La Sakineh di Teheran è viva. Quella della Virginia, l’handicappata Teresa Lewis, è stata invece uccisa questa notte. Nel vergognoso silenzio dei professionisti dei due pesi e due misure come Bernard Levy e Carla Bruni Sarkozy. Woody Allen: “La stampa racconta balle”. As usual

E dunque la Sakineh statunitense che risponde al nome di Teresa Lewis e di cui tutti ce ne siamo bellamente fregati, anzi strafregati,  è stata puntualmente giustiziata. Ovvero uccisa legalmente. Con una iniezione letale dopo averla legata come un Cristo donna a un lettino a forma di croce per poterle infilare il veleno nelle arterie. Ci sono giornali che pudicamente, o meglio ipocritamente, nascondo tutto sotto il tappeto di “un cocktail di barbiturici che le ha fermato il cuore”. Insomma, un po’ come se fosse andata al bar e avesse bevuto un cockail sbagliato, o meglio: il cocktail della Giustizia… Made in Usa. Più esattamente, in Virginia. Quando l’hanno uccisa in Europa erano le 3 di notte. Anche in Francia, e la signora Carla  Bruni sposata Sarkozy se la dormiva beatamente come il figo filosofo maestrino di pensiero Bernard Levy, che si mobilita solo se c’è da dare addosso all’Iran. Che miserabili.

I fatti.
Alla pari della coetanea iraniana Sakineh, Teresa Lewis è stata condannata a morte per avere in qualche modo collaborato all’uccisione di suo marito Julian e del figliastro  Charles, delitti compiuti nel 2002 allo scopo di incassare i soldi di una polizza di assicurazione, 250mila dollari, e fuggire con l’amante. Intervistata in carcere dal Washington Post, Teresa ha ammesso le sue responsabilità ed espresso rimorso senza accampare scusanti: “Non ho premuto il grilletto quel giorno, però feci del male, lasciai che due persone fossero uccise. Questo lo so. Ho tradito due persone che amavo. Ma ho paura della morte, vorrei continuare a vivere”. Desiderio non esaudito: di continuare a vivere non gliel’hanno permesso.

Questa condanna a morte ha vari lati orribili, oltre a quello intrinseco di ogni condanna capitale. Il primo è che Teresa è una ritardata mentale,  il suo quoziente di intelligenza è solo 72: vale a dire, appena due punti sopra l’incapacità di intendere e di volere. Il secondo è che la sua domanda di grazia è stata respinta proprio perché per quei due miserabili punti: “Teresa Lewis non rientra nella definizione legale di una ritardata mentale”, ha seraficamente dichiarato il governatore Robert McDonnell. La definizione legale scatta infatti a quota 70. Ma è il terzo lato orribile il più incredibile e orribile di tutti: mentre lei è stata condannata a morte, gli autori materiali del delitto – tali Shallenber e Fuller – sono stati invece condannati NON alla pena capitale, bensì all’ergastolo. Incredibile, ma vero. Orribile, ma vero.

A dire il vero di lato orribile ce n’è un altro: si tratta infatti di una sentenza chiaramente discriminatoria verso le donne. Gli esecutori materiali, coloro cioè che il grilletto lo hanno premuto, sono di sesso maschile, e pur avendo la responsabilità maggiore non sono stati condannati a morte, anche se pare che uno dei due si sia suicidato in carcere. Il giudice Charles Strauss si è scagliato principalmente contro Sakineh, pardòn, Teresa, definendola “la testa del serpente” del duplice delitto. Come faccia un “serpente” con la testa da handicappato a subornare due uomini fino a renderli assassini è un bel mistero, ma mister Strauss non bada a queste quisquillie. Lui, da bravo yankee pronipote dei cow boy dalla pistola e dall’impiccagione facile, nonché inventori del linciaggio, è un vero macho e spara sentenze.

Come si vede, i casi della Sakineh iraniana e della Sakineh statunitense di nome Teresa Lewis  sono pressocché identici, ma il secondo è più grave. E’ più grave sia per l’handicap della Sakineh della Virginia sia per il fatto che a differenza della Sakineh iraniana è stata uccisa per davvero. Nella nostra beata indifferenza. Non ha detto “bah” neppure l’eroica signora Carla Bruni in Sarkozy, che credo avrebbe fatto meglio a firmare prima di tutto contro la decisione di suo marito di spingere i rom a togliersi dai piedi della Francia. Per non parlare del filosofo fighetto Bernard Levy, l’organizzatore della campagna a favore della Sakineh di Teheran: per quella della Virginia ha preferito fottersene. Embé, i due pesi e due misure mica sono pizza e fichi! Tanto meno lo sono la forsennata volontà di diffamare l’Iran in ogni modo per poter facilitare la sospirata invasione o almeno gli agognati bombardamenti “chirurgici”. La gente miserabile a volte è molto miserabile. Si parva licet, dove sono i Marco Tempesta che reclamano attenzione per TUTTI e comunque MAI per i casi disperati? Vallo a sapere. Dormono beati il sonno del giusto. O della ragione?

Non è la prima volta che negli Usa mandano a morte un handicappato e – se non ricordo male – perfino una persona che aveva commesso il delitto quando era minorenne. Ma neppure questo è bastato ai pii e virtuosi Carla Bruni e Bernard Levy per mobilitarsi o almeno interessarsi della povera disgraziata d’Oltreoceano. Su Carla Bruni non c’è molto da dire: scegliersi la causa umanitaria “giusta”, indovinata, aiuta la propria immagine, la promuove, provoca buona pubblicità. Sul signorino Levy vale però la pena aggiungere qualche parola. Questo autentico fissato contro l’Iran è uno dei massimi teorici dell’impossibilità di usare con Teheran qualsiasi carota, qualsiasi deterrente che non sia la guerra o almeno una grandinata di bombe. Ecco cosa ha dichiarato il fighetto parigino il 22 agosto del 2006 al Wall Street Journal, ovviamente glissando sul fatto che le armi atomiche le ha la sua amatissima Israele e non altri in Medio Oriente: “C’è una differenza radicale tra la Repubblica islamica dell’Iran e gli altri governi con armi nucleari. Questè differemza è dovuta alla visione apocalittica del mondo degli odierni governanti dell’Iran. Questa visione […] condiziona chiaramente la percezione e le linee politiche di Ahmadinejad. La minaccia di una rappresaglia [nucleare] contro l’Iran è inefficace di fronte al complesso del suicidio e del martirio che affligge oggi parte del mondo islamico […]. In questo contesto, la reciproca distruzione assicurata, cioè il deterrente che ha funzionato così bene durante la Guerra Fredda non avrebbe alcun significato […]. Per gente che la pensa a quel modo non sarebbe un freno, ma al contrario un incentivo”.

