La maggioranza del parlamento sostiene dunque, con regolare votazione, che Berlusconi è un imbecille. Solo un imbecille crede infatti senza esitazione alle sparate di una poveraccia come Ruby capitata “a cena”. Egitto e non solo: da Napoleone a Mubarak, due secoli di fallimenti e delitti dell’Europa e dell’intero Occidente. Con l’incubo che vadano al governo non solo i Fratelli Musulmani, ma anche el Baradei, l’ex ispettore capo dell’Onu fatto fuori dalla Casa Bianca che nel 2003 ha voluto a tutti i costi l’invasione dell’Iraq
L’idea che in Egitto possano diventare personaggi di governo non solo i Fratelli Musulmani, ma anche el Baradei, vale a dire l’ex capo degli ispettori dell’Onu che sa benissimo con quali balle nel 2003 la Casa Bianca e i suoi alleati hanno voluto a tutti i costi invadere l’Iraq, toglie il sonno a molti con la coscienza non proprio immacolata. “Achtung Egitto!”: Netanyahu chiama, Henry Bernard Levy e Berlusconi rispondono, pronti a cianciare con l’usuale razzismo di masse islamiche come orde assetate di sangue occidentale e desiderose di abbracciare quanto prima un nuovo nazismo… Il centesimo nazismo arabo, paventato ad arte da decenni nel Vicino e nel Medio Oriente dai nostri allucinati ma non disinteressati profeti, spesso bugiardi patentati. Mubarak è un “uomo saggio” dichiara a petto in fuori e tacchi alti Berlusconi, il quale evita anche lui di nominare el Baradei e ci tiene invece a precisare che segue la crisi egiziana non tanto facendo il bunga bunga con la “nipote di Mubarak” quanto invece stando “in contatto con i dirigenti israeliani dei quali sono amico da 30 anni”, nel caso ci fosse chi non ha ancora capito chi comanda nel giro berluscone e in quello della Farnesina in mano al minestrello degli Esteri Franco Frattini. Per non dire del giro della vicepresidente della Commissione Esteri del senato, quella Fiamma Nirenstein che oltre a vivere in una colonia israeliana è nota nella comunità ebraica nostrana come ex comunista che spinge all’odio verso tutto ciò che è di sinistra. Ma andiamo per ordine.
Il lato comico è che ad aizzare contro il “pericolo islamico”, sia che si tratti dell’Iran “che vuole l’atomica per distruggere Israele” (!) sia che si tratti dell’Egitto che vuole solo togliersi di dosso la camicia di forza Mubarak, in particolare è quello stesso Bernard Levy che, oltre a raccontar panzane sul caso Sakineh, è stato uno degli animatori della campagna a favore di Cesare Battisti. A favore, vale a dire, di quello che, stando alle sentenze, è un pluriassassino, rifugiato prima in Francia e poi in Brasile, il cui governo ha deciso di non estradarlo in Italia alla faccia non solo del Chiavaliere. Che strana situazione: tutti a dare addosso a Battisti evitando di notare che il suo lord protettore è il “nuovo filosofo” francese Henry Bernard Levy. Il quale, poiché fa il tifo per lo “scontro di civiltà” e loda qualunque cosa di Israele, tiene banco in Italia anche allagando di “penzose” articolesse il Corriere della Sera senza che nessuno lo prenda a pernacchie. E dire che già nel ’79 il “nuovo filosofo” parigino, noto fighetto che nel ’77 si era molto illustrato nella famosa “tre giorni” dell’Autonomia Operaia all’Università di Bologna, disegnava per autorevoli riviste di politica estera soprattutto inglesi una serie di nuovi confini non solo per il Medio Oriente, ma anche per l’intera Asia centrale! Insomma, in quanto ad allucinazioni pro talebani monsieur Levy è stato un pioniere. Idem in fatto di protezione per gente come Battisti, della quale si deve esere innamorato nella disastrosa, stado ai risultati successivi, tre giorni di Bologna. Strano strabismo, quello non solo berluscone, nevvero? Sbraitare contro i protettori di Battisti e far finta di non sapere che il suo principale protettore è quello stesso Bernard Levy al quale diamo retta quando straparla di Iran e mondo musulmano in generale. Strano caso di schizofrenia…
