Libia sì, Barhain e Arabia Saudita no. Fallito in Libia il collaudo di tipo afgano da riutilizzare poi in Iran. Che resta però candidato a vittima del terremoto giapponese
1) – Cosa è successo in Libia pare ormai chiaro. Una rivolta circoscritta è stata spacciata per rivoluzione dai mass media dell’Arabia clerical petrolifero monarchica seguiti a razzo dai nostri. Lo scopo era di poter mandare istruttori militari occidentali per organizzare i rivoltosi e armarli a dovere. Insomma, il bis della creazione dei talebani fatta a suo tempo dagli Usa in Afganistan contro l’Unione Sovietica. Questa volta al posto dei talebani gente comunque utile a buttar giù Gheddafi per sotituirlo con un Kharzai libico, manovrabile a piacere da Washington e Londra. Questo spiega la assoluta mancanza di foto e prove vere dei “massacri e bombardamenti di interi quartieri civili” di cui si è cianciato assieme ai falsi delle “fosse comuni” e del “genocidio”, oltre alla assoluta mancanza di foto e video di masse di rivoltosi, abbondanti invece durante le manifestazioni del Cairo e Tunisi. Spiega anche perché ancora oggi si vedono solo foto e video di rivoltosi con armi pesanti, come le molte camionette con mitragliatrici di grosso calibro, antiaeree o antiblindati. Fosse andata bene, l’intervento clandestino in Libia sarebbe probabilmente diventato il collaudo dell’intervento da bissare in Iran.
Questa volta però è andata male. Il solito giochino non è riuscito al Bernard Levy di turno, che è incredibilmente riuscito a rimbecillire il presidente francese Sarkozi fino a fargli dichiarare che la Francia era pronta a intervenire militarmente anche da sola per “aiutare i rivoltosi anti Gheddafi”, che bisognava imporre la No Fly Zone e riconoscere i rivoltosi come legittimo nuovo governo della Libia. Un tris di corbellerie straordinariamente imprudenti, che ora lasciano Sarkozy in mutande e Bernard Levy e il suo furore anti islamico e in particolare anti iraniano finalmente smascherati come si deve. Questa è gente che mentre fa un tifo folle per “aiutare la rivoluzione libica” si volta dall’altra parte per non vedere che il vento del rinnovamento e della richiesta di più diritti soffia anche nei Paesi arabi a governo decisamente indecente, come per esempio nel Barhain proprietà privata del solito sceicco filo occidentale. Però il Barhain è filo occidentale, come la medioevale Arabia Saudita e gli altri pozzi di petrolio diventati staterelli artificiali del Golfo Persico (Persico = Persiano, cioè oggi iraniano). Inoltre ospita pure una enorme base militare Usa. Ecco perché a Parigi i finora 7 morti fatti dalla polizia per reprimere le rivolte di piazza non li vogliono neppure sentir nominare. Lo stesso copione già visto per la Sakhineh iraniana e per quella Usa che aveva nome Teresa Lewis, messa a morte dal boia di Stato a stelle e strisce a differenza della sua omologa di Teheran, che è ancora viva.
Le proteste e i morti del Barhain e dintorni non vengono visti con la stessa simpatia con la quale abbiamo guardato la “rivoluzione” libica, tutt’altro. Improvvisamente le rivolte popolari diventano non più popolari, ma sciite. Un modo disonesto per poter dire che sono manovrate dall’Iran, che è appunto sciita. E poiché lo sceicco parassita padrone del Barhain è sunnita, ecco che i morti fatti dalla sua polizia non sono vittime della polizia dello Stato, ma più anodinamente dei poliziotti sunniti. Strano: la situazione è identica a quella dell’Iraq di Saddam, maggioranza sciita governata col pugno di ferro dalla minoranza sunnita, però questa volta non ragioniamo allo stesso modo… Ah, i miracoli del petrolio!
Di quel petrolio che in quella parte di mondo è pari al 40% delle riserve dell’intero pianeta, petrolio che transita senza posa dallo stretto di Hormuz del Golfo Persico e che se non viene più venduto all’Occidente ci mette rapidamente in ginocchio. Gheddafy ha fatto l’errore di dire che per reazione al delirio non solo parigino il petrolio lo può vendere alla Russia e alla Cina, che non vede l’ora di poterne disporre. Stesso errore fece Mossadeq quando nella neonata democrazia iraniana dichiarò che avrebbe nazionalizzato l’oro nero ponendo fine al vergognoso sfruttamento delle compaagnie angloamericane. Il risultato fu il colpo di Stato contro Mossadeq e contro la democrazia iraniana organizzato da Londra e dalla Casa Bianca, al quale seguì una represione così feroce da portare infine come reazione alla cacciata del monarca e al trionfo del clero islamico. Contenti?
Ovviamente l’Occidente non può permettersi di perdere il petrolio libico e quello che transita per il Golfo Persico, specie ora che il disastro giapponese mette fuori gioco il nucleare e rilancia di conseguenza l’oro nero almeno sul medio periodo. Tanto meno può permettere che finisca ai cinesi o anche solo ai russi, che di giacimenti petroliferi ne hanno già troppi.
E quindi? E quindi la spinta ad attaccare l’Iran diventa molto più forte, anche se la prova generale fatta in Libia è andata male. Netanyahu scalpita, da tempo, e i suoi volenterosi fans alla Bernard Levy fremono, non vedono l’ora di guidare “l’orgolio e la rabbia” dell’Occidente contro il detestato mondo arabo e islamico, specie se iraniano. E’ dal tempo di Cesare e Crasso che andiamo a sbattere la faccia da quelle parti… Qualcuno dovrebbe avvertire la Casa Bianca e Parigi, compresi i fanatici alla Levy e le tristi epigoni della tristissima Oriana Fallaci, pace all’anima sua, della fine fatta dall’imperatore romano Valeriano e dal suo esercito, il primo ridotto dal persiano Cosroe a suo sgabello per montare a cavallo e il secondo a massa di schiavi. Qualcuno dovrebbe anche avvertire Netanyahu e l’intera classe dirigente politica e militare di Israele che il colonialismo è finito da un pezzo e non lo resusciterà il farsi testa di ponte in Medio Oriente del neocolonialismo occidentale. Leggere la bibbia e le sue favole sulla “Grande Israele” va bene, ma crederci fino al punto da volerla realizzare di nuovo, ammesso e non concesso che sia mai esistita, è roba da rabbini fuori dal tempo e fuori di testa, ma non da ceto politico con i piedi per terra.
