Lettera aperta all’onorevole Veltroni: eviti di parlare a vanvera di cose che non conosce. Ci invii, semmai, un commento su due argomenti purtroppo di attualità. No, non un’altra “Lettera al mio Paese”: solo un commento.

Egregio onorevole Veltroni,

le scrivo in quanto giornalista autore in particolare di due libri sul cosiddetto “rapimento” di Emanuela  Orlandi e di uno, recentissimo, sulla cosiddetta Banda della Magliana  intitolato “Cronaca criminale”. Sono perciò tra i più titolati a rispondere alla sua sbalorditiva lettera pubblicata su Repubblica il 7 ottobre contro la sepoltura del “boss della banda della Magliana” Enrico De Pedis nella basilica romana di S. Apollinare. Il caso vuole che “Cronaca criminale” faccia parlare per la prima volta, e per varie pagine, la signora Carla vedova De Pedis, le cui parole già da sole contengono la demolizione di quanto da lei scritto su Repubblica.
Come prima osservazione c’è da porle una domanda: perché definisce De Pedis “un boss” di quella banda? In base a quali sentenze?
La risposta purtroppo è semplice e sconfortante: lei, onorevole Veltroni, parla basandosi non su sentenze, ma su affermazioni fatte da pentiti, più volte colti in fallo come mendaci  e con uno di loro, Vittorio Carnovale, addirittura condannato per calunnia e gli altri, da Fulvio Lucioli ad Antonio Mancini, demoliti dai magistrati della Cassazione. Affermazioni a loro volta trasformate, nonostante tutto, in Verità grazie a inchieste giornalistiche abborracciate e programmi della Rai più attenti a fare a qualunque costo rumore che a fare informazione. Mancini e i suoi imitatori sono arrivati a “rivelare” in tribunale che “la pistola usata per uccidere il giornalista Mino Pecorelli venne affidata subito dopo il delitto a De Pedis”. Peccato che De Pedis quando veniva ucciso Pecorelli, marzo 1979, era chiuso in carcere e ci rimase ancora fino all’anno successivo, motivo per cui la bugia di Mancini&C è risultata clamorosa. Peccato anche che tutte le ormai famose accuse di omicidi e rapimenti siano state lanciate quando De Pedis era passato ormai da tempo a miglior vita, e quindi impossibilitato a difendersi. La famosa frase “Vile, tu uccidi un uomo morto” dovrebbe essere un ammonimento per tutti. E invece….

