Kippah no, kefiah sì: le solite lapidazioni morali a senso unico. Chi bestemmia chi: colomba, pesce, agnello sì, ma porco e cane no. Eppure diciamo sempre che “del porco non si butta via niente”, proprio come si fa con Dio, e che “il cane è il miglior amico dell’uomo”, proprio come dovrebbe essere anche il buon Dio. O no?
Berlusconi va cacciato prima che trascini l’Italia intera nel disastro, e fin qui siamo d’accordo. Siamo d’accordo anche sul fatto che la morale di cui da sempre fa mostra non è delle migliori. Però questa levata di scudi per la barzelletta con bestemmia e per quella con protagonista un ebreo immaginario si presta a qualche considerazione non necessariamente di bieco conformismo come invece sta deplorevomente avvenendo. Idem per quanto riguarda la battuta di Giuseppe Ciarrapico, noto fascista molto esecrabile, sul nuovo partito di Gianfranco Fini che “ha già ordinato la kippah”. Ma andiamo per ordine.
Il giornale dei vescovi L’Avvenire d’Italia e gli ambienti della Chiesa che hanno sparato critiche e accuse per la barzelletta blasfema meglio farebbero a occuparsi prima di cose più serie e più di loro specifica pertinenza, che certo non mancano, e poi magari anche delle barzellette berluscone. Per esempio, dovrebbero occuparsi del nuovo scandalo della banca vaticana IOR, con annesso nuovo schiaffo in faccia alla magistratura italiana qual è l’avere ricevuto in pompa magna il capintesta dello IOR come esibizione di rinnovata fiducia nei suoi confronti. Potrebbero anche occuparsi degli affari immobiliari di Propaganda Fide, che a Roma utilizza il proprio enorme patrimonio per affittare e vendere appartamenti e palazzine a chi è utile tenerselo buono in modo che non sia mai critico verso il Vaticano e annessi e connessi. Poi c’è lo scivoloso argomento dei preti pedofili: non c’è bisogno di spendere molte parole per dire che in un campo terribile come questo, e che non è una barzelletta, c’è da parte dell’Avvenire e dei vescovi un silenzio che difficilmente si potrebbe definire men che blasfemo.
Veniamo al dunque. Nel suo Cantico delle creature S. Francesco predicava il “Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature”, nessuna esclusa. Compreso quindi il maiale, detto anche porco, e il cane. Non si capisce dunque perché mai si possa rappresentare Dio, il suo figlio Cristo e lo Spirito Santo con una colomba, un pesce, un agnello e quant’altro, che sempre animali sono, ma si ritenga invece una bestemmia associarlo a un maiale o a un cane. La faccenda è molto strana e totalmente illogica anche perché il cane è definito “il miglior amico dell’uomo”. E quindi: come mai è considerato bestemmia utilizzarne il nome come epiteto per il buon Dio? E’ così orribile che Dio sia considerato di conseguenza anche lui il miglior amico dell’uomo? Senza contare che in Italia il cane è talmente amato da avere preso ormai in moltissime famiglie buona parte del posto che fino a qualche anno fa era dei bambini.
Ancora più strana è l’indignazione per l’associazione del Creatore al povero ma utilissimo maiale, del quale come è noto non si butta via nulla perché tutto si utilizza. Proprio come con il buon Dio, ma tralasciamo. Il fatto strano è che in questa inspiegabile fobia verso il suino il cristianesimo, e in specie il cattolicesimo, è identico al tanto detestato islam e all’ancor più detestato, almeno per 16 secoli, ebraismo. Il suino è infatti cibo parimenti proibito per i musulmani che per gli ebrei: come la mettiamo?
A voler essere pratici, vista la comune terribile avversione verso il maiale, considerato molto ignorantemente creatura impura, potremmo consigliare alle tre religioni monoteiste, impegnate a parole a sviluppare rapporti tra loro meno disastrosi e guerrafondai, di iniziare il dialogo almeno da questo argomento, la cui comunanza è stata finora deplorevolmente sottovalutata. E il cane si presta bene come elemento di dialogo quanto meno tra cattolicesimo e islam, visto che i musulmani non amano affatto i cani: nei Paesi arabi è raro vederli. Con il vantaggio, peraltro, che almeno lì non imbrattano marciapiedi e giardini pubblici come ormai accade purtroppo in tutta l’Italia. A dire il vero di cani non se ne vedono molti neppure in Israele, a parte i cani poliziotto e quelli di uso militare, motivo per cui il miglior amico dell’uomo potrebbe essere anche lui una piccola base di partenza per un dialogo vero tra le tre religioni monoteiste. Visto anche che il buon Dio, che dovrebbe essere il vero miglior amico dell’uomo, nei panni di miglior amico ha fatto cilecca. Almeno storicamente parlando.
Veniamo ora alla barzelletta “contro gli ebrei”. Fermo restando che una barzelletta è solo una barzelletta e che il proverbio “Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi” menziona solo, per l’appunto, i santi e non altri, è inspiegabile come su certe cose si possa scherzare tirando in ballo i genovesi o i portoghesi, senza che nessuno gridi all’offesa “contro i genovesi” o “contro i portoghesi”, mentre ogni volta si scatena un putiferio se si scherza, anche se in modo a volte odioso, su un ipotetico ebreo immaginario. Di barzellette “contro” (?) gli ebrei, vale a dire del tipo raccontato da Berlusconi, il mondo ebraico è pieno. Da sempre. A casa ne ho un libro, regalatomi da un mio amico ebreo, ogni tanto ne leggo qualche riga e mi faccio due risate. Se non ricordo male, a volte ci va giù pesante anche il regista Woody Allen, tipico e geniale ebreo newyorkese. Qualche anno fa ho letto con sgomento che era arrivato anche sulla stampa italiana l’eco di una pioggia di accuse di “antisemitismo” (!) a una ragazza di New York che aveva raccontato in un libro della sua delusione riguardo le prestazioni sessuali dei ragazzi ebrei della Grande Mela passati per il suo letto (ma a volte anche “en pè”, come canta Jannacci). Roba da matti! Riguardo invece il gentil sesso, personalmente non ho notato nulla di diverso tra ragazze ebree e non ebree che – long time ago, ahimé – hanno allietato la mia maturità. Se devo essere sincero, quella che più mi ha “acchiappato” era una ragazza somala ma di ceppo etiope. Di che religione? Non ne ho la più pallida idea, non gliel’ho mai chiesto così come lei mi chiedeva tutt’altro che professioni di fede. Poteva anche essere copta, cioè cristiana, o musulmana o animista o falascià, cioè ebrea etiope, ma non m’è mai passato per il cervello di perder tempo con certe cose. E neppure a lei.
