La signora Ofelia ha addebitato al malcapitato Dominique Strauss Kahn le escoriazioni vaginali che s’era procurate allegramente con altri la sera prima. Ma per capire che mentiva bastava guardarla. E avere letto il processo a Frine

Non per vantarci, ma lo abbiamo sostenuto quando tutti erano convinti del contrario, c’erano cascati come allocchi e Dominique Strauss Kahn lo lapidavano in tutti i modi possibili, le femministe lo scorticavano vivo e in patria veniva colpito da denunce a scoppio ultra  ritardato, chiaramente più campate per aria di quella scagliatagli contro dalla magistratura di New York. Ora l’accusato è tornato libero, completamente libero, ed è saltato fuori che la signora Nafissatou Diallo, meglio nota come Ofelia, ha rifilato un bidone anche ai periti che al pronto soccorso l’avevano sottoposta a visita ginecologica. I danni in alcune zone della vagina c’erano, ma la gentile signora se li era procurati la sera prima dell’asserito tentativo di stupro, dandoci evidentemente dentro con almeno un altro uomo. La mattina dopo, una volta preso servizio al Sofitel, la gentile signora deve avere pensato bene di mettere a frutto i segni della baldoria sessuale della sera prima: una capatina nella stanza del ricco direttore del Fondo Monetario internazionale nonché probabile futuro presidente della Repubblica francese, forse un po’ di sesso veloce giusto per poterlo incastrare meglio, e poi giù con le accuse.
Uno dei danni peggiori di questa brutta storia a base di panzane e riprorevole creduloneria della polizia e del magistrato Cyrus Vance di New York è che sarà ancor più difficile per le donne stuprate per davvero poter essere credute quando dovessero ribellarsi e rivolgersi alla giustizia. L’accusa di stupro di solito è supportata solo dalle affermazioni della vittima, alla quale si tende a dare molto più credito che all’accusato anche quando non ci sono né prove né testimonianze. D’ora in poi sarà più difficile essere credute sulla parola, la vicenda del Sofitel ha infatti dimostrato clamorosamente che ci si può far passare per vittime anche quando non è vero. Chiediamoci cosa sarebbe successo se l’accusa fosse stata lanciata contro uno di noi, contro un uomo qualsiasi, privo cioè dei molti quattrini necessare per ingaggiare avvocati e detective in grado di dimostrare che le accuse sono solo frottole interessate .

A voler essere irriverenti e un po’ goliardici, cosa legittima dopo la cappa di ipocrisia “politicamente corretta” che ha condizionato questa vicenda, per capire al volo che l’ex direttore del Fondo Monetario Internazione (FMI) era innocente bastava guardare da vicino la sua accusatrice, la signora Ofelia cameriera del Sofitel Hotel di New York. Che si è proclamata vittima di un tentato stupro classico e di un doppio stupro “orale”, non prima di essersi sentita sussurrare un lusinghiero “Sei bellissima!”.  E’ qui che casca l’asino, che in questo caso è un’asina. A parte la contraddizione con le prime versioni, nelle quali affermava che DSK non aveva profferito verbo, ora che sono disponibili nel web le sue foto la realtà è evidente: solo un innamorato perso, un figlio o, come lo chiamano a Napoli, un “cecato” possono dire che Ofelia è bellissima. Sì, certo tutte le donne, in particolare “sono belle tutte le mamme del mondo” come dice una vecchia canzone, però qui c’è di mezzo un uomo distrutto, distrutto anche nella corsa all’Eliseo che avrebbe con ogni probabilità vinto, un uomo dalla carriera manageriale e politica stroncata a causa delle evidenti panzane rifilate da Ofelia, che in quanto musulmana non deve amare molto un ebreo come DSK.

Poiché c’è di mezzo la riduzione a polpettine di un uomo e della sua carriera, è bene essere molto chiari.  Ed essere molto chiari significa anche dire chiaro e tondo che, oltre a non essere né bellissima né bella, la signora Diallo non pare la più adatta a far cadere di colpo in tentazione selvaggia e incontenibile un arcimilionario, in dollari e in euro, come DSK, che certe cose può permettersi di farle e farsele fare da giovanissime e bellissime, quando, dove e come vuole. Magari certe cose per galanteria non si rifiutano neppure da una volenterosa, consenziente o proponente, anche se non è una Venere, ma stuprarla proprio no, per giunta con un doppio rapporto orale senza reazioni difensive, come per esempio mordere. A parte l’impossibilità di credere che un uomo non deficiente  faccia sesso senza preservativo con una sconosciuta di passaggio, rischiando così l’Aids in quella Grande Mela che di certe malattie infettive è una capitale.
C’è chi si permette il bunga bunga con una ventina di pulzelle. Un direttore dell’FMI per giunta ricco di suo, e ricco anche della moglie, di sicuro può permettersi qualcosa di un po’ di sesso arraffato alla prima che ti capita per caso in stanza.
Ciò che infastidisce delle affermazioni strappalacrime della signora è il suo tirare in ballo la figlia – “Piango ogni giorno davanti mia figlia” – perché il tirare in ballo i figli per commuovere la platea è un vecchio vizio di chi non ha argomenti più convincenti. Si vedano per esemio i  giuramenti di Silvio Berlusconi “sulla testa dei miei figli” e il discorso in parlamento del deputato Alfonso Papa per tentare di non andare in galera.

La vicenda di Ofelia e la sua conferenza stampa ricordano, in versione ribaltata, una famosa storia dell’antichità. Più o meno nel 335 avanti Cristo l’etera greca Frine, una sorta di escort di alto livello di quei tempi, amante dell’oratore Iperide, venne accusata ad Atene di empietà per:  1) avere fatto più volte baldoria “licenziosa e indecente”; 2) avere organizzato feste a base di orge; 3) avere introdotto un  ́dio nuovo, vale a dire un non meglio identificato  ́dio straniero al quale si diceva rendessero onore  ́le prostitute e le non virtuose dell’epoca. Durante il processo, il suo avvocato e amante Iperide a un certo punto si rese conto che la giuria, presieduta dal fegatoso Eutias, l’avrebbe condannata a morte, pena prevista per il reato di empietà. E così l’avvocato osò l’inosabile: denudò davanti a tutti il seno di Frine e invocò con alti lamenti pietà per tanta bellezza. Scelta efficace: Frine di colpo non appariva più come una imputata, ma come una sacerdotessa di Venere. Di conseguenza, i giudici restarono atterriti all’idea di condannare una sacerdotessa della dea dell’amore e della bellezza. Frine venne assolta, Eutias, scornato, per l’incazzatura non volle più partecipare a giudizi e Atene proibì che nei processi si facesse ricorso a lamentazioni per chiedere pietà e si mostrassero gli imputati a tutto il pubblico.
La storia di Frine, parola che dovrebbe significare bruna, ma era anche il nome di un tipo di rana, ha ispirato anche il film “Altri tempi”, girato nel 1952 con la regia di Alessandro Blasetti, nel quale Vittorio De Sica in veste di avvocato evita l’ergastolo alla sua cliente Maria Antonia sbattendo in faccia alla corte la prorompente bellezza della scollatura dell’imputata.

