Il caso Dominique Strauss Kahn insegna varie cose. A partire dalla facilità degli Usa alla violenza

Lo abbiamo scritto a botta calda a maggio e lo ripetiamo oggi: come può un uomo sano di mente e non ridotto alla fame sessuale stuprare una sconosciuta senza usare il preservativo a New York, capitale mondiale dell’Aids? Bastava porsi questa elementare e doverosa domanda per dubitare delle clamorose accuse mosse dalla cameriera Ofelia del Sofitel Hotel contro Dominique Strauss Kahn oppure delle facoltà mentali di quest’ultimo. Che, si scopre oggi, s’è visto segare le gambe sia da presidente del Fondo Monetario Internazionale che da probabile prossimo presidente della Francia grazie a calunnie inventate di sana pianta, anche se a ben vedere forse non di calunnie si tratta. Danni incalcolabili, dal risarcimento impossibile. Non è certo la povera cameriera Ofelia che pare proprio lo abbia incastrato con delle bugie a poter pagare e mandarla in galera non risolve nulla. A pensarci bene, visto anche che un ritorno alla guida del FMI è ormai molto arduo se non impossibile, Strauss Kahn potrebbe essere candidato ed eletto a furor di popolo presidente della Francia. Sarebbe un risarcimento adeguato. Alla faccia di Sarkozy, i cui reggicoda potrebbero avere imbeccato la cameriera “stuprata”, e alla faccia del puritanesimo Usa che ora davvero appare, proprio come sostenevano molti intellettuali francesi, poca cosa e rozza di fronte alla più prudente ed elastica civiltà giuridica francese ed europea in genere. La facilità con la quale negli Usa si montano accuse, campate per aria, contro interi Stati per poterli invadere trova riscontro nella facilità con la quale si arrestano singole persone “senza guardare in faccia a nessuno”. Per fortuna negli Usa l’Fbi fa quasi sempre e bene il proprio dovere, con avvocati all’altezza della situazione almeno quando difendono imputati dalle tasche floride e con giornali capaci di mordere chiunque debba essere morso, fosse pure il presidente degli Stati Uniti.
Abbiamo scritto a botta calda anche che era orribile la gioia con la quale perbenisti e femministe in ritardo storico applaudivano la caduta del potente, una sorta di corrida nella quale il “banchiere del mondo” era costretto alla parte del toro dal destino segnato, sanguinante per le banderillas infilzate da Ofelia in attesa dell’affondo di spada del torero Giustizia dello Stato di New York. Straus Kahn è ebreo, ed è ebreo anche il suo ottimo avvocato Ben Brafman, per giunta ebreo ortodosso che corre in Israele molto spesso. E’ inevitabile pensare che in tale corrida questi particolari abbiano eccitato  la tifoseria.
Sulla folla di opinionisti e maestrini di pensiero che addebitavano al Viagra l’improponibile performance ai danni di Ofelia è meglio stendere un velo pietoso: strano non sappiano o fingano di non sapere che il Viagra per fare effetto ha bisogno di almeno 20 minuti di attesa, come si vede perfino nel film “Basta che funzioni” del sempre grande Woody Allen. C’è però da chiedersi come sia stato possibile che nessuno abbia fatto notare che costringere una donna contro la sua volontà a un “rapporto orale”, volgarmente detto pompino, è piuttosto difficile, dato il pericolo di essere morsi in modo devastante proprio “lì” come è successo a più di un disgraziato. E nel caso di Strauss Kahn a dire di Ofelia i “servizietti orali” sarebbero stati non uno, ma due… Insomma, il troppo “stroppia”.
Oggi c’è solo da chiedersi come sia stata possibile questa sorta di impazzimento generale, senza mai neppure una voce fuori dal coro accusatorio, insinuando anzi manovre corruttorie di Kahn e del suo avvocato per comprare la disponibilità di Ofelia a ritrattare tutto. Per fortuna il quadro probaborio emerso è tale da sgomberare il campo: ciò che scagiona l’ex banchiere mondiale non sono le ritrattazioni di Ofelia, ma le prove emerse a carico della cameriera. Il caso e la dea Fortuna hanno voluto che fosse sotto intercettazione telefonica proprio il pregiudicato e detenuto al quale Ofelia ha confidato l’intenzione di incastrare Strauss Kahn per farsi un sacco di quattrini, motivo per cui gli inquirenti hanno la registrazione di un dialogo che taglia la testa al toro, ma non a quello della corrida citata. Il caso vuole anche che Ofelia non sia nuova a invenzioni anche gravi, riguardo sia altri stupri che addirittura la mutilazione rituale del clitoride, prepotenze per sua fortuna mai subite. Una fortuna che alla lunga si è però tramutata in sfortuna, anche se in linea teorica la povera Ofelia potrebbe avere mentito su questi casi ma detto la verità su quanto successo al Sofitel. Essere stati bugiardi una o più volte, come capita a tutti nella vita, non significa infatti che lo si sia sempre.
Detestare i potenti, specie se troppo potenti come Strauss Kahn che poteva decidere dellla sorte economica di interi Stati e perciò anche del livello di vita di milioni di esseri umani, può anche andare bene e magari benissimo. Di solito non sono personaggi che brillano per particolare simpatia e umanità. Ma illudersi di poterli buttar giù delegando ad accusatori e alla magistratura una forza che non si ha, vale a dire quello che deve essere invece il potere democratico dei cittadini e della società, questo non va affatto bene. Ed è il caso di meditarci su anche anzi soprattutto in Italia. Cacciare Berlusconi da palazzo Chigi può andar bene, anzi benissimo, specie se si facesse pulizia anche in Rai e altrove dei suoi lacché, ma acconciarsi a farlo contando sul bunga bunga o su altri processi anziché sulla forza democratica degli italiani e sulla capacità reale di alternative non va affatto bene. E non andrebbe bene neppure nell’ipotesi fantascientifica che Berlusconi venisse condannato. Sì, fantascientifica: il nostro attuale capo del governo e i suoi intimi dormono infatti sonni tranquilli perché sono convinti che tutti i processi in corso andranno in prescrizione. Senza contare che se a suo tempo l’avvocato Cesare Previti potè comprare sentenze corrompendo magistrati a favore di Berlusconi (cosciente e consenziente, come si legge nella sentenza finale della Cassazione che condanna in via definitiva Previti) e che sono gli stessi vertici attuali della magistratura a dichiarare più volte che oggi la corruzione in Italia è aumentata, e di molto. Finché c’è corruzione c’è speranza…..
Intelligenti pauca.

Post Scriptum – La cosa strana però è che stando a quanto scrivono i giornali il giorno 2 luglio pare che la signora Ofelia sia sì una bugiarda patentata, ma non per quanto riguarda avere subito violenza sessuale dal banchiere. Se i giornali non ci hanno ricamato su e non hanno riportato versioni di comodo, Ofelia quando ha telefonato al suo amico in carcere ha sì parlato dei vantaggi economici che ne poteva ricavare, ma pur sempre da una violenza sessuale, non da una montatura bugiarda. Se le cose stanno così, mi pare abbia diritto a essere creduta quando parla di avere subito uno stupro. Anche se, e qui torniamo daccapo come un gatto che si morde la coda, appare arduo sostenere di essere stata costretta a ben due “fellatio”, perché – come è evidente a chiunque, e certo non solo a Monica Lewinsky – si può sempre mordere “il coso”. Inoltre, è un fatto che Ofelia non s’è mai messa a urlare: atteggiamento strano, per una donna stuprata, anzi pluristuprata: prima in modo classico, e poco importa se con il pene o con le dita per sollecitare il piacere e quindi l’adesione. e poi in modo “orale”.

