Il Lupo 007 deve avermi scambiato per Cappuccetto Rosso. Mi è stata fatta a suo nome una bella proposta truffa: “Trovami 4 milioni di euro che facciamo liberare Emanuela Orlandi”. Cifra poi scesa, come in un suk di peracottari, ad appena 100 mila euro….

“250 mila euro per leggere il suo memoriale. Altri 250 mila per portartene via una copia. E 3 milioni e mezzo di euro per far liberare Emanuela Orlandi. Così tu diventi il giornalista più famoso del mondo”. La proposta mi lascia a bocca aperta. A farmela non è uno sconosciuto o un cialtrone, ma uno stimato professionista che conosco da 30 anni e che in passato ha avuto l’avventura di difendere in una causa civile un parente di un carabiniere di Bergamo che si chiama Luigi Gastrini. Sì, proprio il sedicente ex 007 dei nostri servizi segreti militari Sismi, asserito nome in codice Lupo, attuale proprietario di una fattoria in Brasile, che la sera del 16 giugno ha telefonato in diretta al programma Metropolis della tv privata capitolina RomaUno per dire che “Emanuela Orlandi è viva e si trova in un manicomio a Londra”. Scatenando così l’ennesima pista farsa sulla pelle della povera Emanuela. Che anche questo Lupo a Metropolis raccontasse fregnacce lo si capiva non solo per il fatto che è ormai fin troppo evidente che purtroppo Emanuela è morta, ma anche da altri due particolari. Il primo è che in Inghilterra i manicomi non esistono. Il secondo è che Lupo Gastrini in quella telefonata ha detto a Pietro Orlandi, fratello di Emanuela e presente in studio con Fabrizio Peronaci del Corriere della Sera, che suo padre, Ercole, aveva scoperto e forse coperto un brutto “giro di quattrini della banca Antonveneta”: il problema è che l’Antoneveneta è nata solo 16 anni DOPO i fatti descritti dal nuovo fantasista sedicente Lupo del Sismi.
Il professionista mio amico per parlarmi della incredibile proposta di questo nuovo inquietante “protagonista” si fa vivo per telefono a fine giugno, dopo anni che di lui non sapevo più nulla: “Vediamoci stasera al caffé Cucchi, in piazza della Resistenza Partigiana, angolo corso Genova, c’è una stazione dei taxi poprio lì affianco”. Cerco di spostare l’appuntamento all’indomani, ma la risposta è perentoria: “No, è urgente. Vediamoci alle 8 e mezza stasera”. Cioè di lì a due ore. Sento odore di guai giudiziari in vista, ma non capisco di chi. Miei no di sicuro, però non si può mai sapere. Sono un po’ nervoso.
Il mio amico arriva puntuale al bar Cucchi e la prende alla larga: “Anni fa ho difeso un parente di un tizio, che mica sapevo fosse del Sismi”. Alla parola Sismi mi innervosisco perché io per avere notizie non ho mai voluto avere a che fare non solo con i serivizi, ma neppure con carabinieri e poliziotti, quella è gente che non ti regala niente senza un motivo, il più delle volte inaccettabile. Mi innervosisco, ma mi viene una pulce nell’orecchio:  “Toh, del Sismi come ‘sto Lupo della telefonata a RomaUno”. Poi la conferma, indiretta, ma chockante: “Hai già capito che si tratta di una storia di cui ti sei molto occupato”. “Non starai parlando di Emanuela Orlandi!”. “Proprio lei”.

Forse per il caldo, ma comincio a sudare un po’. Vuoi vedere che mi sono sbagliato e la Orlandi è davvero viva ed è stata davvero rapita, anche se, come sostengo nei libri dal 2003, certo non per essere scambiata con Alì Agca, il terrorista turco dei Lupi Grigi che nell’81 sparò a papa Wojtyla in piazza S. Pietro ferendolo gravemente. Strana, questa presenza di lupi: il Lupo Grigio, il Lupo 007, mancano solo il Lupo Mannaro e Cappuccetto Rosso… Poiché nonostante la mia età faccio sempre fatica a pensare che la gente sia disonesta e racconti frottole per il gusto di far fessi gli altri o truffarli, ogni volta che appare un nuovo “supertestimone” del caso Orlandi mi viene l’ansia: non ho infatti la presunzione di essere infallibile, perciò ogni volta mi si torcono le budella al pensiero di essermi sbagliato. Anche se ovviamente sarei ben felice che Emanuela fosse viva. Dopo i raccontini della “supertestimone” Sabrina Minardi, emersa dal nulla nell’estate 2009, pareva che tutto fosse risolto, perfino chi fossero i depistatori che telefonavano a casa degli Orlandi tranquillizandoli con quache frottola buonista. Il giorno del 2009 in cui i giornali hanno sparato la raffica di “rivelazioni” (?) della Minardi ai magistrati sono stato raggiunto da telefonate di amici e colleghi che mi sfottevano: “Hai visto? Ti sei sbagliato di grosso!”. Dopo il torcibudella delle “rivelazioni” della Minardi, un otto volante da star male, sono diventato molto meno impressionabile: ormai è chiaro che chi arriva sulla scena lo fa solo per mentire. Cioè per depistare. E vai a capire il perché. Anche se a onor del vero il perché non è poi così difficile da capire…

