Kippah no, kefiah sì: le solite lapidazioni morali a senso unico. Chi bestemmia chi: colomba, pesce, agnello sì, ma porco e cane no. Eppure diciamo sempre che “del porco non si butta via niente”, proprio come si fa con Dio, e che “il cane è il miglior amico dell’uomo”, proprio come dovrebbe essere anche il buon Dio. O no?
Berlusconi va cacciato prima che trascini l’Italia intera nel disastro, e fin qui siamo d’accordo. Siamo d’accordo anche sul fatto che la morale di cui da sempre fa mostra non è delle migliori. Però questa levata di scudi per la barzelletta con bestemmia e per quella con protagonista un ebreo immaginario si presta a qualche considerazione non necessariamente di bieco conformismo come invece sta deplorevomente avvenendo. Idem per quanto riguarda la battuta di Giuseppe Ciarrapico, noto fascista molto esecrabile, sul nuovo partito di Gianfranco Fini che “ha già ordinato la kippah”. Ma andiamo per ordine.
Il giornale dei vescovi L’Avvenire d’Italia e gli ambienti della Chiesa che hanno sparato critiche e accuse per la barzelletta blasfema meglio farebbero a occuparsi prima di cose più serie e più di loro specifica pertinenza, che certo non mancano, e poi magari anche delle barzellette berluscone. Per esempio, dovrebbero occuparsi del nuovo scandalo della banca vaticana IOR, con annesso nuovo schiaffo in faccia alla magistratura italiana qual è l’avere ricevuto in pompa magna il capintesta dello IOR come esibizione di rinnovata fiducia nei suoi confronti. Potrebbero anche occuparsi degli affari immobiliari di Propaganda Fide, che a Roma utilizza il proprio enorme patrimonio per affittare e vendere appartamenti e palazzine a chi è utile tenerselo buono in modo che non sia mai critico verso il Vaticano e annessi e connessi. Poi c’è lo scivoloso argomento dei preti pedofili: non c’è bisogno di spendere molte parole per dire che in un campo terribile come questo, e che non è una barzelletta, c’è da parte dell’Avvenire e dei vescovi un silenzio che difficilmente si potrebbe definire men che blasfemo.
Veniamo al dunque. Nel suo Cantico delle creature S. Francesco predicava il “Laudato sie, mi’ Signore cum tucte le Tue creature”, nessuna esclusa. Compreso quindi il maiale, detto anche porco, e il cane. Non si capisce dunque perché mai si possa rappresentare Dio, il suo figlio Cristo e lo Spirito Santo con una colomba, un pesce, un agnello e quant’altro, che sempre animali sono, ma si ritenga invece una bestemmia associarlo a un maiale o a un cane. La faccenda è molto strana e totalmente illogica anche perché il cane è definito “il miglior amico dell’uomo”. E quindi: come mai è considerato bestemmia utilizzarne il nome come epiteto per il buon Dio? E’ così orribile che Dio sia considerato di conseguenza anche lui il miglior amico dell’uomo? Senza contare che in Italia il cane è talmente amato da avere preso ormai in moltissime famiglie buona parte del posto che fino a qualche anno fa era dei bambini.
Ancora più strana è l’indignazione per l’associazione del Creatore al povero ma utilissimo maiale, del quale come è noto non si butta via nulla perché tutto si utilizza. Proprio come con il buon Dio, ma tralasciamo. Il fatto strano è che in questa inspiegabile fobia verso il suino il cristianesimo, e in specie il cattolicesimo, è identico al tanto detestato islam e all’ancor più detestato, almeno per 16 secoli, ebraismo. Il suino è infatti cibo parimenti proibito per i musulmani che per gli ebrei: come la mettiamo?
A voler essere pratici, vista la comune terribile avversione verso il maiale, considerato molto ignorantemente creatura impura, potremmo consigliare alle tre religioni monoteiste, impegnate a parole a sviluppare rapporti tra loro meno disastrosi e guerrafondai, di iniziare il dialogo almeno da questo argomento, la cui comunanza è stata finora deplorevolmente sottovalutata. E il cane si presta bene come elemento di dialogo quanto meno tra cattolicesimo e islam, visto che i musulmani non amano affatto i cani: nei Paesi arabi è raro vederli. Con il vantaggio, peraltro, che almeno lì non imbrattano marciapiedi e giardini pubblici come ormai accade purtroppo in tutta l’Italia. A dire il vero di cani non se ne vedono molti neppure in Israele, a parte i cani poliziotto e quelli di uso militare, motivo per cui il miglior amico dell’uomo potrebbe essere anche lui una piccola base di partenza per un dialogo vero tra le tre religioni monoteiste. Visto anche che il buon Dio, che dovrebbe essere il vero miglior amico dell’uomo, nei panni di miglior amico ha fatto cilecca. Almeno storicamente parlando.
