Lo Strapaese del Bunga Bunga e di Bongo Bongo. Svegliaaaaa! Mentre loro fanno quattrini e scopano come ricci a noi ce la mettono a quel posto

E dunque siamo ridotti a Paese del Bunga Bunga. Guarda caso, l’espressione Bunga Bunga inizia per B in entrambe le parole, eguali tra loro, esattamente come Berlusconi-Bossi. Parole queste ultime due diverse nella scrittura ma riferite a personaggi eguali tra loro non solo negli interessi politici, ma anche in certo andazzo.
Della vita privata del signor Berlusconi Silvio non ci interessa il classico fico secco, e anzi abbiamo anche invidia: beato lui che è beato tra le donne, per giunta giovanissime. Beato lui che può, anche e soprattutto a quattrini. Male fa la sinistra – se così la possiamo chiamare – a prendersela con il capo del governo su questo piano. Che è un piano perdente, perché se alla politica si sostituisce il moralismo e l’accidia vuol dire che non si ha una linea politica. Come del resto è ben chiaro da tempo. Ma la politica non si improvvisa in base all’andamento della vita sessuale del signor Berlusconi Silvio, anche se capo del governo, usare le sue mutande come coperta non serve a coprire il vuoto di proposte di chi lo vorrebbe mandare a casa. Pierluigi Bersani ha gridato pubblicamente “Qualcuno stacchi la spina a questo governo” senza rendersi neppure conto che quel “qualcuno” o è la sinistra capeggiata dal PD dello stesso Bersani oppure non è niente. Forse Bersani si illude che esista un “qualcuno” in grado di cacciare Berlusconi da palazzo Chigi? Il capo dello Stato non può – purtroppo – convocarlo al Quirinale e farlo arrestare dai carabinieri, facendolo poi uscire su una autombulanza come fece il re con Mussolini. Né è pensabile – per fortuna – che provvedano i militari, perché sarebbe un golpe. Bersani dovrebbe stare perciò bene attento a come parla. Fermo restando il fatto che ridursi a un tale balbettio è più che comprensibile per un partito che non solo NON ha mai voluto sbarrare la strada a Berlusconi oberato dal mega conflitto di interessi che sta colando a picco l’Italia ridotta al Bunga Bunga, ma NON ha mai neppure voluto far rispettare la legge: in base alle vigenti leggi infatti Berlusconi in quanto titolare di una concessione da parte dello Stato (per l’esattezza, la concessione delle frequanze televisive che lo hanno fatto straricco) NON poteva – e NON può – presentarsi alle elezioni come candidato, ma solo come cittadino che va a votare. Purtroppo la corruzione di vario stampo e natura e l’insipienza dei vari personaggi della sinistra si sono lasciate bungabungare dalla presa per il sedere del “mero proprietario”. Ma veniamo al sodo.

Il problema non è, ripeto, l’abboffata sessuale cui è frequentemente dedito il nostro inimitabile capo del governo, i cui costumi sibaritici sono francamente noti da molto tempo, già da quando rimase folgorato, lui già regolarmente sposato, dall’esibizione del seno dell’allora attrice Veronica Lario impegnata a mostrarlo al pubblico del teatro Manzoni di Milano in base al copione del “Magnifico cornuto” del grande Shakespeare. Calato il sipario, l’allora giovane Sua Emittenza s’era già precipitato nel camerino di Veronica con un gigantesco mazzo di rose per trasferirla di sana pianta dalle scene teatrali a un’ala resa a bella posta off limits della villa di via Rovani, all’epoca quartier generale della Fininvest o comunque dell’impero dell’astro nascente Sua Emittenza.
Il problema è che il suo stile di vita fin troppo disinvolto e discinto rende il nostro capo del governo ricattabile. Ricattabile non solo dai servizi segreti altrui, da quelli russi a quelli americani fino a quelli israeliani, ma ormai anche da una qualunque escort o cubista sciroppata di testa. Se la signora D’Addario ha potuto fotografare stanze di palazzo Grazioli ed altri hanno totografato una disinvolta festicciola berluscona a villa Certosa, in Sardegna, immaginiamo cosa può fare un invitato al bunga bunga o ad altra crapula debitamente dotato di microtelecamera. Roba da poter poi tirare Berlusconi non per la giacchetta, come faceva Cesare Romiti nel vano tentativo di non finire da solo come è finito, ma direttamente per le orecchie. Nel mettere assieme i dossier utili a fare pressioni su potenti al momento opportuno la Cia e affini non si fermano certo davanti al lodo Alfano e neppure davanti al legittimo impedimento…