Per non dire del tentativo di lapidare moralmente Roberto Benigni per il suo film La vita è bella. Bello o brutto che sia tale film, che può piacere o no – a me non è piaciuto – tacciarlo di antisemitismo o di presa per i fondello della Shoà è davvero fuori dal mondo. Non è tentando di tappare la bocca a chiunque dica cose fuori dal coro, anche se antipatiche o comunque sgradite, che si guadagna maggiore stima e rispetto. Tuttaltro. Per esempio, non è reagendo come hanno reagito certi ambienti musulmani alle vignette su Maometto che si conquista simpatia e rispetto. O no? E questo è un dato di fatto che non vale certo per gli “infidi” dei nostri giorni, vale a dire i musulmani.
Ciarrapico e la kippah, ovvero la sua frase “Fini per il suo partito ha già ordinato la kippah”. Premesso e ribadito che Ciarrapico, detto anche “Ciarra”, si vanta da sempre di essere tuttora un fascista, e che questo basta e avanza a squalificarlo, la reazione fuori misura alla sua battuta è incomprensibile. Per almeno due motivi. Il primo motivo: in Italia – e in tutto il mondo cattolico – si usa dare del baciapile o del prete o del sagrestano a chiunque si voglia tacciare non solo di clericalismo, ma anche “solo” di conformismo. Si critica e si attacca – e con argomentazioni spesso non certo leggere – perfino il papa, senza che si scateni ogni volta una tempesta in un bicchier d’acqua. Del resto è la stessa Costituzione che garantisce il diritto di espressione, fosse anche irriverente e volgare. Perché mai si deve scatenare un casino se al posto del termine “prete” o “baciapile” si usa il termine equivalente “rabbino” e quant’altro? Lo strano è che anche i musulmani reagiscono con ipersensibilità fuori luogo a certi epiteti, a certi accostamenti e a certe critiche. Dobbiamo concludere che il mondo cattolico è più tollerante non solo del mondo musulmano, ma anche di quello ebraico? Sarebbe sorprendente.
Il secondo motivo è che il copricapo arabo e palestinse kefiah (donde, si noti bene, il nostro vocabolo “cuffia”) viene invece sempre associato addirittura al terrorismo e proprio da quegli stessi ambienti ebraici o sedicenti tali che reagiscono violentemente alla battuta (idiota) del noto “Ciarra”. Non sono stati questi ambienti a lapidare Massimo D’Alema quando, in veste di nostro ministro degli Esteri, venne omaggiato durante una visita in Libano del tradizionale copricapo arabo e non solo palestinese? Perché mai la kefiah è automaticamente associata, in modo peraltro demenziale, al terrorismo nonostante sia da secoli il tradizionale copricapo di decine di milioni di pacifici esseri umani, spesso sfruttati e angariati? E come mai mentre la kefiah è automaticamente demonizzata, senza che nessuno si scandalizzi o reclami per una tale idiota demonizzazione e identificazione con il terrorismo, la kippah invece non può essere neppure solo semplicemente nominata a sproposito? Se non erro, il comandamento dice “Non nominare il nome di Dio invano”.
Il nome di Dio, non quello della kippah. O sono diventati la stessa cosa? Nel caso, è bene lo si dica.
Ma poi, diciamo la verità: anziché offendersi, nel rabbinato, in Israele e nella comunità ebraica non solo romana sarebbero ben contenti se Fini avesse davvero per il suo partito “già ordinato la kippah”.
Post scriptum – 1) Il papa alla folla in delirio per il suo arrivo a Palermo ha lanciato una bella esortazione: “Seguite l’esempio di don Puglisi!”. Sì, ma perché lui non lo segue? Perché preferisce esempi totalmente diversi?
– 2) Il ministro Maroni e il sindaco di Milano, la Letizia dal sorriso stitico, continuano a garrire che la moschea, cioè il tempio o chiesa dei musulmani, NON si farà. Affermazione grave, non solo razzista, eppure nessuno si scandalizza. Il problema è solo nominare la kippah?
– 3) Il leader degli xenofobi d’Olanda, Geert Wilders, è andato a un congresso in Germania di bella gente come lui e ha potuto dichiarare beato “l’Islam è come il nazismo”, pensiero che peraltro hanno in molti anche in Italia e non lo nascondono. E nessuno fiata. Il papa è occupato a prendersela con la cosiddetta bestemmia di Berlusconi…. Strano, anche perché con lo stesso Berslusconi ha tentato fino all’ultimo la Mignottanza, alla faccia delle pugnalate a Dino Boffo. In ogni caso, Wilders ha dimenticato un particolare, non trascurabile: ammesso e non concesso che l’islam sia come il nazismo, il fatto storicamente accertato e avvenuto è che lui e i tipi come lui SONO il nazismo, lo sono già stati.
– 4) Se pensiamo di liberarci di Berlusconi contando sulle reazioni del Vaticano anziché sulla forza politica, potremo solo cadere dalla padella nella brace. Permettere al papa e al Vaticano di interventire sempre e comunque nei cavoli politici italiani significa cedere sovranità, fatto sempre negativo. Meglio una bestemmia di Berlusconi che l’invadenza vaticana e clericale, che tende a diventare supplenza politica.
ps x il mio 149….per la fretta ho scritto “avvevo” e del “no” mi sono dimendicato la “n”. E´tempo che vada. Adios e buona giornata a tutti.
