocrisia e funesta per le inevitabili conseguenze future, è l’annuncio del presidente Obama del veto Usa nel consiglio di sicurezza Onu alla richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese che il 20 settembre verrà presentata al Palazzo di vetro dall’Autorità Nazionale Palestinese. Obama ha avuto la faccia di bronzo di ripetere, come che ne fosse un impiegato, il mantra di Netanyahu: “Uno Stato non può nascere per decisione unilaterale, e quello palestinese può nascere solo dalle trattativa con la controparte”. Poiché Obama s’è laureato a Stanford, non posso credere che sia così ignorante da non sapere che lo Stato del quale è presidente, gli Usa, NON è nato da “trattative di pace con la controparte”, ma da una guerra CONTRO la controparte, che era l’Inghilterra. Idem per TUTTI gli Stati del continente americano, nati solo da lotte contro le “madrepatrie” europee. Forse che lo Stato italiano è nato da “trattative di pace” con qualcuno? No, è nato dai fucili dei Mille di Garibaldi, che ha invaso e conquistato per conto del regno piemontese dei Savoia regni italici altrui legittimi quanto quello dei Savoia. Siamo tutti contenti che la Chiesa non abbia più lo Stato pontificio, il più povero e miserabile d’Europa, ma non ci si venga a raccontare che i Savoia non hanno compiuto anche in tal caso un sopruso contro uno Stato legittimo ed esistente da secoli.
Forse che la stessa Israele è nata da “pacifiche trattative con la controparte”? Nossignori, Israele è nata dal terrorismo a lungo praticato dalla fazione sionista più antiaraba come quella che poi ha preso il governo e il potere in Israele. Fazione che praticò il terrorismo anche contro l’Inghilterra e perfino contro la stessa Onu con l’assassinio a Gerusalemme del suo inviato conte Folke Bernadotte.
Ma che Obama sia in malafede, e in malafede putrida, nonché costretto a ballare come un maggiordomo di colore il ballo voluto dal sionismo più duro e arabofobo, lo dimostra in modo lampante anche quanto segue:
– è davvero il colmo dell’indecenza che si sbarri la strada – per giunta all’Onu – alla nascita di uno Stato come quello palestinese che la stessa Onu ha già deliberato nel 1948!
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che tutto ciò avvenga facendo finta di dimenticare che lo Stato che si vuole assolutamente privilegiare, contro i diritti dei palestinesi, cioè lo Stato di Israele, è nato anch’esso proprio da una decisione dell’Onu!
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che si permetta a uno Stato nato per volontà dell’Onu, qual è Israele, di stracciare definitivamente la decisione della stessa Onu di far nascere un’altro Stato, quello palestinese.
– E’ davvero il colmo dell’indecenza che tutto ciò avvenga facendo finta che Israele non abbia gettato nella spazzatura più di 80 risoluzioni, ammonimenti e raccomandazioni della stessa Onu contro i suoi “eccessi” sulla pelle dei palestinesi.
– E’ davvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica continuare a far finta che gli israeliani non abbiano di fatto vanificato, come scuse più varie, dalla bibbia alla lotta al terrorismo, oltre alle offerte di pace globale fatte dal re d’Arabia anche TUTTE le trattative di pace con la controparte palestinese. Fino a tradire e svuotare completamente gli stessi “accordi di pace” di Oslo, che valsero il premio Nobel per la pace sia al palestinese Arafat che agli israeliani Peres e Rabin, quest’ultimo ucciso da un terrorista israeliano armato, come altri, dal più bieco fanatismo ebraicista.
- E’ devvero il colmo dell’indecenza e della disonestà politica che il veto venga opposto da un Obama che ha come segretario di Stato la signora Clinton, arrivata al punto da prendere in seria considerazione e proporre all’Autorità Nazionale Palestinese il “trasferimento”, cioè la deportazione, dei palestinesi in Amazonia!!! Che vergogna! Che mascalzonaggine! Il servilismo della Clinton verso Israele probabilmente è dovuto o aggravato dal suo essere imparenteta tramite la figlia con una famiglia di potenti banchieri ultrasionisti.
Cosa dovrebbe ancora trattare la disgraziata dirigenza palestinese, ridotta ormai ad amministrare dei francobollini di territorio, dei bantustan, delle riserve indiane che tra loro non possono neppure comunicare senza l’oppressivo filtro militare israeliano e senza la vergogna del Muro? Muro che finalmente anche intellettuali ebrei, come di recente il sociologo polacco inglese Zigmunt Bauman, paragonano ad alta voce al Muro nazista del ghetto di Varsavia. Oltre alle critiche e alle accuse sempre più pesanti di vari intellettuali israeliani, non è la prima volta che personalità ebree fanno paragoni con i nazisti: c’è stato il precedente dell’ebreo sudafricano Goldstone, incaricato di una commissione dell’Onu di indagare sui massacri dell’invasione di Gaza, e quello dell’ebreo americano Richard Falk, docente all’Università di Prineton, anche lui inviato dell’Onu a indagare sul trattameto riservato da Israele ai palestinesi. Benché ebrei, entrambi sono stati attaccati ferocemente da Israele, Falk ne è stato addirittura espulso! Il che è l’ennesima dimostrazione lampante che non è l’ebraismo la stella polare dei governi israeliani, in particolare di quelli avventuristi e di destra come gli ultimi governi di destra.
