Italia/Comunità Europea: come volevasi dimostrare. Francia, Libia, Israele: come volevasi dimostrare
Come volevasi dimostrare: sul tappeto c’è addirittura l’uscita dell’Italia dalla Comunità Europea. Ne abbiamo parlato per primi, quando pareva fantapolitica o delirio allo stato puro. Ora il “delirio” è del nostro (indecente) capo berluscone del governo e del ministro degli Interni, Roberto Maroni, che pure non è cretino e neanche un mascalzone. Lui. Quello che èpeggio, è che poco fa ho visto un servizio televisivo che rendeva conto di un discorso del segretario di Stato del Vaticano, Raffaele Bertone, che accusa l’Europa di “avere deluso”. Non ho capito bene se Bertone, firmatario assieme a Ratzinger nel giugno 2001 del famoso ordine ai vescovi di tutto il mondo di tenere segreti i casi di pedofilia del clero, intendeva dire che dopo la delusione deve avvenire il rilancio dell’Europa oppure no. Nel secondo caso, il combinato disposto Berlusconi-Lega Nord-Vaticano è molto probabile che riesca a farci cacciare dall’Europa, con l’inevitabile conseguenza della spaccatura in almeno due pezzi dell’Italia. Affondata e disunita dopo appena 150 anni di faticosa unità. Unità purtroppo fatta male e a misura solo degli interessi dei padroni delle ferriere e del vapore del Nord, all’epoca sabaudo e non ancora “padano”. Se le cose continuano così, siamo sul piano inclinato della guerra civile nel giro di una decina d’anni. Del resto in Italia c’è stata – si usa dire – una “guerra civile a bassa intensità”, a partire quanto meno dalle bombe e dalle stragi iniziate nel ’69 e a proseguire col terrorismo rosso. Dalla “bassa intensità” a una intensità meno bassa il passo non è impossibile.Berlusconi è ormai un uomo pericoloso. Molto pericoloso. Ho proposto un paio di volte di processarlo per alto tradimento almeno della realtà, visto che rifila all’Italia intera la surrealtà virtuale prefabbricata a tavolino dalle sue televisioni e annessi altri meaas media servili. Leggi ad personam, su misura per lui, e realtà su misura prefabbricata per un popolo trattato come una massa di gonzi creduloni. Ora però siamo passati dal tradimento della realtà al tradimento anche di altre cose, a partire dal giuramento nelle mani del presidente della Repubblica all’atto della nomina a primo ministro. Mi spiego: per sfuggire alla galera o comuqnue all’ignominia che merita Berlusconi ha deciso, corrompendo e comprando buona parte del parlamento, di rafforzare l’esecutivo fino a farne non più il primus inter pares con il legislativo e il giudiziario, bensì il dominus della situazione. Questo significa né pi e né meno che stracciare la Costituzione. E minare le basi della Repubblica, che non sarebbe più basata sul lavoro e sulla divisione e autonomia dei tre poteri, esecutivo, legislativo e giudiziario, bensì sul volere berluscone dell’esecutivo. Anche nell’ipotesi che il potere economico e affini di Berlusconi non sia stato originato da illegalità e non continui a basarsi sulle illegalità, lo stravolgimento che sta perseguendo furiosamente basta e avanza per mandarlo sotto processo per alto tradimento. Non so se tale reato sia applicabile a un capo di governo anziché solo al capo dello Stato, ma so bene che oggi l’Italia non ha il potere di mandare Berlusconi sotto processo come merita. Non ci riesce nella aule dei tribunali ordinari, figuariamoci se può riuscirci nelle aule del parlamento, da lui corrotto a livello ben più basso del bunga bunga. Oltretutto Berlusconi ha comprato anche la benevolenza del Vaticano tramite privilegi, esenzioni da tasse e tramite finanziamenti vari, in primis quello alla scuola pubblica. Ergo, è in una botte di ferro. Che è difficile, ma non impossibile, che diventi una botte in stile Attilio Regolo…
L’unica speranza è che il capo dello Stato trovi il modo di destituirlo. Se non di fargli fare la fine che il re fece fare tardivamente a Mussolini dopo averlo convocato l’ultima volta…
Per cacciare a pedate Berlusconi dal governo in un Paese civile, dotato di dignità e rispetti per se stesso basterebbero anche solo le minacce e il sarcasmo ai danni del giornale Repubblica e del suo inviato Giuseppe D’Avanzo esibiti nel tribunale di Milano. Guai a mancare di rispetto e peggio ancora a minacciare la stampa, in un Paese civile. Per cacciarlo non solo a pedate ma anche a sberle in faccia basterebbero, in un Paese civile che non avesse perso il senso della realtà e la dignità sotto il rimbecillimento televisivo, le continue e grottesche accuse contro la magistratura, un tormentone che, si noti bene, dura da ben prima del suo “entrare in campo”. Neppure il più incallito dei delinquenti ha mai dato pubblicamente mostra del disprezzo e dell’odio che Berlusconi declama ciclicamente contro quello che è uno dei tre poteri dello Stato e della Repubblica, ma che lui vuole ridurre al rango peggio di una Minetti o di una Ruby. Berlusconi vuole, vuole, fortissimamente vuole che l’esecutivo prenda il sopravvento sugli altri due poteri, e con legislativo c’è già riuscito corrompendo e comprando “onorevoli” sempre più sfacciatamente disonorati. E vuole anche che l’esecutivo, cioè il governo, sia alle sue dirette dipendenze come i vergognosi suoi avvocati, e in quanto a vergogna Cesare Previti docet. C’è chi la repubblica la vuole islamica e c’è chi la vuole ebraica, c’è che la vorrebbe cattolica o almeno cristiana e chi la vorrebbe laica, come peraltro prescrive per quella italiana la Costituzione. Berlusconi invece la repubblica la vuole berluscona, e magari neppure più repubblica. Il dramma, che può volgere a tragedia, è che non si tratta né di scehrzi né di battute, ma di un ben preciso programma che il Pericolo Pubblico Numenro Uno sta portando avanti a marce forzate oltre che a marce mele.
Riguardo la Francia, la Libia e annessi e connessi, pure: come volevasi dimostrare. Con l’aggiunta dell’intervento militare francese anche in altre parti dell’Africa. La vergogna massima è che nel frattempo, mentre facciamo finta che la guerra in Libia sia “umanitaria”, per “proteggere i civili”, facciamo finta di non sapere che Israele a Gaza continua la mattanza di civili, bambini compresi. I morti uccisi per rappresaglia a mezzo bombardamenti mi pare siano stati una ventina in un paio di giorni. Hamas decide finalmente una nuova la tregua? Israele bombarda. Nè più e né meno come se Hamas fosse solo e sempre in guerra. Lo specialista di questo modo delinquenziale di trattare i palestinesi era Sharon: la giornalista israeliana Tania Reinhart nel suo libro “Distruggere la Palestina” ha elencato le volte e i metodi, criminali e condannati dall’Onu, con i quali Ariel Sharon aveva premura di far saltare ogni volta le tregue unilaterali decise da Hamas o dall’Autorità Nazionale Palestinese o dai gruppi facenti capo ad Arafat. La guerra continua. E la politica diventa una guerra fatta con metodi diversi.
Anche da parte mia un pensiero di cordoglio e di rimpianto per il carissimo Ber, un vero gentiluomo ed un uomo pratico e concreto.
Un saluto a tutti Uroburo
caro Pino,
io ricordo molto bene il concetto espresso di Andreotti, quando si doveva fare l’UE.
Faceva circa così: E’ meglio restare attaccati alle Piramidi che alle Alpi!
Andreotti era troppo volpe per non capire che mezza Italia non l’avrebbe mai seguito in questa ipotesi, aveva scelto l’altra mezza!
Lei ha da tempo sollevato il problema…da professionista…dice che ci sarà una guerra civile…
Io NON VOGLIO prendere in considerazione l’eventualità, ma…capisco che, stante le cose, o TUTTA Italia si aggrappa all’Europa o il suo pronostico si avvererà.
Tertium non datur.
Avremmo , ABBIAMO, bisogno di una classe politica seria, che sappia parlare chiaro ai cittadini, non alla gggente!
E scontentarli, Tutti; almeno nel breve periodo.
Una sx che abbia chiaro e che scelga che tipo di società vuole, non nel sogno, ma nella realtà e nella concretezza dei tempi che viviamo. Ilpossibile e subito!
Non serve demonizzare Maroni…che è uno che ha il polso della situazione, ma si ritrova un Capo come Bossi e un premier come B.
Per quel che mi riguarda, ed esprimo un pensiero che è diffuso dalle mie parti:
Fatte le pulizie ” di Pasqua” della feccia che ha scambiato il Parlamento per il Tribunale dove dovrebbero essere giudicati…
Siamo disponibilissimi a fare sacrifici, ancora, per lo sviluppo del Sud…ma il Sud DEVE veramente desiderare di far parte di questa Nazione; BASTA furbizie!!!
Altrimenti qui a Nord Est non vedremo il 150° anniversario dell’unità d’Italia, nel 2016.
