Lo Strapaese del Bunga Bunga e di Bongo Bongo. Svegliaaaaa! Mentre loro fanno quattrini e scopano come ricci a noi ce la mettono a quel posto

E dunque siamo ridotti a Paese del Bunga Bunga. Guarda caso, l’espressione Bunga Bunga inizia per B in entrambe le parole, eguali tra loro, esattamente come Berlusconi-Bossi. Parole queste ultime due diverse nella scrittura ma riferite a personaggi eguali tra loro non solo negli interessi politici, ma anche in certo andazzo.
Della vita privata del signor Berlusconi Silvio non ci interessa il classico fico secco, e anzi abbiamo anche invidia: beato lui che è beato tra le donne, per giunta giovanissime. Beato lui che può, anche e soprattutto a quattrini. Male fa la sinistra – se così la possiamo chiamare – a prendersela con il capo del governo su questo piano. Che è un piano perdente, perché se alla politica si sostituisce il moralismo e l’accidia vuol dire che non si ha una linea politica. Come del resto è ben chiaro da tempo. Ma la politica non si improvvisa in base all’andamento della vita sessuale del signor Berlusconi Silvio, anche se capo del governo, usare le sue mutande come coperta non serve a coprire il vuoto di proposte di chi lo vorrebbe mandare a casa. Pierluigi Bersani ha gridato pubblicamente “Qualcuno stacchi la spina a questo governo” senza rendersi neppure conto che quel “qualcuno” o è la sinistra capeggiata dal PD dello stesso Bersani oppure non è niente. Forse Bersani si illude che esista un “qualcuno” in grado di cacciare Berlusconi da palazzo Chigi? Il capo dello Stato non può – purtroppo – convocarlo al Quirinale e farlo arrestare dai carabinieri, facendolo poi uscire su una autombulanza come fece il re con Mussolini. Né è pensabile – per fortuna – che provvedano i militari, perché sarebbe un golpe. Bersani dovrebbe stare perciò bene attento a come parla. Fermo restando il fatto che ridursi a un tale balbettio è più che comprensibile per un partito che non solo NON ha mai voluto sbarrare la strada a Berlusconi oberato dal mega conflitto di interessi che sta colando a picco l’Italia ridotta al Bunga Bunga, ma NON ha mai neppure voluto far rispettare la legge: in base alle vigenti leggi infatti Berlusconi in quanto titolare di una concessione da parte dello Stato (per l’esattezza, la concessione delle frequanze televisive che lo hanno fatto straricco) NON poteva – e NON può – presentarsi alle elezioni come candidato, ma solo come cittadino che va a votare. Purtroppo la corruzione di vario stampo e natura e l’insipienza dei vari personaggi della sinistra si sono lasciate bungabungare dalla presa per il sedere del “mero proprietario”. Ma veniamo al sodo.

Il problema non è, ripeto, l’abboffata sessuale cui è frequentemente dedito il nostro inimitabile capo del governo, i cui costumi sibaritici sono francamente noti da molto tempo, già da quando rimase folgorato, lui già regolarmente sposato, dall’esibizione del seno dell’allora attrice Veronica Lario impegnata a mostrarlo al pubblico del teatro Manzoni di Milano in base al copione del “Magnifico cornuto” del grande Shakespeare. Calato il sipario, l’allora giovane Sua Emittenza s’era già precipitato nel camerino di Veronica con un gigantesco mazzo di rose per trasferirla di sana pianta dalle scene teatrali a un’ala resa a bella posta off limits della villa di via Rovani, all’epoca quartier generale della Fininvest o comunque dell’impero dell’astro nascente Sua Emittenza.
Il problema è che il suo stile di vita fin troppo disinvolto e discinto rende il nostro capo del governo ricattabile. Ricattabile non solo dai servizi segreti altrui, da quelli russi a quelli americani fino a quelli israeliani, ma ormai anche da una qualunque escort o cubista sciroppata di testa. Se la signora D’Addario ha potuto fotografare stanze di palazzo Grazioli ed altri hanno totografato una disinvolta festicciola berluscona a villa Certosa, in Sardegna, immaginiamo cosa può fare un invitato al bunga bunga o ad altra crapula debitamente dotato di microtelecamera. Roba da poter poi tirare Berlusconi non per la giacchetta, come faceva Cesare Romiti nel vano tentativo di non finire da solo come è finito, ma direttamente per le orecchie. Nel mettere assieme i dossier utili a fare pressioni su potenti al momento opportuno la Cia e affini non si fermano certo davanti al lodo Alfano e neppure davanti al legittimo impedimento…