Onorevole Veltroni, quello che lei chiama “boss della banda della Magliana”, ucciso nel febbraio 1990, non era certo uno stinco di santo, ma è morto pressoché incensurato. E con un regolare passaporto in tasca. Come unica condanna De Pedis ha avuto quella per una rapina compiuta da giovanissimo, quando la banda della Maglina non esisteva neppure nella più fervida fantasia di romazieri e giallisti. Dopodiché De Pedis è stato sempre assolto da tutte le altre accuse, perfino da quella  di avere fatto parte della banda della Magliana, e non come boss, ma come semplice associato a delinquere. Ripeto: assolto. E con formula piena. Non miracolato da scadenze termini o leggi ad personam, come successo invece in alcuni casi di alto livello politico e di malcostume che tengono banco in Italia da anni, bensì assolto. Anche le accuse di cui lei si è fatto incautamente latore sono state lanciate solo dopo la morte del cosiddetto “boss”, e  non sono mai state suffragate da prove né tanto meno da sentenze.
Come racconto nel mio libro “Cronaca criminale”, a me è bastato un sopralluogo in via di Villa Pepoli per appurare che il pentito Maurizio Abbatino dice il falso per esempio riguardo l’uccisione del “cravattaro” Domenico “Memmo” Balducci, strozzino d’alto bordo coinvolto tra l’altro nel giro Flavio Carboni/banchiere Roberto Calvi. E’ la stessa scena del delitto a dimostrare che Abbatino dice il falso, purtroppo preso per oro colato da note puntate televisive. Per quanto riguarda l’accusa lanciata da Abatino che tra gli sparatori a morte di Balducci c’era De Pedis, a dimostrarne la falsità è il fatto che in quei giorni “il boss della Magliana” non era a Roma: stava con la sua futura consorte, Carla, in albergo  prima a  Pescara e poi alle isole Tremiti. Un altro accusato da Abbatino per quel delitto s’è scoperto che non era neppure in Italia. Tutto ciò tralasciando che gli stessi magistrati inquirenti ripetono che non di Banda della Magliana bisogna parlare, bensì di malavita romana, visto che questa non ha mai avuto una “cupola” con epicentro né alla Magliana né altrove.
Riguardo la sepoltura nella  basilica, il magistrato romano De Gasperis ha chiarito da ormai più di una dozzina d’anni che non ha nulla di losco. Probabilmente si tratta di una sepoltura inopportuna, anche se la pietas non solo cattolica invita al “parce sepulto”, ma certo non per i motivi addotti da lei, onorevole Veltroni. Riguardo le farneticazioni della “supertestimone” (!?) Sabrina Minardi, di recente prudentemente sostituita con altri “supertestimoni”, non è serio prenderle in considerazione tanto sono sfacciatamente false. La disinvoltura della signora Minardi, per sua stessa ammissione escort d’alto bordo al tempo del “boss della Magliana”, si è prodotta alla grande perfino nel “rapimento” di Emanuela Orlandi. Un “rapimento” che non solo non è mai esistito stando anche a quanto scritto in sentenza istruttoria da magistrati delle Repubblica italiana, ma che lo stesso magistrato Severino Santiapichi ha definito “sequestro mediatico, cioè inventato e avvalorato dai mass media”. E guardi, onorevole Veltroni, che Santiapichi di sequestri veri se ne intende, visto anche che ha presieduto un processo per il tragico sequestro dell’onorevole Aldo Moro. Immagino lei ricordi  l’argomento.
Potrei continuare a lungo, ma non voglio annoiare i lettori. Il problema, caro onorevole, è che se si segue il suo esempio, prendendo per buone accuse indimostrate e indimostrabili,  se si prende per buono ciò che non è corroborato da sentenze, e se queste vengono  sostituite con le chiacchiere buoniste, di sicuro effetto pubblicitario, allora se ne deve concludere che aveva ragione la commissione Mitrokhin ad accusare molti dirigenti comunisti e molti giornalisti di essere stati al soldo dei servizi segreti di Mosca. E avevano ragione il “conte Igor” e la commissione parlamentare d’inchiesta sulla Telekom Serbia a sostenere che il suo collega di partito Massimo D’Alema ha illecitamente lucrato su compravendite di società telefoniche in Serbia. Non solo: aveva ragione anche chi accusava Romano Prodi di avere svenduto, pro domo sua, l’industria di Stato Sme al finanziere ed editore Carlo De Benedetti.
Eh sì, egregio onorevole Veltroni: se si accetta il suo inaccettabile modo di fare affermazioni riguardo “il boss” De Pedis in base a semplici sentito dire, allora per coerenza e per evitare l’uso di due pesi e due misure se ne deve concludere che, pur essendo accertato che sono false,  sono vere anche le pretese delle commissioni Mitrokhin e Telekom  Serbia nonché le accuse contro Prodi.
Sostituire la magistratura con il chiacchiericcio e trasformare in sentenze le leggende metropolitane o i pentimenti mendaci è sbagliato. Come è sbagliato atteggiarsi ad esperto, amante e protettore dell’Africa dopo un paio di viaggetti vacanze in quell’enorme e sfortunato continente, promettendo – come ha fatto lei – di emigrarci mentre invece è ancora qui: a discettare di argomenti che non conosce e per i quali fa uso di un ecumenismo più da pontefice, quale lei non è che, che da leader politico, quale lei vorrebbe essere. Di pontefice ce n’è già uno, ed è anche troppo. Ed essere stato sindaco di Roma non significa avere titoli da “sindaco” del Vaticano: questo infatti sta a Roma, ma NON ne fa parte. Prima di inviare un’altra “Lettera [buonista] al mio Paese”, questa volta straparlando di “boss della banda della Magliana” e di “rapimenti” di fatto solo mediatici, lei dovrebbe informarsi. E studiare. Non solo cinematografia, perché la realtà non è un film con copione, sceneggiature e protagonisti inventabili e scelti a piacimento. E’ sbagliato sostituire il moralismo d’accatto, facile facile, di sicuro successo, e il buonismo “africano” ai problemi seri. Non è certo così che si combatte la malavita vera. O che si può rimandare a casa Silvio Berlusconi.
Questa NON è la “sua” Africa, alla Karen Blixen rivisitata, ma la nostra Italia.
Cordialmente.
pino nicotri
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Post scriptum:
1) – Lo zio assassino di Sarah Scazzi dopo avrela uccisa s’è fatto il segno della croce e ha recitato qualche Ave Maria. Come direbbe il confessore della chiesa di S. Gennaro a Napoli, che conobbi quando scrissi il libro “Tangenti in confessionale”, ormai la polizia e i magistrati devono farsi da parte: “Neh, se ti sei pentito Dio ti ha perdonato. E se la giustizia divina ti ha perdonato, che cavolo ci azzecca la giustizia terrena?”. Un ritornello purtroppo ripetuto migliaia di volte anche dai confessori dei criminali, pardòn, dei peccatori della mafia, camorra, ndrangheta e sacra corono unita, oltre che ai tangentisti di tutta Italia. E poi il papa, quello vero, vuole anche impartire lezioni di morale!
2) – Puntuale come un treno svizzero, l’avvocato ed ex magistrato Ferdinando Imposimato per coprire il rumore che sta facendo il mio libro sulla “banda della Magliana” si è rimesso a raccontare le sue belle “trame dell’Est kommunista”. “A tradire Emanuela Orlandi è stata una sua amica”, ovviamente per consegnarla ai kommunisti dell’Est. Ovviamente la Rai e i giornali specie romani abboccano subito, evitando di far notare una strana contraddizione che è anche un conflitto di interessi: prima di diventare – nel 2002 o 2003 – il legale rappresentante della signora Maria, madre di Emanuela Orlandi, nella nota vicenda giudiziaria, Imposimato è stato per qualche mese il legale di Alì Agca: cioè a dire, proprio del tizio a favore del quale – a dire anche dello stesso Imposimato – Emanuela sarebbe stata “rapita”! L’Ordine degli avvocati ha nulla da dire? E non ha nulla da dire riguardo il fatto che l’avvocato Imposimato ancora il 30 dicembre 2009 in una intervista alla Rai si faceva accreditare come ex magistrato che s’è occupato a suo tempo del caso Orlandi quando invece NON se n’è MAI occupato? NON da magistrato, comunque.
Siamo al 28° anno di cazzate ignominiose per reggere la coda alla messinscena del “rapimento” della povera Emanuela. Cosa si fa nella vita per guadagnarsi la pagnotta, con ottimo companatico. E tenere lontane le luci dalle cupe ombre del Cupolone….

Onorevole Veltroni, che ne dice di questi due post scriptum? No, non serve un altro proclama, un’altra “Lettera al mio Paese”: basta un commento nel forum del blog. I maligni e cattivi d’animo insinuano che lei si guarderà bene dall’inviarlo.