Ma in quanto a disinvoltura, su certe faccende il senatùr Umberto Bossi, si parva licet, non è molto da meno. Tempo fa Pietro Citati su Repubblica ha reso noto ciò che sul mio blog avevo scritto da un paio d’anni. E cioè che il famoso ictus al capo dei lumbàrd è venuto mentre era impegnato in una amabile conversazione con una bonazza. Citati specifica meglio: fu a causa di una pastiglia di troppo di Viagra. L’anche lui inimitabile Bossi, qui a volte ribattezzato Bongo Bongo, impegnato in modo berluscone in una conversazione con una famosa bellona padana, di bell’aspetto e bella voce, per timore di non essere all’altezza dello spadone di Alberto di Giussano o degli acuti della sua ospite ha ingollato dunque una dose eccessiva di Viagra. La Lega, si sa, a chiacchiere ce l’ha duro, però un “aiutino” è meglio di uno scongiuro. Prima di prendere il Viagra è bene accertarsi di non avere la pressione bassa, altrimenti – essendo il Viagra un vasodilatatore – c’è il rischio di un suo abbassamento eccessivo, con conseguente incapacità del muscolo cardiaco di pompare sangue a sufficienza.  Il trombo – in questa caso davvero parente del verbo trombare – che ha colpito il senatùr è nato così, dall’eccessiva scarsità di sangue pompato (voce del verbo pompare, ma «Honi soit qui mal y pense!») dal cuore a causa di un eccessivo abbassamento di pressione. Ne sa qualcosa un cardiologo, accorso all’uopo, il cui cognome ricorda la città di Firenze. Le cattive lingue dicono che non era in corso solo un duetto, ma un coretto se non dell’Aida o del Bunga Bunga degno almeno de “I lombardi alle crociate”, ma noi alle cattive lingue non vogliamo credere. Resta il fatto che, come ho già raccontato nel blog,  quando incontrai a Telelombardia l’europarlamentare leghista Francesco Speroni, ospite anche lui di un programma condotto da Davìd Parenzo, nel corso di una pausa gli chiesi se era vero che l’ictus a Bossi era venuto mentre era impegnato con la Tal dei Tali, vox sana in corpore sano,  e che per portare a casa Bossi venne chiamato d’urgenza Roberto Maroni. Il mio interlocutore mi guardò spaventato. Mi parve anche che impallidisse leggermente. Poi, dopo qualche secondo di silenzio imbarazzato, se la cavò, lui polentone padano, come un siciliano doc: “Non so nulla e non voglio sapere nulla”.
E vabbé. Resta il fatto che la moralità da suburra di Bossi rifulge in tutto il suo splendore dalla seguente recentissima dichiarazione: “Un capo di governo non può telefonare a una questura per imporre il rilascio di una ragazza fermata dalla polizia. Così ci fa perdere voti a Milano”. Capito? Il problema non è che il signor primo ministro a quanto pare si è comportato da cialtrone e prevaricatore, ma che fa perdere voti ai leghisti a Milano! Questa morale da suburra è una morale da Bunga Bunga della politica che fa il paio con quella del Bunga Bunga nella vita privata e sociale del padrone di casa di palazzo Grazioli a Roma, di villa Certosa in Sardegna e della villona di Arcore scippata per un tozzo di pane alla minorenne Casati Stampa. Umberto Bongo Bongo è la versione padana del Silvio Bunga Bunga nazionalpopolare.

