Per cortesia, non offendiamo le vajasse.

La miseria del berlusconismo e dell’Italia che l’ha partorito e che ne è nata è ben rappresentato dallo scontro tra le parlamentari Mara Carfagna e Alessandra Mussolini. La prima ha voluto offendere la seconda chiamandola “vajassa”, che in napoletano pare significhi “donna dei quartieri bassi”, cioè in pratica popolana, e la seconda s’è offesa perché è stata, appunto; chiamata “donna dei quartieri bassi”, ovvero popolana. Abbiamo cioè due donne, entrambe assise in parlamento ed entrambe convinte di veicola “valori”, anche se non si è mai capito quali se non quelli trasportati dai “portavalori”, che usano come insulto un epiteto esprimente una condizione femminile non fortunata, quella della popolana, o donna del popolo,  e che si sentono offese se si sentono associare a una tale condizione femminile di donna del popolo. Le vajasse napoletane oltre che per la solita “monnezza” dovrebbero scendere in strada e protestare contro questa nuova monnezza berluscona. Sono infatti loro, le vajasse, a doversi offendere per l’uso offensivo del loro nome da parte delle due grandi dame (?) del parlamento ridotto come è ridotto e dei “quartieri alti”.
Avrei potuto capire il litigio se la signora Carfagna avesse dato alla signora Mussolini della “troja”, con tutto il rispetto dovuto alle professioniste del sesso estranee ai giri del bunga bunga e alle promozioni politico parlamentari, ma usare e interpretare come offese e insulti sostantivi o aggettivi tipo “donna dei quartieri bassi”, popolana, è davvero da miserabili, da donne di basso conio. Basso il conio, eh, non il quartiere. Insomma, donne di bassa qualità e scarso valore benché ben piazzatesi con accorgimenti vari nei “quartieri alti”. Scarso valore umano, culturale e politico, intendo, non mi riferisco a qualità di bunga bunga o simili.

Insomma, siamo allo sconcio. Insultarsi tra donne intendendo come offensiva essere popolane, cioè la condizione femminile sfortunata o comunque non favorita dalla sorte e dagli uomini che possono. Bell’esempio, tra l’altro, di femminilità, se non di femminismo. E sorvolo su tutto il resto di questa misera pantomima andata in scena purtroppo nel parlamento italiano. E poi c’è chi parla di “quote rosa” battendo magari i pugni o le scarpe, a spillo, sul tavolo.

262 commenti
Commenti più recenti »
  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI RODOLFO
    ———————————-

    Sicuramente non per spirito di contradizzione , caro Nicotri …ma desidererei giustificare la Carfagna.
    Com´e´cominciata la storia?
    1) La Mussolini ha accusato la bella Mara di flirtare con Bocchino , tirando fuori il telefonino per fare fotografie e continuando con frasi non proprio di una parlamentare…….solo perche´li ha visti parlare quasi cheek to cheek….bene
    Se dovessimo giudicare per esempio la Cancelliera Angela Merkel per le tante volte che si e´inchinata sfiorando o persino toccando altri parlamentari per sussurrare o dire qualcosa…staremmo freschi, ma in Germania a nessuno vengono idee balorde nel cervello, ad una Mussolini invece si …questo…..bacata e perversa com´e´ e´stato nel suo cervello come un lampo.
    2) Ha mai sentito qualcuno la Mussolini in Parlamento o in qualche programma televisivo parlare pacata e serena? Mai…la sua voce e´sempre alterata e spesso grida, proprio come le “vajasse” ed e´proprio a questo che la Carfagna molto probabilmente alludeva…senza voler per niente denigrare le donne del basso popolino. E´ troppo intelligente per pensarlo.
    Al contrario la Carfagna non l´ho mai sentita parlare in modo irato, ma usa sempre argomenti molto intelligenti e convincenti. Questa donna non puo´essere arrivata li dove e´arrivata per merito solo della sua bellezza, che Dio la benedica, ma anche per la sua spiccata intelligenza.
    La Mussolini poco intelligente ed anche un po´bruttina c´e´arrivata solo grazie al suo nome, al contrario una donna cosi dove potrebbe arrivare?
    Se i motivi della Carfagna di dimettersi ,sono quelli di diventare Sindaco di Napoli sono affari suoi, ma il problema che lei pone mi sembra molto valido e credibile. Un saluto. Rodolfo

  2. controcorrente
    controcorrente says:

    Come al solito Rudy , fingendo di essere “scemo”, fa solo propaganda all’attuale “regime”, che al posto della Mussolini , propone una Carfagna ,di aspetto esteriore decisamente meno popolare,ma delle ragioni per le quali si trova ad occupare oggi lo scranno di ministro,non esistono per il momento alcune “traccie” in letteratura.
    Ne esistono semmai altre,che anche in questo Blog,sono state avanzate in passato, ma sulle quali non vorrei per il momento soffermarmi visto che il tema non è l’intelligenza , ma il “costume”.
    In altre parole ,non è che sostituendo una estetica “moderna” ad un’altra ,si cambia la sostanza delle cose.
    Se si bada al sodo, magari con tutto il rispetto per le vajasse, direi che nel senso della Carfagna , sono entrambi vajasse.
    Tanto per concludere, nel senso di Nicotri sono “orgoglioso” di essere una vajassa anche io , nel senso di Rudy, vajassa sono Rudy, la Carfagna e la Mussolini, direi a pari merito.

    cc

  3. controcorrente
    controcorrente says:

    Wiki, un web-site di sinistra ?
    Ma a llora è proprio vero cara Anita che soffri di incubi!
    Camomilla, cammomilla , camomilla e qualche volta anche alcune di tisase, sennò sogni pure tu che ti spuntino Kommunisti dalle mutande, come il popone tuo connazionale!

    cc

  4. Anita
    Anita says:

    x CC

    LEGGI BENE, ho scritto:

    C’e’ anche un articolo sull’Huffington Post, un website di sinistra.

    Mettiti gli occhiali.

    Anita

  5. Paleonico
    Paleonico says:

    vajassa sono Rudy, la Carfagna e la Mussolini, direi a pari merito.

    …allora caro CCCP lo scrotolfo-rudy non è una vajassa… eccome dare del principe ad uno stronzo…. non confondiamo gli stracci con la seta… sulla definizione di vajassa… poi penso che Linosse ci potra aiutare meglio… che io sappia vajassa non significa “solo” donna popolana dei bassi… ma donna sguaiata che anche quando parla in casa “urla… fuori casa è una vajassa… donna ignorante e va da se… popolana dei bassi… e magari pescivendola o venditrice d’altro nella pubblica via… o dei vicoli dei bassi…
    …Pino Daniele in un’intervista ha sorriso alla domanda se la definizione vajassa fosse offensiva… quindi la musolina ha gridato una tempesta in un bicchiere… e la carfagna ci guadagna…
    Paleonico

  6. Anita
    Anita says:

    ….n.o.n p.a.s.s.a….

    x C.C.