Ps: Gli interventi sempre più numerosi e inopportuni della Curia romana sulla vita politica nazionale, non sono che la misura della pochezza dei nostri rappresentanti politici.
C’è ancora gente che sa distinguere fra Cesare e Dio!
Cordialità Sylvi
x Sylvi
NON ho detto che “ci sarà una geerra civile”, anzi spero proprio che non ci sia mai. Ho detto che siamo sul piano inclinato verso la guerra civile: volendo, si fa in tempo a raddrizzare il piano.
La classe politica, cara Sylvi, non è altro che l’espressione perfetta, politico parlamentare, dele cosiddetta società civile, della quale facciamo parte tutti noi. E’ la società civile ad essere malata, in Italia.
Il Sud? Premesso che l’unità d’Italia è stata fatta male, a spese proprio del Sud per farne il serbatoio di manodopera e di produzione agricola per il Nord, resta il fatto che in fatto di politica il peggio è sempre nato al Nord: il fascismo, il leghismo, il berlusconismo, Il Sud ha la criminalità e una burocrazia non all’altezza: ma prevalentemente, se non solo ed esclusivamente, perché gli fa comodo al Nord. A partire da Roma.
Un saluto.
pino
P. S. Di Maroni ho sempre detto che è un bravo ministro degli Interni, così come è stato un buon ministro del Lavoro. Tutt’altra pasta rispetto un Castelli, che – oltretutto – usava gli aerei dell’aeronautica militare per togliersi lo sfizio della sua passione per i voli. Maroni ha la stessa passione, ma si accontenta di un simulatore di volo in casa. Pagato di tasca propria.
Cara Silvy,
non me ne voglia me uso il suo messaggio per criticare (in senso bonario, si intende) una visione della politica fatta di sogni e non di realtà.
Pino le ha già risposto, io a mia volta aggiungo che questa classe digggerente NON è l’espressione del paese che a me sembra, mediamente, un po’ meglio. Certo è l’ignoranza più ancora che la condivisione di pulsioni criminali a far votare per il Banana, oltre ai bennoti brogli elettorali che inquinano le elezioni ittagliane da sempre. Ma il paese mi sembra, complessivamente, più serio ed onesto di quanto non sia rappresentato dall’attuale maggioranza.
La sinistra è in grave crisi, una crisi globale e complessiva; sperare in un ritorno mi sembra del tutto inutile: ci metteranno almeno 10-15 anni. Quindi l’Ittaglia è tutta vostra: datevi da fare, poi rideremo insieme.
Una classe diggerente può avere varie funzioni: sempre quella di farsi i propri affari, ma spessissimo questo accade facendo contemporaneamente gli affari del paese: guadagna il paese e guadagno anch’io, questo il motto. In Ittaglia non è MAI stato così, se non per il breve periodo della Prima Repubblica, e solo in piccola parte. La Seconda Repubblica è fatta da gente palesemente malavitosa, senza altri obiettivi che saccheggiare il paese. Le piaccia o meno la sinistra non è a questo livello, sindacati compresi.
Quindi se la classe diggerente ittagliana ruba a man bassa non è per errore ma perché questo è il nostro uso, da sempre. La storia parla chiaro.
Lei sogna ad occhi aperti anche relativamente alle caratteristiche del Nord. Non conosco il Friuli ma il livello di corruzione del Veneto non è diverso da quello lombardo. E poi se il cambiamento ce lo dovrà fare la Lega, siamo a posto: sono più corrotti dei crassisti…
Comunque tanti auguri, a me va bene tutto. U.
PS. Non ci sarà una guerra civile: chi mai la farebbe? Il Sud è troppo debole ed il Nord vuole solo andarsene. Un’ulteriore dimostrazione che nella storia i nodi vengono sempre al pettine. Prima o poi.
Ciao Ber!
Un giorno ci troveremo lassù per farci uno scopone scientifico e guarderemo giù discutendo del più e del meno.
Senza fretta.
C.G.
L’ultima barzelletta di un governo impegnato a tempo pieno da tre anni nel tragicomico(tragico per noi,comico(o meglio buffone) all’estero.
Da Repubblica
“La situazione in Libia ha messo in difficoltà il premier, Silvio Berlusconi, che ha ammesso di aver addirittura pensato alle dimissioni, prima di dare il via libera alla partecipazione dell’Italia alla missione dei volenterosi. La rivelazione, secondo quanto viene riferito da alcuni partecipanti, è stata fatta ieri sera dallo stesso presidente del Consiglio nel corso di una cena con alcuni giornalisti della stampa straniera. “È stata una decisione difficile per me – ha spiegato il premier – ho anche pensato di dare le mie dimissioni, ma poi alla fine ho deciso di rimanere al mio posto”. Durante la cena il Cavaliere ha ripercorso la storia dei suoi rapporti con il colonnello Gheddafi sin dal ’94 e delle difficoltà dovute al passato colonialista. “Ogni volta che andavo il Libia – avrebbe riferito – Gheddafi mi faceva vedere delle foto di persone impiccate o torturate dai soldati italiani. Mi sono sentito in dovere di fare un passo importante e ho chiesto perdono. Da allora i rapporti sono costantemente migliorati. Gheddafi mi ha anche regalato tre cammelli che ho fatto fatica a sistemare”.”
L.
“Quello che è peggio, è che poco fa ho visto un servizio televisivo che rendeva conto di un discorso del segretario di Stato del Vaticano, Raffaele Bertone, che accusa l’Europa di “avere deluso”. ” P. Nicotri
Meno male che per ogni cosa negativa se ne contrappone una positiva:
a quanto pare il cardinalone R. Bertone è deluso dall’Europa ma è entusiasta o perlomeno soddisfatto da quanto accade in Italia,infatti non si pronuncia!
W il vaticinio(vaticanio,vat telapesca &C .
BOH;eppure mi ricorda qualcosa!)
L.
Caro Linosse,
la “chiesa” è oramai un’involucro “perdente” e Bertone nè un’interprete efficace .
Anche se “resistono ” sul territorio alcune “enclavi ” eccellenti che cercano ancora di “sviluppare” una parvenza di messaggio cristiano,la Gerarchia si attacca vieppiù solo al Potere ,senza badare a spese , per mantere un processo di “autosostentamento”,ma le ragioni storiche per cui questo apparato ha potuto mantenersi in piedi ,più non sussistitono da tempo.
Durante i tempi della Prima Repubblica almeno degli “interpreti politi” cercavano di dare consistenza ad un visione sociale del messaggio cristiano,ma la “realta”laica di un capitalismo vincente su scala “globale” , massacra ormai qualsiasi tentativo di “messaggio” di speranza.
Restano gli involucri “ripetivi” di riti , che nel Mondo laico borghese, ora più che mai ,assomigliano a riti scaramantici ,per un aldilà ..che non si sa mai..pari quasi al valore di un cornetto appeso alla cinghia dei pantaloni !
Lo si e vince da come i “messaggi”,anche duri che invitano alla solidarietà cadono nel Vuoto assoluto,mentre quelli che si accordano alle pulsioni elettoralistiche,vengono invece accolti.
la Chiesa cattolica è un involucro “vuoto ” di spiritualità e a lungo non potra reggere e quelli come Bertone potranno trovarsi un “lavoro” come manager in qualche ditta, se lo vorranno.. e se saranno all’altezza svuotati di quella Aura sacrale, dovranno conquistarsi una pagnotta!!
Pagnotta che adesso è garantita dallo Stato, come l’associazione dei Pioneri, ai tempi del capitalismo di stato in URSS…
E poi dicono …
cc
vd anche http://www.pinonicotri.it/2011/04/spezzare-il-cerchio-della-soluzione-finale/
ps- nel pezzo..massacra ormai qualsiasi tentativo di “messaggio” di speranza…
va letto come . massacra ormai qualsiasi tentativo di “messaggio” di speranze ,nelle masse, o moltitudini..che laicizzandosi borghesemente ,ne assumono i dis-valori nel senso di assenza di valori,anche se ovviamente poco o nulla sul paino economico concerto…ed è per questo che e loro lo sanno ,che non sanno più cosa fare..!!
I ricchi e potenti se ne sono sempre fregati da duemila anni!
x Pino e Uroburo.
Al secondo dico che quel “vostra” riferito all’Italia e a chi non si sa…
non porta da nessuna parte!
Ho visto abbastanza divorzi, sia matrimoniali che societari, per sapere che, al di là delle ragioni o torti, sono sempre una sconfitta per entrambe le parti.
Così è per l’Italia.
Potremmo, Sud e Nord, ragionare sui torti e le ragioni…mentre combattiamo insieme la battaglia dell’Unità…ma questo, purtroppo, è ancora un sogno.
Però io non credo allo “stellone italico”, io credo che solo una coraggiosa battaglia culturale comune ci possa sollevare da questo pantano.
Che, questa volta, è da combattere perchè non abbiamo scampo, e la globalizzazione non fa sconti a nessuno!
Per me la PRIORITA’ non è, addirittura, l’evasione fiscale; viene subito dopo, ma prima viene la burocrazia e gli azzeccagarbugli.
