Lo Strapaese del Bunga Bunga e di Bongo Bongo. Svegliaaaaa! Mentre loro fanno quattrini e scopano come ricci a noi ce la mettono a quel posto
E dunque siamo ridotti a Paese del Bunga Bunga. Guarda caso, l’espressione Bunga Bunga inizia per B in entrambe le parole, eguali tra loro, esattamente come Berlusconi-Bossi. Parole queste ultime due diverse nella scrittura ma riferite a personaggi eguali tra loro non solo negli interessi politici, ma anche in certo andazzo.
Della vita privata del signor Berlusconi Silvio non ci interessa il classico fico secco, e anzi abbiamo anche invidia: beato lui che è beato tra le donne, per giunta giovanissime. Beato lui che può, anche e soprattutto a quattrini. Male fa la sinistra – se così la possiamo chiamare – a prendersela con il capo del governo su questo piano. Che è un piano perdente, perché se alla politica si sostituisce il moralismo e l’accidia vuol dire che non si ha una linea politica. Come del resto è ben chiaro da tempo. Ma la politica non si improvvisa in base all’andamento della vita sessuale del signor Berlusconi Silvio, anche se capo del governo, usare le sue mutande come coperta non serve a coprire il vuoto di proposte di chi lo vorrebbe mandare a casa. Pierluigi Bersani ha gridato pubblicamente “Qualcuno stacchi la spina a questo governo” senza rendersi neppure conto che quel “qualcuno” o è la sinistra capeggiata dal PD dello stesso Bersani oppure non è niente. Forse Bersani si illude che esista un “qualcuno” in grado di cacciare Berlusconi da palazzo Chigi? Il capo dello Stato non può – purtroppo – convocarlo al Quirinale e farlo arrestare dai carabinieri, facendolo poi uscire su una autombulanza come fece il re con Mussolini. Né è pensabile – per fortuna – che provvedano i militari, perché sarebbe un golpe. Bersani dovrebbe stare perciò bene attento a come parla. Fermo restando il fatto che ridursi a un tale balbettio è più che comprensibile per un partito che non solo NON ha mai voluto sbarrare la strada a Berlusconi oberato dal mega conflitto di interessi che sta colando a picco l’Italia ridotta al Bunga Bunga, ma NON ha mai neppure voluto far rispettare la legge: in base alle vigenti leggi infatti Berlusconi in quanto titolare di una concessione da parte dello Stato (per l’esattezza, la concessione delle frequanze televisive che lo hanno fatto straricco) NON poteva – e NON può – presentarsi alle elezioni come candidato, ma solo come cittadino che va a votare. Purtroppo la corruzione di vario stampo e natura e l’insipienza dei vari personaggi della sinistra si sono lasciate bungabungare dalla presa per il sedere del “mero proprietario”. Ma veniamo al sodo.
Il problema non è, ripeto, l’abboffata sessuale cui è frequentemente dedito il nostro inimitabile capo del governo, i cui costumi sibaritici sono francamente noti da molto tempo, già da quando rimase folgorato, lui già regolarmente sposato, dall’esibizione del seno dell’allora attrice Veronica Lario impegnata a mostrarlo al pubblico del teatro Manzoni di Milano in base al copione del “Magnifico cornuto” del grande Shakespeare. Calato il sipario, l’allora giovane Sua Emittenza s’era già precipitato nel camerino di Veronica con un gigantesco mazzo di rose per trasferirla di sana pianta dalle scene teatrali a un’ala resa a bella posta off limits della villa di via Rovani, all’epoca quartier generale della Fininvest o comunque dell’impero dell’astro nascente Sua Emittenza.