Ma in quanto a disinvoltura, su certe faccende il senatùr Umberto Bossi, si parva licet, non è molto da meno. Tempo fa Pietro Citati su Repubblica ha reso noto ciò che sul mio blog avevo scritto da un paio d’anni. E cioè che il famoso ictus al capo dei lumbàrd è venuto mentre era impegnato in una amabile conversazione con una bonazza. Citati specifica meglio: fu a causa di una pastiglia di troppo di Viagra. L’anche lui inimitabile Bossi, qui a volte ribattezzato Bongo Bongo, impegnato in modo berluscone in una conversazione con una famosa bellona padana, di bell’aspetto e bella voce, per timore di non essere all’altezza dello spadone di Alberto di Giussano o degli acuti della sua ospite ha ingollato dunque una dose eccessiva di Viagra. La Lega, si sa, a chiacchiere ce l’ha duro, però un “aiutino” è meglio di uno scongiuro. Prima di prendere il Viagra è bene accertarsi di non avere la pressione bassa, altrimenti – essendo il Viagra un vasodilatatore – c’è il rischio di un suo abbassamento eccessivo, con conseguente incapacità del muscolo cardiaco di pompare sangue a sufficienza.  Il trombo – in questa caso davvero parente del verbo trombare – che ha colpito il senatùr è nato così, dall’eccessiva scarsità di sangue pompato (voce del verbo pompare, ma «Honi soit qui mal y pense!») dal cuore a causa di un eccessivo abbassamento di pressione. Ne sa qualcosa un cardiologo, accorso all’uopo, il cui cognome ricorda la città di Firenze. Le cattive lingue dicono che non era in corso solo un duetto, ma un coretto se non dell’Aida o del Bunga Bunga degno almeno de “I lombardi alle crociate”, ma noi alle cattive lingue non vogliamo credere. Resta il fatto che, come ho già raccontato nel blog,  quando incontrai a Telelombardia l’europarlamentare leghista Francesco Speroni, ospite anche lui di un programma condotto da Davìd Parenzo, nel corso di una pausa gli chiesi se era vero che l’ictus a Bossi era venuto mentre era impegnato con la Tal dei Tali, vox sana in corpore sano,  e che per portare a casa Bossi venne chiamato d’urgenza Roberto Maroni. Il mio interlocutore mi guardò spaventato. Mi parve anche che impallidisse leggermente. Poi, dopo qualche secondo di silenzio imbarazzato, se la cavò, lui polentone padano, come un siciliano doc: “Non so nulla e non voglio sapere nulla”.
E vabbé. Resta il fatto che la moralità da suburra di Bossi rifulge in tutto il suo splendore dalla seguente recentissima dichiarazione: “Un capo di governo non può telefonare a una questura per imporre il rilascio di una ragazza fermata dalla polizia. Così ci fa perdere voti a Milano”. Capito? Il problema non è che il signor primo ministro a quanto pare si è comportato da cialtrone e prevaricatore, ma che fa perdere voti ai leghisti a Milano! Questa morale da suburra è una morale da Bunga Bunga della politica che fa il paio con quella del Bunga Bunga nella vita privata e sociale del padrone di casa di palazzo Grazioli a Roma, di villa Certosa in Sardegna e della villona di Arcore scippata per un tozzo di pane alla minorenne Casati Stampa. Umberto Bongo Bongo è la versione padana del Silvio Bunga Bunga nazionalpopolare.

Berlusconi ha giustificato il suo interesse per la giovin bonazza di turno di nome Ruby, da lui spacciata per nipote del capo di Stato egiziano Mubarak, spiegando che lui aiuta i bisognosi. Non si direbbe, da come ha trattato la minorenne Casati Stampa. E in ogni caso, beh, in Italia ci sono alcuni milioni di pensionati bisognosi, più altri milioni di giovani, disoccupati e sottoccupati pure bisognosi e centinaia di migliaia di altri extracomunitari bisognosi quanto e più di Ruby: perché non aiuta anche loro regalando 7.000 euro a botta e una Audi a testa? Forse perché non sono milioni di belle donne come Ruby?
Ma poi: Berlusconi tempo fa ha dichiarato che le donne che se la passano male possono fare bingo sposando suo figlio Piersilvio. Bene. Allora perché non gli ha presentato Ruby perché se la sposasse?

Da bravo peccatore incallito il nostro primo ministro sta pensando ancora una volta a come farsi perdonare dal Vaticano mettendo mano al portafoglio, in questo caso però il nostro e non il suo. Ci ha infatti tenuto a far sapere che lui sta cercando di poter finanziare le scuole cattoliche regalando loro l’equivalente di quasi mezzo punto dell’intero Prodotto interno loro italiano! Cifra che si va ad aggiungere ai 2 miliardi di euro che già vengono regalati al Vaticano sotto forma di privilegi vari, alcuni dei quali di recente dichiarati illegittimi dalle competenti autorità europee. Ma il Cavaliere, lo sappiamo bene, delle illegittimità se ne frega assai. E se ad Avetrana si può ammazzare una parente e fare quattrini vendendo foto e frottole ai mass media, in Vaticano sono usi da secoli e secoli a ben altri lucri, lì si fanno le cose in grande.
Finora larga parte degli italiani ha fatto il tifo per Berlusconi, identificandosi spesso nel personaggio, perché  più o meno inconsciamente speranzosi che il suo stile di vita potesse diventare anche il loro: “Ha fatto soldi lui, li farà fare anche a noi. Scopa a rotta di collo lui, scoperemo a tutta birra anche noi”. Con questa faccenda del Bunga Bunga è però ormai chiaro che mentre le migliaia di miliardi e le bonazze se le tiene solo per sé, agli italiani gli lascia il Bunga Bunga: glielo mette cioè in quel posto e lascia che se lo mettano in quel posto tra loro, cioè tra di noi. E in modo anche piuttosto sfrenato.
Più che buggerarci, il grande Chiavaliere Papino il Breve dopo averci rimbecillito con un ventennio di guano televisivo ci sta bungabungagerando tutti. Forse è il caso di aprire finalmente gli occhi. Spegnere la tv o almeno cambiare canale e tirarci su le brache. Anziché continuare a prenderlo in quel posto noi, non è meglio metterglielo in quel posto a lui? A lui e alla sua banda di nani e ballerine, azzeccagarbugli e minzolini, cubistie leccaculisti, voltagabbana e prosseneti, indegni di un qualunque Paese civile.