Questa idiotissima tesi dell’aspirazione al suicidio atomico di buona parte dell’Islam, e comunque dell’Iran, è stata ripresa nello stesso periodo – guarda caso sempre nel 2006 – in Italia da Mario Pirani su Repubblica. Pirani è un ottimo giornalista, ma è legittimo pensare che gli faccia velo l’avere partecipato alla guerra del ’48 in Israele contro arabi e palestinesi. Inoltre, come ho già avuto modo di dire in precedenza, ha disinvoltamente confuso tra bombe atomiche, A, e bombe H, all’idrogeno, enormemente più potenti, pur di accreditare – già 4 anni fa! – l’idea che l’Iran punti perfino alle H. Ma ovviamente tacendo che, secondo vari autori ed esperti, ad avere la bombe H oltre alla atomiche è Israele! Ho detto che si tratta di una tesi idiotissima, e aggiungo che è falsa in modo dimostrabile: finora infatti il regime iraniano, per quanto detestabile come tutti i regimi teocratici, ha mostrato una grandissima elasticità e capacità di compremessi e moderazione pur di NON offrire né agli Usa né a Israele la scusa buona per attaccarlo. Anche perché l’Iran porta ancora le ferite degli 8 anni di guerra scatenatagli contro dall’Iraq di Saddam, aizzato dall’Occidente, ed è in piena ricostruzione e rilancio. Meno propensi al suicidio di così…

Levy dunque mente. E, spiace dirlo, sulla sua scia sbaglia Pirani. Ma proseguiamo. Il fighetto di Parigi in quell’indecorosa e alluncinata intervista al Wall Steet Journal del 6 agosto 2006 arriva al ridicolo. Ha infatti anche affermato che per l’allora imminente 22 agosto di quell’anno, 2006, probabilmente Ahmadinejad tramava qualcosa di apocalittico. Perché? Perchè qual giorno il calendario musulmano celebra l’ascesa al cielo di Maometto sul suo celebre cavallo. Motivo per cui secondo l’imbecillità in malafede del monsieur parisienne quella poteva essere la data migliore, la più appropriata per Ahmadinejad per scatenare – udite udite!!! – la fine apocalittica di Israele e se necessario del mondo! Roba da ricovero immediato alla neuro dell’aspirante ma fallito profeta biblico di Parigi. Mestatore da strapazzo, ma riverito maestrino del pensiero (agitato, affabulatorio e ipercinetico quanto il nostro filosofo fighetto politicamente inconcludente Massimo Cacciari, ma tralasciamo). Levy dovrebbe semmai prendersela con quella parte di rabbinato fanatico e con gli altrettanto fanatici fondamentalisti cristiani degli Usa che – come a volte ricorda Noam Chomsky, ebreo contrario al sionismo – sognano per davvero l’Armageddon, detto anche Apocalisse o Fine del Mondo, e cercano pure di favorirlo: i primi non so bene per quale motivo religioso, i secondi perché con l’Apocalisse tornerebbe finalmente Gesù Cristo sulla terra e instaurerebbe finalemente il regno dei cieli…. C’è bisogno di commenti? Non credo. La conclusione però è che qualunque cosa dica monsieur Levy non gli si può credere, stando la sua cantonata galattica dell’agosto 2006, per non parlare delle altre. Vedasi il continuo battere e ribattere non solo suo, ma di tutti un po’, sulle “bombe atomiche iraniane”. Che non solo non esistono, ma l’Iran, come ha dichiarato anche  Ahmadinejad all’Onu ieri, non ha nessuna intenzione di produrre. Ovviamente l’Iran chiede che se ne privino anche gli altri, compresa Israele.

Purtroppo però Levy non lo hanno ricoverato al manicomio. E così ha potuto continuare a straparlare, seminando altro veleno contro l’Iran, gli arabi e l’islam, e lanciando la bufala della “lapidazione” di Sakineh, quella iraniana, perché colpevole di adulterio quando invece è stata condannata a morte sì, ma per concorso in omicidio:reato piuttosto grave, come dimostra il caso della sua omologa della Virginia. O no? A me risulta che in Iran la lapidazione non esiste più da anni, però sospendo il giudizio in attesa di notizie più certe: purtroppo infatti i miei contatti in Iran pare siano svaporati o privati del telefono o hanno cambiato numero. I rifugiati politici che vivono a Roma mi hanno detto che la lapidazione esiste, ce ne sono 12 in attesa e una sarebbe stata eseguita un anno fa vicino Teheran, ma dei rifugiati politici non sempre c’è da fidarsi. Non voglio pensare che abbia mentito perfino Amnesty International, ma è un fatto che sulla motivazione della condanna a morte ha mentito. Ecco infatti cosa si legge sul suo sito all’URL  http://www.amnesty.it/pena_di_morte_Iran_lapidazione_adulterio  : ” Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata condannata nel maggio 2006 per aver avuto una “relazione illecita” con due uomini ed è stata sottoposta a 99 frustate, come disposto dalla sentenza. Successivamente è stata condannata alla lapidazione per “adulterio durante il matrimonio” “. Come si vede, anche Amnesty il concorso in omicidio lo nasconde sfacciatamente!

Dell’Iran ancora un paio di anni fa si diceva e si scriveva ovunque la gigantesca frottola e calunnia che per poter eseguire le condanne a morte di donne minorenni o nubili, e perciò ufficialmente vergini, quelle disgraziate venivano date in pasto a carcerieri perché le stuprassero, in modo da poterle giustiziare perché la legge vieta l’esecuzione capitale di vergini. A che bassezze spinge l’odio e la volontà belluina di aggredire un Paese “nemico”. Lo stupro delle vergini condannate a morte, la “bomba atomica iraniana”, la volontà dell’Iran di “distrugere a tutti i costi Israele”… e via mentendo e ingannando. Ecco perché questa storia della lapidazione nell’Iran di oggi è da prendere con beneficio di inventario. In un regime teocratico non si può purtroppo eslcudere nulla, perché sono da sempre i regimi delle peggiori nefandezze, vedasi l’intera storia dello Stato pontificio. Però prima di accettare versioni sicuramente non disinteressate è bene dubitare. E informarsi.