401 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    per una volta tanto il “paragone ” calza.
    Solo che tu non ti rendi ben conto di quello che succederebbe con Lo spostamento di 350.000 coloni israeliani,scommetti che sarebbe considerato un “nuovo esodo?
    Non sono mica istriani ,o sbaglio?
    Forse che non siamo tutti figli dello stesso DIO ?
    Quanche volta sembra di NO!
    Sinceramente poi del?Iran ritengo che il suo parere conti poco,nel senso che siamo o no entrati con massiccie forze di pace in IRAQ e Afghnistan ?
    In sostanza temo che con certi ragionamenti in futuro non vi saranno mai confini troppo sicuri per Israele.
    Credo però che se veramente LO VOLESSE la comunità internazionale come dici tu avrebbe la forza di fare quello che da altre parti è stato fatto compreso il parere calzante con gli istriani.
    Se non lo fa e non l’ho fatto finora ,non ti viene qualche “brutto sospetto”!

    cc

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Infatti, ma però dopo la II GM, c’era una situazione diversa, che dire… uno Status Quo diverso, come diresti tu che sei “situazionista nel risolvere il problema palestinese”nel senso che “Non certo per colpa loro gli istriani erano italiani e fu L’italia ad aggredire la Yuogoslavia.

    cc
    che famo attacchiamo Slovenia e Croazia !

  3. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Se vogliamo andare avanti così, …gli istriani non sono mai stati italiani, fino a quando l’Italia non li ha aggrediti …

    vado a far cena,è meglio!!!!

    Sylvi

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    non menare il torrone da altre parti!
    Sei tu che cominci certi paragoni.
    Torniamo all’argomento di cui all’oggetto ,temendo ben presente che Gli Istriani li hai tirati in ballo Tu e non io.
    Quando parli di Istriani presumo come tutti ,che parli di Istriani di madrelingua italiana e tradizioni cattoliche nella loro stragrande maggioranza che prima della IGM erano sudditi di Cecco Beppe.
    Poi diventarono sudditi di Sciaboletta, con tutti annessi e connessi e minoranze di altre culture e tradizioni.
    Sorvolando su quanto successo a quelle minoranze,rimaniamo al TUO Situazionismo.
    Dopo la IIGM diventarono sudditi della repubblica Yuogoslava Presidente Tito.
    Quelli che non vollero accettare il fatto divennero profughi Italiani in Italia.
    Ora ,erano di Lingua Italiana e di tradizioni cattoliche ed ex cittadini italiani a tutti gli effetti.
    In sostanza avevano un ‘Italia alle spalle della loro ex-Italia.
    Tolte tutte le perdite materiali e morali che tale situazione comportò ,proprio con il culo per terra la madrepatria non li lascò del tutto.
    Conosco nel mio piccolo almeno una decina di figli di ex -profughi impiegati nella sola Telecom ,senza contare tutto il parastato dell’epoca.
    Successe anche agli Ex Libici, dove si potevano rinoscere dai cognomi veneti.
    Ora tanto quanto ci vorrebbe una Palestina per ospitare tale afflusso , Palestina che non esiste, perchè la Palestina storica (stragrande maggioranza del territorio non lo è,indovina di chi è?
    Detto ciò la Comunita Internazionale non poteva non sapere che la Palestina (ex-protettorato britannico, eufemismo per dire colonia)era uno Stato multietnico a maggioranza palestinese (di oggi).
    Qualcuno si è preoccupato con forze di interposizione e chissà perchè non ha intimato ai paesi arabi di non intervenire ?
    Complicazioni petrolifere da un lato e finanziarie mondiali dall’altro ??ehh si eh ..
    Meglio per quel momento, lasciare andare le cose diversamente..
    Ora che famo ,dobbiamo fare una colpa ai palestinesi che a casa Loro non vogliono lasciarsi integrare ??
    Non hanno un’altra palestina alle spalle come nel caso degli istriani.
    Amvedi un pò tu?
    Prima digerisci bene però!

    cc

  5. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    poi sinceramente smettila con questo giochetto”scemotto” del fatto che quando ti fa comodo i Triveneti e d istriani sono italiani in qualche caso ed altre volte sono Serenissimi.
    Guarda che lo hanno capito pure i sassi..!!
    In sostanza deciditi per una nazionalità, nel caso dei serenissimi , disdici la cittadinaza italiana e diventa apolide!
    Sarebbe un atto di coerenza.

    cc

  6. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    il tuo riassuntino sugli istriani di madrelingua italiana!!!!!!!!!!!!!!!!!
    mi ha commosso nella sua sinteticità!
    O essere di cultura latina e romana significa essere italiani?
    Il venessian de mar era italiano?
    Quanto a ubbidienza al Papa…beh queste terre non erano esattamente molto ubbidienti!
    Sicuramente non come i piemontesi!
    “Poi diventarono sudditi di sciaboletta” …ma che grazia nel ricordare la storia…
    La mia famiglia non è nata apolide, nè io mi sogno di diventarlo!
    Io sono italiana perchè così sono nata, mi sento lealmente cittadina italiana ma non facciamo 3 pesi e cinque misure quando si parla di popoli aggressori e aggrediti!!!

    Sai che a maggio il Papa verrà ad Aquileia, Chiesa Madre come l’hanno definita anche i predecessori in visita!
    Chissà se diranno Messa in rito patriarchino, …mi devo informare…la questione è storicamente e politicamente più importante di quanto tu possa immaginare!

    mandi Sylvi

  7. sylvi
    sylvi says:

    Ps: “battute stupidine”, “quaglia carsica” , “giochetti scemotti”
    Scusa , ti sembra bello fare concorrenza a un caro amico come Uroburo?
    Sylvi

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Per quel che mi riguarda potrebbe anche recitar messa in Swahili o in Castigliano,anzi perchè no, con i tempi che corrono visto l’ecumenismo ,sarebbe gran cosa !!

    cc

  9. sylvi
    sylvi says:

    Vedi che non sai usare le armi adeguate per capire i tempi???

