La maggioranza del parlamento sostiene dunque, con regolare votazione, che Berlusconi è un imbecille. Solo un imbecille crede infatti senza esitazione alle sparate di una poveraccia come Ruby capitata “a cena”. Egitto e non solo: da Napoleone a Mubarak, due secoli di fallimenti e delitti dell’Europa e dell’intero Occidente. Con l’incubo che vadano al governo non solo i Fratelli Musulmani, ma anche el Baradei, l’ex ispettore capo dell’Onu fatto fuori dalla Casa Bianca che nel 2003 ha voluto a tutti i costi l’invasione dell’Iraq
L’idea che in Egitto possano diventare personaggi di governo non solo i Fratelli Musulmani, ma anche el Baradei, vale a dire l’ex capo degli ispettori dell’Onu che sa benissimo con quali balle nel 2003 la Casa Bianca e i suoi alleati hanno voluto a tutti i costi invadere l’Iraq, toglie il sonno a molti con la coscienza non proprio immacolata. “Achtung Egitto!”: Netanyahu chiama, Henry Bernard Levy e Berlusconi rispondono, pronti a cianciare con l’usuale razzismo di masse islamiche come orde assetate di sangue occidentale e desiderose di abbracciare quanto prima un nuovo nazismo… Il centesimo nazismo arabo, paventato ad arte da decenni nel Vicino e nel Medio Oriente dai nostri allucinati ma non disinteressati profeti, spesso bugiardi patentati. Mubarak è un “uomo saggio” dichiara a petto in fuori e tacchi alti Berlusconi, il quale evita anche lui di nominare el Baradei e ci tiene invece a precisare che segue la crisi egiziana non tanto facendo il bunga bunga con la “nipote di Mubarak” quanto invece stando “in contatto con i dirigenti israeliani dei quali sono amico da 30 anni”, nel caso ci fosse chi non ha ancora capito chi comanda nel giro berluscone e in quello della Farnesina in mano al minestrello degli Esteri Franco Frattini. Per non dire del giro della vicepresidente della Commissione Esteri del senato, quella Fiamma Nirenstein che oltre a vivere in una colonia israeliana è nota nella comunità ebraica nostrana come ex comunista che spinge all’odio verso tutto ciò che è di sinistra. Ma andiamo per ordine.
Il lato comico è che ad aizzare contro il “pericolo islamico”, sia che si tratti dell’Iran “che vuole l’atomica per distruggere Israele” (!) sia che si tratti dell’Egitto che vuole solo togliersi di dosso la camicia di forza Mubarak, in particolare è quello stesso Bernard Levy che, oltre a raccontar panzane sul caso Sakineh, è stato uno degli animatori della campagna a favore di Cesare Battisti. A favore, vale a dire, di quello che, stando alle sentenze, è un pluriassassino, rifugiato prima in Francia e poi in Brasile, il cui governo ha deciso di non estradarlo in Italia alla faccia non solo del Chiavaliere. Che strana situazione: tutti a dare addosso a Battisti evitando di notare che il suo lord protettore è il “nuovo filosofo” francese Henry Bernard Levy. Il quale, poiché fa il tifo per lo “scontro di civiltà” e loda qualunque cosa di Israele, tiene banco in Italia anche allagando di “penzose” articolesse il Corriere della Sera senza che nessuno lo prenda a pernacchie. E dire che già nel ’79 il “nuovo filosofo” parigino, noto fighetto che nel ’77 si era molto illustrato nella famosa “tre giorni” dell’Autonomia Operaia all’Università di Bologna, disegnava per autorevoli riviste di politica estera soprattutto inglesi una serie di nuovi confini non solo per il Medio Oriente, ma anche per l’intera Asia centrale! Insomma, in quanto ad allucinazioni pro talebani monsieur Levy è stato un pioniere. Idem in fatto di protezione per gente come Battisti, della quale si deve esere innamorato nella disastrosa, stado ai risultati successivi, tre giorni di Bologna. Strano strabismo, quello non solo berluscone, nevvero? Sbraitare contro i protettori di Battisti e far finta di non sapere che il suo principale protettore è quello stesso Bernard Levy al quale diamo retta quando straparla di Iran e mondo musulmano in generale. Strano caso di schizofrenia…
Ancora l’Egitto, dunque. Alfa e omega del nostro colonialismo nei Paesi islamici. Quel colonialismo che prese il posto dello schiavismo, da noi non più praticabile in Medio Oriente a causa del dilagare dell’Islam, e che rappresenta un’altra pagina orribile dell’Europa e dell’Occidente. Allora non si trattava di “esportare la democrazia” a cannonate, ma più semplicemente – sul modello dell’invasione europea delle Americhe – di impadronirsi di terre altrui e disporre della manodopera semischiavile dei popoli colonizzati. Il 2 luglio 1798 Napoleone entrò con una armata vittoriosa ad Alessandria d’Egitto, ed era la prima volta che dopo le crociate un esercito europeo invadeva terre islamiche. Dopo quella di Napoleone, sono seguite le invasioni francesi e inglesi del XIX secolo, le cui conseguenze si fanno sentire ancora oggi, e infine quella degli Usa in Iraq del 2003. Sono gli Usa che hanno preso il testimone del colonialismo europeo, con il fido alleato Israele che gli fa da cane da guardia nella regione e che mantiene alta la tensione rifiutando qualunque piano di pace in modo che ci sia sempre una qualche scusa per poter intervenire se del caso anche militarmente. Lo studioso John Mearsheimer ha detto chiaro e tondo che “quando si tratta di Medio Oriente l’Occidente usa parole idealistiche e azioni brutali”. Una delle quali è stata, per esempio, il colpo di Stato angloamericano in Iran per destituire Mossadeq, regolarmente eletto, uccidere la democrazia iraniana, tenere in sella lo scià burattino e criminale Reza Pahlewi, massacrare i comunisti e impedire che il petrolio iraniano sfuggisse al vergognoso sfruttamento anglo Usa e fosse più saggiamente utilizzato con l’aiuto dell’italiana Eni. Il golpe contro l’Iran fu anche un golpe contro l’economia e l’autonomia italiana, non lo dimentichiamo, visto che Enrico Mattei stava portando l’italiana Eni ad aiutare l’Iran in campo petrolifero. Un’altra azione brutale fu iniziare all’improvviso a trattare l’Iran come uno “Stato canaglia”, idea venuta a George Bush per spingere la destra islamista a vincere le elezioni troncando il vasto programma di riforme iniziato da Kathami e avere in tal modo la scusa buona per iniziare a strangolare economicamente l’Iran onde impedire facesse ombra a Israele. Altra azione brutale, condita con le solite belle parole, la lunga guerra, con qualche milione di morti, fatta contro l’Iran tramite l’Iraq di Saddam.