324 commenti
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  1. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,

    questo Blog si chiama a ruota libera e io riporto quello che credo più opportuno ai fini di un dibattito che può nascere o meno rispetto ai fatti che accadono.
    Nella fattispecie, Antonio su “faccebucche” riporta un pezzo non suo..e di certo non gli ho chiesto il parere ..poteva essere Antonio come Travaglio…
    Nello specifico mi ha colpito il fatto del pagamento di professionisti dello Spirito negli Ospedali e nella Sanità in crisi per i tagli,..lo stato in questo caso non c’entra nulla!!
    Ora io non ho nulla contro i “professionisti ” dello Spirito.., ma proprio nulla…ritengo però, che l’uso del denaro pubblico debba essere indirizzato in primis ai servizi essenziali..ovvero magari qualche “professionale ” in più nei reparti,,o specialisti della terapia del dolore…nei sofferenti..
    Non nego che anche lo spirito serva..a lenire le sofferenze..tutto può servire..,ma una volta vi erano professioniste (suore)che svolgevano entrambi i compiti..vista oggi la varietà dell’utenza, prima una flebo e poi anche un Pater Noster..non mi risulta che Gesù di Nazaret si facesse pagare..
    Sinceramente non capisco questa tua impuntatura su una materia che poteva essere di materia di dibattito..come se una zanzara ti avesse punto su un orecchio..!!

    cc

  2. Controccorrente
    Controccorrente says:

    ps- x Sylvi..a che punto siamo sulle riflessioni sul Dewey..mi servono..!

  3. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Qui e’ conosciuto come St John’s wort, e’ un anti depressivo.

    Ma io non sono depressa, gli attacchi vengono spesso senza alcuna ragione, o di sovente quando devo affrontare una nuova situazione.
    I sintomi variano da polso rapidissimo ad altri sintomi fisici.

    Grazie per l’informazione.
    Anita

  4. peter
    peter says:

    x CG

    no caro, l’iperico (St John’s wort, mi gode l’animo che si chiami cosi’ anche in italiano) e’ piu’ per la depressione…Ha anche poi un uso omeopatico, differente.

    ciao, Peter

  5. peter
    peter says:

    x CC

    ma non sai che alla Sylvi viene l’orticaria non appena si nominano parroci, suore e vescovi qui sul blog?
    Io sono del tutto d’accordo con te. Per giunta, in Italia di terapia del dolore se ne fa pochissima, mentre i pretacchioni ti dicono in ospedale che siamo nati per soffrire, soffrendo si risparmia il purgatorio, etc etc. Fino a qualche anno fa, la messa della cappella ospedaliera era data a tutto volume nei reparti…anche negli ospedali pubblici, cioe’ non ecclesiastici.

    Ciao, Peter

  6. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Abbiamo risposto al medesimo minuto.

    So bene cos’e’ il St John’s wort, e puo’ avere delle reazioni con altri farmaci, oltre a gastrointestinal symptoms, rarely cause photosensitivity.

    No, io prendo due Lomotil for gastrointestinal symptoms, or a Librium to calm my nerves…
    Not often, just when needed.

    Anita

  7. peter
    peter says:

    x Anita

    per ansieta’ acuta il piu’ usato, che io sappia, e’ l’aconito (Aconite), ma solo omeopatico, sia chiaro. Quello ‘vero’ e’ un veleno vegetale mortale. Un bellissimo attore canadese mori’ a 25 anni di eta’ meno di un’ora dopo averne mangiato le foglie durante una scampagnata…la pianta e’ il Monkswood

    Peter

  8. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    oggi mentre guardavo la Madonna passare, sentivo i canti e i suoni della banda, mi commovuevo e mi arrabbiavo per i soliti st… in prima fila che costringevano la Costiera, la Finanza e i Carabinieri a trombettare per cacciarli, mentre pensavo alle tante barche con il Gran Pavese ( anche noi lo abbiamo esibito, anzi alle finestre c’erano i drappi, i tappeti, gli asciugamani ricamati come una volta a Corpus Domini…e tu te lo ricordi!!!),
    Già,… pensavo che sono 714 anni che una comunità porta la Madonna in ringraziamento, sono tanti anni di cultura, mio caro, anni che tutti sentiamo dentro di noi, anni che hanno fatto la storia nostra, intendo quella di un Paese che dovrebbe attaccarsi al suo passato ma guardando al futuro.
    Anche Dewey lo diceva.
    Ti risponderò sul Dewey, promesso, ma a Grado non ho i libri e come tu sai non voglio dire sciocchezze…saresti prontissimo a mettere un milione di puntini sulle ìììììììììììì.

    Però tu non mi dici perchè ti interessa proprio Dewey…uno che ha fatto grande l’America!
    A presto

    Sylvi

  9. sylvi
    sylvi says:

    Uffa, signor Peter

    io non soffro di orticarie , ho risposto sopra a cc …
    Se 9999 persone su diecimila vogliono un conforto religioso, sono 9999 persone che hanno diritto a un “servizio”…
    L’UNO si adegua …e che diamine, è la democrazia!!!
    Se la maggioranza non lo richiedesse…sarebbero a fare altro!

    A me viene l’orticaria a nominare preti e vescovi e suore sul blog???
    NO mio caro, a me viene l’orticaria a nominare …insomma tutti lo sanno CHI!!!

    Le è piaciuto Salisburgo??? E Monaco???
    A proposito: bavaresi e austriaci sono considerati dal resto dei tedeschi, TUTTI i “terroni” di Cruccolandia, allegri, caciaroni, canterini, anche goderecci…ma come lei avrà constatato, le immondizie stavano tutte al loro posto!!!! Differenziate!!!

    Sylvi

  10. peter
    peter says:

    x Sylvi

    no, chi? non saprei cosa la fa prudere…

    Trovo gli austriaci piu’ simpatici dei bavaresi (ne ho conosciuti alcuni in passato), anche se parlano tedesco allo stesso modo, cioe’ ‘male’ secondo la maggioranza del resto. Come sapevo gia’, in Austria e Baviera dicono ad esempio ein come in italiano, se pronunciavo ain mi correggevano…
    Mi piace il gruss gott , saluto austriaco.
    Salisburgo e’ femminile, come tutte le citta': penna rossa, cara. Mi e’ piaciuta, non piaciuto…
    I bavaresi tendono ad essere arroganti, anche coi turisti, gli austriaci mai.
    Non mi sorprende che i due paesi non si siano mai uniti, pur avendo cosi’ tanto in comune. Infatti la Baviera e’ stata assorbita dai prussiani.
    Tuttavia, nessuno dei due e’ stato invaso ed occupato militarmente come una colonia, a differenza della ‘terronia’ italica…
    Ha capito?

    un saluto

    Peter

  11. Anita
    Anita says:

    x Peter

    La sola Aconite che conosco e’ estremamente tossica e puo’ causare aritmia, scompenso cardiaco e la morte.

    Ci sono altri farmaci, ma causano altri problemi, non ti permettono di guidare, sono troppo dessicanti….offuscano la vista….

    Io cerco di usare il minimo possibile, di solito una sola prescription mi durerebbe per anni, la devo rinnovare ogni anno per legge, ma il resto lo butto via…nel garbage disposal.

