La Sakineh di Teheran è viva. Quella della Virginia, l’handicappata Teresa Lewis, è stata invece uccisa questa notte. Nel vergognoso silenzio dei professionisti dei due pesi e due misure come Bernard Levy e Carla Bruni Sarkozy. Woody Allen: “La stampa racconta balle”. As usual

E dunque la Sakineh statunitense che risponde al nome di Teresa Lewis e di cui tutti ce ne siamo bellamente fregati, anzi strafregati,  è stata puntualmente giustiziata. Ovvero uccisa legalmente. Con una iniezione letale dopo averla legata come un Cristo donna a un lettino a forma di croce per poterle infilare il veleno nelle arterie. Ci sono giornali che pudicamente, o meglio ipocritamente, nascondo tutto sotto il tappeto di “un cocktail di barbiturici che le ha fermato il cuore”. Insomma, un po’ come se fosse andata al bar e avesse bevuto un cockail sbagliato, o meglio: il cocktail della Giustizia… Made in Usa. Più esattamente, in Virginia. Quando l’hanno uccisa in Europa erano le 3 di notte. Anche in Francia, e la signora Carla  Bruni sposata Sarkozy se la dormiva beatamente come il figo filosofo maestrino di pensiero Bernard Levy, che si mobilita solo se c’è da dare addosso all’Iran. Che miserabili.

I fatti.
Alla pari della coetanea iraniana Sakineh, Teresa Lewis è stata condannata a morte per avere in qualche modo collaborato all’uccisione di suo marito Julian e del figliastro  Charles, delitti compiuti nel 2002 allo scopo di incassare i soldi di una polizza di assicurazione, 250mila dollari, e fuggire con l’amante. Intervistata in carcere dal Washington Post, Teresa ha ammesso le sue responsabilità ed espresso rimorso senza accampare scusanti: “Non ho premuto il grilletto quel giorno, però feci del male, lasciai che due persone fossero uccise. Questo lo so. Ho tradito due persone che amavo. Ma ho paura della morte, vorrei continuare a vivere”. Desiderio non esaudito: di continuare a vivere non gliel’hanno permesso.

Questa condanna a morte ha vari lati orribili, oltre a quello intrinseco di ogni condanna capitale. Il primo è che Teresa è una ritardata mentale,  il suo quoziente di intelligenza è solo 72: vale a dire, appena due punti sopra l’incapacità di intendere e di volere. Il secondo è che la sua domanda di grazia è stata respinta proprio perché per quei due miserabili punti: “Teresa Lewis non rientra nella definizione legale di una ritardata mentale”, ha seraficamente dichiarato il governatore Robert McDonnell. La definizione legale scatta infatti a quota 70. Ma è il terzo lato orribile il più incredibile e orribile di tutti: mentre lei è stata condannata a morte, gli autori materiali del delitto – tali Shallenber e Fuller – sono stati invece condannati NON alla pena capitale, bensì all’ergastolo. Incredibile, ma vero. Orribile, ma vero.

A dire il vero di lato orribile ce n’è un altro: si tratta infatti di una sentenza chiaramente discriminatoria verso le donne. Gli esecutori materiali, coloro cioè che il grilletto lo hanno premuto, sono di sesso maschile, e pur avendo la responsabilità maggiore non sono stati condannati a morte, anche se pare che uno dei due si sia suicidato in carcere. Il giudice Charles Strauss si è scagliato principalmente contro Sakineh, pardòn, Teresa, definendola “la testa del serpente” del duplice delitto. Come faccia un “serpente” con la testa da handicappato a subornare due uomini fino a renderli assassini è un bel mistero, ma mister Strauss non bada a queste quisquillie. Lui, da bravo yankee pronipote dei cow boy dalla pistola e dall’impiccagione facile, nonché inventori del linciaggio, è un vero macho e spara sentenze.

Come si vede, i casi della Sakineh iraniana e della Sakineh statunitense di nome Teresa Lewis  sono pressocché identici, ma il secondo è più grave. E’ più grave sia per l’handicap della Sakineh della Virginia sia per il fatto che a differenza della Sakineh iraniana è stata uccisa per davvero. Nella nostra beata indifferenza. Non ha detto “bah” neppure l’eroica signora Carla Bruni in Sarkozy, che credo avrebbe fatto meglio a firmare prima di tutto contro la decisione di suo marito di spingere i rom a togliersi dai piedi della Francia. Per non parlare del filosofo fighetto Bernard Levy, l’organizzatore della campagna a favore della Sakineh di Teheran: per quella della Virginia ha preferito fottersene. Embé, i due pesi e due misure mica sono pizza e fichi! Tanto meno lo sono la forsennata volontà di diffamare l’Iran in ogni modo per poter facilitare la sospirata invasione o almeno gli agognati bombardamenti “chirurgici”. La gente miserabile a volte è molto miserabile. Si parva licet, dove sono i Marco Tempesta che reclamano attenzione per TUTTI e comunque MAI per i casi disperati? Vallo a sapere. Dormono beati il sonno del giusto. O della ragione?

Non è la prima volta che negli Usa mandano a morte un handicappato e – se non ricordo male – perfino una persona che aveva commesso il delitto quando era minorenne. Ma neppure questo è bastato ai pii e virtuosi Carla Bruni e Bernard Levy per mobilitarsi o almeno interessarsi della povera disgraziata d’Oltreoceano. Su Carla Bruni non c’è molto da dire: scegliersi la causa umanitaria “giusta”, indovinata, aiuta la propria immagine, la promuove, provoca buona pubblicità. Sul signorino Levy vale però la pena aggiungere qualche parola. Questo autentico fissato contro l’Iran è uno dei massimi teorici dell’impossibilità di usare con Teheran qualsiasi carota, qualsiasi deterrente che non sia la guerra o almeno una grandinata di bombe. Ecco cosa ha dichiarato il fighetto parigino il 22 agosto del 2006 al Wall Street Journal, ovviamente glissando sul fatto che le armi atomiche le ha la sua amatissima Israele e non altri in Medio Oriente: “C’è una differenza radicale tra la Repubblica islamica dell’Iran e gli altri governi con armi nucleari. Questè differemza è dovuta alla visione apocalittica del mondo degli odierni governanti dell’Iran. Questa visione […] condiziona chiaramente la percezione e le linee politiche di Ahmadinejad. La minaccia di una rappresaglia [nucleare] contro l’Iran è inefficace di fronte al complesso del suicidio e del martirio che affligge oggi parte del mondo islamico […]. In questo contesto, la reciproca distruzione assicurata, cioè il deterrente che ha funzionato così bene durante la Guerra Fredda non avrebbe alcun significato […]. Per gente che la pensa a quel modo non sarebbe un freno, ma al contrario un incentivo”.

Questa idiotissima tesi dell’aspirazione al suicidio atomico di buona parte dell’Islam, e comunque dell’Iran, è stata ripresa nello stesso periodo – guarda caso sempre nel 2006 – in Italia da Mario Pirani su Repubblica. Pirani è un ottimo giornalista, ma è legittimo pensare che gli faccia velo l’avere partecipato alla guerra del ’48 in Israele contro arabi e palestinesi. Inoltre, come ho già avuto modo di dire in precedenza, ha disinvoltamente confuso tra bombe atomiche, A, e bombe H, all’idrogeno, enormemente più potenti, pur di accreditare – già 4 anni fa! – l’idea che l’Iran punti perfino alle H. Ma ovviamente tacendo che, secondo vari autori ed esperti, ad avere la bombe H oltre alla atomiche è Israele! Ho detto che si tratta di una tesi idiotissima, e aggiungo che è falsa in modo dimostrabile: finora infatti il regime iraniano, per quanto detestabile come tutti i regimi teocratici, ha mostrato una grandissima elasticità e capacità di compremessi e moderazione pur di NON offrire né agli Usa né a Israele la scusa buona per attaccarlo. Anche perché l’Iran porta ancora le ferite degli 8 anni di guerra scatenatagli contro dall’Iraq di Saddam, aizzato dall’Occidente, ed è in piena ricostruzione e rilancio. Meno propensi al suicidio di così…