    N.o.n -uso- M.A.I- la- parola -K.o.m.u.n.i.s.t.a – ecc.e.tto- se- si- parla di -re.gi.mi.

    Tu- sei -fi.ss.ato- o- acce.cato, o- non- leg.gi- o -non -vuoi- le.g.g.e.r.e.

    A.n.i.t.a

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    Mio caro paleonico,

    dunque ,tra la “posizione vertical” e la “posizione horizzontal” ,ci sono tante” posizion oblique”a varie gradacion.
    Ora è innegabile che la carfagna ci guadagna , ma dubito che l’Hombre oblique del rudolfo,data la gradation verso l’orizzontal dimostrata (meno di 45°),alla fine faccia molta differenza tra la l’aria popolana della Mussolini e l’aria aristocratica (dell’ultima ora ) della carfagna.
    L?hombre oblique del rudolfo,(meno ,molto mano di 45°),prova a prenderci per i fondelli, gli riesce difficile però all’Hombre , vista la sua “posicion” di partenza, molto Horizzontal!

    cc

    cc

  8. Anita
    Anita says:

    Non sono solo io, ho ricercato il signicato della parola Vajassa,
    in internet ce ne sono tanti che se lo chiedono.
    —————————————————————

    Vajassa viene dall’italiano bagascia, che a sua volta deriva dall’arabo bagash.

    È anche possibile che il termine napoletano discenda direttamente all’arabo, cosa tutt’altro che rara.
    Tuttavia, il significato è donna volgare.
    Donna di bassissima estrazione sociale, non affidabile. Attenzione: non donna di strada, ma donna aggressiva, violenta. Cosa ben diversa è la donna cafona». E qual è la differenza? «In napoletano, l’espressione completa era cafune ‘e fore, cafone di fuori, e stava a indicare coloro che provenivano da fuori città.
    E, a mio avviso, l’aggettivo doveva essere “cacofono di fuori”, cioè un “non cittadino” con un brutto modo di parlare».
    Vajassa ha un significato più pesante di cafona, contiene in sé una dose maggiore di disprezzo.
    De Falco però precisa che «il termine non va inteso come malafemmina.
    Per capirci, la vajassa non è la prostituta, figura femminile che la lingua napoletana definisce con un’ampia gamma di parole.

    Anita

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Az
    a proposito di vajasse riprendo l’elenco che tu hai postato questa mattina un pezzo soltanto…….

    Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell’emendamento 1707.
    Annotateli bene (e ricordate le facce):
    sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
    sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
    sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
    sen. Roberto Centaro (Pdl),
    sen. Filippo Berselli (Pdl),
    sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania)
    sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).

    Per la cronaca:
    il sen. Bricolo era colui che proponeva il “carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico” (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina o un bambino);
    il sen. Berselli è colui che ha dichiarato “di essere stato iniziato al sesso da una prostituta” (e da qui si capisce molto…);
    il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari “emendamenti per impedire i matrimoni misti”;
    mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che “i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone” (citazione di una frase di Mussolini).
    …e adesso cominciamo a riflettere se essere sempre politically correct con chi li ha votati sia una mossa che paga…fatela girare se avete voglia e tempo..l’informazione da oggi è un dovere quasi etico… anche per ciascuno di noi…

    Questi non sono vajasse , ma hombre horizzontal ,per cui direi che sarebbe meglio lasciar perdere..c’è molta più dignità in una “vajassa verace che in questi sottoprodotti del genere umano..!!

    cc

  10. Linosse
    Linosse says:

    X Paleonico e CC (5,9)
    Le due “signore” si cinguettano reciprocamente delle vajasse come aperitivo.
    Per noi sarebbe meglio rifarci alll’ ispanapo(napoletano dei quartieri spagnoli) :vajanse!
    Il posto?Che lo decidano loro ma che sia almeno a 2000 Km dai confini.
    Siamo in una crisi incredibile e ci tocca di mantenere simili personaggi,il massimo della sfiga.
    Al peggio non c’è rimedio!
    Ragliolfo poi non desta “maraviglia”(lo conosciamo per l’instancabile volontà di mantenersi costantemente sotto raglio spinto)ma che vada lo stesso alla striglia!
    L.

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI VOX
    —————————————-
    ASSE ISRAELE-USA
    IL SISTEMA DEGLI ASSASSINII MIRATI

    (CIRCOSTANZE POLITICHE DELLA MORTE DI YASSER ARAFAT)

    Thierry Meyssan

    L’ 11 novembre 2004, il presidente Yasser Arafat moriva in un ospedale militare francese. Una polemica fu innescata sulla causa del suo avvelenamento. Solo molto più tardi, durante il sequestro da parte di Hamas di documenti personali negli archivi del ministro Mohamed Dahlan, furono raccolte le prove del complotto…

    La salita al potere di George W. Bush, nel gennaio 2001, e quella del generale Ariel Sharon, nel marzo 2001, in piena Intifada, segnano un cambiamento radicale della politica nei confronti dei palestinesi. Il periodo coincide con la presentazione del rapporto del senatore George Mitchell sulle responsabilità condivise nella continuazione del conflitto. Il presidente Bush designa un diplomatico provetto, Williams Burns, per essere rappresentato in Medio Oriente. Insieme al direttore della CIA, George Tenet, elaborano un protocollo in sei punti per il cessate il fuoco. Sharon e Bush lo esaminano il 26 giugno 2001 alla Casa Bianca.

    Si tratta in realtà di una messa in scena. La riapertura delle vie di transito nei territori occupati è subordinata al totale ed immediato arresto delle ostilità. In altre parole le misure di repressione nei Territori occupati saranno interrotte se i palestinesi rinunceranno, SENZA CONTROPARTITA, alla
    resistenza armata.

    Sharon e Bush si accordano su un discorso che stigmatizzi il presidente Yasser Arafat e lo renda responsabile della prosecuzione delle ostilità: lui è il “terrorista” per eccellenza e i due paesi debbono unirsi per dare scacco al “terrorismo”.

    Di conseguenza, il generale Sharon decide di applicare da quel momento la strategia degli “ASSASSINII MIRATI” dei dirigenti politici palestinesi. Il primo eliminato sarà Abou Ali Moustapha, un dei capi dell’OLP.

    Arriva l’11-9 […] I media diffondono una rivendicazione da parte
    di un gruppo palestinese e Israele chiude tutte le rappresentanze
    diplomatiche nel mondo. Le immagini di una quindicina di palestinesi gridanti di gioia davanti ai danni inflitti agli Stati Uniti fanno il giro del mondo. Comunque sia, la responsabilità palestinese sarà scartata nel corso della giornata e gli attentati saranno attribuiti a un gruppuscolo dell’Afghanistan.

    Per chiudere questo capitolo, Yasser Arafat si recherà in un ospedale per donare il sangue per le vittime statunitensi.