Le femministe – che chissà perché protestano per la fine dell’incubo di Strauss Kahn – e i politicamente corretti possono incazzarsi quanto vogliono, ma Ofelia non è apparsa neppure da lontano una sacerdotessa di Venere. Motivo per cui al cospetto del pubblico le sue frottole alla fine sono apparse per quel che sono: frottole. Chissà se avranno il buon gusto di chiedere scusa, o almeno di arrossire, le vestali del femminismo e le maestrine di pensiero non solo d’Oltralpe:  per loro DSK era sicuramente colpevole per il semplice e unico motivo che a dirlo era una donna. Non osiamo pensare a cosa succederebbe, giustamente, nel caso in cui si sostenesse che una donna è sicuramente colpevole solo perché a sostenerlo è un uomo.
Dato che in Italia stiamo vivendo un altro periodo di giustizialismo “politico”, forse è bene fermarci un attimo a meditare.

572 commenti
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  1. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Pe 46 bis
    Io per esempio la Treccani non c’è l’ho.
    Mi devo suicidare ?

    cc

  2. Peter
    Peter says:

    x CC

    pero’ dicono che tutti i ‘quasi’ laureati abbiano anche loro i loro complessi…

    Peter

  3. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro Peter,
    è perfettamente possibile, infatti come vado dicendo da tempo “le vie del Signore sono Infinite”.
    Piuttosto sono rimasto di stucco di fronte alla supponenza di quel Prof (de che poi ..è possibile saperlo?) del Galles.
    E pensare che io dei gallesi ho sempre pensato che fossero una banda di beoni di birra che giocavano a Rugby per smaltire gli effluvii..mah devo essere male informato !

    cc

  4. Controccorrente
    Controccorrente says:

    x peter
    scusa ho letto male , ma quel Tutti è errato…ti sei forse convertito ultimamente ?

    cc

  5. Peter
    Peter says:

    in sostanza, ecco come ‘funziona’ il sistema Italia da almeno 70 anni, forse anche piu’…
    Le tasse le pagano al 100% solo i lavoratori dipendenti, purche’ statali e non ‘a nero’, quindi si tratta, in percentuale, di noccioline.
    Tutti gli autonomi, ovvero industriali, commercianti, artigiani e liberi professionisti, evadono quanto piu’ possono, ed il sistema glielo consente, grazie a bustarelle, leggi truffa, condoni, avvocati, commercialisti, mitezza giudiziaria, etc etc.
    Il grosso del reddito, di gran lunga, e’ prodotto a Nord, quindi la massima evasione e’ li’.
    E’ vero che grandi capitali sono stati versati a Sud dal Dopoguerra ad oggi, vuoi con soldi americani per mafia e partiti affini, all’inizio, vuoi con sussidi vari e casse per il Mezzogiorno della minch…poi. In minima parte, quei quattrini sono spesi per lo sviluppo -leggi sopravvivenza -del Sud. In buona parte, hanno ingrassato politici ed amministratori corrotti, che hanno poi reinvestito al Nord, o comprato ville, o messi i quattrini al sicuro in banche -quindi sempre reinvestiti altrove…in buona parte, sono finiti nella mafia vera e propria, la quale pure investe ormai dove vuole, ma non crea sviluppo ne’ posti di lavoro -almeno non ‘regolari’…
    Tuttavia, il fiume di soldi verso Roma ed il Sud sarebbe in grande piena se l’evasione fiscale a Nord non fosse consentita, anzi direi istituzionalizzata da sempre. Quindi per i grandi capitalisti il sistema ‘conviene’ comunque, si tratta ancora di spiccioli, o quasi, senza contare il ritorno…salvo che la mafia si e’ espansa in tutto il territorio, e la corruzione dilaga ovunque nella repubblica, perche’ la struttura dello stato e’ quella, e non a caso…
    Puo’ darsi che la secessione del Nord risolverebbe alcuni problemi, ma ne dubito. Il perche’ alla prossima puntata

    Peter

  6. sylvi
    sylvi says:

    x CC,

    non ho complessi, ora; li ho avuti per non poter seguire studi regolari e soprattutto non portarli a termine.
    Non mi interessava e non mi interessa “il pezzo di carta”…anche ce l’avessi avuto, a cosa sarebbe servito a una come me che non scendeva a compromessi???
    Caso mai mi faceva arrabbiare dover prendere in considerazione i compromessi.
    Ehhh…scelte, mio caro, scelte…….

    Mio figlio ha dedicato la tesi di laurea, più che dignitosa, a sua nonna appena mancata, e ha ringraziato i suoi genitori per avergli insegnato che la cultura nessuno gliela può rubare….

    Tu puoi capire…questi sono traguardi non solo suoi…e si può pensare di non aver fallito.

    Ma basta coi piagnistei che Pino potrebbe mettermi in moderazione!!!

    Sylvi

  7. Peter
    Peter says:

    x CC

    il ‘de che’ non te lo dico, non mi piacciono le confessioni pubbliche.
    Tieni pero’ presente che io non avevo detto a nessuno chi fossero stati i miei docenti in Italia, ma loro ne conoscevano alcuni, e sapevano dove mi ero laureato. Piu’ che di supponenza, si trattava di un invito ad andarmene. Pero’ conoscevano almeno uno dei miei docenti, il che mi stupi’ non poco

    Peter

  8. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Non rispondo al suo 55 perchè mi sembra uno sproposito!!!

