Omicidio Scazzi: avevo visto giusto. Ma non ne sono contento. Ormai anche la stampa è avvelenata dalla tv, più che la notizia e l’uso dell’intelligenza critica per vagliarla interessa la spettacolarizzazione, il sensazionalismo, con annessi scoop di aria fritta modello “Chi l’ha visto?”. Ho passato la notte a chiedermi perché Sabrina, la “cugina del cuore”, nei vari video parlando di un tale orrore sorride… Come la signora Anna Maria Franzoni
Mi chiedo come sia possibile che ad avere sospettato – se non capito – per primi siamo stati solo noi, qui a Blitzquotidiano e nel mio blog, mentre il grande stuolo di giornalisti e opinionisti che si sono occupati a vario titolo del caso si limitava a divagare. A spettacolarizzare. A fare del sensazionalismo perfino inaccettabile, come la deprecabile puntata di “Chi l’ha visto?”. E poi hanno il coraggio e la faccia di bronzo di sospendere “Anno Zero” e Michele Santoro!
L’argomento che ho messo in rete l’8 ottobre, cioè due puntate fa, e del quale ho curato una versione per il giornale online www.blitquotidiano.com, parla purtroppo chiaro. Tant’è che mentre io ho parlato del caso Scazzi all’interno di un discorso più vasto, e col solito titolo lungo e pluricomprensivo, Blitzquotidiano ha invece sparato un titolo secco: “Il martirio di Sarah Scazzi e la confessione dello zio assassino, Michele Misseri. Per Pino Nicotri non è attendibile”.
E Il succo del mio discorso in entrambe le versioni era lo stesso:
– probabilmente l’assassino confesso Michele Misseri, zio di Sara, si addossava tutte le responsabilità per proteggere la sua famiglia, in particolare la figlia Sabrina, la “cugina del cuore” della povera Sara;
– l’orribile vicenda di Avetrana ci avrebbe procurato “ancora molta amarezza. Non sparirà in tempi brevi dalle cronache giornalistiche prima di arrivare a una ricostruzione dei fatti credibile. Siamo in presenza di un caso giudiziario e di una personalità che potrebbe fare impallidire sia Perry Mason che Gogol o Dostoevskij”.
Nel blog aggiungevo che a mio avviso Sabrina s’era tradita fin dal primo momento, mostrandosi immediatamente allarmata: non ci si allarma per un po’ di ritardo, in pieno giorno e in un paese abitato, se non si sa o non si intuisce che è accaduto qualcosa di allarmante. E infatti…
Che dire? Sono sbalordito. Qui non si tratta di menar vanto o appiccicarsi medaglie in una vicenda che da qualunque parte la si guardi suscita solo raccapriccio. Qui si tratta solo di notare e far notare che se il giornalismo d’inchiesta dà forfait e viene sostituito da quello “sensazionalista”, allora non ci si può lamentare del dilagare del “metodo Boffo”, che del sonno della ragione critica, cioè anche del giornalismo, è figlio. Se si accettano passivamente le versioni ufficiali, se ci si riduce a registrare la cronaca anziché anche a indagarla senza tabù e autocensure, poi si finisce con l’avvalorare le frottole di George W. Bush sulle “bombe atomiche irachene” diventando così anche complici di fatto di una guerra. Se non di più guerre…
Ma torniamo ad Avetrana. Vedo che ancora questa mattina per la distanza tra la casa della vittima, Sara Scazzi, e quella dei carnefici, i Misseri, si sparano le misure più abborracciate. La distanza che era stata definita man mano sui più autorevoli quotidiani in 400, 600, 450, 500, 800, 700, 650 metri, come se fosse una variante del gioco della tombola, questa mattina si è ristretta, nella versione online di un autorevole quotidiano, a soli 300. Come dire che l’equatore terrestre può essere lungo sia 40 mila chilometri che 100 mila, o che il monte Everest può essere lungo sia 8.844 metri che 10.000. No comment. Questa mattina ho dato una scrollata a un collega inviato ad Avetrana, che finalmente ha misurato col satellite, tramite il suo iPhone, la distanza esatta: 364 metri, a piedi.
Restiamo al delitto. Sabrina Misseri, cugina di Sara, è davvero colpevole? O è innocente? Questo lo diranno i giudici con la sentenza. Che, quale che essa sia, in un Paese civile va rispettata. Senza scorciatoie e derive forcaiole. Personalmente, preferirei che avesse fatto tutto da sola Sabrina, così che il ruolo di suo padre sarebbe solo quello di un povero disgraziato che si accolla la colpa della figlia. Eventualità, questa, più accettabile e meno brutale, meno paleo cavernicola e feroce della prima versione, quella dello zio che strangola, trasporta il cadavere e stupra la nipote dopo averla assassinata, per poi gettare tutto come immondizia in un pozzo d’acqua trasformato in pozzo nero. La versione che invece emerge è la peggiore: padre e figlia avrebbero agito d’amore e d’accordo per fare scempio della giovane parente. E non voglio pensare a quello che Misseri padre dice di avere fatto in seguito sul cadavere.
Sabrina colpevole o innocente? Lo dirà il tribunale, certo. Ma stanotte non riuscivo a chiudere occhio e ho commesso l’errore di guardarmi i video rintracciabili online delle interviste di Sabrina Misseri, la cugina “del cuore” di Sara. Con l’errore supplementare di guardarli e riguardarli senza il sonoro: sole le immagini, il viso, i primi piani, l’espressione del viso, lo sguardo, il sorriso, gli occhi…. E’ un “trucco”, quello di togliere il sonoro, per m’è venuto in mente anni fa per capire se una attrice o un attore sa recitare o no. Senza il sonoro si scopre per esempio facilmente che la grande star Liz Taylor non sa recitare.
Dio santo! Guardando quei video m’è parso di rivedere Anna Maria Franzoni, la madre che ha ucciso il proprio bambino Samuele. In tv aveva sempre quello sguardo, quegli occhi, quel sorriso. Dico: ma che cazzo c’era da sorridere per il massacro del piccolo Samuele e cosa c’è da sorridere per lo scempio di Sara? Non ho mai visto in vita mia una persona schiantata dal dolore ridere o sorridere, per giunta spesso, nel parlare della disgrazia che quel dolore le ha provocato. A dire il vero, le persone che soffrono sul serio non danno neppure interviste: “al dolore si addice il silenzio”, ho scritto in Vicolo Skandenberg, finora l’unico mio romanzo. E non l’ho scritto per sentito dire…
Vedo che il paragone con la Franzoni questa mattina l’ha fatto anche la madre di Sara, quando avevo già spedito da un pezzo a www.blitzquotidiano.com il nuovo pezzo su questa orrenda storia, pubblicato però nella finestra delle Opinioni solo alle 16:50. Lo stesso paragone, sia pure con motivazioni diverse. La mamma di Sara si riferisce al fatto che Sabrina nega e negherà sempre, come la Franzoni. Io invece mi rifersicom purtroppo ad altro, dopo essermi avvelenato la notte con immagini che mi parevano sfacciatamente rivelatorie, da incubo.