    Ma l’occasione è troppo ghiotta… Ariel Sharon qualifica l’Autorità palestinese come un’ “organizzazione che sostiene il terrorismo”, tanto che il portavoce della Casa Bianca sottolinea che Israele ha il diritto di difendersi. Il miscuglio tra Resistenza e terrorismo è completo.

    Tel Aviv moltiplica le misure per isolare “il terrorista” Yasser
    Arafat….

    Constatando l’impossibilità di una soluzione militare, il generale
    Sharon immagina un piano di ri-suddivisione della Palestina che
    assicuri la continuità territoriale di Israele e delle sue colonie e
    che, al contrario divida i Territori palestinesi in due zone
    discontinue.

    Con discrezione, inizia dei grandi lavori, in particolare la
    costruzione di un muro che marcherà la nuova frontiera. Il piano
    d’insieme non sarà svelato se non in seguito.

    Allo stesso tempo un’associazione di vecchi ufficiali conduce una
    campagna di propaganda per una separazione unilaterale degli ebreidagli arabi. Ci si orienta verso una forma di apartheid…

    Per spostare le linee (la frontiera) sul territorio, il gabinetto
    israeliano lancia l’operazione “Muro di protezione” (a volte tradotto con operazione “Muraglia”) la cui inutilità non sarà colta che in seguito.

    Tsahal rade al suolo una parte di Jennina e assedia la Basilica della Natività a Betlemme dove la Chiesa cattolica ha accordato asilo a uomini della resistenza palestinese.

    Il generale Sharon designa Yasser Arafat come il “nemico di Israele”, ciò che molti interpretano come il segnale della sua eliminazione imminente. In un’esternazione televisiva solenne, il primo ministro israeliano dichiara: “Lo Stato di Israele è in guerra (…) Una guerra senza compromessi contro il terrorismo (…) attività coordinata e diretta da Yasser Arafat”.

    Per cinque mesi, le forze israeliane assediano il palazzo presidenziale a Ramallah e dichiarano la città “zona militare vietata”. Il vecchio leader viene isolato in alcune stanze (del palazzo), mentre vengono tagliate acqua ed elettricità. Sharon gli offre di partire, “con un biglietto sola andata”. Alla fine dell’assedio, rimosso sotto la pressione internazionale, Arafat resta agli arresti domiciliari nelle rovine del palazzo presidenziale.

    Il principe Abdullah d’Arabia saudita presenta un ragionevole piano di pace, tenendo conto degli interessi dei diversi protagonisti. Lo presenta al summit della Lega araba a Beirut, mentre Yasser Arafat è prigioniero a Ramallah, ed ottiene il sostegno degli Stati arabi.

    George Bush… sabota il progetto di pace arabo. Il 24 giugno 2001, si pronuncia a favore della creazione di uno Stato palestinese, ma pone come premessa l’uscita di scena del presidente Arafat e la creazione di una nuova direzione palestinese che non sia compromessa “col terrorismo”.

    La logica che porterà all’assassinio del vecchio leader è oramai in
    moto. Nulla potrà arrestarla.

    Washington sollecita invano i suoi partner del Quartet (ONU, Unione Europea, Russia) affinché appoggino la partenza di Arafat. In seguito all’attentato a Tel Aviv che fa 7 morti [auto-attentato?], il generale Sharon ordina di riprendere l’assedio del palazzo presidenziale.

    Tsahal distrugge quasi tutto il complesso governativo e i dirigenti israeliani non nascondono di volerla finire con il loro “nemico” Arafat.

    Tutta la popolazione palestinese manifesta il sostegno al vecchio
    leader, mentre il Consiglio di Sicurezza vota la risoluzione 1435
    intimando ad Israele di cessare immediatamente l’operazione. Tsahal va via.

    In Israele vengono convocate elezioni anticipate. Il loro risultato rafforza il potere d’Ariel Sharon. Componendo il suo nuovo gabinetto, dichiara senza giri di parole che “porterà a termine la guerra contro il terrorismo…

    La Russia e la Francia spingono Arafat a liberarsi della zavorra per evitare il peggio. Il vecchio leader acconsente alla creazione di un posto di primo ministro e ad affidarla ad una personalità accettata da el-Aviv e Washington, che potrà discutere con loro per rompere l’isolamento. Designa Mahmoud Abbas.

    I due uomini hanno grandi difficoltà ad accordarsi per la formazione del governo. Abbas vuole affidare le relazioni con le organizzazioni della Resistenza militare al generale Mohammed Dahlan che Arafat respinge. Alla fine convengono a nominare Dahlan a capo della polizia.

    Comunque sia, la formazione di questo governo non cambia nulla. Ladecisione di uccidere Arafat è stata presa. E’ proprio il programma ufficiale del nuovo gabinetto Sharon.

    L’ambasciatore Williams Burns e il primo ministro Ariel Sharon
    organizzano un incontro segreto con il primo ministro palestinese Mahmoud Abbas e il futuro ministro dell’Interno Mohammed Dahlan. I congiurati mettono a punto i dettagli del crimine. Si mettono d’accordo per assassinare il vecchio leader e i capi di Hamas, così che non possano più innescare nuove reazioni.

    Il Quartet accoglie la nomina del nuovo governo palestinese pubblicando la “roadmap”. Il gabinetto Sharon approva pubblicamente questa pratica, ma trasmette in segreto alla Casa Bianca una nota esplicitando in essa 14 riserve che svuotano in sostanza la “roadmap” del suo senso.

    Per sei mesi, Mahmoud Abbas partecipa a numerosi incontri
    internazionali per mettere in opera le raccomandazioni del Quartet e viene ricevuto con tutti gli onori alla Casa Bianca. Tuttavia, appare subito prendere impegni oltre le proprie competenze. Avrebbe così promesso al summit d’Akaba la fine della Resistenza armata, senza contropartita.

    Comunque sia, Jacques Chirac viene informato del complotto. Allerta il suo omologo russo, Vladimir Putin. La Francia e la Russia propongono al presidente Arafat di lasciare immediatamente Ramallah e di accordargli asilo politico nel paese di sua scelta. Il vecchio leader declina l’offerta. Sa che se lascerà la Palestina, non vi farà più ritorno.

    Per garantire la propria sicurezza, Arafat crea un Consigliere
    nazionale di sicurezza che usurpa le prerogative di Abbas e Dahlan. Lo affida a Jibril Rajoub. La tensione arriva al suo massimo. Abbas da le dimissioni portando con sé Dahlan.

    E’ in questo periodo che Mohammed Dahlan invia una lettera al ministro israeliano della Difesa Shaul Mozaf; un documento la cui copia è stata ritrovata negli archivi privati di Dahlan dopo la sua fuga. Scriveva: “Siate certi che i giorni di Yasser Arafat sono contati. Ma lasciatecelo abbattere a modo nostro, non vostro (…) manterrò le promesse fatte davanti al presidente Bush”.