L’Iran sarà la vittima finale del terremoto giapponese? Può darsi. Speriamo di no, ma può darsi. Le manovre per i bombardamenti “chirurgici” durano da troppo tempo…
2) In Italia il grave non è tanto il fatto che restino al loro posto sia i puttanieri pluri sotto processo alla Berlusconi e i loro fornitori di belle donne un tanto al chilo, cosa comunque di per sé già gravissima e squalificante, quanto invece il fatto che gli italiani tollerino una tale situazione o addirittura la guardino con simpatia. Berlusconi e i suoi nani, “zoccole”, minetti e ballerine sono un numero limitato di persone, per quanto grande, perciò la loro indecenza personale e politica, con annessa mancanza di civismo e senso dello Stato, potrebbe essere rimovibile mandandoli a casa. Invece il fatto che l’indecenza politica e la mancanza di civismo e senso dello Stato sia entrata nel dna della maggioranza degli italiani è una catastrofe per rimuovere la quale ci vorranno generazioni. Posto che sia removibile e che invece non peggiori diventando definitiva. Il marciume, la corruzione e l’incapacità generalizzate del ceto politico al governo è grave, ma in linea di massima sostituibile con un ceto politico migliore, se vincesse alle elezioni. Ma il marciume, la corruzione e l’incapacità di qualche decina di milioni di italiani è uno tsumani dell’intera cosiddetta società civile. Civile?
x cg
Vai … Vai …
Obama e’ fedifrago come altre persone che conosco!
PS – x cg
Come si vede fai il solito ipocrita non e’ il fatto che bombardano ma chi bombarda.
Vai … vai …
IL MASSIMO DELLA COGLIONAGGINE ITALIANA
Mettiamo a disposizione degli avvoltoi squaliformi che stanno per attaccare l’ennesima nazione per slurparsene il petrolio (e gia’ pianificano di spezzettare e privatizzare la compagnia petrolifera di stato libica, il che la dice tutta) e per defenestrare la nostra ENI dalla torta, non solo le nostre (si fa per dire) basi militari, ma anche gli aerei e gli uomini. In altre parole, aiutiamo altri a fregarci, oltre che a fregare l’ennesimo stato sovrano e il suo popolo.
MA BRAVI STRONZI !
OPERAZIONE LIBIA E LA BATTAGLIA PER IL PETROLIO
Michael Chossudivsky
globalresearch.ca
NUOVA COLONIZZAZIONE DELL’AFRICA
[…] La Libia ha le maggiori riserve di petrolio in Africa. L’obiettivo dell’ingerenza USA-NATO è strategico: consiste nel vero e proprio furto, rubare la ricchezza petrolifera della nazione, sotto le mentite spoglie di un intervento umanitario.
Questa operazione militare è intenta a stabilire l’egemonia statunitense nel Nord Africa, una regione storicamente dominata da Francia e in misura minore, da Italia e Spagna.
L’intervento USA-NATO, indirizzato pure a escludere la Cina dalla regione e a mettere fuori gioco la cinese National Petroleum Corp (CNPC), porta alla fine alla creazione di un regime fantoccio filo-Stati Uniti.
Più in generale, ciò che è in gioco è il ridisegno della mappa dell’Africa, un processo di ridistribuzione neo-coloniale.
LO SCOPO DELL’ENNESIMO INTERVENTO “UMANITARIO”
[…]La Libia è tra le più grandi economie petrolifere del mondo, con circa il 3,5% delle riserve mondiali di petrolio, più del doppio di quelle degli Stati Uniti.
L’“Operazione Libia” fa parte della più ampia agenda militare in Medio Oriente e Asia centrale, che consiste nel detenere il controllo e la proprietà aziendale di oltre il 60% delle riserve mondiali di petrolio e gas naturale, compresi gli oleogasdotti…
Un’invasione della Libia servirebbe gli interessi delle imprese stesse, come l’invasione e l’occupazione dell’Iraq del 2003. L’obiettivo di fondo è quello di prendere possesso delle riserve di petrolio della Libia, destabilizzare la National Oil Corporation (NOC) e, infine, la PRIVATIZZAZIONE DELL’INDUSTRIA PETROLIFERA NAZIONALE, vale a dire trasferire il controllo e la proprietà delle ricchezze petrolifere dalla Libia IN MANI STRANIERE.
La National Oil Corporation (NOC) è classificata tra le prime 25 compagnie petrolifere del mondo…La pianificata invasione della Libia è già in corso nell’ambito della più ampia “battaglia per il petrolio”. Quasi l’80% delle riserve di petrolio della Libia si trovano nel bacino del Golfo dalla Sirte, nella Libia orientale.
La Libia è un premio economico. “La guerra fa bene agli affari”. Il petrolio è il trofeo di una guerra USA-NATO.
Wall Street, i giganti petroliferi anglo-statunitensi, i produttori di armi USA-UE, sarebbero i beneficiari occulti di una campagna militare condotta da USA e NATO contro la Libia.
Il petrolio libico è una manna per i giganti petroliferi anglo-statunitensi. Mentre il valore di mercato del petrolio greggio è attualmente ben al di sopra dei 100 dollari al barile, il costo del petrolio libico è estremamente basso, a partire da 1,00 dollaro al barile…
Gli interessi petroliferi stranieri in Libia
Le compagnie petrolifere straniere che operavano prima dell’insurrezione in Libia erano la francese Total, l’ENI dell’Italia, la China National Petroleum Corp (CNPC), British Petroleum, il consorzio petrolifero spagnolo REPSOL, ExxonMobil, Chevron, Occidental Petroleum, Hess, Conoco Phillips.
Attenzione, la Cina gioca un ruolo centrale nel settore petrolifero libico. La China National Petroleum Corp (CNPC) ha avuto fino al suo rimpatrio, una forza lavoro in Libia di 30.000 cinesi. British Petroleum (BP) invece aveva una forza lavoro di 40 britannici che sono stati rimpatriati.
…la presenza della Cina in Africa del Nord è considerata da Washington costituire un’intrusione. Dal punto di vista geopolitico, la Cina è in sovrapposizione. LA CAMPAGNA MILITARE CONTRO LA LIBIA E’ FINALIZZATA A ESCLUDERE LA CINA DAL NORD-AFRICA.
Altrettanto importante è il ruolo dell’ITALIA.
ENI, il consorzio petrolifero italiano, estrae 244 mila barili di gas e petrolio, che rappresentano quasi il 25% delle esportazioni totali della Libia…
L’operazione militare è intenta a smontare gli istituti finanziari della Libia, nonché a confiscare miliardi di dollari di attività finanziarie libiche, depositati nelle banche occidentali.
Va sottolineato che le capacità militari della Libia, compreso il sistema di difesa aerea, sono deboli[…]
http://globalresearch.ca/PrintArticle.php?articleId=23605
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Il sostegno popolare (stando ai sondaggi) dato all’ennesima beffa dell’intervento “umanitario”, “per proteggere i civili” (???) chiamato No-Fly-Zone per confondere le idee alla gente (che gia’ non capisce piu’ niente) dimostra che il popolo e’ molto piu’ bue di quanto si credesse. Si fa infatti fregare per l’ennesima volta dai soliti noti che non entrano mai in guerra senza avere motivi e scopi che con l’umanita’ hanno meno a che fare che i pesci con le nuvole e che sicuramente andranno pesantemente contro i nostri stessi interessi (oltre che contro quelli dei libanesi). Mi dispiace dirlo proprio in questi giorni di revival di orgoglio nazionale, Risorgimento, Garibaldi, ecc, ma quest’Italia fa veramente cascare le braccia e tutto il resto. Altro che orgoglio.
