Non è imbarazzante che i due lord protettori vaticani di Berlusconi siano la strana coppia che a suo tempo ha ordinato l’omertà mondiale su tutti i casi di pedofilia del clero cattolico?

E dunque Berlusconi si dice sicuro che Ferdinando Casini finirà col correre in soccorso del suo governo mollando il cosiddetto terzo Polo, vale a dire Gianfranco Fini e Francesco Rutelli. La sicumera del Cavaliere deriva dall’insistenza del pressing del Vaticano su Casini, dato che questi è cattolico praticante e il Vaticano si sente sempre autorizzato a mettere i piedi nel piatto della politica italiana con la scusa del “dovere morale” di fare da guida ai credenti. Casini in effetti di recente a proposito delle “raccomandazioni” d’Oltretevere s’è lasciato sfuggire un ambiguo “ne terrò conto”. Il supporter principale della pressione pro Berlusconi, chiaramente in nome del papa, è il segretario di Stato vaticano cardinale Tarcisio Bertone, che negli ultimi tempi avrà anche cominciato a essere amato un po’ meno di prima da Ratzinger, ma usa comunque da sempre interferire pesantemente con la vita politica della Repubblica italiana. Lo scorso luglio il cardinale si è incontrato a cena a casa di Bruno Vespa con lo stesso Berlusconi e altri membri di peso del governo e delle istituzioni italiane. Una presenza, anzi una invadenza quella di Bertone particolarmente inopportuna a causa di una sua ben precisa grave pecca. E’ stato lui infatti a firmare nel giugno 2001, assieme all’allora cardinale Ratzinger, l’ordine scritto ai vescovi di tutto il mondo di nascondere alle autorità civili dei rispettivi Paesi qualunque caso di pedofilia nel clero e perfino qualunque caso di adescamento sessuale di maggiorenni avvenuto approfittando del sacramento della confessione. All’epoca l’attuale papa era il capo della Congregazione per la dottrina della fede, in precedenza chiamato Tribunale dell’Inquisizione, e Bertone era il suo vice. Il loro ordine parlava chiaro: intimava ai vescovi  il segreto sugli abusi sessuali di parte non trascurabile dell’intero clero del mondo cattolico e ordinava di segnalarli solo alla Congregazione dell’ex Inquisizione. Le conseguenze di quell’incredibile ordine scritto sono tristemente note, venute alla luce solo grazie a una lunga seri di scandali di pedofilia nel clero degli Usa, Austria, Irlanda, Australia, ecc.

Suscita uno strano effetto vedere anche i nostri politici pendere spesso e volentieri da questra strana coppia, il papa e il suo segretario di Stato, sapendo che hanno delle ben precise responsabilità nel più grave scandalo della Chiesa dopo la seconda guerra mondiale. Ma suscita uno strano effetto anche il silenzio dell’informazione giornalistica, compresa quella di sinistra. Non è certo solo Vespa a tacere sia nel salotto di casa sua dopo cena sia nel salotto televisivo di Porta a Porta. Comprensibile quindi che dal silenzio si finisca poi per arrivare all’omertà complice, come nel caso del tanto decantato libro intervista a papa Ratzinger del giornalista Peter Seewald, libro edito di recente e dal titolo fin troppo privo di modestia: “Luce del mondo”. Una strana luce, visto che lascia al buio una faccenda di dimensioni mondiali e di peso niente affatto scarso. Che il libro sia agiografico passi, questo genere di libri intervista ai potenti, che per giunta già da vivi pretendono di essere chiamati Santità, possono infatti solo essere laudatori, ma il giornalista Seewald riesce a strafare. Ratzinger si dilunga a parlare di pedofilia nel clero cattolico e a un certo punto nomina Macial Maciel Degollado, il fondatore dei Legionari di Cristo, organizzazione blasfema fin dal nome visto che Cristo NON ha certo bisogno di legionari, cioè di militari pronti a sgozzare il prossimo. E quando parla di Decollado il papa lancia una strana accusa: “In qualche modo era molto ben coperto”. Degollado, defunto due anni fa, aveva una vita sessuale non dico da bunga bunga, ma certo piuttosto sfrenata: come ci spiega Ratzinger,  per decenni ha collezionato bambini e donne, “mettendo al mondo anche figli”.
Che Degolado fosse “coperto” è evidente, però Ratzinger dimentica tre particolari .
Il primo è che quando finalmente lo scandalo dell’accanimento pedofilo di Degollado è scoppiato Ratzinger si è guardato bene dal mandare il vizioso fondatore dei Legionari di Cristo in galera o almeno sotto processo nei tribunali civili, preferendo invece ordinargli una vita, per quel che ne restava, di penitenza e preghiere… Un po’ poco. O no? Il secondo particolare dimenticato da “Sua Santità” è che è stato proprio lui a firmare, nel giugno 2001, l’ordine che permetteva anche a Decollado, ma non solo a lui, di continuare tranquillamente la propria vita di abusi sessuali. Infine, il terzo particolare: per quell’ordine Ratzinger è stato accusato in un tribunale del Texas di cospirazione contro la giustizia. E se l’è cavata solo grazie all’elezione a papa: poiché il papa è anche il capo di Stato del Vaticano, George W. Bush ha avuto il pretesto utile per ordinare al magistrato di concedergli l’immunità conseguente. A questa clamorosa notizia ha dedicato a suo tempo solo qualche riga frettolosa il Corriere della Sera e il partito radicale.
Trovo francamente sbalorditivo, degno più di un venditore di tappeti che di un papa, il fatto che Ratzinger anche di recente abbia pubblicamente ammesso le pesanti colpe pedofile del clero cattolico, ma sempre tacendo quelle che sono le sue responsabilità personali. Un silenzio che è anche un pessimo esempio per i suoi credenti, i quali si sentono così autorizzati a tacere anche loro le proprie colpe in altri campi anziché fare un sincero mea culpa ogni qual volta fosse invece opportuno  e necessario.