Governi che stanno trascinando verso il baratro la stessa Israele. I 400 mila manifestanti di Tel Aviv contro la povertà crescente e la difficoltà a trovare casa da parte di non pochi israeliani dimostra che la storiella di Israele “patria di tutti gli ebrei del mondo” è appunto una storiella. Come da 3.000 anni, il territorio di Israele, l’insieme che una volta erano i regni di Israele e Giuda, non è in grado di dar da mangiare e abitare a tutti i suoi abitanti, che infatti emigravano in continuazione in tutto il mondo mediterraneo. Per quanto gli Usa pompino armi e soldi per sostenere Israele, vera e propria colonia occidentale nel mondo arabo, e per quanto sionisti straricchi come lo statunitense Moskowsky o banche d’assalto come alcune banche israeliane finanzino le colonie, cioè la pulizia etnica contro i palestinesi per far largo agli israeliani, vale a dire ai sionisti visto che la nazionalità israeliana semplicemente NON esiste, per quanto tutto ciò duri da anni, ormai il vento sta cambiando. Anche se Obama balla il ballo che sta ballando, gli Usa cominciano a non avere più tanti soldi da buttare nella fornace israeliana. L’appoggio del mondo ebraico non israeliano comincia a scricchiolare, quando non è sostituito da accuse sempre più dure come quelle di centinaia di intellettuali ebrei inglesi. Il servilismo di Stati come l’Egitto è finito drammaticamente, l’Egitto non è più disposto a vedersi ammazzare le guardie di frontierafacendo finta di niente e lo ha dimostrato con l’assalto di massa all’ambasciata israeliana a Il Cairo. Per quanto finora l’Occidente abbia finto di applaudire “la primavera araba”, in realtà badando bene il posto dei capi dei regimi cacciati a pedate venga preso dai militari e dalla borghesia fino a ieri loro complici, formando così un altro regime, un po’ meno indecente ma sempre comodo per l’Occidente, gli avvenimenti egiziani dimostrano che non è affatto scontato che le masse si facciano fregare un’altra volta.
Se da un lato c’è l’Egitto che forse non ne può più delle umiliazioni subite dall’Europa e da Israele, dall’altro lato ci sono un Libano sempre più deciso a non farsi calpestare, memore degli orrori fatti perpetrare dagli israeliani in particolare a Sabra e Chatila, una Siria in preda ai sussulti ma schierata come prima e una Turchia che s’è stufata di fare da alleato preso a sberle da Israele. Preso a sberle e ricambiato col massacro di nove cittadini turchi compiuto l’anno scorso dagli israeliani all’assalto della Flotilla di pacifisti diretta a Gaza. Che il governo israeliano ragioni ancora con la logica delle cannoniere colonialiste lo dimostra anche la richiesta agli Usa di difendere l’ambasciata israeliana a Il Cairo assalita nei giorni scorsi dalla folla per reazione all’uccisione di sette poliziotti di frontiera da parte dei militari israeliani. Come se l’Egitto fosse ancora quello di re Faruk, calpestabile a piacere….
I governi israeliani stanno segando il ramo sul quale sono seduti. La loro ottusità, e spesso imbecillità, impedisce di capire che a furia di rubare terra ai palestinesi e di impedire la nascita di un loro Stato degno di tale nome anziché bantustan ridicolo e tragico, non passerà molto tempo prima di dover rinunciare al sopruso integralista di Israele “Stato ebraico” anziché Stato di tutti i suoi cittadini senza distinzioni razziste di religione, colore della pelle, etnia, ecc. Tra qualche tempo il ricordo della Shoà sarà inevitabilmente affievolito, al punto che per quante giornate della Memoria si mettano in piedi non sarà più possibile ricattare nessuno con le frustre, bolse e strumentali accuse di “antisemitismo” scagliate come pietre per lapidare chiunque non applauda Israele sempre e comunque. Il dramma è che il mondo cristiano conserva più o meno intatto se non l’odio almeno la forte antipatia verso gli ebrei, nonostante da qualche tempo siano stati promossi da popolo “deicida” (!) a “fratelli maggiori”. Tale dramma però è alimentato dal comportamento sempre prevaricatore verso i palestinesi dei governi israeliani.
A me pare ottuso anche il presidente Obama. In occasione delle celebrazioni dei dieci anni dalla distruzione delle Torri Gemelle di New York, avvenuta anche come reazione ai soprusi contro i palestinesi, è da idioti – oltre che da ipocriti come abbiamo dimostrato poco fa – dare un segnale come quello del veto all’Onu contro la nascita dello Stato della Palestina. Un segnale cioè che è un’altra provocazione contro il mondo arabo e islamico, mondo nel quale morto un Osama Bin Laden se ne può fare un altro esattamente come morto un papa se ne fa un altro. Oltretutto, a furia di imporre veti odiosi e scatenare guerre forzando le risoluzioni dell’Onu, come avvenuto per l’Iraq e la Libia, prima o poi nascerà l’Onu del mondo che si è rotto le palle dei nostri soprusi. Anche Obama si comporta come se il baricentro del mondo fosse sempre a Washington, Londra e Parigi, quando invece s’è spostato, e non di poco. Prima ne prendiamo atto, Obama compreso, meglio è. Se dal Venezuela alla Turchia e dall’Iran alla Cina i Paesi stufi della nostra prepotenza, ipocrisia e doppiopesismo si facessero un’Onu diversa da quella attuale, non credo proprio sarebbe una bella cosa. O no?