Berlusconi ha giustificato il suo interesse per la giovin bonazza di turno di nome Ruby, da lui spacciata per nipote del capo di Stato egiziano Mubarak, spiegando che lui aiuta i bisognosi. Non si direbbe, da come ha trattato la minorenne Casati Stampa. E in ogni caso, beh, in Italia ci sono alcuni milioni di pensionati bisognosi, più altri milioni di giovani, disoccupati e sottoccupati pure bisognosi e centinaia di migliaia di altri extracomunitari bisognosi quanto e più di Ruby: perché non aiuta anche loro regalando 7.000 euro a botta e una Audi a testa? Forse perché non sono milioni di belle donne come Ruby?
Ma poi: Berlusconi tempo fa ha dichiarato che le donne che se la passano male possono fare bingo sposando suo figlio Piersilvio. Bene. Allora perché non gli ha presentato Ruby perché se la sposasse?

Da bravo peccatore incallito il nostro primo ministro sta pensando ancora una volta a come farsi perdonare dal Vaticano mettendo mano al portafoglio, in questo caso però il nostro e non il suo. Ci ha infatti tenuto a far sapere che lui sta cercando di poter finanziare le scuole cattoliche regalando loro l’equivalente di quasi mezzo punto dell’intero Prodotto interno loro italiano! Cifra che si va ad aggiungere ai 2 miliardi di euro che già vengono regalati al Vaticano sotto forma di privilegi vari, alcuni dei quali di recente dichiarati illegittimi dalle competenti autorità europee. Ma il Cavaliere, lo sappiamo bene, delle illegittimità se ne frega assai. E se ad Avetrana si può ammazzare una parente e fare quattrini vendendo foto e frottole ai mass media, in Vaticano sono usi da secoli e secoli a ben altri lucri, lì si fanno le cose in grande.
Finora larga parte degli italiani ha fatto il tifo per Berlusconi, identificandosi spesso nel personaggio, perché  più o meno inconsciamente speranzosi che il suo stile di vita potesse diventare anche il loro: “Ha fatto soldi lui, li farà fare anche a noi. Scopa a rotta di collo lui, scoperemo a tutta birra anche noi”. Con questa faccenda del Bunga Bunga è però ormai chiaro che mentre le migliaia di miliardi e le bonazze se le tiene solo per sé, agli italiani gli lascia il Bunga Bunga: glielo mette cioè in quel posto e lascia che se lo mettano in quel posto tra loro, cioè tra di noi. E in modo anche piuttosto sfrenato.
Più che buggerarci, il grande Chiavaliere Papino il Breve dopo averci rimbecillito con un ventennio di guano televisivo ci sta bungabungagerando tutti. Forse è il caso di aprire finalmente gli occhi. Spegnere la tv o almeno cambiare canale e tirarci su le brache. Anziché continuare a prenderlo in quel posto noi, non è meglio metterglielo in quel posto a lui? A lui e alla sua banda di nani e ballerine, azzeccagarbugli e minzolini, cubistie leccaculisti, voltagabbana e prosseneti, indegni di un qualunque Paese civile.

872 commenti
Commenti più recenti »
  1. Peter
    Peter says:

    x Pino

    io la Tv l’ho spenta da anni…Ormai l-eg-go solo l’in-ternet, i giornali, vado anche al cinema. Compresa la TV britannica, ov-viame-nte, che e’ molto piu’ var-iegata ed info-rmati-va di quella italiana ber-luscona…
    Direi che la TV e’ datata, per fortuna

    Peter

  2. Pasquino
    Pasquino says:

    LA FINE DEL SCIUR LADRUN

    Con le mani nel fango, un letamaio,
    presidente, quant’è pietosa la tua fine!
    Le paure, i drammi che t’affliggono,
    le menzogne e le ruberie che ti tormentano.

    Le forze scemano i topi scappano,
    non puoi più ingannare! sei scoperto,
    sei incapace di lottare!
    cuore arido, non puoi più ingannare.

    Non c’è più comunismo e giudici,
    da bestemmiare, spenta la tua stella!
    I tuoi eletti lecchini t’abbandonano,
    marionette del ladro si rivelano.
    Verità tue son bugie, inganni, dietrologie.