Chiedo scusa: gli interessi dei LIBICI, non dei libanesi.
@ Anita
Obama sta fingendo di unirsi agli altri servi… ooops, chiedo scusa, agli altri paesi d’Europa per l’attacco alla Libia, ma solo perche’ gli Usa sono gia’ terribilmente odiati in Nord-Africa (oltre che altrove) e cosi’ manda avanti Sarkozi, Cameron e il nostro imbelle Frattini, per nascondercisi dietro.
Cameron e’ un alleato naturale. Sarkozi se lo saranno comprati, incluse le frattaglie e i rognons. Per Frattini sara’ bastato fare Boooo! da dietro l’angolo.
Per una volta, devo dire che ho apprezzato i Leghisti, per essere stati contrari. Sono riusciti almeno a capire che l’Italia ha tutto da perderci attaccando chi veniva fino a ieri assicurato della nostra imperitura amicizia con tanto di baciamano.
LA GIUSTIZIA DIVENTA UNA FACCENDA PRIVATA E LUCROSA
Ma passiamo (e chiudiamo) su una novita’ nostrana veramente deliziosa, ennesimo parto del “genio” di Alfano. Una nuova primizia di cui il popolo italiano sentiva un grande e urgente bisogno:
LA TRAPPOLA DEL MEDIATORE [Litigator]
http://ilfattoquotidiano.it/2011/03/17/avvocati-in-piazza-ecco-la-%E2%80%9Ctrappola%E2%80%9D-della-mediazione/98266/
Dal 20 marzo parte della giustizia civile sarà amministrata da privati.
In una società di mediazione anche la moglie di Alfano
Dal 21 di marzo, in Italia, chi vorrà intentare una causa civile nei confronti di una banca, un’assicurazione, una Asl, un giornale o anche un parente più o meno prossimo, non dovrà rivolgersi a un tribunale.
Recita infatti la norma, questa sì “epocale”, tenuta a battesimo dal ministro della Giustizia Angelino Alfano, che per i diritti reali, le divisioni, le successioni ereditarie, i patti di famiglia, i contratti di locazione, comodato, affitto di aziende, il risarcimento da responsabilità medica e da diffamazione a mezzo stampa, i contratti assicurativi, bancari e finanziari, è fatto obbligo di passare, prima del giudice, per un tentativo di “conciliazione” tra le parti.
Che vuol dire?
Che se uno ha un contenzioso con un’assicurazione per un mancato risarcimento dovrà obbligatoriamente rivolgersi a un “mediaconciliatore”. Vale a dire a un soggetto privato, che, dietro pagamento, proverà a metterci d’accordo…
I costi
La prima novità per i cittadini è il costo. Per accedere alla mediazione entrambe le parti in lite devono pagare il mediatore (il quale avrà quattro mesi a disposizione per metterli d’accordo).
Quanto? In base al “valore della lite”.
…Tutte spese… a carico del cittadino. Scaduti i quattro mesi, però, le due parti potranno benissimo non essere d’accordo. Allora che si fa? Solo allora si potrà andare in tribunale. E i soldi spesi? Sono rimasti al mediatore, all’avvocato che ci ha seguito e all’eventuale esperto che abbiamo dovuto consultare. Per nulla.
Davide e Golia
C’è un altro aspetto da tener presente. C’è una regola per cui il primo che adisce alla mediazione “sceglie” il mediatore…Mettiamo che il “mediatore” di fiducia di una banca sia a Padova e il cittadino “obbligato” a mediare in Sicilia. Che succede? Che quest’ultimo dovrà andare in Veneto, con il mediatore…
Il business (di famiglia e di casta)
Gli organismi privati di mediazione contenuti nell’elenco del ministero della Giustizia sono per adesso 179. Al numero uno c’è l’Adr Center, che tra i mediatori formati conta anche la moglie del ministro Angelino Alfano, l’avvocato Tiziana Miceli. Nelle loro tasche arriverà la cifra record di 360 milioni di euro (il conto si ottiene moltiplicando i 600mila processi interessati dalla conciliazione obbligatoria alla media di spesa di 600 euro l’uno).
E per essere mediatore non bisogna neanche avere una laurea in giurisprudenza!
Caro Vox,
in tutti i casi non mi venire a dire che la Germania si astenga perchè “nazione” di sani principi,e i leghisti siano uan genia di buontemponi intelligenti.
La lotta tra gli Imperialismi diversi è partita,gli esiti li vedremo!
La partita non è tanto di stabilire chi sono i buoni e i cattivi in questa partita, l’importante è sperare che le giovani generazioni del Nord Africa in un modo o nell’altro possano fare un salto di qualità, non sarà decisivo , ma ricordati che sempre il capitalismo e l’imperialismo si scavano da soli la loro fossa.
Sinceramente non mi sembra il caso di fare il tifo per qualcuno di questi i”interessi contrapposti” compresi quelli Cinesi e Russi.
cc
x VOX
Anche lei con le trame?
I cittadini Americani sono contrari ad un intervento militare.
Si limiterebbero ad interventi umanitari.
I ribelli in Libia si aspettavano e chiedevano un intervento Americano….altro che odio.
Se poi fosse stato solo per convenienza momentanea non lo so.
Comunque, ecco il discorso del Presidente Obama di oggi: 3-18-2011
Obama Declares U.S. Support for Multilateral Action in Libya
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=i9VusKPecpc#at=464
Se vuole il testo del discorso ho anche quello.
Anita
x VOX
Dia un’occhiata a questa mappa di gas naturale.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/1/1b/Natural_gas_production_world.PNG
Pulito, meno costoso, ne abbiamo in quantita’, oltre al carbone ed il petrolio.
Anita
Gia’, ma CHI ha armato i ribelli della Libia?
Non erano certo ribelli pacifici come quelli dell’Egitto o della Tunisia, erano preparati militarmente e armati. La maggioranza del popolo libico NON solo non ha mai chiesto l’intervento straniero, ma anzi vi si oppone fortemente. La richiesta arriva dai cosidetti ribelli e, guarda un po’, dall’Arabia Saudita, la quale ha problemi e rivolte in casa, represse con la violenza. Ma su quelle tutti chiudono ambedue gli occhi. Come anche su quelle del Bahrein. No Fly zone solo sulla Libia. Ovvio.
Certo che il popolo americano e’ contrario all’intervento armato, ormai le priorita’ sono altre, ma la macchina affaristica e bellica USA se ne frega del popolo, come del resto ha sempre fatto. La guerra per gli Usa e’ un grandissimo business e Obama, eletto con l’aiuto di Wall Street, non fa che adempiere agli impegni presi in materia di business: piu’ bail-outs e piu’ guerre.
Erano settimane che gli Usa stavano facendo il balletto del “solo se lo decide l’ONU” e nel frattempo guidavano le proprie navi da guerra nel Mediterraneo e facevano le dovute pressioni con l’Onu stesso, con la Francia (che fa la voce grossa con la speranza di non perdere le vecchie posizioni in Africa settentrionale) e soprattutto con l’Italia. Il teatrino e’ stato preparato da un pezzo, per il diletto dei gonzi che ci credono. Alla faccia del Nobel per la Pace!