Rodolfo
Ho detto ” “idiota” e subito ha risposto il ridolfo sentendosi (mio malgrado) interpellato.
Contento lui..
C.G.
x Alex
Direi che ha ragione Sansonetti. Ci sono icone giornalistiche alle quale la sinistra attribuisce un ruolo a mio avviso immeritato, con la strana pretesa di pretendere per loro diritti molto più grandi che per altri. Però Sansonetti fa un errore gigantesco, gravissimo per un giornalista e direttore come lui: NON è l’editore che licenzia o assume, bensì il direttore! E’ il direttore che propone all’editore assunzioni e licenziamenti, l’editore NON dovrebbe né assumere né licenziare a proprio piacere senza rimettersi alle scelte del direttore. Il Contratto nazionale collettivo di lavoro giornalistico, che è una lege dello Stato e NON un fatto privato, parla chiaro. Sansonetti ha così fatto un autogol, ha lanciato un boomerang. Dimostrando di che brutta pasta è fatto lui e purtroppo quasi tutti gli altri direttori… E TUTTI gli editori.
L’esclusione dalla tv perché non in sintonia con le pretese del conduttore le conosco sulla mia pelle: escluso di colpo da Telelombardia e da Antenna3 perché avevo osato criticare l’invasione del’Iraq e l’indifferenza dei mass media di fronte all’espressione “marocchini di merda!” rivolta dal parlamentare leghista Borghezio contro gli immigrati a un comizio elettorale. La proprietà, Sandro Parenzo, mia antica conoscenza veneta, e il conduttore suo nipote Davìd Parenzo, che ci tenevano a far sapere di essere ebrei, non hanno gradito la mia frase, pronunciata in due diverse trasmissioni: “Se invece di “marocchini di merda!” avesse detto “ebrei di merda!” sarebbe scoppiato, peraltro giustamente, un casino, sarebbe venuto giù il cielo a partire da quello del Corriere della Sera”. Come conferma questa ridicola levata di scudi contro il rottame politico Ciarrapico, fascista e perciò in quanto tale orribile, che ha osato “nominare la kippah invano” e che si fa finta abbia detto o fatto chissà che cosa di orribile e nazzista (con due zeta). Su certe cose siamo ormai al ridicolo. Foriero di altre tragedie, purtroppo, temo.
Ma insomma, è cosa vecchia come il mondo che chi ha il potere lo usa. Anche per i propri comodi.
In Rai sono state assunte, senza concorso, la figlia di Enrico Berlinguer e del suo segretario Tatò. A chi lo faceva notare veniva risposto che erano due ottime profesioniste e quindi un buon acquisto per la Rai. Non ne dubito, ma ciò non esclude che siano state assunte solo perché “figlie di”, e senza concorso, e che di professionisti ottimi in Italia ce n’è una marea, ma tenuta fuori dalla Rai perché non sono “figli di”. Anche quello zero assoluto del signorino “trota” è “figlio di”: e infatti….. Alla Rai NON è possibile entrare se non per maniglie, famiglie (fa anche rima), tessera e, non di rado, mutande.
W l’Ittaglia! Finché dura.
Un saluto.
pino nicotri
Do´ancora un´ultimo sguardo al blog e cosa ti leggo, lípocrisia personificata che scrive:-“Cerutti Gino { 04.10.10 alle 11:37 }
Ho detto ” “idiota” e subito ha risposto il ridolfo sentendosi (mio malgrado) interpellato.
–
–
Io si, ma anche in rappreentanza di tanti altri, qui e altrove questo il mio post che ripeto.:-
“Contento lui..Ed ora mi sa dire, chi…in questo blog o in qualunque altro posto, da me o da qualsiasi altra persona, si siano fatti dei distinguo circa il dolore di una madre. Non solo Israeliana o Palestinese, ma di qualsiasi altra parte del mondo. Attendo risposta attendibile e non la solita stronzata che non dice niente. Rodolfo”
–
Capisci l´Italiano? Te mi devi elencare personalita´ che hanno fatto differenze tra il dolore delle madri, da dovunque questo dolore venga. Ariadios Rodolfo
x Paleonico
Cara Anita, il prosciutto come altri insaccati, sono prodotti negli usa,
————————————————————————-
No Nico, il prosciutto Parma e San Daniele sono importati, sono abbastanza cari, circa $24 alla libra = 453.59 gr.
E pesano con tutti i foglietti di separazione.
Si trovano nei supermercati, ma ci sono negozi di solo importi Italiani che sono una meraviglia.
Peccato che non sono tanto vicino a me.
—–
Il Daniele prosciutto e’ fatto qui nel R.I. dalla ditta di Wlado Ducevitz di Trieste, hanno fatto molto successo e esportano ormai in tutto il sud america ed in Canada.
Non lo dire a me perche’ li conosco dal giorno che Wlado e sua moglie Flavia sono venuti nel R.I. e si sono stabiliti a Burreville dato il clima come quello di Udine.
E’ prosciutto DANIELE senza il San.
Infatti anni fa’ Wlado tento’ di scrivere sul blog di Bocca e fuggi’ inorridito, fui io a dargli il link e me ne pentii amaramente.
La sua ditta fa anche salsiccie, e qualche altro insaccato.
Ciao, Anita
x Paleonico e x tutti
Questa e’ la Ditta Daniele in R.I.
http://www.danielefoods.com/
Fate un tour delle facilita’………
Sono in causa con la ditta San Daniele per il nome, che usano da sempre.
La mamma ed il papa’ di Vlado erano fuggiti dalla Iugoslavia, la mamma inizio’ a fare salsicce in casa e presto aprirono un piccolo negozietto a San Daniele.
Cosi’ inizio’ questa grande ditta in America.
Anita
PS:
Ho fatto due errori.
Ho ricercato il nome nella mia rubrica telefonica.
I Dukevich sono dalla Croazia, la storia dei genitori e’ su questo link in alto a sinistra.
In prima pagina e’ Vlado quando lo conobbi e con un altro amico gli abbiamo facilitato il suo inizio nel R.I..
http://www.danielefoods.com/history_two.html
Forse Sylvi ne puo’ essere interessata.