Forse Sabrina sorride perché la spettacolirazzazione televisiva dei delitti, anche i più efferati, per fare audience, cioè in definitiva quattrini, oltre a trascinare sulla cattiva strada anche la stampa ha disumanizzato quello che dovrebbe essere il dolore, il lutto, il silenzio, il funerale, il pianto, la tristezza, trasformando tutto in “evento” e in “puntata televisiva”. In occasione per diventare famosi. E famose. Magari Veline. O Letterine. O Meteorine. O Grandi Fratelli.
Perciò l’imperativo è: sorridere, prego. “Cheese!”.
In ogni caso, siamo nella merda. Purtroppo sporca di sangue.
Post scriptum (ore 12,40 del 17 ottobre)
Mah. La ricostruzione “finale” non mi convince. Qualcosa ancora non quadra. Come è possibile che Sabrina afferri in casa sua cugina Sara, la porti di forza in garage dal padre e che questo anziché chiedere “Ma che cavolo state facendo?” e separale a suon di sberle strangoli Sara senza un motivo, cioè senza un accordo preventivo con sua figlia? Ci credo poco. O niente. Non ha senso. E’ più probabile ci sia stato un accordo preventivo. O una preesistente complicità tra padre e figlia per altre faccende che ha innescato la conclusione assassina del litigio. Una complicità su temi pesanti, scabrosi, riguardante per esempio un segreto inconfessabile.
Non mi convince neppure il motivo ufficialmente addotto come scatenante l’omicidio: tappare la bocca a Sara per evitare facesse sapere in famiglia e/o fuori famiglia che suo zio l’aveva infastidita sessualmente. Un adulto come zio Michele può sempre ribattere, come infatti sempre accade, che “sono tutte sua fantasie, affermazioni campate per aria”. Chi avrebbe dato retta a Sara? E in ogni caso: che gliene fregava a suo zio se qualcuno le credeva? Il duro contadino Michele Misseri non ha proprio l’aria e tanto meno la formazione di uno che se non gode di immensa considerazione si spara. Qualcuno è disposto a credere che ad Avetrana, o a Castelvetrano o a Cuneo, susciti davvero un grande scandalo il fatto che uno zio ci abbia “tentato” con una nipote? L’Italia sarebbe talmente piena di scandali da non lasciare più spazio a quelli di Berlusconi o dei Tulliani. Credo che tanta aberrazione e malsana violenza siano scattate in Messari padre e figlia perché frutto scatenato da qualcosa di malsano e aberrante che esisteva già prima.
E dunque?
E dunque mi viene in mente un’inchiesta che oltre 20 anni fa condussi per L’Espresso sugli incesti. Non sugli incesti tra fratelli e sorelle, che non hanno mai scatenato troppo scandalo, ma su quelli tra genitore, padre e madre, e figli. Il caso più diffuso è l’incesto tra padre e figlia. Padre padrone? Non a caso la parola “padrone” non è altro che un accrescitivo di “padre”… Che di per sé quindi incorpora già il concetti di padrone. Noi magari non ce ne rendiamo ocntro, ma la nostra lingua quotidiana sì. E le parole non nascono su Marte o sotto i cavoli, ma dall’esperienza quotidiana. Appurai, e scrissi, che la capitale degli incesti padre-figlia è la Lombardia, con epicentro Milano. E che le madri di solito sanno. Ma tacciono. “E non tacciono per evitare danni maggiori, bensì per non perdere lo status e i vantaggi di moglie, perché a Milano l’incesto non è cosa da classi sociali povere o degradate, ma soprattutto da benestanti”, mi spiegò non ricordo ora quale specialista.
Diffuso nel Trentino Alto Adige dell’economia del “maso chiuso”, che per non disperdere il maso, cioè il terreno di famiglia, stimola gli incesti, ho letto che sempre per non disperdere il patromonio l’incesto è stato praticato anche ad alto livello dai banchieri e finanziari Rotchild. E che fosse prassi normale al tempo dei faraoni è cosa nota. Qui però siamo non nell’antico Egitto, ma ad Avetrana, e non tra i Rotchild.
Facciamo ora il caso che in una famiglia contadina di Avetrana, o di Castelvetrano o di Cuneo, il padre, padre-padrone di fatto e per cultura, indurito dal lavoro nei campi e magari anche da un periodo di emigrazione in un Paese straniero a fare un lavoro umliante e deprimente, abbia o abbia avuto un incesto con una figlia. E che “ci tenti” con una nipote. Cos’è che teme di più? Che si venga a sapere che ci ha tentato con la nipote o che salti fuori di peggio? Si teme di più che si sappia di un peccato veniale, qual è l’averci tentato con una nipote, o che si sappia di un peccato mortale, mortalissimo, qual è l’esserci riuscito con una figlia? E cos’è che teme di più la figlia di un tale padre? Scandalo pubblico o parentale a parte, qual è la molla più forte? Quella che scatta in una figlia che sa di avere col padre un segreto inconfessabile, come per esempio avere o avere avuto una relazione adultera col padre, o quella in una figlia che non ha e non ha mai avuto segreti così scabrosi?
Ripeto: credo che tanta aberrazione e malsana violenza siano scattate in Messari padre e figlia perché frutto scatenato da qualcosa di malsano e aberrante che esisteva già prima. Frutto scatenato non in modo estemporaneo in garage, ma coltivato e deciso già prima. Oppure provocato o almeno facilitato da una complicità tra padre e figlia preesistente da tempo e su un segreto inconfessabile. Qual è appunto, per esempio, l’incesto.
COME FA UN CONSESSO ACCADEMICO A PARLARE DI “VERITA’ STORICHE INDISCUTIBILI” ?
CLAUDIO MOFFA
claudiomoffa.it
[…] E’ Sergio Romano a ricordarlo proprio oggi in un articolo pubblicato sul nuovo blog L’Indro – direttore l’ex direttore RAI Carlo Fuscagni – in cui l’autore de La lettera ad un amico ebreo – anch’essa attaccata veementemente dai pasdaran dell’Olocausto – nonché il prefatore de I protocolli dei savi di Sion (altro scandalo, perché non se ne deve nemmeno parlare) difende senza esitazione il principio della libertà di insegnamento e del libero svolgimento delle attività didattiche:
“le università devono essere libere e all’interno ci deve essere una piena libertà di pensiero. La libertà di pensiero non deve tradursi in un delitto di opinione. Le opinioni non possono essere considerati dei reati. Nessuna legge deve limitare la libertà di insegnamento.”
1) Come fa un consesso accademico a parlare di “verità storiche indiscutibili”?
