Omicidio Scazzi: avevo visto giusto. Ma non ne sono contento. Ormai anche la stampa è avvelenata dalla tv, più che la notizia e l’uso dell’intelligenza critica per vagliarla interessa la spettacolarizzazione, il sensazionalismo, con annessi scoop di aria fritta modello “Chi l’ha visto?”. Ho passato la notte a chiedermi perché Sabrina, la “cugina del cuore”, nei vari video parlando di un tale orrore sorride… Come la signora Anna Maria Franzoni
Mi chiedo come sia possibile che ad avere sospettato – se non capito – per primi siamo stati solo noi, qui a Blitzquotidiano e nel mio blog, mentre il grande stuolo di giornalisti e opinionisti che si sono occupati a vario titolo del caso si limitava a divagare. A spettacolarizzare. A fare del sensazionalismo perfino inaccettabile, come la deprecabile puntata di “Chi l’ha visto?”. E poi hanno il coraggio e la faccia di bronzo di sospendere “Anno Zero” e Michele Santoro!
L’argomento che ho messo in rete l’8 ottobre, cioè due puntate fa, e del quale ho curato una versione per il giornale online www.blitquotidiano.com, parla purtroppo chiaro. Tant’è che mentre io ho parlato del caso Scazzi all’interno di un discorso più vasto, e col solito titolo lungo e pluricomprensivo, Blitzquotidiano ha invece sparato un titolo secco: “Il martirio di Sarah Scazzi e la confessione dello zio assassino, Michele Misseri. Per Pino Nicotri non è attendibile”.
E Il succo del mio discorso in entrambe le versioni era lo stesso:
– probabilmente l’assassino confesso Michele Misseri, zio di Sara, si addossava tutte le responsabilità per proteggere la sua famiglia, in particolare la figlia Sabrina, la “cugina del cuore” della povera Sara;
– l’orribile vicenda di Avetrana ci avrebbe procurato “ancora molta amarezza. Non sparirà in tempi brevi dalle cronache giornalistiche prima di arrivare a una ricostruzione dei fatti credibile. Siamo in presenza di un caso giudiziario e di una personalità che potrebbe fare impallidire sia Perry Mason che Gogol o Dostoevskij”.
Nel blog aggiungevo che a mio avviso Sabrina s’era tradita fin dal primo momento, mostrandosi immediatamente allarmata: non ci si allarma per un po’ di ritardo, in pieno giorno e in un paese abitato, se non si sa o non si intuisce che è accaduto qualcosa di allarmante. E infatti…
Che dire? Sono sbalordito. Qui non si tratta di menar vanto o appiccicarsi medaglie in una vicenda che da qualunque parte la si guardi suscita solo raccapriccio. Qui si tratta solo di notare e far notare che se il giornalismo d’inchiesta dà forfait e viene sostituito da quello “sensazionalista”, allora non ci si può lamentare del dilagare del “metodo Boffo”, che del sonno della ragione critica, cioè anche del giornalismo, è figlio. Se si accettano passivamente le versioni ufficiali, se ci si riduce a registrare la cronaca anziché anche a indagarla senza tabù e autocensure, poi si finisce con l’avvalorare le frottole di George W. Bush sulle “bombe atomiche irachene” diventando così anche complici di fatto di una guerra. Se non di più guerre…
Ma torniamo ad Avetrana. Vedo che ancora questa mattina per la distanza tra la casa della vittima, Sara Scazzi, e quella dei carnefici, i Misseri, si sparano le misure più abborracciate. La distanza che era stata definita man mano sui più autorevoli quotidiani in 400, 600, 450, 500, 800, 700, 650 metri, come se fosse una variante del gioco della tombola, questa mattina si è ristretta, nella versione online di un autorevole quotidiano, a soli 300. Come dire che l’equatore terrestre può essere lungo sia 40 mila chilometri che 100 mila, o che il monte Everest può essere lungo sia 8.844 metri che 10.000. No comment. Questa mattina ho dato una scrollata a un collega inviato ad Avetrana, che finalmente ha misurato col satellite, tramite il suo iPhone, la distanza esatta: 364 metri, a piedi.
Restiamo al delitto. Sabrina Misseri, cugina di Sara, è davvero colpevole? O è innocente? Questo lo diranno i giudici con la sentenza. Che, quale che essa sia, in un Paese civile va rispettata. Senza scorciatoie e derive forcaiole. Personalmente, preferirei che avesse fatto tutto da sola Sabrina, così che il ruolo di suo padre sarebbe solo quello di un povero disgraziato che si accolla la colpa della figlia. Eventualità, questa, più accettabile e meno brutale, meno paleo cavernicola e feroce della prima versione, quella dello zio che strangola, trasporta il cadavere e stupra la nipote dopo averla assassinata, per poi gettare tutto come immondizia in un pozzo d’acqua trasformato in pozzo nero. La versione che invece emerge è la peggiore: padre e figlia avrebbero agito d’amore e d’accordo per fare scempio della giovane parente. E non voglio pensare a quello che Misseri padre dice di avere fatto in seguito sul cadavere.
Sabrina colpevole o innocente? Lo dirà il tribunale, certo. Ma stanotte non riuscivo a chiudere occhio e ho commesso l’errore di guardarmi i video rintracciabili online delle interviste di Sabrina Misseri, la cugina “del cuore” di Sara. Con l’errore supplementare di guardarli e riguardarli senza il sonoro: sole le immagini, il viso, i primi piani, l’espressione del viso, lo sguardo, il sorriso, gli occhi…. E’ un “trucco”, quello di togliere il sonoro, per m’è venuto in mente anni fa per capire se una attrice o un attore sa recitare o no. Senza il sonoro si scopre per esempio facilmente che la grande star Liz Taylor non sa recitare.
