Il Lupo 007 deve avermi scambiato per Cappuccetto Rosso. Mi è stata fatta a suo nome una bella proposta truffa: “Trovami 4 milioni di euro che facciamo liberare Emanuela Orlandi”. Cifra poi scesa, come in un suk di peracottari, ad appena 100 mila euro….
“250 mila euro per leggere il suo memoriale. Altri 250 mila per portartene via una copia. E 3 milioni e mezzo di euro per far liberare Emanuela Orlandi. Così tu diventi il giornalista più famoso del mondo”. La proposta mi lascia a bocca aperta. A farmela non è uno sconosciuto o un cialtrone, ma uno stimato professionista che conosco da 30 anni e che in passato ha avuto l’avventura di difendere in una causa civile un parente di un carabiniere di Bergamo che si chiama Luigi Gastrini. Sì, proprio il sedicente ex 007 dei nostri servizi segreti militari Sismi, asserito nome in codice Lupo, attuale proprietario di una fattoria in Brasile, che la sera del 16 giugno ha telefonato in diretta al programma Metropolis della tv privata capitolina RomaUno per dire che “Emanuela Orlandi è viva e si trova in un manicomio a Londra”. Scatenando così l’ennesima pista farsa sulla pelle della povera Emanuela. Che anche questo Lupo a Metropolis raccontasse fregnacce lo si capiva non solo per il fatto che è ormai fin troppo evidente che purtroppo Emanuela è morta, ma anche da altri due particolari. Il primo è che in Inghilterra i manicomi non esistono. Il secondo è che Lupo Gastrini in quella telefonata ha detto a Pietro Orlandi, fratello di Emanuela e presente in studio con Fabrizio Peronaci del Corriere della Sera, che suo padre, Ercole, aveva scoperto e forse coperto un brutto “giro di quattrini della banca Antonveneta”: il problema è che l’Antoneveneta è nata solo 16 anni DOPO i fatti descritti dal nuovo fantasista sedicente Lupo del Sismi.
Il professionista mio amico per parlarmi della incredibile proposta di questo nuovo inquietante “protagonista” si fa vivo per telefono a fine giugno, dopo anni che di lui non sapevo più nulla: “Vediamoci stasera al caffé Cucchi, in piazza della Resistenza Partigiana, angolo corso Genova, c’è una stazione dei taxi poprio lì affianco”. Cerco di spostare l’appuntamento all’indomani, ma la risposta è perentoria: “No, è urgente. Vediamoci alle 8 e mezza stasera”. Cioè di lì a due ore. Sento odore di guai giudiziari in vista, ma non capisco di chi. Miei no di sicuro, però non si può mai sapere. Sono un po’ nervoso.
Il mio amico arriva puntuale al bar Cucchi e la prende alla larga: “Anni fa ho difeso un parente di un tizio, che mica sapevo fosse del Sismi”. Alla parola Sismi mi innervosisco perché io per avere notizie non ho mai voluto avere a che fare non solo con i serivizi, ma neppure con carabinieri e poliziotti, quella è gente che non ti regala niente senza un motivo, il più delle volte inaccettabile. Mi innervosisco, ma mi viene una pulce nell’orecchio: “Toh, del Sismi come ‘sto Lupo della telefonata a RomaUno”. Poi la conferma, indiretta, ma chockante: “Hai già capito che si tratta di una storia di cui ti sei molto occupato”. “Non starai parlando di Emanuela Orlandi!”. “Proprio lei”.
Forse per il caldo, ma comincio a sudare un po’. Vuoi vedere che mi sono sbagliato e la Orlandi è davvero viva ed è stata davvero rapita, anche se, come sostengo nei libri dal 2003, certo non per essere scambiata con Alì Agca, il terrorista turco dei Lupi Grigi che nell’81 sparò a papa Wojtyla in piazza S. Pietro ferendolo gravemente. Strana, questa presenza di lupi: il Lupo Grigio, il Lupo 007, mancano solo il Lupo Mannaro e Cappuccetto Rosso… Poiché nonostante la mia età faccio sempre fatica a pensare che la gente sia disonesta e racconti frottole per il gusto di far fessi gli altri o truffarli, ogni volta che appare un nuovo “supertestimone” del caso Orlandi mi viene l’ansia: non ho infatti la presunzione di essere infallibile, perciò ogni volta mi si torcono le budella al pensiero di essermi sbagliato. Anche se ovviamente sarei ben felice che Emanuela fosse viva. Dopo i raccontini della “supertestimone” Sabrina Minardi, emersa dal nulla nell’estate 2009, pareva che tutto fosse risolto, perfino chi fossero i depistatori che telefonavano a casa degli Orlandi tranquillizandoli con quache frottola buonista. Il giorno del 2009 in cui i giornali hanno sparato la raffica di “rivelazioni” (?) della Minardi ai magistrati sono stato raggiunto da telefonate di amici e colleghi che mi sfottevano: “Hai visto? Ti sei sbagliato di grosso!”. Dopo il torcibudella delle “rivelazioni” della Minardi, un otto volante da star male, sono diventato molto meno impressionabile: ormai è chiaro che chi arriva sulla scena lo fa solo per mentire. Cioè per depistare. E vai a capire il perché. Anche se a onor del vero il perché non è poi così difficile da capire…
Faccio notare al mio amico che la cifra è davvero grossa, non è che sia facile reperirla. “Sono soldi che vogliono quelli che hanno in mano Emanuela a Londra, gente che è stufa e vuole realizzare, monetizzare, e cominciare finalmente a pensare ad altro”. Poi chiedo come mai la cifra non la metta il Corriere della Sera, visto che Fabrizio Peronaci per quel giornale il Lupo lo ha anche intervistato. Ma il mio amico getta sul piatto altri bocconi, che secondo lui dovrebbero essere irresistibili: “Gastrini è uno che sa molte cose. Per esempio mi ha detto che Aldo Moro durante la prigionia nel carcere delle Brigate Rosse poteva telefonare, i brigatisti gli prestavano un cellulare”. Un cellulare? Ma nel ’78 i telefonini NON esistevano ancora… “Forse era un telefono fisso”. “Ma che dici? Così i brigatisti si sarebbero fatti intercettare come gonzi”.
Di nuovo la puzza di bruciato e di trappola. Mi chiedo perché proprio con me. Questo Gastrini tra tutti gli interlocutori possibili, a partire dal Peronaci a lui noto per esserne stato intervistato, si ritrova guarda caso proprio con me. Mah. Trappola ad personam? Un modo per sputtanarmi visto che sono l’unico che non solo non crede nel “rapimento Orlandi”, ma ha anche dimostrato con due libri che la chiave di volta della scomparsa, un delitto o molto più realiticamente una disgrazia in circostanze non commendevoli, si trova in Vaticano.
