Perché Obama e la signora Clinton quando ci sono le manifestazioni antigovernative a Teheran fanno la voce grossa a favore della “libertà di manifestazione in tutto il Medio Oriente”, ma come sempre se ne fottono della mancanza di libertà di manifestazione dei palestinesi (sotto occupazione militare da troppi decenni)?

Il carro armato è israeliano. Il bambino invece è palestinese. Come sono palestinesi le centinaia di uccisi dai militari israeliani nel corso di manifestazioni pacifiche. L’ultima vittima è stata Jawaher Abu Rahme, la donna palestinese di 36 anni uccisa a Bi’lin dai gas lacrimogeni lanciati sui manifestanti dall’esercito israeliano il 31 dicembre nel corso di una manifestazione pacifica. A volte vi partecipano anche turisti europei, si tratta della manifestazione che avviene ormai da anni ogni venerdì per protestare contro l’enorme e continuo furto delle loro terre per espandere la sempre più gigantesca colonia israeliana di fronte a Bi’lin. Colonia illegale, se non vero e proprio crimine di guerra, come tutti i furti di terra e le colonie costruite provocatoriamente in territorio palestinese fregandosene altamente anche dell’Onu oltre che dell’Europa, che da sempre in questi casi si limita a qualche litania ipocrita e scientemente complice dei soprusi israeliani.  Jawaher Abu Rahme era la sorella di Bassem, attivista del comitato popolare, ucciso da un’altra granata lacrimogena sparatagli in pieno petto il 17 aprile 2009. L’anno scorso ho partecipato a una delle manifestazioni del venerdì di Bi’lin e, come forse ricorderete, sono testimone della specifica pericolosità dei gas lacrimogeni usati contro i palestinesi dagli israeliani. I quali, come documenta in modo ineccepibile il libro “Distruggere la Palestina”, della giornalista ebrea e israeliana Tania Reinhart, usano sparare spesso i lacrimogeni direttamente addosso ai manifestanti, che colpiscono anche con fucilate dirette agli occhi o alle ginocchia in modo da provocare il più possibile danni anche sociali, perché un invalido diventa inevitabilmente un peso per l’intera famiglia in una società povera e stremata come quella palestinese.

La violenza contro le manifestazioni palestinesi è tale che 30 associazioni di donne israeliane dopo l’assassinio di Jawaher Abu Rahme hanno condannato “l’uso di ogni tipo di arma e violenza utilizzate per la dispersione delle manifestazioni popolari in Cisgiordania”. L’israeliana Dalit Baum, della  Coalition of Women for Peace, ha dichiarato che “l’omicidio di Abu Rahme è una forma di violenza contro le donne”, ma le balde femministe e filofemministe nostrane, a partire da Hilary Clinton e a finire alla signora Selma Dal’Olio, se ne sono ovviamente strafregate. Mica si tratta di vittime israeliane di apparteneza ebraica….. Il problema non è solo della difesa delle donne a senso unico, ma dell’insopportabile ipocrisia della Casa Bianca, che fa la voce grossa per “la libertà di manifestazione in tutto il Medio Oriente” dopo le grandi manifestazioni di protesta de Il Cairo e dopo quelle che sembra siano manifestazioni di protesta anche a Teheran. Dico “sembra” perché l’intera informazione dall’Iran, e spesso dall’intero Medio Oriente, è falsata o comunque taroccata, in particolare dalla nota agenzia di stampa MEMRI, fondata da un ex (?) agente del Mossad israeliano.

Senza contare l’orrore documentato dai cosiddetti “Palestinian Papers” pubblicati da Al Jazeera, che hanno rivelato la corruzione (arte nella quale l’Occidente eccelle) della dirigenza palestinese dell’Anp venduta agli Usa e a Israele, il razzismo degli Usa arrivato al punto da proporre in segreto il “trasferimento” dei palestinesi nella foresta amazonica e la fetida ipocrisia europea. Che gli israeliani – parlo del loro governo e dei suoi sopporter – siano sprofondati in un tale abisso pare impossibile: a suo tempo infatti gli ebrei hanno dovuto subire a lungo la minaccia non solo dell'”opzione Uganda”, cioè del progetto di creare lo stato ebraico in tale Paese africano con annesso trasferimento anche forzato, ma anche la minaccia proprio dell'”opzione Amazonia”, vale a dire il progetto di creare lo Stato di Israele nella grande foresta sudamericana. Ora una bella fetta di dirigenti israeliani e dei fanatici che li hanno votati vorrebbe “trasferire”, cioè deportare, i palestinesi… E’ il solito vizio della smemoratezza a comando, la famosa memoria a senso unico. Ma che si potesse arrivare a tanto non lo avrebbe creduto nessuno, neppure gli “antisemiti” più incalliti, veri o presunti o inventati dai soliti noti maestri del terrorismo psicologico.

Guardando la foto del bambino che lancia sassi contro il carro armato israeliano – usato, si noti bene, contro la popolazione civile! – è evidente che in Israele troppi hanno dimenticato perfino la “sacra” leggenda di Davide e Golia. Male, molto male…

Domanda (inutile): perché Obama e la signora Clinton quando ci sono le manifestazioni antigovernative a Teheran fanno la voce grossa a favore, giustamente, della “liberta di manifestazione in tutto il Medio Oriente”, ma sempre fottendosene della mancanza di libertà di manifestazione dei palestinesi (sotto occupazione militare da troppi decenni)? La Palestina e Israele non sono forse in Medio Oriente?

