La maggioranza del parlamento sostiene dunque, con regolare votazione, che Berlusconi è un imbecille. Solo un imbecille crede infatti senza esitazione alle sparate di una poveraccia come Ruby capitata “a cena”. Egitto e non solo: da Napoleone a Mubarak, due secoli di fallimenti e delitti dell’Europa e dell’intero Occidente. Con l’incubo che vadano al governo non solo i Fratelli Musulmani, ma anche el Baradei, l’ex ispettore capo dell’Onu fatto fuori dalla Casa Bianca che nel 2003 ha voluto a tutti i costi l’invasione dell’Iraq

L’idea che in Egitto possano diventare personaggi di governo non solo i Fratelli Musulmani, ma anche el Baradei, vale a dire l’ex capo degli ispettori dell’Onu che sa benissimo con quali balle nel 2003 la Casa Bianca e i suoi alleati hanno voluto a tutti i costi invadere l’Iraq, toglie il sonno a molti con la coscienza non proprio immacolata. “Achtung Egitto!”: Netanyahu chiama, Henry Bernard Levy e Berlusconi rispondono, pronti a cianciare con l’usuale razzismo di masse islamiche come orde assetate di sangue occidentale e desiderose di abbracciare quanto prima un nuovo nazismo… Il centesimo nazismo arabo, paventato ad arte da decenni nel Vicino e nel Medio Oriente dai nostri allucinati ma non disinteressati profeti, spesso bugiardi patentati. Mubarak è un “uomo saggio” dichiara a petto in fuori e tacchi alti Berlusconi, il quale evita anche lui di nominare el Baradei e ci tiene invece a precisare che segue la crisi egiziana non tanto facendo il bunga bunga con la “nipote di Mubarak” quanto invece stando “in contatto con i dirigenti israeliani dei quali sono amico da 30 anni”, nel caso ci fosse chi non ha ancora capito chi comanda nel giro berluscone e in quello della Farnesina in mano al minestrello degli Esteri Franco Frattini. Per non dire del giro della vicepresidente della Commissione Esteri del senato, quella Fiamma Nirenstein che oltre a vivere in una colonia israeliana è nota nella comunità ebraica nostrana come ex comunista che spinge all’odio verso tutto ciò che è di sinistra.  Ma andiamo per ordine.

Il lato comico è che ad aizzare contro il “pericolo islamico”, sia che si tratti dell’Iran “che vuole l’atomica per distruggere Israele” (!) sia che si tratti dell’Egitto che vuole solo togliersi di dosso la camicia di forza Mubarak, in particolare è quello stesso Bernard Levy che, oltre a raccontar panzane sul caso Sakineh, è stato uno degli animatori della campagna a favore di Cesare Battisti. A favore, vale a dire, di quello che, stando alle sentenze, è un pluriassassino, rifugiato prima in Francia e poi in Brasile, il cui governo ha deciso di non estradarlo in Italia alla faccia non solo del Chiavaliere. Che strana situazione: tutti a dare addosso a Battisti evitando di notare che il suo lord protettore è il “nuovo filosofo” francese Henry Bernard Levy. Il quale, poiché fa il tifo per lo “scontro di civiltà” e loda qualunque cosa di Israele, tiene banco in Italia anche allagando di “penzose” articolesse il Corriere della Sera senza che nessuno lo prenda a pernacchie. E dire che già nel ’79 il “nuovo filosofo” parigino, noto fighetto che nel ’77 si era molto illustrato nella famosa “tre giorni” dell’Autonomia Operaia all’Università di Bologna, disegnava per autorevoli riviste di politica estera soprattutto inglesi una serie di nuovi confini non solo per il Medio Oriente, ma anche per l’intera Asia centrale! Insomma, in quanto ad allucinazioni pro talebani monsieur Levy è stato un pioniere. Idem in fatto di protezione per gente come Battisti, della quale si deve esere innamorato nella disastrosa, stado ai risultati successivi, tre giorni di Bologna. Strano strabismo, quello non solo berluscone, nevvero? Sbraitare contro i protettori di Battisti e far finta di non sapere che il suo principale protettore è quello stesso Bernard Levy al quale diamo retta quando straparla di Iran e mondo musulmano in generale. Strano caso di schizofrenia…

Ancora l’Egitto, dunque. Alfa e omega del nostro colonialismo nei Paesi islamici. Quel colonialismo che prese il posto dello schiavismo, da noi non più praticabile in Medio Oriente a causa del dilagare dell’Islam, e che rappresenta un’altra pagina orribile dell’Europa e dell’Occidente. Allora non si trattava di “esportare la democrazia” a cannonate, ma più semplicemente – sul modello dell’invasione europea delle Americhe – di impadronirsi di terre altrui e disporre della manodopera semischiavile dei popoli colonizzati. Il 2 luglio 1798 Napoleone entrò con una armata vittoriosa ad Alessandria d’Egitto, ed era la prima volta che dopo le crociate un esercito europeo invadeva terre islamiche. Dopo quella di Napoleone, sono seguite le invasioni francesi e inglesi del XIX secolo, le cui conseguenze si fanno sentire ancora oggi, e infine quella degli Usa in Iraq del 2003. Sono gli Usa che hanno preso il testimone del colonialismo europeo, con il fido alleato Israele che gli fa da cane da guardia nella regione e che mantiene alta la tensione rifiutando qualunque piano di pace in modo che ci sia sempre una qualche scusa per poter intervenire se del caso anche militarmente. Lo studioso John Mearsheimer ha detto chiaro e tondo che “quando si tratta di Medio Oriente l’Occidente usa parole idealistiche e azioni brutali”. Una delle quali è stata, per esempio, il colpo di Stato angloamericano in Iran per destituire Mossadeq, regolarmente eletto, uccidere la democrazia iraniana, tenere in sella lo scià burattino e criminale Reza Pahlewi, massacrare i comunisti e impedire che il petrolio iraniano sfuggisse al vergognoso sfruttamento anglo Usa e fosse più saggiamente utilizzato con l’aiuto dell’italiana Eni. Il golpe contro l’Iran fu anche un golpe contro l’economia e l’autonomia italiana, non lo dimentichiamo, visto che Enrico Mattei stava portando l’italiana Eni ad aiutare l’Iran in campo petrolifero. Un’altra azione brutale fu iniziare all’improvviso a trattare l’Iran come uno “Stato canaglia”, idea venuta a George Bush per spingere la destra islamista a vincere le elezioni troncando il vasto programma di riforme iniziato da Kathami e avere in tal modo la scusa buona per iniziare a strangolare economicamente l’Iran onde impedire facesse ombra a Israele. Altra azione brutale, condita con le solite belle parole, la lunga guerra, con qualche milione di morti,  fatta contro l’Iran tramite l’Iraq di Saddam.
Quando in Algeria si profilò la vittoria elettorale dei musulmani, democraticamente ottenuta, i militari algerini, educati in Francia e più in generale nelle accademie militari occidentali, rubarono il risultato con il solito golpe. Golpe da noi benedetto perché per noi l’islam è come il nazismo. Anzi, da Nasser in poi, passando per i capi della Siria, Iran, Iraq, ecc., sono decine i “nuovi Hitler”, cioè a dire i capi di Stato o di governo demonizzati dagli Usa e da Israele solo per aizzare l’opinione pubblica occidentale contro qualunque cambiamento arabo che non fosse leccare il sedere agli inquilini della Casa Bianca o ai vari Sharon, Netanyahu, ecc. Ricordo una puntata di un programma televisivo di Gad Lerner in cui, rivolgendosi ad alcuni ospiti arabi islamici, il giornalista – pochi giorni fa preso pesantemente in giro su La7 perfino da Paolo Mieli per la sua “trasparenza” ed per il suo “eroismo” – lodò il golpe algerino affermando in sostanza che “anche Hitler in Germania aveva vinto le elezioni” e che quindi bene avevano fatto i bravi militari algerini a evitare un nuovo nazismo in salsa arabo islamica. Gli ospiti in questione, offesi in tale malo modo, protestarono che mai più avrebbero messo piede in un programma così condotto. In effetti faceva una strana impressione vedere Lerner presentare l’intero popolo algerino, qualche decina di milioni di persone, reduce da una dura guerra di Libarazione contro il colonialismo francese, come un’orda di barbari pronti a indossare la svastica…
Ci sono poi le due guerre contro l’Iraq. La prima con il trabocchetto del disco verde Usa per l’invasione del Kuwait, utile a Bush padre per  giustificare la mattanza contro l’Iraq con la scusa di “difendere il Kuwait”, che nonostante le chiacchiere è rimasto proprietà privata di un parassita fermo al Medioevo. La seconda guerra, tuttora in corso, è quella voluta e ottenuta dal mascalzone Bush figlio con la balla delle “armi di distruzione di massa”, che peraltro nell’intero Vicino e Medio Oriente
sono in possesso solo ed esclusivamente di Israele.