Ripeto, a scanso di equivoci: ho firmato e ho proposto ai lettori di questo blog di firmare l’appello a favore della Sakineh di Teheran, perché sono contro qualunque tipo di pena di morte, comprese quelle per impiccagione usate in Iran e quelle di vario tipo usate negli Stati Uniti. Che, forse il nostro fighettone di Parigi non lo sa, sono il Paese che – in brutta compagnia con l’Iran, la Cina e l’Arabia Saudita – ha una Giustizia che le condanne morte più le usa e le abusa. Levy in tema di lapidazioni si dia da fare contro il nostro alleato politico militare Arabia Saudita, che ancora le imbastisce, per giunta in piazza. Magari getti nella spazzatura la bibbia almeno nelle parti in cui alla lapidazione si applaude. E magari rifletta anche sull’orribile armamentario dei vari tipi di pena di morte negli amati Stati Uniti: frittura sulla sedia elettrica, soffocamente nella camera a gas, crocifissione al lettino con le iniezioni mortali e, usata di recente anche se rarissima, riduzione a colabrodo con la fucilazione. L’Iran e la Cina hanno meno fantasia: il primo impicca, il secondo fucila. Non gasano né crocifiggono né arrostiscono i condannati.
Ho firmato per la Sakineh di Teheran. Ma sono stato ingannato e defraudato perché nessuno ha detto che c’era una Sakineh in Virginia, Teresa Lewis, per la quale valeva pure la pena firmare un appello perché fosse lasciata vivere. Ho così scoperto una cosa che onostante la mia età ed esperienza non avevano ancora capito: a volte i benefattori hanno in realtà la coscienza e almeno una mano lorde di sangue.

Preferisco non commentare il nuovo schiaffo di Israele sferrato in queste ore all’Onu in faccia ad Obama con la ridicola scusa dell'”importante festa religiosa”. Mi limito a ripetere che la famosa minaccia di “distruzione di Israele” attribuita nell’autunno 2005 ad Ahmadinejad – e da allora incollatagli addosso per giustificare l’ingiustificabile, compreso i bassi deliri levyani – è una balla. Lo ha già chiarito lo stesso Ahmadinejad più volte, anche in tv a New York nel programma di Larry King. Non è certo un caso che Ahmadinejad, per me comunque indigesto al pari di un Avigdor Lieberman, abbia cordiali rapporti con non piccole fette di rabbinato, a partire dai Naturei Karta. Anche a voler tralasciare Ahmadinejad, che potrebbe avere mentito a Larry King, c’è da dire che il docente Juan Cole, dell’Università del Michigan, è tra gli studiosi che hanno già messo in chiaro come il leader iraniano sia rimasto vittima di una cattiva traduzione: NON ha mai parlato della necessità di “cancellare Israele”, ma si è invece limitato a ripetere in lingua farsi un concetto già espresso a suo tempo da Khomeini: vale a dire, che spesso Paesi potenti “svaniscono dalla pagina della Storia”. “Come l’Unione sovietica e la stessa monarchia iraniana”, ha aggiunto Ahmadinejd nel suo discorso “stranamente” travisato e stravolto. Dov’è la minaccia di “distruzione”, per giunta nucleare, nel dire che “Israele svanirà dalla pagina della Storia come l’Unione Sovietica e la monarchia iraniana”? Oltretutto, si noti bene, questi due regimi, quello sovietico e quello dello scià, sono “svaniti” senza neppure sparare un colpo! Non una bomba atomica, si noti altrettanto bene, bensì neppure una bombetta a mano o una fucilata. Grosso modo, e a occhio e croce, è la fine che farà il castrismo a Cuba: svanirà forse perfino prima dello svanire all’altro mondo dei fratelli Castro. Svanirà pacificamente, almeno si spera. Senza dimenticare che a volerlo fare sparire nel sangue sono stati non l’Iran, ma gli Usa. Esattamente come hanno fatto con le democrazie locali in Cile, in Argentina, in Congo, in Indonesia e altrove. Lo hanno fatto anche in Iran, assieme al lacché inglese, quando vi hanno organizzato il colpo di Stato che uccise la neonata democrazia iraniana strangolando il governo democraticamente eletto di Mossadeq.

Questi sono i fatti e questa è la Storia. Non le puttanate dei vari Levy e altri furbi “umanitari”. Ambé, certo: poi c’è papa Ratzinger che a Londra rifila balle su “Hitler ateo”, quando invece era cattolico e il cocco di papa Pio XII oltre che dell’intera gerachia della Chiesa tedesca, e ci sono milioni di “credenti” (alle balle) che ci credono onde liberararsi dei sensi di colpa e delle code di paglia lunghe mille chilometri. E che anche a Londra, come già a New York e in Australia, oltre che in Vaticano-Italia, rifila la balla della “scarsa vigilanza” della Chiesa sulla pedofilia di troppo suoi preti e vaste masse di “credenti” (alle balle) se la bevono di corsa perché, as usual, certe verità non potranno mai ammetterle.  Il buon papocchio tedesco, volontario della Gioventù Hitleriana fino alla bella età di anni 16, è assecondato da tutti i mass media nel suo continuo nascondere che a dare l’ordine, per iscritto, di tacere alle autorità civili qualunque notizia sui preti pedofili è stato lui, in tandem con Tarcisio Bertone, oggi segretario di Stato del Vaticano cioè Numero Due dopo il Numero Uno papa Ratzinger. L’anno infatti firmato loro, nel giugno 2001, quello sciagurato ordine ai vescovi di tutto il mondo, in qualità rispettivamente di capo e vice capo della Congregazione per la dottrina della fede (l’ex orripilante Sant’Uffizio). E se non fosse stato per lo stop imposto da George W. Bush a un tribunale del Texas l’ottimo papa Ratzinger per quell’ordine scritto sarebbe stato processato e sicuramente condannato dai giudici che si occupavano di uno dei tanti casi di stupro di preti ai danni di minori.

Che pena vedere Bertone, l’impresentabile complice dell’ordine planetario “Salvate il prete pedofilo”, affianco al nostro presidente della Repubblica per festeggiare la breccia di Porta Pia e la presa di Roma. Il Vaticano avrebbe dovuto avere almeno il buon gusto e la decenza di mandare a quella cerimonia, la prima con un prelato in sua rappresentanza ufficiale, qualcun altro, ma NON il cardinal Dentone, pardòn, Bertone, coprotettore del clero pedofilo.
Povera Italia. Deve essere vero che il papa ha inviato felice il suo pur impresentabile segretario di Stato perché è ormai chiaro come la breccia di Porta Pia non sia servita tanto all’Italia per dilagare a Roma e nello Stato Pontificio quanto invece al Vaticano per dilagare in Italia…