Non c’è controllo all’evasione se non c’è controllo sui “servitori dello Stato” . Politici compresi!!!
Su chi dice – questo piccolo o grande potere mi serve per arricchire me e i miei clientes, ma anche per esibire questo potere e mi servo della legge per aggirarla!
” Ai miei tempi”…ma si lasciatemelo dire!!!…si diceva, e anche si faceva, “prendo SERVIZIO”…sono rimasti a dirlo solo quattro sfigati… Ambrosoli, ma non solo, è il mio riferimento!
In Economia, a Nord non ci sarebbe più la giustificazione -evado per non morire- e a Sud – evado perchè me ne frego dello Stato-.
Ho la percezione che ventanni di berlusconismo hanno distrutto qualsiasi senso alle parole: dignità, senso civico, solidarietà…se mai prima avevano un senso, almeno nella maggioranza dei cittadini;
non nomino l’onestà perchè quella è personale, non pubblica.
Però abbiamo accolto questa situazione, eravamo pronti a diventare quello che siamo diventati…e le responsabilità non stanno da una sola parte nè a una sola latitudine.
Come vede, Uroburo, io non difendo nè demonizzo la Lega;
la Lega è il prodotto dell’illegalità fatto sistema, e il sistema di potere l’ha corrotta.
Nessuna speranza?
Uroburo ha ragione: a Sud ci sono quelli che combattono eroicamente le loro battaglie, a Nord ci sono moltissime persone per bene che non sono in grado di fare sistema soprattutto perchè, assurdamente, le Leggi dello Stato glielo impediscono e anche una politica aggressiva, demagogica,velleitaria a 360°.
Anche qui , nel blog,stiamo parlando ancora di lotta di classe, anche quando queste parole non hanno più senso…parliamo di una uguaglianza che è economica,prima che politica, non di UGUALI OPPORTUNITA’ e… poi di merito…
e mettere in pratica questa “uguaglianza di opportunità” già darebbe alla sx lavoro per il prossimo millennio!!!
La mia speranza….sono d’accordo con Bersani…una Costituente di persone per bene per quattro, quattro punti che mettano d’accordo tutti…poi ognuno per la sua strada!
Altrimenti??? I miei figli hanno già un piede e mezzo in Europa…le Piramidi possono sempre andare a visitarle per trarne Cultura.
x Uroburo: scrivo a spizzichi e a smozzichi…non pretenda anche che faccia una scaletta…interpreti!!!
Saluti Sylvi
GOVERNO. SONDAGGIO CRESPI: CALA ESECUTIVO, PRECIPITA BERLUSCONI
giovedì 7 aprile 2011, 18.19
(DIRE) – Calano il governo e Silvio Berlusconi, che
tocca il punto piu’ basso del suo gradimento. E’ quanto emerge da un sondaggio dell’ istituto Crespi, condotto tra il 4 e il 6
aprile. Il governo, rispetto al mese di febbraio, perde un punto
percentuale e si assesta al 30%.
Berlusconi perde un punto anche lui e incassa un 34% di
gradimenti. L’ anno scorso, aprile 2010, il premier era al 53% dei
consensi.”
Abbiamo un governo(?) che al momento non rappresenta più una maggioranza,a governarci ci sono opportunisti e gente che pensa solo al proprio profitto per cui l’unico risultato sarà maggiore avidità,impunità,ingiustizie sociali e per noi soli calci nel deretano;a questo punto che fare?
Da Panorama .it
“…solo davanti a un pericolo concreto per le sorti del Paese o qualora la maggioranza venisse ripetutamente battuta in Parlamento si può mettere in moto il meccanismo che porta allo scioglimento delle camere. Napolitano non può fare altro?
In effetti c’è una terza via ed è stata anche ipotizzata qualche giorno fa in una trasmissione televisiva: se 316 deputati decidessero di dimettersi, ciò provocherebbe lo scioglimento delle camere e se anche fossero in 280 Napolitano potrebbe prendere in considerazione di farlo.”
A mio vedere una grande manifestazione nazionale per spingere tutti i rappresentanti della opposizione alle dimissioni potrebbe motivare l’intervento del Presidente della Repubblica per lo scioglimento delle camere.
In seguito ,come commenta Sylvi sulla ipotesi di Bersani ,una Costitusuggeri
Ops..concludo
In seguito ,come commenta Sylvi sulla ipotesi di Bersani ,una Costituente,cancellare la porcata,ripristino delle preferenze ed una ramazza nuova che spazzi bene e a fondo questo luridume!.
L.
UN PALESTINESE SU 4 SOTTO LA SOGLIA DI POVERTA’
I dati allarmanti diffusi dall’Ufficio Statistiche palestinese. A Gaza, il 23% delle famiglie vive sotto la soglia di povertà assoluta.
Ramallah, 13 Aprile 2011 – Nena News -Un palestinese su 4 nei Territori palestinesi occupati vive sotto la soglia di povertà: questi i dati diffusi dal PCBS, Ufficio centrale palestinese per le statistiche, che ha diffuso i dati in merito alla povertà della popolazione palestinese, per la prima volta dal 1997.
In Cisgiordania il 18,3% dei palestinesi vive sotto la soglia di povertà, percentuale che arriva al 38% nella Striscia di Gaza, dove va avanti l’assedio da parte delle autorità israeliane,
L’indice che demarca la soglia di povertà è fissato alla cifra di 2,237 shekel (circa 609 dollari) al mese, sulla base di un nucleo familiare composto da 2 adulti e 3 bambini, e prende in considerazione le spese di sanità pubblica, educazione, trasporti, e spese domestiche. La soglia di povertà assoluta, che rappresenta il valore monetario, a prezzi correnti, del paniere di beni e servizi considerati essenziali per ciascuna famiglia, è stata fissata a 1,783 shekel (478 dollari) al mese, sempre per un nucleo familiare composto dallo stesso numero di membri.
Il 14,1% dei palestinesi vive sotto la povertà assoluta, rispettivamente l’8,8% in Cisgiordania e il 23% a Gaza. Nena News
AIUTACI A SALVARE LA VITA DEI BAMBINI PALESTINESI
Il Palestine Children’s Relief Fund é un’organizzazione internazionale umanitaria indipendente – senza legami con Stati, governi ed organizzazioni politiche – che ha aiutato oltre 1000 bambini malati e feriti provenienti da paesi del Medio Oriente ad essere curati gratuitamente in Nord America, Europa e nel Golfo: cure che non sarebbero state possibili nei loro paesi.
Negli ultimi anni più di 50 bambini malati, sono stati portati in Italia per ricevere trattamenti medici: tra di loro la piccola Hala Al Rafee, di soli 4 mesi, del campo profughi palestinese di Yarmouk, a Damasco. Arrivata in Italia con sua madre Suhad, a Bergamo, sotto la supervisione del cardiochirurgo Giancarlo Crupi, Hala è stata sottoposta ad un’operazione a cuore aperto che le ha salvato la vita: un intervento complesso che non è disponibile in Siria.
Il dottor Giancarlo Crupi e la piccola Hala
Il Dott. Crupi ha seguito e operato gratuitamente a Bergamo oltre una dozzina di bambini, provenienti da diversi paesi del Medio Oriente; ha inoltre guidato, negli ultimi 10 anni, diverse missioni medico-sanitarie a Ramallah, Gaza e Gerusalemme est, salvando la vita di più di 100 bambini palestinesi grazie al sostegno di PCRF. Una nuova missione del Dott. Crupi nei territori Palestinesi, è prevista per il mese di giugno.
Il team cileno in sala operatoria a Nablus
Lo scorso 31 marzo, un team di tre medici provenienti da Santiago del Cile, hanno completato due settimane di missione all’ospedale Rafidiah di Nablus (Cisgiordania). Il chirurgo pediatrico Patricio Herrera, lo specialista di urologia pediatrica Pedro-José Lopez Egana e lo specialista di anestesia pediatrica Pablo Andrés Gonzales Rojas, dell’ospedale Exequiel Gonzales Cortes hanno effettuato interventi chirurgici complessi e indisponibili in Cisgiordania su 40 bambini ammalati, in stretta collaborazione con il personale medico del Rafidiah. Hanno inoltre tenuto corsi di formazione per i colleghi palestinesi.
Aiutaci a dare un aiuto concreti ai bambini palestinesi e iracheni gravemente ammalati e che, in molti casi, non riescono ad accedere alle cure mediche a causa dell’occupazione israeliana.
VISITA IL NOSTRO SITO: http://www.pcrf.net
IL GIORNALISTA CHE TENTO’ DI ARRESTARE LIEBERMAN
DI BARBARA ANTONELLI
“Mr Lieberman, questo è un ‘citizen arrest’* , lei è accusato di crimini di apartheid, mi segua nella più vicina stazione di polizia”. Così il giornalista irlandese David Cronin, penna puntuale e acuta dell’agenzia IPS, editorialista di The Electronic Intifada e corrispondente da Bruxelles, lo scorso 22 febbraio ha apostrofato Lieberman, il Ministro israeliano degli Affari Esteri. Mentre due addetti alla sicurezza lo trascinavano via. Una azione che ha spiegato lui stesso su EI (The Electronic Intifada), “se l’apartheid è un crimine, allora c’è un solo modo di trattare chi lo pratica”. Un’azione che avrebbe potuto anche costargli la confisca del badge che in qualità di giornalista, gli consente di avere accesso libero alle sedi delle istituzioni europee.
