Lettera aperta all’onorevole Veltroni: eviti di parlare a vanvera di cose che non conosce. Ci invii, semmai, un commento su due argomenti purtroppo di attualità. No, non un’altra “Lettera al mio Paese”: solo un commento.
Egregio onorevole Veltroni,
le scrivo in quanto giornalista autore in particolare di due libri sul cosiddetto “rapimento” di Emanuela Orlandi e di uno, recentissimo, sulla cosiddetta Banda della Magliana intitolato “Cronaca criminale”. Sono perciò tra i più titolati a rispondere alla sua sbalorditiva lettera pubblicata su Repubblica il 7 ottobre contro la sepoltura del “boss della banda della Magliana” Enrico De Pedis nella basilica romana di S. Apollinare. Il caso vuole che “Cronaca criminale” faccia parlare per la prima volta, e per varie pagine, la signora Carla vedova De Pedis, le cui parole già da sole contengono la demolizione di quanto da lei scritto su Repubblica.
Come prima osservazione c’è da porle una domanda: perché definisce De Pedis “un boss” di quella banda? In base a quali sentenze?
La risposta purtroppo è semplice e sconfortante: lei, onorevole Veltroni, parla basandosi non su sentenze, ma su affermazioni fatte da pentiti, più volte colti in fallo come mendaci e con uno di loro, Vittorio Carnovale, addirittura condannato per calunnia e gli altri, da Fulvio Lucioli ad Antonio Mancini, demoliti dai magistrati della Cassazione. Affermazioni a loro volta trasformate, nonostante tutto, in Verità grazie a inchieste giornalistiche abborracciate e programmi della Rai più attenti a fare a qualunque costo rumore che a fare informazione. Mancini e i suoi imitatori sono arrivati a “rivelare” in tribunale che “la pistola usata per uccidere il giornalista Mino Pecorelli venne affidata subito dopo il delitto a De Pedis”. Peccato che De Pedis quando veniva ucciso Pecorelli, marzo 1979, era chiuso in carcere e ci rimase ancora fino all’anno successivo, motivo per cui la bugia di Mancini&C è risultata clamorosa. Peccato anche che tutte le ormai famose accuse di omicidi e rapimenti siano state lanciate quando De Pedis era passato ormai da tempo a miglior vita, e quindi impossibilitato a difendersi. La famosa frase “Vile, tu uccidi un uomo morto” dovrebbe essere un ammonimento per tutti. E invece….
Onorevole Veltroni, quello che lei chiama “boss della banda della Magliana”, ucciso nel febbraio 1990, non era certo uno stinco di santo, ma è morto pressoché incensurato. E con un regolare passaporto in tasca. Come unica condanna De Pedis ha avuto quella per una rapina compiuta da giovanissimo, quando la banda della Maglina non esisteva neppure nella più fervida fantasia di romazieri e giallisti. Dopodiché De Pedis è stato sempre assolto da tutte le altre accuse, perfino da quella di avere fatto parte della banda della Magliana, e non come boss, ma come semplice associato a delinquere. Ripeto: assolto. E con formula piena. Non miracolato da scadenze termini o leggi ad personam, come successo invece in alcuni casi di alto livello politico e di malcostume che tengono banco in Italia da anni, bensì assolto. Anche le accuse di cui lei si è fatto incautamente latore sono state lanciate solo dopo la morte del cosiddetto “boss”, e non sono mai state suffragate da prove né tanto meno da sentenze.
Come racconto nel mio libro “Cronaca criminale”, a me è bastato un sopralluogo in via di Villa Pepoli per appurare che il pentito Maurizio Abbatino dice il falso per esempio riguardo l’uccisione del “cravattaro” Domenico “Memmo” Balducci, strozzino d’alto bordo coinvolto tra l’altro nel giro Flavio Carboni/banchiere Roberto Calvi. E’ la stessa scena del delitto a dimostrare che Abbatino dice il falso, purtroppo preso per oro colato da note puntate televisive. Per quanto riguarda l’accusa lanciata da Abatino che tra gli sparatori a morte di Balducci c’era De Pedis, a dimostrarne la falsità è il fatto che in quei giorni “il boss della Magliana” non era a Roma: stava con la sua futura consorte, Carla, in albergo prima a Pescara e poi alle isole Tremiti. Un altro accusato da Abbatino per quel delitto s’è scoperto che non era neppure in Italia. Tutto ciò tralasciando che gli stessi magistrati inquirenti ripetono che non di Banda della Magliana bisogna parlare, bensì di malavita romana, visto che questa non ha mai avuto una “cupola” con epicentro né alla Magliana né altrove.
Riguardo la sepoltura nella basilica, il magistrato romano De Gasperis ha chiarito da ormai più di una dozzina d’anni che non ha nulla di losco. Probabilmente si tratta di una sepoltura inopportuna, anche se la pietas non solo cattolica invita al “parce sepulto”, ma certo non per i motivi addotti da lei, onorevole Veltroni. Riguardo le farneticazioni della “supertestimone” (!?) Sabrina Minardi, di recente prudentemente sostituita con altri “supertestimoni”, non è serio prenderle in considerazione tanto sono sfacciatamente false. La disinvoltura della signora Minardi, per sua stessa ammissione escort d’alto bordo al tempo del “boss della Magliana”, si è prodotta alla grande perfino nel “rapimento” di Emanuela Orlandi. Un “rapimento” che non solo non è mai esistito stando anche a quanto scritto in sentenza istruttoria da magistrati delle Repubblica italiana, ma che lo stesso magistrato Severino Santiapichi ha definito “sequestro mediatico, cioè inventato e avvalorato dai mass media”. E guardi, onorevole Veltroni, che Santiapichi di sequestri veri se ne intende, visto anche che ha presieduto un processo per il tragico sequestro dell’onorevole Aldo Moro. Immagino lei ricordi l’argomento.
Potrei continuare a lungo, ma non voglio annoiare i lettori. Il problema, caro onorevole, è che se si segue il suo esempio, prendendo per buone accuse indimostrate e indimostrabili, se si prende per buono ciò che non è corroborato da sentenze, e se queste vengono sostituite con le chiacchiere buoniste, di sicuro effetto pubblicitario, allora se ne deve concludere che aveva ragione la commissione Mitrokhin ad accusare molti dirigenti comunisti e molti giornalisti di essere stati al soldo dei servizi segreti di Mosca. E avevano ragione il “conte Igor” e la commissione parlamentare d’inchiesta sulla Telekom Serbia a sostenere che il suo collega di partito Massimo D’Alema ha illecitamente lucrato su compravendite di società telefoniche in Serbia. Non solo: aveva ragione anche chi accusava Romano Prodi di avere svenduto, pro domo sua, l’industria di Stato Sme al finanziere ed editore Carlo De Benedetti.
Eh sì, egregio onorevole Veltroni: se si accetta il suo inaccettabile modo di fare affermazioni riguardo “il boss” De Pedis in base a semplici sentito dire, allora per coerenza e per evitare l’uso di due pesi e due misure se ne deve concludere che, pur essendo accertato che sono false, sono vere anche le pretese delle commissioni Mitrokhin e Telekom Serbia nonché le accuse contro Prodi.