    Yasser Arafat nomina Ahmed Qorei Primo Ministro. Il gabinetto Sharon replica adottando il principio dell’espulsione del presidente dell’Autorità palestinese fuori dalla Palestina.
    I palestinesi manifestano di nuovo a sostegno del loro leader.

    La Siria chiede al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di vietare
    l’espulsione del presidente Arafat, gli Stati Uniti oppongono il veto al progetto di risoluzione. Per ritorsione, gli aerei israeliani
    sorvolano il palazzo presidenziale siriano e bombardano un antico campo (profughi) palestinese vicino Damasco.

    Nel marzo 2004, Tsahal assassina Ahmed Yassine, capo spirituale di Hamas. Questo omicidio non può essere compreso se non come la volontà di decapitare il ramo musulmano della Resistenza, così che non possa subentrare quando il ramo laico verrà anch’esso decapitato.

    Proseguendo sullo slancio iniziale, Tsahal assassina il mese
    successivo Abdel Aziz al-Rantissi, capo civile di Hamas.

    Ariel Sharon si reca a Washington e svela il nuovo piano di divisione della Palestina che sta mettendo in atto da tre anni.

    Insiste sul fatto che la continuità territoriale israeliana esige lo
    smantellamento delle colonie troppo avanzate e indifendibili; e che le truppe israeliane si ritirino dai territori destinati ai palestinesi. Ammette il progetto di separazione delle popolazioni in entità
    etnicamente omogenee e il tracciato completo del muro di separazione.

    Il presidente Bush gli da per iscritto il via libera di Washington e
    aggiunge che, tenuto conto della “nuova realtà sul territorio”, il
    principio di ritorno alle frontiere stabilite dalla comunità
    internazionale è oramai “irrealistico”.

    Il fatto compiuto prima del diritto. Il Consiglio di sicurezza rifiuta di condannare le annessioni di territori dietro il muro di
    separazione, l’Assemblea generale interpella la Corte dell’Aja perché si pronunci.

    A Ramallah, Yasser Arafat teme che il ministro dell’Interno del governo Qorei abbia preso parte al complotto. Decide di dimetterlo. Ahmed Qorei, sentendosi sconfessato, presenta le dimissioni. Alla fine Arafat rinuncia. Qorei e la sua equipe restano, compresi i traditori. Errore fatale.

    Il 21 ottobre 20014, Yasser Arafat viene preso da spasmi (attacchi di vomito). I medici credono dapprima ad una semplice influenza. Il suo stato peggiora rapidamente e il suo sistema immunitario si indebolisce gravemente.

    Su proposta del suo omologo francese, Jacques Chirac, accetta di
    lasciare la Palestina per farsi curare. Sa che la sua vita è in
    pericolo e che anche se se la caverà, non ritornerà più nella sua
    terra. E’ preso a carico di un ospedale militare specializzato. I
    medici non riescono ad isolare il veleno dal momento che i suoi
    assassini gli hanno inoculato anche il retrovirus dell’HIV rendendo illeggibili tutti gli esami. Entra in coma.

    La sua morte viene annunciata l’11 novembre 2004 alle 3.30, ora di Parigi. L’Eliseo si occupa [di far dichiarare] che l’atto di decesso riporti che il presidente dell’Autorità palestinese è nato a Gerusalemme.

    Il gabinetto Sharon si oppone all’inumazione a Gerusalmme; esequie internazionali hanno luogo al Cairo e la sepoltura a Ramallah. I Collaboratori che hanno complottato con l’Occupante per farlo
    uccidere non si attardano ad impossessarsi del potere.
    [Ed ecco perchè, poi, alle elezioni, sono stati puniti dai palestinesi e ha vinto Hamas]

    http://www.voltairenet.org/article162429.html

  12. Paleonico
    Paleonico says:

    … entro orora nel blog e non ho letto niente dei giorni precedenti… sono stato alcuni gg vicino alla mia mammeta bbella… e scollegato dal mondo per goderbela appiu non posso… ora ho ancora molto lavoro e , purtropo dopo il previsto colera in Haiti… sto preparando il viaggio prossimo dai pescatori e cafetalerros de la Cordillera haitiana… ne ho parlato con il mio medico oggi e mi ha detto che ne parliamo alla prossima visita, fra qualche gg. ( devo fare degli esami x altri motivi e x questo ci vedremo fra qualche gg.)
    Saluti e Abbacchi e Braci x Tuti, Beli e Bruti… (meno – i soliti indegni…)
    P.

  13. Anita
    Anita says:

    x Paleo-nico

    Caro Nico,

    qui si le.gge che la RD ha chi.uso i con.fini con Ha.iti perche’ ci sono stati alcuni casi di co.le.ra.
    Anche a Mia.mi e’ arrivata una persona in.fe.tta…una che si sappia.
    La tua salu.te e’ un po’ deli.cata, evita se puoi.
    Riguardati….

    Un abbraccio,
    Anita

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI VOX
    ————————–

    GLI STATI DEVONO CEDERE LA LORO SOVRANITA’ AL “CENTRO”
    [non eletto da nessuno = FINE DELLA DEMOCRAZIA E INIZIO DELLA
    BANCOCRAZIA]]

    da
    http://www.cobraf.com/blog/default.php?idr=266754#266754

    […]il capo del Fondo Monetario, Dominque Strauss-Kahn, dichiara che i
    governi europei devono cedere la loro sovranità in materia economica e
    finanziaria.

    Strauss-Kahn: ” Le ruote del coordinamento tra paesi si muovono
    troppo piano. Il centro deve prendere l’iniziativa, nelle aree
    chiave per raggiungere il destino comune in economia, finanza e
    politiche sociali… I PAESI DEVONO CEDERE ‘ UNA PARTE MAGGIORE
    DELLA LORO SOVRANITA’ AL CENTRO…”
    ( “The wheels of co-operation move too slowly. The centre must seize
    the initiative in all areas key to reaching the common destiny of
    theunion, especially in financial, economic and social policy.
    Countries must be willing to cede more authority to the centre.”).

    O meglio devono cedere la parte di sovranità che ancora resta loro,
    perchè da una decina d’anni ormai nessun governo europeo può
    decidere per somme superiori ai 10 miliardi senza l’assenso del
    “Centro”.

    Queste non sono più teorie del complotto. E’ nei notiziari di
    stasera in un comunicato dettato da uno dei membri del
    “Centro”. Strauss-Kahn ricorda a tutti oggi che non
    governano Berlusconi, Prodi, Blair, Sarkozy o Zapatero perchè la loro
    autorità è passata al “Centro”.