Ed ecco un nuovo focolaio di guerra accendersi a due passi da casa, letteralmente. Una nuova Serbia da smembrare e distruggere con l’aiuto masochista dell’Italia e col consenso del solito criminale di guerra D’Alema che ieri ad Anno Zero ha ribadito (sorpresa, sorpresa) il suo appoggio al detto intervento armato. Se non altro, bisogna dire che nella sua perversione e’ coerente: sostenne da primo ministro i bombardamenti umanitari sulla Serbia, amica e vicina, e ora fa lo stesso dall’opposizione con la Libia.
Lo schifo che provo per i politici degli Usa e’ addirittura superato dallo schifo che provo per i politici italiani.
@ Caro CC,
E’ naturale che imperialismo e capitalismo si stanno scavando la fossa con le loro mani (e i nostri soldi), ma qui non si tratta di fare il tifo per questa o quella parte. Qui si tratta di migliaia di vite umane in gioco. Ti ricordi la Yugoslavia del 1999? Come sono finiti quei bombardamenti umanitari? Quanti sono periti grazie a quegli “aiuti”? Ora si sta per ripetere tutto quel cinema che abbiamo gia’ visto in abbondanza in passato, sempre la solita sceneggiatura e gli stessi registi e attori. Viviamo ormai in uno stato di guerra permanente, perfino noi, Italia che ripudia la guerra per Costituzione. E il nostro popola viola (dalla stitichezza) che fa? Mica esce nelle piazze a protestare? Macche’, approva! Guardati i sondaggi di Repubblica e Corriere. Si sonbo tutti lasciati frodare un’altra volta. Siamo proprio un popolo di allocchi. Hai ragione, ormai non resta che sperare nei popoli del Nord-Africa. Ma la vedo dura.
E’ naturale che imperialismo e capitalismo si stanno scavando la fossa con le loro mani …..
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Allora cara foxy Vox e’ tempo di celebrare invece di fare copia e incolla di varie panzane. Che caspita!
La storia si ripete sempre per i perdenti anzi non finisce mai.
Rassegnatevi!
La storia si ripete sopratutto per i cosidetti “vincenti”.
Morire da una parte e dall’altra per i pozzi di petrolio.
Ma questo Poppy, la testa di cemento, non potrà mai capirlo.
Se gli chiedi, sforzandoti di fargli una domanda semplice-semplice, su che cosa e per quale ragione, di grazia, si sente “vincente”, starnazza frasi che neanche il traduttore più qualificato riesce a decifrare.
Forse è solo questione di ignoranza e contro l’ignoranza non ci sono
ragioni che tengano.
C.G.
x l’altra testa di cemento, meglio nota come la Komare:
i ribelli libici NON hanno chiesto aiuto agli US, memori delle mattanze perpetrate da questi in Iraq, ma alla Comunità europea che purtroppo, come al solito, si è mossa in ritardo.
E non mi rompa gli zebedei con i suoi http://www.duepalle!.com che non apro neanche fosse l’ultima cosa che mi rimarrebbe da fare.
Se li tenga per lei come antidoto alla sua doppia morale congenita e mi ignori.
Grazie.
C.G.
Egregio signor Cerutti Gino,
non mi offenda!
Cemento
Mia madre ….era una donna abbastanza complicata
ed a volte quando le discussioni con mio padre prendevano la via della lite , mio padre prendeva cappotto e cappello e senza dire una parola….usciva. Tornava dopo qualche ora e nel frattempo i bollenti spiriti erano svaniti, ho sempre osservato quel dolce sorriso di mia madre quando mio padre tornava.
Cosi un po´succede a me in questo blog…e forse ..anzi sicuramente qualcuno sorridera´.
–
Perche´, vedete… leggere di uno che si augura la distruzione di Israele, cosa che non si e´augurato mai al mondo nemmeno Nicotri,(e mi dispiace molto ….che quando spuntano certi post non intervenga mai), non e´che possa fare piacere.
oppure quando scrivo:-
” Ed ora sicuramente qualche babbeo ritorna su Sharon e Dayan ….dimendicando che viviamo in un´altra epoca e in un´altro mondo… ”
e leggere dopo pochi minuti frasi (tutte da appurare) dette dagli stessi ,un´etérnita´ fa….solo perche´non si ha argomenti validi ….
e´frustante.
Assistere a gente che non segue un ragionamento ma sguscia come un´anguilla e parla d´altro, leggere dai soliti “supercazzola” di carta igienica che viene usata per soffiarsi il naso dopo aversi pulito il culo, di porsi proni a prendere una saponetta, o andare in prigione in compagnia di uno alto due metri….di supposte varie….ecc. ecc.
tutte cose che ,(per dirla alla Uroburo) non c´entrano una beata fava, ma che hanno a che fare con la loro psiche malata insieme al desiderio gratuito di offendere … beh…allora si e´portati a pensare:-“ma che razza di gente e´….questa qui”
Ed allora sbatto la porta e vado via. Ad alcuni dispiace …lo so, altri provano un´intima gioia ed e´chiaro perche´.
Io continuero´ ad andarmene quando m´incazzero´ed a ritornare a mio piacimento quando l´incazzatura e´passata….perche´seguendovi e´difficile per me non intervenire , finche´ Nicotri non mi banna.
–
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L´insinuazione balorda e menzognera di un Fox:-
“161 Vox { 19.03.11 alle 2:54 }
Gia’, ma CHI ha armato i ribelli della Libia?”
–
Lo sa´….ed e´noto , ma lo nasconde che i ribelli in Libia sono entrati in possesso delle armi assaltando le caserme.
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La menzogna voluta del balordo di turno:-
“165 Cerutti Gino { 19.03.11 alle 7:08 }
x l’altra testa di cemento, meglio nota come la Komare:
i ribelli libici NON hanno chiesto aiuto agli US…..”
–
Ma se lo sanno anche le pietre che i ribelli hanno accusato l´Europa e l´America di tradimento per non essere intervenuti.
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–
In risposta al post di Anita Nr.146, il noto dal cervello fuso….non avendo argomenti validi da mettere sul tavolo, ma volendo ad ogni costo salvare il culo flaccido risponde:-
148 Cerutti Gino { 18.03.11 alle 22:47 }
Arieccola…
nò, non mi presto al quaglieggio senza senso.
Meglio un buon libro.
C.G.
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–
Ma la stessa “Stampa” in un lungo articolo del 2/3/2011 scriveva:
“Di fronte alla nuova reazione del leader libico i ribelli anti-Gheddafi chiedono aiuto: da Bengasi hanno avanzato la richiesta che l´Occidente garantisca al più presto una “no fly zone” e invii aerei e armi. Ma Obama frena. ”
–
E per “Occidente” e´chiaro che si intende anche l´America, se avessero pensato come il cervello fuso di alcuni….i ribelli avrebbero sicuramente specificato.
Rodolfo
-
“RIFORMA FANTASMA, DA PDL SOLO PROPAGANDA ALLA VIGILIA DEI PROCESSI DEL PREMIER detto BETTY ”
“L’epocale riforma della giustizia non esiste.