Ancora l’Egitto, dunque. Alfa e omega del nostro colonialismo nei Paesi islamici. Quel colonialismo che prese il posto dello schiavismo, da noi non più praticabile in Medio Oriente a causa del dilagare dell’Islam, e che rappresenta un’altra pagina orribile dell’Europa e dell’Occidente. Allora non si trattava di “esportare la democrazia” a cannonate, ma più semplicemente – sul modello dell’invasione europea delle Americhe – di impadronirsi di terre altrui e disporre della manodopera semischiavile dei popoli colonizzati. Il 2 luglio 1798 Napoleone entrò con una armata vittoriosa ad Alessandria d’Egitto, ed era la prima volta che dopo le crociate un esercito europeo invadeva terre islamiche. Dopo quella di Napoleone, sono seguite le invasioni francesi e inglesi del XIX secolo, le cui conseguenze si fanno sentire ancora oggi, e infine quella degli Usa in Iraq del 2003. Sono gli Usa che hanno preso il testimone del colonialismo europeo, con il fido alleato Israele che gli fa da cane da guardia nella regione e che mantiene alta la tensione rifiutando qualunque piano di pace in modo che ci sia sempre una qualche scusa per poter intervenire se del caso anche militarmente. Lo studioso John Mearsheimer ha detto chiaro e tondo che “quando si tratta di Medio Oriente l’Occidente usa parole idealistiche e azioni brutali”. Una delle quali è stata, per esempio, il colpo di Stato angloamericano in Iran per destituire Mossadeq, regolarmente eletto, uccidere la democrazia iraniana, tenere in sella lo scià burattino e criminale Reza Pahlewi, massacrare i comunisti e impedire che il petrolio iraniano sfuggisse al vergognoso sfruttamento anglo Usa e fosse più saggiamente utilizzato con l’aiuto dell’italiana Eni. Il golpe contro l’Iran fu anche un golpe contro l’economia e l’autonomia italiana, non lo dimentichiamo, visto che Enrico Mattei stava portando l’italiana Eni ad aiutare l’Iran in campo petrolifero. Un’altra azione brutale fu iniziare all’improvviso a trattare l’Iran come uno “Stato canaglia”, idea venuta a George Bush per spingere la destra islamista a vincere le elezioni troncando il vasto programma di riforme iniziato da Kathami e avere in tal modo la scusa buona per iniziare a strangolare economicamente l’Iran onde impedire facesse ombra a Israele. Altra azione brutale, condita con le solite belle parole, la lunga guerra, con qualche milione di morti, fatta contro l’Iran tramite l’Iraq di Saddam.
Quando in Algeria si profilò la vittoria elettorale dei musulmani, democraticamente ottenuta, i militari algerini, educati in Francia e più in generale nelle accademie militari occidentali, rubarono il risultato con il solito golpe. Golpe da noi benedetto perché per noi l’islam è come il nazismo. Anzi, da Nasser in poi, passando per i capi della Siria, Iran, Iraq, ecc., sono decine i “nuovi Hitler”, cioè a dire i capi di Stato o di governo demonizzati dagli Usa e da Israele solo per aizzare l’opinione pubblica occidentale contro qualunque cambiamento arabo che non fosse leccare il sedere agli inquilini della Casa Bianca o ai vari Sharon, Netanyahu, ecc. Ricordo una puntata di un programma televisivo di Gad Lerner in cui, rivolgendosi ad alcuni ospiti arabi islamici, il giornalista – pochi giorni fa preso pesantemente in giro su La7 perfino da Paolo Mieli per la sua “trasparenza” ed per il suo “eroismo” – lodò il golpe algerino affermando in sostanza che “anche Hitler in Germania aveva vinto le elezioni” e che quindi bene avevano fatto i bravi militari algerini a evitare un nuovo nazismo in salsa arabo islamica. Gli ospiti in questione, offesi in tale malo modo, protestarono che mai più avrebbero messo piede in un programma così condotto. In effetti faceva una strana impressione vedere Lerner presentare l’intero popolo algerino, qualche decina di milioni di persone, reduce da una dura guerra di Libarazione contro il colonialismo francese, come un’orda di barbari pronti a indossare la svastica…
Ci sono poi le due guerre contro l’Iraq. La prima con il trabocchetto del disco verde Usa per l’invasione del Kuwait, utile a Bush padre per giustificare la mattanza contro l’Iraq con la scusa di “difendere il Kuwait”, che nonostante le chiacchiere è rimasto proprietà privata di un parassita fermo al Medioevo. La seconda guerra, tuttora in corso, è quella voluta e ottenuta dal mascalzone Bush figlio con la balla delle “armi di distruzione di massa”, che peraltro nell’intero Vicino e Medio Oriente sono in possesso solo ed esclusivamente di Israele.
Basta già questo per capire perché lo studioso Mehran Kamrava, autore del libro “The modern Middle East”, parli di “abisso in cui è sprofondato l’Occidente per conquistare il Medio Oriente”.