Il mio amico però a un certo punto aggiunge che “per correttezza ti devo avvisare che sto trattando anche con il settimanale Oggi e altri giornali”. “Ho contattato anche Giorgio Bocca, che però mi ha detto di stare alla larga da queste faccende”. Chiedo: “Scusa, ma come si fa a essere sicuri che dopo avere dato i soldi a Gastrini i tizi che hanno in mano Emanuela a Londra la liberino dovvero anziché rifiutarsi? E che garanzie abbiamo che si tratti di Emanuela e non di un’altra?”. A questo punto arriva la proposta che mi spiazza: “I soldi si possono depositare tutti da un notaio di tua fiducia, con la clausola che verranno riscossi solo dopo che le analisi del DNA avranno dimostrato che si tratta davvero della Orlandi e dopo che ci è stata consegnata”. Di nuovo il morso alle budella: messa così, è difficile si tratti di una truffa. In tal caso infatti i soldi resterebbero fermi dal notaio e i truffatori resterebbero con un pugno di mosche. Mah, mi pare tutto così strano…
Ci si lascia con l’intesa di rivederci di lì a qualche giorno. Nel frattempo mi informo: nell’appartamento di via Camillo Montalcini 8 a Roma, dove i brigatisti tenevano prigioniero Moro, non esisteva, ovviamente, nessuna linea telefonica fissa. Ho quindi una prova che lo 007 Gastrini – o in via del tutto teorica e fantascientica il mio amico – è un cacciaballe
Quando ci si rivede, il prezzo inizia a calare. “Con tre milioni di euro penso si possa fare tutto, prendi il memoriale, intervisti Gastrini e facciamo liberare Emanuela”. Sul piatto arrivano altri bocconi, che vorrebbero essere ghiotti, ma hanno troppo l’aspetto di polpette avvelenate: “Gastrini sa un sacco di cose esplosive. Mi ha detto che Moro le Brigate Rosse lo facevano uscire per incontrare Francesco Cossiga, che gli promise di salvarlo e invece lo ha fregato. E nel memoriale ha scritto che Roberto Calvi a Londra è stato prima soffocato con un cuscino, poi trasportato sotto il ponte dei Frati Neri e lasciato appeso come lo hanno trovato”.
Ascolto sempre più allibito, con la sensazione che la nuova frottola di Moro portato a incontrare Cossiga nasca del fatto che la volta scorsa ho fatto notare che all’epoca del sequestro i telefonini in Italia non esistevano ancora, sono infatti arrivati nel ’90, e che dove Moro era tenuto prigioniero pare proprio non esistesse una linea telefonica. Il mio amico prosegue: “Gastrini mi ha spiegato che Calvi a Londra non dormiva mai in albergo. Vi prendeva in affitto una stanza, ma per prudenza non ci dormiva. Dormiva altrove”.
Prima di lasciarci, il mezzo milione di euro per il memoriale e l’intervista sono scesi a 200 mila euro in totale, i 3 milioni e mezzo di euro per liberare Emanuela sono scesi a un milione: “Quelli di Londra sono sempre più nervosi e stanchi, non vedono l’ora di chiudere. Con un milione ce li compriamo”. Strana trattativa….
“Comunque”, dice il mio amico, “se mi rivolgo alla Chiesa, magari allo stesso Tettamanti arcivescovo di Milano, i soldi me li danno di sicuro: vuoi che si rifiutino di salvare Emanuela? Per la Chiesa i milioni di euro sono come i cento euro per me e per te”. Sarà, ma a suo tempo ci provò già un certo don Intiso, un prete della Caritas di Foggia: in cambio di un dossier e della “verità” sul caso Orlandi chiese al Vaticano la bella cifra di 40 miliardi di lire di allora, pari a 20 milioni di euro di oggi. Che con la svalutazione diventano almeno il doppio, almeno 40 milioni. Don Intiso però ottenne solo di farsi 20 giorni di galera, assieme al suo avvocato. Poi ovviamente la vicenda giudiziaria finì in gloria e anzi don Intiso venne accolto a Foggia come un eroe.
Al nuovo appuntamento il bar Cucchi è chiuso per turno, ci si sposta nella vicina gelateria, che espone quintali di “cioccolati italiani”. Apro la conversazione con una proposta che immagino susciti solo sarcasmo: “Sono autorizzato a dirti che può essere versata la somma di 100 mila euro da un notaio di mia fiducia, riscuotibili solo dopo le conferme dalle analisi del DNA, come anticipo per un libro del quale Gastrini firmi il contratto impegnandosi a raccontare o a mettermi in grado di raccontare l’intera storia, dalla A alla Z, cioè dalla scomparsa di Emanuela fino ad oggi. Se si tratta davvero di Emanuela, Gastrini diventa milionario”. Sorpresa: nessun sarcasmo, la proposta viene accettata. Dai quattro milioni di euro iniziali siamo precipitati ad appena 100 mila euro. “Sai, a Gastrini ormai danno la caccia in molti, i servizi e i magistrati, lui ha bisogno di soldi per tornarsene in Brasile alla sua fattoria. In più, è stato abbandonato dai suoi familiari, incazzati neri perché ignoravano fosse un agente segreto. Gli darò io un po’ di quattrini per tenerlo buono”. Mah. No comment. Non capisco però perché mai i familiari debbano incazzarsi al punto di rompere tutti i rapporti solo perché ignoravano che il congiunto oltre che un carabiniere fosse anche del Sismi.
Al quarto e ultimo appuntamento la situazione è sempre di stallo. “Con soli 100 mila euro facciamo tutto”, mi annuncia il mio amico. E quelli di Londra? “Gastrini sa come farli rigar dritto”. Poi però anche il mio amico comincia ad ammettere che qualche dubbio lo ha: “Qui non si capisce bene se lui le cose le sa perché ci ha partecipato o perché le ha sentite, lette magari in qualche rapporto segreto, oppure solo origliate”. Ribatto: “Ma, guarda, secondo me è uno che fa il furbo e basta, guarda che su Moro prigioniero della Brigate Rosse ha detto solo cazzate”. Gli ricordo che comunque l’offerta dei 100 mila euro depositati dal notaio è sempre valida, in cambio di un libro che – se non è tutta una bufala come ormai sono convinto – renderebbe il Lupo più grasso di un maiale assieme ai suoi misteriosi uomini di Londra. Ci si lascia con la convinzione del mio interlocutore che Lupo Gastrini avrebbe di sicuro accettato.
Nell’andar via, a piedi, mi fermo a guardare la vascona d’acqua nota come Conca dei Navigli, opera di Leonardo da Vinci. Non l’avevo mai vista prima, pur vivendo a Milano da 30 anni e mezzo. Guardo nell’acqua e vedo le sagome inconfondibili di un mucchio di carpe e cavedani di notevole stazza. Che nostalgia: mi vengono in mente le carpe e i cavedani del Mincio tra Peschiera del Garda e Borghetto di quando andavo da incosciente a caccia di pesci immergendomi col fucile da sub e scovando anche i lucci mimetizzati tra le alghe del fondo. Nuotando nuotando ,con la faccia rivolta sempre a scrutare il fondo del fiume, una volta finii vicino la diga di Mozambano. Per un pelo non venni risucchiato dalla corrente e trascinato in fondo per poi essere sputato cadavere dalle bocche della diga…
Il mio amico? Non l’ho più sentito. Quando il 18 luglio è saltato fuori il romanziere portoghese Luis Manuel Rocha, specializzato in gialli ambientati in Vaticano, che in un congresso in Calabria ha dichiarato pubblicamente “Emanuela Orlandi è viva, io l’ho anche incontrata e le ho parlato”, ho scritto al mio amico il seguente SMS: “A quanto pare, io e te siamo gli unici al mondo a non avere incontrato la Orlandi dopo la sua scomparsa”. Strano: pur avendo inviato più volte di nuovo l’SMS, non ho più avuto nessuna risposta.