Basta già questo per capire perché lo studioso Mehran Kamrava, autore del libro “The modern Middle East”, parli di “abisso in cui è sprofondato l’Occidente per conquistare il Medio Oriente”.

Ma restiamo all’Egitto.  Il 29 ottobre 1956 Israele lo invase per dare man forte, colonialista, alla Francia e all’Inghilterra che volevano a loro volta invaderlo per contringere l’Egitto del “nuovo Hitler” (!) Nasser a rimangiarsi la nazionalizzazione del canale di Suez, aperto dall’Europa per far passare le proprie navi dirette in Oriente senza dover circumnavigare l’intera Africa e guadagnare  così un sacco di quattrini, dei quali l’Egitto vedeva a malapena qualche briciola. Solo la fermezza degli Usa di quell’epoca costrinse gli inglesi e i francesi a restarsene a casa e gli israeliani a porre fine alla demenziale invasione. Ma Israele – ormai avviata verso il militarismo disastroso che la domina tuttora –  non seppe resistere alla tentazione di attaccare di nuovo l’Egitto nel ’67 colpendo in simultanea la Siria. Oggi è dimostrato in modo inconfutabile che non si trattò neppure da lontano di un attacco “preventivo” per difendersi da un ipotetico imminente attacco dei “nuovi Hitler” (!) siroegiziani, ma di una operazione militare lungamente studiata e pianificata. Con quell’operazione Israele convinse la Casa Bianca a cambiare rotta: anziché tenerne a bada le pulsioni antiarabe e i furti di terre palestinesi, gli Usa fecero di Israele il proprio cane da guardia nella regione. Un alleato di ferro che non solo si comporta da 51esimo Stato Usa in Medio Oriente, ma, come hanno dimostrato una marea di documenti segreti rivelati di recente, i cosiddetti “Palestinian papers” divulgati da Al Jazeera, si permette di fare quel cavolo che gli pare contro i palestinesi sapendo bene che agli Usa, e all’ipocritissima Europa, non resta che abbozzare.

Stando così le cose, anche se è solo un caso ha un enorme valore simbolico il fatto che proprio al Cairo, dove Obama promise “una nuova era” basata su “rapporti nuovi col mondo musulmano”, è iniziata la fine non solo di Mubarak, ma forse anche dello stesso Obama. Il quale paga così il prezzo di essere  incapace pure lui di non farsi tenere al guinzaglio da Israele e dalla lobby filoisraeliana senza la quale negli Usa è difficile essere eletti presidente.

Proprio i “Palestinian papers” permettono di capire anche la strategia Usa in Egitto, che è poi la strategia usata dalla Casa Bianca in tutto il mondo arabo e nel resto del pianeta: corrompere, corrompere, corrompere. Corrompere i Mubarak così come si corrompono gli Abu Mazen. E trattare le minoranze e i non alleati come spazzatura, da “trasferire” magari in Amazonia come progettato incredibilmente, in puro stile nazista, per i palestinesi. Corrompere i governi per potersi garantire il tranquillo continuare a succhiare senza problemi il petrolio  ovunque esso si trovi. Il nostro scorazzare in auto, il nostro stare al calduccio d’inverno e consumare un sacco di corrente elettrica per rimbecillirci davanti alla tv e illuminare a giorno le città anche di notte, il formidabile uso di aria condizionata dello zio Sam, che ha contagiato ormai anche l’Europa, tutto si basa sul petrolio ottenuto ora con qualche guerra e ora con qualche colpo di Stato, ma ottenuto sempre e comunque corrompendo governi e interi sistemi politici. La corruzione in Egitto è arrivata al punto che la gente non la regge più, non ne può più di ladri patentati come Mubarak&C, al potere da una trentina d’anni solo perché fa comodo a Usa e Israele avendo ormai svenduto i palestinesi e anzi collaborando attivamente per strangolare Gaza. Anche in Tunisia la gente ha detto di colpo basta al marciume, benedetto anche quello dall’Europa e dagli Usa pur di non avere seccature. Riguardo la Libia, sappiamo bene quali sono i rapporti di Gheddafi con il nostro vergognoso Berlusconi, il suo alleato e socio di bunga bunga, e con il suo sistema di potere. L’Arabia Saudita ha un regime semplicemente orripilante, con le donne trattate come cittadini si serie C, non possono per esempio guidare l’auto – sicuramente non da una città all’altra – né andare in bicicletta! In Arabia Saudita le sentenze di morte vengono eseguite anche con la lapidazione e la decapitazione in piazza, con buona pace e silenzio complice dei vari Bernard Levy e inquilini della Casa Bianca. Regime orripilante, quello saudita, che però ci fa comodo tenercelo buono, non a caso furono gli inglesi a mettere sul trono d’Arabia il peggio del peggio dell’integralismo islamico, vale a dire i wahbiti della dinastia saudita. La democrazia a cannonate lì non la esportiamo… Lasciamo le donne saudite (e kuwaitiane…) in balia di un regime oscurantista medioevale, oltre che profondamente corrotto, né più e né meno come lasciamo i palestinesi nelle sgrinfie dei vari Avigdor Lieberman oggi e  dei vari Sharon e Baruch Goldstein ieri.

Riassumendo: da Napoleone a Mubarak, due secoli di continuo intervento militare dell’Europa e dell’Occidente in Medio Oriente. Due secoli di fallimenti sempre più gravi, obbrobbriosi, e di nostro abisso morale sempre più profondo. Che strano. L’Europa che ha prodotto le cose più mostruose della Storia del genere umano, come il nazismo e i campi di sterminio, si accanisce ancora a impancarsi maestra di morale e civiltà per il resto del mondo, stabilendo cosa sia giusto e cosa non sia giusto per i vari popoli, compresi soprattutto queli che abbiamo già tenuto sotto il nostro tallone. Non so cosa succederà in Egitto. Né nel resto del mondo arabo. So però per certo che abbiamo responsabilità enormi, non foss’altro perché siamo stati noi a rompere i coglioni a casa loro per oltre 200 anni, tralasciando la precedente vergogna delle crociate, e non loro a casa nostra. Non solo abbiamo responsabilità enormi, ma abbiamo anche una informazione serva, ignorante e succube dei nostri pregiudizi. Per non parlare dei politici, ridotti a guano berluscone.

Ma a proposito di guano berluscone, ecco una buona notizia anche se è in apparenza pessima. La grande maggioranza del nostro parlamento ha votato chiaro e tondo che il Chiavaliere è un povero imbecille e/o che la stessa grande maggioranza è composta di goliardi imbecilli. Il parlamento ha infatti respinto le richieste della magistratura milanese riguardo Berlusconi adottando la versione ufficiale secondo la quale lui era davvero convinto che la bonazza Ruby fosse davvero nipote di Mubarak. Ammesso e non concesso che sia vera la versione rifilata ai gonzi da Berlusconi e dai suoi strani avvocati, pagati dallo Stato come parlamentari, ammesso e non concesso cioè che sia stata Ruby a presentarsi come “nipote di Mubarak” e non il Chiavaliere a spacciarla come tale, resta un fatto certo: solo un imbecille minus habens può credere alle sparate di una poveraccia raccattata per strada da un Emilo Fede. E solo un capo di governo col cervello ormai in pappa può evitare di chiedere al suo ministro degli Esteri di fare una veloce e prudente, oltre che doverosa, verifica presso l’ambasciata egiziana a Roma o presso l’ambasciata italiana al Cairo. La maggioranza del parlamento ha perciò sentenziato, con tanto di regolare votazione, che Berlusconi è un povero scemo. Uno al quale ti puoi presentare dicendo “piacere, sono Napoleone” e lui ci crede pure! E se invece, come è probabile, la maggioranza ha votato sapendo bene di avvalorare una balla, allora la stessa maggioranza ha sentenziato di essere  composta da cialtroni della peggior specie. Il che significa anche che un primo ministro il cui potere  si regge su una simile maggioranza è, se possibile, qualcosa di peggio di uno scemo. Deve essere per questo che l’Italia grazie alle mutande della “nipote” è stata pioniera: ha infatti anticipato il destino che ha portato il resto del mondo a chiedersi chi sia mai “zio” Mubarak e cosa farne. Berlusconi potrebbe risolvere alla grande, da par suo, il problema invitandolo a una lunga tournee di  bunga bunga “in famiglia” ad Arcore, palazzo Grazioli, Costa Smeralda e via porcheggiando. Il mondo gliene sarebbe grato e lui passerebbe alla Storia. Delle mutande, ovviamente.