La decisione di inscenare l’arresto, nasce da una recente visita nei Territori occupati palestinesi, ha spiegato lo stesso Cronin. Per la prima volta negli ultimi due anni, ha trascorso un intero pomeriggio a Silwan, quartiere arabo di Gerusalemme Est dove avanza senza sosta la colonizzazione israeliana, dove aumentano ogni mese le tensioni tra coloni (e le guardie private a loro difesa) e i residenti, dove secondo recenti rapporti di organizzazioni umanitarie, sono i minori a essere diventati l’obiettivo preferito di arresti notturni, perquisizioni, interrogatori e intimidazioni da parte delle autorità israeliane. A Silwan, Cronin si è sentito come “trasportato a Derry o Belfast agli inizi degli anni Settanta”. Ed è proprio di un doppio standard europeo applicato a Gerusalemme Est, quello di cui parla Cronin: i rapporti più o meno noti dei diplomatici europei con base a Gerusalemme, denunciano “l’espropriazione da parte di Israele di proprietà araba” (a Est)¸ma sono rapporti che poi non trovano alcuna risposta concreta nelle istituzioni europee. Per fare un esempio: il gruppo israeliano El’Ad che gestisce i siti archeologici della città di Davide (e che promuove la colonizzazione nel quartiere arabo di Silwan, ndR) ha intrapreso una partnership con IAA (Autorità israeliana per le attività archeologiche), che a sua volta è tra i partecipanti di Euromed Heritage, un programma finanziato dalla UE.
Sulle pagine di EI e IPS, Cronin è diventato un attento critico del sistema di apartheid messo in scena da Israele e delle sue relazioni con l’Unione Europea. Una documentazione minuziosa che gli è fruttata un libro, “Europe’s Alliance with Israel – Aiding the Occupation”, un testo che documenta come i governi e le istituzioni europee siano complici della politica di occupazione di Israele sui palestinesi.
Nel corso della presentazione del suo libro a Gerusalemme, qualche settimana fa ha affermato “sotto Tony Blair e Catherine Ashton, la UE ha incrementato le sue relazioni con l’occupazione israeliana dei territori palestinesi”. Anzi a detta di Cronin “la Ashton personifica l’inconsistenza dell’approccio UE”; come capo della politica estera dell’Unione, ha diffuso numerosi comunicati stampa contro l’espansione delle colonie; senza mancare di sottolineare – quando ha scelto il Medio Oriente come prima tappa di una missione sul campo – come “le relazioni Israele-UE siano forti e solide”, e come sarebbero diventate ancora più solide nei mesi a venire.
Ce n’è per tutti nel suo discorso appassionato, davanti ad un’altrettanto appassionata platea; anche per Silvio Berlusconi, il cui sogno di vedere Israele a pieno titolo nell’Unione Europea “è comico da una parte ma vile dall’altra”. Citando i dati della Commissione Commercio Internazionale della UE, fa notare che i paesi europei importano annualmente 8,8 miliardi di euro in prodotti israeliani, cosa che la rendono il più importante partner commerciale per Israele. “La maggior parte dell’ export israeliano in prodotti alimentari entra nella UE senza pagare i dazi d’importazione”; e alla fine del 2007 la UE ha avanzato lo status di Israele in qualità di partner commerciale. Annullando le tariffe doganali.
Ma è la collaborazione scientifica, anzi quello che Cronin chiama l’industria high-tech, a rappresentare “un vero e proprio laboratorio dell’occupazione”: 800 programmi scientifici sono stati finanziati dall’Unione Europea (per un valore di 4,3 miliardi di euro), alcuni dei quali usati per lo sviluppo di sistemi di armi utilizzate a Gaza e in Cisgiordania. Come l’Heron unmanned aerial vehicle, il drone senza pilota usato anche a Gaza. Di cui a giugno scrisse, rivelando come appunto l’azienda produttrice dell’Heron, la IAI (Israel Aerospace Industries) fosse in procinto di ottenere due finanziamenti dalla UE per la ricerca scientifica. La IAI è solo uno dei 34 partner israeliani coinvolti nei 26 progetti che la UE finanzia nel campo dell’ information technology.
Cronin ha sviluppato negli ultimi anni quella che lui steso definisce sul suo blog “un’ossessione insana per l’industria delle armi.” Nel 2013, secondo il corrispondente irlandese, Israele riceverà 500 milioni di euro in più in fondi per la ricerca; fondi i cui principali beneficiari sono compagnie che producono armi: nel suo libro elenca , su una top ten di 20 Stati europei, 11 stati membri che hanno relazioni certe nel commercio di armi con Israele. Nena News
*il citizen arrest, difficilmente traducibile in italiano, è un arresto effettuato da qualcuno che ufficialmente non è incaricato di rappresentare la legge (dal punto di vista giuridico). Si tratta di una pratica che risale all’Inghilterra medioevale, quando gli sceriffi incoraggiavano i comuni cittadini ad aiutare i tutori nella legge nell’arresto di chi violava la legge.
http://www.nena-news.com/?p=8905
COALIZIONE STOP THAT TRAIN INCONTRA PIZZAROTTI:
Si ritiri dal progetto israeliano per la ferrovia A1
Al via in Italia, Stop That Train, la campagna di mobilitazione per il ritiro della azienda Pizzarotti & C. SpA dalla costruzione della ferrovia israeliana ad alta velocità che attraversa i Territori palestinesi occupati. Per il Ministero dei Trasporti tedesco il progetto “viola potenzialmente il diritto internazionale”.
07 Aprile 2011, Roma – La Coalizione Italiana Stop That Train ha recentemente incontrato Pizzarotti & C. SpA, impresa di Parma coinvolta nella costruzione della nuova ferrovia israeliana che permetterà ai soli pendolari israeliani di percorrere la distanza tra Gerusalemme e Tel Aviv in soltanto 28 minuti. In particolare, Pizzarotti è impegnata nella sezione C che attraversa i confini internazionalmente riconosciuti di Israele e invade la Cisgiordania (Territori palestinesi occupati).
La ferrovia A1 è il più grande progetto infrastrutturale che il governo israeliano abbia mai intrapreso negli ultimi dieci anni e per ben 6,5 km taglia i Territori palestinesi occupati, comportando ulteriore confisca di terra e mettendo a rischio almeno tre comunità, tra cui i villaggi di Beit Surik e Beit Iksa.
L’appello della Coalizione Italiana Stop That Train ha già raccolto l’adesione di più di 60 associazioni, tra organizzazioni nazionali e internazionali, incluse israeliane, e gruppi locali in tutt’Italia. L’appello chiede alla Pizzarotti di ritirarsi dal progetto che rappresenta una palese violazione della Legalità Internazionale, contravvenendo alla normativa internazionale sui Diritti Umani, tra cui la IV Convenzione di Ginevra, che vieta lo sfruttamento delle terre da parte della potenza occupante.
Durante l’incontro con Stop That Train, rappresentanti di Pizzarotti hanno ribadito quanto già detto in un comunicato rilasciato il 17 marzo, che l’impresa “non ha svolto, né svolge tuttora, alcun ruolo decisionale in merito alla pianificazione ed alla progettazione della linea ferroviaria” e che si trova coinvolta solo nella realizzazione di un tunnel (T3) per il tratto “che è integralmente situato all’interno del confine segnato dalla Green Line”.
La Coalizione Italiana Stop That Train insiste che in ogni caso, anche se la Pizzarotti non è stata coinvolta nella progettazione della linea A1, l’impresa ha l’obbligo di convalidare i progetti nei quali è coinvolta in conformità con i diritti umani e il diritto internazionale e ciò è particolarmente vero in aree di conflitto come Israele e Palestina.
L’organizzazione femminista israeliana, Coalizione delle Donne per la Pace (CWP), che ha redatto un dossier di 28 pagine sul progetto, sottolinea che la Pizzarotti, attraverso una joint venture con la israeliana Shapir Civil and Marine Engineering, “ha firmato un contratto per la costruzione dell’intero tunnel T3. Da nessuna parte nel contratto firmato dalla Pizzarotti si specifica che l’impresa non è coinvolta o non è responsabile per la sezione del tunnel che si trova nella Cisgiordania occupata. (…) Affermare, come fa Pizzarotti, che non è responsabile per il portale Est della galleria e che non eseguirà lo scavo della sezione che invade la Cisgiordania è, quindi, un modo per eludere la questione e un tentativo per evitare le proprie responsabilità”.
Il progetto vede il coinvolgimento anche della DB International, un’impresa che appartiene al 100% al governo tedesco e che ha stipulato un contratto con le Ferrovie israeliane per fornire le competenze ingegneristiche relative al progetto di elettrificazione delle rotaie. In una lettera del 14 marzo 2011, il Ministro dei Trasporti tedesco ha definito il progetto per la linea A1 “problematico per la politica estera e potenzialmente in contravvenzione del diritto internazionale”, indicando che la DB International ha confermato per iscritto che cesserà ogni attività nel progetto.