    Come si fa a combattere un nemico se non si conoscono le sue armi???

    Sylvi

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    E quindi tu saresti la mia contendente ,nella battaglia dei Mondi ?
    Scusa ,ma in questo caso mi viene da ridere!!

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    A dire il vero la frase di Marx sulla religione oppio dei popoli è stata molto mal riportata. Lui voleva dire una cosa molto diversa, mi pare lo abbia spiegato Hitchens. E’ un po’ come la frase di Einstein su Dio spacciata per prova del suo non ateismo e come TUTTE le frasi di Ahmadinejad. Compresa quella di ieri al confine del Libano con Israele. Visita definita chissà perché “provocatoria”, come se non fosse libero di andare non dico dove cavolo gli pare, ma almeno dove i padroni di casa lo invitano ad andare. Questi disonesti che defiiscono “provocatoria” una visita altrui sono gli stessi che non giudicano provocatoria la provocatoria visita di Sharon alla Spianata delle Moschee che diede provocatoriamente vita all’ultima Intifada, non più a base di sole pietre (ricordano comunque l’ordine ai militari di spezzare le braccia ai lanciatori di pietre, come mostrato da un filmato televisivo che colse in castagna due militari israeliani…).
    Povera Ittaglia…
    pino

  12. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    “1. Nessuna ricerca notte o sorpresa.
    2. Gli abitanti dei villaggi devono essere avvertiti prima di ricerche.
    3. ANA o ANP deve accompagnare le unità degli Stati Uniti le ricerche.
    4. i soldati Usa non possono sparare al nemico a meno che il nemico si sta preparando a fuoco per primo.
    5. le forze Usa non possono impegnare il nemico, se i civili sono presenti.
    6. Solo le donne possono cercare le donne.
    7. Le truppe possono sparare ad un ribelle, se lo prendono mettendo un IED, ma non se sono insorti a piedi da una zona dove gli esplosivi sono gia’ stati fissati “.
    ——————————————————————————–Comme sò bbravi,
    Comme sò bbuoni,
    Comme sò ggentili,
    Comme sò gganzi
    stì ammeregani!
    Un nuovo standard delle loro scellerate guerre, ovvero:
    “ti ammazzo, però gentilmente”. ??

    C.G.

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Chi pensava che le umiliazioni inflitte dai soldati americani ai cittadini iracheni fossero terminate con lo scandalo delle foto scattate nel carcere di Abu Ghraib si ricrederà guardando i tre video che l’ex veterano «pentito» Ethan McCord ha postato sul blog del regista e attivista statunitense Michael Moore. Questa volta i militari non tormentano i prigionieri con sevizie fisiche, ma usano la violenza psicologica per impaurire prigionieri inermi e indifesi.

    Kissà kosa ne pensa la Komare?
    (kome minimo ke sono una zekka..)
    C.G.

  14. Peter
    Peter says:

    x Anita

    non e’ che a prigionieri maschi, magari islamici, facesse esattamente piacere essere perquisiti da donne marines…

    Peter

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Cerutti Gino

    Ma ti pare?
    Quello pontifica, NON risponde.
    Bisogna aumentare la dose…
    ‘Notte.
    Wroom wroomm wroooommmm
    pino

  16. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente

    Assiemeeee a Max Parisiiiiii???!!! U’ anema! Come sono caduto in basso.
    A parte il fatto che io NON ho nessuna teoria. Mi limito a demolire le altri panzane. Che sono talmente grandi e boiate tali che mi meraviglio come mai se le bevano… Gatta ci cova.
    ‘Notte.
    pino
    P. S. Parisi NON vale una messa. Se non in quel posto. Ma di chi dico io…

  17. Peter
    Peter says:

    x Pino

    e dagli coi bombardamenti incendiari in Germania. Chi aveva cominciato la guerra? chi era il paese aggressore? chi aveva cominciato i bombardamenti aerei di civili, gia’ nella Prima GM? chi fece i bombardamenti di Londra e tante altre citta’? sa cosa significava coventrizzazione, e chi conio’ il termine?
    Puo’ darsi che ad un certo punto, con Dresda, gli angloamericani calcarono un po’ troppo la mano, nel senso che avrebbero potuto evitarlo senza che l’esito della guerra sarebbe stato affatto diverso. Ma nel complesso, direi che i tedeschi ebbero esattamente il trattamento che si meritavano. Chi semina vento…
    Faccio anche notare che in Italia i bombardamenti furono di gran lunga piu’ selezionati e meno distruttivi.

    Peter

  18. Peter
    Peter says:

    x Pino 323

    dev’essere parente stretto di Vox allora (eh eh eh…)

    un saluto e buonanotte

    Peter

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    I bombardamenti incendiari erano una novità assoluta. Giustificata o meno dalla guerra non so, perché le logiche di guerra io le rifiuto. In blocco. Per i semplice motivo che ogni Paese ha la sua e NON esiste quella buona e giusta. Ho parlato anzi riparlato dei bombardamenti incendiari perché come i tedesci sterminavano gli ebrei perché ebrei e i rom perché rom e gli omnosessuali perché omosessuali e i prigionieri russi per ché russi così gli inglesi prima e anche gli amricani dopo hanno iniziato scientificamente a massacrare i civili tedeschi perché tedeschi. Devo ricordarle il famoso discorso di Churchill ai Comuni? “In Germania ci sono milioni di unni cattivi. Alcuni meritano di sopravvivere. Gli altri no”: questo il succo. Che la Storia man mano giudicherà non con la nostra ottica di europei e di vincitori, ma con l’ottica di chi ha in orrore gli orrori. Giustamente i nuovo storici tedeschi, come Friedrich, usano a bella posta per le vittime tedesche dei bombardamenti terroristici angloamericano gli stessi termini che noi usiamo per gli ebrei nei campi di sterminio: gasati, cremati, ecc. Perché gli almeno 700 mila tedeschi sterminati in quel modo, la gran parte dei quali bambini e donne e vecchi visto che gli adulti erano al fronte, morivano esattamente come gli ebrei e i rom e i prigionieri russi e gli omosessuali: gasati dal gas ossido di carbonio a causa della combustione dell’ossigeno dalla tempesta di fuoco scatenata da quei bombardamenti, cremati dal calore infernale di quegli incendi, saponificati dalle fiamme….
    Idem per le vittime di Hiroshima e Magasaki.
    Ci sono dei distinguo? Non sono i miei. Io uso altre categorie.
    ‘Notte.
    pino
    P. S. Non mi pare di essere parente di Vox. Eventualità che non mi creerebbe problemi.

