Chi ha fatto scivolare almeno Sarkozy sulla buccia di banana della “rivoluzione libica”? Si vede la stessa manina anti iraniana dei casi Sakineh e Battisti. Ratzinger continua a scoprire l’acqua calda, ma si contraddice lanciando una nuova pericolosa assurdità

Strano e terribile destino quello del popolo giapponese. Dopo avere sofferto sulla sua carne viva, usata cinicamente come cavia, il debutto delle armi atomiche dell’Occidente, ora gli tocca soffrire un nuovo martirio: lo strano miscuglio di disastro nucleare anche se questa volta per fortuna non militare e di violenza cieca eruttata dalle viscere geologiche della Terra, ancestrali e prive del Tempo. L’attenzione dei mass media è di fatto pressoché monopolizzata dalla nuova grande tragedia, i quotidiani relegano i fatti nazionali e internazionali dopo pagine pagine interamente occupate dal dramma giapponese. Una buona occasione per i governanti e i prepotenti di vari Paesi per distrarre dalle proprie malefatte l’attenzione delle rispettive opinioni pubbliche. Ma, come dimostra l’improvviso calo del prezzo del petrolio, i lugubri fatti giapponesi ci riguardano non solo sotto il comodo profilo di lontani spettatori, anche se solidali e partecipi del dolore. Per quanto sconvolti dagli avvenimenti nel Paese del Sol Levante, è bene non tralasciare ciò che accade in casa nostra e che rischia di sconvolgerci, più in breve di quanto si creda, in modo irreparabile non solo, ma anche, riguardo l’appena citato petrolio.

1) – Senza aspettare il resto d’Europa, e anzi quasi a volersene mettere alla testa, il presidente francese Sarkozy ha iniziato con fretta intempestiva a riconoscere i ribelli anti Gheddafi come legittimi rappresentanti della Libia. E s’è detto pronto a intervenire militarmente in quel Paese anche da solo, cioè senza la partecipazione militare degli altri Stati europei. Più che la solita “grandeur” francese, a volte un po’ guascona e magari pure sciovinista, una brutta scivolata: gli insorti infatti non si sa bene chi rappresentino dal momento che a quanto pare sono già in fuga. Ora salta fuori che a fare scivolare Sarkozy su tale brutta buccia di banana, a convincerlo cioè a prendere posizioni così gravi e abbastanza avventuriste, delle quali farà le spese non solo petrolifere soprattutto l’Italia, è stato l’impagabile Henry Bernard Levy, il ricchissimo figlio di papà e ormai stagionato “nuovo filosofo”, campione del sionismo più becero e quindi anche dell’anti arabismo e anti islamismo più supponenti. Bernard Levy è il cinico bidoniere del caso Sakineh: per dare addosso all’Iran, e cercare di facilitare così l’accettazione da parte dell’opinione pubblica occidentale del sospirato ma fino ad oggi rimandato intervento militare israeliano, ha creato in tandem con Fiamma Nirenstein (vice presidente della commissione Esteri del senato italiano, ma abitante nella colonia israeliana di Gilo), la nota mobilitazione per “salvare dalla lapidazione l’iraniana Sakineh, condannata a morte perché tradiva il marito”, quando invece è stata condannata a morte non per le corna al marito, bensì, cosa alquanto diversa, per avere aiutato il proprio amante a ucciderlo. Né più e né meno come una cittadina Usa giustiziata, benché handicappata, negli stessi giorni della mobilitazione pro Sakineh senza che la premiata ditta Levy&Nirenstein ci trovassero qualcosa da ridire. Contrariamente alla sua omologa made in  Usa, la Sakineh iraniana è viva e vegeta, anche se in carcere.

I giornali e di conseguenza l’opinione pubblica da essi rintronata e condizionata, i giornali e gli indignati di professione che al fastidio della memoria preferiscono la retorica della Memoria, per giunta a senso unico, riguardo Levy preferiscono non ricordare un particolare: il nostro tanto detestato ex terrorista Cesare Battisti, inseguito da condanne all’ergastolo per alcuni ammazzamenti, deve soprattutto allo stagionato “nuovo filosofo” parigino  il suo poter prendere beatamente a pernacchie la giustizia italiana dal Brasile dopo averla beffata rifugiandosi in Francia, a Parigi. Città dove Battisti è entrato nelle grazie proprio di Levy e del suo potente giro di amicizie, compresa l’attuale consorte dell’imprudente Sarkozy, tutta bella gente che stimolata dall’ipercinetico filosofo, un belloccio dalla camicia sempre aperta sul petto, ha garantito a Battisti protezione e, all’occorrenza, “tout le necessaire” per la fuga in Brasile. Insomma, tutto fa brodo: Battisti come Sakineh o Sakineh come Battisti, posto che siano equiparabili?

Strano personaggio questo monsieur Levy, noto per il suo ego smisurato e lo sfrenato bisogno di apparire, che ricorda da vicino il nostro Vittorio Sgarbi. Il quale però si limita a fare da mosca cocchiera a una persona, il nostro amato Chiavaliere, e alla sua immensa ricchezza, ma non a un intero Stato che da ormai più di 60 anni si ritiene superiore anche alla legalità internazionale oltre che alla legalità di una democrazia più degna di tale nome che non dell’ormai scomparso sud Africa dell’apartheid. Povera Israele, e povero Occidente, se ha bisogno di eroi macchiette come questo…

