La Sakineh di Teheran è viva. Quella della Virginia, l’handicappata Teresa Lewis, è stata invece uccisa questa notte. Nel vergognoso silenzio dei professionisti dei due pesi e due misure come Bernard Levy e Carla Bruni Sarkozy. Woody Allen: “La stampa racconta balle”. As usual

E dunque la Sakineh statunitense che risponde al nome di Teresa Lewis e di cui tutti ce ne siamo bellamente fregati, anzi strafregati,  è stata puntualmente giustiziata. Ovvero uccisa legalmente. Con una iniezione letale dopo averla legata come un Cristo donna a un lettino a forma di croce per poterle infilare il veleno nelle arterie. Ci sono giornali che pudicamente, o meglio ipocritamente, nascondo tutto sotto il tappeto di “un cocktail di barbiturici che le ha fermato il cuore”. Insomma, un po’ come se fosse andata al bar e avesse bevuto un cockail sbagliato, o meglio: il cocktail della Giustizia… Made in Usa. Più esattamente, in Virginia. Quando l’hanno uccisa in Europa erano le 3 di notte. Anche in Francia, e la signora Carla  Bruni sposata Sarkozy se la dormiva beatamente come il figo filosofo maestrino di pensiero Bernard Levy, che si mobilita solo se c’è da dare addosso all’Iran. Che miserabili.

I fatti.
Alla pari della coetanea iraniana Sakineh, Teresa Lewis è stata condannata a morte per avere in qualche modo collaborato all’uccisione di suo marito Julian e del figliastro  Charles, delitti compiuti nel 2002 allo scopo di incassare i soldi di una polizza di assicurazione, 250mila dollari, e fuggire con l’amante. Intervistata in carcere dal Washington Post, Teresa ha ammesso le sue responsabilità ed espresso rimorso senza accampare scusanti: “Non ho premuto il grilletto quel giorno, però feci del male, lasciai che due persone fossero uccise. Questo lo so. Ho tradito due persone che amavo. Ma ho paura della morte, vorrei continuare a vivere”. Desiderio non esaudito: di continuare a vivere non gliel’hanno permesso.

Questa condanna a morte ha vari lati orribili, oltre a quello intrinseco di ogni condanna capitale. Il primo è che Teresa è una ritardata mentale,  il suo quoziente di intelligenza è solo 72: vale a dire, appena due punti sopra l’incapacità di intendere e di volere. Il secondo è che la sua domanda di grazia è stata respinta proprio perché per quei due miserabili punti: “Teresa Lewis non rientra nella definizione legale di una ritardata mentale”, ha seraficamente dichiarato il governatore Robert McDonnell. La definizione legale scatta infatti a quota 70. Ma è il terzo lato orribile il più incredibile e orribile di tutti: mentre lei è stata condannata a morte, gli autori materiali del delitto – tali Shallenber e Fuller – sono stati invece condannati NON alla pena capitale, bensì all’ergastolo. Incredibile, ma vero. Orribile, ma vero.

A dire il vero di lato orribile ce n’è un altro: si tratta infatti di una sentenza chiaramente discriminatoria verso le donne. Gli esecutori materiali, coloro cioè che il grilletto lo hanno premuto, sono di sesso maschile, e pur avendo la responsabilità maggiore non sono stati condannati a morte, anche se pare che uno dei due si sia suicidato in carcere. Il giudice Charles Strauss si è scagliato principalmente contro Sakineh, pardòn, Teresa, definendola “la testa del serpente” del duplice delitto. Come faccia un “serpente” con la testa da handicappato a subornare due uomini fino a renderli assassini è un bel mistero, ma mister Strauss non bada a queste quisquillie. Lui, da bravo yankee pronipote dei cow boy dalla pistola e dall’impiccagione facile, nonché inventori del linciaggio, è un vero macho e spara sentenze.

Come si vede, i casi della Sakineh iraniana e della Sakineh statunitense di nome Teresa Lewis  sono pressocché identici, ma il secondo è più grave. E’ più grave sia per l’handicap della Sakineh della Virginia sia per il fatto che a differenza della Sakineh iraniana è stata uccisa per davvero. Nella nostra beata indifferenza. Non ha detto “bah” neppure l’eroica signora Carla Bruni in Sarkozy, che credo avrebbe fatto meglio a firmare prima di tutto contro la decisione di suo marito di spingere i rom a togliersi dai piedi della Francia. Per non parlare del filosofo fighetto Bernard Levy, l’organizzatore della campagna a favore della Sakineh di Teheran: per quella della Virginia ha preferito fottersene. Embé, i due pesi e due misure mica sono pizza e fichi! Tanto meno lo sono la forsennata volontà di diffamare l’Iran in ogni modo per poter facilitare la sospirata invasione o almeno gli agognati bombardamenti “chirurgici”. La gente miserabile a volte è molto miserabile. Si parva licet, dove sono i Marco Tempesta che reclamano attenzione per TUTTI e comunque MAI per i casi disperati? Vallo a sapere. Dormono beati il sonno del giusto. O della ragione?

Non è la prima volta che negli Usa mandano a morte un handicappato e – se non ricordo male – perfino una persona che aveva commesso il delitto quando era minorenne. Ma neppure questo è bastato ai pii e virtuosi Carla Bruni e Bernard Levy per mobilitarsi o almeno interessarsi della povera disgraziata d’Oltreoceano. Su Carla Bruni non c’è molto da dire: scegliersi la causa umanitaria “giusta”, indovinata, aiuta la propria immagine, la promuove, provoca buona pubblicità. Sul signorino Levy vale però la pena aggiungere qualche parola. Questo autentico fissato contro l’Iran è uno dei massimi teorici dell’impossibilità di usare con Teheran qualsiasi carota, qualsiasi deterrente che non sia la guerra o almeno una grandinata di bombe. Ecco cosa ha dichiarato il fighetto parigino il 22 agosto del 2006 al Wall Street Journal, ovviamente glissando sul fatto che le armi atomiche le ha la sua amatissima Israele e non altri in Medio Oriente: “C’è una differenza radicale tra la Repubblica islamica dell’Iran e gli altri governi con armi nucleari. Questè differemza è dovuta alla visione apocalittica del mondo degli odierni governanti dell’Iran. Questa visione […] condiziona chiaramente la percezione e le linee politiche di Ahmadinejad. La minaccia di una rappresaglia [nucleare] contro l’Iran è inefficace di fronte al complesso del suicidio e del martirio che affligge oggi parte del mondo islamico […]. In questo contesto, la reciproca distruzione assicurata, cioè il deterrente che ha funzionato così bene durante la Guerra Fredda non avrebbe alcun significato […]. Per gente che la pensa a quel modo non sarebbe un freno, ma al contrario un incentivo”.

