L’Occidente e il mondo arabo: cambiare tutto per non cambiare niente? Per la Libia abbiamo parlato subito di “genocidio”, di “interi quartieri civili bombardati” e di “fosse comuni”, ma a sproposito. Guarda caso, gli stessi termini, peraltro meno inappropriati, il cui uso è stato accuratamente evitato per la mattanza israeliana a Gaza
Ciò che accade in Libia è senza dubbio grave e apre spiragli verso un futuro migliore, sia per la Libia che di conseguenza per il resto del mondo arabo e non solo. Ma ci sono fatti che denotano con chiarezza mire occidentali perché “tutto cambi senza cambiare niente”, senza cioè che cambi in fatto di petrolio. Fa pensare al solito gattopardismo anche quanto accade nelle ultime ore in Tunisia e in Egitto. La rivolta popolare pareva avesse scacciato definitivamente gli ostacoli a una democrazia degna di questo nome. Ora invece pare che il potere preesistente non voglia uscire di scena dopo essersi rifatto una verginità cacciando i rispettivi capi di Stato e di governo, supportati docilmente per decenni, quando ormai non erano più difendibili. Ma veniamo alla Libia.
I mass media occidentali, e italiani in particolare, hanno cominciato a parlare immediatamente di “genocidio” quando le vittime della reazione di Gheddafy erano ancora solo decine o centinaia e venivano comunque indicate dai nostri giornali in “mille morti”. Mille morti su una popolazione di oltre sei milioni di abitanti chiaramente NON sono un genocidio. NON sarebbe un genocidio neppure se i morti fossero diecimila, come per prima hanno ipotizzato – ma NON affermato – le emittenti arabe Al Arabiya e Al Jazeera, di colpo prese per oro colato quando fino al giorno prima le deridevamo o guardavamo con sospetto. La nostra interessata ipocrisia, e annessa sporcizia morale, risulta in tutta la sua gravità se ci si ricorda dell’accanimento con in quale abbiamo rifiutato il termine “genocidio” quando l’esercito israeliano ha invaso Gaza provocando una mattanza di (altri) più o meno 1.500 morti (oltre 400 dei quali bambini!) su un totale di appena 1,5 milioni di abitanti. Un termine, “genocidio”, che ci rifiutiamo con accanimento di ammettere anche quando si contano le vittime totali palestinesi della repressione israeliana, che ormai ammontano a svariate migliaia di esseri umani. La nostra interessata ipocrisia, e annessa sporcizia morale, arriva al punto di rifiutarci anche di parlare di “pulizia etnica” per definire il continuo esproprio – cioè furto – di terra palestinese per far largo ai coloni, avanzo velenoso del colonialismo sconfitto dalla Storia. Ci rifiutiamo cioè di chiamare pulizia etnica quella che è una pulizia etnica.
Certi termini li usiamo solo se c’è da dare addosso agli “altri”, perciò ce ne riempiamo la bocca per il Kosovo, il Tibet, ecc., qualche volta magari per gli avanzi degli indios amazonici… Alla stessa stregua la Nato e gli Usa si muovono militarmente, anche imponendo le “no fly zone”, solo ed esclusivamente quando NON si tratta di disturbare gli israeliani, i loro massacri di palestinesi e la annessa pulizia etnica. Abbiamo perso il conto, e la memoria, delle manifestazioni pacifiche di palestinesi stroncate mietendo vittime tra di loro in numero tale che se si trattasse di Parigi, Londra o New York i responsabili militari finirebbero di corsa in galera. In Israele invece restano indisturbati, o diventano ministri, capi di stato maggiore e anche di governo. Da NON disturbare con critiche e tanto meno con accuse, pena la lapidazione in piazza al grido di “antisemita!”.
Non tutti hanno il coraggio della signota Merkel, che al telefono ha risposto per le rime a Netanyahu accusandolo chiaro e tondo di “non fare nulla per il processo di pace”, lui che aveva avuto l’ardire di rimproverare la Merkel perché la Germania all’Onu aveva – giustamente, con altri Stati, bloccati dalla solita complicità Usa – chiesto la fine dei soprusi colonialisti israeliani ai danni dei palestinesi. Strano – o no? – come la notizia della sfuriata della Merkel – che alle incredibili accuse di Netanyahu per il voto all’Onu ha reagito scandendo “Come osa! Siete voi che ci avete deluso. Non avete fatto il minimo sforzo per fare avanzare la pace!” – abbia dato notizia, se non m’è sfuggito qualcosa, solo il Corriere della Sera. Che il 26 febbraio l’ha comunque prudentemente relegata in un riquadrino in fondo a pagina 5. La signora Merkel pare sia l’unica ad avere letto suo giornali quanto rivelato dai “palestinian papers”, vale a dire che finora Israele grazie all’appoggio Usa ha solo fatto finta di volere la pace, puntando in realtà a disfarsi dei palestinesi e degli arabi israeliani, quattro milioni di persone, “trasferendoli” magari perfino in Amazonia, cioè dall’altra parte del mondo.
L’uso immediato, fulmineo e a sproposito della parola “genocidio” nei fatti libici denota la volontà, nostra e di alcuni Paesi arabi, di drammatizzare sin da subito quei fatti. Anche i “bombardamenti di interi quartieri di Tripoli”, con annessa cifra di “10.000 morti e 50 mila feriti”, si è rivelata una balla. Il giornalista inviato Vincenzo Nigro scrive chiaro e tondo a pagina 3 di Repubblica di sabato 26 febbraio quanto segue: “Non è vero che i cacciabomardieri abbiano colpito indiscriminatamente i quartieri di Fashlun, Siahia, Gerganesh”, “non ci sono i segni dei bombardamenti”. Sempre Nigro nella stessa pagina scrive che “inventando e ingigantendo quello che è successo per davvero, i network arabi hanno accelerato la decomposizione del regime”. Ma la drammatizzazione serve per legittimare il nostro intervento militare “umanitario”. Non a caso però l’Occidente si guarda bene dal mandare le truppe di pace “umanitarie” nel posto dove da 60 anni è più urgente e utile mandarle, vale a dire in Israele-Palestina per separare i contendenti prima e poi per evitare che uno dei due si veda rubare ormai quasi tutta la terra e la stessa prospettiva della dignità nazionale e di uno Stato, nonostante quanto deliberato dall’Onu nell’ormai lontano 1948. Da notare che se al posto della solita retorica del menga l’Occidente avesse mandato un esercito per separare i contendenti e imporre loro una pace equa sarebbero state risparmiate decine di migliaia di vite, comprese quelle di alcune migliaia di ebrei israeliani.
Riguardo la Libia tutti i giornali hanno parlato di “fosse comuni” per seppellire “le migliaia di vittime”. Ma le foto a corredo della notizia mostrano fosse che NON sono affatto comuni, ma chiaramente singole e neppure improvvisate: si vede bene che hanno le pareti di cemento. In varie foto inoltre si vede bene che si tratta di un cimitero con tombe già in uso, e quindi le fosse vuote sono l’equivalente di quelle dei nostri cimiteri che preparano man mano le fosse per i nuovi inevitabili arrivi decisi da madre natura o da incidenti vari. Un’altra cosa strana è che si vede chiaramente il mare a pochi metri dalle fosse vuote, scavate nella sabbia. Chi costruisce cimiteri nella sabbia in riva al mare con la certezza che l’alta marea, il mare agitato e le tempeste spazzino via tombe, bare e defunti? Mistero. C’è qualcosa che non quadra.