Levy dunque mente. E, spiace dirlo, sulla sua scia sbaglia Pirani. Ma proseguiamo. Il fighetto di Parigi in quell’indecorosa e alluncinata intervista al Wall Steet Journal del 6 agosto 2006 arriva al ridicolo. Ha infatti anche affermato che per l’allora imminente 22 agosto di quell’anno, 2006, probabilmente Ahmadinejad tramava qualcosa di apocalittico. Perché? Perchè qual giorno il calendario musulmano celebra l’ascesa al cielo di Maometto sul suo celebre cavallo. Motivo per cui secondo l’imbecillità in malafede del monsieur parisienne quella poteva essere la data migliore, la più appropriata per Ahmadinejad per scatenare – udite udite!!! – la fine apocalittica di Israele e se necessario del mondo! Roba da ricovero immediato alla neuro dell’aspirante ma fallito profeta biblico di Parigi. Mestatore da strapazzo, ma riverito maestrino del pensiero (agitato, affabulatorio e ipercinetico quanto il nostro filosofo fighetto politicamente inconcludente Massimo Cacciari, ma tralasciamo). Levy dovrebbe semmai prendersela con quella parte di rabbinato fanatico e con gli altrettanto fanatici fondamentalisti cristiani degli Usa che – come a volte ricorda Noam Chomsky, ebreo contrario al sionismo – sognano per davvero l’Armageddon, detto anche Apocalisse o Fine del Mondo, e cercano pure di favorirlo: i primi non so bene per quale motivo religioso, i secondi perché con l’Apocalisse tornerebbe finalmente Gesù Cristo sulla terra e instaurerebbe finalemente il regno dei cieli…. C’è bisogno di commenti? Non credo. La conclusione però è che qualunque cosa dica monsieur Levy non gli si può credere, stando la sua cantonata galattica dell’agosto 2006, per non parlare delle altre. Vedasi il continuo battere e ribattere non solo suo, ma di tutti un po’, sulle “bombe atomiche iraniane”. Che non solo non esistono, ma l’Iran, come ha dichiarato anche  Ahmadinejad all’Onu ieri, non ha nessuna intenzione di produrre. Ovviamente l’Iran chiede che se ne privino anche gli altri, compresa Israele.

Purtroppo però Levy non lo hanno ricoverato al manicomio. E così ha potuto continuare a straparlare, seminando altro veleno contro l’Iran, gli arabi e l’islam, e lanciando la bufala della “lapidazione” di Sakineh, quella iraniana, perché colpevole di adulterio quando invece è stata condannata a morte sì, ma per concorso in omicidio:reato piuttosto grave, come dimostra il caso della sua omologa della Virginia. O no? A me risulta che in Iran la lapidazione non esiste più da anni, però sospendo il giudizio in attesa di notizie più certe: purtroppo infatti i miei contatti in Iran pare siano svaporati o privati del telefono o hanno cambiato numero. I rifugiati politici che vivono a Roma mi hanno detto che la lapidazione esiste, ce ne sono 12 in attesa e una sarebbe stata eseguita un anno fa vicino Teheran, ma dei rifugiati politici non sempre c’è da fidarsi. Non voglio pensare che abbia mentito perfino Amnesty International, ma è un fatto che sulla motivazione della condanna a morte ha mentito. Ecco infatti cosa si legge sul suo sito all’URL  http://www.amnesty.it/pena_di_morte_Iran_lapidazione_adulterio  : ” Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata condannata nel maggio 2006 per aver avuto una “relazione illecita” con due uomini ed è stata sottoposta a 99 frustate, come disposto dalla sentenza. Successivamente è stata condannata alla lapidazione per “adulterio durante il matrimonio” “. Come si vede, anche Amnesty il concorso in omicidio lo nasconde sfacciatamente!

Dell’Iran ancora un paio di anni fa si diceva e si scriveva ovunque la gigantesca frottola e calunnia che per poter eseguire le condanne a morte di donne minorenni o nubili, e perciò ufficialmente vergini, quelle disgraziate venivano date in pasto a carcerieri perché le stuprassero, in modo da poterle giustiziare perché la legge vieta l’esecuzione capitale di vergini. A che bassezze spinge l’odio e la volontà belluina di aggredire un Paese “nemico”. Lo stupro delle vergini condannate a morte, la “bomba atomica iraniana”, la volontà dell’Iran di “distrugere a tutti i costi Israele”… e via mentendo e ingannando. Ecco perché questa storia della lapidazione nell’Iran di oggi è da prendere con beneficio di inventario. In un regime teocratico non si può purtroppo eslcudere nulla, perché sono da sempre i regimi delle peggiori nefandezze, vedasi l’intera storia dello Stato pontificio. Però prima di accettare versioni sicuramente non disinteressate è bene dubitare. E informarsi.

Ripeto, a scanso di equivoci: ho firmato e ho proposto ai lettori di questo blog di firmare l’appello a favore della Sakineh di Teheran, perché sono contro qualunque tipo di pena di morte, comprese quelle per impiccagione usate in Iran e quelle di vario tipo usate negli Stati Uniti. Che, forse il nostro fighettone di Parigi non lo sa, sono il Paese che – in brutta compagnia con l’Iran, la Cina e l’Arabia Saudita – ha una Giustizia che le condanne morte più le usa e le abusa. Levy in tema di lapidazioni si dia da fare contro il nostro alleato politico militare Arabia Saudita, che ancora le imbastisce, per giunta in piazza. Magari getti nella spazzatura la bibbia almeno nelle parti in cui alla lapidazione si applaude. E magari rifletta anche sull’orribile armamentario dei vari tipi di pena di morte negli amati Stati Uniti: frittura sulla sedia elettrica, soffocamente nella camera a gas, crocifissione al lettino con le iniezioni mortali e, usata di recente anche se rarissima, riduzione a colabrodo con la fucilazione. L’Iran e la Cina hanno meno fantasia: il primo impicca, il secondo fucila. Non gasano né crocifiggono né arrostiscono i condannati.
Ho firmato per la Sakineh di Teheran. Ma sono stato ingannato e defraudato perché nessuno ha detto che c’era una Sakineh in Virginia, Teresa Lewis, per la quale valeva pure la pena firmare un appello perché fosse lasciata vivere. Ho così scoperto una cosa che onostante la mia età ed esperienza non avevano ancora capito: a volte i benefattori hanno in realtà la coscienza e almeno una mano lorde di sangue.

Preferisco non commentare il nuovo schiaffo di Israele sferrato in queste ore all’Onu in faccia ad Obama con la ridicola scusa dell'”importante festa religiosa”. Mi limito a ripetere che la famosa minaccia di “distruzione di Israele” attribuita nell’autunno 2005 ad Ahmadinejad – e da allora incollatagli addosso per giustificare l’ingiustificabile, compreso i bassi deliri levyani – è una balla. Lo ha già chiarito lo stesso Ahmadinejad più volte, anche in tv a New York nel programma di Larry King. Non è certo un caso che Ahmadinejad, per me comunque indigesto al pari di un Avigdor Lieberman, abbia cordiali rapporti con non piccole fette di rabbinato, a partire dai Naturei Karta. Anche a voler tralasciare Ahmadinejad, che potrebbe avere mentito a Larry King, c’è da dire che il docente Juan Cole, dell’Università del Michigan, è tra gli studiosi che hanno già messo in chiaro come il leader iraniano sia rimasto vittima di una cattiva traduzione: NON ha mai parlato della necessità di “cancellare Israele”, ma si è invece limitato a ripetere in lingua farsi un concetto già espresso a suo tempo da Khomeini: vale a dire, che spesso Paesi potenti “svaniscono dalla pagina della Storia”. “Come l’Unione sovietica e la stessa monarchia iraniana”, ha aggiunto Ahmadinejd nel suo discorso “stranamente” travisato e stravolto. Dov’è la minaccia di “distruzione”, per giunta nucleare, nel dire che “Israele svanirà dalla pagina della Storia come l’Unione Sovietica e la monarchia iraniana”? Oltretutto, si noti bene, questi due regimi, quello sovietico e quello dello scià, sono “svaniti” senza neppure sparare un colpo! Non una bomba atomica, si noti altrettanto bene, bensì neppure una bombetta a mano o una fucilata. Grosso modo, e a occhio e croce, è la fine che farà il castrismo a Cuba: svanirà forse perfino prima dello svanire all’altro mondo dei fratelli Castro. Svanirà pacificamente, almeno si spera. Senza dimenticare che a volerlo fare sparire nel sangue sono stati non l’Iran, ma gli Usa. Esattamente come hanno fatto con le democrazie locali in Cile, in Argentina, in Congo, in Indonesia e altrove. Lo hanno fatto anche in Iran, assieme al lacché inglese, quando vi hanno organizzato il colpo di Stato che uccise la neonata democrazia iraniana strangolando il governo democraticamente eletto di Mossadeq.