Questa idiotissima tesi dell’aspirazione al suicidio atomico di buona parte dell’Islam, e comunque dell’Iran, è stata ripresa nello stesso periodo – guarda caso sempre nel 2006 – in Italia da Mario Pirani su Repubblica. Pirani è un ottimo giornalista, ma è legittimo pensare che gli faccia velo l’avere partecipato alla guerra del ’48 in Israele contro arabi e palestinesi. Inoltre, come ho già avuto modo di dire in precedenza, ha disinvoltamente confuso tra bombe atomiche, A, e bombe H, all’idrogeno, enormemente più potenti, pur di accreditare – già 4 anni fa! – l’idea che l’Iran punti perfino alle H. Ma ovviamente tacendo che, secondo vari autori ed esperti, ad avere la bombe H oltre alla atomiche è Israele! Ho detto che si tratta di una tesi idiotissima, e aggiungo che è falsa in modo dimostrabile: finora infatti il regime iraniano, per quanto detestabile come tutti i regimi teocratici, ha mostrato una grandissima elasticità e capacità di compremessi e moderazione pur di NON offrire né agli Usa né a Israele la scusa buona per attaccarlo. Anche perché l’Iran porta ancora le ferite degli 8 anni di guerra scatenatagli contro dall’Iraq di Saddam, aizzato dall’Occidente, ed è in piena ricostruzione e rilancio. Meno propensi al suicidio di così…

Levy dunque mente. E, spiace dirlo, sulla sua scia sbaglia Pirani. Ma proseguiamo. Il fighetto di Parigi in quell’indecorosa e alluncinata intervista al Wall Steet Journal del 6 agosto 2006 arriva al ridicolo. Ha infatti anche affermato che per l’allora imminente 22 agosto di quell’anno, 2006, probabilmente Ahmadinejad tramava qualcosa di apocalittico. Perché? Perchè qual giorno il calendario musulmano celebra l’ascesa al cielo di Maometto sul suo celebre cavallo. Motivo per cui secondo l’imbecillità in malafede del monsieur parisienne quella poteva essere la data migliore, la più appropriata per Ahmadinejad per scatenare – udite udite!!! – la fine apocalittica di Israele e se necessario del mondo! Roba da ricovero immediato alla neuro dell’aspirante ma fallito profeta biblico di Parigi. Mestatore da strapazzo, ma riverito maestrino del pensiero (agitato, affabulatorio e ipercinetico quanto il nostro filosofo fighetto politicamente inconcludente Massimo Cacciari, ma tralasciamo). Levy dovrebbe semmai prendersela con quella parte di rabbinato fanatico e con gli altrettanto fanatici fondamentalisti cristiani degli Usa che – come a volte ricorda Noam Chomsky, ebreo contrario al sionismo – sognano per davvero l’Armageddon, detto anche Apocalisse o Fine del Mondo, e cercano pure di favorirlo: i primi non so bene per quale motivo religioso, i secondi perché con l’Apocalisse tornerebbe finalmente Gesù Cristo sulla terra e instaurerebbe finalemente il regno dei cieli…. C’è bisogno di commenti? Non credo. La conclusione però è che qualunque cosa dica monsieur Levy non gli si può credere, stando la sua cantonata galattica dell’agosto 2006, per non parlare delle altre. Vedasi il continuo battere e ribattere non solo suo, ma di tutti un po’, sulle “bombe atomiche iraniane”. Che non solo non esistono, ma l’Iran, come ha dichiarato anche  Ahmadinejad all’Onu ieri, non ha nessuna intenzione di produrre. Ovviamente l’Iran chiede che se ne privino anche gli altri, compresa Israele.

Purtroppo però Levy non lo hanno ricoverato al manicomio. E così ha potuto continuare a straparlare, seminando altro veleno contro l’Iran, gli arabi e l’islam, e lanciando la bufala della “lapidazione” di Sakineh, quella iraniana, perché colpevole di adulterio quando invece è stata condannata a morte sì, ma per concorso in omicidio:reato piuttosto grave, come dimostra il caso della sua omologa della Virginia. O no? A me risulta che in Iran la lapidazione non esiste più da anni, però sospendo il giudizio in attesa di notizie più certe: purtroppo infatti i miei contatti in Iran pare siano svaporati o privati del telefono o hanno cambiato numero. I rifugiati politici che vivono a Roma mi hanno detto che la lapidazione esiste, ce ne sono 12 in attesa e una sarebbe stata eseguita un anno fa vicino Teheran, ma dei rifugiati politici non sempre c’è da fidarsi. Non voglio pensare che abbia mentito perfino Amnesty International, ma è un fatto che sulla motivazione della condanna a morte ha mentito. Ecco infatti cosa si legge sul suo sito all’URL  http://www.amnesty.it/pena_di_morte_Iran_lapidazione_adulterio  : ” Sakineh Mohammadi Ashtiani è stata condannata nel maggio 2006 per aver avuto una “relazione illecita” con due uomini ed è stata sottoposta a 99 frustate, come disposto dalla sentenza. Successivamente è stata condannata alla lapidazione per “adulterio durante il matrimonio” “. Come si vede, anche Amnesty il concorso in omicidio lo nasconde sfacciatamente!

Dell’Iran ancora un paio di anni fa si diceva e si scriveva ovunque la gigantesca frottola e calunnia che per poter eseguire le condanne a morte di donne minorenni o nubili, e perciò ufficialmente vergini, quelle disgraziate venivano date in pasto a carcerieri perché le stuprassero, in modo da poterle giustiziare perché la legge vieta l’esecuzione capitale di vergini. A che bassezze spinge l’odio e la volontà belluina di aggredire un Paese “nemico”. Lo stupro delle vergini condannate a morte, la “bomba atomica iraniana”, la volontà dell’Iran di “distrugere a tutti i costi Israele”… e via mentendo e ingannando. Ecco perché questa storia della lapidazione nell’Iran di oggi è da prendere con beneficio di inventario. In un regime teocratico non si può purtroppo eslcudere nulla, perché sono da sempre i regimi delle peggiori nefandezze, vedasi l’intera storia dello Stato pontificio. Però prima di accettare versioni sicuramente non disinteressate è bene dubitare. E informarsi.