Dio santo! Guardando quei video m’è parso di rivedere Anna Maria Franzoni, la madre che ha ucciso il proprio bambino Samuele. In tv aveva sempre quello sguardo, quegli occhi, quel sorriso. Dico: ma che cazzo c’era da sorridere per il massacro del piccolo Samuele e cosa c’è da sorridere per lo scempio di Sara? Non ho mai visto in vita mia una persona schiantata dal dolore ridere o sorridere, per giunta spesso, nel parlare della disgrazia che quel dolore le ha provocato. A dire il vero, le persone che soffrono sul serio non danno neppure interviste: “al dolore si addice il silenzio”, ho scritto in Vicolo Skandenberg, finora l’unico mio romanzo. E non l’ho scritto per sentito dire…
Vedo che il paragone con la Franzoni questa mattina l’ha fatto anche la madre di Sara, quando avevo già spedito da un pezzo a www.blitzquotidiano.com il nuovo pezzo su questa orrenda storia, pubblicato però nella finestra delle Opinioni solo alle 16:50. Lo stesso paragone, sia pure con motivazioni diverse. La mamma di Sara si riferisce al fatto che Sabrina nega e negherà sempre, come la Franzoni. Io invece mi rifersicom purtroppo ad altro, dopo essermi avvelenato la notte con immagini che mi parevano sfacciatamente rivelatorie, da incubo.
Forse Sabrina sorride perché la spettacolirazzazione televisiva dei delitti, anche i più efferati, per fare audience, cioè in definitiva quattrini, oltre a trascinare sulla cattiva strada anche la stampa ha disumanizzato quello che dovrebbe essere il dolore, il lutto, il silenzio, il funerale, il pianto, la tristezza, trasformando tutto in “evento” e in “puntata televisiva”. In occasione per diventare famosi. E famose. Magari Veline. O Letterine. O Meteorine. O Grandi Fratelli.
Perciò l’imperativo è: sorridere, prego. “Cheese!”.
In ogni caso, siamo nella merda. Purtroppo sporca di sangue.
Post scriptum (ore 12,40 del 17 ottobre)
Mah. La ricostruzione “finale” non mi convince. Qualcosa ancora non quadra. Come è possibile che Sabrina afferri in casa sua cugina Sara, la porti di forza in garage dal padre e che questo anziché chiedere “Ma che cavolo state facendo?” e separale a suon di sberle strangoli Sara senza un motivo, cioè senza un accordo preventivo con sua figlia? Ci credo poco. O niente. Non ha senso. E’ più probabile ci sia stato un accordo preventivo. O una preesistente complicità tra padre e figlia per altre faccende che ha innescato la conclusione assassina del litigio. Una complicità su temi pesanti, scabrosi, riguardante per esempio un segreto inconfessabile.
Non mi convince neppure il motivo ufficialmente addotto come scatenante l’omicidio: tappare la bocca a Sara per evitare facesse sapere in famiglia e/o fuori famiglia che suo zio l’aveva infastidita sessualmente. Un adulto come zio Michele può sempre ribattere, come infatti sempre accade, che “sono tutte sua fantasie, affermazioni campate per aria”. Chi avrebbe dato retta a Sara? E in ogni caso: che gliene fregava a suo zio se qualcuno le credeva? Il duro contadino Michele Misseri non ha proprio l’aria e tanto meno la formazione di uno che se non gode di immensa considerazione si spara. Qualcuno è disposto a credere che ad Avetrana, o a Castelvetrano o a Cuneo, susciti davvero un grande scandalo il fatto che uno zio ci abbia “tentato” con una nipote? L’Italia sarebbe talmente piena di scandali da non lasciare più spazio a quelli di Berlusconi o dei Tulliani. Credo che tanta aberrazione e malsana violenza siano scattate in Messari padre e figlia perché frutto scatenato da qualcosa di malsano e aberrante che esisteva già prima.
E dunque?
E dunque mi viene in mente un’inchiesta che oltre 20 anni fa condussi per L’Espresso sugli incesti. Non sugli incesti tra fratelli e sorelle, che non hanno mai scatenato troppo scandalo, ma su quelli tra genitore, padre e madre, e figli. Il caso più diffuso è l’incesto tra padre e figlia. Padre padrone? Non a caso la parola “padrone” non è altro che un accrescitivo di “padre”… Che di per sé quindi incorpora già il concetti di padrone. Noi magari non ce ne rendiamo ocntro, ma la nostra lingua quotidiana sì. E le parole non nascono su Marte o sotto i cavoli, ma dall’esperienza quotidiana. Appurai, e scrissi, che la capitale degli incesti padre-figlia è la Lombardia, con epicentro Milano. E che le madri di solito sanno. Ma tacciono. “E non tacciono per evitare danni maggiori, bensì per non perdere lo status e i vantaggi di moglie, perché a Milano l’incesto non è cosa da classi sociali povere o degradate, ma soprattutto da benestanti”, mi spiegò non ricordo ora quale specialista.
Diffuso nel Trentino Alto Adige dell’economia del “maso chiuso”, che per non disperdere il maso, cioè il terreno di famiglia, stimola gli incesti, ho letto che sempre per non disperdere il patromonio l’incesto è stato praticato anche ad alto livello dai banchieri e finanziari Rotchild. E che fosse prassi normale al tempo dei faraoni è cosa nota. Qui però siamo non nell’antico Egitto, ma ad Avetrana, e non tra i Rotchild.
Facciamo ora il caso che in una famiglia contadina di Avetrana, o di Castelvetrano o di Cuneo, il padre, padre-padrone di fatto e per cultura, indurito dal lavoro nei campi e magari anche da un periodo di emigrazione in un Paese straniero a fare un lavoro umliante e deprimente, abbia o abbia avuto un incesto con una figlia. E che “ci tenti” con una nipote. Cos’è che teme di più? Che si venga a sapere che ci ha tentato con la nipote o che salti fuori di peggio? Si teme di più che si sappia di un peccato veniale, qual è l’averci tentato con una nipote, o che si sappia di un peccato mortale, mortalissimo, qual è l’esserci riuscito con una figlia? E cos’è che teme di più la figlia di un tale padre? Scandalo pubblico o parentale a parte, qual è la molla più forte? Quella che scatta in una figlia che sa di avere col padre un segreto inconfessabile, come per esempio avere o avere avuto una relazione adultera col padre, o quella in una figlia che non ha e non ha mai avuto segreti così scabrosi?