Sostituire la magistratura con il chiacchiericcio e trasformare in sentenze le leggende metropolitane o i pentimenti mendaci è sbagliato. Come è sbagliato atteggiarsi ad esperto, amante e protettore dell’Africa dopo un paio di viaggetti vacanze in quell’enorme e sfortunato continente, promettendo – come ha fatto lei – di emigrarci mentre invece è ancora qui: a discettare di argomenti che non conosce e per i quali fa uso di un ecumenismo più da pontefice, quale lei non è che, che da leader politico, quale lei vorrebbe essere. Di pontefice ce n’è già uno, ed è anche troppo. Ed essere stato sindaco di Roma non significa avere titoli da “sindaco” del Vaticano: questo infatti sta a Roma, ma NON ne fa parte. Prima di inviare un’altra “Lettera [buonista] al mio Paese”, questa volta straparlando di “boss della banda della Magliana” e di “rapimenti” di fatto solo mediatici, lei dovrebbe informarsi. E studiare. Non solo cinematografia, perché la realtà non è un film con copione, sceneggiature e protagonisti inventabili e scelti a piacimento. E’ sbagliato sostituire il moralismo d’accatto, facile facile, di sicuro successo, e il buonismo “africano” ai problemi seri. Non è certo così che si combatte la malavita vera. O che si può rimandare a casa Silvio Berlusconi.
Questa NON è la “sua” Africa, alla Karen Blixen rivisitata, ma la nostra Italia.
Cordialmente.
pino nicotri
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Post scriptum:
1) – Lo zio assassino di Sarah Scazzi dopo avrela uccisa s’è fatto il segno della croce e ha recitato qualche Ave Maria. Come direbbe il confessore della chiesa di S. Gennaro a Napoli, che conobbi quando scrissi il libro “Tangenti in confessionale”, ormai la polizia e i magistrati devono farsi da parte: “Neh, se ti sei pentito Dio ti ha perdonato. E se la giustizia divina ti ha perdonato, che cavolo ci azzecca la giustizia terrena?”. Un ritornello purtroppo ripetuto migliaia di volte anche dai confessori dei criminali, pardòn, dei peccatori della mafia, camorra, ndrangheta e sacra corono unita, oltre che ai tangentisti di tutta Italia. E poi il papa, quello vero, vuole anche impartire lezioni di morale!
2) – Puntuale come un treno svizzero, l’avvocato ed ex magistrato Ferdinando Imposimato per coprire il rumore che sta facendo il mio libro sulla “banda della Magliana” si è rimesso a raccontare le sue belle “trame dell’Est kommunista”. “A tradire Emanuela Orlandi è stata una sua amica”, ovviamente per consegnarla ai kommunisti dell’Est. Ovviamente la Rai e i giornali specie romani abboccano subito, evitando di far notare una strana contraddizione che è anche un conflitto di interessi: prima di diventare – nel 2002 o 2003 – il legale rappresentante della signora Maria, madre di Emanuela Orlandi, nella nota vicenda giudiziaria, Imposimato è stato per qualche mese il legale di Alì Agca: cioè a dire, proprio del tizio a favore del quale – a dire anche dello stesso Imposimato – Emanuela sarebbe stata “rapita”! L’Ordine degli avvocati ha nulla da dire? E non ha nulla da dire riguardo il fatto che l’avvocato Imposimato ancora il 30 dicembre 2009 in una intervista alla Rai si faceva accreditare come ex magistrato che s’è occupato a suo tempo del caso Orlandi quando invece NON se n’è MAI occupato? NON da magistrato, comunque.
Siamo al 28° anno di cazzate ignominiose per reggere la coda alla messinscena del “rapimento” della povera Emanuela. Cosa si fa nella vita per guadagnarsi la pagnotta, con ottimo companatico. E tenere lontane le luci dalle cupe ombre del Cupolone….
Onorevole Veltroni, che ne dice di questi due post scriptum? No, non serve un altro proclama, un’altra “Lettera al mio Paese”: basta un commento nel forum del blog. I maligni e cattivi d’animo insinuano che lei si guarderà bene dall’inviarlo.
Bèh, Komare bestemmiare non è una bella cosa, diciamolo.
Zompare per evitare di prendere di petto mio il contro-argomento facendoci sù una riflessione seria e serena, pure.
Come detto, la mia era una domanda senza polemica.
E dica a quello sciagurato del Rodolfo che il Cerutti e l’Anita si amano ( da anni) alla follia!
Se detto da lei ci crede e non mi fa passare (bontà sua) pure per sadico.
Buonanoootte.
C.G.
Lo vedi il piatto di spaghetti? La vedi la pistola, pistola che non sei altro?
La leggi in qualche posto nell´articolo la parola “Turchia”?
Ed allora cosa vuoi…..vatti a nascondere vai……
Rodolfo
Sciagurato sarai te….e lo dimostri a scoppio continuo….babbeo.
Rodolfo
Si, ja Rudolf!
Ai matti, come noto, bisogna sempre dire di sì.
ja, ja Rudolf.. und nocheinmal ja!
Gehe..
C.G.
Beh….cosi allora sei proprio irrecuperabile.
Sinceramente mi fai un po´pena.
x CG
e’ da molto tempo che non leggo i posts di un certo imbecille, ti consiglio di smettere anche tu cosi’ non gli dai corda.
A parte il Der Spiegel di molti anni fa (in Italia si spara, detto per scoraggiare il turismo tedesco in Italia, magari, quelli sono sempre stati tra i piedi), mi riferivo a commenti molto piu’ recenti, fatti in sede EU, dato che alcuni anche in Germania auspicavano l’ingresso della Turchia nell’unione.
Il paragone tra Italia e Turchia (elogiativo per la Turchia, ma in fondo un insulto per l’Italia) veniva fatto in querll’occasione, circa 10 anni fa, a Bruxelles
un saluto
Peter
x CC
guarda che della tua risposta ci ho capito poco, e comunque non mi riferivo certo a te parlando di un possibile razzismo delle sinistre in genere. Direi che hai personalizzato troppo!
un saluto
Peter
ps
guarda che persino qui si trova il salame della Val D’Aosta…
Peter,
adesso ho qualche dubbio.
Ricordavo quella famosa copertina e penso sia proprio come tu affermi: fatta per scoraggiare il turismo tedesco in Italia per dirottarlo in Spagna dove i tedeschi avevano e hanno forti interessi.
Forse ho confuso con un’altra rivista, ma sicuramente in buona fede.
Buonanotte
C.G.
x156
Chi e quando ha fatto i commenti che tu descrivi?
Ti ricordi ? Certamente no. Se si….le prove prego.
Tu vaneggi , mai e nessuno ha fatto dichiarazioni del genere.
Sei tu dunque l´ imbecille.
Io porto prove, tu cosa porti i tuoi deliri?
x158
Hai letto l´articolo e ti sei accorto della Spagna eh?
Hahhahahahahaah…..in buona fede ….e via in marcia indietro.