  20. SHALOM: I DIRITTI NON SI SCAMBIANO CON L’ELEMOSINA.
    SHALOM: I DIRITTI NON SI SCAMBIANO CON L’ELEMOSINA. says:

    Il diritto al lavoro e alla dignità è un bene comune da difendere in tutti i paesi del mondo.
    Noi, Rete Romana di Solidarietà con la Palestina, vi chiediamo di alzare insieme a noi la vostra voce contro la violazione di ogni diritto, compreso il diritto al lavoro, che Israele commette contro il popolo palestinese.

    Vi chiediamo SE QUESTO E’ UN UOMO:
    – umiliato ai check point nella sua stessa terra e spesso bloccato e impedito di recarsi al lavoro
    – ucciso, quando come pescatore, supera i confini illegalmente imposti da Israele
    – impossibilitato a coltivare la propria terra e derubato della propria acqua
    – non assunto,o licenziato dai posti pubblici,nel democratico stato di Israele, perché non ebreo
    – discriminato, pur se di cittadinanza israeliana, se non presta giuramento al credo religioso ebraico
    – ostacolato nelle sue attività dalle leggi, e dai cecchini delle colonie decantate dalla parlamentare PDL Fiamma Nirenstein e dai suoi amici di governo (e non solo)
    – impedito, PER LEGGE, dall’esercitare decine di arti e professioni anche nei campi profughi in cui ha trovato “temporaneo” rifugio dopo essere stato cacciato dalla sua terra.

    Vi chiediamo SE QUESTA E’ UNA DONNA:
    – umiliata ai check point nella sua stessa terra e spesso bloccata e impedita di recarsi al lavoro, ma anche in ospedale per partorire o per farsi curare
    – costretta a lavorare “in nero” e in condizioni di massimo sfruttamento da parte dei suoi occupanti per far sopravvivere i suoi figli cui Israele rende difficile non solo il lavoro ma anche lo studio… …. …. … … … … ………………………

    VI CHIEDIAMO
    Solidarietà attiva contro ogni violazione che svilisce i diritti del popolo palestinese, ricordando che quel che fa Israele oggi, è laboratorio di prova di ciò che aspetta
    i lavoratori “scomodi” del nostro Paese in un non troppo lontano domani.

    Rete Romana di Solidarietà col Popolo Palestinese
    reteromanapal@libero.it

  21. Anita
    Anita says:

    I bombardamenti su Londra e su tutta l’Inghilterra.

    The Blitz was the sustained bombing of Britain by Nazi Germany between 6 September 1940 and 10 May 1941, during the Second World War.

    The Blitz hit many towns and cities across the country, but it began with the bombing of London for 76 consecutive nights. By the end of May 1941, over 43,000 civilians, half of them in London, had been killed by bombing and more than a million houses were destroyed or damaged in London alone.

    London was not the only city to suffer Luftwaffe bombing during the Blitz.
    Other important military and industrial centres, such as Aberdeen, Barrow-in-Furness, Belfast, Bootle, Birkenhead, Wallasey, Birmingham, Bristol, Cardiff, Clydebank, Coventry, Exeter, Glasgow, Greenock, Sheffield, Swansea, Liverpool , Kingston upon Hull, Manchester, Portsmouth, Plymouth, Nottingham, Brighton, Eastbourne, Sunderland, and Southampton, suffered heavy air raids and high numbers of casualties.
    Hull was the most heavily bombed city after London with 85% of its buildings being destroyed or affected. Birmingham and Coventry were very badly affected because of the Spitfire and Tank plant being based in Birmingham and the many other munitions factories in Coventry.
    Coventry was almost totally destroyed.

    Smaller bombing raids were made on Edinburgh, Newcastle, York, Exeter, and Bath. Oxford was spared; Bodleian Library spokesman Oana Romocea said: “It’s thought Hitler was never intent on bombing Oxford because he wanted to make it the new capital of his new kingdom.” Blackpool was hit by only 45 high explosive bombs.
    One theory put forward is that Hitler was saving Blackpool as a recreation centre for his troops after he had taken England. A more likely suggestion is that Blackpool having three piers sticking into the sea, acted as a marker for aircraft heading for Manchester, Liverpool or the shipyard at Barrow.
    Hitler’s aim was to destroy British civilian and government morale.

    Its intended goal of demoralizing the British into surrender unachieved, the Blitz did little to facilitate potential German invasion.

    ====================================
    TRADUZIONE GOOGLE un po’ corretta.

    Il Blitz sono i bombardamenti sulla Gran Bretagna dalla Germania nazista tra il 6 settembre 1940 e 10 Maggio 1941, durante la seconda guerra mondiale.
    Il blitz ha colpito molte città in tutto il paese, ma è iniziata con il bombardamento di Londra per 76 notti consecutive.
    Entro la fine di maggio 1941, oltre 43.000 civili, la metà dei quali a Londra, erano stati uccisi dai bombardamenti e oltre un milione di case sono state distrutte o danneggiate nella sola Londra.