A questo punto c’è da chiederci perché si voglia intervenire militarmente drammatizzando ben oltre la realtà quanto avviene in Libia, fermo restando il fatto che la caduta di Gheddafy, e annessa ingombrante famiglia, è certo una buona cosa se sostituita da una democrazia degna di un tale nome. La risposta alla domanda purtroppo può essere molto semplice e banale: petrolio. Lo stesso petrolio per il quale la Casa Bianca, abitata allora da Bush padre, tese un tranello a Saddam spingendolo ad invadere il Kuwait in modo da poter intervenire militarmente contro l’Iraq e a favore del medioevo kuwaitiano. Vale a dire, a favore del nostro poter disporre del loro petrolio. Disponibilità aumentata dall’invasione dell’Iraq voluta da Bush figlio e ottenuta mentendo agli americani e al mondo. Se Parigi val bene una messa, il petrolio val bene qualche altra guerra e massacro. Tanto non si tratta di massacri di americani o di europei…
Non so se si punti alla frantumazione della Libia per poterci assicurare le zone più ricche di petrolio. So però che anche i problemi libici derivano dall’essere la Libia uno Stato inventato dall’Europa, con i confini tracciati come al solito a Parigi, Londra e magari Roma, usando la riga e facendo riferimento a meridiani e paralleli anziché alla realtà geografica ed etnica locale. Lo stesso metodo usato per l’Iraq e molti altri Stati nati dal collasso del nostro colonialismo, anche loro con dentro popoli, etnie e tribù tenute assieme con la forza o con la corruzione, ma certo non unite dal senso di una comune appartenenza e dello Stato. Lo ripeto per l’ennesima volta: sono due secoli, dall’invasione dell’Egitto compiuta da Napoleone, che calpestiamo (anche) il Medio Oriente e gli imponiamo – o nei migliori dei casi tolleriamo – capi e politiche che fanno comodo a noi, ma non ai suoi abitanti.
Riguardo la Libia, il fatto che a parlare della situazione in tv e in conferenze stampa con la inviati esteri e a proporre accordi con i ribelli sia un figlio di Gheddafy, unito al fatto che i suoi vari figli possiedono grosse fette dell’economia libica, dovrebbe farci riflettere. Si tratta indubbiamente di comportamenti che confermano come al potere in Libia ci sia non un governo legittimo legittimamente espresso, ma un gruppo familiare insediatosi al seguito del suo patriarca. Ma confermano anche che il tentativo del nostro Umberto Bossi di creare la sua bella dinastia padana, indicando nei suoi figli i “continuatori della lotta per la libertà” e installando intanto nella Regione Lombardia l’insulso figlio Renzo, è un tentativo che va respinto perché pericoloso. Idem per quanto riguarda il tentativo del Chiavaliere e/o dei suoi servi di fondare una dinastia berluscona puntando non si sa ancora bene se sul figlio Piersilvio o sulla figlia Marina.
Ma che succede in Libia? E nel mondo arabo? Come andrà a finire? A giudicare dalle proteste e sollevazioni a catena, pare proprio che stia finendo il post colonialismo chiamato anche imperialismo, vale a dire la nostra capacità di installare al potere nelle terre ricche di petrolio e altre materie prime per noi strategiche governi più o meno fantocci, ma comunque in grado di garantirci il predominio economico e l’influenza politica decisiva. I Paesi arabi e quelli del cosiddetto Terzo Mondo hanno cominciato a volersi emancipare dal nostro abbraccio soffocante e a voler camminare sulle proprie gambe fin dai primi accordi tra loro, da quello di vari decenni or sono tra i “Paesi non allineati”, cioè né con l’Occidente capitalista né con l’Est comunista, a quello della Repubblica Araba Unita. Tutti tentativi non andati a buon fine. Anche perché quando in quei Paesi nasceva una democrazia veniva schiacciata nel sangue, come è successo in Iran, Cile, Congo e per certi versi anche in Indonesia, se non garantiva l’usuale asservimento nei confronti in particolare degli Usa. Il petrolio per noi ha sempre avuto più valore del sangue delle popolazioni altrui.
Ora pare che anche quell’epoca stia finendo, ma resiste ben radicata nei posti peggiori in fatto di regimi impresentabili, come l’Arabia Saudita, il Kuwait, gli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di territori nel cui sottosuolo giace gran parte delle riserve mondiali di petrolio. Che, ripeto, per noi vale molto di più del sangue e della vita delle popolazioni che ci vivono sopra. Non condivido l’entusiasmo di chi vede già la democrazia installata in Tunisia, Egitto e tra poco anche in Libia. Non solo e non tanto per il gattopardismo già in moto, ma anche perché non mi pare esista quel tessuto intermedio fatto di quadri dirigenti capaci di gestirla per davvero una democrazia evitando che sia solo una farsa come in Afganistan e Iraq. L’entusiasmo giovanile, nutrito a quanto pare dalle infinite vie di Internet, non basta.
Certo, la tempesta che scuote quei Paesi è salutare, anche se c’è purtroppo da contare i morti. Se le democrazie prendessero davvero il posto dei regimi servili sarebbe più facile anche porre fine alla tragedia israelo-palestinese, con un accordo di pace credibile con Israele che garantisca la vita di questo Stato e la fine del ricorso alle armi, terrorismo compreso. Stando così le cose appare particolarmente miserabile l’allarmismo seminato dai soliti untori che sanno vedere nel mondo islamico, un miliardo e mezzo di persone, solo terroristi e masse pronte a saltarci alla gola nonostante gli islamisti che seminano il terrore siano una infima minoranza. Allarmismo evidentemente frutto della nostra cattiva coscienza e coda di paglia: sappiamo bene che il male da noi fatto anche nelle terre islamiche potrebbe giustificare il restituirci la pariglia. Allarmismo portato avanti anche dal giornalismo pessimo, cialtrone e guerrafondaio come quello che urla e si strappa i capelli dalle prime pagine di quotidiani come Libero. Il cui nome esatto e completo dovrebbe essere Libero Di Dire Cazzate. Se non ci liberiamo dei paraocchi e delle tossine, non sapremo cogliere le grandi opportunità offerte dal vento che soffia nel mondo arabo per costruire un rapporto tra noi e loro più giusto e duraturo. Loro si stanno muovendo, specie i giovani, verso di noi. Noi però restiamo fermi. Ovvio che se non facciamo passi verso di loro sarà anche questa una occasione sprecata.
Purtroppo Obama ha tradito la promessa fatta al Cairo un anno fa e che tanto aveva fatto sperare non solo il mondo arabo: “Costruiremo un rapporto più giusto con il mondo arabo e islamico”. Che l’abbia tradita lo dismostrano in modo clamoroso i “palestinian papers”, ma anche la recente vergognosa decisione, e annessa ipocritissima e ingiustificabile giustificazione, di porre il veto alla richiesta avanzata all’Onu da molti Stati di bloccare il colonialismo israeliano. L’Europa dovrebbe rendersi conto che tocca quindi a lei rimboccarsi le maniche e cambiare strada. Purtroppo però non pare che fino ad ora lo si sia capito.
x Peter
Ognuno ha diritto alle sue opinioni. Se a te quello che dice Sylvi non piace sono affari tuoi. Ho vissuto abbastanza in Italia nei passati 15 anni per avere conosciuti meridionali che fanno schifo (uno e’ un giudice in affari civile che vive a Trieste) e quelli bravi. I don’t drink my own bathwater!