E che pena vedere i giornali intossicati dai veleni e dalle grasse corruzioni berluscone abboccare come gonzi all’amo del “clamoroso documento” dello Stato caraibico di S. Lucia, che avrebbe dovuto dimostrare come il famoso appartamento di Montecarlo è stata un rapina di Gianfanco Fini pro domo mulieris. Ai mascalzoni strapagati, già rei di assassinio professionale ai danni di Dino Boffo, sono sfuggite sia le grossolanità del “documento” (anche un orbo vede che manca il numero di protocollo) sia la memoria del “conte Igor”. Vale a dire, non si ricordano più neppure della delinquenziale truffa che alcuni membri berluscon-finiani della commissione parlamentare Telecom Serbia ordirono con un rottame umano per diffamare in un sol colpo sia Massimo D’Alema che Romano Prodi accusandoli, con prove false, di avere lucrato una marea di miliardi con la (s)vendita di Telecom Serbia. Il “conte Igor”, il “supertestimone” mitomane e/o comprato, è finito in galera, i commissari felloni invece no, sono pure stati rieletti. E i giornalisti sensibili al soldo berluscone, velocissimi a dare credito al “conte Igor” e alle sue miserabili panzane, hanno pure fatto carriera, vedi Belpietro, autore di una memorabile porcata televisiva, pardòn, autore di un memorabile servizio televisivo pro domine berluscone sulla frottola Telecom Serbia. Non a caso oggi l’ottimo Belpietro è in prima fila nel “riferire obiettivamente la notizia” del documento caraibico. Anche se invece di essere una notizia è una cagata.
Essì, povera Italia. Con un giornalismo sempre più ossequioso. Ormai quasi da carta igienica.

A proposito di Carla Bruni e frottole spaziali: pochi giorni fa il regista Woody Allen, altro ebreo sideralmente lontano dal sionismo, in una intervista ha raccontato d’essere rimasto sbalordito quando ha letto sui giornali che la breve scena da lui affidata alla Bruni la si è dovuta ripetere ben 14 volte e che il presidente francese Sarkozy è piombato sul set infuriato e un po’ bevuto facendo scenate a dritta e a manca. “Tutte balle”, ha in pratica sintetizzato Woody. Che ha concluso: “Mi chiedo se ci raccontano balle così inventate di sana pianta anche riguardo la guerra in Afganistan”. Beh, sull’Iraq ci sono le prove che ce le hanno raccontate. Le raccontarono anche nel corso della guerra di Bush padre & C all’Iraq provocata dall’invasione del Quwait (autorizzata preventivamente dall’ambasciatrice Usa a Bagdad, con una trappola mortale per l’Iraq in attesa di quella mortale anche per Saddam con la seconda guerra all’Iraq). Per stimolare lo sdegno contro gli iracheni, la stampa mondiale scrisse che a Quwait City i soldati avevano rubato e portato via perfino le incubatrici dell’ospedale per bambini. Poi però è saltato fuori che era una balla colossale, addirittura quell’ospedale non era neppure dotato di nessuna incubatrice. Lo ha dimostrato, tra varie altre balle smascherate, una tesi di laurea che qualche anno fa è stata premiata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Che però si è ben guardato dal cacciare dalla professione Carlo Rossella, il direttore di Panorama che – per “aiutare” il capo del governo italiano, che guarda caso era anche il suo editore e datore di lavoro Berlusconi, a far contento Bush Junior – avvalorò con uno “scoop sensazionale” la balla dell’uranio del Niger “venduto all’Iraq per le bombe atomiche di Saddam”.

Ecco perché quando si tratta di certe accuse contro “i soliti noti” da parte dei “soliti ignoti” è meglio andar cauti. Chiedendo magari anche come mai sulla Sakineh della Virginia si tace, come del resto si tace sulle adultere lapidate sì, ma in Arabia Saudita. Con i soliti due pesi e due misure della nostra vergognosa, gigantesca e non disinterresata ipocrisia.
La Sakineh della Virginia è stata uccisa. Quella di Teheran continua a vivere, almeno per ora. Dovremmo sprofondare dalla vergogna.

627 commenti
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  1. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo

    Caro Rodolfo,
    non parlare del Venezuela, tutta propaganda gringo…lo dovresti sapere ormai.
    Non toccare il Comandate della Repubblica Bolivariana a Cocoloco ed suoi cugini, senno’ ti fai un nemico a vita.

    Buon pomeriggio,
    Anita

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,

    come sai Repubblica, del gruppo editoriale L’Espresso, e sì un giornale “orientato”, ma per “misteriose ragioni” si deve ammettere che nelle vicende Israelo-Palestinesi, possiamo tranquillamente affermare essere un giornale quanto meno equilibrato.
    Trovo quindi starno che TU, così Attenta a interpretare e tradurre VoX ,quando cita Agenzie inaffidabili (curiosa la battaglia delle traduzioni),ti sia lasciata scappare il mio commento tratto da Repubblica,sui COLONI ebrei.
    Ora comprendo che Io non sono per te una fonte affidabile., quasi quanto io seguo i tuoi commenti su Alexander e le sue pulci,..,ma un commento me lo sarei aspettato puntuale.
    Cosa che non è avvenuta !
    Mia cara, se vuoi ti mando la traduzione in Amerikano, del RI o in broccolino stretto, basta che comandi!
    Per cui lascia perdere i commenti internazionali su Chavez, che Ha vinto le elezioni…guarda che a mio avviso ,ha fatto un grande risultato di popolo..con tutta quella merda “gringaia” che si aggira in Venezuela..
    Lo facesse il cs in italia quel risultato elettorale..!!
    Un tema per volta mia cara,quindi ti invito a commentare l’articolo di Repubblica, prima ..evitando il solito supercazzolo aggiramento dei problemi parlando di altro!!
    A te va sempre la mia ammirazione totale, per l’arte di “raggiramento” degli ostacoli!

    cc

  3. Vox
    Vox says:

    FINE DELL’ EURO ?

    http://revolutionarypolitics.tv/video/viewVideo.php?video_id=12687&title=euro-doom–germany-wants-deutschmark-back

    Euro Doom: Germany wants Deutschmark back

    In spring indebted nations such as Greece, Portugal and Spain nearly dragged the Euro zone into the abyss. It was only a seven hundred and fifty billion Euro bailout package that maintained the shaky balance. But many experts still believe what we’ve witnessed, is the beginning of the end. Some of them have gathered in Berlin.

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Vox,
    preconizzare una fine dell’Euro così rapida, mi sembra un tanticchio azzardato!
    Semmai c’è maretta sul ruolo guida della tetesconia, meglio sul suo modello di sviluppo..!!
    Diciamo che a breve ,finchè tirano loro,noi abbiamo ossigeno,ovvero i dati export italioti lo confermano.