    Anita

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    suvvia, litighiamo in maniera decente….
    Ovviamente sono d’accordo con quel che lei dice ma soprattutto sono d’accordo con il mio palato: la bouillabesse era fors’ancor migliore alla fine che all’inizio.
    Unico neo (per me) è che, tranne i grossi pesci, tutti gli alti si erano disfatti nella zuppa. Però questo è piuttosto un uso francese, perchè a volte addirittura i pesci li passano prima di metterli nella zuppa.
    Un’altra specialità della bouillabesse che ho mangiato io, non a Marsiglia ma ad Hyères, era che conteneva delle patate a pezzettoni! Mentre, almeno secondo me, non conteneva pomodori.
    Insomma era una ricetta locale della cuoca, una signora di una cinquantina d’anni evidentemente del luogo, che la cucinava così da chissà quanto tempo. Che io ricordi c’erano: scorfano, triglie, pesce San Pietro, branzino, calamari, seppioline, gamberi, un granchio, un pesce della famiglia degli squaletti perchè non aveva lische ed un altro paio di pesci non identificati (da me).
    Un saluto U.

  13. peter
    peter says:

    x Anita

    l’aconito omeopatico non e’ un vero farmaco, come pure l’arsenico omeopatico…
    Si trovano nelle farmacie senza ricetta medica, volendo…
    Anch’io ero molto scettico anni fa. Pero’ sono tre anni che non prendo piu’ un vero raffreddore, ne’ mi vengono orribili herpes sulle labbra. Un motivo ci sara’ pure…

    ciao, Peter

  14. peter
    peter says:

    x Sylvi

    guardi che e’ il contrario: chi vuole un conforto religioso, lo chieda pure. Di sicuro non si paga coi soldi pubblici. Altrimenti, ci dovrebbe essere quanto meno parita’ di trattamento: gli imam a pagamento nelle corsie ospedaliere per i pazienti islamici, ci ha pensato?
    Invece buddisti ed atei dovrebbero riscuotere dei gettoni di indennita’, visto che si confortano da soli…

    Vorrei aggiungere che a Vienna ho visto preti, giovani, con le tonache, una cosa che rarissimamente ho visto in Italia. Non e’ ammesso il ‘clergyman’ li’?
    E poi una profusione di crocefissi, in farmacie, negozi, panifici, persino parchi pubblici (a Salisburgo)…
    Insomma, dev’essere un paese persino piu’ ‘vocato’ che l’Italia…
    Perche’ non si trasferisce li’?
    Nonostante tutto, in Austria ci tornero’ volentieri, in Germania solo se mi deportano…

    ‘notte

    Peter

  15. Faust
    Faust says:

    … ciao Uro, vedo che ti siaqquetti il palatino con zuppe di pesci vari e mi fa piacere x te… In Francia ed in Spagna, come anche al sud d’Italia, dalle mie parti ho sempre mangiato pesce buonissimo… Meno che qui nei caraibi… (pputtanaeva… qando si dice che il paradiso non esiste…) tanto da pensare che se nasco di nuovo… restero’ avvivere nel mio paesello natio… il golfo di Manfredonia, con il gargano apportata di mano e le isole tremiti ad un tiro di schioppo… Qui nei Caraibi i pesci commestibili sono pochi e con poco sapore, vista l’acqua calduccia e poco salata e i pescatori che hanno paura di uscire in mare aperto… cosi che si mangia pesce solo quando sei al mare… in citta spesso è pesce gongelato che non si sa da dove proviene… insomma sono al mare sono ai caraibi e mangio da schifo e non mi bagno xcche l’acqua e’ calduccia… e anche xcche amo la montagna… e non ho ancora scelto la spiaggia vicino ai monti dove andro avvivere, dopo le elezioni presidenziali nelle quali ora sono coinvolto fino ad agosto dell’anno prossimo… e come ti dicevo in montagna, spesso, si mangia un pesce saporito qualsiasi esso sia… penso xcche’ viene davvero dal mare piu vicino… mentre in citta a due metri dal mare ti servono pesce di provenienza freezer… Insomma mangio sano solo all’Inferno dei Poveri Diavoli… in Haiti in casa dei miei amici pescatori… che purtroppo non potro piu andare a trovare… visto che mi sono coinvolto nella campagna politica e questa settimana ho libero, forse, solo giovedi e domenica prossima… Sono entrato in politica… in cambio di aiuti economici e strutturali e leggi che aiuteranno i miei amici campesinos dei monti della cordillera dominico-haitiana… eppensare che e’ pronta la mia casetta sui monti e non ci potro andare fino alla fine della tornata elettorale… e se ci sara il ballottaggio sara ancora piu lontano il gg che ci potro andare arrespirare aria pura e mangiare sano…
    Bentornato caro amico Uroburo. Tuo Diavolaccio di Fiducia©
    Faust

  16. Anita
    Anita says:

    x Peter

    …le orribili herpes sulle labbra. Un motivo ci sara’ pure…”
    It could also be your immune system…working full speed.

    Mio marito le aveva spesso, io non le ho mai avute…pero’ tre’ volte ho avuto un inizio di shingles (herpes zoster), sempre in periodi di major stress, come la morte dei miei…ma sono andata subito dal dermatologo e non si sono sviluppate, il dolore pero’ rimane per lungo tempo.
    Mi dovevo far vaccinare, ma me lo dimentico sempre…

    Buonanotte,
    Anita

  17. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Il pesce e’ molto piu’ saporito in Italia.

    I pesci d’oceano sono insipidi, le aragoste delle nostre acque nel nord atlantico sono ottime, quelle della Florida non sono buone, sono legnose.

    Qui non si potrebbe mai fare una bouillabaisse come quelle descritte da Uroburo, non ci sono i pesci adatti.

    Poi il pesce e’ costosissimo, e’ diventato proibitivo.

    Io non vado molto per il pesce…di qualsiasi mare o oceano, pero’ ne so la differenza.

    Buonanotte,
    Anita

    Per noi e’ ancora sera, son le 8:13 PM

  18. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,

    antropoligicamente parlando, sono innumerevoli i “popoli” del mare che portano a spasso i loro “idola”in determinate occasioni,per ingraziarsi il possente Oceano.
    Molti di essi poi accoglievano i “viandanti del MARE ” CON GHIRLANDE di fiori e frutti esotici..,altri invece a cannonate..dire ora quale di questi popoli abbia meglio apprezzato il messaggio amorevole della Dea Madre…diventa difficile…ah che incivili..i popoli delle Isole Trobiand..

    Certo , fra essi, forse esistevano”popoli dediti al Cannibalismo..come negarlo..,diciamo invece che Oggi esistono forme più moderne e civili di Cannibalismo….che ci rendono orgogliosi del progresso che i popoli del mare mediterraneo hanno saputo edificare in secoli di Storia…
    Amen
    cc
    La civiltà è consistita nel fornire patenti di legittima a dei feroci Pirati, che praticavano l’arte (scannamenti, squartamentiecte,ect)sotto l’egida o del Sovrano e della Croce o di entrambi…senza OMBRA DI DUBBIO UN GRANDE SALTO CIVILE IN AVANTI !!

  19. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Cara Sylvi,
    sei una curiosona….,sul mio interesse su Dewey…,per cui ti mando a rate una prima parte …senza la parte critica…,ma temo che l’interesse per il momento non ti sarà possibile soddisfarlo..

    LA PEDAGOGIA COME “ WORK IN PROGRESS”

    Il titolo prende origine da una personale interpretazione del pensiero di Dewey, e questo al di fuori di ogni riferimento interpretativo che sul medesimo autore è stato fatto nel passato.