Anita
Perché mai criticarti, ti rendi talmente ridicolo da solo che è impossibile fare di meglio.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
DA SYLVI
——————————-
x CC e Linosse
vediamo se passa
…CC ha avuto un sussulto di illuminazione a proposito dei testi per la Scuola Primaria.
Non sono manuali…sono molto di più e molto di meno.
La Scuola Media è tutta da buttare e da rifare…ne ho parlato parecchie volte.
Non è nè carne nè pesce…è un mo llusco!
Non ha nè insegnanti di Scuola Primaria, nè insegnanti di Scuola secondaria.
Solo da poco gli è venuto il dubbio che fanno parte della Scuola dell’obbligo! Prima??? Puzzone sotto il naso!!!
I libri di testo!
Intanto le scelte dei libri di testo devono essere approvate dal Collegio Docenti…non credo sia una buona idea farli approvare anche dai genitori…
Che avresti detto CC se i tuoi impianti avessero dovuto essere approvati dai clienti che ne usufruivano? Uno per uno?…
Per fare un Curricolo, anche di matematica che è fra i più sicuri, non bastano conoscenze matematiche, ci vuole ben altro, che è la professionalità e la cultura di un pool di studiosi, anche per salvaguardare i Programmi che sono legge nazionale.
Il singolo insegnante può, art.33 e 34 della Carta, intervenire modificando, ampliando…vorrei far notare che allievi dai 6 ai 13 anni non hanno ancora capacità di appunti da trasferire in dispense!!!!
Comunque gli insegnanti dovrebbero…dovrebbero…entro i primi due mesi esibire individualmente un Programma ADATTATO alla classe
dove opera e dopo uno studio, anche psicologico (sic, sic) degli allievi, della situazione ambientale, e una collaborazione , effettiva, con gli altri insegnanti, di sostegno e mediatori compresi!
Interdisci plinarità…che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!!
D’altra parte, con insegnanti che girano come trottole da una Scuola all’altra a coprire posti di ins. assenti per i più svariati motivi, non so che conoscenza dell’allievo possono avere e che interdiscip linarità!!!….
Per concludere: un ins. può farsi il suo Curricolo…purchè rispetti :i Programmi Nazionali, sia approvato dal Collegio Docente e considerato congruo dal Dirigente Scol.
Il costo dei testi è tutto un altro paio di maniche!
Sylvi
Leggo sulle news che stanotte un gruppo di coloni israeliani si sono recati a fare una visita di cortesia ad un villaggio palestinese vicino al loro insediamento (abusivo). Per rinsaldare i rapporti di buon vicinato hanno prima apposto alcune spiritose frasi sui muri ed infine per concludere in allegria la scampagnata hanno incendiato una moschea.
Ora l’ineffabile Rodolfo, quando (se) tornerà dal Casinò Bad Homburg,con i suoi 440 euri giornalieri in tasca, ci spiegherà serafico che si è trattato di una mossa tattica per favorire i colloqui di pace e che noi siamo insensibili al dolore di 10 importantissime madri israeliane (ebree) perché distratti dai lamenti ingiustificati di 1000 madri palestinesi.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
X Sylvi
Notizia radiofonica di questa mattina, ( da non non riferire a marito e figlio potrebbero rimanere scioccati.)
Non ho capito come ed a che titolo (la trasmissione era avviata) ma un tizio parlava enfaticamente di un intervento dello stato italiano in Iraq per promuovere, organizzare e sostenere la PMI locale.
Ho avuto un moto di sincera commozione per quel povero popolo derelitto Non bastavano una dittatura crudele, la prima guerra Bush (padre) la seconda guerra Bush (figlio), occupazione militare e guerra civile, … a completare l’opera ci voleva anche quest’ultima devastante sciagura.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
X Sylvi
Notizia radiofonica di questa mattina, ( da non riferire a marito e figlio potrebbero rimanere scossi)
Non ho capito come ed a che titolo (la trasmissione era avviata) ma un tizio parlava enfaticamente di un intervento dello stato italiano in Iraq per promuovere, organizzare e sostenere la PMI locale.
Ho avuto un moto di sincera commozione per quel povero popolo derelitto Non bastavano una dittatura crudele, la prima guerra Bush (padre) la seconda guerra Bush (figlio), occupazione militare e guerra civile, … a completare l’opera ci voleva anche quest’ultima tremenda sciagura.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
x Rodolfo
Quali sono “le altre cose” che cercano le donnette?
Anita
Così al volo,,,poi ne riparlaimo
Interdisci plinarità…che ci sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa!!
Dopo il ddl gelmini, credo che Topolino ,possa bastare per tre classi!
Così risparmiamo su altri due insegnanti!
cc
X Rodolfo.
Lo ha postato Antonio AZ precedendomi:
” Ti rendi talmente ridicolo da solo che è impossibile fare di meglio”.
Vai.
A giocare al casinò. Mi raccomando, la mano morta tienila in tasca.
Potresti capitare con una “donnetta” (sob!) che ti prende a sberle.
Speriamo.
C.G.
Non si può far passare per bestemmiatore Berlusconi: è stato dai salesiani, ha una zia suora, la mamma credente e ha contatti di stima e amicizia con molti religiosi
Carlo Giovanardi,
Pdl, 3 ottobre
x 124
Dal precedente tema:
248 Antonio Zaimbri { 02.10.10 alle 2:18 } Bravo Poppy quei numeri possono servire solo a Rodolfo che è giocatore, potrebbe metterli al lotto.
– 1970 – 827.255
– 1990 – 1.959.234
In 20 anni un incremento di 1.300.000 circa il 230 % una media del 11,5% annuo ma a chi la racconti ….. guarda che forse ti sei confuso ed hai preso dalla tabella la colonna dei conigli.