Forse anche il Lupo 007 abbaia ormai alla luna. Il romanziere portoghese probabilmente sta pensando di fare anche lui quattrini sul cadavere della Orlandi scrivendo un bel giallone ambientato in Vaticano. Vedo già il titolo: “La ragazza di papa Wojtyla”. Oppure “Emanuela e il cardinale”.
Benvenuti all’Emanuela Orlandi Farsa Show. “Venghino, signori, venghino”. Avanti c’è posto.
x Faust
Ma è proprio “Chi l’ha visto?” la fonte degli inganni e delle censure sul caso Orlandi……
Divertiti e passa un felice Ferragosto!
Bacchi, tacchi, baracchi, abbacchi e rubinetti.
pino
A proposito di Cetrioli..
C’è un nostro antico amico, che ne scova di nuove su Internette
Sentite questa,del MODERATO Gianni Letta…quello che intrattiene rapporti con i Pretoni Vaticani..
Gianni Letta, si sa, è uomo al di sotto di ogni sospetto. E quindi non è certo per suo interessamento che il piccolo comune terremotato di Aielli ha deciso di intitolare una piazza e un busto con i soldi per la ricostruzione dopo il sisma che ha sconvolto l’Abruzzo. Ne parla Giuseppe Caporale su Repubblica:
Per lo zio di Gianni Letta (Guido), prefetto fascista, nel piccolo comune terremotato di Aielli sono pronti un busto e una piazza da intitolare alla sua memoria. Con i soldi del terremoto. C’è anche questa spesa (20 mila euro) nel lungo elenco di beneficiari dei fondi del sisma stanziati dal governo. La Provincia dell’Aquila, guidata dal presidente di centrodestra Antonio Del Corvo, ha ricevuto ben 8 milioni di euro da destinare all’emergenza ed ha dispensato parte di queste risorse attraverso un elenco che l’opposizione non ha esitato a definire clientelare. Così, i soldi del terremoto sono stati investiti anche per un convegno sul federalismo (20mila euro), per il campionato del mondo di hockey a Roccaraso (50mila euro), per spese di “comunicazione istituzionale” (50mila euro), per gli eventi del cartellone estivo (70mila euro) e per il premio cinematografico intitolato alla memoria di Pietro Taricone (30mila euro).
Ma sono soprattutto i fondi destinati alla piazza e al busto del prefetto fascista ad aver suscitato le polemiche più aspre:
Anche perché, la parentela non è certo casuale: all’inaugurazione – che si terrà a settembre – è previsto anche il conferimento della cittadinanza onoraria al nipote e sottosegretario Gianni Letta. La scelta di celebrare il prefetto fascista inoltre non è piaciuta all’associazione nazionale partigiani italiani (Anpi). «Pur a distanza di ormai 70 anni, non si può non ricordare che il prefetto Letta, nel 1939, fu tra i più esigenti e rigorosi attuatori delle famigerate leggi razziali emanate dal fascismo e causa di deportazione e morte per migliaia di ebrei italiani» scrive il comitato abruzzese. Ma il sindaco di Aielli Benedetto Di Censo e il presidente della Provincia Del Corvo non cedono alle polemiche: piazza, busto e cittadinanza andranno a destinazione. Del resto i soldi sono già stati spesi.
cc
Io non mi vergogno e vado a VOTARE comunque, anche se fanno il Busto del Fascistone Zione del Pretone
Si sta alzando la brezza e perciò vado a veleggiare.
Pochi bagni quest’anno: se vai verso Trieste puoi incontrare le simpatiche balenottere più lunghe della mia barca;
ovunque altrove si trovano “ombrelloni ” di meduse che fanno impressioene, anche se per esperienza diretta plurima so che sono quelle piccole le più terribili!!!
Infatti giro con la fiaschetta di ammoniaca come un S: Bernardo con quella della grappa!
Non voglio pensare alla delusione che mi hanno dato gli abruzzesi…
avevo concretamente scommesso del mio sulla loro ricostruzione!!
non mi scandalizza tanto il busto fascistone e tutte le altre futilerie compresi i soldi per ricordare Taricone…ma i cittadini abruzzesi che non si ribellano.
Se, al tempo, avessimo ricordato i prefetti fascisti o i Taricone, in Friuli. lasciando i cittadini sotto le tende ole baracche…sarei stata un bel po’ schifata e non sarei andata a votare da allora!!!
Anche perchè impegnata a scrivere lettere al Messaggero V. e al Piccolo1
Sylvi
Quando la testa di cazzo di Sacconi fa incazzare.
Mentre la Juve e John Elkann parevano la Fiom nell’appellarsi a qualsiasi tribunale pur di difendere il diritto di riavere lo scudetto di Calciopoli “regalato” nel 2006 all’Inter, il ministro Sacconi rischiava di bloccare la manovra, sbattendo i pugni sul tavolo pur di far entrare una norma che allo stato non farà recuperare un euro. Andando addirittura contro alle indicazioni dei suoi sodali Bonanni e Angeletti (che insieme a Emma Marcegaglia si erano detti contrari) è riuscito ad inserire la norma che Sergio Marchionne andava chiedendo da mesi: l’estensione erga omnes degli accordi aziendali in deroga ai contratti nazionali. Ma per accontentare il manager italo canadese è andato perfino oltre, prevedendo la retroattività della norma: così da lunedì (quando la manovra decreto sarà pubblicata in Gazzetta ufficiale) i contratti di Pomigliano, Mirafiori e Grugliasco non potranno essere impugnati perché avvallati da una legge.
Che puzza di incostituzionalità lontano un miglio, ma è sempre una legge e soprattutto accontenta il manager canado abruzzese. Mette la parola fine a tutte le cause intentate dalla Fiom e decreta il successo della Fiat: come uno scudetto!
Con la scusa che la Bce ha chiesto più libertà di licenziamento, Sacconi ha potuto attuare qualcosa che nessuno, nemmeno Confindustria gli aveva chiesto.
Ma conoscendo Marchionne, uno che non si accontenta mai, la mossa potrebbe non bastargli e pensare ancora di andarsene dall’Italia. Se così fosse, Sacconi avrebbe fatto un regalo per niente.
In più, l’arguto ministro rischia un tremendo autogol. Con il colpo di mano sembra aver fatto tornare sindacati (Fiom e Cgil compresi) più vicini dai tempi della concertazione. Un ritorno al confronto che il ministro ha buttato a mare solo per fare un favore ad un manager che aveva appena accusato il premier di essere senza leadership….
x Peter
RI to host international regatta in 2012
http://www.businessweek.com/ap/financialnews/D9P2OP582.htm
E’ un gran boost per l’economia del nostro piccolo Stato ed anche per il nostro orgoglio.
L’Oceano e’ la nostra ricchezza.
Siamo: “The Ocean State”
Anita
Buon compleanno Pino!
100 (e passa) di questi giorni.
C.G.