    Gli assunti principali che mi portano a questa considerazione sono dovuti al semplice fatto che se Dewey in ultima analisi, rifiuta un Mondo di assoluta razionalità e di conseguenza entrano aspetti come la casualità, instabilità ect,ect,allora è abbastanza evidente che bisogna guardare da un Lato al Funzionamento della mente dell’individuo per poter in sostanza interagire con essa, assecondandone i processi naturali di apprendimento.
    La mente vive nel presente, ma ovviamente interagisce con il futuro e con il passato.
    A grandi linee per Dewey è essenziale la formazione dell’esperienza che ci proietta verso il Futuro.

    In ciò è essenziale quello che viene chiamato Impulso Progressivo, che tramite l’intelligenza in un processo di continuo “feedback”tra il passato e il presente che muta (rielaborazione), consente la formazione ed il continuo arricchirsi dell’esperienza che ci consente di affrontare meglio il “futuro”.

    Partendo da questo semplice assunto diventa abbastanza chiaro che il processo educativo deve favore al massimo “questo meccanismo naturale”
    Quindi se per Dewey la Vita dell’individuo è un vistoso”Processo di auto-rinnovamento continuo”che si esplica nell’azione sull’ambiente”, la Scuola deve essere al servizio dell’individuo nel favorire al massimo questo meccanismo.

    Ovviamente sta in questo il “pragmatismo” di Dewey,ovvero nell’accettazione del mutamento sociale esterno all’individuo (società) che determina il “non dover fossilizzarsi mai dell’Istituzione, ovvero, deve esistere un processo su basi scientifiche della Pedagogia che non si “arrocchi”mai su basi immutabili e una volta “date” per sempre.

    Per Dewey quindi le società che meglio permettono questo processo educativo, ovvero ove questo si possa svolgere con il minor numero di ostacoli : Educazione più democrazia sono in ultima analisi i veicoli per trasformare il caos,in cosmo all’interno dell’esperienza.

    Riepilogando quindi Il Mutamento sociale determina quello Educativo (da ciò il Work in Progress del titolo) e di conseguenza il Compito della Scuola è ricreare il più possibile l’ambiente sociale in cui opererà l’individuo per non isolare il soggetto e creare il legame tra scuola e società ..in ciò si spiega anche l’indicazione di Dewey e l’insistenza di affiancare, in ogni ordine di scuola, fin dove possibile all’Educazione umanistica , quella tecnico-professionale per fornire tutti gli elementi al soggetto una volta uscito dalla scuola.
    Il fine ultimo del processo è la preparazione al meglio dell’individuo alla conoscenza sociale della specie in cui sarà chiamato ad operare.

    Ripassa

    cc

  20. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    vedo che hai capito perchè ho scelto al fondo dei miei studi un pedagogista che privilegiava l’individualismo e un altro che privilegiava il collettivismo e l’annullamento dell’individuo e la sua immersione nella società….
    Qualche anno fa mi hai tirato fuori il Freinet…mah! ho pensato, dovrebbe essere conosciuto dagli addetti ai lavori, non da tecnici delle telecomunicazioni!!!!

    Sono, da qualche giorno, intontita , chiusa , afona (meno male dice qualcuno!) tossente e sputacchiante causa aver dormito con la maledettissima aria condizionata!!!
    E ho una testa come un pallone aerostatico!
    Domani spero di essere più in forma!!!
    Oggi vado per risposte telegrafiche.

    Sylvi

  21. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo,

    sulle coste dalmate dal suo elenco toglierebbero i granchi e il branzino e anche lo squaletto; aggiungerebbero gli scampi e la tracina o ragno di mare sui quali non si può derogare.
    Comunque tutto pesce “nobile” e la zuppetta non è propriamente economica!

    Cuociono tutto, in tempi vari, naturalmente con un accenno di pomodoro, aceto e cipolla, e pepe o peperoncino.
    Quando è cotto si toglie tutto, si spina, si curano le teste, soprattutto delle scarpene che sono il “boccone del prete” e si rimette dentro a pezzettoni, gli scampi interi.
    DEVE riposare almeno una notte!

    Con gli stessi fanno un ragù bianco e ci condiscono dei meravigliosi gnocchi che sono il doppio dei nostri!

    Però la cosa più favolosa, delicata e resuscita morti che ho mangiato è il brodo di pesce con il riso e aromi dei luoghi.
    Ha lo stesso colore del brodo di gallina…ma dentro c’è tutto il mare in un sentore di mille odori e sapori.
    Non lo fanno nei ristoranti!

    Sylvi

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro vecchio Faust,
    sono felice di leggere che stai bene e che ti stai imbarcando in tanti interessanti progetti.
    Quanto alla cucina, so che esiste una zuppa di pesce hawaiana (con merluzzo, pancetta, patate, pomodori e latte) ma non conosco altre zuppe di pesce fuori dal Mediterraneo (Portogallo, Spagna e Francia comprese).
    Invece per me è stata una sorpresa sentire che nei Caraibi c’è poco pesce: pensavo che ce ne fosse a bizzeffe a cominciare dal Merlin.
    Un carissimo saluto ed un abbraccio U.

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    mi rifaccio a quel suo vecchio messaggio sul fascismo.
    Certo che il fascismo è diventato il braccio armato della borghesia e soprattutto degli agrari, ma nelle sue origini era ed è rimasto un movimento piccolo borghese, di cui ha mantenuto i caratteri fondamentali: chiuso, asfittico, provinciale e becero. Insomma molto simile alla Lega.
    Temo però che lei faccia l’errore di definire fascismo qualunque regime autoritario. Il fascismo è un certo tipo di regime autoritario ma non tutti i regimi autoritari sono fascisti. L’Italia ottocentesca era fortemente autoritaria ma non era fascista, proprio come la Francia dello stesso periodo (Belle Epoque compresa: bella sì ma per i ricchi). I regimi militari solitamente non sono fascisti anche se sono fortemente autoritari.
    Come le dicevo ciò che ha caratterizzato i fascismi (italiano, tedesco, portoghese, croato, ungherese, rumeno, slovacco) è stato il totalitarismo, cioè il porsi come unica ideologia nazionale, al di fuori della quale non c’era diritto di cittadinanza. Il che la dice lunga sul tipo di socialismo del Truce.
    Personalmente sono del parere che il franchismo non sia stato fascista, mentre fascista era il suo partito maggioritario, la Falange, di cui però Franco non ha mai fatto parte (Franco era troppo intelligente per essere fascista).
    Un saluto U.

  24. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Nell’Atlantico ci sono molti pesci, ma di solito sono di taglia grossa, sono pesci d’Oceano.

    Non ci sono tutte le specie dei mari.

    Nei mercati si trovano, sogliole , merluzzo, pesce spada, salmone, tonno, rosso e giallo, pesce gatto, arringhe….

    Questi in stagione, freschi dall’oceano ma gia’ a filetti o bistecche.

    Ci sono molti pesci ma non vengono pescati, poi dipende dalla temperatura dell’acqua….

    Quelli surgelati devono avere il cartellino, per legge.