    Londra non è l’unica città che ha subito i bombardamenti della Luftwaffe durante il blitz. Altri importanti centri militari e industriali, come Aberdeen, Barrow-in-Furness, Belfast, Bootle, Birkenhead, Wallasey, Birmingham, Bristol, Cardiff, Clydebank, Coventry, Exeter, Glasgow, Greenock, Sheffield, Swansea, Liverpool, Kingston upon Hull, Manchester, Portsmouth, Plymouth, Nottingham, Brighton, Eastbourne, Sunderland e Southampton, ha subito pesanti bombardamenti aerei e un numero elevato di vittime.
    Hull era la città più bombardata pesantemente dopo Londra con l’85% dei suoi edifici distrutti o danneggiati. Birmingham e Coventry sono stati molto colpiti a causa della Spitfire e vegetali serbatoio da sede a Birmingham e le molte altre fabbriche di munizioni a Coventry.
    Coventry è andata quasi totalmente distrutta.

    Bombardamenti più piccoli sono stati effettuati sulla Edimburgo, Newcastle, York, Exeter e Bath. Oxford è stata risparmiata; Bodleian Library Oana Romocea portavoce ha detto: “.

    E il pensiero di Hitler non è mai stato intento a bombardare Oxford perché voleva farne la nuova capitale del suo nuovo regno” Blackpool è stato colpito da solo il 45 bombe ad alto esplosivo.

    Una teoria è messa in avanti che Hitler era il risparmio Blackpool come un centro ricreativo per le sue truppe dopo che aveva preso in Inghilterra.
    Un suggerimento più probabile è che Blackpool avendo tre moli attaccare in mare, ha agito come un marcatore per gli aerei in direzione di Manchester, Liverpool o al cantiere di Barrow.L’ obiettivo di Hitler era quello di distruggere britannico morale della popolazione civile e del governo.

    Il suo obiettivo previsto di demoralizzare gli inglesi alla resa non ottenuta, il blitz ha fatto poco per agevolare potenziale invasione tedesca.

    http://en.wikipedia.org:80/wiki/The_Blitz

    Buonanotte,
    Anita

  22. Anita
    Anita says:

    E le famose V1-V3……1944

    Sistema di guida giroscopio
    Costruttore scienziati tedeschi al servizio della Luftwaffe
    Utilizzatore principale Luftwaffe
    Peso e dimensioni
    Peso 2100 kg
    Prestazioni
    Velocità massima 640 km/h
    Motore 1 plusreattore da 300 kg di spinta
    Testata 830 kg.

    Caratteristiche
    La V1 pesava 2100 kg, ed era dotata di un pulsoreattore da 300 kg di spinta. Inizialmente portava una testata bellica da 830 kg, poi ridotta per aumentare l’autonomia, che inizialmente era di soli 240 km.
    La V1 era molto imprecisa, ma facile da costruire, e si stima che abbia danneggiato o distrutto una notevole quantità di edifici e di fabbricati.

    Degli oltre 29000 esemplari costruiti, circa 9000 vennero lanciati verso l’Inghilterra.

    Di questi oltre 4000 furono abbattuti dai caccia alleati: il caccia inglese Hawker Tempest, con le sue eccellenti prestazioni a bassa quota, fece la parte del leone con 638 abbattimenti accertati.

    Anita

  23. Paleonico
    Paleonico says:

    x Pino
    … Complimenti … Occhio D’aquila Cuore di Leone… Hai visto giusto… Bravo!!
    …dal Tuo Diavolaccio di Fiducia
    Paleonico… cuggino di Faust

  24. Peter
    Peter says:

    x Pino

    Piiino, non mi riferivo a lei come possibile ‘parente di Vox’, ma a quello che secondo lei ‘pontifica e non risponde’, come diceva nel post 323

    un saluto

    Peter
    ps
    sui bombardamenti ha risposto anche Anita. Churchill aveva ragione. In Germania vi erano molti ‘unni malvagi’ che avevano messo a ferro e fuoco tutta l’Europa, con conseguenze politiche gravissime che ancora paghiamo. Che i bombardamenti incendiari degli inglesi fossero stati alla fine piu’ efficaci dei loro e’ una cosa che non mi disturba troppo. Del resto, credo che quella stima dei morti fosse (tanto per cambiare) molto gonfiata.
    I tedeschi morivano cremati in massa, i tedeschi finivano prigionieri in ‘campi di lavoro o e concentramento’….i loro storici sono stati sempre bravi a rigirare le frittate

  25. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Peter
    Dove sta la differenza tra uno stecchito a terra sotto bandiera tedesca e un’altro sotto bandiera inglese?
    Cadaveri tutti e due, mangiati dalle mosche.
    Tutti e due poveri cristi mandati a macellarsi da quelli che invece, in guerra, non muoiono mai pur essendone i responsabili e i fagocitatori.

    Basterebbe mettersi in testa questo per non fare dei due pesi altrettante misure.
    Ai miei tempi c’era un detto, un utopia che mi porto dietro da più di 40 anni:
    “Immagina, scoppia la guerra e non ci va nessuno”.

    Immagina…
    C.G.