    Di sicuro se fosse per la perfida Albione, noi saremmo gà da anni con le pezze al culo.
    Gli agitamenti propagandistici del “bossolo spuntato”, fanno ridere..e come se una pulce, una piattola insignificante,tentasse di dialogare con il suo Ospite.
    Propaganda per idioti nostrani!

    cc

  5. Anita
    Anita says:

    x CC

    Mi devi citare il tuo commento su Repubblica.it o l’articolo.
    Non ho la minima idea di cosa parli.

    Anita

  6. peter
    peter says:

    x CC

    quello di Vox e’ un pio desiderio, Vox vorrebbe vedere l’euro affossato…
    Invece mi sa che tu tiri in ballo l’Albione per futili motivi…
    Mi pare che anche svedesi e danesi non abbiano l’euro, mentre gli irlandesi fecero lauti profitti anche grazie ad esso.
    A me personalmente l’euro non conviene, prima quando andavo in vacanza nel continente quasi tutto costava praticamente la meta’ di adesso…

    ciao, Peter

  7. peter
    peter says:

    x CC

    mi riferisco al rapporto tra sterlina ed altre valute nazionali, ovviamente, dato che i prezzi sono poi rincarati ovunque, inflazione, crisi, etc

    Peter

  8. Anita
    Anita says:

    x CC

    Se vuoi un commento almeno fai lo sforzo di mettere il numero del posta a cui ti riferisci.

    Quello che ho scritto a Rodolfo e’ un niente, chi diavolo si puo’ permettere di fare critiche su altre nazioni a meno che non siano gli USA e l’Israele?

    Io scrivo tante cose, non quaglieggi, e raramente ricevo un commento, di cosa ti lamenti?

    Anita

    PS:
    Alexander non mai avute le pulci…e nessun altro dei miei cani o gatti.

  9. Vox
    Vox says:

    ISRAELE
    COSA NE PENSA IL CITTADINO AMERICANO MEDIO

    da un art. di
    JOHN MEARSHEIMER

    informationclearinghouse.info

    Washington fornisce a Israele un appoggio diplomatico costante e pressoché incondizionato e più aiuti dall’estero di ogni altra nazione. In altre parole, Israele ottiene questi aiuti anche quando fa delle cose che gli Stati Uniti non approvano, come costruire insediamenti.

    Inoltre, Israele viene raramente criticata dai funzionari americani e certamente non da chi aspiri ad una carica importante. Basti ricordare cos’è successo l’anno scorso a Charles Freeman, obbligato a lasciare la sua posizione di capo del Consiglio Nazionale dell’Intelligence per aver criticato alcune politiche israeliane e aver messo in discussione il valore del rapporto speciale con Israele.

    Steve Walt ed io sosteniamo che alla base di questo rapporto speciale non vi sia alcuna logica strategica né morale, ma che esso dipenda in gran parte dall’enorme influenza della lobby israeliana.

    Chi critica la nostra posizione asserisce che il legame assai stretto tra le due nazioni sia dovuto al fatto che la maggior parte degli americani prova un particolare attaccamento per Israele…

    Il Chicago Council on Global Affairs (Consiglio di Chicago sulle Questioni Internazionali) ha appena pubblicato uno studio di primaria importanza sulle opinioni degli americani in materia di politica estera.

    Si tratta di un’indagine esplorativa condotta su un campione di 2500 americani a cui è stato chiesto di rispondere a un’ampia varietà di domande, alcune delle quali riguardanti Israele. Le risposte dimostrano che la maggior parte degli americani NON si sente profondamente in obbligo verso Israele in alcun modo significativo. NON esiste alcuna intima relazione tra gli americani e Israele.

    … i fatti rivelano che se fosse per gli americani gli Stati Uniti tratterebbero Israele come una nazione qualunque…

    In questo sondaggio, condotto nel giugno 2010, una netta maggioranza degli americani (56%) ha detto che se Israele fosse sul punto di bombardare le istallazioni nucleari iraniane, l’Iran reagisse attaccando a sua volta Israele e le due nazioni entrassero in guerra, gli Stati Uniti NON dovrebbero intervenire con le loro forze militari schierandosi dalla parte di Israele e contro l’Iran.”…

    “Gli americani non sono a favore degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, un grande punto di stallo nel conflitto, con il 62% che afferma che Israele non dovrebbe costruire tali insediamenti.”…

    In sostanza la lobby è largamente responsabile del rapporto speciale tra gli USA e Israele, che nuoce ad entrambe le nazioni.

    Titolo originale:
    “American Public Opinion and
    the Special Relationship With Israel”

  10. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Per l’appunto Komare.
    Quando lei quaglieggia su Chavez si sciacqui la bocca.
    E così verso tutti quelli che in America latina non hanno più permesso ai suoi eroi marylins & Compagnie delle Zie ammeregane (che foraggiavano ladri, baroni della droga, papponi, tagliagole, torturatori, eccetera) di scippare le loro risorse del sottosuolo.
    Adesso per averle bisogna pagare in verdoni sonanti.
    Se ne faccia una ragione.
    C.G.

  11. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Lei si faccia un bagno intero.
    Ho solo scritto a R. di non nominare il Venezuela.

    La dittatura di alcuni partecipanti di Arroutalibera imbavaglia tutti quelli che vanno fuori di riga.
    Achtung…! Braccio teso e lockstep.

    So long,
    Anita

  12. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,

    354, la Repubblica è quella di oggi, il post era cara Anita ed indirazzato a te personalmente!
    Che i cani gringos come direbbe Pale non avessero le pulci, l’ho sempre saputo !
    Ti sarà sfuggito..come tante altre cose, ma è comprensibile ,non si può essere sempre attenti a tutto,non te ne fare un cruccio!

    cc

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x CC
    Aspetta pure…
    L’ineffabile quando si tratta di zompare giuliva da un’argomento ad un altro per soprassedere non la batte nessuno.
    Poi quando comincia ad autolodarsi…mammamia!
    C.G.

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro peter,
    il riferimento era al modello di sviluppo.
    Personalmente non distinguo un tedesco da un’inglese, salvo scozzesi o bavaresi in costume tradizionale!

    Per essere seri,diciamo che personalmente io non bado un fico secco alle simpatie “razziaii” agli usi e costumi quando si parla di economia.
    Bado al sodo!
    Per intendersi può piacere o meno ,ma il modello capiatalistico inglese è da sempre quello Imperialistico finaziario,rapinesco legato all’ altra sponda dell’atlantico.
    Quello tedesco dai tempi del Kaiser, si chiamama modello renano ed più incentrato sulla produzione!

    Può piacere o meno , ma i dati relativi ai primi due trimestri del 2010,dicono che le importazioni dai paesi dell’eurozona,in germania sono cresciuti più rapidamente delle esportazioni tedesche negli stessi paesi.
    Ecco perchè si parla di motore tedesco.