Quando in Algeria si profilò la vittoria elettorale dei musulmani, democraticamente ottenuta, i militari algerini, educati in Francia e più in generale nelle accademie militari occidentali, rubarono il risultato con il solito golpe. Golpe da noi benedetto perché per noi l’islam è come il nazismo. Anzi, da Nasser in poi, passando per i capi della Siria, Iran, Iraq, ecc., sono decine i “nuovi Hitler”, cioè a dire i capi di Stato o di governo demonizzati dagli Usa e da Israele solo per aizzare l’opinione pubblica occidentale contro qualunque cambiamento arabo che non fosse leccare il sedere agli inquilini della Casa Bianca o ai vari Sharon, Netanyahu, ecc. Ricordo una puntata di un programma televisivo di Gad Lerner in cui, rivolgendosi ad alcuni ospiti arabi islamici, il giornalista – pochi giorni fa preso pesantemente in giro su La7 perfino da Paolo Mieli per la sua “trasparenza” ed per il suo “eroismo” – lodò il golpe algerino affermando in sostanza che “anche Hitler in Germania aveva vinto le elezioni” e che quindi bene avevano fatto i bravi militari algerini a evitare un nuovo nazismo in salsa arabo islamica. Gli ospiti in questione, offesi in tale malo modo, protestarono che mai più avrebbero messo piede in un programma così condotto. In effetti faceva una strana impressione vedere Lerner presentare l’intero popolo algerino, qualche decina di milioni di persone, reduce da una dura guerra di Libarazione contro il colonialismo francese, come un’orda di barbari pronti a indossare la svastica…
Ci sono poi le due guerre contro l’Iraq. La prima con il trabocchetto del disco verde Usa per l’invasione del Kuwait, utile a Bush padre per giustificare la mattanza contro l’Iraq con la scusa di “difendere il Kuwait”, che nonostante le chiacchiere è rimasto proprietà privata di un parassita fermo al Medioevo. La seconda guerra, tuttora in corso, è quella voluta e ottenuta dal mascalzone Bush figlio con la balla delle “armi di distruzione di massa”, che peraltro nell’intero Vicino e Medio Oriente sono in possesso solo ed esclusivamente di Israele.
Basta già questo per capire perché lo studioso Mehran Kamrava, autore del libro “The modern Middle East”, parli di “abisso in cui è sprofondato l’Occidente per conquistare il Medio Oriente”.
Ma restiamo all’Egitto. Il 29 ottobre 1956 Israele lo invase per dare man forte, colonialista, alla Francia e all’Inghilterra che volevano a loro volta invaderlo per contringere l’Egitto del “nuovo Hitler” (!) Nasser a rimangiarsi la nazionalizzazione del canale di Suez, aperto dall’Europa per far passare le proprie navi dirette in Oriente senza dover circumnavigare l’intera Africa e guadagnare così un sacco di quattrini, dei quali l’Egitto vedeva a malapena qualche briciola. Solo la fermezza degli Usa di quell’epoca costrinse gli inglesi e i francesi a restarsene a casa e gli israeliani a porre fine alla demenziale invasione. Ma Israele – ormai avviata verso il militarismo disastroso che la domina tuttora – non seppe resistere alla tentazione di attaccare di nuovo l’Egitto nel ’67 colpendo in simultanea la Siria. Oggi è dimostrato in modo inconfutabile che non si trattò neppure da lontano di un attacco “preventivo” per difendersi da un ipotetico imminente attacco dei “nuovi Hitler” (!) siroegiziani, ma di una operazione militare lungamente studiata e pianificata. Con quell’operazione Israele convinse la Casa Bianca a cambiare rotta: anziché tenerne a bada le pulsioni antiarabe e i furti di terre palestinesi, gli Usa fecero di Israele il proprio cane da guardia nella regione. Un alleato di ferro che non solo si comporta da 51esimo Stato Usa in Medio Oriente, ma, come hanno dimostrato una marea di documenti segreti rivelati di recente, i cosiddetti “Palestinian papers” divulgati da Al Jazeera, si permette di fare quel cavolo che gli pare contro i palestinesi sapendo bene che agli Usa, e all’ipocritissima Europa, non resta che abbozzare.
Stando così le cose, anche se è solo un caso ha un enorme valore simbolico il fatto che proprio al Cairo, dove Obama promise “una nuova era” basata su “rapporti nuovi col mondo musulmano”, è iniziata la fine non solo di Mubarak, ma forse anche dello stesso Obama. Il quale paga così il prezzo di essere incapace pure lui di non farsi tenere al guinzaglio da Israele e dalla lobby filoisraeliana senza la quale negli Usa è difficile essere eletti presidente.
