Chi ha fatto scivolare almeno Sarkozy sulla buccia di banana della “rivoluzione libica”? Si vede la stessa manina anti iraniana dei casi Sakineh e Battisti. Ratzinger continua a scoprire l’acqua calda, ma si contraddice lanciando una nuova pericolosa assurdità
Strano e terribile destino quello del popolo giapponese. Dopo avere sofferto sulla sua carne viva, usata cinicamente come cavia, il debutto delle armi atomiche dell’Occidente, ora gli tocca soffrire un nuovo martirio: lo strano miscuglio di disastro nucleare anche se questa volta per fortuna non militare e di violenza cieca eruttata dalle viscere geologiche della Terra, ancestrali e prive del Tempo. L’attenzione dei mass media è di fatto pressoché monopolizzata dalla nuova grande tragedia, i quotidiani relegano i fatti nazionali e internazionali dopo pagine pagine interamente occupate dal dramma giapponese. Una buona occasione per i governanti e i prepotenti di vari Paesi per distrarre dalle proprie malefatte l’attenzione delle rispettive opinioni pubbliche. Ma, come dimostra l’improvviso calo del prezzo del petrolio, i lugubri fatti giapponesi ci riguardano non solo sotto il comodo profilo di lontani spettatori, anche se solidali e partecipi del dolore. Per quanto sconvolti dagli avvenimenti nel Paese del Sol Levante, è bene non tralasciare ciò che accade in casa nostra e che rischia di sconvolgerci, più in breve di quanto si creda, in modo irreparabile non solo, ma anche, riguardo l’appena citato petrolio.
1) – Senza aspettare il resto d’Europa, e anzi quasi a volersene mettere alla testa, il presidente francese Sarkozy ha iniziato con fretta intempestiva a riconoscere i ribelli anti Gheddafi come legittimi rappresentanti della Libia. E s’è detto pronto a intervenire militarmente in quel Paese anche da solo, cioè senza la partecipazione militare degli altri Stati europei. Più che la solita “grandeur” francese, a volte un po’ guascona e magari pure sciovinista, una brutta scivolata: gli insorti infatti non si sa bene chi rappresentino dal momento che a quanto pare sono già in fuga. Ora salta fuori che a fare scivolare Sarkozy su tale brutta buccia di banana, a convincerlo cioè a prendere posizioni così gravi e abbastanza avventuriste, delle quali farà le spese non solo petrolifere soprattutto l’Italia, è stato l’impagabile Henry Bernard Levy, il ricchissimo figlio di papà e ormai stagionato “nuovo filosofo”, campione del sionismo più becero e quindi anche dell’anti arabismo e anti islamismo più supponenti. Bernard Levy è il cinico bidoniere del caso Sakineh: per dare addosso all’Iran, e cercare di facilitare così l’accettazione da parte dell’opinione pubblica occidentale del sospirato ma fino ad oggi rimandato intervento militare israeliano, ha creato in tandem con Fiamma Nirenstein (vice presidente della commissione Esteri del senato italiano, ma abitante nella colonia israeliana di Gilo), la nota mobilitazione per “salvare dalla lapidazione l’iraniana Sakineh, condannata a morte perché tradiva il marito”, quando invece è stata condannata a morte non per le corna al marito, bensì, cosa alquanto diversa, per avere aiutato il proprio amante a ucciderlo. Né più e né meno come una cittadina Usa giustiziata, benché handicappata, negli stessi giorni della mobilitazione pro Sakineh senza che la premiata ditta Levy&Nirenstein ci trovassero qualcosa da ridire. Contrariamente alla sua omologa made in Usa, la Sakineh iraniana è viva e vegeta, anche se in carcere.
I giornali e di conseguenza l’opinione pubblica da essi rintronata e condizionata, i giornali e gli indignati di professione che al fastidio della memoria preferiscono la retorica della Memoria, per giunta a senso unico, riguardo Levy preferiscono non ricordare un particolare: il nostro tanto detestato ex terrorista Cesare Battisti, inseguito da condanne all’ergastolo per alcuni ammazzamenti, deve soprattutto allo stagionato “nuovo filosofo” parigino il suo poter prendere beatamente a pernacchie la giustizia italiana dal Brasile dopo averla beffata rifugiandosi in Francia, a Parigi. Città dove Battisti è entrato nelle grazie proprio di Levy e del suo potente giro di amicizie, compresa l’attuale consorte dell’imprudente Sarkozy, tutta bella gente che stimolata dall’ipercinetico filosofo, un belloccio dalla camicia sempre aperta sul petto, ha garantito a Battisti protezione e, all’occorrenza, “tout le necessaire” per la fuga in Brasile. Insomma, tutto fa brodo: Battisti come Sakineh o Sakineh come Battisti, posto che siano equiparabili?