Come che sia, la comparsa di Levy contribuisce ad aumentare i sospetti su perché la “rivoluzione” libica sia stata enormemente enfatizzata e si siano fulmineamente inventati massacri gheddafyani di “migliaia di libici, forse 10.000″, “fosse comuni” e “bombardamenti di interi quartieri civili della capitale”. Si tratta di invenzioni a tavolino lanciate fin dai primi istanti , dalle tv arabe Al Jazeera e Al Arabija e immediatamente fatte proprie con la solita ingordigia dai nostri organi di “informazione”, cioè da giornali, tv e quant’altro. Al Jazeera, che è di solito una emittente televisiva di tutto rispetto, e Al Arabija sono proprietà di Stati arabi in mano ai Signori Emiri del Petrolio nostri amici ma nemici della democrazia in casa loro. Gli insorti libici dispongono stranamente fin da subito di armi piuttosto pesanti. Le avranno pure, stando a quanto ha ammesso anche Gheddafy, prese dai depositi militari che hanno assaltato, ma lo strano è che le sappiano già usare. Chi glielo ha insegnato così velocemente? Assaltare una caserma e impadronirsi di bazooka, mitragliatrici montate su camionette e simili gingilli NON significa essere già in grado di usarli. Se mi mettono in mano un’arma di quel tipo non saprei come usarla. Gli insorti libici invece le sanno usare fin da subito. Per giunta, come si vede dalle foto pubblicate sui giornali, coordinati tra loro via radio.

Mah. Che dire? A me sembre più che legittimo sospettare che si voglia sfruttare i sommovimenti in corso nel mondo arabo per  far fare a Gheddafy la stessa fine di Saddam e alla Libia la stessa fine dell’Iraq. Tradotto in italiano: mettere le mani sul petrolio libico in modo da impedire che possa essere venduto ai nostri concorrenti o ai nostri “nemici”, come la Cina. E impedire che possa crescere nel mondo musulmano l’influenza dell’Iran. Che, essendo sciita, secondo i nostri esperti da strapazzo può esercitare una attrazione fatale sulle masse sciite del mondo arabo, paura che viene oltre che dalla solita nostra prevenzione un po’ razzista anche dalla conseguente nostra ignoranza: gli iraniani infatti non sono arabi e una convergenza per motivi religiosi è fuori dal facilmente possibile, di sicuro non è automatica. Mettere le mani e il cappello su eventuali, e auspicabili, governi finalmente democratici dall’Algeria allo Yemen, passando per la Tunisia, l’Egitto e la Libia, addomesticandoli un po’ così come abbiamo addomesticato e corrotto i regimi precedenti e quelli tuttora esistenti, permetterebbe all’Occidente di non dover avere paura che il contagio possa investire anche il golfo Persico, per il quale passa il 40 per cento del petrolio mondiale, cassaforte dell’oro nero e del gas dell’intero pianeta, e pertanto arteria vitale per Europa ed Usa abituati da decenni allo spreco più che al bisogno energetico.

Ad avere paura sono soprattutto i regimi più feudali e odiosi, non a caso messi al potere dagli inglesi e tenuti in piedi da tempo dalla potenza militae americana, come quello dell’Arabia Saudita e dei vari sultanati arabi affacciati sul golfo Persico, come l’Oman, il Qatar e il Bahrein, tutti proprietà privata di sceicchi che intascano la quasi totalità dei giganteschi proventi del petrolio. Ora il governo saudita promette perfino il voto alle donne, anche se “non saranno comunque eleggibili, andranno solo a votare candidati maschi”, come hanno tenuto a precisare i “custodi dei luoghi santi dell’Islam”, vale a dire de La Mecca e Medina. Il Bahrein ospita una giganetsca base militare Usa, è collegato con una arteria stradale all’Arabia Saudita e la sua popolazione è per due terzi sciita, sciita cioè come gli iraniani, e ne ha le palle piene del monarca sunnita Hamad bin Isa Al Khalifa. Fino ad ora la Casa Bianca ha tentato invano di convincere questo monarca feudale a fare qualche concessione, anche se inferiori a quelle ambiete dalla popolazione, onde evitare ribellioni in stile tunisino ed egiziano. Il monarca però è sordo anche all’idea di passare dalla monarchia feudale a quella almeno costituzionale. A suo tempo abbiamo aggredito l’Iraq per “difendere il Quwait”, dove però a vent’anni di distanza di democrazia ce n’è davvero pochina. E’ quindi possibile che la popolazione, giovani e donne soprattutto, di quei Paesi che a noi fa comodo tenere sotto il tallone di monarchi impresentabili prima o poi non abbocchi più e tenti di risolvere i problemi da sola: ribellandosi, ovviamente. E in maniera furiosa. Questo può spiegare almeno un po’ il perché le tv di questi Paesi abbiano ingigantito la ribellione in Libia, avvalorando eventuali tentativi di invasione “umanitaria” e spartizione filo occidentale della Libia.

Tutti fanno finta di non sapere che nel caso l’Iran estenda la sua influenza sui Paesi del Golfo, e magari anche oltre puntanto sulla carta sciita che potrebbe essere giocata con vantaggio anche in Iraq, Israele scatenerebbe di sicuro la tanto sospirata – e molto preparata – guerra a quella che una volta era la Persia. E che, in quanto tale, ha bloccato in Oriente le ambizioni ultra espansionistiche dell’impero romano così come per quanto riguardava l’Europa orientale i germani di Arminio le avevano già seppellite nella foresta di Teutoburgo. Le manovre e manovrine alla Bernard Levy, di gente evidentemente contagiata dalla mania della “Grandeur” francese,  pare confermino sia pure a livello un po’ ridicolo il nervosismo dei circoli oltranzisti che governano Israele.