Questi sono i fatti e questa è la Storia. Non le puttanate dei vari Levy e altri furbi “umanitari”. Ambé, certo: poi c’è papa Ratzinger che a Londra rifila balle su “Hitler ateo”, quando invece era cattolico e il cocco di papa Pio XII oltre che dell’intera gerachia della Chiesa tedesca, e ci sono milioni di “credenti” (alle balle) che ci credono onde liberararsi dei sensi di colpa e delle code di paglia lunghe mille chilometri. E che anche a Londra, come già a New York e in Australia, oltre che in Vaticano-Italia, rifila la balla della “scarsa vigilanza” della Chiesa sulla pedofilia di troppo suoi preti e vaste masse di “credenti” (alle balle) se la bevono di corsa perché, as usual, certe verità non potranno mai ammetterle.  Il buon papocchio tedesco, volontario della Gioventù Hitleriana fino alla bella età di anni 16, è assecondato da tutti i mass media nel suo continuo nascondere che a dare l’ordine, per iscritto, di tacere alle autorità civili qualunque notizia sui preti pedofili è stato lui, in tandem con Tarcisio Bertone, oggi segretario di Stato del Vaticano cioè Numero Due dopo il Numero Uno papa Ratzinger. L’anno infatti firmato loro, nel giugno 2001, quello sciagurato ordine ai vescovi di tutto il mondo, in qualità rispettivamente di capo e vice capo della Congregazione per la dottrina della fede (l’ex orripilante Sant’Uffizio). E se non fosse stato per lo stop imposto da George W. Bush a un tribunale del Texas l’ottimo papa Ratzinger per quell’ordine scritto sarebbe stato processato e sicuramente condannato dai giudici che si occupavano di uno dei tanti casi di stupro di preti ai danni di minori.

Che pena vedere Bertone, l’impresentabile complice dell’ordine planetario “Salvate il prete pedofilo”, affianco al nostro presidente della Repubblica per festeggiare la breccia di Porta Pia e la presa di Roma. Il Vaticano avrebbe dovuto avere almeno il buon gusto e la decenza di mandare a quella cerimonia, la prima con un prelato in sua rappresentanza ufficiale, qualcun altro, ma NON il cardinal Dentone, pardòn, Bertone, coprotettore del clero pedofilo.
Povera Italia. Deve essere vero che il papa ha inviato felice il suo pur impresentabile segretario di Stato perché è ormai chiaro come la breccia di Porta Pia non sia servita tanto all’Italia per dilagare a Roma e nello Stato Pontificio quanto invece al Vaticano per dilagare in Italia…

E che pena vedere i giornali intossicati dai veleni e dalle grasse corruzioni berluscone abboccare come gonzi all’amo del “clamoroso documento” dello Stato caraibico di S. Lucia, che avrebbe dovuto dimostrare come il famoso appartamento di Montecarlo è stata un rapina di Gianfanco Fini pro domo mulieris. Ai mascalzoni strapagati, già rei di assassinio professionale ai danni di Dino Boffo, sono sfuggite sia le grossolanità del “documento” (anche un orbo vede che manca il numero di protocollo) sia la memoria del “conte Igor”. Vale a dire, non si ricordano più neppure della delinquenziale truffa che alcuni membri berluscon-finiani della commissione parlamentare Telecom Serbia ordirono con un rottame umano per diffamare in un sol colpo sia Massimo D’Alema che Romano Prodi accusandoli, con prove false, di avere lucrato una marea di miliardi con la (s)vendita di Telecom Serbia. Il “conte Igor”, il “supertestimone” mitomane e/o comprato, è finito in galera, i commissari felloni invece no, sono pure stati rieletti. E i giornalisti sensibili al soldo berluscone, velocissimi a dare credito al “conte Igor” e alle sue miserabili panzane, hanno pure fatto carriera, vedi Belpietro, autore di una memorabile porcata televisiva, pardòn, autore di un memorabile servizio televisivo pro domine berluscone sulla frottola Telecom Serbia. Non a caso oggi l’ottimo Belpietro è in prima fila nel “riferire obiettivamente la notizia” del documento caraibico. Anche se invece di essere una notizia è una cagata.
Essì, povera Italia. Con un giornalismo sempre più ossequioso. Ormai quasi da carta igienica.

A proposito di Carla Bruni e frottole spaziali: pochi giorni fa il regista Woody Allen, altro ebreo sideralmente lontano dal sionismo, in una intervista ha raccontato d’essere rimasto sbalordito quando ha letto sui giornali che la breve scena da lui affidata alla Bruni la si è dovuta ripetere ben 14 volte e che il presidente francese Sarkozy è piombato sul set infuriato e un po’ bevuto facendo scenate a dritta e a manca. “Tutte balle”, ha in pratica sintetizzato Woody. Che ha concluso: “Mi chiedo se ci raccontano balle così inventate di sana pianta anche riguardo la guerra in Afganistan”. Beh, sull’Iraq ci sono le prove che ce le hanno raccontate. Le raccontarono anche nel corso della guerra di Bush padre & C all’Iraq provocata dall’invasione del Quwait (autorizzata preventivamente dall’ambasciatrice Usa a Bagdad, con una trappola mortale per l’Iraq in attesa di quella mortale anche per Saddam con la seconda guerra all’Iraq). Per stimolare lo sdegno contro gli iracheni, la stampa mondiale scrisse che a Quwait City i soldati avevano rubato e portato via perfino le incubatrici dell’ospedale per bambini. Poi però è saltato fuori che era una balla colossale, addirittura quell’ospedale non era neppure dotato di nessuna incubatrice. Lo ha dimostrato, tra varie altre balle smascherate, una tesi di laurea che qualche anno fa è stata premiata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Che però si è ben guardato dal cacciare dalla professione Carlo Rossella, il direttore di Panorama che – per “aiutare” il capo del governo italiano, che guarda caso era anche il suo editore e datore di lavoro Berlusconi, a far contento Bush Junior – avvalorò con uno “scoop sensazionale” la balla dell’uranio del Niger “venduto all’Iraq per le bombe atomiche di Saddam”.

Ecco perché quando si tratta di certe accuse contro “i soliti noti” da parte dei “soliti ignoti” è meglio andar cauti. Chiedendo magari anche come mai sulla Sakineh della Virginia si tace, come del resto si tace sulle adultere lapidate sì, ma in Arabia Saudita. Con i soliti due pesi e due misure della nostra vergognosa, gigantesca e non disinterresata ipocrisia.
La Sakineh della Virginia è stata uccisa. Quella di Teheran continua a vivere, almeno per ora. Dovremmo sprofondare dalla vergogna.

627 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x VOX #149

    Ma quella e’ una parodia.
    E’ sicura di averla letta tutta, o solo un brano spoof di Joe Biden?