Faccio notare al mio amico che la cifra è davvero grossa, non è che sia facile reperirla. “Sono soldi che vogliono quelli che hanno in mano Emanuela a Londra, gente che è stufa e vuole realizzare, monetizzare, e cominciare finalmente a pensare ad altro”. Poi chiedo come mai la cifra non la metta il Corriere della Sera, visto che Fabrizio Peronaci per quel giornale il Lupo lo ha anche intervistato. Ma il mio amico getta sul piatto altri bocconi, che secondo lui dovrebbero essere irresistibili: “Gastrini è uno che sa molte cose. Per esempio mi ha detto che Aldo Moro durante la prigionia nel carcere delle Brigate Rosse poteva telefonare, i brigatisti gli prestavano un cellulare”. Un cellulare? Ma nel ’78 i telefonini NON esistevano ancora… “Forse era un telefono fisso”. “Ma che dici? Così i brigatisti si sarebbero fatti intercettare come gonzi”.
Di nuovo la puzza di bruciato e di trappola. Mi chiedo perché proprio con me. Questo Gastrini tra tutti gli interlocutori possibili, a partire dal Peronaci a lui noto per esserne stato intervistato, si ritrova guarda caso proprio con me. Mah. Trappola ad personam? Un modo per sputtanarmi visto che sono l’unico che non solo non crede nel “rapimento Orlandi”, ma ha anche dimostrato con due libri che la chiave di volta della scomparsa, un delitto o molto più realiticamente una disgrazia in circostanze non commendevoli, si trova in Vaticano.
Il mio amico però a un certo punto aggiunge che “per correttezza ti devo avvisare che sto trattando anche con il settimanale Oggi e altri giornali”. “Ho contattato anche Giorgio Bocca, che però mi ha detto di stare alla larga da queste faccende”. Chiedo: “Scusa, ma come si fa a essere sicuri che dopo avere dato i soldi a Gastrini i tizi che hanno in mano Emanuela a Londra la liberino dovvero anziché rifiutarsi? E che garanzie abbiamo che si tratti di Emanuela e non di un’altra?”. A questo punto arriva la proposta che mi spiazza: “I soldi si possono depositare tutti da un notaio di tua fiducia, con la clausola che verranno riscossi solo dopo che le analisi del DNA avranno dimostrato che si tratta davvero della Orlandi e dopo che ci è stata consegnata”. Di nuovo il morso alle budella: messa così, è difficile si tratti di una truffa. In tal caso infatti i soldi resterebbero fermi dal notaio e i truffatori resterebbero con un pugno di mosche. Mah, mi pare tutto così strano…

Ci si lascia con l’intesa di rivederci di lì a qualche giorno. Nel frattempo mi informo: nell’appartamento di via Camillo Montalcini 8 a Roma, dove i brigatisti tenevano prigioniero Moro, non esisteva, ovviamente, nessuna linea telefonica fissa. Ho quindi una prova che lo 007 Gastrini – o in via del tutto teorica e fantascientica il mio amico – è un cacciaballe
Quando ci si rivede, il prezzo inizia a calare. “Con tre milioni di euro penso si possa fare tutto, prendi il memoriale, intervisti Gastrini e facciamo liberare Emanuela”. Sul piatto arrivano altri bocconi, che vorrebbero essere ghiotti, ma hanno troppo l’aspetto di polpette avvelenate: “Gastrini sa un sacco di cose esplosive. Mi ha detto che Moro le Brigate Rosse lo facevano uscire per incontrare Francesco Cossiga,  che gli promise di salvarlo e invece lo ha fregato. E nel memoriale ha scritto che Roberto Calvi a Londra è stato prima soffocato con un cuscino, poi trasportato sotto il ponte dei Frati Neri e lasciato appeso come lo hanno trovato”.
Ascolto sempre più allibito, con la sensazione che la nuova frottola di Moro portato a incontrare Cossiga nasca del fatto che la volta scorsa ho fatto notare che all’epoca del sequestro i telefonini in Italia non esistevano ancora, sono infatti arrivati nel ’90, e che dove Moro era tenuto prigioniero pare proprio non esistesse una linea telefonica. Il mio amico prosegue: “Gastrini mi ha spiegato che Calvi a Londra non dormiva mai in albergo. Vi prendeva in affitto una stanza, ma per prudenza non ci dormiva. Dormiva altrove”.
Prima di lasciarci, il mezzo milione di euro per il memoriale e l’intervista sono scesi a 200 mila euro in totale, i 3 milioni e mezzo di euro per liberare Emanuela sono scesi a un milione: “Quelli di Londra sono sempre più nervosi e stanchi, non vedono l’ora di chiudere. Con un milione ce li compriamo”. Strana trattativa….
“Comunque”, dice il mio amico, “se mi rivolgo alla Chiesa, magari allo stesso Tettamanti arcivescovo di Milano, i soldi me li danno di sicuro: vuoi che si rifiutino di  salvare Emanuela? Per  la Chiesa i milioni di euro sono come i cento euro per me e per te”. Sarà,  ma a suo tempo ci provò già un certo don Intiso, un prete della Caritas di Foggia: in cambio di un dossier e della “verità” sul caso Orlandi chiese al Vaticano la bella cifra di 40 miliardi di lire di allora, pari a 20 milioni di euro di oggi. Che con la svalutazione diventano almeno il doppio, almeno 40 milioni. Don Intiso però ottenne solo di farsi 20 giorni di galera, assieme al suo avvocato. Poi ovviamente la vicenda  giudiziaria finì in gloria e anzi don Intiso venne accolto a Foggia come un eroe.