Strano personaggio questo monsieur Levy, noto per il suo ego smisurato e lo sfrenato bisogno di apparire, che ricorda da vicino il nostro Vittorio Sgarbi. Il quale però si limita a fare da mosca cocchiera a una persona, il nostro amato Chiavaliere, e alla sua immensa ricchezza, ma non a un intero Stato che da ormai più di 60 anni si ritiene superiore anche alla legalità internazionale oltre che alla legalità di una democrazia più degna di tale nome che non dell’ormai scomparso sud Africa dell’apartheid. Povera Israele, e povero Occidente, se ha bisogno di eroi macchiette come questo…
Come che sia, la comparsa di Levy contribuisce ad aumentare i sospetti su perché la “rivoluzione” libica sia stata enormemente enfatizzata e si siano fulmineamente inventati massacri gheddafyani di “migliaia di libici, forse 10.000″, “fosse comuni” e “bombardamenti di interi quartieri civili della capitale”. Si tratta di invenzioni a tavolino lanciate fin dai primi istanti , dalle tv arabe Al Jazeera e Al Arabija e immediatamente fatte proprie con la solita ingordigia dai nostri organi di “informazione”, cioè da giornali, tv e quant’altro. Al Jazeera, che è di solito una emittente televisiva di tutto rispetto, e Al Arabija sono proprietà di Stati arabi in mano ai Signori Emiri del Petrolio nostri amici ma nemici della democrazia in casa loro. Gli insorti libici dispongono stranamente fin da subito di armi piuttosto pesanti. Le avranno pure, stando a quanto ha ammesso anche Gheddafy, prese dai depositi militari che hanno assaltato, ma lo strano è che le sappiano già usare. Chi glielo ha insegnato così velocemente? Assaltare una caserma e impadronirsi di bazooka, mitragliatrici montate su camionette e simili gingilli NON significa essere già in grado di usarli. Se mi mettono in mano un’arma di quel tipo non saprei come usarla. Gli insorti libici invece le sanno usare fin da subito. Per giunta, come si vede dalle foto pubblicate sui giornali, coordinati tra loro via radio.
Mah. Che dire? A me sembre più che legittimo sospettare che si voglia sfruttare i sommovimenti in corso nel mondo arabo per far fare a Gheddafy la stessa fine di Saddam e alla Libia la stessa fine dell’Iraq. Tradotto in italiano: mettere le mani sul petrolio libico in modo da impedire che possa essere venduto ai nostri concorrenti o ai nostri “nemici”, come la Cina. E impedire che possa crescere nel mondo musulmano l’influenza dell’Iran. Che, essendo sciita, secondo i nostri esperti da strapazzo può esercitare una attrazione fatale sulle masse sciite del mondo arabo, paura che viene oltre che dalla solita nostra prevenzione un po’ razzista anche dalla conseguente nostra ignoranza: gli iraniani infatti non sono arabi e una convergenza per motivi religiosi è fuori dal facilmente possibile, di sicuro non è automatica. Mettere le mani e il cappello su eventuali, e auspicabili, governi finalmente democratici dall’Algeria allo Yemen, passando per la Tunisia, l’Egitto e la Libia, addomesticandoli un po’ così come abbiamo addomesticato e corrotto i regimi precedenti e quelli tuttora esistenti, permetterebbe all’Occidente di non dover avere paura che il contagio possa investire anche il golfo Persico, per il quale passa il 40 per cento del petrolio mondiale, cassaforte dell’oro nero e del gas dell’intero pianeta, e pertanto arteria vitale per Europa ed Usa abituati da decenni allo spreco più che al bisogno energetico.
Ad avere paura sono soprattutto i regimi più feudali e odiosi, non a caso messi al potere dagli inglesi e tenuti in piedi da tempo dalla potenza militae americana, come quello dell’Arabia Saudita e dei vari sultanati arabi affacciati sul golfo Persico, come l’Oman, il Qatar e il Bahrein, tutti proprietà privata di sceicchi che intascano la quasi totalità dei giganteschi proventi del petrolio. Ora il governo saudita promette perfino il voto alle donne, anche se “non saranno comunque eleggibili, andranno solo a votare candidati maschi”, come hanno tenuto a precisare i “custodi dei luoghi santi dell’Islam”, vale a dire de La Mecca e Medina. Il Bahrein ospita una giganetsca base militare Usa, è collegato con una arteria stradale all’Arabia Saudita e la sua popolazione è per due terzi sciita, sciita cioè come gli iraniani, e ne ha le palle piene del monarca sunnita Hamad bin Isa Al Khalifa. Fino ad ora la Casa Bianca ha tentato invano di convincere questo monarca feudale a fare qualche concessione, anche se inferiori a quelle ambiete dalla popolazione, onde evitare ribellioni in stile tunisino ed egiziano. Il monarca però è sordo anche all’idea di passare dalla monarchia feudale a quella almeno costituzionale. A suo tempo abbiamo aggredito l’Iraq per “difendere il Quwait”, dove però a vent’anni di distanza di democrazia ce n’è davvero pochina. E’ quindi possibile che la popolazione, giovani e donne soprattutto, di quei Paesi che a noi fa comodo tenere sotto il tallone di monarchi impresentabili prima o poi non abbocchi più e tenti di risolvere i problemi da sola: ribellandosi, ovviamente. E in maniera furiosa. Questo può spiegare almeno un po’ il perché le tv di questi Paesi abbiano ingigantito la ribellione in Libia, avvalorando eventuali tentativi di invasione “umanitaria” e spartizione filo occidentale della Libia.
Tutti fanno finta di non sapere che nel caso l’Iran estenda la sua influenza sui Paesi del Golfo, e magari anche oltre puntanto sulla carta sciita che potrebbe essere giocata con vantaggio anche in Iraq, Israele scatenerebbe di sicuro la tanto sospirata – e molto preparata – guerra a quella che una volta era la Persia. E che, in quanto tale, ha bloccato in Oriente le ambizioni ultra espansionistiche dell’impero romano così come per quanto riguardava l’Europa orientale i germani di Arminio le avevano già seppellite nella foresta di Teutoburgo. Le manovre e manovrine alla Bernard Levy, di gente evidentemente contagiata dalla mania della “Grandeur” francese, pare confermino sia pure a livello un po’ ridicolo il nervosismo dei circoli oltranzisti che governano Israele.