Il problema è che il suo stile di vita fin troppo disinvolto e discinto rende il nostro capo del governo ricattabile. Ricattabile non solo dai servizi segreti altrui, da quelli russi a quelli americani fino a quelli israeliani, ma ormai anche da una qualunque escort o cubista sciroppata di testa. Se la signora D’Addario ha potuto fotografare stanze di palazzo Grazioli ed altri hanno totografato una disinvolta festicciola berluscona a villa Certosa, in Sardegna, immaginiamo cosa può fare un invitato al bunga bunga o ad altra crapula debitamente dotato di microtelecamera. Roba da poter poi tirare Berlusconi non per la giacchetta, come faceva Cesare Romiti nel vano tentativo di non finire da solo come è finito, ma direttamente per le orecchie. Nel mettere assieme i dossier utili a fare pressioni su potenti al momento opportuno la Cia e affini non si fermano certo davanti al lodo Alfano e neppure davanti al legittimo impedimento…
Ma in quanto a disinvoltura, su certe faccende il senatùr Umberto Bossi, si parva licet, non è molto da meno. Tempo fa Pietro Citati su Repubblica ha reso noto ciò che sul mio blog avevo scritto da un paio d’anni. E cioè che il famoso ictus al capo dei lumbàrd è venuto mentre era impegnato in una amabile conversazione con una bonazza. Citati specifica meglio: fu a causa di una pastiglia di troppo di Viagra. L’anche lui inimitabile Bossi, qui a volte ribattezzato Bongo Bongo, impegnato in modo berluscone in una conversazione con una famosa bellona padana, di bell’aspetto e bella voce, per timore di non essere all’altezza dello spadone di Alberto di Giussano o degli acuti della sua ospite ha ingollato dunque una dose eccessiva di Viagra. La Lega, si sa, a chiacchiere ce l’ha duro, però un “aiutino” è meglio di uno scongiuro. Prima di prendere il Viagra è bene accertarsi di non avere la pressione bassa, altrimenti – essendo il Viagra un vasodilatatore – c’è il rischio di un suo abbassamento eccessivo, con conseguente incapacità del muscolo cardiaco di pompare sangue a sufficienza. Il trombo – in questa caso davvero parente del verbo trombare – che ha colpito il senatùr è nato così, dall’eccessiva scarsità di sangue pompato (voce del verbo pompare, ma «Honi soit qui mal y pense!») dal cuore a causa di un eccessivo abbassamento di pressione. Ne sa qualcosa un cardiologo, accorso all’uopo, il cui cognome ricorda la città di Firenze. Le cattive lingue dicono che non era in corso solo un duetto, ma un coretto se non dell’Aida o del Bunga Bunga degno almeno de “I lombardi alle crociate”, ma noi alle cattive lingue non vogliamo credere. Resta il fatto che, come ho già raccontato nel blog, quando incontrai a Telelombardia l’europarlamentare leghista Francesco Speroni, ospite anche lui di un programma condotto da Davìd Parenzo, nel corso di una pausa gli chiesi se era vero che l’ictus a Bossi era venuto mentre era impegnato con la Tal dei Tali, vox sana in corpore sano, e che per portare a casa Bossi venne chiamato d’urgenza Roberto Maroni. Il mio interlocutore mi guardò spaventato. Mi parve anche che impallidisse leggermente. Poi, dopo qualche secondo di silenzio imbarazzato, se la cavò, lui polentone padano, come un siciliano doc: “Non so nulla e non voglio sapere nulla”.
E vabbé. Resta il fatto che la moralità da suburra di Bossi rifulge in tutto il suo splendore dalla seguente recentissima dichiarazione: “Un capo di governo non può telefonare a una questura per imporre il rilascio di una ragazza fermata dalla polizia. Così ci fa perdere voti a Milano”. Capito? Il problema non è che il signor primo ministro a quanto pare si è comportato da cialtrone e prevaricatore, ma che fa perdere voti ai leghisti a Milano! Questa morale da suburra è una morale da Bunga Bunga della politica che fa il paio con quella del Bunga Bunga nella vita privata e sociale del padrone di casa di palazzo Grazioli a Roma, di villa Certosa in Sardegna e della villona di Arcore scippata per un tozzo di pane alla minorenne Casati Stampa. Umberto Bongo Bongo è la versione padana del Silvio Bunga Bunga nazionalpopolare.
Berlusconi ha giustificato il suo interesse per la giovin bonazza di turno di nome Ruby, da lui spacciata per nipote del capo di Stato egiziano Mubarak, spiegando che lui aiuta i bisognosi. Non si direbbe, da come ha trattato la minorenne Casati Stampa. E in ogni caso, beh, in Italia ci sono alcuni milioni di pensionati bisognosi, più altri milioni di giovani, disoccupati e sottoccupati pure bisognosi e centinaia di migliaia di altri extracomunitari bisognosi quanto e più di Ruby: perché non aiuta anche loro regalando 7.000 euro a botta e una Audi a testa? Forse perché non sono milioni di belle donne come Ruby?
Ma poi: Berlusconi tempo fa ha dichiarato che le donne che se la passano male possono fare bingo sposando suo figlio Piersilvio. Bene. Allora perché non gli ha presentato Ruby perché se la sposasse?
