Chi ha fatto scivolare almeno Sarkozy sulla buccia di banana della “rivoluzione libica”? Si vede la stessa manina anti iraniana dei casi Sakineh e Battisti. Ratzinger continua a scoprire l’acqua calda, ma si contraddice lanciando una nuova pericolosa assurdità

Strano e terribile destino quello del popolo giapponese. Dopo avere sofferto sulla sua carne viva, usata cinicamente come cavia, il debutto delle armi atomiche dell’Occidente, ora gli tocca soffrire un nuovo martirio: lo strano miscuglio di disastro nucleare anche se questa volta per fortuna non militare e di violenza cieca eruttata dalle viscere geologiche della Terra, ancestrali e prive del Tempo. L’attenzione dei mass media è di fatto pressoché monopolizzata dalla nuova grande tragedia, i quotidiani relegano i fatti nazionali e internazionali dopo pagine pagine interamente occupate dal dramma giapponese. Una buona occasione per i governanti e i prepotenti di vari Paesi per distrarre dalle proprie malefatte l’attenzione delle rispettive opinioni pubbliche. Ma, come dimostra l’improvviso calo del prezzo del petrolio, i lugubri fatti giapponesi ci riguardano non solo sotto il comodo profilo di lontani spettatori, anche se solidali e partecipi del dolore. Per quanto sconvolti dagli avvenimenti nel Paese del Sol Levante, è bene non tralasciare ciò che accade in casa nostra e che rischia di sconvolgerci, più in breve di quanto si creda, in modo irreparabile non solo, ma anche, riguardo l’appena citato petrolio.

1) – Senza aspettare il resto d’Europa, e anzi quasi a volersene mettere alla testa, il presidente francese Sarkozy ha iniziato con fretta intempestiva a riconoscere i ribelli anti Gheddafi come legittimi rappresentanti della Libia. E s’è detto pronto a intervenire militarmente in quel Paese anche da solo, cioè senza la partecipazione militare degli altri Stati europei. Più che la solita “grandeur” francese, a volte un po’ guascona e magari pure sciovinista, una brutta scivolata: gli insorti infatti non si sa bene chi rappresentino dal momento che a quanto pare sono già in fuga. Ora salta fuori che a fare scivolare Sarkozy su tale brutta buccia di banana, a convincerlo cioè a prendere posizioni così gravi e abbastanza avventuriste, delle quali farà le spese non solo petrolifere soprattutto l’Italia, è stato l’impagabile Henry Bernard Levy, il ricchissimo figlio di papà e ormai stagionato “nuovo filosofo”, campione del sionismo più becero e quindi anche dell’anti arabismo e anti islamismo più supponenti. Bernard Levy è il cinico bidoniere del caso Sakineh: per dare addosso all’Iran, e cercare di facilitare così l’accettazione da parte dell’opinione pubblica occidentale del sospirato ma fino ad oggi rimandato intervento militare israeliano, ha creato in tandem con Fiamma Nirenstein (vice presidente della commissione Esteri del senato italiano, ma abitante nella colonia israeliana di Gilo), la nota mobilitazione per “salvare dalla lapidazione l’iraniana Sakineh, condannata a morte perché tradiva il marito”, quando invece è stata condannata a morte non per le corna al marito, bensì, cosa alquanto diversa, per avere aiutato il proprio amante a ucciderlo. Né più e né meno come una cittadina Usa giustiziata, benché handicappata, negli stessi giorni della mobilitazione pro Sakineh senza che la premiata ditta Levy&Nirenstein ci trovassero qualcosa da ridire. Contrariamente alla sua omologa made in  Usa, la Sakineh iraniana è viva e vegeta, anche se in carcere.

I giornali e di conseguenza l’opinione pubblica da essi rintronata e condizionata, i giornali e gli indignati di professione che al fastidio della memoria preferiscono la retorica della Memoria, per giunta a senso unico, riguardo Levy preferiscono non ricordare un particolare: il nostro tanto detestato ex terrorista Cesare Battisti, inseguito da condanne all’ergastolo per alcuni ammazzamenti, deve soprattutto allo stagionato “nuovo filosofo” parigino  il suo poter prendere beatamente a pernacchie la giustizia italiana dal Brasile dopo averla beffata rifugiandosi in Francia, a Parigi. Città dove Battisti è entrato nelle grazie proprio di Levy e del suo potente giro di amicizie, compresa l’attuale consorte dell’imprudente Sarkozy, tutta bella gente che stimolata dall’ipercinetico filosofo, un belloccio dalla camicia sempre aperta sul petto, ha garantito a Battisti protezione e, all’occorrenza, “tout le necessaire” per la fuga in Brasile. Insomma, tutto fa brodo: Battisti come Sakineh o Sakineh come Battisti, posto che siano equiparabili?