… buon compleanno Pino, mi dispiace non essere ammilano affesteggiare con te, Uro e cc… ma dove caxxo sta Antonio… Az… ppoffarbbacco Rientra nel blog… ci manchi moooolto… ( epparlo non solo x me…) e quando torno a ottobre in ittaglia… riunisco le truppe ( sicuramente saremo piu’ numerosi dell’altra volta…, spero ci sia anche Vox e il Gino che va in pensione…) e veniamo da te… Ho un gran bel ricordo del Ns. incontro… e’ stato molto bello… Saluti appugnochiuso dal tuo amico e compaño
Faust
… bene sembra che stasera l’antispam non s’accanisca contro di me… Provo asscrivere qualcosa sui miei ultimi trascorsi…
Sto lavorando come assessore solidario da quasi 2 mesi con la mia amica deputata Guadalupe Valdez, una donna rivoluzionaria sin dalla culla e politica di pura razza, ereditata dai suoi genitori, il padre dominicano rivoluzionario comunista anti trujillista dal satrapo, sanguinario e pervertito leonida trujillo, perseguitato e incarcerato piu’ volte finche’ ricercato dagli sgherri del satrapo, vivo o morto, il futuro padre di Guadalupe fuggi’ da R.D. e si rifugio’ in Mexico dove sposo’ una mexicana e naque Guadalupe… e una storia, familiare prima e personale dopo di grande storicita’, che merita una lettura di rispetto ed ammirazione… questo il link
http://guadalupevaldez.com/site/index.php?option=com_content&view=article&id=46&Itemid=28
x chi fosse interessato ad una traduzione della sua biografia in italiano, non deve far altro che chiedermelo e lo faro’ con piacere e se si vuole posso spedirlo alla email privata, o si puo’ fare con la traduzione di google…
continua
N.M.
Chissa´perche´non festeggiamo i compleanni il giorno dopo…
quando si ricomincia a vivere e non si pensa piu´di essere invecchiato di un anno.
Penso al giorno del compleanno come al giorno che scandisce la morte ed il giorno dopo quello in cui si ricomincia a vivere.
Ed e´bello quando ci si incontra il mattino augurare SOLO un “Buon Giorno”.
Rodolfo
Il Manifesto di Reinaldo Arenas Fuentes:-
“Carl Marx/ non ebbe mai senza saperlo un registratore/ collocato strategicamente nel suo luogo più intimo./ Nessuno lo ha spiato dal marciapiede di fronte/ mentre con gioia scarabocchiava fogli su fogli./ Si è potuto concedere il lusso eroico/ di cospirare tranquillamente/ contro il sistema imperante.
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Reinaldo Arenas nasce in un villaggio di campagna dalle parti di Holguín (Cuba) il 16 luglio 1943 e muore suicida a New York, il 7 dicembre 1990, dopo aver contratto l’Aids ed essersi ammalato del morbo più terribile: la nostalgia. Arenas non amava la Cuba comunista e dittatoriale di Fidel Castro, ma odiava con tutto il cuore anche la Miami degli esuli cubani e il capitalismo statunitense. La realtà non è mai monodimensionale e le opinioni dei veri intellettuali raramente coincidono con il bianco e con il nero. Tra l’altro Arenas fu inizialmente favorevole alla rivoluzione, credette nell’uomo nuovo profetizzato dalla retorica nazionalistica e si arruolò nelle truppe castriste. Negli anni Sessanta, maturò una feroce repulsione di fronte alle violenze della polizia e alle ondate repressive nei confronti di dissidenti e antisociali. La sua ribellione a Castro gli costò ripetute censure alle opere, molestie fisiche e morali, oltre a periodi di internamento nelle Umap (gulag per antisociali, omosessuali, capelloni, rockettari e affini).
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Ultima luna
di Reinaldo Arenas Fuentes
Por qué esta sensación de ir a buscarte
hacia donde por mucho que vuele
no he de hallarte.
Qué terror sin tiempo ahora me impele
a por sobre tanto terror siempre evocarte.
No ha de encontrar sosiego nuestra pena
(que hallarlo sería comenzar otra condena)
y por lo mismo jamás cesaré de contemplarte.
Luna, una vez más aquí estoy detenido
en la encrucijada de múltiples espantos.
El pasado es todo lo perdido
y si del presente me levanto
es para ver que estoy herido
(y de muerte)
porque ya el futuro lo he vivido.
Ésa, indiscutiblemente, ésa es la suerte
que por venir del infierno arrostro.
Extraña amante,
sólo me queda contemplar tu rostro
(que es el mío)
porque tú y yo somos un río
que recorre un páramo incesante,
circular e infinito:
un solo grito.
Ultima luna
di Reinaldo Arenas Fuentes
Perché questa sensazione di venire a cercarti
fino a dove per quanto io corra
non posso trovarti.
Quale terrore senza tempo mi spinge
a porre sopra tanto terrore l’evocarti.
Non deve placarsi la nostra pena
(sarebbe come dare inizio a un’altra condanna)
e allo stesso modo mai smetterò di contemplarti.
Luna, ancora una volta mi trovo imprigionato
nel crocevia di molteplici paure.
Il passato è tutto ciò che ho perso
e se dal presente mi rialzo
è per vedere che sono ferito
(e a morte)
perché già il futuro l’ho vissuto.
Questa, indiscutibilmente, è la sorte
che venendo dall’inferno affronto.
Strana amante,
mi resta solo da contemplare il tuo volto,
(che è il mio)
perché un fiume siamo tu e io
che percorre un altopiano incessante,
circolare e infinito:
un solo grido.
Uno scandalo che ricorda un po´quello di Berlusconi….ma solo un po´…e che in Germania si e´risolto nel giro di pochi giorni.
Puo´un politico sui 30 anni avere una relazione con una 16enne?
Anche in Germania no. Il capo frazione dei Cristiano-Democratici ..Christian von Boetticher candidato a diventare presidente del Schleswig-Holstein, tramite internet conosce una 16enne..la incontra s´innamora e inizia una relazione. Appena il caso e´venuto alla luce…scandalo e pronte dimissioni….con scuse e singhiozzi in televisione.
Giuridicamente sembra che in Germania un simile caso non sia punibile. No…ma moralmente? La gente e i giornalisti si sono domandati:-” Cosa ci si puo´aspettare da un politico che vuole diventare Presidente?
Ci si aspetta che sia stabile, responsabile …consapevole…avveduto …cauto e che sia padrone delle proprie emozioni.
Certamente l´amore qualche volta prende percorsi buffi e insoliti.
Ma un politico che con una minorenne flirta su Facebook e comincia una relazione….beh…insomma….
–
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Gia´ma ora e´finita e Christian von Boetticher si e´dimesso.
Peccato che nessuno si sia un po´piu´interessato della 16enne…che potrebbe avere piu´corna di una 40enne.
Rodolfo
X Pino Nicotri
Tantissimi e felicissimi auguri di buon complesanno
L.
x Anita, Faust, Linosse e x tutti
Grazie tante. Grazie di cuore. Su Facebook mi hanno addirittura sommerso di auguri.
Sorpresa gradita.
Felice Ferragosto a tutti.
pino
X Pino
Avrà attraversato molti mari; in numerosi porti avrà trovato rifugio e quiete…e… carica per ripartire!
E forza e saggezza per evitare le burrasche più insidiose.
Molto mare, molti porti ancora l’attendono…e molti occhi pieni di disperazione o di speranza da abbracciare.
Le auguro tanto coraggio ancora , da osare…senza tentennamenti e tanti compleanni lieti!!!