Proprio i “Palestinian papers” permettono di capire anche la strategia Usa in Egitto, che è poi la strategia usata dalla Casa Bianca in tutto il mondo arabo e nel resto del pianeta: corrompere, corrompere, corrompere. Corrompere i Mubarak così come si corrompono gli Abu Mazen. E trattare le minoranze e i non alleati come spazzatura, da “trasferire” magari in Amazonia come progettato incredibilmente, in puro stile nazista, per i palestinesi. Corrompere i governi per potersi garantire il tranquillo continuare a succhiare senza problemi il petrolio ovunque esso si trovi. Il nostro scorazzare in auto, il nostro stare al calduccio d’inverno e consumare un sacco di corrente elettrica per rimbecillirci davanti alla tv e illuminare a giorno le città anche di notte, il formidabile uso di aria condizionata dello zio Sam, che ha contagiato ormai anche l’Europa, tutto si basa sul petrolio ottenuto ora con qualche guerra e ora con qualche colpo di Stato, ma ottenuto sempre e comunque corrompendo governi e interi sistemi politici. La corruzione in Egitto è arrivata al punto che la gente non la regge più, non ne può più di ladri patentati come Mubarak&C, al potere da una trentina d’anni solo perché fa comodo a Usa e Israele avendo ormai svenduto i palestinesi e anzi collaborando attivamente per strangolare Gaza. Anche in Tunisia la gente ha detto di colpo basta al marciume, benedetto anche quello dall’Europa e dagli Usa pur di non avere seccature. Riguardo la Libia, sappiamo bene quali sono i rapporti di Gheddafi con il nostro vergognoso Berlusconi, il suo alleato e socio di bunga bunga, e con il suo sistema di potere. L’Arabia Saudita ha un regime semplicemente orripilante, con le donne trattate come cittadini si serie C, non possono per esempio guidare l’auto – sicuramente non da una città all’altra – né andare in bicicletta! In Arabia Saudita le sentenze di morte vengono eseguite anche con la lapidazione e la decapitazione in piazza, con buona pace e silenzio complice dei vari Bernard Levy e inquilini della Casa Bianca. Regime orripilante, quello saudita, che però ci fa comodo tenercelo buono, non a caso furono gli inglesi a mettere sul trono d’Arabia il peggio del peggio dell’integralismo islamico, vale a dire i wahbiti della dinastia saudita. La democrazia a cannonate lì non la esportiamo… Lasciamo le donne saudite (e kuwaitiane…) in balia di un regime oscurantista medioevale, oltre che profondamente corrotto, né più e né meno come lasciamo i palestinesi nelle sgrinfie dei vari Avigdor Lieberman oggi e dei vari Sharon e Baruch Goldstein ieri.
Riassumendo: da Napoleone a Mubarak, due secoli di continuo intervento militare dell’Europa e dell’Occidente in Medio Oriente. Due secoli di fallimenti sempre più gravi, obbrobbriosi, e di nostro abisso morale sempre più profondo. Che strano. L’Europa che ha prodotto le cose più mostruose della Storia del genere umano, come il nazismo e i campi di sterminio, si accanisce ancora a impancarsi maestra di morale e civiltà per il resto del mondo, stabilendo cosa sia giusto e cosa non sia giusto per i vari popoli, compresi soprattutto queli che abbiamo già tenuto sotto il nostro tallone. Non so cosa succederà in Egitto. Né nel resto del mondo arabo. So però per certo che abbiamo responsabilità enormi, non foss’altro perché siamo stati noi a rompere i coglioni a casa loro per oltre 200 anni, tralasciando la precedente vergogna delle crociate, e non loro a casa nostra. Non solo abbiamo responsabilità enormi, ma abbiamo anche una informazione serva, ignorante e succube dei nostri pregiudizi. Per non parlare dei politici, ridotti a guano berluscone.
Ma a proposito di guano berluscone, ecco una buona notizia anche se è in apparenza pessima. La grande maggioranza del nostro parlamento ha votato chiaro e tondo che il Chiavaliere è un povero imbecille e/o che la stessa grande maggioranza è composta di goliardi imbecilli. Il parlamento ha infatti respinto le richieste della magistratura milanese riguardo Berlusconi adottando la versione ufficiale secondo la quale lui era davvero convinto che la bonazza Ruby fosse davvero nipote di Mubarak. Ammesso e non concesso che sia vera la versione rifilata ai gonzi da Berlusconi e dai suoi strani avvocati, pagati dallo Stato come parlamentari, ammesso e non concesso cioè che sia stata Ruby a presentarsi come “nipote di Mubarak” e non il Chiavaliere a spacciarla come tale, resta un fatto certo: solo un imbecille minus habens può credere alle sparate di una poveraccia raccattata per strada da un Emilo Fede. E solo un capo di governo col cervello ormai in pappa può evitare di chiedere al suo ministro degli Esteri di fare una veloce e prudente, oltre che doverosa, verifica presso l’ambasciata egiziana a Roma o presso l’ambasciata italiana al Cairo. La maggioranza del parlamento ha perciò sentenziato, con tanto di regolare votazione, che Berlusconi è un povero scemo. Uno al quale ti puoi presentare dicendo “piacere, sono Napoleone” e lui ci crede pure! E se invece, come è probabile, la maggioranza ha votato sapendo bene di avvalorare una balla, allora la stessa maggioranza ha sentenziato di essere composta da cialtroni della peggior specie. Il che significa anche che un primo ministro il cui potere si regge su una simile maggioranza è, se possibile, qualcosa di peggio di uno scemo. Deve essere per questo che l’Italia grazie alle mutande della “nipote” è stata pioniera: ha infatti anticipato il destino che ha portato il resto del mondo a chiedersi chi sia mai “zio” Mubarak e cosa farne. Berlusconi potrebbe risolvere alla grande, da par suo, il problema invitandolo a una lunga tournee di bunga bunga “in famiglia” ad Arcore, palazzo Grazioli, Costa Smeralda e via porcheggiando. Il mondo gliene sarebbe grato e lui passerebbe alla Storia. Delle mutande, ovviamente.