    Anita

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cari Amici,

    mi sono accorto di aver commesso una terribile omissione..
    Non vi ho presentato Meo Patacca!
    Meo Patacca è un noto discendente di una nobile famiglia Romana.
    Un suo trisavolo fu quel famoso “er Patacca” che vendette il Colosseo ad un Turista Americano !
    Meo Patacca si è laureato all’Universita La Capienza di Roma con una tesi su Carlo Marx, desiderando una specializzazione in Logica presso Il prof Odifeddri ,si è trasferito al Nord,sfruttando un “precariato qualsiasi!
    Vive nel sottoscala del mio Condominio e per campare legge i tarocchi ,consulta gli spiriti, e predice il futuro..
    Rigidamente da Sinistra..però..
    Ogni tanto lo invito a prendere un Tea con biscottini, su da me nell’attico..!!
    Sono dei Tea Party rigidamente alla Piemontese,e mi ha chiesto di sfruttare ogni tanto il mio Nick-name ,non possedendo ovviamente LUi un computer..
    Io sono un generoso !!
    Dice che è felice , qui da noi campa con 450 euro al mese..e si accontenta di quello che gli passa il convento..!!
    Le sue doti preditive sono notevoli , come ha letto della Sylvi piangente in Friuli, si è toccato gli Zebedei,cadendo in un mutismo esasperato..
    leggo oggi di Alluvioni in Friuli!!!
    Speriamo non porti sfiga al blog !!
    In tutti i casi ,cari amici, spero lo voglaite accogliere con Noi ,con la vostra proverbiale cortesia !!
    E’ molto pulito, e non puzza !!

    cc

  3. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Cara Anita la mia osservazione non aveva carattere politico , era solo una precisazione di aritmetica, i sommando il numero gli stati senza con quelli con pena di morte (secondo Popeye) il risultato mi pare fosse 66, … un po’ troppi tutto li.
    Venendo allo specifico mi fa piacere che quelli “con” siano molti meno di quelli detti, ( e forse auspicati) da poppy e mi dispiace che quelli “senza” siano un po’ meno di quelli che avevi detto tu.
    Sono piacevolmente sorpreso per il Michigan … 1846 e al Wisconsin … 1853 tanto più che si tratta di stati della regione centrale mi pare della zona dei grandi laghi. Zone che presumo a metà dell’’800 non fossero proprio il massimo della sicurezza, eppure quei governanti, presumibilmente rozzi, ma molto saggi, avevano recepito (forse senza conoscerlo) il messaggio del Beccaria che grossomodo si può sintetizzare in “il deterrente a delinquere non dipende tanto dalla gravità della condanna ma dal fatto che venga giustamente e sicuramente comminata.”
    Per quello che mi riguarda sono orgoglioso di abitare in un territorio, la Toscana che, primo stato al mondo, abolì ufficialmente e per legge la pena di morte il 30 novembre 1786 quando era Granducato di Toscana.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Per tutti :
    molto interessante questo Carl Paladino, mi sembra già di averlo sempre conosciuto …(non so perchè)
    —-

    Nello stato di New York ha vinto contro un deputato repubblicano abbastanza noto un personaggio molto strano di nome Carl Paladino, noto per il suo stile grezzo: ha mandato in giro e-mail razziste piene di parolacce, attacchi personali contro il candidato democratico Andrew Cuomo, un principe della politica newyorkese, figlio dell’ex governatore Mario Cuomo.
    Ma i modi poco diplomatici di Paladino che minaccia di portare una mazza di baseball ad Albany, la capitale dello stato di New York, e di usarla contro i politici della legislatura dello stato, evidentemente sono piaciuto a una parte dell’elettorato.

    —–

    Eh è L’america descritta dalla Sylvi che avanza…
    Coraggio mia cara !!!

    cc

  5. Vox
    Vox says:

    Ahmadinejad, Chavez e i media occidentali

    […] A Israele prudono le mani per uno scontro con l’Iran da un
    decennio. Tutti lo sanno. Inoltre, “il signor Rossi” pensa sempre che
    l’Iran è l’“uomo nero”, e che i mullah stanno segretamente
    costruendo bombe atomiche in modo da entrare in guerra con un Paese
    che ha oltre 200 armi nucleari. Questo è ridicolo, l’Iran non è
    suicida.

    Naturalmente, qualora il caso venisse presentato in questo modo la
    gente vedrebbe quanto sia davvero demenziale. Invece, dopo una
    mezz’ora dà un’occhiata alla tv e ascolta le stesse bugie ancora e poi
    di nuovo e comincia a pensare che ci sia qualcosa di vero.

    […]cosa sappiamo veramente sull’Iran che non siano solo montatura di
    PR e bugie?

    Quello che sappiamo è che gli atteggiamenti dell’Iran non minacciano
    gli USA o Israele. Per niente. L’agenzia di sorveglianza atomica, la
    IAEA, ha ripetutamente detto che non esiste “prova” che l’Iran abbia
    un programma per armi nucleari o che abbia dirottato del suo uranio a
    basso arricchimento per attività illecite. L’Iran sta semplicemente
    perseguendo l’uso pacifico dell’energia nucleare per sviluppare
    centrali elettriche che sono esplicitamente approvate ai sensi del NPT
    (trattato di non proliferazione nucleare). In altre parole, l’Iran
    da parte sua ha tenuto fede al contratto, mentre gli antagonisti
    (Israele e Stati Uniti) non lo hanno fatto.

    Allora, l’Iran dovrebbe crollare e consentire le angherie di USA e
    Israele o dovrebbe combattere per i suoi diritti entro i termini del
    trattato?

    USA e Israele sanno di non avere nessun appiglio cui appoggiarsi. Sanno
    anche che l’Iran ha giocato secondo le regole. È per questo che hanno
    messo insieme questa ridicola campagna denigratoria contro
    Ahmadinejad. Ecco perché non abbiamo mai letto niente su
    “obblighi del trattato” o “rispetto” nei media,
    solo accuse false che Ahmadinejad è un fanatico religioso, o che
    Ahmadinejad è un antisemita, o che Ahmadinejad vuole “cancellare”
    Israele o qualche altra sciocchezza simile. È tutto un tentativo di
    distogliere l’attenzione dal fatto che l’Iran è seduto su un
    oceano di petrolio e che Israele vuole espandere il suo potere
    regionale. Il resto è propaganda.

    Lo stesso vale per Chavez. Chavez è stato il primo leader del mondo ad
    offrire di inviare cibo, medicine e medici per le vittime di Katrina.
    Ma nessuno ne ha sentito parlare, perché ciò non è stato riportato dai
    media americani. Bush ha rifiutato l’offerta di Chavez perché
    aveva altre idee in mente per la gente di New Orleans. Ha voluto
    mettere alla prova le sue teorie naziste sulla legge marziale
    tagliando i rifornimenti vitali e con l’emissione di ordini
    “sparare per uccidere” su chiunque fosse sospettato di
    saccheggio. Volle ammassare con la minaccia delle armi migliaia di
    poveri di colore che avevano perso le loro case nel Superdome, dove
    avrebbero vissuto quasi una settimana in condizioni squallide da campo
    di prigionia, completamente tagliati fuori dal mondo esterno.

    La gente avrebbe sofferto altrettanto se ad essere in carica fosse
    stato Chavez? Non ci scommettete.

    La vita è notevolmente migliorata per i comuni lavoratori sotto Chavez.
    “La Commissione dell’ONU per l’America latina ed i
    Caraibi (CEPAL) ha trovato che il Venezuela aveva ridotto le
    disuguaglianze più di qualsiasi altro paese dell’America Latina
    dal 2002-2008, per finire con la distribuzione del reddito più equa
    nella regione.” (“The Venezuelan Economy”, Mark
    Weisbrot, counterpunch.org )

    Washington odia Chavez perché ha un innalzato il tenore di vita dei
    poveri e perché non si piega alle grandi multinazionali. Ecco perché è
    messo alla gogna dai media, perché il suo modello socialista di
    democrazia non è in linea con lo stile schiaccia-e-afferra del
    capitalismo americano.

    Chavez ha promulgato la riforma agraria e quella dell’industria del
    petrolio, ha migliorato l’istruzione e fornito assistenza
    sanitaria universale. Ha introdotto la formazione professionale, i
    sussidi alle ragazze madri, i programmi di prevenzione della
    tossicodipendenza, e l’assistenza per il recupero dei
    tossicodipendenti.