Come direbbe Mike, “Allegria!”.

529 commenti
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  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “Il Presidente Carter lascio’ l’Iran in balio e fini’ in una teocrazia”.
    ——————————————————————————
    ..mentre prima, ai tempi d’oro di Rezha detto ” Scià” era una democrazia.
    Sì, sì.
    Benedetta innocenza…das schweigen der Laemmer.
    Il silenzio degli agnelli.

    C.G.

  2. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Però ha notato che il candidato Mike Non-so-chi, d’accordo con gli israeliani, preferisce una dittatura ad un minimo di democrazia. Anche il pregevole signor Popeye, insieme con lei.
    Chi l’avrebbe mai detto? U.

    ————————————————————

    Ma che paragone mi porta?

    Un oscuro sindaco di un oscuro paese con un Governatore e candidato presidenziale passato e futuro, con programmi televisivi e radio, una persona molto in vista.

    Lei poi parla della poltica degli US?

    Mike Huckabee ha riportato i timori della Giordania, della Siria, dell’Israele, dei Saudi, del Yemen ed anche di nazioni Africane.

    Non si creda che i guai dell’Egitto siano finiti, oggi festeggiano, ma prima o dopo dovranno affrontare la realta’.

    Ha troppo tempo sulle mani, oggi e’ venerdi’…niente brasati in pentola?

    Anita

    Io sono in via d’uscita, sono in ritardo.
    Ho aspettato che la temperatura salga un pochino, faceva un freddo tagliente.
    Questa mattina era 1 ºF = -17.2222 ºC

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 11.02.11 alle 16:55 }il monumento non esiste perche pianificato da uno della destra.
    ———————————-
    Ohhhhhh my Lord!….. Ma questo è veramente un povero ‘mbecille.
    Makkekkazzo capisce mai, costui? Uroburo

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    intendo dimostrare che lei non ha notato una cosa che a me è saltata immediatamente all’occhio.
    Ed anche che, per evitare timori nei vostri alleati (reazionari), preferite la democrazia di Mubarak.
    Ma chi l’avrebbe mai detto? U.

  5. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    E dopo lo scia’ Reza Pahlavi le cose sono migliorate?
    Non mi dica che l’Iran e’ una nazione democratica.

    Anita

  6. Popeye
    Popeye says:

    X U. di P.
    Vedi che rispondi all’appello!
    Un vero progresso, le pilloline useggetta cominciano a funzionare.

  7. Popeye
    Popeye says:

    Cara Anita
    E’ inutile fare domande a C.G., risponde come un disco rotto. Beh, meglio di un citriolo impazzito.

  8. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    La smetta di mettermi parole in bocca.
    Non ho mai parlato della dittaura di Mubarach.

    Bush e Blair erano in trattati dal 2007 per una easy transition, appoggiando i soppressi.

    L’ho scritto su questo forum.

    Anita

  9. Popeye
    Popeye says:

    x Vox
    Vedo che sei contenta adesso che Mubarak si e dimesso e il governo e’ nelle mani del consiglio dell’esercito. Non ballare e bere troppo.

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia pregevole, dolce, cara Anita,
    quando si riporta una notizia senza commenti ciò significa che la si condivide, a meno che non lo si dica esplicitamente.
    Quindi se lei cita un candidato repubblicano che fa una certa affermazione io sono autorizzato a pensare che lei sia d’accordo. Altrimenti che la riporta a fare?

    Il popolo iraniano ha scelto gli imam al posto dello Shah. Avranno avuto le loro ragioni, ch’io le condivida o meno. Magari tra la dittatura dello Shah e quella degli imam preferiscono la seconda. Hanno oppure no il diritto di scegliersi il loro governo? No, vero? Chi l’avrebbe detto…..
    La vostra democrazia consiste nel fare quel che volete voi. Altrimenti si è kommunisti da abbattere. E se un popolo a maggioranza decidesse di volere un governo kommunista ne avrebbe il diritto? No,vero? Ma chi mai l’avrebbe mai detto?
    Un saluto U.

  11. Popeye
    Popeye says:

    Magari tra la dittatura dello Shah e quella degli imam preferiscono la seconda. Hanno oppure no il diritto di scegliersi il loro governo? No, vero? Chi l’avrebbe detto…..
    ——————-
    I conticini continuano 1 + 1 = 22; Il citriolo impazzito ci vuol fare credere che gli iraniani preferiscono la seconda, quello degli imam. ECCOOOMMMEENNOOOOOO! Specialmente quando presi a bastonate, tirati in galera, eccc. ecc. Questa e’ la vera democrazia che preferisce il citriolo impazzito. 2 + 2 = 11;

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Uroburo { 11.02.11 alle 17:45 }
    Popeye { 11.02.11 alle 16:55 }il monumento non esiste perche pianificato da uno della destra.
    ———————————-
    Ohhhhhh my Lord!….. Ma questo è veramente un povero ‘mbecille.
    Makkekkazzo capisce mai, costui? Uroburo
    REPETITA JUVANT (i ripetenti votano Juventus).

  13. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Quindi se lei cita un candidato repubblicano che fa una certa affermazione io sono autorizzato a pensare che lei sia d’accordo. Altrimenti che la riporta a fare?
    ———————————————————————

    Puo’ darsi perche’ e’ l’unico che e’ ritornato ieri ed ha spiegato della sua visita.
    Ha parlato con le autorita’ del luogo o luoghi.
    Nazioni che conosce date le sue numerose visite e contatti.

    In tutti i reports si parla di incertezze e del futuro di una nazione in tumulto, con molta disoccupazione e molti figli per famiglia.

    Bye, closing shop.
    Anita

  14. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    puntuale come la….. sono qui ad affrontare la seconda parte ..nel frattempo ho leggiucchiato qui e là ,sempre con notevole difficoltà ,data la mia carenza congenita nel sillabare!
    Dunque dunque..tu dici che L’Anpi è scizofrenico…poichè a Catania propongono La Turco e a Torino la Kervesan.
    Ovviamente non ti viene nemmeno il sospetto che in fondo ognuno fa quello che crede più opportuno per illustrare.
    Quando la mia Sez Anpi ha deciso di dar battaglia per Il Famoso Ponte…mica ha chiesto il parere a Roma!

    Nemmeno poi ti prende il sospetto che il taglio della testominza della Turco è di un certo tipo..se leggi bene non parla di numeri nè per il prima ,nè per il dopo…,si limita giustamente a ricordare quello che la memoria gli permette e probabilmente anche il ricordo che gli viene trasmesso.

    La Kervesan invece va a caccia di documenti “storici” che certifichino le dimensioni del dramma,almeno per quello che è possibile..di fronte alle cifre che vengono sparate continuamente…si imbatte in un primo documento Alleato che ..