Ti posso solo dire che la parola “straccioni” non la troverai mai scritta in un libro di storia che parla dell’immigrazione italiana o greca o turca. Ma questa disprezzante parola e altre sfiorano abbondantemente dalla bocca che puzza di razzismo.
Preferisco le mie sciocchezze alle tue.
x Rodolfo,
Ti avevo appena inviato un lungo messaggio, ed ho ricevuto un messaggio:
“Sorry the comments are closed for this Item”
Si vede che Pino ha chiuso mentre stavo scrivendo.
Adesso non ho piu’ tempo.
Forse piu’ tardi.
Un abbraccio,
Anita
x Popeye
Caro P,
In riguardo a quella parola tabu’.
A suo tempo chiesi anche al mio amico con una sfilza di titoli onorifici italiani, ex vice console, amante di storia e scrittore di libri sull’eredita’ italiana negli US, ne rimase allibito e offeso.
Mi sono svegliata con una bella veduta di un altra coltre di neve…
Bye,
Anita
Eccome no, tutto quello che succede nel mondo arabo, asiatico, sulla Luna, e su Marte e tutto un complotto dell’Usa per impadronirsi di terra ricca di petrolio.
Bush I inganna Saddam per farlo attaccare Kuwait per impadronirsi del suo petrolio mi sembra strano dato il fatto che il petrolio lo compriamo come fanno tutti gli altri paesi e allo stesso prezzo. Non solo dobbiamo sprecare un mucchio di soldi per assicurare che il petrolio continua a provenire da quella zona, per l’Usa ma anche per altri paesi.
Credo che questo storia sul petrolio e’ ben “impecorita” e bisogna creare qualche altro motivo per odiare l’Usa.
Anche Israele e’ stato accusato di genocidio. Basta esaminare il caso Jenin dove l’ONU fu costretto a indagare e trovarono assolutamente niente.
Tutti sappiamo la storia del ragazzo che gridava: Lupo! Lupo!
Si forse le notizie dalla Libia sono esagerate come sempre sono in questi casi. Ma il fatto rimane che il tirante e i suoi figli stanno ammazzando per rimanere al potere.
Due piloti libiani sono scappati a Malta perché non volevano bombardare i libiani. Anche questo un tranello per stabilire una no-fly zone per impadronirsi del petrolio?
Eccome no!
In tutta questa storia nessuno ha dato credito a G.W.Bush di aver convinto Gheddafi ad abbandonare il suo programma nucleare.
Nemmeno i nostri giornali…..
Anita
Caro Rodolfo
E’ sempre un grande piacere leggerti. Ho un altro consiglio sul e-mail perché e’ successo due volte a mio fratello. Quelli che hanno rubato la tua casella postale useranno tutti gli indirizzi nella tua casella per mandare falsi messaggi domandando aiuto di soldi facendo credere che sei tu. Fai bene se tu o tuo figlio mandate un messaggio a tutti i tuoi amici di non rispondere a quei messaggi.
Caro fratello, stammi bene.
x Rodolfo
Quello che ha scritto Popeye, deve essere capitato anche a te.
Ho ricevuto una e-mail dal tuo indirizzo che sollecitava la vendita di droghe per uso maschile.
La lista era in ordine alfabetico, e cliccando “reply” corrispondeva al tuo indirizzo.
Quando ho riprovato dopo un paio di giorni il sito era sparito.
Ovviamente non eri tu, se sei “imbranato” sull’uso del computer non credo che potresti metterti in business.
Anita
PS: x Rodolfo
La e-mail e l’offerta delle droghe era scritta in Italiano.
Anita
La stampa è tanto potente nella creazione di immagini da poter far sembrare una vittima il criminale e mostrare la vittima come fosse il criminale. Questa è la stampa, una stampa irresponsabile. Se non stai attento, i giornali ti faranno odiare la gente che è oppressa e amare coloro che opprimono.
(Malcolm X)
OCCHIO, LA LIBIA E’ UN’ALTRA COSA
di Fulvio Grimaldi
Fatta la tara al sistema mediatico occidentale… deprechiamo pure il bagno di sangue in Libia, con la repressione dei settori fedeli a Gheddafi, ma anche con l’ambiguità di un’informazione le cui contraddizioni tra commenti e immagini sfida la logica.
[…] Non arrendiamoci al sanguinolento Grand Guignol che tutta la stampa, destra e “sionistra”, in quell’unanimità che fa sempre gioco alla destra, spara sulla Libia e contro Gheddafi. Bombardamenti aerei sulla popolazione, mercenari stragisti, defezioni di militari, aviazione, ambasciatori, feriti sparati negli ospedali, testimoni rientrati che hanno “sentito colpi di fucile”, migliaia di cadaveri per le strade, “esperti” tv fuorusciti da trent’anni dalla Libia che invocano la democrazia occidentale, mosche su quella patacca che passa per viva ed è già putrescente e ancora vorrebbe infettare i popoli che ne sono esenti… In Iraq cianciavano di fosse comuni di Saddam, mai trovate, mentre ne allestivano per migliaia, oggi un po’ per volta scoperte con cadaveri datati dal 2003 in qua.
Molto è già stato smentito, molto non si è mai visto, neanche con immagini da cellulare… Con ogni evidenza lo scontro è tra schieramernti militari che riflettono la spaccatura nazionale… La spaccatura corre all’interno di militari e apparato politico, a loro volta specchio di una frattura sociale tra tribù e regioni: la Cirenaica, cara agli inglesi che la volevano staccare dalla Libia, da sempre secessionista con mire di emirato islamico, dove oggi si fanno sventolare le bandiere senussite del vecchio re Idris, burattino del colonialismo…e la Tripolitania, storicamente più avanzata, moderna, laica.
La collusione divenuta collisione tra settori sociali cresciuti attorno agli investimenti stranieri, occidentali, arrivati dopo la svolta liberista gheddafiana dei primi anni ’90, e ora ansiosi di arricchimento e protagonismo politico (come i “verdi” iraniani che, pure loro, fanno passare gente da loro ammazzata per vittime del governo), e la massa della popolazione con il più alto reddito pro capite della regione che difende le conquiste dello stato sociale assicurate dalla Jamayria.
Per il Cairo, Obama si è speso in favore della transizione desiderata dal popolo ma, ovviamente, reinterpretata pro domo sua; per la Libia tace perchè deve nascondere le mani in pasta nella sedizione. Così, l’UE e Israele, da sempre predoni insoddisfatti e bulimici delle risorse della Libia, ma con l’handicap di aver circuito il leader libico per il suo petrolio, il terrore dei migranti, Unicredit, Finmeccanica, Eni, Acea, Juventus, quattrinose quote libiche salva-imprese.
Gli Usa, meno compromessi politicamente e propagandisticamente, eppure fortemente presenti con le loro multinazionali,… può far ventilare un intervento armato, come temuto da Fidel Castro. Puntano alla possibilità di strappare la Libia completamente all’Europa… in modo da far sgocciolare all’Europa più o meno idrocarburi a vantaggio della propria superiorità e del reclutamento, sotto ricatto petrolifero, di ascari europei per le guerre imperiali.
Vogliono appropriarsi della più vasta riserva d’acqua sotterranea dell’Africa (sogno di Israele dopo aver acchiappato, con il Sud Sudan, pseudostato separato grazie al concorso di Israele e comboniani, l’Alto Nilo) e, soprattutto, collocare in Libia quel comando Usa per Africa e Medioriente che è il recentemente costituito Africom. Africom la cui sede è stata rifiutata dall’Algeria…
Insomma un altro dei lavoretti elencati nel piano israeliano del 1982 per il mondo arabo, dopo il Sudan spaccato in due e forse, con il Darfur, domani in tre, l’Iraq tripartito tra curdi, sciti e sunniti, il Libano tra cristiani-sunniti e sciti, l’Egitto tra copti e musulmani (ma lì i tiri al tritolo del Mossad sono stati un autogol) e via dividendo e imperando per il resto del pianeta.