Ripeto: credo che tanta aberrazione e malsana violenza siano scattate in Messari padre e figlia perché frutto scatenato da qualcosa di malsano e aberrante che esisteva già prima. Frutto scatenato non in modo estemporaneo in garage, ma coltivato e deciso già prima. Oppure provocato o almeno facilitato da una complicità tra padre e figlia preesistente da tempo e su un segreto inconfessabile. Qual è appunto, per esempio, l’incesto.
epiteti…
x TUTTI
HO AGGIUNTO AL TESTO DELLA PUNTATA IL SEGUENTE POST SCRIPTUM:
Mah. La ricostruzione “finale” non mi convince. Qualcosa ancora non quadra. Come è possibile che Sabrina afferri in casa sua cugina Sara, la porti di forza in garage dal padre e che questo anziché chiedere “Ma che cavolo state facendo?” e separale a suon di sberle strangoli Sara senza un motivo, cioè senza un accordo preventivo con sua figlia? Ci credo poco. O niente. Non ha senso. E’ più probabile ci sia stato un accordo preventivo. O una preesistente complicità tra padre e figlia per altre faccende che ha innescato la conclusione assassina del litigio. Una complicità su temi pesanti, scabrosi, riguardante per esempio un segreto inconfessabile.
Non mi convince neppure il motivo ufficialmente addotto come scatenante l’omicidio: tappare la bocca a Sara per evitare facesse sapere in famiglia e/o fuori famiglia che suo zio l’aveva infastidita sessualmente. Un adulto come zio Michele può sempre ribattere, come infatti sempre accade, che “sono tutte sua fantasie, affermazioni campate per aria”. Chi avrebbe dato retta a Sara? E in ogni caso: che gliene fregava a suo zio se qualcuno le credeva? Il duro contadino Michele Misseri non ha proprio l’aria e tanto meno la formazione di uno che se non gode di immensa considerazione si spara. Qualcuno è disposto a credere che ad Avetrana, o a Castelvetrano o a Cuneo, susciti davvero un grande scandalo il fatto che uno zio ci abbia “tentato” con una nipote? L’Italia sarebbe talmente piena di scandali da non lasciare più spazio a quelli di Berlusconi o dei Tulliani. Credo che tanta aberrazione e malsana violenza siano scattate in Messari padre e figlia perché frutto scatenato da qualcosa di malsano e aberrante che esisteva già prima.
E dunque?
E dunque mi viene in mente un’inchiesta che oltre 20 anni fa condussi per L’Espresso sugli incesti. Non sugli incesti tra fratelli e sorelle, che non hanno mai scatenato troppo scandalo, ma su quelli tra genitore, padre e madre, e figli. Il caso più diffuso è l’incesto tra padre e figlia. Padre padrone? Non a caso la parola “padrone” non è altro che un accrescitivo di “padre”… Che di per sé quindi incorpora già il concetti di padrone. Noi magari non ce ne rendiamo ocntro, ma la nostra lingua quotidiana sì. E le parole non nascono su Marte o sotto i cavoli, ma dall’esperienza quotidiana. Appurai, e scrissi, che la capitale degli incesti padre-figlia è la Lombardia, con epicentro Milano. E che le madri di solito sanno. Ma tacciono. “E non tacciono per evitare danni maggiori, bensì per non perdere lo status e i vantaggi di moglie, perché a Milano l’incesto non è cosa da classi sociali povere o degradate, ma soprattutto da benestanti”, mi spiegò non ricordo ora quale specialista.
Diffuso nel Trentino Alto Adige dell’economia del “maso chiuso”, che per non disperdere il maso, cioè il terreno di famiglia, stimola gli incesti, ho letto che sempre per non disperdere il patromonio l’incesto è stato praticato anche ad alto livello dai banchieri e finanziari Rotchild. E che fosse prassi normale al tempo dei faraoni è cosa nota. Qui però siamo non nell’antico Egitto, ma ad Avetrana, e non tra i Rotchild.
Facciamo ora il caso che in una famiglia contadina di Avetrana, o di Castelvetrano o di Cuneo, il padre, padre-padrone di fatto e per cultura, indurito dal lavoro nei campi e magari anche da un periodo di emigrazione in un Paese straniero a fare un lavoro umliante e deprimente, abbia o abbia avuto un incesto con una figlia. E che “ci tenti” con una nipote. Cos’è che teme di più? Che si venga a sapere che ci ha tentato con la nipote o che salti fuori di peggio? Si teme di più che si sappia di un peccato veniale, qual è l’averci tentato con una nipote, o che si sappia di un peccato mortale, mortalissimo, qual è l’esserci riuscito con una figlia? E cos’è che teme di più la figlia di un tale padre? Scandalo pubblico o parentale a parte, qual è la molla più forte? Quella che scatta in una figlia che sa di avere col padre un segreto inconfessabile, come per esempio avere o avere avuto una relazione adultera col padre, o quella in una figlia che non ha e non ha mai avuto segreti così scabrosi?
Ripeto: credo che tanta aberrazione e malsana violenza siano scattate in Messari padre e figlia perché frutto scatenato da qualcosa di malsano e aberrante che esisteva già prima. Frutto scatenato non in modo estemporaneo in garage, ma coltivato e deciso già prima. Oppure provocato o almeno facilitato da una complicità tra padre e figlia preesistente da tempo e su un segreto inconfessabile. Qual è appunto, per esempio, l’incesto.
Beh ci sono riuscito, tra cg che mi fa´andare in bestia e Nicotri che mi stuzzica a tavola c´e´per tutti bistecche, patate fritte e insalata, tutto perfetto ho persino apparecchiato, ma oggi eccezione niente pasta. Vado …grazie per la mattinata di stress che e´volata via cosi…………….. in un battibaleno. Un saluto a tutti e buona Domenica.
