La senatrice Fiamma Nirenstein vuole le dimissioni del presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, collega Enzo Jacopino, reo di ospitare nella sede romana la conferenza stampa di presentazione di Freedom Flotilla 2. Meglio però si dimetta lei da vicepresidente della commissione Esteri del parlamento italiano

Mi pare sia arrivato il caso di chiedere le dimissioni della senatrice Fiamma Nirenstein, giornalista e autore di libri, da vicepresidente della commissione Esteri del senato. Anche la Nirenstein è infatti caratterizzata da quello che pare proprio possa essere un conflitto di interessi, anche se nessuno ne osa parlare per timore di essere lapidato con il lancio delle solite accuse pretestuose e spesso ridicole di antisemitismo. La nostra senatrice ha infatti casa  nella colonia di Gilo, a Gerusalemme. Come è noto le colonie sorgono su terreni e territori tolti autoritariamente ai palestinesi calpestando spesso e volentieri il diritto internazionale. Mentre i mass media italiani as usual su certi temi tacciono, o vanno a rimorchio delle versioni ufficiali, di norma taroccate, il quotidiano israeliano Haaretz ha dedicato alla nostra senatrice “colona” un articolo decisamente interessante, che la definisce più a destra della destra sia italiana che israeliana, il che è tutto dire, lei ex comunista, evidentemente più che pentita addirittura contrita, articolo che riporto per intero in basso. Mentre un gruppo di ebrei italiani ha inviato alla rivista Karnenu della comunità ebraica torinese una lettera che tra l’altro sintetizza bene l’attuale ruolo della Nirenstein, lettera della quale riporto il link che la pubblica per intero. Ma veniamo ai fatti più recenti, per i quali – sommati al resto –  credo sia il caso di chiedere le dimissioni dalla commissione Esteri.
E’ stata convocata a Roma per lunedì 13 dicembre una conferenza stampa per presentare la Freedom Flotilla 2, cioè la nuova flotta di navi di pacifisti che si prepara a tentare ancora una volta di rompere l’assedio israeliano al milione e mezzo di esseri umani che vivono e/o sopravvivono a Gaza. La conferenza stampa è stata convocata presso la sede nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, non perché l’Ordine patrocini l’iniziativa, ma solo per la normale disponibilità e sensibilità democratica del suo presidente, collega Enzo Jacopino, visto anche che la notizia c’è ed è clamorosa: si tratta infatti di una sfida questa volta più massiccia, il numero di navi e pacifisti sarà notevole, compresa forse una nave di ebrei non sionisti maniacali, cioè arabofobi. Apriti cielo! Da alcuni giorni i soliti noti,  guidati as usual da Fiamma Nirenstein, questa volta in compagnia di tali Claudio Pagliara e Dimitri Buffa, giornalisti, oltre che col solito stantio supporto del sito che chissà perché si chiama Informazione Corretta quando di corretto in senso informativo ha molto poco, si è scatanata con il lancio di mail di protesta le cui parole sono pietre lapidatorie. Se non peggio. L’obiettivo di costoro sono le dimissioni di Jacopino da presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti italiani. Opperbacco!
Nirenstein&C equiparano i pacifisti della Flotilla, nove dei quali sono stati massacrati dai militari israeliani a bordo della nave Mar Marmara, ai terroristi filo Hamas, tant’è che hanno coniato il vergognoso termine di “pacifinti”. Ma tutta la loro forsennata propaganda non è riuscita a nascondere la realtà, documentata da una apposita commissione internazionale, tant’è che a quanto pare Israele, per quanto possa parere incredibile, si è accorta del suo tragico eccesso e si appresta a chiedere scusa alla Turchia, dato che i 9 uccisi, alcuni dei quali a sangue freddo, erano cittadini turchi.
Nirenstein si è distinta a suo tempo nell’aggressione “politica” contro Massimo D’Alema, reo in visita di Stato in Libano di avere accettato in dono una kefiah, il classico copricapo arabo, e lo aveva indossato qualche secondo su richiesta dei fotografi e cinefototeleoperatori  presenti. Barando come non di rado, la kefiah è diventata il simbolo del terrorismo internazionale e D’Alema è stato immediatamente bollato di intelligenza col terrorismo. E’ lo stesso modo di (s)ragionare di chi volesse accusare Gianfranco Fini di essere un sostenitore degli omicidi mirati israeliani o dei loro bombardamenti contro i civili palestinesi solo perché in visita di Stato in Israele ha indossato il keppele, cioè il tipico copri sommità del capo ebraico, offertogli dai suoi interlocutori israeliani, con soddisfazione della stessa Fiamma. Keppele sì e kefiah no? Come si vede, siamo al delirio puro e semplice. La simpatica Fiamma, aspirante Giovanna d’Arco d’Israele e per ora piccolo incrocio tra un Giuliano Ferrara e una Oriana Fallaci in sedicesimo, ha organizzato la recente maratona oratoria a Roma per Israele intitolata presuntuosamente “Per la Verità, per Israele”. Si tratta dell’iniziativa che ha visto Roberto Saviano inviare un suo video nel quale racconta le sue origini ebree e la sua infanzia in un kibbuz, confondendo stranamente anche lui tra ebrei e israeliani oltre che tra ebrei e sionisti, che è come dire confondere Saviano e i campani come lui con la camorra che in Campania spadroneggia. Ah, cosa non si fa per l’autopubblicità…
Tutta questa bella gente usa e abusa il termine terribilmente accusatorio “antisemiti” per colpire chiunque osi non allinearsi sulle posizioni israeliane, anche le più oltranziste e sbagliate, che finora hanno provocato oltre 80 mozioni di condanna e ammonimento a Israele da parte dell’Onu. Chissà, forse è antisemita anche l’Onu…, cioè il mondo intero, Mah. Non comment. Del resto anni fa Romano Prodi, all’epoca per così dire presidente  della Comunità Europea venne aggradito perché aveva osato dare notizia di un sondaggio condotto in Europa che dimostrava come per gli europei la politica antipalestinese di Israele fosse il più concreto pericolo esistente di guerra. Giusta o sballata che fosse, ed è, tale convinzione europea, l’accusa di antisemitismo agli europei e al povero Prodi è palesemente strumentale, oltre che scema. Il problema è che tutta questa bella gente finge di ignorare alcune cose. La prima è che sono semiti anche i palestinesi e gli arabi, motivo per cui a rigor di termini – che a me paiono comunque da mettere in soffitta – sono antisemiti  anche Nirenstein&C. La seconda è che già Koesler a suo tempo ha chiarito che il “semitismo” degli ebrei è assolutamente infondato: gli ebrei sono infatti un mosaico di spezzoni di etnie, le più varie: caucasiche, berbere, nordafricane, cazare, sacie. yemenite, abissine (i famosi falashà), slave, mediterranee, ecc. Koesler ha infatti dimostrato che Hitler e i volenterosi carnefici nazisti erano non solo dei criminali efferati, ma anche degli imbecilli ignoranti: il loro “antisemitismo” criminale si rivolgeva infatti contro milioni di esseri umani in gran parte europei tanto quanto lo stesso Hitler, Mussolini e le loro corti dei miracoli e dei macelli.
Con il lancio dell’accusa ormai più che abusata e strumentale di “anntisemitismo” Nirenstein&C corrono il rischio di finire come Leone Paserman, il portavoce della comunità romana condannato a pagare 50 mila euro di danni a Michele Santoro perché lo aveva accusato di antisemitismo – e ne aveva anche lui chiesto le dimissioni, anzi il licenziamento dalla Rai! – solo perché aveva osato fare il giornalista mandando in onda non le veline gradite a Paserman&C, ma un servizio che mostrava alcune sgradevoli realtà israeliane, ovviamente ai danni dei palestinesi. Forse è troppo pretendere che Nirenstein&C abbiano letto, studiato e capito i libri di Shlomo Sand, Israel Filkenstein, Ilan Pappè, Noam Chomsky, Rabkin Yakov, Ber Borochov, Anton Shammas, Sammy Smooha, Nurit Kirsh, ecc., e perfino le opere giovanili di Ben Gurion e del sionista non arabofobo Judah Magnes,  che dimostrano tutte come il sionismo si sia appropriato del pessimo mito cristiano dell'”ebreo errante” per sostenere per i propri fini politici l’insostenibile: vale a dire, l’esistenza e la compatta omogeneità del “popolo ebraico” a partire dai miti, storicamente fasulli, distrutti dagli autori citati (tutti ebrei e quasi tutti anche israeliani), di Abramo, della “schiavitù” a Babilonia e di quella in Egitto, nonché infine dell’esilio in massa dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme per mano dei romani. Nirenstein&C fanno parte del filone che confonde allegramente tra religione e “popolo”, come se esistesse per esempio un popolo protestante o uno cattolico o uno buddista o uno ateo, anziché l’insieme dei reletivi credenti. Nirenstein&C, oltre a sapere ben poco di ebraismo in quanto Storia, e magari poco anche in fatto di ebraismo in quanto miti e religione, devono essere innamorati delle tesi biologiche dei vari Ruppin e Salaman: la “pura razza ebraica” al posto della “pura razza ariana”. Ovviamente su “rigorose basi biologiche”… Il tutto per supportare l’incredibile “Legge del ritorno”, in base alla quale tutti gli ebrei del mondo possono “tornare dopo 2000 anni” nell’ex antica Giuda, detta dai romani Palestina, alla faccia dei suoi trimillenari abitanti, discendenti degli ebrei che non si sono mai mossi da dove si trovavano , che a un certo punto si sono convertiti all’islam e che sono molto più “semiti” – o se si preferisce, per dirla con Ruppin e Salaman, molto più di “sangue giudeo” – di quanto non lo siano Nirenstein e molti altri. La nostra simpatia per Israele ha delle perplessità di fronte al fatto che si tratta di uno Stato che, per dirla con Shlomo Sand, “appartiene a tutti gli ebrei del mondo, compresi quelli che vivono in altri Paesi e in Israele non ci metterebbero mai piede”, anche perché non pochi di loro, come per esempio i  Naturei Karta (= Guardiani della Città) sono contrari alla sua stessa esistenza, ma NON a chi ci vive da generazioni come i malcapitati palestinesi e più in generale i non ebrei.