[…] La bufala Lockerbie, lo schianto dell’aereo sulla Scozia, con centinaia di morti in alto e in basso, del quale, sulla base di concreti indizi, si può immaginare uno zampino Cia alla maniera dell’11 settembre, addebitato in un processo-burletta a un cittadino libico, e una campagna parossistica contro il “terrorista” Gheddafi, sostenitore di terrorismi in mezzo mondo a partire da irlandesi e baschi, minacciavano di essere la pistola fumante per lanciare sulla Libia quanto era stato scagliato sull’Iraq. E la Libia, nel mondo arabo, era isolata. Sarebbe stata la fine di uno dei più riusciti esperimenti nazionali e sociali del Sud del mondo.
Si tratta manifestamente di costruire nella provetta dei veleni un’opinione pubblica maggioritaria a favore di genocidi pro-democrazia e, con particolare accanimento, di fuorviare [il] mondo di sinistra…
Muammar Gheddafi può fare il caudillo decorato come un albero di Natale e socio nei consigli d’amministrazione occidentali quanto vuole. Nessuno da questa parte del Mediterraneo e dall’altra dell’Oceano gli perdonerà mai di aver cacciato un grottesco re-travicella e, con lui, i padrini britannici, di aver ridato al suo popolo le ricchezze predate dai coloni italiani, la dignità offesa dallo stupro culturale dei colonizzatori, di aver costruito una nazione, di aver dato a un popolo del Terzo Mondo, tutto da spremere e tenere in schiavitù a garanzia dei propri privilegi, la forza di una nazione, di essersi fatto pagare un pur minimo risarcimento dagli epigoni dei Balbo e Graziani genocidi.
… Ha saputo denunciare senza tregua i crimini di Israele, ha invocato e rafforzato un’unità africana contro la manomissione del neocolonialismo…. Oggi, per le strade del suo paese ci si ammazza. Di chiaro e certo non ne sappiamo ancora niente.
Egitto, Tunisia, Yemen, Bahrein, Somalia, dove di sicuro ci sono popoli insorti contro rais e globalizzazione della miseria, rischiano di fuggire dalla stalla.
Guai a perdere anche la Libia, dove quella globalizzazione deve essere fatta arrivare.
E’ una tragedia più che per Gheddafi, per il popolo libico e, dunque, per noi[…]
Mondocane
http://fulviogrimaldi.blogspot.com/
Postscriptum
(Fulvio Grimaldi)
Le dimensioni e il carattere della rivolta libica sono determinati da media che obbediscono alle destabilizzazione in atto da parte dell’Impero. Il carattere vero è segnalato dalle bandiere reazionarie monarchiche e quindi coloniali dei secessionisti tradizionali della Cirenaica, da sempre vicini al Regno Unito.
Di Gheddafi si può dire quel che si vuole, ma lo si dica tenendo presente le due fasi della sua leadership, rivoluzionaria e poi compatibile con gli interessi occidentali, ma sotto ricatto di distruzione del paese e della sua sovranità.
Brandiscono le bandiere del re servo degli inglesi e invocano la democrazia occidentale, capitalista, che, si sa, comporta, la fine della libertà e il dominio di Usa e FMI.
Forse se Gheddafi attribuisce la rivolta ad Ad Qaida è anche perchè sa che Al Qaida è una creatura dell’imperialismo. Bislacco, sì, ma scemo no.
Ha ragione il pino. Tutti abbiamo bisogno di una “zoccola”, e francamente mi da fastidio che solo uno coi soldi riesce ad averla anzi ad averne tante. Metterei un messaggio: “Cercasi zoccola disposta a sollevare le serate di vecchio squattrinato”. Vediamo quante rispondono!
Salutoni
Antonio
Clinton: pronti ad aiutare gli insorti
(Corriere)
Chissà come mai non sono pronti ad aiutare gli insorti in Egitto, Bahrain, Oman…
RACCOLTA FIRME
APPELLO PER LA SCUOLA PUBBLICA
http://www.unita.it/scuolapubblica/
Chi ha paura della scuola pubblica?
E’ paradossale e inaccettabile che un presidente del Consiglio, chiamato a incarnare e tutelare la cosa pubblica, attacchi frontalmente la scuola pubblica e quindi milioni di persone che in questa credono e alla quale quotidianamente dedicano, in condizioni spesso molto difficili, la loro personale fatica: DIFENDIAMOLA.
(L’Unità)
Per diversi motivi che non sto´ qui ad elencare ma che tutte le persone di buon senso conoscono e sentono…..NIENTE puo´essere paragonato all´Olocausto.
Caro Nicotri nell´argomento precedente Nr. 263 lei ha scritto:-
“La Shoà è certo colpa, imperdonabile, dell’Europa, e dell’Europa cristiana. Ma mi stupisce – e francamente mi indigna, come si voglia far finta che non ci siano state anche ALTRE Shoà, in primis quella degli “zingari”, percentualmente più grave di quella degli ebrei”.
–
Io non ho mai scritto che la Shoah o l´Olocausto che dir si voglia sia una cosa esclusivamente Ebraica. L´olocausto di come e´stato attuato , di come e´stato pianificato in EUROPA e dagli EUROPEI e´stato unico nella storia del mondo.Punto.
Io intendevo solo dire…..che se per l´Ebreo il Sionismo era solo un´idea, l´Olocausto e´stato quello che ha fatto capire allo stesso, la necessita´ di una Patria per gli Ebrei…Punto.
Quella Patria poteva essere solo LI e in NESSUN altro posto.
Per quanto riguarda i Palestinesi…. che gli Israeliani ce li hanno in CASA e´cosa nota. “Piombo Fuso” se lo hanno cercato quelli di Hamas, dopo anni di pazienza, la stessa si puo´perdere…..si puo´biasimare quell´azione finche´si vuole, ma non si puo´assolutamente paragonare , come lei vorrebbe far capire quei 1500 morti ad un Olocausto ….cio´e´estremamente sbagliato e fuorviante.
Io credo nonostante tutto ad uno Stato Palestinese autonomo accanto ad Israele, quello che manca e´piu´coraggio da ambedue le parti e sopratutto di piu´fiducia…..fiducia che deve venire da tutti i paesi Arabi compreso Hamas che devono riconoscere Israele come Stato e cancellare dai loro Statuti e dalla loro mente la distruzione dello Stato Ebraico che non avverra´mai se non con la distruzione del mondo intero. Questo mi sembra lo capirebbe anche un bambino e le cose stanno esattamente cosi e in nessuna altra maniera.
Per questo ci vuole piu´impegno da parte dell´Europa che e´stata la causa principale dell´attuale stato di cose in Medio Oriente.
Un saluto .Rodolfo
xAnita
Sembra un gioco di parole….ma io so´che tu sai che non sarei mai in grado di combinare idiozie del genere come quello di spedirti una E-Mail offrendoti droghe o altre schifezze. Un Abbraccio. Rodolfo
Caro Popeye, grazie per i consigli ….ne parlero´con mio figlio quando finalmente si liberera´dai mille impegni che ha….temo mai…per questo credo che non avro´piu´una casella postale per cui non saro´piu´in grado di spedire una E-Mail….ma vedremo.