    Ridotto in schiavitù da mafie e poche virtù,
    tuoi brutti vizi e mille giochi alla Belzebù.
    L’amore profano ti tortura, oggi hai paura,
    speranza svanita, hai perso famiglia e la vita.

    Nulla ti salverà, partirai alzando il tacco
    come Ghino tuo sodale misarabile ladro.
    Striscerai come verme, riposerà nel latamaio
    della storia, la tua carogna di magliaro.

    Sei fango, ti vedrai sterco e non è un caso,
    proverai sofferenza e non avrai scampo.
    Sarai schiacciato e i cieli non ti vorranno,
    troverai stalle d’uomini colme d’inganno.

    Ma se l’anime eternamente esistono,
    se ogni uomo leale e onesto, vorrà,
    ricordare la tua folle e miserevole viltà.
    Desiderio insaziato di intellettuale onestà.

    Molti, ebbri, ancor nel sogno vagano,
    e temono l’ire altrui, per tuo inganno.
    Temono la politica sventura, equivocando
    sulla loro certa sorte, tra se stessi
    e la loro politica morte.

    Le loro ombre vagheranno,
    tenteranno, non torneranno,
    tutto ha un’inizio e tutto ha fine.
    Il Paese non è morto,
    il Paese vive ancora,
    abbattiamo le sbarre
    di sciur disavventura.

    Pasquino

  3. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ATTUALISMO.

    Per un’analisi “Sociologica ” del Bunga Bunga” ,ovvero finalmente si stabilisce che anche la casalinga di Voghera era una Troia..!!!

    In questi due giorni è interessante notare come la linea del Piave di difesa O Maginot ,dei giornali “conservatori” (sic!) si attesti sulla Linea del Così fan tutti..
    Nè accenna un editoriale di Marco Travaglio oggi sul Foglio..(con richiami storici)
    Che poi l’oggetto vero del contendere sia quello del fatto che Berlusconi induca all’errore gli organi di polizia( o all’omissione o al taroccamento della verità) e che questi a loro volta inducano nell’errore o tengano all’oscuro il Magistrato dei minori , anche questo non stupisce più di tanto …in fondo così fan tutti..!!

    Se si voleva dimostare che IL POTERE è un gran troiaio nella storia , non c’era bisogno di questa vicenda per rammentarcelo,
    che L’italia vada del culo anche , lo si sa da tempo..
    Ma almeno nella “sicurezza”con cui gli stessi organi di stampa,ci informano che in fondo agli Italiani ed italiane ,frega poco di tutto quanto sopra esposto,ci conferma una mia intuizione di tempo fa ; “La casalinga di Voghera” era una Troia e neanche Arbasino si accorse di questo fatto!

    Il Futuro

    Assodato ciò si conferma che i destini d’italia e del mondo , proseguono tranquillamente sulla loro strada,e che i conti si avvicinano …infatti sono conti che molti in cuor loro sanno essere veri,ma le brutte notizie psicolgicamente è meglio dilazionarle..
    eh,eh,eh

    cc

  4. La casalinga di Voghera
    La casalinga di Voghera says:

    Se non fossi una troja, una grande troja e zoccola non avrei votato il puttaniere, trojere e zoccoliere che sta al governo.
    SPQR

  5. Controcoreente
    Controcoreente says:

    Una ricetta di sinistra “catastrofista”…

    http://www.repubblica.it/ambiente/2010/10/31/news/petrolio_haven-8601547/?ref=HREC1-5

    Dunque ,dunque ..
    Comperare un Kg di Pesce , lavarlo accuramente con dei solventi, infarinarlo con arina trans-genica, farlo friggere in olio di semi di mais della Monsanto,servire caldo insieme a Gamberetti della Louisiana…dopo aver fatto
    Controllare che Anita abbia visto ed approvato la ricetta,infine schizzare veloci in autodromo per espellere l’eccesso di idrocarburi,infilando in velocità Alonso..
    Infine , fare un gestaccio ai paesi arabi, in fondo noi non abbiamo bisogno del loro petrolio, e gli esportiamo turbo-democrazia..

    cc

  6. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi
    Ti ho seguito fino a questo punto:
    “Controllare che Anita abbia visto ed approvato la ricetta,infine schizzare veloci in autodromo per espellere l’eccesso di idrocarburi,infilando in velocità Alonso..
    Infine , fare un gestaccio ai paesi arabi, in fondo noi non abbiamo bisogno del loro petrolio, e gli esportiamo turbo-democrazia..”