Come direbbe Mike, “Allegria!”.
x Uroburo
Sono conclusioni alle quali può arrivare qualsiasi persona che si tenga informata senza lasciarsi intossicare da propaganda di parte.
Un caro saluto.
pino
Cara Professoressa,
..Uffa! La signora Turco mi ha commosso, come molte altre signore Turco…come la signora Maria, che si rifiutò, sola, di lasciare la sua casa e il suo cimitero a Isola e sopportò stoicamente
Non mi sembra un Giudizio storico,ovvero anche se in un modo più lieve, mi sembra che Lei nei suoi confronti, tenda a Liquidare l’intera questione alla pari dei miei” Zebedei “,….di alcuni post fa..!!
Infatti ,al di là delle “commozioni”,(sempre in agguato)restiamo sempre in attesa del Suo personale giudizio sul commento finale della Turco.
Io non sottoscrivo un bel Tubo di nulla,sulla Kervesan, mi limito a leggere quello che scrive…anzi se non fosse stato per Lei, manco saprei chi è…!!
E se deve essere confutata perchè contesta sui Numeri, bene documenti alla mano si contesti,mi pare che non Neghi i fatti, ma che si limiti a verificare l’attendibilità di certi numeri..!!
esattamente come non mi scandalizzo se qualch’uno dice che dati alla mano i morti della Shoah, non furono sei , ma quattro, .!!
Mi stupiscono solo le urla indignate che talvolta ne seguono..!!
Infine mia cara il trattato di Osimo si riferiva ad un trattato sottoscritto con l’Odiata Repubblica Comunista Yuogoslava,..pigliatevela con I capitalisti odierni ..Ossi Duri , non è vero , quando si tratta di scucire…capaci di dirvi che l’accordo non è valido ,perchè sottoscritto con gli eredi di quel criminale di Tito, e quindi non più validi !
cc
ISRAELE SI OPPONE APERTAMENTE ALLA DEMOCRAZIA
IN EGITTO E MEDIORIENTE
Parla il vice-primo ministro israeliano Silvan Shalom
Art. +Video
http://poorrichards-blog.blogspot.com/2011/02/israel-openly-opposes-democracy-in-me.html
Israel openly opposes democracy in ME
Israeli Deputy Prime Minister Silvan Shalom
Israeli Prime Minister Benjamin Netanyahu’s second-in-command has strictly rejected the establishment of democracy in Egypt, alleging it could have dire consequences.
Deputy Premier Silvan Shalom said attempts at promotion of democracy in Egypt could strengthen what he called radical elements in the country…
.pigliatevela … pigliate- voi (ve)-la (c. oggetto)!
Voi chi? Sei già espatriato come Peter e Uroburo?
Spiego agli altri blogghisti: con il Trattato di Osimo del ’75 l’Italia ratificò la cessione della zonaB , l’Istria praticamente.
La Repubblica di Yugoslavia si impegnava al pagamento dei beni nazionalizzati, non altri.
La Croazia, come la Slovenia all’atto della loro separazione nel ’91 si impegnarono a rispettare i Trattati Internazionali, Italia compresa, con successivi protocolli d’intesa.
Al momento attuale la Croazia restituisce beni immobili nazionalizzati a cittadini croati, austriaci e israeliani, escludendo quelli italiani.
Perchè? non ho seguito.
So solo che andavo spesso alla presentazione di libri , di qualsiasi specie, e mi è capitato di partecipare anche, in “questi ultimi anni” a presentazioni di libri sull’esodo.
Quello che so mi viene dalle conversazioni con i partecipanti.
So solo che mi ha colpito un’osservazione:
-Nel trattato vennero sottoscritte clausole penalizzanti per l’Italia senza contropartita.
Ma chi vuole può andare a leggersele.
-Come mai fu il primo trattato internazionale i cui negoziati per l’Italia vennero curati NON dal Ministero degli Affari Esteri. L’incarico venne affidato dal Governo Moro ad un dirigente del Ministero dell’Industria, Eugenio Carbone, il cui nome verrà in seguito trovato nella lista degli iscritti alla Loggia P2, e che resterà successivamente coinvolto in indagini giudiziarie .
Ma è acqua passata che non passa…evidentemente.
Sono i misteri d’Italia.
Faccio solo una precisazione importante: i beni, eventualmente rivendicati, ad Isola, dai parenti di mio marito sono finiti nelle Casse dello Stato italiano, perchè loro, tutti, hanno rinunciato a qualsiasi rivendicazione!!!!!
L’avevo già scritto, ma repetita…
Sylvi
x Sylvi
Cara Sylvi,
sono al corrente del Trattato di Osimo, e’ anche stato discusso sul forum tempo fa’.
Io ero rimasta al 1975……..cliccando su “accordi internazionali” vedo che continua fino al Maggio 1996.
Ho trovato questo website, tu sola puoi giudicare se corrisponde alla verita’.
1975/2005 Trattato di Osimo
http://www.trattatodiosimo.it/
Un abbraccio,
Anita
Caro CC,
ho letto lo scritto di Mercedes Turco. Per quanto mi riguarda non ho nulla da aggiungere a quel che ha scritto lei.
I ferrovieri bolognesi hanno dimostrato una ideologizzazione fuori luogo e disumana, comprensibile solo in quel contesto storico ma oggi insieme tragica e ridicola.
Un caro saluto U.
Mubarak sta per dimettersi.
La Compagnia della Zia conferma: è gia a Sharm.
Come fa a saperlo?
Cosa ci sta a fare la Zia in Egitto?
Si attendono spiegazioni da vùvùvù.sò-tutto-io.com
C.G.
Che l’Ittaglia si tenga il suo destino, che è poi quello indicato da quella lì. Io sto solo aspettando un paio di cosette (purtroppo un po’ lunghe) e poi me ne vado. Sono già andato via tempo fa …
———————-
Allora c’e’ speranza!
x Poppy
Mi dicono che l’intellighenzija statunitense si informa sul
Huffington Post.