    Anita

  25. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    ammetto che in linea teorica lei abbia ragione, autoritarismo e fascismo non sono esattamente la stessa cosa, anche nella cultura anglosassone vengono date le differenze.
    Ma le differenze sono piu´nella forma che nella sostanza. Nei regimi autoritari, prevalgono le persone sulle leggi (come da sempre in Italia), le elites sui lavoratori ed i sindacati, i diritti umani vengono di regola negati o calpestati, si creno capri espiatori come fanno Sylvi e la Lega (le sinistre, i sindacati, i meridionali, gli immigrati, i comunisti…).
    Una differenza tra i due e´che dall´ autoritarismo ci puo´anche essere un ritorno non violento alla democrazia, dal fascismo no…
    E nei regimi autoritari il potere giudiziario mantiene una certa autonomia, anche se i partiti ed i sindacati contano zero: il vero potere e´in mani occulte.

    Il franchismo e´universalmente considerato una forma di fascismo, che fini´con la morte di Franco. Non si scordi che nacque da un autentico bagno di sangue, molto piu´che in Italia, a spese dei repubblicani e del governo legittimo.

    Un saluto

    Peter

  26. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Paragonarmi alla Lega e a chi crea “capri espiatori” lo ritengo un insulto inqualificabile e ingiustificabile! Mi scapperebbe detto -degno di lei!-

    Potrei ribattere punto per punto le sciocchezze che ha infilato allla fine del suo primo capoverso del n.75!!!
    Ma non ne vale veramente la pena!

    Sylvi

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Peter { 04.07.11 alle 19:19 }…E nei regimi autoritari il potere giudiziario mantiene una certa autonomia, …. Il franchismo e´universalmente considerato una forma di fascismo
    —————————————————–
    Cario Peter,
    le ripeto che la differenza, secondo me, sta proprio nel totalitarismo. I regimi autoritari, come quello dei Savoia alla fine dell’Ottocento; erano repressivi ma NON totalitari: un’opposizione (del re) era non solo ammessa ma considerata ovvia. Per i fascismi, no.
    Il franchismo era, primariamente, una dittatura militare. La Falange contava solo per quel che Franco voleva. E Franco era un militare reazionario ma non era un fascista, tant’è che accettò l’esistenza della Falange anche se lui non è mai stato un falangista.
    Guardi che Franco è un personaggio che è facile sottovalutare. In realtà era un militare coraggiosissimo, ed era un uomo di straordinaria acutezza: si vedano i suoi rapporti con il Follefuehrer. Lui SAPEVA che la Germania avrebbe perso la guerra!…. Il povero Truce invece no. Era’ncretino! (il Truce).
    Un saluto U.

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    ho scoperto che c’è una zuppa dei pesce dei mari del nord …. Chiedo venia! U.

  29. Anita
    Anita says:

    English to Italian translation

    Obama Perde Oil del Canada alla Cina

    Sabato 2 luglio, 2011 05:04 PM

    Da: Jim Meyers

    L’amministrazione Obama è ostruzionismo su approvazione di un gasdotto per fornire abbondante olio canadese verso gli Stati Uniti, allo stesso tempo i cinesi stanno investendo in una pipeline che potrebbe inviare il petrolio alla Cina.

    La Casa dell’Energia e Commercio Comitato scorsa settimana ha approvato una legge che richiede il presidente Barack Obama di accelerare una decisione che approva la pipeline.
    Il disegno di legge è stato introdotto dal Nebraska repubblicano Rep. Terry Lee, il quale sostiene che l’amministrazione Obama e’ stata troppo lenta nel prendere una decisione definitiva, rapporta Montreal Gazette.

    La provincia canadese di Alberta ha del mondo la terza più grande riserva di petrolio dopo l’Arabia Saudita e Venezuela, e più di Russia o l’Iran. La produzione giornaliera di petrolio da sabbie è destinato ad aumentare da 1,5 milioni di barili di oggi a 3,7 milioni nel 2025.

    Fornire l’olio significa la costruzione di due oleodotti, uno a sud verso le raffinerie sulla costa del Golfo del Texas e l’altra ad ovest verso il Pacifico, dove possono essere esportati in Cina.

    Se gli Stati Uniti non approva la sua condotta tempestivamente a causa di problemi ambientali, “Il Canada potrebbe sempre guardare alla Cina, pensando che l’America non vuole una partecipazione del grande in quello che gli ambientalisti chiamano ‘olio sporco’, che dicono che aumenta le emissioni di gas serra, “secondo un rapporto della Associated Press.

    Sinopec, un cinese società controllata, ha investito 5,5 miliardi dollari nel gasdotto verso la costa del Pacifico.

    Sinopec ha anche pagato 4,6 miliardi dollari per una quota in Syncrude, la più grande del Canada olio sabbie progetto e PetroChina, la più grande del petrolio in Asia e società del gas, ha acquistato una quota di 1,7 miliardi dollari in Athabasca Oil Sands Corp.

    Secondo Alberta Premier Ed Stelmach, funzionari governativi americani hanno espresso preoccupazione per l’oleodotto del Pacifico fornire petrolio alla Cina che potrebbero essere altrimenti andato negli Stati Uniti.

    Rep. Fred Upton, un repubblicano del Michigan che è il presidente della Casa dell’Energia e Commercio comitato, ha detto Newsmax in un’intervista la settimana scorsa che il progetto del gasdotto potrebbe creare 100.000 posti di lavoro e disse: “Perché non stiamo lavorando con il Canada, che avrà la produzione di più di 3 o 4 milioni di barili al giorno dalle sabbie bituminose, e abbiamo bloccato sulla domanda di costruire un oleodotto?

    “Se continuiamo a dire che non possa essere interessato, il Canada sta per girarsi e costruire che non oleodotto negli Stati Uniti ma a Vancouver, e andranno a che si tratti di vendere alla Cina.”

    Gruppi ambientalisti hanno esortato Obama a respingere il progetto del gasdotto. Essi affermano che l’estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose richiede enormi quantità di energia e di acqua, aumenta le emissioni e minaccia i fiumi e foreste.

    Ma Michael A. Levi, Senior Fellow per l’energia e l’ambiente presso il Council on Foreign Relations, sostiene che gli ambientalisti stanno esagerando i pericoli di estrazione dell’olio sabbia.

    “Un sacco di persone sono stati convinti che questa è la punta di diamante della lotta al cambiamento climatico”, ha detto. “Alla fine questo è l’equivalente di mezzo punto percentuale delle emissioni di Stati Uniti”.

    E un rapporto commissionato dall’amministrazione Obama suggerisce che il gasdotto in Texas, insieme a una riduzione della domanda globale di petrolio degli Stati Uniti, “potrebbe essenzialmente eliminare le importazioni greggio del Medio Oriente a lungo termine.”

    Il Dipartimento di Stato, che deve approvare il gasdotto, ha promesso una decisione entro la fine dell’anno, anche se i repubblicani lo vogliono prima.

    E Upton ha detto Newsmax che il disegno di legge approvato sua commissione la scorsa settimana “è previsto al piano Casa già dal mese prossimo.”

    David Goldwyn, un ex funzionario del Dipartimento di Stato energia che ha lasciato quest’anno a lavorare come consulente, ha detto che ritiene che il gasdotto sarà alla fine approvato, secondo la AP.

    “Penso che sarebbe un enorme spreco di una grande opportunità per garantire la sicurezza di approvvigionamento”, ha detto. “Non capita spesso di avere la scelta di dove possiamo ottenere il nostro olio. In questo caso si arriva a scegliere il Canada. Questa è un’opportunità che non dovrebbe mancare. ”

    Girling e Russell, CEO di TransCanada, la società che avrebbe costruito l’oleodotto, dice oppositori del progetto sono, infatti, impostato sul targeting sabbie bituminose canadesi.