La Coalizione Italiana Stop That Train si impegna a continuare con determinazione la campagna di pressione affinché Pizzarotti si ritiri dal progetto. È stato lanciato il sito web della campagna (www.stopthattrain.org) e a Parma il 9 aprile è in programma un presidio sotto la sede di Pizzarotti. Sono inoltre previste azioni simili a quelle già messe in atto contro la Veolia, società francese costretta ad annunciare il ritiro dalla costruzione della ferrovia leggera a Gerusalemme Est Occupata.
CONTATTI STAMPA: 338.5706446
Link del C/S: http://stopthattrain.org/?p=257
Cara Sylvi,
…tu scrivi : ..Anche qui , nel blog,stiamo parlando ancora di lotta di classe, anche quando queste parole non hanno più senso…parliamo di una uguaglianza che è economica,prima che politica, non di UGUALI OPPORTUNITA’ e… poi di merito…
Mi permetto una semplice considerazione..La Lotta di classe non è una cosa che si possa discutere o meno sul Blog,anzi questa è una tua invenzione nel senso che “nessuno” nè ha mai discusso che io Sappia.
Il problema è che in effetti “non ha senso ” discutere se ha senso o meno; la lotta di classe è un dato delle Società e in particolare delle società borghesi.
E’ come voler discutere sulla gravità.
Non è colpa di nessuno…è un dato.
Merito e pari opportunità ..certo sono premesse indispensabili, per un vivere civile, ma temo assai che se non vengono stabilite alcune premesse economiche.politico e giuridiche , sia un’utopia, quasta sì,vera!
cc
X Sylvi, mi sembrano lentini..
Puoi chuedere informazioni visto che dalle tue parti se ne intendono
http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/mondo/2011/04/13/visualizza_new.html_902378727.html
Da L’ Espresso:
“Governo 2012, più tasse per tutti di Luca Piana
Una cifra mostruosa: dieci miliardi di euro. E’ quello che dovremo pagare in più dall’anno prossimo. Grazie alle addizionali locali all’Irpef previste dalle legge sul federalismo. Voluta dalla Lega e fatta propria dal Pdl”
Dopo “salviamo il reuccio “arrivano i re galucci( dei gali).
W la patania della patacconia e delle patacche(nel senso di fregature) e ….dentro dai balle!
Peggio di così,ma cosa abbiamo fatto di male,se qualcono conosce la ragione me la comunichi.
Per adesso uno sfogo:
Per i puri e duri ,quelli che non sono andati a votare l’ultima volta auguro ,come premio :
una bella diarrea per un mese….per adesso!
L.
ASSOCIATED PRESS
SCANDALO PEDOFILIA, IL VATICANO RICEVE LA CITAZIONE IN GIUDIZIO
http://nyti.ms/dNrUoW
– La scorsa settimana il Vaticano ha ricevuto le carte giudiziarie relative allo scandalo pedofilia che ha coinvolto il prete Lawrence C. Murphy, ormai deceduto, e la scuola di Milwaukee, Usa, in cui prestava servizio. Lo ha confermato il Dipartimento di Stato americano (equivalente al nostro ministero degli esteri) che ha inviato i documenti.
La causa è stata aperta quasi un anno fa. Papa Benedetto XVI e altri due alti prelati vengono citati in quanto avrebbero saputo delle accuse di abusi sessuali e avrebbero sospeso la procedura canonica contro il prete.
caroCC,
i cinesi sono veloci a copiare….ma prima di arrivare alle nostre Frecce!!!…
Inoltre l’Ansa parla di caccia…non ho il marito a portata di mano
per un consulto…ma anche una ignorante come me sa distinguere fra il suono delle Frecce e quello dei caccia, o che altro sono, che partono da Aviano.
Sylvi
Caro Linosse,
più tasse per chi e come???
Si sta poco a parlare …in questo caso fare un discorso generico per tutta Italia non è molto corretto.
Le addizionali Irpef dove saranno aumentate? PERCHE’?????
E perchè i cittadini tacciono, quando non bussano alla Cassa.
Mi dovresti prima spiegare perchè un’appendicite in alcune zone del Paese costa dieci…in altre 30 e più!!!
Fin che si ragiona così…non ci saranno regalucci alla Lega…il Nord se ne sarà andato.
Non ho mai sentito le Regioni indebitate fare un minimo di autocritica…con la Sanità a rotoli, e la Scuola pure!
Tutta colpa del Destino cinico e baro???
Sylvi
mi associo al cordoglio per la perdita del caro Ber. Era uno dei bloggers che contavo di conoscere di persona un giorno. Piu’ di una volta mi aveva invitato a farlo, la distanza e le circostanze avverse me l’hanno impedito. Carpe diem…
Peter
il Royal College of Nursing, che rappresenta praticamente tutti gli infermieri e infermiere qualificati di queste parti, hanno votato sulla ‘riforma’ sanitaria del ministro Lansley. Un voto ovviamente d’opinione.
La quasi totalita’ degli interpellati (99%) ha votato contro. L’opinione unanime e’ che i conservatori stanno distruggendo il sistema sanitario pubblico.
Lansley si scusa, ‘il messaggio non dev’essere stato presentato in modo efficace’, e cerca di temporeggiare. Diplomatico assai (il messaggio e’ in realta’ stato capito benissimo, forse poteva indorare meglio la pillola…), ma almeno fa infinitamente meglio di un berlusca italicus o i suoi accoliti: avrebbero detto che non e’ colpa loro se tutti gli infermieri sono comunisti. O forse, avrebbero aggiunto, non solo comunisti ma anche coglioni…
Potenza della politica italica, e della (reale) coglionaggine degli ‘altri’ italiani
Peter
Cara Silvy,
vostra vuol dire che mi colloco in modo assai diverso da quel che lei ha sempre esposto a cominciare dal suo ultimo sylvi { 13.04.11 alle 13:32 }.
L’Unità d’Italia è stata fatta male e gestita peggio, non so bene se ci sono ancora forze sufficienti per tenerla in vita.
Non si capisce bene quali forze potrebbero fare quella “coraggiosa battaglia culturale comune ci possa sollevare da questo pantano”. Se non ce ne sono il suo è solo un sogno. Carino, per carità, ma tuttavia un sogno.
Chi potrebbe aver voglia di formare una burocrazia funzionante in un paese come questo? E quanto tempo pensa che ci vorrebbe?
L’avv. Ambrosoli è morto ed il sistema che l’ha assassinato è quello che attualmente ci governa.
Non ho mai conosciuto un padrone che accettasse il concetto di lotta di classe; adesso dicono che non si usa più, prima dicevano che era sbagliato. Comodo, no? Io dico che la lotta di classe c’è sempre stata e sempre ci sarà.
Bersani è un povero illuso (e volendo essere cattivo direi che è un perfetto cretino): invece di sproloquiare su una Costituente che non avrebbe nessuna maggioranza pensasse a sistemare il suo partito.
Un saluto U.
mi sono chiesto spesso cosa tenga realmente unito il paese Italia io stesso. Il Nord vuole solo andarsene, il Sud e’ troppo debole per iniziare una guerra civile. Purtroppo era una cosa che ho sempre pensato anch’io, e se Uroburo ed io, due persone molto diverse, la pensiamo allo stesso modo su questo punto, la cosa e’ molto preoccupante.
Peter
Un caro saluto a Ber, avrei voluto anch’io incontrarlo di persona e stringergli la mano. Il nipote che da la notizia dalla sua pagina di facebook , parla di tragica fatalità e quindi, a quanto pare, non è a causa della malattia che da un po’ di tempo lo affliggeva.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
E’ uscita la notizia, ma qualcuno su questo blog lo aveva gia’ sottolineato, che Obama non aveva ritirato dalla guerra i suoi bombardieri, che continuano a martellare la Libia. Come dire, tanti a sinistra dovranno un po’ ricredersi su questo premio nobel per la pace(!). Inoltre mentre i golpisti di Bengasi, da un lato gridano alla comunita’ internazionale che “e’ in corso un massacro” ma dall’altro rifiutano persino una tregua proposta dall’Unione Africana ed accettata dal governo di Tripoli. E vengono premiati per la loro “fedelta’ e lealta’ ai loro sponsor”, a Doha i volenterosi, decidono di mandare loro soldi ed armi, mentre la NATO dice intensifichera’ gli sforzi, dichiarando che l’obiettivo e’ l’abbandono di Gheddafi” ma di fatto la capitolazione totale della repubblica di Libia e delle sue strutture civili e politiche, (stile Iraq 2003 insomma) nessuna alternativa diplomatica; peggio, che nelle guerre precedenti “umanitarie” dove almeno una conquista, (o rapina fate voi) territoriale come il Kossovo avrebbe fermato la guerra. Ma il movimento contro la guerra esiste veramente adesso in Italia? dopo quella del 2 aprile (anche se con alcune contraddizioni) non ho notizie di altre manifestazioni.