Quelli invece che hanno qualche difficoltà intelletiva, su Vox-TV.
Risponde al vero?
C.G.
Ma guarda, i documenti scrivono quel che io dico da anni. E pensare che ci ero arrivato solo facendo due conticini.
————————
2+2=5; 5+5=55; 1+1=0;
Eccomeno!
Osimo…
Un paesone delle mie parti.
Cantavamo, da tifosi di partite di calcio, per sfottere:
“Osimo è bellooooo, Porto Recanati è segreeeetoooo, se vuoi i ladri devi andare a Loretooooooo”.
Quante scazzottate!
Bei tempi.
C.G.
x C.G.
Se per l’intellighenzija vuoi dire:
comunisti,
socialisti,
ateisti,
urogalli, e
altri perdenti
E’ VERO!
Fox TV – Fair and balanced.
————
x C.G.
Non la raccomando per te. Ti farebbe male alla digestione e non potrai dormire la notte per gli incubi. Meglio leggerti il Huffington Post cosi rimani fesso e contento.
Il presidente Hosni Mubarak si dimetterà a breve e il trasferimento dell’autorità al egiziano Consiglio Superiore delle Forze Armate, un alto funzionario egiziano ha confermato a Fox News il Giovedi.
x C.G.
Quelli invece che hanno qualche difficoltà intelletiva, su Vox-TV.
Risponde al vero?
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Ma certo, lo dimostra il fatto che stiamo qui a discutere con lei.
Anita
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PS:
Come fa paragonare un website con un cable TV service che broacast in quasi tutto il mondo,via cable, satellite, radio…..24/7 ????
broadcast
x Poppy.
Ho capito, ti ingozzi con Fox-TV.
Non avevo dubbi in merito.
x Komare.
Su di lei, idem.
Contenti voi…
C.G.
Caro Uroburo,
ti ringrazio di aver avuto la “pazienza” per aver letto quella testimonianza.
l’ANPI come vedi, La propone nelle Scuole.
Non oso pensare quello che proporrebbe il Ministro della Difesa Ignazio la Russa, o solo la Laureata a Reggio Calabria Dott Gelmini,(maturata dalle suore) o un Libro di Storia Padano.
Vedi tempo fa , in documentario andato in Onda sulla TV,pescato dagli Archivi Rai e proposto alle tre di notte, si intervistavano anni fa , parecchi Comandanti Partigiani del CVL.
Non mi ricordo più chi disse ,a chiare lettere,sui fatti di Piazzale Loreto, che quel “giorno” ‘vi era una tal ressa di persone in Piazza ,che era quasi impossibile non pensare che almeno la metà di essa non fosse stata presente ad acclamare il Duce ,pochi anni prima a Milano.
In genere poi, Storia dimostra che i “convertiti” dell’ultima ora ,sono i più feroci,nel pestare un cadavere.
Un pò meno, quando si tratta di rischiare la pelle, quando il cadavere è vivo.
Ma è la fine, che in genere fanno tutti i “poponi”,anzi, se ,se la cavano è perché in genere (prima) “abbaiavano” soltanto ,come sempre ben nascosti , dietro ad altri idioti servi di regime.
Magari in qualche Blog.
Questo difetto è comune in tutti i popoli , ma in quello italiano si esalta alla massima potenza.
Chi , IO?
Cosa c’entro Io,”nel momento di pagare i conti” !
La testimonianza della Turco, non porta dati particolari su cui “litigare”,ma cita fatti e avvenimenti e soprattutto non è a mio avviso un “atto” di mediazione su cui convergere.
Infatti dal punto di vista puramente storico non v’è nulla su cui mediare.
Trae l’unica considerazione possibile da quegli avvenimenti, senza il classico ..chi IO ?Cosa diavolo c’entro io?
cc
ps-Tutto il ” resto” ,nella sostanza è solo tentativo postumo, di non voler capire a livello personale, che i Conti sovente si pagano a livello collettivo”e così si tenta di cambiare la lezione della Storia con dei voli pindarici sulle ragioni dei Vinti e dei vincitori,,magari con qualche “intrallazzazzo” ideologico..c’è sempre qualche Comunista o Sindacalista da accusare dei mali dell’Italia ..ieri come oggi!
Mi hanno detto, gente che vive negli US, che questo Huffington Post
viene cliccato giornalmente da diverse decine di milioni di utenti.
Urkavakka!!
Decine di milioni di kommmmmmmmmmmmmmmmmunisti
nella terra dell’American Dream?
Io comincerei a preoccuparmi….
Neanche nella vecchia UDSSR e Paesi satelliti, erano così tanti.
La Komare e il Poppy gli ultimi moicani a bere thè e sbattersi il petto fino a sfondarselo?
C.G.
x CC
Vedrai,
messo in condizione di non più nuocere al nostro Paese, il Papino di Arcore raggiunto “lo zio della nipote che si smanettava”, nessuno sarà più berluskino:
Chi io? Machèstaiaddì!!
Io?? Mai sia!!
C.G.
udite udite genti…la miserabile Ford fa causa alla Ferrari sul logo, F150, che e´ usato da una Ford in commercio.
La querela e´stata consegnata ad una corte a Detroit ! vorrei sapere se la Ferrari o la Fiat potrebbero fare causa alla Ford da Modena o Torino…Ma a parte cio´, la querela e´irragionevole data che la Ferrari F150 non e´in commercio! la Ferrari vuole solo festeggiare i 150 anni dell´unita´ italiana, e sarebbe pure ora che qualcuno se lo ricordasse…Tutto perche´la Fiat compete contro la Ford e possiede 85% delle azioni in Ferrari…
Peter
x C.G.
Huffington Post e’ appena stato acquistato da AOL per $350’000’000.
Anch’io lo clicco ogni tanto…so what?