    Sul Galles! Dove? E quel prof. era gallese?
    Bangor è Città universitaria forse, su certe facoltà, più importante di Cardiff;
    i suoi prof sono quasi tutti scozzesi, pochi gli inglesi e sono poco appetiti.
    I gallesi le stanno antipatici perchè hanno una Storia e la vogliono preservare?
    Io ho trovato “pecorai gallesi” colti, che conoscono la storia…pensi…mia figlia me ne ha presentato uno ( prof, non pecoraio) che sapeva la storia del Friuli!!!

    Sylvi

  9. Anita
    Anita says:

    x CC

    Anche se tu avessi la Treccani non sarebbe aggiornata.

    Io avevo comprata due volte la Britannica, ogni anno dovevo comprare un libro di aggiornamento, fino a che non c’era piu’ spazio….

    La biblioteca non le ha neanche volute per regalo…

    Dopo mi sono limitata alla “World Book Encyclopedia”, 14 volumi con ottime illustrazioni e non ho piu’ comprato il libro annuale di aggiornamento.

    Anita

  10. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Caro peter,
    ok ,capisco la tua riservatezza, devi però capire che anche io a questo punto ,ho barato clamorosamente..,in sostanza sono un elettricista che ha studiato un poco..così come i geometri sono muratori con alcune nozioni di topografia ..!!
    Per cui , per il futuro, evita di farmi certe domande , azzeriamo e ripartendo dalla zoologia, diciamo che mi sono sempre limitato a studiare gli uccelli, nemmeno poi osservandoli in volo..mi bastano quelli a terra !!

    cc

  11. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    non ho bisogno che mi risponda sul 55, ed infatti non le conviene…

    I gallesi preservare cosa?? o per lei mandare via gli ‘immigrati’ vuol dire ‘preservare la propria storia’? il bossetto non direbbe di meglio, se sapesse parlare in italiano…
    Per me andrebbe ancora bene se quei pecorai si preservassero a casa loro, il guaio e’ che li trovi dappertutto…solo che se gli inglesi buttassero fuori loro sarebbero ‘razzisti’…

    Peter

  12. sylvi
    sylvi says:

    ps x Peter

    Quando mia figlia presentò il suo curricolo a Bangor per essere accolta al Master, nella risposta che le inviarono sapevano anche il suo numero di scarpe!
    Dell’università di Trieste sapevano tutto, e sapevano tutto della sua tesi di laurea.
    Erano e sono seri nella selezione dei loro collaboratori!!!

    Sylvi

  13. peter
    peter says:

    x Sylvi

    potevano sapere anche i peli del …di sua figlia, solo che sua figlia faceva domanda non per un posto, ma per un corso di studi, per il quale non vi era competizione locale. Il mio caso era diverso…
    Certo che lei e’ proprio ‘di dura cervice’…

    Peter

  14. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Rubata da face.book, un riequilibrio nel Nord, per pareggiare i figli della Sylvi

    ..Bossi dal Ponte di Legno: ” noi con la padania possiamo dare un futuro ai nostri figli, il sud no”.Eccerto che il suo prende 12000 euro al mese….alla faccia di Roma ladrona….e per cosa? Qualcuno sa cos’ha fatto il figlio di Bosssi per prendere 12000 euro al mese? Bocciato tre volte alla maturità prende piu’ di un ricercatore universitario laureato con 110 e lode.Ciarlatano .
    di: Free Italy

    L’equilibrio ..sì l’equilibrio è essenziale…
    la ricerca dell?Equilibrio…come del punto di appoggio,o della pietra filosofale, del santo graal e quant’altro ancora..e via dicendo !!

    cc

  15. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Anita,
    hai ragione…..cosa vuoi che ti dica oggi il mondo corre così veloce , che nemmeno Internette riesce a stargli dietro !

    cc

  16. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    io non ho l’Enciclopedia Treccani, non mi interessava ; ho una serie di Enciclopedie “per argomenti” storico, geografiche, zoologiche e paesaggistiche che possono cambiare più lentamente di un computer o di un I-Pod.
    Infatti la storia passata e i paesaggi geografici non mutano come quelli politici.
    Anche se il mio Atlante geografico delle Medie è già diventato un Atlante storico.
    Penso che da allora solo gli US e il Canadà non abbiano cambiato confini. Forse!!!

    Ho il Vocabolario Treccani che ha degli aggiornamenti limitati perchè si spera sempre che la Lingua italiana non venga del tutto stravolta.

    Mantenere , in Italia, una lingua italiana accettabile , diventa però ogni giorno più difficile, anche perchè prof e giornalisti sono di somma ignoranza.
    Sto parlando delle giovani generazioni!

    Buonanotte
    Sylvi

  17. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    per questo mi trovo bene con “World Book Encyclopedia” che ho, le informazioni base non cambiano.

    Quella del 2011 costa $2255.00 e siamo sempre li’, ogni anno c’e’ il libro aggiornato.

    Con l’intervento dell’internet anche le enciclopedie sono passate a DVDs.

    Ciao,
    Anita

  18. Anita
    Anita says:

    x CC

    L’uragano Irene — E’ tutto il giorno che ho le TV accese sul canale meteorologico, siamo in allerta.
    Per il momento aspettiamo forti temporali non connessi con l’uragano.
    Con l’aiuto del giardiniere ( per dire ) abbiamo messo al sicuro quello che non potevo fare da sola.
    Preferisco aspettare fino a sabato mattina per il resto…non voglio fare troppo che poi devo mettere indietro…

    I miei due Senatori mi hanno mandato una e-mail con tutte le precauzioni da prendere, numeri di emergenza, etc….

    E’ sempre meglio essere preparati, sperando che finisca in un temporale tropicale.

    ‘Notte,
    Anita

  19. Anita
    Anita says:

    x CC -#66-

    Allora tu credi solo quando lo scrive Republica.it?
    Io non esagero mai, anzi sono il contrario.

    L’uragano e’ serio, 80 milioni di persone sono sul suo corso.
    La flotta navale e’ stata messa al largo, gli aeroporti militari evacuati….

    Ne ho visto dei brutti, ma allora non abitavo qui sulla penisola.
    Se non hai mai vissuto un uragano non te lo puoi neanche immaginare.

    Il mio primo e’ stato nel 1954, ha distrutto tutto il business sparso su 128 acres.
    Siamo stati senza elettricita’ e acqua per due mesi ed avevo un bambino di due anni….