Ma restiamo all’Egitto. Il 29 ottobre 1956 Israele lo invase per dare man forte, colonialista, alla Francia e all’Inghilterra che volevano a loro volta invaderlo per contringere l’Egitto del “nuovo Hitler” (!) Nasser a rimangiarsi la nazionalizzazione del canale di Suez, aperto dall’Europa per far passare le proprie navi dirette in Oriente senza dover circumnavigare l’intera Africa e guadagnare così un sacco di quattrini, dei quali l’Egitto vedeva a malapena qualche briciola. Solo la fermezza degli Usa di quell’epoca costrinse gli inglesi e i francesi a restarsene a casa e gli israeliani a porre fine alla demenziale invasione. Ma Israele – ormai avviata verso il militarismo disastroso che la domina tuttora – non seppe resistere alla tentazione di attaccare di nuovo l’Egitto nel ’67 colpendo in simultanea la Siria. Oggi è dimostrato in modo inconfutabile che non si trattò neppure da lontano di un attacco “preventivo” per difendersi da un ipotetico imminente attacco dei “nuovi Hitler” (!) siroegiziani, ma di una operazione militare lungamente studiata e pianificata. Con quell’operazione Israele convinse la Casa Bianca a cambiare rotta: anziché tenerne a bada le pulsioni antiarabe e i furti di terre palestinesi, gli Usa fecero di Israele il proprio cane da guardia nella regione. Un alleato di ferro che non solo si comporta da 51esimo Stato Usa in Medio Oriente, ma, come hanno dimostrato una marea di documenti segreti rivelati di recente, i cosiddetti “Palestinian papers” divulgati da Al Jazeera, si permette di fare quel cavolo che gli pare contro i palestinesi sapendo bene che agli Usa, e all’ipocritissima Europa, non resta che abbozzare.
Stando così le cose, anche se è solo un caso ha un enorme valore simbolico il fatto che proprio al Cairo, dove Obama promise “una nuova era” basata su “rapporti nuovi col mondo musulmano”, è iniziata la fine non solo di Mubarak, ma forse anche dello stesso Obama. Il quale paga così il prezzo di essere incapace pure lui di non farsi tenere al guinzaglio da Israele e dalla lobby filoisraeliana senza la quale negli Usa è difficile essere eletti presidente.
Proprio i “Palestinian papers” permettono di capire anche la strategia Usa in Egitto, che è poi la strategia usata dalla Casa Bianca in tutto il mondo arabo e nel resto del pianeta: corrompere, corrompere, corrompere. Corrompere i Mubarak così come si corrompono gli Abu Mazen. E trattare le minoranze e i non alleati come spazzatura, da “trasferire” magari in Amazonia come progettato incredibilmente, in puro stile nazista, per i palestinesi. Corrompere i governi per potersi garantire il tranquillo continuare a succhiare senza problemi il petrolio ovunque esso si trovi. Il nostro scorazzare in auto, il nostro stare al calduccio d’inverno e consumare un sacco di corrente elettrica per rimbecillirci davanti alla tv e illuminare a giorno le città anche di notte, il formidabile uso di aria condizionata dello zio Sam, che ha contagiato ormai anche l’Europa, tutto si basa sul petrolio ottenuto ora con qualche guerra e ora con qualche colpo di Stato, ma ottenuto sempre e comunque corrompendo governi e interi sistemi politici. La corruzione in Egitto è arrivata al punto che la gente non la regge più, non ne può più di ladri patentati come Mubarak&C, al potere da una trentina d’anni solo perché fa comodo a Usa e Israele avendo ormai svenduto i palestinesi e anzi collaborando attivamente per strangolare Gaza. Anche in Tunisia la gente ha detto di colpo basta al marciume, benedetto anche quello dall’Europa e dagli Usa pur di non avere seccature. Riguardo la Libia, sappiamo bene quali sono i rapporti di Gheddafi con il nostro vergognoso Berlusconi, il suo alleato e socio di bunga bunga, e con il suo sistema di potere. L’Arabia Saudita ha un regime semplicemente orripilante, con le donne trattate come cittadini si serie C, non possono per esempio guidare l’auto – sicuramente non da una città all’altra – né andare in bicicletta! In Arabia Saudita le sentenze di morte vengono eseguite anche con la lapidazione e la decapitazione in piazza, con buona pace e silenzio complice dei vari Bernard Levy e inquilini della Casa Bianca. Regime orripilante, quello saudita, che però ci fa comodo tenercelo buono, non a caso furono gli inglesi a mettere sul trono d’Arabia il peggio del peggio dell’integralismo islamico, vale a dire i wahbiti della dinastia saudita. La democrazia a cannonate lì non la esportiamo… Lasciamo le donne saudite (e kuwaitiane…) in balia di un regime oscurantista medioevale, oltre che profondamente corrotto, né più e né meno come lasciamo i palestinesi nelle sgrinfie dei vari Avigdor Lieberman oggi e dei vari Sharon e Baruch Goldstein ieri.