Ma prima di scrivere minchiate e se soffri di amnesie…controlla…
cosi non fai la figura dell´idiota.
x159
senza leggere: provi invece a farsi ristrafottere, sempre con ascendenti, discendenti e collaterali.
‘Salvando l’anima’, come si aggiungerebbe dalle mie parti…
Peter
E´veramente triste…….
Dunque buonanotte a tutti, sogni d´oro….
Rodolfo
x Rodolfo
Ma l’articolo e’ del 1977…ho Der Spiegel sui miei favoriti in inglese.
Ma anche la copia in tedesco offre la traduzione, ecco una piccola parte in Italiano un po’ strampalato:
Turismo in Italia – paese orribile?
Dirottatori motorizzato cogliere le tasche dei turisti, gangster violento a sparare le loro vittime nelle gambe e la “industria dei sequestri” nel 1973, catturato più di 200 persone, e il terrore sciopero nelle città. – Che è Bella Italia ’77 dar di una campagna pubblicitaria in Italia immagine la Repubblica federale di smalto.
Lunedi il 20 Giugno 1977: A Milano, Giuseppe D’Ambrosio, capo di foglie al Electric Company Sit-Siemens, ad appena prima delle otto del suo appartamento in via Soderini per recarsi al lavoro.
Egli deve finire. Due uomini mascherati giovani lo abbattere e corsa fuori in una 128i Fiat L ‘”unità dei lavoratori lotta’ si assume la responsabilità per l’assassinio del” lavoratori ‘nemico’ D’Ambro-Sb.
A Prato, in Toscana, i terroristi mettere il concessionario Fiat Manlio Palmucci uno dozzina di auto nuova di zecca sul fuoco. Responsabile di un gruppo caratterizzato dal nome bizzarro “linea organizzazione comunista prima,” il giorno prima era stata messa al fuoco in due fabbriche milanesi. Danni: 140 milioni di euro.
A Bergamo ha attaccato subito, dopo 14 ore tre banditi, la People’s Bank sul St. Anne’s Place. Essi proclamano: “Questa è una rapina politica, denaro contante in 60 milioni di lire (156 000 dollari) e scompaiono.
A Bologna e Genova mette in evidenza il CID di una banda diffusa contraffazione che si era specializzata nella produzione di massa di banconote Marco e dollaro. Ottanta i contraffattori sono stati arrestati.
A Roma, gli studenti hanno preso d’assalto gli uffici della scuola anarco-legge. Blow separarli esami semestrali, i professori ed i candidati all’esame di caccia. Fuori sulla strada a destra Studiker battere con il sinistro.
Il 20 ° Giugno. un giorno come tutti gli altri in Italia? Non proprio: i rapitori a sbattere gli altri, almeno una volta alla settimana, fatto solo break.
Gli attacchi, rapine, violenza politica di qualsiasi tipo – è ancora l’Italia, paese che sogno che ha nel Medio Evo, il Kaiser tedesco oltre la collina “, che più tardi gli scienziati e gli artisti – Winckelmann, Goethe, Heine – ha colpito nel suo incantesimo. Infine, i politici, come Konrad Adenauer davvero i giochi di riposo e bowling sembrato opportuno?
E ‘ancora il paese che le generazioni istruite dell’antichità tedesco impegnato e poi è salito in prime ondate di invasione, che ha portato nel 1970 solo per il 25 per tedesco nel sud milioni?
Monaco di Baviera, giornale della sera è andato al di là delle Alpi, un “incubo delle bombe e barricate”, e Burda .. Bunte Illustrierte chiamato i suoi lettori le stesse sette (a volte ridicoli) motivi per non recarsi in Italia: i ladri e sporchi, post-caos . pedaggi navali e stradali, scioperi e ladri d’auto.
Bella Italia, il paese dei limoni e cipressi, il mandolino e le migliaia celebre mamma, “che c’è?” chiesto Bild am Sonntag “preoccupato per tutte le storie di orrore, all’inizio del periodo di vacanza principale.
Molti idilli paesaggio del passato sono ormai cosparso con un boom enorme contenitore secondo. Gli speculatori e centinaia di migliaia di persone comuni, italiani e stranieri costruito, per lo più illegale dritto. bunker di cemento accanto alla mulini a vento sbagliato e chalet si combinano, per esempio, sulla costa adriatica vicino a Pescara mozzafiato cattivo gusto architettonico in un conglomerato. Come esempio di “attacco sfrenato del cemento sulle coste” racconta la rivista L’Europeo l’Italia in una serie di articoli chiamato “il paese terribile.”
Dirt devastato molte spiagge. Quasi due terzi dei (con isole) 8700 km di costa del litorale Italia contaminati da residui di idrocarburi, residui industriali o acque reflue provenienti da paesi vicini. Tatty acqua e rifiuti provenienti da varie località della Riviera, in bocca medio Po di Ravenna, sulle spiagge nei pressi di Roma e Napoli hanno venduto così tanti visitatori stranieri…..e continua.
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Ero in Italia, nel 68, nel 77, nel 78 e nell’ 82 ed ho trovato le stesse condizioni descritte da Der Spiegel….
Il fiumicello che scorre ad un lato del condominio che avevo in Piemonte era pieno di rifiuti, poltrone, gomme, frigoriferi, e robaccia…era un fiume di rifiuti.
In Sicilia il tassista girava con una 38 sul sedile dei passeggeri….
La nuova Siracusa era un obbrobrio, un palazzo piu’ brutto dell’altro e di sera non si poteva camminare, le strade erano piene giovani (molto giovani) sguaiati e ovviamente sotto l’influenza di qualche droga.
Le ragazze peggio dei ragazzi.
Buonanotte,
Anita
X Sylvi
Ogni volta che si parla di guerra, Russia partigiani e Togliatti finisce sempre con il solito ritornello che andavano superate le divisioni, patria unita, se fossimo una famiglia, eccc… ti sfugge pero un particolare affatto ininfluente che a tirare in ballo Togliatti in un modo o nell’altro sei SEMPRE tu, non certo io che nutrivo per l’uomo una sincera antipatia.
La pretesa di equiparare i partigiani ai repubblichini è una cosa improponibile, sia sul piano storica che su quello umano.
Io in fatto di trattamento dei gerarchi fascisti sono con Ferruccio Parri (partito d’Azione) che a proposito della decisione presa dal CNL alta Italia di condannare a morte Mussolini ed i gerarchi fascisti ebbe a dire “ “Noi abbiamo preso, e io ne rivendico la mia parte, la responsabilità di questo gesto. Si trattava di una rivoluzione. Eravamo liberi. Non eravamo affatto occupati e l’armistizio non prevedeva affatto che lo fossimo. Non potevamo lasciare ad altri, degli stranieri il compito di una indispensabile pulizia. L’Italia ha già sufficientemente ingoiato rospi e bocconi amari”. E non certo con Togliatti che quando era guardasigilli graziò quelli che erano sfuggiti ad una giusta punizione.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
PS. Sul … “semplicemente perchè in questo blog sono l’unica ad avere questi problemi!” – ti rispondo privatamente.