    “Il vero problema qui è chi si oppone alle sabbie petrolifere canadesi ritengono che ritardando o negare questo permesso in qualche modo rallenterà lo sviluppo di sabbie bituminose canadesi,” ha dichiarato al News Network Business.

    “Questa è una aspettativa non realistica – le sabbie bituminose canadesi svilupperanno, a prescindere di questo gasdotto”.
    ————————————————————

    Lo stesso con l’Alaska, ci sono le tubazioni per gas e petrolio, ma sono ferme li’, mentre potremmo usufruire delle nostre risorse ormai da anni.

    Anita

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Gli ambientalisti ( ovviamente komunisti..) affermano che l’estrazione di petrolio dalle sabbie bituminose richiede enormi quantità di energia e di acqua, aumenta le emissioni e minaccia i fiumi e foreste.

    Alle Vispe Terese, non gliene frega un kazzo.
    Alle giovani generazioni e a quelle future, invece, sì.

    C.G.

  31. Controccorrente
    Controccorrente says:

    Etiche..!!!

    (alcune considerazioni sull’Etica del capitalismo, a partire da semplici considerazioni..terra terra..dovute all’età)

    Che Berlusconi sia un capitalista è chiaro, che tutta la sua azione si sia basata sull’etica del capitalismo lo è altrettanto..!!

    Che i suoi alleati padani , mezzi padani, un quarto di padani ..siano corresponsabili in tutto e per tutto delle sue azioni lo è altrettanto..anzi se non di più..

    Mi sono sempre chiesto dove stiano i confini dell’etica a partire da problemi banali…ovvero se sia lecito aprire una finestra di una catapecchia maleodorante in “barba” ai regolamenti edilizi o costruire un palazzo di dodici piani,orrendo, sulla riva del mare..

    Si sa la legge NON PUò DISTINGUERE,e ne prendo atto !

    Ma l’altra domanda che sorge spontanea è :

    Dove risiede l’inghippo che innesca la VIOLAZIONE DELLE LEGGI ???

    Finora avevo sempre pensato ..ovunque sia nel piccolo che nel grande in Punta di Diritto ect,ect

    Ora penso che la Misura sia colma.., ovvero la Merda risiede esclusivamente nell’alto (nelle etiche )

    Il recento Decreto che piega la Legge, alle volontà del Signore, nel non voler restituire i “danè” per via di una sentenza, spiega TUTTA L?ETICA CAPITALISTA, senza se e senza MA !

    In CULO al prossimo,se si detiene il Potere..

    E visto che ormai gli IMBECILLI si riproducono per Partenogenesi, che almeno godano ,senza alcun lamento..!!

    cc

    Signore abbi pietà di loro , perchè non sanno quello che fanno!
    E dicono e sproloquiano..
    amen
    Ovvero la misura è colma in barba al Diritto!!e ai piagnistei ..!!

  32. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Che differenza fa se il petrolio se lo compra la Cina?
    Se le tubazioni sono cinesi ne sono esenti?
    Viene sempre dalle sabbie bituminose, o no?

    Le va bene se sono i Cinesi ad aumentare le emissioni e minacciare i fiumi e foreste nel nostro continente e noi stiamo a guardare?

    Il Canada e’ in business per vendere petrolio, la Cina ha gia’ diversi contratti.

    Anita

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ecco, proprio quello che avevo sottointeso: a lei da fastidio che – le vengo “incontro” data la sua schizofrenia contro le genti diverse dalle sue – i “musi gialli” vi fregano il business. E già.
    Del resto, dei disastri ambientali che ciò provocherà, lei se ne fotte.
    Mica camperà ancora 60 anni…ma le nuove generazioni (anche quella del suo nipotino) invece sì e dovranno conviverci, se ce la faranno a vivere.

    E se poi a stuprare questo pianeta saranno i canadesi, i nordamericani, i cinesi, i giargianesi, i bantù oppure gli ottomani
    non fa nessuna differenza.
    Ma questo, capire questo, per lei è un impresa troppo, troppo, troppo ardua.
    Si pensa sempre che arrivati ad una certa età subentri la saggezza, evidentemente non nel suo caso.
    C.G.

  34. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    ho qualche libro sparpagliato ovunque, ma i miei di Scuola sono sotto plurime tele di ragno, che mi hai costretto a diradare, in parte.,Dewey compreso!
    Ma non mi mettero a rileggerlo, mi limiterò , assieme a qualche altro suo illustre coetaneo, a rileggere le sottolineature e i commenti che vergavo ai tempi!!!

    Intanto per formazione pretesca…di certi filosofi si curava di più l’aspetto pedagogico e la sua biografia finiva, spesso dopo un inquadramento storico, nel dimenticatoio!
    Non mi chiamo Pico!
    Però…se si sa cercare si trova…e io credo di aver capito che il Dewey che ha catturato il tuo interesse sia quello che ruota attorno, e con cerchi abbastanza larghi , alla Commissione sui processi di Mosca che presiedeva fra gli anni ’36/38!!!!!
    N’est que pas??????
    Del resto, se ricordo bene, la Tua Scuola NON era di Preti!!!!
    Sullo specifico argomento io navigo in un mare di nebbie d’agosto…perciò hai buon gioco a mettermi KO!

    Invece del D. della SUA SCUOLA ATTIVA-
    -dell’Alfabetizzazione di di tutti, dal più ricco al più povero-
    dell’acquisizione di competenze culturali e sociali che partano dall’ambiente in cui si vive e che siano non imposizione del docente ma conquista del discente- (mica bazzeccole, e non solo ai tempi!!!).
    -della maturazione per gradi , secondo età evolutiva che il Piaget poi amplierà, di un pensiero indipendente, reffrattario per ciò stesso all’indottrinamento antidemocratico-
    Infine la maturazione di un inserimento condiviso , cioè di un senso della socialità liberamente accettato.
    Un terremoto, insomma!

    Molto altro mi ha insegnato” questo” D. che ha tracciato la strada
    a molti altri Pedagogisti e che ha ispirato anche Don Milani!

    Tè capì…perchè non ti capivo?

    Sylvi

  35. Controccorrente
    Controccorrente says:

    X aiutare il “ripasso pedagogico”della mia amica Sylvi..
    E S EMPRE INATTESA DELLE SUE PRECISAZIONIE CRITICHE

    Proviamo a vedere ora qual era il giudizio che il Dewey forniva dello stato dell’educazione al suo tempo in Democrazia ed Educazione, opera della maturità :

    Dewey non ci ha lasciato una storia della pedagogia, ma in numerosi suoi scritti si incontrano valutazioni e interpretazioni di correnti e di pensatori, sempre acute e geniali, tali da rassicurarci che l’indagine circa “il passato del presente” è stata affrontata dal nostro autore, anche in questo campo, con impegno e vigore.
    In Democrazia ed educazione egli riduce le posizioni storicamente assunte circa il significato del processo educativo a cinque, alle quali contrappone la sua.

    1-2) L’educazione è stata per lungo tempo concepita come preparazione», ad un fine collocato a volta a volta a distanza 1) finita, oppure 2) infinita

    Si tratta di una concezione che disconosce l’importanza dell’età evolutiva in quanto tale, che fa del fanciullo un « membro candidato» della vita autentica, che, facendo leva sul futuro, si condanna a lasciare inutilizzato il potere impulsivo presente, che perde di vista le caratteristiche peculiari del singolo e che , non riuscendo a mobilitare l’impegno del soggetto, dleve ricorrere alle motivazioni estrinseche del premio e del castigo.