Veniamo ora alla barzelletta “contro gli ebrei”. Fermo restando che una barzelletta è solo una barzelletta e che il proverbio “Scherza con i fanti, ma lascia stare i santi” menziona solo, per l’appunto, i santi e non altri, è inspiegabile come su certe cose si possa scherzare tirando in ballo i genovesi o i portoghesi, senza che nessuno gridi all’offesa “contro i genovesi” o “contro i portoghesi”, mentre ogni volta si scatena un putiferio se si scherza, anche se in modo a volte odioso, su un ipotetico ebreo immaginario. Di barzellette “contro” (?) gli ebrei, vale a dire del tipo raccontato da Berlusconi, il mondo ebraico è pieno. Da sempre. A casa ne ho un libro, regalatomi da un mio amico ebreo, ogni tanto ne leggo qualche riga e mi faccio due risate. Se non ricordo male, a volte ci va giù pesante anche il regista Woody Allen, tipico e geniale ebreo newyorkese. Qualche anno fa ho letto con sgomento che era arrivato anche sulla stampa italiana l’eco di una pioggia di accuse di “antisemitismo” (!) a una ragazza di New York che aveva raccontato in un libro della sua delusione riguardo le prestazioni sessuali dei ragazzi ebrei della Grande Mela passati per il suo letto (ma a volte anche “en pè”, come canta Jannacci). Roba da matti! Riguardo invece il gentil sesso, personalmente non ho notato nulla di diverso tra ragazze ebree e non ebree che – long time ago, ahimé – hanno allietato la mia maturità. Se devo essere sincero, quella che più mi ha “acchiappato” era una ragazza somala ma di ceppo etiope. Di che religione? Non ne ho la più pallida idea, non gliel’ho mai chiesto così come lei mi chiedeva tutt’altro che professioni di fede. Poteva anche essere copta, cioè cristiana, o musulmana o animista o falascià, cioè ebrea etiope, ma non m’è mai passato per il cervello di perder tempo con certe cose. E neppure a lei.
Per non dire del tentativo di lapidare moralmente Roberto Benigni per il suo film La vita è bella. Bello o brutto che sia tale film, che può piacere o no – a me non è piaciuto – tacciarlo di antisemitismo o di presa per i fondello della Shoà è davvero fuori dal mondo. Non è tentando di tappare la bocca a chiunque dica cose fuori dal coro, anche se antipatiche o comunque sgradite, che si guadagna maggiore stima e rispetto. Tuttaltro. Per esempio, non è reagendo come hanno reagito certi ambienti musulmani alle vignette su Maometto che si conquista simpatia e rispetto. O no? E questo è un dato di fatto che non vale certo per gli “infidi” dei nostri giorni, vale a dire i musulmani.
Ciarrapico e la kippah, ovvero la sua frase “Fini per il suo partito ha già ordinato la kippah”. Premesso e ribadito che Ciarrapico, detto anche “Ciarra”, si vanta da sempre di essere tuttora un fascista, e che questo basta e avanza a squalificarlo, la reazione fuori misura alla sua battuta è incomprensibile. Per almeno due motivi. Il primo motivo: in Italia – e in tutto il mondo cattolico – si usa dare del baciapile o del prete o del sagrestano a chiunque si voglia tacciare non solo di clericalismo, ma anche “solo” di conformismo. Si critica e si attacca – e con argomentazioni spesso non certo leggere – perfino il papa, senza che si scateni ogni volta una tempesta in un bicchier d’acqua. Del resto è la stessa Costituzione che garantisce il diritto di espressione, fosse anche irriverente e volgare. Perché mai si deve scatenare un casino se al posto del termine “prete” o “baciapile” si usa il termine equivalente “rabbino” e quant’altro? Lo strano è che anche i musulmani reagiscono con ipersensibilità fuori luogo a certi epiteti, a certi accostamenti e a certe critiche. Dobbiamo concludere che il mondo cattolico è più tollerante non solo del mondo musulmano, ma anche di quello ebraico? Sarebbe sorprendente.
Il secondo motivo è che il copricapo arabo e palestinse kefiah (donde, si noti bene, il nostro vocabolo “cuffia”) viene invece sempre associato addirittura al terrorismo e proprio da quegli stessi ambienti ebraici o sedicenti tali che reagiscono violentemente alla battuta (idiota) del noto “Ciarra”. Non sono stati questi ambienti a lapidare Massimo D’Alema quando, in veste di nostro ministro degli Esteri, venne omaggiato durante una visita in Libano del tradizionale copricapo arabo e non solo palestinese? Perché mai la kefiah è automaticamente associata, in modo peraltro demenziale, al terrorismo nonostante sia da secoli il tradizionale copricapo di decine di milioni di pacifici esseri umani, spesso sfruttati e angariati? E come mai mentre la kefiah è automaticamente demonizzata, senza che nessuno si scandalizzi o reclami per una tale idiota demonizzazione e identificazione con il terrorismo, la kippah invece non può essere neppure solo semplicemente nominata a sproposito? Se non erro, il comandamento dice “Non nominare il nome di Dio invano”.
Il nome di Dio, non quello della kippah. O sono diventati la stessa cosa? Nel caso, è bene lo si dica.
Ma poi, diciamo la verità: anziché offendersi, nel rabbinato, in Israele e nella comunità ebraica non solo romana sarebbero ben contenti se Fini avesse davvero per il suo partito “già ordinato la kippah”.