    Dal motore Inglese, che so,.. potrebbe anche darsi che noi si siano esportate più fibie di cuoio per i Kilt scozzesi,altro non conosco!
    tutto qui e semplicemente qui!

    cc

  15. Paleonico
    Paleonico says:

    …quando si dice che uno cerca i vaffanculo x lavarsi il cervello…
    ecchecciazzecca rAdolfo con la Revolucion Bolivariana…?? boh!!
    x info: 30 anni fa nell’hotel Sheraton, che si trova molto distante da Caracas citta, consigliavano ai turisti di non allontanarsi dall’hotel x la violenza che imperava in Caracas… In ascensore un tipo elegante mi minaccia con la pistola x rapinarmi… nel frattempo, l’ascensore arrivato al piano apre la porta… guardo il rapinatore non gli dico niente e rapido sono uscito dall’ascensore… Venivo da un periodo in Amazzonia e non avevo paura di nulla… devo dire anche che ero bevuto da gg… Caracas era violenta “prima di Chavez… x chi fa il finto sorpreso è in mala fede… Erano altri tempi… non cera tanta cocaina come oggi… Oggi dalla Colombia al Venezuela arriva di tutto… droghe chimiche e sintetiche usate x rapinare e violentare dai criminali … il boicottaggio al governo bolivariano de Hugo Chavez viene dalla Colombia… e in questo blog tutti sanno di cosa son capaci los gringos… che in queste azioni, da quando hanno le basi militari in Colombia ( liberazione della Betancourt) sono aiutati dai servizi segreti israeliani con uomini e mezzi… Oggi gli isdraeliani sono il braccio intelligente e chimico dei marlins di gringolandia… fosse x loro (los gringos) la Betancourt stava ancora nella selva amazzonica appettinarsi i suoi lunghi capelli aspettando il nazista uribe… ma colombiani e isdraeliani insieme sono una bomba atomica che sparge sostanze costruite in laboratori militari… che funziona in Colombia x le azioni speciali… inefficace nel terrorizzare al C.nte Chavez… fanno danni èvvero, sabotano, stuprano… ma in Venezuela gli isdraeliani sono neutralizzati dai servizi di Chavez… e loro lo sanno che prendono calci in culo e stanno alla larga dal Venezuela. Ho detto questo non x il bbibbliofago giocatore dazzardo e macho siculo con impotenza cerebrale… ma x il blog… se lo scrotolfo vuol infangare la Revolucion Bolivariana su questo blog… perde il suo tempo… Chavez ha vinto le elezioni di questi gg (son 10 anni che vince tutto… ha perso solo un referendum xcche era mal formulato e x pochissimi voti di scarto) ed oggi ha preso “solo il 60% invece del 62% delle elezioni scorse… gli avvoltoi spargono letame col becco e siccome pensano che Chavez aspirava ai 2/3 dell’assemblea, che non aveva neanche prima, gridano che siccome non l’ha raggiunto la maggioranza bulgara ha perso e il masculinizzato chiede cche ccihavra da essere contento Chavez che da “stolto ( il bue che da del cornuto all’asino..) è contento e ride… eccerto che si puo permettere di gioire… nonostante i sabotatori janqui ( piu con busc che ora con Obama… con quest’amministrazione il dialogo fra gringos e paesi bolivariani è in corso, con buoni passi avanti… se non fosse x i militari cabrones janqui che di Obama se nefottono… con Obama tutto sarebbe meglio in useggetta e nel mondo… vedi i prossimi cambi in Cuba che cambiera da sistema comunista sovietico al Socialismo Bolivariano democratico e costituzionale…) Lo scrotolfo che di Latinamerica sa meno di un cazzo vuol provocare… evvabbe!! oggi sono calmo e felice che è stata pubblicata la mia intervista su un giornale dominicano e Chavez ha vinto x l’ennesima volta… alla faccia dei maiali della zia imperialisti… e dello Scrot-olfo… xcche lo sciaquacessi di cermania non parla dei morti ammazzati quotidiani in Colombia dove ci sono basi del controspionaggio gringo-sioniste con mezzi spaziali ed antenne gigantesche ettanti marlins… e nonostante questo i morti ammazzati si raccolgono con i camion ogni mattino… vabbe… di sto inutile decerebrato mi frega ncazzo… con quella bocca puo solo frequentare facc-e-bucch… col suo sodale intrombato fuggito xcche in questo blog non ci sono ingenui da abbindolare e trippa x gatti magici e ciarlatani… statevi bene http://www.allavura.now
    Paleonico

  16. peter
    peter says:

    x CC

    prima di piacermi o meno, dovrei capirla meglio. Cosa dicono i dati import-export della Germania ed eurozone? non si capisce bene da cosa hai scritto

    Peter

  17. Popeye
    Popeye says:

    X Paleonico
    Di nuovo a spargere il tuo letame Boli-avariato. Gli alleati di Chavez hanno preso 48% dei voti mentre l’opposizione a preso 52%. Normalmente la maggioranza dei seggi dell’assemblea in una democrazia normale si aspetta che andasse a chi ha piu voti ma non nella Repubblica Boli-avariata di Chavez che ha cambiato le legge elettorale per favorire i suoi alleati.

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ripeto

    Nei primi due trimestri del 2010 L’conomia tedesca ha registarto un più tre.

    Questo fatto ovviamente determinato dalla ripresa della produzione tedesca ,basata anche su positivi dati di export nel mondo intero, per quanto attiene al paesi dell’eurozona ha determinato il fatto che l’economia tedesca in crescita globale,abbia fatto si che i paesi eurozona esportassero il doppio di quanto importato da Germany!
    Interscambio con germany.
    Non so più come spiegarlo!

    Proviamo così:
    Se L’Italia fosse una potenza economica mondiale ,sfondasse su tutti i mercati mondiali con prodotti di altà qualità , per esempio sui mercati UIndiani e Cinesi, magari avrebbe bisogno di semi-lavorati di importazione dall?euro zona.
    Nell’interscambio tra germania e paesi dell’eurozona l’evntuale disavanzo a favore dei paesi dell’eurozona ,sarebbe ampimente compensato dagli expotmondiali.
    Si direbbe che L?Italia sta trascinado economicamente i paesi eurozona , o noh ?
    Lavora l’italia e lavorano di conseguenza gli altri !
    Dopodichè non so proprio più come spiegare questo !

    cc

    ps- Ah il dato poi , è storicamente quasi sempre così !