2) – Come sempre lo Strapaese Bungabungaland vede lo Stato estero Vaticano mettere i piedi nel suo piatto. Ma questa volta l’ipocrisia delle gerachie eccleastiche è da record. Dopo la grandinata di interviste al grido di “volemose bbene”, che tradotto in Italiano significa “lasciate in pace Berlusconi” dato che alla Chiesa sta riconoscendo sconti fiscali e privilegi più ricchi di quanto si possa sospettare, ecco che in Vaticano si sono spartite le parti. I loro prefetti in territorio italiano, meglio noti come vescovi, lodano la Costituzione italiana, affermano pubblicamente che “ha ancora molto da dare” e si spingono a fingere di consigliare che “sarebbe meglio che chi ha conti in sospeso con la Giustizia non si presentasse alle elezioni”. Ma mentre costoro fanno di queste dichiarazioni per così dire “di sinistra”, ecco che il papa con il cappello in mano esorta i sindaci italiani: “Nei vostri Comuni aiutate le scuole cattoliche”. Come se non fossero già fin troppo aiutate. E come se l’invadenza catto-vaticana non sia arrivata al punto da spingere lo Stato italiano ad assegnare ai prefetti del Vaticano noti come vescovi il potere di nomina degli insegnanti di religione in TUTTE la scuola statali. Qualche decina di migliaia di propagandisti pagati anche dai cittadini non bigotti e favoriti in blocco pure nel passare davani a chi aveva più diritti di loro di diventare di ruolo. Questo regalo lo dobbiamo all’attuale sindaco di Milano, la Moratti dal sorriso stitico, che quando era ministro della Pubblica istruzione ha pensato bene di comprersi un posto in paradiso a nostre spese. E dire che oltre ad essere ricca di famiglia e anche sposata ad uno straricco come il suo marito petroliere Moratti. Ho detto petroliere, cioè petrolio? Oh, mon Dieau! Insomma, la signora il posto in paradiso poteva tranquillamente pagarselo di tasca propria anziché mettendo le mani nelle nostre.
Ratzinger oltre a “chiedere”, che per un sindaco cattolico equivale a un ordine, soldi per le scuola cattoliche ha pubblicato il secondo tomo delle sue private convinzioni sulla realtà storica di Gesù Cristo. In totale, i due volumi, affastellano 800 pagine di banalità “teologiche”, dato che oltretutto in tema di teologia ognuno può dire la sua, il cattolico, il protestante, il musulmano, l’ebreo, l’ateo, l’animista, il buddista, e via enumerando all’infinito. Dopo avere scoperto l’acqua calda con soli 2.000 anni di ritardo, e cioè che il “popolo ebreo” non ha una mazza a che vedere con la responsabilità delle condanna a morte e crocifissioe di Gesù Cristo, Ratzinger facendo finta di non sapere che per 2.000 anni i suoi predecessori hanno quindi sbagliato tutto, a partire dalla dottrina, cioè dalle basi, scrive che “cristiani ed ebrei devono dialogare”, cosa negata per 2000 anni con forza da entrambi i fronti e dimenticando anche – guarda caso – che tutti loro dovrebbero dialogare pure con i musulmani. Dopodiché con nonchalance Ratzinger se ne esce con un’altra perla: “Israele ha la qualifica di popolo santo”.
Facciamo finta di non sapere che il docente universitario di Storia in Israele Shlomo Sand, ebreo ed israeliano, ha ampiamente dimostrato che il “popolo ebreo” non esiste, esiste invece una moltitudine di popoli convertiti all’ebraismo così come non esiste un popolo cristiano ma una moltitudine di popoli convertiti al cristianesimo. Il problema è che Ratzinger si contraddice da solo: se infatti è insensato parlare di responsabilità eterna collettiva, di un intero popolo, per una azione commessa a suo tempo da qualcuno di tale popolo, non ha neppure senso parlare di merito collettivo, di un intero popolo, per faccende successe ancora prima e riguardanti un gruppo di persone. Ammesso e non concesso che quelle cose siano successe: il docente e archeologo ebreo e israeliano Israel Filkenstein ha dimostrato con molti altri studiosi che NON sono successe. Ma anche qui, tralasciamo. Il problema è che Israele è uno Stato, non un popolo.
Sì, certo, per il clero, sia cristiano che ebraico, Israele è un popolo, il famoso popolo prediletto da Dio e per volontà del suo Dio padrone della cosiddetta Terra Santa, in realtà la meno santa e più disgraziata tra tutte le terre. Giocare a creare ulteriore confusione tra Stato e popolo, il quale comunque comprende quasi due milioni di musulmani cittadini israeliani, significa solo gettare benzina sul fuoco del tragico contenzioso tra palestinesi e israeliani oltre che tra israeliani ebrei e israeliani musulmani dall’altra. Ovvio che ora nel rabbinato israeliano, che ha grande influenza nelle forze armate e tra i coloni, fanatici ruba terra altrui, peseranno ancor di più i rabbini come Ovadia, capo di un partitino religioso che fa parre del governo Netanyahu, i rabbini che cioè non si vergognano di augurare pubblicamente “la morte di tutti i palestinesi”. Altrettanto ovvio che in politica peseranno di più i personaggi impresentabili come Avigdor Lieberman, il teorico del “trasferimento” all’estero, cioè della deportazione, di tutti i palestinesi, un altro paio di milioni di esseri umani. Tra “trasferire” se possibile anche nella foresta amazonica, cioè dall’altra parte del mondo, visto anche che, come è stato documentato, il governo Usa abbozza pure su queste nazistate.
3) – Infine, il Chiavaliere, Sua Maestà del Bunga Bunga, al secolo Berlusconi Silvio, che non potrebbe stare al governo neppure come usciere perfino nelle Repubbliche della Banane. Parrebbe non ci sia nulla di nuovo, “politica” escrementizio-corruttoria e business as usual. Ma non è così, e non solo per la comparsa dell’ex, dice lui, spia della Cia Giuliano Ferrara in Rai, sì, in Rai e non in Mediaset, pagato cioè con i soldi di tutti noi per difendere il Chiavaliere, padone oltretutto anche della concorrenza contro la Rai. Di questi orrori converrà parlarne meglio a parte.