Sylvi
Arrivo solo adesso ,ma sono ancora in tempo , buon compleanno PINO
cc
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Mein Flughel ist zum Schwung bereit,
ich kehre gern zuruck,
den blieb ich auch lebendige Zeit,
ich hatte wenig Gluck…
La mia ala è pronta al volo,(ritorno volentieri indietro),poichè restassi pur tempo vitale,avrei poca fortuna.
da Gerhard Scholem
Gruss vom Angelus
C’è un quadro di Klee che s’intitola “Angelus Novus”.Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualche cosa su cui fissa lo sguardo: Ha gli occhi spalancati,la bocca aperta, le ali distese: L’angelo della Storia deve avere questo aspetto: Ha il viso rivolto al passato.Dove CI APPARE UNA CATENA DI EVENTI,EGLI VEDE UNA SOLA CATASTROFE, CHE ACCUMULA SENZA TREGUA ,ROVINE SU ROVINE E LE ROVESCIA AI SUOI PIEDI.Egli vorrebbe ben trattenersi,destare i morti e ricomporre l’infranto.Ma una tempesta spira dal paradiso,che si è impigliata sulle sue ali,ed è così forte che egli non può più chiderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il CUMULO DI ROVINE SALE DAVANTI A LUI NEL CIELO.Ciò che chiamiamo il progresso,è questa tempesta.
Da… Gli scritti filosofici di Walter Benjamin,morto suicida ad un passo dalla libertà , mentre fuggiva dai nazisti.
Ora nonostante qualunque stronzata si possa dire..riposa in pace Carlo Marx,tu ci hai aiutato a leggere nel modo più giusto quella Storia di cui si parla sopra .. tramite il materialismo storico…che è un metodo che vale ancor oggi, contro tutti i conformismi di merda che ci soffocano ancora oggi.
cc
Sempre da Benjamin
Attenti ai seduttori,
poichè non c’è ritorno.
Già si diparte il giorno,
sorge il vento notturno,
domani più non c’è.
Non fatevi truffare,
la vita è così poca.
Bevetela a gran sorsi
e non sarà mai basta
quando la lascerete!
Bando ai falsi conforti!
Non c’è tempo da perdere.
Ai beati la muffa!
La vita è il non plus ultra,
è tutto ciò che avte.
E poi non c’è più nulla.
Fatica e consinzione!
A che darvi altre pene?
Morrete con le bestie,
altro non ci sarà.
Buon ferragosto a tutti
cc
x Pino
Rinnovo gli auguri, entri nel nuovo anno della sua vita a vele spiegate.
Il Ferragosto non e’ celebrato negli US, non e’ neanche piu’ periodo di vacanze, la seconda meta’ di Agosto segna la fine dell’estate, tutti indaffarati con il ritorno dei figli e nipoti a scuola, e gia’ preparazioni autunnali…..
Love,
Anita
Buon gg a tutti ed ancora auguri di felice compleanno a Pino e buon ferragosto a chi lo festeggia, qui ai Caraibi e` ferragosto tutto l`anno.
Iniziero` la mia partecipazione nel blog Arruotalibera di Pino Nicotri con il mio vero nome, quando nominero` persone pubbliche o amici, col nikname, quando vorro`cazzeggiare con gli amici del blog.
Nel precedente post menzionavo il ruolo di militante politico socialista di Volontario solidale ( solidario in castellano… o non so se si scrive cosi anche in italiano). Il volontario solidario e` un militante che apporta il suo lavoro professionale a titolo gratuito, ( volontario solidario sin sueldo) alla causa del partito in cui milito ( APD – Alianza por la Democracia) e alla societa` civile, disiguale e disumanizzante gestita e amministrata da un capitalismo usuraio e guerrafondaio, che snaturalizza e offende la dignita` umana x interessi e profitti di pochi che hanno molto e di molti che hanno poco o niente, specchio della societa` in cui viviamo e che vogliamo cambiare. Vogliamo cambiare il modello economico e sociale, vogliamo cambiare la cultura della prepotenza dei pocos che hanno molto sui molti che hanno poco o niente.
Lottiamo per una societa` comunitaria e socialista che vive senza parassitismi e sfruttamento dell`uomo sull`uomo, cancerizzando con la cultura della corruzione la vita degli umani che vivono in societa` disorganizzate con tendenza al disordine e alla violenza, con una societa`organizzata e finalizzata ad una vita degna e non violenta.
Vivo e lavoro in una parte del mondo nella quale le contraddizioni e l`ingiustizia sociale condizionano un naturale sviluppo economico e sociale delle popolazioni native… Ho composto una canzone dal titolo
Ya Basta…
Ya Basta, porque pocos tienen muchos y muchos tienen pocos
( y/o nada…)
Ya Basta, porque mi gente quiere mas
Ya basta, porque` hay mucha corrupcion
Ya basta, por una mejor nacion
Ya basta blablabla
Treinta anos han pasado y esto sigue igual…
sin comida ni empleo… aqui todo esta mal.
Ahora me pregunto quien podra defendernos
si el paraiso en que yo vivo es igualito al infierno
La esperanza nunca muere… La esperanza esta pendiente…
(Max Presidente)
Questi alcuni pezzettini della canzone di protesta che ho composto ed una volta che uscira` dalla sala di registrazione, ve lo faro` ascoltare in anteprima.
Abbiamo finito di registrare la musica… un merengue urbano diretto ai piu` giovani, questa settimana registreremo il canto e i cori… x poi realizzare un video clip da pubblicare su you tube.
Viviremos y Venceremos! Hasta la Victoria, Siempre!
N.M.
Il tempo ,grande burlone,
passa e ripassa per godersi la scena
che con cadenza fissa si ripete,
fregandosi le mani a dispetto di tutti.
Ancora una volta ci siete cascati ,
ancora una volta imbambolati
a perdervi dietro la marionetta di turno
che sibila roboanti promesse di imperi
o regni liberalissimi e detassati
che inesorabilmente finiscono con sangue che gronda ,
come sempre il vostro e mai il loro
che imperterriti lo scambiano con l’oro…
quello si solo per loro
L
C’è un documentario possente che da solo dice, su quel che accadeva nelle prigione irachena di Abu Ghraib, più di quanto centinaia di articoli erano riusciti a fare. È uscito da tempo, ma non è mai arrivato in Italia, e si intitola Standard Operating Procedure (qualcuno l’ha messo su YouTube), del leggendario Errol Morris. Nelle interviste gli aguzzini di allora sembrano, ad anni di distanza, ancora inconsapevoli di quel che è successo. Uno si meraviglia di essere stato condannato a 8 mesi di reclusione per aver partecipato a immondi abusi sui detenuti. “È umiliante” dice, riferendosi alla condanna. Un’altra non si capacita di che male ci fosse a nascondere un prigioniero morto per le torture: “Non l’ho ucciso io, quindi…”. La più celebre del gruppo, Lynndie England, quella che teneva al guinzaglio i carcerati o faceva le smorfie mentre erano costretti a masturbarsi dice, in sostanza, che rifarebbe tutto e che l’unico suo problema era di essersi innamorata di un sergente molto più navigato di lei. Tutti, nel bel mezzo di queste sconvolgenti confessioni, a un certo punto ridono ricordando quei momenti. Magari è un riso isterico. Può capitare a tutti. Ma che a solo uno, tra le decine di testimoni, venga da scusarsi, da dire che quelle immagini lo ossessionano e non lo abbandonano mai, lascia sbalorditi. Una grande galleria di “banalità del male”. Con il generale Janis Karpinski, quello che doveva vigilare sul sistema carcerario, che apparentemente in buona fede dichiara: “Noi americani sappiamo distinguere il bene dal male”.