Per il momento mi fermo qui. Ma credo che su questi temi ci sarà da tornare ancora. Nirenstien infatti è tra coloro che più spingono per “dare una lezione” all’Iran, ovviamente a base di bombe. Comprese quelle atomiche, stando per esempio alle convinzioni di Silvio Berlusconi confidate all’ambasciata Usa a Roma e rivelate da WikiLeaks. Convinzioni purtroppo non solo di Berlsuconi, ma anche di esperti di strategie militari citati per esempio da Giorgio Frankel nel suo libro “L’Iran e la bomba”, che smonta un’altra serie di leggende metropolitane e balle “atomiche”. Per ora concludo con la lettera alla rivista Karnenu e con l’articolo di Haaretz. Nirenstein, che di mestiere fa o faceva la giornalista, tant’è che la conobbi sia pure solo molto poco nella redazione romana de L’Espresso (allora aveva la E maiuscola…), finge di ignorare che in Israele ci sono giornalisti dello spessore e del coraggio di Gideon Levi, Amira Hass, Warshawsky, ed altri che non ragionano con il paraocchi sionista o con la logica di un rabbino razzista come Jussuf Ovadia, che è a capo di un partito della coalizione di governo e di recente ha augurato la morte a tutti i palestinesi.

LINK  DELLA  LETTERA  A  KARNENU: http://www.hakeillah.com/2_10_lettere.htm#Lettera_a_Karnenu_

ARTICOLO DEL QUOTIDIANO HAARETZ:

Nel quartiere di Gilo a Gerusalemme, uno dei più ampi in Israele, vivono circa 50.000 persone. Fino ad ora  non ha mai avuto un rappresentante al parlamento. A partire da questa settimana non è più vero. Fiamma Nirenstein, un’abitante del quartiere da 10 anni, è stata appena eletta al parlamento italiano. Se noi ci atteniamo alla definizione delle Nazioni Unite, che ritiene Gilo, nell’angolo meridionale della capitale, una colonia, si potrebbe dire che la Nirenstein è la prima “colona” a divenire membro di un parlamento non israeliano.
Questa settimana, in una serie di telefonate a Roma, fatte tra le prime voci di una vittoria vicina per la coalizione politica di destra alla quale appartiene la Nirenstein e le notizie della vittoria travolgente di Silvio Berlusconi, la Nirenstein  ha precisato in diverse occasioni di non aver richiesto la cittadinanza israeliana, ma che questo aspetto burocratico non aveva importanza per definire la sua identità. In una discussione che alternava l’ebraico e l’italiano, la Nirenstein ha detto che: “Mi sento come se avessi fatto l’aliyah [ “salita” o viaggio di ritorno degli ebrei in Palestina. n.d.t. ]”.
Durante le elezioni, la Nirenstein non mai nascosto la sua  israelianità. La sua campagna è stata incentrata sulla valutazione che Israele rappresenta l’avanguardia della democrazia occidentale nella lotta contro il mondo del terrore. “Io ho concorso per un posto al parlamento come rappresentante del distretto della Liguria. Ho tenuto comizi a Genova e in altre città della regione,” racconta, “ma alla gente non ho parlato di problemi locali. Ho detto loro che la cosa più importante per la loro identità italiana consisteva nello stare dalla parte di Israele.” La Nirenstein ha intitolato il suo libro più recente “Israele siamo noi”. Con il “noi” essa faceva ovviamente riferimento agli italiani.

Avvertimento.

Anche se l’Italia non ha grande esperienza nel campo degli attacchi terroristici ed il numero degli immigrati musulmani è piccolo al confronto di altri paesi europei, il discorso sull’importanza  della guerra al terrorismo islamico, o semplicemente come relazionarsi con l’Islam in generale è molto presente nei discorsi italiani contemporanei.
Oriana Fallaci ha dedicato gli ultimi anni della sua vita a scrivere libri nei quali essa ha definito in modo diretto l’Islam come la sorgente di tutti i mali. Lo stesso Berlusconi, il leader indiscusso della destra italiana per più di una decina d’anni ha sostenuto in una delle sue comparse di pochi giorni fa: “Dobbiamo essere consci della superiorità della nostra cultura che ha portato il benessere al popolo di quei paesi che l’ hanno adottata ed assicura il rispetto per i diritti umani e religiosi. Tale rispetto certamente non esiste nei paesi islamici”.
Forse questo è il motivo per cui Berlusconi e Gianfranco Fini, socio di Berlusconi e capo  del precedente partito neo-fascista, hanno proposto alla Nirenstein di  associarsi alla loro lista congiunta, il “Partito della Libertà”.
Il padre della Nirenstein giunse in Italia, durante la Seconda Guerra Mondiale, come soldato della Brigata Ebraica. A Firenze incontrò la madre di lei , che combatteva come partigiana contro il governo fascista e più tardi contro il regime nazista. “Io sono nata comunista”, afferma. Nella sua gioventù fece parte della generazione del 1968, fondò il primo giornale femminista in Italia e lavorò in giornali di sinistra. Dopo la Guerra dei sei giorni nel 1967, cominciò a crearsi un divario tra lei e i suoi “compagni comunisti”, che ritenevano Israele un paese occupante. Lei ricorda: “Per molto tempo rimasi confusa. Nel 1982 firmai una petizione contro la prima guerra in Libano. Oggigiorno non l’avrei sottoscritta. Che cos’ ha guadagnato Israele dal suo ritiro dal Libano?”

A destra di Netanyahu:

Il suo primo viaggio in Israele fu come giornalista, e fu solo dopo questa iniziale visita che essa vi ritornò per un lungo periodo nel 1992. Per due anni gestì l’Istituto Italiano di Cultura a Tel Aviv e dopo l’assassinio di Rabin decise di dover rimanere in Israele. “Avevo la sensazione che questo fosse il luogo più interessante di tutto il mondo, come pure percepii che la mia relazione con Israele era parziale.”  Essa non ottenne la cittadinanza israeliana in quanto ritenne che un passaporto israeliano l’avrebbe ostacolata nel lavoro, ma a parte questo, lei sostiene anche che “ogni ebreo nel mondo è un israeliano, anche se non ne è consapevole. Tutti coloro che non lo riconoscono fanno un grande sbaglio.”
Nella realtà della situazione delle correnti politiche israeliane, la Nirenstein è collocata a destra del Kadima e del partito Laburista, e forse perfino del presidente del Likud,  Benjamin Netanyahu. Essa afferma di credere nell’idea dei due stati per due popoli, ma ritiene che il principio di “territori in cambio della pace” è  uno sbaglio. Non c’è alcuna possibilità di discussione su ciò, ella spiega, fino a che l’intero mondo arabo non sarà disponibile a riconoscere Israele. I negoziati con Hamas sono assolutamente fuori discussione.
Ma ci sono sondaggi d’ opinione che affermano che una maggioranza di israeliani sono disponibili a negoziare con Hamas.
La Nirenstein: “Il pubblico sostiene un compromesso con Hamas, così che esso cesserà di lanciare missili su Sderot. Ma, moralmente parlando, non ci devono essere negoziati con Hamas, che ritiene che gli ebrei sono i figli di scimmie e di maiali. Non puoi negoziare con cannibali, che mangiano esseri umani.”
E’ molto difficile discutere con la Nirenstein. Non solo per la bassa qualità della connessione telefonica con Roma, ma anche perché lei ritiene che Israele sia il punto di riferimento che dovrebbe servire di ispirazione a tutto l’occidente.
Essa afferma che “Israele è l’avanguardia di tutte le democrazie del mondo ed è venuto il tempo per l’Europa di riconoscerlo.”

Ma nella campagna elettorale ti sei incontrata con italiani che a mala pena sanno dov’è Israele. Come sei riuscita a convincerli che Israele è importante per le loro vite?

“Ho detto loro che l’Italia può imparare molto da Israele. Si può apprendere che cosa sia una vera democrazia, come può sopravvivere una democrazia in condizioni di conflitto, senza tradire i suoi principi fondamentali. Israele è una cultura di vita, la cultura di un popolo che ha sempre cercato la pace. I nostri problemi in Italia sono dati dal fatto che talvolta non sappiamo chi noi siamo. Tu puoi sapere chi sei se riconosci il tuo nemico ed il tuo amico. Israele è l’amico per l’Italia.”

In altre parole l’Islam è un nemico?

“Non sto dicendo che tutti i musulmani sono terroristi, o che tutti i musulmani sono criminali. Ma Hamas ha affermato di voler conquistare Roma, per trasformarla in un avamposto dal quale conquisterà tutta l’Europa.”

E tu pensi che Hamas voglia realmente conquistare Roma?

“Roma è un luogo molto simbolico agli occhi dell’Islam radicale. L’Italia, con la sua cultura cattolica, è un nemico agli occhi dell’Islam.”

