Il caso Dominique Strauss Kahn insegna varie cose. A partire dalla facilità degli Usa alla violenza
Lo abbiamo scritto a botta calda a maggio e lo ripetiamo oggi: come può un uomo sano di mente e non ridotto alla fame sessuale stuprare una sconosciuta senza usare il preservativo a New York, capitale mondiale dell’Aids? Bastava porsi questa elementare e doverosa domanda per dubitare delle clamorose accuse mosse dalla cameriera Ofelia del Sofitel Hotel contro Dominique Strauss Kahn oppure delle facoltà mentali di quest’ultimo. Che, si scopre oggi, s’è visto segare le gambe sia da presidente del Fondo Monetario Internazionale che da probabile prossimo presidente della Francia grazie a calunnie inventate di sana pianta, anche se a ben vedere forse non di calunnie si tratta. Danni incalcolabili, dal risarcimento impossibile. Non è certo la povera cameriera Ofelia che pare proprio lo abbia incastrato con delle bugie a poter pagare e mandarla in galera non risolve nulla. A pensarci bene, visto anche che un ritorno alla guida del FMI è ormai molto arduo se non impossibile, Strauss Kahn potrebbe essere candidato ed eletto a furor di popolo presidente della Francia. Sarebbe un risarcimento adeguato. Alla faccia di Sarkozy, i cui reggicoda potrebbero avere imbeccato la cameriera “stuprata”, e alla faccia del puritanesimo Usa che ora davvero appare, proprio come sostenevano molti intellettuali francesi, poca cosa e rozza di fronte alla più prudente ed elastica civiltà giuridica francese ed europea in genere. La facilità con la quale negli Usa si montano accuse, campate per aria, contro interi Stati per poterli invadere trova riscontro nella facilità con la quale si arrestano singole persone “senza guardare in faccia a nessuno”. Per fortuna negli Usa l’Fbi fa quasi sempre e bene il proprio dovere, con avvocati all’altezza della situazione almeno quando difendono imputati dalle tasche floride e con giornali capaci di mordere chiunque debba essere morso, fosse pure il presidente degli Stati Uniti.
Abbiamo scritto a botta calda anche che era orribile la gioia con la quale perbenisti e femministe in ritardo storico applaudivano la caduta del potente, una sorta di corrida nella quale il “banchiere del mondo” era costretto alla parte del toro dal destino segnato, sanguinante per le banderillas infilzate da Ofelia in attesa dell’affondo di spada del torero Giustizia dello Stato di New York. Straus Kahn è ebreo, ed è ebreo anche il suo ottimo avvocato Ben Brafman, per giunta ebreo ortodosso che corre in Israele molto spesso. E’ inevitabile pensare che in tale corrida questi particolari abbiano eccitato la tifoseria.
Sulla folla di opinionisti e maestrini di pensiero che addebitavano al Viagra l’improponibile performance ai danni di Ofelia è meglio stendere un velo pietoso: strano non sappiano o fingano di non sapere che il Viagra per fare effetto ha bisogno di almeno 20 minuti di attesa, come si vede perfino nel film “Basta che funzioni” del sempre grande Woody Allen. C’è però da chiedersi come sia stato possibile che nessuno abbia fatto notare che costringere una donna contro la sua volontà a un “rapporto orale”, volgarmente detto pompino, è piuttosto difficile, dato il pericolo di essere morsi in modo devastante proprio “lì” come è successo a più di un disgraziato. E nel caso di Strauss Kahn a dire di Ofelia i “servizietti orali” sarebbero stati non uno, ma due… Insomma, il troppo “stroppia”.
Oggi c’è solo da chiedersi come sia stata possibile questa sorta di impazzimento generale, senza mai neppure una voce fuori dal coro accusatorio, insinuando anzi manovre corruttorie di Kahn e del suo avvocato per comprare la disponibilità di Ofelia a ritrattare tutto. Per fortuna il quadro probaborio emerso è tale da sgomberare il campo: ciò che scagiona l’ex banchiere mondiale non sono le ritrattazioni di Ofelia, ma le prove emerse a carico della cameriera. Il caso e la dea Fortuna hanno voluto che fosse sotto intercettazione telefonica proprio il pregiudicato e detenuto al quale Ofelia ha confidato l’intenzione di incastrare Strauss Kahn per farsi un sacco di quattrini, motivo per cui gli inquirenti hanno la registrazione di un dialogo che taglia la testa al toro, ma non a quello della corrida citata. Il caso vuole anche che Ofelia non sia nuova a invenzioni anche gravi, riguardo sia altri stupri che addirittura la mutilazione rituale del clitoride, prepotenze per sua fortuna mai subite. Una fortuna che alla lunga si è però tramutata in sfortuna, anche se in linea teorica la povera Ofelia potrebbe avere mentito su questi casi ma detto la verità su quanto successo al Sofitel. Essere stati bugiardi una o più volte, come capita a tutti nella vita, non significa infatti che lo si sia sempre.
Detestare i potenti, specie se troppo potenti come Strauss Kahn che poteva decidere dellla sorte economica di interi Stati e perciò anche del livello di vita di milioni di esseri umani, può anche andare bene e magari benissimo. Di solito non sono personaggi che brillano per particolare simpatia e umanità. Ma illudersi di poterli buttar giù delegando ad accusatori e alla magistratura una forza che non si ha, vale a dire quello che deve essere invece il potere democratico dei cittadini e della società, questo non va affatto bene. Ed è il caso di meditarci su anche anzi soprattutto in Italia. Cacciare Berlusconi da palazzo Chigi può andar bene, anzi benissimo, specie se si facesse pulizia anche in Rai e altrove dei suoi lacché, ma acconciarsi a farlo contando sul bunga bunga o su altri processi anziché sulla forza democratica degli italiani e sulla capacità reale di alternative non va affatto bene. E non andrebbe bene neppure nell’ipotesi fantascientifica che Berlusconi venisse condannato. Sì, fantascientifica: il nostro attuale capo del governo e i suoi intimi dormono infatti sonni tranquilli perché sono convinti che tutti i processi in corso andranno in prescrizione. Senza contare che se a suo tempo l’avvocato Cesare Previti potè comprare sentenze corrompendo magistrati a favore di Berlusconi (cosciente e consenziente, come si legge nella sentenza finale della Cassazione che condanna in via definitiva Previti) e che sono gli stessi vertici attuali della magistratura a dichiarare più volte che oggi la corruzione in Italia è aumentata, e di molto. Finché c’è corruzione c’è speranza…..
Intelligenti pauca.