872 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    non c’e’ nulla di disonesto visto che lo aveva scritto lei stessa tempo fa…

    Io trovo invece comica questa storia da Libro Cuore, o da Emilio Salgari se preferisce, di una giovane ‘costretta’ a girare per mari e per monti, dato che l’Italia e’ corrotta da meridionali e sindacalisti (e romanizzazione, povero il suo Pasolini friulano innocente)…ed e’ figlia di industriali (a quanto ne dice la mamma), ma pur sempre non volenti a spianarle la strada come si conviene a tutte le buone famiglie, italiche e non…insomma non mi quadra.

    E poi, giu’ e su tra Cape Town, Londra ed un lavoro part-time da qualche altra parte…mah.

    Quanto a me, ai tempi della mia gavetta non era raro che mi facessi 3 giorni di seguito (venerdi, sabato, domenica) lavorando, quindi non faccia ipotesi gratuite su cosa io farei o non farei.
    Cape Town e’ un posto poco raccomandabile, ma dipende dalle zone…

    Peter

  2. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    il friulano e’ senz’altro un dialetto, ed anche brutto, a quanto leg-go…

    Peter

  3. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Il ripetersi degli scandali giudiziari e sessuali pone una questione legata alla dignità del presidente del Consiglio.
    Ma ad essere colpita è anche l’immagine dell’Italia: col suo tanfo da basso impero la fine del berlusconismo non fa onore alla Penisola.

    Le Monde,
    1 novembre 2010

  4. sylvi
    sylvi says:

    x Peter 201

    lei l’ha preparata, l’ha messa in pentola, e se l’è cotta …la sua brodaglia, ora se la mangi e non c’entra niente con quello che ho scritto io, con il friulano e l’occitano e quant’altro….
    e soprattutto con Pasolini.
    Tiè!

    Ploja tai cunfíns

    Fantassút, al plòuf il Sèil
    tai spolèrs dal to país,
    tal to vis di rosa e mèil
    pluvisín al nas il mèis.

    Il soreli scur di fun
    sot li branchis dai moràrs
    al ti brusa e sui cunfíns
    tu i ti ciantis, sòul, i muàrs.

    Fantassút, al rit il Sèil
    tai barcòns dal to país,
    tal to vis di sanc e fièl
    serenàt al mòur il mèis.

    Mandi fantassut!

    Sylvi

  5. Peter
    Peter says:

    x 204

    madonna, che schifo…non si capisce un accidente anche a volerlo. Eppure il catalano lo capivo abbastanza…altre ‘palle’ della Sylvi…

    Peter

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    sylvi { 01.11.10 alle 21:10 } è ANCHE colpa di sinistre e sindacati, perchè non hanno saputo dare una sterzata quando avrebbero potuto.
    La pratica delle raccomandazioni o dei concorsi o degli esami truccati ; la superbia e la supponenza di prof. di qualsiasi colore che salgono in cattedra e da là pontificano; l’incapacità di pretendere sovvenzioni dallo Stato e di assumersi la responsabilità della spesa giustificandola…e dandone conto a consuntivo… tutto questo non è solo di destra!
    sylvi { 02.11.10 alle 8:31 }
    Di lui ci resta ciò che ha scritto, anche con enorme coraggio,anche contro i suoi sodali di idee di sx,
    —————————————————–
    Cara Silvy,
    quel che lei dice è lapalissiano, o se preferisce ha scoperto l’acqua calda: la cultura di un paese accomuna tutti, anche coloro che non ne condividono gli abituali indirizzi e pratiche. Complimenti! Vede io non sono credente ma, come tutti, sono stato educato nella religione ittagliana di stato: mi sembra del tutto evidente che qualcosa mi sia rimasto attaccato, nonostante io sia attento e critico verso questi modi di vedere.
    Certo non tutto il male del paese è di destra, molto è insito nel paese stesso: un esempio per tutti (scelgo tra quelli che non possano suscitare inutili polemiche): le mediocrissime capacità organizzative e lo scarso spirito democratico (anche per molti di sinistra il popolo puzza, a cominciare dall’inquilino del Colle). Siamo un paese strutturalmente aristocratico, mica per niente il potere in Ittaglia rimane saldamente nelle mani dell’aristocrazia.
    Tuttavia lei dovrebbe cercare di stare attenta (posto che sia una disattenzione …) a non confondere l’autore delle malefatte con chi non ha potuto opporsi. Giusto per non fare come il Marco per il quale la vittima di un furto era ancora più colpevole del ladro.
    Checchè ne dicano i fresconi di destra come lei (motiverò poi questa mia affermazione), le sinistre in Ittaglia hanno sempre contato poco o nulla e quando hanno cercato di cambiare qualcosa, e con modalità ed obiettivi assolutamente socialdemocratici, si sono messi in atto i colpi di stato (vedi generale De Lorenzo e Gladio), le stragi o la mafia.
    Sono d’accordo anch’io che le sinistre avrebbero potuto far di meglio, ma non tantissimo di meglio: il paese ed il potere nel paese rimangono quel che sono e con scarsissime possibilità di evoluzione. Ma sono cose che lei non può vedere.
    Come non può vedere che nella tradizione storica del nostro paese ad una classe diggggerente reazionaria (ultima quella attuale) non possono che contrapporsi delle opposizioni (non quella attuale che non esiste neppure più) tendenzialmente radicali e poco disposte ad una collaborazione che sarebbe in ogni caso perdente. In realtà una sinistra riformista in Ittaglia non riesce a crescere perché o viene risucchiata negli ingranaggi del potere, questo potere, come i socialdemocratici di Saragat o il post-pci attuale; oppure si perde in sterili politiche di opposizione frontale come il vecchio Sessantotto e Rifondazione,
    La sinistra italiana non riesce ad essere convintamente riformista e pur tuttavia radicata nelle proprie idee e convinzioni ma ondeggia e tende a scivolare in pratiche di potere in nulla dissimili da quelle della destra reazionaria che da sempre governa il paese,
    Ma sono cose che lei non può capire: dare la colpa ai sindacati è più facile.
    Un saluto mia cara. E faccia i miei auguri a quella sua povera figlia, con un consiglio personale, se posso: ma perché non andarsene definitivamente? Questo paese non merita di viverci.
    PS. Le devo anche una ulteriore spiegazione sul mio convinto collocarla sempre a destra, checché lei ne dica.
    1) “è ANCHE colpa di sinistre e sindacati”. Anche maiuscolo: un bel rafforzativo mi sembra indispensabile. Sarebbe stato preferibile essere sincera fino in fondo: ci stava meglio un SOPRATTUTTO.
    2) “contro i suoi sodali di idee di sx”. Sodale è una parola che ha insito in sé un significato spregiativo. Vuol dire complice di malefatte. Insomma essere di sinistra vuol dire essere complice di malefatte …. Sì, sì, lo sappiamo.