Strano personaggio questo monsieur Levy, noto per il suo ego smisurato e lo sfrenato bisogno di apparire, che ricorda da vicino il nostro Vittorio Sgarbi. Il quale però si limita a fare da mosca cocchiera a una persona, il nostro amato Chiavaliere, e alla sua immensa ricchezza, ma non a un intero Stato che da ormai più di 60 anni si ritiene superiore anche alla legalità internazionale oltre che alla legalità di una democrazia più degna di tale nome che non dell’ormai scomparso sud Africa dell’apartheid. Povera Israele, e povero Occidente, se ha bisogno di eroi macchiette come questo…

Come che sia, la comparsa di Levy contribuisce ad aumentare i sospetti su perché la “rivoluzione” libica sia stata enormemente enfatizzata e si siano fulmineamente inventati massacri gheddafyani di “migliaia di libici, forse 10.000″, “fosse comuni” e “bombardamenti di interi quartieri civili della capitale”. Si tratta di invenzioni a tavolino lanciate fin dai primi istanti , dalle tv arabe Al Jazeera e Al Arabija e immediatamente fatte proprie con la solita ingordigia dai nostri organi di “informazione”, cioè da giornali, tv e quant’altro. Al Jazeera, che è di solito una emittente televisiva di tutto rispetto, e Al Arabija sono proprietà di Stati arabi in mano ai Signori Emiri del Petrolio nostri amici ma nemici della democrazia in casa loro. Gli insorti libici dispongono stranamente fin da subito di armi piuttosto pesanti. Le avranno pure, stando a quanto ha ammesso anche Gheddafy, prese dai depositi militari che hanno assaltato, ma lo strano è che le sappiano già usare. Chi glielo ha insegnato così velocemente? Assaltare una caserma e impadronirsi di bazooka, mitragliatrici montate su camionette e simili gingilli NON significa essere già in grado di usarli. Se mi mettono in mano un’arma di quel tipo non saprei come usarla. Gli insorti libici invece le sanno usare fin da subito. Per giunta, come si vede dalle foto pubblicate sui giornali, coordinati tra loro via radio.

Mah. Che dire? A me sembre più che legittimo sospettare che si voglia sfruttare i sommovimenti in corso nel mondo arabo per  far fare a Gheddafy la stessa fine di Saddam e alla Libia la stessa fine dell’Iraq. Tradotto in italiano: mettere le mani sul petrolio libico in modo da impedire che possa essere venduto ai nostri concorrenti o ai nostri “nemici”, come la Cina. E impedire che possa crescere nel mondo musulmano l’influenza dell’Iran. Che, essendo sciita, secondo i nostri esperti da strapazzo può esercitare una attrazione fatale sulle masse sciite del mondo arabo, paura che viene oltre che dalla solita nostra prevenzione un po’ razzista anche dalla conseguente nostra ignoranza: gli iraniani infatti non sono arabi e una convergenza per motivi religiosi è fuori dal facilmente possibile, di sicuro non è automatica. Mettere le mani e il cappello su eventuali, e auspicabili, governi finalmente democratici dall’Algeria allo Yemen, passando per la Tunisia, l’Egitto e la Libia, addomesticandoli un po’ così come abbiamo addomesticato e corrotto i regimi precedenti e quelli tuttora esistenti, permetterebbe all’Occidente di non dover avere paura che il contagio possa investire anche il golfo Persico, per il quale passa il 40 per cento del petrolio mondiale, cassaforte dell’oro nero e del gas dell’intero pianeta, e pertanto arteria vitale per Europa ed Usa abituati da decenni allo spreco più che al bisogno energetico.

Ad avere paura sono soprattutto i regimi più feudali e odiosi, non a caso messi al potere dagli inglesi e tenuti in piedi da tempo dalla potenza militae americana, come quello dell’Arabia Saudita e dei vari sultanati arabi affacciati sul golfo Persico, come l’Oman, il Qatar e il Bahrein, tutti proprietà privata di sceicchi che intascano la quasi totalità dei giganteschi proventi del petrolio. Ora il governo saudita promette perfino il voto alle donne, anche se “non saranno comunque eleggibili, andranno solo a votare candidati maschi”, come hanno tenuto a precisare i “custodi dei luoghi santi dell’Islam”, vale a dire de La Mecca e Medina. Il Bahrein ospita una giganetsca base militare Usa, è collegato con una arteria stradale all’Arabia Saudita e la sua popolazione è per due terzi sciita, sciita cioè come gli iraniani, e ne ha le palle piene del monarca sunnita Hamad bin Isa Al Khalifa. Fino ad ora la Casa Bianca ha tentato invano di convincere questo monarca feudale a fare qualche concessione, anche se inferiori a quelle ambiete dalla popolazione, onde evitare ribellioni in stile tunisino ed egiziano. Il monarca però è sordo anche all’idea di passare dalla monarchia feudale a quella almeno costituzionale. A suo tempo abbiamo aggredito l’Iraq per “difendere il Quwait”, dove però a vent’anni di distanza di democrazia ce n’è davvero pochina. E’ quindi possibile che la popolazione, giovani e donne soprattutto, di quei Paesi che a noi fa comodo tenere sotto il tallone di monarchi impresentabili prima o poi non abbocchi più e tenti di risolvere i problemi da sola: ribellandosi, ovviamente. E in maniera furiosa. Questo può spiegare almeno un po’ il perché le tv di questi Paesi abbiano ingigantito la ribellione in Libia, avvalorando eventuali tentativi di invasione “umanitaria” e spartizione filo occidentale della Libia.

Tutti fanno finta di non sapere che nel caso l’Iran estenda la sua influenza sui Paesi del Golfo, e magari anche oltre puntanto sulla carta sciita che potrebbe essere giocata con vantaggio anche in Iraq, Israele scatenerebbe di sicuro la tanto sospirata – e molto preparata – guerra a quella che una volta era la Persia. E che, in quanto tale, ha bloccato in Oriente le ambizioni ultra espansionistiche dell’impero romano così come per quanto riguardava l’Europa orientale i germani di Arminio le avevano già seppellite nella foresta di Teutoburgo. Le manovre e manovrine alla Bernard Levy, di gente evidentemente contagiata dalla mania della “Grandeur” francese,  pare confermino sia pure a livello un po’ ridicolo il nervosismo dei circoli oltranzisti che governano Israele.