Post Scriptum – La cosa strana però è che stando a quanto scrivono i giornali il giorno 2 luglio pare che la signora Ofelia sia sì una bugiarda patentata, ma non per quanto riguarda avere subito violenza sessuale dal banchiere. Se i giornali non ci hanno ricamato su e non hanno riportato versioni di comodo, Ofelia quando ha telefonato al suo amico in carcere ha sì parlato dei vantaggi economici che ne poteva ricavare, ma pur sempre da una violenza sessuale, non da una montatura bugiarda. Se le cose stanno così, mi pare abbia diritto a essere creduta quando parla di avere subito uno stupro. Anche se, e qui torniamo daccapo come un gatto che si morde la coda, appare arduo sostenere di essere stata costretta a ben due “fellatio”, perché – come è evidente a chiunque, e certo non solo a Monica Lewinsky – si può sempre mordere “il coso”. Inoltre, è un fatto che Ofelia non s’è mai messa a urlare: atteggiamento strano, per una donna stuprata, anzi pluristuprata: prima in modo classico, e poco importa se con il pene o con le dita per sollecitare il piacere e quindi l’adesione. e poi in modo “orale”.
a CC, e anche a Peter
quando fa comodo, vedi sovvenzioni statali all’Industria del Nord- Ovest per mantenere gli operai venuti dal Sud,per fare i signori cummenda, per mantenere gli impieghi statali dei meridionali…gridano e sbraitano tirando in ballo l’Est che si sorbiva l’Esercito, le servitù militari,la nomea di zoticoni ai quali però non si regalavano Casse e Cassette del Mezzogiorno, anzi contribuivano a pagarle!!!!!!!!!!!!!!
Miei cari tenetevi i ventilatori che meritate…i Bossi e i Formigoni e il Sommo Berlusch. , nè i D’Alema e compagnia cantando, non sono farina del nostro sacco.
Ognuno fa pane e polenta con la farina che ha.
Cavolini vostri e, possibilmente, dimenticateci.
Siamo persino, al solito, disposti a pagare!!!!!!!!!!!!!!!!
Sylvi
Ps: a cc ti avevo chiesto, con cortesia se avevi ricevuto il link di Anita….ma non è importante…fai andare il ventilatore…sempre aria è…
cara Anita,
cc non ha studiato secondo i programmi di Gentile che insegnava a comunicare correttamente e con eleganza.
Erano tempi “nostri” quelli!!!
Lui ha l’età dei Programmi venuti dopo…quelli collettivisti , per capirci!
Lui fa del suo meglio, ma per capirlo bisogna aver studiato….nei posti giusti…!!!
Però…ha studiato… certamente ha studiato…ci ho messo un paio d’ore per capire come poteva essersi imbattuto in un filosofo pedagogista …che si interessava anche a Trotsky…
…e allora mi sono
Illuminata d’immenso!
Buonanotte cara
Sylvi
Il ritorno della schiavitù
IL PENTAGONO E IL LAVORO SCHIAVISTICO
NELLE CARCERI USA
di Sara Flounders
The 4th Media
I prigionieri delle carceri federali che guadagnano ventitre centesimi di dollaro l’ora stanno producendo componenti high-tech per missili Patriot a lunga gittata, rampe di lancio per i missili anti-carro TOW (Tube-launched, Optically tracked, Wire-guided) e altri sistemi missilistici […]
La diffusione dell’utilizzo di carceri-fabbriche, che pagano salari da schiavi, per incrementare i profitti dei giganti corporativi militari, è un attacco frontale ai diritti di tutti i lavoratori.
Il lavoro carcerario, senza garanzie sindacali, straordinari, vacanze, pensioni, benefit, garanzie sulla salute e sicurezza o la Social Security, fabbrica anche componenti per i caccia bombardieri F-15 della McDonnell Douglas/Boeing, per gli F-16 della General Dynamics/Lockheed Martin e per gli elicotteri Cobra della Bell/Textron. Il lavoro carcerario produce occhiali per la vista notturna, giubbotti antiproiettile, mimetiche, strumenti radio e di comunicazione, sistemi d’illuminazione, componenti per i cannoni antiaerei da 30 mm a 300 mm insieme a spazza-mine e materiale elettro-ottico per tracciatori laser della BAE Systems Bradley Fighting Vehicle. I prigionieri riciclano il materiale elettronico tossico e revisionano i mezzi militari.
… Le enormi corporazioni multinazionali acquistano parti assemblate in uno dei posti con i peggiori salari al mondo, quindi rivendono le componenti delle armi finite col massimo margine di profitto.
LA FABBRICA DEL DEBITO FORZATO
[…] Il Dipartimento di Stato, il Dipartimento della Difesa e i diplomatici fanno pressione sui membri della NATO e sui paesi a loro subordinati di tutto il mondo perché acquistino armi nell’ordine di migliaia di miliardi di dollari che generano altri profitti corporativi, lasciando spesso molti paesi impantanati per l’enorme debito contratto.
Ma il fatto che lo stato capitalista abbia trovato un altro modo per tagliare drasticamente i salari minimi e assicurare profitti ancora più elevati alle corporazioni militari – le cui armi provocano un enorme disastro nel mondo – è uno sviluppo inquietante…
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8576
Dallo stesso articolo
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8576
LA PIU’ GRANDE DEMOCRAZIA, ESPORTATRICE DELLA MEDESIMA, ECCETERA ECCETERA…
(ovvero: Il bullo del quartiere Mondo)
Razzismo & prigioni americane
Gli Stati Uniti hanno la percentuale di carcerati più elevata al mondo. Con meno del 5 per cento della popolazione mondiale, gli Stati Uniti tengono in carcere più del 25 per cento della popolazione carceraria mondiale…
Il razzismo che pervade ogni aspetto della società capitalista – dai posti di lavoro, ai salari e abitazioni all’educazione e alle opportunità – viene riflesso nel modo più brutale da chi rimane intrappolato nel sistema carcerario americano.
Più del 60 per cento dei prigionieri negli Stati Uniti è di colore. Il 70 per cento dei condannati per la legge delle tre ammonizioni in California – che prevede sanzioni di 25 anni alla terza sentenza di condanna – sono persone di colore. A livello nazionale, il 39 per cento degli uomini afroamericani dai 20 ai 30 anni è in galera, in libertà condizionale o affidato ai servizi sociali. Nelle carceri americane ci sono più prigionieri di quelli del Sudafrica dell’apartheid (Linn Washington, “Incarceration Nation”)
La popolazione carceraria americana non è solo la più estesa a livello mondiale, ma cresce incessantemente. La popolazione carceraria è aumentata di cinque volte rispetto a quella di trent’anni fa.
Le prigioni di stato appaltano lavoro schiavistico
Non sono solo le prigioni federali ad appaltare il lavoro carcerario alle maggiori aziende. Le prigioni statali che hanno usato il lavoro carcerario nelle piantagioni, nelle lavanderie e nei lavori in autostrada cercano continuamente di vendere il lavoro carcerario alle multinazionali che girano il mondo alla ricerca della forza lavoro più economica.
Un’agenzia domanda: “State sperimentando un’elevata rotazione degli impiegati? Preoccupati per i costi dei benefit per gli impiegati? Avete problemi nel motivare la vostra forza lavoro? Pensate di espandere il vostro spazio? Allora il Washington State Department of Corrections Private Sector Partnerships fa per voi” …
Le maggiori compagnie che traggono profitto dal lavoro carcerario comprendono MOTOROLA, COMPAQ, HONYWELL, MICROSOFT, BOEING, REVLON, CHEVRON, TWA, Victoria’s Secret ed Eddie Bauer. IBM, TEXAS INSTRUMENTS, DELL si fanno costruire i pannelli elettrici dai prigionieri del Texas…
Gli abusi sistematici, i pestaggi, l’isolamento prolungato e la deprivazione sensoriale, la mancanza di cure mediche rendono quelle americane tra le peggiori prigioni al mondo. Ironicamente, lavorare a condizioni estenuanti per qualche centesimo l’ora è considerato come una sorta di “premio” per buona condotta.