Post scriptum – 1) Il papa alla folla in delirio per il suo arrivo a Palermo ha lanciato una bella esortazione: “Seguite l’esempio di don Puglisi!”. Sì, ma perché lui non lo segue? Perché preferisce esempi totalmente diversi?
– 2) Il ministro Maroni e il sindaco di Milano, la Letizia dal sorriso stitico, continuano a garrire che la moschea, cioè il tempio o chiesa dei musulmani, NON si farà. Affermazione grave, non solo razzista, eppure nessuno si scandalizza. Il problema è solo nominare la kippah?
– 3) Il leader degli xenofobi d’Olanda, Geert Wilders, è andato a un congresso in Germania di bella gente come lui e ha potuto dichiarare beato “l’Islam è come il nazismo”, pensiero che peraltro hanno in molti anche in Italia e non lo nascondono. E nessuno fiata. Il papa è occupato a prendersela con la cosiddetta bestemmia di Berlusconi…. Strano, anche perché con lo stesso Berslusconi ha tentato fino all’ultimo la Mignottanza, alla faccia delle pugnalate a Dino Boffo. In ogni caso, Wilders ha dimenticato un particolare, non trascurabile: ammesso e non concesso che l’islam sia come il nazismo, il fatto storicamente accertato e avvenuto è che lui e i tipi come lui SONO il nazismo, lo sono già stati.
– 4) Se pensiamo di liberarci di Berlusconi contando sulle reazioni del Vaticano anziché sulla forza politica, potremo solo cadere dalla padella nella brace. Permettere al papa e al Vaticano di interventire sempre e comunque nei cavoli politici italiani significa cedere sovranità, fatto sempre negativo. Meglio una bestemmia di Berlusconi che l’invadenza vaticana e clericale, che tende a diventare supplenza politica.
Rodolfo { 03.10.10 alle 9:33 }
Oggi 20 anni fa´si riunivano le due Germanie. Il popolo lo ha desiderato, il popolo c´e´riuscito. Quelli dell´est con tutta la loro forza, quelli dell´ovest un po´ scettici ma altrettanto decisi.
Si puo´parlare di differenze di carattere, si puo´parlare di quelli che questa unione non la volevano, o si puo´parlare della “Sehnsucht” dei Tedeschi dell´est per il vecchio regime.Ma sono solo minoranze trascurabili ed inevitabili dato che in ognuno di noi sono presenti le “dissonanze cognitive” . Fatto e´, che chi vedeva il baratro, e´stato rimbeccato a dovere dai fatti.
Ci si domanda, come cazzo hanno fatto. Io la risposta la so´, perche´vedo tutti i giorni come vive questa gente.
La cosa principale per loro e´il progettare , poi fare, subito dopo viene il portare a termine senza indugi.
Noi …(e cosi il nostro governo) se dobbiamo rinnovare una stanza del nostro appartamento rimandiamo molto volentieri, quando dopo ci decidiamo pero´, si e´volatizzato nel frattempo l´entusiasmo, per cui invece di un giorno il rinnovo di quella stanza dura due tre giorni, ed all´ ultimo riesce pure male.
Loro no, fanno un programma e si mettono subito al lavoro, non rimandano mai, sono cocciuti nelle difficolta´ed in mente hanno solo il completamento dell´opera, solo a conclusione si siedono e si bevono una bella birra.
Il nostro inconveniente dunque e quello di rimandare, rimandare, rimandare, parlare, parlare, parlare, pensare e strapensare come nel frattempo trarne personalmente un profitto fregandosene altamente della comunita´.
Non essere riusciti dopo 30 anni a completare, per esempio, la Salerno- Reggio Calabria, denota gia´che nel nostro sistema c´e´qualcosa di profondamente marcio.
Il profondamente marcio non e´tanto negli uomini che abbiamo al potere, per niente. Il marcio e´in tutti.
Se fosse stata l´Italia ad avere un simile fardello, di un territorio contaminato al massimo, di fabbriche rottame, di poverta´diffusa, non sarebbe riuscita a risolvere la situazione nemmeno in 1000 anni.
In Germania se ci fossero stati tentennamenti sarebbe tutto finito nel sangue. Da noi no, chissa´perche´.
O meglio un perche´c´e´, la gente se ne frega cosi come se ne fregono tutti i politici e i funzionari , e la vita continua, ci sara´una prossima estate ed andremo tutti al mare, portandoci dietro l´acqua minerale e la pasta al forno. Questo ci basta.
Cosa succedera´ in quella giornata di sole ed il mare a due passi se non sara´piu´possibile la pasta al forno, non si sa´.
Niente di strano che l´Italiano si sdrai a letto lasciandosi disidradare ed aspettando la fine.
O forse sara´sangue.
Buona Domenica a tutti .
Rodolfo
sylvi { 03.10.10 alle 9:59 }
La vita è ben strana…meno male!
Non avrei mai pensato di sottoscrivere in toto un post di Rodolfo!
il 356
Ebbene lo faccio, con molto piacere!
Vorrei solo aggiungere , che per mie esperienze, chi mugugna lo fa, ma subito dopo aggiunge -era giusto così!-
Così mi ritrovo a pensare “diversamente italiano” e “diversamente tedesco” con un piede sul molo e uno sulla barca.