2) – Come sempre lo Strapaese Bungabungaland vede lo Stato estero Vaticano mettere i piedi nel suo piatto. Ma questa volta l’ipocrisia delle gerachie eccleastiche è da record. Dopo la grandinata di interviste al grido di “volemose bbene”, che tradotto in Italiano significa “lasciate in pace Berlusconi” dato che alla Chiesa sta riconoscendo sconti fiscali e privilegi più ricchi di quanto si possa sospettare, ecco che in Vaticano si sono spartite le parti. I loro prefetti in territorio italiano, meglio noti come vescovi, lodano la Costituzione italiana, affermano pubblicamente che “ha ancora molto da dare” e si spingono a fingere di consigliare che “sarebbe meglio che chi ha conti in sospeso con la Giustizia non si presentasse alle elezioni”. Ma mentre costoro fanno di queste dichiarazioni per così dire “di sinistra”, ecco che il papa con il cappello in mano esorta i sindaci italiani: “Nei vostri Comuni aiutate le scuole cattoliche”. Come se non fossero già fin troppo aiutate. E come se l’invadenza catto-vaticana non sia arrivata al punto da spingere lo Stato italiano ad assegnare ai prefetti del Vaticano noti come vescovi il potere di nomina degli insegnanti di religione in TUTTE la scuola statali. Qualche decina di migliaia di propagandisti pagati anche dai cittadini non bigotti e favoriti in blocco pure nel passare davani a chi aveva più diritti di loro di diventare di ruolo. Questo regalo lo dobbiamo all’attuale sindaco di Milano, la Moratti dal sorriso stitico, che quando era ministro della Pubblica istruzione ha pensato bene di comprersi un posto in paradiso a nostre spese. E dire che oltre ad essere ricca di famiglia e anche sposata ad uno straricco come il suo marito petroliere Moratti. Ho detto petroliere, cioè petrolio? Oh, mon Dieau! Insomma, la signora il posto in paradiso poteva tranquillamente pagarselo di tasca propria anziché mettendo le mani nelle nostre.

Ratzinger oltre a “chiedere”, che per un sindaco cattolico equivale a un ordine, soldi per le scuola cattoliche ha pubblicato il secondo tomo delle sue private convinzioni sulla realtà storica di Gesù Cristo. In totale, i due volumi, affastellano 800 pagine di banalità “teologiche”, dato che oltretutto in tema di teologia ognuno può dire la sua, il cattolico, il protestante, il musulmano, l’ebreo, l’ateo, l’animista, il buddista, e via enumerando all’infinito. Dopo avere scoperto l’acqua calda con soli 2.000 anni di ritardo, e cioè che il “popolo ebreo” non ha una mazza a che vedere con la responsabilità delle condanna a morte e crocifissioe di Gesù Cristo, Ratzinger facendo finta di non sapere che per 2.000 anni i suoi predecessori hanno quindi sbagliato tutto, a partire dalla dottrina, cioè dalle basi, scrive che “cristiani ed ebrei devono dialogare”, cosa negata per 2000 anni con forza da entrambi i fronti e dimenticando anche – guarda caso – che tutti loro dovrebbero dialogare pure con i musulmani. Dopodiché con nonchalance Ratzinger se ne esce con un’altra perla: “Israele ha la qualifica di popolo santo”.

Facciamo finta di non sapere che il docente universitario di Storia in Israele Shlomo Sand, ebreo ed israeliano, ha ampiamente dimostrato che il “popolo ebreo” non esiste, esiste invece una moltitudine di popoli convertiti all’ebraismo così come non esiste un popolo cristiano ma una moltitudine di popoli convertiti al cristianesimo. Il problema è che Ratzinger si contraddice da solo: se infatti è insensato parlare di responsabilità eterna collettiva, di un intero popolo, per una azione commessa a suo tempo da qualcuno di tale popolo, non ha neppure senso parlare di merito collettivo, di un intero popolo, per faccende successe ancora prima e riguardanti un gruppo di persone. Ammesso e non concesso che quelle cose siano successe: il docente e archeologo ebreo e israeliano Israel Filkenstein ha dimostrato con molti altri studiosi che NON sono successe. Ma anche qui, tralasciamo.  Il problema è che Israele è uno Stato, non un popolo.

Sì, certo, per il clero, sia cristiano che ebraico, Israele è un popolo, il famoso popolo prediletto da Dio e per volontà del suo Dio padrone della cosiddetta Terra Santa, in realtà la meno santa e più disgraziata tra tutte le terre. Giocare a creare ulteriore confusione tra Stato e popolo, il quale comunque comprende quasi due milioni di musulmani cittadini israeliani, significa solo gettare benzina sul fuoco del tragico contenzioso tra palestinesi e israeliani oltre che tra israeliani ebrei e israeliani musulmani dall’altra. Ovvio che ora nel rabbinato israeliano, che ha grande influenza nelle forze armate e tra i coloni, fanatici ruba terra altrui, peseranno ancor di più i rabbini come Ovadia, capo di un partitino religioso che fa parre del governo Netanyahu, i rabbini che cioè non si vergognano di augurare pubblicamente “la morte di tutti i palestinesi”. Altrettanto ovvio che in politica peseranno di più i personaggi impresentabili come Avigdor Lieberman, il teorico del “trasferimento” all’estero, cioè della deportazione, di tutti i palestinesi, un altro paio di milioni di esseri umani. Tra “trasferire” se possibile anche nella foresta amazonica, cioè  dall’altra parte del mondo, visto anche che, come è stato documentato, il governo Usa abbozza pure su queste nazistate.