Lo scorso dicembre in sei prigioni della Georgia i carcerati hanno scioperato e si sono rifiutati di lasciare le loro celle per oltre una settimana. In una delle più grandi proteste carcerarie nella storia degli Stati Uniti, i prigionieri hanno dichiarato di essere obbligati a lavorare sette giorni alla settimana senza paga alcuna. I prigionieri venivano pestati se si rifiutavano di lavorare.
…Nelle città e negli Stati americani, gli ospedali, le strutture sanitarie, le scuole, i bar, la manutenzione delle strade, la fornitura dell’acqua, i dipartimenti che si occupano delle fognature, i servizi igienici, gli aeroporti… Ogni bene pubblico e pagato da generazioni di contribuenti, dalle biblioteche ai teatri e i parcheggi – viene venduto o ceduto a prezzi stracciati…
La creazione di centinaia di carceri a scopo di lucro è tra le più raccapriccianti privatizzazioni.
La popolazione internata in queste prigioni private a scopo di lucro è triplicata nel periodo compreso tra il 1987 e il 2007…
Militarismo e prigioni
L’imperialismo statunitense, a stretto contatto con il complesso industriale militare, ha creato un’enorme struttura carcerario-industriale che genera miliardi di dollari l’anno per i settori che traggono profitto dalla carcerazione di massa.
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Vista sotto quest’ottica, sembra che la crisi economica globale in atto abbia lo scopo di ripetere in grande questo esperimento, visto che funziona tanto bene “in piccolo”. Una grande prigione mondiale piena di schiavi morti di fame, da far lavorare con la frusta, gratis. Ergo, mettere la gente in galera è nell’interesse del supercapitale.
Ricorda qualcosa di già visto… I lager nazisti?…
FLOTTILLA 2, 3, 4, n+
TORNEREMO A GAZA FINCHE’ NON SARA’ LIBERA
http://www.redress.cc/palestine/rlevy20110708
We will return to Gaza until Palestine is free
As Greece, Turkey, Israel and – behind the scenes – the US conspire to abort this year’s humanitarian aid flotilla to Gaza, Richard Levy, a passenger on the Audacity of Hope, US boat to Gaza, pledges to remain steadfast until victory and Palestine is free.
As you will probably know from press reports, our efforts to sail the US boat to Gaza – the Audacity of Hope – has fallen short of its mission.
We had expected to be confronted by the Israel Defence Forces (IDF) in Gazan or international waters. Instead, we were confronted with Greek commandos in the waters near Pireaus. As one passenger put it, “Israel has outsourced the blockade to Greece, Turkey and other countries.” It gained their cooperation through heavy diplomatic pressure from its allies (most significantly the US) and economic threats. Presently, eight boats headed for Gaza carrying passengers from 22 countries are locked down in Greek and Turkish ports.
Although the intended mission was not accomplished, the stories of the boats’ attempts to sail gained considerable international press coverage and shined a light, once again, on Israel’s morally and legally indefensible imprisonment of the Palestinian people in Gaza.
x VOX
Chi commette crimini va in galera.
Mi sembra semplice.
Certamente NON e’ una gioia spendere cifre enormi per tenere un delinquente in prigione.
Il mio stato sborsa circa $ 45’000 l’anno per ogni carcerato e se hanno famiglia dobbiamo mantenere anche quella.
Anita
Quindi, mettiamoli tutti ad arrostire sulla sedia elettrica.
Checcèvole! Si spenderà in corrente elettrica..
Chi commette crimini va in galera..
No! non è sempre così.
Parecchi non ci finiscono perchè in grado di pagarsi fior di avvocati. Non solo in Italia, Simpson negli US per esempio.
Altrimenti che “capitalismo” sarebbe se la legge fosse uguale per tutti?
C.G.
x C.G.
Certamente, ma alla fine e’ la giuria che decide.
Veda il caso recentissimo di Casey Anthony, la giuria sotto la provvisione del “reasonable doubt” ha trovata la mamma di Caytlee Anthony innocente della sua orrenda morte.
Processo che e’ durato due mesi.
L’avvocato di difesa era un novello, non di fama.
Anita
Chi decide sono i dollari, mia cara signora!
E questo in tutte le parti del mondo, compresa la sua.
Ha mai visto un ricco e famoso salire sulla sedia elettrica per essere abbrustolito?
Se sì, quanti nella vostra poco edificante storia di omicidi di stato?
Uno, due o tre?
C.G.
x C.G.
La sedia elettrica non e’ piu’ usata….
Non le so dire di ricchi o non ricchi che sono condannati alla pena di morte.
Non seguo i processi, a meno che non siano in tutte le TV 24/7.
L’ultimo che ho menzionato piu’ sopra, e’ stato uno di quelli, gente comune, forse classe media, ma quando c’e’ un minimo di un dubbio la giuria ha un compito molto grave negli stati dove la pena di morte e’ vigente.
Negli US un caso come quello di Amanda Knox sarebbe stato buttato fuori anche se solo per la contaminazione del luogo del delitto.
Anita
x C.G.
Based on their active involvement in the death penalty debate, both Stevenson and Prejean should (must?) be aware that (1) In the most extensive study of the economics of death row inmates, it was shown that, while 74% of Georgia murderers were poor, only 38% of those on Georgia’s death row were poor (C.13).; (2) there is no consensus in statistical analysis which proves that wealthy capital murders are less likely to be executed than their poorer ilk. In fact, statistics indicate that wealthy capital murderers may be more likely to be executed. (C.13); (3) the majority of those on death row are white (NAACP LDF, 1996); (4) the majority of those executed are white (C.2); (5) since 1929, white murderers have been more likely to have been executed than black murderers (C.10); (6) “…white murderers, no matter who they kill, are more likely to get the death penalty than black murderers (11.1% to 7.3%). Furthermore, whites who kill whites are slightly more likely to be on death row than blacks who kill whites. Finally, whites who kill blacks are slightly more likely to be on death row than blacks who kill whites.”
http://www.prodeathpenalty.com/dp.html
English to Italian translation
Sulla base delle loro coinvolgimento attivo nel dibattito pena di morte, sia Stevenson e Prejean deve (deve?) Essere consapevoli del fatto che (1) Nello studio più esteso delle economie di condannati a morte, è stato dimostrato che, mentre il 74% di assassini Georgia erano poveri, solo il 38% di quelli nel braccio della morte della Georgia erano poveri (C.13). (2) non vi è consenso nell’analisi statistica che dimostra che gli omicidi di capitale ‘ricchi’ hanno meno probabilità di essere eseguito rispetto ai loro genia più poveri. Infatti, le statistiche indicano che gli assassini di capitale ‘ricchi’ possono essere con più probabilità di essere giustiziati. (C.13), (3) la maggioranza di quelli nel braccio della morte sono di colore bianco (NAACP LDF, 1996), (4) la maggior parte delle persone giustiziate sono di colore bianco (C.2), (5) dal 1929, gli omicidi bianchi sono è più probabile che siano stati eseguiti oltre assassini nero (C.10), (6) “… gli assassini bianchi, non importa chi uccidono, è più probabile che la pena di morte di assassini neri (11,1% al 7,3%) . Inoltre, i bianchi che uccidono i bianchi hanno leggermente più probabilità di essere nel braccio della morte che uccidono neri che bianchi. Infine, i bianchi che uccidono i neri hanno leggermente più probabilità di essere nel braccio della morte che uccidono neri che bianchi. ”
L’articolo e’ molto lungo, ma questo piccolo esempio e’ in risposta al suo post #159.