Posizione pericolosissima che richiede un equilibrio instabile da correggere continuamente! Mare permettendo!
Comunque un grande CHAPEAU ai tedeschi , al loro coraggio e al loro senso civico!
E a Rodolfo -grazie-!
Sylvi
Oh….ci vuole del tempo per rincorrere tutti i suoi pensieri, caro Nicotri, lei mette sempre cosi tanta carne nel fuoco che non si sa´mai da dove cominciare. Dunque il suo articolo e´da spizzicare, cosi come si fa´a poker.
Per adesso, in fretta e furia……lei scrive:
“A voler essere pratici, vista la comune terribile avversione verso il maiale, considerato molto ignorantemente creatura impura, potremmo consigliare alle tre religioni monoteiste, impegnate a parole a sviluppare rapporti tra loro meno disastrosi e guerrafondai, di iniziare il dialogo almeno da questo argomento, la cui comunanza è stata finora deplorevolmente sottovalutata”.
–
Si ma e´tutta dissonanza cognitiva, non le pare?
Che in Israele non esistono cani, solo i cani poliziotto, non mi sembra proprio esatto. Le famiglie che in Israele hanno un cane sono piu´di
quello che lei si immagina, caro Nicotri.
. Un saluto e buona Domenica anche a lei.
Rodolfo
Cara Sylvi, sapevo di trovarti daccordo. Oramai da certi punti di vista ti conosco. Un saluto e grazie
Rodolfo
Caro Rodolfo,
apprendiamo con favore che molte famiglie di Israele hanno un cane!
cc
Cara Sylvi,
io però ,per precauzione una decina di gradi di distanza da Rodolfo li terrei,(soprattutto in autobus)in attesa che ci spieghi meglio il senso di piacere che le donne dovrebbero provare nel sentire “la mano morta”(o meglio il dissonante dissonato senso di gratificazione recontido), oppure per questioni meramente razziali l’altro piacere recondito che Lui tempo fa illustrava “assonante “delle coscie aperte a 45 gradi mi pare, che le fattrici occidentali dovrebbero provare per la salvagurdia della civiltà.
Una precauzione cara Sylvi, solo una precauzione.,.o devo dedurre che anche in te sono scattati piaceri ancestrali, più o meno reconditi p più omeno assonanti o dissonanti?
cc
Caro Pino, bel post!
Che il Ratzy predica bene e razzola male quando starnazza su Don Puglisi è un dato di fatto.
Come quel tale a petto in fuori e mascella volitiva, da un balcone
sghignazzava “armiamoci! ..e partite..”
C.G.
QUEL PORCO DI UN MAIALE…!!
Cari tutti, come sapete, noi mediamente in Otalia, apprezziamo il Maiale e anche il Cinghiale !
Per le carni e anche per le arti pittoriche di vario genere.
Mi sto chiedendo infatti come certi grandi artisti averbbero fatto a dipingere senza il “nobile cinghiale”.
Detto ciò mi chiedo,e aspetto che qualche RABBI di fiducia o Muezzin, mi spieghi le vere “ragioni teologiche “dell’avversione al maiale,ovvero, capisco che il ceppo delle due tribù è Comune e questo spiega le assonanze in materia di maiale, ma dato che gli Interpreti della Bibbia e del Corano sono tanti,non vorranno certo ridurre la spiegazione di così alte raccomandazioni a banali norme igienico sanitarie ..
Ci deve essere qualcosa di più profondo nell’avversione al povero maiale !
Attendo con fiducia speigazioni in merito..!!
cc
Caro pino, noi per fortuna grazie ai nostri interpreti di gran lunga più mondani e dediti ai piaceri della tavola, abbiamo da tempo accantonato l’avversione al maiale, ovviamente l’animale !
Per l’appunto.
Vado giù in cantina, osservo, deduco tastando, decido e… zac!
Per pranzo preparo in bel piattone di insaccati!
Alla faccia di ci vuol male.
C.G.
x Rodolfo
Ho percorso parte di Israele in lungo e in largo, di cani ne ho visti pochi e comunque di certo non c’è, come non c’è in nessun Paese civile, il delirio canino che c’è in Italia, dove il cane ha ormai più diritti dell’immigrato e dei rom e può imbrattare di merda qualunque posto. A Pavia, come ho già scritto mesi or sono, ho visto un “fedele” (al cane?) trascinare in chiesa un bestione che non ne voleva sapere di entrare.
Di cani ne ho visti e sentiti in Tunisia – una notte in roulotte ho ascoltato per ore il rincorrersi dei latrati in lontananza, come se si alternassero i cani dei vari quartieri – in Algeria, Egitto, Marocco, Yemen, ma in quantità e presenza discreta, non invadente. Tutti Paesi, Israele compresi, dove il cane ha più una funzione di cane da guardia che di sostituto dei bambini.
Buona domenica.
pino
P. S. Capisco che questa puntata è molto irriverente, per fortuna, ma sotto il profilo della logica e del raziocinio è assolutamente inappuntabile. Per sfortuna.
Anche in Israele, se qualcuno lo vuol sapere allevano maiali.
Il maiale in se non ha niente di sporco ed e´per certi versi persino piu´intelligente del cane.