A proposito di De Gasperi quando hai parlato del cinismo di Togliatti per gli alpini in Russia ti sei dimenticata che il “tuo” De Gasperi non fu da meno. Guareschi pubblicò mi pare su “Candido” nel ’53, fotocopia di una lettera del ’44 nella quale De Gasperi chiedeva agli Alleati anglo-americani di bombardare la periferia di Roma allo scopo di demoralizzare i collaborazionisti dei tedeschi.
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Ma la storia non finisce qui!
La vicenda De Gasperi – Guareschi
Nel 1954 Giovanni Guareschi pubblicò sul giornale umoristico Candido due lettere attribuite a De Gasperi datate 1944.
In questi documenti, De Gasperi avrebbe chiesto agli Angloamericani di bombardare la periferia della città di Roma, al fine di demoralizzare la popolazione ed indurla ad atti ostili contro i tedeschi.
Guareschi venne condannato per diffamazione e passò un anno e mezzo in carcere. In diverse occasioni è stato affermato che Guareschi dichiarò di essersi sbagliato ma questa dichiarazione, secondo i figli dello stesso Guareschi, non è mai avvenuta.
X Rudolfo.
Sì, dovrei darti “corda”. E un bicchiere d’acqua e una pietra.
Così te la leghi al collo e ti butti, affogando dentro quel bicchiere.
Per le mezzecalzette basta e avanza.
Vai.
C.G.
Cara Anita,
l´articolo era del 1977 ed e´proprio di quell´articolo che si parlava.
Un articolo che non rispecchia per niente l´Italia del 77.
Ci puo´essere degrado ma locale…..le cose scritte sono vere, scritte in un modo da far desistere i turisti Tedeschi a venire in Italia.
Il risultato fu un incremento di turisti Tedeschi proprio nella stagione 1977 . Perche´l´Italia non e´come quella descritta in quell´articolo.
L´Italia e´ e rimane un paese affascinante , il paese piu´bello in Europa. Io non so di quale Siracusa parli, a me non risulta quello che tu scrivi. I palazzi che vanno da corso Umberto per corso Gelone su per viale Santa Panagia per me , non son per niente brutti, di ragazzi drogati non ne ho mai visto, (sicuro ce ne saranno, ma cosi come dappertutto), nell´insieme c´e´ una gioventu´molto sana.
Siracusa e provincia….da Palazzolo Acreide a Noto ed a Portopalo e gli altri numerosi paesetti dell´entroterra sono puliti ed e´sempre un gran piacere soggiornare o visitare quei paesi, il mare e´ pulito, la gente cordiale i ragazzi educati.
Poi come in tutto il mondo esiste il marcio, ma se dovesi scegliere un posto dove passare la mia vecchiaia sarebbe proprio li, Siracusa e provincia. Un saluto Rodolfo
Kara Komare,
l’Italia , il suo degrado e la sua monnezza non è cambiata molto da quegli anni, specialmente se ci si spinge a sud. È vero, purtroppo.
Non è diversa e meno puzzolente del degrado e dalla monnezza che troviamo negli slums delle grandi città, e non solo quelle, del suo Paese, gli Stati Uniti.
Bisognerebbe, casomai ci fosse bisogno di rimarcarlo, che ognuno desse, per prima cosa, una bella ramazzata a casa propria.
Solo allora può puntare il dito. L’indice.
Anche questa una mia piccola constatazione quando si quaglieggia usando due pesi e due misure, nix polemica.
Buongiooorno.
C.G.
x166
Ma chi minchia rici? Sempre cosi sconclusionati sunu.
x168
Mi sembra che la monnezza e il degrado tu ce l´hai nel cervello.
Certamente ci sono casi eclatanti come Napoli, ma se vuoi fare dell´Italia il monnezzaio che ti ritrovi tra i tuoi piedi ti sbagli di grosso.
Rodolfo
C´e´pero chi con un bel paraocchi quaglieggia usando un solo peso ed una sola misura.
caro AZ ,
ed ecco qua a risponderti anche sul blog.
Qui si insiste ad equiparare i repubblichini con i soldati.
E’ sbagliato e fuorviante.
Che le alte sfere militari fossero fascisti per convinzione o per opportunismo è più che sicuro.
Man mano che si scendeva nei gradi e soprattutto che gli ufficiali vivevano con i soldati la loro stessa viacrucis…le cose cambiavano di molto.
Non c’erano repubblichini “in basso”, a quelli piaceva comandare!
Questo è quello che so …e di reduci di Russia e di Grecia ne ho conosciuti.
C’è anche una corposa letteratura che non parla solo di Centomila gavette di ghiaccio o del Sergente nella neve., ma raccontano delle infiltrazioni fasciste fra i soldati, come raccontano dell’indottrinamento comunista nei campi di prigionia.
Fatta la precisazione, io credo che l’errore enorme della sx partigiana sia stato non discriminare e soprattutto caricare su innocenti colpe che non avevano.
Nel Tempio di Cargnacco costruito da Don Caneva Cappellano militare prigioniero in Russia, fin che visse e comandò. nessuna camicia nera combattente in Russia ebbe ospitalità.
Ne ’92 morì, il Tempio passò allo Stato e vi furono sepolte alcune salme di camicie nere fra ferocissime polemiche.
Non posso che sottolineare che gli Stati Europei hanno chiuso i loro contenziosi politici e ideologici interni, senza farne un volemose ben, l’Italia no!
E dovremmo riuscire a restare uniti come Nazione?
ciao Sylvi
Eh no, caro Rodolfo,
le montagne di immondizie che ho visto lungo “le autostrade” siciliane, la sporcizia nei mercati e nei porti, non me la sono sognata!
La pulizia l’ho trovata solo in luoghi privati!
Quella che ho visto io dev’essere un altra Sicilia, diversa dalla tua!
Hai comprato il Lego per tuo figlio come ti avevo consigliato?
Sylvi
Sylvi,
il Rudolfo, come da copione, non ha capito una beata fava sulsenso del mio post per la komare.
Apre bocca e gli da fiato.
Il ragazzo lo lascio sfogare, si inkazza ma poi si skazza.
Buona giornata.
C.G.
Bah…si vede che in Sicilia sei stata nei posti sbagliati.
A Catania io per esempio non ci vivrei nemmeno pagato, troppo caotica e sporca. Io parlavo della provincia di Siracusa e Siracusa in particolare , perche´ne aveva parlato Anita, secondo me non molto obiettivamente.
Siamo sempre al solito punto, non solo lo Stato ma anche la scuola e la famiglia devono responsabilizzare. Se butto una buccia di banana o una carta nel cortile di casa o della scuola e non c´e´nessuno che regarduisce siamo messi proprio male. Lo Stato deve fare sforzi molto piu´grandi dello spot di pochi secondi in televisione.
Se la povera Sara avesse saputo che c´e´un numero di telefono dove poter raccontare dei propri problemi e ricevere consigli forse a quest´ora sarebbe ancora viva.
Responsabilizzare di piu´, informare di piu´,questo e´il problema.