E’ un website di sinistra, ma non estrema.
Ce ne sono di molto peggio…e leggo anche quelli, qui’ e la’.
Anita
x Peter.
La Ford europea o la Ford ammeregana?
Uno dei miei (molteplici) sbagli fu comprare, anche per motivi di spazio quel cancro di auto chiamata Maverik, made in US.
Un cassone che mi ha mandato al.. Banco dei Pegni per riparazioni e benzina.
Con un litro, ed era nuova di fabbrica, ci facevo circa 30 centimetri…
Colpa mia, ovviamente.
Kol koz.. mi sparo, prima di acquistare ancora una volta un cesso simile..
C.G.
x C.G.
Errore
La cifra e’ di $315’000’000.
It had 25 million visitors in December, according to research firm ComScore.
Huffington Post ha avuto 25 milioni di visitors nel mese di dicembre.
Percio’ meno di un milione al giorno.
AOL e’ una compagnia morente….sperano di sollevarsi con l’acquisto del Huffington Post.
Anita
x Komare.
Ho provato anche io a klikkarlo: per me, bilingue ITA/DE, è un pò difficile capire tutto.
Nonostante tutto mi sembra buono.
Non credo che li perdano la propria anima bevendo thè.
Ma questa è solo una mia supposizione.
Buonaseeeera.
C.G.
RIVOLUZIONE A GAZA!
Revolution
Asmaa si affaccia al balcone e mostra l’automobile scura che la segue da giorni: «Mi hanno picchiato, mi hanno minacciato di morte, dicono che sono nemica del governo e che ho organizzato la manifestazione Revolution, ma non è vero e non andrò perché non sto con nessun partito, quando la nostra rivolta esploderà sarà popolare». Asmaa non è sola. Da quando ha preso il potere a Gaza la popolarità di Hamas è calata a picco. Lo mormorano le mamme al mercato, i padri pescatori seduti sulle barche che non prendono il largo, il ferramenta Mahmoud che conta un cliente ogni ora e mezza.
«Non ci abbiamo guadagnato niente dal cambio con Fatah», ripetono. Ma nessuno ha voglia di esporsi. I figli sì. E non solo contro Hamas. Da due mesi, prima ancora che la rivolta tunisina suonasse la carica, otto universitari tra i 20 e i 25 hanno lanciato via Facebook il «Manifesto dei Giovani di Gaza» che suona più o meno così: «Vaff… Hamas. Vaff…Israele. Vaff… Fatah. Vaff.. Onu. Vaff… Unrwa. Vaff… Usa».
Rifiutano la cultura del vittimismo e chiedono che la frattura tra Hamas e Fatah venga sanata per il bene del popolo palestinese. «Il cambiamento comincia prendendosi le proprie responsabilità», sostengono. Quando hanno inziato c’era con loro Wael Ghonim, il blogger diventato simbolo della rivoluzione egiziana. I sostenitori oggi sono a quota 20 mila. Per incontrarli in un caffè-pasticceria della zona di Alrimal, a Gaza City, bisogna passare attraverso un mediatore e accettare di tenere celati i nomi e i dettagli che potrebbero farli identificare.
Dove studiano, cosa, il quartiere in cui vivono. Arrivano in tre, jeans, felpe, snikers, potrebbero essere studenti di Londra, Parigi, New York. Ascoltano i Beatles ma anche la cantante libanese Fairouz e conoscono a memoria le battute del film «Il Padrino». «È cominciato tutto per gioco, ci chiedevamo tra amici cosa volessimo fare da grandi ed è venuto fuori che non potevamo far nulla, non mettere a frutto i nostri studi, non sposarci senza un lavoro, non fuggire» spiega Abu Yaza. Interviene Abu Oun: «Il manifesto l’abbiamo scritto così, di getto, ma solo perché eravamo tra amici, siamo cresciuti con la consapevolezza che non puoi fidarti di nessuno».
Il poliziotto
Entra un poliziotto in uniforme nera a comprare dei dolci e loro scartano parlando di calcio, Inter, Milan, Real Madrid. Poi riprendono: «Non vogliamo più stare in panchina. La nostra rivolta è diversa da quelle tunisina e egiziana, noi abbiamo tre nemici, Hamas e Fatah che combattendosi hanno dissanguato la nostra causa, e Israele». La rete si allarga. Con Asmaa sono usciti allo scoperto un’altra ventina di blogger, tra cui il giovanissimo Afun. Via passaparola, amico chiama amico, il Manifesto è sulla bocca di molti, sottovoce.
Sarà un caso, ma Hamas non ha rilasciato una sola dichiarazione ufficiale sulla situazione in Egitto. Nel frattempo la security ha chiuso il centro di aggregazione giovanile Sharik. «In comune con gli altri coetanei in rivolta in tutti i Paesi del Medioriente abbiamo la volontà di non essere strumentalizzati» insiste una ragazza velata, bevendo tè sulla terrazza dell’hotel Beach. La religione conta, dice, ma non nell’arena politica: «Finora abbiamo fatto comodo a tutti, all’Iran che paga Hamas, all’America che paga Israele e Fatah, vogliamo poter cacciare via i governanti che non ci rappresentano». «Degage», via, urlano per le strade di Tunisi. «Fuori Mubarak», rispondono dal Cairo. Sono i figli a maturare la frustrazione dei genitori. Gaza inizia a mormorare.
http://tv.repubblica.it/dossier/egitto-caos/egitto-la-diretta-dalla-piazza/61803?video&pagefrom=1&ref=HREA-1
cc
x C.G.
Cosa facevi con una Maverick? Le prime erano belle, potenti, e popolari, fatte per americani e non-komunisti. Per te era meglio una di quelle caffettiere italiane fatta dalla compagnia Fix It Again Toni (FIAT).