Dare del curnutu ad un piemontese non è gran che , ma dirlo ad un Sicilano ,offende veramente !
cc
Lungi da me aver pensato all´offesa, spero che tu abbia capito che voleva essere una frase per farsi magari una risata….per questo scritta in dialetto.
caro gino,
temo che anche il buon Cheney oggi avrebbe qualche problemino a tirar missili n’do cojo, cojo…sai poi magari qualche cinesino dagli occhi a mandorla gli ricorda che almeno una suo coglione non è più suo e anche stringendo un solo coglione fa male , quando si tratta di debito pubblico.
Che vuoi come nell’impero romano ,quando i Romani si sono accorti che in italia era caduta la produzione di grano si sono accorti che qualche cosa non quadrava più,eppure era così conveniente farlo coltivare all’estero su terreni più fertili…
Il problema era che il travertino era indigesto, anche se macinato finemente !
cc
Beh infatti, io mi sono fatto una risata di gusto!
cc
Bravo…mi fa´piacere…
Con il tuo 101 pero´…non credo che tu abbia cercato di farmi ridere eh?
Bricconcello
Caro Rodolfo,
cunnuto è un’ingiuria meridionale, in particolar modo siciliana, che viene pronunciata abitualmente con un disprezzo viscerale.
Cunnuto significa uomo che non vale nulla tanto che perfino la sua donna va con un altro. Credo che, almeno concettualmente, equivalga al napoletano Ommemierda ed all’italico Pezzo di emme.
La cosa curiosa è che a Nord, o quantomeno nel Nord che io conosco bene come la Lombardia , questo insulto è quasi sconosciuto (se non nelle partite di calcio: Arbitro cornuto!) e comunque non ha questo contenuto così radicalmente denigratorio.
Mi sono spesso chiesto il perchè.
Da una parte ci vedo il solito machismo siciliano con questo bisogno maniacale di esibire una sessualità che, di per sè, non dovrebbe importare a nessuno se non alla persona in questione. Chemmifregamme se Giovanni scopa bene, così così o male? Saranno poi affari suoi.
Dall’altra mi pare che sia il solito sicilianissimo far consistere il valore di un uomo in ciò che si porta sotto alle muttande. Affermazioni di contenuto assai dubbio: io conosco un sacco di testedicazzo (una addirittura agli altissimi vertici del potere ittagliota) che sembrerebbero avere un arnese che parrerebbe funzionare come un motore. Epperò testedicazzo comunque rimangono.
In terzo luogo mi sembra che sia il prodotto della visione del tutto maschile, e del tutto irrealistica, che i siciliani hanno delle loro donne, che saranno fedeli o fedifraghe come in tutti gli altri paesi del mondo checchè i siciliani ne pensino.
In quarto luogo mi sembra il prodotto di quella mentalità tipicamente siciliana per la quale le proprie donne sono comunque madonne e le altre sono comunque bottane. Anche questa una visione assai poco realistica: con buona pace della Silvy le mignotte ci sono dappertutto.
Ed infine non capisco perchè un fatto (che potrebbe essere una tragedia oppure una liberazione secondo i contesti) che dovrebbe comunque essere un fatto rigorosamente privato debba diventare un insulto pubblico. Sarebbe come incolpare uno perchè ha il diabete.
Mah…. misteri della mentalità meridionale. Cheddice?
Un saluto U.
Caro Uroburo …lei non sa´quanto si sbaglia.
Direi che e´la forza dei pregiudizi.
http://www.youtube.com/watch?v=svnliQ8RUjk
Lei caro Uroburo non conosce la comicita´Siciliana…che e´fatta anche del tono della voce e di tante altre piccolezze.
Mi dica….ma lei e´mai stato in Sicilia, ha mai avuto a che fare con Siciliani?
Comunque consiglio a tutti un Kult d’epoca…
http://musicaememoria.altervista.org/clips/alto_gradimento_audio_clip.htm
Digitare il pezzo sul camerata catenacce la gara di sessualità a palazzo venezia..
Buon divertimento !
ec -il camerata Catenacci e la gara di Virilità…
Allora era uno scherzo , ma adesso con il Viagra ?
In sostanza mi dicono che B , bari Lui ha le pastiglie migliori !!
x C.G.
Mi sa dire perche’ non fa altro che nominare Richard Cheney?
Cheney e’ stato in politica per tutta la sua vita adulta, anche sotto Gerald Ford e G.H.Bush.
Solo per 5 anni ha lavorato per Haliburton.
Dick Cheney ha subito 4 o 5 infarti, il primo a 37 anni.
La precaria salute del suo cuore e’ stata oggetto di scherno ed hanno usato un sosia per diverse macchiette di pessimo gusto.
Tutt’ora e’ in vita grazie un’apparato che pompa il sangue alla sinistra del suo cuore, e’ in attesa di un trapianto, ci sono oltre 3’300 persone in attesa.
Si e’ acquistato il termine di “hawk” sotto Gerald Ford.
Non capisco la sua fissazione.
Anita
http://www.nena-news.com/?p=7971
BAHREIN: TRUPPE SAUDITE CONTRO RIVOLTA
Il petromonarca Abdallah, con la copertura del Consiglio di Cooperazione del Golfo, ha inviato soldati e blindati a Manama per spegnere la protesta popolare e salvare re Hamad al Khalifa. L’opposizione chiede aiuto all’Onu. VIDEO: l’arrivo delle truppe saudite
Roma, 14 marzo 2011, Nena News – Alla fine il sovrano assoluto del Bahrein, Hamad Bin Isa al Khalifa e suo figlio ed erede al trono Salman, hanno ottenuto ciò che voleva dal Consiglio di Cooperazione del Golfo. Oggi hanno raggiunto la periferia di Manama soldati e blindati inviati dai paesi del Ccg «per contribuire al ripristino della sicurezza», ossia salvare la monarchia sunnita che regna da 230 anni in Bahrein a mantenere intatto il suo potere assoluto di fronte alle manifestazioni in Piazza della Perla organizzate degli sciiti (70% della popolazione), ma anche da gruppi di sunniti, in sostegno di riforme democratiche e dell’uguaglianza tra tutti i cittadini.
