Chi ha fatto scivolare almeno Sarkozy sulla buccia di banana della “rivoluzione libica”? Si vede la stessa manina anti iraniana dei casi Sakineh e Battisti. Ratzinger continua a scoprire l’acqua calda, ma si contraddice lanciando una nuova pericolosa assurdità
Strano e terribile destino quello del popolo giapponese. Dopo avere sofferto sulla sua carne viva, usata cinicamente come cavia, il debutto delle armi atomiche dell’Occidente, ora gli tocca soffrire un nuovo martirio: lo strano miscuglio di disastro nucleare anche se questa volta per fortuna non militare e di violenza cieca eruttata dalle viscere geologiche della Terra, ancestrali e prive del Tempo. L’attenzione dei mass media è di fatto pressoché monopolizzata dalla nuova grande tragedia, i quotidiani relegano i fatti nazionali e internazionali dopo pagine pagine interamente occupate dal dramma giapponese. Una buona occasione per i governanti e i prepotenti di vari Paesi per distrarre dalle proprie malefatte l’attenzione delle rispettive opinioni pubbliche. Ma, come dimostra l’improvviso calo del prezzo del petrolio, i lugubri fatti giapponesi ci riguardano non solo sotto il comodo profilo di lontani spettatori, anche se solidali e partecipi del dolore. Per quanto sconvolti dagli avvenimenti nel Paese del Sol Levante, è bene non tralasciare ciò che accade in casa nostra e che rischia di sconvolgerci, più in breve di quanto si creda, in modo irreparabile non solo, ma anche, riguardo l’appena citato petrolio.
1) – Senza aspettare il resto d’Europa, e anzi quasi a volersene mettere alla testa, il presidente francese Sarkozy ha iniziato con fretta intempestiva a riconoscere i ribelli anti Gheddafi come legittimi rappresentanti della Libia. E s’è detto pronto a intervenire militarmente in quel Paese anche da solo, cioè senza la partecipazione militare degli altri Stati europei. Più che la solita “grandeur” francese, a volte un po’ guascona e magari pure sciovinista, una brutta scivolata: gli insorti infatti non si sa bene chi rappresentino dal momento che a quanto pare sono già in fuga. Ora salta fuori che a fare scivolare Sarkozy su tale brutta buccia di banana, a convincerlo cioè a prendere posizioni così gravi e abbastanza avventuriste, delle quali farà le spese non solo petrolifere soprattutto l’Italia, è stato l’impagabile Henry Bernard Levy, il ricchissimo figlio di papà e ormai stagionato “nuovo filosofo”, campione del sionismo più becero e quindi anche dell’anti arabismo e anti islamismo più supponenti. Bernard Levy è il cinico bidoniere del caso Sakineh: per dare addosso all’Iran, e cercare di facilitare così l’accettazione da parte dell’opinione pubblica occidentale del sospirato ma fino ad oggi rimandato intervento militare israeliano, ha creato in tandem con Fiamma Nirenstein (vice presidente della commissione Esteri del senato italiano, ma abitante nella colonia israeliana di Gilo), la nota mobilitazione per “salvare dalla lapidazione l’iraniana Sakineh, condannata a morte perché tradiva il marito”, quando invece è stata condannata a morte non per le corna al marito, bensì, cosa alquanto diversa, per avere aiutato il proprio amante a ucciderlo. Né più e né meno come una cittadina Usa giustiziata, benché handicappata, negli stessi giorni della mobilitazione pro Sakineh senza che la premiata ditta Levy&Nirenstein ci trovassero qualcosa da ridire. Contrariamente alla sua omologa made in Usa, la Sakineh iraniana è viva e vegeta, anche se in carcere.
I giornali e di conseguenza l’opinione pubblica da essi rintronata e condizionata, i giornali e gli indignati di professione che al fastidio della memoria preferiscono la retorica della Memoria, per giunta a senso unico, riguardo Levy preferiscono non ricordare un particolare: il nostro tanto detestato ex terrorista Cesare Battisti, inseguito da condanne all’ergastolo per alcuni ammazzamenti, deve soprattutto allo stagionato “nuovo filosofo” parigino il suo poter prendere beatamente a pernacchie la giustizia italiana dal Brasile dopo averla beffata rifugiandosi in Francia, a Parigi. Città dove Battisti è entrato nelle grazie proprio di Levy e del suo potente giro di amicizie, compresa l’attuale consorte dell’imprudente Sarkozy, tutta bella gente che stimolata dall’ipercinetico filosofo, un belloccio dalla camicia sempre aperta sul petto, ha garantito a Battisti protezione e, all’occorrenza, “tout le necessaire” per la fuga in Brasile. Insomma, tutto fa brodo: Battisti come Sakineh o Sakineh come Battisti, posto che siano equiparabili?
Strano personaggio questo monsieur Levy, noto per il suo ego smisurato e lo sfrenato bisogno di apparire, che ricorda da vicino il nostro Vittorio Sgarbi. Il quale però si limita a fare da mosca cocchiera a una persona, il nostro amato Chiavaliere, e alla sua immensa ricchezza, ma non a un intero Stato che da ormai più di 60 anni si ritiene superiore anche alla legalità internazionale oltre che alla legalità di una democrazia più degna di tale nome che non dell’ormai scomparso sud Africa dell’apartheid. Povera Israele, e povero Occidente, se ha bisogno di eroi macchiette come questo…
Come che sia, la comparsa di Levy contribuisce ad aumentare i sospetti su perché la “rivoluzione” libica sia stata enormemente enfatizzata e si siano fulmineamente inventati massacri gheddafyani di “migliaia di libici, forse 10.000″, “fosse comuni” e “bombardamenti di interi quartieri civili della capitale”. Si tratta di invenzioni a tavolino lanciate fin dai primi istanti , dalle tv arabe Al Jazeera e Al Arabija e immediatamente fatte proprie con la solita ingordigia dai nostri organi di “informazione”, cioè da giornali, tv e quant’altro. Al Jazeera, che è di solito una emittente televisiva di tutto rispetto, e Al Arabija sono proprietà di Stati arabi in mano ai Signori Emiri del Petrolio nostri amici ma nemici della democrazia in casa loro. Gli insorti libici dispongono stranamente fin da subito di armi piuttosto pesanti. Le avranno pure, stando a quanto ha ammesso anche Gheddafy, prese dai depositi militari che hanno assaltato, ma lo strano è che le sappiano già usare. Chi glielo ha insegnato così velocemente? Assaltare una caserma e impadronirsi di bazooka, mitragliatrici montate su camionette e simili gingilli NON significa essere già in grado di usarli. Se mi mettono in mano un’arma di quel tipo non saprei come usarla. Gli insorti libici invece le sanno usare fin da subito. Per giunta, come si vede dalle foto pubblicate sui giornali, coordinati tra loro via radio.