563 commenti
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  1. Ratzy a Mary: il solito gioco delle tre carte della Chiesa
    Ratzy a Mary: il solito gioco delle tre carte della Chiesa says:

    Ed ecco a voi il blablablà di tale vescovo Luigi Negri, che – triangolando col il “disagio” del Vatic-ano e le chiacchiere morte delle Cei – per salvare il Berslucone impartisce lezioni di moralità, politica, giustizia, ecc, manca solo la fisica nucleare e il sesso. E se andasse affanculo da un’altra parte? No, eh…
    —————-
    Durissime critiche all’operato della procura milanese vengono espresse da monsignor Luigi Negri, vescovo di san Marino-Montefeltro e una delle più autorevoli voci della Cei, in una intervista al settimanale Tempi, in edicola a partire da giovedì 24 febbraio.

    Richiesto di esprimere quale sia lo stato d’animo di un pastore della Chiesa davanti al conflitto politico-giudiziario che si è aperto con l’incriminazione del Presidente del Consiglio per concussione e sfruttamento della prostituzione minorile, il presule risponde con un esplicito affondo sulla magistratura italiana:

    « Il rispetto per la giustizia mi chiede di sospendere il giudizio, ma rimane l’evidenza di un conflitto tra poteri che non fanno più quello che dovrebbero: servire il bene comune. Dall’altra parte mi sembra che in questa guerra tra politica e magistratura, la seconda abbia già vinto. È lei ormai a fissare le regole senza avere alcun punto di riferimento o argine nell’apparato statale. Il potere giudiziario italiano è una realtà indipendente e sovrana che non risponde a nessuno dei suoi atti. Non si era mai vista una magistratura muoversi con la prepotenza con cui lo sta facendo oggi nel nostro paese».

    Secondo monsignor Negri «La moralità dei politici va giudicata dall’impegno nel perseguimento del bene comune che consiste nel benessere del popolo e nella libertà della Chiesa. Diversa è la moralità privata che giudicherà Dio e nel caso questa si macchi di un reato non toccherà né a noi vescovi né a noi cittadini giudicare. Il giudizio è della legge: purtroppo mi pare che per ora ci sia solo la presunzione del reato per cui Berlusconi è inquisito, ma sembra che ancora prima del processo la magistratura abbia scritto la sentenza della colpevolezza».

    Quanto agli episodi di indignazione emersi in ambienti del mondo cattolico e anche tra esponenti in vista della chiesa italiana, Negri replica secco che «L’indignazione non è un atteggiamento cattolico. Tutti gli uomini di buona volontà, che sono più di quelli che sembra al di là di ogni schieramento partitico, devono guardare e portare la situazione con sofferenza, non con indignazione. Sofferenza per un confronto intriso di un odio che si sta diffondendo nella vita del nostro paese, devastando i cuori e le coscienze dei giovani che crescono pensando che il disprezzo sia il modo normale di agire e di vivere i rapporti. Agli ecclesiastici, invece, direi di aprire di più il cuore e le coscienze: perché non si indignano davanti alla persecuzione dei cristiani? Perché non esprimono sofferenza per la devastazione della famiglia? Perché non levano la voce davanti a leggi contrarie alla vita dal suo concepimento fino alla morte? Noi, che dovremmo essere testimoni della speranza, che viene dall’amicizia con Cristo, spesso ci riduciamo a essere parte del gioco del potere che poi, alla fine, è comandato da altri».

  2. Il nepotismo di Bingo Bongo Bossi, che vuole fondare una dinastia non di napoleoni ma di figlioni
    Il nepotismo di Bingo Bongo Bossi, che vuole fondare una dinastia non di napoleoni ma di figlioni says:

    Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

    La Padania, Radio Padania libera, Tele Padania. Da lunedì scorso, tutti i media del Carroccio hanno un nuovo responsabile: Renzo Bossi. Lo ha deciso Umberto, l’augusto genitore, su suggerimento di Roberto Calderoli. Il ruolo, fin qui, è stato ricoperto da Stefano Stefani. Ma in effetti, l’intervento del sottosegretario agli Esteri sulla stampa del movimento è sempre stato assolutamente limitato. Semmai, il dirigente vicentino si è occupato della Padania come membro del consiglio d’amministrazione del giornale, ma mai- o pochissimo- ha opinato sulle scelte editoriali.

    Con Renzo Bossi, il non interventismo potrebbe terminare. Le ultime mosse del Carroccio sulla scena mediatica hanno dato la sensazione di una gestione, se non maldestra, quantomeno assai confusa. Priva di un indirizzo preciso. L’intervista a Pier Luigi Bersani, il via libera e poi lo stop alla trasmissione in collegamento tra Radio Padania e Lucia Annunziata sono state commentate a dir poco vivacemente nel movimento. Ancora ieri, onore al merito, il giornale di Alberto da Giussano riportava una lettera (titolo, «Un Carroccio imbarazzato» ) in cui un lettore parlava a chiare lettere di «brutta figura» nei confronti dell’Annunziata.

    L’incarico a Renzo, che non ha commentato la designazione, va appunto nella direzione di superare l’ordine sparso con cui fin qui si è mosso il settore media del movimento. Resta il fatto che il disorientamento degli organi di informazione è soltanto il riflesso di un più generale problema di timone politico. I colonnelli padani non si stancano di ripeterlo: «Nessuna divisione tra base e dirigenza del movimento» . Eppure, ogni giorno si segnalano nuovi episodi che lasciano i militanti sempre più perplessi.