Da bravo peccatore incallito il nostro primo ministro sta pensando ancora una volta a come farsi perdonare dal Vaticano mettendo mano al portafoglio, in questo caso però il nostro e non il suo. Ci ha infatti tenuto a far sapere che lui sta cercando di poter finanziare le scuole cattoliche regalando loro l’equivalente di quasi mezzo punto dell’intero Prodotto interno loro italiano! Cifra che si va ad aggiungere ai 2 miliardi di euro che già vengono regalati al Vaticano sotto forma di privilegi vari, alcuni dei quali di recente dichiarati illegittimi dalle competenti autorità europee. Ma il Cavaliere, lo sappiamo bene, delle illegittimità se ne frega assai. E se ad Avetrana si può ammazzare una parente e fare quattrini vendendo foto e frottole ai mass media, in Vaticano sono usi da secoli e secoli a ben altri lucri, lì si fanno le cose in grande.
Finora larga parte degli italiani ha fatto il tifo per Berlusconi, identificandosi spesso nel personaggio, perché più o meno inconsciamente speranzosi che il suo stile di vita potesse diventare anche il loro: “Ha fatto soldi lui, li farà fare anche a noi. Scopa a rotta di collo lui, scoperemo a tutta birra anche noi”. Con questa faccenda del Bunga Bunga è però ormai chiaro che mentre le migliaia di miliardi e le bonazze se le tiene solo per sé, agli italiani gli lascia il Bunga Bunga: glielo mette cioè in quel posto e lascia che se lo mettano in quel posto tra loro, cioè tra di noi. E in modo anche piuttosto sfrenato.
Più che buggerarci, il grande Chiavaliere Papino il Breve dopo averci rimbecillito con un ventennio di guano televisivo ci sta bungabungagerando tutti. Forse è il caso di aprire finalmente gli occhi. Spegnere la tv o almeno cambiare canale e tirarci su le brache. Anziché continuare a prenderlo in quel posto noi, non è meglio metterglielo in quel posto a lui? A lui e alla sua banda di nani e ballerine, azzeccagarbugli e minzolini, cubistie leccaculisti, voltagabbana e prosseneti, indegni di un qualunque Paese civile.
I leccaculi sono altri, sono quelli che in fabbrica o al posto di lavoro fa´la spietta di qua´e di la´, gente che ho sempre disprezzato.
Ne esistono oltre cio´, ovunque di leccaculi ….negli uffici, apparato militare ecc. ecc., ho lasciato l´esercito perche´per la prima volta e´li che mi accorsi di loro.
Rudy, (bandi ai falsi moralismi)
Tarallucci e vino ..mi pare giusto e corretto…scusa Rudy, ma hai mai introdotto tuo figlio in qualche particolare festa, dove avrebbe imparato ad “essere uomo” come nelle normali famiglie!
Poi vi sareste fatti una risata tutti e due !!(commentando i oparticolari se eventulamente l’oggetto fosse stato il medesimo, con quella sana complicitàpadre e figlio di un tempo che fu)
In fondo è normale !
cc
Altri tempi, oggi superfluo…..
In tuttti i casi vedo che il “concetto” di fondo è approvato!
E’ così ?
Ma si, in fondo è vero, un tempo i padri portavano i figli al casino oggi sono le madri a farlo con le figlie…!!
Tutto normale ..!!
cc
x Peter
non passa niente….
Ciao, Anita
Devo andare a vo-tare….
x Rodolfo
I miei figli non erano molto raccomandabili, uno aveva un caratterino, l’altro aveva vizi.
Non avrei mai messo un amico o un conoscente in imbarazzo.
Anita
Poco prima che Anita postasse il suo 257, ho spedito un post a Nicotri dove spiegavo proprio quel problema, e dove parlavo proprio di Anita. Non so …e´cosi , la stessa idea nello stesso momento.
Telepatia?
–
Mah , cara Anita Ti Amo.
Penso di essere il primo in questo blog a dirtelo.
Aspetta il mio post…..vedrai.
E´tempo di pacchetti bomba ed a proposito del pacco bomba spedito oggi alla Cancelliera Angela Merkel.
Quanto puo´ essere incapace o corrotto il personale della dogana da lasciare passare un pacchetto contenente una stampante Hewlett-Packard che parte dallo Jemen diretto ad un centro Ebraico negli USA? Solo per le spese di spedizione si possono comprare piu´ stampanti negli USA che in Jemen. Ed a nessuno viene un sospetto.
Presto dovremo usare il Morse Code….
x Rodolfo
N.o.n ti capisco.
H.P ha fili.ali in me.zzo mo.ndo, e si spe.cula che gli esplo.sivi avre.bbero dovuto esp.lodere in aria sugli ae.rei.