(Tratto dal blog “Presi nella rete”, di Riccardo Staglianò)
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infatti..!
C.G.
A parte che era una “menata”,per come era concepito, sparisce “il “contributo di solidarietà” a sentire le ultime notizie…
Beh, visto che hanno detto che ogni cambiamento deve essere a saldo ZERO., presuno che che ci sarà il solito aumento IVA che colpisce tutti indistintamente, Ricchi e Poveri ..cristiamamente parlando ,ritorna la manovra più giusta..!
In Paradiso ci andiamo tutti SI o no?
E L’Amore non è forse gratis per tutti?
Ovviamente tutto il resto Rimane immutato, prepariamo le “Caldarroste” per un Autunno molto sereno !
E quelle che restano per scaldarci in un Inverno freddino!
cc
Ps ..Mi sembra che tutto stia tornando nella normalità..che già conoscevamo da tempi immemorabili…tutti tranquilli e pronti con “vagonate di Amore” che tanto quello è aggratis e musiche celestiali cantate da cherubibi e cherubine ci allietaranno anche per il futuro…!!
Tuuto “conforme” , come avevo sempre pensato!
caro Pino
auguri di buon compleanno anche da me
peter
xAnita
il marito della Bachmann -orrendo nome tedesco-ha gia la reputazione di strattonare e malmenare i reporters…
Brava, e tu gli fai il tifo…
Peter
Caro peter,
e che importanza ha !
La Bat-women è donna, è repubblica e forse non ammazza neppure i cervi come la Palin.
Magari le corna le porta, direttamente !
Ma c’è tempo per parlare di questi pettegolezzi,…è la paladina dei tea party, sa fare bene il the da brava massaia , che vuoi di più !!
cc
Caro Pino,
tantissimi auguri ed un caro saluto Uroburo
Girolando per face…
Sta andando alla grandissima questo “pezzo”
http://www.leggo.it/articolo.php?id=135557
Ci sono tantissimi commenti ed il 90% ,sono tutti di ammirazione per il Toro e gran tifo ….
Che sia una sorta di nemsi collettiva del Momento …mah !
In fondo basta “immedesimarsi ” con il Toro e pensare ai vari toreri!
Comunque ..forza TORO !!
cc
ps-mi piace da matti il nome : “Toro Raton”..se non fosse perchè sono un conservatore, cambierei il mio nick in Raton..Olè!!
cc
Ps del ps..
lancio un’idea :
che Toro Raton non finisca in un barbecue, ma in Pensione come riproduttore, coccolato e riverito da tutti.
Anzi Toro Raton merita un monumento!
Lanciamo una sottoscrizione internazionale ..!!
In fondo se penso a certi monumenti !
cc
Nel mio post Nr.62 avevo scritto qualcosa su Reinaldo Arenas Fuentes.
Non e´strano..a mio parere…ma solo ora comprendo…che nessuno abbia reagito a quel post. Qualcuno magari scrivera´che non si puo´mica reagire a tutto quello che si scrive in un blog e che fino a prova contraria viviamo in una democrazia.
Ne prendo atto….ma ciononostante…
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Ad essere sincero non sapevo chi fosse Reinaldo Arenas Fuentes.
Avevo letto questa mattina la segnalazione di un giornale sul film “Bevor es Nacht wird” sul canale televisivo “Arte”, mi ero incuriosito e cosi dopo una frugale ricerca avevo scritto quel post seguito da una sua poesia.
Non sapevo nemmeno che il film era tratto da un suo libro “Prima che sia notte “.
Ebbene si….sono un incoreggibile ignorante…e me ne dispiace.
Visto il film…ho capito di quanto il regime di Castro possa essere stato ingiusto e violento , quanto dolore e disperazione ha causato a migliaia di scrittori e intellettuali non allienati con il regime…quanta sofferenza hanno patito decine di migliaia di …antisociali, omosessuali, capelloni, rockettari ecc……i cosidetti…
Forse un giorno si verra´anche a sapere quanti ne sono morti…prima di essere stati respinti dal paese….perche´non abbastanza rivoluzionari.
Il film e´stato bellissimo e mi sono commosso.
Una frase tra le tante mi e´rimasta impressa:-
“La differenza tra il comunismo e il capitalismo consiste… che nel sistema comunista se qualcuno ti prende a calci in culo…devi applaudire, mentre nel sistema capitalistico ti e´consentito di gridare”.
Buonanotte e sogni d´oro.
Rodolfo
.. mentre i nel sistema capitalista o neokojon (a scelta) sempre a pancia piena quando ti metti a gridare ti rispondono con la dovuta sufficienza: stronzo, grida pure quanto vuoi, kissenefrega!
C.G.
x CC
“La Bat-women è donna, è repubblica e forse non ammazza neppure i cervi come la Palin.”
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Caro CC,
in Alaska cacciano per cibo, e’ il loro modo di vivere.
I deep freezers di molti sono pieni di cacciagione…
Nel mio Stato e nel New England cacciano per far diminuire le popolazione dei cervi, estendono la stagione di caccia dato che in inverno molti cervi muoiono di fame e durante la stagione sono causa di molti incidenti stradali.
La critica su Sara Palin era politica, ecco perche’ ha fatto filmare il loro modo di vivere.
Mi sembra che tu sia adulto abbastanza per saper distinguere diffamazione politica e la realta’.
Io non sono per la caccia, ma capisco che e’ necessaria, e preferibile se fatta da esperti e non da pseudo cacciatori inesperti con le frecce o peggio, con veleni e trappole d’acciaio.
(leg traps)
Buona notte,
Anita
PS:
xCC
Woman = donna-singolare
Women = donne-plurale
x Peter
Dove hai letto che io faccio il tifo per Michelle Bachmann?
Guarda che io non ho fatto il tifo neanche per Sarah Palin, il tifo si fa per una partita di calcio…in politica si devono studiare i candidati, il loro passato, se sono in ufficio si deve vedere dove sono caduti i loro voti, e se hanno una possibilita’ di battere l’opponente.
E’ ancora presto…nel 2008 ho votato non per un candidato, ma contro il suo opponente.
Quello che non mi piace sono gli insulti falsi e gratuiti, l’attacco ai figli e alla famiglia, chi lo fa e’ un codardo.
Anita
L´81 non ha potuto fare a meno, a seguito del mio post ,di ripetere un mio pensiero e di scrivere la sua quotidiana”Cazzata del Giorno”.
Perche´riflettendoci una sottile differenza c´e´.
Se sono costretto ad applaudire chi mi prende a calci in culo…chi guarda…al di fuori di quello o quelli che costringono….possono anche capire che mi piace ad essere preso a calci in culo.
Insomma …ognuno con i propri complessi.
Se pero´mi e´consentito gridare e mi ribello…puo´anche darsi che qualcuno vedendo …ed ascoltando…le famose parole…
“grida pure quanto vuoi stronzo, kissenefrega”….
anche se non subito….si organizzi e mi venga in aiuto.