Ripeto, a scanso di equivoci: ho firmato e ho proposto ai lettori di questo blog di firmare l’appello a favore della Sakineh di Teheran, perché sono contro qualunque tipo di pena di morte, comprese quelle per impiccagione usate in Iran e quelle di vario tipo usate negli Stati Uniti. Che, forse il nostro fighettone di Parigi non lo sa, sono il Paese che – in brutta compagnia con l’Iran, la Cina e l’Arabia Saudita – ha una Giustizia che le condanne morte più le usa e le abusa. Levy in tema di lapidazioni si dia da fare contro il nostro alleato politico militare Arabia Saudita, che ancora le imbastisce, per giunta in piazza. Magari getti nella spazzatura la bibbia almeno nelle parti in cui alla lapidazione si applaude. E magari rifletta anche sull’orribile armamentario dei vari tipi di pena di morte negli amati Stati Uniti: frittura sulla sedia elettrica, soffocamente nella camera a gas, crocifissione al lettino con le iniezioni mortali e, usata di recente anche se rarissima, riduzione a colabrodo con la fucilazione. L’Iran e la Cina hanno meno fantasia: il primo impicca, il secondo fucila. Non gasano né crocifiggono né arrostiscono i condannati.
Ho firmato per la Sakineh di Teheran. Ma sono stato ingannato e defraudato perché nessuno ha detto che c’era una Sakineh in Virginia, Teresa Lewis, per la quale valeva pure la pena firmare un appello perché fosse lasciata vivere. Ho così scoperto una cosa che onostante la mia età ed esperienza non avevano ancora capito: a volte i benefattori hanno in realtà la coscienza e almeno una mano lorde di sangue.

Preferisco non commentare il nuovo schiaffo di Israele sferrato in queste ore all’Onu in faccia ad Obama con la ridicola scusa dell'”importante festa religiosa”. Mi limito a ripetere che la famosa minaccia di “distruzione di Israele” attribuita nell’autunno 2005 ad Ahmadinejad – e da allora incollatagli addosso per giustificare l’ingiustificabile, compreso i bassi deliri levyani – è una balla. Lo ha già chiarito lo stesso Ahmadinejad più volte, anche in tv a New York nel programma di Larry King. Non è certo un caso che Ahmadinejad, per me comunque indigesto al pari di un Avigdor Lieberman, abbia cordiali rapporti con non piccole fette di rabbinato, a partire dai Naturei Karta. Anche a voler tralasciare Ahmadinejad, che potrebbe avere mentito a Larry King, c’è da dire che il docente Juan Cole, dell’Università del Michigan, è tra gli studiosi che hanno già messo in chiaro come il leader iraniano sia rimasto vittima di una cattiva traduzione: NON ha mai parlato della necessità di “cancellare Israele”, ma si è invece limitato a ripetere in lingua farsi un concetto già espresso a suo tempo da Khomeini: vale a dire, che spesso Paesi potenti “svaniscono dalla pagina della Storia”. “Come l’Unione sovietica e la stessa monarchia iraniana”, ha aggiunto Ahmadinejd nel suo discorso “stranamente” travisato e stravolto. Dov’è la minaccia di “distruzione”, per giunta nucleare, nel dire che “Israele svanirà dalla pagina della Storia come l’Unione Sovietica e la monarchia iraniana”? Oltretutto, si noti bene, questi due regimi, quello sovietico e quello dello scià, sono “svaniti” senza neppure sparare un colpo! Non una bomba atomica, si noti altrettanto bene, bensì neppure una bombetta a mano o una fucilata. Grosso modo, e a occhio e croce, è la fine che farà il castrismo a Cuba: svanirà forse perfino prima dello svanire all’altro mondo dei fratelli Castro. Svanirà pacificamente, almeno si spera. Senza dimenticare che a volerlo fare sparire nel sangue sono stati non l’Iran, ma gli Usa. Esattamente come hanno fatto con le democrazie locali in Cile, in Argentina, in Congo, in Indonesia e altrove. Lo hanno fatto anche in Iran, assieme al lacché inglese, quando vi hanno organizzato il colpo di Stato che uccise la neonata democrazia iraniana strangolando il governo democraticamente eletto di Mossadeq.

Questi sono i fatti e questa è la Storia. Non le puttanate dei vari Levy e altri furbi “umanitari”. Ambé, certo: poi c’è papa Ratzinger che a Londra rifila balle su “Hitler ateo”, quando invece era cattolico e il cocco di papa Pio XII oltre che dell’intera gerachia della Chiesa tedesca, e ci sono milioni di “credenti” (alle balle) che ci credono onde liberararsi dei sensi di colpa e delle code di paglia lunghe mille chilometri. E che anche a Londra, come già a New York e in Australia, oltre che in Vaticano-Italia, rifila la balla della “scarsa vigilanza” della Chiesa sulla pedofilia di troppo suoi preti e vaste masse di “credenti” (alle balle) se la bevono di corsa perché, as usual, certe verità non potranno mai ammetterle.  Il buon papocchio tedesco, volontario della Gioventù Hitleriana fino alla bella età di anni 16, è assecondato da tutti i mass media nel suo continuo nascondere che a dare l’ordine, per iscritto, di tacere alle autorità civili qualunque notizia sui preti pedofili è stato lui, in tandem con Tarcisio Bertone, oggi segretario di Stato del Vaticano cioè Numero Due dopo il Numero Uno papa Ratzinger. L’anno infatti firmato loro, nel giugno 2001, quello sciagurato ordine ai vescovi di tutto il mondo, in qualità rispettivamente di capo e vice capo della Congregazione per la dottrina della fede (l’ex orripilante Sant’Uffizio). E se non fosse stato per lo stop imposto da George W. Bush a un tribunale del Texas l’ottimo papa Ratzinger per quell’ordine scritto sarebbe stato processato e sicuramente condannato dai giudici che si occupavano di uno dei tanti casi di stupro di preti ai danni di minori.