    La documentazione esistente, una documentazione piuttosto corposa, dice che nella miniera di Basovizza non ci furono infoibamenti. Già nell’estate del ’45, quindi pochissimo tempo dopo i pretesi infoibamenti, gli angloamericani procedettero per mesi a ricognizioni nel pozzo della miniera (infatti non si tratta di una foiba in senso geologico), in seguito alle denunce del CLN triestino che diceva che dovevano essere stati infoibati alcune centinaia di agenti della questura di Trieste. Poiché non fu trovato nulla di “interessante”, nei primi mesi del ’46 le ricerche furono sospese, come ho già spiegato prima. Tutto questo risulta da una gran quantità di documenti di fonte alleata, negli archivi di Washington e di Londra. Quindi nella “foiba” non ci sono i “500 metri cubi” di infoibati che sono scritti nella lapide, e neppure i duemila infoibati citati in libri. Dopo che Claudia Cernigoi ha riportato questi documenti nel suo libro “Operazione foibe a Trieste” la cosa dovrebbe essere evidente a tutti che si occupano dell’argomento. Ma si fa finta di niente. Il comune di Trieste adesso ha ristrutturato il monumento sulla foiba e presto verrà il presidente del Senato Marini a inaugurarlo. La menzogna vive ormai di vita propria, e non si riesce a fermarla.

    Non entro nel merito,poichè evidentemente i documenti Alleati potrebbero essere falsi ovvero Gli ammerricani ,trovarono , ma ordini superiori gli imposero di tacere o di nascondere…tutto molto opinabile come vedi..come i 500 mcubi di infoiati, tra l’altro tutti maschi e decisamente alquanto collusi con il passato regime…

    In effetti a questo punto mi dovresti essere di aiuto tu, dove posso reperire documenti (Che non siano la testimonianzia singola di un Udovisi) che accertino dati più veritieri..mi faresti da un punto di vista personale un favore…
    Sai il sentito dire per me va benissimo per la ricostruzione delle saghe paesane..!!

    La kervesan poi va a nche a caccia e li trova di documenti che accertano le deporatzionie le uccisioni di Zingari nella zona..il bello è che questi documenti li trova…
    Ora tu mi risponderai che non c’è bisogno di documenti..si è vero in fondo può essere così…
    ma purtroppo la Storia se ne nutre e continuerà a farlo..
    Attendo su questo caso tue notizie..e poi continuiamo con metodo..

    come vedi non dò giudizi nè pro e nè contro sui numeri attendo tue notizie ancora su dove posso documentarmi

    cc

  15. Vox
    Vox says:

    EGITTO

    Bisogna restare coi piedi per terra. I militari possono difendere una democrazia, non crearla. La situazione mi sembra ancora difficile, specialmente se rimane Suleiman.

    Ma una prima vittoria è stata ottenuta, Mubarak si è dovuto dimettere e pare che anche i suoi conti svizzeri siano bloccati.

    Ecco cosa può fare la volontà di un popolo serio e coraggioso.

  16. Popeye
    Popeye says:

    LECCE – Il conducente di un Fiat Doblò è stato sorpreso dagli agenti del Comando della Polizia Municipale del Comune di Oria (Brindisi) che si sono avvalsi dell’autovelox «alla velocità di ben 1230 km/h ossia oltre la velocità del suono (pari a 1.193,4 km/h) superando il limite massimo consentito per quel tratto di strada di 1078 km/h». Lo rende noto con un comunicato Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” che da tempo ha intrapreso una battaglia «contro le multe seriali ed a raffica utilizzate dagli enti allo scopo di far cassa prima che per la sicurezza stradale, utilizzando strumenti di rilevazione elettronica tipo autovelox, telelaser e photored».

    «Non ci credevamo – scrive D’Agata – finchè non abbiamo visto con i nostri occhi il verbale che è stato notificato alla società proprietaria del mezzo che risulta chiaramente non essere un aeroplano». «Ancora una volta appare sempre più evidente come questi strumenti elettronici e lo stesso sistema di gestione di questo tipo d’infrazioni – sostiene D’Agata – faccia acqua da tutte le parti non consentendo la certezza del fatto, oltrechè giuridica, di una sempre corretta rilevazione e contestazione delle infrazioni».
    ———————–
    Adesso si vede come funziona l’Italia. La lasciamo tutto a voi!

  17. Popeye
    Popeye says:

    Bisogna restare coi piedi per terra. ….
    X Vox
    Ci hai ripensato, vero? Dimmi allora che democrazia vuoi in Egitto? I Fratelli Islamici con la sharia? Cosi possono buttare nel mare gli israeliani?

  18. Popeye
    Popeye says:

    In serata il governo svizzero ha deciso di congelare gli eventuali beni dell’ormai ex leader egiziano nella repubblica elvetica.
    ————————–
    Scippano non solo gli ebrei ma anche i scippatori. Insomma sono la cima dei scippatori.

  19. Vox
    Vox says:

    Gli iraniani hanno cacciato lo Shah e si sono dati una teocrazia. Embè? Se era quello che volevano, perchè qualcun altro dovrebbe metterci il naso (o la bomba)? Se fossero stati veramente male, avrebbero cacciato anche gli ayatollah, ma sembra evidente che a tutt’oggi stanno meglio che col pupazzo messo là dagli americani.

    L’Iran da secoli non ha MAI invaso nè minacciato nessuno. Si vuole dotare di energia atomica, esattamente come Francia, GB e molti altri paesi. Ma se quelli possono, l’Iran non deve. Questo vergognoso sistema doppiopesistico deve finire.

    Soprattutto, bisogna cominciare a mettere i punti sulle i e vedere chi veramente è una minaccia per la pace internazionale.

    IRAN THE DANGER TO WORLD PEACE? I DON’T THINK SO

    http://whatreallyhappened.com/WRHARTICLES/dangertopeace.php

    Since the 1979 Iranian revolution and the downfall of the US Puppet Ruler the Shah, Iran has been an Islamic state. In that interval of time, 1979 to the present, Iran has not invaded anyone. Not once. People of all religions live in peace in Iran, even Jews, who find life so comfortable in Iran they refused an offer by the government of Israel to emigrate.

    In the same period of time, Israel, a self-declared Jewish state, attacked Iraq in 1981, bombing the power station at Osirik, claiming it was a clandestine weapons factory.

    Subsequent examination of the ruins following the 2003 invasion proved Israel had lied.

    In 1982, Israel invaded Lebanon. This led to the Massacres at Sabra and Shatilla.

    In February 2003 Israel stages incursions into Gaza and Nablus.

    In September 2007 Israel bombs Syria, again insisting they are destroying a clandestine weapons laboratory. Again there is no evidence to support Israel’s claims.

    In February 2008 Israel again raids Gaza, killing over 100. HAMAS agrees to a cease fire and keeps it for 6 months until November 4, when Israel again attacks, killing 6 HAMAS members, launching operation CAST LEAD. 1300 Gazans, mostly civilians, are killed. Israel loses 13 soldiers. Violations of international law include the use of White Phosphorus incendiary bombs against civilians and non-military targets. The United Nations investigates, but Israel refuses to cooperate.

    In May 2010, Israel attacks an international aid flotilla bring food and medical supplies to Gaza in international waters. 9 people are murdered including an American from New York.

    Add to it the numerous assassinations such as last year’s embarrassment in Dubai, and you get the picture, even without the overtly racist and apartheid statements coming from Israel’s rabbis.

    In the same period of time, the United States, officially a secular nation but predominantly Christian, attacked (or organized military operations):
    El Salvador (1980),
    Libya (1981),
    Sinai (1982),
    Lebanon (1982-1983),
    Egypt (1983),
    Grenada (1983),
    Honduras (1983),
    Chad (1983),
    Persian Gulf (1984),
    Libya (1986) ,
    Bolivia (1986),
    Iran (1987),
    Persian Gulf (1987),
    Kuwait (1987),
    Iran (1988),
    Honduras (1988),
    Panama (1988),
    Libya (1989),
    Panama (1989),
    Colombia, Bolivia, and Peru (1989),
    Philippines (1989),
    Panama (1989-1990),
    Liberia (1990),
    Saudi Arabia (1990),
    Iraq (1991),
    Zaire (1991),
    Sierra Leone (1992),
    Somalia (1992),
    Bosnia-Herzegovina (1993 to present),
    Macedonia (1993),
    Haiti (1994),
    Macedonia (1994),
    Bosnia (1995),
    Liberia (1996),
    Central African Republic (1996),
    Albania (1997),
    Congo/Gabon (1997),
    Sierra Leon (1997),
    Cambodia (1997),
    Iraq (1998),
    Guinea/Bissau (1998),
    Kenya/Tanzania (1998 to 1999),
    Afghanistan/Sudan (1998),
    Liberia (1998),
    East Timor (1999),
    Serbia (1999),
    Sierra Leon (2000),
    Yemen (2000),
    East Timor (2000),
    Afghanistan (2001 to present),
    Yemen (2002),
    Philippines (2002) ,
    Cote d’Ivoire (2002),
    Iraq (2003 to present),
    Liberia (2003),
    Georgia/Djibouti (2003),
    Haiti (2004),
    Georgia/Djibouti/Kenya/Ethiopia/Yemen/Eritrea War on Terror (2004),
    Pakistan drone attacks (2004 to present),
    Somalia (2007),
    South Ossetia/Georgia (2008),
    Syria (2008),
    Yemen (2009),
    Haiti (2010)

    So, who is the danger to world peace?