Anita
x Anita
vecchio dibattito…
A me risultava che gli omicidi di neri fatti da neri siano meno passibili di pena capitale degli omicidi di neri fatti da bianchi. Cio´forse riflette l´ostilita´dela popolazione nera verso la pena di morte. Ma gli omicidi di bianchi fatti da neri sono piu´passibili di pena di morte che non quelli di neri fatti da bianchi, o anche di bianchi fatti da bianchi…
E´ovvio che nel braccio della morte la maggioranza sia di bianchi, dato che in US e´bianco il 75% dell popolazione, anche se le minoranze delinquono di piu´(o vengono beccate piu´facilmente…).
Poi noto che la stragrande maggioranza e´fatta di maschi, un dato spesso ´scontato´…
Infine, mi chiedo chi siano i neri: solo di origine africana o caraibica? e gli ispanici? e gli asiatici? Se gli ispanici vengono contati come ´bianchi´, le statistiche sono falsate, dato che dopo la bianca e´il gruppo piu´vasto
Peter
x Peter
I neri sono in maggioranza americani, cittadini.
Gli ispanici non sono neri…ma qui e’ difficile fare distinzione, ci sono neri di origine cubana, sud americana, dalla Giamaica, portoricana….
Da quel che ho letto i nuovi neri africani non si assimilano con i gli afro-americani, li considerano inferiori.
I latinos non si assimilano con i neri, i neri delle isole Azzorre non si considerano neri e vivono nei loro quartieri da generazioni.
Le eccezioni esistono sempre.
(Il Councilman ebreo Anthony Weiner e’ sposato con Huma Abedin mussulmana praticante…)
Se non erro l’articolo si concentrava sulla Georgia, con un alta % nera.
Io non l’ho letto, Google mi ha segnalato sull’articolo l’informazione che cercavo che non era la razza, ma la pena di morte per i ricchi.
Anita
x Peter
PS:
Si’, vecchio dibattito, ma che prude a C.G.
Anita
x Anita
si´, ma io parlavo di origini, colore della pelle…
Qui in UK vi e´persino il trend di chiamare ´neri´tutti i non-bianchi, cioe´non solo i neri veri e propri, insieme con gli asiatici…e magari anche gli ispanici, ma vi sarebbero seri problemi con la Spagna, paese della EU…
Misteri della PC…
Peter
Cara Sylvi,
per dirla con il metodo Gentile..io dalla Anita non ho ricevuto un “tubo di nulla”..fino ad ora.
In compenso ti ho inviato una Mail all’indirizzo solito, due giorni fa, e attendo risposta .
Ti sembrerà strano..,pur non avendo studiato con il metodo Gentile,
ritengo che Tu ed Anita per me siete come un libro aperto!
Presumo che anche altri forumisti la pensino allo stesso modo!
Probabilmente la Anita ha assorbito perfettamente il metodo Gentiliano del Libro e Moschetto, anzi forse quello del Libro ed Uncinetto !
Per te il discorso invece rimane in sospeso tra il metodo delle carmelitane scalze ed i metodi della polizia di Scelba..entrambi all’altezza dei tempi in fatto di modernità e pragmatismo all’epoca dei fatti!
buona serata ad entrambe !
cc
x Sylvi e CC
Sylvi mi aveva chiesto di mandare il link C.G., non a CC.
Cosa che ho prontamente fatto.
Non so fare l’uncinetto e nemmeno la maglia, ci ho provato, ho fatto un golfino a maglia, ed una copertina ad uncinetto, molti anni fa, non e’ cosa per me…….
Sono una persona aperta, ci vuole poco a capirlo.
Anita
Signora Teresa La Vispa,
a me non prude un korno.
Detesto solo l’ipocrisia(la suaper esempio) quando si parla delle genti diverse da noi. Io li ritengo miei simili, lei è malata di xenofobia.
Dal greco: xeno= straniero – – fobia=paura.
Ovvero paura dello straniero.
La sua.
Tutto qui.
C.G.
caro cc,
ti ho risposto. Spero ti sia arrivato!
Avevo chiesto ad Anita di spedirlo anche a Faust…ma sono forse fuori fuso!
Troppo lungo spiegare che la settimana è stata …escrementosa, neologismo Gentile…
Va beh, vado a leggere che è meglio!
notte
Sylvi
cara Anita,
come avrai capito…non è colpa tua!
Grazie e buonanotte
Sylvi
…Ti sembrerà strano..,pur non avendo studiato con il metodo Gentile,
ritengo che Tu ed Anita per me siete come un libro aperto! CC
D’accordo, niente da eccepire…però il libro aperto bisogna saperlo leggere e, soprattutto …non leggerlo…al rovescio!!!
“Voi a durmì”! che non è copiare Faust….ma è proprio friulano!
Sylvi
x C.G.
Il vero xenofobo e’ lei.
Ecco perche’ incolpa gli altri.
Io non ho alcuna ragione di essere xenofoba, se vedo un nero al mese e’ un miracolo.
Quando mio marito era presidente dei Big Brothers del RI ospitavo dei ragazzi neri, senza padre come la maggioranza.
Ma non era neanche giusto perche’ mio marito lavorava, io gli insegnavo a giocare a tennis, non potevo fare altro.
Lei e’ pieno di pregiudizi…deve essere una persona infelice!
Anita
x Sylvi
Cara Sylvi,
ho capito solo che C.G. non aveva ricevuto.
Ma certo mandero’ anche Faust.
Ciao, Anita
x Sylvi
Ho mandato il tuo scritto ed il link a Nico ad ambedue gli indirizzi.
Ma tu hai scritto:
“A te Piero spero interessi. Mi saprai dire.
Mi faresti un favore se lo inoltrassi a Nicola. Credo lo interesserà.”
A me hai chiesto di inoltrare a C.G.
Gia’ che Piero non ha ricevuto ‘un tubo’, lo mandero’ anche a lui.
E’ davvero interessante…complimenti a tuo figlio.
‘Notte,
Anita
x Peter
Come ho scritto piu’ di una volta, gli ispanici si etichettano Latinos loro stessi.
Ci sono Latino Clubs. associazioni, giornali, enti, politici, bars, zone, etc…
Infatti c’e’ una distinzione che non credo sia menzionata da wikipedia, la maggioranza dei piu’ recenti emigranti dal sud e America centrale non sono affatto di origine spagnola ma indios o misti, sono piccoli di carnagione scura ed hanno molti tratti dei Maya Indians, in particolare dal Guatemala, El Salvador, Nicaragua……
Parlano vari dialetti che assomigliano allo spagnolo.
http://en.wikipedia.org/wiki/Hispanic_and_Latino_Americans
Anni fa non se ne vedevano, adesso c’e’ un invasione, quasi tutti i giardinieri, aiutanti falegnami, roofers, painters, hospital orderly, and so on….vengono dall’America centrale, da Cuba, dalla Repubblica Domenicana…..
