Crisi di governo e nuove elezioni inutili se non si elimina il monopolio berlusconiano sulle tv, responsabile del virus berluscone che ha corrotto anche la sinistra. Grazie ai Veltroni e D’Alema

Ci sono avventimenti nel mondo che meritano di essere conosciuti, valutati e commentati con urgenza, ma la strana crisi non-crisi di governo italiana ci obbliga a parlare di lei. Prima di passare appunto a parlarne, cito solo due argomenti internazionali di grande interesse perché gravidi di cambiamenti nel futuro non escatologico. Gli Usa hanno garantito a Israele una nuova enorme infornata di aiuti militari, compreso un notevole numero di bombardieri Stealth, che si chiamano così perché invisibili ai radar, in cambio di molto poco: appena 90 giorni di ulteriore moratoria degli insediamenti coloniali israeliani in territorio palestinese, per giunta escludendo dalla moratoria Gerusalemme. Tradotto in italiano ciò significa che tra 90 giorni, dopo che i “colloqui di pace” (?) tra Netanyahu e Abu Mazen saranno ovviamente e purtroppo falliti a causa della volontà israeliana di farli fallire, Israele potrà essere in grado di bombardare l’Iran con i nuovi bombardieri invisibili ai radar regalatigli da Obama. Se le cose andranno così, tra 90 giorni entreremo in un periodo di pericolo estremo, che può sfociare in un’altra tragedia, molto probabilmente non destinata a restare “in loco”, ma capace di travolgere o comunque danneggiare significativamente anche noi.

La seconda notizia è che l’Egitto rivuole indietro da alcuni musei europei i vari pezzi archeologici che li imbottiscono e ne sono spesso il fiore all’occhiello. Tradotto in italiano significa che non solo il colonialismo è morto, sepoto e putrefatto, cosa di cui non si vogliono rendere conto solo gli estremisti israeliani e filoisraeliani che mandano avanti i coloni nella “terra santa” stramaledetta dalla Storia, ma anche che i Paesi una volta del Terzo Mondo cominciano a presentarci il conto, trainati dal sorpasso che la Cina e l’India stanno operando sull’Europa e l’intero Occidente. Oltre a chi ha subito a lungo i nostri delitti e rapine in più di mezzo mondo, ci sono altri che cominciano a voler mettere i puntini sulle “i” in grado di imbarazzarci non molto, specie a noi italiani usi a lodarci e a rifugiarci dietro la Memoria priva di memoria  nel vano tentativo di sfuggire alla Storia. Mesi fa infatti la Spagna ha fatto sapere al nostro governo che esige le scuse per l’intervebto di Mussolini nella guerra civile spagnola a fianco dei nazisti tedeschi. Altro che “italiani brava gente”. A quanto pare possono saltar fuori le magagne da noi perpetrate non solo in Libia, Etiopia, ecc.