Al nuovo appuntamento il bar Cucchi è chiuso per turno, ci si sposta nella vicina gelateria, che espone quintali di “cioccolati italiani”. Apro la conversazione con una proposta che immagino susciti solo sarcasmo: “Sono autorizzato a dirti che può essere  versata la somma di 100 mila euro da un notaio di mia fiducia, riscuotibili solo dopo le conferme dalle analisi del DNA, come anticipo per un libro del quale Gastrini firmi il contratto impegnandosi  a raccontare o a mettermi in grado di raccontare l’intera storia, dalla A alla Z, cioè dalla scomparsa di Emanuela fino ad oggi. Se si tratta davvero di Emanuela, Gastrini diventa milionario”.  Sorpresa: nessun sarcasmo, la proposta viene accettata. Dai quattro milioni di euro iniziali siamo precipitati ad appena 100 mila euro. “Sai, a Gastrini ormai danno la caccia in molti, i servizi e i magistrati, lui ha bisogno di soldi per tornarsene in Brasile alla sua fattoria. In più, è stato abbandonato dai suoi familiari, incazzati neri perché ignoravano fosse un agente segreto. Gli darò io un po’ di quattrini per tenerlo buono”. Mah. No comment. Non capisco però perché mai i familiari debbano incazzarsi al punto di rompere tutti i rapporti solo perché ignoravano che il congiunto oltre che un carabiniere fosse anche del Sismi.

Al quarto e ultimo appuntamento la situazione è sempre di stallo. “Con soli 100 mila euro facciamo tutto”, mi annuncia il mio amico. E quelli di Londra? “Gastrini sa come farli rigar dritto”. Poi però anche il mio amico comincia ad ammettere che qualche dubbio lo ha: “Qui non si capisce bene se lui le cose le sa perché ci ha partecipato o perché le ha sentite, lette magari in qualche rapporto segreto, oppure solo origliate”. Ribatto: “Ma, guarda, secondo me è uno che fa il furbo e basta, guarda che su Moro prigioniero della Brigate Rosse ha detto solo cazzate”. Gli ricordo che comunque l’offerta dei 100 mila euro depositati dal notaio è sempre valida, in cambio di un libro che – se non è tutta una bufala come ormai sono convinto – renderebbe il Lupo più grasso di un maiale assieme ai suoi misteriosi uomini di Londra. Ci si lascia con la convinzione del mio interlocutore che Lupo Gastrini avrebbe di sicuro accettato.

Nell’andar via, a piedi, mi fermo a guardare la vascona d’acqua nota come Conca dei Navigli, opera di Leonardo da Vinci. Non l’avevo mai vista prima, pur vivendo a Milano da 30 anni e mezzo.  Guardo nell’acqua e vedo le sagome inconfondibili di un mucchio di carpe e cavedani di notevole stazza. Che nostalgia: mi vengono in mente le carpe e i cavedani del Mincio tra Peschiera del Garda e Borghetto di quando andavo da incosciente a caccia di pesci  immergendomi col fucile da sub e scovando anche i lucci mimetizzati tra le alghe del fondo. Nuotando nuotando ,con la faccia rivolta sempre a scrutare il fondo del fiume, una volta finii vicino la diga di Mozambano. Per un pelo non venni risucchiato dalla corrente e trascinato in fondo per poi essere sputato cadavere dalle bocche della diga…

Il mio amico? Non l’ho più sentito. Quando il 18 luglio è saltato fuori il romanziere portoghese Luis Manuel Rocha, specializzato in gialli ambientati in Vaticano, che in un congresso in Calabria ha dichiarato pubblicamente “Emanuela Orlandi è viva, io l’ho anche incontrata e le ho parlato”, ho scritto al mio amico il seguente SMS: “A quanto pare, io e te siamo gli unici al mondo a non avere incontrato la Orlandi dopo la sua scomparsa”. Strano: pur avendo inviato più volte di nuovo l’SMS, non ho più avuto nessuna risposta.
Forse anche il Lupo 007 abbaia ormai alla luna. Il romanziere portoghese probabilmente sta pensando di fare anche lui quattrini sul cadavere della Orlandi scrivendo un bel giallone ambientato in Vaticano. Vedo già il titolo: “La ragazza di papa Wojtyla”. Oppure “Emanuela e il cardinale”.
Benvenuti all’Emanuela Orlandi Farsa Show. “Venghino, signori, venghino”. Avanti c’è posto.