  19. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi,
    Sono contentissimo di avere Rodolfo come mio fratello.Non credevo che Rodolfo richiedeva una conferma ma non ti volevo mandarti pazzo per sapere.
    CONTENTISSIMO! Get it?

  20. Linosse
    Linosse says:

    Poppy il matematico-statistico a modo suo:irriducibile yankee a tempo pieno!
    Da Repubblica:
    CARACAS – Il Partido so-cia-li-sta unido de Venezuela (Psuv), guidato dal presidente Hugo Chavez, ha vinto le elezioni legislative in Venezuela, battendo l’opposizione della Mesa de unidad democratica (Mud): è quanto risulta dai dati resi noti dal Consiglio nazionale elettorale di Caracas. Secondo i calcoli, però, il presidente in carica non è riuscito ad ottenere i due terzi del Parlamento come nella passata legislatura. Secondo i dati ”irreversibili” annunciati dal presidente del Consiglio elettorale nazionale, Tibisay Lucene, al Psuv di Chavez sono andati almeno 90 seggi, mentre all’opposizione del Mud 61, su un totale di 165 seggi. Restano da completare gli scrutini di una decina di seggi. L’affluenza al voto è stata del 66,45%. ”

    Spiega come 90 seggi si attribuiscono con un 48%(secondo te)
    e 61 seggi con un 52%
    Misteri del bourbon , quello che bevuto a stomaco digiuno e in abbondanti dosi altera la realtà

  21. Anita
    Anita says:

    x CC

    Il tuo post appare dopo il mio primo del giorno.
    Io non mi addormento fino alle 2 AM circa.

    Appena alzata non ho molto tempo di leggere, se rientro di solito leggo solo i due o tre’ commenti sopra il mio.
    Figurati se avrei il tempo di leggere Repubblica.it, che incidentalmente non leggo quasi mai.

    Cosa ne pensa il cittadino americano medio su Israele?

    Anch’io mi devo basare sui polls.

    Il livello di interesse sul conflitto Israele-OLP negli Stati Uniti e’ abbastanza basso.
    Cosi’ ho davvero dubbi sul fatto che gli intervistati sono educati sul tema.

    Credo che la media dei cittadini degli US abbia piu’ affinita’ con l’Israele, come modo di vivere e come popolo.
    Di fatto una buona maggioranza degli Israeliti e’ di origine europea.

    L’interesse forestiero principale e’ la Cina, l’UK, l’Iran…e secondo gli avvenimenti giornalieri.

    L’articolo parla di Charles Friedman, geez…io so chi e’, ma dubito che il cittadino medio lo sappia.

    Ti posso solo dire che nessuno si auspica un conflitto tra’ Israele e la Palestina o l’Iran, credo se se prendessero un sondaggio la maggioranza voterebbe per ancora discussioni e non forza.

    Mi devi scusare, non ho altro da dire e stanno lavorando fuori.
    Stanno riparando i pasticci che avevano fatto sul mio prato, lavoro fatto gia’ due volte per tagliare corners.

    Ciao, Anita
    ——————————————

    x VOX

    Grazie per avere postato l’articolo. A.

  22. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Ma NON è obbligatorio essere sionisti. I Naturei Karta sono la dismostrazione della disonestà, molto sporca, di chi lapida come antisemita chi è contrario al sionismo. E i loro discorsi non sono tutti peregrini. A parte il fatto che NON vogliono la distruzione di Israele, come del resto non la vuole nessuno, neppure l’Iran. Ciò che vogliono, come tutti i non razzisti, è uno Stato che non sia solo ebraico o solo palestinese.
    Un saluto.
    pino nicotri

  23. sylvi
    sylvi says:

    x CC

    Si potrebbe anche dire che “l’Italia che marcia e produce, per alcune attività particolari, fornisce la Slovenia che fa il prodotto finito…”
    Succede così!
    La Svevia è al 4%!!!

    Non si possono fare grafici qui ma provo:

    A fa ricerca e sviluppo e produzione
    passa i suoi pezzi a B che li assembla e li programma e li vende a
    C che li usa per vendere la sua produzione in Cina o ovunque.
    L’anello debole come capirai è B che deve fondare il suo successo soltanto sulle sue capacità intellettuali, non di produzione in loco!

    Sylvi

  24. Vox
    Vox says:

    @ Caro CC

    io non preconizzo nulla. Ho trovato l’articolo e l’ho postato casomai a qualcuno interessasse. personalmente, ritengo che l’entrata nell’Euro sia stata per l’italia un passo troppo precoce e fatto malissimo, anche con parecchia disonestà e scarsissimi controlli.

    Tanto per fare un esempio pratico, terra terra, di introduzione dell’euro: a Roma, già il giorno dopo, i commercianti con “problemi di matematica” (leggi = disonesti) mettevano la targhetta 2 euro su quello che costava 2mila lire il giorno prima. Risultato, un costo raddoppiato.

    Salari e le pensioni, però, quelli si che li hanno conteggiati col calcolatore della Cern, fino al milionesimo di millimetro.

    Di fatto, l’operazione euro in Italia ha ottenuto che il potere di acquisto reale del cittadino (soprattutto del lavoratore dipendente) è stato dimezzato dall’oggi al domani.

    Da persona scarsamente esperta di economia, penso che introdurre una moneta comune in un continente composto di paesi con economie non esattamente equiparabili sia stato un azzardo utile ad alcuni (forse solo i soliti noti) e dannoso per altri .

    Inoltre, mi chiedo se l’euro fosse tanto conveniente, come mai la GB si è guardata bene dall’accoglierlo?
    Mi sembra che l’unico paese europeo che ne abbia veramente tratto grandi conseguenze positive a lungo termine sia stata proprio la germania. Magari, sarà anche la prima a scaricarlo. Vedremo.

  25. Rodolfo
    Rodolfo says:

    cc scrive 354:-
    “Per cui lascia perdere i commenti internazionali su Chavez, che Ha vinto le elezioni…guarda che a mio avviso ,ha fatto un grande risultato di popolo..con tutta quella merda “gringaia” che si aggira in Venezuela”

    Non l´ho messo in dubbio. Ma ora leggi importanti non ne passano in parlamento senza l´assenzo dell´opposizione. Fattene una ragione-
    E´stata invece una bella batosta.Nel 2012 senza i soliti sotterfugi e angherie Chavez “no pasara” .
    Rodolfo

  26. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Mi sono sempre detto, sicuro di essere in sintonia con i popoli del Sud America, che, quando alle Compagnie delle Zie ammeregane non va loro bene le decisioni dei governi di quel Continente, questi stanno facendo un buon lavoro.
    Sono sulla strada giusta per la loro nazione e per i loro cittadini.