3) – Infine, il Chiavaliere, Sua Maestà del Bunga Bunga, al secolo Berlusconi Silvio, che non potrebbe stare al governo neppure come usciere perfino nelle Repubbliche della Banane. Parrebbe non ci sia nulla di nuovo, “politica” escrementizio-corruttoria e business as usual. Ma non è così, e non solo per la comparsa dell’ex, dice lui, spia della Cia Giuliano Ferrara in Rai, sì, in Rai e non in Mediaset, pagato cioè con i soldi di tutti noi per difendere il Chiavaliere, padone oltretutto anche della concorrenza contro la Rai. Di questi orrori converrà parlarne meglio a parte.

378 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,

    c’e’ una persona sola che mi fa perdere le staffe…..Grrrrrrrrr…..

    Hai ragione, e’ difficile trasferire l’umorismo in un altra lingua….
    In Italia I was very witty, mi ci sono voluti anni prima di ritornare ad essere the old me….in Inglese.
    Adesso non mi trovo bene con l’Italiano, I try, ma non mi viene in particolare per scritto.

    Non capisco CC, e non capisco i colloqui tra Sylvi e CC.
    ( In buona parte )

    Non parlando la lingua si perde la fluidita’.
    ——-

    Da quando e’ cambiato l’orario faccio fatica ad andare a letto, gia’ che mi corico tardi ma in questi giorni sono sveglia fino alle 2:00 AM e mi forzo a spegnere la luce.

    Buon giorno,
    Anita

  2. Anita
    Anita says:

    PS:
    My husband wasn’t a big help, he never smiled and he wasn’t very communicative.
    He was a killjoy!

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Uroburo scrive
    “Caro Rodolfo,
    se non ricordo male qualche giorno fa lei aveva raccontato di un malato palestinese curato in un ospedale israeliano mentre non lo sono negli ospedali giordani”.

    Caro Uroburo
    Io non avevo parlato di “UNO” ma di 180.000 Palestinesi della Westbank e di Gaza curati in ospedali Israeliani….solo nel 2010.
    Il problema che volevo mettere in evidenza era sopratutto l´apartheid nei paesi Arabi nei confronti dei Palestinesi e nessuno grida allo scandalo. Quel ragazzo mori solo perche´ il padre non aveva abbastanza soldi. In Israele non l´avrebbero lasciato morire.Tutto li.
    Lei si nasconde dietro i soliti voli pindarici e non vuole ne´ riconoscere ne´ ammettere certe realta´.
    Un saluto. Rodolfo

  4. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xControcurrenti
    e di consequenza per te ora sono diventato il bombarolo.
    Io avevo solo scritto che bisognava PROVARE ….fare esperimenti per vedere il risultato. In quel momento mi vennero quelle tre possibili soluzioni 183-187-191….la terza potrebbe persino essere una buona idea.
    Rodolfo

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Mah…pochi si aspettavano una simile conclusione in Libia….io men che meno.
    Molti hanno beffato ed ora si ricomincera´con le umiliazioni e il baciamano.
    Rodolfo

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xAnita 297
    Ho cliccato sul sito…..impressionante, una situazione del genere in Europa sarebbe insostenibile.

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Però se si tratta di regimi criminali e/o feudali che ci servono allora NON proponiamo messuna No Fly Zone, la signora Clinton NON si abbandona a minacce, Obama NON apre bocca e l’Europa NON se ne accorge neppure. In particolare Sarkozy NON gonfia francesemente il petto minacciando “intervento militare anche da soli” e il sempre in pista Bernard Henry Levy NON consiglia interventi armati a favore di chi protesta.
    L’unica cosa che sappiamo fare è la solita litania che “è l’Iran che fomenta”, ormai un ritornello usato per coprire le solite balle e leccare gli stivali dei soliti ben noti interessi. E così quella che è una protesta civile e politica degli abitanti e lavoratori del Bahrein la si fa diventare una “protesta sciita”, mentre la polizia del Barhein diventa la “polizia sunnita”. Un ottimo modo per fare ingoiare all’opinione pubblica rincitrullita la evidente corsa a gonfie vele verso un’altra guerra. Quella che Netanyahu e i suoi non vedono l’ora che si faccia.
    ————————–
    http://www.repubblica.it/esteri/2011/03/16/news/duri_scontri_nel_bahrein_la_polizia_contro_la_protesta_sciita-13663297/?ref=HREC1-4

    MEDIO ORIENTE
    Scontri nel Bahrein, cinque morti
    la polizia contro la protesta sciita
    A Manama, piazza della Perla è teatro di una vera e propria battaglia. Le forze dell’ordine danno l’assalto ai dimostranti della maggioranza (la dinastia al potere è invece sunnita) che chiedono riforme

    MANAMA – Centinaia di agenti delle forze anti-sommossa hanno dato stamani l’assalto ai manifestanti sciiti accampati dal 19 febbraio scorso in piazza della Perla a Manama per chiedere le riforme. Arrivati con carri armati, veicoli da trasporto truppe e pullman, i poliziotti hanno lanciato decine di candelotti lacrimogeni. Dalla zona degli scontri si è levata una colonna di fumo. Secondo un parlamentare dell’opposizione cinque persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite. Alcuni dimostranti avrebbero investito un poliziotto con un’auto.