Veniamo a questa indecorosa e deprimente crisi di governo. Non ho nessuna intenzione di imbarcarmi in discorsi e analisi su Gianfranco Fini, sul “nuovo” polo o sui “nuovi” polo, sulle compravendite di parlamentari, né di occuparmi di quanti peli ha sulla parte centrale del sedere il signor Silvio Berlusconi e – mi si perdoni il termine inadeguato – il signor Umberto Bossi. A quanto pare il Chiavaliere è a fine corsa, comunque a questo punto è impossibile che si installi al Quirinale se non con la distruzione definitiva della nostra vita politica oltre che della onorabilità e decenza della Repubblica italiana. E già questo, la caduta del Chiavaliere dal chiavallo, è un buon risultato. Il problema però è che morto Berlsuconi bisogna evitare che gli sopravviva il berlusconismo, questo virus che ha corrotto e sfasciato la sinistra e contaminato il dna italiano, riportadoci verso le più o meno naturali inclinazioni a farci governare da un Capo, papa o re o duce che sia, purché “uomo della provvidenza” o “salvatore della Patria” o cose simili.  E il berlusconismo lo si elimina solo frantumando il bolo e polo velenoso delle tv del Chiavaliere e o privatizzando la Rai, con regole ferree contro le concentrazioni, oppure riportandola a un ruolo pubblico di non leccaculeria verso il governo, quale che esso sia, e per reazione simmetrica verso forme di sinistrismo che producono personaggi che, come Roberto Saviano, saranno anche dei fenomeni in fatto di vendita di libro ed audience televisiva, ma che di politico non hanno nulla e alla lunga risultano sempre eroi di carta e di incasso, tipo Susanna Tamaro od Oriana Fallaci.
A suo tempo la Democrazia Cristiana ebbe il coraggio inaudito di nazionalizzare l’energia elettrica, togliendo dalle sgrinfie e dalle incapacità dei privati un settore strategico per lo sviluppo di un Paese. Oggi la politica, di sinistra come di centro e di destra, deve avere il coraggio di chiudere in una bara e sotterrare profondamente il monopolio mass mediatici di Berlusconi. Senza continuare a far finta di non sapere che anche Il Giornale è di fatto suo o al suo privato servizio, anche se formalmente posseduto dal fratello minus Paolo. E senza continuare a far finta che chi usufruisce di una concessione da parte dello Stato, come la concessione a Berlusconi delle frequenze televisive, NON può presnetarsi come candidato alle elezioni.

Frantumare il bolo e il polo velenoso televisivo e mass mediatico di Berlusconi Silvio è essenziale per evitare che mentre lui si ritira a vita privata per darsi senza limiti al bunga bunga e agli affari petrolifero gasiani con Putin e Gheddafi, ci sia un suo ventriloquo installato a palazzo Chigi o peggio ancora al Quirinale. Bisogna assolutamente evitare l’onta della “discesa in campo” anche di tali Marina e Piersilvio Berlusconi: di “trote” ne abbiamo già una, un certo Renzo Bossi che non ho ben capito se ci è o ci fa, ma che comunque assieme al suo degno padre non ha ben capito che non siamo né in una monarchia né in uan dinastia nobiliare, ancorché in piccola e piccina versione padana. Per carità, sia Marina che Piersilvio Berlusocni e Renzo Bossi (ma chi cazzo è?!) hanno il diritto di fare politica, anche di sedere in parlamento, nazionale o regionale o provinciale o comunale che sia, ma NON hanno e NON devono avere il diritto di ergersi a dinastia politica solo perché hanno il papà o il papi zeppi di quattrini e/o di voti e vogliono ereditarne lo scettro onde continuare a fare gli affari di famiglia indisturbati.

Poi c’è da mettere mano in fretta alla scuola. Il futuro è dei giovani e i giovani si formano nelle scuole, dalle elementari, anzi dagli asili, fino alle Università e ai centri di ricerca. Qui il ritardo è drammatico e può diventare tragico davanti all’incalzare dell’Oriente.   La signora Gelmini torni a fare tranquillamente la giardiniera o la figlia  di giardiniere, così come la Minetti – non ne ricordo il nome, so solo che è stata usata da Berlusconi per sdoganare la “nipote di Mubarak” – è bene che torni a dedicarsi all’igiene mentale dei suoi clienti. Se lo desidera ancora, torni anche a mostrare il sedere nelle solite foto da mondo dello spettacolo, portandosi magari appresso la signora Carfagna, bel sedere miracolato al ruolo di ministro delle Pari opportunità di non si sa bene chi.