2) Come fa di poi lo stesso consesso accademico a pretendere che ci sia una Commissione “incaricata di verificare e di valutare il comportamento del prof. Moffa nello svolgimento della lezione tenuta il 25 settembre 2010”? Avendo io sicuramente “discusso” le diverse tesi sull’argomento della lezione, sono già colpevole!
3) Come fa lo stesso consesso a “invitare con fermezza (?) la Facoltà di Scienze politiche di non attivare il Master” senza aspettare le conclusioni dei lavori della Commissione da esso stessa attivata?
4) Come fa infine la Facoltà a non attivare il Master solo in base alla cagnara di Repubblica e de Il Centro e dei successivi sviluppi su altre testate, con manipolazioni del video e delle frasi in essa contenute?
Una paurosa caduta di stile dunque, non tanto la decisione in sé (che evita soluzioni punitive), ma quell’allucinante “verità storiche indiscutibili”, locuzione che resta come un marchio d’infamia per l’Accademia italiana. A meno che essa locuzione non venga celermente corretta.
Ma la tragedia non vuol dire affatto la fine del totalitarismo culturale, con o senza il o un master della provincia Italia. Un’ultima considerazione è in effetti necessaria: io ringrazio il Presidente Chiodi per aver difeso il principio della libertà di insegnamento, ma oso controbattere che non è certo solo il professor Moffa a porre dubbi o criticare il dogma dell’Olocausto, le sue cifre, le tecniche di sterminio, la pianificazione presunta, intoccabili e appunto “indiscutibili”. E’ vero il contrario: come Israele mostra delle oggettive difficoltà negli ultimi anni ad attuare i propri obbiettivi – vedi primo fra tutti la guerra all’Iran – perché nessuno in Occidente lo asseconda più, a cominciare da Obama, così la discussione libera sullo sterminio di ebrei nella II guerra mondiale è oggi una esigenza sentita da milioni e milioni di persone, e sicuramente dalla stragrande maggioranza del popolo italiano.
Un sondaggio del Corriere della Sera, anni fa annuncio’ che il 75% degli intervistati era favorevole alla libertà di parola e di discussione per i “negazionisti” e dei temi “negazionisti”.
Se questo diceva un sondaggio del principale quotidiano italiano, allora diretto da Mieli, resta molto difficile pensare che dei docenti universitari possano condividere veramente quel pericolosissimo “indiscutibili”, una spada Damocle che incombe anche sulla loro attività di ricerca e di insegnamento.
Caro Pino, complimenti per il libro “Cronaca Criminale”. Interessante ed avvincente. Vorrei segnalare però alcuni refusi che non mi aspettavo da un editore come BCDe.
– pag. 60, quarta riga dal basso, la frase è tronca: “sequestro del miliardo di lire in contanti trovato nella sua.” Penso sia auto?
– pag. 75, prima riga “ferra volontà”. Ferrea?
– pag. 79, prima riga “incontraci”, decima riga “incontrasi”
– pag. 82, riga 17 “eravamo appostai”
– pag. 122, riga 13 “a don Pippo lo aveva conosciuto…”
– pag. 138, riga 19 “sparato a morte” ?
– pag. 152, riga 12 “era in definita semplice” penso fosse “definitiva”
– pag. 153, riga 12 “petulanza credente”, forse “crescente”?
– pag. 155, quarta riga dal basso “Maragnoli&C aveva” forse “avevano”?
– pag 174, riga 14 “Salvatore Reina” è “Riina”
– pag. 191, riga 7 “latitanza brasiliana” credo fosse “venezuelana”.
Saluti,
Massimo
NEGAZIONISTI BUONI VS NEGAZIONISTI CATTIVI
GIANLUCA BIFOLCHI
subecumene.wordpress.com
La forza con cui il reato di opinione di negazione della Shoah si impone delle istituzioni, al mondo politico e alla cultura è direttamente proporzionale alle dissonanze cognitive che una cultura fortemente negazionista come la nostra sente emergere dal profondo di sé quando il rimosso preme contro la superficie.
Secondo la rappresentazione che i nostri media danno di importanti snodi della storia recente si presume che noi italiani ci sentiamo più emotivamente e moralmente legati alle 2.500 vittime del crollo delle Twin Towers che non al milione e trecento mila iraqeni innocenti morti in una guerra sciagurata basata sulle menzogne di George W. Bush e Tony Blair. Ma non è facile far scomparire in un cono di ombra, di oblio e silenzio un milione e trecento mila esseri umani, il cui massacro è accaduto sotto i nostri occhi senza che facessimo niente per fermarlo. Anzi, al di là dei bizantinismi delle formule diplomatiche, appoggiando sostanzialmente gli invasori.
Queste macchie cieche negazioniste della nostra cultura sono così imponenti da mettere a rischio l’intera legittimità morale della nostra civiltà presente. E come il falso forte che guarda al di sopra della tua testa perché ha paura di guardarti negli occhi, ecco le nostre istituzioni che fanno della negazione della Shoah una fattispecie criminale perché nessuno si ricordi che quello che parla dal banco dell’accusa starebbe altrettanto bene al banco degli imputati[…]
x Massimo
D’estate anche i correttori vanno in vacanza…. E quello che resta è subissato di lavoro. Per parte mia verso metà settembre ho segnalato oltre 90 refusi nel pdf da mandare in stampa, parte miei perché alla tastiera sono un disastro, parte diciamo di non so chi. Alcuni di queli che mi hai segnalato ora mi pare siano sfuggiti anche a me. Terrò presente in caso di ristampa.
Ti ringrazio.
pino
FIOM IN PIAZZA
Grande manifestazione per il lavoro, come non se ne vedevano da tempo, sostenuta da tutti i sindacati europei.
x Massimo
Ma ce ne sono altri sfuggiti anche a te….
– pag. 298 in basso il cognome moretti aniché Moretti;
– pag 245, quinta riga, virgola di troppo dopo il soggetto (Pecorelli)
– pag. 234 “era staa” anziché “era stato”
– pag. 167 “per suicidarci” anziché “suicidarsi”
Un saluto con la coda un po’ tra le gambe.
pino
Ma vi rendete conto, perfino Di Pietro pronto a sostenere la legge per criminalizzare il cosidetto “negazionismo”, ovvero a infrangere la nostra costituzione e la libertà di pensiero!
Di Pietro: “Occorrono norme che frenino questa deriva pericolosa”. Anche l’Italia dei Valori sosterrà l’approvazione di una legge contro il negazionismo. “In questi tempi bui, segnati da un dilagante antisemitismo – afferma Antonio Di Pietro, leader di Idv – occorre vigilare e condannare tutti gli atti e tutte le iniziative volte a cancellare le pagine più drammatiche della nostra storia. Il rinnovo della memoria deve essere un esercizio costante per le nuove generazioni affinché certi orrori non si ripetano. Gli ultimi vergognosi episodi, avvenuti persino in Parlamento, confermano la necessità e l’urgenza di norme che frenino questa deriva pericolosa”.