    Checchè ne dicano i bari e gli ipocriti di turno qui nel blog.
    C.G.

  27. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x questo sopra,
    a volte, ragazzo, è meglio tacere e passare da ignorante che aprire la bocca e togliere ogni dubbio.
    C.G.

  28. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xPale.onico,
    a parte il mal di testa che mi viene leggendo i tuoi post, ti diro´che ti sbagli, non sono 10 , ma dodici anni che il tuo pupillo cojo.nes e cojo.tes e´al potere. Si vede quel che ha fatto il socia.lismo boliva.riano in tutti questi anni. Piu´po.verta´e piu´crimi.nalita´.
    Per cui passi lunghi e ben distesi. Rodolfo

  29. Anonimo
    Anonimo says:

    Una piccola testimonianza per avallare, se ce ne fosse bisogno, quanto scritto da Paleonico nel 367. Quando, negli anni 70, vivevo in Venezuela io ero forse l’unico fra la gente che conoscevo, non certo delinquenti, a non andare in giro armato. Una volta che fui costretto a parcheggiare per strada perche’ il cancello del garage non apriva, mi ritrovai con due ceffi della polizia segreta intorno: uno da dietro una macchina mi puntava la pistola, l’altro con la pistola in mano mi si avvicino’ sino a poter dire al compare che non ero io. Al che se ne andarono senza neanche scusarsi. Un’altra volta un tizio assolutamente insospettabile mi propose di prestarmi a ricevere droga per posta dalla Colombia(schiacciata fra due fogli). Lo minacciai che avrei portato la lettera direttamente alla polizia dando il suo nome. E ci sarebbero altri episodi da raccontare, ma la lista diventerebbe noiosa. Saluti. F.

  30. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    solo per tua informazione, il mio post x Rodolfo porta l’ora di {27.09.10 alle 13:14}

    Sottrai 6 ore e fatti i conti che ora era qui nel nord est degli US.

    Prima di aprire il forum controllo la mia e-mail, mando un paio di giornali ad amici che non possono accedere, e…. se posso leggo i post che avete scritto nelle ore mentre dormivo, di solito solo i primi in basso.

    Anita

  31. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,
    forse ci siamo capiti male…
    Ma adesso esiste l’occasione per rimediare.
    Nel mio 354 ,non chiedevo il Poll di cosa pensano gli americani nel conflitto Israelo-palestinesi, ma quello che pensi TU come Anita, delle dichiarazioni dei COLONIEbrei ,riportati dal corrispondente della Repubblica..!!

    cc

  32. Popeye
    Popeye says:

    X L1n0$$e
    Non l’ho scritto io ma il Wall Street Journal. Non dovresti darmi tanto credito ma solo fare un poco di ricerca. Tieh!

    Monday, September 27, 2010
    Wall Street Journal

    Print CARACAS, Venezuela — Venezuela’s President Hugo Chávez suffered a political blow in congressional elections, losing the ability to pass new laws at will after opposition candidates banded together behind a unified plank of candidates.

    Mr. Chávez still enjoys a congressional majority after candidates loyal to him won at least 96 of the 165 seats. But opposition candidates won at least 61 seats, enough to strip Mr. Chávez of his two-thirds majority-the threshold needed to pass sweeping legislation in the congress.

    No official vote tally has been released. But the opposition says it also won 52% of the popular vote which, if verified, would provide momentum going into the 2012 presidential elections. “We are the majority,” said Ramón Guillermo Aveledo, an opposition director.

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Io non ho mai messo in dubbio..
    caro Rudy,
    quando ti conviene tu metteresti in dubbio perfino la tua esistenza,,anche se c’è da dubitare che TU effettivamente esisti!

    cc

  34. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro poppy,
    per essere più chiaro con la frase sui fratelli di latte!
    Mi sembra chiaro che Voi due vi abbeverate alla stessa tetta ,o noh?

  35. Rodolfo
    Rodolfo says:

    ma quello che pensi TU come Anita, delle dichiarazioni dei COLONIEbrei ,riportati dal corrispondente della Repubblica..!!

    Ecchi se ne frega delle dichiarazioni dei coloni…
    l´importante sono le dichiarazioni del governo, un governo, che per chi l´avesse dimendicato, i coloni da Gaza li ha trascinati fuori di peso.
    Poi si sa´ come quelli hanno detto grazie.
    Rodolfo

  36. Linosse
    Linosse says:

    X Poppy
    Manipolatori ieri ed oggi :tutti i giornali ,almeno i nostrani,riportano i risultati come ha fatto la Repubblica .In questo casi il WSJ treccarteggia sull’informazione,c’è sempre chi traspone dati in altro come c’è sempre chi “becca”.
    I risultati concreti restano 90 seggi a 61.
    L.

  37. Popeye
    Popeye says:

    x L1n0$$e
    Poi se ti prendesti il tempo di fare ricerca invece di ingoiare tutto chavez boli-avariata repubblica palleoniche vedresti che Chavez ha manipolato i distretti dove vengono eletti i deputati a favorire dove hanno la maggioranza i suoi alleati. Non tutti i distretti hanno lo stesso numero di abitanti. Usando questo metodo e’ facile dare piu seggi hai suoi alleati. Capisc’!

  38. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi,
    Risparmiati la fatica OK. Il significato di quello che scrivi a volte lo sai solo tu altre volte e’ di terza media, per essere generoso.

  39. Follotitta
    Follotitta says:

    Un’altra cosa comunque la voglio testimoniare. Mia moglie lavorava come consulente per il ministerio de hacienda e si occupava di temi sociali. Fu incaricata di organizzare un convegno internazionale a Puerto Aiacucho sulla promozine popolare. Alla fine del convegno, con l’accordo di tutti i partecipanti, fu stilato un resoconto coi risultati degli interventi. Al ritorno a Caracas si era pronti a pubblicarlo, quando si materializzo’ dall’ambasciata USA, o magari direttamente da Washington, un funzionario o agente o chissa’ che, americano, con una velina in cui i risultati del convegno erano scritti in tutt’altra maniera ed escludevano conflitti sociali o condanne alle politiche sociali vigenti. Mia moglie, che e’ una tosta, spese una giornata a litigare col tipo, ma alla fine il resoconto fu pubblicato come era stato stabilito dai vari rappresentanti al convegno. Tanto per dire, nel mio piccolo, come funziona la manipolazione e disinformazione di certi uffici che si supporrebbero democratici e al servizio della verita’. Saluti. F.

  40. Rodolfo
    Rodolfo says:

    399
    Ma mi tolga una curiosita´ caro Follotitta.
    Mi dica…..di quale anno parla? Grazie.
    Un saluto Rodolfo

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