  7. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    “Che aspettano le opposizioni a presentare una mozione di sfiducia in Parlamento contro Berlusconi?
    Cos’altro deve accadere?”

  8. Pietro A.
    Pietro A. says:

    x Uroburo 206

    Il suo è un invito ad abbadonare il Paese per sempre… Sembra non ci sia modo di cambiare le cose qui! Che amarezza…

  9. Uroburo
    Uroburo says:

    Peter { 02.11.10 alle 8:56 } ed e’ figlia di industriali (a quanto ne dice la mamma), ma pur sempre non volenti a spianarle la strada come si conviene a tutte le buone famiglie, italiche e non…insomma non mi quadra.
    ———————————————————
    Caro Peter,
    potrebbe anche sbagliarsi. La Silvy potrebbe essere tanto matta da non voler usare le sue conoscenze per sistemare sua figlia: e soprattutto sua figlia potrebbe non volerlo fare.
    Il mondo è complesso e lei sa che vi sono strani miscugli di idealismo, di masochismo e di onnipotenza. U.

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    Pietro A. { 02.11.10 alle 10:23 } Il suo è un invito ad abbadonare il Paese per sempre… Sembra non ci sia modo di cambiare le cose qui! Che amarezza…
    ————————————————-
    Sì è quello che penso. Sarà triste ed amaro ma mai come sprecare la propria vita in un’impresa irraggiungibile e quindi senza scopo. Ma almeno io lo dico. E sto anche aspettando di poterlo fare.
    Un saluto e tanti auguri anche a lei. U.

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    X Andrea Rossi

    Io ho fatto una battuta, Lei un’analisi raffazzonata e con molte lacune .
    Litanie simili le ho già sentite da Ex Militanti craxisti di ferro della prima ora , passati armi e bagagli a FI.
    Come al solito è una vechhia tecnica , si mischiano alcune cose vere all’interno di un discorso di fondo falso.
    Se questo è il suo contributo al Blog veda di migliorare un pochino,è roba passatista con i tempi che corrono..!

    cc

  12. alessandro
    alessandro says:

    Caro Pietro, ascolta a me. Forse la situazione cambiera´o forse non cambiera´mai. In questo senso se hai la possibilita´di farti raccomandare segui la traccia, fatti raccomandare e DIMENDICA.
    Rompi i coglioni ogni santo giorno finche´si stancano e ti danno un lavoro….perseveranza e cocciutaggine….poi se sei bravo vai avanti.
    Auguri per il tuo futuro. Rodolfo

  13. Anita
    Anita says:

    Ci sono sempre le traduzioni… ;-)

    Giovinetto, piove il Cielo
    sui focolari del tuo paese,
    sul tuo viso di rosa e miele,
    nuvoloso nasce il mese.

    Il sole scuro di fumo,
    sotto i rami del gelseto,
    ti brucia e sui confini,
    tu solo, canti i morti.

    Giovinetto, ride il Cielo
    sui balconi del tuo paese,
    sul tuo viso di sangue e fiele,
    rasserenato muore il mese.

  14. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Le origini della ricetta sono incerte, affonda le radici centinaia di anni fa, ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia, quando veniva offerto ai clienti dei casini veneziani come corroborante, da cui il nome “tirame su’….”.

    Per altro esistono altre versioni sulla sua nascita: una di queste pone la sua origine a Siena, come dolce preparato in occasione di una visita del Granduca Cosimo III.
    ————————————————————

    Per me non e’ altro che una versione della zuppa inglese che preferisco, anche se la posso solo assaggiare.
    A casa dei miei era il dolce preferito.
    Io la facevo con la crema gialla. Ho il vaso di vetro apposito.

    Ciao, Anita

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI SYLVI
    ———————————–
    caro Uroburo,

    io non scopro nessuna acqua calda se fare qualcosa di democraticamente normale è la cosa più rivoluzionaria.