  20. Vox
    Vox says:

    Forse bisognerebbe importare un po’ di democrazia in Usa
    dall’Egitto

    A Los Angeles i dimostranti d’ora in poi
    potrebbero finire in galera

    http://www.latimes.com/news/local/la-me-protester-prosecution-20110211,0,3758689.story

    Los Angeles gets tough with political protesters
    For acts of political protest that his predecessor treated as mere infractions, Los Angeles City Att. Carmen Trutanich is seeking jail time.

    Los Angeles City Atty. Carmen Trutanich is throwing the book at dozens of people arrested during recent political demonstrations — a major shift in city policy that has him pressing for jail time in types of cases that previous prosecutors had treated as infractions.

    Some of the activists arrested, including eight college students and one military veteran who took part in a Westwood rally last year in support of the DREAM Act, face up to one year in county jail.

    Trutanich’s aggressive stance is the latest episode in the city’s decades-long legal struggle over the rights of protesters. The Los Angeles Police Department’s treatment of demonstrators at the 2000 Democratic National Convention and at a 2007 May Day rally at MacArthur Park led to lawsuits against the city.

    ===

    Ma forse il LA Times è uno straccio kommunista (perdente)

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    DEMOCRAZIA
    Popeye { 11.02.11 alle 19:50 } Dimmi allora che democrazia vuoi in Egitto? I Fratelli Islamici con la sharia?
    ————————————————-
    Ammettiamo per pura ipotesi che in Egitto si tengano libere elezioni e che vincano i Fratelli Musulmani.
    Par di capire che questo governo non sarebbe accettato da Useggetta ed Israele, che quindi si riterranno autorizzati ad abbatterlo.
    E la democrazia? Come si diceva, la democrazia consiste nel fare con le buone quel che vogliono loro. Altrimenti si viene costretti a farlo con le cattive.
    La democrazia useggetta funziona così da un par di secoli. Mica solo all’esterno, anche al loro interno. Ad esempio per quasi un secolo nei confronti del Sud. U.

  22. controcorrente
    controcorrente says:

    popone ,
    ma Auricchio non è il nome di un celebre formaggio…mi pareva così ,sai la sorpresa di trovare un Auricchio sindaco a Terzigno..?

    Tienici sempre aggiornati, sulle vicende dell’Auricchio, te ne saremo grati !!

  23. sylvi
    sylvi says:

    …La kervesan poi va a nche a caccia e li trova di documenti che accertano le deporatzionie le uccisioni di Zingari nella zona..il bello è che questi documenti li trova…cc

    caro cc,

    ma pensa la Kersevan trova i documenti…quelli che le piacciono, come trova le testimonianze che le fanno comodo.
    Questa è la ricerca storica!
    Gli archivi inglesi (fondamentali), quelli americani e neozelandesi (chiarissimi) persino quelli tedeschi…visti tutti con le dovute precauzioni…carta straccia…usaegetta!
    Io non sono in grado di addentrarmi in documenti, sono una massaia!
    Ma che legge, che ha parlato, anche e soprattutto con i ricercatori SERI, non necessariamente i due o tre che cita lei e che sono, guarda caso, esponenti della dx estrema.
    Esistono “studiosi, ricercatori seri” che insegnano all’Università, che hanno scritto “libri” non “un libro” su Gonars…ombelico del mondo!

    Capisco la tua buona volontà, una volta tanto non ce l’ho con te!

    Ma quella donna che cita Weber e Irving per giustificare il suo periodare, che recita una serie impressionante di menzogne storiche ed umane …è una donna che se, in nome della democrazia, va lasciara parlare…( non c’è nessuna legge che impedisca il negazionismo delle foibe!)…in nome della democrazia va contrastata, in nome dell’umanità e della verità. Con altri studiosi VERI, non con le sign, Turco o Maria.
    Questo dovrebbe fare l’ANPI se fosse in buona fede, dall’Alpe a Capo Passero.
    Conosco chi da una vita studia sul campo e onora la qualifica di Storico, per un miserabile stipendio statale!!

    Ma pare che l’Anpi, prediliga ciò che gli piace, dopo 65anni!!!
    Non sono arrabbiata, non ho la bava alla bocca, …è solo una serata in cui sono amareggiata, perchè ..ha ragione Uroburo …
    questa Nazione è cotta.
    Forse è inutile combattere, non ne vale la pena!

    Sylvi

  24. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    allora fammi qualche nome di storico “serio” , avrà pur scritto qualche cosa che io possa leggere,anzi so come si legge un libro di Storia..presumo ,pensa prima di aprirlo alla prima pagina io leggo tutto sulle fonti e sulle note,a partire dalle ultime pagine !!

    cc

    ps Non so perchè, ma la battuta che la Kervesan cita solo quello che gli fa comodo , in fondo me l’aspettavo,,come dire a priori ..la Signora è in Malafede assoluta..!!
    Prima come persona ,che ancora come storica..!!

  25. sylvi
    sylvi says:

    x cc

    Ai Dipartimenti di Storia contemporanea delle Università di Trieste, Udine e anche Padova trovi tutti i nomi che vuoi.
    Uno dei miei professori, quando studiavo per fare la tutor era Fulvio Salimbeni!
    Tutt’ altro che di dx! Soprattutto nato e cresciuto “sul campo”!

    Sylvi

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Poppy,
    mi sembra di aver detto (anche se ripetuta più volte) una cosa sensata, quindi superflue le tue risposte da zitella in menopausa.
    ari-ari-ripeto: si spera che voi usaescippa teniate le vostre manacce che in quelle regioni tanti disastri hanno combinato, in tasca e lasciate al popolo egiziano di decidere la propria sorte.
    Sarebbe un bel gesto di democrazia attuata e rispettata e non quella vostra, criminale e “esportata”, la quale ha stancato pure i cadaveri.
    I vostri missili deficienti fateli saltare sul deserto del Nevada se proprio non potete farne a meno, ma levatevi educatamente dai kojoni e statevene a casa vostra.
    C’è la concreta possibilità che l’Egitto si possa rigenerare, con voi tra i piedi non credo sarà possibile.
    Fate uno sforzo, una volta tanto!
    C.G.

  27. Popeye
    Popeye says:

    x C.G.
    Blah ….Blah …. Bla …
    Poi la mia domanda era Vox non a te. Gia’ sapevo la tua risposta da disco rotto. Forse sei tu il zitello in menopausa. Adesso vai a fare la calzetta con il citriolo impazzito.

  28. Popeye
    Popeye says:

    x U. di P.
    REPETITA JUVANT (i citrioli fanno i conticini)!
    Blah ….Blah …. Bla …
    Poi la mia domanda era Vox non a te. Gia’ sapevo la tua risposta da disco rotto. Adesso vai a fare la calzetta con il zitello in menopausa.

  29. Popeye
    Popeye says:

    Ma forse il LA Times è uno straccio kommunista (perdente)
    —————–
    x Vox
    Hai scoperta l’acqua calda. Congratulations!

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ma per te è davvero uno sforzo così gigantesco il capire che se vi levate una volta per tutte dagli zebedei la gente potrebbe (uso il condizionale) cominciare a guardarsi negli occhi e ragionare senza essere messa uno contro l’altro secondo il vostrp crime-system?

    Così difficile da capire?
    màh..
    C.G.

  31. Popeye
    Popeye says:

    x Vox #472
    Nell’elenco hai dimenticato il Sannio (le tre guerre sannite?).
    Si ricordo anchio la guerra del Sinai (1982) quando spazzammo via tutti i russi komunisti travestiti come beduini facendo un grande polverone che oscuri’ il sole per tre giorni precipitando una nevicata di manna non vinsta dai tempi di Mose’.