Allo stato è pura propaganda.
Non c’è nessun testo presentato ad alcuna Commissione competente in nessuno dei due rami del Parlamento.
«Betty è il termine abitualmente usato dalle ragazze per indicare Silvio Berlusconi» scrive la polizia giudiziaria, riferendosi a una telefonata tra Nicole Minetti e la meteorina Barbara Faggioli.
Berlusconi aveva maliziosamente condito la promessa: «Salvo imprevisti dell’ultim’ora».
Così, al primo appuntamento, intanto, il premier diserterà l’aula per un consiglio dei ministri straordinario.
x rudolfo, (il quale molto probabilmente deve essersi fatto una kanna e si sa che a quell’età da l’effetto contrario, fa diventare idioti)
Ti versa male, se il Cerutti ha il ..culo flaccido, la tua “mano morta” sempre pronza a smanettare ‘ndò cojo-cojo devi tenertela in tasca.
Pure sfigato, il rudolfo.
Vai.
C.G.
Anzi, nò, resta!
Il Poppy non basta più a far sbellicare di risate.
Ha impellente bisogno di un supporter.
Sei la persona ideale.
C.G.
x170
sei sempre presente eh? Una vita grama deve essere la tua.
La tua capacita´di capire il pensiero degli altri e´poi praticamente nulla.
Di consequenza la solita “tiritara” inconcludente…priva del piu´piccolo argomento del tuo 170.
A posto tuo mi sparerei.
Rodolfo
“Non esiste qualcosa come un popolo palestinese. Non è che siamo venuti, li abbiamo buttati fuori e abbiamo preso il loro paese. Essi non esistevano”.
(Golda Meir, Primo Ministro di Israele, Sunday Times, 15/6/1969)
Veramente, guitto, stò lavorando, e nelle pause di cui ho bisogno per smaltire lo stress leggo le tue kazzate.
Mi de-stressa.
Mi defatiga.
C.G.
x173 cervello di gallina,
arrivando a questo punto devo correre in bagno a vomitare.
Ma sei proprio da legare.
IL SORRISO DI berlu Sconi
Il sorriso di Betty detto premier
riempie di speranza.
Anche se tutto va a rotoli
l’economia va male betty ride.
Anche se l’Italia viene retrocessa
betty ride come un’ebete.
Il sorriso di Betty detto premier
infonde inquetudine,
più che un sorriso
sembra il ghigno d’un pazzo.
pasquinata de Pasquino
La situazione libica mi pare molto divera da quella di tante altre situazioni belligeranti dove sono intervenuti gli organismi internazionali (Kosovo, Irak…) e soltanto Lucio Caracciolo ha fatto cenni che mi paiono corretti.
Internamente la Cirenaica è cosa ben diversa dalla Tripolitania.
Gheddafi ha tenuto sotto il pugno di ferro in maniera particolare Bengasi e Tobruk , popolazioni che appartengono a tribù storicamente nemiche di Tripoli.
Quindi non si può parlare di interventi stranieri nel loro odio reciproco.
Poi c’è il petrolio, tanto tanto petrolio e questo non lascia indifferenti nè gli amici ( se ne ha) nè i nemici di Gheddafi.
Perciò dire che l’Occidente si prepara ad aggredire la Libia, mentre gli altri sono i buoni non mi pare corretto.
Giulietto Chiesa, cui la Gruber ha chiesto che fare qui e ora secondo quelli che la pensano come lui…è finito alle calende greche e alle solite tirate sul colonialismo…ma qui e ora …zero!
Rifletto inoltre che il Giappone deve ricostruirsi, quando riuscirà a uscire dalla tragedia nucleare in qualche modo.
I giapponesi ci riusciranno, ne hanno il carattere, ma avranno bisogno di tutto, e con le loro sole forze, con un tremendo bisogno di energia, non ce la faranno.
Temo che la Libia non resterà unita e di conseguenza si dividerà anche il petrolio….
Credo che governanti seri in Europa e nelle altre grandi Potenze tutto questo lo abbiano chiaro…
Stavolta è proprio seria…che il Buon Dio di qualsiasi religione ci protegga!
Sylvi
x Silvy
Bisogna stare con loro, con i ribelli, sperando che non si ripeta una nuova strage di innocenti come in Iraq.
Quali che siano gli interessi economici, militari, strategici , quali che siano i reali argomenti che muovono gli US e la Nato, e tutti sappiamo bene quanti e quali siano, questi argomenti:
l’oro nero, comunemente chiamato petrolio.
C.G.
x Rodolfo
Caro Rodolfo, ovviamente per “distruzione di Israele” i forumisti intendono non la distruzione fisica, ma solo la fine dell’apartheid contro i palestinesi causato dall’ideologia del suprematismo ebraico. Una fine che immagino si auguri anche lei. L’ideologia suprematista ebraica è dannosa come tutti i suprematismi, compresi quelli della “pura razza ariana”, quelli cristiani e quelli islamici. Questi ultimi peraltro bisogna ammettere che non sono mai esistiti.
In ogni caso, NON ho nessuna intenzione di restare impelagato anni e anni su discussioni su Israele che di fatto vengono scorrettamente sempre trasformate, da parte dei sionisti e filoisraeliani arabofobi, in discussioni sugli ebrei. Un trucco non onesto e strumentale. Oltretutto l’equazione ebreo=israeliano è una equazione pericolosa, pericolosa per le comunità ebraica fuori Israle e rifiutata da non piccola parte del mondo ebraico, Preferisco studiare l’argomento, così da dire la mia in base a dati certi, storicamente verificati, e NON in base al tifo nazionalista che sempre cosa orribile, compreso quello ebraico o meglio ebraista.
Il male, a detta di vari autori ebrei e israeliani come Israel Shahak e Shlomo Sand, è l’ebraismo talmudico. Immagino che lei, come tutte le persone oneste e non accecate da passioni e interessi di parte, sia d’accordo. In ogni caso, se Israele ha un nemico davvero pericoloso non sono né i palestinesi né gli arabi né gli iraniani né l’islam in generale, ma l’ebraismo talmudico. Che provocherà altre tragedie, come le ha provocate soprattutto in Polonia, ma non solo, nel periodo dell’ebraismo classico, vale a dire tra l’VIII e il XVIII secolo.
Si condanna, giustamente, ciò che – ignorando che sono semiti anche gli arabi – si definisce antisemitismo intendendo in realtà l’antiebraismo. Ma, come dimostrano soprattutto autori ebrei e israeliani, l’antisemitismo è la risposta speculare di quello che si può definire antigoysmo, dove per goy si intendono, lo dice la parola stessa, i non ebrei. Che il talmud vede di fatto come esseri inferiori, se non peggio.
Il clero talmudico ha in Israele una influenza nefasta e nefanda, soprattutto nelle forze armate, è causa di stragi di civili prima, durante e dopo la nascita dello Stato di Israele, compresi i nostri tempi e l’invasione di Gaza. Ho letto in proposito documenti ripugnanti. Il clero talmudico mina Israele dall’interno, così come ha oppresso per secoli le varie comunità ebraiche separandole forzatamaente, anche con il terrore dovuto alle feroci punizioni legali, dalle società all’interno delle quali vivevano. E non c’è bomba atomica con la quale gli israeliani dal talmudismo possano difendersi.