Rodolfo
x Rodolfo
Mi spiace per le sue patate. Io non ho avuto questo problema, ho mangiato solo frutta perché devo prendere un treno e non m’è ancora passato del tutto il cimurro che m’ha beccato 5 giorni fa.
A parte questo, nel blog nessuno mette in discussione l’esistenza dello Stato di Israele. Quello che non piace, spesso, è la sua politica, almeno su certi temi.
E poi lei vede soluzioni che magari fosse vero ci fossero. Purtroppo, caro Rodolfo, io e lei non contiamo nulla. Non stanno certo ad ascoltare noi. Purtroppo contano e ascoltano le Nierenstein….
Buona domenica.
pino nicotri
x Pino
a me risulta che all’epoca dei faraoni l’incesto consentito, ma solo tra ‘faraoni’, era appunto quello tra fratelli e sorelle.
Tant’e’ che Caligola sognava di andarsene in Egitto per poter cosi’ sposare legalmente sua sorella, dato che a Roma, invece, non era consentito.
Non mi e’ chiaro in che modo l’incesto padre-figlia (o figlie) preservasse il patrimonio?!
Comunque e’ vero che e’ un incesto tipico di famiglie anche agiate, persino ricche. Invece, a quanto leggevo, quello tra fratelli e sorelle era, o sarebbe, una specie di rito di passaggio piu’ diffuso in famiglie povere o poverissime. Dissi gia’ in passato che nei quartieri poveri di una certa citta ‘ in GB (e forse non solo quella) si usava dire che la loro definizione di ‘vergine’ era una bambina di 5 anni (certo esagerando!) che corresse piu’ velocemente di suo fratello…
Venni scioccato anni fa dal racconto di un mio amico tedesco sassone che era venuto a sapere certe storie su sua madre e sua zia (sorella minore della madre). Per anni erano state soggette da bambine agli abusi del padre (nonno), con la madre (nonna) connivente e forse partecipante! la storia venne fuori solo quando il nonno ormai 80enne mori’, e sua madre fini’ in una clinica psichiatrica. Ed era una famiglia molto agiata
Peter
caro Pino,
riprovo a dire la mia , sperando di non essere ancora in castigo!
Credo che nella vicenda di Sara lei abbia visto giusto.
La cugina, ho letto,l’aveva sempre vinta, in casa soprattutto con il padre. Il rischio di una rivale???
L’incesto padre-figlia non ha, secondo me , soltanto situazioni economiche più o meno floride.
Alla base c’è il senso di possesso proprio del padre-padrone; non c’è la percezione culturale ma anche storicamente moderna della unicità e della individualità della persona , dalla nascita.
Non c’è il concetto del “non mi appartiene”, è solo un prestito da curare e crescere amorevolmente…e poi lasciare andare!
Coerentemente sono contraria alle adozioni, soprattutto internazionali. Che sono quasi sempre il trionfo dell’egoismo della coppia che vuole essere appagata costi quel che costi!
Una bambina violata dal padre non avrà mai più un concetto solare, sano e allegro della sessualità. Mai più!
Poi …può capitare di tutto!!
e se stavolta non passa …mi va di traverso il blog!
Sylvi
continuo…
Nel maso chiuso, da mia esperienza, non c’entrava la indivisibilità della proprietà, questo problema nasceva caso mai con un altro figlio maschio.
Alle femmine veniva data la dote, che consisteva in un corredo più o meno ricco e magari qualche tratto di bosco, qua e là, che non intaccasse però “il feudo” principale.
No, violare la figlia era “lecito” come disporre di un bene.
La madre molto spesso, anche a Milano, che poteva fare?
Non c’erano trutture di protezione ai maltrattamenti familiari, c’era soltanto scandalo e sicuri maltrattamenti anche alla moglie.
Le chiedo soltanto: strutture di sostegno agli abusi e maltrattamenti in famiglia ci sono e funzionanti in tutto il territorio nazionale? No! E fanno parte, purtroppo di quel welfare che si sta sempre più assottigliando! In silenzio!
saluti Sylvi
x Sylvi
Castigo?
Corro al treno.
Un saluto.
pino
x Pino
eh si; da due giorni riscrivo il riassunto dei pezzi che ho postato e non passano.
Sarà l’avviso di autocensurarmi!!!!
Buon viaggio.
Sylvi
x Peter e Pino
Chissa’ quanti casi di incesto tra fratelli e sorelle non vengono riportati.
Personalmente sono venuta a sapere di due casi di padre e figlia, ambedue di famiglia benestante.
Il figlio del fratello di mio marito era fidanzato con una bellissima ragazza, quando venne a sapere che il padre aveva relazioni con la figlia da 10 anni.
Il padre era un medico di nome.
Il caso non venne mai reso pubblico.
In Italia conoscevo una famiglia il cui padre aveva relazioni con la figlia minorenne, la mamma ne era consapevole…e contenta.
Negli US il 46% degli incesti avviene tra famigliari, padri, fratelli, cugini, zii e nonni.
E’ considerato incesto anche tra stepfather e figliastra.
Meno comune e’ incesto fra padre e figli maschi.
L’incesto tra fratelli e sorelle e’ piu’ comune nelle classi basse, forse dovuto alle camere da letto in comune, a letti in comune….cosi’ ho letto ed anche pensato vedendo vecchie foto dove le famiglie dormivano in una stanza unica.
Buona domenica…qui fa freddino.
Anita
… cari amici del blog… In occasione dello SCIOPERO GENERALE… prossimo venturo, voglio parteciparvi x filmare il viaggio e la partecipazione ad un GRANDE SCIOPERO GENERALE … muoio dalla voglia di farne un filmato x portarlo ai miei campesinos… sindaci… politici etc… dominico e haitiani… Sarebbe x me di grande aiuto se con me ci fossero gli amici del blog… che mi guidano e mi assistono se casco in terra… (scherzo..) ( no per filmare loro (questo rimane privato) ma x essere in compagnia e cosi potermi concentrare nel cercare immagini con tranquillita… e atturno mi aiutate a portare il piccolo troll di accessori e bevande.