    Per esempio, la battuta di Bossi su Maroni possibile premier («Non accetterebbe mai. Lui ha voglia di andare in pensione, ha voglia di andare al mare» ) ha suscitato una bufera di sms a tutti i livelli del partito. Né giovano i continui segnali di divisione che si manifestano nella culla del movimento, la Provincia di Varese. Esemplare l’ultimo episodio: per venerdì sera a Tradate è stato organizzato un convegno sul federalismo con il capogruppo alla Camera Marco Reguzzoni, il sindaco di Besozzo Fabio Rizzi e Renzo Bossi.

    Sennonché, sorpresa: sul manifesto che pubblicizza l’iniziativa non compaiono né Dario Galli – che oltre ad essere di Tradate è il presidente leghista della Provincia di Varese -, né addirittura Stefano Candiani, che di Tradate è il sindaco. Oltre ad essere, incidentalmente, il segretario del Carroccio varesino. I due esponenti padani non sono stati invitati. Entrambi assai vicini a Roberto Maroni ed entrambi, per questo, in rapporti non proprio idilliaci con Reguzzoni e il cosiddetto «cerchio magico» che circonda Umberto Bossi.

  3. Caro Bossi
    Caro Bossi says:

    Roma ladrona? E Milano allora? Anche cogliona.
    Robertino Cul De Roli e Nicole Mi Netti De La Chapel

  4. Caro Bossi, è vero: siete tutti tabaccai, aspiranti pistoleros
    Caro Bossi, è vero: siete tutti tabaccai, aspiranti pistoleros says:

    Uccise rapinatore, chiesti 9 anni e mezzo. La Lega davanti al tribunale di Milano: “Siamo tutti tabaccai”

    MILANO – La procura di Milano chiede una condanna in appello a nove anni e mezzo di carcere per omicidio volontario per Giovanni Petrali, il tabaccaio che nel maggio 2003, uccise un rapinatore e ferì il suo complice che avevano tentato di mettere a segno una rapina nella sua tabaccheria in centro a Milano. La Lega Nord, protesta, va davanti al tribunale e urla: siamo tutti tabaccai.

    Il Carroccio ha organizzato un presidio davanti al Tribunale di Milano con le insegne del Sole delle Alpi.Lo slogan è lo stesso scandito al processo nel 2009: “Siamo tutti tabaccai”. Fin dalle prime ore dopo il delitto i lumbard avevano difeso Petrali, invocando per lui la legittima difesa, anche se aveva sparato alle spalle ai suoi rapinatori. “Qui una vittima diventa carnefice: dopo il danno, la beffa”, dice il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato. “Situazioni come quelle che ha dovuto affrontare il povero esercente sono estremamente difficili da gestire: quando ci si trova davanti un rapinatore nel proprio negozio, si pensa innanzitutto a tutelare la propria vita – ha detto il vicesindaco – Non dimentichiamo che un altro tabaccaio, Ottavio Capalbo, così come uno sfortunato orefice, Ezio Bartocci, alcuni anni fa finirono assassinati in condizioni analoghe”.

    La rapina. La rapina, che ha cambiato la vita a Petrali, risale al 17 maggio del 2003 alle 19 passate. Due banditi, Alfredo Merlino, 30 anni, milanese, e Andrea Solaro, 19 anni, di Genova, uno armato, entrano nel bar, le urla e le minacce e i due schiaffoni tirati a Giovanni, che stava pulendo il pavimento come ogni sera prima della chiusura, l’assalto alla cassa, infine la reazione del tabaccaio che afferra dal cassetto del bancone la pistola e fa fuoco sette volte: quattro dentro il negozio e tre fuori, mentre insegue i banditi fino all’angolo con via San Vittore. Colpendo a morte Alfredo Merlino e ferendo Andrea Solaro. La sorella di Alfredo scrisse una drammatica lettera al Corriere chiedendo giustizia per il fratello.

  5. Il lecchino di turno fa finta di non capire cosa ha detto Eco
    Il lecchino di turno fa finta di non capire cosa ha detto Eco says:

    GERUSALEMME – Lo scrittore Umberto Eco fa un parallelo tra Berlusconi e Hitler. Eco, intervenuto da protagonista alla Fiera di Gerusalemme, spiega: ”Il paragone, più che con Gheddafi e Mubarak, intellettualmente parlando potrebbe essere fatto con Hitler, anche lui giunse al potere con libere elezioni”.

    ”Ma Berlusconi non è un dittatore come Mubarak e Gheddafi, perchè lui ha vinto le elezioni con il supporto di una grande maggioranza degli italiani. In Italia non c’è lo stesso regime dei paesi del Nord Africa e non va dimenticato il fatto che c’e’ un elettorato pronto a supportare Berlusconi. E’ piuttosto triste – ha concluso Eco – ma è così”.