Riassumendo: da Napoleone a Mubarak, due secoli di continuo intervento militare dell’Europa e dell’Occidente in Medio Oriente. Due secoli di fallimenti sempre più gravi, obbrobbriosi, e di nostro abisso morale sempre più profondo. Che strano. L’Europa che ha prodotto le cose più mostruose della Storia del genere umano, come il nazismo e i campi di sterminio, si accanisce ancora a impancarsi maestra di morale e civiltà per il resto del mondo, stabilendo cosa sia giusto e cosa non sia giusto per i vari popoli, compresi soprattutto queli che abbiamo già tenuto sotto il nostro tallone. Non so cosa succederà in Egitto. Né nel resto del mondo arabo. So però per certo che abbiamo responsabilità enormi, non foss’altro perché siamo stati noi a rompere i coglioni a casa loro per oltre 200 anni, tralasciando la precedente vergogna delle crociate, e non loro a casa nostra. Non solo abbiamo responsabilità enormi, ma abbiamo anche una informazione serva, ignorante e succube dei nostri pregiudizi. Per non parlare dei politici, ridotti a guano berluscone.
Ma a proposito di guano berluscone, ecco una buona notizia anche se è in apparenza pessima. La grande maggioranza del nostro parlamento ha votato chiaro e tondo che il Chiavaliere è un povero imbecille e/o che la stessa grande maggioranza è composta di goliardi imbecilli. Il parlamento ha infatti respinto le richieste della magistratura milanese riguardo Berlusconi adottando la versione ufficiale secondo la quale lui era davvero convinto che la bonazza Ruby fosse davvero nipote di Mubarak. Ammesso e non concesso che sia vera la versione rifilata ai gonzi da Berlusconi e dai suoi strani avvocati, pagati dallo Stato come parlamentari, ammesso e non concesso cioè che sia stata Ruby a presentarsi come “nipote di Mubarak” e non il Chiavaliere a spacciarla come tale, resta un fatto certo: solo un imbecille minus habens può credere alle sparate di una poveraccia raccattata per strada da un Emilo Fede. E solo un capo di governo col cervello ormai in pappa può evitare di chiedere al suo ministro degli Esteri di fare una veloce e prudente, oltre che doverosa, verifica presso l’ambasciata egiziana a Roma o presso l’ambasciata italiana al Cairo. La maggioranza del parlamento ha perciò sentenziato, con tanto di regolare votazione, che Berlusconi è un povero scemo. Uno al quale ti puoi presentare dicendo “piacere, sono Napoleone” e lui ci crede pure! E se invece, come è probabile, la maggioranza ha votato sapendo bene di avvalorare una balla, allora la stessa maggioranza ha sentenziato di essere composta da cialtroni della peggior specie. Il che significa anche che un primo ministro il cui potere si regge su una simile maggioranza è, se possibile, qualcosa di peggio di uno scemo. Deve essere per questo che l’Italia grazie alle mutande della “nipote” è stata pioniera: ha infatti anticipato il destino che ha portato il resto del mondo a chiedersi chi sia mai “zio” Mubarak e cosa farne. Berlusconi potrebbe risolvere alla grande, da par suo, il problema invitandolo a una lunga tournee di bunga bunga “in famiglia” ad Arcore, palazzo Grazioli, Costa Smeralda e via porcheggiando. Il mondo gliene sarebbe grato e lui passerebbe alla Storia. Delle mutande, ovviamente.
Come direbbe Mike, “Allegria!”.
Caro CC,
avrai notato la confusione ANPI-ANCI….
Vedi, vedi: meglio nazisti che partigiani, ed Auschwitz era comunque meno grave di Porzus…..
Lo dice perfino il sindaco citato dall’Anita. Che dimentica di dire che cotesto sindaco, che su una lapide ai caduti mette il SUO nome per passare imperituro alla storia,è un amico e seguace del Banana.
La pregevole Anita non nota ….
Mah …. ma che cazzo vuoi mai fare con gente simìle. U.
Ammesso anche dal Presidente Obama.
Anita
Un altro marchio di qualità.
VOX-news?
Uhmmm… Buona idea.
Certo, meglio di “fox” news, che ti fanno pensare al grazioso e furbo animaletto intento a dirigere il pollaio delle notizie.
x VOX
Un marchio di qualita’ perche’ Obama ha cercato disperatamente di smantellare FOX NEWS.
Non solo FOX ma tutti i websites e commentatori contrari alla sua politica.
Anita
EGITTO
Per tornare alle cose serie (e visto che mi è appena stato conferito il titolo di Vox-news), in collegamento con la diretta dal Cairo sembra che finora l’esercito egiziano sia davvero rimasto col popolo.
I dimostranti lo avvisano in anticipo sui propri spostamenti e l’esercito provvede a mettere filo spinato ai lati delle strade che verranno percorse, per difendere la gente da eventuali attacchi della polizia, la quale, in queste tre settimane, ha ucciso 300 persone, tra cui anche donne e bambini, e ha arrestato numerosi dimostranti, sottoponendoli a torture.
Speriamo che l’azione dell’esercito non diventi ambivalente. Gli egiziani hanno fiducia in esso, anche se non lo vogliono al potere. Come ha detto un analista politico egiziano, l’esercito non può costruire la democrazia, ma può e deve difenderla.
Manifestazioni analoghe si stanno ora tenendo anche nelle altre città egiziane, soprattutto Alessandria.