Tutto il resto, elezioni sì, elezioni no, il governo casca o no, il terzo polo si fa o non si fa, soo chiacchiere da bar. PRIMA di andare a elezioni, bisogna tagliare il nodo gordiano dell’illegale strapotere messmediatico berluscone.
Però sotto quest profilo siamo messi male. Finché si aggirano sulla scena, per giunta in primo piano, personaggi come Veltroni e D’Alema saremo messi male. Sono loro tra i principali, se non i principalissimi, responsabili della mancata Resistenza Resistenza Resistenza alla resistibile ascesa del Grande Chiavaliare fino a palazzo Chigi e ai costoni del Quirinale. Per non annoiarvi, cito solo alcune frasi di Veltroni. Quando ci fu il tentativo di applicare la legge sul divieto delle tv private di trasmettere sull’intero terrotorio nazionale il furbo Veltroni dichiarò « Ci sono poi anche le abitudini degli utenti, consolidate in anni di utenza televisiva, che non possono essere ignorate». Dopodiché l’allora Partito comunista, con i Veltroni e i D’Alema, scelse di lasciar passare il “decreto Berlusconi” in cambio dell’egemonia su Raitre. E quando inizia la discussione su quella che nel 1990 sarà la legge Mammì, a ben vedere la prima legge ad personam pro Berlusconi, in un’audizione alla Commissione cultura della Camera Veltroni si rivolse a Berlusconi con queste parole: «Intendo rivolgere a Berlusconi due complimenti sinceri, di stima. Il primo per la sua capacità di imprenditore che è riuscito a “inventare” un settore. Il secondo complimento va alla sua capacità di aver imposto, attraverso un alto grado di egemonia, i tempi della decisione politica in un settore così delicato come quello nel quale opera». Infine la vergogna del non avere saputo far rispettare la legge, che vietava a un detentore di concessioni statali di ricoprire cariche pubbliche: Berlusconi poté presentarsi senza problema alcuno alle elezioni nel 1994 e poi nel 1996 perché in entrambi i casi la Giunta per le elezioni diede via libera alla sua eleggibilità.

Per D’Alema basta ricordare come si fece fregare – da Bossi! – alla Bicamerale e come garantì pubblicamente in seguito che nulla avrebbe ridimensionato Mediaset perché ormai “patrimonio nazionale”.
La cialtroneria di tutti è arrivata al punto che ancora oggi la berlusconiana Retequattro occupa abusivamente una frequenza televisiva data in concessione all’industriale Francesco Di Stefano per la sua Europa7. A Di  Stefano hanno dato ragione sentenze del Consiglio di Stato, della Corte Costituzionale e della Corte Europea, eppure Retequattro ha continuato il suo bunga bunga, cioè i comodacci propri, impedendo a Di Stefano di trasmettere. E costringendolo a lasciare arrugginire gli studi televisivi approntati con entusiasmo ormai vari anni or sono.

168 commenti
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  1. controcorrente
    controcorrente says:

    x Anita
    Premonizioni inquietanti ?
    Scrivi a Marco Tempesta è il più adatto in queste questioni.

    cc

  2. Anita
    Anita says:

    x CC

    Niente da scrivere a Marco.
    Le premonizioni si sono avverate, tragedie e morte.
    Il discorso non e’ iniziato da me.

    Anita

  3. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Sembra (in forma minore) la Bagdad di alcuni anni fà. Quando gli usaescippa prendevano a cannonate agglomerati urbani pieni di gente inerme.

    ‘ndo cojo cojo, chissenefrega.

    C.G.

  4. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Vera.me.nte ci sare.bbe da pian.gere…
    Si con.te.nga, Kom.are e pe.si meglio le parole.
    Imbe.cille sarà lei, caso.mai.
    Buona.seeera.
    C.G.

  5. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ricetta per alleviare disturbi del nervo (scoperto) del trigemino, credo si chiami così:

    Trangugiare tre litri di infuso di camomilla mischiato con mezzolitro di tintura valeriana.

    Una ricetta antica che ha sempre funzionato.
    Ari-buonaseera.
    C.G.

  6. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    La situazione col Nord Korea e’ una cosa seria, in particolare data l’inesperienza della nuova amministrazione, un piccolo errore puo’ causare un incidente internazionale.