  26. Peter
    Peter says:

    x CG

    infatti io non sono un estimatore o elogiatore della guerra, mi pareva che fosse chiaro. Pero’ guarda che se anche i morti sono tutti uguali, i fatti e le ragioni sono diversi. Vedi la diatriba con la Sylvi secondo la quale anche i morti fascisti o in camicia nera non erano diversi dai morti partigiani…
    Come ben dicevano i nostri progenitori, mors omnia solvit…

    Peter

  27. Peter
    Peter says:

    x CG

    da non intendersi come ‘la morte risolve tutto’, ma come ‘la morte annulla ogni debito’. Insomma, chi ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato…

    Peter

  28. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Ci sto. D’accordo. Pure con Sylvy.
    Però bisognerebbe chiederlo a quelli sottoterra e non credo che siano tutti d’accordo ad essere stati quelli che hanno “annullato” debiti altrui.
    “Okkazzo, perchè proprio io e non chi mi ha obbligato ad andarci”?

    Ricordo con affetto e ammirazione totale quando Alì, il pugile, si rifiutò di prestare servizio (sob!) in Vietnam dichiarando che non
    aveva nessuna intenzione di confrontarsi a colpi di cannonate con altri (i Vietcong) i quali a lui, alla sua famiglia e al suo Paese non avevano torto un capello.
    C.G.

  29. Peter
    Peter says:

    x CG

    veramente i debiti ‘annullati’ sono in primis quelli dei morti stessi…che e’ anche un modo di dire che in fondo i morti sono tutti uguali in quanto morti…Poco importa se fossero ‘buoni’ o ‘cattivi’, insomma.
    In effetti sarebbe stato bello se in Germania non si fossero arruolati tutti entusiasti per la gioiosa avventura bellica, lo spazio vitale, il predominio della razza ariana nel mondo, etc etc…

    Peter

  30. sylvi
    sylvi says:

    …Vedi la diatriba con la Sylvi secondo la quale anche i morti fascisti o in camicia nera non erano diversi dai morti partigiani…
    Peter

    Spero che la mia partecipazione a questo blog non si riduca soltanto a smentite…
    Mi dica quando io avrei fatto l’affermazione che mi attribuisce!

    Mi piacerebbe anche ripetere la domanda fatta molte volte da moltissime persone…
    -dov’erano PRIMA del ’43 i partigiani?-

    Vada a leggersi i premiati nelle varie arti dei Fasci Littori…
    capirà parecchio …

    Comunque gradirei non essere fraudolentemente fraintesa!

    buona giornata Sylvi

  31. Peter
    Peter says:

    x Sylvi

    ehi, piano! forse e’ stata da me fraintesa, certo non ‘fraudolentemente’! Mi pareva che tale fosse stata la sua posizione in merito alla guerra ‘civile’ in Italia. Se mi sbaglio, tante scuse, ma forse vorra’ allora chiarirla meglio lei una volta per tutte, magari tralasciando per un momento dove fossero i partigiani prima del ’43?

    Peter

  32. Peter
    Peter says:

    x CG

    direi che su questo blog siamo tutti dei ‘quaglieggiatori’. Ehm, io forse meno di altri…(eh eh eh)

    Peter

  33. Peter
    Peter says:

    a proposito della ‘madrelingua italiana’ di CC, colgo l’occasione per fare un appuntino ai signori del Nord (Italia), ora che posso farlo senza riferimenti ad personam…
    La cara Sylvi, in quanto ex-insegnante elementare, avrebbe potuto farlo lei stessa da tempo…
    Ehm, a scuola mi dissero una certa cosina a proposito di s ‘impura’, z e gn…
    Invece e’ un’usanza crescente ‘padana’ di dire i gnocchi, i scherzi, i zar di Russia….
    Cos’e’, una devoluzione della lingua?!
    Ed ora, vi prego, non mi si venga a dire che Leopardi scrisse ‘il zappator fischiando’ (eh eh eh…)

    Peter

  34. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xNicotri….che dice di amare pure Israele e per tutti le persone ragionevoli

    Rileggendo qualche post mi sono accorto che c´e´qualcuno a cui nonpiace il riconoscimento dello Stato d´Israele quale Stato Ebraico.
    Eppure sono del parere che solo un simile riconoscimento da parte dei Palestinesi e dalla comunita´internazionale possa essere ka vera soluzione del problema.
    In esso il fondamemento dell´esistenza in ess il nocciolo del conflitto. La pretesa, la richiesta di riconoscere lo Stato d´Israele come Stato nazionale del popolo Ebraico e´secondo me una giusta rivendicazione , parecchi i motivi.
    1)Per questo ….e solo per questo gli Ebrei sono andati li, lo scopo principale del Sionismo consiste affinche´il popolo d´Israele(Ebraico) nel paese Israele riceva il riconoscimento internazionale come Patria , rifugio degli Ebrei.
    Chi e´del parere che il popolo Ebraico non abbia diritto ad una Patria e´un razzista . Chi non capisce che questa Patria e il suo riconoscimento per gli Ebrei e´necessaria e´sicuramente un folle.
    Senza questo riconoscimento il progetto Sionistico di una Patria per gli Ebrei , traballa, vacilla appeso ad un filo sottile di seta.
    2) Attorno a questo problema gira e persiste il conflitto.
    Il conflitto Israelopalestinese gira dunque attorno al fatto che i rispettivi movimenti nazionali per circa 50 anni non si sono riconosciuti… finche´nel 1993 Israele riconobbe di fatto il popolo Palestinese e i suoi diritti, i Palestinesi fino ad oggi no, ed e´questoil grande manco degli accordi di Oslo.
    La vera pace puo´scaturire solo tra Arabi Palestinesi e ed Ebrei Israeliani. Punto e strapunto.
    Un altro punto non meno importante e´che attraverso un riconoscimento da parte dei Palestinesi si arresterebbe la lavina degli insedimenti. Tramite il riconoscimento si elimenerebbe la pretesa dei Palestinesi di ritornare nelle loro case nel territorio Israeliano, una simile visione non sarebbe altro che la morte dello Stato Ebraico. Finche´questa idea , questa pretesa rimane il perno dell´ethos Palestinese non potra´mai esserci pace.Solo il riconoscimento di Israele come Stato nazionale del popolo Ebraico puo´liberare tutti dalla trappola.
    3)Un simile passo da parte dei Palestinesi trasformerebbe la coscienza la consapevolezza del mondo Islamico , del mondo Arabo.
    Il rapporto ragionevole di Israele con i paesi Arabi moderati , che accettano Israele come fatto compiuto non pero´come legittimo Stato con un legittimo sistema politico ,posa su una sottile lastra di ghiaccio.
    Il riconoscimento di Israele quale Stato degli Ebrei renderebbe chiaro da Marrakesch ad Alessandria a Bagdad che Israele non e´un corpo estraneo, ma un inseparabile parte del Medio Oriente.
    Un altro aspetto non meno importante, sarebbe con questo portare ordine nei rapporti e nei legami con l´Europa Cristiana, il compleso Ebraico in Europa non si e´ancora dissolto ed riconoscimento dello Stato d´Israele quale stato degli Ebrei sarebbe un riconoscere la responsabilita´morale per gli Ebrei perseguitati per 2000anni, il continente che era quasi riuscito a sterminare il popolo Ebraico,
    con il riconoscimento garantirebbe il diritto di vivere degli Ebrei.
    Gli Ebrei stessi ritroverebbero la pace. La base , della bramosia Ebraica e´il desiderio di una casa di una Patria , questo porterebbe e rafforzerebbe la disposizione al rischio di laciare i territori occupati.
    Solo il riconoscimento di una casa nazionale Ebraica renderebbe possibile una casa nazionale Palestinese. Rodolfo
    -