A proposito della distruzione delle Torri Gemelle: trovo a un certo punto insopportabile che le vittime di quella tragedia siano ricordate in continuazione, mentre le vittime di tante tragedie provocate dagli Usa e da noi siano bellamente spazzate sotto il tappeto del silenzio. Il troppo stroppia. C’è anche ben altro da piangere a questo mondo e pretendere ad esempio che la vita di 4-5 mila newyorkesi valga ad esempio di più dei quattro milioni di vittime congolesi per il solo coltan, metallo utile per fabbricare i nostri telefonini e vittime di cui preferiamo non sapere nulla, è semplicemente da mascalzoni.
La parola mascalzoni mi fa venire in mente Bush junior. Ormai è chiaro che ha invaso l’Afganistan prima e l’Iraq dopo anche come diversivo, non poteva infatti invadere la preziosa alleata Arabia Saudita, che di Bin Laden era la madre così come la Cia ne era la nutrice. Nei giorni scorsi ho letto il diario o la ricostruzione di Bush junior di come ha vissuto e come ha reagito alla notizia dell’attacco alle Torri Gemelle. Mi sono cascate diciamo le braccia a terra di fronte a tanta mediocrità, retorica e insulsaggine. Se può diventare presidente degli Usa, e persoino essere rieletto, un tale mediocre, allora gli Usa e il mondo intero sono davvero malmessi.
DEPUTATO USA TESTIMONIA DECAPITAZIONI DI LIBICI
COMPIUTE / ORGANIZZATE DALLE FORZE SPECIALI EUROPEE
Walter Fauntroy, Feared Dead in Libya, Returns Home—
Guess Who He Saw Doing the Killing?
US Congressman Witnessed European Special Forces Beheading Libyans
http://www.afro.com/sections/news/national/story.htm?storyid=72369
[…] In an interview inside his Northwest D.C. home last week, the noted civil rights leader, told the Afro News that he watched French and Danish troops storm small villages late at night, beheading, maiming and killing rebels and loyalists to show them who was in control.
“‘What the hell’ I’m thinking to myself. I’m getting out of here. So I went in hiding,” Fauntroy said.
The rebels told Fauntroy they had been told by the European forces to stay inside. According to Fauntroy, the European forces would tell the rebels, “‘Look at what you did.’ In other words, the French and Danish were ordering the bombings and killings, and giving credit to the rebels.
“The truth about all this will come out later,” Fauntroy said[…]
Fauntroy said he spoke with Gaddafi in person and that Gaddafi assured him that if he survived these attacks, the mission to unite African countries would continue.
“Contrary to what is being reported in the press, from what I heard and observed, more than 90 percent of the Libyan people love Gaddafi,” Fauntroy said. “We believe the true mission of the attacks on Gaddafi is to prevent all efforts by African leaders to stop the recolonization of Africa.”
9/11 Inside Job – Ten Years Later
Alex Jones Channel | Nothing from the official story adds up… and there is every reason to persevere in the fight to bring the truth to the public’s attention.
http://www.prisonplanet.com/we-are-change-at-times-square-do-you-support-a-new-911-investigation.html
Airplanes Have Been Flown By Remote Control Since 1917
http://www.washingtonsblog.com/
Everything you ever wanted to know about the 9/11
conspiracy theory in under 5 minutes.
(Video)
http://www.youtube.com/watch?v=yuC_4mGTs98
Da vedere
Che peccato per Fox che le potenti CIA e Mossad ieri non siano riusciti ad organizzare nemmeno il piu´piccolo attentato. Ma come mai?
Eppure mai come oggi serebbe stato piu´opportuno (almeno un piccolo attentatino) per avvalorare certi tesi….o no?
Caro Fox…non ti spremere le meningi…non le vale la pena.
Rodolfo
error:-sarebbe
E poi penso anche un pò di invidia “professionale” , Lolli è stato prof di liceo , la Sylvi no ! cc
caro cc
livori e bavette alla bocca, compresa l’affermazione che Bush non ” sarebbe andato a scuola nemmeno dalla Sylvi” connotano i tuoi attacchi alla sottoscritta.
Ti ha punto un’ape proletaria???
Quanto alla mia “invidia” verso i prof da liceo…sto ancora ridendo come una iena ridens…..
Ne ho conosciuti molti prof di liceo…quelli alla Claudio Lolli li ho sbertucciati nelle riunioni d’Istituto…mi sono studiata anche le virgole dei Decreti Delegati…pur di avere l’ultima parola.
Ci riuscivo egregiamente perchè erano appunto ignoranti come talpe!!!
Quella canzone, comunque è un prevedibile condensato di luoghi comuni sessantottini che la dicono lunga sulle “raffinate” capacità della sx di allora… che è infatti arrivata a dove è oggi!!!!
Per ora mi fermo.
Sto smaltendo una giornata pesante con sedici persone a pranzo!