Mah. Che dire? A me sembre più che legittimo sospettare che si voglia sfruttare i sommovimenti in corso nel mondo arabo per far fare a Gheddafy la stessa fine di Saddam e alla Libia la stessa fine dell’Iraq. Tradotto in italiano: mettere le mani sul petrolio libico in modo da impedire che possa essere venduto ai nostri concorrenti o ai nostri “nemici”, come la Cina. E impedire che possa crescere nel mondo musulmano l’influenza dell’Iran. Che, essendo sciita, secondo i nostri esperti da strapazzo può esercitare una attrazione fatale sulle masse sciite del mondo arabo, paura che viene oltre che dalla solita nostra prevenzione un po’ razzista anche dalla conseguente nostra ignoranza: gli iraniani infatti non sono arabi e una convergenza per motivi religiosi è fuori dal facilmente possibile, di sicuro non è automatica. Mettere le mani e il cappello su eventuali, e auspicabili, governi finalmente democratici dall’Algeria allo Yemen, passando per la Tunisia, l’Egitto e la Libia, addomesticandoli un po’ così come abbiamo addomesticato e corrotto i regimi precedenti e quelli tuttora esistenti, permetterebbe all’Occidente di non dover avere paura che il contagio possa investire anche il golfo Persico, per il quale passa il 40 per cento del petrolio mondiale, cassaforte dell’oro nero e del gas dell’intero pianeta, e pertanto arteria vitale per Europa ed Usa abituati da decenni allo spreco più che al bisogno energetico.
Ad avere paura sono soprattutto i regimi più feudali e odiosi, non a caso messi al potere dagli inglesi e tenuti in piedi da tempo dalla potenza militae americana, come quello dell’Arabia Saudita e dei vari sultanati arabi affacciati sul golfo Persico, come l’Oman, il Qatar e il Bahrein, tutti proprietà privata di sceicchi che intascano la quasi totalità dei giganteschi proventi del petrolio. Ora il governo saudita promette perfino il voto alle donne, anche se “non saranno comunque eleggibili, andranno solo a votare candidati maschi”, come hanno tenuto a precisare i “custodi dei luoghi santi dell’Islam”, vale a dire de La Mecca e Medina. Il Bahrein ospita una giganetsca base militare Usa, è collegato con una arteria stradale all’Arabia Saudita e la sua popolazione è per due terzi sciita, sciita cioè come gli iraniani, e ne ha le palle piene del monarca sunnita Hamad bin Isa Al Khalifa. Fino ad ora la Casa Bianca ha tentato invano di convincere questo monarca feudale a fare qualche concessione, anche se inferiori a quelle ambiete dalla popolazione, onde evitare ribellioni in stile tunisino ed egiziano. Il monarca però è sordo anche all’idea di passare dalla monarchia feudale a quella almeno costituzionale. A suo tempo abbiamo aggredito l’Iraq per “difendere il Quwait”, dove però a vent’anni di distanza di democrazia ce n’è davvero pochina. E’ quindi possibile che la popolazione, giovani e donne soprattutto, di quei Paesi che a noi fa comodo tenere sotto il tallone di monarchi impresentabili prima o poi non abbocchi più e tenti di risolvere i problemi da sola: ribellandosi, ovviamente. E in maniera furiosa. Questo può spiegare almeno un po’ il perché le tv di questi Paesi abbiano ingigantito la ribellione in Libia, avvalorando eventuali tentativi di invasione “umanitaria” e spartizione filo occidentale della Libia.
Tutti fanno finta di non sapere che nel caso l’Iran estenda la sua influenza sui Paesi del Golfo, e magari anche oltre puntanto sulla carta sciita che potrebbe essere giocata con vantaggio anche in Iraq, Israele scatenerebbe di sicuro la tanto sospirata – e molto preparata – guerra a quella che una volta era la Persia. E che, in quanto tale, ha bloccato in Oriente le ambizioni ultra espansionistiche dell’impero romano così come per quanto riguardava l’Europa orientale i germani di Arminio le avevano già seppellite nella foresta di Teutoburgo. Le manovre e manovrine alla Bernard Levy, di gente evidentemente contagiata dalla mania della “Grandeur” francese, pare confermino sia pure a livello un po’ ridicolo il nervosismo dei circoli oltranzisti che governano Israele.