    La sx ripulisca le sue liste; proponga il merito nelle assunzioni, strilli con nomi cognomi e indirizzi chi imbroglia o fa il furbo.
    Rifaccia le lenzuolate di Bersani, e molte altre, ma senza tante timidezze e minacci seriamente di farlo se vinceranno.
    Dicano ai cittadini che sono disposti a fare e a far fare sacrifici se andranno al governo. Cominciando dai loro benefit!

    Propongano da sx un federalismo serio e non furbo, per impedire alla Lega di crescere; spieghino a una “certa cultura” meridionale che non saranno loro complici e che sosterranno i meridionali per bene.
    Il pizzo, con l’aiuto di Confindustria e Sindacati DEVE essere seriamente contrastato , per imporre ai meridionali una sola tassa, quella statale e legale…
    E potrei continuare…più che di acqua calda si tratta di una politica non solo rivoluzionaria ma sovversiva del POTERE costituito.
    Diano soprattutto spazio ai giovani come Rienzi e i SOLITI NOTI si accontentino di fare da sostegno “ai figli” che imparano a volare….e ancora e ancora…
    Certo rischiano di perdere…ma almeno perderanno con dignità e onestà, parolacce che nessuno osa pronunciare o per paura di
    apparire anormali o perchè veramente, come a dx, la poltrona, poltroncina, strapuntino non vogliono proprio mollarli…
    e relativi benefici PERSONALI!
    E allora avvenga ciò che può!

    Sylvi

    Riferirò gli auguri a mia figlia, “sento” che sono sinceri.
    Ha i suoi affetti a Trieste e situazioni familiari che li fanno restare!
    Comunque non sono abituata a incensare i figli, ma di lei sono orgogliosa!
    E’ tosta!

    Sylvi

    x Pino cordialissimi saluti
    Sylvi

  16. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    non è il meglio di Pasolini; ho postato la prima poesia che presentasse qualche difficoltà di traduzione,…
    ovviamente per far rabbia a Peter!

    ciao Sylvi

  17. Paleonico
    Paleonico says:

    @Pietro A.

    mentre la povera gente fatica a tirare avanti… Me compreso, perché la vedo nera anche per il sottoscritto!

    Mamma mia, che situazione!

    Caro Pietro, Te come altri, x es: da pensionare o pensionati che cercano un lavoro è impossibile trovarlo…
    Io mi sto occupando come volontario in una ONG dominico-haitiana, della commercializzazione in Italia ed Europa di caffe organico… Vendita online y/o ai grandi circuiti di alimenti biologici… Ma il lavoro si svolgerebbe del tutto Online.
    Il mio lavoro, documentarista, mi chiama sui monti della Cordillera Caraibica… e sto cercando… alcune persone interessate ad un lavoro tranquillo e umanitario, come x i Progetti di Sviluppo Integrale Sostenibile cerco ONG, Istituzioni ed altre associazioni con le quali Associare la mia ONG ad una Onlus italiana… e tante altre cose da spiegare con calma…. X il caffe servono 100mila euro x avere il primo container in Italia, compreso di strutture x gestire il commercio del prodotto, come magazzino e ufficio… nella citta che si vuole…
    X Te Pietro A. o xcchi ne volesse sapere di piu… Potete scrivermi a nikcometa@live.it
    Saluti solidali
    Paleonico

  18. Peter
    Peter says:

    x Anita

    grazie cara, ma mi riesce difficile capacitarmi che Pasolini scrivesse in un dialettaccio simile…pazienza. Come diceva quel tale, i sogni sono d’oro, la realta’ e’ di piombo (quando va bene, aggiungerei io…).

    Fantassut significherebbe giovinetto??

    Dio santo, a dicembre devo proprio fare una scappata a Ravenna. Ed accendere un cero ‘pasquale’ gigante sulla tomba di un illustre Padre. Per grazia ricevuta…

    ciao, Peter

  19. Peter
    Peter says:

    x Anita

    Anitaaaa…..la zuppa inglese non e’ un cheesecake. Se non erro, si fa con uova sbattute ed altra robetta, ma NON formagggio

    Peter

  20. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    Potrebbe non aver capito lei, per ipotesi…

    ‘Comfy’ lavoretto part time in Italia, e trattatemi bene perche’ sono una giovane mamma, e mio papa’ e’ uno che conta, non per dire…

    ‘Facciata accademica’ dorata gentilmente fornita da un ‘illustre’ prof del rinomatissimo Sud Africa, non si sa bene come e perche’, ma preferisco farmi i cavoli miei (senno’ a qualcuno ‘spuntano le corna’).

    Timbri o ‘rubberstamping’ a lOndra, che fa piu’ chic di Cape Cod (o Cape Town, non ricordo bene…), anche se gli inglesi non si lavano e non sanno cucinare. Pero’ sul CV dei ‘fraccomodi’ va benissimo.