Sylvi
cara Anita,
giusto ieri parlavo con mia cugina, nata a Londra, sposata a Toronto, con passaporto inglese, sta facendo la documentazione per avere il passaporto canadese, perchè, mi raccontava, con il passaporto inglese andare su e giù negli US è sempre una via crucis di controlli, di ispezioni personali ecc, mentre i canadesi vanno e vengono con facilità dai confini.
Mi sono stupita,… perchè i canadesi SI’ e gli inglesi NO?
Avrei capito se fossero italiani…
Buon risveglio
Sylvi
nel mio 55 un altro piccolo errore…
Eppure mai come ieri sarebbe stato piu´opportuno ecc. ecc.
…ma ho una fretta cane…oggi vengono a trovarmi i miei figli…
c´e´ Hraimi e gamberi a la beurre blanc …vino ecc. ecc. ecc.
adios
x Sylvi
semmai sarebbe da chiedersi perche’ i canadesi si’ ed i messicani no, non le pare? ma la risposta e’ ovvia.
Gli accordi US-Canada sono quelli, e’ una frontiera vastissima ed entrambi i paesi sono ricconcelli, quindi…
Sua cugina non si dovrebbe lamentare, dato che gli italiani devono avere il visto per stare in Canada, i britannici no
Peter
Cara Sylvi,
in quegli anni venivamo da” Finchè la barca va”(Orietta Berti)che è stata la massima espressione strategica dei “gruppi digerenti” italioti,Gi e Pmi, salumieri e formaggiai….nessuno escluso …
Capirai che quel “movimento del 68,” movimento di Costume, presentasse alcuni aspetti di ingenuità disarmanti.
Definirlo , idiota e ignorante, mi pare perfino eccessivo PER una Ittelligentona come TE, che dava Punti e virgola,a tutti i laureati in lettere d’Italia!
La Politica (P) e la Sx sono altra cosa , non farti soverchie illusioni…soprattutto oggi che certi nodi vengono al pettine ,nonostante certa Sinistra !
Ai tempi c’era pure Sergio Endrigo con : “partirà la nave partirà ..dove arriverà , questo non si sa ..!sara come l’arca di Noè e mi pare che Il “bestiario” allora come oggi non manchi.
Asciugati l’angolo della Bocca e parlami delle mamme che ancora non ho capito a chi ti riferivi, se ad un problema personale o ad altro !
mandi, mandi , mandi, mandi !!
cc
..nel mio 55 un altro piccolo errore…
Caro Rudy,
non fartene un “cruccio eccessivo” , noi comprendiamo benissimo,
fossero solo “questi” i tuoi errori, si può rimediare facilmente, un paio di Ripetizioni da parte di Nostra Signora del Punto esclamativo,nonchè Accademica del Cruscotto Carnico e sei a posto…più che a posto !!
E’altro che ci angustia ..!!
cc
esplosione pipeline in Kenia …piu´di cento i morti ..numerosi i feriti e i dispersi….
Rodolfo
x CC
Non toccarmi Sergio Endrigo…che non si è fermato alla nave partirà, ma è andato ben oltre…
Orietta Berti sta a Berlusconi come Sergio Endrigo sta a De Gasperi, che per me resta il Top!
Guarda caro…ho scritto ” quelli alla Claudio Lolli” non tutti i prof d’Italia!!!
Quelli alla Claudio Lolli non sanno nemmeno quando si usa il punto e virgola, lo ritengono punteggiatura da capitalisti; troppo raffinato!!!
Intanto una a di mamma mi era rimasto nella tastiera, perciò non fantasticare!
Poi…io non soffro di intoccabilità delle mamme…forse perchè la mia è stata una mamma molto rompiscatole, molto friulana…ma totalmente mamma ammirevole.
Perciò son tutte “balle” le mamme del mondo…tutte solo affettuosità, smancerie e sentimentalismi! Tutto qui!
Sylvi
Ummh,uhmm,uhmm !!
Son tutte ammirevoli le mamme del Mondo !!
Mi convince ancora poco questa tua improvvisa presa di realismo !
Io sai che fantastico poco !
E’ un mio difetto ,sono sempre stato un 68-ino anomalo !
Fin dai primi vagiti !
Beh,diciamo allora ,periodo infame…ci sono quelli alla claudio lolli e le suore di mio figlio quelle dei Komunisti e di piazza Fontana…
poi mi sono sempre chiesto perchè le suore si diano dei nomi come Suore del Divino amore,,per esempio..o figlie di maria …,
Ho conosciuto diverse figlie di maria , nella mia esperienza mondana !
Figlie di maria è più comprensibile se vuoi,ma una mia riflessione teologicamente profonda mi ha portato a capire che l?amore è quello Divino..quello terrestre si sa non è di questa terra..
Poi sai mi sono sempre chiesto come mai le nostre terre hanno dato meno vocazioni che nel veneto…nonostante che i nostri montanari avessero gli stessi peli nel naso dei carnici.veneti..
Credi che De Gasperi e Sergio Endrigo c’entrino in questa disquisizione teologica ..mah ?
cc
Toh !! una centrale nucleare francese “perde la bagna”, direi ,subito, per compensare di raddoppiare Krsko !!
Più energia per le PMI del friuli in uno spirito”radiante” che supera i confini ..come dicono alle tv …vicini , vicini !!