    I dignitari sciiti del Bahrein – governato da una dinastia sunnita mentre gli sciiti sono la maggioranza – hanno rivolto nella notte un appello alla comunità internazionale e al mondo musulmano perché intervenissero per evitare un ”orribile massacro” nel regno. Ieri il re ha proclamato la legge marziale, il giorno dopo l’arrivo in suo aiuto di truppe saudite 1 e di altri Paesi del Golfo. Un manifestante è stato ucciso nella serata di ieri in scontri con le forze di sicurezza nel villaggio sciita di Sitra, a 15 chilometri a sud di Manama. Le truppe del Golfo dispiegate nel Bahrein appartengono allo ‘Scudo della penisola’, una forza comune ai Paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo (Ccg), di cui fanno parte Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Oman, Qatar e Kuwait.

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ironia per l´orgoglioso Giappone, chiesto l´aiuto a tecnici Americani e Israeliani, aiuto prontamente corrisposto….da parecchi giorni .
    Rodolfo

  9. Popeye
    Popeye says:

    x kakkatuu
    Osserva e impara quale paese e pronto a aiutare con ogni mezzo anche mettendo i loro soldati a rischio. Ignorante!

  10. Popeye
    Popeye says:

    Il ministro degli Esteri Franco Frattini racconta, in audizione al Senato, della “presa d’atto” della comunità internazionale: il “colonnello” non può essere mandato via.
    ——————–
    Etepareva!
    Almeno non sono selettivi a chi pugnalano.

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Una guardatina non guasta…

    http://www.ipaziawebtv.it/

    ma non perchè ,chissà cosa può succedere, in quanto a mio avviso “il giudizio politico” sull’intera VICENDA è scritto già a chiare lettere dalla Storia…ovvero ..basta leggere il seguito e arrivare ai giorni nostri..

    A rapire Moro furono i Comunisti con la complicità della CGIL !!
    Il Sindacato Bidelli della CGILpartecipò attivamente alla vicenda…!!
    Anzi fu la mente strategica che gabbò pure la CIA ,che si dannava l’anima in quei giorni..!!
    Pensate alla potenza geometrica di “intelligence” che espresse il Sindacato Bidelli in quei giorni !!
    A capo della CIA italiana in quei giorni vi era un certo Puppy, di origini centro italiche !!
    Una parte ludica nella tragedia non deve mai mancare , poffarbacco..!!

    cc

  12. controcorrente
    controcorrente says:

    caro Rudy,
    in effetti il 191 mi pare pregante.
    Sappi che esistono già nelle farmacie EU, supposte di tal tipo che ti consiglio vivamente di prendere per via “anale” mi raccomando (non per via orale) per curarti il mal di gola,che senza dubbio questi giorni di depressione atlantica proveniente dalla Spagna, crea !
    Poi mi dici !!
    Mi raccomando tutta la scatola , una dietro l’altra!

    cc

  13. Libia: Un bombardamento di... menzogne!
    Libia: Un bombardamento di... menzogne! says:

    http://insadave.splinder.com/

    Libia, un bombardamento…di menzogne!

    Ultimamente si sta parlando meno di ciò che sta accadendo in Libia: i riflettori sono ora tutti puntati, ovviamente. sul recente terremoto-tsunami del Giappone e sulle conseguenze di questo, soprattutto sulle centrali nucleari.
    Certo, anche gli eventi in Giappone avranno probabilmente delle conseguenze -forse notevoli- sul nostro futuro, ma non dimentichiamoci che la Libia ce l’abbiamo a due passi e che molto del petrolio/gas che consumiamo in Italia viene da quel paese.

    E in Libia la situazione è decisamente dinamica e sta -come molti avranno notato- prendendo una piega inaspettata, rispetto alle recenti aspettative.
    Le forze fedeli al regime di Gheddafi stanno a poco a poco riconquistando la Cirenaica (la regione ribelle per eccellenza) e nel momento in cui scrivo si stanno avvicinando a Bengasi, “capitale” delle forze ribelli.
    Tralascio qui il giudizio su Gheddafi e sui ribelli. A me interessa soprattutto tentare di mettere in luce il comportamento dei paesi occidentali (Italia compresa) e dei nostri cosiddetti “mezzi di informazione”.

    Non è chiaro se la NATO (ossia, gli Stati Uniti) hanno intenzione di attaccare la Libia.
    Certo, questa terra ricca di petrolio fa gola e gli euro-americani effettuerebbero volentieri un “intervento umanitario” pur di accaparrarsi di tanto ben di dio.
    Ma non è semplice la questione: gli USA (e gli altri) hanno già perduto la guerra in Iraq e la stanno perdendo in Afghanistan. Conviene rischiare di investire ingenti risorse economiche (in tempo di crisi, per giunta) per impelagarsi in una terza guerra dall’esito tutt’altro che prevedibile? E dagli effetti altrettanto poco prevedibili sulle popolazioni arabe, la quali non so quanto apprezzerebbero un tale intervento?