2) – Come sempre lo Strapaese Bungabungaland vede lo Stato estero Vaticano mettere i piedi nel suo piatto. Ma questa volta l’ipocrisia delle gerachie eccleastiche è da record. Dopo la grandinata di interviste al grido di “volemose bbene”, che tradotto in Italiano significa “lasciate in pace Berlusconi” dato che alla Chiesa sta riconoscendo sconti fiscali e privilegi più ricchi di quanto si possa sospettare, ecco che in Vaticano si sono spartite le parti. I loro prefetti in territorio italiano, meglio noti come vescovi, lodano la Costituzione italiana, affermano pubblicamente che “ha ancora molto da dare” e si spingono a fingere di consigliare che “sarebbe meglio che chi ha conti in sospeso con la Giustizia non si presentasse alle elezioni”. Ma mentre costoro fanno di queste dichiarazioni per così dire “di sinistra”, ecco che il papa con il cappello in mano esorta i sindaci italiani: “Nei vostri Comuni aiutate le scuole cattoliche”. Come se non fossero già fin troppo aiutate. E come se l’invadenza catto-vaticana non sia arrivata al punto da spingere lo Stato italiano ad assegnare ai prefetti del Vaticano noti come vescovi il potere di nomina degli insegnanti di religione in TUTTE la scuola statali. Qualche decina di migliaia di propagandisti pagati anche dai cittadini non bigotti e favoriti in blocco pure nel passare davani a chi aveva più diritti di loro di diventare di ruolo. Questo regalo lo dobbiamo all’attuale sindaco di Milano, la Moratti dal sorriso stitico, che quando era ministro della Pubblica istruzione ha pensato bene di comprersi un posto in paradiso a nostre spese. E dire che oltre ad essere ricca di famiglia e anche sposata ad uno straricco come il suo marito petroliere Moratti. Ho detto petroliere, cioè petrolio? Oh, mon Dieau! Insomma, la signora il posto in paradiso poteva tranquillamente pagarselo di tasca propria anziché mettendo le mani nelle nostre.
Ratzinger oltre a “chiedere”, che per un sindaco cattolico equivale a un ordine, soldi per le scuola cattoliche ha pubblicato il secondo tomo delle sue private convinzioni sulla realtà storica di Gesù Cristo. In totale, i due volumi, affastellano 800 pagine di banalità “teologiche”, dato che oltretutto in tema di teologia ognuno può dire la sua, il cattolico, il protestante, il musulmano, l’ebreo, l’ateo, l’animista, il buddista, e via enumerando all’infinito. Dopo avere scoperto l’acqua calda con soli 2.000 anni di ritardo, e cioè che il “popolo ebreo” non ha una mazza a che vedere con la responsabilità delle condanna a morte e crocifissioe di Gesù Cristo, Ratzinger facendo finta di non sapere che per 2.000 anni i suoi predecessori hanno quindi sbagliato tutto, a partire dalla dottrina, cioè dalle basi, scrive che “cristiani ed ebrei devono dialogare”, cosa negata per 2000 anni con forza da entrambi i fronti e dimenticando anche – guarda caso – che tutti loro dovrebbero dialogare pure con i musulmani. Dopodiché con nonchalance Ratzinger se ne esce con un’altra perla: “Israele ha la qualifica di popolo santo”.
Facciamo finta di non sapere che il docente universitario di Storia in Israele Shlomo Sand, ebreo ed israeliano, ha ampiamente dimostrato che il “popolo ebreo” non esiste, esiste invece una moltitudine di popoli convertiti all’ebraismo così come non esiste un popolo cristiano ma una moltitudine di popoli convertiti al cristianesimo. Il problema è che Ratzinger si contraddice da solo: se infatti è insensato parlare di responsabilità eterna collettiva, di un intero popolo, per una azione commessa a suo tempo da qualcuno di tale popolo, non ha neppure senso parlare di merito collettivo, di un intero popolo, per faccende successe ancora prima e riguardanti un gruppo di persone. Ammesso e non concesso che quelle cose siano successe: il docente e archeologo ebreo e israeliano Israel Filkenstein ha dimostrato con molti altri studiosi che NON sono successe. Ma anche qui, tralasciamo. Il problema è che Israele è uno Stato, non un popolo.
Sì, certo, per il clero, sia cristiano che ebraico, Israele è un popolo, il famoso popolo prediletto da Dio e per volontà del suo Dio padrone della cosiddetta Terra Santa, in realtà la meno santa e più disgraziata tra tutte le terre. Giocare a creare ulteriore confusione tra Stato e popolo, il quale comunque comprende quasi due milioni di musulmani cittadini israeliani, significa solo gettare benzina sul fuoco del tragico contenzioso tra palestinesi e israeliani oltre che tra israeliani ebrei e israeliani musulmani dall’altra. Ovvio che ora nel rabbinato israeliano, che ha grande influenza nelle forze armate e tra i coloni, fanatici ruba terra altrui, peseranno ancor di più i rabbini come Ovadia, capo di un partitino religioso che fa parre del governo Netanyahu, i rabbini che cioè non si vergognano di augurare pubblicamente “la morte di tutti i palestinesi”. Altrettanto ovvio che in politica peseranno di più i personaggi impresentabili come Avigdor Lieberman, il teorico del “trasferimento” all’estero, cioè della deportazione, di tutti i palestinesi, un altro paio di milioni di esseri umani. Tra “trasferire” se possibile anche nella foresta amazonica, cioè dall’altra parte del mondo, visto anche che, come è stato documentato, il governo Usa abbozza pure su queste nazistate.
3) – Infine, il Chiavaliere, Sua Maestà del Bunga Bunga, al secolo Berlusconi Silvio, che non potrebbe stare al governo neppure come usciere perfino nelle Repubbliche della Banane. Parrebbe non ci sia nulla di nuovo, “politica” escrementizio-corruttoria e business as usual. Ma non è così, e non solo per la comparsa dell’ex, dice lui, spia della Cia Giuliano Ferrara in Rai, sì, in Rai e non in Mediaset, pagato cioè con i soldi di tutti noi per difendere il Chiavaliere, padone oltretutto anche della concorrenza contro la Rai. Di questi orrori converrà parlarne meglio a parte.
Un vero peccato che Madre Natura non lo ha fatto secco a 37 anni se si pensa quante vite umane, da una parte e dall’altra, pesano sulla sua coscienza.
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x cg
Questo qui sopra dimostra la tua ipocrisia. Chi cavolo credi di essere a condannare altri.
x Rodolfo
Beh…gli USA hanno sei navi gia’ vicine ed a disposizione del Giappone.