    Il governo irlandese, invece di accettare subito il
    “salvataggio”, ha fatto aspettare una settimana e
    Strauss-Kahn (a nome del “Centro”) si è spazientito e ha
    detto anche in pubblico che bisogna togliere anche l’autorità
    rimasta a questi governi. Ormai il “Centro” ha bisogno ora
    di agire in fretta, farlo aspettare anche qualche giorno non va più
    bene, i suoi padroni nei Mercati Finanziari vogliono risposte
    [obbedienza] immediate.

    Cioè tu eleggi pure un primo ministro o presidente o governo a Roma o
    Dublino, ma deve essere chiaro che chiunque sia non ha più
    l’autorità di decidere in economia e finanza

    Chi sarebbe questo “Centro” a cui i governi devono cedere la
    sovranità ed autorità loro rimasta in economia e quale è il
    “destino comune in economia” a cui siamo destinati sotto la
    direzione del “Centro” ? E’ una questione più
    interessante di quella se cade il governo Berlusconi e se viene
    sostituito da qualcun altro, perchè in ogni caso chiunque sarà dovrà
    sottostare al “Centro”.

    … Il Debito una volta contratto non può più in un economia globale
    mai in nessuna circostanza essere ridotto o ripudiato perchè questo
    turberebbe il Dio dei Mercati Finanziari. E se i mercati finanziari
    sono turbati possono cedere e non c’è disgrazia al mondo più
    grande…

    Da quando è stato messo da parte il cristianesimo, il Dio
    dell’Economia Globale ha sostituito Madonna, Gesù e Padreterno
    come la divinità da temere, rispettare e contro cui non commettere
    peccato.

    Nel nuovo Vangelo è scritto che non ci possono essere default o
    ristrutturazioni di debito di qualunque genere e qualunque sacrificio
    va affrontato dai cittadini del paese per ripagare tutti i debiti
    contratti da loro e dal loro stato verso le banche ed istituzioni
    finanziarie internazionali.

    Questo perchè non farlo turberebbe il Dio dei Mercati Finanziari che
    può vendicarsi poi come nella Bibbia, ordinando ai suoli fedeli
    (Soros, Goldman Sachs, Morgan Stanley, Jp Morgan e altri
    speculatori..) di fare stragi di innocenti…

    Nel caso la maggioranza dei cittadini ed elettori, nonostante la
    vaselina somministrata dai mass media, si dimostri contraria il loro
    governo li deve ignorare, come ha ignorato in Irlanda il voto
    contrario alla Costituzione europea nel referendum di cinque anni fa.
    I governi vengono eletti con le schede elettorali, ma dal momento che
    si insediano, rispondono poi solo alla UE, al G8, al G20, al Fondo
    Monetario, alla Banca Mondiale e soprattutto alla trinità della
    Federal Reserve, Banca Centrale Europea e Banca di Inghilterra.

    Bernanke, Trichet e King… Strauss-Kahn [nota bene che nomi, eh] sono
    i grandi sacerdoti in grado di interpretare la volontà del Dio dei
    Mercati Globali. E il Dio dei Mercati Globali, che parla per loro
    bocca, richiede spesso dei sacrifici al popolo. Se questo recalcitra e
    non ascolta i suoi sacerdoti allora il Dio dei Mercati Globali
    manifesta la sua ira tramite Goldman Sachs, Soros, JP Morgan [anche
    qui, notare bene i nomi] e il resto delle banche e mega fondi
    provocando cataclismi sui Mercati Finanziari e se non basta mandando a
    fondo l’economia e provocando carestie. Fino a quando il popolo
    spaventato non accetta di offrire i sacrifici necessari a placare
    l’ira del Dio dei Mercati Globali […]
    GZ

  15. Vox
    Vox says:

    U.S. Calls on China to Use Influence to Restrain North Korea
    Mike Rivero Commentary:

    This sounds a lot like the US asking HAMAS to stop the Palestinians from shooting back when Israel attacks them. Because South Korea provoked this exchange of gunfire by shooting into North Korean waters in what is a clear provocation.

    Obama’s agenda here is twofold. First, by shifting the focus from North Korea to China, he draws attention away from that provocation. Second, it is clear that between the G20, in which China refused to alter their currency when “ordered” to do so, and the dropping of the dollar in trade with Russia, that the war focus has shifted from Iran to China, with war with China being the convenenint excuse to erase the debts owed to China, and of course, that is easily worth the few million dead Americans such a war will cost..

    http://whatreallyhappened.com/

  16. Vox
    Vox says:

    Between the US debt owed to China, China’s refusal to make their own people suffer to fix the US Government’s self-imposed economic melt-down, and yesterday’s announcement that Russia and China are dropping the dollar for bilateral trade, the US government has a strong motive to start a war with China and try to make it look like either China or China’s client state North Korea’s fault, in order to justify erasing those debts with bombs and the blood of young Americans. Just as the firing of shells into North Korea’s waters was a provocation, the deployment of the USS George Washington into the Yellow Sea is a provocation.
    MR
    http://whatreallyhappened.com/

  17. Vox
    Vox says:

    South Korean President Myung-bak never happens to mention that South Korea’s military exercises, accompanied by US “advisors” began the confrontation by shooting into disputed territories.

    As reported yesterday at:

    http://hosted.ap.org/dynamic/stories/A/AS_KOREAS_CLASH?SITE=ORROS&SECTION=HOME&TEMPLATE=DEFAULT

    “The skirmish began after North Korea warned the South to stop carrying out military drills near their sea border, South Korean officials said.

    When Seoul refused and fired artillery into disputed waters – away from the North Korean shore – the North retaliated by shelling Yeonpyeong.”

  18. Anita
    Anita says:

    x Paleo-nico

    Haiti cho.le.ra cases underestimated: expert | euronews, world news.

    http://www.euronews.net/2010/11/21/haiti-cholera-cases-underestimated-expert/

    Ci sono diversi articoli, vedi di trovarne uno in Italiano.

    Non e’ un buon momento per andare in Haiti, oltre al col.era ci sono le ele.zio.ni.

    I locali diffidano degli stra.ni.eri, i caschi blu, si e’ sparsa la voce che il col.era e’ stato importato dai caschi blu del Nepal…e dalla NATO.

    Ti manderei altri links, ma sono in inglese…e piu’ di uno non passa.

    Pensaci bene.

    Anita

  19. Popeye
    Popeye says:

    Il 21 ottobre 2004, Yasser Arafat viene preso da spasmi (attacchi di vomito). I medici credono dapprima ad una semplice influenza. Il suo stato peggiora rapidamente e il suo sistema immunitario si indebolisce gravemente.
    ——————
    x VOX #16
    Ma cara VOX non siamo tanto scemi a credere quest’altra puzzetta che ci hai donato. Anche i sassi sanno che senza trattamento, il tempo netto di sopravvivenza mediana dopo l’infezione da HIV è stimato in 9 a 11 anni volendo dire che Arafat fu infettato circa 1995 quando il presidente era Clinton e Bush.
    Spiegaci cara VOX, spiegaci perché credi a ogni panzana!?