Per quanto riguarda FB non mi ha mai interessato veramente, nel mio caso la trovo inutile e li non ho mai discusso con nessuno.
L´unico motivo per cui mi scrissi a FB era stato il desiderio di ritrovare un vecchio amico di nome Sergio Costa, andavamo insieme a scuola a Tripoli prima dell´avvento di Gheddafi, poi siamo dovuti partire tutti….”con una mano dietro e una davanti” , come amava dire mio padre ed io dunque faccio parte di quei profughi d´Africa.
Un caro saluto fratello
Rodolfo
x Rodolfo
No, no, quello era una e-mail come quelle che arrivano dal Canada, con tanto di immagini, prezzi e metodo di pagamento.
Se qualcuno ci fosse cascato per fare un’acquisto avrebbe scritto il tipo di carta da credito ed il numero.
Il fatto che dopo due giorni o anche meno il sito non esisteva piu’ sarebbe indicativo che fatto un colpo hanno chiuso bottega…..
Mi dispiace di non averlo conservato senno’ te lo manderei.
Anita
Caro Popeye, quello che succede in Libia e a Gheddafi, io come profugo d´ Africa lo vedo con compiacimento e soddisfazione. Per quel che ho sempre saputo e´vietato dal governo Libico a Italiani nati in Libia di visitare il paese…..chissa´forse ora le cose cambieranno e mi sara´consentito visitare Tripoli…la citta´dove sono nato. Mi piacerebbe andare per il “lungomare”, la´dove mi portava mio padre a passeggiare, mi metteva sulla bicicletta e correva come un forsennato, sento ancora quella paura di cadere a mare, ma poi lui all´ultimo momento frenava, quella bicicletta doveva avere proprio dei buoni freni.
Un sluto Rodolfo
saluto e non sluto …..sorry and so long!
Caro Rodolfo
Se vai a questo sito ti puoi creare una nuova casella postale usando google mail:
https://www.google.com/accounts/NewAccount?service=mail&continue=http://mail.google.com/mail/e-11-2a1ed675f52ef71150c095cafca63-f64ae8d8ac7bdb13d73285c37cea7f34d8fd88aa&type=2
Il sito e’ in inglese ma forse te lo fanno vedere in lingua tedesca.
x Rodolfo
Anche mio marito sognava un giorno di ritornare, in visita, in Cirenaica.
Lui non era nativo, ma ci fu portato da bambino.
Anita
E io credevo che gli piacevano le pantegane!
To each his own, I guess!
Chissà come mai non sono pronti ad aiutare gli insorti in Egitto, Bahrain, Oman…
—————
Cara affezionata
Chi te l’ha detto?
x P.
Abbiamo pensata la stessa cosa…
Ma Rodolfo disse che non poteva scrivere dal suo PC, almeno ho capito cosi’.
Anch’io ho differenti indirizzi, incluso gmail. A.
[…] La bufala Lockerbie, lo schianto dell’aereo sulla Scozia, con centinaia di morti in alto e in basso, del quale, sulla base di concreti indizi, si può immaginare uno zampino Cia alla maniera dell’11 settembre, addebitato in un processo-burletta a un cittadino libico, e una campagna parossistica contro il “terrorista” Gheddafi, sostenitore di terrorismi in mezzo mondo a partire da irlandesi e baschi, minacciavano di essere la pistola fumante per lanciare sulla Libia quanto era stato scagliato sull’Iraq.
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Ecco questo dice tutto. Figurati che una persona e’ stata condannata in una corte legalmente costituita. Ci sono anche notizie da un ambasciatore libico che ha le prove che fu Gheddafi ha ordinare l’attacco. Ma l’imbecille che ha scritto questo qui sopra e la mia affezionata vogliono far crederci che fu la Cia.
Figurati a che fine porta l’odio!
Ecco la Santa Alleanza, una e trina, in azione.
Campo libero.
(Ma io tiro lo sciacquone)
Caro Nicotri,
un´interessante punto di vista e´quello che lei ha proposto nel suo nuovo argomento.
Siamo…mi sembra dello stesso parere per quanto riguarda il comportamento dell´Europa che tiene sopratutto conto del petrolio.
Quando gli Arabi uccidono Arabi e c´e´petrolio e gas in abbondanza la dove cadono quei corpi, per l´Europa e per l´Italia che e´il principale importatore e´difficile formulare un appello ed un richiamo all´umanita´. Ci vorrebbe piu´severita´, penso che Obama abbia fatto molto di piu´ che i politici Europei , anche se gli USA di quel petrolio Libico mi sembra non ne vedano che qualche goccio se non niente.
Come mai dunque non ci sono dimostrazioni nelle grandi citta´Europee per porre fine al massacro dei dimostranti in Libia che vogliono solo una cosa, liberta´e democrazia che e´poi quello che vogliamo noi in Europa?
Come mai quando e in gioco l´economia Europea i dittatori possono in santa pace uccidere ed e´scena muta e come mai se i soldati Israeliani reagiscono e si difendono contro terroristi e atti terroristici dei Palestinesi dove ci escono fuori i morti da entrambi le parti…si parla di massacro e l´Unione Europea accusa e condanna Israele?
Queste sono i due pesi e le due misure di cui qui si parla tanto?
Rodolfo
x VOX
In Iraq cianciavano di fosse comuni di Saddam, mai trovate
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Ma chi gliel’ha detto? Trovate, eccome.
Si accomodi, ce ne sono 97 pagine:
The Massgraves in Iraq – Victims of Saddam’s Regime
http://massgraves.9neesan.com/
Anita
Hurra….ci sono riuscito, non pensavo fosse cosi facile, grazie Popeye!
Ora ho una nuova E- Mail con un codice a prova di bomba, voglio vedere come riusciranno a crocchiarla .
tripolibelsuoldamore@googlemail.com
x Rodolfo
Caro Rodolfo,
quando parlo di volontà di monopolizzare gli stermini opera dei nazisti facendo finta che abbiano colpito solo gli ebrei non mi riferisco certo ai suoi post, ma a quei settori del mondo ebraico e a gran parte del mondo cristiano che li supporta che vogliono assolutamente la Memoria, sì, ma senza memoria… La Memoria a senso unico. Trovo indecente che si possa dire “marocchini di merda”, come ha fatto Borghezio in un comizio, o “zingari ladri e rapitori di bambini” senza che nessuno protesti almeno con un decimo della foga con la quale si reagisce quando si rivolgono ad ebrei epiteti ed offese molto meno gravi.
Stiamo attenti a parlare di “legittima difesa”, perché si tratta di un argomento usato, e abusato, dai vari Gheddafy, Saddam, Pinochet e affini. La mattanza di Gaza NON ha NESSUNA giustificazione possibile, tant’è che è stata condannata duramente anche dall’inviato dell’Onu Goldstone, che è ebreo. E quindi, secondo la retorica sionista e la politica dello Stato di Israele è automaticamente anche un israeliano visto che “Israele è lo Stato di tutti gli ebrei del mondo”. Una affermazione aberrante, e pericolosa per le stesse comunità ebraiche residenti non in Israele, come ha scritto un rabbino di Naturei Karta.