L’eterno sorrisone a 32 denti di Bertone ha un’altra valida spiegazione. Le decine di fedeli fiorentini, maschi e femmine, che dopo anni e anni di stupri consumati su di loro dal parroco Lelio Cantini, e di menefreghismo della curia fiorentina riguardo le loro drammatiche segnalazioni, hanno denunciato tutto per iscritto nel 2007 al papa e al segretario di Stato vaticano, cioè a Ratzinger e a Bertone, del tutto ignari di rivolgersi proprio ai principali corresponsabili della “copertura” al prode parroco Cantini!
E sì, Bertone ha giustamente di che ridere a 32 denti. Non abbiamo invece nulla da ridere noi italiani: i nostri politici infatti continuano atenere in palmo di mano e spesso e volentieri a prendere ordini dai due firmatari dell’orrendo ordine del giugno 2001. Semmai avremmo da protestare, con in testa i cattolici. Come è avvenuto in Polonia e in Irlanda, quando i rispettivi governi, sconvolti da scandali di pedofilia del clero, hanno costretto il Vaticano a riprendersi i due porporati, pedofilo uno, protettore dei pedofili il secondo, inviati a guidare il clero dei rispettivi Paesi. Noi invece abbiamo Berlusconi che cena con Bertone per chiederne l’aiuto politico e Casini che su pressione dello stesso Bertone non è affatto escluso che “tenga presente” per mantenerlo in sella.

475 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x CC

    La slitta di Santa Claus e delle renne e’ guidata ed affiancata da NORAD.

    L’ho vista io, ho visto i progressi giornalieri…..

    Anita

  2. Popeye
    Popeye says:

    Rimini, 22 settembre 2010 – Monica Anelli si è difesa dallo zio assassino, anche se non è riuscita a sfuggire alla sua furia. L’autopsia effettuata sul corpo dell’ex ingegnere, Stefano Anelli, ha rivelato graffi di unghie sulla mano. E’ stata sua nipote a farglieli, sperando in qualche modo di fermare i colpi. L’esame autoptico, effettuato dal professor Giuseppe Fortuni, ha confermato che l’uomo si è ucciso con il fucile rudimentale che aveva costruito lui stesso e che è morto tra le 15 e le 16 del pomeriggio, mentre Monica è stata uccisa intorno alle nove del mattino. Gli inquirenti non sembrano avere dubbi sul fatto che lo zio la stesse aspettando sul pianerottolo, pronto a mettere in atto il piano omicida.

    I funerali dell’avvocato si svolgeranno domani mattina, alle 9,30, nella Chiesa di Viserba mare, e verrà sepolta nel cimitero monumentale. Oggi, si terranno invece quelli di Stefano Anelli che sembra si fosse convertito alla Chiesa Ortodossa. Intanto tutti parlano della doppia identità del killer della balestra: sulla rete si trovano gli scritti farneticanti da lui firmati con lo pseudonimo di John Kleeves. Libri che hanno un comune denominatore: l’attacco duro e radicale contro gli Usa, accusati di ogni nefandezza. Alcuni di questi libri sono anche stati pubblicati da editori locali, con introduzioni di noti autori e opinionisti, riscuotendo, sul web, anche un discreto seguito; spaziava dai dubbi sull’attentato alle torri gemelle ai sospetti sull’indottrinamento di Hollywood.
    ========================
    Stefano Anelli alias John Kleeves giudicato matto dalla propria famiglia!

  3. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    ma allora è tutto chiaro e popone è incolpevole..la Colpa è tua che hai distratto Giselle, Komareggiando, e così il babbo ha scaricato i canditi su di me, uccidendo Tre asine ,il cane e il gatto..
    Ti mando la fattura!

    cc

  4. Anita
    Anita says:

    PS: 56

    Per aprirli bisogna fare un copia-incolla e trasferirli sul vostro browser.

    Se avete Google tool bar basta azzurrarli e click search.
    Io faccio cosi’.

    Anita

  5. sylvi
    sylvi says:

    caro Cc,

    non attacca!
    Io parlo di qualche miliardo di variabili, tanti quanti sono gli abitanti del Pianeta, e tu la volti con “infinite” e Odifreddi che ormai ha preso il posto di Cristo e risolve miracolosamente
    tutti i problemi matematici, scientifici e filosofici Urbi et Orbi!

    Gesù era un pochino più intuitivo e universale!!!
    E soprattutto sapeva , copiato da Esopo e Fedro, che l’Uomo da lui creato ha bisogno di “fantasia e sentimento,” per raggiungere la felicità, quella che, non bastano ” mille euro al mese”, troppi o troppo pochi per sorridere al Mondo.

    Indovinello: Tu a che cosa sapresti rinunciare o riterresti irrinunciabile per essere felice nell’anno che viene?

    La domanda , dati i tempi, la rivolgo a tutti.!!!
    Evidentemente la risposta sottende motivazioni personali e sociali, ben distinte…con due diverse risposte.

    Io sono qui, a dire la mia, da massaia dalla penna rossa!!!

    Sylvi

  6. carlino
    carlino says:

    Per Vox…

    sono fuori per ragioni geografiche dalle lotte sindacali italiane.

    Grazie per i due articoli precedenti.

  7. carlino
    carlino says:

    Allarme Istat: una famiglia su tre non riesce a far fronte alle spese impreviste Al Sud in difficoltà soprattutto i residenti di Sicilia, Campania e Calabria. Al Centro-Nord quelli di Piemonte e Lazio

    Rifiuti, Roma rischia grosso. Alemanno e polverini litigano La denuncia del presidente dei Verdi Bonelli: “Se non si trova un sito alternativo a Malagrotta la città tra due anni sarà ridotta come Napoli”

    Stangata in arrivo, mille euro a famiglia
    Crescono benzina, alimentari e assicurazioni E’ questo il quadro che emerge da uno studio Adusbef e Federconsumatori. Rosario Trefiletti, presidente dell’associazione a tutela del consumatore: “Anche il 2011 sarà un anno infelice”

  8. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    ma che domanda e’? si sa che il peggio non e’ mai morto…lei di cosa non potrebbe mai fare a meno?
    Vivere con mille euro al mese in Italia e’ arduo, credo potrebbero al limite bastare per una persona sola…e senza scialare. Ho il sospetto che l’italiano medio vivesse meglio con un milione di lire al mese 10 anni fa che non con mille euro al mese oggi…

    Peter

  9. carlino
    carlino says:

    Fiat, l’ultima spallata di Marchionne Con l’accordo su Mirafiori, il manager italo-canadese stravolge la vita degli operai e sfida Confindustria e Costituzione. E’ in dubbio il diritto di sciopero, mentre la Fiom non avrà più rappresentanti in fabbrica


    Le pause, questo invece è nero su bianco, passano da 40 minuti a 30, divise in blocchi da dieci. Non sono le uniche evoluzioni concrete: la Fiat vuole ridurre l’assenteismo dal 6 al 4 per cento, per farlo non pagherà più i primi tre giorni di malattia ma soltanto uno o due, a seconda della percentuale raggiunta.
    SCIOPERO O NO? Il punto più delicato, però, è la cosiddetta “clausola di responsabilità”, cioè l’impegno che i nuovi assunti si prendono a rispettare l’accordo. Nel testo si legge che “le clausole sono correlate e inscindibili tra loro”, cioè si deve prendere il pacchetto completo, e che le violazioni di tutto o parte dell’articolato “liberano l’azienda dagli obblighi derivanti dal presente accordo” e anche da quelli in materia sindacale, cioè permessi per i delegati e trattenuta in busta paga dei contributi per i sindacati. Qui la dimensione individuale e quella collettiva dell’accordo si saldano.
    http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/28/fiat-l’ultima-spallata/83798/

  10. carlino
    carlino says:

    “L’accordo di Mirafiori? Un attacco ai lavoratori. Il più grave dai tempi del fascismo” Il presidente del Comitato centrale della Fiom Giorgio Cremaschi attacca l’accordo sottoscritto fra la Fiat e le altre sigle sindacali: “E’ come se Berlusconi dicesse che per risanare il bilancio bisogna cancellare le elezioni”. Poi si rivolge a Susanna Camusso: “Un errore cercare l’accordo con Confindustria”Giorgio Cremaschi “E’ la prima volta dai tempi del fascismo che si prova a togliere il diritto dei lavoratori ad eleggere i propri rappresentanti”. E’ un fiume in piena Giorgio Cremaschi, presidente del comitato centrale della Fiom. Il sindacato dei metalmeccanici della Cgil è l’unico a non aver sottoscritto l’accordo separato del 23 dicembre con il numero uno di Fiat-Chrysler Sergio Marchionne sul destino dello stabilimento torinese di Mirafiori.

    http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/27/cremaschi-laccordo-di-mirafiori-e-il-piu-grave-attacco-dai-tempi-del-fascismo/83753/

  11. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita , sul secondo non posso farci nulla ,è un luogo di face
    comunque se digiti Tafazzi su Google ,puoi soddisfare la tua curiosità

    cc
    Ps -ma cosa vi siete detti tu e la Giselle , mentre seguivate babbo dal comando NORAD ?

  12. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    veramente io non avevo intenzione di” attaccare” un bel nulla, ho finito il Bostick..anzi adesso vado dal Ferramenta !
    Grazie per avermelo rammentato involontariamente!
    Per il resto penso che tu ti riferisca ad un tale che sembra si chiamasse Yehoshua ben Yosef, palestinese puro sangue di epoca .
    Pare che disse : ” Il mio regno non è di questo mondo,mica come quel testo marxista dell’Ecclesiaste che diceva : ” Che l’uomo domina sull’altro uomo per renderlo infelice ”
    In tutti i casi adesso mi iscrivo all’Opus Dei, e poi vedo di darti una risposta sulle rinunce da fare…
    In tutti i casi penso che non rinuncerò al riscaldamento !
    E’ un problema legato alla felicità , penso che solo i mistici di cui ti dicevo erano “felici” , mentre stavano congelando, anzi si moltiplicavano le visoni mistiche, un pò come le Salamandre con il fuoco,(non so se hanno visioni mistiche ,mentre bruciano) e di certo poi le poverine non ci raccontavano le “visioni”.

    In tutto i casi cara “la massaia” tu non sei nè mistica ,nè salamandra

    cc

    Ec semmai è Gesù ad aver copiato da fedro ed esopo, solo per la corretta sequenza storica.

  13. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Credo che un milione di vecchie lire equivalga a circa 500 Euro.
    Ma da quando e’ entrato l’Euro i prezzi sono raddoppiati….
    Almeno cosi’ sento da diversi amici.

    Ho amiche che vivono con 1000 euro al mese, ce la fanno perche’ abitano in case popolari in periferia e l’affitto e’ basso.
    Benche’ siano anziane fanno lavoretti extra per arrotondare la pensione.

    Due altre amiche non hanno avuta la fortuna di vivere in case popolari e per pagare l’affitto lavorano a pieno orario, una ha 78 anni, l’altra e’ mia coetanea.

    Per un mono locale in zona periferia costa circa 800 euro al mese…..
    La figlia di un’amica si e’ trasferita per ragioni di lavoro ed ha cercato un appartamentino sin dal mese di agosto.
    Parlo di Milano e vicinanza.

    Il loro Natale e’ stato molto magro.

    Anita

  14. controcorrente
    controcorrente says:

    ps-del ps-non so cosa volevi dire con Odifreddi, che ho citato solo per pararmi il sedere, dal fatto che non si mai..
    In effetti hai ragione, sull’infinità..,adesso programmo un algoritmo , in cui ci caccio dentro 8 miliardi di variabili e poi ti dico il segreto della felicità ..prendilo come regalo personale..

  15. Peter
    Peter says:

    x Anita

    non solo i prezzi sono raddoppiati rispetto a 10 anni fa, ma gia’ dall’avvento dell’euro quelle brave persone dei negozianti italiani hanno tradotto subito 1 euro=mille lire, anziche’ duemila…E cosi’ gli affittuari di case, i professionisti privati, etc

    Peter

  16. sylvi
    sylvi says:

    x Anita, Peter, e anche CC

    che giustamente mi ricorda l’anteriorità di Esopo e Fedro rispetto a Gesù che però ha avuto qualche “ispirazione” in più!!!

    Vero che l’euro è stato una grossa fregatura per gli italiani, io lavoravo ancora e mi sono vista dimezzare lo stipendio.
    Anita, oltre l’80% degli italiani ha la casa di proprietà, sarebbe stato facile provvedere a chi non l’aveva con affitti equi; non è colpa dell’euro, ma dei governi di vari colori.
    Forse dopo oltre 50anni di permanenza negli US non ti è chiaro che i furbi erano i più;
    le tue amiche, forse troppo deboli, non hanno potuto reggere l’evoluzione della città di Milano che neglianni ’80 “era da bere”, ora è una Città da dimenticare se non è capace di un sussulto di civiltà come era nella sua tradizione.