    Le politiche di Chavez hanno ridotto l’ignoranza, la povertà e
    l’ingiustizia. L’elenco potrebbe continuare all’infinito. I
    Venezuelani sono più impegnati nel processo politico come non mai.
    Questo spaventa Washington. Le elite americane non vogliono persone
    ben informate che partecipano al processo politico. Essi ritengono che
    il compito dovrebbe essere lasciato ai politici venali scelti dai capi
    delle grandi imprese e dai criminali in cappello a cilindro detti
    banchieri (banksters in slang americano, dalla fusione di banker e
    gangster. ndt). È per questo che Chavez deve andarsene. Ha dato alla
    gente la speranza di una vita migliore.

    La visione sociale di Chavez è in contrasto con quella prevalente in
    America di tipo imprenditoriale che permette agli speculatori di Wall
    Street di far saltare il sistema finanziario senza timore di
    rappresaglia, che permette alle grandi compagnie petrolifere di
    spogliare intere regioni del paese senza esserne ritenute
    responsabili, e che permette ai politici bugiardi trascinare la
    nazione in una guerra con l’impunità assoluta…

    Mike Whitney
    http://www.informationclearinghouse.info/article26398.htm

  6. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Solo un po’ di informazione.

    I Tea Parties non hanno un capo, sono nati da proteste regionali, nati dal nulla.
    I raduni avvengono via e-mail, via piccoli comizi, in quasi tutte le citta’ e cittadine.
    In circa un’anno dalla loro esistenza stanno cambiando il volto della politica degli US.

    I candidati appoggiati dai Tea Parties trionfano ovunque nelle primarie repubblicane e la stampa mainstream, per l’ennesima volta, non perde occasione per raggirare il manico e fare la solita disinformazione.
    Niente di nuovo.

    Ancora una volta tocca occuparsi del “bias” della stampa mainstream ed anche delle infinite mistificazioni che i media italiani impongono ai propri incauti lettori.

    Io non appartengo a nessun movimento, non dico di essere neutra, nessuno lo e’, faccio la mia parte ragionando e discutendo, leggendo e comunicando via e-mail con amici.
    E…votando.

    Saluti, Anita

  7. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x130
    i copi e incolla li sai fare molto bene , cercare in siti antisionistici e razzisti pure, cosi come scovare articoli oramai passe´….di ben sette mesi fa´. Oggi non si discute di questo ma di ben altre cose , fattene una ragione….dunque come sempre passi lunghi e ben distesi.
    Poi io a differenza di te ragiono con la mia testa, argomento….mentre tu non sapendo che pesci prendere , sperando di avere la meglio non sai fare altro che Copy and Paste. Ma la tua e´solo una illusione.
    Rodolfo

  8. Linosse
    Linosse says:

    Caro CC
    Da noi il te non è party ma patany,si fa interamente con acqua “sorgiva” del Po.L’effetto “rilassante” è strettamente intrinseco.
    Altro po polino patanino altro paladino.
    L.

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    DA PARTE DI VOX
    ———————————————————————
    quello sovietico e quello dello scià, sono “svaniti” senza neppure
    sparare un colpo!
    @ Pino

    A proposito dell’Urss, non e’ del tutto esatto. C’e’
    stato l’assedio del parlamento da parte dei carrarmati di Eltsin.
    Assedio conclusosi con l’attacco al Palazzo Bianco (Parlamento) e
    la morte di diverse centinaia di civili, sia dentro che fuori.

    Ci fu, in realta’, un doppio golpe, ovvero un golpe a due riprese:
    il primo nel 1992, per deporre Gorbaciov (durante il quale morirono
    alcune persone), il secondo, nel 1993, per debellare i deputati
    socialisti che erano riuniti in parlamento, facendo piazza pulita
    degli avversari politici (anche fisicamente) e uccidendo, al tempo
    stesso, anche dei civili che erano fuori dell’edificio.

    Credo sia inutile aggiungere che Eltsin era il delfino della longa
    manus USA, istruito, con la promessa dei un potere immenso, su come
    fare a pezzi l’Urss e le sue infrastutture e instaurarvi il
    capitalismo liberista (svendendo tutto per pochi dollari ai
    capitalisti stranieri) per tramite di Jeoffrey Sachs, uno dei pupilli
    della Chicago School of Economics (allievo di Milton Friedman) che,
    qualche mese prima, aveva “istruito” allo stesso modo i
    polacchi.

    Se la caduta del regime dello scia’ di Persia e’ stato un
    avvenimento positivo per il popolo iraniano, o almeno la maggior parte
    di esso, la fine del socialismo ha precipitato l’80% dei russi et
    al. popoli dell’area ex-sovietica nella poverta’, nella
    disoccupazione e, in generale, nelle stesse condizioni difficili che
    stiamo attraversando noi in Occidente.

    Per quanto riguarda Cuba, io non mi sentirei di auspicarvi la fine del
    socialismo, perche’ non e’ che questo verra’ sostituito da
    qualcosa di meglio. Anzi.

  10. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Cara Sylvi quella di Uroburo studente alle Frattocchie è davvero esilarante. Io ci sono entrato 10 minuti nel ’65 per rabboccare il radiatore sempre assetato della mia 600 in viaggio per un’altra scuola, quella sindacale di Ariccia. Ma sono convinto che Uroburo in uguale situazione … avrebbe fuso la testata.

    La presenza di Popeye peggiora notevolmente il dialogo con Anita. Ho notato che nei periodi in cui Popeye non interviene nel blog le sue argomentazioni a favore degli USA sono “MOLTO” più efficaci riesce a spiegare situazioni fornendo particolari che noi da lontano conosciamo solo a grandi linee o non conosciamo affatto e a farci vedere certi fatti sotto una luce diversa o quantomeno a farci comprendere il modo di ragionare di una parte di americani. Quando è presente Popeye, sembra cambiare pelle, spesso lo difende in maniera acritica, su argomenti in cui è indifendibile in generale ed ancor più in un blog come questo, lo fa come se fosse un dovere a cui non sa sottrarsi, e sbaglia, qualche bacchettata a Poppy la renderebbe più credibile.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

  11. Anita
    Anita says:

    x CC

    Carl Paladino mi da l’impressione di un mobster.
    Ma forse e’ quello che ci vuole in un posto come Albany New York.
    Appare incolto ma non e’, e’ un avvocato ed e’ moooolto ricco.
    Era Democratico, cambio’ partito ad un certo punto.
    Voleva candidarsi per il partito repubblicano, ma non gli volevano concedere piu’ di due minuti in un dibattito.
    Le lettere erano e-mails a competitori in real-estate , ma sembra che non venissero da lui, ma da associati…. (???)

    Anita

  12. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,

    io mi fido Ciecamente di te ..
    So che in Internette sei bravissima e che quando vuoi sai scovare qualsiasi cosa..
    Potresti per cortesia “pubblicare”alcuni e-mail di Carl Paladino o similiori, alfine di scacciare da te “l’ingiustissima accusa” di essere omissiva e di fare “propaganda” ???
    Scusa pubblicare queste e-mail ,sarebbe violazione della Privacy???