    ”E’ imbarazzante sentire uno scrittore illustre come Umberto Eco paragonare Berlusconi a Hitler. Associare un dittatore sanguinario e razzista che ha ucciso milioni di persone ad un capo di governo democraticamente eletto è offensivo per tutti gli italiani. Ed ancora più triste è che queste affermazioni le faccia all’estero nel corso di una manifestazione internazionale, gettando discredito sul nostro Paese nonostante i continui appelli all’unità del Presidente Napolitano”. Lo spiega il presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e Responsabile vicario Enti Locali del Pdl, Mario Valducci che commentando le dichiarazioni di Eco non nota che lo scrittore non ha paragonato Berlusconi ad Hitler, ma al modo in cui entrambi furono eletti.
    ———————————
    Si può chiedere se Valducci sia un cretino o un disonesto?
    Shalom

  6. Linosse
    Linosse says:

    X 301 e 302
    La diretta conseguenza della “allegra” Milan dei nani ,escort & minorenni ,un tempo da bere ,dopo gli ultimi intrugli preparati da improvvisati alchimisti patani con acqua “sacra” del Po prelevata però dai bacini trotati, è quella di essere assaliti da conati di vomito inarrestabili solo a pensarla.
    Allo schifo non c’è cerchio magico che tenga.
    Sembra che anche gli allenati al peggio stomaci patani non reggano più ;nutrirsi unicamente di trota bollita all’origine porta al rigetto.
    L.

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy,
    mi dispiace dirlo, ma su di te bisogna stendere davvero un velo di pietà.
    Cerutti conosce la pietà.
    Stendo il velo.
    C.G.

  8. La Lega - schifosa - sobilla a invadere il tribunale di Milano!
    La Lega - schifosa - sobilla a invadere il tribunale di Milano! says:

    Uccise rapinatore, chiesti nove anni
    la Lega Nord: invadiamo il tribunale
    Giovanni Petrali era stato condannato in primo grado a un anno e otto mesi per omicidio colposo
    Il 17 maggio 2003 ferì mortalmente il 20enne Alfredo Merlino. L’accusa è ora di omicidio volontario
    Giovanni Petrali

    Chiesta la condanna a nove anni e mezzo di reclusione per di Giovanni Petrali, il tabaccaio che il 17 maggio 2003, reagendo a un tentativo di rapina alla sua tabaccheria in piazzale Baracca, ha ucciso Alfredo Merlino, 20 anni, e ferito Andrea Solaro, oggi 24. La richiesta è stata formulata al processo d’appello dal sostituto procuratore generale Piero De Pretis, secondo il quale Petrali ha commesso un omicidio volontario e un tentato omicidio. In primo grado, invece, il tabaccaio era stato condannato a un anno e otto mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena per omicidio colposo, lesioni colpose e porto illegale di armi. Quest’ultima imputazione è oggi prescritta. La Lega Nord ha invitato i propri militanti e i commercianti a invadere pacificamente il 23 marzo prossimo l’aula della Corte d’appello per l’udienza in cui sarà pronunciata la sentenza.

    Il sostituto pg ha parlato di una “vicenda drammatica e inusuale per le aule di giustizia”. E di una rapina avvenuta “con violenti atti di aggressione” da parte dei due uomini nei confronti del tabaccaio. Quest’ultimo però, ha aggiunto il magistrato, ha sparato quando “i rapinatori erano in fuga e non erano più aggressivi verso di lui: avevano l’arma nei pantaloni e sono stati colpiti tutti e due alle spalle”.

    Una decina di persone ha partecipato al presidio organizzato dalla Lega in solidarietà di Petrali. Il presidio è stato organizzato in occasione della prima udienza del processo d’appello. Alla manifestazione, in cui è stato srotolato lo striscione ‘Siamo tutti tabaccai’, ha partecipato anche il capogruppo della Lega in Comune, Matteo Salvini, che poi è entrato nel Palazzo di giustizia per salutare il figlio dell’imputato prima dell’avvio dell’udienza. “Il 23 marzo – ha annunciato Salvini – invaderemo pacificamente l’aula del tribunale e inviteremo tutti i milanesi che ogni giorno rischiano la propria vita mentre sono al lavoro. Quel giorno l’aula sarà piena di tanta gente perbene che aspetterà la sentenza”.

    Lo stesso Salvini ha duramente criticato la richiesta del procuratore generale. “E’ una richiesta di condanna vergognosa – ha detto – Nove anni e mezzo per una persona che si è difeso mentre lavorava me li aspetterei da un tribunale libico, non certo da uno italiano”.
    —————————————-

    Chi chiama la neuro per Salvini?
    Nicole Mi Netti il Kul

  9. sylvi
    sylvi says:

    Potrei ribattere a Ratzy e Mary che mai come in questi tempi, almeno da queste parti, c’è un distacco fra la base cattolica e il potere curiale…potrei citare giornali e dichiarazioni di preti coraggiosi…

    Ma ora sono veramente arrabbiata perchè i vescovi del FVG ci hanno appena comunicato che la visita di Benedetto XVI ad Aquileia, Chiesa Madre!!!, per due giorni a maggio, dovranno pagarla le Diocesi e le parrocchie…
    Le altre volte si chiedeva un’offerta…ora…si paga senza discutere!
    Da me non avranno un soldo…e non sono sola!

    Sylvi

  10. Ratzy a Mary
    Ratzy a Mary says:

    @ Sylvi

    La Chiesa, comandata dal vaticanume scopone e inculereccio, se ne fotte altamente della “base cattolica” e dei “preti coraggiosi”, che anzi le servono come alibi e specchietto per le allodole per poter continuare la sua solita arte del meretricio, la vendita del culo e delle indulgenze ai potenti in cambio del Dio Denaro&Privilegi. Il bunga bunga del debosciato di Arcore al confronto è roba da boy scout.
    La “base” segue come pecoroni: “In Vaticani decidono in base ai propri interessi a cosa devono credere man mano i fedeli”. Che non contano mai una beata minchia, timorosa com’è di non andare in paradiso se non obbedisce belando.
    RaM