    Sai, sto cercando di moderare le mie delinquenziali tendenze per non offendere delicati padani quando leggo certe cose e ho deciso di cercare spiegazioni prima di sparare.

  7. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Alle spalle naturalmente e come nel tuo “costume” con un rapporto dieci ad uno.
    Sennò ti piscieresti addosso come sempre !!
    Spero che tu ti sia reso conto del delinquenziale messaggio che giro a Nicotri e alla polizia postale!!

    cc

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy,
    mi spieghi perchè hai sempre quell’impellente bisogno di “sparare”?
    C.G.

  9. Anita
    Anita says:

    oh signur…incom-incia la sto-ria….

    x CC

    No, non fri-ggo pes-ce, impu-zzoli-sce la casa, e non man-gio cibi fritti.

    Ma-ngio solo pe-sce nor-dico delle no-stre ac-que, e solo ogni tanto.
    Non man-gio piu’ i gam-beri perche’ ven-gono dalla Ci-na, e adesso non mi fi-do di quelli del Go-lfo.

    Se non impo-rtate il pe-tro-lio dall’Ir-an fareste falli-re la vostra indu-stria auto-mobili-stica, e tutto quello che deri-vata dal petr-olio, non mi pare che l’Ita-lia sia auto-suffi-ciente.

    Anita

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    pensa prima a calmare i “bollenti spiriti” del tuo compatriota assassino in itere,prima di parlare ancora con me.
    Almeno prendi le distanze!!

    cc

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro nicotri,
    ti pregherei di non cancellare assolutamente il messaggio di popeye, ma di lasciarlo lì a testimonianza per il futuro…
    Non sto scherzando ..!!

    cc

  12. Anita
    Anita says:

    x CC

    Non ho letto alcun messaggio, di cosa parli?

    Se vuoi che io prenda le distanze da te, fatto, ma mi devi una spiegazione.

    Anita

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Popeye

    La prego di non esagerare, evitando di offendere in primis se stesso. Non credo infatti lei abbia tendenze criminali.
    Un saluto.
    pino nicotri

  14. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    Come volevasi dimostrare.
    Ci marcia.
    Tu scrivi una cosa netta e precisa e lei risponde a quaglia.
    Una tecnica ben precisa, peccato che ci cadete in troppi.
    C.G.

  15. Popeye
    Popeye says:

    Poppy,
    mi spieghi perchè hai sempre quell’impellente bisogno di “sparare”?
    C.G.
    ————-
    Caro Cerutti,
    Ma ci sono molti modi di sparare. Per esempio tu spari panzane anti-Usa e mitragli insulti alla Signora Anita.

  16. Peter
    Peter says:

    x Pino

    sara’ che sono scemo io, ma non ho idea di come traslare il mio commento in isolamento e mandarlo a lei via email. Freccina qua, freccina la’, non va.
    Peraltro credo che lei abbia gia’ molto da fare.
    Poi non credo sia lo spam…vi sono parole fisse che non passano: so-cia-li-smo, leg-ge-re, re-la-ti-vo, am-bien-te…ormai ne so molte a memoria

    un saluto

    Peter

  17. UN EVENTO STORICO: UNA PUBBLICA DENUNCIA APPENA FUORI VATICANO CONTRO IL PAPA E LA CHIESA PROTETTORI DEI PEDOFILI
    UN EVENTO STORICO: UNA PUBBLICA DENUNCIA APPENA FUORI VATICANO CONTRO IL PAPA E LA CHIESA PROTETTORI DEI PEDOFILI says:

    Pedofilia, Padre Lombardi
    contestato a Roma dalle vittime

    CITTA’ DEL VATICANO – Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa vaticana, è stato contestato durante il sit-in di vittime di abusi da parte di preti pedofili, in corso questo pomeriggio a Roma. Il sit-in era cominciato da qualche minuto, davanti a Castel Sant’Angelo, quando padre Lombardi è passato – ha detto lui stesso ai presenti – per “esprimere la sua solidarietà”.

    http://tv.repubblica.it/copertina/roma-vittime-degli-abusi-in-piazza-la-manifestazione-in-diretta/55664?video=&ref=HRER2-1

    Il portavoce vaticano non ha rilasciato ai cronisti interviste nè commenti, ma alcuni manifestanti lo hanno contestato gridandogli insulti in diverse lingue. Dopodichè padre Lombardi si è allontanato.

    In piazza sono scese le vittime dei preti pedofili – finora diverse decine – “per chiedere al Papa di agire seriamente e di ordinare ai vescovi di denunciare i preti pedofili”. Tra di loro un gruppo di ex allievi sordomuti dell’istituto Antonio Provolo di Verona e una vittima di Savona, Francesco Zanardi, 40 anni, in sciopero della fame da 11 giorni contro il vescovo di Savona, Vittorio Lupi, perchè “provveda a denunciare i preti pedofili”.
    Tra gli slogan del sit-in, alcuni cartelli con scritto: “Giù le mani dai bambini”; “Chiesa senza abusi”; “Il Papa protegge i preti pedofili”.
    ————————————

    Insomma, sono ormai per questo papokkio tetesco Ratzy davvero a Mary, a Maryssymy

  18. Peter
    Peter says:

    x CC

    non esageriamo. Era ovvio che Popeye non parlava di ‘sparare’ in senso letterale…

    Peter

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ill Ma sig Anita,
    vedo che ha perfettamente inteso quanto detto dal suo connazionale, quindi la pregherei per il futuro di fare molta attenzione a come si esprime con il sottoscritto, Ha capito bene??
    O devo ripeterLe il messaggio, non sapevo che avesse anche problemi di sordità!!

    cc

  20. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Poppy, te l’ho postato ieri: a panzane pro-usaescippa non è che tu ci vada adagio. Ma tantè…
    Non ho MAI insultato il quaglieggio, soltanto la maniera ipocrita di proporlo.
    E se dare dell’ipocrita sia, a priori, un insulto, si potrebbe discutere fino a domani.
    Aggiungerei il mentire, sapendo di mentire, altro atteggiamento della “maestrina”, ma qui mi fermo.
    Comincerei a smoccolare parolacce.
    Per principio non bestemmio.
    C.G.

  21. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,
    le ho spedito un messaggio che non passa, ma è assolutamente corretto.
    L’unica parola proibita potrebbe essere “Uroburo”!

    Sylvi

  22. Anita
    Anita says:

    x CC

    Caro CC,
    il messaggio di Popeye non erano altro che le parole usate d Uroburo, le tendenze delinquenziali e spara prima e fa domande dopo. (non esattamente verbatim, dovrei cercare il post, credo nell’articolo precedente)
    Per questo non mi sembrava una minaccia verso di te o ness’un altro.

    Tra l’altro e’ una frase molto usata colloquialmente per uno che agisce troppo in fretta o in caso di ladri che entrano in casa minaccianti. (home invasion)

    “shoot first and ask questions later”

    Anita

  23. sylvi
    sylvi says:

    cari C.G. e CC

    la “maestrina” con accento “bleah che schifo”!!!! SONO IO e non vorrei che Anita si confondesse!
    Lei ha doti pittoriche artistiche che io non ho mai avuto! Purtroppo!
    Diamo alla maestrina quel che è della maestrina, e all’artista quel che le compete!
    Vorrei solo sottolineare che mi è difficile comprendere perchè uno/a possano mentire semplicemente perchè esprimono ciò che sono e pensano!
    Mah, mah, mah!!!

    Sylvi

  24. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Caro Pino, se il vecchio Porcello di Arcore cadrà (in mutande) a causa di una giovane marocchina, chi glielo dice al Bossi e alla tribù legaiola?
    C.G.