    Si è visto (Locke), partendo da un presupposto corretto, nell’educazione il processo di sviluppo di specifici poteri atti al compimento di compiti fondamentali, ma si è caduti nell’errore di credere all’esistenza di 2mitiche facoltà” come qualcosa di già presente nella natura dell’educando, indipendentemente dal loro esercitarsi su contenuti determinati, scivolando così in uno sterile formalismo.

    4) Per converso si è ritenuto (Herbart) che le stesse « facoltà » si strutturino mediante il processo educativo, salvo, penò, commettere l’errore di negare l’esistenza di specifiche funzioni attive connesse con la reattività del sistema nervoso e di ridurre tutta l’educazione all’azione intenzionale del maestro.

    5) Infine si è visto (Rousseau-Pestalozzi-Spencer) nell’educazione una ricapitolazione dell’evoluzione e della storia, basandosi sopra un errore biologico, sopravvalutando l’ereditarietà, sottovalutando, con l’ambiente, la stessa azione educativa e spostando il baricentro del curriculum verso il passato.

    A queste cinque teorie Dewey contrappone la sua:

    quella dell’educazione come ricostruzione e riorganizzazione continua dell’esperienza che da un lato accresca il significato dell’ esperienza stessa e dall’altro aumenti la capacità di dirigere il corso dell’esperienza seguente.
    Incrementare il significato dell’esperienza vuoi dire aumentare le percezioni dei nessi e della continuità dell’attività nella quale siamo impegnati con altre attività, passate, presenti e future, nostre ed altrui .
    Incrementare la facoltà di ulteriore direzione e controllo vuole dire poter volere alcune conseguenze prevedendole come risultato della nostra attività presente quale siamo impegnati con altre attività passate, presenti e future, nostre ed altrui.
    Incrementare la facoltà di ulteriore direzione e controllo vuoi dire poter volere alcune conseguenze prevedendole…

    NB –Parte tratta da Storia del Pensiero Filosofico e Scientifico (Ludovico Geymonat),John Dewey a cura di Renato Tisano

    A John Dewey sono state mosse diverse critiche a partire dal punto di vista della Metafisica Classica e cioè il rifiuto che l’autore avrebbe di partire da un punto di vista privo di riferimento assoluto, quindi mancanza di un solido ancoraggio, alla mercé dell’incessante mutamento..quindi il rischio di una conoscenza acritica o di una “morale” vulnerabile……
    Personalmente tralascerei questi argomenti per tentare alcune considerazioni personali, in riferimento sia al presente attuale in cui versa la Scuola (italiana), che in riferimento al periodo storico in cui l’autore ha vissuto.

    John Dewey ha vissuto una vita lunghissima..nato nel 1859 a Burlington nel Vermont (New England), muore nel 1952.
    Sostanzialmente è un Wasp (White Anglo-saxson protestant) ed ha modo nella sua lunga esistenza di attraversare tutti salienti dalla fine dell’800, alla metà del secolo ventesimo,prima rivoluzione industriale (vapore e macchine relative),prima Guerra Mondiale, Crisi del 29,New Deal,, seconda guerra mondiale ed infine fino agli albori della seconda rivoluzione tecnologica.

    Piaccia o meno, ma a mio avviso nessuno può dirsi immune dal clima dei tempi in cui ha vissuto..diciamo che nella sua prima maturità, Dewey,non può non aver respirato il clima del Positivismo legato alle scoperte scientifiche,che hanno caratterizzato la fine dell’800 ed il primo ventennio del 900.
    Di conseguenza il suo pensiero non può non essere stato influenzato dall’empirismo e diciamo pure che sotto certi aspetti Egli è stato un antesignano di quella che sarà poi, in seguito, la Sociologia dei Funzionalisti.

    In effetti la sua pedagogia è all’altezza dei tempi,senza però mai dimenticare che il Dewey vive ed opera negli Stati Uniti, che da sempre hanno un sistema di organizzazione scolastica ,almeno per quello che riguarda le “risorse”,molto diverso dal sistema europeo.
    Il Suo sistema e la logica pedagogica che ne deriva, possono quindi dirsi “funzionali”ai tempi in cui l’autore vive ed opera, rispetto ai problemi che il mutamento della Società imponeva.
    Dal mio punto di vista la sua “visione pedagogica” è una macchina ,molto ben studiata,moderna ed anche sotto certi aspetti molto più umana delle precedenti, che rompe decisamente sotto molti aspetti con gli schemi del passato.
    Macchina pedagogica che ,sempre a mio avviso,abbisogna però per poter funzionare correttamente di “molte risorse” e di Operatori sempre all’altezza..senza queste premesse i rischi che si corrono , sono notevoli…
    Il problema delle “risorse”, al di là delle migliori intenzioni dei singoli, non può sfuggire alla ferrea legge “delle risorse stesse”.
    In un clima di crescita costante di Welfare, o di ingenti risorse private (come in USA) o pubbliche che arrivano puntuali, può funzionare,…resta da capire quello che può succedere quando questo meccanismo si inceppa !

    iNFINE PER AIUTARE IL RIPASSO NOTE A CASO SUL PRAGMATISMO..BUON LAVORO MIA CARA E DIMMI DIMMI CHE SONO CURIOSO ED ASPETTO..

    Pragmatismo.

    Indirizzo della filosofia contemporanea che pone il criterio di valutazione di ogni principio teorico nelle conseguenze pratiche che ci si aspettano da esso.
    La definizione riportata nel dizionario, sottolinea erroneamente il carattere filosofico di questo modello di interpretazione della realtà.
    Il pragmatismo è empirico e in “quanto” empirico è scientifico.
    È la mente pragmatica a scrivere la storia dell’uomo, si tratti di quella politica o quella di qualsiasi altro campo che riguarda la nostra specie.
    Ma è solo dalla rivoluzione francese in avanti che verrà sempre di più riconosciuto il primato del modello pragmatico-scentifico su quello filosofico-umanistico.
    Il pragmatismo è il grande strumento che la classe borghese impugna per conquistare il mondo, eliminando tutte le altre culture e relative forme di interpretazione della realtà.
    Lo stesso modello economico si basa su principi prettamente pragmatici: “è la realizzazione del profitto a determinare se la teoria economica di partenza è stata positiva o no”.
    Se prima del crollo della borsa del ’29, le teorie liberiste erano contemplate e venerate quasi fossero principi assoluti, con lo scoppio della grande bolla e la successiva depressione economica, saranno poi gli interventi statali e una guerra mondiale a dover risollevare il mondo intero.
    È stato il risultato positivo dello statalismo a sottolineare quello negativo del liberismo.
    È così è stato ma all’inverso negli anni ottanta.
    È la mente dell’uomo a essere pragmatica.
    Così pensava John Dewey, il padre del pragmatismo americano, che impostò il suo modello pedagogico proprio su questa premessa, con l’obiettivo di sviluppare questa attitudine dell’allievo.
    Non a caso sarà il suo modello a formare l’elite americana che guiderà la nazione nei suoi anni di massi splendore.
    In Italia, al contrario, con la sua cultura romantica e le tendenze umanistiche, si rafforzerà invece un modello pedagogico esattamente opposto. Sarà la riforma Gentile a prendere il sopravvento, proprio in quegli anni.
    E mentre l’immaginario americano è rivolto a ammirare la tenacia e la durezza del “frontiermens” delle praterie, quello italiano, elegge Gabriele d’Annunzio come suo vate e simbolo.
    La mentalità americana e le ricchezze che offriva questo paese in quegli anni, spinsero milioni di persone a emigrare nel gran continente. Uno dei porti più interessati da questo flusso migratorio era quello di New York. Ma prima di entrare nella grande mela era d’obbligo approdare ad Ellis Island, dove si veniva registrati.
    L’isola era anche utilizzata come centro igienico sanitario.