    Lei mi porta storie su Bagdad, la maggioranza esagerate o addirittura inventate, civili sono stati vittime, questo e’ innegabile, ma non per il suo:

    ‘ndo cojo cojo, chissenefrega.

    Una volta ogni tanto sia serio, semmai se la prenda con i videos, io non ho espresso alcun commento….!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Se poi non si puo’ inserire un video od un articolo senza le sue insulse beffe…non dice molto di lei come persona.

    Anita

  7. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Perchè,quando quei fottuti dentro le carlinghe degli F116 sparavano missili “‘ndò cojo cojo” dentro le case facendo mattanze ignobili contro gente inerme è cosa inventata?
    Supposizioni?
    Bugie?
    Quelle foto in Corea somigliano un tantino alle vostre porcate.

    Aggiunga un altro litro di camomilla se questa mia opinione le tocca il nervo del Trigesimo (o qualcosa del genere).
    E impari ad essere più educata quando (il nervo) le va in fribillazione, invece di dare dell’imbecille a vanvera.

    C.G.

  8. Anita
    Anita says:

    x il “ndo cojo cojo, chi.sse.ne.fre.ga”‘

    Diplo.ma.ts and ana.ly.sts in Washington and else.where around the wo.rld wa.rned that while nei.ther the No.rth nor Sou.th wanted all-out w.ar, the risk of inci.dents such as today’s was that it could tip the peninsula into an acci.den.tal w.ar.

    There appeared to be little ap.petite in either Se.oul or Washin.gton for mili.tary reta.lia.tion or a new round of san.ctio.ns.

    http://www.guardian.co.uk/world/2010/nov/23/north-south-korea-crisis-conflict/print

    Diplo.ma.tici e an.ali.sti a Wa.shin.gton e altro.ve in tutto il mon.do hanno avve.rtito che, mentre né il No.rd né Sud vogliono la gue.rra a tutto cam.po, il ri.schio di inci.denti come quello di oggi è stato che potrebbe pendere l’ago della peni.sola in una gue.rra acci.den.tale.

    Ci sembra che ci sia poco appetito in entrambi Se.ul o Wa.shin.gton per rito.rsio.ne mili.tare o di un nuovo round di san.zio.ni.

    Anita

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI AZ
    ——————————–
    Da FaceBook di Toni Garrani informa.

    Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato l’emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di “Violenza sessuale di lieve entità” nei confronti di minori.
    Firmatari alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l’abolizione dell’obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se – appunto – di “minore entità”.
    Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale “di lieve entità” nei confronti di un bambino.
    Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c’è stato il fuggi-fuggi, il “ma non lo sapevo”, il “non avevo capito”, il “non pensavo che fosse proprio così” uniti all’inevitabile berlusconiano “ci avete frainteso”.
    Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell’emendamento 1707.
    Annotateli bene (e ricordate le facce):
    sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
    sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
    sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
    sen. Roberto Centaro (Pdl),
    sen. Filippo Berselli (Pdl),
    sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania)
    sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).

    Per la cronaca:
    il sen. Bricolo era colui che proponeva il “carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico” (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina o un bambino);
    il sen. Berselli è colui che ha dichiarato “di essere stato iniziato al sesso da una prostituta” (e da qui si capisce molto…);
    il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari “emendamenti per impedire i matrimoni misti”;
    mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che “i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone” (citazione di una frase di Mussolini).
    …e adesso cominciamo a riflettere se essere sempre politically correct con chi li ha votati sia una mossa che paga…fatela girare se avete voglia e tempo..l’informazione da oggi è un dovere quasi etico… anche per ciascuno di noi.Mostra tutto
    Di: Francesco Bollorino..

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  10. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Il mio nervo nervo trigesimo (nervo facciale) sta benissimo, non ne ho mai sofferto.

    Sono anche “stufa” dei suggerimenti di camomille o pilloline, mi sembra che non sia io ad averne la necessita’.

    Anita

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