    A Peter e a CC vorrei dire che io pretendo che gli italici si confrontino con i vicini che fanno parte dell’UE: francesi, tedeschi, ..non slovacchi o romeni.
    mio marito, non è il solo!!!, si è brutalmente dimezzato il compenso per non licenziare…il dipendente, please, faccia il favore di non rifiutare uno straordinario, profumatamente pagato, quando c’è lavoro, oppure rinunci al mojito digestivo quando è in trasferta pagata.

    Ripeto la domanda: quanto ci serve per essere liberi????????????

    Sylvi

  17. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    lei fa domande molto filosofiche o ossimoriche, dato che la liberta’ dovrebbe essere un ‘bene indisponibile’, e come tale senza prezzo…lo diceva anche una vecchia canzone del vecchio Bennato.
    Prima chiedeva a cosa non si potrebbe mai rinunciare…anche quella una domanda dalle mille risposte, o nessuna…vi erano tante cose cui potevo rinunciare 20 o 30 anni fa (non senza difficolta’), ed alle quali mi sarebbe durissimo rinunciare oggi che ci sono abituato da anni…come ben diceva Dante, nessun maggior dolore che ricordarsi del tempo felice ne la miseria…ovvero, gli esseri umani sono molto piu’ dolenti delle perdite che felici dei guadagni, anche se uguali…

    Peter

  18. controcorrente
    controcorrente says:

    Mia cara Sylvi,
    come al solito “particolarizzi” ovvero rendi personale il mondo a partire dalla tua situazione “particolare”ed eventualmente di tuo marito.
    Purtroppo ,come tuo marito credo ben sappia, il mondo non “funziona ” cosi.
    Soprattutto quando si tratta eventualmente di rispettare “contratti”,e tempistiche di consegna.
    Il problema di tuo marito è semmai quello di valutare (da un punto di vista strettamente imprenditoriale, il rapporto costi-benefici nella valutazione del dipendente dedito al Mojito e restio agli straordinari “profumatamente pagati”.
    Credimi questi discorsi ,non li devi fare a uno come me, che in un settore diverso come “i servizi” si doveva battere aspramente per impedire lo sforamento dei tetti di straordinario imposti dalla ditta,poichè i “sottoposti” sic! non so per quale ragione,ma temo anche per evitare di stare troppe ore in casa con “mogli scorbutiche”,non riuscivo mai a mandarli a casa, ovvero in un settore dove è difficile controllare l’effettiva produttività,come i servizi…
    Morale . ..con gli “straordinari” i miei controllati guadagnavano mensilmente più del sottoscritto.
    Chiarissimo erano due cose A) Non lavoravano alla catena di montaggio
    B)Il loro non era un lavoro che oggettivamente poteva presentare quasi sempre problematiche diverse, per cui l’unico controllo possibile era quello degli “standard” medi per tipologia di lavoro.
    Rimaneva la tragica conclusione che “bastava”rimanere entro i parametri medi dettati per salvare la credibilità ed il mio premio a fine anno, semprechè non si fosse “rotto ” le balle troppo a qualche persona per insondabili motivi, (in realtà molto sondabili)
    Oggi questo problema non esiste più ..si affida il tutto a ditte esterne,non si investe più una sega di nulla,e vada come vada..quello che ancora non capisco è dove sono finiti e finiscano gli immani Profitti , (realizzati da così tanto risparmio)rispetto alla gestione precedente..

    Vorrei dire altro ,ma mi fermo qui..

    cc
    Ps- quando io scrivo sul Blog mi riferisco a problemi generali, tentando di avere una visione d’insieme..la quotidianità la vivo..e l’ho vissuta.., ma non me faccio mai scudo nè in positivo nè in negativo..salvo rare volte..

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Ma lla fine ,cara sylvi, non mi trattengo dall’incontinenza…
    All’epoca si avevano due parametri su cui lavorare il MOI e il MOS,che in base ai capitolati, davano il costo sociale ed il costo impresa per la stessa tipologia di lavoro..
    Non li calcolavo certo io…

    Ora in base a questo ragionamento e cioè l’eliminazione del Mos e l’incremento del MOI ( mano d’opra sociale e mano d’opera di impresa esterna ) succede un fatto curioso nella privatizzazione spinta (soprattutto nel pubblico) .
    ogni anno per far quadrare i bilanci si restringono i margini di profitto per le imprese , così si spende meno e si fanno quadrare i bilanci (ovvero si salvaguarda il tasso di profitto o la quadratura del cerchio Ovvero il tasso di risparmio nelle voci di spesa ed i premi per i manager), per cui alla fine si arriverà ad un regime comunista ovvero le imprese fanno finta di lavorare e gli enti di spesa fanno finta di pagare…fino alla consunzione ,come nei bolliti scaldati più volte..

    cc

  20. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    il fenomeno di proprieta’ di casa in Italia e’ successo dopo la guerra, WWII, specialmente nelle grandi citta’ come Milano.
    In provincia o in campagna era differente, molti erano proprietari e costruivano anche per i figli.

    Nessuno della mia famiglia era proprietario di casa, due dei miei zii, uno a Milano e uno a Torino affittavano in citta’ ed avevano una villa in campagna.

    Dalla parte di mia mamma a Ravenna e a Forli’, benche’ non molto affluenti, erano proprietari di casa, ma allora sia che Ravenna che Forli’ erano cittadine provinciali.

    Le mie amiche…hanno avuto una vita disagiata, vedove ancora giovani, lunghe malattie in famiglia, etc…
    Adesso che avrebbero avuta l’occasione di acquistare il loro condominio a buon prezzo, non hanno i soldi.

    Negli US e’ pressappoco la stessa cosa, in suburbia sono tutti proprietari, nelle grandi citta’ NO e gli affitti sono alle stelle, sempre considerando lo Stato, la Citta’ e la localita’.