Che pena vedere Bertone, l’impresentabile complice dell’ordine planetario “Salvate il prete pedofilo”, affianco al nostro presidente della Repubblica per festeggiare la breccia di Porta Pia e la presa di Roma. Il Vaticano avrebbe dovuto avere almeno il buon gusto e la decenza di mandare a quella cerimonia, la prima con un prelato in sua rappresentanza ufficiale, qualcun altro, ma NON il cardinal Dentone, pardòn, Bertone, coprotettore del clero pedofilo.
Povera Italia. Deve essere vero che il papa ha inviato felice il suo pur impresentabile segretario di Stato perché è ormai chiaro come la breccia di Porta Pia non sia servita tanto all’Italia per dilagare a Roma e nello Stato Pontificio quanto invece al Vaticano per dilagare in Italia…

E che pena vedere i giornali intossicati dai veleni e dalle grasse corruzioni berluscone abboccare come gonzi all’amo del “clamoroso documento” dello Stato caraibico di S. Lucia, che avrebbe dovuto dimostrare come il famoso appartamento di Montecarlo è stata un rapina di Gianfanco Fini pro domo mulieris. Ai mascalzoni strapagati, già rei di assassinio professionale ai danni di Dino Boffo, sono sfuggite sia le grossolanità del “documento” (anche un orbo vede che manca il numero di protocollo) sia la memoria del “conte Igor”. Vale a dire, non si ricordano più neppure della delinquenziale truffa che alcuni membri berluscon-finiani della commissione parlamentare Telecom Serbia ordirono con un rottame umano per diffamare in un sol colpo sia Massimo D’Alema che Romano Prodi accusandoli, con prove false, di avere lucrato una marea di miliardi con la (s)vendita di Telecom Serbia. Il “conte Igor”, il “supertestimone” mitomane e/o comprato, è finito in galera, i commissari felloni invece no, sono pure stati rieletti. E i giornalisti sensibili al soldo berluscone, velocissimi a dare credito al “conte Igor” e alle sue miserabili panzane, hanno pure fatto carriera, vedi Belpietro, autore di una memorabile porcata televisiva, pardòn, autore di un memorabile servizio televisivo pro domine berluscone sulla frottola Telecom Serbia. Non a caso oggi l’ottimo Belpietro è in prima fila nel “riferire obiettivamente la notizia” del documento caraibico. Anche se invece di essere una notizia è una cagata.
Essì, povera Italia. Con un giornalismo sempre più ossequioso. Ormai quasi da carta igienica.

A proposito di Carla Bruni e frottole spaziali: pochi giorni fa il regista Woody Allen, altro ebreo sideralmente lontano dal sionismo, in una intervista ha raccontato d’essere rimasto sbalordito quando ha letto sui giornali che la breve scena da lui affidata alla Bruni la si è dovuta ripetere ben 14 volte e che il presidente francese Sarkozy è piombato sul set infuriato e un po’ bevuto facendo scenate a dritta e a manca. “Tutte balle”, ha in pratica sintetizzato Woody. Che ha concluso: “Mi chiedo se ci raccontano balle così inventate di sana pianta anche riguardo la guerra in Afganistan”. Beh, sull’Iraq ci sono le prove che ce le hanno raccontate. Le raccontarono anche nel corso della guerra di Bush padre & C all’Iraq provocata dall’invasione del Quwait (autorizzata preventivamente dall’ambasciatrice Usa a Bagdad, con una trappola mortale per l’Iraq in attesa di quella mortale anche per Saddam con la seconda guerra all’Iraq). Per stimolare lo sdegno contro gli iracheni, la stampa mondiale scrisse che a Quwait City i soldati avevano rubato e portato via perfino le incubatrici dell’ospedale per bambini. Poi però è saltato fuori che era una balla colossale, addirittura quell’ospedale non era neppure dotato di nessuna incubatrice. Lo ha dimostrato, tra varie altre balle smascherate, una tesi di laurea che qualche anno fa è stata premiata dall’Ordine dei giornalisti della Lombardia. Che però si è ben guardato dal cacciare dalla professione Carlo Rossella, il direttore di Panorama che – per “aiutare” il capo del governo italiano, che guarda caso era anche il suo editore e datore di lavoro Berlusconi, a far contento Bush Junior – avvalorò con uno “scoop sensazionale” la balla dell’uranio del Niger “venduto all’Iraq per le bombe atomiche di Saddam”.

Ecco perché quando si tratta di certe accuse contro “i soliti noti” da parte dei “soliti ignoti” è meglio andar cauti. Chiedendo magari anche come mai sulla Sakineh della Virginia si tace, come del resto si tace sulle adultere lapidate sì, ma in Arabia Saudita. Con i soliti due pesi e due misure della nostra vergognosa, gigantesca e non disinterresata ipocrisia.
La Sakineh della Virginia è stata uccisa. Quella di Teheran continua a vivere, almeno per ora. Dovremmo sprofondare dalla vergogna.

627 commenti
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  1. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    lo sapevo che avrei “toccato” le tue cordi sottili della gioventù !
    L’Ho fatto con premeditazione!
    Ma adesso non ho tempo,sono preso da patate al forno alla parmigiana e carne alla pizzaiola ,con ricetta modificata.
    Ti prego solo di non inondare il Veneto,non si mai ,anche se in Adriatico con marea contraria potresti dar danni alla Serenisma!

    ciao
    cc

  2. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    mi dispiace contraddirti ma Uro non ha mai usato le parole che tu
    menzioni:

    Mia pregevole signora Anita,
    che io abbia detto che lei è “la bugiardissima, la falsissima, la falsaria” è sicuramente un falso perchè sono espressioni non mie. Che io abbia detto che lei raccontava balle sul numero degli useggetta privi di assistenza sanitaria è invece la pura verità. Ero e rimango del parere che lei raccontasse balle.

    Sono stati altri soggetti…,non me ne volere.

    Un caro saluto,Ber

  3. Anita
    Anita says:

    x Ber

    Come fai a saperlo, tu non sei un abituale nel forum, a volte ti sei assentato per mesi.

    Col tempo trovero’ articoli del passato, ne ho gia’ trovati due dove mi danno della bugiarda e sono accompagnati da videos con discorsi.

    Per ora ho mal di testa…e passo alle mie faccende.

    Ciao, Anita

  4. La striscia rossa
    La striscia rossa says:

    Feltri lascia la direzione de “Il Giornale”
    Vittorio Feltri non e’ piu’ il direttore responsabile de ‘Il Giornale’.
    L’incarico passa ad Alessandro Sallusti, lui diventa direttore editoriale.
    Via un cane subito ne subentra un’altro!
    I due cani Rottweiler al servizio dell’unto sono una razza canina, appartenente al gruppo dei molossi di tipo mastino atti a sbranare tutti gli avversari politici del loro padrone. Sono di colore nero fascista con pelo corto e duro e denti molto affilati, sono ben pagati per rovinare esseri umani.