Stanno facendo trasporti via elicotteri.
Tonnellate di cibo, sono giorni che caricano e scaricano…
Certo, tutto cibo avariato e schifoso…perfino OGM…
Medici sono gia’ sul luogo, medici e civili dalla Virginia e dalle Caroline…
Almeno 12 Nazioni sono gia’ arrivate per portare soccorso.
Se arrivano dall’Israele, i prodi dei vari blogs diranno che sono li’ per raccogliere organi umani…come in Haiti.
Che schifo…che gentaglia……
Anita
x rudolfo.
Cosa vuoi che io risponda a uno stronzetto sui generis?
Tempo perso.
Vai.
C.G.
Lui e Rummy hanno pensato di risolvere i problemi economici useggetta andando a rubare le risorse altrui. Rummy l’ha addirittura dichiarato ufficialmente (O noi accettiamo di ridurre il livello di vita degli americani, il che è impensabile, oppure dovremo ridurre quello degli altri). U.
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Ma come si fa a prendere per serio questo fichediuncane!
x Popeye
thanx for the tip mate.
The next time I approach you I’ll have little doubt as to which way to call you…
No worries
Peter
ps
in UK they don’t use asshole, that was my all point
x U. #148
Ma se lo dici tu la toga rossa di questo blog deve essere vero anche se non lo e’. Poi non ho i nervetti scoperti come voi quattro gatti che subito fanno ricorso al Signor Nicotri perché ancora credono che frequentano la terza elementare.
Solo per farti sapere che io non mi affendo, ti dedico questa canzone. Penso a te ogni volta che l’ascolto.
http://www.youtube.com/watch?v=XzT8gylG2OQ&feature=related
affendo=offendo
Caro Uroburo,
non mi sembra di aver scritto di stimare Ferrara….ne´che mi piacesse.
Ho solo voluto scrivere di quello che ha detto nella sua prima trasmissione di “Qui Radio Londra” riguardo il popolo Giapponese.
Ed ha detto delle cose egregie e belle. Ma solo quello e non altro.
Ferrara puo´essere una testa di cavolo per lei, cio´ non toglie che non possa dire su determinati argomenti cose interessanti di cui si puo´essere daccordo.
Presumo che anche lei abbia visto la trasmissione…almeno per curiosita´.
Un saluto Rodolfo
x Uroburo
Non so molto o quasi niente su Giuliano Ferrara, so che o scrive o ha fondato Il Foglio.
Quando voglio sapere notizie sugli US in Italiano, Il Foglio e’ l’unico che le riporta giuste, i commenti favoriscono la destra, ma io credo che ci sia posto per la destra e la sinistra.
Altrimenti sarebbe una dittatura.
Anita
x Peter
That’s because you guys can’t tell the difference!
PS – You can call me whatever you want just don’t you call me late for dinner.
Caro Rodolfo
Il prezzemolissimo ha detto numerose volte che a lui non serve la televisione perché ha una immensa capacita’ mentale di immaginarsi vividamente tutto. Per esempio lui si e’ immaginato che tu e Ferrara siete grande amici. Per lui la realtà e’ quello che si immagina.
Ferrara è stato (parole sue) una spia prezzolata dalla Compagnia della Zia.
Padre corrispondente da Mosca e madre segretaria personale di Togliatti.
Lui, il figlio (degenere) noto sopratutto con ” Franza o Spagna basta che se magna” è passato dal dirigere la federazione comunista a Torino per leccare i piedi a Berlinguer. Morto lui, dato che nel PCI i pranzi e le cene erano spartane, pensò bene di accasarsi dal ladrone contumace Craxi. Che di piede aveva il 46 e la Milano era quella da bene e da spolpare.
Passato a miglior vita il ladrone si trovò orfano.
E mò..’ndò lecco, pensava.
Scese in campo il Berluska (per non finire in galera) e prese la palla a balzo.
“Scusi Cavaliere, mi consenta, ha bisogno di una umidificata ai piedi, di un paio di mutande?”
Il seguito(poco edificante e smutandato) lo conoscete.
C.G.
Cara Anita
Il Ferrara ha avuto la grande (s)fortuna per aver lavorato per la CIA, almeno cosi’ si dice su questo blog. Si può immaginare che eroe fosse Ferrara se aveva lavorato per la KGB.
# 161
Adesso esce la verità Ferrara e’ un “pentito” comunista.
Popeye…..heiiiiilaaaaa ma come hai fatto nello stesso minuto e secondo a dare una risposta cosi giusta e appropriata a quello che esce sempre fuori dal cappello e fantastica di essere stato in un Kibbutz?
Ma come fai?
hahahhahahahahha un saluto
Rodolfo
Poppy tu stai sotto naftalina quindi non avventurati su cose più grandi di te.
Te l’ho consigliato più volte, cribbio!
C.G.
rudolfo,
potrei dare, volendo, date, luoghi, nomi e cognomi.
Il mio passato è molto più edificante di quanto tu possa immaginare.
Sei troppo mezzacalzetta perchè io perda tempo con te.
Fattene una ragione.
Vai.
C.G.
P.S. x Poppy.
Veramente il pachiderma logorreico lo ha affermato lui stesso di essere stato al servizio dell’usaescippa.
Destino amaro, quello delle spie: cominciare da un galantuomo come Berlinguer per finire a fare il servo a Berluskoni.
C.G.
@ Anita
Ghetto? Io non ho maim vissuto in “ghetti”, che mi sovvenga. A meno che da voi i quartieri cittadini non vengano considerati ghetti (il che, in alcuni, casi, corrisponderebbe al vero).