    —————————————-

    Showing latest available data.
    Rank Countries

    Dati di proprieta':

    # 1 Ireland: 83%
    # 2 Italy: 78%
    = 3 Australia: 69%
    = 3 United Kingdom: 69%
    = 5 Canada: 67%
    = 5 Finland: 67%
    = 7 United States: 65%
    = 7 Belgium: 65%
    = 9 Japan: 60%
    = 9 Sweden: 60%
    # 11 France: 54%
    # 12 Denmark: 53%
    # 13 Netherlands: 49%
    # 14 Germany: 43%

    Weighted average: 63.0%

    Ciao, Anita

  21. Peter
    Peter says:

    x Anita

    quei dati mi sorprendono un po’. Possibile che la grande maggioranza degli italiani ed irlandesi siano home owners?! in fondo sara’ cosi’, nelle culture piu’ ‘contadine’ il possesso della casa ha una grande importanza, ad esso si sacrificano molte cose che altri si concedono, come vacanze all’estero e mangiare fuori un giorno si’ ed uno no…come i francesi ed i tedeschi in genere. Mi paiono attendibili, qui in GB e’ risaputo che i francesi non amano troppo i ‘mortgages’, preferiscono stare in affitto e spendere i soldi in altro modo.
    Non credo che i mutui pero’ in Italia siano ancora molto popolari. La cultura era di riunire i soldi prima, e poi costruirsi la casa, una cosa che qui in GB era sempre stata da milionari

    Peter

  22. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    particolarizzare un corno.
    Se prendi in considerazione il Nordest e
    il Nordovest, e non soltanto negli ultimi trentanni, le cose sono assolutamente diverse.
    Da voi, Triangolo industriale, il motore d’Italia, Aziende enormi, dove erano accorsi prima i meridionali e poi i “veneti con le pezze al culo”…la questione era abbondantemente “unta” dallo Stato Mamma.
    Come no, c’era da mantenere il Sud che non era impiegato nella burocrazia, e da arricchire Torino, ex Capitale e Milano “Capitale morale”.
    I Veneti? ( I friulani erano serve, emigrati in Germania e Caserme)…I Veneti…contadini rozzi e montanari o pescatori di fiume.
    Ho sempre avuto il sospetto che l’Italia ci avesse accolti per mungerci come vacche!

    Quando parlo non parlo solo della mia aziendina, parlo fino a Vicenza e Verona e in su fino a Belluno.
    Già, ma pare che voi dell’Ovest non vi siate nemmeno presi la briga di girare l’occhio a quel che è successo ad Est.
    Tutti stronzi e leghisti! Nevvero???
    Ma con i leghisti VERI ben piantati a Ovest!
    La PMI del Nordest sostiene l’Italia, ma l’Italia non sa di che cosa si parli.
    Confonde Marchionne con Illy, giusto per andare da Ovest all’ estremo Est.
    Sai che ti dico? Qui delle famose tute blu, tenutarie di tutti i diritti, non ce ne può fregare di meno.
    Mirafiori per noi è terra straniera, come per voi lo sono le nostre Aziende, piccole o grosse.
    Tè capì??? Atu capìt???

    Sylvi

  23. controcorrente
    controcorrente says:

    Ec al mio 72 il loro era un lavoro che oggettivamente…al posto di non era..sennò si rischia di non capire nulla..!!

  24. sylvi
    sylvi says:

    Ps xCC

    Mio marito può valutare i costi- benefici fin che vuole se non è in grado di licenziare il dipendente fanullone o fedifrago! Punto!

    Sylvi

  25. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Sylvi,
    mi dispiace , ma sei tu a non aver mai capito nulla, tè capì?
    E a questo punto constatando che non hai capìì mai una sega, mi dispiace constatare che le previsioni più fosche si addensano sul nostro destino, perchè se quelli che dovrebbero capì , non capiscono allora è proprio finita!
    Comunque stai pur tranqulla che IllY capisce…molto bene,per fortuna..e tuo marito pure, sennò siamo fritti !!
    Certo , crepiamo Noi dell’ovest , ma non ti illudere, creperete pure Voi dell’est (a ruota), affogati nei vostri particolarismi..com’è crepata la Superba Venessia !!Che si sta disfacendo in un lungo crepuscolo di umidità che sale sui muri..!!
    Inarrestabile e sintomo di disfacimento organico rallentato, come mummia a ricordo di una gloria che fu e che mai più ritornerà (un simbolo mummificato a perenne ricordo serve sempre come le Piramidi…per turisti e cacche di colombi sul Superbo campanile, Amen

    cc

  26. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Ho cercato in Internet la crisi dei mutui in Italia e l’ho trovato solo qui’.
    So che e’ un website di destra…percio’ niente lamentele, non da te…ma dai forumisti che gli salta una mosca al naso appena sentono la parola “di destra”.

    In Italia sta accadendo qualcosa di molto simile alla crisi subprime che ha imperversato negli Usa quest’estate e continua ad allarmare il mondo economico. Nelle città italiane si registra un aumento dei pignoramenti di case gravate da mutui. Cresce il numero di famiglie che si rendono insolventi nei confronti delle banche che gli hanno concesso il mutuo e, conseguentemente, perdono la loro abitazione. Una famiglia su 4, in una grande città come Milano, negli ultimi anni ha visto la propria casa pignorata a causa dell’insostenibilità dei tassi dei mutui. Questo è il grido di allarme lanciato dalle associazioni dei consumatori Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, le quali comunicano che nei primi otto mesi del 2007 i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari nei principali tribunali (da Milano a Napoli, da Torino a Palermo) sono aumentati in media del 20% rispetto all’anno scorso. Ma l’Adiconsum si spinge oltre e rende nota una stima di insolvenza che quantifica in circa 400.000 le famiglie (pari al 25% di quelle che hanno acceso un mutuo a tasso variabile negli ultimi anni) che si trovano in grandi difficoltà finanziarie.
    Continua…….

    http://www.ragionpolitica.it/testo.8531.crisi_mutui_italia.html

    I tempi sono cambiati anche in Italia.

    La nostra caduta maggiore e’ stata la deregolazione, concedendo mutui a chi NON se lo poteva permettere.

    Anita

  27. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    ti rispondo a proposito di Venezia, perchè hai toccato il punto “più umido” per me!