Huffington una ex-neoconservatrice adesso neo-socialista!
x Poppy,
strano però , il Marchionno Fix It Again Toni si è comprato pure l’ammereganissima Crysler, altrimenti falliva.
P.S. in riguardo a “caffettiere” prodotte, penso proprio che voi ammeregani fareste meglio a tacere.
È una piattaforma che non fa per voi. Accontentatevi dei missili “ndò cojo-cojo, un campo a voi più congeniale.
C.G.
x C.G.
Invece di ascoltare chissa’ chi, legge da se stesso:
The Huffington Post – Wikipedia
http://it.wikipedia.org/wiki/The_Huffington_Post
Arianna Huffington, ha iniziato con i soldi del divorzio ed ha avuto successo.
E’ Greca, col marito era repubblicana, conservativa, per cause religiose, poco governo, poco welfare, etc…
Il marito era aspirante senatore in California.
Anita
Sappiamo bene chi è che combatte a colpi di Twitter e cui bono. Dividere Hamas dall’interno e indebolirlo è negli interessi di Israele, che vuole Mubarack al potere per altri cent’anni e teme la democrazia in Medioriente.
E che Hamas non si sia pronunciata sulle proteste in Egitto è una balla. Basterebbe ascoltare PressTV, invece della CNN, per rendersene conto. Dal vivo.
“Huffington una ex-neoconservatrice adesso neo-socialista”
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Evidentemente ne aveva abbastanza di bere thè.
Il troppo, come è noto, stroppia e, sembra da come voi due d’oltre oceano starnazzate, fa venire anche la diarrea.
C.G.
Iran, arresti domiciliari per Karrubi
Mehdi Karrubi, uno dei principali leader dell’opposizione iraniana, è stato posto agli arresti domiciliari: lo riferisce il figlio citato da SahamNews, il sito ufficiale del partito Etemad-Melli, di cui Karrubi è presidente.
Questa mattina, agenti della sicurezza che stazionano di fronte alla casa di Karrubi hanno detto al figlio che lo andava a trovare, scrive SahamNews, che nessuno, tranne la moglie, può entrare nell’abitazione fino al 14 febbraio. Al momento non ci sono conferme ufficiali.
Domani si celebra in Iran l’anniversario della rivoluzione, mentre per il 14 Karrubi e Mir Hossein Mussavi, altro principale leader del movimento anti-governativo iraniano, hanno chiesto alle autorità di autorizzare una manifestazione in sostegno delle rivolte in Tunisia ed Egitto. Ieri, i Guardiani della rivoluzione (Pasdaran) hanno messo in guardia l’opposizione dal cercare di tornare in piazza in occasione dell’anniversario che si celebra domani.
x Komare.
Ascolto chi ci vive la quotidianità e non è un bel sentire.
E questo non da 2 anni ma da 10, cominciato quando c’erano i suoi eroi i quali hanno ridotto quel grande Paese ai livelli che sappiamo.
Lei lo tace, ovviamente.
Si aggrappi pure alla sua nuvoletta.
C.G.
Forse il popolo egiziano ha vinto!
Le ultimissime dicono che Mubarak lascerà il Paese entro 48 ore per andare in Germania e speriamo che i fatti confermino.
Sembra che ci sia stato anche un tentativo di far fuori il suo vice, Suleiman, sono morte due sue guardie del corpo.
http://www.veteranstoday.com/2011/02/10/exclusive-news-on-egypt-mubarak-leaving-suleiman-assassination-attempt/
Mubarak Leaving
Reports received from senior intelligence officials in the Middle East indicate that President Mubarak of Egypt will leave the country within 48 hours.
Diplomats from embassies throughout the region have been notified as has the United States, Israel and Russia.
Mubarak claims to be suffering from an illness requiring medical care. We are told that “care” will be given in Germany.
The official announcement will be made in minutes.
x Vox
Per piacere non disturbare i miei polli. Si sono appena calmati dopo aver letto il citriolo impazzito.
strano però , il Marchionno Fix It Again Toni si è comprato pure l’ammereganissima Crysler, altrimenti falliva.
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x C.G.
Non e’ stato Marchionno Fix It Again Toni a salvare la Crysler ma i nostri soldi. Ma qui li deve restituire con interesse. Vedremo che figura fara’ Marchionno Fix It Again Toni.
x C.G.
Io mi tengo cara la Lincoln Town Car di mio marito, del 1993.
Una Ford, comodissima, guida come come un velluto, non ho mai avuto problemi ed e’ come nuova.
Spaziosa e con un porta-bagagli enorme.
Tutti mi dicono: non la vendere, compreso il dealership.
Anita
x C.G.
Per dati e cifre non si puo’ ascoltare una persona…una persona non puo’ fare statistiche….
Il numero uno dei cable news rimane FOX News, l’atro ieri il Presidente e’ stato intervistato da Bill O’Reily, FOX News most prominent commentator.
Lei non ha la minima idea di quante persone, anche politici, che non hanno MAI visto o ascoltato FOX News eppure ne hanno un opinione…….per sentito dire.
Anita
x C.G.
Esattamente! In Italia ho comprata una Ford Focus. Va come un cannone.
x Popeye
Caro P.,
come fa VOX a dire che Mubarak lascerà il Paese entro 48 ore per andare in Germania e speriamo che i fatti confermino.
Noi stiamo vedendo ed ascoltando ‘live’ dal Cairo, si attende un discorso di Mubarak e nessuno sa cosa dira’.
Sembra che la situazione cambi al minuto….
Anita
EGITTO
Sembra che la notizia sia confermata, Mubarak se ne va.
Ma resta il pericolo che Suleiman lo sostituisca, il che sarebbe la classica caduta dalla padella nella brace, o che si formi un governo di militari, cosa, anche questa, che gli egiziani non vogliono. Ma hanno contro le forze (per ora non completamente scoperte) di Usa e soprattutto Israele.
Stiamo a vedere.
@ Anita
Lo ha detto perfino la RAI.