Crescono meglio i porcini , dicono ,così la Sylvi ci farà tanti risotti radianti gioia et amore !!
cc
Tss, tsk tstee !!
Ritonfano leBorse, ma non è più una notizia…siamo ad una nuova manovra , francesi e inglesi in un gioco gioioso rispostano in avanti nuovamente l’età pensionabile per fregarci…la Sylvi ci parla di mamme ,allattamento dai 60 in Su !!
Barca e nave ,piccola e grande borghesia ,vanno alla stragrande, la colpa è tutta della CGIL e meno male che B ha fatto il miracolo sennò staremmo peggio !!
Un vero Miracolo , viva maria !!e tuuti i santi !
cc
x VOV
Il suo video nel post -#54- e’ un obbrobrio.
Chiunque puo’ fare un video e lei ci da peso…???
Anita
grande articolo.
Mi permette di copiarlo sul mio blog personale?
Vorrei rilanciarlo,per quel che posso, anche nel mio giro di amici.
Cito sempre la fonte.
Le dispiace?
attendo risposta qui
grazie comunque
Tony
x Anita
the video is clearly a hoax. I only watched it after your comment of this am, I usually don’t bother. Keep a light heart and be humourous
bye, Peter
@ Anita
Certo che il Video sul 9-11 non piace agli aficionados della cosi detta versione ufficiale. Infatti, anche se con ironia, mette il dito su tutte le questioni aperte sui crolli, alle quali sarebbe troppo imbarazzante rispondere.
Se c’e’ un hoax, quella e’ proprio la versione ufficiale che fa acqua da tutti i pori. I crolli sono demolizioni controllate con un’evidenza tale da essere visibili anche ai non esperti (per non parlare di ingegneri, architetti, chimici, demolitori e altri professionisti del campo). Rimane inascoltata (chissa’ perche’, eh?) una gran quantita’ di testimoni e di scampati che hanno piu’ volte dichiarato di aver sentito delle esplosioni qualche momento PRIMA ancora che gli aerei infilzassero le torri (anche questa una manovra che i piloti piu’ esperti ritengono estremamente difficile, se non impossibile da compiere (due volte!), specie per piloti abbastanza novelli, come quelli ai quali si attribuisce l’operazione.
Ma c’e’ chi preferisce bersi qualunque cosa gli propinino ‘le autorita’ ‘, pur di far dormire sonni tranquilli alla mente e alla coscienza.
Contenti voi…
x VOX
L’esperto/a e’ lei.
Impiastri tutto quello che vuole, e’ un forum aperto…ma non si aspetti che beviamo tutta la sua propaganda.
Anita
caro cc,
ti è mai sorto il sospetto che gli extrasinistrisessantottini dicano quella e sempre quella; gli argomenti lollisti ne sono lo specchio fedele; poi anche gli svolazzi canori, alla nenia funebre, fanno veramente venire il vino alle ginocchia, quello del fiasco di cui abusavano notoriamente i suddetti!!!
Non mi sono mai posta il problema delle statistiche di vocazioni religiose dal punto di vista geografgiche!
E che diamine! Se il Veneto era più cattolico avrà avuto più preti e suore; se il Piemonte era più ateo avrà avuto più comunisti o viceversa!!
Et qui s’en fout?
Personalmente andando fino agli inizi ‘800, in famiglia c’era un paio di preti e una suora sola, viva e vegeta…e con un bel caratterino che ti metterebbe subito…dove meriti!!!
Sempre con un dolce sorriso sulle labbra!
Tu sei circondato da centrali nucleari francesi…e parli di una centrale sloveno-croata, distante 200km in linea d’aria del cui raddoppio ha parlato solo quel “sturnel carnico” del mio Governatore, zittito peraltro persino dai suoi.
I porcini, pochi, quest’anno se li mangiano i vermi.
Tutto colpa della CGIL!!!
Sylvi
ps: Domenico Starnone è sicuramente un prof di liceo che non piagnucola, alla lolli, per intenderci.
Sono sempre andata alla presentazione dei suoi libri.
Non me ne sono mai pentita!
Sylvi
x Vox.
mentre invecela propaganda che proviene dagli US, pappetta appiccicaticcia adatta per gli illusi/e, vogliono farci credere, bontà loro, che sia il Vangelo.
Lasciamoglielo credere!
Contenti loro, contenti tutti.
C.G.
GLI USA ESIGONO CHE IL GOVERNO EGIZIANO
SI ABBATTA SULLE FOLLE CHE PROTESTANO CONTRO ISRAELE
http://news.antiwar.com/2011/09/11/us-demands-egypt-crack-down-on-protesters/
US Demands Egypt Crack Down on Protesters
Underscoring just how thin their commitment to the Arab Spring protest movements actually is, the Obama Administration is loudly demanding that the Egyptian military junta launch a crackdown on dissent to “meet its obligations under the Vienna Convention.” They warned the junta of “consequences” if they didn’t crush the protests around the Israeli Embassy.
—
Egyptians protest against Mubarak? That’s democracy! Egyptians protest against Israel? That cannot be tolerated!
(Passi Mubarak come esercizio di democrazia, ma protestare contro Israele e’ troppo, che diamine!)