(Repubblica)
E tutti gli altri, ebrei e non, a dare manforte:
Veltroni: “Memoria e impegno contro chi vuole negare la verità”. “Il ricordo della tragica notte del rastrellamento nazifascista al ghetto nel 1943 – dichiara l’esponente del Pd Walter Veltroni – fa parte in maniera indelebile della memoria di tutti i romani, di tutti gli italiani. Per questo il ricordo di quella tragedia deve essere coltivato dall’intera città e deve accompagnarsi a un impegno rinnovato perché non possano più tornare antisemitismo, odio, razzismo. Per questo è giusto l’appello che viene dalla comunità ebraica romana che chiede di mettere in calendario la legge contro chi nega l’olocausto. Quelle norme, davanti anche ai segnali allarmanti di un nuovo antisemitismo, vanno discusse presto e approvate”.
Fassino: sì a legge contro negazionismo. “Sosterrò la legge contro il negazionismo e contro ogni tentativo di alterare la tragica verità della storia” scrive Piero Fassino al presidente della comunità ebraica di Roma in occasione dell’anniversario del rastrellamento del 16 ottobre ’43. Fassino ha ricordato come in quella terribile giornata “uomini innocenti, donne spaventate e bambini inermi furono costretti a lasciare le proprie case per non farvi più ritorno. Senza un motivo, ma solo per il buio di un’ideologia fanatica, antisemita e razzista. È questo – conclude Fassino – che dobbiamo ricordare e insegnare ai giovani, perché nessuno e nulla sia dimenticato e quegli orrori non si ripetano mai più”.
(Sempre da Repubblica)
Fassino e Veltroni non mi sorprendono per ovvi motivi e anche perchè da tempo credo che abbiano portato il cervello al macero, ma Di Pietro mi delude profondamente. Non credevo che potesse essere servile fino a questo punto.
E poi dicono che gli ebrei non comandano il mondo, oggi.
Caro pino ,
non ti crucifiggere più di tanto,in articolo apparso tempo fa ,su un giornale locale,avevo scritto Anti-rattazziano,(nel senso di Rattazzi), è uscito in stampa un “antirazzista”.
Ovviamente, siccome si trattava di un periodo storico ben preciso e l’argomento trattato con il razzismo aveva nulla a che vedere,ti lascio immaginare ….!!!
cc
NEGAZIONISTI BUONI VS NEGAZIONISTI CATTIVI
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Questione di vittime contate e vittime immaginate.
La colpa è mia,avrei dovuto scrivere un “oppositore della politica del Rattazzi”sennò la “prof “va a finire che mi “bacchetta”.
cc
Poppy ,sinceramente non so a cosa ti riferisci, ma se devo essere sincero non me ne frega nulla…perchè la prima cosa che mi viene in mente quando ti leggo è :”Perchè non ti neghi qualche volta alle cose che scrivi,ti faresti del bene! ”
Ovviamente nulla di collegato all’argomento che magari potrebbe essere pure interessante !
un bacione
cc
Fassino e Veltroni non mi sorprendono per ovvi motivi e anche perchè da tempo credo che abbiano portato il cervello al macero, ma Di Pietro mi delude profondamente. Non credevo che potesse essere servile fino a questo punto.
E poi dicono che gli ebrei non comandano il mondo, oggi.
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L’odio oscura la mente! Forse e’ la coscienza che comanda il mondo!
Poppy ,sinceramente non so a cosa ti riferisci …
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Caro CC
Cerco scusa, la prossima volta cercherò di scriverlo al tuo livello. Poi perché ti prendi fastidio per scrivere su una cosa che te ne freghi mi meraviglia. Anzi tutto quelli che scrivi mi meraviglia. Anzi mi meraviglia molto di più di quello che scrive AZ. Per piacere non fermare di scrivere perché mi meraviglia!
Un saluto.
PS – Il bacione non mi meriglia, risparmialo!
Non è la coscienza degli uomini che determina la loro vita, ma le condizioni della loro vita che ne determinano la coscienza.
(Karl Marx)
Questo perdente kommmmmmmmmmmmmunista mica le mandava a dire..
C.G.
Sabrina avrebbe ucciso per futili motivi, ”niente altro che piccinerie comportamentali”. Questa l’analisi dell’esperto di Psicopatologia forense Vincenzo Mastronardi, dell’università di Roma La Sapienza, sull’omicidio di Sarah Scazzi da parte dello zio, Michele Misseri, e della cugina Sabrina.
”Non è la prima volta che accade che gli omicidi avvengono per motivi banali, senza che sia necessario cercare grandi perché”, aggiunge. ”Si può immaginare – prosegue l’esperto – che Sarah abbia minacciato di andare a raccontare in giro di essere stata molestata dallo zio e che questo sia stato sufficiente a scatenare l’aggressione”. Sabrina avrebbe quindi agito ”per difendere se stessa” da questa minaccia.
Quanto al padre di Sabrina, secondo Mastronardi avrebbe agito come un ”grande manipolatore”, cercando di ”entrare nelle indagini per depistarle dall’interno”. Inoltre, ”nel momento in cui ha visto che poteva non essere creduto” ha giocato la carta della violenza dopo la morte della ragazza per salvare la figlia Sabrina. Una dichiarazione che l’uomo potrebbe aver fatto ”nella sicurezza che l’analisi del tampone non avrebbe dato alcun esito”.
In Misseri, come nella figlia Sabrina, è stato il modo di piangere anomalo a destare i primi sospetti, ha detto lo psicopatologo: ”In entrambi si aveva l’impressione di una sorta di ‘pianto a comando’, soprattutto per il passaggio immediato dal pianto alla sua interruzione immediata, con il risultato di piagnucolio palesemente simulato e privo di emozionalita”. Dal momento in cui ha consegnato il telefonino di Sarah ai carabinieri, il 29 settembre scorso, Misseri ha cercato ”di entrare nelle indagini per depistarle dall’interno”, ha osservato l’esperto. ”Ha consegnato il cellulare proprio quando l’attenzione degli inquirenti cominciava a concentrarsi nei suoi confronti”.
L’8 ottobre, ”quando si è reso conto che non poteva più essere creduto, l’uomo ha tentato ancora una manipolazione, accusandosi di avere fatto violenza sul corpo di Sarah”. Lo ha fatto ”per salvare la vita a sua figlia”, ha detto lo psicopatologo forense. E’ stato un tentativo estremo, ma ”sopportabile per un uomo che il lavoro nei campi ha abituato al sacrificio e che ha senza dubbio una soglia di tolleranza molto alta”.