Ma tu un’ora senza sparare cazzate e/o offese proprio non ce la fai, vai in crisi di astinenza, fattim una tirata di trinitrotoluolo e lascia stare i nativi.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
——————————–
Caro Antonio
Questi sono i numeri provveduti dal Censo. Lo so che non conosci l’inglese ma ti posso garantire che non esiste una colonna dei conigli. Pero’ posso darti la mia opinione che per te valera’ come il due di picche quando la briscola e’ cuori. Ma la daro’ lo stesso con la speranza che aprira’ i tuoi occhi e non essere cosi sospettoso e vedere la Cia dapertutto. Con cambiamenti di leggi negli anni 70 ci fu un grande push dal parte del governo di dare preferenze alle minoranze quando facevano domande per il lavoro. Allora, perche gl’indiani sono una minoranza e perche’ esere indiani fine a quel punto non portava nessun vantaggio, convenieva adesso dichiararsi indiani. Un altra possibile ragione puo essere il risorgimento di ritrovare le proprie radici geneologiche dopo l’immenso successo del film “Roots” del 1977. Cosi molti incominciarono a scoprire le proprie radici e, piu’ importante, essere orgogliosi delle proprie radici. Questo credo influenzo’ il censo.
Il fatto che tu sei ateo a me non fa ne caldo ne freddo. Non lo farebbe neanche se tu credessi nel Gran Sasso. E non lo fa neanche se tu fossi un ignorante ateo.
… Kefia si/Kefia no ¿?
Caro Pino sono sconvolto… sto seguendo il Tg3… Un padre padrone ed un figlio coglione… ammazzano di bbbbotte la madre e l’assassssinano ed una figlia innammorata di un non islamico… in questo caso un italiano… ma porca di quella zzzozzza/o mmmondo… non è possibile… e la colpa è della religine e dell’acuta ignoranza… Come è successa la mia infanzia e quindi vedo che in forma diversa-ma uguale… sia io che mia madre e mia sorella siamo stati bastonati da un fffolle… Mio padre… pensato con lui da 30enne lho perdonato ma non dello stesso avviso mia madre e mia sorella… mia sorella non ha mai preso botte… mia madre tante e piu di quelle che ho preso io… Lui ( e poi altri…) mi hanno detto che all’epoca si faceva cosi… Mi sono arrabbiato molto con i miei zii e con mio nonno che nei miei ricordi è un mito… Ma xcche nonno e zii non hanno fermato il pazzo… anche loro facevano cosi… come tutti in meridione facevano cosi…. NON è VERO!!! i miei zii e mio nonno si… GRIDAVANO e magari qualche schiaffo mma non in modo giornaliero del loro parente… ennon hanno fatto nulla…
continua …
Paleonico
Ps: Colpa della NON EDUCAZIONE?¿?¿? STAVO PENSANDO DI PENSARE A LLE religioni che hanno alcune cose buone ed altre da carcere… che in un ipotetica UNIONE fra le religioni… toglierbbero le cose da carcere … ¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿¿ ……………………………………..?
cara Anita,
non sono riuscita a capire da dove vengano esattamente i Dukevich,
il finale in “ich” mi suggerisce o istriani o altodalmati!
In Istria fanno un ottimo prosciutto -istriano appunto, ma è molto diverso da quello di S.Daniele, molto più salato e piuttosto asciutto, saporito e un po’ stopposo.
Credo bene che sia in causa con il Consorzio S.Daniele…!!!
Comunque la concorrenza è solo in chi non sa la differenza!
Parma è un’eccellenza, ma sono molto diversi!
Io acquisto al Prosciuttificio Coradazzi, una piccola azienda ancora artigiana.
Sarei veramente curiosa di sapere come fa a dire che il clima è simile a quello di S.Daniele, non Udine che è tutto altra cosa.
Comunque bravo perchè, al dilà del prosciutto che fa, ha saputo ben vendersi, anche se non troppo correttamente.
Ma così va il mondo…e i cinesi …
ciao Sylvi
ma è molto diverso da quello di S.Daniele, molto più salato e piuttosto asciutto, saporito e un po’ stopposo.
proprio cosi… è quello che si vende in America… ciao!!
Paleonico
… ma i friulani in RD si sono avvicinati molto all’originale… ma la differenza salta in bocca… certo che comparato al prosciutto Originale ce ne corre… ma si avvicina molto… Son riusciti in pochi anni, con grande investimento di capitale ( soci finanziatori italo e dominicani… praticamente li hanno portati da San Daniele del Fiuli a Sto Domingo… a inondare di insaccati italiani tutta l’isola… Resort, villaggi, diciamo tutta l’isola del turismo… ecchiaramente le famiglie di ricchioni di SD fanno la fila accomprar prosiutto ittagliano… SBQF … Sono Bravi Questi Friulani… sono miei amici e devo dire che anche bravissimi sono gli italiani che fanno le mozzarelle… mmmbbbbbuonissimissime… non ti dico col prosiutto italiano… e loro son del centro italia… Macerata mi sembra… non li conosco personalmente… ciao
Paleonico
caro -Nico,
l’ignoranza, la miseria, la “cultura” che i figli sono proprietà e non contano come persone, perchè sono mezze-persone, anzi a volte
mezzi-oggetti di cui servirsi e usare, e infine …ma non ultima la religione che molto spesso è stata ed è …controllo politico ed economico.
Poi c’è l’altra religione…diciamo quella buona…molti cattolici e con tonache e senza hanno …rispettato la persona!
Dimentica, …se puoi!!!
ciao
Sylvi
… ho dimenticato e perdonato… restano i segni, nella testa… mia sorella non è mai stata picchiata ed è chi ha sofferto veramente… lei i segni ce li ha nella testa… dentro direttamente collegati ai nervi… La mia domanda è … è solo l’incolmabile ignoranza… ¿¿¿ Personalmente devo dirti che il comportamento s’impara vivendo… Quando siamo venuti ammilano… mio padre non ha picchiato piu mia madre… ma gli attacchi di nervi lo facevano gridare al piu piccolo contrasto… mio padre era pazzo ( e raccontero, un’altra volta come è cresciuto… orfano… violentato… etc…) ma ammilano non ha piu picchiato mia madre… e si è rifatto su di me… che ammilano tutti potevano picchiare un figlio… e x di piu incazzato con lui… un gg ho reagito, andavo in palestra… quando m’ha messo le mani addosso… lhhho preso e lho chiuso nell’armadio… d’allora son finite le botte anche x me… e ho cominciato avvivere…
…continua
x Sylvi
Cara Sylvi,
ti traduco la storia dei genitori di Vlado Dukcevich:
La storia di Daniele inizia con due profughi croati, Stefano Dukcevich e sua moglie, Carolina. Dopo essere stato espropriato di tutto ciò che possedevano dal partito comunista della Iugoslavia, alla fine della seconda guerra mondiale, Stefano e Carolina fuggì a Trieste, in Italia, più vicina la città “libera” che potevano raggiungere.