In particolare sono entrati nel paese 1.000 soldati sauditi del Peninsula Shield Force, una sorta di contigente di pronto intervento dei paesi del Ccg di fatto capeggiato da Riyadh. Un portavoce saudita ha spiegato che l’invio delle truppe è avvenuto perché “gli inviti al dialogo” lanciati dal re non “sono stati accolti dall’opposizione…i soldati proteggeranno le infrastrutture strategiche, come impianti petroliferi, centrali idriche ed elettriche, oltre a istituti bancari e finanziari”. Il portavoce ha precisato che le truppe saudite risponderanno agli ordini delle autorità del Bahrein. L’annuncio ha suscitato forte sdegno tra le migliaia di dimostranti che dal 14 febbraio occupano la Piazza della Perla, il simbolo della protesta dove il 17 febbraio sono stati uccisi sette dimostranti dal fuoco della polizia inviata dal re a disperdere le manifestazioni.
«I manifestanti si preparano al peggio, stanno mandando a casa donne e bambini, ma non si arrenderanno e rimarranno in Piazza della Perla ad ogni costo», ha detto a Nena News Alaa, portavoce del Movimento dei Giovani del Bahrein, una delle principali componenti della protesta contro i regnanti al Khalifa. L’opposizione si e’ rivolta alle Nazioni Unite per chiedere protezione e denunciare “l’invasione da parte di truppe straniere”. Secondo le ultime informazioni centinaia di manifestanti hanno chiuso le strade che portano al quartiere diplomatico e la zona del ministero degli Esteri. Ieri decine di persone erano rimaste ferite durante i raduni organizzati nei pressi dell’Università e del Financial Harbor. La polizia è intervenuta sparando per liberare una arteria stradale di Manama bloccata dai rivoltosi.
La monarchia e mezzi d’informazione statali negli ultimi giorni hanno ripetuto che la protesta in realtà non è a favore della democrazia ma è una ribellione sciita pilotata dall’Iran. Questa versione dei fatti ha aizzato la minoranza sunnita – che domina questo piccolo regno nel Golfo, sede della base della V Flotta degli Stati Uniti -, spingendola ad organizzarsi con bande di picchiatori contro i manifestanti. Un gruppo di deputati sunniti inoltre ha chiesto al monarca, Hamad, di imporre la legge marziale per tre mesi e il coprifuoco per fermare la protesta. Nena News
La resistenza palestinese continua – Il ruolo dei movimenti di solidarietà italiani ed europei
Alfredo Tradardi, 14 marzo 2011
http://www.ism-italia.org/2011/03/articoli-e-scritti-di-alfredo-tradardi/la-resistenza-palestinese-continua-il-ruolo-dei-movimenti-di-solidarieta-italiani-e-europei-di-alfredo-tradardi-14-marzo-2011/
La resistenza palestinese continua Il ruolo dei movimenti di solidarietà italiani e europei di Alfredo Tradardi 14 marzo 2011
Indice
1. La resistenza dell’ISM palestinese
2. La resistenza del Global BDS Movement
3. La resistenza del PACBI
4. I palestinesi e i Palestine Papers
5. La resistenza palestinese continua – Il ruolo dei movimenti di solidarietà italiani e europei
Non esiste in Palestina, secondo Ali Abuminah, Joseph Massad, Karma Nabulsi, Ghada Karmi e altri/e, un problema di riconciliazione, ma solo quello di seppellire gli accordi di Oslo e, per dirla con Edward Said, di liberarsi della cricca di collaborazionisti che tentano con ogni mezzo di sopravvivere al fallimento degli accordi.
x Rodolfo
I siciliani in genere sono molto arguti, ci sono eccezioni, come mio marito, i suoi fratelli e l’arpia di sua sorella.
Ma mia suocera benche’ analfabeta era molto arguta.
I miei migliori amici erano palermitani, residenti a Siracusa, infatti furono i miei due testimoni di matrimonio.
Occhio vivo….
Anita
e’ interessante notare che ‘cornuto’ in inglese non si usa affatto nel linguaggio comune. Per trovarlo in uso, bisogna andare addirittura a Shakespeare, nel Mercante di Venezia viene usata la parola, ma non come un insulto diretto, solo come riflessione…’perche’ ci meritiamo di essere cuckold?’
Mi pare che in francese si usasse cocu, ma non so se si dice ancora come in italiano meridionale. Gia’ dalle mie parti era quasi in disuso, o si usava scherzando.
Invece in Spagna dicono spesso cabron, come ho avuto modo di notare almeno nel Sud, un po’ come gli italiani direbbero ‘str….’.
Un aspetto notevole della cultura inglese, anche popolare, e’ che l’infedelta’ coniugale o di coppia non viene troppo drammatizzata. Suppongo che anche loro arrivino alle mani per gelosia o competizione, specie tra giovani ubriachi, ma e’ un’eccezione…Di certo non arriverebbero ad ammazzarsi per un ‘tradimento’, parola che non usano mai in quel contesto
Peter
pero’ mentre gli americani dicono ‘asshole’, gli inglesi usano ancora solo ‘bastard’, che ha un’origine molto antica…
Considerando tutte le ragazze madri di UK, mi pare mal comune mezzo gaudio…
Peter
x POPEYE DA PARTE DI UROBURO, commento che chissà perché non passa.