Ovviamente, tutto ciò tocca una delle questioni centrali della recente campagna elettorale in Italia. Fini, che è designato a divenire il portavoce parlamentare nella nuova amministrazione di Berlusconi, parla frequentemente della necessità di mettere al bando la immigrazione illegale. Perfino il moderato partito social-democratico, guidato dal precedente sindaco di Roma, Walter Vwltroni, ha dedicato molta attenzione all’argomento.
“La gente sente che l’immigrazione sta minacciando le sue città, la sua cultura,” afferma la Nirenstein. “Potrebbe essere esagerato, ma gli abitanti di Firenze, ad esempio, pensano alla loro città come un tempio per le opere d’arte che vi furono realizzate. Quando vedono i gradini del duomo pieni di immigrati, restano shockati.”

Ho vissuto a Firenze. Ricordo l’Italia come un paese tollerante.

“E’ molto cambiato. C’è un intero quartiere nel quale non puoi entrare di notte. Ci sono stupri, ci sono aggressioni, c’è spaccio di droga. Ci sono scuole per immigrati dove non tengono appeso il crocifisso. Gli immigrati disprezzano la nostra cultura. Noi diamo loro lavoro ed essi scherniscono i nostri valori. C’è una profonda contraddizione tra l’Islam radicale ed i valori italiani.”
“Il problema è dato dal fatto che difficilmente troviamo un Islam moderato in Italia. Proprio l’opposto. A Roma hanno costruita una enorme moschea. Ci sono una gran quantità di moschee in Italia ed in esse operano delle scuole coraniche molto anti-occidentali. C’è la poligamia, le mogli vengono percosse ed è un fenomeno molto comune. C’è il padre che uccide la propria figlia per l’onore della famiglia. E’ logico che gli italiani se ne sarebbero accorti e che ci sarebbe stata una reazione.”

Il saluto a braccio teso [ o fascista, n.d.t.]

Nei libri della Nirenstein non trovi il sentimento aggressivo anti-musulmano che grida da ogni pagina dei libri della Fallaci. Ma mentre lei non fa parte dell’ondata di opposizione agli immigrati e ai musulmani che sta travolgendo l’Italia, appartiene però alla nuova destra che è riuscita ad ottenere un’impressionante vittoria elettorale questa settimana. Sembra che non ci sia una cosa tale quale una “via di destra” che sia di “destra” in tutta Europa: Berlusconi, il capitalista dichiarato ed il più accanito filo-americano in Europa da un lato, la Lega Nord con il suo selvaggio incitamento dall’altro, e poi Fini e il suo precedente partito neo-fascista.
Angela Merkel e Nicolas Sarkozy, in confronto a questo gruppo, sembrano quasi dei comunisti.
La Nirenstein non accetta “completamente” questa definizione. Per lei Berlusconi è uno di centro che riceve voti anche dalla sinistra, perché è “per gli oppressi” e vuole ridurre il loro carico fiscale. La Nirenstein si considera come “un’amica della Lega del Nord” che vuole trasformare l’Italia in uno stato federale. Essa ritiene questa un’ambizione legittima , anche se alcuni pronunciamenti della Lega  sono “sgradevoli”.
La sua vicinanza all’ex partito neo-fascista  ha creato alla Nirenstein dei disappunti durante la campagna elettorale, in particolar modo dopo che uno dei candidati di Berlusconi al senato, Giuseppe Ciarrapico, ha dichiarato con orgoglio di essere stato e di rimanere fascista. Secondo la Nirenstein, la sua candidatura “non si adatta” con la sua candidatura in quanto anti-fascista dichiarata, ebrea e figlia di una partigiana, ma ciò nonostante essa è rimasta nella stessa lista.
“Non esiste una lista perfetta,” dice.

Durante la campagna elettorale hai incontrato persone come Ciarrapico?

“Ad uno dei comizi elettorali al quale ero presente, a Genova, qualcuno ha fatto il saluto fascista. Andai dalle persone di Alleanza Nazionale ( il nome del precedente partito neo-fascista ) e chiesi chi fosse.  Dissi che io protestavo , che ero sorpresa di vedere cose del genere e che desideravo non vederle mai più.”

Ma lo stesso Fini usava fare il saluto fascista ai comizi negli anni ’60, quando tutti erano a conoscenza di dove aveva portato il fascismo.

“Io non so se Fini ha fatto quel saluto, può darsi nella sua giovinezza. Ma non so che cosa avrebbe dovuto fare di più oltre che inginocchiarsi allo Yad Vashem [ museo dell’olocausto a Gerusalemme, n.d.t.]. Avrebbe dovuto uccidersi?”

Non avrebbe potuto fare di più forse.  Ma come ti sei sentita tu, come ebrea, come figlia di una partigiana, di fianco ad un uomo che da adulto ha sostenuto il fascismo?

“Egli è stato fascista come io sono stata comunista, quando io restavo indifferente a ciò che faceva Pol Pot, quando ammiravo Che Guevara. Lo valuto come una persona che da allora si è trasformata.”

L’Italia del dopo-elezioni, dice la Nirenstein, è un luogo divenuto migliore, un luogo più stabile, un luogo senza una sinistra radicale ed una destra radicale. Lei non sa ancora che cosa farà nel nuovo parlamento. Alla Nirenstein piacerebbe occuparsi di affari esteri, ma  sa  che dovrà pagare un prezzo: Per ora rimarrà a Roma e manderà un saluto ai suoi buoni amici in Israele. Però non rinuncerà alla sua casa a Gilo, che resterà in attesa del ritorno da Roma del membro del parlamento.
[trad. mariano mingarelli]

281 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Gente!
    Su con la vita!
    Domani il Nano sarà preso a pedate nel sedere.

    Manca poco all’alba per il nostro Paese…
    Godiamo.
    C.G.

  2. Peter
    Peter says:

    x CG

    gaudio, tripudio, oh joy of joy! cominciavo quasi a temere che se ne potesse solo andare per cause naturali…

    Peter

  3. Anita
    Anita says:

    x CC

    Tu che leggi tanto dovresti sapere che “Tarring and feathering” era una punizione usata in Europa ed introdotta all’inizio delle frontiere Americane.
    La pratica non e’ mai stata una punizione ufficiale negli US, ma isolate azioni di vigilanti.