    E’ vero, Venezia sprofonda, Venezia muore…ma solo nei suoi muri gessati dall’umidità.
    Ma se Torino vive con il Lino Santo o con la Venaria Reale, anche Venezia ce la farà.
    Ma… c’è un veneziano ovunque ci sia un uomo o donna che ama e persegue la libertà e l’indipendenza da qualsiasi potere temporale.
    Siamo numerosissimi, e irriducibili!

    Buonanotte
    Sylvi

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    Già, già ..come dise il poeta..

    l’ultimo canto, sull’ultimo bacio, l’ultimo pianto !
    Il morbo infuria ,il pan ci manca,
    sul ponte sventola bandiera bianca..

    Si ti vedo mia cara Sylvi, con un sasso al collo,
    novella Tosca, buttarti già dal ponte di Rialto,
    e farti inghiottire nelle oscure acque lagunose..
    mentre musiche pucciniane , sullo sfondo celebrano la tua gloria imperitura..

    buona notte
    cc

  29. Vox
    Vox says:

    @ Alle mie “minchiate”, carissimo Striscia Rossa, risponde purtroppo la realtà dei fatti. E le lotte a cui forse ti riferisci le fece il PCI.

    Prodi? Ero tra quelli che un po’ ci avevano creduto, ma temo che il PD sia il peggior nemico di sè stesso. Aveva avuto un buon programma e l’opportunità di lottare per realizzarlo, a partire dai punti uno e due (legge elettorale e conflitto di interessi). Con quelli, si sarebbe preclusa la strada a Berlusconi e all’ulteriore scempio che ha fatto dell’Italia e delle istituzioni. E proprio per quelli avevano vinto le elezioni (miracolosamente).

    Ti ricordi, invece, quale fu il primissimo provvedimento? Quello che lasciò l’elettorato di sasso e incazzato? L’indulto. La cosa più impopolare e suicida con cui aprire una legislatura.
    Del resto, Prodi non è mai stato uno di sinistra (IRI !) e il PD non è che la convergenza di vari ex-qualcosa (ex-pci, ex-dc), un centro moderatamente tendente a sinistra.

    Fassino e Veltroni, scusami, sono figure scialbe, senza carisma e senza spessore politico. Ex-comunisti che si vergognano della loro appartenenza passata (della quale dovrebbero invece andare orgogliosi, se avessero un minimo di dignità e di intelligenza storico-politica).

    Non stimo particolarmente Bertinotti & Co. , quindi sfondi una porta aperta. Se la FIOM fosse un partito, voterei quello. Il restante panorama politico, a parte pochissime persone che rispetto e stimo, anche senza condividere interamente il loro pensiero e il loro agire (come Bersani e Rosi Bindi), a me fa cadere le braccia. Desolante.

    Nella situazione italiana e mondiale attuale non è più tempo di mezzi toni, di “centri” sfumati, ci vuole qualcosa di veramente forte, radicale, travolgente, audace, che sappia catturare le coscienze, accendere gli animi, esaltare all’azione, rivalutare il meglio delle esperienze del passato, della cultura socialista, sposandola a una visione nuova del futuro, di un nuovo tipo di società, di economia, di pensiero, di vita.

    Oggi, degli esempi del genere non esistono nè in Europa, nè in Asia, ma si stanno verificando, non senza successo, in America Latina. A loro va tutta la mia stima. Almeno, ci provano con passione e con coraggio, con un largo sostegno dei loro popoli. Forse perchè li sanno ancora ascoltare.

  30. Vox
    Vox says:

    PS – I veri nemici del PD non li cercare a sinistra, ma nel PDL, nella LEGA, nella mentalità sfrontata e arraffona del berlusconismo.
    Se le sinistre non si uniscono con tutte le altre parti che ci stanno, avremo Berlusconi fino alla morte (sua, si spera, non nostra).

  31. Popeye
    Popeye says:

    Oggi, degli esempi del genere non esistono nè in Europa, nè in Asia, ma si stanno verificando, non senza successo, in America Latina. A loro va tutta la mia stima. ….
    ———–
    Per esempio Venezuela la nuova Cuba!

  32. Popeye
    Popeye says:

    WASHINGTON – L’amministrazione di Obama ha revocato il visto dell’ambasciatore venezuelano negli Stati Uniti in una mossa di ritorsione dopo che il Venezuela ha respinto la scelta americana del prossimo inviato vicino al paese sud americano.

    Un diplomatico a conoscenza della situazione ha detto che la decisione di revoca del visto di Bernardo Alvarez Herrera è venuto dopo che il presidente venezuelano Hugo Chavez ha ritirato la sua approvazione della scelta dell’amministrazione di rappresentare gli Stati Uniti a Caracas, Larry Palmer. Il diplomatico ha detto Alvarez non è attualmente negli Stati Uniti.
    =================

  33. Popeye
    Popeye says:

    Storici ebrei respingono le scuse che Henry Kissinger ha offerto durante il fine settimana in risposta a una registrazione del 1973 dicendo che l’invio di ebrei in una camera a gas sovietica “non è una preoccupazione americana”.

    Il commento di 37 anni, dal ex segretario di Stato subito dopo una conversazione di Kissinger e il presidente Richard Nixon hanno avuto con il primo ministro israeliano Golda Meir.

    Nel corso della riunione, Meir ha chiesto agli Stati Uniti di far pressione sul’Unione Sovietica per liberare i suoi ebrei. Nixon e Kissinger rifiutarono.

    “L’emigrazione degli ebrei da parte dell’Unione Sovietica non è un obiettivo della politica estera americana”, Kissinger è riferito sentito dire sul nastro. “E se hanno messo gli ebrei nelle camere a gas in Unione Sovietica, non è una preoccupazione americana. Forse una preoccupazione umanitaria”.

    “Lo so. Non si può far saltare in aria il mondo a causa di esso,” Nixon come riferito, avrebbe risposto.

  34. Peter
    Peter says:

    scherzi a parte, credo che Venezia farebbe bene a munirsi di un efficiente sistema di dighe tutt’intorno, come Amsterdam. Altri che ponti sullo stretto del piffero

    Peter

  35. Shalom: guerrafondai, stupratori e bugiardi incalliti
    Shalom: guerrafondai, stupratori e bugiardi incalliti says:

    ISRAELE: EX PRESIDENTE KATSAV COLPEVOLE DI STUPRO…
    (ANSA) – L’ ex presidente israeliano Moshe Katsav è stato oggi riconosciuto colpevole di due casi di stupro dal tribunale distrettuale di Tel Aviv, secondo quanto ha riferito la radio pubblica. Katsav rischia una condanna a sedici anni di reclusione.