Popeye { 13.03.11 alle 21:57 } Che vuol dire? Che e’ solo mezzo calabrese e dislessico? Boh!
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No, vuol dire che lei è un cret …. cretese. Cretese, cazzoduncane, cretese.
CRETESE, C R E T E S E, C R E T E S E!!!!!
Minoico, insomma. Chiaro? Ecco, proprio così.
Un saluto mio pregevole, e non affatichi troppo quella sua inutile materia grigia.
Suo affezionatissimo Uroburo
Dei siciliani che ho conosciuto in caserma, esclusi i primi tempi di adattamento, (e quello che ” a me una donna non mi comanda” che era campano), mi è rimasto un ricordo che mi ha sempre intrigato.
Senza mezze misure; o chiusi a riccio, estremamente corretti, ma nessuna confidenza, oppure disponibili a raccontare…con grande dignità.
Ricordo però uno che mi disse di voler parlare con me; che mi avrebbe offerto l’aperitivo…gli risposi…-volentieri, ma…” lasci che paghi io che lavoro”…mi guardò in un modo che non insistetti…pensavo che forse erano le ultime lirette che aveva in tasca!!!
Era uno che, analfabeta di ritorno, in sette mesi si prese la quinta elementare assolutamente meritata.
Aveva problemi siciliani di cornnutu, che io non capivo…ma forse nemmeno lui capiva come una friulana, fidanzata, insegnasse in caserma.
Senza saperlo, facevamo l’Unità d’Italia , oppure una buona federazione.
Però, mesi dopo, mi ha mandato una cartolina dalla Germania!
Sylvi
x Peter
Hai ragione, in inglese non si usa la parola “cornuto”.
Non so neanche che ci sia un aggettivo per infedelta’.
In spagnolo ho sentito molto la parola ‘cabron’, i nostri cuochi lo usavano fra di loro scherzando, ed anche i miei taglia erba, ma non credo che abbia il medesimo significato italiano.
E’ equivalente a comuni insulti in Inglese.
Bastard e as.h.le, non hanno lo stesso significato, sebbene entrambi insulti.
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Mamma mai che disastro in Giappone.
E che differenza nel comportamento dei suoi abitanti, calmissimi…
Spero che non veniamo tacciati d’invasione anche li’.
Non dai Giapponesi, ma dai soliti….
Anita
x Sylvi
brava donna, ora si da’ arie da federale, vedo…qual cimento, quale sforzo titanico, quale ardire nel construire e sancire la disunita’ d’Italia nella sua ‘maschia’ gioventu’…
Scherzi a parte, guardi che quella cultura maschilista che lei dice si trasmette in linea prevalentemente materna…
Avevo da giovane una ragazza tedesca, una biondina e capricciosa visigottina, trullalla’…
Quando la visitavo vicino Brema, mi dava fastidio stare in camera con lei coi genitori in casa, per cui insistevo ad andare in albergo per tutta la vacanza. Almeno le prime volte, suo padre insisteva a pagare lui per l’albergo, ed io non potevo rifiutare.
Mio padre quando lo venne a sapere fece spallucce, mentre mia madre mi seccava, ma come hai potuto permetterlo, tu sei l’uomo, dovevi pagare sempre tu, etc etc…
Peter
x Anita
si’, ma gli inglesi non dicono mai asshole, usano bastard anche quando gli americani direbbero ass…Oppure dicono idiot, on a softer tone…
Peter
Cara maestra,
l’analfabetismo di ritorno è una GRANDE PIAGA ITALIANA.
Pensa che oggi parlando con alcune insegnanti elementari che preparano una Giornata sull?unità d’italia ,parlando dei personaggi locali del Risorgimento., ho commesso una “gaffe” madornale.
Non sapevo che la Riforma Germini ha stoppato la storia d’Italia all’epoca Romana in quinta elementare.
Loro si arrangiano come “possono” cercando di prepare i ragazii al 150 anniversario.
Credo che la storia contemporanea possa essere insegnata in epoca di pensione, i ritmi di insegnamento portano a queste date, più o meno..temo che molti non sapranno cosa sia stato il fascismo, quello del ventennio tanto per interderci che già saranno nella tomba.
Ma non ho dubbi, che dei buoni “falegnami” e tornitori e fresatori, commesse , escort e vari , sopperiranno con una foto di Garibaldi appesa al tornio ed alla fresa, mentre le Escort produttive al soffitto avranno appesa la fotodi ..non c’è bisogno di dirlo…!!
Così finalmente gli italiani scopriranno il federalismo, perchè vi sarà la liberta di appendere Bossi o berlusconi o cicchitto o ferrara,….il papa per monache penitenti,…
spero solo che qualche “buontempone” non voglia appendere i personaggi dal vivo nazionali e locali…sai comè..
W L?italia viva il federalismo
cc
x Peter
Cocu non ha , in francese, un significato di cornuto, così come lo pensa il sud d’ Italia; nemmeno nella Francia del sud, molto mediterranea.
Assomiglia più al cabron, e al mona ,in veneto.
Cocu è la prima parolaccia che ho imparato in Francia…non sicuramente a scuola!
Sylvi
Anita { 13.03.11 alle 22:57 } List of countries by intentional homicide rate – Wikipedia, the free encyclopedia http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_intentional_homicide_rate In Europa ….le mandero’ un altro link. Di solito i “serial killers” sono bianchi e non necessariamente tutti negli US.
Anita { 14.03.11 alle 0:23 } The most violent country in Europe: Britain is also worse than South Africa and U.S. http://www.dailymail.co.uk/news/article-1196941/The-violent-country-Europe-Britain-worse-South-Africa-U-S.html
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Cara Anita,
la ringrazio molto per i siti che mi ha segnalato; io avevo dati molto più vecchi.