    Una derivazione piu’ brutale, chiamato pitchcapping, e’ stato utilizzato dalle forze Britanniche contro i ribelli Irlandesi durante il periodo della ribellione irlandese del 1798.
    A volte solo la testa era rasata, catrame e di piume…….

    Fu usata in Italia nel 1945.

    Anita

  4. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    non so cosa ti fa pensare che io leggo molto, tu potresti leggere molto più di me ..la cosa è relativa ,dipende da cosa si legge e soprattutto da cosa si capisce e da cosa si vuol capire.
    Infatti io non ho mai detto che per i bari quella “fosse” una punizione sancita dalla legge,ma dalla Prassi corrente , che per lungo tempo imperò nella colonizzazione …in mancanza della legge..
    Popone sa che scherzo..e uso delle metafore..come Lui scherza sempre quando dice di avere le Pistole facili e una grande mira..!!
    Usa delle metafore…
    Personalmente finora se costretto da condizioni particolari c’è una cosa sola in cui non sbaglio la mira..fino ad ora,..però ,se posso mi siedo !!

    cc

    cc

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Gino,
    domani vedremo …. Io sarei meno ottimista anche se, nella sostanza, penso che il Banana avrà la maggioranza ma non potrà più governare.
    Governare non è l’interesse del Banana, ma lo è del Bassi. Vedremo come andrà a finire.
    Un saluto U.

  6. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,
    devo onestamente ammettere che nel breve periodo hai ragione tu !
    Nel medio-lungo periodo sinceramente queste discussioni cominciano a interessarmi poco.
    I riformisti democratici italiani stanno giocando le loro carte in modo corretto, mi sembra, nella speranza che non si faccia la fine dei riformisti turatiani,che a ritroso pur avendo mille ragioni, persero la partita , e la persero non certo per colpa del piccolo partito comunista che nacque dalla scissione di Livorno.
    Purtroppo nel mondo esistono a mio avviso quattro indicazioni l’economia -politica, la politica economica,la politica parolaia e il cretinismo diffuso.
    Alla fine la storia dimostra che è l’economia a vincere,non per questo prospettando poi soluzioni politiche e di vita migliori delle precedenti..dipende dai gusti …
    Sinceramente i dibattiti che seguo in TV ultimamente mi annoiano a morte,anche se devo dire che in fondo nel breve periodo che mi resta da vivere preferirei viverlo sotto un regime di riformismo democratico…
    Ma è purtroppo, solo un desiderio personale, non supportato da granchè…!!
    Diciamo che la Storia per come la conosciamo io e te , a volte concede momenti di tregua,speriamo di cascarci dentro per quel tanto o poco in cui i nostri piedi calpesteranno questi suoli..!

    ciao
    cc

  7. Anita
    Anita says:

    x CC

    Che leggi molto lo scrivi tu….

    Io leggo parecchio, ma mi interesso di piu’ delle notizie giornaliere.
    Leggo il giornale del mio Stato online, seguo quello che succede in casa e negli US, leggo alcuni giornali del UK, inizio con un articolo e gli occhi saltano su altro e cosi’ via.

    Ho almeno 6 libri acquistati negli ultimi mesi e non li ho ancora aperti…..non sono novelle.

    Trovo una differenza anche tra i commenti.

    IE:
    Nel mio Sato e’ stato proposta la piu’ grande espansione di pale eoliche degli USA, siamo lo Stato piu’ piccolo dei 50, perche’ mai dobbiamo avere un installazione di 200 turbine al costo di 5 bilioni di dollari.

    Per poi servire lo stato di NY e il Massachusetts.
    Il nostro Stato ha molti estuari, baie, covi e ponti, la pesca ed il turismo sono la nostra salvezza.

    Ho letto pagine di commenti, intelligenti, educati, gli utenti esprimono le proprie opinioni senza un ombra sardonica o offensiva.

    Buona notte,
    Anita

  8. Popeye
    Popeye says:

    Sarebbe corretto aggiungere che il povero Obama deve tappare i buchi lasciati dalla cricca criminale che governava …
    ————
    Caro Cerutti
    Non sai cosa scrivi. Sei ignorante dei fatti, niente di male. Il deficit nel 2006 sotto Bush era di 150 miliardi di dollari. I soldi (750 miliardi di dollari) per aiutare le banche sotto Bush e’ stato quasi ripagato con interesse. Il governo ci ha guadagnato. Sotto Obama il deficit del 2008 fu di 1000 miliardi di dollari. Per il 2009 sara’ 1900 miliardi di dollari. Per il 2010 sarà di 1700 miliardi di dollari. Questi numeri ti dicono qualcosa?
    Roba di regimi kommmmmmmunisti del terzo mondo, sistema economico coreano (ecco perché ti piace Obama).
    Fatti i conti invece di scrivere panzane!

  9. Popeye
    Popeye says:

    …cercati il cervello e pregalo che ritorni ,promettendogli che non gli farai più fare certi ragionamenti…
    ——-
    Caro CeCi
    Mi farei prestare il tuo ma e’ pieno di quella segatura marxista. Sai sono allergico a quella segatura.
    Tu hai fatto quei numeri per:
    A) per ingannare la gente
    Perché di quel problema non ne capisci un cacchio.

  10. Anita
    Anita says:

    Dai polls, oggi come oggi, G.W.Bush batte Obama.

    Obama si deve spostare piu’ al centro, senno’ questi due ultimi anni saranno duri.

    Anita

  11. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Poppy.
    chi (cerca) di imbrogliare, chi?

    L’ eredità che Barack Obama si è trovato dall’ amministrazione “Cheney” e del suo vice Wysketto G. Bush era un deficit federale che già viaggiava vicino ai mille miliardi di dollari.

    Quindi non raccontare frottole se non be capisci un cacchio.
    C.G.

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x La Vispa Teresa.
    Bèh, si sa che negli US la tendenza a suicidarsi è maggiore che in altre democrazie occidentali. …
    C.G.

  13. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Wikileaks, ambasciata Usa: Silvio censura Internet, peggio che in Cina.
    Pubblicato dal Paìs un cable della rappresentanza americana in Italia sul ddl Romani.
    L’ambasciatore Thorne: tiepida reazione dell’opinione pubblica.

    Per forza, il popolo è imbonito dal berlusconismo,
    purtroppo il popolo dorme, dorme ancora, il risveglio
    sarà doloroso, saranno lacrime e sangue per tutti.