A proposito qui a Los Angeles ho notato oggi un mega cartellone pubblicitario con la scritta (tradotta) “voglio vivere in un Iran libero” e come sfondo la bandiera dell’Iran con il leone, risalente all’epoca dello Scia’. Con le analogie di Bengasi, e delle sue bandiere monarchiche insieme a quelle dei paesi bombardanti, puo’ essere il triste presagio ad una nuova prossima guerra umanitaria?
Caro AZ,
le tue lettere piene di buon senso (ed anche di un’eccessiva verve toscana) mi mancano. Ti decidi a tornare nel blog?
Un saluto Uroburo
Haw haw haw ……
Parrebbe che i capitali necessari al decollo del Nord-est siano stati, in molta parte, capitali mafiosi ….
E, in effetti, dove accidenti avrebbe potuto prendere la grana un’area depressa come il Veneto (per non parlare dell’ancor più povero Friuli)?
A propposito di spirito imprenditoriale ittagliano …..
Un saluto U.
Caro uroburo,
quello che descrivi con una “punta”di ironia, è uno dei” terreni” , più minati che esistano in circolazione.
Da tempo anche nei paeselli,artigiani e piccoli imprenditori , mi dicevano che “fuori” dai circuiti tradizionali e legali del credito ,soldi se trovavano a “iosa” e nemmeno ad interessi da usura.
Si chiama lenta occupazione economica del “territorio”, un progetto a lunga scadenza, che svuota il territorio da una sana economia per “mettere nelle mani” di alcuni il Potere.
Un progetto a media lunga -scadenza.
Si nota particolarmente nell’edilizia dove non si comprende come metri cubi e metri cubi di stabili possano restare così a lungo invenduti e sfitti , rispetto ai tempi sempre più rapidi del ritorno dell’investimento.
A volte ti viene anche il dubbio di non sapere neanche più bene con chi sei seduto vicino ad una cena conviviale.
Mettere il naso dentro questi meccaninismi è “pericoloso” veramente in tutti i sensi, oltrechè difficile procurarsi delle prove..!
E’ un meccanismo che il Ber , tentava di descrivere, anzi sovente lo ha descritto piuttosto bene!
cc
Due proposte di lettura
Una di Repubblica
http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/04/14/news/la_prof_negazionista_del_manzoni_basta_con_il_mito_dell_olocausto-14910024/?ref=HREC1-8
La risposta sul blog incriminato..
http://www.cloroalclero.com/
Oggi mi farò queste letture..e anche un metodo per verificare lo sato di salute del giornalismo italiano..nel senso che tenterò di capire se l’articolo di repubblica ha tutti i requisiti per aver sparato “quelle cose”..rispetto al Blog incriminato !
Poi sarei curioso di conoscere pure il vostro parere
cc
x Uroburo
Cos’è la giornata della provocazione a nord-est?
La Lombardia è più mafiosa della Calabria; ho saputo che presto i Carabinieri di Milano porteranno in processione la Madunina!!!…
Il Piemonte ha più mafiosi che piemontesi.
La Toscana ha la mafia cinese e russa… …
Potrei continuare leggendo il primo trafiletto di qualsiasi giornale…
Quando avrà voglia di scrivere cose serie…potrei dire la mia sul Veneto e sul Friuli!
E penso di essere, almeno qui, più informata di lei!
Sylvi
Ho leggiucchiato qua e la il Blog (incriminato),
non so se Il Mazza sia un Cretino, ma di certo quando afferma a chiosa del suo articolo che ..
E chissà se alcuni di questi concetti riescano a insinuarsi nelle sue lezioni, visto che il programma per le classi quinte prevede, come documentato sul sito della scuola, che si affronti il tema «del Medio Oriente e della nascita di Israele».
Dicaimo che non si accorge che Lui , provenendo da Un Giornale “progressista” , usa gli stessi metodi della Carlucci PDL e della sua ridicola commissione diinchiesta , sui Libri di Storia ,troppo comunisti, perchè sarebbero Anti berlusconiani…
beh, se non è cretino,di certo è avviato su una strada pericolosa …!!
cc
Mia cara Silvy,
decisamente lei è proprio rabbiosa ….
Io ho notato – con una punta d’ironia dice il piemontese CC: falso e cortese, quindi conoscitor di buone maniera, mica come quei bifolchi dei lombardi – che il decollo del Nord-est parrebbe sia stato finanziato, abbastanza spesso, con capitali mafiosi.
Tutto qui, e la cosa mi sembra probabile. Ripeto: dove avrebbero preso i denari necessari in Veneto che era una delle grandi aree depresse d’Italia?
Un saluto cara e sia più tranquilla che qui al massimo ci si tira una battutina scherzosa (mister Popeye a parte). U.
…dove avrebbero preso i denari necessari in Veneto che era una delle grandi aree depresse d’Italia? Uroburo
Sicuramente non dalle sovvenzioni statali come il Triangolo Industriale dell’Ovest che sommava e somma dette sovvenzioni con i proventi dei mafiosi che ormai hanno saturato l’Ovest ( stavo giusto leggendo di Scaiola e gli indranghetisti nella Riviera di Ponente)!
In Veneto e in Friuli, dove si è sviluppata la tanto da lei detestata PMI, non c’era trippa per gatti mafiosi…se non nelle pizzerie che da bugigattoli da un giorno all’altro diventavano “locali” kitsch lussureggianti di marmi e legni pregiati di gusto orrido!
I migliori si riadattarono ben presto al gusto dei bifolchi veneti e friulani!
Dire che il Veneto si è sviluppato coi denari mafiosi è una sciocchezza…forse con una certa evasione sì, ma con dodici ore di lavoro al giorno e il sangue commerciale veneziano ramingo per il mondo.Infatti il commercio con l’estero lo fanno loro.
Il Friuli ha fatto della tragedia del terremoto la sua spinta propulsiva…(avessero fatto tutti così!!!) poi è caduto il Muro di Berlino che capisco che per certa sx sia stata la disgrazia del secolo, ma per queste terre è stato finalmente un respiro di libertà!
Abbiamo ripreso a valicare le Alpi come i nostri vecj , ma questa volta senza pezze nel culo!
Io sono tranquillissima, caro Uroburo, anche perchè non abbiamo la trave mafiosa negli occhi che hanno i lombardi con la loro Capitale Morale….
E teniamo gli occhi aperti!!!
Se leggesse sul Messaggero Veneto di usure e di affari che puzzano…legga il cognome degli inquisiti….
e adesso mi darà della razzista!!!
Sylvi
caro CC,
se la Carlucci è quell’imbecille che scorazzava per Roma contro mano in moto, dicendo a tutti – lei non sa chi sono io!-…
sono ancora al pari imbecilli quei giornalisti che “montano il caso”.
che non c’è!
Ho letto che la motociclista se l’è presa anche con Bruno Mondadori, casa editrice scolastica eccellente e che delle paturnie della “onorevole” si fa un baffo!
Poi, poi…i libri, che come sa il bidello del blog, arrivano a camionate, li sceglie (libertà costituzionale) l’insegnante …poi poi devono avere il parere motivato e l’approvazione del Collegio Docenti….più teste insomma, e come diceva il tuo amico bidello, alle Superiori piaceva il rosso….
Comunque queste manfrine sui libri di storia ci sono sempre state …tant’è vero che …non si sa come , “certe cose” non venivano scritte….come non fossero accadute…se non fosse stato per le testimonianze orali che si andava a raccogliere dai vecchi con il registratore e si passavano ore a sbobinarle!!!
Ma un ins. moderno che vuol vivere tranquillo… e ce ne sono tanti, troppi,…non insegna la IIGM e il seguito!
Facile!
Ps: Quella prof è in cerca di pubblicità!
Sylvi
Cara Sylvi,
tu hai letto solo l’articolo di Repubblica (e credo poco il Blog della prof)e le tue conclusioni sono del tutto errate, la prof non era in cerca di Pubblicità,Leggi il suo Blog, mi sembra più Il Giornalista in cerca di sensazionalismo, poichè confeziona un pacchetto mica male,sul modello di tanti che anche su questo Blog ,hanno confezionato accuse di negazionismo ed antisemitismo , senza portare prove alcuna a meno che criticare la politica dello sato di israele, valga da sola l’accusa die ssere negazionisti,antisemiti, razzisti e perchè pure nazisti.
Leggi meglio, la prof tiene un Blog,mica scrive su repubblica,mi pare una lotta impari.. se tu insegnassi ancora, che faresti, dunque …staresti rintanata tutte le sere in cantina , per paura di farti pubblicità..andiamo ..il tuo post scritto così sembra dire cose giuste.. (però minimizza quello che un parlamentare esprime) e ingigantisce invece “con una RIcerca di pubblicità , una normale Ins…
Andiamo..mia cara , sai confezionare anche tu eleganti “pacchetti” in stile Mediaset..
la ricerca spasmodica di una “pagliuzza” e l’ignorare la trave che sta per cadere…
Mia cara, il moscerino non è un’elefante,,qui in piemonte, non so in friuli !!
cc
Andiamo mia cara con le “fortune del Veneto” dove mai mano pubblica comparve…ma a chi vuoi fare certe barzellette…!!