Sì, i due pesi e due misure esistono. Eccome! E’ anche vero che spesso i filopalestinesi sono animati da una più o meno cosciente avversione verso l’ebraismo, frutto della politica della Chiesa durata oltre 16 secoli e ormai facente parte del dna cristiano e cattolico in particolare, chiacchiere a parte. Così come è vero che i filosionisti e i filoisraeliani spesso sono animati dalla avversione, ben cosciente, verso il mondo arabo e più in generale musulmano. Un esempio per tutti: gli scritti di Oriana Fallaci, eletta a eroina dell’Occidente (!), benché siano in buona parte francamente indecenti e trasudanti egocentrismo maniacale. Per non parlare dei “cristiani sionisti”, un ossimoro!, che negli Usa sono milioni, hanno fatto vincere le elezioni a Bush figlio e supportano con entusiasmo governi come quelli di Netanyahu ed Ehud Barak. Il lato comico, se non tragico, è che i “cristiani sionisti” sono sionisti perché non vedono l’ora che arrivi l’Armageddon, vale a dire la Fine del Mondo, perché “allora Cristo tornerà sulla terra e gli ebrei lo riconosceranno come il Messia, convertendosi a lui”! Ho letto che questi bei “cristiani” hanno aperto i loro uffici in Israele in un immobile affacciato proprio sulla valle dove secondo i soliti deliri biblici avverrà l’Armageddon. No comment. E’ meglio.
Un saluto.
pino nicotri
x Popeye
Cerchiamo per cortesia di non offendere almeno i morti. A Jenin non è affatto vero che “non è stato trovato niente”. E’ stato appurato che le vittime della rappresaglia israeliana, che in quanto tale è condannata a priori dalle leggi internazionali, sono state “solo” decine anziché oltre 200 come pareva. In ogni caso, è chiaro che Israele aveva qualcosa da nascondere e fare sparire, visto che si è lungamente opposta ai controlli internazionali. Se Jenin fosse stata abitata da ebrei sarebbe invece se non scoppiata la terza guerra mondiale di sicuro avvenuta almeno l’invasione da parte della Nato e dell’Onu. E’ questa la sporcizia della nostra ipocrisia e disonestà europea ed occidentale. Sempre senza dimenticare i 4-6.000 massacrati di Sabra e Chatila, civili inermi sterminati senza motivo dalle milizie “cristiane” (!!!) libanesi armate e sguinzagliate da Sharon grazie agli Usa che infrangendo gli impegni hanno abbandonato Beirut in anticipo.
Quando si arriva, come si è arrivati nei giorni scorsi, a mettere il veto per bloccare la richiesta Onu di porre fine al colonialismo israeliano e al suo rubare la terra ai palestiensi accampando come scusa per il veto – parole di Obama e della signora Clinton – che “potrebbe complicare il processo di pace”, allora significa che si è clamorosamente in malafede oltre che al guinzaglio della lobby filosionista Usa, quella che influisce in modo determinante all’elezione dei presidente e che ha appoggiato in modo determinante l’elezione della Clinton.
Questa ipocrisia sguaiata della Casa Bianca mostra il suo volto quando si appoggiano a razzo le proteste che ci fanno comodo, tacendo però sulla situazione miserabile della democrazia negli Stati nostri amici come per esempio l’Arabia Saudita, il Quawait, ecc. Né più e né meno come si taceva sui delitti dello scià di Persia e del suo immondo regime, per appoggiare il quale la Casa Bianca e Londra non hanno esitato a uccidere nella culla la democrazia iraniana organizzando il golpe contro Mossadeq e lasciando massacrare centinaia di migliaia di comunisti e presunti tali. Copione ripetuto in Cile e in Argentina, anche se i “comunisti” massacrati sono “solo” 2o-40 mila per ognuno dei quei due Stati.
Un saluto.
pino nicotri
x Rodolfo
Ho provato il tuo indirizzo.
You got Mail!
Anita
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Scriviti la tua password. Google la richiede specialmente se non usi il sito per qualche giorno.
Io mantengo una mini file box con tutte le Passwords, ed anche su un CD.
Caro Pino,
il fatto è che la stragrande maggioranza della stampa mondiale appoggia questi fascisti. Oltre alla loro enorme superiorità.
Tant’è che il diritto alla vita di un intero popolo viene chiamato terrorismo. E da uno che ha sempre difeso i deboli e gli oppressi (dagli altri) …. U.
Anita { 27.02.11 alle 1:26 } E lei è la solita scorretta di sempre. C’è poco da dire, siete dei truffatori abituali. U.
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il 28 -maggio – 2006 alle 19:38, lei scrisse a C.G. : “La signora Anita, che ha sempre esposto le sue idee in maniera civile, fa parte del forum da qualche mese, senza che neppure lei abbia violato alcuna regola di convivenza
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Cara signora,
io ho detto due cose diverse che lei mette insieme non so se per furbizia, cattiva comprensione dei testi o carenze logiche.
Che lei si esprima sempre in modo civile è la pura verità che riconfermo
Che lei sia poco corretta perché non riconosce mai i torti della sua parte (che comprende anche il pregevole signor Popeye) ricorrendo ai più straordinari funambolismi (quaglieggi, tanto per usare la felice espressione del Gino) è altrettanto vero.
Le due affermazioni, checchè lei ne dica mia flautata signora, non sono in reciproca contraddizione ma la sua logica sicuramente sì. U.
Popeye { 27.02.11 alle 14:45 } Se a te quello che dice Sylvi non piace sono affari tuoi. … Ti posso solo dire che la parola “straccioni” non la troverai mai scritta in un libro di storia … Ma questa disprezzante parola e altre sfiorano abbondantemente dalla bocca che puzza di razzismo.
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Mio pregevole signor Popeye,
vedo che lei non risponde …. La cosa non mi stupisce: i vigliacchi come lei non hanno mai il coraggio di fare i conti con loro stessi.
Certo che nessun libro di storia riporta l’espressione “straccioni”, ci mancherebbe. Ma io non sono un libro di storia sono una qualunque persona che fa un’analisi, giusta o sbagliata che sia, e che pretende di essere valutato per quel che ha realmente scritto e non per le abituali manipolazioni truffaldine di personaggi come lei.
Il suo evidente scopo è sempre stato solo quello di boicottare il blog (come dice AZ con felice espressione lei è un deragliatore professionale) e per raggiungere il suo scopo lei usa tutti gli strumenti, compreso i più truffaldini: lei fa dire ai suoi interlocutori quello che non hanno mai detto ed arriva addirittura a falsificare i loro messaggi.
La parola straccioni, voleva SOLO dire poverissimi. Nulla più. Se vuole potrei dire, esattamente con lo stesso spirito, che gli emigranti che partivano dall’Italia settentrionale, e moltissimi dalla Lombardia, alla metà dell’Ottocento (quindi prima della grande ondata migratoria meridionale, che inizia solo vero la fine del secolo) erano anch’essi degli straccioni perché erano tanto poveri da essere spesso vestiti di stracci, perché non avevano denaro e perché spesso erano dei manovali senza conoscenze professionali. Tra l’altro sottolineo che è stato lei, ovviamente, a parlare di emigranti meridionali, io avevo parlato di emigrazione italiana.
Concludo dicendo che lei si manifesta, ancora una volta, per quel premeditato bugiardo, imbroglione, falsificatore, provocatore e manipolatore (in una parola: per quella canaglia) che è sempre stato.
Con il massimo della mia personale disistima. Uroburo
x Uroburo
Flautata = Che ricorda il suono del flauto, vellutato.
Questa mi e’ nuova…
E’ mai possibile che lei abbia sempre bisogno di una spalla?
Il Gino scrive come dice Uroburo.
Lei scrive come dice il Gino.
Perche’ lei riconosce i torti dalla sua parte?