Carolina, che aveva assistito alle atrocità della guerra, dice che sapeva di avere raggiunto un porto sicuro quando vide le truppe americane nella stazione ferroviaria di Trieste. “Avevano bandiere americane sulle loro divise”, dice Carolina, ancora riscaldato dalla memoria “, in quel momento che ho capito che avremmo potuto smettere di correre.”
Da quel momento, la loro nuova vita iniziata. Che significava trovare rifugio, l’apprendimento di una lingua straniera, trovare una scuola per i loro due bambini piccoli, e di trovare un mestiere. Attraverso un rifugiato colleghi di Croazia, Stefano e Carolina entrati nel business della carne. Carolina avrebbe trascorso i suoi giorni insaccati di maiale in un piccolo spazio di lavoro, e Stefano li pacco sulla sua bicicletta e venderli ai ristoranti locali.
Grazie al miracolo economico che stava alzando tutta l’Europa occidentale negli anni 1940 e 1950 – e grazie al lavoro instancabile di Carolina e la creatività di Stefano – l’azienda si ingrandisce. Stefano fu presto in grado di permettersi un camion per le sue consegne, Carolina aveva ben presto il suo aiuto per creare deliziose salsicce, e l’operazione appena migrato a una fabbrica più grande. Ben presto, Stefano e Carolina aveva costruito una delle aziende alimentari di maggior successo nella regione, l’aggiunta di prodotti come prosciutti cotti e prosciutto.
—————————–
Vlado e sua moglie Flavia si avventurarono negli US nel 1977, secondo quello che mi disse Vlado la scelta della zona montagnosa/collinosa del R.I. offriva il clima ideale, l’inizio fu modesto, Vlado era un vero imprenditore, si fece introdurre nella societa’ dello Stato, nei circoli del business, nei circoli politici.
Non gli sarebbe stato altrimenti facile ricevere il via per la sua ditta.
I loro prodotti sono buoni, non ottimi.
Il prosciutto e’ buono, ma non dolce come il San Daniele.
Il Canada ed il Sud America sono i suoi maggiori clienti, va secondo i gusti, diversi dei loro salumi sono piccanti.
Per anni insisteva a mandarci una cassa di salumi per Natale, un prosciutto intero, una mortadella, un salame, salsicce secche piccanti e meno piccanti, etc……
Noi certo non li potevamo usare e portavo il tutto ad istituto per i disabili mentali.
Sono ormai anni che ci siamo persi di vista, i suoi figli mandano avanti l’azienda.
Vlado fu in un serio incidente automobilistico ed e’ vivo per miracolo.
Mi dissero che era ridotto ad un cestino di ossa.
L’anno rimesso insieme dopo molti interventi chirurgici.
Un abbraccio,
Anita
PS:
La ditta funziona esclusivamente autonoma, producono la loro elettricita’ e l’acqua naturale con un processo speciale.
x Sylvi
Non ti saprei dire.
“San Daniele del Friuli e’ un comune italiano di 8.211 abitanti della provincia di Udine in Friuli-Venezia Giulia.
La città è nota in tutto il mondo per la produzione dell’omonimo prosciutto crudo.”
Dalle foto c’e’ molto in comune col Nord Ovest del mio Stato.
Il clima e’ molto freddo d’inverno, e caldo umido d’estate.
E’ la zona piu’ fredda del R.I.
Anita
com’era quel film? il silenzio dei prosciutti…mi sa invece che parlano a non finire…
Il San Daniele lo lascio alla fossa dei leoni…
Peter
Cara Anita,
con molto tatto ed educazione a chiare lettere Sylvi, ha espresso un parere che condivido tra le righe !
Sarei veramente curiosa di sapere come fa a dire che il clima è simile a quello di S.Daniele, non Udine che è tutto altra cosa.
Comunque bravo perchè, al dilà del prosciutto che fa, ha saputo ben vendersi, anche se non troppo correttamente.
Ma così va il mondo…e i cinesi …
Un pò come i pomodori San Marzano che arrivano dalla Cina..prodoti dalla nota”Marzano Chin Chu Uhee” !!
cc
Noto prodotto made in Otaly , taroccato :
http://t3.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcRJ5PXzfjMTlNig1R_6jyOgZxrhpy1tgWI_b_A_YREShQ5zcFE&t=1&h=189&w=147&usg=__KiaNH9PeiK9I72ZaAWigZ0w0Beg=
cc
i post di cg 165 e 158 di az non li prendo in considerazione, troppo stupidi, senza senso e fuorvianti. Veramente un peccato lo spazio che prendono nel blog. Rodolfo
–
–
–
163
Cara Anita,
le donne e le donnette cercano infinite cose. Tu sei una donna di mondo, forse avrai visitato qualche casino´, ma sicuramente non sai cosa c´e´ dietro le quinte.
Ebbene , io ho accumulato tanta ma tanta esperienza , che posso qui scriverne a ragion veduta.
Il primo casino´ che ho visitato e´stato Baden-Baden ed avevo 25 anni.
Dunque 41 anni fa´. A primo acchitto, si puo´avere la sensazione , che sotto lo gli ori, lo sfarzo e l´eleganza ci sia un mondo squallido e sotto certi aspetti e´anche cosi.
Accanto dunque alle prostitute di lusso, al riciclaggio di denaro sporco, ai perdenti di professione (perche´non si accontentano mai) esiste anche un´altro mondo affascinante, fatto di intellettuali, scrittori, giornalisti, attori ed attrici, uomini di affari ecc. ecc.