    E’ chiaro a tutti ormai -almeno credo- che nel caso della Libia non siamo in presenza di una rivolta popolare, come l’abbiamo conosciuta in Tunisia e in Egitto (e in Algeria, nello Yemen, nel Bahrein, e altri paesi ancora), bensì di un conflitto tribale più “di vertice” che “di base”.
    Come reagirà il popolo egiziano e quello tunisino (che peraltro confinano entrambi con la Libia) di fronte ad un’invasione di fatto neo-coloniale degli USA-Europa? Dopo che hanno cacciato i loro dittatori (Mubarak e Ben Ali), voluti -se non imposti- proprio dagli occidentali?
    Il rischio è enorme.
    La “no-fly zone” servirà a qualcosa?

    Ma veniamo al comportamento dei nostri “mezzi di informazione”.
    Provo a stilare un elenco a memoria (quindi, sicuramente parziale e lacunoso) di “notizie” -riportate spesso con grande risalto dai nostri mass media- rispetto ai fatti accaduti in Libia dall’inizio della rivolta, che non hanno trovato conferma, quando non sono state proprio smentite:

    “Gheddafi è fuggito in Venezuela” (ovviamente falsa). “La figlia di Gheddafi, Aisha, è fuggita” (falsa anche questa). “Diecimila morti sulle strade” (falsa: dalle immagini satellitari un tale numero di cadaveri si sarebbe visto). “Bombardamenti aerei sulla popolazione che manifestava contro Gheddafi” (nessuna conferma, non esistono video, neanche amatoriali che mostrano ciò e molti presenti a Tripoli l’hanno smentita). “Gheddafi ha arruolato mercenari stranieri per reprimere il suo popolo” (anche di ciò non si hanno conferme). “video sulle fosse comuni” (risultato un chiaro falso, si trattava di un cimitero da tempo esistente). “Gheddafi è rifugiato nel suo bunker” (il giorno dopo ha parlato in piazza). Sicuramente ne dimentico qualcun’altra.
    Siamo arrivati all’assurdo che lo stesso giorno arrivava la notizia che le forze fedeli al regime avanzavano, riconquistando importanti località e poi quella che i rivoltosi avrebbero risparmiato il processo a Gheddafi, se questo se ne fosse andato via.

    E’ proprio vero quello che diceva Bertold Brecht: “quando inizia una guerra la prima vittima è la verità!”

  14. stefania
    stefania says:

    cercasi regimi in medio oriente e in Libia a basso costo petrolifero.CosìGheddafi è divenuto un mostro. E in Italia il chiavaliere distrugge economia e magistratura a suon di bunga bunga. Vaticano permettendo.
    stefania pavone

  15. Anita
    Anita says:

    Giappone

    La situazione deve essere piu’ grave di quello che il loro governo fa trapelare.
    I militari di ritorno sulla portaerei Reagan e gli elicotteri, sono contaminati.
    I cittadini stessi pensano che il governo sottovaluti per non creare panico, detto da giapponesi intervistati fluenti in inglese.

    Anita

    —————————————————————————-

    x -#314-

    Allora e’ stata tutta una charade?
    Cosa abbiamo visto dal vivo?
    I reporters che rischiano la loro vita sul luogo?
    Gheddafi che fa discorsi, il figlio che dice che non molleranno mai?
    La gente che fugge, perche’ fuggono, da cosa?

    Gli USA sono stati abbastanza neutri, abbiamo un governo dove la mano destra non sa cosa fa la sinistra….

    Obama e’ stato criticato per non aver fatto niente, la Clinton per aver detto troppo….

    Non ho letto l’articolo, lo faro’ piu’ tardi.

    Anita

  16. Popeye
    Popeye says:

    Ma non è semplice la questione: gli USA (e gli altri) hanno già perduto la guerra in Iraq e la stanno perdendo in Afghanistan.
    ——————–
    Veramente!
    Non ci avevo fatto caso! Allora Saddam non e’ morto? I suoi figli ancora continuano a stuprare e ammazzare e viceversa? I 8 milioni di iracheni che hanno votato per un governo a loro piacere e’ stato un sogno? E stiamo perdendo in Afghanistan? Allora Karzai e’ un talebano?
    Gheddafi e’ un santo? Parla con i fratelli uccelli che fanno la kakka sulle città prese dai ribelli?
    Con questo sono d’accordo: E’ proprio vero quello che diceva Bertold Brecht: “quando inizia una guerra la prima vittima è la verità!” e “Libia: Un bombardamento di… menzogne!” e’ un ottimo esempio.

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcontrucurrenti
    non era il 191 ma il 192…

    Perche´..per non dire “idiota”…continui a fare il “supercazzola” del cavolo?
    Se credi che un´idea del genere e´impossibile…inattuabile perche´ non scrivi il tuo pensiero.
    Cos´e´…appena si incomincia a parlare seriamente vai subito in tilt?
    Poi…. quella delle supposte, non ho voglia di andare a cercare post dove indicano sempre la medesima cosa ,il medesimo pensiero, l´hai nel cervello eh?
    Ti tortura……? Ed io ho pensato….che strano
    Ed e´per questo che son convinto e certo che con te qualcosa non gira per il verso giusto.
    Su con la vita…non pensarci troppo.
    Un saluto .
    Rodolfo

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    314
    E dagli effetti altrettanto poco prevedibili sulle popolazioni arabe, la quali non so quanto apprezzerebbero un tale intervento?