410 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e x Peter

    Per essere precisi, 1,3 miliardi di persone, pari al 18,6 della popolazione mondiale, consumano l’83% delle risorse del pianeta. Gli altri quasi 7 miliardi, pari all’81,4%, vivono cioè con appena il 17% delle risorse. Mi pare evidente che, Usa o non Usa, siamo nella follia più assoluta, cinica e crudele.
    ‘Notte.
    pino

  2. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Per caso sono ancora qui.
    Lei vede le mie sottili calunnie e non vede le ottuse e goffe calunnie degli altri….cosi lei non svolge la superpartes tra i blogghisti.
    Dovrebbe ..pero´come blogmaster.
    Be´….se e´cosi… se lei la pensa cosi…io non ho problemi…ne mai ne ho avuti ed essendo in netta minoranza (come dice lei) le diro´ che il mio prossimo post in questo blog lo scrivero´….se ancora ci saro´in questo mondo…. e se ci sara´anche lei….. quando l´attuale Papa Benedetto XVI passera´a miglior vita. Come vede le vengo incontro.Cosi siamo tutti contenti…. Applausi…per il Papa bello ed abbronzato in Spagna…credo proprio che mi sopravvivera´.
    Mi stia bene ….e su con il morale.
    Rodolfo

  3. Peter
    Peter says:

    x Pino

    eh pero’ piano: la popolazione mondiale e’ ancora sotto i 7 miliardi. Purtroppo saremo 7 miliardi nel 2020, se non mi sbaglio. E quella italiana e’ di 60 milioni, o no?

    un saluto

    Peter

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    L’Onu stima che entro la fine del 2011 la popolazione del pianeta sarà di sette miliardi. E che nell’anno 2040 saremo, o meglio saranno circa 9 miliardi di abitanti. In Italia al 1° gennaio eravamo 60.626.000.
    ‘Notte.
    pino

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Evidentemente lei non legge i miei post, non tutti. Saprebbe dei cazziatoni fatti non solo al buon Faust.
    Riguardo la conduzione del blog, non sta scritto da nessuna parte che devo essere neutrale, super partes. Nessun direttore di giornale lo è, per esempio. E che dire di Informazione Corretta? Super partes?
    ‘Notte.
    nicotri

    P. S. Lei non s’è mai neppure accorto dei link che ho inserito nella colonna a destra della home page, in modo che sull’argomento che le sta tanto a cuore ognuno potesse informarsi dove meglio gli pare.

  6. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter, come al solito il signor C.G. travasa da un discorso all’altro.

    Inutile andare indietro, non ne ho voglia e non serve a nulla.
    Il signore salta fuori con la solita menata dell’Usa e scippa, totalmente fuori testo.

    Se vuoi sapere quali sono le nazioni piu’ sprecone te lo dico io, gli US, L’UK e….l’Italia.
    La Cina ha il record per consumo di energia.

    Gli ambientalisti hanno lobbies potenti, non ti illudere, il “go green” e’ molto profittevole….eccome, tutto costa il doppio e rende la meta’.

    Le tubature sono arrivate fino a Seattle, gli ambientalisti si oppongono, cosi’ il Canada ha il dilemma vendere a noi o alla Cina?
    Come sai la maggioranza del petrolio e’ derivato da sabbia, oil sands, e’ ragionevole inquinare qui per favorire la Cina?

    Le auto enormi sono necessarie, l’ho spiegato mille volte, a camion vanno a diesel, i nostri camion sono enormi, 18 wheelers o Big Rig Trucks, le distanze sono lunghe e trasportano enormi cargo.

    Le nostre SUV vendono benissimo in Europa, in Sud America ed in Cina…una delle ragioni che siamo invasi da auto giapponesi, coreane, etc… e’ perche’ costano meno.

    Al contrario le auto piu’ costose vendono bene in Cina, Brasile, Venezuela, Russia ed anche in Europa.

    U.S. Auto Imports in China Boom

    http://www.youtube.com/watch?v=AGcSqjNZ9Rw

    Un’altra stupidaggine, le porzioni enormi di mangiare, ci sono ristoranti che servono porzioni esagerate e…scadenti, secondo il pubblico, i mangioni sono proprio gli Italiani.

    Niente resta nei piatti, quasi tutti si portano a casa a “doggy bag”.

    Credo che gli inventori siano stati gli italo-americani, andavano ai matrimoni e feste varie con una borsa apposita per portarsi via gli avanzi dei tavoli…e non per poverta’.
    Noi servivamo molti matrimoni e occasioni varie…

    Tu generalizzi troppo.

    Ciao,
    Anita

  7. peter
    peter says:

    x Pino

    maledettamente troppi. Che la popolazione continui a crescere e’ una iattura. C’e’ poi da chiedersi perche’, visto che quasi tutti si lamentano di stare male…perche’ far stare dei figli ancora peggio??!!
    Ed ancora peggio i nipoti?? mah…

    Peter

  8. Anita
    Anita says:

    x Pino

    per entrare nel forum l’ho dovuto digitare da Google….

    Buonanotte,
    Anita

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter.
    L”ineffabile maestrina Anita, chissà dove legge e di quali fonti si abbevera.
    Il libro dei sogni ammeregani?
    bòh..

    C.G.