2) – Come sempre lo Strapaese Bungabungaland vede lo Stato estero Vaticano mettere i piedi nel suo piatto. Ma questa volta l’ipocrisia delle gerachie eccleastiche è da record. Dopo la grandinata di interviste al grido di “volemose bbene”, che tradotto in Italiano significa “lasciate in pace Berlusconi” dato che alla Chiesa sta riconoscendo sconti fiscali e privilegi più ricchi di quanto si possa sospettare, ecco che in Vaticano si sono spartite le parti. I loro prefetti in territorio italiano, meglio noti come vescovi, lodano la Costituzione italiana, affermano pubblicamente che “ha ancora molto da dare” e si spingono a fingere di consigliare che “sarebbe meglio che chi ha conti in sospeso con la Giustizia non si presentasse alle elezioni”. Ma mentre costoro fanno di queste dichiarazioni per così dire “di sinistra”, ecco che il papa con il cappello in mano esorta i sindaci italiani: “Nei vostri Comuni aiutate le scuole cattoliche”. Come se non fossero già fin troppo aiutate. E come se l’invadenza catto-vaticana non sia arrivata al punto da spingere lo Stato italiano ad assegnare ai prefetti del Vaticano noti come vescovi il potere di nomina degli insegnanti di religione in TUTTE la scuola statali. Qualche decina di migliaia di propagandisti pagati anche dai cittadini non bigotti e favoriti in blocco pure nel passare davani a chi aveva più diritti di loro di diventare di ruolo. Questo regalo lo dobbiamo all’attuale sindaco di Milano, la Moratti dal sorriso stitico, che quando era ministro della Pubblica istruzione ha pensato bene di comprersi un posto in paradiso a nostre spese. E dire che oltre ad essere ricca di famiglia e anche sposata ad uno straricco come il suo marito petroliere Moratti. Ho detto petroliere, cioè petrolio? Oh, mon Dieau! Insomma, la signora il posto in paradiso poteva tranquillamente pagarselo di tasca propria anziché mettendo le mani nelle nostre.

Ratzinger oltre a “chiedere”, che per un sindaco cattolico equivale a un ordine, soldi per le scuola cattoliche ha pubblicato il secondo tomo delle sue private convinzioni sulla realtà storica di Gesù Cristo. In totale, i due volumi, affastellano 800 pagine di banalità “teologiche”, dato che oltretutto in tema di teologia ognuno può dire la sua, il cattolico, il protestante, il musulmano, l’ebreo, l’ateo, l’animista, il buddista, e via enumerando all’infinito. Dopo avere scoperto l’acqua calda con soli 2.000 anni di ritardo, e cioè che il “popolo ebreo” non ha una mazza a che vedere con la responsabilità delle condanna a morte e crocifissioe di Gesù Cristo, Ratzinger facendo finta di non sapere che per 2.000 anni i suoi predecessori hanno quindi sbagliato tutto, a partire dalla dottrina, cioè dalle basi, scrive che “cristiani ed ebrei devono dialogare”, cosa negata per 2000 anni con forza da entrambi i fronti e dimenticando anche – guarda caso – che tutti loro dovrebbero dialogare pure con i musulmani. Dopodiché con nonchalance Ratzinger se ne esce con un’altra perla: “Israele ha la qualifica di popolo santo”.

Facciamo finta di non sapere che il docente universitario di Storia in Israele Shlomo Sand, ebreo ed israeliano, ha ampiamente dimostrato che il “popolo ebreo” non esiste, esiste invece una moltitudine di popoli convertiti all’ebraismo così come non esiste un popolo cristiano ma una moltitudine di popoli convertiti al cristianesimo. Il problema è che Ratzinger si contraddice da solo: se infatti è insensato parlare di responsabilità eterna collettiva, di un intero popolo, per una azione commessa a suo tempo da qualcuno di tale popolo, non ha neppure senso parlare di merito collettivo, di un intero popolo, per faccende successe ancora prima e riguardanti un gruppo di persone. Ammesso e non concesso che quelle cose siano successe: il docente e archeologo ebreo e israeliano Israel Filkenstein ha dimostrato con molti altri studiosi che NON sono successe. Ma anche qui, tralasciamo.  Il problema è che Israele è uno Stato, non un popolo.

Sì, certo, per il clero, sia cristiano che ebraico, Israele è un popolo, il famoso popolo prediletto da Dio e per volontà del suo Dio padrone della cosiddetta Terra Santa, in realtà la meno santa e più disgraziata tra tutte le terre. Giocare a creare ulteriore confusione tra Stato e popolo, il quale comunque comprende quasi due milioni di musulmani cittadini israeliani, significa solo gettare benzina sul fuoco del tragico contenzioso tra palestinesi e israeliani oltre che tra israeliani ebrei e israeliani musulmani dall’altra. Ovvio che ora nel rabbinato israeliano, che ha grande influenza nelle forze armate e tra i coloni, fanatici ruba terra altrui, peseranno ancor di più i rabbini come Ovadia, capo di un partitino religioso che fa parre del governo Netanyahu, i rabbini che cioè non si vergognano di augurare pubblicamente “la morte di tutti i palestinesi”. Altrettanto ovvio che in politica peseranno di più i personaggi impresentabili come Avigdor Lieberman, il teorico del “trasferimento” all’estero, cioè della deportazione, di tutti i palestinesi, un altro paio di milioni di esseri umani. Tra “trasferire” se possibile anche nella foresta amazonica, cioè  dall’altra parte del mondo, visto anche che, come è stato documentato, il governo Usa abbozza pure su queste nazistate.

3) – Infine, il Chiavaliere, Sua Maestà del Bunga Bunga, al secolo Berlusconi Silvio, che non potrebbe stare al governo neppure come usciere perfino nelle Repubbliche della Banane. Parrebbe non ci sia nulla di nuovo, “politica” escrementizio-corruttoria e business as usual. Ma non è così, e non solo per la comparsa dell’ex, dice lui, spia della Cia Giuliano Ferrara in Rai, sì, in Rai e non in Mediaset, pagato cioè con i soldi di tutti noi per difendere il Chiavaliere, padone oltretutto anche della concorrenza contro la Rai. Di questi orrori converrà parlarne meglio a parte.

378 commenti
Commenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Ti avevo appena scritto ed ho ricevuto il messaggio:

    “Sorry, comments are closed for this item”

    I feel dizzy this morning, I can’t stay on the PC too long….