  14. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Un certo veggente lo preavvisò di un grande pericolo che lo minacciava alle idi di marzo, e quando giunse quel giorno, mentre si recava al Senato, egli chiamò il veggente e disse, ridendo, «Le idi di marzo sono arrivate»; al che egli rispose, soavemente, «Sì; ma non sono ancora passate».

    Plutarco su Cesare

  15. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Umberto Eco: «Sono nato sotto fascismo
    Non voglio morire sotto Berlusconi»Così in un’intervista sulla stampa tedesca. «Non sono felice della situazione in Italia e non si tratta più tanto di me stesso, ma dei miei figli e dei miei nipoti».

  16. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Intortona Anita,
    io non ho mai detto che leggo molto..quando leggo un libro , magari lo cito !

    cc

  17. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    RICEVO E VOLENTIERI PUBBLICO
    ———————————————
    Fermare la confisca delle terre palestinesi e il coinvolgimento dell’azienda italiana Pizzarotti, nella costruzione della ferrovia ad alta velocità Gerusalemme –Tel Aviv

    Sabato 18 dicembre ore 11 – 14
    Fondazione Basso, Via della dogana vecchia, 4 – Roma

    Il Comitato Italiano di sostegno al TRP si riunirà il prossimo 18 dicembre a Roma alla Fondazione Lelio Basso (via della Dogana Vecchia, 4) dalle 11 alle 14, per discutere i risultati della Sessione Internazionale del Tribunale che si è svolta a Londra dal 20 al 22 novembre, e che ha avuto per tema la complicità e le responsabilità delle aziende internazionali nelle violazioni ai Diritti Umani commesse da Israele.
    All’incontro parteciperanno l’avvocato Micheal Mansfield – uno dei giudici del Tribunale, che riporterà la sentenza della Giuria, Tamara Traubmann della Coalizione delle Donne per la Pace israeliana e Mahdi Aljamal, rappresentante del Comune di Beit Surik, che parleranno del progetto di realizzazione di un treno ad alta velocità da Tel Aviv a Gerusalemme, che penetra nel Territorio Palestinese Occupato, ad opera dell’azienda italiana Pizzarotti.

    Dalle ore 15.30, sempre alla Fondazione Basso, si riuniscono le persone che vogliono portare avanti l’azione per fermare la partecipazione della Pizzarotti alla costruzione del treno ad alta velocità.

    Per maggiori informazioni:
    http://www.russelltribunalonpalestine.com

    Per info e contatti: luisamorgantini@gmail.com

    Il Comitato italiano di sostegno al TRP
    (Associazione per la Pace, Action for Peace, Fondazione Internazionale Lelio Basso – Tribunale Permanente dei Popoli, Rete ECO – Ebrei Contro l’Occupazione, Donne in Nero, Un ponte per…, Rete Radié Resh, Defence for Children, Osservatorio Mediterraneo onlus, Berretti Bianchi Genova, Giuristi Democratici, Rete Romana di solidarietà con il popolo palestinese)

  18. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara anita,
    il necessario, solo il necessario, senza esagerare e nello spirito di cui accennavo alcuni “post” fa.
    Infatti ecco un dato interessante di buona lettura :

    http://ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2010/12/14/visualizza_new.html_1669939816.html

    E’ la dimostrazione che nonostante tagli indiscriminati,le manovre economiche non riescono a fermare il declino italico.
    Stringere ancora di pìù i cordoni si potrebbe ,ma le conseguenze non sono ipotizzabili in assenza di nessun segnale di ripresa mondiale.

    cc

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Ec al mio 72 ho scritto deflazione ..ma è un errore poichè il termine è stagflazione senza sviluppo e prospettive,manda ancora la ripresa dell’inflazione che presumo avverrà perchè sotto certi limiti non si può andare .

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Dal 2008, cara Vispa Teresa, dal 2008!!
    Cioè i lasciti quando governava Cheney e il suo vice G. W(isky) Bush.

    Non quaglieggi, barando, come al solito.
    C.G.

  21. controcorrente
    controcorrente says:

    Noisissimo Popone ,senza fantasia…

    “La mente è come un paracadute, funziona solo se si apre..”

    Tu sei un incosistente “piombo” noioso !!

  22. ber
    ber says:

    Ciao Peter,
    la caduta di Berlusconi e’ cominciata,…tre voti serviranno ad arrivare fino a marzo.
    Speriamo che il PD sara’ capace di organizzarsi per quella data,…altrimenti e’ tutto tempo perso…
    Qui c’e’ neve,pare che in Uk c’e’ il sole,e’ vero?
    Un saluto,Ber

  23. carlino
    carlino says:

    Egregio Rodolfo,

    il blocco navale tout-court e’ illegale per diverse ragioni:
    – la striscia di gaza appartiene alla Palestina e cosi’ il mare di fronte. Il resto sono acque internazionali (a meno che Israele non ha deciso di suo di dover appropriarsi anche di quello);
    – la lista dei prodotti “permessi” e’ ridicola: qualche mese ne fu pubblicato qualche stralcio dove si definiscono materiali a rischio ogetti quali penne, quaderni…
    – per quanto riguarda le condizioni umane della Striscia di Gaza la rimanderei ad Human Right watch e le sue ultime relazioni dove si parla di grosse violazioni umane da parte di Israele.

    Il blocco navale e’ certo anche una provocazione, ma una provocazione non violenta.

  24. Anita
    Anita says:

    Il “Tarp” e’ stato iniziato alla fine del termine di G.W.Bush per agevolare Obama o il nuovo presidente eletto, chi ne ha usufruito e’ il governo di Obama.

    Tarp = Trouble relieve assets program. (700 US bilioni)

    Oltre la meta’ del Tarp e’ stato ripagato con interesse.

    Anita

  25. carlino
    carlino says:

    Vedo che molti avevano gia’ risposto a Rodolfo a proposito del blocco in maniera molto piu’ accurata della mia. Ma l’indignazione e’ cosi’ tanta che non sono riuscito a fermarmi.

  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    In Italia una dimostrazione di incivilta´…..in tutti i sensi.
    Siamo messi proprio male e il resto dell´Europa ride a crepapelle.

  27. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti,
    E’ inutile ragionare con te. Il 1000 miliardi contiene i 700 miliardi per il TARP che ho detto e’ stato ripagato con interesse. Sai cosa significa Ripagato? Sai cosa significa Interesse? Sai cosa significa 2900 miliardi di debito solo con due anni di OBAMA?
    Credo di NOOOOOOOOO!