Puo’ essere differente negli stati del sud e del ovest dove ci sono piu’ messicani, colombiani, venezuelani….
Adesso tutto e’ bilingual, da anni al telefono ti danno l’opzione, English press one, Spanish press two.
Una delle ragioni per cui NON imparano l’Inglese.
Ho notato che non li vedi mai a lavorare con i neri.
Tutte le crews sono piu’ o meno connazionali.
Anni fa tutti i giardinieri, falegnami, roofers, painters, orderlies, etc…erano bianchi.
Buonanotte,
Anita
Domani mattina mi trovero’ commenti del C.G.
PS:
x Peter
The Spanish are blamed for the decline of the Maya.
The truth is that the Mayan empires declined several decades(maybe centuries) before the Spanish arrived.
Their decline was attributed to over forestation resulting in a loss of water and declining crops.
So I read.
E già.
Bei tempi quando vigeva il “white only”…
Società multietnica?
Puàh!
C.G.
“Lei e’ pieno di pregiudizi…deve essere una persona infelice!”
——————————————————————————–
mi obbietta la signora Teresa La Vispa.
E vabbè, detto da lei è come quando il bue da del kornuto all’asino. Ma tant’è..
Ho due vicini di casa che non si sopportano. Gli uni sono indigeni cioè nativi (o razza pura, come usano ritenersi gli xenofobi), gli altri cittadini somali da una decina di anni quì residenti.
I loro bambini in età scolastica giocano spensierati e senza pregiudizi di sorta tra loro e quando li osservo salire su un albero, scarrozzarsi sul mio praterello, accendere un focherello sul piccolo sito che ho preparato per loro quando vogliono arrostirsi una pannocchia di mais o un wuerstel, sono felice. Rivedo in loro i miei figli quando erano piccoli.
Mentre invece i loro genitori pieni di pregiudizi sia da una parte che dall’altra, litigano per ogni stronzata.
Un classico.
C.G.
x C.G.
Cosa vuole che faccia che mi importi vicini di altre razze?
Questa e’ una zona abbastanza costosa e privata, anni fa non volevano ne’ Italiani, ne’ Ebrei, ne’ cattolici.
Gli abitanti erano tutti membri del Country Club, c’erano poche case.
Le proprieta’ venivano vendute per voce, mai con un cartello di vendita o sul giornale.
Io non lo sapevo, la casa in cui abito era in mano alla banca, mi piaceva la zona ed era quasi in vista dal lavoro di mio marito, ideale per noi.
Inoltre le ottime scuole per i miei figli.
La discriminazione l’ho sentita sulla mia pelle.
La finisca con questa storia, lei non ha alcun diritto di giudicarmi.
Anita
Per l’appunto!
Proprio da chi ha provato discriminazione sulla propria pelle ci si aspetterebbe saggezza e tolleranza nei confronti di altre etnie.
O vogliamo dire che sono tutti ladri, criminali e mafiosi, come venivano ritenuti gli italiani emigrati negli US agli inizi del secolo scorso?
L’arabo potenziale “terrorista”, il palestinese idem?
Eccetera.
C.G.
x Peter
Oggi ne ho letta una nuova, regionale….
Tim Pawlenty says Obama is ‘like a manure spreader in a windstorm’.
Tim Pawlenty e’ del Minnesota, un serio candidato presidenziale…ma poco conosciuto e le finanze sarebbero un vero drawback.
Anita
Abbiamo avuto piogge torrenziali ed e’ caduto sul mio driveway un nido enorme, non ne ho mai visto uno cosi’ grande, una ventina di cm in diametro, ben fatto, con erbe secche, rami e fango.
Caduto per il peso, inzuppato d’acqua. (vuoto)
Era sulla magnolia all’angolo della casa, chissa’ che uccelloni erano…non avevo notato niente e posso vedere l’albero dalle finestre.
x C.G.
No, gli Italiani non erano voluti a causa della mafia che dominava questo stato.
Non parlo dell’inizio del secolo, ma degli anni 60 in su.
Anita
x C.G.
La discriminazione esiste anche fra le stesse nazionalita’.
Eccome.
Gli Ispanici e i Latinos hanno pregiudizi come i bianchi e altre razze.
Molti che parlano spagnolo hanno questo complesso di superiorita’ quando si tratta di colore.
In molte culture latino-americano, ispanici di tonalità più scure sono guardati dall’alto in basso perché la maggior parte di quelli più scuri sono associati con l’essere poveri ed incolti, quelli con tonalita’ più leggere sono associati con l’essere piu’ belli ed essere piu’ agiati e piu’ colti.
A Porto Rico, di solito non riconoscono la loro origine africana.
Sono mescolati con spagnoli, indiani Taino e sangue africano da quando erano schiavi.
I Portoricani di colore piu’ chiaro guardano dall’alto in basso i Portoricani piu’ scuri.
Con i Messicani e centro Americani e’ la stessa cosa.
Naturalmente non tutti sono cosi’.
Nel nostro business in cucina erano quasi tutti delle Azzorre, di Capo Verde, molto neri, ma non volevano lavorare con un nero africano o Afro-Americano, minacciavano di andarsene in massa.
Ma questa e’ la mentalita’ in genere…..
Anita
x Anita
i britannici delle vecchie generazioni sono noti per un certo razzismo verso gli immigrati di colore, neri in particolare. Suscitano ancora un certo imbarazzo oggi, quando i vecchi un po´indementiti si ritrovano un carer nero…il modo in cui gli parlano fa rizzare i capelli sulla testa…ovviamente, non tutti gli anziani sono cosi´, ma la mia amica J. (appena sulla sessantina) ha ragione quando osserva che chi parla di razzismo oggi non ha idea di come fossero le cose qui in passato…
So che a Bristol negli anni Sessanta la popolazione nera (giamacani o di quelle parti) fece sommosse perche´nessuno gli dava lavoro, nemmeno come bus drivers. Ci fu una presa di coscienza, e la citta´elesse un sindaco nero per dare un esempio.
Devo pero´notare che raramente ho notato ostilita´antieuropea (o anti-italiana) nelle vecchie generazioni, neanche quando combinavamo ´birichinate´. Al massimo, ci dicevano che i nostri modi ricordavano la ´Spanish Inquisition´, senza sapere ovviamente nemmeno cosa fosse. Mi dicevano anche che a livello linguistico non sapevano distinguere l´italiano dallo spagnolo…ma in genere pensavano che avessi un accento francese.
Oggi e´esattamente il contrario. Le nuove generazioni sono piu´o meno antieuropee, e ti giudicano prima di tutto dal nome e dall´accento. I discendenti degli immigrati di colore sono accettati quasi al 100%, perche´parlano con accent standard
Peter
x Peter
Qui per legge i datori di lavoro devono impiegare una quota di minoranze.
Gli Afro-Americani hanno la precedenza.
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Era ben la vecchia guardia che voleva dominare la mia zona, tutti gli appartenenti del Country Club dettavano la legge.
Sono in via di estinzione, i loro figli e nipoti ritornano su questa penisoletta hanno una mentalita’ piu’ aperta e spesso sono sposati con donne non WASP.