    Anita

  2. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Chissà se alla fin fine saranno proprio i Liebermann (uomo caro, in italiano….sob!) di questo mondo ad essere deportati in Amazonia?
    Chissà?
    “A un brigante un brigante e mezzo”, come amava ripetere quel galantuomo con pochi peli sulla lingua, Sandro Pertini.
    C.G.

  3. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Cari amici dalla testa zubba e senza un briciolo di comprendonio….io direi che c´e´ chi crede in qualcosa e per questo bisogna rispettarlo. Negare a priori non porta a nulla.
    Le prove di scienziati vari pro o contro non porta nemmeno a niente …perche´ nessuno puo´sapere veramente come sono andate le cose.
    C´e´ dunque chi crede…chi non… ed infine gli scettici, tutti pero´ hanno diritto al rispetto , se no e´razzismo ideologico e religioso.
    Ora che sappiamo (da non molti anni ) cosa e´un Tsunami….direi che il Diluvio Universale forse lo e´stato, erano tempi in qui ci sono stati grandi movimenti di continenti….basta pensare che il terremoto del Giappone…cosa piccola di fronte agli eventi di allora …ha spostato l´asse terrestre di ben 10 Cm., quali consequenze per il futuro riguardo le stagioni e altro nessuno lo puo´sapere…si vedra´.
    Niente di strano dunque che il sole e la luna in quel periodo si siano fermati per qualche ora o per un giorno.
    Ma poi ….vogliamo buttare a mare gli Ebrei e la loro Bibbia, altri vorrannno buttare a mare la Divina Commedia o l´Iliade e l´Odissea.
    Ach….Penelope quali emozioni…
    Io cercherei (riguardo Giosue´) anche altre spiegazioni , per esempio la “Dilatation of time” la dilatazione del tempo….un fenomeno oggi molto conosciuto. Per Giosue´ successe la stessa cosa….pero´ne era partecipe tutto il popolo d´Israele, solo per loro si fermo´il sole e la luna…..per il resto del mondo…. per il resto dei popoli del mondo no….e non e´un caso se l´Ebraismo viene definito da Heschel “una religione del tempo”…..
    Ero un ragazzino…ma molti di voi si potranno ricordare di “Il giorno piu´ lungo” (The Longest Day) il film che narra dei preparativi e dell´attuazione dello sbarco in Normandia.
    Ci sono cose nella vita di un uomo per cui ad un cero punto sembra che il tempo non passi piu….che il sole si fermi.
    Non entrero´nei particolari (non e´il caso) ma proprio 11 Marzo per me e´stata una giornata molto particolare, non solo perche´ho compiuto 67 anni…ma anche per un altro episodio per cui ….
    mi sembrava che il tempo non passasse….che tutto si fosse fermato.

    “O sole fermati in Ghibeon” disse Giosue´…e il sole osservo´:-
    “Tu dici a me fermati? Ma l´inferiore puo´ forse aprire bocca dinanzi al superiore e dire “fermati”, io sono stato creato al quarto giorno e tu che sei stato creato al sesto mi vieni a dire fermati?
    “Non sei certo un servo fedele, replico´Giosue´, non ti ricordi che tu appartieni al mio avo Giuseppe e che lui vide in sogno il sole la luna e 11 stelle che si gli prostravano dinnanzi ?
    “Allora si arresto´ il sole e la luna si fermo´”

    E´poesia se si vuole… o meglio il racconto di un giorno di guerra che sembrava non finire mai ….o e´ancora qualcos´altro per chi crede ….in tutti i casi non si puo´gettare nell´immondezzaio idee, racconti, fantasie o verita´ come vorrebbero certi idioti solo perche´a loro conviene.
    In Giappone i GIORNI NON FINISCONO MAI, in Giappone il sole si e´fermato.
    Rodolfo

  4. Peter
    Peter says:

    x Rodolfo

    non e’ proprio il caso di chiamare idioti chi non si prostra davanti alla Bibbia e le verita’ rivelate…
    Qualcuno ha gia’ osservato che per quel maledetto ‘fermati o sole’ Galileo ed altri passarono dei bruttissimi momenti, e l’evoluzione della scienza venne ritardata per chissa’ quanto tempo (non e’ da escludere che dei Galilei meno noti o sconosciuti tennero la bocca chiusa nei secoli precedenti, poi successivi a Galileo), data l’intolleranza di chiesa e religione verso ogni teoria che contraddicesse i ‘sacri’ testi.
    E’ sempre stato il contrario, sono sempre stati i religiosi a non rispettare, ed osteggiare fino a mettere al rogo, chi la pensava diversamente da loro

    Peter

  5. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    Ho forse scritto che bisogna prostarsi?
    Ho scritto di rispetto. Nient´altro

  6. Rodolfo
    Rodolfo says:

    sono sempre stati i religiosi a non rispettare, ed osteggiare fino a mettere al rogo


    Ho forse scritto il contrario? Non sono sempre stati gli Ebrei a doverne piangere le consequenze?
    ?

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Poi …caro Peter, non ho scritto di verita´rivelate, ma ho cercato di dare anche altre spiegazioni per un fenomeno che puo´assere stato scritto solo per indicare un giorno di guerra, di fatica, di morte e dolore.
    Un giorno appunto che non finiva mai, con il rispetto dovuto a chi crede anche a qualcos´altro.
    Rodolfo

  8. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPeter
    Il 27 Marzo ci saranno elezioni qui in Germania ed i Verdi alla luce degli attuali avvenimenti fara´furore. Questa e´la mia previsione.
    Io almeno ….li votero´.

  9. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    il rudolfo balbetta:
    “c´e´ chi crede in qualcosa e per questo bisogna rispettarlo. Negare a priori non porta a nulla”.
    ——————————————————————————
    Il sottoscritto, per esempio, crede che il popolo della odierna Palestina , almeno quel fazzoletto di terra che ancora non gli è stato scippato, abbia tutti i diritti e il dovere morale di cacciare a pedate nel sedere l’usurpatore (militare) israeliano.
    Solo a pedate nel deretano, magari a ceffoni, le bombe e i missili lasciamoli agli usaescippa.