Un’accusa, quella di vilipendio di cadavere, che forse Misseri sapeva fin dall’inizio che non avrebbe potuto essere dimostrata, ”nella sicurezza che a oltre 40 giorni dalla morte l’analisi del tampone non avrebbe dato alcun esito”. Per Mastronardi non è infatti da escludere che Misseri ”sia un esperto in cadaveri alla luce dell’esperienza fatta in Germania in una ditta di pompe funebri”.
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Insomma è il caso di dire proprio Ratzy a Mary Issy Myssymy
E se Nicotri esiste, meglio non metterselo mai contro….
Caro Gino Cerutti
Hai ragione! Marx era un perdente!
I 33 minatori del Cile, breve storia.
Una notizia che mi sembra sia andata persa: the Center Rock drill bit.
This is the miracle bit that drilled down to the trapped miners. Center Rock Inc. is a private company in Berlin, Pa. It has 74 employees. The drill’s rig came from Schramm Inc. in West Chester, Pa. Seeing the disaster, Center Rock’s president, Brandon Fisher, called the Chileans to offer his drill. Chile accepted. The miners are alive.
The Center Rock drill, heretofore not featured on websites like Engadget or Gizmodo, is in fact a piece of tough technology developed by a small company in it for the money, for profit. That’s why they innovated down-the-hole hammer drilling. If they make money, they can do more innovation.
This profit = innovation dynamic was everywhere at that Chilean mine. The high-strength cable winding around the big wheel atop that simple rig is from Germany. Japan supplied the super-flexible, fiber-optic communications cable that linked the miners to the world above.
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Traduzione
Il trapano Center Rock bit.
Questo è il bit miracolo che ha forato verso il basso per i minatori intrappolati.
Centro Rock Inc. è una società privata a Berlino, Pa.
Ha 74 dipendenti.
Il trapano è venuto da Schramm Inc. a West Chester, Pennsylvania. Vedendo il disastro, il presidente di Centro Rock, Brandon Fisher, ha chiamato i cileni per offrire il suo trapano.
Il Cile ha accettato. I minatori sono vivi.
Il trapano Center Rock, finora non presente su siti web come Engadget e Gizmodo, è in realtà un pezzo di tecnologia duro sviluppato da una piccola azienda per soldi, per il profitto.
Ecco perché hanno innovato down-the-hole percussione. Se fanno i soldi, possono fare più innovazione.
Questa dinamica di innovazione = profitto è ovunque in quella miniera cilena. Il cavo ad alta resistenza di avvolgimento grande ruota in cima che rig semplice viene dalla Germania. Il Giappone ha fornito il super-flessibili, cavi in fibra ottica di comunicazione che collegava i minatori al mondo di cui sopra.
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Questa piccola ditta ha inviato il down-the-hole percussione hammer via UPS, arrivato in sul luogo in 48 ore.
Col pezzo sono anche andati gli ingegneri della ditta, il drill richiede manutenzione e tecnologia.
Anita
… anch’io sono stato il primo affart icomplimenti…
P.
… x Te Pino… bbravoo…!!!
P.
Caro Pino,
seguo il tuo lavoro da molti anni (per l’esattezza dalle tangenti in confessionale). Essendo di Padova ho anche seguito le tue trasmissioni TV. Sono lieto di esserti utile e nel caso avessi bisogno di un correttore di bozze in più (umano non word processor), beh io sono qui!
Ciao,
Massimo
a proposito dei posts di Vox sulla ‘liberta’ di pensiero’ , piu’ o meno legittimi, ma dei quali trovo l’ultimo (il 7) davvero imbarazzante, faccio qualche commento.
L’olocausto degli ebrei, rom ed altri e’ avvenuto in epoca recente, in pieno XX secolo, si e’ consumato nel giro di pochi anni, e’ stato compiuto freddamente col deliberato intento di distruggere interi gruppi o popoli, ed e’ stato eseguito con metodi che potremmo tranquillamente chiamare ‘industriali’ o scientifici.
Per tali caratteristiche, non e’ giusto ne’ corretto paragonarlo al genocidio degli indiani d’America, o alla distruzione degli altri nativi delle due Americhe in epoca colombiana.
Invece sono disposto a concedere che qualcosa di molto simile, anche se non certo identico, sia avvenuto in Vietnam in un’epoca ancora piu’ recente, visto che 3 milioni di persone fatte fuori col napalm in modo piu’ o meno deliberato non e’ perdonabile. La differenza era che non c’erano rastrellamenti e deportazioni verso campi di sterminio, in base al cognome o codice postale, una differenza comunque non da poco.
Il negazionismo e’ sempre stato il cavallo di battaglia di gruppi neonazisti (lo dico senza pregiudizio per la persona di Vox) in vari paesi del mondo, compreso in fondo quello in cui vivo, per non parlare poi di Germania ed Austria, e persino USA.
Difenderlo in nome della liberta’ di pensiero mi pare uno sforzo degno di miglior causa, dato che l’olocausto e’ stato un evento unico, e speriamo irripetibile, nella storia del mondo occidentale moderno.
Peter
Morire per un “ma al tuo paese la fila non la fai?”. Morire per un eccesso di forza, per una sproporzione fra offesa e risposta alla offesa. Morire a esemplificare la parabola dei nostri tempi, dove per punire 7 terroristi si uccidono 100 mila civili che non c’entrano niente. Morire perche’ dall’alto di una crociata basata sull'”amore” e i “valori morali”, gli inculcatori di paura predicano pregiudizio, discriminazione, rabbia e punizioni esemplari nei confronti dei diversi, degli stranieri, dei nemici della nostra cosi’ preziosa civilizzazione. Morire perche’ in un paese in cui si e’ sempre passati avanti da furbi e furbastri, per una volta, nell’incombenza del ritardo,si prova a far quello che agli altri e’ concesso. Morire perche’ diverso si puo’ coniugare solo con pazienza e sopportazione.
Morire per pura e semplice stupidita’ e ignoranza.
Michele Misseri ”ha individuato con chiarezza e precisione la figlia Sabrina Misseri come la persona che conduceva con la forza Sara nel garage e vicino alla sua persona”. E’ quanto scritto nel decreto di fermo adottato dalla magistratura inquirente tarantina nei confronti di Sabrina Misseri.
Michele Misseri, prosegue il decreto, ”aggiungeva che proprio Sabrina teneva ferma la minore cinturandola mentre lui la strangolava con la corda”. Le dichiarazioni del padre di Sabrina vengono definite dagli inquirenti credibili perché l’uomo, con la sua confessione, ”assolutamente riscontrata” ha indicato ”il luogo ove aveva occultato il cadavere di Sarah, in sede di ispezione ha individuato con certezza sia il terreno ove ha bruciato i vestiti di Sarah e sia la zona dove aveva buttato la batteria del cellulare di Sara e ciò facendo ritrovare sia i residui dell’incendio dello zainetto e dei vestiti di Sarah sia la batteria del cellulare della ragazza”.