Le voci sulla fuga di Mubarak, assieme alla famiglia, continuano a circolare, ma senza conferma. Magari, chiederanno asilo politico a Ruby.
PS – Il tesoro di Mubarak ammonta, secondo le stime ufficiali, a 70 miliardi di dollari. In 30 anni si è ben rimpinzato, ora potrà finire i suoi giorni da nababbo.
x Uruboro
Se lei si riferisce alla lapide in memoria ai caduti della WWII,
era solo una breve ricerca Google.
Non so nemmeno dove si trovi quel paese o cittadina.
Si parlava di monumenti, non altro.
Anita
Cara Anita,
Ma sappiamo bene chi sono i nemici di Obama e a chi appartiene Fox-News. Non ho molta stima di Obama, prostrato a Wall street e debole come presidente, ma i suoi oppositori sono ancora peggiori.
x VOX
President Mubarak has left Cairo via helicopter, and was headed to his residence in Sharem a-Sheikh, a resort town in Egypt.
Anita
@ Uro e CG
Coloro che vogliono equiparare i partigiani e i repubblichini e tutti i caduti della IIGM, indistintamente, non fanno nulla di diverso da quegli estoni che hanno eretto monumenti ai caduti delle SS.
Se si possono mettere lapidi e memorials alle SS, perchè non anche ai fascisti? Questa è una filosofia populista-qualunquista che arriva da lontano e ha lo scopo di confondere le idee, equiparare la sinistra alla destra, il giusto all’ingiusto.
Oltre a portare acqua al mulino del divide et impera (ora, alla grande in Italia, come ai tempi dei Guelfi e dei Ghibellini), risponde al disegno che equipara la pace alla guerra, la verità alla menzogna.
E un berlusca colto in castagna può perfino rivolgersi al tribunale di Strasburgo o fare causa allo Stato italiano. Di cos’altro ci si può ancora sorprendere?
x Peter 397
no, “ciccioni locali” non faranno scempio dello Stelvio.
Se in questo blog è ancora concesso dissentire!
Non si preoccupi, lo terranno come un bijoux e ci faranno anche pagare l’odore di pino silvestre!
Ha ragione C.G.,hanno sempre munto la vacca Italia,come molte altre regioni del resto, ma a differenza di quelle, hanno usato i soldi per rendere la loro terra un giardino e i loro abitanti , da contadini dei masi più sperduti a imprenditori ricchi.
Dei postini italiani possono fare a meno, ( e con ragione) tanto spediscono tutto in Austria; dei notai italiani fanno a meno; quelli austriaci costano un decimo!
All’Università vanno a Vienna o a Monaco!
Così tutte le altra professioni.
Con l’autonomia che hanno, hanno eliminato la burocrazia al minimo e anche quella è in mano a sudtirolesi, fin dove è possibile.
Lei fra una Nazione che va a rotoli e una che funziona ha scelto la seconda…le pare strano?
Sylvi
@ Anita
Buon per lui.
Più si tiene alla larga dal suo popolo inferocito,
più probabilità ha di godersi i suoi sporchi miliardi
fino alla profonda vecchiaia.
x VOX
Ma no, sapete a chi appartiene FOX NEWS.
Murdoch e’ un uomo d’affari, basta vedere la sua lista di assets.
Impressionante….
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_assets_owned_by_News_Corporation
Anita
@ Sylvi
Che ne direbbe se annettessimo tutta l’Italia all’Austria?
Una bella secessione generale, magari lasciando a casa soltanto il governo e i partiti?
Murdoch è un Berlusconi in grande, meno Ruby.
Mai fidarsi dei miliardari a capo delle TV.
@ Sylvi
Ci vedo un solo problema: non credo che gli austriaci ci vorrebbero, finiremmo col rovinargli il Prater.
x Vox
Gli austriaci non vorrebbero sicuramente!; ma ,anni fa, quando anche loro uscivano da una gerra devastante ed erano poverissimi, passeggiando per i loro boschi ci si imbatteva in barattoli di coca cola o di conserva di pomodoro,o di birra vuoti legati ai tronchi degli alberi…erano i porta immondizie.
In giro non c’era una cartina!
No, non vorrebbero, perchè degli italiani non capiscono niente…
sicuramente hanno rinunciato a capire!
Sylvi
x VOX
William FOX era il fondatore della Fox Film Corporation.
Il suo nome vive come l’omonimo del Fox Television Network e la 20th Century Fox studio cinematografico.
Non e’ l’animaletto che dice lei, e’ un cognome di persona.
Anita
—————————————–
PS:
Bisogna stare attenti con le notizie che provengono dal Cairo, cambiamo ogni momento.
Sembra che Mubarak abbia annunciato un altro discorso, i militari hanno bloccato le strade che portano al palazzo.
Siamo tutti spettatori.