  11. A Z Cecina Li
    A Z Cecina Li says:

    Già dimenticavo che il Poppy e quello con QI a sei cifre, lui sa sempre tutto prima ma per educazione, modestia e rispettoso degli altrui sentimenti lo dice solo dopo che glie lo hai spiegato più volte, insomma fa parte di quelli che come recita un adagio contadino, “alla terza fetta ha capito che era polenta”. Quindi avendogli dato solo due fette mi appresto misericordiosamente a servirgli la terza disvelando sull’angosciante mistero delle date di nascita di Rodolfo. Non ti svelerò se a fornirmi le indicazioni per trovarle è stato il KGB i servizi cubani ma sta di fatto che io aperte con mossa maligna le suddette pagine, accessibili ad ogni utente Facebook, con rapida mossa sono sceso alla prima riga sotto il nome ed ho letto le due date, costatato che erano composte dagli stessi numeri scritti nella stessa successione ne ho malignamente dedotto che fossero uguali. Ora se hai capito va bene se non hai capito va bene lo stesso io ho finito le fette di polenta e anche la pazienza di star “a pestare acqua nel mortaio”.

    Antonioantonio.zaimbri@tiscali.it

  12. controcorrente
    controcorrente says:

    caro Az,
    c’è poco da fare!
    Io da tempo ho smesso e mi dedico alla cosmologia , cosmogonia, alla numerologia e ai suoi rapporti con la geometria.
    In sostanza ,sono un vero esoterico.
    Su una rivista specializzata ho scoperto il famoso “pendolino di Hitler” quello con cui si scoprì che Benito era al Gran Sasso.
    L’ho comperato ad una asta e mi sono messo su un pentagono magico a chiedere dove fosse l’ufficio di Bin Laden.
    Ti sembrerà incredibile ,ma il pendolino indicava sempre il vertice alto del pentagono magico.
    Hai visto quante cose si possono fare con le arti esoteriche ?
    Chi l’avrebbe mai sospettato !

    cc

  13. Popeye
    Popeye says:

    Quella e’ una delle domande AZ. Adesso puoi rispondere alle altre.
    Perche’ hai usata la data del figlio per inguiare il padre?
    Perche’ hai usata la data di un ignoto Rodolfo XY per accusare il Rodoflo che conosciamo?
    Perche’ hai messo quella insinuazione di bi-sessualita’ nella quisita’ a Rodolfo?

  14. Anita
    Anita says:

    Una scappatina sui giornali Italiani, Libia.

    Libia, per Al Arabiya 10 mila morti

    http://www.repubblica.it/#Szene_1

    L’Unita’ scrive 1’000 morti.

    —————————————————–

    Ho sempre sostenuto che Republica.it non e’ un giornale serio.
    Mentre trovo che l’Unita’ riporta con piu’ precisione, e non mi riferisco solo in questo caso.

    Anita

  15. Popeye
    Popeye says:

    Cara Anita
    Anche sull’Unita': Al Arabiya: «In Libia 10mila morti e 50mila feriti»
    Tripoli, si scavano fosse comuni

  16. Popeye
    Popeye says:

    Cara Anita
    Nessun Problema.
    Ricordo come ragazzo di 13/14 anni di aver letto su Unita’ che la USSR aveva fatto cadere una bomba atomica su Filadelfia. Non ricordo bene il contesto ma pensai come puo’ essere, nessuno ne ha parlato. Non mi sono mai fidato dell’Unita’. Oggi so che era la solita propaganda rossa.

  17. controcorrente
    controcorrente says:

    Anita,
    pensa che poppy, alla stessa età credeva ancora a Babbo Natale e alla Befana.
    Adesso però pare migliorato ,e scrive sul Blog !
    Può ancora migliorare però..non mettere mai limiti alla provvidenza!

    cc

  18. peter
    peter says:

    x Popeye

    non mi dire che poi sei finito a Filadelfia per verificare che i rossi avevano effettivamente torto?!

    Peter

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    però adesso l’unica “chanche”e che tu o poppy ,andate di persona a contarli ad uno ad uno , con un pallottoliere, diverso da quello usato per Piombo fuso.
    Il pallottoliere verrà fornito da Parigi,dove ci sono tutte le unità di misura internazionale custodite gelosamente.
    Infatti è ragionevole pensare che chi pensa con i piedi,finisca per credere che la befana cada a pasqua !
    Buon viaggio a entrambi!
    Report senza frontiere…!!

    cc

  20. Sembra adatta al Chiavalier, sperando che vadi in galera, che vadi
    Sembra adatta al Chiavalier, sperando che vadi in galera, che vadi says:

    IL PRESIDENTE – RAFFAELLA CARRÀ (TESTO DI GIANNI BONCOMPAGNI)

    http://www.youtube.com/watch?v=YYPDBCx1jp4

    Una festa in grande stile
    Un ambiente signorile
    Le tartine di caviale, lo champagne
    Un’ orchestra nello sfondo
    E la crema del bel mondo
    Si incontrava quella sera
    E c’ero anch’io

    Si fa avanti un gran signore
    Sono il conte “tal dei tali”
    Molto lieto, benvenuta a casa mia

    Faccia come a casa sua
    E non faccia complimenti
    Se ha bisogno di qualcosa dica a me

    Lusso di qua
    Lusso di là
    Ma che eleganza
    Quanta, quanta signorilità
    Venga con me
    Venga con me

    Che le presento anche
    Il presidente,Il consigliere,
    Il senatore, il direttore e
    Due ministri, un magistrato
    Quattro o cinque costruttori
    Consiglieri delegati e un Marajàh