Qui in Germania funziona, penso anche in Svizzera ed in Austria.
Un controllo piu´massiccio delle autorita´con multe salate e la visione di qualche mese di carcere non sarebbe nemmeno male, per chi va´a gettare il frigorifero in stradette di campagna.
Sotto un certo aspetto siamo messi proprio male, ma sono un ottimista. Aspettiamo solo le persone giuste. Rodolfo
Seguo in diretta il salvataggio dei minatori cileni.
Le loro facce, la gioia di essere ritornati alla vita.
L’impegno dei tecnici e il loro straordinario lavoro.
Un bel giorno, oggi.
C.G.
Niente da dire, emozionante il salvataggio dei minatori Cileni.
Unico….penso nella storia dell´umanita´.
Mi domando quanti Italiani hanno pensato ai loro padri, nonni e bisnonni deceduti nelle miniere del Belgio e altrove.
–
Genova, Maroni sotto accusa…….
Sotto accusa? Se onesto si dovrebbe dimettere all´istante. .
Anzi in prigione….subito.
Ma non succedera´niente del genere. Il popolo e i media in Italia non hanno abbastanza potere. Quando vado a vedere il Francoforte a casa o fuori casa c´e´un controllo che non si riesce a far passare nemmeno uno spillo. Come sono riusciti a tagliare le reti? Come sono riusciti ad entrare con i fumogeni in tasca?
Uno scandalo.
x TUTTI
Ecco il video del salvataggio dei minatori cileni. Davvero emozionanate, commovente. Una pagina di storia. E delle migliori, non la solita pappa retorico sanguinaria.
Ora c’è solo da sperare, inutilmente, che i minatori di tutto il mondo non siano sempre sfruttati come bestie. Ricordiamoci che nella civilissima e superiore Italia ci sono 3 morti al giorno sul lavoro. Però in questo caso stranamente la Lega dell’arcitaliano Umberto Bossi NON chiede che ogni lavoratore porti in tasca un’arma di difesa, una pistola con la quale sparare al padrone delinquenzialmente sfruttatore, compresi quelli “padani”.
Ettore Mo anni fa ha scritto sul Corriere della Sera che solo in una miniera d’argento del Cile – o della Bolivia? – sono morti nel giro di qualche secolo (pochi, visto che la “scoperta” delle Americhe è di pochi secoli fa) oltre 40 milioni di minatori, ovviamente tutti indios: tutti Untermenschen…
Pensavo avesse sbagliato, scritto qualche zero di troppo, invece Ettore mi disse che la cifra era esatta. E che la documentazione è a disposizione del pubblico nella direzione della miniera, famosa anche se ora non me ne viene in mente il nome.
40 milioni di vittime sul lavoro, nelle nere e fetide dure budella di Madre Terra. Come dire 7-8 Shoà. Solo che non ce ne frega niente. Noi ci gonfiamo come tacchini con la Memoria, purché a senso unico, però siamo prudentemente privi di memoria…
Evito i commenti, è meglio. Andrei tanto per cambiare sul pesante. Meglio dedicare questi momenti ai minatori cileni che l’hanno scampata.
Un saluto. E un applauso a quegli eroi del lavoro. Non solo del lavoro, anche della umana dignità.
pino nicotri
Caro Nicotri ,anche a me sembra esagerata la cifra di 40.000.ooo. Se calcoliamo 2 secoli, cioe 200 anni, che sarebbero 73.000 giorni, ci sarebbero dovuti essere ogni giorno 500 morti e piu´.
Insomma io invece della solita Shoa´, se questo fosse realistico, comparerei tutti quei i morti con i morti della seconda guerra mondiale inclusa la Schoa´naturalmente. Un saluto.Rodolfo
Caro Nicotri…..ecco il video….ma non si vede un cacchio…. lo posto io un video. Guardando ….si ha la sensazione di un parto….cesareo
http://tv.repubblica.it/dossier/cile-minatori-intrappolati-copiapo/in-superficie-il-primo-minatore/54653?video
x Pino
..e la cosa per me più straordinaria è che questi minatori, davanti alle telecamere e alle centinaia di cronisti che cercavano di carpire loro un’emozione da mandare in onda, hanno detto: “noi non siamo star del cinema, vorremmo soltanto migliori condizioni di lavoro”.
Quando aggiungi:
“una pagina di storia. E delle migliori, non la solita pappa retorico sanguinaria”, mi hai tolto le parole dalla bocca.
C.G.
x Rodolfo
Vede? Lei può mettere in dubbio la cifra dei 40 milioni, può cioè essere revisionista o anche negazionista, ma nessuno le sputa in faccia o la lapida senza pietà: il paragone con la Shoà l’ho fatto proprio per questo.
Ma anche a confrontarli con gli uccisi delle II guera mondiale c’è di che riflettere: per questi grandi fanfare e onore, perché così possiamo preparare sempre nuove guerre. Per quelli il silenzio assoluto.
Riguardo l’eventuale esagerazione del numero, c’è da dire che ci pare esagerato perché NON ci fanno MAI sapere nulla sui costi, altrui, dei nostri vizi, piaceri e privilegi. Tempo ho letto che secondo i calcoli mi pare dei comboniani ogni anno il solo cospargere di antiparassitari le piante di banane provoca oltre 20 mila feriti l’anno (immagino che per feriti volessero dire malati). Ci aggiunga il caffè, il tè, gli ananas, ecc. Ho letto anche che ongi anno per incidenti d’auto crepano un milione di persone nel mondo. Pazzesco. Roba da mettere le auto fuorilegge o fucilare con processo sommario chi guida alla cazzo di cane. E invece…. Ecco le nuove pubblicità per i bolidi, anche a due ruote, per strade che fanno sempre più cagare. Possiamo preparare gli altri funerali….
Finisco con una domanda. Immagino sgradevole. I nostri militari morti in Afganistan sappiamo esattamente quanti sono, ogni volta che ne muore uno c’è una, peraltro giusta, emozione nazionale. Ma i nostri militari hanno accoppato, magari anche per errore, qualche civile afgano? Se sì, quanti?
Insomma, credo di essermi spiegato.
Un saluto.
pino
Caro rodolfo,
ognuno tirai dati dalla parte che gli fa comodo,infatti se solo si considerano quattro secoli 1600,allora il dato diventa più realistico,in quanto si avvicina a poco più di un centinaio.
Vedi mio caro rudy,senza che nessuno voglia sminuire il dato di ebrei morti, (in un breve lasso di tempo ),perchè è questo che tu vuoi sostenere e mi pare corretto, diciamo che la tecnica dello stermino ha fatto passi da gigante,nel senso che volendo è oggi possibile sterminare scientificamente molte più persone per ragioni diverse dal lavoro.
Quello che voleva sottolineare Nicotri è che invece dello stillicidio quotidiano non frega niente a nessuno,ovvero fa parte dell’esistere.
Teoria pericolosa a mio avviso,perchè se è vero che tutti dobbiamo morire..che differenza esiste tra il morire in massa in breve lasso di tempo e morire più lentamente per cause NON NATURALI..