Non bastano tutte le ingiurie che lei ci regala di continuo?
Dovrei aggiungerne altre?
Lei fa comunella solo con chi la pensa come lei o fanno finta di pensarla come lei.
Io rispetto al 100 % 100 chi mi rispetta, lei non sa nemmeno il significato della parola.
Questa mi sta sul gozzo:
Saturday, December 30, 2006 10:31 AM
Subject: Uroburo
“Cara signora, scrive queste cose (sulla morte di Mussolini) una che viene da quel paese che ha dato il nome (oltre che la pratica) al linciaggio??? Ma sta scherzando? ….
Signora, mi vengono dei brutti pensieri.
Perchè siete andati in Usaegetta subito dopo la fine della guerra?
Com’è che avete fatto così tanta fortuna in così poco tempo?
Chi vi ha aiutato?
E soprattutto: perchè vi hanno aiutato?
Giusto tanto per capire chi avevate alle spalle….. Non so se conosce la stora di Priebke ….”
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L’unica cosa che avevo detto su Mussolini era che il modo della sua morte e quello che e’ seguito era una macchia nera sull’Italia. E lo ripeto ancora.
Si e’ mai scusato? Nooooooo….
Alla fine della guerra avevo 15 anni, a scuola, il mio futuro marito era prigioniero in Scozia.
Si rende conto degli insulti che mi ha appioppato durante tutti questi anni?
Questo non era solo un insulto, e’ diffamazione vera e propria.
Ho tutta la mia risposta che finisce con la frase:
“Se lo copi e lo metta nelle sue scartoffie cosi’ non correra’ il rischio di chiedere nuovamente.”
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Goodnight,
Anita
X PINO
Il post n°11 — AZ Cecina Li { 27.02.11 alle 17:50 }
Non lo ho scritto io e ti chiedo di cancellarlo,
Non dice niente di particolarmente offensivo e/o disdicevole, ma tratta un tema che anche se interpretato in chiave ironica, non mi piace e comunque, anche se riportasse la più spiritosa battuta del secolo o una poesia degna del Leopardi, non voglio che mi si faccia dire, di bene o di male, quello che non ho detto.
Ho notato che l’anonimo imitatore si è ben guardato dall’imitare anche la e mail che solitamente chiude i miei post, forse perché sa che questo potrebbe costituire una qualche ipotesi di reato. Vorrei comunque ricordargli un vecchio adagio “il diavolo fa le pentole ma non fa i coperchi” in base al quale egli non deve deve escludere che per una fortuita serie di coincidenze astrali possa io un giorno individuare il suo nome e magari anche il suo indirizzo, in tale eventualità, anche se si trovasse in capo al mondo, mi premurerei di ringraziarlo di tanta cortese attenzione ricambiandola con un grande mazzo .. di fiori, MOLTO GRANDE!!!.
Antonio—antonio.zaimbri@tiscali.it
…oppure il Friuli è veramente quella terra “benedetta” che sovente ci viene descritta, per cui “saranno finiti tutti là !!
Misteri gloriosi della statistica !
Amen cC
Caro CC
Quando uscì la poemica con la Gelmini per le “graduatorie a pettine”
a Milano , non ricordo il Liceo ma tu lo puoi trovare se vuoi; c’era il preside, unico lombardo, e i prof, tutti meridionali che se la prendevano fra loro.
Altro che le tue statistiche!
Io ho dato dati e spiegazioni…la situazione geografica e politica del Friuli.
So che quello che dico è vero, so che nei miei discorsi NON c’entra il razzismo e ho posto l’accento sulla “continuità didattica” che chi vive in Friuli, friulani o meridionali che siano, GARANTISCONO.Punto.
Il Friuli, per moltissimi italiani, il tuo amico in testa, è sempre stata terra di “montanari e bifolchi” e di militari e caserme!
E di meridionali con la divisa, oppure ferrovieri, oppure impiegati nella PA. Amen.
Ps: Stavo giusto pensando alle ex colleghe e ins. amiche carissime che ho…una sola friulana…sposata a un meridionale!
Le altre…tutte meridionali! E se dire la verità si è tacciati di razzismo…beh pensa al tuo, e di qualche altro blogger, che è così gagliardo da aver paura di dire le cose come stanno nel bene e nel male!
Buonagiornata
Sylvi
Da ora lascio il mio nick (A Z Cecina LI) e mi firmo con nome e cognome così chi intende inserire commenti a mio nome non commetterà più solo una scorrettezza ma anche un reato.
@Sylvi
Evidentemente viviamo realtà locali diverse e ne prendo atto, le mie statistiche come ho detto sono fatte a spanne su quello che vedo, ma quello che vedo non è poco, due cugine di mia moglie sono maestre, una vicina di casa è segretaria alle elementari, un’altra bidella alle medie, come allenatore conosco tutti gli insegnanti di educazione fisica della zona due soli meridionali.
Mi ha fatto piacere che nel tuo post della deplorevole situazione che descrivi non incolpi, come spesso fai, sindacati e sinistra, evidentemente sei cosciente che certificati fasulli, raccomandazioni, diplomi e laure con valutazioni molto generose, nascono da un altro versante politico e culturale. Per correttezza va anche ricordato che al flusso dei “docenti ambulanti” che viaggia da sud a nord, se ne affianca uno parallelo e contrario da nord a sud di giovani virgulti nordici che poco inclini a piegare il groppone sui libri preferiscono, potendoselo permettere, migrare in scuole istituti ed università del meridione scegliendo con cura quelle che hanno percentuali bulgare di promossi e che assicurano valutazioni altrettanto generose. Di queste migrazioni ne abbiamo peraltro un fulgido esempio al vertice del ministero dell’istruzione
Antonio—antonio.zaimbri@tiscali.it
Caro rodolfo,
il tuo si potrebbe chiamare un “pezzo moderato”, ma capirai che l’affermazione……..
“dalla loro mente la distruzione dello Stato Ebraico che non avverrà mai .se non con la distruzione del mondo intero. Questo mi sembra lo capirebbe anche un bambino e le cose stanno esattamente cosi e in nessuna altra maniera….
Sottolineo,” se non con la distruzione del MONDO INTERO …..suona detta così un tantino inquietante.”..!!
Ora interi popoli e culture sono scomparsi dalla vita del Pianeta , senza che per questo vi fosse la distruzione del”intera umanità..
Mi risulta che ne stiano scomparendo anche ora..
Non vorrei essere EQuIVOCATO , per CUI, lungi da me auspicare un avvenimento così catastrofico ,tanto per mettere alla prova la Storia…, ma capirai che credo sia opportuno per Te, meglio specificare il contenuto della “frase” Incriminata..
Vorrei capire se è una questione di Numeri, di rappresentatività storica,di Contributi ,di importanza del popolo ebraico, dato all’umanità o se è anche una questione religiosa , ovvero una minaccia di Nuovo Diluvio Universale, poiché il giorno della Fine ,sarà preceduto dalla fine del popolo eletto …!!(in questo caso che so una interpretazione Profetica..!!
Vorrei dunque capire meglio, dato il contenuto “moderato” del tuo intervento
grazie anticipatamente
cc
Anita { 28.02.11 alle 1:05 }
1) E’ mai possibile che lei abbia sempre bisogno di una spalla?
2) Perche’ lei riconosce i torti dalla sua parte?
3) “Cara signora, scrive queste cose (sulla morte di Mussolini) una che viene da quel paese che ha dato il nome (oltre che la pratica) al linciaggio??? Ma sta scherzando? …. L’unica cosa che avevo detto su Mussolini era che il modo della sua morte e quello che e’ seguito era una macchia nera sull’Italia. E lo ripeto ancora.