Consiglio europeo positivo, ma manca la crescita
di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**
I risultati politici del Consiglio europeo del 24-25 marzo scorso sono più importanti di quanto emerge dalla semplice lettura dei documenti finali. Il più positivo effetto è stato per il momento l’accantonamento dell’idea di un’Europa a due velocità.
Si è ritornati a pensare ad una vera governance europea responsabile e solidale nei confronti dell’emergenza posta dalla sostenibilità del debito pubblico di alcuni Stati e dalla speculazione.
Del resto per rispondere in modo convincente alle sfide occorre sempre partire dalle cause scatenanti della crisi globale e dagli effetti da essa provocati sulle economie e sui bilanci dei singoli Paesi.
Nei vortici della crisi, il debito pubblico dei Paesi cosiddetti avanzati è passato dall’80% al 100% del Pil. Nella zona dell’euro questo rapporto in media è stato dell’84% nel 2010. Negli Usa oggi è quasi del 100%.
Tale evoluzione negativa in gran parte è dovuta alle politiche di salvataggio del sistema bancario privato da parte degli Stati. I governi europei sono intervenuti, infatti, con circa 2.000 miliardi di euro, mentre quello americano ha sborsato poco meno di 3.000 miliardi di dollari. Certo una piccola parte è stata restituita dalle banche salvate, ma la grande parte dei prestiti erogati rischia di diventare un contributo statale a fondo perduto.
Per quanto riguarda l’Europa è certamente vero che alcuni governi, come la Grecia, hanno approfittato delle inefficienze istituzionali per indebitarsi fuori misura. E’ altrettanto vero però che, oltre al generale aggravamento del debito pubblico sopra menzionato, sono state le stesse banche private. europee ed internazionali a determinare e a sostenere le varie bolle finanziarie e speculative che si sono registrate nei settori immobiliari, delle carte di credito, dei derivati e via discorrendo in paesi deboli quali l’Irlanda, il Portogallo, la Spagna.
Infatti, l’esposizione delle banche europee nei confronti dei paesi a rischio, dei PIGS per intenderci, è estremamente alta. Le banche tedesche sono esposte per più di 600 miliardi di dollari, quelle francesi per 440 miliardi e quelle inglesi per 430. Per le banche italiane, come noto, l’esposizione è pari a 80 miliardi.
Non per coprire le responsabilità di chi si è indebitato né tanto meno per negare l’ovvia necessità di rimettere i conti a posto, ma rendere il debito pubblico l’unico parametro di giudizio è fuorviante e ingiusto.
Il valore del debito pubblico del Portogallo è di 143 miliardi di euro e quello greco di circa 300 miliardi: cifre importanti ma sempre da valutare in rapporto al notevole ammontare dei prestiti suddetti.
Perciò il Consiglio europeo dei capi di stato e di governo ha concluso che si torni ad affrontare insieme le crisi con gli strumenti della politica e con adeguate scelte economiche. Del resto agli Stati, e anche al sistema bancario, costerebbero molto di più un eventuale abbandono dell’euro e lo sgretolamento dell’Ue.
Il documento finale aggiunge quindi al parametro del debito pubblico altri fattori di rilevante criticità quali il debito privato, la situazione bancaria, il sistema pensionistico e altri criteri.
In concreto si elimina la falsa concezione sulla credibilità di uno stato in rapporto alla tripla A concessa dalle poco credibili Agenzie di rating. Finalmente si riconosce la centralità del Mercato Unico europeo e la necessità di aumentare la crescita, l’occupazione e la competitività del sistema.
Per quanto riguarda il debito pubblico si è deciso di continuare con l’European Financial Stability Facility, cioè quel meccanismo di salvataggio dei Paesi in difficoltà. Dopo il 2013 esso sarà sostituito da un fondo con una capacità di prestito effettiva di 500 miliardi di euro che potrà finanziarsi anche attraverso l’emissione di bond garantiti dai Paesi dell’euro.
Circa i meccanismi di intervento il nuovo patto europeo però, ancora una volta, privilegia la stabilità rispetto alla crescita. Per riportare il deficit sotto il 3% del Pil si richiedono piani di correzione e una stretta dei conti annuali “ben al di sopra dello 0,5% del Pil”. Per abbattere il debito pubblico si prevede una riduzione annuale pari a un ventesimo della differenza tra il livello attuale del rapporto debito/pil e l’obiettivo del 60%. Il ruolo di Bruxelles sarà più stringente e con forti poteri sanzionatori. Si richiede tra l’altro una profonda revisione della spesa pubblica, cosa condivisibile, ma anche una riduzione di quella pensionistica.
Non vorremmo che in assenza di una seria politica di crescita economica, tali meccanismi sollecitino una spinta deflativa e una recessione prolungata.
In certo qual modo nelle scelte del Consiglio europeo “domina” ancora l’errore di fondo del trattato di Maastricht che considera gli investimenti come costi all’interno di un bilancio.
Noi riteniamo urgente invece la creazione di uno specifico “Fondo per la crescita” per promuovere gli investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nell’innovazione tecnologica da finanziarsi attraverso i contributi degli Stati e soprattutto attraverso l’emissione delle cosiddette “obbligazioni Delors”. Un fondo che potrebbe essere sostenuto anche dagli introiti di una tassa sulle transazioni finanziarie, una sorta di Tobin tax, che per la prima volta viene menzionata nel documento finale.
*Sottosegretario all’Economia del governo Prodi ** Economista
Il teologo David Berger: “Papa Ratzinger è gay”. Indignati i cattolici: “E’ diffamazione”
ROMA – Nel novembre scorso – al giornale tedesco Der Spiegel – il teologo David Berger aveva fatto coming out e aveva lanciato input pruriginosi sull’omosessualità di molti preti nella Chiesa cattolica.
A distanza di pochi mesi torna con una dichiarazione choc: “Papa Ratzinger è gay”. Il teologo ha rilasciato un’intervista al mensile gay “Fresh” in cui svela i pettegolezzi che circolerebbero nel mondo degli studiosi su Benedetto XVI.
“Quando si parla con i teologi in privato, tutti concordano sull’inclinazione omosessuale di Ratzinger”, sostiene Berger, secondo cui il papa avrebbe reazioni considerate omofobe da molti proprio a causa della mancata accettazione della sua omosessualità.
“Lui viene da una cultura clericale nella quale il tema dell’amore per persone dello stesso sesso era totalmente tabù. Quello che odia in sé lo proietta sugli altri e lo disprezza”, aggiunge.
Nel suo libro “Der heilige Schein. Als schwuler Theologe in der katholischen Kirche” (Una sola illusione: un teologo gay nella Chiesa cattolica) ci sarebbero anche le dichiarazioni della giornalista Valeska von Roques, la quale sostiene che Papa Ratzinger durante la sua attività di cardinale avrebbe avuto storie omosessuali con alcune guardie svizzere.
David Berger ha 42 anni e insegna ed è docente all’Accademia Pontificia San Tommaso Aquino, secondo i dati biografici riferiti dallo Spiegel. Dopo le dichiarazioni del vescovo Overbeck, che aveva detto che l’omosessualità è un peccato, Berger si è dato da fare e ha deciso di pubblicare il suo libro contro quelli che -a detta sua- sono misfatti della chiesa.
“Il Papa è costantemente preoccupato dell’omosessualità, la prima cosa che ha fatto nel 2005 è stato un documento contro i preti gay: per lui sono pericolosi. Secondo Berger Benedetto XVI ha anche avuto regolari contatti con cardinali omosessuali. Anzi, continua ancora il teologo, in realtà il capo del Vaticano non ha mai aperto al preservativo: “E’ improbabile che una prostituta vada al Vaticano e chieda:’Ho un cliente, posso usare il preservativo?’”.
LA REAZIONE DEL MONDO CATTOLICO Mentre sul web la notizia rimbalza da un portale all’altro, il mondo cattolico si indigna davanti a simili dichiarazioni.
Il sito cattolico kath.net sostiene che quella di Berger sia pura diffamazione di un uomo potente come papa Ratzinger. Anzi alcuni sono molto taglienti e ribattono che la tesi di Berger dimostrerebbe come l’omosessualità spenga il cervello.
Kreuz.net definisce Berger una “latrina omosessuale”, in quanto “avrebbe insultato il Papa nello squallido mensile omosessuale descrivendolo come un sodomita”.
….diremo che è vatic-ano o vatic-anense. Di papi froci ce ne sono stati un sacco, uno è pure morto mentre veniva inchiappettato dal paggio preferito. Dove’è lo scandalo? Forse che i gay sono razza inferiore. Ah, certo, per quete merde è meglio il bunga bunga del Chivalier Pallonaro.
Ratzy a Maryssymy
caro CC,
ti rispondo di quel che so a proposito di mano pubblica sull’economia.
In Veneto sento i colleghi di mio marito che all’unanimità protestano perchè lo Stato centrale ostacola lo sviluppo, più che favorirlo.