    Si avvicina il presidente
    Un signore affascinante
    Mi racconta brevemente
    Un pò di sè

    Lei non lo sa
    Ma quello là
    E’ l’uomo più potente
    In mezzo a tutti questi qua

    E poco fa
    E poco fa
    Abbiamo fatto qui un grande affare
    E perciò le chiedo di ballare
    Un pò con me

    Vado a casa e mi addormento
    E mi sveglio col giornale
    E chi vedo proprio in prima pagina

    Il mio caro presidente
    Proprio come un delinquente
    Le manette ai polsi e un titolo cosi:

    “Arrestato il presidente
    Ma si reputa innocente”
    Chissà come se la caverà
    Mi domando veramente
    Se il mio caro presidente
    Un domani se la caverà

    Chissà
    Chissà

    Ma!
    Ma, chissà
    Ma chissà !

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Pensierino della Sera…
    caro peter,
    A volte leggendo certe cose ..mi sembra di essere capitato in un manicomio pre-basaglia…!!!
    Che li abbiano mandati tutti nel Blog di Nicotri?

    mah..?

    cc

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Ricordo come ragazzo di 13/14 anni di aver letto su Unita’ che la USSR aveva fatto cadere una bomba atomica su Filadelfia. Non ricordo bene il contesto ma pensai come puo’ essere, nessuno ne ha parlato. Non mi sono mai fidato dell’Unita’. Oggi so che era la solita propaganda rossa.”
    ——————————————————————————
    Ecco perchè scrivevo sull’opportunità di stenderci sopra un velo di pietà.
    Massì, la pietà è anche opera di carità.
    C.G.

  23. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    dopo la “partenza” di M.T. si sentiva il bisogno di qualcosa di “spirituale”, di “interiore” di “soprannaturale”, insomma di tutte quelle cose strane che hanno a che fare con gambe di tavoli, sfere magiche e …pendolini!
    L’unica volta che ho avuto a che fare coi pendolini è stato circa trentanni fa; ero incinta…e non è che allora si ricorresse a stregonerie tipo “morfologica”, anzi “amniocentesi” che allora era solo a Trieste; poi io non volevo sapere il sesso, perchè non me ne importava.
    Il marito di una cara amica ha preteso di farmi il pendolino del sesso…
    Questo pendolo andava su e giù, di qua e di là del mio pancione, non ricordo se avesse anche pronunciato delle parole magiche…
    Pendola che ti pendola il responso fu: una femmina di quasi tre chili , piuttosto vivace.
    Nacque mio figlio maschio, quattro chili abbondanti e che mangiava e dormiva come un angelo!

    Forse era colpa della mia mancanza di “fede” nel pendolo!!!

    Buonpendolo
    Sylvi

  24. Popeye
    Popeye says:

    x Peter
    Credo di no. L’emigrazione a Usa era gia’ programmata dal dopo guerra 45-46. E’ una lunga storia …

  25. Popeye
    Popeye says:

    x Pappagallo
    Vai, Vai … a imparare un altra stanza, pappagallo!
    Giorgetto W(isky) Bush su ordine del suo capo Cheney ..croooo crooo …..
    Giorgetto W(isky) Bush su ordine del suo capo Cheney ..croooo crooo …..

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Tranquillo, Poppy.
    Un paio di veli sulla tua testa (quella che ragiona con i piedi) e tutto
    passa.
    Carpe Diem.

    C.G.

  27. Popeye
    Popeye says:

    x 323
    99 bottles of beer on the wall, 99 bottles of beer.
    Take one down and pass it around, 98 bottles of beer on the wall.

    98 bottles of beer on the wall, 98 bottles of beer.
    Take one down and pass it around, 97 bottles of beer on the wall.

    97 bottles of beer on the wall, 97 bottles of beer.
    Take one down and pass it around, 96 bottles of beer on the wall.

    ……

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    Ma certo Sylvi,
    la tua intuizione” proverbiale” non può errare , il medium usava il pendolo sbagliato!
    Ci vuole il medium giusto e il pendolo giusto !
    Solo con questa combinazione si possono avere le giuste risposte !
    Pensa che un medium aveva previsto la Bomba su Filadelfia 13 anni prima che poppy leggesse la notizia sull’Unità.
    E’ ancora ricoverato adesso al pronto soccorso della “neuro” come caso inspiegabile!
    Neppure gli esorcisti hanno potuto nulla e dire che che hanno consumato centinaia di litri di acqua benedetta, ma adesso che Poppy ha confermato con la sua lettura sull?Unità, lo faranno uscire.
    Così si libera un posto..con la crisi di poppyletto che c’è è giusto liberare un posto per dei casi più gravi!

    Ma scusa sono curioso che ti dicono oggi i tarocchi sulla crisi Libica, sei taciturna , non fare la furba ..tu sai qualche cosa che ci vuoi tenere nascosto e che i tarocchi ti hanno detto!

    cc

  29. Popeye
    Popeye says:

    x Pappagallo
    Vai, Vai … a imparare un altra stanza, pappagallo!
    Giorgetto W(isky) Bush su ordine del suo capo Cheney ..cruuuuu… cruuu …..
    Giorgetto W(isky) Bush su ordine del suo capo Cheney ..cruu… cruuuu …..

  30. Popeye
    Popeye says:

    x 333
    96 bottles of beer on the wall, 96 bottles of beer.
    Take one down and pass it around, 95 bottles of beer on the wall.