Non voglio , lasciarmi andare a certi giudizi, chi scrive puttanate e´abbastantanza intelligente, da sentirsi rimbombare nel cervello, per tutto il tempo l´aggettivo “coglione”, anche se io qui non lo scrivo e non glielo dico apertamente.Questo mi basta. Rodolfo
A scanso di equivoci mi riferisco al post Nr.6
Rudy,
incazzosetto ti ho già detto che per la legge dell?Ammore universale
che tu predichi da tempo su questo Blog, non sei un mio amico ancora (speriamo nel futuro),quando lo sarai potrai darmi tranquillamente del coglione.
Per adesso anche se non me lo hai detto, puoi chiamare così tutti i tuoi amici!!
cc
x Pino
ho idea che l’odio o disprezzo per il maiale derivi dalla sua promiscuita’ sessuale. Non saprei se vera o attribuita, ma forse non e’ un caso se si dice ‘troia’ in italiano di una donna che si suppone essere molto promiscua. Cosi’ la pensano anche musulmani ed ebrei, per quel che ho sentito, cioe’ che il maiale sia immondo perche’ promiscuo ed anche incestuoso.
Qualcosa di simile viene attribuito al cane, infatti in inglese una donna troppo ‘pubblica’ viene insultata come ‘bitch’. Del resto, anche in italiano a volte si dice cagna
un saluto
Peter
invece gli uomini sessualmente promiscui sono solo ‘mandrilli’,
a meno che non siano gay, perche’ allora vale ‘bitch’ anche per loro…
Peter
Dopo aver letto il post Nr.14, ho bisogno di aria fresca.
Vado a divertirmi.
E´strano , e dunque sono convinto che lo fanno per seminare zizzania, solo per quello.E´tanto facile cliccare su Google ed avere tutte le informazioni giuste e possibili. Mah……Adios
Rudy, tanto lo so che sei li dietro la tastiera!
Facci un sunto tuo che è meglio di Google!
Noi in materia siamo ignoranti, come dici sempre te di te stesso sul rimanente dello scibile!
cc
Tratto da http://www.italykosher.com/articoli/Default.asp?id=15 , cioe’ dal sito ufficiale della cucina ebraica kosher.
È degno di nota il fatto che uno dei primi precetti impartiti agli esseri umani concernesse il cibo, con la proibizione ad Adamo ed Eva di mangiare i frutti dell’Albero della Vita. Da allora, gli ebrei hanno sempre posto grande enfasi sull’autocontrollo alimentare.
Le leggi dell’alimentazione ebraica affondano le radici nella Bibbia e vengono osservate dagli ebrei da più di tremila anni. I principi fondamentali della kashrùt sono illustrati nel Pentateuco e sono definiti statuti, ossia leggi di cui non ci viene data alcuna motivazione comprensibile dall’intelletto. Tuttavia, i rabbini hanno sempre sottolineato il loro ruolo essenziale nella preservazione della vita dell’ebreo.
Osservando la kashrùt, i bambini imparano fin dalla più tenera età il concetto di disciplina, distinguendo tra ciò che è permesso e ciò che non lo è. Ma al di là di tale esercizio di autocontrollo, i rabbini del Talmud forniscono un’idea più mistica: mangiando cibo non kosher, si riducono le proprie facoltà spirituali, “interferendo la comunicazione con la propria anima”.
Il pensiero chassidico si spinge oltre, spiegando che tutto ciò che mangiamo diventa parte integrante del nostro sangue. E poiché, come dice la Bibbia stessa “il sangue è l’anima”, mangiando cibi vietati, cose che D-o ha creato come impure, diventano parte della nostra anima rendendo quindi impuri noi stessi.
Così come una dieta salutare è buona per il corpo, la kashrùt lo è quindi per l’anima. Nella casa ebraica, il tavolo è un altare, la cucina un tabernacolo…
Si tenga presente che quanto segue non è che l’illustrazione dei fondamenti della ben complessa legislazione che determina l’alimentazione ebraica. Un quadro completo dell’argomento si può ottenere solo consultando un rabbino o un esperto nel campo. Il cibo kosher (o kashèr) si classifica in tre diverse categorie in base alla loro origine:
Cibi a base di carne
Cibi a base di latte
Cibi parve.
Parve: i cibi che non contengono ingredienti né di carne né di latte sono definiti parve, termine che indica il loro stato “neutrale”. Frutta e verdura allo stato naturale sono kosher e parve. Il pesce che ha pinne e squame è kosher e parve. Il cibo parve può diventare di latte se cucinato con latte o derivati, e di carne se invece cucinato con derivati di carne.
Carne
Le leggi fondamentali che definiscono quali animali, uccelli e pesci sono kosher, sono illustrate in Levitico, cap. XI.
Due sono le caratteristiche che rendono kosher un animale: Per quanto concerne la carne bovina, gli animali devono avere lo zoccolo fesso ed essere ruminanti. Esempio di animali kosher: mucca, capra, pecora ecc. Fra gli animali invece non kosher vi sono, ad esempio, il maiale, il cammello, il cavallo, il coniglio…
La carne di cervo non è più a portata della tavola kosher poiché, in base a normative agricole, tale animale deve essere ucciso a colpo di pistola in campi aperti, e non condotto in un mattatoio. Nel XIX secolo, i macellai kosher usavano recarsi alla tenuta della famiglia Rothschild una volta all’anno per preservare in Inghilterra la tradizione di sgozzare il cervo.
x Tutti
In Israele ci sono cani, eccome.