Io ho vissuto a New York e a Los Angeles, e mi e’ capitato di passare del tempo, tra studio, lavoro e tempo libero in quartieri diversi (Manhattan, Bronx, Santa Monica, Pasadena, LA Down Town e Malibu). Ho volutamente visitato Harlem (in compagnia) e altri quartieri che meritano l’appellativo di ghetto: ghetto dei miserabili, dei respinti, delle baby-gang, dei senza-presente e soprattutto senza-futuro.
La metro di New York e’ una delle cose piu’ brutte che mi sia capitato di vedere, specie laddove passa davanti al secondo o terzo piano di palazzi di abitazione (se cosi si puo’ chiamare quel tipo di esistenza). E oltre a essere brutta, fa paura. Ci ho subito due pick-pocketing e un mugging in un anno, finche’ ho deciso di fregarmene dei soldi e usare solo taxi, se non potevo spostarmi a piedi, specie se calava il buio, non necessariamente di notte.
Un mio amico inglese e’ tornato una notte letteralmente in mutande, scarpe e una ferita in testa (dopo un’incauta camminata serale a Manhattan).
Ma quel che mi ha colpito di piu’ e’ stata la violenza della polizia, il modo in cui andavano in giro (col corpo spesso gia’ ippopotamico di suo, coperto di ogni possibile strumento – pistola, bastone, torcia, manette, taser e una specie di sottile filo d’acciaio che ho visto usare al collo di uno nella metro, fermandolo contro un muro), il modo in cui arrestavano dei disgraziato, il modo in cui menavano col bastone (in 5 Avenue) un povero vecchio barbone che poi, come si e’ scoperto quando ho insistito a far chiamare l’ambulanza, non era ubriaco, ma stava avendo un infarto.
Cose come queste non le ho viste da nessun’altra parte.
So che la polizia messicana e brasiliana e’ peggio, ma non ho potuto testimoniarlo di persona.
E comunque, la violenza e’ ormai una delle componenti principali della nostra societa’ – tutta e in tutti i paesi – violentata dalla globalizzazione, dalla precarieta’, dall’ignoranza, dalla miseria. Violentata di proposito, per convincerci tutti ulteriromente che al mondo si puo’ e si deve solo vivere da squali, che non ci sono altri modelli e altri esempi, o altre vie possibili.
x Sylvi
Io da universitario a Padova ho mangiato per anni alla Bettola dal Capo, un piccolo locale nel ghetto, a ridosso di piazza Duomo. Ho continuato a mangiarci anche da sposato e con mia moglie, la consideravamo la nostra sala da pranzo anche perché in casa non mangiavamo quasi mai sia perché sempre con mille cose da fare sia perché mia moglie non sapeva far da mangiare neanche il riso bollito.
Una bettola, ma si mangiava il miglior baccalà mantecato del mondo, il miglior rostbeef del mondo, le migliori costate di maiale del mondo, i migliori gnocchi e piselli del mondo. Eppure, il prezzo era alla portata delle mie tasche di studente lavoratore un po’ squattrinato.
Quando sono a Roma mangio in un locale di immigrati credo siriani, con 5 euro mangi bene e con 7-8 benissimo, infatti è pieno zeppo di extracomunitari. Lì oltre a mangiare senza farmi rapinare ho il vantaggio di non correre il rischio di imbattermi in giornalisti…. Specie di questi tempi, non sono incontri raccomandabili.
Un saluto.
pino
GAZA
Secondo chi ci e’ stato (inclusi due amici medici britannici che sono riusciti a entrare a Gaza l’anno scorso) il cosidetto “shopping mall” di Gaza non e’ che un supermercato di dimensioni modeste che vende prodotti di Gaza (frutta, verdura, olive, abiti e scarpe confezionati a Gaza) e quel che riescono a far passare dai tunnel, peraltro a prezzi esorbitanti. Il supermercato non e’ affatto affollato, non ci girano dentro che poche persone.
The Gaza “shopping mall”: reality and hasbara [propaganda]
http://whatreallyhappened.com/content/gaza-shopping-mall-reality-and-hasbara#ixzz1GcIWOwC0
When he came to Washington a few months ago, Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu was touting the multiplex cinemas and shopping malls that have supposedly sprouted up in the West Bank as evidence of the “economic renaissance” going on there.
There is no such economic renaissance — it is a mirage promoted by Israel and its collaborators — under the rubric of “economic peace.” In fact, in large parts of the West Bank, people are poorer even than in Gaza, which is saying something given the wretched poverty and unemployment in Gaza.
Now, Israel’s supporters have leapt on a minor story — the opening of a shopping “mall” in Gaza — to perform a similar hasbara trick: ‘there is no poverty in Gaza, no siege, no hunger, no malnutrition. Just look at them, they are living better than we do!’ I have seen such messages on many right-wing and pro-Israel sites[…]
x Popeye (e x Rodolfo)
Io su Ferrara ho scritto un libro. Pesante. Ma lui non ha sporto neppure mezza querela. Voleva pubblicarlo a puntate su Il Foglio, per dimostare che era un libro impreciso, ma NON lo ha fatto. In redazione, dopo averlo letto, gli hanno fatto notare che era fin troppo preciso… Pubblicandolo si sarebbe dato la zappa sui piedi da solo.
Che sia stato agente della Cia lo ha dichiarato lui. E la Cia non mi ha smentito la notizia quando ho chiesto conferma. Non è stato cacciato dall’Ordine dei giornalisti solo perché nel periodo in cui ha ammesso di essere stato al soldo della Cia non era ancora giornalista. Io però ho pubblicato alcune osservazioni, compresa una lettera dell’allora segretario di Stato al presidente Usa, che smentiscono la sua affermazione di essere stato della Cia solo per il periodo che dice lui.
Ovviamente lei sa meglio di me che la Cia difficilmente permette ai suoi informatori di tagliare la corda quando fa comodo a loro. Inoltre, se è vero quanto dice Ferrara, e cioè che lo pagavano per riferire su Craxi, è difficile credere che a maggior motivo non vogliano essere informati, a pagamento, anche sul Chiavaliere. O no? E tralasciamo che fare la spia su Craxi era per Ferrara il massimo del tradimento: era stato infatti Craxi a fargli fare il salto di qualità nella carriera infilandolo anche alla Rai. Ferrara ha cioè tradito ignobilmente proprio la persona cui doveva di più.