Il che tutto sommato si accosta alle teorie NAZISTE in ultima analisi !!
cc
MORTI OGNI ANNO NEL MONDO PER INCIDENTI D’AUTO
Ogni anno, nel mondo, muoiono sulla strada più di un milione di persone, oltre cinquanta milioni rimangono ferite in incidenti stradali e solo nel nostro Conteninente, stando ai dati ufficiali comunicati dall’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), muoiono in incidenti stradali 127.000 persone e, nella sola penisola italiana, ogni giorno muoiono, nei circa seicento incidenti stradali gravi che si verificano, quattordici persone.
Ma a causare più della metà di questi incidenti non sono le cause meccaniche o di disattenzione e cattiva educazione di guida di cui abbiamo detto prima, bensì il fatto che il guidatore non abbia una visione più che ottimale della strada e degli eventuali ostacoli improvvisi.
A dichiararlo è un’indagine di ACI e Istat che ha anche elencato i cattivi comportamenti legati alle vista che tanti danni riescono a causare. Si va dall’uso di lenti correttive non adeguate all’assoluto non utilizzo delle lenti a contatto; dall’abbagliamento causato dai fari di altre macchine o dal sole fino alla distrazione “visiva” che non fa interpretare con la dovuta attenzione e i giusti tempi di reazione i pericoli. In questa casistica rientrano anche i pedoni che vengono investiti perché “non visti” o la segnaletica (Stop/Precedenze) di cui non ci si accorge durante la guida.
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Faccio notare che la gran parte dei disgraziati che crepano o restano mutilati e fuori Occidente, che le auto le fabbrica. Il che vuol dire una cosa precisa: pur di vendere i nostri prodotti, in questo caso gli automezzi, non badiamo alle conseguenze in casa altrui. E del resto gli altri per rincorrere il nostro modello di vita si adattano anche in fatto di trasporti. Il risultato è terrificante. In 3 secoli i morti equivarrebbero a 300 milioni!!!!!
pino nicotri
caro Rudy,
poi la tecnica del dato è una via pericolosa.
ma anche quella Bibblica,nel senso che si legge bene, pare che vi sia scritto che ogni qual volta il popolo eletto ha peccato contro in SUO SIGNORE,sia stato amaramente punito.
Da questo punto di vista,meglio la via del cristianesimo, dove il Cristo si è assunto una volta per sempre sulle sue spalle i peccati del MONDO e amen,solo che i “i sofisti” suoi seguaci,hanno assunto la via dei distinguo, che stranamente ci riporta al punto di partenza ,come gli sfigati nel gioco dell?OCA.
La via del dato è pericolosa ,(se giocata da una parte sola),perchè qualche nazistello potrebbe in fondo contestare l’effetiva efficienza delle camere a gas e dei forni crematori,da un punto di vista dell’efficienza energetica e del loro uso effettivo,sostanzialmente,affermando che in fondo erano misure igieniche dovute al fatto che erano il frutto di un tentativo di “segregazione di massa”ad usum rieducazionale di un’intera etnia.
E che in fondo non era colpa loro della “alta mortalità”nei campi,poichè in fondo era una questione di rieducazione,i deboli anziani e bambini morivano prima..
Così come nei campi Indiani quando i civilissimi euro- americani fornivano coperte infette ,in fondo facevano un favore al miglioramento della razza..così come nei Gulag Stalinisti,da tutti questi campi in fondo sarebbero usciti migliori comunisti,miglioro ebrei,migliori americani …
Direi strane idee che nei secoli si sono succedute…
Che dice sul futuro la teoria del popolo eletto?
In fondo si è fortificato assai..!!Mi sembra o noh?
cc
x C.G.
Non è diversa e meno puzzolente del degrado e dalla monnezza che troviamo negli slums delle grandi città, e non solo quelle, del suo Paese, gli Stati Uniti
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Ma io non parlavo di slums, parlavo di zone specifiche, una vicino al mio condominio in Piemonte, sulla strada principale.
Idem per Siracusa, la nuova Siracusa, passato il ponte dall’Isola di Ortigia, sul corso principale.
Mentre Caltanissetta era molto differente.
Catania….sporca e pericolosa.
Anita
x C.G.
Ieri sera ho visto il salvataggio del primo minatore dalla miniera Cilena.
Quei 20 minuti sembravano un eternita’, il minatore era in ottime condizioni, sbarbato e fisicamente fit.
Commovente il piccolo di 7 anni, suo figlio.
Fino ad ora 12 minatori sono saliti alla superficie.
Una vicenda che non dimenticheranno mai di sicuro.
Lo vediamo live su FOX News.
Anita
In tema di morti sul lavoro.
Sulla mia bacheca di Facebook ho riportato da quella di Ornella Terracini, una foto di una cava ed uomo “impacchettato” in un lenzuolo bianco che viene issato con una gru, con sotto questo commento.
MI CHIAMO MARIO DI GIROLAMO, AVEVO 32 ANNI E DUE FIGLI. SONO MORTO SUL LAVORO E LA MIA BARA NON E’ AVVOLTA DA UNA BANDIERA!
Nessun ministro ha parlato di me, nessun telegiornale mi ha descritto come un eroe che combatto il terrorismo e va a caccia di petrolio…
io ho commentato così
Io piango per tutti i morti sul lavoro, anche per quelli che fanno un lavoro molto particolare come il militare, Odio però la retorica patriottarda e militarista, dei media di regime e dei politici di maniera, sempre pronti a sventolare vessilli e fabbricare eroi rigorosamente con il sangue degli altri, quando a morire sul lavoro sono persone con divisa e stellette ma sordi e ciechi di fronte a tutti gli altri.
Nel breve tempo trascorso tra l’attacco in Afganistan ed i funerali dei quattro alpini in Italia, 4 giorni, i morti sul lavoro, quello dei cantieri celle fabbriche dei campi, sono statisticamente almeno 12. Statisticamente perché raramente se ne parla si contano solo, ed in silenzio, a fine anno e la conta dice che sono più di tre al giorno. Il morto sul lavoro è un morto silenzioso ed anonimo che solo in casi eclatanti o particolari ha, molto brevemente, l’attenzione della cronaca, morti da dimenticare, che come nella canzone di Pietrangeli “Uguaglianza”
– “ T’hanno coperto subito
– eri ormai per loro da buttar via”.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
P.s. anch’io mi sono commosso a vedere quegli uomini uscire dalle viscere della tera, ancor più mi la commosso però la grande e composta dignità di quei minatori e dei loro famigliari.
Cara Anita,
questa volta l’hai scampata, ma per il tuo SUV c’è sempre tempo che venga a riplurti dai solventi1
Auguri per il futuro !!
http://www.bbc.co.uk/news/mobile/business-11528156?SThisFB
Caro peter,
allora mi ci tiri dentro per i capelli su una discussione generale che potrebbe durare a lungo…
Partiamo da qui ..da una vecchia relazione che fece Umberto Ranieri allora presidente della commissione esteri della camera dei deputati e che ho trovato sul sito CIPMO
21-02-2007
Sinistra e questione ebraica. Di Umberto Ranieri
Molto è cambiato nel rapporto con Israele anche in quella parte della sinistra italiana che ha avuto origine dal Pci e che oggi costituisce, con i Ds, la forza fondamentale della sinistra di ispirazione socialista in Italia.