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Io però non ho ancora ricevuto nulla. Non vorrei dover pensare che ora c’è chi ostruisce anche la mia posta privata….
    Un saluto.
    pino

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Il mentire, scientifico, cara Sylvi è su di un’altra questione.
    Sulle opinioni si possono fare orecchia da mercante quaglieggiando finchè si vuole, ma su fatti concreti, nò.
    Non lo permetto, sopratutto quando mi si mette in mezzo dove non c’entro un fico secco.
    C.G.

  27. sylvi
    sylvi says:

    Oggetto:
    caro Pino non passa.
    Grazie per postarlo!

    Questo era il mio oggetto, mi risulta fra la posta inviata…altro non sa una analfabeta elettronica come me!

    cari saluti
    Sylvi

  28. Peter
    Peter says:

    x 20

    qui in GB dicevano che questo papa ‘is getting it in the neck’, un modo di dire che se la prende male, perche’ tutti ‘amavano troppo’ GP II per prendersela a suo tempo con lui…infatti il papa attuale lavorava per il pontefice precedente. Insomma, se di copertura c’e’ stata, lui era solo uno dei responsabili…

    Peter

  29. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti,
    Si vede che sei senza peccato, che sei perfetto, e che questo ti da’ il diritto di chiamare altri ipocrita.

  30. sylvi
    sylvi says:

    caro C.G.,

    io non capisco “il mentire scientifico”!
    Sia chiaro, è un mio limite! Sono cresciuta con un concetto del mentire piuttosto ristretto: si mente per un bene, si tace per il resto!
    Io ho mentito a mia madre, sul suo male, di più quando stava per morire che in tutto il resto della nostra vita.
    Però lei aveva fiducia in me, e io questa fiducia non volevo tradirla.
    Ecco, perchè dovrei scrivere menzogne in un blog? Sarò un’ingenua, ma non credo che le mie menzogne potrebbero cambiare una situazione.
    Anzi, credo che la mancanza del coraggio della verità, dal proprio punto di vista, sia all’origine di tutti i nostri mali.

    Poi , la riservatezza e il silenzio statale sono necessari e devono essere ben tutelati ,con leggi che salvaguardino la separatezza dei poteri.

    Sylvi

  31. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Cara Sylvi,
    non mi riferivo a te.
    Credo di essere stato chiaro.
    D’accordo su quanto scrivi.
    C.G.

  32. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy,
    chi qualche volta non è stato ipocrita?
    Io, Cerutti, per primo.
    Ma non ho diabolicamente perseverato, almeno per quanto mi rendessi conto.
    C.G.

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    La prego di controllare se ha scritto l’indirizzo esatto perché a me non è ancora arrivato nulla. L’ultima sua e-mail pervenutami è il commento per Peter di ieri sera.
    Un saluto.
    pino

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    Lo sapevo, sapevo la tua risposta, anche perchè era anche la mia.
    Io ho perso un carissimo amico che in un albergo di Grindelwald sull’Oberland bernese (Svizzera) fece il passo più lungo della gamba.
    Ma morì in.. gloria, se questo può essere una consolazione.
    C.G.

  35. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    In questo caso la “maestrina” non sei tu.
    Sarei io perche’ ho fatto le magistrali in collegio.

    Avevo tante vocazioni…ma le vocazioni prendono tempo e…sostegno.

    Ciao, Anita

  36. sylvi
    sylvi says:

    caro Pino,
    il mio messaggio è delle 18.22.
    L’ho inviato al solito suo indirizzo.
    Potrebbe essere interessante sapere perchè non le è pervenuto, non per il contenuto…ovviamente!
    cordiali saluti

    Sylvi

  37. Controcorrente
    Controcorrente says:

    ill ma Sig ra Anita,

    lei scrive : ..Tra l’altro e’ una frase molto usata colloquialmente per uno che agisce troppo in fretta o in caso di ladri che entrano in casa minaccianti.