  20. Popeye
    Popeye says:

    Bernanke, Trichet e King… Strauss-Kahn [nota bene che nomi, eh] sono
    Testo originale:
    Bernanke, Trichet e King (alla Banca di Inghilterra) e Strauss-Kahn al Fondo Monetario sono i grandi sacerdoti in grado di interpretare …
    —————–
    x VOX
    Sembra che il nota bene e tuo. Se questo e’ vero, dimostra quello che sei!

  21. Anita
    Anita says:

    La Co.rea del Nord bom.barda il Sud. E’ caos, almeno due morti e 14 feriti Mondo. (4 sono i morti con due civili)

    23 Novembre 2010.

    E’ tensione altissima tra le due Co.ree. Questa mattina l’isola sud.core.ana di Yeonpyeong è finita sotto i colpi d’arti.glie.ria del Nord.
    Due sol.dati sono rimasti uc.cisi mentre altri 14 sono fe.riti. E la risposta di Se.ul non si è fatta attendere: ha aperto il fuo.co di risposta ed ha subito dato l’ordine per il deco.llo di alcuni caccia bo.mbar.dieri.

    L’atta.cco di stamattina, secondo alcuni abitanti dell’isola, avrebbe incen.diato 60-70 case.
    Un te.sti.mone ha detto che la popo.lazione è stata immediatamente eva.cua.ta. Altri hanno parlato di un’interruzione di en.er.gia elettrica e di fu.ga dei resi.denti nei bun.ker dopo i colpi spa.rati dai no.rdco.reani.

    Il bom.bar.da.mento della No.rd Co.rea è iniziato alle 14.34 locali (le 6.24 in Italia). In tutta risposta l’ese.rcito sud.cor.eano ha sparato oltre 200 colpi d’arti.gli.eria, ha riferito il colo.nne.llo Lee Bung-woo, portavoce degli Stati Maggiori.
    Poi è partita la squa.dri.glia di ca.ccia. Il mini.stro degli est.eri di Se.ul ha dichiarato che l’atta.cco di Pyo.n.gy.ang è stato “inten.zio.nale e piani.ficato” e costituisce una “chiara vio.la.zio.ne dell’ar.mi.stizio” tra le due Cor.ee.

    Tuttavia, la C.or.ea del No.rd ha dato una versione opposta dei fatti: “Abbiamo bo.m.bar.dato l’isola di Ye.onpy.eo.ng in risposta al fuo.co dell’ese.rci.to su.d.core.ano, che ha spa.rato per primo”, ha ann.un.ciato l’agenzia uffi.cia.le nor.d.core.ana Kcna.

    L’arci.pe.lago delle isole di Yeo.n.pyeo.ng, nel Mar Gia.llo, è stato già tea.tro di diversi con.fro.nti mili.tari tra No.rd e Su.d Cor.ea. La sovra.nità sulle isole del conf.ine ovest è da oltre 50 anni motivo di con.trasto tra i due Paesi. La Co.r.ea del N.o.rd, infatti, non ha mai ricono.sciuto uffi.cial.mente i con.fini tra.ccia.ti al termine della gu.er.ra conclusasi nel 1953.

    Nel giugno del 1999, vi fu uno sco.n.tro ar.ma.to na.vale, a cui hanno segui.rono una serie di inci.denti minori causati dalle dis.pute sulla pe.sca. Nel 2002, un altro scon.tro, tra navi da pattu.glia.mento, quando due va.scelli della Nord scon.fina.rono atta.ccan.do due navi su.d.cor.eane. Nel giugno dello scorso anno Se.ul ha dispiegato più di 600 M.a.r.i.n.e nell’ar.ci.pelago.

    Per l’am.ba.sciato.re ita.liano nel Paese Andrea Le.gg.eri la situazione in Core.a del Sud e nella capitale S.e.u.l è tranquilla: “Non c’é nessuna ragione per alla.r.mare, il Paese ha reagito con calma”, ha detto ai mi.cro.foni di S.k.y.Tg.24.

    Ma non tutti sono della ste.ssa opi.nio.ne. La Ci.na, ha detto il mini.stro degli este.ri Ho.ng Lei, è “preo.ccu.pata” per la situazione tra le due C.o.r.ee, e ritiene ”im.pera.tivo” ri.lan.ciare i collo.qui di pace con la C.or.ea del No.rd dopo lo sco.n.tro di oggi. La Ru.s.sia ha messo in guar.dia contro un’esca.la.tion mili.ta.re nella Pen.i.sola co.re.ana.

    In Gia.ppo.ne è stata convo.cata invece una riu.nio.ne d’eme.rgen.za e il premier Na.oto Kan ha ordinato ai suoi mini.stri di prepararsi “a ogni eve.nienza”. “Ho ordinato ai mi.ni.stri di me.ttere in atto prepa.ra.tivi al fine di permetterci di rea.gire ferma.me.nte”, ha detto al termine della tavola roto.nda. “Ho ordinato loro – ha concluso – di fare tutto il possibile per raccogliere info.r.mazioni”.

    La Ca.sa Bia.n.ca ha dura.me.nte con.danna.to l’atta.cco. “Gli Sta.ti Un.iti – afferma il por.ta.voce della Ca.sa Bi.an.ca Rob.ert Gib.bs in un comu.nicato – cond.ann.ano dura.men.te questo atta.c.co ed eso.rta.no la C.o.rea del N.or.d a cessare la sua azio.ne di gu.e.rra e ad adem.piere piena.me.nte ai ter.mini dell’acc.ordo di ar.mi.sti.zio”. Gibs ha ribadito infine che “gli St.a.ti Un.iti sono fer.mam.ente impe.gnati alla dife.sa del nostro alle.ato, la Re.pu.bbli.ca di Cor.e.a (del Sud, ndr) e al mante.nim.ento della pace e della stabil.ità regio.nale”.

    (Filippo Bene.detti Vale.n.tini)

  22. Anita
    Anita says:

    PS:

    Puntini, stanghette e l’aiuto di Pino.

    Leggo diversi forum e partecipo quando mi capita, sia in Italia, negli US, nel UK…..

    Questo e’ un fenomeno unico, mai incontrato o visto.

    Anita

  23. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Emilio Fede mentreera in un ristorante milanese è stato preso a pugni in testa dal produttore dell’amaro Giuliani. Voci parlano di problemi “sentimentali” e tirano in ballo la moglie 38enne del 70enne Giuliani e l’ex calciatore Bettarini, Fede smentisce ogni suo coinvolgimento, non si sa però in cosa, lo si può però intuisce quando Fede ferma che Bettarini le donne se le trova da solo. Dichiarazione che i maligni potrebbero intendere nel senso che ad altri le donne le procura lui.
    Insomma si gira e si rigira intorno al solito puttanaio.

    http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/377314/

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Gli usaescippa che si prodigano per il mantenimento della “pace” e della stabilità regionale?
    Ma nò!
    Ah! benedetta innocenza, benedetta ipocrisia, benedetta illusione.