Purtroppo non c’e’ molto con.trollo nei car.go pla.nes, ma uno era un ae.reo com.merciale con passe.ggeri ab.ordo.
Anita
x Rodolfo
Non mi riferifo al tuo #258.
Mi ami?
WOW! Forse ti voglio bene sarebbe piu’ adatto.
Anita
Negli USA si usa il “I love you”, “LOVE” fra amici, familiari e conoscenti, cosa che mi e’ sempre sembrata un po’ strana.
x Rodolfo.
Dì un pò, mezzacalzetta, di quale patologia soffri?
C.G.
Pino Nicotri { 02.11.10 alle 17:03 } DA PARTE DI SYLVI In fondo, con il dottorato, persino una nazione come l’Italia troverà molta difficoltà a lasciarla disoccupata! … lei \pensa e spera che si possano mantenere e ampliare le reti che si stanno tessendo nella ricerca scientifica mondiale. Purtroppo temo che i giovani italiani che vorrebbero andare …e tornare … troveranno molte spine se i miei cosiddetti ( da lei) sogni non cominciano ad avere una base di realtà. … La raccomandazione è alto medioevo!
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Cara Silvy,
in effetti io penso da sempre che l’Ittaglia sia un paese medievale, non solo per le raccomandazioni. Il caporalato, ad esempio, è una pratica medievale (nel senso stretto del termine).
Io non ho nulla contro i sogni: rendono la vita più allegra. Basta solo sapere che sono irrealizzabili.
Il mondo italico se ne infischia dei dottorati di ricerca, a meno che non servano ai suoi scopi; la stessa cosa per le reti di collaborazioni internazionali.
Chi parte troverà al suo ritorno quelli della sua età che non sono partiti e che hanno delle aspettative e delle conoscenze, cose contro le quali un PhD conta pochino.
Mi rendo conto che il mio discorso può sembrare cinico ma è realistico: descrive quel che accade.
Insomma, qualunque scelta va bene purchè si sia disposti a pagare il prezzo che comporta; ed anche vivere di sogni è una scelta come un’altra.
Comunque ancora tanti auguri a sua figlia, mi è molto simpatica. U.
La mezzacalzetta in vita sua deve aver detto così tanti
“vossìa, me raccumannu, eccellenza, mittitici ‘na parola bbuona..”
che si ritrova lesso.
O bollito, il che fa lo stesso.
C.G.
Oggi mi viene da pensare alla disparita’ di trattamento fra la destra e la sinistra. Nel nostro caso, stando nel blog di Pino, ai famosi 2 pesi e 2 misure. La destra le puo’ fare di tutti i colori, e non mi riferisco agli scandali sessuali, di cui non me ne puo’ fregare di meno, ma agli abusi antidemocratici e al sistema di potere basato sulla menzogna, di cui in questi 16 anni di II repubblica ha dato amplio sfoggio di se’. La sinistra e’ sufficente che D’Alema abbia un baffo fuori posto o Bersani dica qualcosa sopra le linee o sotto, a voce troppo bassa o troppo alta, perche’ si scateni un putiferio, il cui responso finale e’ che la sinistra non esiste, o e’ ininfluente; e quindi avanti a minimizzare: scandali sessuali, gossip, esuberanza giovanile, che volete che sia!. Avanti per altri 16 anni: in fondo quale altro paese offre migliori prospettive ai giovani, prostituzione o viaggi all’estero. Evviva!
Terrore a Bagdad, 16 esplosioni:
almeno 100 morti e 200 feriti.
Cosa starnazzano di solito i due usaescippa?
ABBIAMO PORTATO LA DEMOCRAZIA IN IRAQ….
OH YEAHHH!
..Dopo uno si compromette e li prende a scarpate (ovviamente virtuali) come successe a quel pupazzo del loro Giorgetto W(isky) Bushhh, le quali non furono virtuali ma magnificamente vere.
C.G.
x C.G.
MAI DETTO…lei sogna.
Si vergogni lei.
Non ho mai scritto scemenze del genere.
Sono sempre cauta nei miei commenti sia sul’Iraq che sul l’Afghanistan.
O anche sulle midterm elections che si svolgono oggi..
Anita
Scusi ineffabile signora,
su che cosa cosa dovrei vergognarmi?
Sull’avere voglia di prendervi a scarpate (virtuali) quando postate le vostre schifose balle su quel Paese che avete martoriato?
Sull’avere provato sommo gaudio quando al Giorgetto
gliene è arrivata una, mancandolo per un pelo?
Si spieghi.