    95 bottles of beer on the wall, 95 bottles of beer.
    Take one down and pass it around, 94 bottles of beer on the wall.

    94 bottles of beer on the wall, 94 bottles of beer.
    Take one down and pass it around, 93 bottles of beer on the wall.

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    ps- per Sylvi, ti ricordi quando la Stampa scrisse a tutto titolo che Ugo Tognazzi era il Capo delle Brigate Rosse ?
    Non mi dire che ci hai creduto ?

    cc

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La vispa Teresa fa sapere che per lei La Repubblica non è un giornale serio.
    Urka!!
    Forse abituata a Usa Today, ai Lou Dobbs, ai Steve King, alle Michelle Bachmann, aiGlenn Beck e quaquaraquà assortiti con il loro peloso “Dio, Patria e Esercito”?
    màh..
    C.G.

  33. Popeye
    Popeye says:

    x Peter
    Per dire la verita’, gia’ sapevo che i rossi avevano sempre torto. Quello che non sapevo era che l’Unita era scritta dai rossi. Rossi, Rossi perdenti obviously!

  34. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    c’è qualcuno che ha bisogno di un letto “interno? internato insomma?
    Qui da noi non ci sono, come sai…è rimasta qualche brandina dentro la pancia di Marco Cavallo…che non è il cavallo di troia; è che non so se giocano con i tarocchi o con le figurine dei calciatori!

    La crisi libica? Ho capito tutto sentendo D’Alema in TV.
    Te lo spiegherò domani!

    Sylvi

  35. Popeye
    Popeye says:

    .. abituato a Shawn Hannety, Rush Limbaugh, ai Lou Dobbs, ai Steve King(?!?), alle Michelle Bachmann, ai Glenn Beck, Sarah Palin, e Giorgetto W(ar) Bush su ordine del suo capo Cheney Darth Vader..croooo e assortiti con il loro peloso “Dio, Patria e Esercito”?
    ———-
    You can bet your sweet bippy!

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Arieccolo!
    Il Poppy se vede svolazzare un pettirosso come minimo gli spara.
    Pum! Uccello Komunistaccio perdente! Pum!

    Devo trovare un’altro velo da stendergli sopra.
    Un lenzuolo, un paracadute di quelli antichi, una tenda…
    C.G.

  37. controcorrente
    controcorrente says:

    beh, mi sembra che Pino debba verificare L’IP di Poppy.
    Non mi sembra realistico!

    cara Sylvi,
    a proposito di pendolini, non ti permetto di schernire Marco Tempesta.
    Si è vero , io sovente l’ho attaccavo, ma almeno la sua teoria sui Nodi Interferenziali aveva un fondamento…era simile alla teoria delle dimensioni arrotatolate (e a questo punto aggrovigliate) sai come i miei ormai famosi Zebedei !

    cc

  38. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    non ti bastano i tarocchi,ahhh ho capito devi ancora far girare “il pendolino” per le risposte..
    Ma è giusto così…io, un posto-letto me lo sono già prenotato,infatti non per nulla sono qui alle 23,55 di notte che parlo ancora con te !

    vado a dormire che è meglio

    ciao
    cc

  39. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Forse abituata a Usa Today, ai Lou Dobbs, ai Steve King, alle Michelle Bachmann, aiGlenn Beck e quaquaraquà assortiti con il loro peloso “Dio, Patria e Esercito”?
    màh..
    C.G.

    ——————————————————————-

    No, .. abituata a Shawn Hannity, Rush Limbaugh, ai Lou Dobbs, ai Steve King(?!?), alle Michelle Bachmann, ai Glenn Beck, Sarah Palin, Newsmax, The Hill, Charles Krauthammer, Bill O’Reiley, Michael Savage, Michelle Malkin, ect…..
    Piu’ i giornali socialisti e comunisti Italiani….
    ———-

    You can bet your sweet bippy! ;-)

    Anita

  40. al Berluskaz anche la comunione! Alla faccia del divieto di darla ai divorziati. Chiesa venduta, tanto per cambiare
    al Berluskaz anche la comunione! Alla faccia del divieto di darla ai divorziati. Chiesa venduta, tanto per cambiare says:

    la comunione a Berlusconi… due pesi e una misura
    donvitaliano in miscellanea
    PRIVILEGI E DISCRIMINAZIONI