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Miliardi di esseri umani fanno figli solo perché scopano, spinti più dall’istinto e dagli ormoni anziché dal sentimento, senza contare le minorenni violate (solo il Brasile, mi pare 40 mila madri l’anno di età sotto i 13 anni). Si può vietare di scopare, attività che per miliardi di disgraziati è l’unico momento di gioia o almeno svago? La natura è feroce: ti attira con qualche minuto di sesso e ti impallina con nove mesi di gravidanza e una ventina d’anni di lavoro per mantenere i figli.
    Leggo che in Slovacchi, Paese europeo, stanno pensando di sterilizzare i rom, troppo prolifici. Lo hanno già fatto gli Usa dei wasp per un bel pezzo con gli immigrati di “razze inferiori” che sbarcavano a NY, latini ed ebrei compresi. Sento già il rumore della matita di Avigdor Lieberman che prende zelantemente appunti sulla bella idea slovacca: in definitiva anche i palestinesi e gli israeliani arabi fanno troppo figli…. Tra appena 20 anni gli israeliani non arabi saranno minoranza. Il che dimostra la particolare imbecillità di chi si accanisce col terrorismo. Un mio amico medico palestinese di Gerusalemme, purtroppo morto di infarto, mi diceva “Non dobbiamo fare niente, solo aspettare….”.
    La madre degli imbecilli però è sempre incinta…. A proposito del perché sul pianeta si fanno così tanti figli.
    Buon fine settimana.
    pino

    P. S. Trovo comunque più allucinante il fumare. Che, a differenza dello scopare, oltre a essere sterile ammazza a milionate. Anziché produrre nuovo nati produce nuovi morti. Eppure…. Se davvero siamo stati creati a immagine di Dio, beh, deve essere un tipo davvero strano.

  11. Peter
    Peter says:

    x Pino

    veramente ‘to fuck’ ed avere figli sono due cose leggermente diverse…
    Volendo anche nelle giungle urbane le pillole ci sarebbero, le spirali, e forse anche i preservativi…e l’idea di sterilizzare in massa, per quanto fascistoide, ha il vero limite di essere impraticabile, specie nei paesi del terzo mondo. Ma sarebbe una soluzione preferibile a mettere al mondo milioni di bambini che poi muoiono di fame e malattie, come in Africa…
    In realta’ in Cina e soprattutto in India cercano di fare figli deliberatamente, per avere piu’ braccianti che lavorino la terra della famiglia gia’ in tenera eta’. E la cosa continua…
    Sarebbe magari auspicabile inventare un virus che inducesse l’omosessualita’ stretta a livello genetico, e che si diffondesse per via respiratoria come l’influenza. Meta’ del problema potrebbe essere cosi’ risolto. L’altra meta’ e’ il grande potenziale riproduttivo delle donne, ed il fatto che in grande maggioranza non si sentono ‘realizzate’ se non sfornano almeno 4 figli ciascuna…
    Sapevo che i palestinesi fanno figli come mezzo di lotta politica. Altra assurdita': che cosa erediteranno mai, una volta ‘vinta’ la guerra? Come dice lei stesso, il vero problema non sono solo gli ormoni e la natura, ma la politica e l’economia, come sempre.

    un saluto e buon fine settimana a lei

    Peter

  12. sylvi
    sylvi says:

    x Pino e Peter

    vorrei solo aggiungere che nelle immense baraccopoli sudafricane, ma non solo,…baraccopoli che sono come vasi comunicanti..man mano che una famiglia lascia la baracca di lamiera o cartone, per una casa, lo spazio viene immediatamente occupato da raminghi di altre nazioni.
    Gravissimo è il problema della Scuola, ma ancor più grave è quello dell’AIDS infantile.
    Stanno studiando, ma è provato che quando i bambini non muoiono in tenera età l’infezione raggiunge fin il cervello…con risultati che possiamo immaginare!!!
    Io credo che se noi occidentali abbiamo il dovere di soccorrere questi infelici, abbiamo ancor più il diritto di indicare loro i pericoli ai quali espongono i figli, i nascituri, le future persone che hanno diritti soprattutto! Loro sì!!!
    Fare figli per motivi politici e di potere io lo trovo infame esattamente come costringere qualcuno a sterilizzarsi.
    Gli occidentali dovevano e devono impedire che i figli diventino mezzo politico di potere…soprattutto per le condizioni inumane in cui cresceranno quegli innocenti.
    In tutti i vostri discorsi non ho ravvisato un moto di autentica attenzione all’innocente “persona” che nasce!

    un saluto piuttosto caloroso, data la calura.

    Sylvi

  13. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    l’istinto materno lo abbiamo un po’ tutti, in fondo anche i maschi, ma noi riusciamo a tenerlo sotto controllo…
    L’attenzione per gli innocenti che nascono ce l’abbiamo, infatti: il punto e’ che da almeno 40 anni a questa parte si dovrebbe cercare di prevenire le nascite, il piu’ possibile. Il problema e’ a monte.
    Ma lo vada a dire agli ecclesiasti, per i quali impedire a due cellule di fondersi equivale ad ‘uccidere’ una persona…

    Peter

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter.
    Se le risorse del pianeta fossero distribuite in modo equo e a seconda delle prerogative delle genti, nessuno morirebbe di fame.
    E questa non è utopia.
    Purtroppo i neocojones (e neocojonesse…) nel loro piccolo, se ne sbattono altamente, l’importante è non rinunciare ai privilegi.
    Privilegi che sappiamo poi come sono stati acquisiti.