    Ov-via-mente, parlo senza riferimenti specifici ad personam. Absit iniuria verbis. Pecunia non olet. Per aspera ad aspra. Motu proprio ad majora. Talis mater talis filia. Dat census onores. Ad rei rustice studia fovenda promovendaque. Meum medicum est. Et ceteris paribus…..(eh eh eh)

    Peter

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Pino Nicotri { 02.11.10 alle 13:16 } DA PARTE DI SYLVI La sx ripulisca le sue liste … Dicano ai cittadini che sono disposti a fare e a far fare sacrifici se andranno al governo. Cominciando dai loro benefit! Propongano da sx un federalismo serio … spieghino a una “certa cultura” meridionale che non saranno loro complici e che sosterranno i meridionali per bene. Il pizzo, con l’aiuto di Confindustria e Sindacati DEVE essere seriamente contrastato …più che di acqua calda si tratta di una politica non solo rivoluzionaria ma sovversiva del POTERE costituito.
    Diano soprattutto spazio ai giovani come Rienzi e i SOLITI NOTI si accontentino di fare da sostegno “ai figli” che imparano a volare….e ancora e ancora…
    Comunque non sono abituata a incensare i figli, ma di lei sono orgogliosa! E’ tosta!
    ————————————————————————
    Cara Silvy,
    se non le dispiace comincerei da sua figlia, argomento che mi interessa molto più del teatrino della politica itttagliana.
    Non ho dubbi sul fatto sia tosta, tutto sta nel valutare se essere tosti è sufficiente a vivere accettabilmente bene. La vita bisognerebbe viverla al meglio del possibile senza tante illusioni, e talvolta è necessario accettare compromessi senza i quali è difficile andare avanti. Oppure bisogna accettare senza lamentarsi il prezzo della propria coerenza, anche quando è molto alto.
    Quindi o si rimane ma allora adeguandosi alle regole del paese, almeno tanto da non farsi schiacciare o emarginare, oppure si parte definitivamente, ma allora senza inutili nostalgie.
    Se si decide di partire lo si fa senza rimpianti; se si decide di rimanere si gioca la propria partita con tutte le armi a disposizione, o almeno con quelle compatibili con la decenza.
    Avendo una regola: se un certo posto di lavoro non lo occupo io che sono una persona per bene lo occuperà qualcun altro che sarà probabilmente un emerito farabutto, Quindi usare tutti i propri mezzi, TUTTI, per arrivare ad un certo obiettivo serve anche per tenere indietro della gentaglia che non dovrebbe avere alcuna possibilità di andare avanti. Come certi ministri diventati tali per merito di culetto o certi assessori regionali diventati tali perché legati personalmente al politico Tizio, Caio, Sempronio o Basso.
    I legami familiari sono una componente importante del quadro e non possono essere trascurati. O si parte o si resta ma tuttavia insieme: a questo sistema indegno non si può sacrificare tutto.

    Passiamo alla noiosissima politica ittagliana.
    Credo che nessuno qui dentro sarebbe in disaccordo con le sue considerazioni. Tuttavia i suoi sono solo sogni. Certo la rivoluzione in Ittaglia sarebbe far pagare le tasse a tutti. Ma il fatto è che questo sistema non lo permetterà mai; certo la lotta alle mafie sarebbe fondamentale ma questo sistema si fonda sulle mafie, ecc. ecc. ecc ….
    L’opposizione ormai è tale solo di nome ma in realtà è totalmente inserita nel potere. Tra l’altro non diventerà mai maggioranza perchè dopo il Banana verrà un altro della stessa risma solo un po’ meno pagliaccesco ed impresentabile. Mi sembra del tutto evidente che questa sinistra non vincerà mai più e che semplicemente assisteremo ad una evoluzione del berlusconismo, cosa che mi sembra del tutto adeguata ai costumi del paese.
    Lei sogna cara Silvy. Sogna anche in modo incoerente perché solo la sinistra potrebbe fare quelle riforme che a lei piacciono, non certo questa destra, comunque del tutto simile a tutte le destra d’Italia da un secolo e mezzo in qua.
    Un saluto U.

  22. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    la zuppa inglese si fa con la crema pasticcera ( miscuglio anche di farina che viene cotto dolcemente).
    Il tiramisu si fa con le uova, zucchero e liquore energicamente e a lungo sbattuti fino a farne un composto molto “aereo”.
    Solo allora si aggiunge il mascarpone e gli albumi battuti a neve fermissima.
    Non si cuoce!

    I savoiardi si intingono velocemente nel caffè raffreddato che deve essere ottimo.
    Infatti intendo farlo col caffè dominicano che penso sia la morte sua!
    Mi spiace soltanto di non poter inviarvene un assaggio reale, non virtuale!!!
    E’ una bomba calorica, ma nella sua semplicità ha qualche difficoltà, perchè sia veramente un tiramisù degno di tal nome!

    ciao Sylvi

  23. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    il suo 223 e’ un raro esempio di cinismo e ‘real politik’.
    In pratica, intrallazzate gente, gli altri sono peggiori di voi…

    Ma vuole poi che loro non lo sappiano? e’ la scusante spicciola da sempre usata dalla pregiata borghesia italica per farsi gli affari suoi…

    Come dice? la borghesia in Italia e’ oppressa dall’aristocrazia e deve tirare a campare? ah beh, certo. Allora ha tutte le ragioni…

    un saluto

    Peter

  24. Peter
    Peter says:

    x Uroburo

    invece da queste parti, una volta che cercai di ottenere sconti fiscali in modo peraltro del tutto lecito, la risposta fu, se non le paga lei, dovra’ farlo qualcun altro al suo posto: ci ha pensato?