Premetto che non voglio fare una polemica su queste tragedie; di fronte a cose che dimostrano inequivocabilmente come l’essere umano sia anche una feroce belva nessuno ha il diritto di giudicare. Raccogliamoci per un attimo in silenzio e diciamoci che la nostra razza [quelle umana intendo, altrimenti gli abitanti di Creta del blog mi accusano di essere un razzista] comprende san Francesco d’Assisi o il Buddah ma anche quelle persona di cui lei ha parlato nel suo messaggio di sabato ed ai quali non posso pensare che con orrore.
Resta però evidente che tra i paesi del “Primo Mondo” il suo è uno di quelli con il tasso di omicidi volontari più alto, mentre il tasso medio europeo è circa la metà però comprendendo i paesi dell’Est che hanno sempre avuto un tasso di omicidi molto alto. Il primo dell’Europa occidentale è la Finlandia con 2.5; Gran Bretagna, Francia ed Italia sono tra 1 e 1.5. La mia personale impressione è che il tasso dell’Europa Occidentale non arrivi ad un quarto del vostro.
Ora, le ripeto, io non voglio fare il critico ma la differenza è troppo forte. Oltre a tutto è fortissima anche verso il Canada che ha avuto anch’esso un tasso di crescita demografica molto simile al vostro.
Io penso che le radici della violenza nel vostro paese siano molto più profonde e trovino la loro causa nella vostra stessa storia.
Ma questo è un argomento tanto delicato che mi richiede un po’ di tempo di riflessione. E poi mi piacerebbe sentire anche il parere di altri.
Per ora un cordiale saluto ed ancora un ringraziamento. U.
Ps- le escort possono anche appendere le foto storiche alle pareti, infatti dipende dalle variabili di produzione !
Amen
In Giappone, dopo le vostre porcate su Hiroshima e Nagasaki
non è che siete tanto ben visti. E non solo da gente anziana.
Parlo con cognizione di causa dato che mia figlia ha ospitato ultimamente una ragazza giapponese di Nagasaki conosciuta in Canada. Come sentiva dire US gli si rizzavano i capelli già rizzi di natura.
Partecipate invece come fanno un pò tutti ad aiutare quella nazione in ginocchio, ma finito il vostro lavoro, a casa!
Diretti.
Dove piantate le tende stabilmente fate solo danni.
C.G.
Cocu = Cuckold
Cuckold is a derogatory term for a man whose wife is or has been unfaithful.
Cuckold = cornuto.
Che belle cose che imparo….
Anita
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xAnita che scrive:-
“Mamma mai che disastro in Giappone.
E che differenza nel comportamento dei suoi abitanti, calmissimi…”
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Oggi e´ cominciato un nuovo programma in televisione , si chiama
“Qui Radio Londra” dura solo 5 minuti e lo conduce Giuliano Ferrara….un tipo che sta´sui coglioni a Nicotri.
L´argomento di oggi e´stato proprio questo, la calma esemplare di questo popolo…che non vuol dire non abbia paura…ma ha la capacita´di esorcizzarla di metterla al cappio.
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“Spero che non veniamo tacciati d’invasione anche li’.
Non dai Giapponesi, ma dai soliti…”.
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Il Giappone non ha petrolio e Gas, almeno non in quantita´tale da esportare credo. Gli Americani sono stati i primi ad intervenire.
Che a qualcuno salti l´idea che lo facciano per qualche motivo( lo troveranno) e´possibile.
Se ad Haiti o come ora in Giappone non avesse aiutato sarebbe stato anche da biasimare. Insomma , cosi o cosa´”sempre cucuzza e´”.
Passaci su ….cara Anita. Un saluto.
Rodolfo
xAnita
come vedi il primo e´gia´uscito fuori dal “cappello”.
x Sylvi
con buona pace delle sue arie friulo-venete (ed allucinazioni), cocu in francese significa cuckold in inglese (storico), e cornuto in italiano. Che le piaccia o no. Ed ho il rinforzo d’oltreoceano di Anita, la cavalleria azzurra, e tutto il resto. Suoni il Carry Owen….
Anche cabron ha in spagnolo esattamente lo stesso significato, anche se come dicevo lo usano anche quando gli italiani direbbero ‘str…’.
Mentre mona da lei significa solo ‘f…a’.
Uff….che fatica questi rapporti internazionali….
Peter
ps
maledetti Cavour, Giaribaldi, Mazzini, e V.E. II
“Mi sa dire perche’ non fa altro che nominare Richard Cheney?”
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Perchè era questo porco che ordinava, insieme a Rumsfeld (altro porco) le vostre “gesta militari” in Iraq e che Bushetto era solo il suo “Hampelmann”, la marionetta.
Un vero peccato che Madre Natura non lo ha fatto secco a 37 anni se si pensa quante vite umane, da una parte e dall’altra, pesano sulla sua coscienza.
C.G.
Sono i conigli che escono fuori dal cappello.
Le coniglie come lei, poi , manco a parlarne..
C.G.
Ed io quello intendevo, tu oltre il coniglio fai anche il pappagallo.
x C.G.
Negli US c’e’ la piu’ grande popolazione giapponese di tutto il mondo.
Quasi 400’000 solo in California.
Lei conosce l’amica di sua figlia, io ne conosco diversi, nel mio stato c’e’ la ditta Toray, una grande ditta stabilitasi nel 1985.
Molti giapponesi giocano a tennis dove giocavo io, donne durante il giorno, uomini la sera e weekends.
Sono ancora in comunicazione con Moto Kouno e sua moglie Ichiko, ritornati in Giappone, Moto e’ andato in pensione a 60 anni, persone intelligenti, molto istruite e viaggiano per tutto il mondo e spesso.
Quando hanno lasciato gli US, hanno pianto per dei mesi…infatti ci ritornano con le due figlie.
Abitano a Otsu-Shi, Shiga….non lontano da Tokyo.