    Buona giornata.

    C.G.

  15. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Beh, caro Pino, io non mi sono mai sentito “impallinato” nel contribuire a crescere i miei figli.
    Certo: olio di gomito e pedalare per quasi due decenni, ma vederli oggi come giovani uomini e giovani donne, con un lavoro che da loro dignità e indipendenza economica, qualche motivo di orgoglio
    ce l’ho.

    Quando vedo un marmocchio in carrozzina spinta dalla mamma o dal papà mi viene una nostalgia…
    Sapessi!

    C.G.

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x C. G.

    Ovviamente non parlavo per noi. I figli sono una benedizione. Per un paio di miliardi di persone sono un peso duro, specie quando sono molti.
    Nelle società antiche dover provvedere ai figli deve essere costato lavoro mica da ridere, e credo che questo spieghi il modo animalesco con il quale i padri spadroneggiavano sui propri figli, dalle punizioni crudeli al poterli anche vendere come schiavi. La durezza paterna nel trattare i figli esisteva anche qualche decennio fa. Retaggio di una condizione umana molto poco umana per chi doveva guadagnarsi il pane con il sudore della fronte.
    Saluti lambrettosi.
    pino
    P. S. L’amore per i figli credo sia il sentimento più bello che esista.

  17. Anita
    Anita says:

    x Peter

    “In realta’ in Cina e soprattutto in India cercano di fare figli deliberatamente,….”
    —————————————————————–

    In Cina e’ permesso un figlio per coppia, almeno cosi’ leggo.
    Negli USA manteniamo il 2.2 data l’immigrazione legale o clandestina, la razza bianca e’ in declino.

    Proprio ieri per caso ho trovato un graft sulla fertilita’ mondiale, ma non l’ho conservato.

    Anita

  18. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Mi abbevero a statistiche, articoli, notiziari, National Geographic, ed alla realta’.

    Lei spara sempre cavolate e a caso per giunta.

    Anita

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Egregia sciùra,
    lei, in quanto a sparare cavolate, mi sembra il Rodolfo.
    Così, una sottile sensazione.

    Pappa e ciccia, kulo e kamicia, in gergo.
    Accusare altri su quello che si è.
    Buona giornaaaata.

    C.G.

  20. Faust
    Faust says:

    C’e’ poi da chiedersi perche’, visto che quasi tutti si lamentano di stare male…perche’ far stare dei figli ancora peggio??!!
    Ed ancora peggio i nipoti?? mah…

    Caro Peter, Pino e Sylvi (e chi piu’ ne ha piu’ ne metta”’) scherzo naturalmente…
    …approposito di figli il modo del comune pensare e’ la sopravvivenza della spece, le malattie nel secolo scorso decimavano i piccoli e l’eta’ media era sui 40anni… Si fanno figli xcche ti assicurano un’aiuto nell’ingresso economico familiare e i sopravvisuti saranno di assistenza x la vecchiaia, questo nei paesi poveri… raggiunto un certo livello di benessere ci si ferma a uno o due… (anche i ricconi fanno molti figli… xcche li possono mantenere e da grandi perpetuare la dinastia…) Si fanno figli x che religiosi, di religioni che vietano il preservativo e l’educazione sessuale… Si fanno figli xche’ mancando l’educazione sessuale… le bimbe al primo colpo di sesso rimangono in cinta e nascondono finche possono l’imbarazzo e quando lo rivelano o i genitori se ne accorgono e’ passato il terzo mese e l’aborto lo paraticano solo illegalmente, in quanto e’ proibito abortire dopo il 3mese… naturalmente una volta figliato la bimba sempre violata dal maschio… non fa in tempo asgravarsi che gia ne aspetta un’altro… eccosi quasi sempre a 19 anni ne hanno gia’ due… e il terzo lo fanno, convinte, con l’uomo del cuore… che alla prima giovincella che trova se ne va con essa e la ragazza, innamorata convinta si trova con 3 figli a 20 anni… una vita rovinata… Alla donna non resta che olio di gomiti e allavura’ fuori casa eddentro casa… Lo stipendio x una donna che non ha frequentato scuola, impegnata accrescere i figli nati x miracolo… che poi sono quei figli che non hanno padre… e’ lo stipendio di tutti… quello che gia da soli non si arriva affinemese… in tre figli con madre e nonna…?? Molte non hanno scelta e si buttano in strada addarla via… questa volta non aggratis x ingenuita o x voglie di botte di calori frra le cosce (come dice Pino, x divertimento e x piacere… questo e’ un divertimento x i ricchi… che poi e’ di quasi sempre di breve durata… da 30″ a 3-10′ Adesso la bimba e’ cresciuta e la da’ via… facendosi pagare… Questa e’ la vita nell’ Inferno dei Poveri Diavoli, dove le donne pur vivendo in un paradiso, come quello in cui vivo, vivono una vita d’Inferno… Gli uomini…??? al colmado a ubbriacarsi e parlare di donne e a giocare a domino’…
    Faust