Si deve avere il permesso per importare cani e gatti, come qui negli US, per ragioni sanitarie.
In Israele non si possono importare alcune razze di cani, come i Bull Terrier, Pitt Bull Terrier, Brazilian Fila, Rottweiler….insomma cani che hanno una cattiva reputazione.
Lo so perche’ la cugina della mia amica Russa importa e esporta cani da tutto il mondo ed e’ stata qui di recente per esportare cani rari per milionari in Russia.
Adesso si e’ trasferita in Israele, dalla Russia. In permanenza.
Comunque in altre zone ci sono cartelli con:
“Vietato l’ingresso a cani ed a Israeliani”, ma questa e’ un’altra storia.
Anita
X Peter
Credo che non ha niente a che fare con il sesso. Il maiale e’ solo uno delle carne vietate.
Ecco:
Dio dette a Mosè norme precise per l’astensione assoluta dalle carni e dai pesci impuri. Queste norme sono elencate in Levitico cap. 11:
* Fra i quadrupedi: “Mangerete d’ogni animale che ha l’unghia spartita e ha il piè forcuto e che rumina.” (vers. 3). Sono commestibili quindi tutti i bovini, gli ovini, i caprini; esclusi i suini (non ruminano), il coniglio e la lepre (non hanno la zampa “forcuta”), il cavallo (non ha lo zoccolo diviso).
* Fra i pesci: “Mangerete tutto ciò che ha pinne e scaglie nelle acque, tanto nei mari quanto nei fiumi.” (vers. 9b). Esclusi dunque tutti i generi di molluschi, anguille, crostacei, ecc.
* Fra i volatili: proibiti tutti i rapaci e gli insetti (tranne quelli che hanno zampe posteriori più alte delle anteriori e se ne servono per saltare, come le cavallette)(vv. 13-23). Commestibile per esempio tutto il pollame.
Caro CeCi #17
Sono d’accordo con te. In materia sei ignorante. molto molto ignorante.
x Shalom
Negli US non molti Ebrei osservano quello che detta la Bibbia in riguardo ai cibi.
Solo gli Ortodossi stretti.
Ne conosco diversi, li vedo nei mercati, in Florida poi ci sono moltissimi Ebrei, mangiano crostacei, scampi, aragoste, maiale, e comprano anche Kosher hotdogs, mangiano carni e latticini nello stesso pasto.
Osservano solo nelle feste di tradizione.
Anita
caro Pino,
questa volta ha, come si suol dire, “tirato il can per l’aia”…e pure il maiale…
Non fare il maiale o il porco nel truogolo, ho sempre sentito dire e detto io stessa ai miei figli quando si comportavano male a tavola.
-Sei sporco come un maiale…e via dicendo.
Entrambi gli animali a confronto con il gatto…del quale le dedico la filastrocca che ha convinto a lavarsi generazioni di bambini:
Tutte, tutte le mattine
il gattin con le zampine
liscia e lava il suo musetto,
se lo lucida e se lo tien netto!
Sudicione di un bambino vai a scuola dal gattino!
Non dal cane o dal maiale!
Per quanto riguarda Mons: Fisichella e quel m. e c. di Berlusconi… il contesto un corno!!!
Anche se non l’ho votato lui mi rappresenta e pretendo che come Presidente del Consiglio si alzi dal truogolo!
E anche lei dovrebbe magari ricordare che quando sentiremo bestemmiare gli altri Capi di Stato europei, tutti anche laici o atei, allora contestualizzeremo anche B. e la bestemmia!
Gli altri problemi sono un altro paio di maniche da trattare con altrettanta serietà!
Ps: Se uno bestemmia in casa mia…non sul tetto a luglio come già detto, lo butto fuori, chiunque sia, perchè disprezza la mia casa e le mie regole!
Io fumo dove è consentito, non dove non lo è, senza se e senza ma!!!
saluti Sylvi
x Peter
I cani maschi sono sempre pronti, le femmine vanno in calore solo un volta o due l’anno, secondo la razza.
Ciao,
Anita
X Sylvi. Da un altro che tra tedeschi ed italiani sta con un piede a terra ed uno in barca, con nostri amici di Ghilching, dopo 20 anni di gemellaggio ora ci confidiamo i reciproci timori iniziali e scherziamo sugli stereotipi, tedeschi rigidi e precisi, italiani caciaroni confusionari, salvo poi scoprire che loro sono meno rigidi di quello che noi pensiamo e noi meno caciaroni di quello che loro credevano, stando insieme abbiamo visto i rigidi diventare “semirigidi” ed i caciaroni “semicaciaroni” e cosa ancor più importante abbiamo capito che rigidi e caciaroni possono essere comunque amici, basta smussare qualche eccesso senza annullare le proprie caratteristiche. Con Gli spagnoli di sagunto è un po la stessa cosa ma a parti invertite. Gran bella cosa il gemellaggio non solo e non tanto quello degli assessori ma quello fatto dai gruppi sportivi, dalle bande musicali, dalle associazioni del tempo libero dagli studenti. Quando nel ’90 andammo a Sagunto correndo la nostra prima staffetta intitolata “PER UN’EUROPA DEI POPOLI” quello era un auspicio a 20 anni di distanza possiamo dire orgogliosamente che quattro mattoni per la costruzione EUROPA li abbiamo murati anche noi.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
x Sylvi
E’ arrivato l’autunno.