L’amica di sua figlia allora non ha bisogno di una permanente…
Boohoooooooooooooo……….
Anita
Caro Signor Nicotri
Meno male che ha messo quell’avviso pe rodolfo e altri utenti. Assumo che tutti include tutti i gatti. Posso solo immaginare cosa avesse scritto il prezzemolissimo senza quell’avviso!
Quello che mi e’ piaciuto di più e’ il “cazzodicane”. Deve essere di origine calabrese.
mio caro tecnico…de chè,
va ben che la Scuola …anche elementare sigh, sigh, sigh, è arrivata dov’è…ma dare la colpa alla Gelmini anche della disunità d’Italia …mi pare esagerato. Contieniti!
Cronistoria da che mi ricordo…programmi del ’55 molto specifici;
ne l’74 i DD che hanno portato la “società” nella scuola;
nell’84 programmi “ampliati” ma la Storia…ti impresto qualche sussidiario del tempo…è rimasta sempre distinta e indistinta…cioè ognuno faceva a modo suo, molto spesso niente perchè c’era un via vai autostradale degli insegnanti…tipo, non è colpa mia ma del mio predecessore e del mio successore!!!!
Si è sempre insegnato la Storia, in V elem,fino alla IGM…oltre dalle nostre parti non era igienico, avresti avuto davanti alla scuola la fila di dx e la fila di sx!
La Gelmini non è un’aquila; prenditela con Tremonti e con qualche persona di buon senso che ha la visione delle cose!!!
Ti confido che il Rettore dell’Università di Udine ha cambiato alcune “cose” …e ha recuperato 5.4 milioni di euro in due anni!!!
Razionalizzando!!!Ta capì!!
Non dico che i Rettori che hanno parlato ieri sera a Presa Diretta,anche i tuoi piemuntes, avessero torto…dico solo che l’Unico che avesse molte ragioni era quello dell’Università dell’Aquila .
O vogliamo caricare sulle fragili spalle di una ministra esile gli errori di 40anni di politica scolastica italiana????
Ma te prego!
Sylvi
x Peter
Lei è proprio un mona!
( Pino non è grave! e poi mi è scappato!)
Se non sa di che parla…taccia per sempre!
Sylvi
x C.G.
Ma certo, lei e’ un esperto.
Lei e’ quello che dopo aver passato una notte o qualche giorno in un kibbutz mezzo secolo fa’, sa tutto del medio oriente, dei palestinesi e dell’Israele.
Mah va….
Anita
x Sylvi
lei invece e’ una supida vacca carnica
Peter
xPino
i miei legali sono a sua disposizione, visto l’ultimo messaggio bovino carnico…
volevo dire una stupida vacca carnica…
Cara Anita
In inglese “horny” o “cornuto” vuol dire un uomo sempre “teso” o una donna …..
x Popeye
Yes, that I know…
Anita
x Peter
Pezzata rossa friulana, please!!!
Sylvi
Non 50, esattamente 4o anni fa.
E sembra che in quella disgraziata regione non sia cambiato niente da allora. Anzi, è pure peggio.
P.S.: La ragazza giapponese è residente a Nagasaki.
In famiglia aveva decine di parenti bruciati vivi dai suoi eroi.
Suo padre è morto una decina di anni fa anche , ma non solo per i postumi delle vostre due bravate.
Taccia, almeno.
C.G.
Sono certo che tu un Kibbutz l´hai visto , ma solo con un cannocchiale o nelle tue fantasie perverse.
x Peter
Per piacere non confondere “asshole” con “bastard”. Un “asshole”, inoltre a avere caratteristiche di un bastard, ha assolutamente le caratteristiche di un “looser” o “perdente”. Uso “bastard” nel significato di una persona che non rispetta o infrange i diritti di altri.
Anita { 14.03.11 alle 18:43 } Cheney e’ stato in politica per tutta la sua vita adulta, anche sotto Gerald Ford e G.H.Bush. Solo per 5 anni
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A me verrebbe da dire che “ha lavorato SOLO per Haliburton”. Anche quando stava al governo.
Lui e Rummy hanno pensato di risolvere i problemi economici useggetta andando a rubare le risorse altrui. Rummy l’ha addirittura dichiarato ufficialmente (O noi accettiamo di ridurre il livello di vita degli americani, il che è impensabile, oppure dovremo ridurre quello degli altri). U.
Caro signor Popeye,
ho rispettato alla lettera il messaggio di Nicotri. D’altra parte lei non è un mediterraneo? L’ho riferita ad uno dei più grandi periodi della storia del mediterraneo: il regno minoico di Creta, bellissimo e molto evoluto, a differenza di lei.
Guardi che non ho scritto cazzodicane ma cazziduncane, espressione milanese che significa Poffare, Perdincibacco, insomma un rafforzativo come Sicuramente sì. U.
Rodolfo { 14.03.11 alle 20:15 } “Qui Radio Londra” dura solo 5 minuti e lo conduce Giuliano Ferrara….un tipo che sta´sui coglioni a Nicotri. L´argomento di oggi e´stato proprio questo, la calma esemplare di questo popolo…
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Caro Rodolfo,
se c’è qualcuno in cotesto infelice paese che non ha proprio nulla del giapponese quello è proprio quell’esagitato del Ferara.
Che starà tanto sul piloro a Nicotri (ed anche a me che lo giudico uno dei distruttori della logica e della moralità del paese, insieme a Sgarbi ed all’onorevole Spennella ed all’onorevole Crassi) ma che invece par di capire piaccia tanto a lei.
Ma che gusti orridi che le si scoprono, mio caro! Prima il pregevole signor Popeye ora il maraviglioso Ferara ….. Qui se va avanti di questo passo si scopre che lei brinda con il percolato …
Un saluto U.