@ Cara Anita,
stia tranquilla, so bene quali bevande preferisce mandarsi giu’,
non mi ‘aspetto’ proprio nulla. Quanto agli altri forumisti (a parte i soliti noti) ognuno decide da solo il drink che preferisce.
Nairobi, salta per aria un oleodotto accanto a una bidonville.
Forse cento i morti. 4 righe sui media.
Leggo..a quanto pare è vero che non tutti i morti sono uguali, non che la morte si venda un tanto al chilo, ma è sufficiente un morto di serie A per finire in prima pagina, se arriviamo a tre o quattro si urla alla strage, basta che siano dei “nostri”, se invece sono poveri disgraziati, a cui rubiamo i mezzi di sostentamento, se ne possono liquidare più di un centinaio con quattro righe buttate là.
A me pare che confondere più fatti ( l’attentato delle Torri con le guerre nel mondo) dia sì origine a una pappetta immangiabile.
Ammiro un popolo che ricorda i suoi morti con dolore, dignità e grande senso di unità nazionale.
Non è “quel popolo” a Ground Zero il responsabile degli errori o orrori del suo governo.
Nessuno impedisce ad altri popoli, in altre terre di ricordare i loro morti. E’ un segno di civiltà.
Il Vietnam lo fa, ad esempio, con una propaganda smaccata, la Yugoslavia lo faceva …come.. lasciamo perdere. E così altrove.
Quello che trovo veramente immangiabile è che giri ancora la fola della implosione delle Torri…per mano aamericana.
Lo trovo doppiamente inqualificabile perchè uscita e sostenuta da fonte musulmana.
In Marocco e in Tunisia lo affermavano già in ottobre 2001.
Una vera schifezza!
Anche la propaganda e la menzogna hanno un limite!
Poi…si discuta di altri fatti e altri errori americani!
Sylvi
Kenya, esplode l’oleodotto di Nairobi: oltre 120 morti- LASTAMPA.it
I soccorritori sul luogo della tragedia
La deflagrazione ha provocato anche un vasto incendio che ha
aggravato il bilancio delle vittime.
Un mozzicone di sigaretta acceso buttato per terra è la probabile causa dell’esplosione che ha sventrato un deposito di carburante alla periferia di Nairobi e ha causato almeno 120 morti, per lo più donne e bambini. L’incidente è avvenuto in un quartiere industriale alla periferia sud-orientale della capitale del Kenya.
Segue sul link…
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/419847/
Anita
x Sylvi,
nessuno confonde i fatti che sono tragici da qualsiasi parte essi avvengono e se, a subirne le conseguenze, è l’innocente o quelli che non c’entrano.
Quello che disgusta è la schizofrenia di chi si sente ferito ma che chiude tutti e due gli occhi (e le narici) sulle ferite procurate ad altri.
Si cominci a guardarla da quest’ottica e agire di conseguenza.
Il mondo non diventerà certamente migliore, ma almeno un tantino meno ipocrita.
C.G.
..leggevo tempo fa su un importante quotidiano svizzero di lingua tedesca (notorio covo di kommmmmunisti, la Svizzera!) che sette cittadini US su dieci non crede alla versione ufficiale somministratagli dal governo Bush Jr. e criminali di guerra assortiti, sulla catastrofe delle due Torri.
Fu così anche durante l’assassinio di J.F. Kennedy.
Il semplice fatto che da quelle parti i documenti vengono “liberati” (se addirittura,vengono) dopo 50 anni dimostra quanto marciume, omissioni, bugie e prese per i fondelli la fa da padrona quando di mezzo ci sono le Compagnie delle Zie e affini.
C.G.
Repubblica, c’è un limite a raccontarla male
12 settembre 2011
Nemmeno il miglior Zucconi ha mai scritto un articolo sull’America e l’11 settembre così infarcito di enormità come quello pubblicato oggi da Repubblica a firma di Federico Rampini. Vi segnalo subito la prima, per gradire:
«E’ Obama che rompendo con la tradizionale Realpolitik dei neoconservatori ha mollato al loro destino due dittatori amici dell’America, Ben Alì e Mubarak».
No, dico, rileggete con calma: «E’ Obama che rompendo con la tradizionale Realpolitik dei neoconservatori ha mollato al loro destino due dittatori amici dell’America, Ben Alì e Mubarak».
C’è da non credere che un grande giornale nazionale, a firma di uno dei suoi prestigiosi analisti, possa scrivere una bestialità di questo tipo, non sapendo o fingendo di non sapere che realpolitik e approccio neocon post 11 settembre sono esattamente l’opposto l’uno dell’altro, che i neocon post 11 settembre sono dai tempi di Bush i sostenitori della linea dura contro l’Egitto, che sono stati proprio i neocon (con l’Egypt Group di Robert Kagan) ad essere stati invitati alla Casa Bianca e poi a convincere Obama a mollare Mubarak, che Obama è stato il candidato prima e il presidente poi che ha promesso e poi attuato per qualche mese una politica estera pro status quo, ispirata alla scuola Realpolitik e alla presidenza di Bush padre proprio per cancellare gli anni neocon di Bush figlio e che, infine, assalito dalla realtà mediorientale, abbia deciso con qualche ritardo di adeguarsi alla linea neocon (e interventista liberal) secondo cui è meglio scardinare lo status quo mediorientale (regime change) piuttosto che continuare a sostenere i regimi cosiddetti amici.