    Ma gli stessi Arabi (ribelli) hanno chiesto un intervento dell´Europa e dall´ America …almeno per quanto riguarda il blocco dello spazio aereo.
    Solo questo pero´non avrebbe risolto la situazione a favore dei ribelli, avrebbe solo allungato la fine del conflitto.
    Orbene…Geddafi ce l´ha fatta, l´Italia rimarra´a digiuno e per evitarlo, dovrebbe andare tutto il Parlamento Italiano con il Berlusca in testa e lavare i piedi a turno a Geddafi cosi come lo si fa´per il Papa. Da un´intervista Geddafi vuole solo vendere alla Russia e alla Cina…ma non so´perche´ha detto che venderebbe anche alla Germania.
    (Questo forse perche´. l´intervistatrice era Tedesca e molto bella)
    Rodolfo

  19. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy che si rifà a.. Brecht (sic!):

    “quando inizia una guerra la prima vittima è la verità!”

    Infatti! Spesso è vittima anche prima di cominciarla.
    Ricordiamoci la menzogna di Cheney & Company sulle armi di distruzione di massa in Iraq.

    Poppy…..ma è mai possibile che non puoi trattenerti di sparare minchiate?
    Addirittura ti avventuri su Brecht. Opperbakko!
    C.G.

  20. Popeye
    Popeye says:

    x kakkatuuu
    Cheney …. Cheney …. Cheney …. Cheney …. Cheney …. Cheney …. Cheney …. Cheney …. Cheney …. Cheney ….

    Ma Vai…. Vai….

  21. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xcg E di qualsiasi cosa si parla esci fuori con Cheney & Company…Rummsfeld o Bush…..oramai come un disco che si e´incantato non sai blaterare altro da mane a sera.
    Passi lunghi e ben distesi….
    Rodolfo

  22. Popeye
    Popeye says:

    Caro Rodolfo
    Pensaci che sono quasi dieci anni che questa persona canta la stessa stonata canzona. Come ho detto prima, almeno potrebbe imparare un altra stanza!

  23. Popeye
    Popeye says:

    ANKARA, Turchia – Governo della Turchia dice che un aereo cargo dall’Iran è stato richiesto di atterrare in Turchia così la spedizione potrebbe essere perlustrata.
    Ma il Ministero degli esteri ha negato un rapporto di agenzia di stampa Dogan che getti militare turchi hanno costretto l’aereo di atterrare all’aeroporto di Diyarbakir martedì sera per perlustrare un presunto carico di armi dall’Iran in Siria.
    Il Ministero dice che è una procedura standard per gli aerei cargo iraniano dopo una richiesta di autorizzazione a sorvolare la Turchia e a volte essere tenuti a fare gli sbarchi non programmati per essere perlustrato.
    Agenzia di stampa ufficiale della Turchia Anatolia ha confermato che l’aereo, diretti da Teheran a Aleppo, in Siria, è stato cercato mercoledì.
    Ma l’Anatolia e il governo non ha detto ciò che è stato trovato nell’aereo cargo.

  24. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Lotta per la sopravvivenza nel Nordest del Giappone quasi come all´eta´della pietra, niente acqua …luce…di consequenza riscaldamento e gia´in certe zone nevica, gli alimenti scarseggiano.
    Ma sicuramente ce la faranno. Speriamo.

  25. Popeye
    Popeye says:

    Caro Rodolfo
    Quello che ho notato io e’ che la gente si comportano bene, nessun saccheggio, e non si lamentano. Sono sicuro che ce la faranno!

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Rudolfo, se vuoi comincio con le vostre mattanze neonaziste in terra palestinese.
    Basta dirlo, Halbsocken.

    C.G.

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy.
    Ho scritto qualcosa di non veritiero?
    Contesta sul merito invece di starnazzare aprendo bocca solo per dargli fiato.
    Non sarà mica che quando si toccano certi tasti su fatti acclarati (ovviamente usaescippa) ti caghi addosso?
    Ah, bèh… basta dirlo.
    Potrei avere venia.
    Potrei…
    C.G.

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S.:
    anche quando gli avete buttato quei due confetti della
    vergogna (usaescippa) il popolo giapponese ha mantenuto un atteggiamento dignitoso.
    Grande popolo, il nipponico.
    C.G.

  29. Popeye
    Popeye says:

    x cg
    Adesso cosa farai? Incomincerai a tirare i capelli alla signora Anita!
    Ma vai … vai ….

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Komare.
    Lei sta barando.
    Come al solito.
    C.G.

    P.S.: vado a teatro, mica investo il mio tempo libero ad arrabattarmi con i quack-quack komar-rudolf-popeyani…

  31. Peter
    Peter says:

    ehi, sentite questa.
    Un Jet dell’Alaska Airline ha fatto un atterraggio d’emergenza, volava da Mexico City a US. Tre uomini si erano messi a pregare a voce alta subito dopo il decollo, disturbando ed allarmando passeggeri ed equipaggio. La cabina dei piloti serrata ermeticamente, il pilota ha chiesto aiuto all’FBI, etc etc.
    Musulmani a bordo? no, ebrei ortodossi, pregavano secondo il rituale ‘tellifin’, con cinghie di pelle e scatole di legno contenenti versetti biblici legate al corpo… I tre sono stati interrogati a terra, poi rilasciati con tante scuse.
    L’anno scorso un incidente simile, un ebreo in preghiera ha fatto atterrare un aereo per motivi analoghi.
    Ma dico, si puo’? mettersi a pregare a voce alta come matti sugli aerei, li prendono per terroristi, ne seguono rtardi e costosi atterraggi d’emergenza…poi la anti-defamation league pretende le scuse per ignoranza dei costumi religiosi di quel gruppo…