C.G.
x Follotitta
Il Berluska adesso si sente pure messicano, cambierà nome.
Pago Pescobar…
C.G.
DA PARTE DI RODOLFO
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Poi c´e´un´altro problema. Per esempio ha fatto bene Anita , dato che ne aveva l´autorevolezza , a raccomandare quei due ragazzi o signori che avevano un valore eccezionale ma l´aspetto non all´altezza….
e´O.K.
Se io avessi avuto il piu´pal.lido sospetto che mio figlio non fosse stato all´altezza non avrei mosso un di.to. Non mi piace fare brut.te figu.re.
Il problema della raccomandazione non e´la raccomandazione stessa, ma il pericolo che certi posizioni vengano accupate da chi non se lo merita o e´un incapace.
Nel momento in cui si e´ consapevoli del proprio valo.re , come nel caso penso di Pi.etro, non e´per niente vergognoso cercare un appoggio.
Vediamo se cosi finalmente capite il concetto.Rodolfo
DA PARTE DI SYLVI
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La mia ricetta del Tiramisù per l’incredulo anglo-pugliese Peter.
Preparare un paio di moke da sei di caffè.
Lasciarlo raffreddare.
x6–8 persone e 500gr di mascarpone classico.
3uova intere + due tuorli
sei cucchiai di zucchero scarsi
2/3 cucchiai di liquore secco
savoiardi qb (io ne tengo a portata di mano due confezioni)
cioccolato finissimo e amaro in polvere (Perugina-Caffarel-Stainer)
Montare i cinque tuorli d’uovo con lo zucchero. (massimo del frullatore)
Qui è il trucco: a lungo con la frusta fino a quando diventano chiari e spumosi.
Aggiungere e incorporare il liquore e il mascarpone al minimo del frullatore, dolcemente!
Montare a neve fermissima due sole chiare d’uovo rimaste e incorporarle alla massa di prima con una dolcezza e delicatezza piuttosto sconosciute in questo blog!!!
Predisporre un recipiente di vetro o porcellana piuttosto basso ( deve contenere due strati di savoiardi).
Immergere velocemente i savoiardi nel caffè ( non devono imbeversi troppo), disporli in uno strato nel recipiente.
Coprire con metà crema.
Sovrapporre un altro strato di savoiardi e terminare con la crema.
Cospargere con “molto” abbondante cioccolato in polvere e mettere in frigo.
Il giorno dopo è più buono.
Lei ci trova la farina???? Se passa!!!
Sylvi
se ho capito bene, la figlia di Sylvi e’ medico (o no?), quindi non farebbe un PhD, ma un MD. Ed Uroburo ha ragione, in Italia non vale praticamente niente.
Mio nipote, universitario in Italia, e’ amico di un laureato in medicina, specializz-ando in ortopedia o chirurgia generale, non ho capito bene. Mi raccontava delle conversazioni tra questo giovanotto ed uno dei suoi prof in una ‘eminente’ universita’ del nord. Forse mio nipote esag-erava nella ‘traduzione’, ma le parole usate erano, non ti preocc-upare , specializ-zati qui da me, poi il posto te lo trovo io. Telefono al primario dell’ospedale che vuoi, gli dico che hai leccato il c…o a me per 5 anni, e ti dovra’ prendere.
Non e’ dato sapere cosa il giovanotto abbia dovuto fare per convincere il messere a farsi leccare il c…o per 5 anni…
Curioso poi che mio nipote mi mandi a volte delle emails tramite mio fratello. Traduci per piacere. Il testo di una presentazione ad un congresso in Germania tempo fa…per fortuna c’era il testo italiano a fronte, la loro versione in ‘inglese’ era incomprensibile…io dovetti rivederla e co-rreg-gerla. Ovviamente, neanche grazie…
Comunque, i dottorati di ricerca presi ‘per corrispondenza’ sono risibili
saluti
Peter
x 240
se e’ per questo, mi raccontavano che chi si presenta per checchessia in Sicilia senza un ‘mandante’ veniva preso a risate, gia’ 20-30 anni fa (e prima anche, ovviamente). Cosa che ov-via-mente capito’ anche a me, nel resto d’Italia, ma in Sicilia pare lo scrivessero persino nelle bacheche, era ufficiale, insomma…
Lettere di presentazione in UK si usano, ma ‘letter of recommendation’ non l’ho mai sentita, forse era una cosa ottocentesca. Si chiamano referenze, e devono essere espressamente richieste dai datori di lavoro prima di un colloquio. I referees sono scritti in calce nel CV, ne occorrono due, devono essere persone competenti in quel ramo (giornalismo, ristorazione, carpenteria, sanita’ o quello che cavolo e’). In altre parole, se un colonnello dell’esercito, o un deputato in parlamento, o un arcivescovo, o un lord, telefonassero o peggio scrivessero ad un preside di scuola o a un primario ospedaliero, o a un editore di giornale o televisivo, per ‘raccomandare’ un delfino o una trota, la cosa finirebbe sul giornale, ed il giorno dopo gli eminenti notabili si dovrebbero dimettere. No kidding
Peter
Peter
x Sylvi
va bene, la farina non ci sara’…
ma la ricetta non mi serve. Il tiramisu’ e’ pur sempre un cheesecake, ed a me i dolci al formaggio fanno schifo.