    Katsav, che è stato anche giudicato colpevole di molestie sessuali e di aver cercato di ostacolare il procedimento giudiziario, era stato eletto dalla Knesset, che lo aveva preferito al laburista Shimon Peres, presidente di Israele nel 2000. Katsav era membro del Likud, attualmente il partito al governo. La vicenda che lo ha portato sul seggio degli imputati era cominciata nel giugno del 2006 quando Katsav aveva riferito al procuratore generale dello stato di essere vittima di un ricatto da parte di una sua ex dipendente.
    MOSHE KATSAV

    Ma l’inchiesta aperta dalla polizia aveva poi avuto sviluppi sorprendenti ritorcendosi contro Katsav, sospettato di crimini sessuali nei confronti di sue ex dipendenti. Katsav era stato costretto a dimettersi da presidente nel giugno 2007, un paio di mesi prima della fine del suo mandato. Il tribunale nell’odierno verdetto ha accolto pressoché totalmente la linea dell’accusa e ha respinto quella della difesa, tra l’altro definendo “infarcita di menzogne” la deposizione di Katsav. Il processo, cominciato nella primavera del 2008, si è svolto a porte chiuse.

  36. Ratzy a Mary
    Ratzy a Mary says:

    Ogni poppolo ha il presidente che si merita, ognuno col suo bunga bunga. Che però quando diventa anche Piombo Fuso, Sabra e Chatila e simili delizie allora fa ancora più schifo.
    RaM

  37. Il razzismo israeliano
    Il razzismo israeliano says:

    Mattia Pertoldi
    Gentili utenti, ho appena finito di leggere un interessante libro di Israel Shahak dal titolo “Storia ebraica e giudaismo: il peso di tre millenni” e mi sono sorti alcuni pensieri, e discussioni, che mi piacerebbe condividere con tutti quelli che hanno interessi alla storia, creazione e difesa dello Stato d’Israele.

    Spesso, in alcuni media, si sente accusare Israele non soltanto di fare quello che meglio crede fregandosene di diritto internazionali, pronunce dell’Ono e dei diritti internazionali, ma anche di applicare una forma terzomillenaristica di Apartheid.

    Chi conosce un minimo la storia del Sudafrica sa bene che il termine Apartheid, in Afrikaans, non ha, di per sè, un significato dispregiativo ma significa soltanto “separazione”. Ora, da conoscenze personali e da quello che posso aver letto in questo libro, verificato su internet, mi pare che, onestamente, una certa politica di “separazione” venga di fatto attuata da sempre nello stato d’Israele.

    Partiamo da un dato: in Israele il il 92% della terra è proprietà dello Stato ed è amministrato dalla Israel Land Authority secondo i criteri del Jewish National Fund affiliato all’Organizzazione Sionista Mondiale. Sono regole fondamentali del Jewish National Fund la proibizione a chi non è ebreo di stabilire la propria residenza, di esercitare attività commerciali, di rivendicare il proprio diritto al lavoro e questo soltanto perché non è ebreo. Al contrario, agli ebrei non è in nessun caso proibito stabilire la propria residenza o aprire attività commerciali in qualsiasi località d’Israele.

    Prima domanda: come reagirebbero gli ebrei se in uno qualsiasi degli altri stati del mondo fosse vietato loro di acquistare terra? Con giustificate proteste immagino.
    Possiamo discutere della concreta applicazione di questa legge che, tuttavia, esiste nel diritto israeliano (ebraico).

    Secondo concetto: è severamente proibito (fonte Ministero dell’Agricoltura di Tel Aviv) agli ebrei insediati sulla National Land di subaffittare anche una parte delle loro terre agli arabi, persino per tempi brevissimi e chi lo fa incorre in pesantissime multe.
    Al contrario, non c’è nessuna proibizione se si tratta di non ebrei che affittano le loro terre ad altri ebrei.

    Il tutto, mi pare evidente, si poggia sulla definizione di ebreo o non ebreo che è anche alla base della fondamentale “Legge del Ritorno”.
    Dunque, da quello che so, secondo la legge dello Stato d’Israele è da considerarsi ebreo chi ha avuto una madre, una nonna, una bisnonna e una trisavola ebrea, di religione ebraica, oppure perché si è convertito al giudaismo da un’altra religione.

    La legge del Ritorno, poi, si collega alla Legge dell’Ingresso del 1952 che, cito testualmente, recitava che «chi non è in possesso di un visto o di un certificato d’immigrazione sarà immediatamente deportato e non potrà più chiedere il rilascio dei visto». La definizione di chi ha le qualifiche per ottenere il visto d’immigrazione si trova nella parallela Legge del Ritorno: solo «gli ebrei».

    La cosa più assurda, però, è che la clausola della deportazione degli stranieri è applicabile solo ai non ebrei. Il Ministero dell’Interno non ha l’autorità d’impedire a un ebreo, anche se ha precedenti penali e può costituire un pericolo per la società, di esercitare il suo diritto a stabilirsi in Israele. Solo un cittadino straniero non ebreo ha bisogno del permesso, ma agli ebrei che giungono da altre nazioni vengono subito concessi tutti i diritti e i privilegi previsti per i cittadini d’Israele.
    Il certificato d’immigrazione conferisce automaticamente la cittadinanza, il diritto di votare e di essere eletti anche se non conoscono una sola parola di ebraico. Il certificato d’immigrazione dà diritto immediato alla cittadinanza in virtù del ritorno nella terra madre d’Israele e a molti benefici finanziari che variano a seconda della nazione da cui provengono gli ebrei. Per esempio, quelli che provengono dall’ex URSS ricevono subito una gratifica complessiva di 20.000 dollari per famiglia.