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    Anita { 24.09.10 alle 13:35 }Se non l’ha scritto ripetutamente perche’ non ha detto niente quando l’ho ripetuto io a Ber?
    ————————————————
    Mia cara signora,
    suvvia non si metta ad usarmi questi argomenti da Popeye. Non la giudico una persona molto corretta ma vi à comunque una differenza, quanto meno di stile, tra lei e quell’indegno personaggio.
    Io leggo poco il blog e non lo leggo tutto, moltissime cose mi sfuggono e ad altre devo pensarci e poi magari le dimentico. Le ho risposto quando mi è venuto in mente, che cosa non va?
    Quel che mi sembra discutibile di lei (oltre ad un nazionalismo che personalmente trovo becero) è che la trovo molto omissiva: lei non tocca mai quello che potrebbe contrastare le sue tesi, anche in senso molto lato. E poi la trovo veramente di parte: lei è incapace di capire che al mondo ci sono idee diverse dalle sue e che sostenere le proprie idee è legittimo (e mi riferisco alla sua accusa di partigianeria elevata un po’ a tutti). Infine mi ha stupito moltissimo il continuo gioco di appoggi che si sviluppa regolarmente tra lei ed il signor Popeye Non ci sono altri esempi nel blog, a parte le curiose interpretazioni della Silvy.
    Lei sa che le ho chiesto scusa per averla ingiuriata, anche se in un contesto nel quale io avevo mal capito un suo messaggio il cui contenuto mi sembrava veramente grave. Lei le scuse non le ha mai veramente accettate, e non a caso il miserabile signor Popeye ritira fuori questo tema in un contesto nel quale non ha assolutamente null’altro da dire. E lei, ovviamente, zitta ….. Anche questa è una scorrettezza, inaspettata in una donnina che sta sempre ben attenta alle forme come lei.
    Bah…. Sono tante le cose non del tutto chiare. Ma il mondo è grande. U.

  6. Popeye
    Popeye says:

    Caro Cerutti,
    Ieri avevi postato che mentre Obama parlava all’ONU gli israeliani avevano lasciato in protesta. Ho capito male? Hai per caso confuso Ahmadinejad il Corto con Obama il Lungo?

  7. x Rodolfo
    x Rodolfo says:

    Bravo, il tuo entusiasmo per la pena di morte ti descrive esattamente per quello che si era ben capito che sei. Vergognati.
    Shalom

  8. Anonimo
    Anonimo says:

    Caro Pino, la cultura della morte e’ proterva. Essa annulla il piano di comune umanita’ su cui poter stabilire un contatto. Io ho ripetuto molte volte che in questo blog siamo tutti amici, ma sinceramente e’ difficile rimanere indifferenti davanti al cumulo di idiozie che risultano nei commenti che il tuo pezzo ha suscitato. Si puo’ confondere il marxismo col comunismo, ma non la vita con la morte. Almeno per me e’ puro orrore parlare di queste cose senza un minimo di profondita’, come se si parlasse di acqua fresca. E’ come se il tuo pezzo lo avessi scritto in talmudico, da poterlo tradurre come meglio fa comodo. So della difficolta’, ma ho scritto questa censura sperando che inviti a riflettere, specie quando si parla di temi cosi’ importanti. La saluto e le auguro buon lavoro. Follotitta.

  9. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Peter, vorrei chiarire a lei, che lo chiede e eventualmente a tutti, il motivo delle mie abbreviazioni criptiche. Sgombriamo subito il campo dalla cabala. Non e’ questo; il fatto e’ che al di la’ di un certo spazio a disposizione sono destinato a perdere il post, e quindi sin dall’inizio ho cercato di comprimere il testo con abbreviazioni. Capisco la difficolta’ di leggere ’10ine’ piuttosto di ‘decine’ (che poi si tratta solo di una lettera in piu’), per cui da ora in poi cerchero’ di operare sul testo; scegliendo avverbi piu’ corti, o eliminandone qualcuno di troppo, insieme con gli aggettivi, che meno ce ne sono meglio e’. E hai visto mai che oltre a diventare meno criptico divento anche piu’ leggibile? Un saluto. F (senza piu’ +/-).

  10. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Come promesso xFollotitta,
    Una notizia che nei giornali passa quasi inosservata.
    “Anziani uccisi e gettati nel lago
    il figlio confessa il duplice delitto”

    L´assassino e´un uomo sui 45 anni. Merita la pena di morte?
    Per me e´una domanda difficile da rispondere. Forse dovrebbero essere altri ad essere condannati a morte.
    A lui darei l´ergastolo.

    Esce fuori che i genitori erano malati, lui cercava di aiutarli.
    Li ha uccisi per pieta´?
    Li ha uccisi perche´ non riusciva piu´nell´immane compito di provvedere ai bisogni dei genitori malati?
    Li ha uccisi per non portarli in una casa di riposo, timoroso che avrebbero forse sofferto di piu´?
    Io credo , cosi come i giornali, che anche lo Stato reprime un certo squallore della societa´Italiana.
    Per questo intanto bisognerebbe immedesimarsi nella situazione di un disabile, di un anziano bisognoso di assistenza e di cure .
    In Italia c´e´un grosso manco nell´assistenza degli anziani.
    Tutti sembra che sappiano qualcosa, ma nessuno ne parla.
    Qual´e´la vera situazione in Italia?
    Perche´nessuno si e´accorto dei problemi di quell´uomo?
    Domande su domande.
    In Germania (per fortuna dei Tedeschi e per sfortuna nostra che non riusciamo a copiarli in niente) le cose funzionano in modo egregio.
    A differenza di noi dove troviamo anche 50enni che vivono con la mamma , qui i ragazzi gia´a 18 anni sono fuori di casa, poche le eccezioni. Dunque molte sono le persone anziane che vivono sole.
    Ne devono solo fare richiesta e pensano gia´a portare pranzo e cena a casa. Due tre volte la settimana passa qualcuno per le pulizie.
    Infermiere pensano all´igiene , e il dottore passa spesso.
    Questo lo so´ perche una che usufruisce di questi benefici abita proprio accanto a me.
    Poi le case di riposo in Germania sembrano dei veri alberghi.
    Insomma beati loro.
    Penso, che se quell´uomo fosse stato un po´aiutato non avrebbe mai perso la testa e ucciso i genitori.Rodolfo

  11. sylvi
    sylvi says:

    …Non la giudico una persona molto corretta ma vi à comunque una differenza, quanto meno di stile, tra lei e quell’indegno personaggio….Uroburo

    x Uroburo,

    spero di aver capito male.
    Lei non giudica Anita una persona “molto corretta”?
    D’accordo, è un suo giudizio…
    Posso esprimere il mio?
    Lei è fuori di testa!