Sofferto e aspro fu il rapporto della sinistra di tradizione comunista con Israele. La sua difficoltà a comprendere il fenomeno storico israeliano è in gran parte da ricondurre all’incapacità del marxismo di analizzare insieme il sentimento nazionale e quello religioso. Due elementi che, secondo François Furet, andrebbero considerati per interpretare la storia di Israele. Elementi che il marxismo, in tutte le sue varianti, ha teso a sottovalutare e ignorare.
In realtà, osserverà Furet, la creazione dello Stato ebraico nel bel mezzo del ventesimo secolo in Palestina rimarrà un avvenimento non facile da capire continuando a seguire una canonica interpretazione materialistica della storia. Certo, il fattore religioso è stato decisivo nei secoli di diaspora per preservare l’identità ebraica; “alla vigilia dell’epoca moderna” scrive Giorgio lsrael “nessun ebreo poteva sentirsi tale se non per il legame più o meno intenso con una cultura e una tradizione religiose, ma nessuna forma di pensiero o di fede può resistere senza entrare in circolo nella corrente complessiva del pensiero”. L’ebraismo è sopravvissuto perché non si è ridotto a una precettistica ma è stato un fattore vitale e propulsivo della cultura europea sia nel Medioevo che nel Rinascimento, fino alle soglie dell’epoca moderna. È questa complessa vicenda che stenterà a capire un marxismo ossessionato dall’identificazione dell’ebraismo con il capitalismo finanziario. ……
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In questa relazione che puoi trovare nel sito su indicato e di cui riporto solo una parte si trova a mio avviso l’inghippo..quando Ranieri parla e anche Israel di identificazione con una cultura religiosa sta per me “il nocciolo vero della questione”..meno la questione dell’identificazione dell’ebraismo con il capitale finanziario..
In sostanza la strada per la pace è lunga e difficile,soprattutto se a quelle che sono delle questioni di carattere politico si intrecciano quelle di carattere religioso…
Quello che non serve a mio avviso è schierarsi supinamente su
posizioni preconcette giustificazioniste dell’attuale Stato di Israele…non portano da nessuna parte..
Se denuncia deve essere ,questa deve essere costante per entrambe le parti!
L’attuale bilancia “mediatica” pesa a mio avviso ancora troppo da una parte oggi!
Nel passato da parte degli Stati arabi confinanti sono stati commessi errori enormi per cattiva fede a mio avviso.Sostanzialmente pensavano alcuni che la “via del petrolio” li avrebbe aiutati.
In fondo per opposte versioni furono proprio USA e UK ad avere le maggiori perplessità al momento del voto all?ONU.L’URSS invece no,ma per i motivo opposti. In senso destabilizzante.
In effetti Ranieri ha ragione quando afferma che lo Stato di Israele e cosa difficile da capire ,nella storia.
Ovvero sotto certi aspetti è come se in un corpo fosse stato inoculato improvvisamente un Virus, nel senso che il corpo era la Palestina,ove fino a quel tempo coesistevano una comunità ebraica e quella palestinese musulmana.
La febbre da un punto di vista Storico –politico si è alzata e perdura .
Per arrivare alla pace ,occorre anche equilibrio mediatico.
Le colpe dell’Occidente sono stratosferiche,visto che non si può negare che a decidere sia stao LUI.in tutti i sensi questo non si può negare!Prima edopo e nel futuro prossimo.
INQUIETANTE E PAUROSO…
Se becco ancora qualche stronzo che in Italia c’è stata egemonia della cultura di SX , lo obbligo a fare un Littoriale del lavoro
http://tv.repubblica.it/edizione/bologna/strage-di-bologna-per-gli-studenti-furono-le-br/54643?video=&ref=HREC1-9
x Controcorrente
Il discorso di Ranieri si può fare per la storia di qualunque popolo. NON esiste un popolo che resta tale, cioè unito, senza miti. Né gli israeliani né i circassi o gli zulu. I miti e le convinzioni dei sionisti arabofobi oggi sono vincenti NON perché siano giuste o migliori, ma solo perché ad esse si accompagna il carro armato, che le sostiene e spinge avanti. Ovvero: la forza di certi miti e religioni nella Storia dipende dalla forza delle armi dei rispettivi popoli. I miti e la religone dei romani NON era migliore di quella degli egiziani, ma li ha vinti perché più forti in fatto di armi e disponibilità ad ammazzare il prossimo. Idem per il cristianesimo dopo, che ha usato la bibbia a mo’ di vera e propria arma di distruzione di massa. Uso che purtroppo perdura tuttora, più forte di prima perché ci si sono messi anche i sionisti, che sono cosa diversa dagli ebrei, due realtà che NON coincidono chcché ne dicano personaggi interessati dalla Nierenstein a Netanyahu, da Yussuf Ovadia a Giuliano Ferrara, dal ministrello Franco Frattini ad altri che evito di nominare (ho finito di mangiare e mi sono già lavato i denti e la bocca….).
Il buon Ranieri dimentica di fare l’analisi economia, e finanziaria, e militare, del fenomeno di successo attuale che lui riduce a “ebraismo” o a Israele”, ma che NON sono solo “ebraismo” o “Israele”. Ogni volta che parlo con un cinese o un indù di queste cose mi ride in faccia, ritiene che il “diritto al ritorno” degli ebrei sia una cavolata incomprensibile, di rara disonestà, e che la “Terra Promessa” sia un’altra minchiata, usata anche dai cristiani ma pur sempre una cazzata.
Insomma, i popoli che non sono condizionati dalla bibba hanno una visione del mondo più semplice. Così come i popoli che non hanno nel dna i guasti eternamente autoassolutori del “sacrificio per noi di Cristo” NON sono disponibili come noi a fare strage degli altri. Infatti hanno una concezione militare diversa dalla nostra: perdente, come di sicuro dice Popeye, ma solo perché meno portati all’omicidio di massa in quanto NON hanno una religione, e quindi una cultura, che ogni volta li assolve già in partenza, prima ancora di sganciare la bomba atomica o di far funzionare le camere a gas.
Marx era ebreo, mi pare anche Engels. Il povero Ranieri – se è quello che mi viene in mente, ha una faccia davvero triste… – anziché inanellare tanti bei voli pindarici, ovviamente “sofferti” ( ettepareva! Tre pater, ave e gloria… poi puoi ricominciare a sparare), farebbe meglio a ricordare che la “questione ebraica”, intesa come “questione israeliana”, è stata posta nel 1917 da lord Balfour NON perché ne avesse il diritto, NON per inacarico divino, NON per ricerca della Verità, dela Giustizia e del Meglio per Tutti, ma solo perché il suo bel paesello, l’Inghilterra, aveva bisogno dei crediti bancari degli “Scudo Rosso”, cioè dei Rotchild. Tutto qui. Abbiamo iniziato ad angariare gli ebrei in Europa col processo Dreyfuss, che si è svolto in Francia, NON in Palestina o Arabia. Poi con gli orrori della Shoà, che abbiamo compiuto noi, NON i palestinesi o gli arabi o i musulmani, la cui religione rende IMPOSSIBILI soluzioni finali immaginabili invece solo da un cristiano, tanto poi c’è l’assoluzione e Cristo che “s’è sacrificato per noi”.