    Bye,
    Anita

  20. Peter
    Peter says:

    x CC

    non capisco bene cosa vuoi dire con ‘anch’io ho barato’…se hai barato io ci sono cascato e va bene, ma io non ho barato su niente. E se tu fossi meno ‘ermetico’, non ti avrei frainteso su studi biologici, politici, etc…o sugli uccelli.

    Una nota a pie’ pagina: La comare Sylvi si gonfia come una…pavonessa (lasciamo stare il Campidoglio…) quando puo’ mettere in campo l’eccellenza di sua figlia, di Trieste, del Friuli, della Carnia, del Carnaro, etc etc…(vorrei sapere poi da dove ha pescato ‘Quarnaro’, e questo temo sara’ l’unico oggetto della sua ossessiva attenzione).
    Per cui lei insinua che se i gallesi mi trattavano male era perche’venivo da un’universita’ scadente, etc etc. In realta’ ho gia’ detto che conoscevano e stimavano almeno uno dei miei previ docenti, ma non apprezzavano che facessi domanda per posti in Galles, almeno finche’ quei posti potevano essere assegnati a gente del loco. Per inciso, non e’ che gli inglesi siano realmente diversi da quel punto di vista, ma ci tengono di piu’ alle apparenze, e sono di gran lunga meno provincialisti.
    A riprova del fatto, quando feci domanda ancora anni dopo, in un’altra zona del Galles (povero stupido che ero a voler andare li’), un manager mi telefono’ tutto entusiasta, era convinto che avessi parenti italiani in Galles, e me lo chiedeva pure. Certo avevo dei legami con la comunita’ italo-gallese, diceva lui, discendenti dei minatori emigrati li’ nel bel tempo che fu…io risposi certo che no, e lui si dichiaro’ molto deluso. Il colloquio fini’ li’, e da allora ho cancellato quel posto di m…dalla mia carta geografica

    ciao, Peter

  21. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    certo che se ci fosse stato un gallese con le sue stesse professionalità avrebbero scelto lui!
    Lei lo trova strano? Io NO.
    Oltretutto nei suoi post lei dimostra sempre un gran disprezzo per i gallesi…sicuro che non se ne siano accorti?
    Io li ho trovati simpatici e gioviali, non disponibili a dare fiducia immediatamente, ma corretti.
    Sicuramente fra voi c’è incompatibilità di carattere e di mentalità!!!!

    Senta: se vuol chiamare Campoformio il villaggio dove abito, e ora Carnaro il Quarnaro solo perchè Dante lo citò nella Comedia…si accomodi.
    Si chiama Quarnaro o Quarnero (alla veneta) oppure Kvarner in austriaco e slavo. Punto.
    E se le piace farsi ridere, venga e lo chiami Carnaro…
    si sentirà rispondere : caco je Carnaro? E giù risate!

    Lei spesso assomiglia a quelle signorine zitelle, invecchiate scrivendo nello stile secentesco tutto ricami e ghirigori, merletti linguistici richiamanti l’Arcadia!

    buonagiornata

    Sylvi

  22. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    va bene, facciamo i nostri battibecchi privati sullo spazio di Pino, sempre meglio di certe lenzuolate di altri bloggers, che per il momento saranno in vacanza…
    Non pretendo di avere chissa’ quali doti o qualifiche, ma la cosa non funziona affatto ‘a parita’ di…’, come dice lei, ne’ nel Galles, ne’ altrove. In quel posto di m…sono pero’ particolarmente sfacciati e provinciali, impressione largamente condivisa da altri stranieri, tranne lei. Il loro odio per gli inglesi lo estendono a tutti gli stranieri o gente che viene da fuori, a meno che, forse, non siano andati espressamente li’ dal principio, senza passare dall’Inghilterra…
    In Italia per esempio mi dicevano che in Sardegna danno sempre prima un posto ad un sardo con la terza media anziche’ ad un laureato ‘straniero’, rendo l’idea? il paragone e’ quello.
    Io trovai nauseante che mi avrebbero accettato solo se avessi dichiarato provati legami con la comunita’ italo-gallese del loco, mentre per lei e’ normalissimo. Lei per mentalita’ e cultura mi assomiglia a quelle contadinotte pienotte e sorridenti, che parlano solo dialetto, decantano i figli, considerano solo gente che conoscono, e si fanno la croce alla vista di forestieri.
    La dizione Carnaro si trova sia nella Wikipedia in italiano, sia in quella in inglese. In particolare, Reggenza del Carnaro, Carta del Carnaro. Oltre a Dante e l’Arcadia, ringrazi pure D’Annunzio, che scelse quella dizione, di uso nazionale italiano

    buona giornata…

    Peter

  23. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    arrotondata dall’età sicuramente, prima ero sempre uno stecco!
    Sorridente quasi sempre, assomiglio a mio nonno…
    contadinotta no, perchè non ho la loro sapienza e saggezza.
    Non parlo solo dialetto, e questo blog ne è la prova; nomino mia figlia perchè credo abbia il polso su un bel pezzo di mondo, e a me piace capire il più possibile.
    Le garantisco che non sono sempre e solo rimasta al mio paesello e quando giro cerco di guardare e capire, non fare come i pecoroni col naso in aria!
    Quello che lei dice sui sardi e sui gallesi succede in molte altre parti del mondo….soprattutto nelle terre che sono state a lungo colonizzate e che temono per la loro identità.
    In Sudafrica sopportano i medici, solo i medici, bianchi perchè non ci sono i neri e lì c’è di mezzo la pelle!

    Che i gallesi odino gli inglesi l’ho visto anch’io, ma leggendo un po’ di storia …qualche giustificazione ce l’hanno, non crede?
    Se è per questo anche gli scozzesi!!!

    Ma vado, perchè oggi devo preparare i fichi con lo sciroppo al rum.
    Saranno buoni a Natale, col gelato!

    contadinotta no, ma buona cuoca sì!

    Sylvi

  24. Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**: Mettiamo la crescita al centro della manovra!
    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**: Mettiamo la crescita al centro della manovra! says:

    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    Mettiamo la crescita al centro della manovra!

    *Sottosegretario dell’Economia nel governo Prodi **Economista

    Una manovra finanziaria di rigore ma senza equità e senza meccanismi efficaci di ripresa economica sarebbe destinata al fallimento.