  32. Popeye
    Popeye says:

    x C.G.
    Perche’ non ti levi tu e i tuoi fottuti bolscevichi e terroristi dai piedi! Senza di voi, si che possiamo rimanere a casa.

  33. Bulbo
    Bulbo says:

    x Belbo 365

    A parte il fatto che ti firmi Belbo abusivamente, evidentemente ignori che di quello vero e dei suoi “commenti” nei vari blog “d’Autore” si stanno occupando i magistrati. Dell’altro B meglio non parlare, onde evitare vomiti.
    Spero che Nicotri cancelli la tua cacchina travestita da commento. Per quattro gatti come noi sei sprecato. Tornatene nella fogna ad abbaiare alle capre e lla luna nuragica.
    Bulbo

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Veramente siete proprio voi usaescippa che producete terrorismo.
    Se non vado errato fate affaroni con i sauditi (notoriamente sponsor del terrorismo integralista) e passavate a Mubarak
    1,3 miliardi di verdoni l’anno per tenergli in piedi l’apparato di repressione.

    Quindi, che senso ha il tuo aprire bocca e dargli fiato?
    C.G.

  35. Popeye
    Popeye says:

    Tienici sempre aggiornati, sulle vicende dell’Auricchio, te ne saremo grati !!
    ————
    x CeCi
    L’unico Auricchio che conoscevo prima di quel monumento cresceva nelle tue orecchie al punto di aver disattivato i tuoi (due) neuroni. Si effetti sivedono dalle scemenze che scrivi sul blog. Ma mi dicono che le pilloline che ho pescritto al citriolo impazzito farebbero bene anche a te.

  36. Popeye
    Popeye says:

    Quindi, che senso ha il tuo aprire bocca e dargli fiato?
    ———-
    x C.G.
    Buona domanda! Adesso ti puoi anche rispondere.

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ricevo da Vox e volentieri pubblico:

    LA RIVOLTA EGIZIANA E’ IL TEATRO DEL POSSIBILE

    The Revolt in Egypt is Coming Home

    by JOHN PILGER
    10 February 2011

    The uprising in Egypt is our theatre of the possible. It is what people across the world have struggled for and their thought controllers have feared…

    …In Cairo’s Tahrir (Liberation) Square in 1970, the coffin of the great nationalist Gamal Abdul Nasser bobbed on an ocean of people who, under him, had glimpsed freedom. One of them, a teacher, describe d the disgraced past as “grown men chasing cricket balls for the British at the Cairo Club”.

    The parable was for all Arabs and much of the world. Three years later, the Egyptian Third Army crossed the Suez Canal and overran Israel’s fortresses in Sinai. Returning from this battlefield to Cairo, I joined a million others in Liberation Square. Their restored respect was like a presence – until the United States rearmed the Israelis and beckoned an Egyptian defeat.

    Thereafter, President Anwar Sadat became America’s man through the usual billion-dollar bribery and, for this, he was assassinated in 1980. Under his successor, Hosni Mubarak, dissenters came to Liberation Square at their peril. Enriched by Washington’s bag men, Mubarak latest American-Israeli project is the building of an underground wall behind which the Palestinians of Gaza are to be imprisoned forever.

    Today, the problem for the people in Liberation Square lies not in Egypt.
    On 6 February, the Ne w York Times reported: “The Obama administration formally threw its weight behind a gradual transition in Egypt, backing attempts by the country’s vice president, General Omar Sulieman, to broker a compromise with opposition groups + Secretary of State Hillary Clinton said it was important to support Mr. Sulieman as he seeks to defuse street protests +”

    Having rescued him from would be assassins, Sulieman is, in effect, Mubarak’s bodyguard. His other distinction, documented in Jane Mayer’s investigative book, The Dark Side, is as supervisor of American “rendition flights” to Egypt where people are tortured on demand of the CIA. He is also, as WikiLeaks reveals, a favourite in Tel Aviv.

    When President Obama was asked in 2009 if he regarded Mubarak as authoritarian, his swift reply was “no”. He called him a peacemaker, echoing that other great liberal tribune, Tony Blair, to whom Mubarak is “a force for good”.

    The grisly Suleiman is now the peacemaker and the forc e for good, the man of “compromise” who will oversee the “gradual transition” and “defuse the protests”.

    This attempt to suffocate the Egyptian revolt will call on the fact that a substantial proportion of the population, from businessmen to journalists to petty officials, have provided its apparatus. In one sense, they reflect those in the Western liberal class who backed Obama’s “change you can believe in” and Blair’s equally bogus “political Cinemascope” (Henry Porter in the Guardian, 1995). No matter how different they appear and postulate, both groups are the domesticated backers and beneficiaries of the status quo.

    In Britain, the BBC’s Today programme is their voice. Here, serious diversions from the status quo are known as “Lord knows what”.

    On 28 January the Washington correspondent Paul Adams declared, “The Americans are in a very difficult situation. They do want to see some kind of democratic reform but they are also conscious that they need strong leaders capable of making decisions. They regard President Mubarak as an absolute bulwark, a key strategic ally in the region. Egypt is the country along with Israel on which American Middle East diplomacy absolutely hinges. They don’t want to see anything that smacks of a chaotic handover to frankly Lord knows what.”

    Fear of Lord Knows What requires that the historical truth of American and British “diplomacy” as largely responsible for the suffering in the Middle East is suppressed or reversed.

    Forget the Balfour Declaration that led to the imposition of expansionist Israel. Forget secret Anglo-American sponsorship of Islamic jihadists as a “bulwark” against the democratic control of oil. Forget the overthrow of democracy in Iran and the installation of the tyrant Shah, and the slaughter and destruction in Iraq. Forget the American fighter jets, cluster bombs, white phosphorous and depleted uranium that are performance-tested on children in Gaza. And now, in the caus e of preventing “chaos”, forget the denial of almost every basic civil liberty in Omar Sulieman’s contrite “new” regime in Cairo.

    The uprising in Egypt has discredited every Western media stereotype about the Arabs. The courage, determination, eloquence and grace of those in Liberation Square contrast with “our” specious fear-mongering with its al-Qaeda and Iran bogeys and iron-clad assumptions, bereft of irony, of the “moral leadership of the West”.

    … Perhaps they are worried. Across the world, public awareness is rising and bypassing them. In Washington and London, the regimes are fragile and barely democratic. Having long burned down societies abroad, they are now doing something similar at home, with lies and without a mandate. To their victims, the resistance in Cairo’s Liberation Square must seem an inspiration.

    “We won’t stop,” said the young Egyptian woman on TV, “we won’t go home.” Try kettling a million people in the centre of London, bent on civil disobedience, and try imagining it could not happen.

    http://www.johnpilger.com/

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    e vabbè..

    Però cerca di non lamentarti se qualcuno ha delle fondate ragioni
    di ritenerti un partecipante al blog che non è capace di rispondere a opinioni con opinioni.
    Le tue frasette buttate lì senza che dicano niente, per l’appunto aprire bocca e soffiare, a che servono?
    màh..
    Buonanotte, comunque.
    C.G.

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    RIGUARDO IL COMMENTO n. 365 FIRMATO BELBO

    Si tratta di un falso. Vale a dire, il recapito postale e l’IP non corrispondono ai dati usuali del multiforme Ignazio Posadinu. Il cui eventuale ritorno nel blog NON è comunque, e in ogni caso, gradito. Idem per l’altro tizio nominato.
    D’ora in poi messaggi di questo tipo verranno cancellati.
    Scusate se, dopo tanto tempo, ho dovuto rioccuparmi di sporcizia.
    Un saluto.
    pino nicotri

  40. Popeye
    Popeye says:

    x C.G.
    Le tue non sono opinioni ma accuse di atti criminali non solo al governo Usa e governatori ma anche a noi come partecipanti a detti crimini.