Suo padre quando era giornalista a Mosca per il giornale comunista L’Unità si è visto chiedere di fare la spia per il Kgb. Ma, a diferenza del figlio, non solo ha rifiutato, ma ha anche reclamato con le autorità russe e il Partito comunista italiano. Altra stoffa. Se c’è un eroe tra i due è proprio il padre, ma NON perché ha ceduto al Kgb, cosa che NON è avvenuta, bensì perché appunto NON si è venduto.
pino nicotri
x Peter
Non si offende così una signora. Che per fortuna l’ha presa con ironia. Se qualcuno ci offende la cosa migliore creso sia NON rispondere con altre offese, magari peggiori, ma rispondere con classe o col silenzio. Il che ha anche il vantaggio di far risaltare di più la scorrettezza, e spesso la volgarità, di chi ci offende. Le consiglierei perciò di preferire questo metodo.
Un saluto.
pino
x VOX
New York e’ New York.
Io non ci abiterei, mi fa spavento anche passarla al di fuori.
Sembra un alveare…bruttissima.
Ma ci sono sezioni e ci sono sezioni anche a New York.
Le mie amiche ci vanno e ci andavano fedelmente, per gli Shows, shopping nei negozi di nome, o per un parrucchiere delle stelle….
Io non sono cosi’, sono frugale e non mi metterei in viaggio di molte ore per shopping o per uno Show.
Abbiamo molti negozi nel mio piccolo Stato, non vado nemmeno a Boston, eccetto per funzioni, funerali, e obblighi.
Si’, alcune stazioni dei subways hanno una cattiva reputazione.
Io viaggio in auto o in aereo.
In aereo posso dire past tense, tra che non viaggio bene in aereo, tra il traffico di oggi, mi accontento della mia auto.
Buonanotte,
Anita
Caro Rodolfo
Caro fratello mi dai troppo credito, Quello va tutto alla Signora Anita,
NAVE AMERICANA IN PARTENZA PER GAZA
SI POSSONO MANDARE LETTERE
We are happy to announce the launch of an exciting new effort
– To Gaza with Love – to collect letters from people in the
U.S. to the people of Gaza. Your letters will be precious cargo on the ship.
Where to Send Letters
Letters To Gaza
119 West 72nd Street
#158
New York, New York 10023
The U.S. Boat to Gaza, THE AUDACITY OF HOPE, is committed to breaking the siege of Gaza by sailing a U.S. flagged ship in the International Freedom Flotilla this May. Around the country thousands of people have been contributing, organizing, fundraising, and preparing to support THE AUDACITY OF HOPE. Not everyone can sail on the boat, but you all are just as much a part of the campaign as the passengers and the crew.
Read more:
http://whatreallyhappened.com/#ixzz1GcaVHqWG
http://desertpeace.wordpress.com/2011/03/14/send-your-love-to-gaza/
x Vox { 14.03.11 alle 22:24 } #169
Allora cara foxy Vox devi essere veramente sfigata e devi avere una nuvola nera che ti segue tutto il giorno per aver subito tutto questo in quel poco di tempo che hai vissuto negli Stati Uniti,
La polizia nell’Usa non ha MAI, MAI usato Garrote. Ecco perché il tuo post e’ una panzana. Il Taser e’ in uso solo ultimamente e senza sapere gli anni che sei stata nell’Usa non posso dire se la polizia a quei tempi le usavano. Ma di quello che sono sicuro e’ che non le portano sulla cinta.
Sono stato a New York con mezzi pubblichi e non ho avuto mai problemi.
Vivo nell’Usa per 56 anni e non ho mai avuto un problema con la polizia, mai! Anzi mettono la loro vita in pericola per aiutare gente. Uno viene ucciso da delinquenti ogni 57 ore, una media.
Mettiti vergogna!
x cg
Io prendere consigli da un kakkatuu?
Sicuramente sei fuori-testa!
x Popeye
Mi sono riletta il post di VOX, so che la polizia e’ carica di equipaggiamento, in particolare quella a piedi.
(9 libre)
My nuora era una detective, andata in pensione dopo 20 anni di servizio.
Oltre the side arm portano munizioni, manette, radio, baton, cellulare, clip board per rapporti, guanti, pila, stunt gun secondo gli stati…bullet proof vest…
Quelli in auto hanno first aid kit, computer, breath analyzer…..
Non so cosa poteva essere quel sottile filo d’acciaio menzionato da VOX.
Mi era sfuggito che questo era avvenuto on 5th avenue.
La strada piu’ elegante dove ci sono tutti i negozi di gran nome:
Bergdorf-Goodman, Louis Vuitton, Prada, Ungaro, Gucci, Ferragamo, Versace…..
Saks Fifth Avenue, Harry Winston, Bulgari, Cartier, Tiffany e molti altri…
Oh, e FAO Schwartz toy store con la fontanina per i cani.
Li so a memoria perche’ sono gli stessi negozi che ci sono a Palm Beach Florida on Worth Avenue, quasi tutti…..
Guardare e non comprare.
Noi abitavamo a 8 miglia ed era una passeggiata piacevole perfino per mio marito, cosi’ ci andavamo di frequente.
Gallerie d’arte galore.
Un barbone on 5th Ave….????
Mah….
Che gli alveari siano brutti e’ vero, io li ho visti solo dalla highway 95, ed una sola volta che ci sono andata in treno con i miei figli.
Anni fa’ Brooklyn era bruttino, mi sembra che Harlem sia stato rinnovato…
La citta’ e’ vecchia, la citta’ moderna (per dire) e’ della fine dell 1800.