    In una situazione occupazionale già difficile e con la stima di un ulteriore aggravamento tanto da prevedersi una perdita di altri 100.000 posti di lavoro entro la fine dell’anno, i tagli annunciati da soli sarebbero altamente recessivi. Non sarebbe capito e tanto meno accettato dai cittadini. Inevitabilmente provocherebbero tensioni sociali con ricadute pesanti sulla stessa economia e tanto più sul ridimensionamento del debito.

    Non siamo contro il rigore. Anzi occorrono controlli stringenti per eliminare i tanti sprechi quotidiani. Non solo nei ministeri e negli enti e società ad essi collegati. Comuni, province e regioni non sono sottoposti ad alcun controllo, se non quello della Corte dei Conti che arriva dopo molti anni. Si pensi che i revisori dei conti vengono “scelti” dagli stessi amministratori ed è stato eliminato finanche il parere di legittimità obbligatorio che prima esprimevano i segretari comunali e provinciali.

    Il peso della manovra non può che essere giustamente distribuito,. Ciò vuol dire che a pagare di più deve essere chi ha e ha avuto di più. Non si tratta di punire i più fortunati, ma di chiedere loro di contribuire di più alla salvezza del paese. Perciò serve una patrimoniale forte sulle grandi ricchezze e sui grandi patrimoni. Secondo noi la metà della manovra dovrebbe essere a loro carico.

    Del tutto fuori luogo sono le lamentele per la cosiddetta tassa di solidarietà a carico di manager, calciatori, attori, giornalisti, grandi professionisti, alti dirigenti delle Stato e delle Regioni, ecc.

    Certo bisogna ridurre anche le spese inutili ed eccessive della politica, a partire dalla drastica riduzione del finanziamento pubblico dei partiti. La lotta al sommerso, all’elusione e all’evasione fiscale, anche quella che usa i derivati finanziari come moderni strumenti di abbattimento dell’imponibile, deve essere fatta con maggiore convinzione. Le ultime stime indicano un sommerso di 230 miliardi di euro!

    Dopo averne verificato la praticabilità costituzionale, si potrebbe recuperare qualcosa anche dai capitali già “fuggiti all’estero” e “scudati” con il semplice pagamento del 5%.

    Non si può ritenere equo l’aumento dell’Iva, come molti auspicano, in quanto andrebbe a colpire linearmente tutti i cittadini e avrebbe effetti recessivi.

    Scaricare pesanti tagli sugli enti locali, soprattutto per quella parte che andrebbe a colpire i servizi sociali, è la strada più semplice ma non la più equa. Certamente occorre razionalizzare l’amministrazione pubblica.

    Vi è l’indubbia necessità di un progressivo adeguamento del nostro welfare, delle nostre pensioni e del lavoro agli standard europei. L’Italia, la Francia e gli altri Paesi non potranno chiedere aiuto all’Europa se non adeguano l’età pensionistica a quella dei lavoratori tedeschi.

    Ma colpisce molto il fatto che la manovra manchi di una idea e di una visione strategica per la crescita e per lo sviluppo. In verità non ci sorprende in quanto un crescente fondamentalismo neoliberista, che vede lo Stato come il nemico da abbattere, è penetrato ovunque.

    E’ l’ultima ideologia morente dell’ Ottocento che sta facendo danni enormi. Un liberismo economico e un monetarismo nati nella vecchia Inghilterra dove l’economia poteva contare non su uno Stato ma su un impero che raccoglieva ricchezze a man bassa dalla sue colonie.

    Noi crediamo che la ripresa debba essere al centro delle decisioni della manovra economica in discussione. Non basta il risanamento del bilancio.

    Gli enti locali hanno un patrimonio immobiliare di circa 350 miliardi. La parte inutilizzata è di 20-40 miliardi. Il 60% del totale riguarda l’edilizia residenziale pubblica che potrebbe in parte essere venduta ai residenti. Venduta, non svenduta.

    Attualmente gli enti locali hanno un debito complessivo di 111 miliardi dei quali 78 nei confronti della Cassa Depositi e Prestiti. Alla quale ovviamente pagano gli interessi dovuti.

    Secondo noi, potrebbero estinguere tale debito nei confronti della Cassa vendendo alla stessa parte dei loro immobili. Ma la CDP dovrebbe creare un Fondo equity il cui capitale sarebbe formato proprio dal valore degli immobili. Tale fondo dovrebbe essere finalizzato alla promozione di investimenti, a partire dalle grandi infrastrutture nel Mezzogiorno la cui carenza incide negativamente sull’intera economia nell’area e nel Paese.

    Lo stesso si potrebbe fare anche con le riserve auree della Banca d’Italia. Esse erano 2.412 tonnellate a fine 2010 con un valore di 83 miliardi. Oggi con il mercato dell’oro in crescita vertiginosa, valgono oltre 100 miliardi.

    Da tempo noi sosteniamo, e recentemente con la loro autorevolezza lo propongono anche Romano Prodi e Alberto Quadrio Curzio, la istituzione degli EuroUnion Bond. Secondo la loro proposta i paesi dell’Unione europea dovrebbero conferire in un Fondo finanziario europeo in modo proporzionale capitali per 1.000 miliardi di euro. In parte formati dalle riserve auree e in parte dalle quote azionarie di società partecipate dai vari governi. L’Italia dovrebbe contribuire per 180 miliardi, di cui oltre 100 riferiti alle riserve auree. Il fondo potrebbe emettere bond per circa 3.000 miliardi: 2.300 per portare la media del debito europeo da 86% al 60% del Pil e 700 miliardi per promuovere grandi progetti di investimento. Anche su questo terreno si valuterà la capacità del governo e del parlamento italiano.