Invito tutti… ( questa volta possono venire in molti… Linosse, Ber e altri che non ci conosciamo di persona… il figlio di Follotitta o la sua mamma… se saranno a Roma quel gg… e non voglio nominare tutti… ma mi avete capito che sara una manifestazione storica, formare una delegazione di blogghisti di arruotalibera con accapo il ns. famoso e querido blogmaster Pino Nicotri … naturalmente quelli che ci conosciamo di persona, sono sicuro che saranno presenti in blocco… Lo zzoccolo duro…
Parliamone e fatemi sapere cosa ne pensate… Cosi anche x uscire dal cappio soffocante di quest’andazzo del blog… con l’obelisco dello scrotolfo… si gira intorno all’Obelisco di sti cazzo di bbibbliofaghi… isdraeliani e la rava, la fava e labbibbia… e frena il non commentare i post del Pino… eccheccazzo parliamo dello SCIOPERO GENERALE… è ora di finirla con questo maledetto stato di mafiosi… Il mondo del lavoro al centro delle decisioni del governo… e della vita sociale…
Paleonico
perbacccolina, quanti altarini si vanno scoprendo.
Vedo che Sylvi, malgré soi, ha dovuto ammettere che il padre padrone non esiste solo al Sud?
in generale, l’incesto tra ‘siblings’ (fratelli e sorelle) e’ anche molto diffuso in comunita’ chiuse, come in piccole isole, montagne, paesi in campagna…questo ovunque.
In termini psicologici, il vero incesto e’ quello tra una persona di autorita’ e fiducia (come il padre, ma anche la madre) ed un minore che la veneri perche’ ne dipende sotto tutti i profili. Ed e’ l’incesto piu’ grave sotto il profilo psicologico futuro del ragazzo o ragazza, bambino o bambina. La consaguineita’ ha un’importanza re-lat-iva, per cui l’incesto tra fratelli e sorelle puo’ essere svantaggioso sotto il profilo genetico, ma non crea, in genere, danni psicologici se le eta’ sono simili.
Per preservare il patrimonio, si usavano molto i matrimoni tra cugini, anche di primo grado, ma non era un problema, purche’ la cosa non si ripetesse all’infinito…
Una certa reputazione anche tra stranieri ha un paese di montagna (?Lombardia) chiamato Livigno, qualcuno mi puo’ dare informazioni? pare che tra l’altro sia una specie di duty free shop a cielo aperto.
A Sylvi vorrei far notare che propina le solite sciocchezze. Quanti casi di ‘incesto’ vi sono in famiglie adottive? scommetto praticamente zero. L’adozione al contrario esprime un sentimento che la paternita’, e maternita’, non e’ solo quella del gretto ‘possesso’ biologico. Francamente, a parlarne male Sylvi dovrebbe vergognarsi
Peter
… posso andare anche da solo… invece del piccolo troll… viaggio e mi muovo con lo zainetto… ma mi stanco… almeno penso che magari mi posso stancare… anche se conoscendomi, quando ho da filmare mi dimentico anche di mangiare… e mi piacerebbe di piu avere le mani libere…
¿¿…ccchi viene??
P.
caro Faust
ti è piaciuto Goran Bregovic?
mandi biel
Sylvi
Ps: Spero che tu abbia modo presto di trasmettere il mio messaggio a Peter! S.
x Peter e x tutti
Chi l’avrebbe mai pensato 50 anni fa’….
San Diego, Court rules it cannot obligate firefighters to partake in the “Gay Parade”.
http://www.onenewsnow.com/Legal/Default.aspx?id=1208492
http://weaselzippers.us/wp-content/uploads/2010/10/gay-pride-parade.jpg -Foto-
Anita
Cosa??!!
Faust e’ diventato il ‘colombo viaggiatore’ di Sylvi???
Peter
caro Peter,
la mia risposta non passa, come spesso in questi giorni.
E sì che non dico parolacce…quelle gliele invio tramite colombo viaggiatore!!!!
Sylvi
Caro Peter
Tu hai preso le cifre più alte, quelle date dal governo vietnamita. Altre fonte citate in wikipedia danno numeri molti più bassi. Ma che prendeno le cifre piu alte, tu interpriti:
“The Communist Vietnamese government in 1995 estimated that 2,000,000 Vietnamese civilians on both sides died in the conflict, but does not allocate these deaths between North and South Vietnam.”
Invece vuol dire solo 2 milioni. Di questi, 895.390
civili furono ammazzati dal nord vietnam. Sottraendo questa cifra dai 2 milioni lascia 1,15 milioni, una cifra che 1/3 della tua di tre milioni.
Alla fine la tua dichiarazione di 3 milioni morti per napalm e’ una grossa esagerazione.
Tutti questi dati tratti dal sito:
http://en.wikipedia.org/wiki/Vietnam_War_casualties
cara Anita ,
ti chiedo un favore.
Potresti mettere sul blog due pezzi di Youtube?
-Bella ciao-Modena City Ramblers&Goran Bregovic
-Talijanska-Balcan song-Goran Bregovic-Accordion
Fino a domani non so che cos’ha il computer.
La prima la dedico a metà blog, l’altra all’altra metà!
Grazie, ti abbraccio
Sylvi
Il ministro Gelmini vuole vederci chiaro. Subito. Vuole sapere se in quella scuola materna, a Livorno, si fa propaganda politica. Peggio che politica: comunista. Non importa se la bandiera falce e martello sia sul lato opposto a quello usato dai bimbi per entrare all’asilo. E nemmeno importa che in quell’edificio, 89 anni fa, si consumò una scissione che ha fatto la storia d’Italia. Bisogna mandare ispettori. Di corsa. Deciderlo di domenica. Farlo immediatamente sapere in giro.