Il talmudismo, che è suprematista per definizione oltre che per dogma, è l’equivalente del suprematismo islamista, quello, per intenderci, che anima i talebani e Al Qaeda. Però a differenza di questi esiste da quasi 2000 anni. Il talmudismo è un pericolo. Sommato ai suoi non disinteressati supporter cristiani evangelici, una miscela esplosiva., una bomba a orologeria.
Buon shabbat.
pino nicotri
P. S. Ma lei lo sa che la nazionalità israeliana NON esiste? Sui documenti d’identità israeliano figura, razzisticamente, solo la dicitura della religione di appartenenza: ebrei, cattolici, musulmani, ecc. Pensi che non me n’ero accorto neppure in Israele e in Palestina, tanto la cosa viene nascosta, in effetti è ripugnante. E pensi che l’ho scoperto solo in tempi recentissimi sui libri di ebrei israeliani!
In Libano la nazionalità libanese esiste, però anche lì è obbligatorio specificare sulla carta di identità la religione di appartenenza: è grazie a questo lurido obbligo che i “cristiani (?) maroniti” hanno potuto a suo temp e a più riprese fermare la gente per strada, chiedere i documenti e fare stragi di musulmani e palestinesi. Sotto l’occhio benevolo dei militari israeliani, molti dei quali ebrei talmudici aizzati da rabbini militari talmudici. Legga, legga…
x Rodolfo
Dimemticavo: ci hanno tentato anche su Facebook. Ma li ho messi immediatamente in riga. Vadano a far perdere tempo altrove. A suo tempo ho dato fin troppo spazio e sono stato fin troppo paziente con il virus romano e con lo strabuzzato sardo abbaiante alla luna anche di giorno.
Senza voler per niente minimizzare la tragedia dell´Aquila, credo che molti saranno daccordo che non c´e´paragone.
Quando vedo quelle immagini alla televisione il cuore comincia a battere piu´forte, una pena inenarrabile.
Vedere la compostezza di quella gente …i loro sorrisi e quello dei bambini e´qualcosa che sorprende e lascia esterrefatti.
Per questo…cara Sylvi so´che quel popolo ce´la fara´ e ne vedremo i risultati entro pochi anni, se non dovesse succedere l´irreparabile.
Non posso dunque fare a meno di pensare alle reazioni di tutti i terremotati in Italia…delle beghe ,dei pianti, delle disperazioni e dei loro abbandoni….escluso …mi sento di dirlo…i terremotati del Friuli che ho trovato molto vicini ai comportamenti dei terremotati Giapponesi.
Ora sappiamo che esistono tragedie molto piu´grandi di quelle nostre e che conviene prendere esempio dai comportamenti e del coraggio dei Giapponesi a cui assistiamo in questi giorni.
E´cosi un po´, (per ritornare ad un discorso interrotto), come le prigioni….quelle Italiane….che prima di tutto non sono tutte affollate,
che esistono in altri paesi ben altri prigioni….che si riceve bene o male tre pasti al giorno, cosa che molti in liberta´non si possono permettere, che una biblioteca, seppur piccola e´presente in tutte le prigioni ed anche una sala o una saletta dove guardare un po´di televisione.
E´accertato oramai,che per stare al caldo e mangiare qualcosa…all´arrivo dell´inverno molti si lasciano beccare in fraglanti
pur di andare in prigione.
E dulcis in fundo….in questo mondo chi e´veramente libero?
Siamo tutti in una pallina ,ed attorno a noi un´universo infinito, alla grande dunque …siamo tutti in prigione.
Rodolfo
Che …l´intervento di chiunque sia, in Libia, non possa essere che solo un´intervento umanitario ed un evitare una tragedia tra la popolazione e´per alcuni da escludere completamente.
Quanto si dice essere chiusi totalmente.
Che poi esistano degli interessi quali il petrolio e´secondario.
Si fanno contratti ed il petrolio viene pagato non viene rubato.
I maggiori acquirenti di petrolio Libico e´l´Italia , la Germania e l´Europa…….cosi continuera´anche in futuro ,certamente non gli USA .
Rodolfo
Caro Rodolfo
Ben tornato! Fa sempre piacere leggerti.
Come si vede che appena ritorni in nostro kakkatuu si eccita e incomincia con le sue stanze di odio. Figurati mi chiama testo di cemento quando lui ripete sempre le stesse cose e lo sta facendo per dieci anni.
Che strano: Rodolfo si lamenta che nessuno raccoglie certi suoi commenti, poi pero’ fa finta di niente di fronte a quelli che Nicotri invia per lui.
Shalom
Quello che non capisco io e’ questa fissazione sul petrolio di questi gatti spelati. Il petrolio si compra sul mercato e tutti paghiamo lo stesso prezzo. Non sono le case petroliere a incassare tutto il profitto ma i governi. Nell’Usa dove le tasse sul petrolio sono basse relativo ai paesi europei per ogni dollaro che hanno guadagnato le aziende del petrolio il governo ne ha guadagnato dieci. Potete solo immaginare il guadagno dei paesi europei. Il petrolio libico verrà venduto sul mercato indipendente se lo fa Gheddafi o il governo che segue. Che differenza farà ai paesi europei? Zero. Che differenza farà all’Usa? Assolutamente zero.
Credo che tutto questa agitazione ne Medio Oriente e’ un diretto risultato di che e’ successo in Iraq. Il seme della democrazia sta volando e prendendo radice dappertutto. Effetto Bush! E che sia cosi’.
xShalom
A Nicotri rispondero´a tempo debito come ho sempre fatto , anche se certe volte indirettamente.
Questo pero´ e´ l´orario (13:00)che devo andare , e Nicotri che come al solito suo mette sul fuoco decine di cose contemporaneamente non facilita risposte pronte.
Dunque a stasera…..forse…
Rodolfo
La straordinaria esperienza di mobilitazione democratica del Bahrain è stata schiacciata nel sangue con l’intervento delle forze armate saudite.
Vivo qui in Bahrain e sono stato testimone di un risveglio di coscienza politica e sociale avanzatissimo. Dopo i primi scontri e le prime violenze la vecchia leadership sciita è stata scavalcata ed esautorata da una nuova generazione di protagonisti: i giovani e le donne. Hanno saputo prendere in mano l’organizzazione della lotta politica, con metodi assolutamente pacifici e di massa, un’organizzazione capillare ed obiettivi e parole d’ordine assolutamente chiari e trasparenti: libertà e democrazia.
I giornalisti come Michele Giorgio e l’inviato di Repubblica hanno potuto constatare la situazione e ne hanno dato conto con servizi puntuali e rigorosi.
Bene, a questo punto chiedo che i democratici si facciano carico di una mobilitazione almeno pari a quella portata avanti nei confronti degli insorti libici, che non erano né pacifici né disarmati, che non avevano piattaforme politiche così trasparenti, che erano sponsorizzati dai servizi segreti di mezzo mondo e da quello stesso Consiglio del Golfo che ha mandato i carri armati qui in Bahrain.