Io ho ascoltato la notizia su Press TV, Aljazeera e BBC.
Mubarak sta parlando via videotape.
Non sembra che abbia intenzione di dimettersi.
Sono in ascolto………………..
x VOX
Cosa le posso dire…ascolti il discorso.
Anita
ps-Tutto il ” resto” ,nella sostanza è solo tentativo postumo, di non voler capire a livello personale, che i Conti sovente si pagano a livello collettivo”e così si tenta di cambiare la lezione della Storia con dei voli pindarici sulle ragioni dei Vinti e dei vincitori,,magari con qualche “intrallazzazzo” ideologico..c’è sempre qualche Comunista o Sindacalista da accusare dei mali dell’Italia ..ieri come oggi!cc
Mi sono imposta di non perdere mai una occasione di comunicazione.
Non so perchè quando parlo non riesco a far comprendere che le esperienze che esprimo non sono a livello solo personale:
-se parlo di mio padre parlo degli alpini, decine di migliaia, che hanno subito la stessa sorte.
-se parlo di infoibati ed esuli sto parlando di un problema enorme che ha impegnato una parte importante della mia vita per studiare vivere e capire,; non c’entrano i fatti personali che non mi riguardano e non mi hanno obnubilato.
Tu non parli nè delle questioni personali nè di quelle dell’ambiente in cui vivi, se non per cenni. Scelte!
Vorrei sottolineare : tu dici a Uroburo che l’esperienza della sig: Turco l’ANCI la porta nelle scuole.
Ma la sig. Kersevan, negazionista, ha distribuito il suo libro nelle scuole di Torino.
Le foibe e gli infoibamenti ci sono stati o no?
Oppure sono come quella signorina che era incinta ma solo un po’?!
Mi pare un’operazione confusa, tanto più diretta ad adolescenti.
Forse i ragazzi restano un po’ interdetti! Ti pare?
O forse la sig. Turco va bene a Catania, mentre la sig. Kersevan va bene a Torino e a Livorno e a Pisa?
Qui non sono io a fare “voli pindarici con qualche intrallazzo ideologico””
” I conti si pagano a livello collettivo”…alleluia, meglio tardi che mai!
Se poi vogliamo ancora confondere, come sempre sbraita Uroburo, i partigiani con i repubblichini…sono problemi o paure vostre. Io non c’entro, non ho mai conosciuto un repubblichino!
Ho preteso e pretendo rispetto per morti e vivi innocenti e in buona fede…ho impostato la mia vita su questo principio e non ho mandato a te le “pedate metaforiche nel deretano ” per tener fede a questo pensare. Me le sono tenute!
Posso solo aggiungere che se l’ANCI piemontese va nelle scuole, ci va sicuramente con intenti di spiegare per capire insieme.
Sinceramente non so se in Friuli ci siano le condizioni per fare lo stesso.
A Grado, dove ho il mio piccolo appartamento, è zona di residenti sulla Laguna colmata per costruire casette agli esuli…tanti!
A Udine ed ovunque si sono stabiliti; senza parlare di Trieste e Gorizia. Non sono tutti santi, ma suscettibili sì!
Qui la sig. Turco sarebbe accolta in famiglia e soprattutto compresa…ma mai sgarrare in politica…
E non vedo nell’ANCI della mia Regione capacità di apertura.
Ma
non frequento molto, può darsi che mi sbagli! Spero!
I nfine: i comunisti hanno occupato un bel po’ delle mia vita didattica…in fondo ho cresciuto due figli capaci di ragionare…diciamo, socialista.
Per i Sindacati? Non leggi attentamente i miei post, altrimenti ti saresti accorto che spero in un Sindacato moderno ed efficiente.
Dice la Costituzione che il bilanciamento di poteri è il perno della democrazia! Sindacati e imprenditori compresi.
O no????
Sylvi
Ecco perche’ bisogna sempre prendere le notizie, anche quelle diffuse dalle ambasciate, con cautela.
Mubarak ha annunciato che non se ne va, ma fa una “transizione dolce” (?) il che, tradotto in soldoni, vuol dire mettere un nuovo leader, per lasciare le cose come stanno.
Non credo che la gente la prendera’ bene, specie dopo aver gioito per mezz’ora.
Cara professoressa,
attendo sempre una risposta da Lei, ovvero sul giudizio che da sulla testimonianza della Turco..se condivide o meno le sue conclusioni!
Non “glissi” sulla Kervesan, della quale conosco poco e manco sapevo che era andata a Torino..il resto fa parte delle polemiche
Allora signora Professoressa condivide o meno le conclusioni della Turco
Si o no !
Dopo parleremo anche della Kervesan, se mi da il tempo di informarmi meglio e leggere quello che ha scritto..
Sono come San Tommaso!Non mi fido di giudizi sommari ..!!
Le ripeto prima che Lei ne parlasse , non sapevo manco chi fosse
Sono stufo di chiacchiere e svicola-menti !
E sinceramente in questo momento ci sarebbe altro di cui parlare!
cc
ps – devo ammettere che la leggo male, ovvero mi par di capire che Lei non è contro il Sindacato, ma lo vorrebbe come lo vuole Lei.
Lei ha fatto di peggio delle pedate metaforiche , mi ha dato del Falso e dell’Inumano da correggere..probabilmente in qualche campo di rieducazione , gestito da Lei!
x VOX
Caro/a VOX,
l’Europa ha la brutta abitudine di “jump the gun”.
Mubarak ha detto che non ascolta influenze esterne, riferendosi principalmente ad Obama, senza dire nomi…
Che ha cambiato 6 articoli della costituzione, che morira’ sul suo suolo…non ha accennato a dimettersi, solo che non sara’ un candidato alle prossime elezioni.
Vediamo cosa succedera’ fra i militari e la folla…
Security will assured by the military forces….hmmmmmm
Anita