    Carissima Sylvi , attendo attendo tue notizie..

    cc

  36. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Si sta parlando di oleodotti, non di musi gialli.

    I musi gialli sono nella sua testa abbastanza retrograda.

    Anita

  37. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Lei e’ come una vecchia bisbetica, mi sembra che l’eta’ stia affliggendo lei stesso, non io.

    Anita

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Urca!
    Oggi è inkazzosa.
    Succede sempre quando qualcuno mette il dito nella piaga.
    Chissà perchè… si può essere vecchie a vent’anni e giovanotte a 75!

    P.S.: tra due giorni diventerò pensionato e le garantisco, lo giuro sui miei baffi, che quel tanto di libertà in più che mi sarà concessa non me la giocherò in pantofole davanti la TV per farmi rimbambire. Questo è poco ma sicuro, la Lambretta già freme…

    C.G.

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.
    A proposito di retrogradi….lingua mia.. fai un fioretto, stai buona!

    C.G.

  40. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    In pantofole non ci sto mai, sono fuori di casa vestita di mattina.

    Semmai e’ lei che ha il naso sul computer appena scrivo io.

    La mia giornata inizia verso le 7 o 8 AM e finisce verso le 2:00 AM.

    Percio’ qualche post sul forum non occupano molto tempo.

    Le lettere e-mails ad amici/e si’.
    Ma lo faccio a sera tarda.

    Anita

  41. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    mi hai stuzzicato!
    Non sarò molto strutturata nel discorso…ma questo non è un saggio!

    Rousseau e Pestalozzi, che hanno avuto ottime intuizioni, non hanno mai riscosso le mie profonde attenzioni.
    Solo quel che ero costretta!

    PRAGMATISMO: è l’agire dell’intelletto che conosce la realtà per raggiungere un Profitto, un’Efficacia dell’Azione con rimando a Premesse e Circostanze concrete.
    E qui sta il TRUCCo, mio caro! Trucco politico, sociale, economico, comunista, capitalista ecc. ecc. o più semplicemente etico e morale.

    Le PREMESSE, come consegue,…storiche, scientifiche, umanistiche, religiose…
    A quali culture, dottrine, esperienze precedenti ispirarsi?
    Qua c’è già tutto il Mondo!
    Qui sta la costruzione di Programmi nazionali unificanti, dai quali costruire curricoli adeguati…laici sicuramente ma con rispetto di Chi siamo e Dove andiamo.
    Qui stanno anche i concetti di acculturamento o indottrinamento che persegue uno Stato! ( Fascismi e autoritarismi di tutti i colori compresi).

    CIRCOSTANZE CONCRETE Oggi.
    Non sono sicuramente percepite allo stesso modo, da un bambino e da un liceale…ma queste “dovrebbero” , dovrebbero dove la Scuola funziona, diventare Unità Didattiche attente ai bisogni e agli interessi dei discenti. E calate nella realtà storica e culturale, propedeutica ai mutamenti.

    Infatti i Dewey, filosofi-pedagogisti lasciano il passo ai Dottrens, ai Kerschensteiner, ai Piaget, ai Lombardo Radice…fino alla Montessori che arrivava a misurare banchi e sedie che garantissero uno sviluppo armonico non solo psichico , ma anche fisico ai bambini.
    Insomma la Scuola e i docenti al servizio dei giovani…non viceversa!
    E qui non dico quello che penso della Scuola italiana di oggi…potrei essere scurrile!!! E non è colpa solo della Gelmini!!”!

    LE RISORSE:

    Ma per pagare decorosamente e aggiornare i docenti necessari e soprattutto bravi e preparati, non una caterva di cosiddetti precari che rincorrono un posto sicuro al fresco per quattro soldi!
    Le Scuole sicure nelle strutture, possibilmente non bicocche cadenti;
    gli strumenti necessari, biblioteche interattive, computer, internet usato correttamente per evitare , tra l’altro, i pericoli del web e consigliare i genitori a casa.
    POI…si può far portare da casa la carta igienica…non casca il mondo…avere invece carta tonner sussidi didattici da manipolare ( per i piccoli) indispensabili!
    Poi la creatività di ins. e alunni fa il resto!

    Ma soprattutto ancora TUTTI i giovani di qualunque età Devono muoversi, uscire dal guscio, confrontarsi e imparare ad essere autonomi.
    Apprendere sul campo la geografia, la storia, l’arte e anche la religione…leggere una carta topografica, geografica, il tracciato di un sentiero di montagna e una carta nautica.

    Ecco, per me questa è la Scuola Attiva che è partita dal tempo di Dewey …ma è arrivata ai giorni nostri????

    Sylvi
    :

  42. sylvi
    sylvi says:

    Pensierino:

    L’immagine dell’uomo totale è un’astrazione, la cui forma è ricavata dalla rappresentazione concreta di una EPOCA e di un POPOLO.
    Tutte le relazioni che il singolo ha o deve avere con il suo popolo e con le idee del suo popolo sono implicate da tale rappresentazione.
    V’è indubbiamente un patrimonio scientifico, artistico, morale e religioso che appartiene a molti popoli civili; parte di esso resterà per sempre patrimonio dell’umanità.
    Perciò si potrà anche dire che singoli uomini sono SCIENZIATI, ARTISTI,FILOSOFI,TEOLOGI, hanno significato e valore internazionale.
    Ma nella loro essenza di UOMINI essi hanno le loro radici nella propria epoca e nel proprio popolo, e per quanto nella loro specialità sia gelebrati da tutto il mondo, assumono il loro pieno valoree la loro completa fisionomia come membri di un popolo, al quale sono legati da mille e mille fili.
    Se consideriamo compiutamente i mezzi che stanno a nostra disposizione per la vera formazione dell’uomo, vediamo che essi si fondano sui beni intellettuali e morali del popolo al quale il singolo appartiene, e mi sembra da escludere che si possa realizzare con queste forze NAZIONALI una cultura superiore nella quale non viva NESSUNA vita nazionale.

    da- L’educazione dell’uomo e del cittadino
    di Georg M. Kerschenteiner

    Ps: Le maiuscole ci sono perchè non so fare il grassetto come sul libro, e scrivendo direttamente.
    Sylvi

  43. peter
    peter says:

    pragmaticamente, lascio Sylvi e CC nel loro brodo di libri e citazioni.
    Tanto piu’che per Sylvi, il brodo quanto piu’vecchio e meglio e’…

    Peter

  44. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    te lo mando io via e-mail.
    Ma devi aprire la tua posta cosa che non fai giornalmente….

    Anita

  45. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    prima di tutto grazie;l’ho messo in evidenza!
    Hai ragione, non ogni giorno apro la posta e-mail anche perchè passo abbastanza tempo al telefono.
    La giornata mi vola in un attimo!
    Oggi ho perso anche tempo a cercare i tappi deli lavandini in cucina che Riccardo ha imbucato chissa dove!
    Sta diventando come una gazza ladra…se qualcosa luccica…

    Cresce bene il piccolo Xavier?
    Grazie e ciao.
    Sylvi

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