    Così sbugiardiamo Ugo Stille ,noto Bolscevico,iscritto alla gioventù stalinista???
    Pensa che colpaccio !!!!!!!
    Che so un Carl Paladino seguace di Ghandhi,non sarebbe male!
    Come dici tu, si dicono tante cattiverie, (cattivi,cattivi, cattivi ) ma la pratica le smentisce…oggi che hai questa possibiltà di dimostare al mondo che le tue non sono solo tue elucubrazioni, datti da fare!!

    cc

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    xShalom 141
    Lei ha capito male.Lei vive sulla luna.
    Non certo Israele ha mai pensato o fatto certe dichiarazioni.
    ma il pazzo di Teheran, come ben san tutti.
    Quello che volevo far capire e´, che Israele e´una realta´oramai incancellabile. La teoria di Controcorrente e´fuori da ogni assennato ragionamento. Cercare di eliminare Israele come Stato significa solo una terza guerra mondiale e nient´altro ed Israle in quel caso avrebbe altre cose da fare che sganciare bombe in Europa. Punto e strapunto.
    Mi stia bene, Rodolfo

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Scusa Anny,
    ho pòostato dopo la tua esauriente spiegazione, esauriente,
    Vedo che sei stata bravissima, la colpa è sempre degli Asoociati..!!
    Quali ?
    Carl Paladino ,ricchissimo,( il che non guasta mai) è un ex-figlio dei Fiori e al posto di mazze vuol mettere fiori nei cannoni…
    Lo sappiamo che in America la colpa è sempre degli Associati che si approfittano degli ubriaconi!

    cc

  15. sylvi
    sylvi says:

    caro Az,

    non sapendo nulla di Uroburo, ed è un vantaggio, io posso formulare tutte le ipotesi che più mi suggerisce la mia fantasia, ed anche la lettura dei suoi post!

    Della scuola di Ariccia avevo sentito parlare.
    Mi raccontavano che si viveva come in Collegio.
    Io che frequentavo i corsi Mathesis a Lignano, in bassissima stagione, senza riscaldamento, mi chiedevo se, come al solito, i futuri sindacalisti non fossero più fortunati di noi!
    E per di più senza porchetta!

    Sylvi

  16. sylvi
    sylvi says:

    caro CC,

    Ti piacerebbe che ci fosse l’acqua alta a Grado, che non è Friuli, non è Venezia Giulia…è Grado e basta!
    Abbiamo appena telefonato e ci hanno detto che i giovani virgulti del PDL…nè i loro ospiti, non corrono pericoli di annegamento, come so che in Quor tuo auspicavi.
    Meo Patacca è una patacca!

    Ma come fa a convivere con Gianduia???
    Forse spera nei cioccolatini gratis?

    Sylvi

  17. Anita
    Anita says:

    x CC

    Su Christine O’Donnell (signorina), spero che non sia solo una rivolta all’establishment.

    Molto di quello che si legge sono attacchi personali, il fatto rimane che potrebbe essere un peso leggero contro il candidato democratico Chris Coon, a self admitted marxist, a novembre.

    Anita

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Meo Patacca vive in un sottoscala, io all’attico, per il momento e spariamo più a lungo possibile..in questo momento legge la sfera in un mercatino rionale delle cose usate per guadagnarsi da vivere, un pò come dovremo fare Noi in Europa da qui ad un PO’ !!

    Gianduja è un grande del passato, Lui vendeva cioccolata autentica, non Mexxa in scatola !!
    Lunga vita ai promoter di grado e speriamo che ormai la loro merce sia Mexxa scaduta!!!

    cc

  19. Popeye
    Popeye says:

    Washington Post
    Studi dicono Pena di morte deterrente
    di ROBERT TANNER The Associated Press
    Lunedi, June 11, 2007, 04:53 –
    Le forze anti-pena di morte hanno preso slancio negli ultimi anni, con una moratoria in Illinois, le controversie in tribunale per l’iniezione letale in più di una mezza dozzina di Stati e il progresso verso la definitiva abolizione in New Jersey. Il rullo di tamburi costante di _ DNA proscioglimenti sottolineando i difetti del sistema di giustizia _ ha pesato contro la pena capitale. L’opposizione morale è alto, troppo, ha fatto eco in Europa e nel resto del mondo industrializzato, dove tutti, ma alcuni paesi vietata esecuzioni anni fa.
    Forze contro la pena di morte hanno assunto rilievo negli ultimi anni, con una moratoria in Illinois, le controversie in tribunale per l’iniezione letale in più di una mezza dozzina di Stati e il progresso verso la definitiva abolizione in New Jersey. Ciò che viene poco conto, tuttavia, è una serie di studi accademici negli ultimi anni mezza dozzina, che pretendono di risolvere una volta _ argomento dibattuto se gli atti della pena di morte come deterrente per omicidio. Le analisi dicono di sì. Contano fra tre e vita a 18 persone che sarebbero salvati dalla esecuzione di ogni killer condannati. Le relazioni hanno sconvolto gli avversari pena di morte e vari scienziati, che con forza la questione dei dati e le sue implicazioni. Finora, gli studi hanno avuto uno scarso impatto sulla politica pubblica. Commissione del New Jersey sulla pena di morte di quest’anno ha respinto il corpo di conoscenze sulla deterrenza come “inconcludenti”. Ma l’argomento feroce nei circoli accademici potrebbe eventualmente diffondere ad un pubblico più ampio, come è avvenuto in passato. “La scienza realmente trarre una conclusione. L’ha fatto. Non vi è alcun dubbio al riguardo”, ha detto Naci Mocan, professore di economia presso la University of Colorado a Denver. “La conclusione è che c’è un effetto deterrente”. Uno studio del 2003 è co-autore, e uno studio del 2006 che ri-esaminato i dati, ha rilevato che i risultati di ogni esecuzione in cinque omicidi in meno, e il pendolarismo una condanna a morte significa cinque omicidi di più. “I risultati sono robusti, in realtà non andare via,” ha detto. “Mi oppongo alla pena di morte. Ma i miei risultati dimostrano che la pena di morte (scoraggia) _ che cosa devo fare, nasconderli?” Gli studi statistici come il suo sono tra una decina di carte dal 2001 che la pena capitale ha effetti deterrenti. Tutti esplorare i _ stessa teoria di base se il costo di qualcosa (che sia l’acquisto di una mela o l’atto di uccidere qualcuno) diventa troppo alta, le persone modificano il loro comportamento (mele rinunciare o timidi da omicidio). Per approfondire la questione, si guardano le esecuzioni e omicidi, per anno e per Stato o contea, cercando di prendere in giro fuori l’impatto della pena di morte omicidi tenendo conto di altri fattori, come i dati della disoccupazione e il reddito pro capite, le probabilità di all’arresto e alla condanna, e altro ancora. Tra le conclusioni: _ Ogni esecuzione scoraggia una media di 18 omicidi, secondo uno studio del 2003 a livello nazionale da docenti della Emory University. (Altri studi hanno stimato gli omicidi scoraggiati per l’esecuzione a tre, cinque e 14)

    Traduzione Google di: http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/content/article/2007/06/11/AR2007061100406.html?referrer=emailarticle

  20. Popeye
    Popeye says:

    …lo fa come se fosse un dovere a cui non sa sottrarsi, e sbaglia, qualche bacchettata a Poppy la renderebbe più credibile.
    ————–
    Cara Anita,
    Ha capito? Per essere piu’ credibile deve essere come loro. L’ha detto il sapientone dobbiamo crederci o no?
    Mi sto bacchettanto cosi posso essere piu’ credibile su ogni soggetto da A..Z.

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Sylvina ,
    la solita disinformazione …
    Io che invece stavo alle Frattocchie, alla sera andavo sempre a trovare le compagne di Ariccia che non dista molto!
    Finchè un giorno mi beccò Foa che mi chiese da dove venissi, fu molto comprensivo, in fondo mica era un collegio di suore o educande!!
    Credo che anche Mathesis a Lignano non lo fosse in fondo , o noh?
    Mi spiace che non so postare l’occhiolino,postale!

    cc

  22. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    vedi Rudolfo, se gli articoli sono di sette mesi fa ( stai barando come al solito) non cambia comunque di una virgola la sostanza.
    E cioè che tu, kojonazzo sui generis, supporti pateticamente neonazi tagliagole che invece della svastica vanno in giro con la stella di David.
    Poi quel giornale non é nè razzista nè antisemita.
    Non ha peli sulla lingua.
    E questo alle lingue pelose come la tua non quadra.
    Echissenefrega.
    Vai.
    C.G.