    Vedremo, tra non molto invieranno un paio di portaerei e qualche migliaio di marylins per rompere i kojoni pure da quelle parti.

    Sicuro come l’acqua santa dentro le chiese.

    C.G.

  25. Pasquino
    Pasquino says:

    MISEREVOLE FINE DELL’IMPERATORE

    Nel losco anfratto della sua torbida anima,
    loro sono i fari che schiarivano i suoi affari,
    fin quando una troia gridò vaiazza.

    E’ arrivata la fine del miserabile imperatore,
    come un diavolo flagella e ci lascia nel dolore,
    stritola con il suo Fede la dignità d’informazione,
    ogni virtù, ogni sano principio, ogni sano valore,
    crolla sotto il suo enorme peso di controllore.
    Il mostro è allo sbando, saran le sue ultime ore.

    Il suo io sta bruciando nel fuoco del suo furore,
    imbestialito, dirà bestemmia di disperazione,
    i suoi compari e le sue mazzettate troie, sono in
    furibonda lotta di successiòne, parolacce come tuoni,
    apparizioni come bombardamenti in sporca guerra,
    mentre dal suo io che si disfa, nascerà forse la galera.

    Sta calando il sipario sul capocomico truffaldino,
    i cani mordono, i topi lasciano il cupo malandrino,
    la realtà si frantuma e sta iniziando la danza
    degli omini, delle troie e dei ladri spartitori.

    Pasquino

  26. Un paniere di monete
    Un paniere di monete says:

    di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    Il Seul Action Plan contiene un impegno dei paesi del G20 ad “astenersi da svalutazioni competitive sulle monete” che sembra essere un minimo accordo razionale contro le guerre valutarie. In realtà è lontano anni luce dalla necessaria e improcrastinabile riforma del sistema monetario internazionale.

    Per dirla con la Merkel “una politica che scommette di mantenere bassi i tassi di cambio e di favorire l’export in modo artificiale, alla fine danneggia tutti”. In questo modo si creano inevitabili tensioni e distorsioni che indebolirebbero la ripresa economica globale.

    Effettivamente si vive oggi senza un ordine monetario.

    Lo si sa dal 1971, l’anno in cui il presidente americano Richard Nixon decise di sganciare il valore del dollaro da quello dell’oro e di abbandonare il riferimento alle riserve auree per passare ad un sistema di cambi flessibili. La progressiva regressione dell’economia americana e il suo indebitamento, l’emergere dell’Unione Europea e delle nuove potenze economiche dei paesi del Bric hanno successivamente reso sempre più insostenibile il ruolo del dollaro come unico strumento del commercio internazionale. Tuttavia ancora oggi l’egemonia del biglietto verde c’è ed è sostenuta dal fatto che l’85% delle transazioni mondiali dei cambi ed il 62% delle riserve delle banche centrali sono in dollari. Il flusso di dollari che si registra quotidianamente sui mercati internazionali è di circa 4.000 miliardi.

    E’ amaro dover constatare il verificarsi dell’ammonimento dell’allora segretario del Tesoro di Nixon, John Connolly, che affermava:” Il dollaro è la nostra moneta ma è il vostro problema”.

    Prima si pensava che le riserve monetarie servissero per affrontare situazioni di emergenza valutaria nazionale e per pagare i disavanzi commerciali, oggi invece esse sono diventate quasi delle bolle di liquidità e strumenti di possibili pressioni sulle politiche monetarie dei paesi debitori da parte dei paesi creditori. I paesi emergenti hanno infatti circa 7.000 miliardi di dollari nelle loro riserve, 2.500 miliardi dei quali in possesso della sola Cina.

    Mentre la Fed stampa dollari per pagare i debiti, dovremmo riflettere sul fatto che gli Usa aumentino nel contempo le loro riserve auree. Hanno 8.133 tonnellate di oro nelle loro riserve monetarie, mentre la Germania ne ha 3.412 , la Francia e l’Italia circa 2.450 ciascuna e la Cina 1.050 tonnellate.

    Il messaggio è chiaro. Non può essere frainteso: voi vi tenete i dollari, il cui valore sarà tutto da scoprire, noi l’oro, il cui prezzo è passato dai 34 dollari l’oncia del fatidico 1971 agli attuali 1.400 l’oncia! E’ un evidente atto di difesa contro il rischio di possibili grandi rivolgimenti.

    Ciò pone con urgenza la necessità di riformulare l’intero sistema monetario internazionale. L’era del dollaro sta volgendo alla fine.

    Da tempo, non solo noi, sosteniamo la necessità di creare un paniere di valute. Al dollaro sarebbe opportuno affiancare altre monete come l’euro, lo yen giapponese, lo yuan cinese e nuove monete di riferimento di blocchi regionali emergenti per un nuovo e più regolato sistema dei cambi, dei pagamenti internazionali e delle riserve.

    Un sistema che deve combinare mercato e regole da parte degli stati che vi aderiscono. Recentemente anche il presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, lo ha proposto sulle pagine del Wall Street Journal.

    In questo campo l’Europa, che è stata troppo ai margini delle discussioni anche nell’ultimo summit di Seul, potrebbe avere un ruolo molto importante e trainante.

    Prima di arrivare alla moneta unica, nel 1979 si istituì il Sistema Monetario Europeo (SME) che potrebbe essere considerato per il nuovo sistema monetario mondiale multi polare. Lo SME nasceva dopo il crollo del sistema di Bretton Woods e mirava a rafforzare l’unione dei paesi europei e a contenere le fluttuazioni tra le monete dell’allora Comunità Europea all’interno di una fascia di oscillazione del 2,25%.

    Fu creata anche un’unità di conto sintetica, l’ECU, basata su un paniere di monete CEE in relazione alla loro forza economica e all’oro. E’ stato un sistema che ha funzionato abbastanza bene fino al 1992 quando cominciò a sfidare l’egemonia solitaria del dollaro e fu distrutto dalla speculazione più incontrollata.

    Oggi un sistema monetario multi laterale basato su un paniere di monete e sull’oro non è più soltanto un’opzione desiderabile. E’un’ineludibile necessità per evitare la crescente volatilità monetaria e finanziaria e per scongiurare atti di protezionismo aggressivo e il rischio di vere e proprie guerre monetarie.

    *Sottosegretario all’economia nel governo Prodi ** Economista

  27. controcorrente
    controcorrente says:

    Due note a margine degli interventi dell’economista e dell’ex sottosegratario….