Secondo l’accusa, un altro riscontro alle dichiarazioni di Michele Misseri è rappresentato dalla circostanza riferita dall’amica di Sabrina, Mariangela Spagnoletti, che ha evidenziato che Sabrina ”appena entrata nella sua autovettura alle ore 14.40 circa, e dopo aver contattato il cellulare di Sarah senza ottenere risposta, immediatamente esclamava verso l’amica ‘l’hanno presa, l’hanno presa’ ”. ”Appare inverosimile – prosegue il provvedimento di fermo – che l’indagata, a distanza di dieci minuti dall’ora dell’appuntamento (ore 14.30), potesse già prevedere la scomparsa della ragazza. Tale circostanza, peraltro è stata negata dalla Misseri nel corso del suo interrogatorio”.
sia avvenuto in Vietnam in un’epoca ancora piu’ recente, visto che 3 milioni di persone fatte fuori col napalm in modo piu’ o meno deliberato non e’ perdonabile.
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Ma che cavolo scrivi? Abbia almeno l’onesta intellettuale di informarsi prima sparare a vanvera. La maggior parte dei morti erano soldati combattenti del Nord Vietnam e non sono morti nel loro paese ma in South Vietnam. Chiedo che cavolo facevano milioni di militari Nord Vietnamiti in Sud Vietnam?
Ecco un sito che ti aprirà gli occhi:
http://en.wikipedia.org/wiki/Vietnam_War_casualties
Sul “genocidio” degli indiani, l’ultima volta che ho fatta una ricerca ha risultato che i morti caucasici erano più numerosi dei morti indiani. Ma se tu hai dati più recenti sono pronto a leggerli e rendere un opinione.
Ecccommmeeeennnoooo! Ci mancava l’incredibile follotitta e le sue panzane bla bla bla. Mi aspetto pure l’altro signore nord italiano che ci darà le sue apologie perché i nord vietnamiti si trovavano in sud Vietnam. Ci scommetto! Ci dirà’ che tutti erano andati in cerca di porcini e si erano sperduti.
vogliamo dire che anche una sola persona uccisa per la sua religione o per il colore della sua pelle è una persona di troppo?
x Popeye
scusa caro, ma il tuo sito dice che il governo comunista vietnamita stimo’ nel 1995 che due milioni di civili (civili!) vietnamiti morirono da ambo le parti durante il conflitto.
Dice anche che il numero di perdite civili nord-vietnamite varia (secondo le stime, dato che nessuno ha potuto contarli…) da 50.000 a diversi milioni…
Vai a leggere sotto ‘civilian deaths’
Non piu’ attendibile?
Peter
x Peter
Civilian Deaths
R.J. Rummel’s mid-level estimated that 65,000 North Vietnamese Civilians died from 1960-1975.[24] Furthermore, he estimates that in the 1957 to 1975 period the North Vietnamese government executed around 50,000 North Vietnamise civilians (most were executed by the 1960).[25]
The Vietnamese communist government in 1995 estimated that 2,000,000 Vietnamese civilians on both sides died in the conflict.[4] Overall figures for North Vietnamese civilian dead range from 50,000[1] to “several million.”[26]
[edit] Specific Incidents
Complete statistics for the American bombings of North Vietnam are unavailable. As noted above estimates of total 1957 to 1975 North Vietnamese civilian deaths caused by American bombing range from Rummell’s low estimate of 52,000, his mid-level estimate of 65,000, his high level estimate of 70,000.[1] There is a separate PBS estimate that the 3.5 year Operation Rolling Thunder killed 182,000 civilians, with an additional 20,000 Chinese troops.[27]
Poi, tu hai scritto 3 milioni di morti dal napalm, insinuando dagli americani. Se le cifre non sono attendibile da dove viene la tua di tre milioni?
vogliamo dire che anche una sola persona uccisa per la sua religione o per il colore della sua pelle è una persona di troppo?
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o per aver saltato una linea!
Buon argomento, ma che centra?
x Popeye
guarda che sempre la tua Wikipaedia (vai a Vietnam war) dice che da 3 a 4 milioni di vietnamiti morirono da ambo le parti (quindi il tuo sito dovrebbe dire 2 millions on each side, not on both sides…), piu’ altri 1.5-2 milioni di laosiani e cambogiani!
In tutto, si arriva ad una possibile cifra di 6 milioni nell’arco di 20 anni di guerra! a fronte di 58.000 perdite USA.
Senti caro, se non era il napalm (che ovviamente vietnamiti e cinesi NON usavano), cos’era? le atomiche??
non farmi imitare Uroburo che da’ sui nervi anche a me
ciao, Peter
x Vox
Negare l’Olocausto a Scuola, anche all’Università, senza una documentazione ineccepibile non mi pare libertà di parola, mi pare
una mascalzonata.
Sylvi
x Popeye
e poi ricordati che tutti quei 58.000 erano soldati, non civili…mentre la grande maggioranza dei morti asiatici erano civili, tra cui donne e bambini inermi.
Io pensavo fosse genocidio, tu dici che era nu’ calesse…
Peter
x CC
Avevo risposto a te e anche a Peter,
per le rime!
Ma Pino deve avermi messo in castigo dietro la lavagna.
Non passa niente più lungo di 5 righe.
Ma mi rifarò…è una minaccia!
Sylvi
-
x Sylvi
lei sa solo menare il can per l’aia…
Peter
x Sylvi
e tale scusa (un po’ patetica…) l’ha gia’ usata ed abusata altre volte…
Repetita non iuvant
Peter
x Peter
Ho lasciato un messaggio privato per lei a Faust, quando avrà modo di contattarla!
Comunque alla sua domanda ho risposto, e non una sola volta, a proposito di partigiani e repubblichini…e altro…aggiungo io!
buonanotte.
Sylvi
@ Sylvi
Si informi meglio: Moffa non negava l’olocausto, ma ragionava sulla ricostruzione di alcuni dati e aspetti di questo. Non l’ho sentita indignarsi altrettanto per la “mascalzonata” di insegnare il creazionismo nelle scuole di alcuni paesi, come gli USA. Forse e’ vero che ci sono negazionismi “buoni” e altri “cattivi”.
Parlare senza conoscere davvero cio’ di cui si parla (cioe’ a vanvera, ripetendo a pappagallo quel che dicono i titoli dei giornali, senza nemmeno andarsi a leggere gli articoli) e’ un tratto tipico soprattutto degli italiani.
Si puo’ ancora dire? O e’ anti-italianismo?
@ Peter
Lei dev’essere una di quelle persone che credono che la liberta’ di opinione e di espressione del medesimo debba avere il condizionale. Come Voltaire, io credo invece che la liberta’ di pensiero, in una societa’ veramente civile, debba essere assoluta. La liberta’ degli studiosi di storia di indagare, porsi dubbi e, magari, anche errare non e’ che un aspetto della piu’ ampia liberta’ di pensiero.