Bye,
Anita
x Peter
It is hard to find a joke today without a dirty word or two in it, but here is one:
Two tall trees, a birch and a beech, are growing in the woods.
A small tree begins to grow between them, and the beech says to the birch, ‘Is that a son of a beech or a son of a birch?’ The birch says he cannot tell, but just then a woodpecker lands on the sapling.
The birch says, ‘Woodpecker, you are a tree expert.
Can you tell if that is a son of a beech or a son of a birch?’
The woodpecker takes a taste of the small tree and replies, ‘It is neither a son of a beech nor a son of a birch.
It is, however, the best piece of ash I have ever poked my pecker into.
Now wipe that smile off your face…….and pass it on…..
Anita
x Anita
gioco di parole tra beech (faggio), birch (betulla), e ash tree (frassino).
Pero´qui non si usa piece of ash in quel senso. Si dice in genere chicken
Peter
x Peter
Ma erano alberi che parlavano fra di loro.
A piece of chicken non sarebbe adatto, ash e’ un albero….la gallina no.
Just a silly joke…
Anita
Per chi fosse interessato all’argomento:
LE RADICI ANGLOSASSONI DEL NAZISMO TEDESCO
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=8584
“L’ISRAELE CHE NON TI ASPETTI” NON CONQUISTA MILANO
Per 10 giorni in Italia, la kermesse Unexpected Israele, volta a presentare “l’altra faccia” del paese. In realtà a porte chiuse si firmavano accordi per rafforzare le relazioni commerciali con l’industria privata e le istituzioni pubbliche italiane.
[…] Quando la manifestazione è stata annunciata nel dicembre 2010, con un costo stimato di € 2.500.000, includeva un padiglione di plexiglass di 900 metri quadrati – illuminato notte e giorno – in Piazza Duomo per far conoscere le meraviglie tecnologiche e culturali di Israele. Alla fine, sulla piazza principale di Milano non c’era altro che una piccola installazione multimediale: 15 totem parlanti che sproloquiavano i classici della hasbara (propaganda) israeliana per i pochi visitatori che osavano entrare nell’area transennata e sorvegliata dalla polizia.
Il totem dedicato all’agricoltura si vantava: “Per migliaia di anni, questo angolo del Medio Oriente è stato una terra aspra e arida, per lo più deserta. Eppure in solo 60 anni, Israele ha trasformato il deserto in un miracolo agricolo,” rafforzando l’idea che non esisteva l’agricoltura – e quindi nessun popolo – in quella terra prima della creazione dello Stato di Israele.
Anche il totem sull’acqua parlava della trasformazione “del suolo arido in un fertile paradiso”. Erano omessi dettagli fondamentali, che questa trasformazione era stata possibile solo attraverso il furto d’acqua ai palestinesi e che l’accesso dei palestinesi alle proprie riserve idriche è fortemente limitato. Nella Valle del Giordano, area ricca d’acqua che dovrebbe essere un ‘fertile paradiso’ per i palestinesi, il 94 per cento del territorio è occupato: 44 per cento in zone militari chiuse e il 50 per cento per 37 insediamenti e immense piantagioni israeliane.
I totem sulla Terra Santa e il turismo si sono tranquillamente avventurati al di là dei confini internazionalmente riconosciuti di Israele per includere Betlemme, Gerico e Qumran, senza mai menzionare che questi siti si trovano nella Cisgiordania occupata.
… Unexpected Israel è stata pubblicizzata come la prima manifestazione israeliana del suo genere organizzata all’estero. Sarebbe difficile immaginare qualsiasi altro paese sentire il bisogno di mostrare pubblicamente questo tipo di video promozionali e auto-celebrativi.
Mentre gli attivisti si organizzavano per contestare ciò che definivano ‘l’occupazione israeliana di Milano,’ rifiutandosi di permettere che la città venisse utilizzata come sfondo per una palese iniziativa di propaganda volta a nascondere le violazioni israeliane dei diritti umani, l’evento principale di Unexpected Israele – che puntava a rafforzare i rapporti economici tra Israele e Italia – è stato trasferito dietro porte chiuse. Ambasciatore Meir, ad una domanda sulle proteste, ha risposto: “L’importante è il business che unisce Italia e Israele”.
Rappresentanti di circa 50 aziende israeliane, insieme con 150 imprenditori italiani, hanno partecipato al Italian-Israeli Business Forum presso la Borsa di Milano, insieme al Ministro dell’Industria israeliano, il sottosegretario italiano per lo Sviluppo economico e i presidenti della regione e della provincia. Oltre 400 incontri bilaterali sono stati organizzati nel pomeriggio, divisi in quattro settori: gestione dell’acqua, sicurezza, tecnologie sanitarie e nuovi media.
Uno sguardo ad alcune delle società israeliane che vi hanno partecipato rivela legami diretti con l’occupazione e violazioni del diritto internazionale. Nel settore dell’acqua, Triple-T Ltd fornisce servizi agli insediamenti israeliani costruiti illegalmente nella Cisgiordania occupata… mentre A.R.I. Flow ha la propria sede nel Golan occupato.
Secondo il sito WhoProfits della Coalizione di Donne per la Pace in Israele, i sistemi di sicurezza della Magar S3 sono utilizzati lungo 150km del muro israeliano e in otto insediamenti illegali… La J. Gordon Consulting Engineers ha progettato i sistemi di sicurezza del carcere di Nafha, dove degli 848 prigionieri, 800 sono prigionieri politici palestinesi… Athena GS3 è stata fondata da Shabtai Shavit, ex capo del Mossad, e il suo team è composto da ‘esperti di sicurezza delle forze speciali israeliane’, come commandos e Navy Seals … Sono le stesse unità responsabili per l’attacco alla Gaza Freedom Flotilla nel maggio del anno scorso, durante il quale furono uccisi nove attivisti. Attualmente si stanno addestrando per intercettare la Freedom Flotilla II.
… Nella dichiarazione congiunta, il governo Italiano ha anche riaffermato “la sua ferma posizione contro ogni manifestazione di delegittimazione e boicottaggio contro Israele” …
I Ministri della Pubblica Istruzione hanno convenuto su un programma per l’insegnamento dell’Olocausto, che prevede corsi di formazione per insegnanti italiani allo Yad Vashem, il centro sull’Olocausto a Gerusalemme.
Nessun piano simile per insegnare la storia italiana a studenti israeliani è stata annunciato[…]
Mentre Israele cercava di salvare la propria immagine e creare ‘legami’ con l’industria privata e le istituzioni pubbliche italiane, attivisti sono scesi nelle strade e nelle piazze di Milano per dare visibilità a ciò che Unexpected Israele ha cercato disperatamente di nascondere.
Piero Maestri del comitato ‘No alla occupazione israeliana di Milano’ ha chiesto: “Avreste accettato un evento ‘Sudafrica che non ti aspetti’ mentre Mandela era ancora in carcere?”
Venerdì 11 giugno, poco prima dell’inaugurazione degli eventi ufficiali, attivisti vestiti di bianco, dietro uno striscione con la scritta ‘ 322bambini uccisi, Israele che non ti aspetti’, hanno marciato a Piazza Duomo dove hanno letto i nomi di ogni bambino ucciso a Gaza durante l’operazione Piombo Fuso.