    Mio buon Gesù :
    A)ma è da qualche annetto(un secoletto?) che i totescski guardano all’economia reale di produzione
    B)ma è da qualche annetto che i sempre più evoluti anglosassoni, guardano all’economia finanziaria del capitale che si autorivaluta e si accresce da solo per opera dello” spirito santo”.
    C )Un bello scontro tra opposti imperialismi non sarebbe poi così tanto male !
    D) così magari riavviamo la sana economia della “ricostruzione”

    buona settimana

    cc

  28. Vox
    Vox says:

    SEQUENZA

    Antefatto 1
    Con la crisi economica, i rapporti tra Usa e Cina diventano sempre più tesi (gli Usa hanno con la Cina un debito stratosferico che difficilmente potrebbero ripagare). La Cina (asieme a India, Brasile e Russia) acquista inoltre un peso crescente nell’economia mondiale e perfino nel Fondo Monetario.

    Antefatto 2
    L”instabilità del dollaro convince Russia e Cina ad aprire un accordo del tutto logico e di buon senso: effettuare i propri scambi commerciali direttamente nelle loro due valute, anzicchè tramite una terza valuta (dollari).

    Strana coincidenza
    Il giorno successivo all’annuncio che Russia e Cina non useranno più il dollaro tra loro, Corea del Sud e Usa fanno “esercitazioni militari congiunte” e “casualmente” sparano un razzo in direzione della Corea del Nord (tra l’altro l’ultimo incidente di una serie analoga).

    Prevedibili conseguenze 1
    La Corea del Nord reagisce sparando un razzo di risposta,
    (provocando 4 vittime).

    Prevedibili conseguenze 2
    Il giorno dopo, tutti i giornali occidentali riportano solo la seconda metà della notizia, creando il nuovo, ennesimo “mostro” contro il quale agitare la sfinita opinione pubblica (che, a occhio e croce, in questo momento se ne sbatte perchè ha problemi più urgenti in casa).

    Prevedibili conseguenze 3
    La Nato (=Usa) comincia a muoversi in direzione Corea.
    L’incidente coinvolge in primo luogo la Cina.

    Supposizione
    E’ difficile credere (si spera) che Washington non si renda conto che una guerra contro Cina e annessi sarebbe impossibile da vincere, anche visto che da 9 anni eserciti supertecno non riescono a piegare quattro gatti di combattenti afghani, montanari e pastori. Ne consegue che tutta questa complessa manovra avrebbe lo scopo di mantenere alta la tensione in tutta la regione asiatica, forse per ottenere favorevoli risvolti economici. Se, d’altro canto, Washington decidesse di fare un passo più serio, è probabile che manovrerebbe la Corea del Sud (come del resto sta già facendo) per causare un intervento della Cina. Col prevedibile risultato di sacrificare la Corea del Sud per far fare alla Cina il ruolo del mostro.

    In ogni caso, la presente sceneggiatura sembra identica a quella usata con la Georgia, quando questa attaccò l’Ossetia, per poi strillare che la Russia aveva attaccato la Georgia.

    Contorno
    In queste stesse settimane la Cina ha un contenzioso col Giappone per via di alcune isole. Coincidenza?
    Un buon giocatore a scacchi direbbe che le coincidenze sono solo negli occhi di chi non sa giocare…

  29. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Vox
    Il Poppy le chiama puzzette…
    Difficile per loro accettare o capire imbevuti come sono da propaganda usaescippa.

    C.G.

  30. Anita
    Anita says:

    Oggi e’ Festa Nazionale negli USA.

    E’ il giorno di “Thanksgiving”, 40’000’000 di persone viaggiano in auto per essere con le loro famiglie, e altri 35’000’000 viaggiano in aereo.
    Una minore percentuale viaggia in treno o autobus.

    Anita

  31. Vox
    Vox says:

    Gentiles Exist Only To Serve Jews
    Rabbi Ovadia Yosef Says:

    “Goyim were born only to serve us. Without that, they have no place in the world – only to serve the People of Israel. That is why gentiles were created.”

    http://failedmessiah.typepad.com/failed_messiahcom/2010/10/gentiles-exist-only-to-serve-jews-rabbi-ovadia-yosef-says-234.html

    Ecco, ora possiamo finalmente rispondere all’annosa domanda: perchè esistiamo? Ma è chiaro: per servire gli anti-gentili!
    E consci del nostro prezioso ruolo, possiamo ora dormire sonni sereni.

  32. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Si aggiorni, nel Sud Korea ci sono circa 28,500 forze militari sotto il comando del Generale Walter L. Sharp, United States Army.

    Maggiormente Army e Air Force.

    Anita

  33. Vox
    Vox says:

    Siamo tutti aggiornati, cara signora. Del resto, la vostra presenza è presente dovunque, Ittaly included. Vi siete spalmati un bel po’ per il globo terracqueo. Pensate che feste (per noi umani), quando dovrete ritirarvi da ogni pertugio.

  34. Popeye
    Popeye says:

    Chissà come festeggiano gli scippati, eh?
    ————-
    Ma cara VOX, tu lo dovresti sapere o no?
    Ti abbiamo schippato il cervello durante tuo soggiorno Usa e trapiantato con uno komunista e anti-semita!

  35. Popeye
    Popeye says:

    gli Usa hanno con la Cina un debito stratosferico che difficilmente potrebbero ripagare
    ——————-
    X VOX

    Ma non scrivere sciocchezze. Il debito con la Cina e’ di $1000 miliardi. Solo i soldi in riserva dalle nostre aziende sono più di $1600 miliardi.

  36. Popeye
    Popeye says:

    L’Onu premierà l’attacco nord coreano con più aiuti. E’ come dare caramelle a un delinquente.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    Popeye { 25.11.10 alle 0:48 } x VOX #16 Ma cara VOX non siamo tanto scemi a credere quest’altra puzzetta che ci hai donato.
    ——————————————————
    Caro signor Popeye (e caro Pino),
    abbiamo già visto tante volte che per lei accettare punti di vista diversi dai suoi è un grosso problema che termina con le sue solite aggressioni verbali.
    Abitualmente lei le giustifica travestendosi da vittima della cattiveria altrui. Giusto, solo che lei è spesso irrispettoso anche nei confronti di chi scrive sempre e solo in modo corretto. Quindi il difetto sta nel manico.
    Per di più le sue critiche, chissà mai perchè, vanno sempre a parare in riferimenti alle funzioni fisiologiche, specificamente intestinali, degli esseri umani. Potremmo dire che la lingua batte dove il dente duole oppure lei ha altre spiegazioni?
    Tuttavia noi qui siamo, nonostante la sua presenza, persone civili e ci comportiamo come tali. Non siamo abituati a confondere il meteorismo intestinale con l’espressione dei punti di vista dei partecipanti al blog. Insomma lei è, come sempre , inadeguato alla civile convivenza; per di più perseverante nell’errore, cosa già definita diabolica da secoli.
    Io penso che Pino dovrebbe richiamarla ad un maggiore rispetto verso gli altri, soprattutto quando si tratta di persone abitualmente. Contare sulla sua capacità autocritica e sulla sua collaborazione mi sembra utopistico.
    Un saluto Uroburo

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