La solerzia del ministro è encomiabile. Se c’è anche il minimo dubbio, va verificato senza indugiare. Perché la propaganda politica a scuola va stroncata sul nascere.
La sola cosa che la Gelmini dovrebbe spiegare al Paese è perché ci mette sei ore – sei ore – a mandare ispettori a Livorno e invece impiega sei giorni – sei giorni – a far mandare una letterina al sindaco di Adro, dove i simboli politici non stanno dall’altro lato dell’ingresso, ma sono stampati su banchi, lavagne e refettori.
Per richiesta di Sylvi -#119-
YouTube – BELLA CIAO- Modena City Ramblers & Goran Bregovic
http://www.youtube.com/watch?v=LAW9JRx7bRU
———————————–
YouTube – Talijanska – Balkan Song – Goran Bregovic – Accordion Accordeon Acordeon
http://www.youtube.com/watch?v=fBL8CuGekvc
Anita
x Popeye -#118-
Caro P.
non mi sono intromessa prima, ma anch’io ero arrivata alle stesse cifre…….
Bye,
Anita
… bella Peter… invece di piccione… Colombo viaggiatore… nel mio caso con mis campesinos… il loro colombo di pace e lavoro… quando incontro o telefono con qualcuno del blog… beh!! con lei l’altro gg è stata la mia prima telefonata di conversazione di cultura, costume e societa… Stabilisco e rispetto la regola di parlare come si mangia… se parliamo al telefono… parliamo noi due… di cultura, costume e societa… non mi piace parlare dei blogghisti e quando brevemente succede… dico cose conosciute sul blog e di nessun pericolo x la privacy degli altri… eppoi del blog si scrive sul blog non al telefono…
x Silvi
Ps: Spero che tu abbia modo presto di trasmettere il mio messaggio a Peter! S.
… scusami tanto… ¿quale messaggio? forse me ne hai parlato quando mi addormentavo, ( scherzo… volevo dire distratto ammordere nuvole con altri pensieri… fra una cosa e un’altra di cui parlavamo… Conoscersi e capire… ologrammare la figura virtuale che cce dietro il non conoscersi fisicamente, ma solo virtualmente attraverso il blog… e dargli una forma ologramma… vicina alla forma reale… sempre piu definita. Con te è stato un piacere e molte risate… conoscerti… conversare di caffe organico e di altre varie ed eventuali…. aaaahhh scherzo… e non scherzo quando ti dico che non mi ricordo… ricordamelo in privee… ciao bella suocera colta… Sempre dal Tuo Diavolaccio di Fiducia©
Paleonico, cuggino di Faust
x Faust
Allora lo ripeto:
-Se ti capita di parlare con Peter digli che lo ritengo un simpatico romp…..alle!!!!
A qualcun altro lo avevo detto direttamente, ma a lui volevo usare una cortesia!
Ciao
Sylvi
Cara Anita
Quello che non capisco e’ perché quelli della sinistra continuano a esagerare sulle vittime di qualunque conflitto. Credono che cosi facendo da’ più forza alle loro posizioni. Invece l’effetto e’ al contrario. Ricordo benissimo il caso Jenin nel West Bank dove avevano fatto credere che c’era stato un genocidio dalla parte di Sharon e il suo esercito israeliano. Ero uno di quelli convinti. L’ONU andò a indagare e non trovarono niente.
“Dopo l’operazione a Jenin, i palestinesi avevano affermato che un “massacro” ha avuto luogo e che gli israeliani avevano ucciso più di cinquecento persone. Questo ha provoco’ una indignazione internazionale e ha porto’ a richieste di una indagine delle Nazioni Unite. Ma alla fine questi crediti sono stati esposti come falsa, e che i palestinesi stessi li retratto’. Kadoura Mousa Kadoura, direttore del movimento Fatah di Yasser Arafat per il nord della West Bank, ha riferito il numero di palestinesi morti a cinquantasei (secondo un’altra sua stima era cinquantadue anni), che era proporzionale alle perdite israeliane (trentatré morti ). La maggior parte dei morti palestinesi erano uomini armati che avevano messo trappole esplosive nella zona per infliggere vittime israeliane. ”
Adesso mi aspetto i Shalom, Cerutti, ecc. con le loro apologie con un lungo elenco dei mali fatti da israeliani e raccontati nella Bibbia a cui loro non credono.
Caro Poppy, perche arrabattarti sulle porcate di altri quando (te) ne potresti raccontare fino a ingozzarti su quelle commesse dai tuoi uasescippa?
Di “materiale” ce ne sta a sufficienza, hai l’imbarazzo della scelta.
E se casomaiandassi in tilt, il Cerutti potrà darti un aiutino.
..ino..ino, senza tante pretese.
C.G.
x Popeye
Caro P.,
mi basta vedere l’accanimento per dimezzare il numero delle vittime dei campi di concentramento.
Per poi esagerare su quelle del conflitto in Iraq…da 100’000 a 200’000 ad oltre un milione…
Considera che i dati di “Body Count” includono tutti i morti.
Fino a poco tempo fa’, riportava i nomi e la causa del decesso, la stragrande maggioranza dovuta ad esplosivi, IED, esecuzioni settarie, e suicidi con esplosivi………
E’ un po’ che non entro nel sito, ci daro’ un’occhiata.
Ti ricordi Katrina?
10’000. 14’000…solo a New Orleans, poi il numero e’ ribassato a circa 900, nemmeno di sicuro perche’ molti degli evacuati non hanno fatto ritorno.
Contavano anche le casse da morto che galleggiavano ed i morti negli obitori.
In tutti gli 8 Stati colpiti da Katrina il numero totale risulta a 4’081. (forse meno)
4 nel Superdome sono morti per overdose.
2 per malattie cronache.
Take care,
Anita
Caro Cerutti
Ti ringrazio per la tua generosa offerta ma non ne ho bisogno. Sono stato sempre indipendente nel mio pensiero e non gradisco propaganda.