Mia carissima, flautata Anita,
ho letto il testo della sua lapide. Ho trovato subito moooolto strano che un sindaco mettesse su una lapide ai caduti il SUO nome. Che cazzo c’entra il nome del sindaco di ora con i caduti della II GM?
Incuriosito ho fatto una piccolissima ricerca ed ho trovato immediatamente che il sindaco è un sostenitore del Banana.
Lei naturalmente non ha notato nulla.
Vede, mia cara, i famosi ferrovieri di Bologna saranno stati degli esaltati (a parte il fatto che prendere per generale quello che è stato UN episodio è un procedimento di tipo popeyano) ma sicuramente il famoso sindaco è un rilevante piezzemmm….a. Ma lei, naturalmente, non ha notato nulla.
I dialetti sono impagabili, il napoletano poi ….. A Napoli si dice di certi uomini che sono degli ommmemme..a. Poi ho scoperto che c’è perfin di peggio: si dice di alcuni che sono delle me..e d’uomo. Ma lei naturalmente non ha notato nulla.
Impagabili i dialetti…
Un saluto cara. U.
No, non vorrebbero, perchè degli italiani non capiscono niente…
sicuramente hanno rinunciato a capire!
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Beh, sì. Nel mio piccolo anch’io …..
Caro Uroburo,
quello del nome sulla lapide è un fatto realmente accaduto anche al sottoscritto.
Un Sindaco del mio paesello, mise il suo nome su una lapide commemorazione di 1o partigiani fucilati.
Lui dice che fu un eccesso di Zelo,di qualche suo “collaboratore”,ma rimane il “mistero”.
L’eccesso di Zelo si manifesta sempre negli avvenimenti tragi-comici.
Di certo, grazie anche ad una incursione del Sottoscritto, che con tanto di Giornalista e macchina fotografica al seguito, Alzammo il velo che copriva la lapide dei caduti, già pronta per la cerimonia ufficiale documentando il tutto.
Era già pronto il Pezzo…L’Undicesima vittima !!
Fervore mattutino, lavorio di scalpellino al mattino, incessante et Voilà il giorno seguente” Tutto a posto”,…senza l’undicesima vittima in calce…ma solo più l’Amministrazione comunale ricorda..
Eh si mio caro la storia odierna parte da lontano..dalla Milano da bere del Socialismo Craxiano…ci si firmano pure le lapidi per un pò di pubblicità al Socialismo (sic)
Il resto è la logica conclusione di quella vicenda ..iniziata negli anni 80
E pensare che a ricomporre quei poveri “corpi martoriati” fu mia madre con alcune altre ragazze…prima della sepoltura..nessun’altro ebbe il coraggio di farlo!
La fotografia però dell’originale “resta” ben conservata negli archivi.
cc
E’ sempre l’ECCESSO di ZELO che frega,anche perchè sovente i più eccessivi, sono proprio quelli che tagliano la Gola al Principe per primi.
Per adesso godiamoci le Mutande Sporche di merda esposte di Ferrara come antipasto.
No, non vorrebbero, perchè degli italiani non capiscono niente…
sicuramente hanno rinunciato a capire!
@ Sylvi
In questo, ho un’affinità coi simpatici austriaci.
Non capisco molti connazionali, diciamo almeno il 30%,
ma anche il rimanente % a volte tende a essere un po’ strano.
Notizie
Ho appena sentito dal ex e forse futuro candidato presidenziale Mike Huckabee di ritorno dall’Israele e dal Medio Oriente, una visita di 11 giorni.
He detto che c’e’ molto disappunto per il volta faccia degli USA in confronto dei suoi alleati, si sentono abbandonati e temono per la loro sicurezza.
Sentimenti della destra e della sinistra.
Si aspettavano almeno parole di solidarieta’.
Anita
@ CC e Uro
Cos’è ‘sta storia del sindaco che ha messo il suo nome alla lapide dei caduti? Un caso di omonimia? Di spostamenti spazio-temporali? Un errore (al quale si attribuiscono spesso le s-porcate)?…
A furia di stare con la testa in Egitto, devo essermi perso questa perla.
x Uroburo a proposito del mio 347!
Fra ANPI e ANCI potrei giustificarmi che è ora in cui corro fra cucina e soggiorno, dove tengo il pc di riserva.
Invece le dico soltanto che quando si vuol polemizzare non c’è santo che tenga!!!
Lei sa benissimo che non confondo nella testa l’ANCI con l’ANPI; ci mancherebbe.
Se poi vuole tradurre il tutto in termini psichiatrici, come fa di solito, non sono in grado di ribattere; non ho nemmeno nei paraggi mia figlia per chiederle lumi!
Stia tranquillo, lei continui a far diagnosi ,… anche dai più dissociati si può imparare qualcosa!
Trieste è vicina!
Marco Cavallo di Bisaglia…ha presente???
Sylvi
@ Anita
Cos’è, Mike Huckabee è andato in israele a fare il giuramento presidenziale? Una volta, credo, si faceva in Usa.