Pino Nicotri ci e’ stato qualche anno fa, mi chiedeva del cimitero sotterraneo degli schiavi….
Adesso vado a vedere “Everybody loves Raymond”, I never saw it the first time around.
Very funny !!!
‘Night,
Anita
x Pino
ha ragione, quindi devo chiedere scusa alla signora. Quando vedo rosso, mi dimentico del genere dell’interlocutore
Peter
ps
x Anita
ieri dicevo 60.000 omicidi irrisolti l’anno in SA, ma la cifra era solo 5.000. Mi ricordavo 5000 al mese x12=60.000, dato di parecchi anni fa, ma mi sbagliavo. Si tratta comunque anche cosi’ di una cifra enorme
Peter
x Popeye
Ho capito cosa era il filo che ha visto (????) VOX.
La garrota o garrotta è uno strumento utilizzato per l’esecuzione delle condanne a morte in uso in Spagna dal 1822 al 1975 (anno in cui, con la caduta del franchismo, la Costituzione abolì la pena di morte). È costituita da un cerchio di ferro fissato ad un palo, che viene stretto mediante una vite attorno al collo del condannato, fino a provocarne la morte per strangolamento.
Usata per l’ultima volta in Spagna il 2 marzo del 1974, contro l’anarchico catalano Salvador Puig Antich ed il tedesco-orientale Georg Michael Welzel (noto come cittadino polacco di nome Heinz Ches).
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Il filo puo’ essere di qualsiasi materia ma e’ utilizzato per strangolare.
Forse VOX si e’ confusa con le esecuzioni spagnole….
Forse qualche horror film….??
Noi impiegavamo molti poliziotti per legge, mio figlio maggiore era uno Sceriffo, non ho mai visto cose simili.
Anita
Cara Anita
La stessa cosa si può dire di città italiane come Firenze (strade pulite ma palazzi malmessi ecc,), Roma, e Napoli tutto dipendente in che contrada sei. Il metro di Roma non era meglio di quello di New York. Il metro di Napoli era più pulito di quello di Roma con gallerie più ampie. Anche a Roma puoi vedere treni e muraglie pieni di graffiti non diversi da quelli di New York. Ma la cosa che faceva più impressione erano i palazzi che sventolavano una bandiera italiana tricolore con i colori sciupati, sporca, e stracciata, una cosa che si vede raramente negli Stati Uniti.
Facit…..Fox non e´mai stata in America.
I giapponesi avevano pensato anche allo Tsunami e costruito barriere alte 10 m. purtroppo non e´servito a niente contro quella furia della natura. Ho pensato, chissa´cosa succederebbe se si bombardasse lungo la linea dell´onda, oppure davanti o a distanze diverse ecc. ecc.
Sono esperimenti che si possono fare in vasche speciali dove si provocano artificialmente Tsunami.
rudolfo,
potrei dare, volendo, date, luoghi, nomi e cognomi.
Il mio passato è molto più edificante di quanto tu possa immaginare.
Sei troppo mezzacalzetta perchè io perda tempo con te.
Fattene una ragione.
Vai.
C.G.
–
–
Lo ripeti e lo metti in evidenza troppe volte per essere vero.
Forse ti sarebbe piaciuto…..forse lo hai sognato…..ho forse lo fai per dimostrare che sei figo….come quando hai scritto di andare a pisciare nei pressi di una caserma Americana a Catania.
Ne hai di problemi….
–
“Potrei dare…volendo”
Tempo fa´ti feci una proposta di scrivere solo il mese , l´anno e il nome del Kibbutz in cui sei stato, non lo hai fatto adducendo scuse puerili, come quella che avrei scoperto chi sei.
Ma a me non importa un fico secco ….chi sei e chi non sei…..
Se mi sarebbe interessato….ti avrei aspettato li….a Sigonella per vedere se arrivava uno squilibrato e si metteva davvero ad orinare e di consequenza costringerlo a farsi anche una bella cacata.
E non mi venire ora con la solita favola di “sono alto due metri ecc.
Rodolfo
Cara maestra,
tu bari sempre,come i bari più accaniti !
Io ho parlato di programmi ministeriali quelli non costano nulla!
Comprendo che per quelli come Voi , farebbe comodo ,una storia improntata sul latte ai gomiti delle Bovine della carnia e del cadore e una matematica semplice e sicura… di fantasia, che permettesse di triplicare i soldi in busta ,con un’invenzione ottica…
Ma ti prego di non esagerare…
Suvvia !!
cc
Il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo: “Il programma italiano sul nucleare va avanti. Le centrali che noi abbiamo programmato nel nostro Paese sono modernissime, di generazione completamente diverse da quelle del Giappone, molto più sicure”.
Se lo dice la Prestigiacomo, possiamo stare tranquilli!!
Infatti affidare le centrali nucleari italiani alla Mafia, per esempio, si otterrebbero buoni risultati economici per lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, gli stessi risultati di aver affidato la SUOLA alla Germini..
Io sarei per una installazione massiccia in Carnia, dato il suolo e la conformaziione geo-morfologica , tutto resterebbe lì , dal produttore al consumatore…un ciclo produttivo a KM O,vuoi mettere il risparmio..
cc
O chissa´…..una barriera esplosiva nel mare ad una distanza ed ad una profondita´ da accertare e da fare brillare al momento opportuno per creare un controtsunami che ne affievolisca la forza.
Pensandoci…..forse persino la accrescerebbe….mah….
Credo che gli scienziati si impegneranno per trovare qualcosa, l´ingegno umano….penso e´inesauribile..
Rodolfo
x Rudolfo.
Non sono alto due metri e disprezzo la violenza.
Credo solo di avere un cervello un tantino più robusto del tuo.
Tutto qui.
Cerutti non racconta balle, al contrario delle mezzecalzette tuoi pari.
ari-vai.
P.S.: a settembre, se dio vuole, mi fermerò davanti i cancelli della base usaescippa di Sigonella e celebrerò il mio rito.