    Peter

  25. Peter
    Peter says:

    quella della ‘crema pasticcera’ la sa solo Sylvi…

    la ricetta della zuppa inglese (in inglese custard) e’ molto simile al tiramisu’, infatti si usano tuorli d’uovo, farina, etc. Si aggiunge anche un liquore dolce, almeno nella versione italiana, di solito Sherry o anche Marsala.
    La differenza cruciale e’ l’assenza del formaggio! ovvero mascarpone in questo caso.
    Il tiramisu’ e’ un cheesecake, la zuppa inglese certo no

    Peter

  26. Pietro A.
    Pietro A. says:

    x Uroburo.
    Grazie del suo pensiero. In effetti, sto pensando a cosa fare e come. All’estero ovviamente.

    x Rodolfo.
    Grazie anche a lei. Analisi cruda e molto realista, la sua. Ci vuole cinismo, lo so… E’ che non appartiene al mio dna: non sono il tipo da fare come dice lei.

    x Paleonico.
    Grazie anche a lei. Il progetto è interessante e, in effetti, ci si potrebbe pensare. La contatterò… Il fatto è che non ho i 100 mila euro, cifra non da poco tra l’altro…

  27. Pietro A.
    Pietro A. says:

    Altra cosa, che riguarda quanto sentito oggi in tv

    Il Berlusca ha detto “meglio guardare le belle donne che essere gay”…
    Possiamo dibattere giorni su questa battuta volgarissima, io mi chiedo un’altra cosa, punto su un altro aspetto.

    B. è un puttaniere ed altro, ma non penso che sia stupido. Come fa a dire certe cose?!? Sapendo che è PdC le sue affermazioni pesao 1000 volte di più rispetto a quello che dice l’avventore occasionale del bar… Come fa a non immaginare le reazioni?
    Vuole soffiare sul fuoco delle polemiche per il caso Ruby? Ci si diverte, tra l’altro offendendo tante persone che si sentiranno colpite nella loro dignità? Non credo che siano parole lasciate al caso: rispondono ad una precisa strategia? E a quale scopo?

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Sylvi,
    dopodomani torna a casa mia figlia dopo un soggiorno di 4 mesi tra
    Montreal e Vancouver, Canada.
    Già preparato il lenzuolo di bentornata con una decina di cuori dipinti (con le freccette..!!) palloncini colorati, cioccolatini e cianfrusaglie varie.
    I suoi amici stanno preparando un festone con i fiocchi.
    Non vedo l’ora, mai da ventidue anni a questa parte si era assentata più di sei-sette giorni.
    Ho tre maschiacci, ma la femmina è una “cosa” speciale.
    La cocca di papà.
    E sì..
    C.G.

  29. sylvi
    sylvi says:

    x il solito Peter saccente,

    la crema del tiramisù NON vuole farina!!!!
    Poi ci sono mascarpone e mascarpone!!!
    Modi e modi di incorporarlo.
    Io non pretendo di insegnarle i suoi Cheesecake, lei non pretenda di insegnarmi il tiramisù, nè di insegnare i brasati a un lombardo.

    Mi insegni invece i trucchi delle orecchiette, forse mi fiderei, se magari avesse una vecchia ricetta di famiglia!

    Sylvi

  30. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pietro.
    La strategia della caciara.
    Mister Bunga Bunga adesso se la prende con gli omosessuali.
    Ha capito che il suo “dalli ai kommmmmmmmmunisti” non attacca più.
    Poveretto, straricco quanto vuole, ma in fondo solo un poveretto.
    C.G.

  31. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.,

    tocca la femmina a mio marito!!!!
    Quando parla di lei fa la ruota come un pavone!

    Credo che la troverai cambiata, e meno male!
    Io sono una fanatica del lasciare andare i figli, un po’ alla tedesca, poi magari mi attacco al telefono ogni sera, o mi impongo di non farlo!
    Certo che il mio miglior amico è Skipe.

    Sylvi

  32. Peter
    Peter says:

    allora no insegni ad Anita o a me la ricetta della zuppa inglese, anche se e’ italiana…o e’ friulana anche quella?

    La base del tiramisu’ di cosa e’ fatta? secondo me un po’ di farina c’e’. Comunque, e’ un ‘dolce al formaggio’, unacategoria che non mi e’ mai piaciuta.

    Le orecchiette mi mancano molto…

    la braised beef la fanno persino i cinesi, ed anche molto bene. Quindi cali le arie

    Peter

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI SYLVI
    ——————————-
    caro Uroburo,

    mia figlia ha scelto di fare anche il dottorato quando forse pensava fosse meno impegnativo, soprattutto così lontano.
    Ma aveva trovato un obbiettivo che l’aveva tentata già in Galles, un compagno disposto a sostenerla anche raggiungendola, una famiglia a Città del Capo che era la mia, un ambiente assolutamente diverso e stimolante.
    Ha avuto i suoi momenti di depressione, ma, man mano che si avvicina il traguardo, la caparbietà di non mollare.
    Noi l’abbiamo sostenuta, un po’ materialmente, molto moralmente.

    In fondo, con il dottorato, persino una nazione come l’Italia troverà molta difficoltà a lasciarla disoccupata!
    Ma lei, al contrario del suo (Uroburo) pensiero, pensa e spera che si possano mantenere e ampliare le reti che faticosamente
    si stanno tessendo nella ricerca scientifica mondiale.

    Purtroppo temo che i giovani italiani che vorrebbero andare …e tornare , anzichè ponti d’oro, troveranno molte spine se i miei cosiddetti ( da lei) sogni non cominciano ad avere una base di realtà.
    Altrimenti moriremo, perchè non esiste alternativa alla globalizzazione!

    La raccomandazione è alto medioevo!