  41. Popeye
    Popeye says:

    John Pilger
    (nato il 9 ottobre 1939 ) è un australiano giornalista e documentario maker, con sede a Londra. Ha vinto due volte in Gran Bretagna Giornalista del premio di anno, e i suoi documentari hanno ricevuto premi Oscar in Gran Bretagna e Stati Uniti.
    Dal momento che i suoi primi anni come corrispondente di guerra in Vietnam , Pilger è stato un critico tagliente della politica estera del West . E ‘particolarmente contrario a molti aspetti della politica estera degli Stati Uniti , che egli considera da una gran parte imperialista.
    ——————-
    Ma mi dico, se l’Usa e GB sono appena democratiche che cacchio sta a fare in GB o USA. Che se ne andasse a un paese veramente democratico come nell’Iran, la Siria, o la Nord Corea.

  42. Popeye
    Popeye says:

    Le bugie e l’ipocrisia di John Pilger che odia l’America

    Gerard Jackson
    BrookesNews.Com
    Lunedi 17 Aprile 2006

    L’australiano, nato il giornalista britannico John Pilger ha un talento naturale per l’auto-promozione e atteggiamenti morali. In circa 40 anni ha stabilito una reputazione tra i giornalisti e accademici di sinistra come un nemico senza paura di ingiustizia, l’ipocrisia occidentale e sfruttamento. Come ho detto, lui ha un talento. E ‘anche un bugiardo, un bigotto e un mestatore politico insensibile. Un uomo che usa la miseria del Terzo Mondo vittime di oppressione nazionale per diffamare l’Occidente in generale e gli Stati Uniti in particolare.

    Guardando questo ghoul ideologico sfruttare la miseria e il dolore degli altri per portare avanti il suo odioso proprio ordine del giorno è un rivoltante un’esperienza davvero. Guerra al terrore: le altre vittime è stato il titolo di una portentosa del suo posto di 9-11 articoli che non era altro ma un disonesto diatriba ferocemente contro l’America di risposta giustificata alla rete terroristica di bin Laden, di cui i talebani è stata parte integrante, non che la briga di farne menzione. Pilger immediatamente il tono e la direzione del suo articolo, quando cominciò con:

    L’irresponsabilità di questo conflitto è mozzafiato. Non si tratta di terrorismo. Come Bush, Blair e abbassarsi al livello del criminale attentato a New York, le forze britanniche sono poco più di mercenari per l’agenda nascosta delle ambizioni imperiali degli Stati Uniti.

    That’s right, FOKS, la risposta americana alle atrocità commesse contro New York e il Pentagono non è altro che una copertura per le sue “ambizioni imperiali”. Questo è esattamente il tipo di propaganda maligna che la defunta Unione Sovietica sarebbe venuto fuori con se ancora esistito.

    Per capire come Pilger avrebbe potuto fare una simile dichiarazione basare la deve sapere più su di lui e non c’è posto migliore per cominciare che la guerra del Vietnam, che è quando sono diventati familiari con il suo stile pregiudizi e disonesti di reporting. Fin dal primo giorno era chiaro che Pilger destinato a riferire interamente da angolo di Hanoi, con il Nord comunista totalitario di essere dipinto come un angelo liberatore e il Sud ei suoi alleati americani di essere dipinta come corrotti delinquenti assassini.

    Pilger ha rivelato le sue simpatie comuniste, con la semplice constatazione di carte australiana negli anni ’60 che il “nemico era semplicemente il comunismo.” Focus per un attimo sul avverbio semplicemente. Quando Pilger ha fatto questa affermazione, nel 1982 era già noto che i regimi comunisti avevano ucciso decine di milioni di propri sudditi sfortunati, che il folle marxista-leninista Pol Pot aveva appena ucciso un terzo della popolazione cambogiana. E tuttavia la risposta Pilger è stato un simpatico “semplicemente”, nel senso che il comunismo non era il vero nemico di tutti.

    Nonostante il fatto terribile che i regimi comunisti hanno assassinati più di 100 milioni di persone Pilger non ha mai condannato il comunismo. Per lui il vero nemico, il “Grande Satana”, è l’America. Questo è sempre stato il suo messaggio e lo sarà sempre.

    In tutti questi anni ha coperto la guerra del Vietnam non ha dato la minima indicazione di sempre in disaccordo con l’invasione del Nord del Sud o la sistematica campagna di terrore è combattuta per anni contro contadini inermi. Al contrario, ha dedicato la sua segnalazione a spingere senza sosta la propaganda anti-americana di Hanoi. Nonostante le numerosi massacri ben organizzati che le truppe del Nord e dei loro alleati Viet Cong spesso eseguite contro i villaggi del sud, mai una volta Pilger trapelò la notizia di questi crimini.

    Tuttavia, in un’intervista al The Times Nazionale (12 gennaio 1980) Pilger spudoratamente mentito quando ha detto con arroganza: “Ho criticato il [Nord] vietnamita per anni.” Ha poi continuato a equiparare l’invasione vietnamita della Cambogia nord con la “liberazione alleata della Germania nazista.” Nella sua fervida immaginazione del Nord comunista truppe vietnamite erano solo le stesse truppe americane che hanno preso d’assalto le spiagge della Normandia.

    Purtroppo, la menzogna è una seconda natura per Pilger, in particolare quando si tratta di proteggere gangster politici come quelli che gestiscono il Vietnam. Nel documentario la sua Cambogia – Anno 1: una seconda relazione ha fulminato contro l’Occidente per i ritardi e confusione a ottenere cibo per fame Cambogia.

    Come sempre, con la sinistra calibro di Pilger è quello che se ne vanno fuori che conta. (Questo è di solito chiamato sdraiato per omissione). E quello che ha lasciato fuori è stato il fatto imbarazzante che i suoi compagni del Vietnam del Nord, quelli interessati, angeli liberatorio, erano riscossione pedaggi molto costoso su chiatte le agenzie di soccorso ‘che portavano cibo, compreso il latte in polvere per bambini, e medicinali essenziali.

    In qualche modo o altro, il sig Pilger, l’uomo sul posto, non si accorse che i suoi compagni aveva imposto una tassa selvaggio in materia di aiuti esteri per la sofferenza cambogiani. Non ha mai spiegato come è trascurato questo giro vizioso di protezione quando anche la stampa internazionale segnalato lo scandalo.

    Pilger menzogna è così sfacciato che a volte mi chiedo seriamente se lui è patologico. Ha detto a The National Times intervistatore che “il fatto” che il comunista “Vietnam fornito più rilievo di tutte le agenzie occidentali messi insieme non ha sorpreso [lui].” Fatto il mio piede. E ‘una menzogna assoluta e completa e lui lo sa.

    Quasi tutto il cibo spediti in Cambogia dal Vietnam comunista è andato ad alimentare i suoi 200.000 truppe di occupazione. Un fatto vero che molti giornalisti segnalare al momento, con l’eccezione dello stesso signor Integrity. Un altro fatto che ha scelto di non comunicare è che tali prestazioni che ha fatto arrivare fino a cambogiani è venuto da parte dei governi occidentali, pur essendo costantemente molestata da teppisti comunista vietnamita.

    Il suo atteggiamento alla “boat people” è particolarmente significativo. Intervistato da The Australian (30 novembre 1979) gli è stato chiesto perché il suo documentario Anno Zero barca popolo “. lodato comunista vietnamita” prendendo atto della non altrettanto tragico della situazione che Egli ha risposto con questo piccolo gioiello:

    Stavo scrivendo storie sui boat people molto prima che diventasse un argomento di moda, in modo che mi fa arrabbiare quando le persone fanno questo tipo di accusa, perché è palesemente falsa.

    Ora la risposta Pilger è una bugia, nel senso che ha dato l’impressione che stava scrivendo con simpatia circa la loro situazione e aveva condannato il regime comunista per la sua crudeltà. La sua linea sul popolo barca è stata quella di sinistra che avevano vizioso che sta arrivando. Nel suo articolo Revenge sul Vietnam (Il New Statesman, 20 luglio 1979) che cerca di condurre il lettore alla conclusione che era l’America che ha espulso i boat people, causando circa 250.000 per morire in mare. (Vieni, vieni, tu in realtà non credo che sarebbe puntare il dito contro i suoi compagni di Hanoi, vero?)