Quando mi sono alzata la casa era freddina, 60*F= 15.5555 ºC.
Siamo passati da 90*F a 40*F di notte.
Ho acceso il riscaldamento, magari domani cambiero’ di nuovo…
Ciao, Anita
cara Anita,
al mattino, quando mio marito va a comprare i giornali,registra già 8/9°.
In bagno i termosifoni si accendono autonomamente!
In settimana aspetto lo spazzacamino, poi la sera daremo una fiammata per asciugare l’umidità.
Durante il giorno invece fa ancora caldo; ieri avevo i figli in visita e siamo rimasti a bere il the nel sottoportico.
Da una parte ho le betulle quasi spoglie, dall’altra raccolgo ancora i fichi…ho cespugli fioriti e gli aceri che si arrossano o diventano giallo sole…
Fascinoso Autunno!!!
ciao Sylvi
Un amico palestinese e di famiglia mussulmana mi ha dato una spiegazione sulla proibizione di mangiare maiale e bere alcolici che sul piano logico mi pare condivisibile. Secondo lui contestualizzando (in questo caso giustamente) il corano venne scritto in medio oriente e quindi dedicato prevalentemente a popolazioni che vivono in climi caldi o caldissimi il Profeta ha dettato quelle regole come consigli dietetici e non come indicazioni religiose, infatti lui si beve qualche bicchiere di vino e di S. Daniele e di Felino …. ce ne fosse!!!.
Antonio — antonio.zaimbri@tiscali.it
PS. – Una precisazione di poco conto .. Solo per mettere un rigo blu a chi da così facilmente, e gratuitamente, da dell’ignorante. L’anguilla ha spine e scaglie anche se quest’ultime sono piccolissime.
Comunque in altre zone ci sono cartelli con:
“Vietato l’ingresso a cani ed a Israeliani”, ma questa e’ un’altra storia.
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Come quando mettevano cartelli con su scritto “vietato l’ingresso ai negri e ai cani”?
Oppure “White only”?
Nò, il “sudafrica” venne dopo.
Kissà se la Komare, che non ha più vent’anni li ha mai visti per le sue strade?
Forse tirava diritto.
màh.
C.G.
caro popone,
adesso non più, ci hai pensato tu!
Di sicuro non riesco ancora a capire come Dio con tutto quel che aveva a che fare ,entrasse in così acuti particolari come la differenza tra il suino che non rumina…, ma non pretendo di capire questo fatto…
Adesso sono più tranquillo, ma ti assicuro che vivevo bene lo stesso anche prima che non sapevo..
Come si dice ..paese che vai ,usanza che trovi!
Di certo Dio,deve essere stato molto affaccendato per creare tutte queste usanze…
cc
Una precisazione di poco conto .. Solo per mettere un rigo blu a chi da così facilmente, e gratuitamente, da dell’ignorante. L’anguilla ha spine e scaglie anche se quest’ultime sono piccolissime.
caro antonio,
cosa vuoi, qualche volta anche al Buon Dio , può capitare una distrazione…
E’ ampiamente perdonabile, con tutto quel casino che aveva all’epoca..!!
cc
L’ultima del Berluska:
“Passeremo alla storia come il governo che ha sconfitto la mafia”.
Forse glielo ha suggerito Dell’Utri.
C.G.
caro AZ,
i gemellaggi, se ben condotti, e non sempre lo sono, sono i veri mattoni d’Europa.
Noi abbiamo Villaco a due passi, e molte cittadine sui laghi.
La Baviera è più vicina che Milano!
Con i gemellaggi fin dalla quinta elementare …e poi su, su facciamo scambi di una settimana, due o anche un mese per i liceali, con Scuole equivalenti.
I ragazzini vengono ospitati nelle famiglie ma con programmi e orari rigidamente stabiliti dalle Scuole ospitanti.
Praticamente solo B&B, poi sono impegnati a Scuola, in visite guidate, e spettacoli culturali e gare sportive.
Dopo aver regolarmente frequentato le lezioni insieme, suddivisi in varie sezioni.
La domenica restano nelle famiglie e si preparano piatti tipici o si va al ristorante.
Naturalmente gli ins. accompagnatori dovrebbero essere incentivati e preparati.
Così dovrebbero finanziare la Scuola, e permettere ai ragazzi del Sud pari opportunità di noi che siamo qui.
I ragazzi, con esperienze del genere, maturano, imparano e si aprono al mondo.
E soprattutto apprendono quell’equilibrio fra il molo e la barca che li fa crescere europei.