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Ps:Non si puo´rivendicare il riconoscimento di uno Stato Ebraico senza essere obbligati e impegnati per un Israele democratico , non si puo´rivendicare uno Stato con gli ideali di Herzl che abbia i lianementi del viso di Liebermann , senza la garanzia dei pieni diritti e doveri dei non Ebrei in Israele ,lo Stato Ebraico non avrebbe ne´consistenza ne´ continuita´. Rodolfo

  36. Peter
    Peter says:

    ‘uno stato con gli ideali di Herzl ed i lineamenti del viso di Lieberman’

    che e’, un’idea per un film horror?

    Peter

  37. sylvi
    sylvi says:

    caro Peter,

    per principio non correggo mai nessuno, anche perchè la fretta può essere cattiva consigliera della grammatica.
    La questione dell’articolo davanti a s impura e zeta è un errore più ricorrente al Nord…è vero…ma se legge i giornali o peggio ancora sente la tv vedrà che l’italiano è massacrato da lla Vetta d’Italia a Capo Passero. E non sto a dirle gli errori del Sud perchè sarebbe veramente lunga…

    Senza parlare degli strafalcioni in inglese …capisco termini tecnici…ma sostituire espressioni “inglesi” al posto dell’italiano…lo fanno regolarmente giornalisti “considerati bravi!!!
    L’unico che accanto alle inevitabili espressioni inglesi mette una traduzione è Zucconi!!!

    Ps:” i gnochi” sono stati inventati a Verona…però sono d’accordo con lei…l’italiano merita tutto il rispetto.

    Ripeterò per l’ennesima volta il mio parere sui paertigiani e fascisti appena avrò tempo!

    Sylvi

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Ah, allora mi scuso. Avevo capito male.
    Ho visto la faccia di “quello” alla riunione romana per ricordare la recente scomparsa del giornalista Pietro Calabrese. Ma dico io: che cazzo c’è da avere la faccia gongolante a una commemorazione funebre? Si capisce al volo che si tratta di individui che si parlano e si pensano addosso…
    Se poi si dà un’occhiata anche alle altre facce, tutte che ridono in puro stile “Roma magnona” e “Ma che ce frega?” allora si ha la tentazione di buttarsi giù dalla finestra. O di buttar giù nel cesso – nel Walterloo – tutti loro.
    Un saluto.
    pino

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    E’ la stessa cosa che dicevano i bianchi in Sudafrica. E che dicono gli islamici delle repubbliche islamiche. Nel primo caso non ha funzionato, Nè poteva, illusioni a parte. Nel secondo diciamo che è una forma di fanatismo e totalitarismo. Che facciamo? Cambiamo idea e le applaudiamo?
    Ora le faccio un domanda banale, ma scomoda, che nessuno osa fare ad alta voce a nessuno: quanti uccisi ci sono stati dalla fondazione di Israele nella Palestina storica ad oggi? Varie migliaia. Se non qualche decina di migliaia. Uomini, donne, bambini, vecchi, malati, militari, civili: tutti massacrati, tutti uccisi in guerra o in guerriglia o in attentati o in rappresaglie o in omicidi mirati…. Per non parlare dei feriti, dei mutilati, degli storpi, degli uccisi nell’anima, vivi solo per vendicarsi… E per non parlare delle distruzioni: case, ponti, strade, aeroporti, navi, imbarcazioni, pescherecci, aerei, automobili, scuole, ospedali, redazioni, asili, scuole, autobus, aranceti, uliveti, innocenza dei bambini, diritti all’adolescenza serena e sognante… E per non parlare delle cifre spese in armamenti: migliaia e migliaia e migliaia di miliardi. Con i quali si poteva risolvere il problema palestinese, profughi compresi, almeno quattro o cinque volte!

    Ma ne è valsa la pena? Non si poteva ottenere lo stesso risultato senza sangue da qualche altra parte? Magari in un pezzo di Germania o Italia visto che la peste antiebraica è stato un loro, cioè nostro, parto?

    Capisco avere un sogno. Ma qui si tratta di un incubo. Un lungo incubo senza fine. Altro che “I had a dream”!
    Shalom Shabbat.
    pino

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