    Secondo la sua logica perversa l’indignazione internazionale in azioni omicide di Hanoi è stato davvero un complotto americano “per giustificare la guerra americana e dar credito ad altre iniziative simili, e poi delizia nello spettacolo del Vietnam in modo isolato, un ‘paria internazionale'”. Proprio così, gente. Nella mente di sinistra putrida Pilger comunista vietnamita sono state le vere vittime, non le persone che cinicamente ha spinto nel Mar Cinese Meridionale, e l’indignazione internazionale a ciò che Hanoi ha fatto è stato progettato dagli Stati Uniti per mettere in imbarazzo la democrazia del popolo nuovo.

    Per lui, l’indignazione è stato davvero “il sotterfugio di preoccupazione per il popolo delle barche”, un altro aspetto del “blocco americano del Vietnam.” Non ce l’hai! America, il “Grande Satana”, fatto ‘em farlo. “(Per lo stesso motivo, gli attacchi della RAF in Germania deve aver fatto i nazisti uccidere gli ebrei. Conseguenza, Churchill e Hitler non è realmente responsabile per l’Olocausto).

    Pilger poi elaborato questa assurdità con l’argomento osceno che “la tragedia dei boat people … è il prodotto della guerra razzista americana contro il Vietnam …” Questo rende Pilger niente di meglio che un negazionista dell’Olocausto. Nessuna meraviglia che penso sempre di David Irving, quando mai ho letto Pilger.

    Ma Pilger è scivolosa come vengono. Conoscendo la certezza del suo articolo usato come prova della sua ipocrisia mentire ha inserito l’avvertenza: “. [T] scelte hese erano brutali e non può in alcun modo essere condonato” (Notare come chiama la decisione di cacciare circa 250.000 persone al loro morti e oltre un milione in esilio “scelte”). No, Pilger, non si lava. Una linea di uscita usa e getta di diverse centinaia, non può nascondere il fatto disgraziato che il tuo articolo disgustoso era altro che un astuto apologia per la crudeltà di Hanoi.
    ————
    Scusate il googlese.

  43. Popeye
    Popeye says:

    Massacri che Pilger è riuscito a trascurare

    Qui ci sono un paio di sistematiche atrocità comunista che il compassionevole Pilger non pensavo meritato reporting. C’era, per esempio, il massacro di Tay Loc, dove hanno ucciso decine di uomini, donne e bambini dai vietcong in un atto di macelleria calcolato. Poi ci fu un autobus che trasportava 22 contadini che i vietcong si fermò. Hanno ucciso ciascuno di loro.

    Queste atrocità sono state parte di un regno di terrore calcolato previsti e autorizzati da Hanoi e spietatamente intrapresa contro sud. E tuttavia Pilger non ha riportato uno di loro Il massacro di Hue è probabilmente l’esempio più sconvolgente di barbarie del Nord. Il 30 gennaio 1968, il vietcong, su istruzioni di Hanoi, ha rotto la tregua Tet lanciando un’offensiva contro il sud.

    Hue, un centro amministrativo a sud del confine, era finita gestito da forze comuniste che impostare rapidamente la loro attività a sangue freddo di omicidio di massa calcolato. Migliaia di stati gettati in trincee e poi sepolto, anche se alcuni erano ancora vivi

    Fortunatamente qualche giornalista è venuto a realizzare l’immoralità di non denunciare il massacro sistematico che il Nord stava effettuando contro il Sud, la comprensione che, non si reporting stavano facendo essi stessi parte di questi crimini. Uno di questi giornalisti è stato Uwe Siemon-Netto e il seguente è il suo “mea culpa” per la rivista inglese Encounter , 1979:

    Dopo aver coperto la guerra del Vietnam in un periodo di cinque anni per le pubblicazioni tedesco-occidentale, ora sono ossessionato dal ruolo che i giornalisti hanno giocato lì. Quelli di noi che hanno voluto scoprire conosceva la natura malvagia del regime di Hanoi. Sapevamo che, nel 1956, quasi 50.000 contadini sono stati giustiziati in Vietnam del Nord. [Come Nguyen Manh Tuong dichiarato al Congresso Nazionale 1956 a Hanoi: “E ‘meglio uccidere 10 persone innocenti, allora lasciate sfuggire uno nemico.’] Sapevamo che dopo la divisione del Paese quasi 1 milione di nordvietnamiti erano fuggiti al Sud .

    Molti di noi hanno visto i corpi torturati e scolpito-up di uomini, donne e bambini giustiziati dai vietcong nelle prime fasi della guerra. E molti di noi hanno visto, nel 1968, le fosse comuni di Hue, visto [prendere atto, signor Pilger] i cadaveri di migliaia di civili ancora vestita a festa per il Tet, il capodanno vietnamita. Perché, per amor del Cielo, non abbiamo queste espressioni di relazione deliberata strategia del Vietnam del Nord, almeno nel modo più ampio del massacro di Mai Lai e di altri incidenti isolati che non fossero sicuramente parte della politica degli Stati Uniti in Viet Nam?

    Cosa ci ha spinti a fare i nostri lettori credono che i comunisti, una volta al potere in tutti del Viet Nam, si sarebbero comportati benigno? Ciò che ci ha fatto, prima di tutto Anthony Lewis, avvisi sminuire da funzionari degli Stati Uniti che una vittoria comunista avrebbe come risultato un massacro? Perché ignoriamo il fatto che l’uomo responsabile per le esecuzioni di 50.000 contadini, Truong Chinh, era – ed è tuttora – una delle figure più potenti di Hanoi?

    Che cosa ci ha fatto pensare che lui e i suoi compagni avrebbero pietà per i vinti vietnamiti del Sud? Cosa ti ha spinto, per esempio, Anthony Lewis poco dopo la caduta di Saigon ha dato a se stesso una pacca sulla spalla e scrivere, ‘tanto per parlare di un massacro?’ È vero, nessun massacro in stile cambogiano ha avuto luogo in Vietnam. E ‘solo che Hanoi unità freddamente i suoi oppositori di etnia cinese in mare. Questo è ciò che Nasser minacciato di fare agli israeliani, nessun massacro destinato, naturalmente.

    Non siamo giornalisti, in parte responsabile per la morte di decine di migliaia che si è annegato? E non siamo in parte responsabili per l’accoglienza ostile accordata a coloro che sopravviveranno? Non abbiamo mettere l’opinione pubblica contro di loro, li ritraggono, come uno dei cartoni animati singolarmente ignobile ha fatto negli Stati Uniti, come un gruppo di sfruttatori, prostitute, profittatori di guerra, i generali corrotti o, nella migliore delle ipotesi, addirittura reazionari?

    Considerando la tragedia del Vietnam, che oggi può avere molto a che fare con il modo in cui abbiamo riportato la tragedia del Vietnam di ieri, considerando che i giornalisti potremmo avere la nostra giusta quota di colpa per il modo disumano il mondo tratta tali che vengono espulsi da un regime disumano che alcuni di ci avevano dipinto come eroico, credo che almeno un po ‘di umiltà sarebbe in modo per noi vecchi Viet Nam hands, signor Lewis inclusa. E se io non credo fermamente nel diritto di ognuno alla libertà di espressione in qualsiasi momento, vorrei anche ammonirlo a tacere Indo-Cina, almeno per un po ‘.

    Robert Elegante, che era stato un giornalista in Vietnam, ha scritto in uno stile simile a Encounter , agosto 1981, circa la sciatteria e la disonestà di buona parte della ‘comunicazione’ dal Vietnam. CBS gli vizioso risposta Safer Morley alla confessione Elegante rivelato di sinistra giornalisti sensibili come sono a qualsiasi critica della loro segnalazione bigotto. The rancoroso Safer usato una radio intero segmento in un inutile sforzo e vendicativo per screditare Elegante. A mia conoscenza, Pilger saggiamente non disse nulla.

    Ma penso che sia giusto lasciare l’ultima parola su di Hanoi compagni Pilger al dissidente vietnamita Nguyen Chi Thien che ha descritto a The Australian (settembre 1998) le terribili condizioni che ha subito durante i suoi 12 anni nel Gulag di Hanoi. Ha chiamato la sofferenza del popolo vietnamita un “fuori dal carcere” e ha invitato le democrazie del mondo per pressione Hanoi a porre fine alla “crudeltà e barbarie”. Ora, immagino che il giornalista australiano particolare sordo a motivo di Nguyen?

    Gerard Jackson
    ———–
    Scusate il googlese

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