    Sarò rispettato per questa mia credenza?
    màh…
    C.G.

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Per come lo dici no, non rispetto le idiozie.
    Rispetto chi e´dell´ idea che i Palestinesi hanno bisogno di uno Stato e di vivere in pace vicino ad Israele.
    I calci in culo e i ceffoni io le darei volentieri ad un tipo che si esprime come te.Balordo.
    Rodolfo

  11. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Caro Rodolfo,

    auguri di Buon Compleanno, hai un anno in piu’, ma sai cosa dicono del buon vino…invecchiando migliora!
    (se ben conservato)

    Fammi sapere come vanno le cose…..in privee come dice Faust.

    Un abbraccio,
    Anita

  12. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Molti cognomi ebraici finiscono con man o con mann…..
    Anche Liebermann puo’ essere con una enne o con due.

    Anita

    —————-

    Oggi e’ cambiato il nostro orario, vediamo cosa dice l’orologio del forum.
    Qui sono le 3:28 PM

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ricostruzioni giornalistiche indicano che a Gaza oltre a materiali agricoli e da costruzione è vietata l’importazione di libri, di strumenti musicali, di matite colorate (sob!) vestiti, scarpe, materassi, lenzuola, coperte, posate, stoviglie di ogni tipo, caffè , tè, salsicce, semolino, latticini, prodotti da forno, cioccolato e noccioline.
    Israele impone anche sanzioni economiche sulle tasse che raccoglie per l’autorità palestinese e che, di fatto, trattiene.
    ———————————————————————————-
    Ergo, prenditi a sberle da solo, mezzacalzetta.
    C.G.

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    sì sì, maestrina.
    Non so che farmene dei suoi distinguo.

    Pedantemente abituata a diversi pesi e a diverse misure.
    C.G.

  15. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Inaugurazione Gaza Mall
    Fa molto piacere che in un momento di crisi globale come quello che stiamo vivendo vi sia un luogo che va in controtendenza. Pensate agli Emirati Arabi? All’Arabia Saudita? A qualche sultanato della penisola araba? No, niente di tutto questo. Ad andare in controtendenza è niente meno che Gaza City.

    Proprio così. Mentre il mondo scivola nella più grande crisi globale della storia, mentre decine e decine di paesi in via di sviluppo fanno i conti con migliaia di morti per fame, nel centro di quello che secondo un luogo comune sarebbe il fulcro di tutte le crisi umanitarie, Gaza, si inaugura un lussuosissimo centro commerciale. Il bello è che l’inaugurazione avviene proprio mentre l’Alto Rappresentante della politica estera europea, la baronessa inglese Catherine Ashton, urla ai quattro venti che Gaza è strangolata dal blocco israeliano.

    Ora, noi lo sappiamo benissimo il motivo per cui la Ashton sta facendo questo, lo abbiamo spiegato ieri quando abbiamo chiesto la sua rimozione, ma arrivare a fare una gaffe del genere di fronte a tutto il mondo rende l’Europa davvero ridicola.

    Si chiama Gaza Mall il nuovo lussuosissimo centro commerciale inaugurato sabato scorso a Gaza City ed è davvero stracolmo di ogni tipo di merce, dall’utensile al bene di lusso, da ogni tipo di prodotto alimentare alla frutta esotica freschissima proveniente da tutto il mondo. Fa senso sentire le parole della Ashton e del rappresentante del UNRWA che si lamentano che i “bambini di Gaza non possono comprare la Coca Cola in Israele” e poi vedere che la possono benissimo comprare a Gaza.

    Ora la misura è davvero colma. La storia della crisi umanitaria di Gaza non regge davvero più. L’unica cosa che manca a Gaza sono i nuovi missili iraniani a lunga gittata, quelli che la Ashton vorrebbe far entrare direttamente dal porto di Gaza.

    Curioso poi come ci si lamenti per la mancanza di cemento per la ricostruzione ma poi si trovano migliaia di tonnellate di cemento armato per costruire un maestoso centro commerciale. Mica crederete che lo hanno tirato su con i mattoni fatti a mano con malta e paglia? Che dire poi della lamentela che negli ospedali manca l’energia elettrica? Nel centro commerciale di Gaza Mall l’aria condizionata va a mille. Dove la prendono l’energia per i condizionatori e per le sfavillanti luci delle decine e decine di vetrine? Mica crederete che hanno mandrie di muli per far girare le dinamo?

    Ieri abbiamo chiesto la rimozione di Chaterine Ashton per le tante bugie che spara su Gaza e sulla supposta “crisi umanitaria” che vive l’enclave palestinese. Oggi facciamo una proposta alternativa alla Ashton nel caso (molto probabile) che la poltrona le si sia attaccata al fondoschiena. Se davvero ci tiene tanto a vedere una vera crisi umanitaria se ne vada in Darfur, in Somalia, nella Repubblica Democratica del Congo, in Chad, in Eritrea o in uno delle centinaia di posti dove la crisi umanitaria c’è davvero. Lasci perdere le finte crisi umanitarie come quella di Gaza. Come detto, l’unica cosa che manca a Gaza sono i missili iraniani (poi non ne siamo nemmeno tanto sicuri), per il resto c’è di tutto e di più.

    Sharon Levi

    Inaugurazione Gaza Mall

  16. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Non faccio quasi mai “paste and copy” ma in questo caso lo ritengo necessario.

  17. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma Anita tempo fa´ne aveva anche accennato, anche con fotografie. Ma qualcuno ha la memoria corta.

  18. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ah, bèh, copiaincolla dal sito Secondo Protocollo.
    Il Verbo…figuriamoci.
    Un nome, un programma!
    Un Supermercato!!!!

    Mi fido mille volte di più di chi a Gaza City c’è stato e ha visto con i suoi occhi le nazistate quotidiane.

    C.G.