  25. sylvi
    sylvi says:

    giustamente CC si dà alle scienze,

    io, meno male ho finito i fichi!
    Ore di lavoro per riempire 5 vasetti da mezzo!!!
    Una montagna di stoviglie da lavare …per presentare in tavola un fico fuori stagione con una pallina di gelato!
    Ehh i maschietti…non possono capire le casalinghe di Voghera!

    caro CC,

    a proposito di Rumiz , mi sono persa qualche puntata ad agosto…ma le ho lette on line.
    Questo ciclo non mi ha entusiasmato come il primo con Altan in bicicletta fino a Istanbul.
    A Vergnacco, in Istria, non ci sono mai stata, ma ho visitato tanti altri paesini abbandonati dagli italiani e rioccupati da slavi venuti dal sud.
    Le case cadenti e diroccate sono di solito quelle che sono rimaste abitate dai vecchi italiani che non hanno voluto andarsene, Tito non ha potuto requisirle e lì sono morti.
    Ora gli eredi italiani cercano di recuperarle, anche se sono quattro muri cadenti.
    Conoscevo una vecchina che si rifiutò di scappare…raccontava sempre le angherie, le minacce, i triboli che passava perchè non se ne andava.
    Morì a casa sua, fu sepolta accanto al marito!

    Quando dalla grande Storia si scende alla piccola…ecco che i fantasmi si rifanno vivi. E questo vale per tutti i confini e per tutti gli esodi!
    I bambini del tempo ora hanno 70anni , ma nessuno ha dimenticato e Rumiz se n’è accorto solo mettendo un annuncio sul Piccolo!

    Ps: tu ci sei stato in quella miniera della puntata di oggi?

    Sylvi

  26. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Dimenticavo di dirti che se non ci fossero stati i catasti austroungarici, sicuri come la morte, molti incendi misteriosi e miracolosi avrebbero distrutto gli archivi comunali …e Tito si sarebbe “pappato” tutto!!!
    Era un gentiluomo!

    Sylvi

  27. Controccorrente
    Controccorrente says:

    L’uso dei catasti…

    Un mio amico “druido”,da anni ,prepara una causa contro la Chiesa cattolica romana…infatti anche dalle mie parti non c’è chiesa o chiesetta ,sotto la quale non ci sia stato un “luogo di culto dei celti,salassi….
    Dal che biosgna dedurre che le Religioni si comportano come i cani..

    cc
    L’importanza dei catasti …., in effetti sono importanti..se studiati bene si capisce pure , come si sono negli accumulate fortune e proprietà..anche grazie ad una serie di Azzeccagarbugli (ah Manzoni..che ritorna sempre).
    A proposito in che cacchio era laureato Azzeccagarbugli?
    Il primo Azeccagarbugli storico fu quello che preparò la Donazione di Costantino, da Lì in poi nacque il corso di laurea che ancor Oggi è frequentatissimo..

  28. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Quando dalla grande Storia si scende alla piccola…ecco che i fantasmi si rifanno vivi. E questo vale per tutti i confini e per tutti gli esodi!(sylvina l’etnologa)
    …..

    Certo mia cara, la “piccola storia”,consola e può continuare ad affliggere i contemporanei..come sai anche io sono un appassionato, ma la Grande storia ci guida se vogliamo non scadere nel provincialismo di bottega e pensare che il Mondo si fermi sull’uscio di casa!

    tre pateravegloria
    amen!

  29. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    come tu sai io non so niente di Uroburo, eppure…il suo attaccarsi sempre e solo alla Storia Grande, quella che secondo voi due è l’unica che ci fa capire il mondo, mi fa capire molto di lui e delle sue
    ideologie e anche fobie.

    Anche tue, se è per questo!!!
    Io non vi condanno, vi contesto; non credo di essere provinciale perchè conosco bene la mia terra, se questo mi induce a paragoni con altre storie ed altre terre.
    La Terra è varia, ma l’umano si ripete, adattandosi all’ambiente.
    “Atomo opaco del male” lo chiamava il buon Pascoli;
    Leopardi , che era Leopardi, parlava di piccole storie per raggiungere l’Infinito!

    Mia figlia , chiedo scusa a Peter, lavorava a Bangor con un prof che ricercava sulla lingua al tempo di Shakespeare…le disse un giorno: lei può immaginare un genio maggiore di S.?
    Gli rispose: Sì, Dante e Leopardi!
    Eppure tutti tre parlavano di emozioni, sentimenti, piccole storie…e divennero universali!
    La Grande Storia.

    Sylvi

  30. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Beh ,Sylvi, non esageriamo con Dante…In fondo ha solo scritto su Inferno Purgatorio e Paradiso..Limbo non so perchè e non mi ricordo più se all’epoca già c’era..
    Di Leopardi credo tu abbia letto poco dello Zibaldone ove il nostro spaziava nei massimi sistemi–
    Il segreto di S,D,L era che partendo da “piccole cose “stranamente poi finivano sempre sulle grandi “universali”..che era quello che gli interessava..
    Silvia rimembri ancor ,….non mi pare proprio che i nostri eroi si siano fermati a discettare sul formaggio marchigiano o sul chianti !!
    Almeno per quel poco che ho capito ..io, ma non faccio testo !

    Infatti io non discuto mai di culinaria ,(come si dice ..mogli e buoi dei paesi tuoi..)..ma se dal Chianti si spazia sulla vinicoltura internazionale ..beh posso esporre il mio piccolo parere..al contrario del contadino che non saprà mai ” come è buono e quanto è buono il Formaggio con le Pere..)

    cc

  31. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    mi scusi, ma ho come la sensazione che lei imbrogli…
    Sua figlia non e’ psicologa? cosa faceva a Bangor con un prof di lingue o linguistica? c’e’ anche una psicologia del linguaggio, e’ vero, ma e’ un campo molto specialistico che con Shakespeare per se c’entra poco -a propos, per se e’ latino…-
    Per altro, mi riesce difficile credere che un gallese avesse tanto amore ed interesse per la lingua di Shakespeare, e per il maestro stesso, specie in quel di Bangor, passi per un prof gallese a Londra, i gallesi in Ingh. sono molto anglicizzati. Nel Galles promuovono quell’idioma orrendo, celtico, forse neanche indoeuropeo, di cui lei non ha idea.