  23. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Popeye
    Sono proprio miserabili le traduzioni di google, meglio sarebbe stato se tu lo avessi postato in Inglese.
    Quello che alla fine ho capito e´che:-“_ Ogni esecuzione scoraggia una media di 18 omicidi, secondo uno studio del 2003 a livello nazionale da docenti della Emory University. (Altri studi hanno stimato gli omicidi scoraggiati per l’esecuzione a tre, cinque e 14)

    Una esecuzione dunque salva 18 vite umane, interessante.
    E questo mi basta o dovrebbe bastare. Un saluto Rodolfo

  24. Anita
    Anita says:

    x CC #165

    Mi stai pigliando in giro?

    Apparentemente Paladino e’ stato scolpato delle lettere e-mail compromettenti.

    Ciao, Anita

    Mi devo assentare….

  25. sylvi
    sylvi says:

    …Credo che anche Mathesis a Lignano non lo fosse in fondo , o noh?…CC

    caro cc,

    verissimo.
    Io ero una giovin signora piacente, e una sera a cena avevo di fronte un bel professorone venuto da non ricordo dove.
    Accanto gli sedeva il Provveditore.
    Ad un tratto sentii di sotto un piedino indagatore…
    Sferrai un grazioso calcetto che colpì, ahimè, il Provveditore.
    Hai capito perchè non ho fatto carriera??????????????????

    Sylvi

  26. Rodolfo
    Rodolfo says:

    x177
    La puoi girare come vuoi tu, ma sempre cucuzza e´, e cucuzza naturalmente rimani. I miei piu´sentiti complimenti. Rodolfo

  27. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Aaahhh, il piedino…. una volta me lo trovai tra gli zebedei, mi sorrideva languida ed io mi misi comodo. Rodolfo

  28. Popeye
    Popeye says:

    Caro Rodolfo,
    Lo so a volte la trasduzione google fa schifo. Il link pero’ funziona e ti porterà alla versione inglese e potrai leggere anche la seconda pagina.
    Diciotto e’ il più alto valore, il minimo e tre.

  29. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti,
    Tu capisci solo quando vuoi. Vieni sul blog, scrivi una cavolata e poi fai finta di niente. Gia’, era passata una giornata e non conoscevi più quello che avevi scritto.

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    guarda che allora non avevo capito, scusa l’ignoransa, pensavo che Mathesis fosse un luogo del’Azione cattolica..
    Come vedi ,qui nessuno è prof ci tanti gnoranti come io !

    cc

  31. Anita
    Anita says:

    x chi e’ contrario alla pena capitale

    Joshua Komisarjevsky spotted Jennifer Hawke-Petit and her two daughters at the store and followed them home, then returned later with his friend Steven Hayes and together they severely beat Petit and killed his wife and daughters, police say.

    http://www.cbsnews.com/8301-504083_162-20016183-504083.html

    Il Connecticut non ha la pena di morte.

    Joshua Komisarjevsky prese d’occhio Jennifer Hawke-Petit e le sue figlie in un negozio e le segui fino a casa poi ritorno’ con un suo amico Steven Hayes ed insieme colpirono gravemente il Sig. Petit ed uccisero la moglie e le due figlie.

    Non si ferma qui.
    Prima stuprarono la Signora Petit e la ammazzarono, poi stuprarono la figlia undicenne e la legarono al letto con la sorella diciassettenne, cosparsero il letto con benzina e ci diedero fuoco causando la morte delle due sorelle.

    I due avevano una lunga fedina penale.
    Il processo iniziera’ presto o e’ gia’ iniziato.
    —————————————————————-

    Cosa si meritano questi due selvaggi assassini criminali?
    Ovviamente recidivi.
    Perche’ mai spendere circa $45’000 l’anno per ognuno e tenerli
    in prigione a vita?

    Per conto mio li impiccherei lentamente dopo avergli rimosso i coglioni e il resto.

    Date un occhiata a quella famiglia in tempi migliori.

    Anita

  32. Anita
    Anita says:

    x 189

    Mi devo correggere, il Connecticut ha la pena di morte.

    Yes, Connecticut has the death penalty.
    They have only executed one person since the US Supreme Court lifted the moratorium on capital punishment in 1976; however, there are 10 people housed on death row.
    They use lethal injection exclusively.

    Anita

  33. sylvi
    sylvi says:

    caro cc,

    vedi che ragioni solo in termini di ideologia, e di ” fede”?
    Come Rodolfo (183) che ragiona e si infiamma solo in termini di …zebedei???

    Però c’erano , negli anni,molte tentazioni a Mathesis,…meno nell’Azione Cattolica!
    Da qua le mie scelte…eh, eh, eh.
    Non dirlo a mio marito,
    Non vorrai rovinare un matrimonio… già decrepito di suo!!!

    Sylvi

  34. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    hai ragione,adesso vado a chiedere al mio amico Meo Patacca ,che ci faccia una relazione su metodologia della Figa, nell’ interpretazione del materialismo storico -dialettico !
    Un vero peccato che non partecipi al dibattito ,che sicuramente si innescherà, il Prof Marco Tempesta da Bisceglie, che poteva controbattere con l’interpretazione della Figa, nel pensiero “pubblicistico moderno”, ovvero come la colpa è del 68, della sinistra e della CGIL !
    Un vero peccato!

    cc

  35. Vox
    Vox says:

    Alcuni media “alternativi” sono sponsorizzati da varie fondazioni capitaliste (come la Rockefeller F.), in modo da controllare le notizie che diffondono.

    http://911blogger.com/news/2010-09-25/alternative-media-and-ahamadinejads-speech-total-silence-total-censorship

    Alternative Media and Ahamadinejad’s Speech.
    Total Silence. Total Censorship.

    Alternet, CommonDreams, Truthout, DemocracyNow, Counterpunch, antiwar.com. – small mention of the speech as part of their news rundown. No details.

    It seems a clear indication that our progressive and independent alternative media is completely controlled. By whom? Well, it seems by the big foundations that help fund these sites.

    If you go to the foundational support for any of these sites, you will find foundations that link back to the likes of the Rockefeller Foundation, the Ford Foundation, Charles Steart Mott Foundation, McKnight Foundation, Joyce Foundation, and many others.

    Michel Chossudovsky explains in his article at Global Research, “Manufacturing Dissent”, that this funding is part of a plan by the elites to actually control the content and actions of the so called “people’s movement”, in that while allowing these groups to actively dissent against the globalization movement of the international powerful elites, they actively fund them so that limits can be placed where necessary.

  36. Vox
    Vox says:

    SINDACATI BRITANNICI VOTANO PER BOICOTTAGGIO ISRAELE

    http://electronicintifada.net/v2/article10781.shtml

    UK trade unions overwhelmingly pass boycott vote

    In a landmark decision, Britain’s trade unions have voted overwhelmingly to commit to build a mass boycott movement, disinvestment and sanctions on Israel for a negotiated settlement based on justice for Palestinians.

    The motion was passed at the 2009 TUC Annual Congress in Liverpool (17 September), by unions representing 6.5 million workers across the UK

  37. sylvi
    sylvi says:

    caro Uroburo

    è da quando sono stata a Yalta che ho una curiosità…ehhhsì, ne ho tante.
    Dopo essermi adeguatamente informata, sono stata a visitare la casa e il giardino di Cechov che mi hanno profondamente commossa.
    Desideravo anche andare a vedere in quale parte della città era morto Togliatti, ma…le guide non hanno saputo…o voluto? informarmi.
    Così sono tornata a casa con la curiosità!!!.
    Lei che è uno storico accreditato, mi sa dire in quale parte di Yalta è morto Togliatti?

    saluti Sylvi

  38. Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**: Basilea 3:  inizio di riforma o illusione?
    Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**: Basilea 3: inizio di riforma o illusione? says:

    Basilea 3: inizio di riforma o illusione?

    Di Mario Lettieri* e Paolo Raimondi**

    Speriamo, non solo per scaramanzia, che l’annuncio di Basilea 3, che coincide con il secondo anniversario della “morte” della Lehman Brothers, non porti male.

    La riforma verrà sottoscritta dai 27 banchieri centrali del Comitato di Basilea al summit G20 di Seul a novembre. Ma più che oggetto di accordo vero, per il momento sembra essere fonte di polemiche tra i differenti sistemi bancari.