Vediamo in che lingua glielo devo dire…
Di nuovo, io sono anglo-italiano, mentre friulano-gallica (o friulano- gallinacea, non so bene come si dice, mi deve scusare….) sara’ il suo caso
Saluti
Peter
x Rodolfo
L’imbarazzo sarebbe stato da parte dei datori d’impiego verso di noi, i genitori.
Vedi noi impiegavamo circa da 700 a 1’000 giovani per impiego stagionale, molti erano raccomandati da persone d’influenza, politici, CEO di ditte, etc…
La maggioranza erano bravi ragazzi, ma diversi non lo erano.
Era sempre un po’ problematico lasciarli andare, per i loro genitori erano angeli.
I due che abbiamo messo in moto tutto il possibile erano giovani uomini di merito, e l’hanno dimostrato.
Uno era un genio in matematica, ma aveva mezzo volto coperto da una enorme macchia di color vino ed era storpio…cercava un impiego di professore o almeno iniziare come part time.
L’anno scorso ho ricevuta una foto, e’ stato nominato “Professor of the year”.
L’altro era in ricerca chimica, anche lui con difetti fisici abbastanza seri, ma molto intelligente e con alti gradi.
Con tutti i suoi resume’ le porte erano chiuse.
Oggi guadagna benissimo ed ha un eccellente posizione.
Buona notte,
Anita
x Rodolfo.
Dì un pò, mezzacalzetta, di quale patologia soffri?
C.G.
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Caro Cerutti
Mica sei geloso?
x240
mi sp-iego meglio. Le ref-ere-nze dev-ono essere rich-ieste per is-cri-tto dal datore di lavoro a t-izio e caio, se t-izio e caio inte-rve-ngono ‘motu proprio’ non sono val-ide, sono anzi il-le-ga-li. Tizio e caio sono e-sp-erti in un ramo ed in-dic-ati dal can-did-ato come ref-er-enti nel CV.
I ‘tasti giusti’ forse (dico forse!) li usano as-s-oc-ia-zio-ni seg-rete come i mas-soni, ma di sicu-ro non usano lettere scr-itte all’uo-po, troppo ris-ch-iose.
Le re-fer-enze non poss-ono dire, e’ un ott-imo ragazzo perche’ e’ figlio di mio cugino e l’ho visto nascere.
Le refe-renze dicono cose fat-tua-li su cio’ che uno o una ha fatto, ed e’ pote-nzial-mente cap-ace di fare. I suoi modi, la sua inte-grita’, la sua one-sta’ e cor-rette-zza.
Non e’ raro che le re-fer-enze siano CAT-TIVE, perrche’ per leg-ge de-vono essere fat-tua-li e sotto la resp-onsabi-lita’ di chi le scrive. Se ve-ngono date refe-renze che risultassero poi fa-lse, si puo’ finire in tr-ib-una-le per danni. Anita mi dara’ forse la con-fer-ma
Peter
S.O.S.
x Peter
Il tira.mi.sù non e’molto diffe.rente dalla zuppa in.glese la En.glish Trifle. (di sap.ore)
Il masca.rpone e’ un forma.ggio fre.sco e leg.gero ricavato dalla pan.na del la.tte.
Da bam.bina lo man.giavo con un po’ di zu.cchero ed una leg.gera spolve.rata di can.nella.
Anche a me non pia.ccio.no le che.ese ca.kes, pero’ alc.une sono molto leg.gere e rico.pe.rte di frutta fre.sca, fra.gole, ber.ries miste, ki.wi…..con una legg.era gla.ze.
E’ un favo.rito dopo un pasto pesa.nte, o una “pot.luck” reu.nion.
Spe.sso ne por.to una bella gran.de qua.ndo vado ad un pa.rty.
Fa.tta da Anto.nio Bak.ery.