    Polemiche a parte, mettere Leopardi con Dante e Shakespeare pecca di campanilismo, e glielo dico io che sono, o meglio ero, alquanto nazionalista. E’ una discussione che abbiamo fatto altre volte. Dante e Shakespeare erano ‘universali’, anche se per ragioni diverse, Leopardi certo no, anche se era un grande poeta. Ma di grandi poeti ve ne sono stati tanti, in Italia come ovunque. L’universalita’ di Shakespeare e’ nella grande varieta’ di caratteri e situazioni del suo teatro, e nello studio intenso della psicologia dei personaggi a tutti i livelli. Quella di Dante e’, o meglio era, nell’inspirarsi a valori e credenze che un tempo erano davvero universali, per cui la sua poesia e’ oggi ancora piu’ autentica e struggente, dato che quel sistema di valori, e le sue certezze interne, non esistono piu’. Parafrasando il vocabolario esistenzialista di Sartre, mi azzarderei a dire che il teatro di Shakespeare e’ senza tempo, la sua poesia esiste sempre, rinasce e si rinnova in ogni epoca, l’opera di Dante e’ ferma ed incastonata in quel tempo, non e’ una poesia che esiste, e’ una posia che e’…

    un saluto

    Peter

  32. sylvi
    sylvi says:

    L’universalita’ di Shakespeare e’ nella grande varieta’ di caratteri e situazioni del suo teatro, e nello studio intenso della psicologia dei personaggi a tutti i livelli.Peter

    Caro Peter,

    sono parole sue! Comunque il prof è scozzese!!!
    Ma ovviamente assunto e pagato dall’Università del Galles a Bangor!!!
    Spera sempre che mia figlia decida di stabilirsi a Bangor ( un buco umido, per la verità) per continuare a studiare il lobo frontale di Shakespeare attraverso le sue opere!
    Io non citerei Sartre per paragoni improponibili.
    Sartre sarà nel nulla mentre si parlerà di D.e S. e anche Leopardi che dalla sua ha la musicalità del linguaggio oltre alla profondità
    delle emozioni.

    Ha mai incontrato uno straniero che l’ascolta incantato mentre parla italiano…corretto ovviamente…Io SI’ !

    Ps: ho l’impressione che lei non ami l’Italia!
    Ha un rapporto conflittuale con la sua terra, la Puglia; l’ama e la odia. Peccato!

    cordialità
    Sylvi

  33. sylvi
    sylvi says:

    X Peter

    In gallese avevo imparato a dire: buongiorno- buonasera- come sta!
    L’ho dimenticato ovviamente!

    Mi impressionavano i cartelli stradali : kilometrici ed enormi in gallese, microscopici e corti in inglese!.

    Sylvi

  34. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    qui la volevo…erano parole di T. S. Eliot, che fece un confronto tra Shakespeare e Dante a suo tempo. Comunque grazie del complimento nell’attribuirmi cose che non sono ‘delle mie penne’…e neanche di quel prof scozzese che dice lei.
    Sartre e’ stato un intellettuale molto coraggioso, il suo teatro ha ancora energia e vitalita’. Davvero immortale e’ secondo me ‘il diavolo e il buon Dio’, ma molto di cio’ che ha scritto e detto e’ ancora attuale.
    Con me lei fa il solito errore. Non pretendo di essere ‘europeo’, qualunque cosa significhi, ma sono senz’altro italiano, di una generica italianita’ che non si ascrive o si identifica con nessuna regione particolare, e lo direi, suppongo, anche se fossi di un’altra regione. Infatti cio’ che mi da’ piu’ sui nervi degli italiani, e che davvero odio, e’ il loro regionalismo, segno di ritardo, tribalita’, chiusura mentale, persino grettezza d’animo.
    Detto cio’, sono contento di essere nato in Puglia, e’ una regione molto composita e diversificata al suo interno, il che mi ha aiutato a pensare da giovane. Direi che ha dato al paese piu’ di quanto non fosse lecito aspettarsi, viste le premesse storiche e condizioni fisiche, ma preferisco non fare nomi o elenchi. Vorrei pero’ aver viaggiato di piu’, molto di piu’, quand’ero ancora giovanissimo. E tante altre cose che appartengono al regno dei sogni

    Peter

  35. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,

    come al solito hai capito fischi per fiaschi , Peter dice : ..”Parafrasando il vocabolario esistenzialista di Sartre, mi azzarderei a dire che il teatro di Shakespeare e’ senza tempo, la sua poesia esiste sempre, rinasce e si rinnova in ogni epoca”..
    Personalmente trovo azzeccato questo accostamento, che non accosta assolutamente Sartre a S….., ma si limita a rimarcare come il teatro di Shakespeare, per Peter sia atemporale, nel senso che le “problematiche da Lui sollevate,siano sempre riproponibili…ed infatti è esattamente quello che succede ai Registri che lo ripropongono..
    Se poi a te Sartre non piace , è un problema del tutto tuo…che non “azzeccava ” nulla con il tema del dibattere..

    Notte ,neh

    cc

  36. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    conosco pochi poeti Italiani, apprezzo quelli che posso capire, non interpretare.
    Leopardi e’ uno di quelli….mi e’ sempre sembrato un poeta mesto, ma le sue parole toccano il cuore.

    ====

    L’uragano Irene.

    Ho fatto un po’ di progresso per salvaguardare il giardino e la casa….lentamente perche’ fa un caldo afoso.
    Verso le 6:00 PM ci daro’ un altro colpo.

    Il nostro governatore Lincoln Chafee ha dichiarato lo stato di emergenza con effetto immediato.
    Ha detto che sarebbe stato ai dirigenti locali comunali per decidere per i residenti ad evacuare.
    Questo e’ principalmente per le zone basse e prone ad allagamenti.

    Mi ricordo le critiche sul Presidente G.W.Bush sull’uragano Katrina, non mi e’ stato possibile a far capire su questo forum che ogni Stato si regola da se’ e che la Governatrice della Louisiana non voleva aiuto o interferenza esterna dal suo Stato, inoltre il Sindaco di New Orleans non aveva preso provvedimenti dopo giorni di avvisi dell’incipiente uragano.

    Io sono vicino al mare, ma sono a 120 piedi di altezza = 36.576 metri, percio’ non sono in zona di allagamento.
    Predicono molto danno interno, vento e piogge torrenziali….

    Da ieri non si trovavano ne’ pile, lampade a pile, candele, generatori, pane, latte, acqua….mi dicono che di prima mattina c’era la coda in tutti i negozi.

    Oh…e i prezzi sono saliti di parecchio, invitano i cittadini a conservare le ricevute per multare i negozi approfittatori.

    Ti terro’ informata, e’ possibile che saremo senza elettricita’ per diversi giorni da domenica in su.