  19. Vox
    Vox says:

    La cosidetta notizia dello shopping mall di Gaza city e’ una balla prefabbricata gia’ pubblicata tre mesi fa. Che c’e’, adesso la ripubblicano come “fresca”?

    Le foto pubblicate sono state riconosciute come quelle di due centri commerciali, uno in Giordania, e uno in Libano. Questa propaganda israeliana su quanto starebbero bene in palestinesi e’ semplicemente rivoltante, vergognosa, piu’ sporca della spazzatura, come pure chi la sparge in giro.

    Cornuti e mazziati due volte, i palestinesi. Sta’ a vedere, che le rovine e i detriti di cui e’ coperta Gaza dall’epoca di Piombo Fuso sono decorazioni cinematografiche di cartapesta e i morti tutti attori di un film. E non e’ neanche vero che i coloni continuano a costruire sui territori sottratti illegalmente alla palestina. Sono soltanto un’illusione ottica a carattere antisemita.
    E la Ashton (tra parentesi, ebrea) e’ anche lei una nota antisemita.

  20. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Bah ….di questo non ne so´niente, bisognerebbe verificare.
    ….bisognerebbe essere degli idioti a mettere in giro notizie del genere sapendo che prima o poi esce fuori la verita´.
    Puo´darsi che sia un falso….se lo e´me ne scuso.

    Pero´ l´uccisione di quelle persone di cui abbiamo parlato, ha portato gia´a delle consequenze…..ergo non puo´essere quella la strada per la pace, come al Faraone anche agli Israeliani cosi gli si indurisce il cuore ….e´chiaro. Invece non bisognerebbe mai stancarsi di parlare di proporre …..fino a che l´altro dica:-
    “Ca ti vinissi na pipita sicca na ´ucca”….e si decide a fare delle concessioni.
    Non so se mi spiego.
    Rodolfo

  21. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Vox
    Il rudolfo mi sembra come uno di quei dirigenti periferici di quarta categoria nei paesi dell’allora blocco comunista che portavano scolaresche a visitare qualche negozio dove negli scaffali c’era pane, latte e frutta in abbondanza facendo gli alleluja al regime di quei paesi.
    Mai che li portasse in qualche strada accanto. Le tappe erano obbligate.
    C.G.

  22. controcorrente
    controcorrente says:

    Puntualizzazioni…

    Chi sia stato ad iniziare con Giosuè , mi pare proprio il Poppy colpito da una meteorite in testa sulla Via di Damasco..
    Rudy detto il “bello” corre in soccorso cercando di limitare i danni della Castroneria scientifica del meteorite di 480 KM che colpì la terra ai tempi dei profeti..con le temporalizzazzioni, il tempo “relativo”,cercando di fornire una parvenza di dignità scientifica alla sua fede!
    Rudy non v’è n’è alcun bisogno , la fede si autosostiene da sola senza urgenza di dimostarzioni scientifiche..pigliatela con il Poppy ed il suo meteorite,Alla Specola Vaticana stanno ancora ridendo adesso e Georges Edouard Lemaître, si sta rivoltando nella tomba dalle risate!

    Ora non vedo dove esista la mancanza di rispetto…io ho il massimo rispetto per fede altrui, ma per il “comico” rispondo da comico….
    Guarda che la teoria dello slittamento improvviso del continenti, è quella che sostiene la teoria di Atlandide,allora si potrebbe sostenere scintificamente, che gli Eberei siano gli antichi atlantidei,per carità se vogliamo ridere va bene tutto, ma aperderci del “verosimile” sarebbe quel poco che resta della attendibilità storica- scientifica della Bibbia…
    Poi per carità se vogliamo possiamo dire che intrecciando i dati con fantasia, si potrebbe anche pensare che le origini della Massoneria risalgano ad Atlandide e che la Bibbia sia una variante esoterica dei Marziani che popolarono Atlantide.
    Un pò come dire che i miei Asini volano!

    cc

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    e tu con loro……delle tue elucubrazioni senza testa ne coda non se ne fa´niente…..solo stupidate senza senso…..sempre a modo tuo,
    oramai ti conosco.

  24. controcorrente
    controcorrente says:

    ps- in effetti con la fede si può anche relativizzare il fatto che i miei asini volano..cbasta dire che io ho avuto una esperenzia extra corporale mistica…dove ho visto il fenomenoi e nessuno mi può smentire !
    Anzi mi offendo se lo fate…e anzi siete degli atei comunisti se lofate..e anzi siete dei nazisti, antisionisti
    I miei asini volano alti nel Blog di nicotri !
    Sfido qualunque a dimostare il contrario!

  25. Anita
    Anita says:

    Le foto

    Ho aperta la prima pagina, la data e’ de’ 2005 e del 2006.
    Quelle piu’ in avanti sono piu’ recenti.