Ha avuta la benedizione del 52-mo (e più importante) stato Usa?
x Uroburo
Hellooooooooooo, lei e’ Italiano, io lo sono di nascita.
Vivo negli USA dal 1951, come farei a sapere le pendenza di un sindaco di un paese che non so neanche dove si trovi sulla mappa.
Lei cerca proprio i peli nell’uovo.
Anita
x VOX -#426-
????????????????????
50 Stati, non 51.
Anita
Cara Sylvi,!!!
prendo atto del tuo post con cui ti dichiari in accordo con le conclusioni della Turco.
Fino ad ora mi era sfuggita la cosa, nel senso che presumo sia dovuta al mio analfabetismo che in altro “post” mi hai così gentilmente rammentato con premura materna.
Detto ciò ti comunico che ricomincerò a informarmi sugli scritti della “negazionista” Kervesan e non mancherò di certo di farti avere il mio disinteressato parere..dammi un attimino ..per un analfabeta ci vuole più tempo.
Nel merito del Momumento agli Alpini e al mancato festeggiamento, direi che l’intera vicenda possa ascriversi a quella storia di cui doverosamente ci siamo dimenticati che porta il nome di Imperialismo Italiano, detto anche Imperialismo straccione, fonte dei guai odierni.
Straccione o meno sempre Imperialismo fu e si continuano a pagare i conti..
Oggi li paghiamo in termini di Dignità Nazionale nel senso che l’ennesima Classe digerente stracciona ci rende ridicoli in tutto il Mondo e tra un pò giustamente anche i cani e i porci si sentiranno giustamente in diritto di prenderci a calci in kulo.
Purtroppo nel ricordo di parecchi migliaia di morti…questo per dirti quanto Certa retorica sia inutile e che alla fine siano gli Sghei che contano.
Ma allora perché accanirsi tanto nel ricordo dei morti ?
Se si è così pronti a svenderli per una puttana, ancorché di lusso.
Possibile che non ti venga qualche dubbio…morale, SUI CoLPEVOLI,per il resto hai dimostrato che in fatto di Sghei i conti li sai fare benissimo e i paragoni pure !
cc
OHHH Gesù, 425
ho scritto Bisaglia anzichè Basaglia!
Cosa mai si sarà scatenato nel mio subconscio?
Vado a ripulirlo, altrimenti chi lo sente!!!!!!
Sylvi
Toni Bisaglia un grande veneto!
Amen
x cc
Se vuoi che prenda in considerazione i tuoi scritti, ti prego di ricordare che la mia lingua materna fa BEZ o FRANCS per soldi:
quella nonnesca, del mio meraviglioso nonno, fa: SCHEI in veneziano.
Poi, a Venezia, nella sua lunga storia, ci sono stati tanti altri nomi per indicare il denaro, ma non c’entra!
Non so che cosa sono gli “sghei”!
Al resto risponderò quando tu mi avrai risposto sulla schizofrenia delle varie sedi ANPI in Italia.
Non è questione barbina; è questione di non farsi prendere per i fondelli.
Io ritengo TUTTI onesti e in buona fede…fino a prova contraria!!!
Sylvi
A proposito di Egitto e di Iran …
Tanti anni fa i mullah iranianio proclamarono un venerdì di preghiera per protestare contro l’occidentalizzazione forzata del paese da parte dello Shah. I dimostranti erano pochi, lo Shah dette ordine di aprire il fuoco e la polizia sparò, facendo qualche morto.
La settimana dopo i dimostranti furono centomila e la polizia sparò ancora, facendo ancora più morti.
La settimana successiva i dimostranti furono mezzo milione e la polizia fece decine e decine di morti. Dopo sette giorni i dimostranti furono un milione e la polizia non sparò; le manifestazioni continuarono fino a che lo Shah dovette fuggire. In Useggetta, portandosi appresso il tesoro di stato che l’Useggetta si guardò bene dal restituire [e poi si lamentano del denaro degli ebrei in Svizzera!].
Quindi quando si dice che in Iran c’è una dittatura non voluta dal popolo bisognerebbe stare un po’ attenti. Magari un po’ voluta lo è.
Per altro radicalizzare un regime facendolo diventare una dittatura per doversi difendere è SEMPRE stata la reazione dell’Useggetta di fronte ad un governo che non fosse disposto a soggiacere ai loro interessi. U.
Mubarak si è dimesso, definitivamente.
Si spera che gli usaescippa si tengano lontani dalla ricostruzione politica dell’Egitto e lasciare quel popolo a decidere del proprio destino. Negli ultimi decenni, quando hanno ficcato il naso sui problemi altrui, hanno combinato sempre disastri.
Speriamo che almeno questa volta se ne rendano conto e se ne stiano a casa loro ad arrabattarsi con i PROPRI problemi.
C.G.