Lei sembra accettare superficialmente e pedissequamente quest’accusa di “negazionismo”, senza sapere che va sotto questo titolo subdolo, oltre che erroneo, cio’ che non lo e’ affatto. Anzi, nella maggior parte dei casi, nessuno “nega” la tragedia degli ebrei durante la II GM, il che sarebbe sciocco. Semmai, si prova a indagarne i dettagli, come fanno perfino degli storici ebrei. Non vedo perche’ questo debba diventare un crimine. Di solito, le indagini che si vogliono fermare a tutti i costi sono quelle scomode, quelle che potrebbero portare alla luce qualcosa che si vorrebbe tenere celato. Ma se le idee e le deduzioni di questi studiosi sono sbagliate, la verita’ non dovrebbe temerle affatto. La vertita’ ama la luce del sole.
E comunque, per me personalmente, non e’ la questione della discussione sull’olocausto a essere importante in se’ (che ci siano stati 400 o 5.999.999 o 6.000.023 morti non diminuisce la tragedia stessa, anche se cambia i presupposti del sionismo). Quel che mi indigna e mi spaventa e’ questa volonta’ di indirizzare, limitare e punire l’opinione. E’ sempre una cosa pericolosa.
Oggi e’ l’opinione sull’olocausto, domani sara’ l’opinione politica. Il passo e’ molto breve, mi creda. Domani decideranno che e’ un crimine non credere al global warming, o criticare un particolare governo, o rifiutare di comprare prodotti geneticamente modificati, o esprimere idee socialiste (in Polonia lo hanno gia’ fatto, questa evidentemente e’ la loro idea di democrazia), o scioperare, o uscire a fare una manifestazione contro l’ennesima guerra o contro la poverta’.
Il politically correct che a lei piace tanto, a me sembra ormai da molto tempo una forma sofisticata e sottile di training alla limitazione della liberta’ di esercitare il pensiero. Limitazione che, portata all’eccesso come in questo particolare caso, apra le porte alle dittature. E’ una cosa che non va presa a se’, ma in un contesto generale.
E il contesto, oggi, e’ quello di una progressiva erosione dei diritti umani, dei diritti dei lavoratori, delle liberta’ sociali conquistate duramente, della coesione nazionale. E’ in atto una forma di restaurazione, assieme a una ristrutturazione della societa’ di tipo medieval-tecnocratico.
D’altro canto, le proibizioni non possono cancellare i pensieri, anzi, spesso finiscono con lo stimolarli. Quindi, da qualunque lato si guardi la cosa, e’ un errore. E invocare leggi di questo tipo, da parte dei politici, ne dimostra solo il servilismo e la corruzione.
l’olocausto e’ stato un evento unico
Mi sto chiedendo se e’ “negazionismo” dissentire su quest affermazione.
Nessun massacro di massa programmato e prolungato nel tempo e’ “unico” per il semplice fatto che purtroppo ce ne sono stati moltissimi nella storia degli umani. Evidenziare questo particolare massacro di massa e’ dire che le vittime dell’olocausto sono piu’ vittime di tutte le altre, vittime speciali. Non mi sembra giusto. E che dobbiamo dire dei palestinesi, vittime, oggi delle stesse persecuzioni e confinati in un campo di concentramento a cielo aperto?
Se ne puo’ ancora parlare, o e’ negazionismo anche questo?
Quasi non ce ne accorgiamo, ma ormai anche solo accennare a qualcosa che abbia a che fare con gli ebrei o con israele e’ automaticamente antisemitismo. Criticare gli italiani, gli svizzeri, i russi, gli assirobabilonesi o i fenici va benissimo. Un’altra forma molto curiosa di “giustizia”. Allora facciamo leggi che vieti di criticare chiunque e qualunque cosa.
Mah, passiamo a qualcosa di piu’ attuale.
Assieme alla grande manifestazione dei lavoratori avvenuta oggi a Roma, altre proteste di massa hanno avuto luogo anche in Francia, Germania, Grecia (dove ormai sono quotidiane) e in Spagna.
Ecco cosa scrive sulla situazione spagnola Ignacio Ramonet su
http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=21444
ma si adatta bene anche alla nostra e al resto dell’europa, perche’ e’ sempre piu’ evidente che si tratta di un programma comune sovranazionale:
[..]Sin dallo scorso maggio e dall’annuncio di uno spietato piano di riforma, è in continuo aumento il disgusto di una grande percentuale della popolazione spagnola.
I quasi 5 milioni di disoccupati, precari, giovani senza lavoro, donne lavoratrici, dipendenti statali di basso livello, e tutte le loro famiglie sono d’accordo sul fatto che il governo li stia sacrificando. Allo stesso tempo, attraverso il fondo per il salvataggio delle banche, il governo ha trasferito 90 miliardi di euro alle banche e alle istituzioni di risparmio (responsabili della bolla immobiliare).
Non ha pensato di aumentare le imposte alle fasce di reddito più alte, a imporre delle tasse sulle grandi vincite, a tagliare i costi per la difesa (che ammontano a 8 miliardi di euro all’anno), la chiesa cattolica (6 miliardi di euro) e persino la famiglia reale (almeno 9 milioni di euro).
La cosa ripugnante per i cittadini è la certezza che il governo abbia adottato tali misure repressive contro i lavoratori salariati, non tanto per decisione propria, quanto per andare incontro agli ordini dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, e alle pressioni dei mercati finanziari, che, minacciando di non investire in Spagna, hanno richiesto salari più bassi e riduzione del tenore di vita.
Zapatero stesso l’ha dichiarato, rivolgendosi a un gruppo di investitori giapponesi: ”Stiamo lavorando sulle riforme che interessano gli investitori internazionali,” ha ammesso, e ha ripetuto ai manager delle maggiori banche commerciali e dei fondi di investimento statunitensi che le riforme mirano a “far apprezzare agli investitori e ai mercati la mia determinazione nel rendere la Spagna competitiva a livello economico…
Quindi, perso l’appoggio degli elettori, questo governo probabilmente perderà potere e passerà la guida del paese all’opposizione conservatrice e populista. In generale, è quello che succede quando i partiti di sinistra dimenticano i loro valori, optando per politiche vergognosamente di destra, come è accaduto in Germania, in Regno Unito e, di recente, in Svezia.
x Vox (e non solo)
E’ evidente anche ai ciechi e ai non disonesti di professione che si sta cercando un nuovo bavaglio, un nuovo tabù, una nuova imposizione autoritaria attraverso la quale far passare altre oppresioni, altri soprusi, altre guerre. La Chiesa ha perso il controllo, la gente è troppo libera, perciò c’è bisogno di un altro controllo, un altro moloch.