    Anita invece diceva che la league non se ne sbatte niente quando fanno versi e caricature di italiani ‘mafiosi’, persino in TV…

    Peter

  32. Popeye
    Popeye says:

    Varsavia – Silvio Berlusconi ha ispirato un ristorante in Polonia per creare una pizza “bunga bunga” — un intruglio piccante e selvaggia come i presunt1 sex parties del leader italiano .
    Condita con acciughe, fichi, prosciutto e un sacco di pepe nero, la pizza alla pizzeria di Varsavia, A Modo Mio, è stata un vendita scottante del proprietario Walter Busalacchi da quando l’ha messa nel menu da alcune settimane fa.
    Lo chef italiano-polacco ha detto mercoledì che ha creato la pizza da “ridere su che cosa sta succedendo in Italia”. Berlusconi viene processato a Milano il mese prossimo con l’accusa che ha pagato per il sesso con un minore.
    Il sapore della pizza è accresciuto da fichi e pepe nero, parole con connotazioni sessuali nel gergo di italiano e polacco, rispettivamente.

  33. Popeye
    Popeye says:

    x P.S.: vado a teatro …
    —————
    Si! Si! Hanno bisogno di un clown!
    Vai … vai ….

  34. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Sto barando?

    Non sapevo che fosse anche sordo oltre che cieco.
    Ascolti i discorsi degli anni 1990.

    Mr. Cheney non era in politica, lavorava per la Haliburton, si ricorda?

    Anita

  35. Anita
    Anita says:

    x Peter

    “Anita invece diceva che la league non se ne sbatte niente quando fanno versi e caricature di italiani ‘mafiosi’, persino in TV…”
    ——————————————————————————

    Non ti capisco, cosa c’entrano gli Ebrei Ortodossi in aereo con i programmi comici in TV?

    Tra l’altro e’ la Anti-defamation League Italiana che si lamenta contro i film e ads che fanno vedere gli Italiani come mafiosi o pigia uva scalzi e donne sdendate vestite di nero come vecchie arpie.

    La ADL = Anti-Defamation League, fights anti-Semitism.

    Anita

  36. Peter
    Peter says:

    x Anita

    scusa, pensavo vi fosse una sola anti-defamation league, come in UK vi e’ una sola Comisssion for racial equality…
    Ma forse alcuni sono piu’ uguali degli altri?

    Comunque, noon sapevo che la anti-defamation league in US fosse dedicata SOLO all’antisemitismo.
    In breve, siete messi mali, dato che tutti siamo una minoranza, prima o poi, e fare differenze tra minoranze e’ ridicolo

    ciao, Peter

  37. controcorrente
    controcorrente says:

    L’agenzia Americana per il nucleare, purtroppo annuncia una brutta notizia se ho capito bene un reatore è rimasto senza acqua.
    Sentita sulla Sette pochi minuti fa.
    Puppy se è vero vorrei che tu facessi notare qualche cosa
    le tue note sono sempre un sollazzo per l’anima!

    cc

  38. Peter
    Peter says:

    domani 17 marzo, giorno di S. Patrizio, patrono d’Irlanda.
    Grosso modo, corrispondente forse alle antiche Idi di Marzo?
    Giorno scelto per i festeggiamenti dei 150 anni dall’unita’ italiana…E la ragione mi sfugge…
    I leghisti di emme non festeggeranno. E meno male.
    Spero che dedicheranno la giornata a pascolare le vacche di monti e valli, attivita’ certo a loro consona, ed utile da un punto di vista di economia politica, senz’altro. Sono certo che le vacche sono un punto cardine, e nevralgico, della cultura leghistas, i suoi profondi ed ‘elevati’ sentimenti, le sue aspirazioni, le sue speranze, la sua grandezza. Senza contare che il letame di vacca, come fertilizzante, non lo batte nessuno. Amen.
    Ma in un ipotetico scenario futuro Italia come Libia, chi sara’ il Gheddafi del momento? di quanti generali dispone la lega?

    Peter

  39. Anita
    Anita says:

    x CC

    Il reattore in Giappone: questo l’ha appena detto Shepard Smith, l’inviato per FOX TV…
    Ne sta parlando anche in questo momento, il reactor #4.
    E’ un reactor non protetto come gli altri…l’acqua e’ evaporata.
    Notizie non buone.

    Anita

  40. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro peter ed anita,
    per adesso rimaniamo con il fiato sospeso.
    Poi in tutti i casi, qualche conticino sulle Verità Ufficiali propinate a noi Pii Bovi, bisogerà pur farle, sennò ruminiamo sempre solo lo stesso BOLO !!
    Ovviamente nessun riferimento con i bovini della carnia e del cadore questa volta !

    cc

  41. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Non avendo letto l’articolo non so di quale league parlano.

    C’e’ la ACLU = American Civil Liberties Union, ma quella si occupa di tutto….ed ha chapters in ogni Stato.

    Gli US non sono l’UK.

    Bye, Anita

  42. controcorrente
    controcorrente says:

    In sostanza dalle armi di distruzioni di massa, ai missili intelligenti, alle supposte di uranio impoverito (quelle che ho consigliato a Rudy per la tosse),alla sicurezza dei reatoti nucleari intrinseca ed estrinseca , super-sicuri , costruiti a due passi dall?oceano, dove da secoli arrivano tsumami…mi sto chiedendo se questa volta la tipica compostezza giapponese reggerà !

    cc

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