Per VOX
Anita { 09.02.11 alle 14:47 }
COMUNE DI TERZIGNO
Il sindaco D. Auricchio
il presidente del consiglio comunale P. Apuzzo
l’amministrazione comunale
ed il popolo tutto
IN RICORDO
hanno voluto incidere su questo marmo
i nomi degli eroi terzignesi
caduti nella seconda guerra mondiale
sui fronti: Mar Mediterraneo, Africa,
Russia, Grecia e Albania
(1940-1943)
caduti della Resistenza e
della Repubblica Sociale Italiana
(1943-1945)
TER-IGNIS XXIII-XI-MMVIII
donato da Salvatore Annunziata
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E due lastre con i nomi.
Anita
In Useggetta, portandosi appresso il tesoro di stato che l’Useggetta si guardò bene dal restituire …
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Si aveva messo una tonnellata di oro nel portafoglio. I conticini continuano …..
3 + 1 = 2;
Popeye { 11.02.11 alle 16:33 }Si aveva messo una tonnellata di oro nel portafoglio. I conticini continuano ….. 3 + 1 = 2;
Sempre senza commenti… Come si può sparare ad un uomo con le brache calate? U.
x Vox
Qui sopra una delle differenze sostanziali fra le varie Regioni italiane…quelle che ci fanno essere così distanti!
Qui da noi avrebbero scritto: Terzigno ai suoi Caduti nella IIGM.
Data della posa della pietra. Stop!
Un Sindaco e un’Amministrazione comunale che …si mettono fa i Caduti…farebbe ridere i polli, e mandare a casa l’Amministrazione!
Ecco perchè gli austriaci non ci vorrebbero!
Sylvi
V!
E’ ufficiale. Mubarak ha annunciato che se ne va.
Resta l’incognita Suleiman.
Mia deliziosa Anita,
lei non ci crederà ma neppure io avevo mai sentito nominare la favolosa metropoli di Terzigno. Però mi ha moooolto colpito quel nome su una lapide dei caduti. Non c’era relazione ….
Una breve ricerca è la relazione è apparsa evidente: quella stessa che c’è tra il Banana e le sue dichiarazioni. Scena, propaganda, teatro.
Ma lei, naturalmente, non ha notato nulla.
Però ha notato che il candidato Mike Non-so-chi, d’accordo con gli israeliani, preferisce una dittatura ad un minimo di democrazia. Anche il pregevole signor Popeye, insieme con lei.
Chi l’avrebbe mai detto? U.
Di la verità Poppy..
se vivresti in Italia saresti uno dei presenti al convegno degli smutandati che domani i lombrichi berluskini faranno al teatro Dal Verme (nomen est omen) con Giuliano Ferrara detto “er mutanda”.
La Komare, poi, manco a parlarne. Ci andrebbe di corsa.
Però vestita..
C.G.
A noi, a NOI A NOI
le bombe intelligenti le abbiamo scoperte NOI
http://www.youtube.com/watch?v=QBZT-9f-bIk&feature=player_embedded%20
x Uroburo -#435-
Cosa intende dimostrare?
L’ho copiato dal website….sempre parlando con Peter di monumenti ai caduti della WWII.
Mi sembra che lei non segua i threads dei post.
Anita
A noi a noi a noi parte 2
http://www.youtube.com/watch?v=1JT0nq3bS-w&NR=1
COMUNE DI TERZIGNO
Il sindaco D. Auricchio
il presidente del consiglio comunale P. Apuzzo
l’amministrazione comunale
ed il popolo tutto
IN RICORDO
hanno voluto incidere su questo marmo
i nomi degli eroi terzignesi
caduti nella seconda guerra mondiale
sui fronti: Mar Mediterraneo, Africa
Russia, Grecia e Albania
(1940-1943)
caduti della Resistenza e
della Repubblica Sociale Italiana
(1943-1945)
TER-IGNIS XXIII-XI-MMVIII
donato da Salvatore Annunziata
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Allora il citriolo impazzito che fa i conticini ci vuol far credere che il monumento non esiste perche pianificato da uno della destra. Dico che tempo che questo citriolo sgombra all’estero … Bolzano.
x Uroburo
Il Presidente Carter lascio’ l’Iran in balio e fini’ in una teocrazia.
Anita
x C.G.
Come sempre credi solo quello che vuoi. Anche il citriolo impazzito sa che sono contro Berlusconi!
A NOI A NOI A NOI e fa tre
http://www.youtube.com/watch?v=qyhI_52noN8&feature=related
x C.G.
La Komare, poi, manco a parlarne. Ci andrebbe di corsa.
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Non sono mai scesa in piazza e non ho mai partecipato a dimostrazioni.
Ci sono altri modi e mezzi con cui partecipare…uno e’ il VOTO.
Anita
Egitto
Speriamo in bene per l’Egitto, hanno molto lavoro di fronte a loro.
Speriamo che sia una democrazia e non una teocrazia.
Un momento Storico.
Anita