    Anita

  26. Popeye
    Popeye says:

    Per la foxy Vox tutte le foto che le piacciono sono truccate. Anche quella di Neda Agha-Soltan, iraniana assassinata da un paramilitare di Mahmoud Ahmadinejad, era falsificata.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 12.03.11 alle 14:15 } Sulla pena di morte lei non capisce il concetto, non e’ per il costo di mantenere un criminale in galera per tutta la sua vita, che e’ spesso meno costoso del processo …. Una coppia ha abusato sessualmente un bambino di 8 mesi, ripetutamente, l’autopsia e’ terrificante,
    ———————————————-
    Cara Anita,
    ho letto il suo messaggio con vero orrore. Io mi scandalizzo di rado ma francamente non avrei mai neppure immaginato che potessero succedere cose del genere. Non ha mai sentito parlare di cose analoghe in Europa.
    Mi creda non voglio adesso fare critiche che sarebbero fuori luogo, ma mi chiedo per quale ragione la vostra società arrivi a dei livelli così inimmaginabili di violenza e di ferocia. Casi del genere sono più frequenti nel vostro paese che in Europa, ed in Europa lo sono solo in paesi, come la Russia, dove il livello di violenza è sempre stato altissimo.
    Io credo che il vostro paese abbia per ragioni endogene, strutturali, un livello di violenza molto alto. Mi chiedo se un sistema giudiziario come il vostro sia il più adatto a controllare un tal livello di violenza.
    Il vostro Pubblico Ministero (quella che voi chiamate la Pubblica Accusa) è di nomina politica e già questo fatto mi sembra una negazione di quell’autonomia che sta alla base della giustizia.
    La vostra giuria è del tutto autonoma, cosa che la espone ai sentimenti ed ai risentimenti più viscerali e meno mediati e meditati (vedi la sentenza Twinkie)
    La vostra polizia è del tutto fuori controllo ed ha un livello di violenza inimmaginabile in Europa.
    Insomma a me pare che la vostra società abbia delle caratteristiche strutturali molto violente.
    E poi è la vostra stessa giurisprudenza ceh a noi sembra veramente strana: troppo spesso si legge di condanne nei vostri tribunali che a noi sembrano del tutto prive di senso; e viceversa di assoluzioni che a noi sembrano altrettanto improponibili.

    Per quanto riguarda la pena di morte, mi creda la mia prima reazione è stata che sì, certa gente è giusto eliminarla definitivamente.
    Poi però mi sono fatto delle domande ….. Mi creda non voglio convincere nessuno mi limito ad esporre quello che rimane il mio pensiero.
    La giustizia non può e non deve essere amministrata dalle vittime o dalle parti offese (come i parenti) ma da terze persone: Altrimenti non è più giustizia ma vendetta, che è la negazione della giustizia.
    Come società io non ritengo giusto privare qualcun altro del suo bene supremo che è la vita. Mentre penso che sia legittimo privare delle libertà chi non rispetta le regole del vivere sociale.
    Mi disturba anche solo l’idea che qualcuno posa a nome mio uccidere qualcun altro, mi sembrerebbe di percorrere la stessa strada degli assassini.
    Io penso che le condanne al carcere siano più che sufficienti per difendere la società e che le condanne capitali non forniscano ulteriori difese.
    Un cordiale saluto U.

  28. Uroburo
    Uroburo says:

    Rodolfo { 13.03.11 alle 18:40 } Non sono sempre stati gli Ebrei a doverne piangere le consequenze?
    ————————————————
    Mah …. Ho come l’impressione che, al di là della rettorica, gli ebrei, stermini nazisti a parte, abbiano pagato moooolto meno di tutti i dissidenti cristiani.
    Tranne in qualche momento, solitamente molto breve, gli ebrei non erano poi particolarmente mal trattati: erano troppo utili come banchieri. Tant’è che al di là di tutto hanno continuato a rimanere proprio in quelle regioni dove sarebbero stati così crudelmente maltrattati. Evitando fin che hanno potuto di andarsene in luoghi, ad esempio l’impero ottomano e gli stati musulmani del Maghreb, dove nessuno avrebbe loro torto un capello. Insomma se hanno continuato a rimanere in Europa è perché alla fin fine il conto era in attivo.
    Invece i dissidenti cristiani venivano regolarmente sterminati, tutti e senza eccezioni. Per loro la pena dell’esilio semplicemente non esisteva.
    Adesso mi aspetto che il solito ommemmierda intoni il peqana dell’antisemitismo e del razzismo. Ogni botte dal i l vino che ha.; che vono potrà mai dare una botte di liquame?

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 12.03.11 alle 17:12 } Popeye un reazionario estremista….come in vita sua ne ha conosciuti pochi ????? Ma va……qui ci vuole una bella risata.
    Ma lei e’ proprio milanese? A Milano ho sempre sentito ed usato papa’.
    ———————————————
    Cara Anita,
    io giudico il pregevole signor Popeye da quel che scrive. Se poi, come diceva
    qualcuno, ha due-tre-quattro personalità …..
    Lei ha ferpettametne ragione ma la mia mamma era un’insegnante ….. U.

  30. Popeye
    Popeye says:

    Galileo Galilei (15 February 1564 – 8 January 1642)

    Nel 1532 Copernico aveva sostanzialmente completato il suo lavoro sul manoscritto De revolutionibus orbium coelestium, ma nonostante esortazioni dai suoi amici più cari, resisti’ di apertamente pubblicare le sue opinioni, non volendo, come ha confessato a rischio il disprezzo “, alla quale si sarebbe esposto sul conto della novità e l’incomprensibilità delle sue tesi. ”

    Nel 1533, Johann Albrecht Widmannstetter consegno’ una serie di conferenze a Roma, delineando la teoria di Copernico ‘. Papa Clemente VII e numerosi cardinali cattolici sentirono le lezioni e rimasero interessati alla teoria. Il 1 ° novembre 1536, il Cardinale Nikolaus von Schönberg, Arcivescovo di Capua, scrisse a Copernico da Roma:

    “Alcuni anni fa parola mi giunse della tua competenza in materia, di cui tutti parlavano continuamente. In quel momento ho cominciato ad avere una grande stima per te … per aver imparato che non aveva semplicemente imparato le scoperte degli astronomi antichi insolitamente bene, ma aveva anche formulato una nuova cosmologia. In esso si sostiene che la terra si muove, che il sole occupa la più bassa, e quindi la centrale, posto nell’universo … Quindi con la massima serietà vi supplico, più colto signore, a meno che non le ho dato inconvenienza, di comunicare questa scoperta vostra a studiosi, e al più presto ad inviarmi i vostri scritti sulla sfera dell’universo insieme con le tabelle e quant’altro altrimenti si dovrà che è rilevante a questo tema …
    ———————
    Senza commenti!

  31. Popeye
    Popeye says:

    Cara Anita
    Dio mio cara signora come ha fatto scandalizzare il prezzemolo U scrivendo quello che lui già sapeva e ripetuto per almeno 10 anni che io so?