Ed e´quello che sta´succedendo in parecchie parti del mondo.
Rodolfo
Un partito fuorilegge
http://www.cattolicesimo-reale.it/il-blog/fuorilegge/
Quanto più la Lega Nord reagisce alle difficoltà e alla perdita di consensi con atteggiamenti beceri e arroganti, tanto più appare evidente che si tratta, come ha scritto Cinzia Sciuto su http://www.cronachelaiche.it del 2 agosto, di «una forza politica anticostituzionale, che non dovrebbe avere diritto di sedere in parlamento».
Una forza politica secessionista e razzista…
La Lega presenta due profili di anticostituzionalità: il primo sta nel suo nome e nel suo statuto, che contrastano con l’art. 5 della Costituzione, secondo cui l’Italia è «una e indivisibile». L’art. 1 dello statuto leghista, invece, afferma: «Il movimento politico denominato “Lega Nord per l’indipendenza della Padania”.. ha per finalità il conseguimento dell’indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica federale indipendente e sovrana» (corsivi miei).
La Lega confligge inoltre con il divieto costituzionale (XII norma transitoria) di ricostituzione del partito fascista là dove la legge 20 giugno 1952 n. 645, che dà applicazione a tale divieto, stabilisce che si ha riorganizzazione del partito fascista quando si perseguono «finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista» (corsivi miei).
… incompatibile con la Costituzione
Ora, si potrà forse sostenere che la Lega si ripromette di giungere in modo democratico alla secessione. Ma, finché non avrà raggiunto l’obiettivo con un referendum che cambi la Costituzione e sancisca la divisione del paese, un simile partito non può certo governare cioè giurare con propri ministri sulla Costituzione, secondo cui l’Italia è “una e indivisibile” (art. 5), e contemporaneamente tradirla invocando, come hanno fatto nel giugno scorso a Pontida Maroni e Bossi, l’indipendenza della Padania o addirittura praticando l’obiettivo della secessione. Il che la Lega ha fatto in questi mesi spostando, seppure in forma solo propagandistica e buffonesca, i ministeri a Nord; impedendo l’approvazione del decreto sui rifiuti di Napoli; e cercando di accreditare l’esistenza della Padania, perfino con l’inserimento nel calendario ciclistico internazionale del Giro di Padania (in realtà Nord Italia), sponsorizzato dai leghisti abusando di posizioni di governo (come ha fatto il leghista Michelino Davico, promotore del giro e sottosegretario agli interni).
Sotto l’ altro profilo poi, quello razzista, le idee e le pratiche della Lega Nord mettono questo partito in contrasto evidente con la Costituzione, collocandolo a pieno titolo fra le organizzazioni che «minacciano o usano la violenza quale metodo di lotta politica»: si pensi alla organizzazione in passato della Guardia nazionale padana, organizzazione paramilitare di cui era reclutatore l’attuale ministro degli Interni, e delle Camicie verdi a lungo indagate dai magistrati di Verona. O si pensi alle aggressioni, organizzate e vantate, contro i campi rom a Treviso e Opera; alle ronde fai da te, poi istituzionalizzate (e anestetizzate).
Ma tutta la politica sull’immigrazione è un intreccio di minaccia e uso della violenza, di istigazione all’odio razziale, di propaganda razzista, xenofoba, antislamica e chi più ne ha più ne metta. C’è solo l’imbarazzo della scelta, delle citazioni o delle iniziative, fino alle ultime dichiarazioni di Borghezio, dopo la strage di Oslo. Mi limito a tre esempi eclatanti, vantati dal ministro degli Interni Maroni che ne è l’autore: la raccolta delle impronte digitali per i minori rom nel 2009; i respingimenti in mare dei profughi, fatti passare per clandestini, dal maggio 2010; la detenzione preventiva, per persone che non hanno commesso reati, passata da due a sei mesi nel 2009 e poi a 18 mesi nel 2011. Misura quest’ultima che la normativa europea prevede, ma solo in casi eccezionali.
Vergognose complicità
Di fronte a questo quadro tanto più vergognoso appare il comportamento delle forze politiche che si dicono “democratiche” o di sinistra.
Dopo aver sottovalutato per decenni il leghismo, declassandolo a innocuo folclore; aver consentito a Bossi e i suoi di degradare la politica a rutto da osteria e aver evitato di condurre una azione sistematica di denuncia e di contrasto sul territorio, i partiti della sinistra, presenti in parlamento o meno,e i sindacati dei lavoratori, restano totalmente inerti di fronte al crescendo di provocazioni della Lega. Pensiamo solo al silenzio in cui sono caduti la critica dello stesso Napolitano al trasferimento dei ministeri al Nord e la triviale risposta che gli ha dato l’ubriaco di Gemonio; o l’indifferenza di fronte alla criminale estensione della detenzione nei CIE decisa da Maroni, funereo impresario dei respingimenti in mare.
Ci si limita a ravvisare in tutto questo i segni, indubbi, delle difficoltà del leghismo. Non si considera il pericolo che proprio queste difficoltà spingano la Lega a gesti estremi e pericolosi. Anche Mussolini era in difficoltà dopo il delitto Matteotti: lasciargli “superare la nottata” significò lasciargli instaurare la dittatura.
Tutti, a partire dall’impagabile Bersani, fanno i conticini sui vantaggi di bottega che potrebbero ricavare a blandire la bestia (magari facendo da sponda a un governo Maroni), senza capire quanto sia dissennato non bastonare il cane che affoga. Per salvare la democrazia.
Se una società libera non può aiutare i molti che sono poveri, non può salvare i pochi che sono ricchi.
John Fitzgerald Kennedy
“Ed e´quello che sta´succedendo in parecchie parti del mondo”.
Rodolfo.
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Anche tra le genti di Palestina, da 60 anni.
E già..!
C.G.
Lega di lotta con la base e di governo a Palazzo Chigi.
Umberto Bossi deve tenere tranquilli gli elettori della Lega dopo la manovra bis: diversi leghisti, la famosa base, non approvano i tagli così come sono stati adottati, ci sono sindaci che parlano esplicitamente di “nefandezza” (Zorzo, nel padovano), quello di Varese paventa la chiusura dei Comuni.
Calderoli ha dichiarato nei giorni scorsi che chi non seque la linea è fuori dal Carroccio.
Allora nel comizio di Ferragosto il leader della Lega Umberto Bossi corre ai ripari.
E intanto – per dar l’immagine dei ministri leghisti paladini dei cittadini lontani (in apparenza) dal “palazzo”, rende pubblico lo scontro nell’ultimo Consiglio dei ministri, in particolare sul capitolo pensioni, che la Lega vuole difendere, arrivando a offendere un collega di governo Brunetta con termini pesanti, inqualificabili.
X CC 77
Il toro di tradizione minotaurica sta cedendo il ruolo ai maialini,i piigs,che prima vengono ben infilzati da parte a parte e poi messi sull’ara sacrificale attuale per essere rosolati per benino .
Del toro ,alla griglia dopo la stoccata,alcune parti sono immangiabili,il maialino si mangia tutto senza buttare via nulla .
L.
I topi stanno divorando l’Italia.