    La separazione più plateale, però, secondo me è quella che appare nei documenti d’identità che tutti sono tenuti a portare con sé e ad esibire in qualsiasi momento. Sotto la dicitura nazionalità figurano le seguenti categorie: ebreo, arabo, druso, circasso, samarita, caraita o straniero. Dal documento d’identità i funzionari dello stato sanno subito a quale categoria appartiene la persona. E il Ministero dell’Interno si è sempre rifiutato di accettare la dicitura «nazionalità israeliana». A quelli che l’hanno richiesta, viene risposto su carta intestata «Stato d’Israele» che «si è deciso di non riconoscere una nazionalità israeliana», mentre si ricorda che si ha il diritto a lasciare in bianco la voce «nazionalità», previa richiesta al ministero di competenza.

    Questo per dire che, da quanto ho appreso, mi pare evidente che una forma di apartheid (nel significato letterale del termine afrikaans) in Israele esista. Posso però sbagliarmi o aver ottenuto informazioni fallaci ed è per questo che ho aperto questa discussione.

    Confidando di non aver leso la sensibilità di nessuno,
    Cordialmente
    Mattia Pertoldi

  38. Altro che razzismo!
    Altro che razzismo! says:

    NON VORREI FOSSERO SFUGGITE A QUALCUNO QUESTE PAROLE DEL COMMENTO 93, CHE DESCRIVONO UNA SITUAZIONE INTOLLERABILE E PEGGIO CHE RAZZISTA, SULLA QUALE IN ITALIA C’E’ UNA EVIDENTE CONGIURA DEL SILENZIO:

    La separazione più plateale, però, secondo me è quella che appare nei documenti d’identità che tutti sono tenuti a portare con sé e ad esibire in qualsiasi momento. Sotto la dicitura nazionalità figurano le seguenti categorie: ebreo, arabo, druso, circasso, samarita, caraita o straniero. Dal documento d’identità i funzionari dello stato sanno subito a quale categoria appartiene la persona. E il Ministero dell’Interno si è sempre rifiutato di accettare la dicitura «nazionalità israeliana». A quelli che l’hanno richiesta, viene risposto su carta intestata «Stato d’Israele» che «si è deciso di non riconoscere una nazionalità israeliana», mentre si ricorda che si ha il diritto a lasciare in bianco la voce «nazionalità», previa richiesta al ministero di competenza.

  39. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    che c’entra Tosca e Puccini con Venezia?
    Dovresti sapere, come dice anche Fusinato, che Venezia fu presa per fame, non per incapacità di difendersi, anche se la sua fine fu nel 1797, con il Trattato di Campoformido, non certamente nel ’48 anche se c’era ancora Radetsky.

    Quanto a buttarmi da Rialto…manco morta…finirei sopra i vaporetti o le gondole dei romantici turisti, rompendo loro il “momento magico”!!!
    Non ti hanno insegnato che anche per suicidarsi ci vuole buona educazione???
    E poi…Rialto…fondamenta di un fascino nascosto che è la storia di Venezia. Con musiche di Vivaldi e lazzi e frizzi di Goldoni e Casanova!!!!

    Sylvi

  40. sylvi
    sylvi says:

    x Peter

    Amsterdam è in Olanda e là a governare sono gli olandesi, non gli italiani.
    La Storia del Mose di Venezia è, si dice da noi, come ” la storia del sior Intento, che la dura tropo tempo e che mai la si disbriga”…
    Avesse almeno l’Italia accolto i finanziamenti e le idee degli organismi internazionali…Scherziamo?

    Sarebbe un motivo più che sufficiente per andarsene da questa pseudo Nazione.
    I sogni e la demagogia e le chiacchere non irrobustiscono fondamenta millenarie!
    A proposito, quando le capiterà di andare alla National Gallerie cerchi e troverà pareti intere affrescate di Palazzi Veneziani.
    Non so se, da quando ci sono stata, le hanno nascoste nei sotterranei, per la vergogna!

    Saluti Sylvi

  41. Anonimo
    Anonimo says:

    Ecco un’altra perla:

    Fassino: Conosco le fabbriche meglio di lui.

    Questo, a Landini, operaio e sindacalista Fiom.

  42. sylvi
    sylvi says:

    x Vox

    Se Landini conosce le fabbriche e le catene di montaggio come i sindacalisti perennemente distaccati della Scuola conoscono la Scuola…
    beh! ha pienamente ragione Fassino che almeno è di Torino e ha visto i cancelli Fiat.

    Sylvi

  43. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Per Vox- n.83-84-85.

    Forse la memoria t’inganna. Non fu il governo Prodi a promuovere l’indulto, scaturì dalla visita di
    Papa Giovanni Paolo II al Parlamento italiano.
    Il Papa incontrando i due rami delle Camere in seduta congiunta nel corso della XIV Legislatura, aveva chiesto in modo accorato ai parlamentari un “segno di clemenza”.
    Così il 29 luglio 2006 il Parlamento ha approvato con un’ampia maggioranza trasversale la legge 241/2006 che ha introdotto un provvedimento di indulto per i reati commessi fino al 2 maggio dello stesso anno, perciò mio caro, non solo il governo Prodi, chiaro!!!. In particolare allora fu concesso un indulto non superiore ai tre anni per le pene detentive e fino a 10.000 euro per le pene pecuniarie.
    Inoltre allora sono stati peraltro esclusi dal beneficio i reati in materia di terrorismo (compresa l’associazione eversiva), strage, banda armata, schiavitù, prostituzione minorile, pedo-pornografia, tratta di persone, violenza sessuale, sequestro di persona, riciclaggio, produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, usura e quelli concernenti la mafia.
    Un’ampia maggioranza trasversale, capito Vox!! se dopo la propaganda dell’infame, ha distrutto il cervello di buona parte degli italiani, di certo non è colpa della sinistra.
    Tieniti ben stretto il PD, perchè se non ci fosse sarebbe fascismo. Osserva cosa sta facendo Marchionne, da chi credi sia spinto l’uomo dal pulloverino bleu?, dal capitale fascista, quello che vuole ridurre l’Italia com’era poco prima dell’ultima guerra, tutti ubbudienti al padrone.
    Ciao e non denigrare il PD, e quando scrivi pensaci bene a non toccare corde sbagliate, ricordati la politica e come la musica, non bisogna mai stonare.
    Ciao-

« Commenti più vecchiCommenti più recenti »

I commenti sono chiusi.