    dal sito dell’ass. sacerdoti lavoratori sposati

    Durante i funerali dell’alpino Matteo Miotto, Silvio Berlusconi ha aspettato fremente che scorresse la fila delle persone pronte a ricevere la comunione come se volesse cogliere il momento giusto per tentare di essere ammesso al sacramento. Alla fine, da solo, il premier con un guizzo va davanti al sacerdote, che gli dà l’ostia nonostante sia divorziato e quindi, per la Chiesa, «macchiato dal peccato». Anche al funerale di Raimondo Vianello il parroco non negò la comunione a Berlusconi, ma si scatenò una polemica da parte dei tanti cattolici non più sposati che si sentirono discriminati. L’associazione dei sacerdoti lavoratori sposati è intervenuta con una nota di indignazione per i favoritismi che si concedono a Berlusconi, in violazione delle norme ecclesiali, segnalando la notizia della comunione negata al fondatore dei sacerdoti sposati, don Giuseppe Serrone, ex parroco di Chia (VT) che aveva invece un regolare percorso canonico con dispensa dagli obblighi del celibato e matrimonio religioso.
    Padre Jorge Wilches, Cappellano del Monastero Benedettino di “Santa Scolastica” a Civitella San Paolo in provincia di Roma, il 9 Aprile 2007 verso le ore 9,45 durante la Messa celebrata per le suore e gli ospiti, al momento della Comunione ha negato i sacramenti a don Giuseppe Serrone, sacerdote sposato, ex parroco di Chia (VT) e alla moglie Albana Ruci, che si erano recati presso la comunità monastica per vivere un’esperienza di ritiro e di preghiera. La coppia era stata invitata per pregare da una suora del Monastero, esperta in Sacra Scrittura, conosciuta da don Giuseppe tramite Internet, per approfondire alcuni temi di spiritualità.
    Giuseppe e Albana si erano messi in fila con gli altri fedeli per partecipare al rito eucaristico. Ma prima Albana e poi don Giuseppe si sono visti negare, in pubblico, tra l’imbarazzo generale dei fedeli, la possibilità di ricevere il Corpo di Cristo. Padre Jorge, ha detto prima alla signora e poi al sacerdote sposato, interrompendo per due volte il rito, mentre appoggiava la sua mano sulla loro spalla: “Non posso comunicarti per i motivi che tu conosci”. Al termine della celebrazione don Giuseppe si è recato in sagrestia e ha chiesto spiegazioni al prete celebrante sul perchè del divieto di ricevere i sacramenti. Ma il cappellano non ha saputo rispondere. Don Giuseppe gli ha detto: “Ci hai ingiustamente negato il diritto di ricevere un sacramento. Noi siamo regolarmente sposati dal punto di vista religioso. Con la dispensa del Papa dagli obblighi del celibato e con il matrimonio registrato nei libri parrocchiali”.
    P. Jorge è un sacerdote spagnolo incardinato nella diocesi di Civitacastellana, la stessa diocesi di appartenenza di don Giuseppe, che dopo l’episodio ha ricordato di aver già conosciuto negli anni del suo servizio pastorale il prete che oggi con tono “da inquisizione” ha pubblicamente rifiutato il diritto legittimo della coppia di accostarsi ai sacramenti. “Ho bisogno di verificare, ho avuto questa disposizione”, con queste frasi, il cappellano delle suore ha congedato d. Giuseppe che è rimasto profondamente turbato insieme ad Albana per l’atteggiamento del cappellano: “Avevamo poco prima mangiato insieme ed eravamo stati insieme a chiacchierare – ha dichiarato don Giuseppe – perchè non mi ha chiesto niente della mia situazione e poi oggi durante la Messa, ci ha offesi pubblicamente, privandoci di ricevere un sacramento?”.
    Subito dopo l’episodio d. Giuseppe e Albana hanno lasciato il monastero, visibilmente emozionati per l’ennesimo episodio che li ha visti coinvolti, dopo le discriminazioni a Chia e la convalida di sfratto per la denuncia del Parroco di Chia e di Soriano nel Cimino don Enzo Celesti alla Corte di Appello di Roma.

    —————-
    per maggiori informazioni
    ufficio stampa
    ass. sacerdoti lavoratori sposati
    mail: sacerdotisposati@alice.it

  41. A Z Cecina Li
    A Z Cecina Li says:

    Su da bravi “ragassi” non mi infierite sul povero Popeye. Se dice che l’Unità ha scritto della bomba atomica su Filadelfia è vero di sicuro, ohoddio lui non l’ha siocuramente letta direttamente,(quel giornale non l’ha mai preso in mano per paura di qualche forma di contagio) però è sempre possibile che ne abbia avuto notizia certa e verificata da “Selezione dal Reader’s Digest”

    Poverino è un po’ “di credenza grande” e di riflessi lenti. Molti si ricorderanno di quando cominciò a chiamarmi “Cecinella” (capire perché è un caso a cui dedicare un congresso di psichiatria clinica) non è che la cosa mi disturbasse, “Cecinella” è una bella zona di Cecina tra l’abitato e la pineta ma per scherzare cominciai ad inserire commenti con il nick ” Nella Ceci” che si professava sua ammiratrice, pensavo che avrebbe capito lo scherzo invece lui prese cominciò a rispondermi e la cosa andò avanti per un bel pezzo poi interruppi brutalmente un nascente amore perché, tutto sommato, come dicono i fiorentini “a pende pe ì’ culo e bischeri e so’ boni tutti … ma un c’è sugo”.

    Antonioantonio.zaimbri@tiscali.it

  42. Popeye
    Popeye says:

    Caro AZ
    Invece di scrivere scemenze rispondi alle domande:
    Perché hai usato la data del figlio per inguaiare il padre?
    Perché hai usato la data di un ignoto Rodolfo XY per accusare il Rodolfo che conosciamo?
    Perché hai messo la data di nascita del nostro Rodolfo con la data dell’ignoto Rodolfo XY?
    Perché hai messo quella insinuazione di bi-sessualità nel quesito a Rodolfo?
    Puoi cantare e danzare quando vuoi, ma le domande richiedono risposte da un bravo comunista come te!

  43. Popeye
    Popeye says:

    Cecina tra l’abitato e la pineta ma per scherzare cominciai ad inserire commenti con il nick ” Nella Ceci” che si professava sua ammiratrice ..,

    E lui credeva che non sapevo che era la Cecinella Sadda Tubi!
    Figurati!

  44. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Guardi che Steve King (RE) e’ un Congressman dello Stato dell’ Iowa, lontanuccio dal RI ed anche dalla PA.

    Negli US ci sono 435 Congressmen, e 100 Senatori.

    Buonanotte,
    Anita

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