  32. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    “Mi creda non voglio adesso fare critiche che sarebbero fuori luogo, ma mi chiedo per quale ragione la vostra società arrivi a dei livelli così inimmaginabili di violenza e di ferocia.
    ———————————————————————–

    Le rispondo con una sola frase:

    La nostra societa’ e’ molto mista.

    Anita

  33. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un bambino Palestinese di 11 anni Mohammed Nabil Taha e´morto all´entrata di un ospedale Libanese dopo che i medici si erano rifiutati di curarlo perche´alla famiglia mancava il denaro.
    Il tragico caso getta luce sulla necessita´di migliaia di Palestinesi che vivono in Libano e che sono vittime di un sistema di Apartheid che non consente loro di lavorare , ne consente la scuola per i bambini o assistenza sanitaria.
    Ironia…la morte del ragazzo e´avvenuta in contemporanea con la Israel Apartheid week, una campagna di odio organizzata da attivisti antiisraeliani tenutasi presso le universita´in USA, Canada ed altri paesi.
    Poco probabile che quelli che erano dietro quella campagna possano mai pubblicare una simile notizia.
    Se Vox la leggesse , per esempio, non la pubblicherebbe mai in questo blog. Per quale motivo ci si dovrebbe interessare di un bambino Palestinese a cui vengono rifiutate le cure in un ospedale Arabo?
    Questa storia non avrebbe nessun aspetto antiisraeliano.
    Chissa´cosa sarebbe successo se lo stesso fatto fosse successo in Israele …..solo perche´il padre non aveva i 1500 dollari per le cure.
    Il Consiglio di Sicurezza dell´ONU avrebbe in seduta straordinaria condannato e ritenuto Israele responsabile della morte del bambino.
    Pero´ solo nel 2010, 180.000 Palestinesi della Westbank e da Gaza hanno trovato cure e trattamenti in ospedali Israeliani.
    Molti sono stati curati anche se non avevano abbastanza soldi, persino terroristi sono stati curati, gente che erano stati feriti mentre commettevano un attentato e nei migliori ospedali.
    In Giordania per esempio i malati di cancro non vengono piu´curati perche´le autorita´Palestinesi non pagano piu´le spese al centro.
    Direi che e´uno scandalo che mentre negli ospedali Israeliani i pazienti Palestinesi vengono curati regolarmente , negli ospedali Arabi la cura viene negata e rifiutata per diversi motivi in primis quella finanziaria.
    Dunque se la morte avviene in un paese Arabo e la vittima e´un Arabo
    perche´ci si dovrebbe interessare di lui?
    Dov´e´ il grido contro l´Apartheid Arabo?
    Rodolfo

  34. Popeye
    Popeye says:

    Lei ha ferpettametne ragione ma la mia mamma era un’insegnante ….. U.
    —————————-
    Che vuol dire? Che e’ solo mezzo calabrese e dislessico? Boh!

  35. controcorrente
    controcorrente says:

    Si ma è noto ai più che Galileo Galilei era un Noto comunista, sindacalista della CGIL, presuntuoso…e dava fastidio e percò andava giustamente punito..,mica per quella bazzecola di un creato diversoda quello descritto dalla Bibbia..che è solo una metafora..come l’econonia di mercato!
    In quanto dalle verità scientifiche è noto che non bisogna trarre degli insegnamenti,ma degli utili consigli per passare come dei mansueti sulla terra..per il paradiso…futuro !!

    cc

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Be´ se quelle fotografie che ha postato Anita sono veramente di Gaza…..qui abbiamo un grosso problema.

  37. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Uroburo:-“Invece i dissidenti cristiani venivano regolarmente sterminati, tutti e senza eccezioni”

    Non certamente dagli Ebrei….provi a integrare e a completare la sua frase

  38. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    “La giustizia non può e non deve essere amministrata dalle vittime o dalle parti offese (come i parenti) ma da terze persone: Altrimenti non è più giustizia ma vendetta, che è la negazione della giustizia.”
    ———————————————————————–

    La giustizia non e’ amministrata dalle parti offese, (come i parenti) ma le parti offese hanno tutto il diritto di sperare che giustizia sia fatta.

    Accade anche quando una persona sparisce e il sospetto e’ omicidio, ma non si puo’ provare per mancanza del cadavere o dei resti mortali.
    La famiglia ad un certo punto accetta il fatto che la persona cara non ritornera’ mai piu’, ma per decine di anni combattono per sapere la verita’ e per almeno dare una sepoltura alle spoglie.

    Saluti,
    Anita

  39. Vox
    Vox says:

    Russia, dove il livello di violenza è sempre stato altissimo.

    @ Uro
    Scusa, ma come puoi fare un’affermazione del genere?
    Soprattutto il “sempre” e’ un’illazione assolutamente ingiusta.
    Negli anni 80, prima del cosidetto crollo dell’Urss, per strada ci si poteva girare da soli anche in piena notte, senza che nessuno nemmeno ti si avvicinasse. Perfino le donnegiovani andavano in giro molto tardi e si sorprendevano, quando dicevo che poteva essere pericoloso.

    Anche oggi la violenza in Russia non supera quella di Roma, o New York, o Parigi, o qualunque altra grande metropoli con problemi di disparita’ sociali. Quella sessuale e’ uno dei reati piu’ rari. I piu’ frequenti, se non sono regolazioni di conti tra bande mafiose (un bel regalo della “democratizzazione” a svendita fatta da Eltsin), o assassini mirati, sempre legati alla criminalita’ organizzata, sono scazzottate tra ubriachi o drogati, magari anche con esiti fatali, e assalti per furto. Quest’ultimo, un altro grazioso dono del “cambiamento”. Insomma, nulla di diverso da qualunque altro paese.
    E non lo dico, perche’ voglio sempre difendere la Russia, tanto piu’ che, da quando non e’ piu’ un paese socialista, non me ne frega piu’ un granche’ (mi addolora solamente, nel paragone).

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