    Un abbraccio,
    Anita

  37. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    io non ho letto Eliot, e quando dico letto intendo anc he approfondito.
    Ho letto altro, e di solito, esclusi “i professionali” e i classici, scrittori che “sentivo”.
    Che non sono necessariamente “provinciali”.
    Certo che senza letture, non puoi comprendere i popoli che rappresentano…ma Sartre non è la Francia!

    Poi…io leggo, leggo, elaboro, dimentico …come tutti credo.
    Però un dato pensiero so da chi mi è stato ispirato…e allora vado a cercare…e trovo…quasi sempre.
    Non ho un archivio come un giornalista …sono una dilettante appassionata del mondo.
    Perciò lei troverà migliaia di scrittori che io conosco solo per sentito dire…e molti altri che mi hanno permesso di essere quella che sono!

    Eliot non è fra quelli, con il dovuto rispetto!

    buonanotte
    Sylvi

  38. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    i telegiornali che vedo, la 7 e il TG3 ne hanno parlato .
    Spero che tu sia al sicuro assieme ad Alexander.
    Che cosa sia un’emergenza l’ho provato, mi dicevo sempre: abbi fiducia e ragiona.
    Spero che domani sia per te una buonagiornata.
    Un abbraccio
    Sylvi

  39. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    non c’e’ problema, volevo solo notare che un confronto tra due poeti ‘universali’ e’ stato ovviamente gia’ fatto da personalita’ molto piu’ capaci di noi, in passato, e sono certo che Eliot non e’ stato il solo…
    Eliot dovremmo tenercelo caro, mi riferisco a noi ‘liberi pensatori’ di area o matrice cattolica. Nacque protestante, si converti’ poi all’anglicanesimo, che lui chiamava anglo-cattolicesimo. Disse di avere sempre avuto una forma mentis cattolica. Nato americano, divenne poi britannico, una cosa molto rara, allora come adesso, forse allora anche di piu’…
    Quel mattacchione di Orwell scrisse che il romanzo e’ una forma d’arte esclusivamente ‘protestante’, e dovette per forza fare i conti con un colosso come Eliot, considerato il piu’ grande poeta in lingua inglese del XX secolo, ed anche un valido romanziere, nonche’ un umanista profondo e critico. Per cui aggiunse a denti stretti che Eliot era ‘anglo-cattolico’, non vero cattolico…

    ‘notte

    Peter

  40. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Domani sara’ una mezza giornata di lavoro….non ce l’ho fatta tutta oggi.
    Ormai e’ quasi buio.

    L’uragano arrivera’ verso domenica, si muove lentamente rendendosi piu’ pericoloso, percio’ non si sa esattamente quando avremo il peggio.

    Si era spostato piu’ ad ovest, da qualche ora nominano nuovamente in TV la nostra baia.
    E’ molto vasto, 400 miglia di diametro.
    Pensano che fara’ terra ad Hartford Connecticut, non lontano.
    Il pericolo maggiore e’ che la falda di destra (est) e’ la piu’ devastante.

    Il nostro Sindaco ha fatto un appello in TV e suggerisce di evacuare la mia penisola per timore che possiamo essere tagliati fuori in caso di emergenza.

    Non e’ mai successo con uragani piu’ potenti….

    A domani.
    Anita

  41. Anita
    Anita says:

    L’uragano Irene non spaventa i surfisti Usa

    http://multimedia.lastampa.it/multimedia/nel-mondo/lstp/75067/

    Questa e’ l’occupazione di mio nipote, la loro gioia sono le onde che precedono gli uragani.
    Ha anche la sua scuola, guadagna abbastanza bene.
    E’ il manager di una “surf shop” e rappresenta ditte di surf boards, abbigliamento e…occhiali sportivi Italiani.

    E’ uno sport pericoloso.

    Anita

  42. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Nord Est sano …contro Italia ladrona oyouuyeahhhh!!

    http://www.repubblica.it/economia/2011/08/27/news/evasione_fabbrica-20925930/?ref=HREC1-4

    Mi chiedo cosa avrebbero mai poetato Dante e Leopardi , tanto per non rovinare il “clima” poetico che si è instaurato sul Blog.

    cc

    Ps_ passi per Leopardi , lui era figlio di Conte e allora “noblesse oblige”, ma Dante costretto ad iscriversi ai “sindacati”corporativi, per far politica..magari qualche cosa avrebbe detto !!

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 26.08.11 alle 19:26 } come tu sai io non so niente di Uroburo, eppure…il suo attaccarsi sempre e solo alla Storia Grande, quella che secondo voi due è l’unica che ci fa capire il mondo, mi fa capire molto di lui e delle sue ideologie e anche fobie.
    ———————————————————
    Cara Silvy,
    premesso che in democrazia ciascuno dice quel che gli pare, mi riconosco assai poco nella descrizione che fa di me.
    Io ho abbastanza poche ideologie, visto che sono soprattutto un pragmatico; quanto alle fobie sul piano storico-politico fatico a seguirla.
    Sono, com’è noto, di sinistra ed antifascista: come ideologia mi sembra abbastanza aperta; come fobia mi sembra più che giustificata.
    Che poi lei capisca qualcosa di quel che penso e scrivo mi stupisce un po’: tanto per fare un esempio, lei mi attribuisce simpatie staliniste che non ho mai avuto.
    A me pare che sia lei ad essere ciecamente ideologizzata (il suo antikommmunismo è quello di Peppone e don Camillo) e fortemente fobica (i sindacati come responsabili dei mali del Paese). Oltre, beninteso, ad avere delle strutture logiche del tutto personali.
    Nel caso specifico io penso che la storia locale, interessantissima per chi ne prova piacere, spieghi quasi solo le questioni locali. Quando diventa un fattore generale allora entra a far parte della grande storia. Ad esempio, proprio i catasti da lei citati.
    A me interessano invece le storie nazionali, quelle locali dopo un po’ mi annoiano.
    Comunque un saluto U.

  44. La Striscia Rossa
    La Striscia Rossa says:

    I mercati vanno presi sul serio, il problema è l’assenza di regolamentazione.
    È come giocare una partita senza arbitro e i giocatori fanno quel che vogliono.

    Jacques Delors

  45. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Comunque quello degli annunci su dov’è Gheddafi sta diventando un “tormentone ” estivo ,quasi pari a quello di dove stava Osama.

    Ebbene Gheddafi è ospite a casa mia in Piemonte !
    Lui è il suo cammello di fiducia !

    cc

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