Un “must”.
C’è chi va a Lourdes, a S.M. de Compostela, a Loreto, eccetera.
Il sottoscritto, nel suo piccolo, ritiene questo suo atto, doveroso.
Hai qualcosa in contrario, mezzacalzetta?
C.G.
Caro Rodolfo
Non vale la pena discutere con il kakkatuu e mai, mai prenderlo per serio. Gli piace ripetere propaganda, quel poco che e’ stato capace per imparare.
meglio il fosforo bianco e l’uranio in poverito, piombo fuso e racchiuderla in un campo di concentrazione a farla evaporare.
Un´altra idea sarebbe quella non solo di creare barriere….ma anche di creare lungo la linea delle gigantesche fosse….naturalmente coperte per consentire il traffico e tutto il resto, ma da poter aprire al momento opportuno e consentire che l´acqua del mare che supera la barriera vada a finire nei fossi.
Questa idea mi piace di piu´, facile ed ecologica.
Dio Santo….ci deve essere un modo per fermare uno Tsunami.
A pensare che senza quello in Giappone non sarebbe successo praticamente nulla.
Rodolfo
Credo che gli scienziati si impegneranno per trovare qualcosa, l´ingegno umano….penso e´inesauribile..
Non bastava il meteorite da 480 km di diametro di Poppone l’astronomo ai tempi di Giosuè , adesso pure le controbombe anti tsunami del Rudy detto il bello,
In effetti l’ingegno umano è inesauribile…ma se ad INNESCARLO , sono questi due, penso seriamente che l’unica soluzione sia un’emigrazione di massa su Marte..nella speranza che i marziani non si siano fatte idee strane leggendo certi scritti sul Blog di Nicotri..
Al poppone detto l’astronomo, e al rudy detto il bombarolo, consiglio di vedere se è possibile di darsi una regolata, un raffreddamento del nocciolo ,che è in loro e si manifesta più potente di una bomba H, evidentemente ci vogliono STERMINARE CON LE RISATE !!
cc
Buon pomeriggio …a stasera
Ciao APIRU, E RICORDATI DI NON FARE TROPPE “RAZZIE” DI PECORE ALTRUI..!!
cONCORSO A PREMI…SCOPRI L’aPIRU CHE è IN TE !!!
L’idea geniale di “bombardare il fronte d’onda di uno tsunami,può solo venire in mente ai discendenti degli Apiru ,noti razziatori seminomadi, che al tempo di Giosuè si installorono nella Palestina odierna.
E’ noto fin dall’antichità più antica la dinamica dei fluidi e delle masse,e la ben nota equazione che vede l’energia dipendere dalla forza e questa dal prodotto della massa per la velocità.
Ora è noto che una Bomba crea una pressione e che questa si trasmette.
Il risultato complessivo potrebbe essere quello si in effetti in alcuni punti potrebbe creare degli annullamenti del fronte d’onda, ma in altri delle somme. *
Il risultato finale potrebbe essere che un onda finale potrebbe infilarsi nel camino del Fusjjama e spegnere quel vulcano fastidioso.
Solo ad un apiru potevano venire in mente certe ideee,e in sostanza ci aspettiamo adesso una formula finale in Aramaico!
Valli a capire, questi pastori, delle terre di Canan…!!
cc
Ricevo e volentieri pubblico…
Il noto Scienziato giapponese Kagatoaschi Kagatomo mi ha manda to questa “mail”..
Egr cc,
In effetti provocando una esposione “sincronica” simultanea lungo l’intero fronte d’onda avanzante,di energia doppia e distribuita esattamente,si potrebbe arrestare l’intero fronte d’onda e provocare parimenti un’onda al contrario che finiribbe se ben indirizzata per spazzare via le Intere Isole hawaii,senza scomodare questa volta le portaaerei…
Sono in corso calcoli..
cc
tanto era dovuto e tanto ho pubblicato !!
Altra idea geniale mi è stata suggerita dal noto scienziato friulano Mona de Monis…
Egr cc,
per fermare lo tsunami Nord-Aficano perchè non utilizzare l’intero esercito padano , lo potremmo schierare con dei salvagenti lungo l’intero arco delle coste della Sicilia, i trecntomila di Bossi potrebbero formare a mare una barriera insormontabile contro i barconi.
dai miei calcoli è fattibile !!
cc
Tanto dovevo e tanto ho pubblicato, per il rispetto che nutro per le idee geniali!
Caro CC,
me l’ero quasi perduto ma è riemerso nella mia memoria.
Dunque dunque, Giosuè ha fermato il sole di mercoledì. Come abbiano potuto accertarlo in mezzo alla distruzione degli archivi non si sa ma era mercoledì.
Naturalmente nessun dubbio sulla possibilità che qualche astuto scriba possa aver falsificato il dato alla base, facendo saltare un giorno magari per suggerimento del re.
Proprio ingenui costoro.
E beh, se hanno creduto alla famose armi un po’ ingenui dovrebbero esserlo; altrimenti dei mentitori professionali.
Un saluto U.
Caro poppy figurati solo questo:
la (ex) più grande potenza economica e militare del pianeta, quelli
che in Giappone in 30 secondi hanno bruciato vivi centinaia di migliaglia di poveri cristi, quelli che in Asia sono stati presi a pedate nel sedere da un esercito di contadini, quelli che per scippare pozzi di greggio non si sono fatti scrupolo di massacri, dileggi e torture, quelli che foraggiavano i dittatori tagliagola in America latina, quelli che hanno una tecnologia seconda solo al Giappone, quelli che componevano governi accondiscenti in Italia,
quelli che hanno basi militari in tutto il mondo…quelli….
Arriva (non per caso) un Cerutti sui generis e gli piscia davanti casa anche se non è la loro.
Pensa, intrattieniti sul significato, sulla la potenza morale del mio gesto!
C.G.