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy, anche Prodi, nel suo piccolo, per tappare i buchi lasciatigli dal Berlusca&Criccadelmalaffare si trovò nei primi tempi con un debito spaventoso ma riuscì in un certo senso a risanare quanto di meglio ha potuto fare, in quei due anni, i conti dello Stato.
    La stessa strada la sta facendo Obama e ci riuscirà. Non è mica il tuo Cheney il corrotto ed effettivo (ex) President of United States….
    Ripeto, se non capisci una mazza di economia cerca di non avventurarti su materie che sono più grandi di te.
    Pensa ai cannoni e limitati a quelli.
    C.G.

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Poppy e la Vispa Teresa.
    Mettetevi d’accordo.
    Ovvero,
    Poppy dixit: “il TARP e’ stato ripagato con interesse”.

    Vispa Teresa quaglieggix: “Oltre la meta’ del Tarp e’ stato ripagato con interesse”.

    Gli imbrogli (a voi stessi) producono solo bla-bla e quack-quack.

    C.G.

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    …e se poi è stato ripagato per intero oppure solo per “oltre” la metà, da chi?
    A spese e a scapito di chi e che cosa?
    Lo vogliamo dire oppure è meglio tacerlo, cari fautori dell’usaescippa?
    Quack-quack.
    C.G.

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    P.S x Poppy:

    L’attuale dissesto finanziario globale fa parte del prezzo da pagare per la Federal Reserve e il Tesoro US che si rifiutano di accettare il primo assioma del sistema bancario: i debiti che non possono essere ripagati.
    Non lo saranno mai.
    E se c’è chi magari pagherà, saranno sempre e comunque le economie deboli, quelle alle quali da bravi “usaescippa” ogni tanto gli scatenate una bella guerretta delle vostre per rimettere in piedi la vostra, talmente traballante da mettere paura pure a S. Agostino, noto temerario fatto (non si sa perchè) santo.
    Altro che Obama..
    O nò?

    C.G.

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La morte dei poveri:
    “é morta in via Marina, a Milano, durante una notte più fredda delle altre. Assiderata tra la Galleria d’Arte Moderna e il Museo di Scienze Naturali. Quando arriva il gelo di solito porta con sé, in cielo, anche le stelle. Si chiamava Ulyana, era una donna ucraina di 48 anni. Ha mangiato qualcosa alla mensa dei poveri e poi si è addormentata per sempre in una panchina, a 100 metri dal quadrilatero della moda. Vicino a via Della Spiga e da via Montenapoleone addobbate con le luminarie di Natale. Morire di freddo a Milano è roba da barboni come cantava Jannacci. Gente invisibile che si potrebbe salvare con un cappotto, una sciarpa, un paio di guanti, un thè.
    Lasciando aperte le stazioni e le metropolitane nelle notti di ghiaccio”.

    Milano…Che banche!!! che Cambi!!!
    Ce lo ricordava Lucio.
    Dalla.

    C.G.

  33. Popeye
    Popeye says:

    TARP repayments exceed outstanding bailout debt, Treasury says
    Banks have returned $194 billion, topping the $190 billion in TARP funds still outstanding. The news is hailed as a milestone for the controversial program.
    June 12, 2010|By Jim Puzzanghera, Los Angeles Times
    Reporting from Washington —

    The Treasury Department on Friday hailed what it called a milestone in the history of the controversial $700-billion bailout fund: For the first time, the amount repaid by banks and other recipients has surpassed the outstanding balance.

    In the latest monthly report to Congress on the Troubled Asset Relief Program, or TARP, Treasury officials said repayments had reached $194 billion. That figure tops the $190 billion in bailout money still outstanding.
    ———————–
    Caro Cerutti
    Da quel straccio komunista LA Times. E’ in inglese. Stasera te lo traduco. Ma gia’ so che sara’ inutile.

  34. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Pare che Pirro dopo la battaglia di Ascoli abbia esclamato “Un’altra vittoria così sui e sarò rovinato”. Berlusconi probabilmente non se ne rende conto ma è nelle stesse condizioni di Pirro. Ha vinto una battaglia, ha vinto corrompendo o ricattando qualche deputato del campo avverso ma sarà proprio questa mossa a portarlo tra non molto alla sconfitta definitiva. Perde alcuni colonnelli ed acquista pochi fantaccini pronti oggi, per tornaconto, a cambiar casacca in suo favore ma questi opportunisti, che sanno di essere indispensabili, dovrà continuare foraggiarli e blandirli per mantenerseli vicini e questo causerà invidie e mal di pancia negli altri suoi accoliti che si vedranno scavalcati in importanza dai nuovi venuti.
    Per quel che mi riguarda non sono deluso ma solo un po’ amareggiato per lo spettacolo indecoroso che il nostro paese ha ancora una volta offerto, ho imparato a non avere fretta, la prima manifestazione a cui ho partecipato era contro la legge truffa nel ’53 (a 11 anni) l’ultima, per ora, quella di sabato 11 a Roma …. e … lottare per un mondo migliore non mi è ancora venuto a noia!!!
    _____________
    X Anita – Se ben ricordo a quando ai tempi del “Moro di Venezia” e di “Azzurra” per la Coppa America si regatava a Newport e c’erano spesso venti tesi, è quindi probabile che la decisione di istalla re 200 turbine eoliche nel tuo stato dipenda semplicemente da questo. Del resto da quello che ci descrivi vivi in un territorio che pur essendo abbastanza popolato ha un ambiente naturale ancora accettabile, pesca e animali selvatici presenti in quantità, quindi la scelta di fare energia dal vento mi sembra preferibile a centrali a petrolio o carbone o addirittura, OIBÒ, nucleari che quando vanno bene spandono comunque intorno un bel po’ di radionuclidi.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  35. Anita
    Anita says:

    Detto dal Presidente Barack Hussein Obama, in un discorso ufficiale.

    Ripagato da chi ha usufruito del prestito.

    Anita

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy, risparmiati la fatica di tradurlo.
    E cercate di non dire frescate, tu e la Vispa Teresa.
    E sopratutto, quando tentate di farlo, trovate almeno in modo di consultarvi prima.