    Sylvi

  34. Pietro A.
    Pietro A. says:

    x CG
    Sì, è vero: la strategia della confusione da avanspettacolo!
    Credo – e Anita e Popeye me lo potranno confermare – che negli Usa una tale battuta sarebbe stata intollerabile.
    Ma in qualsiasi Paese lo sarebbe, credo.

    Preciso, a mio modo di vedere, solo un suo punto: quando parla di “poveretto” penso a livello “di spirito”, perché i veri poveretti qui siamo noi… Qusto ha soldi, case, potere e è circondato da bellissime donne… Tutte ‘ste cose noi non ce le abbiamo!

  35. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,

    le ho spedito la ricetta verace del tiramisù.
    Sono afflitta per non potergliene spedire una porzione reale!
    Non so che succede oggi!

    Sylvi

  36. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xSylvi
    Raccomandazione
    Empfehlung (D)
    letter of recommendation(UK)

    oh come siete delicati….oh come siete sensibili , oh come siete suscettibili….presuntuosi….vanitosi….
    La raccomandazione e´vero non e´necessaria, ma solo per chi ha i Santi in paradiso o e´un genio per se´…… di consequenza la raccomandazione per tutti gli altri e´necessaria specialmente in Italia, e´stato sempre cosi….non medievale…. e sara´sempre cosi, forse in Germania un po´di meno ma “die Empfehlung” esiste, forse piu´o meno in UK ma la “letter of recommendation” esiste anche li.
    Non ci vedo proprio un grosso problema a farsi raccomandare , fa parte della vita ed ogni tanto bisogna anche saper abbassare le corna,
    specialmente quando se ne ha di bisogno.
    Questo che io chiamerei “umilta´”o “modestia ” rafforza il carattere,
    si diventa piu´forti, si riesce meglio a superare le difficolta´.
    Il superbo .l´altero…il presuntuoso trovera´nella sua strada sempre delle difficolta´che spesso non riesce a superarare ed e´causa di depressioni e consequenza di psicosi vere e proprie…..vedi l´esempio in questo blog il Paleonico o CG.
    Un saluto Rodolfo

  37. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPietro e poi stiamo molto attenti all´invidia….e proprio una brutta bestia.

    Nel Talmud c´e´scritto:-“Chi e´ricco? Ricco e chi si accontenta di quel che ha”

    Che non vuol proprio dire di accontentarsi nel vero senso della parola, del lasciarsi andare…no…. l´impulso per migliorare o per avere qualcosa di piu´deve sempre sussistere..se no e´finita.
    Un saluto Rodolfo

  38. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Rudy,
    qui da noi si chiama banale “leccaculismo” e in effetti ha ragione lei di leccaculi è pieno il mondo, financo la Germania, dove abbondano tra emigrati siculi!

    cc
    Dipende dai gusti, lei lo preferisce al cioccolato ???
    Il gusto intendevo..!!

  39. sylvi
    sylvi says:

    caro Rodolfo,

    tu confondi la segnalazione con la raccomandazione.
    Ha bisogno di raccomandarsi chi vale poco e non intende faticare troppo; si segnala chi ha qualcosa da dare e da dire!

    Che tristezza il tuo post!
    L’umiltà e la modestia non confliggono con la percezione del proprio valore.
    Tu hai fatto un ragionamento da servo. Scusami!

    Sylvi

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ho ricevuto due riposte idiote, nel giro di pochi minuti. Che significa cio´? Significa che non ci si ferma nemmeno un po´a riflettere e secondo il mio parere i temerari i precipitosi fanno sempre una brutta fine. Mi ricordo un po´una certa persona che posteggia la macchina in divieto di sosta.

  41. Anita
    Anita says:

    Non ho seguito, ma parlate di raccomandazioni…

    Con tutte le nostre conoscenze non abbiamo mai raccomandato i miei figli.

    Abbiamo raccomandato un paio di giovani che erano proprio di un valore eccezionale ma che per difetti estetici non potevano trovare impiego nel loro campo.

    Anita

  42. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Serva sarai tu…….hai mai sentito parlare di furbizia…..e´esattamente quello che manca a te ed a qualcun altro in questo blog.

  43. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ma cara Anita…la raccomandazione e´la “ultima ratio”,per situazioni senza via d´uscita , una buona parte di persone trova anche lavoro senza raccomandazioni come il caso dei tuoi figli.

  44. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Rudy,
    dai dai dell’idiota a mezzo mondo,…guarda che essere leccaculi e ruffianetti è normale come andare a puttane con ragazzine,toccare il culo sugli autobus a mano morta ed essere un pò stronzetti.
    Stavo per aggiungere “ebrei” ,ma mi sono trattenuto , non perchè non ci siano stronzetti anche tra gli ebrei, ma perchè poi non mi si accusasse di antisemitismo.
    Tutto normale ,vai tranquillo.

    cc

  45. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Oggi c´e´una furiosa concorrenza, questa e´la realta.
    Dal vissuto parallelo di certi ragazzi finisce che chi per esempio vuol fare giornalismo si ritrova a concorrere con altri che hanno le medesime esperienze e supergiu´lo stesso grado di intelligenza.
    Mio figlio non lo saputo, ma il posticino che ha trovato come giornalista sportivo, ha gia´scritto circa 200 articoli, lo deve a me che ho premuto il tasto giusto, ora pero´sono tutti contenti, io, lui che finalmente sa´ed ha riso, ed il suo datore di lavoro che stravede per lui.

  46. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Controcorrente, certe volte mi deludi amaramente, non credevo che anche tu ti potessi lasciar andare a certe idiozie e mi dispiace.

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