Caro Poppy,
bèh che tu non gradisca la propaganda mi sembra un pò buttata là.
Massì, diciamolo, in quanto a propaganda la Komare ti batte per K.O. alla prima ripresa.
Per quanto riguarda l’indipendenza di pensiero se ne sei convinto tu dovresti però almeno dimostrarlo: Mi sembra che la tua duttilità
finisca proprio dove comincia una qualsiasi critica, pur se feroce pechè attinente, alle vs. amministrazioni governative.
Quando vai in tilt usi spesso “Kommmmmmunista” “perdente”
“stronzate” per citarne qualcuna invece di provare a smentire o controprovare nel merito.
Mi sbaglio?
C.G.
x Popeye
Ecco “Body Count”
Aggiornato il 15 ottobre 2010
Deaths: 98,253–107,235
Iraq Body Count:
http://www.iraqbodycount.org/
http://www.iraqbodycount.org/database/
Anita
x C.G.
Cosa considera propaganda ???????
Anita
La sua.
C.G.
Caro Cerutti
Se mi metto a dare apologie per tutte le tue cazzate ci vorranno tre vite. Ho meglio cose da fare in questa vita. Forse nella mia prossima faro’ la parte di un perdente k. e tu un papavero con quattro stellette.
Si scrive di morte. E si indaga. Si sensazionalizza la morte, specie se la sua circonstanzialita’ e’ imprecisa e puo’ permettere a tanti acuti giornalisti investigativi di passare disinvoltamente da Montecarlo ad Avetrana, per colorire di giallo, i misteri della vitellonesca vita provinciale. Ma chi racconta le tante storie di tante altre morti? Dell’uomo, o donna, che si reca al lavoro in una alba qualunque, pensando ai 5 euro l’ora della sua paga, e la sera si ritrova rinchiuso in una cassa di alluminio anonima e furtiva? Il fatto e’ che un operaio, o operaia, che muore per un incidente sul lavoro, non accende la sordida fantasia di milioni di telespettatori. Non ci si possono investire sopra mezzi tecnici e professionalita’. Al massimo, se si tratta di una strage, puo’ scuotere l’informazione per un paio di giorni, per dopo sparire nel calderone del dimenticatoio.
Eppure, anche li’ ci sarebbe da investigare. Ci sarebbero da scoprire collusioni e mancati controlli. Intrecci malavitosi e corruzione. Malcostume. Ma le notizie incalzano e c’e’ da scrivere urgentemente di una ragazza che, dal carcere di Perugia reclama a gran voce la propria vita, dimenticando che della sua storia fa parte un’altra vita che nessuno puo’ reclamare, perche’ non c’e’ piu’. E c’e’ sempre Sara in primo piano, pronta a entrare negli onori della cronaca dello studio del vispo vespa. E gli operai e operaie che muoino giornalmente? Ci sara’ mai in questo benedetto paese un giornalista disposto, oltre che a stilare statistiche annuali, anche a scoprire le cause di una carneficina che ci lascia tanto indifferenti?
x Poppy.
Come volevasi dimostrare.
Tre vite?
Eppure basterebbero dieci minuti per un contraddittorio basato sui fatti. Non sarà mica invece il solito banale giochetto più che conosciuto che quando gli argomenti scarseggiano si buttano là quattro epiteti e chi si è visto si è visto. Almeno la Komare lo fa in un modo che rasenta la professionalità: per svicolare, quaglieggia.
Un’artista nel dire tutto senza dire niente.
Uè, sempre riferito alle vostre amministrazioni che usano e scippano, niente di personale contro voi due, sia chiaro, nè!?
Sul fatto poi di un’altra vita dopo questa nostra (beati quelli che ci credono) non potevi augurarmi qualcosa di meno malvagio
che il diventare un prossimo papavero con le stellette sul bavero?
Sadico!
C.G.
x C.G.
La mia?
Ma lei sa leggere?
Non scrivo MAI niente che non posso backup. (corroborare?)
Non solo backup, prese da fonti serie.
Se lei non apre i links almeno stia zitto.
Anita
Sempre imbufalita con il Cerutti, èh?
Non apro i suoi www per il semplice fatto che temo i virus che provengono dall’altra parte dell’oceano.
Ma non solo i virus. Ho una figura snella, non credo che i miei baffi potrebbero fare da contrappeso quando quelle due cosette lì diventassero gonfie come mongolfiere.
Suvvia, non se la prenda. Tra noi, ne abbiamo discusso così tanto che trovo superfluo ricordarglielo.
Buonaseeera.
C.G.
contraddittorio basato sui fatti ..
Caro Cerutti
Questo e’ il nocciolo dell’argomento: portar i fatti. Tu non porti mai fatti ma solo esagerazioni da un punto di vista che nel mondo siamo tutti perfetti, che tutti agiscono come Gino vuole. Ma il mondo non e’ cosi’, a volte e’ malvagio. Ci sono persone che ti vogliono sgozzare, che vogliono sgozzare la tua famiglia, il tuo paese. Quanto si arriva a questo punto si ringrazia Dio che ci sono i papaveri con quattro stelle.
x C.G.
Caro C.G.
il mio sistema controlla tutti i messaggi e links, prima li mando nella mia mailbox.
Se i siti internet non sono sicuri i miei 3 security systems me li blocca.
Anita
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Email scanned by PC Tools – No viruses or spyware found.
(Email Guard: 7.0.0.18, Virus/Spyware Database: 6.16090)
http://www.pctools.com
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x C.G.
Suvvia, non se la prenda. Tra noi, ne abbiamo discusso così tanto che trovo superfluo ricordarglielo.
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Veramente non si puo’ discutere con lei, e’ umanamente impossibile.
Anita
Karo Poppy,
non ti sei mai chiesto quanta gente a questo mondo la pensa esattamente così come scrivi nei VOSTRI confronti?
Una ragione, cribbio, ci deve pur essere!