    P.S.: la “vispa” non risponde ( ettepareva!) in quale maniera il prestito è stato ripagato, da chi e a scapito di chi. Se la mena e se la canta da sola credendo di avere a che fare con uno dei suoi kolleghi ultraottantenni.
    Me (ce) lo spieghi tu?
    Tranquillo, quando hai tempo e solo come informazione, senza polemica di sorta. Di te mi fido.
    Davvero, senza ironia.
    C. G.

  37. Anita
    Anita says:

    x Antonio AZ

    Caro Antonio,

    io apprendo dal giornale principale locale.
    La compagnia che installerà’ queste turbine ha gia’ detto che il nostro Stato NON ne trarrà’ beneficio perche’ troppo piccolo.

    Per darti un idea, questa e’ la mappa del nostro Stato.

    http://www.brendabova.com/ribristol/ri-map.gif

    Siamo lo stato piu’ piccolo come estensione territoriale ed uno dei piu’ popolati.

    Si’, tira vento, si infila nella baia dove abito io…
    Io abito nella citta’ di Warwick, sulla punta di quella penisola che sembra una testa di cane. (almeno io la vedo cosi’)

    Un progetto cosi’ massivo dovrebbe almeno essere proposto in referendum.
    Da casa mia si vedono le sponde dall’altra parte della baia, si vede il ponte di Newport, insomma non e’ come metterle nell’oceano aperto.
    Poi ci sono marine a non finire con migliaia di yachts piccoli e grandi.

    Nel Maine sono state abbandonate, un progetto molto piu’ piccolo, le pale si gelavano.

    Il governatore uscente ha data la sua approvazione, e quello entrante Lincoln Chafee ne e’ entusiasta, a questo punto, dal quel che leggo, i cittadini vogliono sapere perche’ in una zona cosi’ ristretta e chi ne porta beneficio….
    La baia e’ il nostro tesoro.

    Senza contare che Providence ha un porto commerciale dove entrano petroliere e navi, e’ il porto piu’ movimentato del Nord Est essendo uno dei due con le acque piu’ profonde.

    Tutti i commenti che ho letto ne sono contrari, commenti intelligenti e ben informati.

    Bye, Anita

  38. Anita
    Anita says:

    PS:

    Sono andata a Newport per the American World Cup, un amico aveva una casa a Jamestown ed ha invitato i marinai Italiani.
    Joe Terino, un gioielliere.

    Siamo anche andati alla festa/pranzo del vincitore della coppa, Dennis Conner.

    Una festa indimenticabile, decorata con temi nautici, tovaglie blu e argento, palloni blu e argento, non hanno badato a spese.

    Credo che il “Moro di Venezia” sia venuto dopo, negli anni 90.

    Anita

  39. Anita
    Anita says:

    x CC

    Warwick, R.I. USA, non Warwick England.

    Il video is no longer available.

    Alla fine ci sono solo gli hotels vicino all’aeroporto.

    OK, sulla mappa tira a sinistra ed in giu’, troverai la mia penisola, davanti a me c’e’ un espansione verde sul mare, quello e’ il golf course.

    Ogni mattina faccio un giro su Rhode Island Avenue che e’ dietro alla mia casa, ci sono solo 3 case e non ci passano auto…dead end street.

    Ho imparata una cosa nuova, come si apre la mappa c’e’ una strada; Steven O’Connor Boulevard, non sapevo che hanno nominato una strada col suo nome…

    Steven mi perdonava di essere Italiana perche’ sono bionda con gli occhi verdi……

    Anita

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Insomma com’era prevedibile il Banana ha la fiducia ma non ha più una maggioranza.
    E la sinistra (con Di Pietro) continuerà a mettere nelle proprie file della gente che se ne va alla minima occasione…..
    Péerchè il Bassi non ha mai una sola defezione?
    Un saluto U.

  41. Peter
    Peter says:

    x 97

    per la stessa ragione per cui non c’erano defezioni tra i fascisti vecchia maniera…

    Peter

  42. Uroburo
    Uroburo says:

    Ed anche perchè il Bassi si tiene i suoi per la collottola: se qualcuno volesse cambiare bandiera dovrebbe pagare qualche milione di euri di cambiali ed assegni pre-firmati …..
    Ehhhh sì_ il Bassi non ha molti scrupoli. U.

  43. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    La sua parabola nasce dall’insipienza di Occhetto che è stato capace di consegnargli il paese con la sua gioiosa macchina da guerra.
    Poi D’alema che lo ha reso “statista” (sob!) e liberato dai debiti che lo stavano strangolando.
    Bertinotti? E’ stato il socio occulto di Berlusconi,o comunque un utile idiota.
    Veltroni? Meglio tacere.
    Vendola? E’ il demolitore del partito democratico,quello che erode le fondamenta.Quello che vuole insegnare a Bersani come si riduce il Pd a fare la fine di Rifondazione.

    Da ultimo Napolitano,che ha concesso a Berlusconi tutto il tempo necessario per permettergli di comprarsi una dozzina di quaquaraquà e farla ancora una volta franca.

    Se non ci fossero stati i comunisti,Pio Tutto, venderebbe ancora tappeti dalle sue tv.
    Il Nano,nel segreto dell’urna,ha sempre votato comunista.
    Ne sono certo.
    C.G.

  44. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Ma cosa dite ?, ma cosa scrivete ?.
    Leggete bene la politica ? oppure leggete quello che rimane in superfice?
    Con questi numeri Berlusconi non può governare e sono solo le elezioni anticipate lo sbocco più logico. Tuttavia la prospettiva di un’alleanza con Fini e Casini per un esecutivo di transizione resta in piedi, il voto a Montecitorio non la esclude.
    Il Pd non è in un angolo. E non è vero che ora il Pd dovrà lavorare in una cornice di alleanze che va da Vendola a Di Pietro e basta.
    Le altre porte restano aperte per noi del Pd.
    Il presidente della Camera ha fatto una battaglia vera contro Berlusconi. Gli va dato atto.
    Certo, non ha né i soldi né il potere del Cavaliere.
    Comunque il Parlamento ha raggiunto un degrado mai visto nella storia della Repubblica, con deputati comprati, nascosti dietro le porte fino all’ultimo per proteggere la vergogna del voltagabbana.
    L’Idv, che ha visto due deputati votare la fiducia, é un partito del cavolo, con il suo capo che sbraita e basta, concretezza quando la lotta si fa dura non ce ne e loro sarebbero la vera opposizione ?. Figuriamoci. E qualcuno quì gli dà pure corda”.

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