‘Notte,
Anita
x Anita
Anitaaaa! la con-ferma non era per il tiramisu’, era per le raccomandazioni, cribbio…Ultimo post
Peter
ov-via-mente, l’Anita aveva capito benissimo.
E’ la sua solidarieta’ padano-celtica-austroungarica con la Sylvi…
Abbracci, e tutto il resto…
Peter
x Peter
Le referenze devono essere fattuali, come da un ex datore di lavoro, impieghi etc…
Non so the extent of the law.
Poi ci sono referenze sulla persona e si puo’ dire che e’ da te conosciuta ed e’ una persona per bene, etc…
Spesso basta un firma sul resume’ con l’indirizzo e relazione.
Mi e’ capitato di rifiutare di dare referenze personali, spesso una situazione scabrosa.
Bye,
Anita
x Peter
Dammi il tempo di rispondere…
Quando ho scritto del tiramisu’ il tuo post -#278- non c’era.
Vado a vedere cosa sta succedendo con le elezioni…e’ ancora presto, i polls si chiudono alle 9:00 PM, ma ci sono tre orari negli US.
La California e’ indietro di 3 ore.
Ciao, Anita
Mi dispiace per Obama che ha preso una bella batosta perdendo la maggioranza alla camera ma riuscendo almeno a difendere il controllo del senato….almeno 8 governatori hanno perso il loro posto,
ma c´e´da ricordare che le batoste del meta´mandato “Midterms” in America hanno tradizione…..per esempio Bill Clinton nelle “Midterms” del 1994 perse in modo netto la maggioranza sia alla camera che al senato……nel 2006 fu invece il Repubblicano George Bush a perdere la maggioranza nelle due camere.
Nell´insieme e´andata meglio ad Obama che e´riuscito a difendere il senato. Interessante pero´…. due anni dopo l´elezione del primo US presidente afroamericano non si trova piu´un solo senatore di colore. Un sogno che svanisce…”Yes we can” cambiare…migliorare il mondo che si e´sentito un po´piu´unito, nelle emozioni… Cinesi ,Russi, Americani , Europei una sola anima.
Sono stati bei momenti , tutto il modo si sentiva abbracciato da uno studente di Harvard, da un piccolo avvocatuccio di Chicago, spavaldo con la sua camicia senza cravatta….ed e´triste quando sembra che un
amore finisce ….una speranza dileguarsi , un sogno estinguersi.
Rodolfo
LETTERA D`AMORE
xAnita,
non capisco..
.per me “ti amo” si puo´dire a chiunque ci si sente particolarmente vicini. Il fatto che io abbia scritto un post e tu un´altro senza averci letto …ma dove analizzavamo la stessa idea che faceva parte di un argomento vasto…mi fatto sentire la necessita´ed il bisogno di dire
“ti amo”. Ma a parte questo ti devo dire di aver visto tempo fa´in questo blog la tua fotografia e ne rimasi impressionato….e qui non scrivero´perche´, so´ solo che se non fossi legato partirei all´istante per farti ” una proposta che tu non potresti mai rifiutare”.
I bollenti spiriti…cara Anita nella vecchiaia delle persone normali diventa piu´forte…piu´bella…piu´necessaria , per questo sento il bisogno di dirti ancora una volta “ti amo”. Rodolfo
caro Peter,
lei non ne imbrocca mai una, nè con mia figlia nè con il mascarpone!!!
Mia figlia fa un PhD!
e il mascarpone non è un formaggio propriamente detto perchè non si usa la cagliata per farlo, ma un procedimento diverso che si vada a vedere su Wiki.
Un dolce al formaggio sono le numerose torte con la ricotta, che E’ un formaggio, non il mascarpone!!!!!!!!!!!!!!
Buona giornata
Sylvi
x Sylvi
mi pareva di aver capito che sua figlia fosse medico, ma allora sara’ qualcos’altro: forse una psicologa…Certo che la pratica non le mancherebbe…
Ehm, il mascarpone e’ un formaggio, mia cara, anche se non molto salato.
Dire che la ricotta sia formaggio ed il mascarpone no, e’ una plateale sciocchezza…
Non mi piacciono neanche le torte alla ricotta, infatti. A volte ne compravo qualcuna della ‘pastiera napoletana’, ma solo per fare piacere a mia madre che ne andava pazza
buona giornata a lei
Peter
xcg
Alito cattivo…mezzacalzetta….mezzacartuccia….aggettivi errati,non valgono niente… non si puo´usarli per quello che uno scrive. Tu non mi conosci ..non mi hai mai visto.Per questo penso che devi avere problemi molto gravi riguardo il tuo aspetto, si sa´che le cose negative si cercano di proiettarle nell´altro, ci si sente meglio nevvero? E va bene cosi…..te lo concedo se ti fa´sentire un poco meglio e ti libera dalla psicosi nella quale sei sprofondato.