    Sylvi

  12. Follotitta
    Follotitta says:

    Cara Anita (644 post precedente), so benissimo chi sia trombetta e della belligeranza fra Pale e Marco. Ma non sono cose che mi interessino nel merito. In una comunita’ come questo blog, ognuno ha un proprio rapporto con ciascun altro, e stare appresso a tutte le varianti sarebbe solo gossip. Io, a parte i coprofagici, quando trovo un argomento da discutere, lo faccio con tutti, belli e brutti, come direbbe Pale. Sono qui per questo, cercando sopratutto di portare un contributo positivo alla discussione, possibilmente senza strumentalizzazioni e pregiudizi. Quando non ci riesco dipende solo dalla mia limitatezza, non certo da cattiva fede. La saluto. F.

  13. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Caro Follotitta
    non potrebbe essere un po´piu´chiaro?
    A me sembra di esserlo stato, ha letto bene?
    Io sono per la vita non per la morte, che sia chiaro.
    Ma chi uccide, chi toglie la vita a un essere umano per motivi abietti, non merita di vivere. Non ci sono scusanti, non credo alle riabilitazioni.
    Non merita di essere libero dopo 20 anni.
    Non merita tre pasti il giorno , televisione ecc. pagati dal contribuente.
    Forse il signore di cui parlavo prima (Post Nr. 64) se ci fosse stata la pena di morte non avrebbe osato ad uccidere i genitori. Anche se lo ha fatto per motivi di pieta´io al posto suo mi sarei ucciso. Rodolfo

  14. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Rodolfo (65), tranne rare eccezioni, le circostanze di una morte sono sempre tragiche. Per questo, trovandosi ad averne a che fare, bisognerebbe sempre sospendere il proprio giudizio. Se lei mi chiedesse: ‘qual’e’ il mestiere che non farebbe mai?’ La mia risposta immediata sarebbe il giudice, perche’ non vorrei mai trovarmi, applicando magari un codice che prevede la pena di morte, a dover giudicare un uomo (o donna) che ha ucciso. Un uomo (o donna), chiunque egli (ella) sia, in uno stato che applica la pena di morte, non ha gli strumenti ne’ intellettuali, ne’ morali, per giudicare la tragedia di un altro uomo ( o donna) che si degrada a uccidere. Per questo uno stato democratico e sopratutto civile dovrebbe sgombrare il campo a ogni tipo di equivoco e eliminare la pena di morte dai propri codici penali. La ringrazio per il suo toccante racconto. F.

  15. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Rodolfo, il mio 68 vale anche per il suo 67. L’argomento non e’ di mio gradimento, per cui lo interromperei qui. Grazie. F.

  16. Popeye
    Popeye says:

    Caro Rodolfo,
    Nel caso da te citato da te, negli Stati Uniti, l’uomo non sarebbe condannato a morte perche’ inoltre l’omicidio ci deve essere un aggravante per exempio furto o qualche altro reato. Questo e’ vero anche nei piu’ severi degli Stati come Texas.
    La Lewis e’ stata condannata a morte per aver commesso un omicio mentre cercava di rubare soldi dall’assicurazione. Non e’ questione di filosofia o medicina i.e. sapere la differenza tra vita o morte, ma di legge.

  17. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Patate alla parmigiana !

    Per abitudine , il sale sempre alla fine, anche se la ricetta recita diverso!
    Comunque mai sulle carni,lascio agli altri il picare di ravvivare, se necessario!

    cc

  18. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Un giudice e´un vero giudice quando sa´valutare tutte le attuenuanti.
    E´difficile, ma se uno decide di diventare un giudice, dovrebbe essere anche in grado di espletare il suo lavoro che e´quello di sapere e di capire se ha a che fare con un mostro criminale da togliere dalla circolazione o di un malato. Certamente ci stanno dei casi particolari dove e´difficile decidere ed e´per questo penso…..che in America passano anche decine di anni prima che si arrivi al punto di applicare la pena di morte.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Dra lex ,sed lex..

    Qualunque interpretazione si voglia dare al senso di questo detto Latino, è chiearissimo quanto detto dall?on Sig Popppy :…

    La Lewis e’ stata condannata a morte per aver commesso un omicio mentre cercava di rubare soldi dall’assicurazione. Non e’ questione di filosofia o medicina i.e. sapere la differenza tra vita o morte, ma di legge.

    Traduzione è il reato contro il patrimonio l’aggravante che fa “pendere la bilancia”.
    Traduzioni possibili:

    Hitler teoricamente non sarebbe mai stato conndannato a morte, se pur compiendo un genocidio non avesse dichiarato guerra agli USA!

    Mi sembra del tutto evidente che le leggi sono fortemente condizionate dall’importanza e dalla valenza che un popolo dà alla vita umana.

    Si possono trarre conclusioni a piacere!

    cc

  20. Anita
    Anita says:

    x Rodolfo #64

    Caro Rodolfo,
    in riguardo alla cura degli anziani anche negli US funziona come in Germania.
    Ho visitate diverse case di riposo, come avrai letto, la sorella di mio marito e’ vissuta fino a 105 anni.

    Anche quando abitava da sola aveva aiuto e pasti in casa.
    Tutto provveduto da Medicaid.

    Era proprietaria di casa, ma il suo introito era piccolino.
    Qui le case di riposo devono accettare una percentuale di degenti, Medicaid rimborsa molto meno dei prezzi correnti.

    Anche molti ricchi, si liberano delle loro proprieta’ per prendere vantaggio di Medicaid.
    Ne ho conosciuti diversi.
    Medicaid e’ per i poveri, almeno dovrebbe essere.

    Non conosco la storia citata da te:

    “Anziani uccisi e gettati nel lago
    il figlio confessa il duplice delitto”

    Non mi dice niente, non sarebbe il primo caso di figli che uccidono i genitori per motivi di soldi.