    Indubbiamente è positivo che l’accordo metta una pietra sopra il Basilea 2, che, in preda ad una strana euforia, aveva irresponsabilmente abbassato gli argini dei flussi di liquidità nel mondo della finanza e aperto i saloon del Far West della speculazione.

    Allora il tasso Tier 1, cioè il rapporto tra il patrimonio della banca (capitale azionario più riserve di bilancio) e le sue attività ponderate in base al rischio, era al 2%. Oggi, invece, si propone di aumentare il capitale vero, cioè i soldi da usare per eventuali perdite, al 4,5%, cui va aggiunto un ulteriore cuscinetto del 2,5% per affrontare situazioni di emergenza finanziaria. I nuovi parametri però saranno completamente operativi soltanto entro il 2019. Il che suscita molte perplessità.

    Per capire la portata del cambiamento, si ricordi che nel 2008 la JP Morgan Chase Bank NA, la più grande banca americana, aveva 170 miliardi di dollari di capitale, 1.670 miliardi di attività e 79.000 miliardi di derivati Otc. Il suo capitale era il 10,2% delle attività e lo 0,21% dei suoi derivati in essere. La Goldman Sachs con un capitale di 64 miliardi di dollari aveva Otc per 42.200 miliardi. In pratica il suo capitale era appena lo 0,15% degli Otc. Perciò c’è da chiedersi: con Basilea 3, che peso avranno gli Otc nella definizione del Tier 1?

    Inoltre, la britannica Royal Bank of Scotland, che nel 2008-9 venne salvata dal fallimento con il bailout più costoso al mondo da 74 miliardi di dollari, aveva un Tier 1 del 4%

    Le banche più aggressive ed esposte nelle speculazioni in derivati hanno sempre contato che in caso di default “avrebbe pagato Pantalone”. Infatti gli stati sono stati considerati come “creditori di ultima istanza” per le banche fallite.

    Quasi tutti i settori bancari internazionali lamentano che Basilea 3 farebbe aumentare il costo del denaro e diminuire il flusso di crediti alle imprese. All’interno del mondo bancario internazionale è poi emerso una sorta di sciacallaggio. Le banche americane, ad esempio, rimpinguate con i soldi dei salvataggi pubblici pensano di star meglio e godono nel sentire le lamentele delle concorrenti europee. Mostrano aggressività probabilmente per evitare che il mondo comprenda fino in fondo il drammatico significato del debito globale americano, quello pubblico sommato a quello delle famiglie e del business, che oggi è di 52.000 miliardi di dollari!

    Certamente molte banche europee, abituate a rapporti privilegiati con i governi, resistono ai cambiamenti. L’Anglo Irish Bank è già costata al governo irlandese 22 miliardi di euro, ma la perdita totale potrebbe arrivare a 35 miliardi. Le banche tedesche in particolare hanno 800 miliardi di euro di titoli tossici ancora da smaltire e temono attacchi finanziari destabilizzanti interni al mondo bancario. Ma , a differenza dell’economia americana, quella tedesca non soffre di insolvibilità.

    In ogni modo, i più alti tassi Tier 1 da soli non potranno evitare altre crisi. Servono regole, controlli e supervisione efficace. Un aspetto essenziale riguarda le regole contabili con cui vengono valutati e riportati in bilancio gli attivi delle banche. Quanto valgono i titoli tossici? Il loro valore nominale o quello di mercato, mark to market? In quest’ultimo caso centinaia di miliardi sparirebbero dai bilanci delle banche dall’oggi al domani.

    L’altra questione importante resta il rischio sistemico che coinvolge sì le banche “too big too fail”, ma anche certi settori finanziari non bancari poco o per niente regolati. Si ricordi che tra gli attori primari della crisi finanziaria Usa vi erano i due colossi delle ipoteche immobiliari, Fannie Mae e Freddie Mac, che erano stati esentati dal rispettare le regole di Basilea 2. Oggi, sotto l’amministrazione controllata del governo, non sono sottoposte alle regole delle nuova riforma finanziaria Dodd-Frank e continuano a lavorare nelle settore dei mutui casa con i vecchi metodi!

    Certamente le cose non possono continuare come prima della crisi. Perciò i tempi di attuazione delle regole, la sterilizzazione dei derivati, i controlli non possono essere ignorati nel prossimo G20 di Seul se si vuole evitare nuove possibili crisi sistemiche.

    *Sottosegretario all’Economia nel governo Prodi **Economista

  39. Vox
    Vox says:

    USA STANNO DIVENTANDO STATO DI POLIZIA
    di Paul Craig Roberts

    Da settembre la FBI ha iniziato una serie di raid contro attivisti anti-guerra in Illinois, Minneapolis, Michigan e Carolina del Nord col pretesto che “aiutano il terrorismo”…

    http://www.informationclearinghouse.info/article26452.htm

    The US Is A Police State

    By Paul Craig Roberts

    On September 24, Jason Ditz reported on Antiwar.com that “the FBI is confirming that this morning they began a number of raids against the homes of antiwar activists in Illinois, Minneapolis, Michigan, and North Carolina, claiming that they are ‘seeking evidence relating to activities concerning the material support of terrorism.’”

    Now we know what Homeland Security (sic) secretary Janet Napolitano meant when she said on September 10: “The old view that ‘if we fight the terrorists abroad, we won’t have to fight them here’ is just that–the old view.” The new view, Napolitano said, is “to counter violent extremism right here at home.”

    “Violent extremism” is one of those undefined police state terms that will mean whatever the government wants it to mean. In this morning’s FBI’s foray into the homes of American citizens of conscience, it means antiwar activists, whose activities are equated with “the material support of terrorism,” just as conservatives equated Vietnam era anti-war protesters with giving material support to communism.

    Anti-war activist Mick Kelly whose home was raided, sees the FBI raids as harassment to intimidate those who organize war protests. I wonder if Kelly is under-estimating the threat. The FBI’s own words clearly indicate that the federal police agency and the judges who signed the warrants do not regard antiwar protesters as Americans exercising their Constitutional rights, but as unpatriotic elements offering material support to terrorism.

    “Material support” is another of those undefined police state terms. In this context the term means that Americans who fail to believe their government’s lies and instead protest its policies, are supporting their government’s declared enemies and, thus, are not exercising their civil liberties but committing treason…

  40. x Rodolfo e x Popeye
    x Rodolfo e x Popeye says:

    Non sapevo che Hitler avesse salvato 6.000.000×18 = 680.000.000 vite umane. Immagino quindi ne sarete felici. Ma allora di che si lamentano i Ridolfo, rAdolfo e i Netanyahu?
    Quando vi leggo penso a come ci si possa ridurre al vostro stato.
    Shalom

  41. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Ma chi gliel’ha detto?

    Ahmadinejad e’ stato in TV per ore.
    Con gli occhi da sornione….

    Lei non deve far altro che digitare:
    Ahmadinejad speech at the UN this week.

    Puo’ trovare il testo dei suoi discorsi ed un sacco di videos.

    Infatti non abbiamo visto altro…o quasi.

    Anita

  42. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Hai capito la Komare!!
    Vorrebbe impiccare strupratori e togliergi pure i maroni.
    Me la immagino con un grembiule, un coltellaccio da cucina e…
    zac!
    Hai capito…
    Chissà se li vorrebbe tagliuzzare pure a Cheney..
    Ne dubito, sicuramente tiene una sua foto sul comodino da notte.

    x poppy:
    vedo che ti sei fatto male.
    Te l’ho suggerito, quando ti bacchetti datti una regolata, mica hai più vent’anni. Cribbio!
    C.G.

  43. sylvi
    sylvi says:

    Hai capito la Komare!!
    Vorrebbe impiccare strupratori e togliergi pure i maroni.C.G.

    caro C.G.,
    Vengo anch’io!
    Almeno fino a quando non saranno struprati anche i maschi!

    ” e sapere di nascosto l’effetto che fa” …..
    Buonanotte!
    Sylvi

Trackbacks & Pingbacks

I commenti sono chiusi.