Resta pero´il fatto che quando io ti definisco un poco di buono dall´animo profondamente cattivo e ipocrita per eccellenza, non lo scrivo per averti visto, ma solo per averti letto, c´e´una bella differenza non credi?
Scrivi un post come il 231 , e volendo fare lo stesso giochetto potrei scrivere “”””mah…chissa ´cosa ci puo´essere di vero “”””
per uno che che e´in grado di insinuare calunniando e ferire una persona come Anita scrivendo una frase
–
come:-““Mi sono limitato a dargli dell’ipocrita, sempre, solo e comunque sul piano delle opinioni, spesso trattenendomi per non dire di peggio anche per rispetto verso suo passato che ci sforna quotidianamente e che, solo lei,””” può sapere quanto questo risponda alla realtà”””””
-.
Non ho ricevuto da te una risposta soddisfacente, tranne il post idiota del Palleonico come scrive Popeye.
Rodolfo
Alitosi, mezzacalzetta. Il tuo sommesso starnazzare a vanvera puzza di muffa.
Vai.
C.G.
x la Komare.
Stia attento con questi soggetti alla Rudolfo.
C.G.
tranne il post idiota del Palleonico come scrive Popeye.
Rodolfo
…gli idioti sono i ladri come te che rubano soldi al tavolo da gioco d’azzardo ai gonzi…
…gli idioti sono i maniaci sessuali che palpeggiano i culi degli altri sugli autobus…
… gli idioti sono i provocatori comm attia e l’altr strunz comm atte…
Paleonico
x Peter
Non so di che mascarpone SALATO parli.
Ora ricordo che in Francia non riuscivano a fare il tiramisù se non con mascarpone importato dall’Italia.
E il mascarpone da pochi anni è reperibile tutto l’anno, non so bene che procedimento facciano per dargli una conservazione anche se limitata.
Sicuramente io e lei parliamo di due cose diverse.
Mia figlia sa fare un ottimo tiramisù…pratica familiare!!!!!! Eh,eh,eh!
Sylvi
Cari blogghisti,
un pensiero affettuoso per Anita che, al risveglio, potrebbe trovarsi
sulla porta di casa, e con un mazzetto di viole in mano, un gagliardo irresistibile Rodolfo fremente d’Amore per lei!
Chissà se ha un “cordiale” o almeno un “rosolio” a portata di mano di prima mattina!!!
Un salutone ad Anita!
Sylvi
Non ci vuole molto a farvi uscire dai vostri covi, siete sempre li come due avvoltoi eh, che aspettano ….aspettano….che pena direi …cercando di sviare e senza veri argomenti non se ne fa´niente…si rimane quel che si e´…. una nullita´.
Cerutti Gino { 03.11.10 alle 8:37 }
x la Komare.
Stia attento con questi soggetti alla Rudolfo.
C.G.
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“Stia Attento?” Anita e´una donna …una vera , non finto un “uomo” come te.
Rodolfo
Quell´ “un” non c´entra niente.
x il cuggino di Faust.
Di solito sono sempre quelli che si credono furbi, i più gonzi.
Un classico.
Questo individuo apre bocca e gli da fiato senza sapere minimamente di cosa si stava discutendo.
Pensa, il guitto, che io abbia tempo da perdere per alleviare le sue patologie e piagnistei e mettermi sullo stesso piano.
C.G.
o meglio prima “un” e poi “finto”
Sei tu, guitto, che non “c’entri”.
Ergo, vai, sbrigati che il bus è affollato e lo perdi.
Dopo però non venire a smanettartelo su questo blog.
C.G.
Ma di che cosa stavate discutento? Non me la vuoi dare la mazzata, potresti infliggermi una lezione, perche non lo fai?
Non lo fai…te lo dico io perche´…. non hai scusanti e non ne puoi trovare. Ripeto … questa e´la frase:-
“”“Mi sono limitato a dargli dell’ipocrita, sempre, solo e comunque sul piano delle opinioni, spesso trattenendomi per non dire di peggio anche per rispetto verso suo passato che ci sforna quotidianamente e che, solo lei,””” può sapere quanto questo risponda alla realtà”””””
Trovami una scusante per l´ultimo rigo, tutto il resto e fuffa.
Rodolfo
discutendo