    Secondo la legge degli Stati e circostanze si potrebbe beccare la pena di morte.

    Patricidio e matricidio porterebbe la pena massima.

    E’ un crimine che non e’ ben visto neanche dai criminali piu’ duri.

    Saluti, Anita

  21. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Ber (44), ieri ho assistito al primo numero di ‘Anno Zero’. E si e’ parlato esattamente di quello di cui le ho scritto. I futuristi, per bocca del bocchino (un nome che si satireggia da solo), non faranno mancare i voti al ‘ghe pensi mi’ per il prosieguo della legislatura (scusi l’ossimoro fra il governo del fare i caxxi propri, e il termine legislatura). Dopo una asserzione del genere, uno penserebbe che vadano d’amore e d’accordo. Macche’, si odiano a vista e a distanza, non anelano a nient’altro che alla reciproca distruzione. Eppure si votano e si sostengono. Come mai? Semplice: i futurabili non votano il ‘ghe pensi mi’, bensi’ l’accordo coi propri elettori di portare a termine il programma elettorale. Quello che mi stupisce e’ questa gara di stupidita’, fra loro che le sparano cosi’ grosse e il loro mitico elettorato che se le beve tutte. Un saluto. F.

  22. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi,
    Per uno che ha difeso quello che hanno fatto i partigiani dopo guerra finita anche a innocenti non da molto credenza al tuo argomento.
    Poi nel caso di Hitler l’aggravante era che negava agli Ebrei i loro diritto di vivere in pace e non la dichiarazione di guerra. Lo potevi domandare alle tue asinelle, loro queste cose le sanno.

  23. Popeye
    Popeye says:

    Mi sembra del tutto evidente che le leggi sono fortemente condizionate dall’importanza e dalla valenza che un popolo dà alla vita umana.
    —————-
    Caro CeCi,
    E se la vita e’ cosi importante perche’ non punire l’omicidio con aggravante con il togliere della vita a chi l’ha commesso. Una sentenza piu leggera diminuisce l’importanza della vita non viceversa.

  24. Popeye
    Popeye says:

    Ma guarda un po’ quella fottuta emittente bias, Fox News, da’ un intervista a Ahmadinejad. Ma dove sono arrivati i neocon a Fox News. Non rispettano piu’ le regole?

  25. Anita
    Anita says:

    x Popeye

    Questo e’ un omicidio premeditato.
    Sembra che ci fosse un complice, una marocchina.
    La mamma aveva 76 anni, il papa’ 79.

    Il motivo…………finanze. A.

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    poppone,

    ci risiamo, attento a come parli, io non ho mai difeso degli” assassini”.
    In merito alla vita umana poi ,mi sono limitato a rapportarla con “il Patrimonio”… che tu faccia finta di non capire è logico.
    In merito alle Asine ,finalmente è arrivato il mio veterinario di fiducia.
    Ho fatto fare un’analisi del Dna.
    Devo purtroppo constatare che risultano affette da patrimonio genetico derivante da ceppi di Asini Maschili made in USA.
    Ho deciso di diversificare l’allevamento con l’importazione di una qualità di “suini” dal Nord America,che il mio veteriano consiglia per un’adattabilità maggiore alla vita all’aperto,tribale.

    cc

    Lo sforzo economico è stato notevole, mi devo riprendere e spero molto nella nuova qualità suinicola!

  27. Follotitta
    Follotitta says:

    Caro Pale (635 post precedente), raccolgo il suo invito e torno al Venezuela. Simon Bolivar ha liberato l’America Latina dalla colonizzazione spagnola; e’ stato un Grande della storia, ma non ha saputo, o potuto, creare una Federazione di Stati SudAmericana, come era avvenuto in NordAmerica. La lingua e la cultra in comune gia’ c’erano, eppure non si riusci’ a superare le divisioni dei governatorati coloniali. Peccato! Sarebbe stato un buon antidoto al successivo neocolonialismo degli SU. Ma lei mi parla di un tentativo di Chavez in tal senso, e credo che questa sia una buona, anzi ottima notizia, nella misura in cui si andra’ diffondendo anche questa nuova idea economica di arricchire le classi povere. Arricchirle non in denaro contante, che sarebbe sprecato, ma in servizi e sopratutto diritti. Cioe’ un trend esattamente contraio a quello del capitalismo occidentale. Una scommessa con la storia da non sottovalutare e da guardare con molta attenzione. La saluto. F.

  28. Popeye
    Popeye says:

    Caro CeCi,
    Si, adesso ricordo, quelli asini made in usa erano portati la’ da piemontesi che vennero con i spagnoli quando sbarcarono in Florida. Il filoso senza pregiudizi del blog ti sara’ dire dove. Mentre i suini noi li importiamo dal piemonte. Forse il tuo Vet ha studiato in Russia?

  29. Popeye
    Popeye says:

    x 84
    Queste sembrano piu divertenti delle storielle usegetta, mi fanno crepare di risate.
    Maybe this guy will grow on me!

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    poppone ,

    io so solo che il Dna, non sbaglia.
    Se vuoi, mi mandi un campione e saprò dirti a quale “razza ” appartieni con precisone al 100%.
    Temo però ,che nel tuo caso sia economicamente improduttivo, perchè buttare soldi, quando un’anamnesi banale dei tuoi scritti,ti identifica con precisione in una “razza” abbastanza diffusa!
    Però sai ,se vuoi una conferma , mi accollo volentieri le spese!
    Questo ed altro per un amico !

    cc

  31. Anita
    Anita says:

    x Popeye

    Only in America…

    E’ la terza volta che Ahmadinejad viene negli US per trovare una platea dove diffamare la nazione ospitante.

    Ho sentita parte di un intervista oggi, ero distratta e non sentito tutto, maggiormente la parte del 9/11, dove fa un po’ di marcia indietro dicendo che questo e’ quello che il mondo pensa.

    30 altre delegazioni hanno seguito la delegazione degli US abbandonando l’aula. Inclusa la piccola Costa Rica.
    Alte non erano sedute.
    Altre l’hanno applaudito.

    The US has itself to blame for agreeing to fund the preponderance of the UN, agreeing to have the UN building on our soil, thus allowing our sworn enemies to come into our home and spewing this intolerable crap.
    What did they think he was going to say?
    Ahmadinejad is just being himself. So is Hugo Chavez.
    Why are we putting up with it???