Dunque si tratta di trovare la cricca giusta , ed allora, dato che i responsabili hanno capito, in casino ci si puo´andare come si va´in un circolo o club qualunque. Ci sono sale dove si puo´leggere un giornale, sale dove si puo´ballare, un Bar , il mio si chiama Dostoevskij, perche´lo stesso giocava in questo casino´che e´conosciuto come la “Madre di Montecarlo”, Dostoevskij scrisse anche un famoso romanzo…”il giocatore” , c´e´ un elegante e molto sofisticato ristorante di nome “Crystal”. Riguardo le donne, come ho detto, si puo´essere avvicinati da una che ha perso tutto e ti chiede un prestito, che io non faccio mai, perche´so´di non rivedere piu´i miei soldi. Altri invece ci cascano. Ci sono donne che vogliono bere con te solo un drink o snack al bar, c´e´chi e´interessata solo a ballare e niente piu´, e ci sono donne che cercano SOLO e SEMPRE una cosa, spero tu mi capisca senza che entri nei particolari. Io sono molto attratto da quest´ultime. Spero di avere in modo esauriente risposto alla tua domanda. Un saluto. Rodolfo
Oh cara Anita….proprio oggi in casino si parlava di Robert Brusca , un famoso economo in America, che infautato ha mostrato con un dito il cielo ai suoi amici esclamando:-“E´ un uccello? E´un aereoplano?
No….e´l´economia Tedesca” . Ciao….Rodolfo
una cosa, spero tu mi capisca senza che entri nei particolari.
—-
Non per favore .questo non è un blog dell!Horror, e no eh ,potresti sfondare nei porno però,
Nome di battaglia : IL BIBBLICO TROMBONE!
BUONA SERATA
CC
ps : madaci i Link dei tuoi attributi, cosi poi diamo i voti !
x Paleonico
E’ stato così per secoli, anzi millenni. Chiesa o non Chiesa, che comunque di suo ci metteva anche il sacro suggello. Nel sud Italia, ma credo anche in Spgana e altrove, era così fino a pochi anni fa. In Sicilia una donna magistrato non più di 6-7 anni fa è stata uccisa dal fratello perché “disonorata”. Il problema è il monoteismo con il Dio maschio e quindi padre. Padre padrone…..
Bada che se in Italia, e anche altrove, non è più così è solo perché c’è da mangiare per tutti. Ma alla prima crisi economica seria le prime vittime saranno le donne, seguita dai bambini. Giù botte, as usual. E gonne lunghe.
Dovremmo tornare alla Dea Madre. Ma il sistema produttivo non lo permette, perché cambi chissà quanto ci vorrà.
Un saluto. E tre fette di prosciutto. S. Daniele e Langhiramo. E l’osso? Lo diamo a Ratzinger, che sta ringhiando contro il premio Nobel al padre dei figli in provetta. Grazie a lui sono nati nel mondo 4,5 milioni di esseri umani, e quei parassiti del Vaticano anziché essere contenti rompono le palle. As usual.
Altre tre fette di prosicutto.
pino
181
Ti sei mai domandato, caro controcorrente, il perche´ delle tue reazioni? Fallo….ma sinceramente, un esame sincero , poi puoi anche un po vergognarti, se ne sei capace. Rodolfo
Caro Pino , capisci alla mia famiglia emigrare dall cazzo d’ambiente e subcultura in cui abbiamo sofferto… e mooolto è cambiato in mio padre e nella mia famiglia un cambio forte… Milano ci ha salvato la vita ,… sono rimasti i segni, che io e mia madre siamo fooortissimi, abbiamo messo nei ricordi-passato da non parlarne… e io amo mio padre e mia madre non è d’accordo… ma rispetta il mio ricordo… epparla d’altro… ah… dimenticavo quando mi scappa davanti a mia madre di ricordare papa e che voglio bene a mio padre ( sottolineo gli voglio bene… oggi…) lei in automatico risponde… ne vattinnn… stu cose fetent… de patet…. lho perdonato… l’integrazione aiuta. Ha aiutato me e mio padre e la mia famiglia… Il burca io lo proibirei… aiuta mia sorella e mia madre ad uscire e cominciare a vivere come persone umane… tu che dici¿¿¿
Ciao Pino
x CC
Caro CC,
il clima e’ relativo fino ad un certo punto, e’ ‘la qualita’ delle carni e del come sono allevate.
Ho vista la nuova fabbrica, francamente non capisco cosa c’entra il clima, e’ tutto a temperatura e umidita’ controllata.
Non so come andra’ la causa con San Daniele Italia.
Per il momento hanno dei seri guai con il peperoncino importato dalla Turchia.
Daniele International Inc. ha richiamato volontariamente circa 1,250,000 libre di prodotti che contengono pepe nero e peperoncino, possibilmente contaminato da salmonella.
Io scrivo solo quello che mi dicono a voce ed articoli sui giornali.
Anita
x Rodolfo
I Casino’ che ho visitato sono stati quelli del Sud America e quelli delle isole Caraibiche.
Capisco quello che dici…io mi accontentavo di giocare a roulette, a black Jack e alle slot machines.
Tutto molto limitatamente.
Mi divertivo a guardare l’andamento, specialmente al tavolo del baccarat, frequentati da uomini anziani accompagnati da giovani escorts, o viceversa, donne anziane accompagnate dai loro giovani gigolo.
Allora tu hai due vizi, il gioco d’azzardo e le sottane.
Ma la tedescona lo sa?
Ciao, Anita
Bah….io di botte e di maltrattamenti in Sicilia non ne ho mai ne´sentito ne` veduto.
Certamente ci sono stati delle situazioni non normali, ma che colpivano le famiglie di basso ceto. Poi puo´succedere anche ,di un uomo che esce fuori di testa, o anche il delitto d´onore.
Ma nell´insieme se si vuole fare una statitica, direi trascurabile.
Certe cose succedono anche qui in Germania o in Svezia, un padre violento , o un padre che violenta la figlia ecc.