Il lato comico è che gli ebrei in Italia sono appena 35 mila, non piccola parte dei quali NON sono sionisti e NON hanno in simpatia la linea politica dei governi israeliani, perché non sono razzisti e hanno capito che così si va a un nuovo disastro, di proporzioni immani.
L’Italia si avvia a diventare prigioniera di una minoranza schiamazzante, che usa e strumentalizza tutto pur di imporre una linea di pensiero a uso e consumo di Israele e di controllo clericale delle coscienze e di condizionamento delle libertà di pensiero e ricerca? Come se l’affermazionismo fosse meno pestifero del negazionismo!
Facciamo Riccardo Pacifici primo ministro, anzi capo di Stato. E Fiamma Nierenstein ministro degli Esteri e capo delle forze armate. Dimenticando che Leone Paserman è stato condannato dal magistrato per avere dato dell’antisemita a Michele Santoro solo perché in una puntata di Anno Zero aveva osato mostrare una parte dei soprusi quotidiani degli israeliani contro i palestinesi e l’annesso menefottismo verso l’Onu. Dimenticando i vari allarmi sulla “caccia all’ebreo” caduri nel ridicolo perché in Italia esiste solo in alcune teste bacate. Tutte e solo tra quelle filoisreliane dure e pure e antislamiche ancor più dure e pure.
Che vergogna. Poi hanno la faccia di bronzo di inalberarsi se qualcuno, pur vecchio arnese impresentabile, fa una battuta dicendo che Fini “ha ordinato la kippah”. Qui la kippah non è Fini che la vuole ordinare a tutti i costi…
‘Notte.
pino nicotri (antisemita secondo note canaglie di cui ci siamo liberati)
Caro Peter,
Adesso siamo ai sei milioni. Nella prossima arriverai a 12.
Se vai al testo originale, che parla di una nuova stima fatto dal governo Vietnamita, vedrai che la cifra era di due milioni totale senza differenziare tra nord e sud:
“…themselves torn about how to commemorate
the end of a war that according to a newly publicized survey by the Government, took the
lives of 1.1 million Communist soldiers and two million Vietnamese civilians. (The Government says it has no way of estimating the number
of dead from the former South Vietnamese Army)”
http://www.virtual.vietnam.ttu.edu/star/images/232/2322414020.pdf
Poi i due milioni include anche i civili che loro stessi hanno uccisi o giustiziati (una bella cifra). In tutto quello che ho letto non ho visto quanti erano morti da napalm. I due milioni sono le cifre che hanno dato loro ma altri hanno una stima molto più bassa.
Come sei arrivato alla cifra di tre milioni di uccisi dal napalm non lo so. Ma sembra a me che tu fai i miracoli dei genocidi.
Bello questo articolo sul CILE
di JOHN PILGER
tradotto in italiano su comedonchisciotte:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7551
Criticare gli italiani, gli svizzeri, i russi, gli assirobabilonesi o i fenici va benissimo.
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Il problema e’ che questi non li critichi mai ma solo il grande satana e il piccolo satana. Tutto qui! Hai mai messo un post delle strage che hanno fatto i russi nella Chechnya? Credo di NO!
TONY BLAIR L’ANIMALE
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Da un giornale on line:
“Il libro dell’ex premier britannico Tony Blair è uno dei finalisti del premio dedicato alla peggior descrizione letteraria di un rapporto sessuale, onoreficenza – se così si può chiamare – assegnata ogni anno da ‘Literary Review’. La rivista assegna il titolo ai passaggi letterari meno accattivanti dal punto di vista sessuale, perché melensi, trucidi o, semplicemente, mal scritti. Quest’anno in corsa anche “A Journey” di Tony Blair. Il passaggio sotto accusa, in cui descrive un rapporto con la sua futura moglie Cherie, è il seguente: “(Cherie) mi ha detto quello che volevo sentirmi dire. Avevo bisogno di quell’amore che Cherie mi dava, egoisticamente. Lo divorai per prenderne forza. Ero un animale che seguiva i suoi istinti” “.
Peccato che la forza che ha preso scopando con la gentile consorte la ha usata male. Talmente male che forse era meglio si dedicasse all’onanismo.
‘Notte a tutti.
pino nicotri
Come se facesse differenza se siano stati 1 oppure 2 milioni.
Pazzesco.
Ma un pò di vergogna mai?
Davvero mai provata?
C.G.
NON SOLO GAZA
Coloni israeliani (una colonia non autorizzata perfino da Israele) mettono a fuoco gli ulivi palestinesi durante la raccolta nella West Bank. I soldati non muovono un dito.
E intanto, malgrado una manifestazione di protesta con 6000 persone a telaviv, la legge sul giuramento di fedelta’ allo stato di Israele e’ passata e ora si parla di togliere il diritto di voto ai cittadini non-ebrei…
http://www.google.com/hostednews/afp/article/ALeqM5jYZV4qCSivAFlHTMeX9r6mpRWxPg?docId=CNG.fcd3ca22ebdbeb6aedf8bd96251aff7c.1c1
Israel settlers start fires amid West Bank harvest
Thick black smoke billows from the olive grove under the gaze of Israeli soldiers as Palestinian farmers use branches to try to beat out the fires lit by Jewish settlers.
It’s olive harvest time in the occupied West Bank.
The firebombers swooped down from Havat Gilad, a wildcat Jewish settlement unauthorised even by the Israeli government.
Encircled by barbed wire, the makeshift dwellings glower down on the surrounding Palestinian olive plantations from a hilltop in the northern West Bank.
DOVE PORTA IL POLITICALLY CORRECT
GRAN BRETAGNA
Una legge per “combattere il razzismo” chiamata Race Relations Act 2000 ha come risultato che le scuole devono denunciare i loro stessi alunni, inclusi bambini di 3 anni, per linguaggio definito razzista. Sono gia’ 250.000 i bambini etichettati in base a questa legge.
Aiuta l’integrazione? Elimina i sentimenti “razzisti”?
O piuttosto crea problemi ancora maggiori, senza risolvere nulla?
http://poorrichards-blog.blogspot.com/2010/10/three-year-olds-being-labelled-bigots.html
Three-year-olds being labelled bigots by teachers as 250,000 children accused of racism
Teachers are being forced to report children as young as three to the authorities for using alleged ‘racist’ language, it was claimed last night.
Munira Mirza, a senior advisor to London Mayor Boris Johnson, said schools were being made to spy on nursery age youngsters by the Race Relations Act 2000.
More than a quarter of a million children have been accused of racism since it became law, she said.
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Finche’ nella societa’ perdurano l’emarginazione, la poverta’, la disoccupazione, la competizione con gli immigrati, i sentimenti razzisti non si potranno eliminare con nessuna legge e nessuna punizione. Quello che va cambiato radicalmente e’ il sistema. E non parlo della GB, ma di tutto il mondo Occidentale e derivati.