Le grosse aziende sopravvissute hanno abbondantemente usufruito della Cassa I. e anche molte piccole…almeno quelle che sono riuscite a superare la crisi…senza suicidarsi.
Io so di più delle piccole.
Ma lo Stato li ha tutti strozzati con burocrazia e tasse!
Ti avevo indicato il libro di Bortolussi, è una analisi seria e reale di uno che se ne intende!
Il Fvg a Statuto speciale trattiene il 91% di IVA, il 60% di Irpef, ( le altre Regioni aSS vanno dal 90% al 100% (Sicilia)!
Si trattiene inoltre il45% di Ires.
A me paiono percentuali che salvaguardiano la solidarietà!
Per il Federalismo!!!
Però possiamo tranquillamente dire che siamo una Regione virtuosa…che non intende farsi trascinare nel baratro della Spesa Pazza e mafio- elettoralistica.
Se scopriamo le mele marce ci sforziamo di eliminarle.
Capisco che in certi Cesti Regionali le mele marce ormai hanno superato di gran lunga le sane…ma questo è un problema di politici che non trovano opposizione.
Tutti qui vogliamo il federalismo, escluso il famoso Antonaz,…perchè non c’è alternativa, non c’è!!!
Facciamo un federalismo equo…questo è quanto!
Ps: Ieri sera i miei maschi erano a una cena di lavoro a Venezia,
quindici persone…si parlava italiano-francese-inglese-tedesco- spagnolo…
Questo è il futuro…il resto è chiacchera!
Sylvi
Cara Silvy,
trovo il suo sylvi { 14.04.11 alle 15:02 } un’altra dimostrazione di come lei faccia sempre tutto da sola.
Alcune affermazioni che lei mi attribuisce sono affatto curiose [“la tanto da lei detestata PMI…. e adesso mi darà della razzista!!!” L’ho fatto in contesti assai diversi. … “caduto il Muro di Berlino che capisco che per certa sx sia stata la disgrazia del secolo”. La disgrazia del secolo è che ci sia una sola potenza mondiale senza più nessun equilibrio di potenza, che è ben altra cosa]
E una sua certa vis polemica è eccessiva [“Sicuramente non dalle sovvenzioni statali come il Triangolo Industriale dell’Ovest. … Dire che il Veneto si è sviluppato coi denari mafiosi è una sciocchezza; anche perchè non abbiamo la trave mafiosa negli occhi che hanno i lombardi con la loro Capitale Morale…”. Ma se sono stato io il primo a criticare i lombardi!?….]
Comunque la sua sicurezza è del tutto fuori luogo anche perchè i capitali mafiosi ormai passano dalle banche e l’Ambrosiano-veneto era proprio una banca mafiosa.
Lei non ha nessuno spirito critico quando parla di casa sua, si vede che crede ancora alle fiabe. Contenta lei …..
Vede cara, per impiantare un’industria ci vogliono capitali, tanti. Ed il Veneto non ne aveva. E come dice CC adesso si trovano a tassi ultra accessibili e non diversi da quelli delle banche. Quindi credo che i suoi occhi aperti siano coperti da una bella fetta di salame.
La Lombardia è un paese corrotto ma il Veneto non lo è mai stato meno quindi non si illuda troppo.
Un saluto U.
sylvi { 14.04.11 alle 17:20 } Capisco che in certi Cesti Regionali le mele marce ormai hanno superato di gran lunga le sane…ma questo è un problema di politici che non trovano opposizione.
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Mi par del tutto ovvio che la colpa fosse comunque della sinistra, perdincibacco!
Guardi però che l’Ittaglia era così anche quando il PCI faceva l’opposizione sul serio.
Insomma se le sinistre fanno opposizione è colpa delle sinistre perchè fanno opposizione; se non la fanno è colpa loro perchè non la fanno. Ehhhh sì, dovremmo proprio scomparire, come diceva Benito. Che per altro ha fatto di tutto per raggiungere lo scopo con i brillanti risultati che sappiamo.
Un saluto U.
caro Uroburo,
l’ho già invitata per un caffè al Caffè degli specchi di Trieste..per vedere come se la cava come arrampicatore!!!
Lei, ma nemmeno il suo sodale piemontese, risponde alle mie argomentazioni diciamo così “numericamente argomentate” a proposito di soluzioni al “nostro vivere” che , però , non riguarda più di tanto lei, come lei ha dichiarato più volte, legittimamente.
E ogni tanto la invidio!
Mi separano 17 scalini dalla televisione e con un orecchio ascolto
quel Peter Pan dell’Isola che non c’è che si chiama Niki Vendola …che sproloquia di Ulisse, paragonato ai tunisini migranti, che arrivano per “seguir virtude e conoscenza”…povero Dante e povero Ulisse.!!!
–Mio bisnonno era Direttore della Banca Cattolica del Veneto, in Veneto, agli inizi del secolo.
So qualcosa.
. Allora, e fino a quando ho chiuso il mio conto, quando si è unita all’Ambrosiano, mi informavo su questa Banca…era diventata mafiosa…sono d’accordo con lei!
Ma c’erano, nell’interregno, le Banche del territorio, poi la Hypo bavarese…
Per l’ammor di dio! , nessuno Santo, ma nemmeno criminale!
Per impiantare una piccola impresa ci vogliono: saper fare qualcosa- essere credibili- avere tanta buona volontà… un po’ di risparmi e sostegno familiare e soprattutto essere affidabili, molto motivati…e tanti sacrifici.
E’ una ricetta che vale ancora oggi!
Ho già detto che il mio miserabile stipendio dava sicurezza a mio marito che reinvestiva tutto, e alla famiglia.
Scelte, caro Uroburo, che rifarei, nonostante tutto!
La sx o la dx sono ininfluenti!
Buonanotte Sylvi
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/14/il-venezuela-bolivariano-e-la-solidarieta-tra-stati/104400/
… leggere della Revolucion Bolivariana su un giornale italiano, il Fatto Quotidiano… mi da tanta gioia… in particolar modo questo articolo scritto con la schiena dritta… non esagera ne toglie nada alla verita della realta… Una realta fatta di cambio reale della vita dei poveri di Latinamerica… Sono orgoglioso di esser parte e partecipe della Revolucion Bolivariana… che non è di Chavez x Chavez… ma x il riscatto dei poveri del mondo… contro i soprusi, le prepotenze e gli abusi contro l’umanita… perpretati dai nemici del Socialismo Bolivariano… senza opposizione alcuna se non la ferma opposizione del C.nte Hugo Chavez Frias… Un Grande della storia dell’Umanita…
Gracias para Siempre Mi Comandante… Viva Chavez! Viva la Revolucion Bolivariana!!
Hasta la Victoria, Siempre!! El Pueblo Unido Jamas sera Vencido!!
… scrivo in fretta xche so che ammezzanotte sarete tutti addormire… e volevo farvi partecipi di questo prezioso articolo giornalistico di un giornalista con la schiena dritta… e neanche comunista… Ho ristabilito il contatto con il mondo e con voi del blog…
…continua
Faust
x Sylvi
Cara Sylvi,
tu scrivi del tuo angolo dell’Italia:
Ma lo Stato li ha tutti strozzati con burocrazia e tasse!
Io ti dico della mia citta’.
Oggi sono andata nella zona dove ho giocato a tennis per oltre 40 anni, mancavo da un paio di mesi.
Sono rimasta esterrefatta, i negozi che frequentavo non ci sono piu’.
Parlo di grandi negozi. Chiesi come mai una plaza fiorente fino a qualche mese fa’ e’ fallita o quasi.
La citta’ e lo Stato li ha tutti strozzati con burocrazia e TASSE!
Si sono spostati in zone piu’ favorevoli al business.
L’assenza di questi negozi significa meno tasse alla citta’, meno tasse alla citta = piu’ tasse di proprieta’ per i residenti.
Meno business per i ristoranti e per gli altri negozi nella zona.
Buonanotte,
Anita
Chavez provò prima con le armi e poi con le elezioni a rovesciare il corrotto e oppressivo regime del cosiddetto punto fijo (punto fisso) basato su di una finta alternanza tra centrodestra e centrosinistra.
… in Ittaglia e nel mondo capitalista della globalizzazione si vive cosi ancora oggi… e la ggente litiga come i polli del Manzoni… mentre i soliti arraffano e affamano i poveri diavoli… Dalla Vittoria democratica del C.nte Chavez ad oggi Latinamerica sta cambiando e sta vivendo, vestita a festa, la giusta rivoluzione sociale… di un popolo sottomesso da secoli e martoriato da imperialisti criminali… eeevvvaaaaiiii!! Revolucion hasta la Victoria!!
sentir parlare la gente, il popolino, la gente che ha conosciuto solo privazioni, sin dalla nascita, senza futuro… Oggi sse riaccesa la speranza di uscire dal buco nero dell’impotenza sociale… e vedo questa gente parlare, del e con il Pres. Chavez mi emoziona fino alle lacrime di gioia… felice di essere testimone partecipe e militante… Finalmente il popolo ha vinto… Grazie Comandante Chavez!!
Socialismo O Muerte!!!
n.m.