… L’Ambasciatore Meir ha subito capito che non poteva camminare per le strade di Milano senza essere contestato. Un’attivista che si trovava a fianco dell’ambasciatore mentre camminava in una zona pedonale con la scorta, è riuscita a mischiarsi tra i poliziotti per sottoporre a Meir le foto delle case demolite a Silwan, Gerusalemme est occupata. Un’altra attivista ha aperto uno striscione con la scritta ‘Stop Agrexco: Boicotta i frutti dell’Apartheid israeliana’ dietro Meir mentre parlava alle telecamere.
Venerdì 17 giugno, un ‘unexpected gift’ è stato consegnato alla sede italiana dell’Agrexco, esportatore israeliano di prodotti agricoli. Attivisti della campagna Stop Agrexco hanno consegnato cesti di frutta marcia, simboleggiando i prodotti agricoli palestinesi che marciscono ai posti di blocco israeliani in Cisgiordania…
http://www.nena-news.com/?p=11369
Vox ha informato su vergogne orribili di Israele e sulla sporca sudditanza dell’Italia del bunga bunga del Chiavaliere. La creazione di Israele la sua continua aggressione ai palestinesi e agli Stati vicini non e’ altro che una nuova crociata, l’ottava. Al posto del simbolo patibolare della croce quello truffaldino della stella di Davide, ma il risultato non cambia: come scrive Ilan Pappe, Israele è il volto attuale del colonialismo occidentale.
Dio maledice la feccia, gli oppressori, i profittatori, gli ipocriti, gli assassini, i calunniatori, i ladri e gli affamatori. Dio maledice percio’ i governi israeliani guerrafondai e indegni del mondo civile, indegni anche dell’ebraismo. Questa feccia non può dirsi ebraica, sono solo criminali sionisti odiatori degli arabi e percio’ antisemiti.
Shalom
DA GIORNI MIGLIAIA DI LIBICI IN PIAZZA
A SOSTEGNO DEL GOVERNO E CONTRO LA NATO
Video
http://www.informationclearinghouse.info/article28520.htm
TU QUOQUE FRANCIA…
Anhce il governo francese, come quello greco, è agli ordini di israele e impedisce agli attivisti filo-palestinesi di volare in israele.
http://www.presstv.ir/detail/188141.html
France sells out to Israel: France bars activist flights to Israel: French authorities have barred pro-Palestinian activists from taking a flight to Israel in a bid to visit their Palestinian friends and families.
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Con un presidente sionista di origini ebraiche, poi, la cosa risulta particolarmente facile. Curiosamente, parecchi dei candidati alle prossime elezioni francesi lo sono… strano?…
x Pino
non trova che Vox stia un tantino esagerando? trovo i suoi posts piu´recenti davvero imbarazzanti…Piu´di uno, sia chiaro.
Riguardo il sito su Hitler, che Hitler, ignorante e semianalfabeta, avesse avuto bisogno di un ´modello anglosassone´di razzismo e´davvero divertente.
E di imperialismo gli bastava ed avanzava quello austro-ungarico. Da giovane lessi molto velocemente una versione italiana (critica…) del mein kampf, non mi pare di aver visto il benche´minimo riferimento all´Inghilterra.
Tutte le culture europee ed americane dell´epoca erano razziste, oltreche´colonialiste.
Pero´una forma particolare di razzismo, ovvero l´antisemitismo, in GB era praticamente assente, allora come oggi…invece era florido in US, dove vi e´sempre stata una forte influenza, e presenza, germanica. Interessante che su questo punto il sito di Vox sorvoli del tutto…
L´antisemitismo era rampante in Europa Orientale, in Russia, Germania…Motu proprio.
Durante le persecuzioni naziste, molti ebrei si rifugiarono in GB, tra i quali lo stesso Freud
un saluto
Peter
oltre all´imperialismo e colonialismo prussiano, ovvio
Peter
VOX e’ sempre a senso unico.
Dopo la sua assenza si deve mettere alla pari con i suoi copia-incolla…..
Basta non leggerli.
Devo confessare che avevo letto o sorvolato il post #189 e mi aspettavo una risposta da Peter.
Si e’ svegliato anche Shalom, coincidenza?
Anita
Permesso di soggiorno, come la patente: a punti Chi sbaglia è espulso – Interni – ilGiornale.it del 19-05-2010
http://www.ilgiornale.it/interni/permesso_soggiorno__come_patente_punti__chi_sbaglia_e_espulso/19-05-2010/articolo-id=446458-page=0-comments=1
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Che strano, negli US dobbiamo accettare milioni di illegali senza chiedere niente, nel mio stato non si puo’ inforzare E-identify a meno che un crimine o una violazione venga commessa.
E qualcuno ha la faccia tosta di chiamarci razzisti.
Oggi ascoltavo le radio, con mia grande sorpresa ho appreso che nel mio Stato un discreta % di insegnanti non conosce la lingua inglese sufficientemente per rendersi capibili agli studenti.
E’ stato proposto un corso d’inglese…basta che passino dal 65% all’ 80% di competenza.
Ci sono gia’ proteste. Non so piu’ in che mondo viviamo.
La mia amica Russa ha finito i sei mesi di lavoro temporaneo, e’ in cerca di lavoro, e’ una computer analyst, diploma dell’universita di Krakow, ha avuto posizioni di alta competenza, inoltre ha diversi diplomi in altri campi di tecnologia.
E’ stata intervistata da un Indiano che a mala pena parlava uno scarso inglese…impiegato da Fidelity Insurance con permesso di lavoro.
Povera America!
Anita
x PETER
E’ un fatto che Hitler si ispirò all’eugenetica Usa, tent’è che esiste una sua lettera di ringraziamento a un noto esponente Usa di quell’orribile ideologia “scientifica” che imperò negli States fino agli anni ’50. La lettera Hitler la spedì dal carcere, dopo il primo fallito tentativo di putch ed è stata pubblicata in un libro che mi pare si intitoli “Guerra contro i deboli” e se non ricordo male tratta anche del contributo dell’IBM a certe bestialità. E’ un fatto anche che gli unici esempi al mondo di “soluzione finale” erano quelli Usa contro i nativi, e Hitler li tenne ben presenti.
Riguardo certe affermazioni di Vox sui candidati francesi sionisti, si tratta di un problema reale, che prima o poi esploderà con connitazioni antiebraiche se non lo si affronta razionalmente prima. E’ ovvio che l’insistere delle autorità israeliane sul fatto che Israele è il Paese di tutti gli ebrei del mondo pone gli ebrei che non vivono in Israele in una posizione scomoda: sono cittadini israeliani o del Paese dove vivono? Ovvero: fanno gli interessi di Israele o quelli del Paese dove vivono? Domanda NON peregrina né “antisemita”, visto che le lobby sionista Usa fanno più gli interessi di Israele che degli stessi Usa, che anzi vogliono trascinare in una guerra, una nuova crociata come giustamente dice Shalom, contro il mondo arabo e più in generale islamico. Ho già fatto rilevare lo strano caso della parlamentare italiana Fiamma Nirenstein, ex comunista, molto pentita, che è stata eletta al parlamento italiano, è vicepresidente della commissione Esteri di una camera, ma vive nella colonia istraeliana di Gilo, tra Gerusalemme e Betlemme. Membro della comunità ebraica romana, una delle più antiche e gagliarde d’Europa, ha condotto la sua campagna elettorale per la presidenza di tale comunità con il chiaro impegno a fare gli interessi di Israele. La sua politica nel parlamento italiano a molti non sembra fare gli interessi dell’Italia, bensì quella dei fanatici di destra al potere in Israele.