Da considerare e´, se questa e´la prassi o solo l´eccezione.
Ma uno scandalo in una famiglia certo fa´ il giro del mondo e ne parlano i giornali, giornali e media che non parlano certo delle altre 100 famiglie che vivono una vita normale e felice. Rodolfo
x Anita
mai giocare alle “slot machines”…..mai, ricordalo.
–
Certamente lei non lo sa´, perche´ dovrebbe.
Il mio non e´gioco d´azzardo.
La mia e´speculazione. Solo Roulette e Poker, se si e´intelligenti, furbi e si ha un buon sistema o strategia, piu´ abbastanza ossigeno per affrontare i colpi gobbi, (portafoglio ben pieno)perdere e´praticamente impossibile.
Io conosco gente che specula da 20 anni. Non si puo´andare in casino´per 20 anni e sopravvivere. L´importante e´che non si estinguano i polli. Sono quelli che mandano avanti i casino´.
Un saluto Rodolfo
cara Anita,
certo che la temperatura e l’umidità sono controllati, ma solo perchè aprono e chiudono “le finestrelle” dove passa l’aria secondo necessità.
S.Daniele , come il Parma sono Dop, denominazione origine protetta, e le condizioni geografiche sono essenziali.
Inoltre sono aziende piccole ma consorziate e protette dall’Ersa FVG molto efficacemente. ( fosse così per le altre aziende!!!)
S.Daniele ha il vento che scende dalle Dolomiti, attraverso il Tagliamento, ha le colline a pochi passi dalle montagne…i maiali vengono in parte del Veneto e in parte dalla Baviera…rigorosissimamente controllati…e non perchè siano più bravi…ma perchè avrebbero molto da perdere!!!
Gli istriani in America potranno fare un buon prosciutto, ma chiamarlo Daniele non depone a loro favore.
Credo che il Consorzio sia unito all’Emilia nello schierare il plotone di avvocati che gira il mondo in cerca di plagi.
E ne hanno da girare!!!
ciao Sylvi
Bah….io di botte e di maltrattamenti in Sicilia non ne ho mai ne´sentito ne` veduto.Rodolfo
IO SI’, e senza andare in Sicilia!!!!
Sylvi
Poi …..la cosa piu´decisiva ed importante, e´quella di sapersi accontentare. E´escluso in modo categorico la possibilita´con il gioco di poter diventare milionari.
La prassi deve essere il 10% del capitale.
x Sylvi
ed e´appunto quello che dicevo, la voce gira.
Hai mai sentito parlare delle milioni di famiglie felici in Sicilia?
Ma insomma………..
caro Pino,
l’osso, se chi lo disossa ha la creanza di lasciarci qualcosa appeso,
io non lo do nè al Papa nè ai Vescovi.
Ci faccio una favolosa pasta e fagioli, con fagioli borlotti!
Il tempo si presta!
Sylvi
Rodooolfo,
io le ho sentite dalla viva voce delle vittime, le tue famiglie felici!!
A Campoformido, alle porte di Udine, c’è un’associazione di medici e psicologi, famosa anche oltreconfine, che cura i giocatori che non vivono senza Casinò.
Pare siano molto competenti!!!!
Non curano chi corre dietro a tutte le sottane!
Sylvi
Oggi il padre della fecondazione assistita ha ricevuto il Nobel per la medicina. E la chiesa, non avendo niente altro da ritenere inaccettabile, ha urlato al sacrilegio. Su La Repubblica on line un blogghista giustamente si e’ chiesto (a proposito di due pesi) perche’ aiutare una coppia ad avere dei figli sia considerato amorale, mentre aiutare un cadavere a vivere con l’aiuto di macchine, sia perfettamente morale? La risposta la so e ve la dico: religione, scienza e politica, per loro natura, si occupano di cose assolutamente diverse. Quando una di esse interferisce con una delle altre, o peggio con entrambe, arreca danni enormi alla comprensione delle cose. Anche di quelle piu’ semplici e piu’ incontrovertibili. Saluti. F.
Ero tornato al vecchio pc, che sembra funzionare meglio, ma evidentemente manca dell’energia necessaria per inviare messaggi on line. adesso sono sull’altro pc, quello su cui ricorro a google chrome e credo che sia meglio. F.
x Pino
la fecondazione in provetta merita riguardo come realizzazione tecnico-scientifica, il cui valore e’ innegabile, ed anche uno smacco contro il concetto della sacralita’, ovvero taboo della concezione, la vita dono di Dio, etc etc.
Tuttavia l’uso che se ne fa , 4.5 milioni di nuove persone nate in un mondo gia’ molto sovrappopolato e per giunta con milioni e milioni di bambini orfani e/o denutriti, e’ per me una plateale strnxata che non merita affatto plauso o applausi.
Ne abbiamo gia’ parlato in passato a proposito delle ‘vecchie bizzarre’.
un saluto
Peter
ps
il nesso tra poverta’ e repres-sione delle donne non l’ho ben capito neanch’io. Vi sono al mondo societa’ rela-tiva-mente ricche, direi opulente (vedi i paesi del Golfo Persico o Arabico) nelle quali e’ un reato persino baciarsi in pubblico (tra uomini e donne). Direi che il cammino da fare verso societa’ liberali passa anche attraverso il benessere, ma di certo questo non basta. Del resto, in Italia gli uomini sono stati repressi quanto le donne, le quali pero’ si sanno difendere molto meglio
Syyyylviiiii
io non credo all´aldila´, io credo in questa di vita, cerco di assaporarne tutte le dolcezze finche´posso. Senza mai dimendicare di elargirne il triplo. Non credo che questo possa essere una colpa. Rodolfo
x Sylvi
Di premura.
E’ ben cosi’ che hanno iniziato, con l’aria che viene fresca dal Canada.
Ricordo che avevano una specie di tunnel.
Si vede che il nostro clima li ha beffati.
Hai visto la fabbrica sul link?
Sto cucinando…mi sono dimenticata come.
Ciao, Anita
Beh, auguro a tutti una serena notte.
Rodolfo