Chiedo che si faccia pressione perchè l’Unione Europea prenda posizione in modo altrettanto deciso contro i governi bahrenita e saudita, che la Corte Penale Internazionale agisca con la stessa prontezza dimostrata per la Libia, che la pletora agenzie e organizzazioni preposte alla difesa dei diritti umani dia un’occhiata anche da queste parti.
Chiedo che le grandi firme e i padrini nobili della sinistra si spendano anche per questa causa, forse più difficile, perchè non devono schierarsi contro un “dittatore pazzo”, ma contro uno dei nodi più potenti e oscuri del potere occidentale sul petrolio: le monarchie del golfo.
Il Bahrain è un piccolo paese, ma, con il sostegno e la solidarietà dell’opinione pubblica progressista (se esiste e qualunque cosa voglia dire), poteva mettere in crisi, con la sola forza del pacifismo e della mobilitazione di massa, un potere senza alcuna legittimità e alcun appoggio popolare, che si regge su un’oppressione medievale (Arabia Saudita), sulla schiavitù di massa (Emirati), sulla corruzione di rendite petrolifere immense (tutti). Non si è voluta cogliere questa opportunità, preferendo correre dietro a mobilitazioni più rassicuranti (Tunisia ed Egitto, dove il popolo si mobilitava, ma comunque dietro rimaneva, rassicurante e a garanzia degli interessi occidentali, l’esercito; oppure Libia, dove si poteva comunque dare addosso aggratis al mostro di turno).
Adesso abbiamo una occupazione militare con i carri armati per le strade. Abbiamo le forze speciali che tutte le notti rastrellano con metodi nazisti villaggi e quartieri entrando nelle case e sequestrando gli oppositori, la cui sorte resta ignota.
Che vogliamo fare? Ce la facciamo a stracciarci qualche veste anche per l’opposizione bahrenita?
Tonino
x VOX
Lei scrive che Sarkozy e’ il puppet di Obama…tutto escogitato da tempo…
Io leggo:
Secondo la stampa francese il merito di questo voto risolutivo va innanzi tutto a Nicolas Sarkozy: “Presa in contropiede dalla rivoluzione tunisina, timorosa rispetto a quella che ha destituito Mubarak, Parigi si ritrova all’offensiva nel caso della Libia”, nota Libération.
Nicolas Sarkozy ha compreso immediatamente l’enorme portata della tragedia e ha visto in essa un’occasione per assumere un ruolo simile a quello svolto durante la crisi georgiana dell’agosto 2008, quando era presidente dell’Unione europea.
Le Figaro sostiene che “il nostro paese ha assolto alla sua funzione, mobilitando la comunità internazionale e facendo uscire gli Stati Uniti dal loro torpore.
La Francia, potenza mediterranea, ha dei doveri precisi per contribuire a salvare la primavera araba”.
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Anita
Strano su Repubblica, il bastione della sinistra, ho visto due foto di un caccia di Gheddafi abbatuto su Bengasi o forse era un asino che volava:
http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/19/dirette/diretta_libia_19_marzo-13804964/?ref=HREA-1
x Poppy,
testa di cemento, non testo di cemento.
Anche se poi quello che scrivi è la stessa cosa.
Da teste pietrificate.
P.S.: io non mi eccito affatto quando il rudolfo starnazza, mi diverto.
Se ti prendi la briga di andare a controllare i post di stamane vedrai chi in realtà si è eccitato.
Vi passate la palla ma vi resta estremamente difficile fare goal.
Mezzecalzette.
C.G.
x kakkatuu
Una sosta per leggere Wilipedia?
Vai … Vai … a far finta di lavorare!
x C.G. -#165-
Cerutti Gino { 19.03.11 alle 7:08 } x l’altra testa di cemento, meglio nota come la Komare:
i ribelli libici NON hanno chiesto aiuto agli US, memori delle mattanze perpetrate da questi in Iraq, ma alla Comunità europea che purtroppo, come al solito, si è mossa in ritardo.
E non mi rompa gli zebedei con i suoi http://www.duepalle!.com che non apro neanche fosse l’ultima cosa che mi rimarrebbe da fare.
Se li tenga per lei come antidoto alla sua doppia morale congenita e mi ignori.
Grazie.
C.G.
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Come faccio ad ignorarla?
E’ lei che si intromette continuamente con le sue solite frasette ormai stantie, che usa da anni a ‘ndo cojo-cojo, (una delle sue espressioni romanesche preferite.)
Se lei non apre i links sono affari suoi, eviti di commentare.
I links servono per limitare spazio sui forum e per sostenere l’articolo.
E’ richiesto da tutti i forum per evitare lenzuolate, si chiama netiquette.
Si scrive il soggetto e di cosa si tratta, seguito dal link o URL.
Anita
Mi immagino il Poppy quando si apriranno le “danze” in Libia.
Incollato davanti la TV, spaparanzato con un bidone di popcorn e una birretta Budweiser che farà la conta degli aerei abbattuti e dei poveri cristi presi tra le reti del suo megalomane intendere.
Pum, e uno! Crocetta.
Pum, e due! Crocetta.
pum, e tre! Crocetta.
eccetera…
C.G.
http://www.repubblica.it/politica/2011/03/19/news/verbali_19_marzo-13803208/?ref=HREC1-4
VERBALI
Tra balletti e spogliarelli ecco le foto di Arcore
Spunta anche un video hard. Una ragazza: “Silvio con noi fino alle 4 di notte”. Elisa Toti all’amica: “Mi sento morire… Se viene fuori qualcosa mi trasferisco in Cina”
di PIERO COLAPRICO e EMILIO RANDACIO
MILANO – Ecco gli interni di Arcore e di Villa Certosa, a Punta Lada, nel comune di Porto Rotondo. Ed eccoli pieni di ragazze, sono quelle del bunga bunga. E l’imputato Silvio Berlusconi, grazie agli ultimissimi accertamenti della polizia postale sui telefoni Black Berry delle sue disinvolte ospiti, si ritrova in mano non solo i tanti file audio e le lettere di cui parlavano nei giorni scorsi, ma anche queste nuove immagini.
Marystelle si apre la gonna
Cominciamo da Villa San Martino e da Marystelle Polanco, e cioè “una pericolosa”, almeno stando a Emilio Fede. Il direttore del Tg 4 si raccomanda con Nicole Minetti: “Attenzione, io conosco la sua storia vera, perché io l’ho eletta miss Pompeo, l’ho avviata eccetera… (le) avevano trovato un coltello, droga eccetera, guarda ti dico è una persona pe-ri-co-lo-sis-si-ma”. La conversazione risale al 26 settembre 2010, ma “il giorno 9 gennaio 2011, dalla mezzanotte e un minuto alla mezzanotte e nove minuti” il telefonino della soubrette di Colorado cafè si accende: è ad Arcore. E scatta varie foto. Le (parola di premier) “cene eleganti” mostrano una Marystelle inedita che balla, scollata, e poi – secondo scatto – apre la gonna sorridendo. Eccola, sempre ad Arcore, con Aida Yespica e poi ancora con Elena Morali, la bionda “padana” amica di Renzo Bossi, il Trota.