  21. Faust
    Faust says:

    … avere piu’ donne, nei paesi poveri con alto indice d’ignoranza… e’ comune a tutti gli uomini che vivono da machisti ( …non Maciste quello che spacca le montagne… ma quello che spacca le povere donne… xcche’ cosi’ fan tutti… vero?? aggambe aperte x i macisti siculo-teteschi…) sia ricchi che poveri.
    Avere l’amante ( “la querida”, sempre piu’ di una, oltre alla moglie… naturalmente…) e’ un’evidenza necessaria all’uomo, suddetto, uno status symbol del’essere un macho… ai ricchi costa qualcosina mantenerle… (il parco buoi, in queso caso vacche… si sa che le amanti sono delle troie… x i santi ommini de mierda…) i machisti poveri le violentano e si fanno dare anche i soldi che la poveretta ha nascosto nel reggiseno… dal lavare pavimenti… e quasi sempre ubriachi… le menano pure… (anni addietro collaboravo con un’ amica magistrato che s’occupava di violenza intrafamiliar e violenza sulle donne e bambini, filmavo le vittime su incarico della magistrata…) La violenza sulle donne e’ un crimine che non smette mai di mietere vite… Solo questo mese 40 donne uccise e tante molte altre violentate nel solo Santo Domingo.
    Una vita d ‘Inferno in un Paradiso…
    Faust

  22. Anita
    Anita says:

    x C.G. -#278-

    Le avevo letta la mente, mentre scrivevo sapevo gia’ la sua risposta.
    E’ da anni che le scrivo che lei e’ come un disco rotto.
    Le ho perfino mandata la foto piu’ di una volta.

    Bye,
    Anita

  23. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cin cin cinesin

    Io avele letto che govelno italiano volere mettele in vendita “gioielli di familia”.
    Volere mia società acquistale “castello di Udine” per festeggiare Capodanno cinese “.
    Fochi altificiali a volontà e diveltimento per tutti senza distinzione di popoli e razze et etnie..

    Cic cin cinesin !!
    Buosela a tutti !!

  24. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Caro Faust,
    diverse volte scrissi che i miei figli dovevano servire compiti di aiuto e buona volonta’ al sabato per la loro scuola superiore, Bishop Hendricken.

    Andavano a “inner city” cioe’ nelle zone popolate da persone indigenti e sul welfare.

    Non era raro trovare donne con 12 figli da padri diversi, le loro figlie e nipoti sulla stessa via da una giovanissima eta’, anche undicenni…
    Le scale erano coperte d’immondizia e casse di birra vuote, bimbi come in Africa, senza alcuna cura materna e tanto meno paterna….era un sistema di vita da generazione a generazione.

    Smisero questo volontariato perche’ inutile e trovavano le loro auto svaligiate nude.

    Ma questo, come i tuoi commenti, non sono un paragone per la poverta’ e fame in alcune parti dell’Africa.

    Ciao,
    Anita

  25. Anita
    Anita says:

    x CC

    Io mi ricordo da bambina i cinesi agli angoli delle strade con una valigia-vetrina, vendevano clavatte e collanine di pelle. (perle)

    Il primo nero che vidi fu alla Fiera Campionaria di Milano, prima della guerra.
    Aveva un banco dove vendeva la liquirizia in diverse forme, era vestito di rosso con il fez degli Ascari dell’Eritrea.

    I tempi sono cambiati.

    Anita

  26. peter
    peter says:

    oggi ho avuto l’onore di vedere Sir Ian McKellan a teatro. Recitava in una commedia-dramma di Eduardo De Filippo, per il quale Sir Ian ha sempre avuto un debole. Alcune recensioni dicono che il suo talento e’ sprecato per questo genere di teatro…mah. Era tutto in inglese, ma lui e’ riuscito a dare al suo accento un’intonazione napoletana, o almeno italianesca…
    E’ stato di una bravura irresistibile, ed anche gli altri attori.
    Non riuscivo a credere che uno ultra-arrivato come Sir Ian recitasse ancora in un teatro di provincia, ma lui non lo fa certo per i soldi. God bless

    Peter

  27. peter
    peter says:

    volevo dire McKellen…Per chi non lo conoscesse, ha fatto anche Gandalf nel ‘Lord of the rings’

    Peter

  28. peter
    peter says:

    per fare contenta l’amorevole Sylvi, vi diro’ che oggi ho anche visto tre uomini molto giovani cambiare il pannolino ad un bambino nello spogliatoio di una piscina. A cambiarlo era uno, presumo il padre (per eta’ potrebbe essere mio figlio!), il corpo coperto di tatuaggi, gli altri intrattenevano il piccolo che frignava.
    Ammiro i nordici perche’ ognuno fa cio’ che va fatto quando va fatto, senza distinzioni di genere o altro…
    Forse lo avrei fatto anch’io in Italia, ma mai in pubblico, troppo imbarazzante

    Peter

  29. La Striscia rossa
    La Striscia rossa says:

    Manovra, polemiche sulla Chiesa esentata dall’Ici Martedì inizia l’iter parlamentare della manovra in commissione al Senato e il dibattito ora investe la Chiesa: deve pagare l’Ici per i suoi edifici a uso commerciale.