    Bye,
    Anita

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    A proposito di Patri-monio …

    Se è vero che le Storie raccontate nella Bib.bia, vanno interpretate , oltrechè essere sovente carenti sul piano della attendibiltà storica, allora ognuno diventa libero di interpretare …

    Ecco una mia interpretazione “semiseria -storica” sulla Fuga dall’Egitto.

    Una grave crisi finanziaria colpì l’Egitto, da qui le famose “sette piaghe” che sconvolsero l’economia di quella potente civiltà.
    Se bisogna dar retta alla storia del Vitello d’oro,si potrebbe arguire che qualcuno scappò con il malloppo in mano.
    Da qui l’incazzatura del Faraone che inseguì coloro che a sentir Lui , gli avevano sottratto il Patrimonio.
    Dato che le guerre costano a tutti, Mosè fu un abile condottiero ,che riuscì a farsi aprire le Acque del Mar Rosso, con abile trattativa ,contrattando la restituzione di parte del malloppo.
    Il resto alle prossime interpretazioni !

    cc

    ovviamente i personaggi e gli interpreti delle mie interpretazioni, sono puro parto della fantasia e non hanno nulla a che vedere con storie e personaggi realmente esistiti !!

  33. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Guardi Komare che la sede dell’ONU è extraterritoriale pur risiedendo a NYC. Come le sedi diplomatiche.
    Si informi meglio, quindi, invece di blaterare senza senso.

    Sono d’accordo con U.
    Lei quaglieggia sempre di più.
    (e ci fa pure rima..)
    C.G.

  34. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Poppy poppeggia:
    “E se la vita e’ cosi importante perche’ non punire l’omicidio con aggravante con il togliere della vita a chi l’ha commesso”
    ———————————————————————————
    Sono d’accordo.
    Cominciando da Cheney & Rumsfeld per finire alle centinaia di altri papaveri del Pentagono passarli tutti sulla sedia elettrica!
    Le centrali nucleari nei dintorni si fregheranno le mani su cotanto business.
    E trequarti di mondo che se le scalda (le mani) a forza di applaudire.
    C.G.

  35. x Rodolfo
    x Rodolfo says:

    Bella la sua grande passione per la pena di morte! La dice lunga su come lei e’ fatto anche dentro. Ma un po’ di vergogna no? Mai?
    Shalom

  36. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Shalom.
    Quando si tratta di uno di loro, specialmente se in divisa militare,
    si rifugiano nel silenzio degli agnelli.
    Sì, ma….però…dipende..
    Diciamolo: ipocrisia galoppante.
    Io lo dico.
    C.G.

  37. Shalom
    Shalom says:

    Avete visto? Quasi tutti i giornali quando parlano di Israele lo definiscono “lo Stato ebraico”. E chi lo ha deciso? I sionisti proprietari o direttori o inviati di molti giornali. Alla faccia della realtà e del diritto internazionale, oltre che della stessa definizione di democrazia. In Israele ci sono almeno 1,5 milioni di cittadini israeliani che non sono ebrei neppure da lontano.
    Avanti cosi’, con la prepotenza e l’inganno puro e semplice, verso il precipizio.
    Shalom

  38. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Il generale usaescippa Petraeus: “in Afghanistan ora gli Usa possono vincere”

    Mi sono fatto una risata, piuttosto breve, anche per rispetto di chi rimane stecchito da una parte e dall’altra a causa di queste guerre del kazzo.
    C.G.

  39. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    20 Stati hanno abolita la pena di morte. (Anita)
    Invito quelli che non vogliono la pena di morte di non andare a vivere negli 46 stati Usa che la applicano.( P.)
    Quindi gli USA sarebbero composti da 66 stati. Cribbio e perbaccolina…… da quando vi siete annessi un’altra quindicina di stati.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

    Ps. —
    Abbiamo bisogno di tanti Khatib.

    Mentre dei Rodolfi ne basta uno e avanza

  40. Anita
    Anita says:

    x Cerutti Gino

    Guardi che e un sentimento molto diffuso, non solo il mio.
    Lo so che e’ extraterritoriale, Rockefeller diede i primi 8.5 milioni di dollari nel lontano 1952.
    Pensi che uno dei siti sotto considerazione era anche Chopmist Hill nel R.I.
    Ha anche sedi in Svizzera, Austria ed in Kenya.

    Ho scritto:

    “Gli Stati Uniti sono da biasimare per aver accettato di finanziare la preponderanza delle Nazioni Unite, accettando di avere l’edificio delle Nazioni Unite sul nostro suolo, permettendo cosi’ i nostri nemici giurati a venire a casa nostra a vomitare questa mexda intollerabile.”

    Mi e’ permesso di esprimere un opinione?

    Avrebbe dovuto sentire l’intervista di Ahmadinejad con Erick Shawn, (la sto risentendo adesso) era belligerante con l’intervistatore, ad ogni domanda rispondeva con una domanda.
    Diceva che Erick Shawn gli dava ordini e lui non era obbligato a rispondere.
    Era irascibile ed accusava il reporter di essere parte del governo, mentre Erick Shawn e’ un reporter indipendente.

    Mi dispiace che dato tumulto tra i delegati iraniani l’intervista era molto in ritardo.

    Major Garrett doveva essere l’intervistatore, ma dato il ritardo Major Garrett ha dovuto attendere ad altri impegni.

    Anita

  41. Anita
    Anita says:

    Correzione #99

    Erick Shawn e’ un corrispondente per FOX News ed e’ un regolare alle Nazioni Unite.
    Ha intervistato Presidenti e personalita’ da quasi tutte le nazioni. A.

  42. Anonimo
    Anonimo says:

    E’ la terza volta che Ahmadinejad viene negli US per trovare una platea dove diffamare la nazione ospitante.

    C.G mi ha preceduto, ma voglio ribadire il concetto perché asserire che Ahmadinejad è ospite degli US non è solo un errore formale di Anita che lascia il tempo che trova. Si tratta invece di un errore di fondo che dimostra come gli US concepiscono l’ONU come cosa propria. Quando fu istituita L’ONU molti la volevano in uno stato neutrale, la Svizzera, ma forti della loro potenza gli US e la vollero in casa propria per questioni di prestigio ma sempre agli onori si abbina qualche onere, dovete farvene una ragione.

    Antonio antonio.zaimbri@tiscali.it

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