    Che “quel” linguaggio sia parte integrante di psicopatici,partecipanti a tea party nazi-fascisti razzisti, può anche essere.
    Simili manifestazioni kulturali, però non sono di mio gradimento.
    Lei infatti, “urlerebbe come un’aquila se la invitassi a ficcarsi una pistola dove sa, e spararsi un colpo per godere di più!
    Infatti non glielo dico, perchè rischierei di essere frainteso, almeno qui in italia, e Lei scive in un Blog Italiano.
    IN america non so, forse fa parte del vostro linguaggio comune,,
    Porti pazienza Illustrissima ,capirà che se per Lei è normale, questo ancora, non lo è per me .
    Se ne faccia una ragione, e mi dia il tempo di assimilare il vostro slang para-omicida!

    Suo
    cc

  38. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Quello non si chiama mentire.
    Anch’io ho mentito quando mio figlio minore mi chiedeva se era condannato a morire, quando mio figlio maggiore era morente gli dicevo che l’infezione era sotto controllo, il suo cane stava bene…lui non era conscio pero’ intravvedi un piccolo sorriso sul labro superiore sopra il tubo.
    Idem per mio marito, fino a due giorni prima del suo decesso…poi mi sentii in dovere di dirgli quello che sapeva gia’ e per dargli conforto su quello che temeva piu’ della morte, il lasciarmi sola.

    A volte si omette per non creare problemi o per non avvilire una persona o urtare la loro sensiblita’.

    Un abbraccio,
    Anita

  39. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Sir peter,

    se ne facci una ragione anche lei !!

    cc

    ps- per me non è normale !Tutto qui.

  40. sylvi
    sylvi says:

    cara Anita,

    io credo che , al dilà dei tuoi studi, tu dovresti essere orgogliosa di quello che sapevi fare bene! Dipingere!

    Alle superiori ero compagna di banco della nipote di uno dei pittori più conosciuti, non solo in Friuli ma ben oltre…
    Io ero una “schiappa” in disegno, lei era “nipote” di cotanto artista.
    Mi faceva i disegni…la prof. a lei, per i suoi, metteva 10 e a me …5,
    ed erano sempre i suoi!!!
    Era un’amica…era inca…ta per l’ingiustizia!
    Abbiamo capito insieme l’importanza del vivere!

    Sylvi

  41. Peter
    Peter says:

    x CC

    io non voglio fare il conciliatore, che noia…
    Anita ha fatto l’esempio sbagliato, secondo me. In realta’, in inglese e’ comunissimo dire ‘fire at me’, o ‘shoot’, per dire vieni al dunque. Non lo userei in italiano, ma l’italiano di Popeye…
    Invece in italiano si dice di non spararle troppo grosse

    Peter

  42. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    dica al suo alter ego (L. V.) che mi sono deciso a visitare Venezia.
    Son riuscito ad avere le ferie a Natale, dopo aver sparato molti colpi ed ucciso molti uomini e donne…(in senso ‘popeyano’, si intende…). Intendo dire che per un single come me e’ difficilissimo…
    Dato che Natale e’ la festa della famiglia, ho invitato anche mia sorella, siamo entrambi single ed orfani, ed ho responsabilita’ ‘fraterne’…lei vive vicino Milano. Conto di recarmi poi a Venezia in treno. sE la cosa va in porto, passeremo li’ persino il giorno di Natale.
    Tutto dipende dai voli, ora…

    un saluto

    Peter

  43. Anita
    Anita says:

    Pino mi dice di mandargli i messaggi, di non usate le stanghette, ma ci provo di nuovo….

    Illustre Signor CC,

    La frase non e’ iniziata da me.

    Secondo la leg-ge in alcuni Stati, non so quali, se la-dri o malvi-venti entrano in casa o in un negozio ar-mati, e se il proprietario gli spa-ra per sal-varsi la vita, puo’ essere cond-annato.

    Cosi’ si usa la frase “shoot first ask questions later”

    E’ sempre meglio essere proce-ssato che amma-zzato.

    —————————————————————–

    Che “quel” linguaggio sia parte integrante di psicopatici, partecipanti a tea party nazi-fas-cisti raz-zisti, può anche essere.

    Lei non sa niente dei “Tea Parties”, gente com-une che dimostra paci-fica-mente, senza neanche lasciare un pezzetto di carta sul terreno.

    Anita

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