Abilmente travestiti da salvatori dell’economia italiana, i due più pericolosi rapinatori & scassinatori d’Italia hanno messo a segno il loro colpo migliore. Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti, quelli che hanno aumentato di 250 miliardi il debito pubblico in tre anni (chapeau!), hanno compiuto il più grande furto legalizzato della loro epoca. Adesso sempre gli stessi ( operai+ pensionati ). sono chiamati al pagamento del salatissimo conto. Quando tre anni orsono Prodi profetizzò” quelli porteranno l’Italia nel baratro” loro, i ladroni, lo insultarono brutalmente nell’indifferenza dei maggiori quotidiani.
x 86
Io trovo scorretto che si sventoli la prima riga dell’art. 5 della Costituzione, se ne scriva un articolone…senza leggere attentamente IL RESTO dello stesso art. 5.
Se si vuol fare lotta politica anche dura e volgare, anche falsa o deviante
NON SI NOMINI INVANO LA COSTITUZIONE..
ci si metta allo stesso livello di chi si vuol combattere,
ma la NOSTRA CARTA si rispetta per quel che è e che dice!
Sylvi
Ancora su El raton..
Cari amici,
vi devo proprio confessare che “El Raton”, ha colpito la mia fantasia estiva.
Ve lo propongo in queste immagini di Repubblica ..molto significative.
La didascalia della prima fotografia,propone un commento del tipo : Il Toro vendicatore è ancora vivo , poichè fa botteghino, dove c’è lui salgono i prezzi al botteghino.
Dunque una vera Star del Botteghino Mediatico del Circo Capitolista.
Il capitalismo umano e democratico tiene in vita qualsiasi cosa , pur di “far soldi “.
Tesi la mia ,molto arrischiata(per non dire poco corretta) , poichè fin dall’antichità si tenevano in vita molti animali al Circo,per far placare la sete di sangue delle plebi nelle arene romane.
Là, potevano sfogare “la sete di sangue” che la vita quotidiana imponeva, distraendo i”bifolchi” dai veri obiettivi.
Oggi quelle antiche tradizioni, sono storia e Folklore in Spagna, qualcuno direbbe pure “cultura”.
Ma bando alle disquisizioni ,mi sento di affermare che il TORO Raton, è anche Lui uno “sfruttato”,pari ai poveri imbecilli che godono nel farsi massacrare per sfidarlo.
Dunque resta valido il grido che da parti sale : “Salviamo il Toro Raton dal macello” e diamogli la pensione, prima che qualche deliziozo e amorevole “torero con movenze eleganti lo infilzi come un Tordo nell’arena, dopo aver Pregato assiduamente nella cappella dell’arena insaguinata prima dello spettacolo.
cc
in fondo Noi italioti ci siamo già goduti lo spettacolo delle vacche a due gambe per un’intera stagione.
Quella è stata la nostra Valeriana, prima dei Tagli dell’estate.
W Raton e tiriamo fuori i cojon, prima di trasformarci in Bistecon senza cojon..Olè Olè Olè…
Bisognerebbe proporre la fucilazione economica, ossia; diseredare tutti quei governanti che hanno contribuito in questi ultimi tre anni, a ridurre l’economia italiana in questa disatrosa condizione.
Opps scusate amici ecoo El raton..
http://www.repubblica.it/esteri/2011/08/15/foto/raton_la_star_delle_ferias_con_licenza_di_uccidere-20476575/1/?ref=HRESS-7
cc
Interessante..
..ci si metta allo stesso livello di chi si vuol combattere,
Sorgono spontanee alcune domande..la prima
ma di quale LIvello si parla ?
cc
Personalmente ho difficoltà a “fare certi bagni”, come dire Full immersion..!
X Striscia Rossa 95
In Islanda sono passati dal condizionale all’indicativo presente.
L.
… buon gg ferragostini e un buon gg in particolare a cc… che vuol cambiare il suo nikname ( cc=misura x liquidi) con quello del topon… il cc forse non sa che raton in español e’ un grosso topo… auguri cc!
Ho sempre tifato x i tori… Una volta in Ecuador, il presidente della mia compagnia di produzioni Tv, in occasione delle feste patronali, regalo’ ai suoi dipendenti i biglietti x assistere alla corrida… e naturalmente m’invito ad assistere con lui allo spettacolo tribale… io rifiutai il regalo e litigai col presidente…” estos italianos que piensan de saberlo todo… son una mierda” si offese ammorte e non mi parlo’ x settimane…
Tornato in Italia ho ripreso allavorare con i gruppi di musica rock, sono stato il primo al mondo ad usare telecamere a circuito chiuso e 2 schermi giganti nei concerti musicali ( primo al mondo a usare gli schermi giganti in discoteca, tant’e’ che nel ’73 mi guadagnai un articolo in copertina del settimanale ammerigano Billboard… ” New idea in Italy in discoteque” N.M. inventa la videodiscoteca…etc… era il 1973…)
nel 1986 ero in Spagna, dopo un lungo tour ( 80 concerti) europeo con Eros Ramazzotti… gli spettacoli erano nelle plazas de toro… e i camerini degli artisti erano gli stessi dei toreador… Odore di sangue vecchio/antico permeava i locali, l’arena e le mie narici… i toreadores dei miti… sulle pareti dei camerini foto e placche celebrative arricordo degli spettacoli dei toreadores… il gg prima di Eros a Madrid, ho fatto uno spettacolo con Miguel Bose’ a Valencia… figlio di un famosissimo toreador… che accena mi spiego’ molte cose che non sapevo ma che confermarono il mio odio x questa pratica assassina… e poi una decina di spettacoli in tutta España con Eros… entravo il meno possibile nei camerini e me ne stavo in cabina di regia sul camion tutto il tempo… Odiai gli spagnoli ( meno las españolitas) x questo loro barbaro rito tribale. Quel che mi faceva schifo era il fatto che un animale umano torturasse scentemente un animale vero x affermare la sua superiorita’ “intelligente su di una povera bestia, torturandola x dare spettacolo ( quando penso a un torero mi viene alla mente il canaro di Roma… che taglio’ appezzettini con un trinciapollo… un poco alla volta la sua vittima (uno spacciatore di cocaina) x giorni facendo attenzione che non morisse subito ma lentamente e che teneva rinchiuso in una gabbia x cani e ogni poche ore gli tagliava qualche pezzo…) Piu’ che un umano i toreadores li ho sempre odiati x torturatori… e come sognavo gli uccellini armati di fucili che sparavano ai cacciatori ho sempre tifato x il toro, come il toro raton, incornasse ammorte il suo carnefice “umano”…
N.M.
Caro Nico,
so pierfettamente che El raton, sta per Nos Italianos ,como El Topon.
Ma Se Los Gringos de mierda hano fato del topon ficcanaso , el loro idolo de los fumettos, porchè mai ios non devo chiamarmi El raton, contro El ratin de los Gringos de mierda ‘ Olè !
Dunque arriba arriba El Raton !
che esendo un Roditor formidable, escava escavaescava la tierra soto los pedones de los Gringos !!
ale ale cc
Rodolfo Querida, estás en el que no se preocupe con la filosofía moral de capiatlismo que por lo que nadie quiere.
vaya a lanzarse a la arena y la cara al toro por los cuernos y tomar raton!
Adelante, Adelante Rodolfo, todos estamos con ustedes!
El toro raton
Google traduttor deve avier comeso qualche error de tradusion ,olè , ma me pare che se intiende que se intiende olè !
cc