Tempo cinque giorni e ci sarebbe stata la perquisizione alle ragazze della Dimora Olgettina, dove abitano sia Marystelle,
sia Elisa Toti. Ed è lei, 32 anni, modella, di buona famiglia, una delle più prudenti con i “vecchi scatti”. Ma non è servito: “Le fotografie qui riportate – scrive la polizia – sono immagini cancellate e sono state estrapolate dall’hard disk del portatile”. E che cos’hanno ripescato i tecnici informatici? Due scatti, con gruppi di ragazze, vestite di nero, che ballano. È il 7 gennaio 2009, sono quasi le 3 e mezzo di notte e la cella telefonica agganciata dal telefonino di Elisa è vicina a Villa Certosa.
Sono foto che possono sembrare quelle di un qualsiasi compleanno, se non fosse che questa ragazza sa bene che cosa accade nelle dimore del presidente. E il 9 gennaio di quest’anno, appena tornata a casa, confida alla madre, un’anziana insegnante di Storia dell’arte in pensione, “di essere preoccupata per la salute di lui”, e cioè di papi-Berlusconi. Lo dice dopo essere rimasta ad Arcore per “quasi una settimana… mamma mia, una cosa allucinante… Quando ci siamo noi, fa le quattro tutte le notti, non dorme, sta tutta la notte con noi, una e un’altra…”.
Elisa aveva inviato al premier, chiamandolo amore e tesoro, una “richiesta di aiuto per lavoro, casa e denaro” e lo aveva ringraziato per “i bellissimi giorni passati a Milano”, ma teme sempre che in giro si sappia quanto siano “eleganti” quelle cene: “Io mi sento morì, se viene fuori qualcosa mi trasferisco in Cina”, dice attraverso Skipe all’amica Adriana Verdirosi. Perché più si mettono insieme le immagini e le parole, gli orari degli scatti e le confidenze delle ragazze del bunga bunga, più si capisce quanto profonda sia la convinzione dei pm.
I file espliciti
Più d’una volta, nel sottobosco milanese che circonda questa storia, s’è parlato di filmati e ricatti, di riprese “pirata” e di compravendita di scatti: e due filmati – attenzione – ci sono. Spuntano proprio dal telefonino di una delle ragazze più chiacchierate, Concetta De Vivo. Esiste, scrivono i detective, “un filmato File Img, durata 00’01, e viene ripreso un atto sessuale completo, risultando impossibile identificare i soggetti interessati”. E poi un “File Img, durata 00’05”, e il video riprende la scena a carattere sessuale precedente, mostrando il volto della De Vivo Concetta e di un uomo n. m. i.”, cioè non meglio identificato.
Se “si precisa che non è tecnicamente possibile collocare in un contesto spaziale o temporale i filmati”, è anche vero che questa traccia video segna un punto cruciale. C’è la possibilità che davvero qualcuno abbia fatto filmati ad Arcore. E sui rapporti tra le gemelle De Vivo e Berlusconi il mistero è fitto. C’è chi, come l’ex prefetto Carlo Ferrigno, pluri-inquisito, nota come lui faccia ritardare il percorso ufficiale per rimanere da solo con loro sull’aereo. Chi sottolinea come nell’agenda De Vivo ci fosse il cellulare di Nicola Cosentino, e cioè il parlamentare forzista che si è opposto a Mara Carfagna.
Le liti sui reality
Non fanno un po’ paura, queste ragazze che girano intorno ad Arcore, affamate di soldi e “carriera”? Donne che si dicono: “Lo devo chiamare, voglio tornare perché ieri m’ha dato poco, voglio qualcosa in più”. Emilio Fede una volta ha sganciato soldi: a “una di quelle che circolavano… gli ho dato di tasca mia, senza farlo risultare a lui, diecimila euro! Va bene? Perché aveva – dice Fede a Nicole Minetti – delle fotografie scattate col telefonino, aveva bisogno di soldi, dico va beh, te li do io! Diecimila”. Ragazze difficili, dure, strane, che incollate davanti allo schermo tv sognano di diventare delle star e s’arrabbiano se vengono sorpassate nella gara: “Lo state guardando il Grande fratello per caso?”, chiede Iris sempre a Concetta, detta Imma, il 10 gennaio scorso. Certo che lo guardano: “C’è quella Valentina (Costanzo), adesso ci hanno telefonato”, risponde Concetta. É una loro vecchia conoscenza. “Che puttana!”, reagisce subito Iris. “E lui – il riferimento sembra essere diretto al premier – è un gran figlio di m., io sono andata a fare due casting, vaff (…) Lei entra come altri due, come all’Isola (il riferimento è al reality sulla Rai, ndr), che ne entrano quattro grazie a lui, ma vaff…”.
Anche l’ex meteorina Barbara Guerra sembra sulla rampa di lancio per l’Isola. Al telefono, il suo agente Lele Mora, la tranquillizza. “Ho parlato sia con Marano (ex presidente di Rai 2 in quota Lega), perché stamattina mi ha chiamato anche Antonio e poi luiiiiiiiii. Martedì vado giù, magari ti porto anche con me”. Barby non sta nella pelle, ma anche il più ortodosso dei berlusconiani dovrebbe capire che la situazione si va facendo più che scivolosa per il capo del governo: e che il Berlusconi politico e milionario fa sempre più fatica a difendere la limpidezza delle relazioni notturne del suo alter ego, papi-Silvio.
Effetto Bush, bofonchia il Poppy.
L’aria di libertà si sta diffondendo in Nordafrica…..
Il megalomane (del sabato) non ricorda quando l’aria di libertà delle genti del Sudamerica era prorompente e gli usaescippa supportavano con armi e logistica i tagliagole e dittatori sanguinari
che reprimevano nel sangue le rivolte popolari.
Effetto Kissinger.
C.G.
PS: 192
Simpatizzanti dei ribelli Libici sono stati sulle nostre TV, chiedendo aiuto.
Ribelli Libici l’hanno chiesto via telefonini e cartelloni e striscioni… USA where are you ???
Abbiamo inviati sul luogo…in costante comunicazione.
Anita
No, non mi posso immaginare Poppy con un bidone di popcorn.
Una birretta forse.
Qualcuno vede troppi filmetti per ragazzi…e troppe comedy shows.
Anita
Faccia il nome, komare, non faccia l’ipocrita del sabato, della domenica, del lunedì, del martedì, del mercoledì, del giovedì e del venerdì.
Buona giornata.
C.G.
Gli US hanno inviati sul luogo…in costante comunicazione.
Cominciano le menzogne tipo Iraq….?
Speriamo lascino fare all’Europa, che se pur in ritardo, tratteranno la cosa con i guanti di velluto e non con le mattanze tipiche degli usaescippa.
Si spera, nel tragico contesto di guerra, almeno questo.
C.G.
L’aeroplano era dei ribelli!