Eppure è così, oggi su Repubblica. Da non crederci.
Da non credere nemmeno a molte delle altre cose pubblicate nello stesso articolo.
Scrive Rampini che “da senatore dell’Illinois (Obama) fu uno dei democratici a dire no alto e forte alla guerra in Iraq”. Solo che non è vero.
Obama nel 2002 e nel 2003 era un perfetto sconosciuto. Era senatore locale dell’Illinois. Non era a Washington.
Non è stato uno dei senatori, pochini per la verità, ad aver detto no alla guerra in Iraq (Hillary, Kerry, Lieberman, Edwards hanno tutti votato a favore).
Obama non contava nulla. Non lo conosceva nessuno.
E’ vero che era contrario alla guerra “stupida”, e l’ha detto in un comizio collettivo a Chicago, ma non ha mai votato né a favore né contro.
Nessuno può dire come avrebbe votato, ma a volersi spingere in azzardate interpretazioni è più probabile che da senatore a Washington avrebbe votato sì alla guerra, assieme ai leader del suo partito.
E, del resto, da senatore ha sempre votato per il rifinanziamento della missione in Iraq e da presidente ha più volte riconosciuto che gli effetti di questo immane sacrificio sono stati positivi per l’America, per l’Iraq, per il Medio Oriente e per il mondo.
Repubblica invece scrive cose così, piegando la realtà incontrovertibile dei fatti ai luoghi comuni meno informati.
Tipo quando scrive, ammettendolo a denti stretti, che Obama è stato costretto ad aumentare le truppe americane in Afghanistan. Scrive Rampini che Obama ha inviato in Iraq 30 mila soldati, portando il totale a 100 mila.
Solo che Bush, quando è andato via dalla Casa Bianca, ha lasciato in Afghanistan 34 mila soldati, quindi Obama ne ha inviati 60 mila in più per arrivare ai 96 mila.
Obama i soldati li ha triplicati, rispetto a Bush, non si è limitato ad aumentarli controvoglia (Rampini cita solo il terzo e più reclamizzato surge, dimenticandosi dei primi due decisi pochi mesi dopo l’ingresso alla Casa Bianca).
Ecco che cosa scriveva correttamente il New York Times: «The troop buildup will nearly triple the American military presence in Afghanistan that Mr. Obama inherited when he took office»
————————————
Ecco perche’ non credo a Repubblica.it, e piu’ di una volta ho commentato su quello che scrive Zucconi, domandadomi se veramente ha la doppia cittadinanza con gli US.
Anita
Intanto Zucconi (e Rampini) sono due dei più ascoltati analisti in circolazione per quanto riguarda quello che succede negli US.
Rampini vive a NY, Zucconi a Washington (credo).
Non fanno i servi di nessuno e questo, forse, è il loro “difetto”.
In un mondo di servi, un handicap.
C.G.
cara Anita,
da parecchio Repubblica “scantona” con notizie perlomeno fantasiose che ripete pari pari anche sul Messaggero Veneto e su il Piccolo di Trieste, giusto per risparmiare giornalisti e inviati.
E io, la scema masochista, che li compra tutti e tre!
Ma il colmo è stato l’art. di Barbara Spinelli (La Stampa) che su Repubblica fa il panegirico di Scalfari.
Poteva avere almeno il buon gusto di farlo sulla Stampa!
Una sbrodolata così abbondante e vomitevole da arrivare a citare l’ultimo libro di Scalfari come fosse un Vangelo da acquistare velocemente.
Forse a Scalfari le vendite non vanno a gonfie vele!
La Repubblica o ha giornalisti illeterati…mi aspetto da un giorno all’altro di leggere quore e squola…o lecchini con il padrone di turno.
Altro che grande quotidiano di sx!!!
ciao Sylvi
Cara Sylvi,
in quanto a latte alle ginocchia,mi sembra che ultimamente ne stai producendo ad ettolitri.
E’ molto semplice compra Libero, Il giormale oppure comprati un giornale tipo L’eco delle valli di carnia e cadore e scrivici sopra quello che vuoi!
cc
ps – L’eco della Sinistra alla Sylvi !
ma per favore !
A Roma potresti poi fondare un Settimanale che so–ti dò un Titolo :
L’Eco del Campidoglio !
cc
Commemorare il futuro?
Mentre ritorno sul luogo del delitto, il cratere/cantiere di Ground Zero, per l’ennesima commemorazione, cresce la paura. No, non di attentati, ma paura di andare a inaugurare il monumento a qualcosa che non è finito, a una guerra che continua, che non stata affatto vinta e che potrebbe richiedere altri monumenti. Come se andassimo a inaugurare Redipuglia mentre nelle trincee del Carso si continua a combattere.
(Vittorio Zucconi, La Repubblica)
E un consiglio : Corrispondente dagli States :Anita.
Pensa che coppia !
cc
Dall’allemagna per le questioni palestinesi Rodolfo..per le varie e le rubriche :
Il Mago Zurlì …che gran giornale sarebbe..!!
ri-cc
Scalfari, l’altro giorno sulla 7 ha demolito Giuliano Ferrara, noto come servo a seconda delle convenienze (Berlinguer, Craxi, Berlusconi).
Ancora più noto come “Mister Franza o Spagna basta che se magna”.