Sono tutti anti-US solo per partito preso?
Andiamo.. ne avete fatte tante di mattanze che pochi, davvero pochi, vi riconoscono il diritto di pontificare su quelle degli altri.
Quegli atti scellerati che giustamente vengono chiamati terrorismo.
E qui, come al solito casca l’asino: acclarato senza ombra di dubbio
che “gli altri” sono dei terroristi, viene spontanea la domanda:
voi (le amministrazioni US) invece cosa siete?
Prova a farti questa domanda e a darti una risposta.
Farla alla Komare non ci provo nemmeno, dio me ne guardi!
C.G.
Follotitta …
“Ci sara’ mai in questo benedetto paese un giornalista disposto, oltre che a stilare statistiche annuali, anche a scoprire le cause di una carneficina che ci lascia tanto indifferenti?”
Come sempre la colpa è degli operai che non sanno morire secondo i canoni dell’ odience televisiva si ostunano a morire singolarmente o in piccoli gruppi, spesso in posti impervi e poco frequentati dalle troupe delle TV. Per avere gli onori della cronaca devono morire in una decina tutti insieme possibilmente orrendamente bruciati come quelli della System Krup, i morti di lavoro se fossero accorti dovrebbero assicurarsi che della cosa venga a conoscenza in tempi utili ad un giornalista bravo è quest’ultima mi pare la condizione più ardua da realizzare.
Antonio <i< — antonio.zaimbri@tiscali.it
L’ ESEMPIO FRANCESE:
LA DITTATURA FINANZIARIA SI PUO’ BATTERE
da un art. di Franco Berardi “Bifo”
ilmanifesto.it
Quel che sta succedendo in Francia è estremamente importante, per tutti.
Il movimento francese contro il prolungamento del lavoro e il rinvio delle pensioni, giunto alla quarta giornata di mobilitazione generale, si rafforza e va allo scontro con il governo Sarkozy. È la prima volta, in Europa, che un movimento ampio prende come bersaglio il dogma centrale del prolungamento del tempo di vita-lavoro, sancta sanctorum del conformismo economico dell’epoca tardo-liberale.[…]
Un dogma che suona così: a causa del prolungamento del tempo di vita e della riduzione di natalità, i paesi europei vanno verso una tragica situazione in cui pochi giovani dovranno sorreggere molti vecchi pensionati… Ma dietro il gioco delle tre carte si cela un progetto ben diverso, che è quello d’imporre un aumento del tempo di lavoro (più ore di straordinario, pieno utilizzo degli impianti, sabato lavorativo, rinvio indefinito dell’età pensionabile), e conseguentemente una riduzione dell’occupazione. Con la favoletta demografica si punta a mantenere i giovani in condizioni di sottoimpiego, costringendoli ad accettare qualsiasi lavoro precario e sottopagato, mentre gli anziani sono costretti a lavorare ben oltre la data stabilita dal loro contratto.
La finalità del prolungamento del tempo di lavoro non ha nulla a che fare con un’esigenza produttiva, ma è la conseguenza di regole finanziarie che agiscono come una gabbia, trasformando in Europa la ricchezza in miseria e la potenza in paura.[…]
I lavoratori e gli studenti francesi hanno capito che prolungare il tempo di lavoro degli anziani, in un periodo di riduzione dell’occupazione, significa dare ai giovani disoccupazione e precariato. Se la società francese riesce a rompere questo dogma, in Europa si apre una fase nuova.
la questione posta dalla Fiom (diritti del lavoro e difesa del salario) e quella del movimento degli studenti e dei ricercatori (risorse per la scuola pubblica, blocco della riforma devastatrice della Gelmini) non sono affatto questioni italiane, e non si possono vincere come battaglie nazionali. Solo un movimento europeo fermerà l’offensiva finanziaria contro la società.
Caro Cerutti
Non capirai mai, ma cosi e’ la vita.
Caro Vox’
è da tempo che lo dico,quindi hai ragione.
Il capitale è internazionale ,quindi è ora di finirla con i sindacati nazionali,solo un grande sindacato europeo può dare l’esempio..se si vuole poi che anche Cina ed India comincino la strada delle riforme e dei diritti,biosgna cominciare ora…anche se credo che in Cina il problema diventerà ineludibile a breve..
cc
Report
Non capisco tutto questo “casino” scoppiato intorno all’inchiesta di Report su chi sia il proprietario di alcune “topaie” in Antigua.
Dopotutto che male c’è a comprarsi un “paio ” di ville ad Antigua e a dichiararlo apertamente.
Siamo o non siamo in un sistema “Global” che prevede la libera circolazione delle merci e dei capitali??
E che ,perbacco ,cose normali!
cc
Poppy che dici , dammi ragione una volta …!!Siamo in sintonia ,non ti pare?
Pensionati..
Io credo che sia corretto che un “vincente ” pensionato italiano o quasi metta al sicuro un gruzzolo ,frutto del proprio lavoro incessante in Otalia, in qualche paradiso fiscale…
Così fan tutti…in fondo poi se litiga con il vicino di scala è giusto poter trascorrere una serena vecchiaia al riparo della giustizia italiana corrotta,capace magari di dar ragione al vicino per il rumore di quando si facevano orgette da Vincenti …e volano tappi di champagne!!
E che ,solo dei perdenti comunisti, gelosi , possono pensare il contrario..!!
cc
Caro gino ,
non disturbare la Komare, in questo momento è troppo impegnata nelle elezioni di MiD Term a battere i candidati dem che hanno votato per la riforma sanitaria di Obama !
W Tom Perriello !!
cc
Piccola domandina a Vox e a CC,
la Fiom e i precari della Scuola e anche i ricercatori accetterebbero
i diritti e i doveri di cui godono francesi e tedeschi?
Questi sono vicini…quelli (i cinesi) ne hanno di strada da fare!!!
Gradirei una risposta chiara e trasparente, non una come le ville di Antigua!
Sylvi