4) Si rende conto degli insulti che mi ha appioppato durante tutti questi anni?
Questo non era solo un insulto, e’ diffamazione vera e propria.
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Cara signora,
tra sberle e personalismi la vita sta diventando difficile. Rispondo per punti.
1) Io non ho MAI bisogno di una spalla: son mica lei ed il pregevole signor Popeye! Cito il Gino, AZ o altri quando usano un’espressione che mi sembra azzeccata.
Invece questa sua mi sembra la solita stupidaggine. Tra parentesi la pregevole signora Silvy accusa altri di farmi da spalla, anche in questo caso dicendo stupidaggini.
2) Se vuole le mando i miei messaggi di quest’ultimo mese nel quale parlo degli errori della sinistra. Sono tanti ….
3) Mussolini non è stato appeso a Piazzale Loreto dai partigiani o dai partiti politici del CLNAI ma dalla folla. E nessuno sarebbe stato in grado di fermarla (la folla) se non usando la forza, misura decisamente fuori luogo in quel contesto.
Per altro un demagogo che ha provocato tanti lutti al proprio paese sa bene che alla fine dovrà pagare e che il conto sarà salato. Io non difendo queste cose, che a livello personale mi stomacano, ma se vuole le faccio un po’ di nomi di gente che ha fatto la stessa fine del povero Truce: in politica vige la legge che chi di spada ferisce …..
Comunque ribadisco che “una che viene da quel paese che ha dato il nome (oltre che la pratica) al linciaggio” non ha il diritto di criticare nessuno in contesti come questo.
4) Ma cara signora io non ho insultato nessuno ho solo chiesto se avevate alle spalle qualcuno; e quindi non vedo di cosa dovrei scusarmi. Lei mi ha risposto di no e per me la risposta è stata sufficiente: ho messo la sua risposta tra le mie scartoffie (da notare il tono volutamente offensivo) e non ho mai più risollevato l’argomento.
Comunque, quando mai lei ha suggerito al delinquenziale signor Popeye di scusarsi?
In compenso lei continua a difendere la sua reazione da isterica al mio famoso messaggio sull’ “emigrazione meridionale” (definizione vostra) senza un minimo di autocritica. Lei ha sparato alla cieca facendomi dire quello che io non avevo detto. E permettendo al delinquenziale signor Popeye di incominciare la sua sarabanda di farneticanti accuse. Anche in questo lei è di una scorrettezza grave. U.
Cara Sylvi,
copio e incollo interamente l’intervento di AZ..ne sposo i numeri e d il contenuto..!!
per il “resto sparo che ti stai preparando adeguatamente PER GLI EVENTI , di abbiamo discusso ieri !!
In sostanza non vivere sugli allori, io sono un neofita.
cc
Rodolfo { 27.02.11 alle 18:32 } devono riconoscere Israele come Stato e cancellare dai loro Statuti e dalla loro mente la distruzione dello Stato Ebraico che non avverra´mai se non con la distruzione del mondo intero.
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Caro Rodolfo che lei, e gli israeliani, minaccino la distruzione dell’intero pianeta per difender i loro interessi è una dimostrazione di una visione delinquenziale. Quel chelei ha scritto dimostra, come sostengo da tempo, che lo spirito profondo degli israeliani (e purtroppo di moltissimi ebrei) è esattamente uguale a quello dei nazisti. Uroburo
C aro Vox,
dall’Africa sahariana sarebbe bene aspettarsi gli eventi futuri prima di lanciarsi in in rivalutazioni del Gheddafi di turno.
Alcune delle cose dette sono vere, ma credo che Il Dittatore ,nonostante tutto abbia conservato alcuni aspetti tribali di non poco conto.
Meglio guardare in prospettiva agli sviluppo futuri economici di quelle aree, capire se il primo passaggio alla modernizzazione non abbia portato con sé gli inevitabili passaggi economici di trasformazione di quelle popolazioni.
La lotta attuale degli Imperialismi contrapposti ed anche eventuali nuovi vincitori affaristi, possono godere di vantaggi effimeri,se vi sono stati “profonde mutazioni” nelle popolazioni.
Staremo a vedere.
Personalmente un Gheddafi in più o in meno,non è di mio interesse.I gheddafi vanno e vengono.Il Giorno che non ne verranno più sarà meglio.
Ovviamente di Gheddafi ne abbiamo ancora troppi anche nelle democrazie ,cosiddette occidentali, ma l’importante è che risultino sempre meno decisivi.
cc
… lo spirito profondo degli israeliani (e purtroppo di moltissimi ebrei) è esattamente uguale a quello dei nazisti.
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Oddio! Rodolfo non e’ appena rientrato nel blog e i gatti modenesi iniziano l’attacco.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio. La puzza continua!
La tua in effetti non si è mai dispersa, dai non ti offendere è solo una battuta, che fai ? suggerisci a Rodolfo la tecnica dell’Insulto piuttosto che rispondere nel merito !!
Vecchio trucco poppone…!!
Rodolfo mi sembra Adulto e Vaccinato da saper scegliere Lui la strada che preferisce ,senza aver bisogno della salsedine che viene dall?atlantico..
Popone , popone ..sempre il solito…!!
cc
Mah….caro cc e caro Uroburo,
quel “lo capirebbe anche un bambino” andrebbe ancora sottolineato.
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CC scrive:-“Vorrei capire se è una questione di Numeri, di rappresentatività storica,di Contributi ,di importanza del popolo ebraico, dato all’umanità o se è anche una questione religiosa , ovvero una minaccia di Nuovo Diluvio Universale, poiché il giorno della Fine ,sarà preceduto dalla fine del popolo eletto …!!(in questo caso che so una interpretazione Profetica..!!
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Niente di tutto questo, sarei un idiota se avessi ipotizzato una di quelle situazioni. Direi che se lo Stato Ebraico dovesse correre il rischio di essere eliminato (dagli Stati Arabi) dalla faccia della terra….l´America e sopratutto l´Europa non starebbero certamente a guardare..
A questo punto la salvezza d´ Israele e´assicurata.
Bisognerebbe vedere le reazioni della Russia che ancora pochi giorni fa´ ha dotato la Siria di missili speciali…..e chissa´anche le reazioni della Cina che ha diversi interessi in Medio Oriente.
Facile e´prevedere una terza guerra mondiale….certo non con le baionette e non so´che cosa resterebbe di questo mondo.
A questo avevo pensato……voi no?
Un saluto Rodolfo
x Uroburo
La sua frittata non gli e’ riuscita, lei ha scritto un garbuglio ed ha sorvolato la parte piu’ importante.
“Chi vi ha aiutato?
E soprattutto: perchè vi hanno aiutato?
Giusto tanto per capire chi avevate alle spalle….. Non so se conosce la stora di Priebke ….”
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Conosco la storia di Priebke, lei cercava di fare un paragone tra noi ed un criminale nazista, un assassino che fuggi’ in Argentina.
Non le sembra una cosa grave?
A differenza di lei, io uso i miei veri dati, il mio nome, ed i forum sono visibili in internet.
Spero che i suoi brasati siano migliori delle sue frittate.
Anita
Senti CC
Dimmi come si fa a rispondere in merito a accuse di nazismo? Solo un scemo lo farebbe. Se senti la mia puzza bene, vuol dire che sto facendo il mio dovere.
Ah! Dimenticavo!
VAFFANAPULE