Infatti, a vederlo…
C.G.
x C.G. x CC e per tutti
Il mio post -#83- , non e’ un commento ne’ di Rampini, di Zucconi o di Repubblica.it, sono fatti e date che si possono controllare ovunque.
Si tratta di inesattezze continue, inesattezze che si perpetuano e finiscono per essere prese come verita’.
Alcune cose le ho anche scritte su questo forum, molto prima di leggere l’articolo, ho corretto Zucconi via e-mail, non ho mai ricevuta risposta, ho corretto il dottor Foa sul suo forum, con me altri hanno fatto coro.
Se questi rispettati giornalisti errano cosi’ facilmente su “fatti”, a mio parere perdono molta credibilita’ nei loro commentari e analisi politiche.
Anita
x Tony
Certo che lo può far circolare.
Un saluto.
pino nicotri
11/9
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/no-usa-no-cry-massimo-fini-snocciola-il-suo-controcanto-velenoso-sull11-settembre-mi-29609.htm
NO USA, NO CRY – MASSIMO FINI SNOCCIOLA IL SUO CONTROCANTO VELENOSO SULL’11 SETTEMBRE: “MI RIFIUTO DI PIANGERE OGNI ANNO LACRIME DI COCCODRILLO PER TREMILA VITTIME. L’AMERICA DA PIÙ DI MEZZO SECOLO COLPISCE, CON TRANQUILLITÀ E SPIETATA COSCIENZA, NEI TERRITORI ALTRUI E HA SFERRATO 250 ATTACCHI MILITARI SENZA ESSERE PROVOCATA. MA GLI USA HANNO SEMPRE LA COSCIENZA TRANQUILLA, LE TRAGEDIE DEGLI ALTRI NON LI RIGUARDANO, AL MASSIMO SONO ‘EFFETTI COLLATERALI’”…
… no usa, no cry… Ya basta!!
Faust
Ovviamente, secondo lei, il sito da dove ha copiaincollato (se vuole le dico anche da dove) quanto postato nel suo 83 recita il Verbo.. il Vangelo secondo qualche neokojons in questo caso, italiano.
Ah, bèh, basta dirlo.
Sa, siamo tutti degli sprovveduti bisognosi di “verità” ineluttabili.
Le sue, poi, tramortiscono pure un rinoceronte.
C.G.
.. a volte mi chiedo se lei non è come quella certa signora non più giovincella che, fermata dalla polizia per un test etilico, ha chiesto al poliziotto che gli ha fatto gonfiare il palloncino, di chi era la festa.
Non se la prenda a male, come al solito.
È un modo di dire comune, niente di offensivo.
C.G.
x C.G.
Si rivolge a me?
Ho notato che lei non usa mai il mio nome, teme che le faccia causa per diffamazione?
Comodo ne’, usa una alias e non scrive il nome della persona che intende offendere.
Per palloncino vuole dire un breathalyzer ?
La informo che negli US si chiamano digital breathalyzers.
I modi di dire li riservi per un parente piu’ prossimo.
A cosa devo il suo commento cretino? Senza offesa ovviamente.
Anita
x C.G.
Il pezzo che ho copiato era anche su il Sole 24 ore, su Libero, su Christian Rocca e riportato da websites.
In ogni caso mi dica cosa c’e’ di non vero.
Anita
Ecco: il Sole 24 ore, Libero (anzi: detenuto), eccetera.
basta e avanza..
P.S. causa di diffamazione? E perchè, PER QUALE MOTIVO, se non chiedo troppo?
La scenetta del palloccino le calza a pennello.
Già.
C.G.
Cara Anita,
che fai la “gattona artigliosa” con Gino,suvvia mia buona Anita sono anni che Gino “canzona” e tutto sommato quella del “palloncino” era veramente graziosa !
Che ti riguardasse credo che pochi nutrissero dei dubbi..!!
Secondo me qualche cosa ultimamente ti è andata di storto…, ma non per questo devi sfogarti sul Blog…in sostanza qui ognuno a volte riporta quello che legge..sulla cui attendibilità nessuno potrebbe giurarci…,ognuno dà il peso che crede più opportuno alle notizie che legge.
Gino dà peso zero per esempio al “Detenuto”in questo ha tutta la mia solidarietà !
Tutto qui,io per esempio “ieri”,ho avuto una “visione” e in tarda serata ho incotrato dei marziani…,quando sarò in “vena” ,magari ve le racconto…più avanti , quando :
I Colori dell’autunno inonderanno di finto oro, le nostre valli…in attesa dell’ultimo inverno !!
cc
Oh,oh,oh
news !
Arrivano gli occhi a mandorla….
…http://rampini.blogautore.repubblica.it/2011/09/12/pechino-finanzia-roma-sollievo-a-wall-street/?ref=HREA-1
e adesso mi raccomando neh!… dalla Carnia, assetata di soldi per investire in ricerca..non cominciamo con il dire che a Pechino esiste” tutto sommato “la democrazia”….
Come si dice, il “diavolo è sempre nascosto nei dettagli” nelle Società Libere e democratiche dell’estremo Occidente…infatti ..tutto sommato “sta nella misura del “tutto” e nel sommato che deve vedere solo il più..matematica non algebrica si direbbe !!
cc