Altro che la lezione frontale su Aristotele, senza togliere nulla, anzi, ai filosofi che saranno amati e compresi…dopo!
ciao Sylvi
Caro CeCi #30
Di nuovo ti do ragione. Spiega perché Lui e’ Dio e tu sei solo un ignorante.
Cara Sylvi,
bel Post, soprattutto adesso che con la Gelmini, i precari e ins , sono avviati alla Santità!
cc
Caro popone,
è proprio così, ci sei arrivato finalmente !
E vivo bene !
cc
Caro Cerutti
Devo ammettere il #32 mi ha fatto ridere, finalmente.
popone scusa,
mi dimenticavo di dirti che non sapevo che DIO , facesse pure il DIETOLOGO!
cc
Finalmente qualcuna che in questo guazzabuglio di cani, porci
& C. ha la barra ben salda in mano.
Da Giornalettismo
“Christine ha rivelato la ragione della sua conversione all’estremismo religioso. L’amore per le polpette.”
http://www.giornalettismo.com/archives/85629/odonnell-cattolica-forza-gli/
PS .Da quel che so in oriente,per norme igienico-salutiste ,non ammettono il maiale perchè si alimenta delle stesse cose degli umani per cui è un’antagonista che non “trasforma” altri alimenti come la pecora,la vacca che sono erbivori.Lo vedete un uomo brucare(brucare!) tranquillamente l’erba?
L.
L’anguilla ha spine e scaglie anche se quest’ultime sono piccolissime.
—-
Le scaglie le avete nel cervello!
Cara Anita,
finalmente so di cosa si discute nei Tea Party,per cui ti rilamcio il link di Linosse
Finalmente qualcuna che in questo guazzabuglio di cani, porci
& C. ha la barra ben salda in mano.
Da Giornalettismo
“Christine ha rivelato la ragione della sua conversione all’estremismo religioso. L’amore per le polpette.”
http://www.giornalettismo.com/archives/85629/odonnell-cattolica-forza-gli/
PS .Da quel che so in oriente,per norme igienico-salutiste ,non ammettono il maiale perchè si alimenta delle stesse cose degli umani per cui è un’antagonista che non “trasforma” altri alimenti come la pecora,la vacca che sono erbivori.Lo vedete un uomo brucare(brucare!) tranquillamente l’erba?
Per cortesia sai dirmi cosa mangia Sarah Palin, magari va a finire che si abbia qualche punto di contatto..
Puoi metterci anche tu qualche consiglio” tuo” dietetico-religioso, per esempio i Mormoni cosa mangiano ?
cc
x C.G.
Non abito nel SUD, pero’ negli anni 20 e forse 30 a Boston c’erano cartelli con:
“Irish and Italians need not to apply”
L’ho letto, non li ho certamente visti.
A Milano c’erano scritte sui muri e sui tram:
“Terun va al to’ paes”
Lei e’ maligno, glielo ripeto, cosa c’entra una cosa con l’altra, si parla di adesso non negli errori del passato.
Anita
Caro CeCi
Rileggiti #34, carefully!
caro CC,
ricordo la prima volta che ho ospitato una ragazzina tedesca.
Avevo sfrattato mio figlio dalla camera e le avevo preparato il letto con le lenzuola e il piumone con il copripiumone.
Al mattino contatavo che lei non aveva mosso le lenzuola…
Finalmente mi sono decisa a chiederle, con l’aiuto di mio figlio, perchè non le usasse…
E lei mi ha risposto che veramente…non aveva capito a cosa servissero!!!
Ho lasciato solo il lenzuolo di sotto! Cambiavo il copripiumone.
Poi durante i mondiali in Germania leggevamo divertiti le avventure di Zucconi che peregrinava per le Germanie con il suo lenzuolo sottobraccio e che solerti cameriere tedesche glielo mettevano SOPRA il piumone!!!
Anche questo è un mattone!!!
Sylvi
popone ,
in effetti è vero , ma stando a quanto racconti tu deve essere stato Dio a mettercele!
Tu sei fuori e non andrai in Paradiso, non hai scaglie nel cervello, al Check-Up ,Pietro mica scherza!
cc
La sfida delle monete, tutti contro tutti
Obama vuole svalutare il dollaro
Ma nello scontro Usa-Pechino a rimetterci per adesso è l’euro.
Il gioco pericoloso con cui la FED tenta di trasferire la crisi americana al resto del mondo
(Repubblica)
—
Perchè, non lo sta già facendo da due anni a questa parte?
x CC
Sarah Palin e famiglia mangiano quello che cacciano e pescano.
E’ cosi’ in Alaska.
Anita
x Shalom
L’Europa vorrebbe svalutare l’euro.
La cina tiene artificiosamente il Yuan iper svalutato.
A.
sorry, il #48 e’ per VOX
Ma come si fa a credere a tutto quello che scrive Fulvio Grimaldi?
@ Anita
Fulvio Grimaldi è uno dei rarissimi giornalisti veramente onesti rimasti in italia e sta pagando duramente la propria onestà intellettuale e il rifiuto di piegarsi ai vari poteri politici (inclusi i partiti “di sinistra”).
Poichè scrive cose che i media stravenduti non si azzarderebbero a scrivere mai e che non piacciono ai vari establishment, riscuote reazioni del tipo della sua.