So che prima o poi questo mio elementare far notare tali faccende mi costerà ancora più caro di quanto mi abbiano già fatto pagare il non allineamento verso i servi dei sionisti arabofobi, ma si tratta di argomenti denunciati anche da fette non trascurabili del mondo ebraico, e non solo dai Guardiani della Città, quei Naturei Karta talmente contrari all’esistenza dello Stato di Israele da essersi schierati a suo tempo con Arafat. Sono argomenti denunciati anche da personalità come Chomsky, Ilan Pappe, Shlomo Sand e tanti altri intellettuali ebrei spesso anche israeliani. Solo la coda di paglia, la coscienza sporca e il servilismo europeo, quello italiano in primo luogo con in testa molti intellettuali e politici opportunamente foraggiati, evitano con cura di accorgersi di questa realtà. Che, come qualunque realtà, esiste e mettere la testa sotto la sabbia serve solo a farsene prima o poi travolgere.
Riguardo infine l’asserita inesistenza dell’antisemitismo, nel senso di antiebraismo, inglese, debbo farle notare che il libraccio de I protosolli di Sion furono editi per la prima volta in Europa dalla casa editrice non ricordo se della corona inglese o che comunque ne pubblicava in grazioso monopolio le opere e i documenti. Certo l’Inghilterra, essendosi opposta con decisione alla Chiesa di Roma non ha conosciuto l’infamia dell’Inquisizione e dell’antiebraismo “religioso”, e anzi vari ebrei hanno avuto importanza nella sua marcia verso l’eguaglianza dei diritti. Se non ricordo male, Cromwell era ebreo, come erano ebrei i Rotchild. Questi ultimi però la fortuna in dimensioni colossali l’hanno fatta sulla pelle di tutti i londinesi, quando sapendo per primi e con molte ore di anticipo sugli altri che Napoleone era stato battuto a Waterlooo fecero finta in Borsa che Napoleone avesse vinto. In modo da provocare un crollo verticale dei corsi azionari e degli immobili e arraffare tutto per un tozzo di pane. Roba da corte marziale e fucilazione immediata, oltre che di confisce e ridistribuzione ai venditori truffati. Invece i Rotchild sono ancora lì: e hanno aumentato le loro ricchezze prestando soldi agli Stati nella prima e nella seconda guerra mondiale, e non solo in queste guerre. La dichiarazione – chiaramente indebita e colonialista – del conte Balfour sul “focolare ebraico in Palestina”, causa di sangue ancora oggi e domani, è stata fatto solo perché il governo inglese aveva bisogno di quattrini e perciò leccò i piedi dei Rotchild accontentandoli nella pretesa della Palestina. Peraltro, Rotchild finanziò sì molti acquisti di terra palestinese e annessi insediamenti ebraici, ma a un certo punto non fu più d’accordo con la brutta piega che prese il sionismo.
Buona domenica.
pino
x Peter
Dimenticavo: il docente israeliano di storia Greilsammer nel suo libro “Il sionismo”, edito da Il Mulino, scrive che Israele ha mandato e manda emissari presso le comunità ebraiche del mondo per utilizzarle come estensioni periferiche dello Stato israeliano. Siamo cioè ben oltre l’appoggio che per esempio i partiti comunisti europei e annesse cellule organizzative e territoriali davano all’URSS, appoggio che comunque non prevedeva l’identificazione con l’URSS né dei partiti né delle loro organizzazioni. Le faccio un esempio, sintomatico: il professor Sergio Della Pergola, uno dei migliori demografi del mondo, è di fatto uno degli ispiratori del Muro: mi ha raccontato a casa sua a Gerusalemme, ma in parte lo ha detto anche in una intervista al Corriere della Sera, che i suoi studi demografici sono serviti a Sharon, al quale li consegnò di persona, per definire il tracciato del muro (tradotto in italiano: per separare e frantumare meglio la comunità palestinese). Come deve essere considerato Della Pergola: italiano, israeliano, italo-israeliano? Fà gli interessi di Israele o dell’Italia, fermo restando che lui e quelli con le sue idee sono convinti di fare gli interessi italiani, e occidentali in genere, servendo quelli israeliani. Convinzione legittima, ma che evidentemente pone qualche problema e non solo teorico.
Della Pergola è sposato con una figlia dell’ex rabbino capo di Roma Elia Toaff, è cioè cognato di Ariel Toaff, figlio di Elia Toaff, che, docente di storia in Italia, ha scritto il libro Pasque di sangue, che suscitò una reazione furiosa del parlamento israeliano al punto da pretendere dalle autorità e dall’editore italiano che fosse ritirato dalla circolazione e riscritto omettendo le parti ritenute spiacevoli. La cosa incredibile, che la dice lunga su livello di soggezione e mancanza di dignità nazionale cui siamo arrivati, è che tale richiedsta – degna se non dell’Inquisizione almeno dell’Indice dei Libri Proibiti – è stata prontamente esaudita! Non solo: gli israliani hanno trovato da ridire anche sulla nuova edizione “purgata”, cioè censurata. Domanda: che cazzo c’entra Israele con l’attività culturale ed editoriale italiana? Che cazzo c’entra Israele con gli studi e le pubblicazioni di un membro della comunità ebraica romana, visto anche che semmai sarà tale comunità a dovere e poter dire la sua eventualmente prendendosela con il suo membro Ariel Toaff?
Prima o poi qualcuno si chiederà perché i giornali italiani usano mandare come inviati in Medio Oriente e in particolare in Israele e Palestina giornalisti sionisti spesso per appartenenza. L’ottimo Lorenzo Cremonesi del Corriere della Sera, tra i primi e pochi fatti entrare a Gaza dopo il massacro israeliano contro i palestinesi, è autore anche lui di un libro intitolato Il sionismo. Dopo la mattanza di palestinesi fatta dai militari israeliani in occasione della provocazione di Sharon sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, mattanza che si consumò sotto i suoi occhi, Cremonesi ha cambiato drasticamente posizione. E infatti, nonostante sia sempre critico e a volte riduzionista a sfavore dei palestinesi, è malvisto da buona parte della comunità ebraica milanese, tant’è che un collega comune conoscente ogni tanto si sfoga con un mio amico e collega del Corsera minacciando: “Noi lo abbiamo messo lì e prima o poi se non sta attento noi lo faremo buttar fuori”.
Non so se sia vero che i vari Olimpio, Molinari, Mimun, ecc., abbiano anche casa in Israele, però secondo alcuni la loro linea è sistematicamente sbilanciata. Personalmente, credo che il conflitto di interessi non sia una categoria applicabile solo nei confronti di Silvio Berlusconi.
Un saluto.
pino
xNicotri
E cosa ne dice della sua di …”linea”….non le sembra sistematicamente sbilanciata? E la “linea” di vox e Shalom?
Dunque?
Ad ognuno le proprie linee.
Rodolfo