  30. Controccorrente
    Controccorrente says:

    x Anita

    ..Io mi ricordo da bambina i cinesi agli angoli delle strade con una valigia-vetrina, vendevano clavatte e collanine di pelle. (perle)

    Incredibile Anita, sembra impossibile fini a ieri vendevano cravatte ed avevano il codino..oggi si Vogliono comperare il castello di Udine !!
    Mamma mia come cambia il mondo…

    ______

    Le scale erano coperte d’immondizia e casse di birra vuote, bimbi come in Africa, senza alcuna cura materna e tanto meno paterna….era un sistema di vita da generazione a generazione.

    Ancora più incredibile Mia cara Anita..e pensare che mi sarei aspettato scale di marmo di carrara rosa intonate ai “bagni” come specchi, tutte incerate…al massimo qualche bottiglia di “Bourbon” di marca, dimenticato sul pianerottolo..
    Anche in questo caso c’è da rimanere inorriditi !!!

    cc

  31. Anita
    Anita says:

    x CC

    No, non avevano il codino, erano sempre vestiti di nero, regular men suit anche sotto il sole cocente estivo.
    Milano e’ calda d’estate…
    I bambini ridevano per la mancanza della erre.
    Uno era sempre all’angolo di Viale Piave dove abitavo io.
    Comprai una collanina per mia mamma per una lila.

    Anita

  32. sylvi
    sylvi says:

    I cinesi che comprano il Cjscjiel di Udin???

    Calma! Lo Stato lo può vendere…ma i cinesi devono venire a prenderselo!!! E non sarà una passeggiata!
    Attila non ce la fece…aspettiamo a piè fermo il CIUN ci ciu lin!!!

    Poi adesso la Danieli ha appena ristrutturato e ricoperto d’oro l’Agnul (Angelo) che anzichè segnare il vento segna i “lanzichenecchi” che arrivano …
    gli occhi a mandorla troveranno senz’altro più comodo dirigersi sicuramente verso la Mole, dopo aver occupato la Madunina!!!

    Sylvi

  33. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Non sono io che vaneggio, se lei non apre i links non e’ colpa mia…

    Cosa crede che gli scoppiano in faccia?

  34. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Mio figlio e i suoi amici trovano assolutamente normale cambiare i loro figli, con una perizia uguale a noi donne.
    Quello che mi colpisce è che lo fa raccontando storie e conte esattamente come facevo io ( non suo padre) con lui.

    Forse lei non ha pratica…ma è fondamentale trasmettere una normalità …del fatto…cioè nè colpevolizzare ( sporcaccione…puzzone!) nè incensare ( ma che bella pupù)…
    Pare facile…ma non lo è!!!

    Piccole conte per quando toccherà a lei…non si sa mai!!!

    Quando è l’ora di fare la nanna sai che fanno i bravi bambini?
    Lasciano i giochi e vanno da mamma ( o papà) che li accompagna a lavare i dentini…………………

    Tutte tutte le mattine il gattin con le zampine liscia lava il suo musetto, se lo lucida e se lo tien netto.
    Sudicione di un bambino…vai a scuola dal gattino!!!

    Lo traduca ai suoi amici!!!!!
    Amorevolmente

    Sylvi

  35. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Non li apro perchè refrattario ai bla-bla senza capo nè coda, egregia signora.
    Anche perchè sono convinto, altresì, che i suoi www sono pieni di animaletti famelici chiamati virus.

    Si (mi) risparmi la litania su quanto lei sia protetta, filtrata e firewallata, (sob!) eccetera.
    Il suo è , questo sì, un disco rotto.

    C.G.

  36. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.

    io, nella mia immensa ignoranza informatica, apro con assoluta tranquillità solo i link di Anita!!!

    Sylvi

  37. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Silvy.

    Come ti capisco!
    Ai miei tempi, cambiavo pannolini su scala industriale..
    Tanto che la cerchia dei miei amici mi affibbiò il nomignolo
    di “mammo”.
    Il che non mi è mai dispiaciuto.
    Davvero!
    Lo dicevo a Pino, se incontro un bimbo con i suoi genitori (che conosco) mi torna su una nostalgia che non ti dico. Dico loro di tenermi altrimenti me lo inghiotto a forza di sbaciucchiarlo.
    Mi piaceva fare i dispettucci, provocarli, perchè sapevo che quando dicevano “basta” intendevano “dai, ancora un pò”.
    Ho avuto sempre un buon feeling, anche con figli non miei.
    Quando quelli del vicinato scorazzano sul mio praterello dove tutto è permesso, a volte mi piazzo sulla sdraio per gustarmi i loro giochi.
    Bimbi fortunati, dico tra me, qualche volta arrossendo gli occhi.

    C.G.

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Silvy.
    Evabbè, il pericolo non è il mio mestiere.
    Una volta ci sono cascato con un animato dove si poteva apporre
    il viso di una persona e l’ineffabile maestrina ballava la tarantella o qualcosa del genere.
    Mai più.
    C.G.

    Buonanotte

Trackbacks & Pingbacks

I commenti sono chiusi.