Occhio, ragazzi! Dire che Cristo s’è sacrificato per noi significa automaticamente e inconsciamente che per noi è naturale che ci sia chi deve essere sacrificato per noi. Vedasi cosa abbiamo combinato con lo schiavismo e il colonialismo, tare dalle quali l’ebraismo è stato sempre assente. Almeno fino a 61 anni fa. Ma quello non è ebraismo, bensì israelitismo. Che sta all’ebraismo come l’italiasmo o il fancismo o il germanismo stanno al cattolicesimo: realtà tra loro ben diverse, a parte il blablablà papalino e dei suoi lecca scarpette rosse.
(S)Ragionando come i Netanyahu-Nierenstein-Ferrara-Frattini&C, chiunque non sia comunista o non lo ami è un antisemita! O meglio: un nemico degli ebrei! Ma ciieeerrrto! Marx infatti era ebreo….
Mah. Corriamo veloci verso un (altro) burrone.
pino nicotri
P. S. Ma poi, “scusassero”: l’ha ordinato il medico che bisogna per forza amare gli ebrei o averli almeno in simpatia? A uno possono stare sui coglioni così come ai “padani” stanno i “napoletani” o no? Certo che (anche) gli ebrei sono fatti segno a pregiudizi e luoghi comuni da ignoranti e dementi, ma esattamente come succede ai “boveri negri”, agli “zingari ruba bambini”, ai genovesi “tirchi”, ai portoghesi “portoghesi”, alle bolognesi “pompinare”, agli immigrati che “puzzano”, agli indios, gli aborigeni, i boscimani, ecc., che “non sono capaci come noi”. Speso il mondo è una chiavica. Ma non la pulisce certo un nuovo conformismo, per giunta molto da furbi.
x Controcorrente 191
Ma come? Non è stato De Pedis?
pino
caro pino, in realta si può anche pensare a mia zzzzzzzzia caterina che soffriva di areo-fagia
tanto tutto fa Kultura in Otalia!
cc
x CC
Non ho un SUV.
Se la scamperanno gli stati che vivono sull’economia del petrolio.
Anita
Caro pino,
e chè,dovevo dire tutto io?
Adesso è bene parlino gli altri,soprattutto peter ,che mi aveva posto una domanda alla quale ho tentato di dare una risposta
Prima personale e poi generale e attuale e visto che c’ero, sono partito da un sito che non può certo essere accusato di antisemitismo..ma ugualmente utile per ragionare !!
Non so perchè ,ma quando si parla di certe cose si ha come l’impressione di essere sempre e costantemente sotto osservazione!
Ma è solo un’impressione…come ben sai!
cc
UNA CONSIDERAZIONE PERSONALE..
Una mia considerazione personale su quanto accaduto iersera a Genova…
L a Polizia italiana ha fatto bene a non intervenire direttamente a cose iniziate..sarebbe stato un macello che avrebbe coinvolto decine di persone che non c’entravano nulla..a meno che tutti i tifosi serbi presenti in tribuna fossero presenti con quelle intenzioni.
Sul piano della prevenzione bisognerà accertare le varie responsabilità..
Infatti in questi casi la polizia italiana(parte) che è molto brava a infilare molotov e coltelli e asce là dove non ci sono,è molto poco efficiente ,così come nel caso dei black-block o come diavolo si chiamano di alcuni anni fa…
In questo caso si può dire che non sono stati usati due pesi e due misure..oggi come ieri !
cc
ps-Un plauso comunque e sempre a quanti rischiano tutti i giorni onestamente per la nostra pelle!!
Ieri in effetti c’era da rischiare la pelle, poichè quella era un’azione politica premeditata e studiata a lungo a mio avviso,lo dimostra la noncuranza con cui alcuni “capataz” si mostravano in chiaro,pur facendo finta di nascondersi.
Questi tra poco tempo..volete scommetere saranno fuori e a casa loro saranno eletti in qualche Lista a casa loro!
IL (FALSO) CASO SAKINEH COLPISCE ANCORA
La Repubblica, ieri, riportava di nuovo (csomai il pubblico cominciasse a scordarsene) la faccenda Sakineh, detenuta per la sua complicità nell’assassinio del coniuge, affermando che la donna era stata condannata “per adulterio”, decisi a perpetuare la conveniente bugia.
da
blogghete.blog.dada.net
[…]torna alla ribalta la vicenda di Sakineh. Secondo indiscrezioni (sulla cui attendibilità è comunque opportuno nutrire qualche dubbio) in Iran sarebbero stati arrestati o fermati il figlio della nota pregiudicata, Sajiad Qaderzadeh, e il sedicente avvocato della donna, Javid Houstan Kian.
Qui la domanda dovrebbe essere: come mai le autorità iraniane sono state così tolleranti da attendere tanti mesi prima di schiaffare in galera questi due bei tomi? Il primo è un traditore che sta sfruttando la vicenda criminale di sua madre per fomentare una campagna propagandistica internazionale contro il proprio paese; campagna che potrebbe preludere ad un’aggressione militare con centinaia di migliaia di vittime civili. Il secondo è un falso avvocato, amico dello stesso Sajiad, mai incaricato da nessuno di provvedere alla difesa processuale della donna e affiliato ai Mujahidin del Popolo, gruppo terrorista antigovernativo finanziato da USA e Israele.
In qualunque paese occidentale dotato d’istinto di autoconservazione, due elementi del genere sarebbero stati da tempo affidati alle patrie galere, con buona pace dei paladini dei diritti umani. La domanda pertinente avrebbe dovuto essere: come mai in Iran le autorità governative e i servizi segreti sono così incredibilmente rispettosi nei confronti di chi si pone al servizio di potenze nemiche, mettendo a rischio la sicurezza nazionale?
Invece ogni possibilità di comprensione della realtà sociale iraniana viene azzerata dall’intervento dei giannizzeri della stampa, che seppelliscono ogni ponderata riflessione sotto un bombardamento di fregnacce. Si parla ancora di lapidazione, di pene per adulterio, tutte cose che non esistono in Iran, ma solo nell’universo autistico dei pennivendoli repubblicani[…]
La lapidazione nel mondo
http://www.ecn.org/filiarmonici/lapidazione.html
http://www.google.com/search?sourceid=navclient&ie=UTF-8&rlz=1T4GZAZ_enUS327US327&q=lapidazione+in+iran
Nell 2002 e’ passato un moratorium sulle lapidazioni in Iran, ma non e’ stato osservato.
Nel 2008 c’erano appelli per fermare la lapidazione di 5 persone.
Anita
Vediamo se passano due URLs
x Controcorrente
L’impressione?
Mah.
pino